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REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

Direzione Generale Competitivit del sistema regionale

e Sviluppo delle Competenze Settore Formazione Orientamento

Allegato A INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELLOFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE

E FORMAZIONE PROFESSIONALE

ANNO SCOLASTICO E FORMATIVO 2011-2012

Premessa Il Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) prende avvio dallanno scolastico e formativo 2011/2012 dopo un lungo iter normativo e di confronto tra i soggetti istituzionali e le parti economiche e sociali interessate. Levoluzione della normativa nazionale di riferimento ha portato alla necessit di ridefinire larchitettura del Sistema Regionale in coerenza con le scelte strategiche adottate dalla Regione Toscana nellattuale fase transitoria di attuazione della riforma del secondo ciclo di istruzione e formazione professionale. Alcuni elementi chiave della normativa nazionale hanno, quindi, delineato il quadro di riferimento per la definizione del Sistema e per lintegrazione tra il sistema dellIstruzione (in particolare dellIstruzione Professionale) e il sistema regionale della formazione professionale. In particolare, il decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito con modificazioni nella legge 2 aprile 2007, n. 40 e, in particolare, larticolo 13, comma 1-quinques prevede lemanazione di apposite linee guida nazionali, al fine di realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti tecnico-professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali, di competenza delle regioni, compresi in un apposito repertorio nazionale. Con intesa in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010, recepita con Decreto del MIUR n. 4 del 18 gennaio 2011, vengono approvate tali Linee guida, che indicano, tra laltro, elementi utili per la stipula degli accordi tra Regioni e Uffici Scolastici Regionali. Un altro passaggio rilevante per lattuazione della riforma stato rappresentato dallapprovazione del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 Regolamento recante norme concernenti il riordino dellistruzione professionale, che, allart. 2, comma 3, prevede che gli Istituti professionali possano svolgere, in regime di sussidiariet e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale, di cui al capo III del decreto legislativo n.226/2005, ai fini del rilascio delle qualifiche e dei diplomi professionali inclusi in un repertorio nazionale previsto dallart.13 della citata legge n.40/2007. Tali qualifiche sono state definite con Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 recepito con Decreto Interministeriale del 15 giugno 2010 riguardante il primo anno di attuazione dellanno scolastico e formativo 2010-2011 dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale a norma dellart. 27 comma 2 del D.Lgs 226 del 17 ottobre 2005. Da questo quadro normativo nazionale in evoluzione emersa la necessit di definire indirizzi regionali per la realizzazione dei percorsi triennali finalizzati al rilascio delle qualifiche di competenza regionale del sistema di IeFP. Solo a regime, ed in una seconda fase attuativa, il Sistema Regionale preveder anche un quarto anno finalizzato al rilascio di diplomi professionali e la possibilit di un quinto anno integrativo che consentir laccesso allesame di Stato per il conseguimento del

diploma di istruzione, valido per laccesso allUniversit e allAlta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). I presenti indirizzi regionali intendono, quindi, delineare il quadro delle azioni regionali per lattuazione, nellanno 2011-2012, dei percorsi triennali e delle misure di accompagnamento per i raccordi tra i sistemi ai sensi del Decreto Ministeriale 4 del 18 gennaio 2011 - Recepimento intesa istruzione e formazione professionale 16 dicembre 2010. I presenti Indirizzi forniscono indicazioni sulle modalit di attuazione dellofferta formativa regionale e nei seguenti ambiti:

1. il sistema regionale di offerta sussidiaria integrativa realizzato dagli Istituti Professionali di Stato (IPS);

2. gli interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi; 3. le azioni di sistema, di orientamento e di certificazione delle competenze; 4. il monitoraggio e la valutazione.

I percorsi di qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), sia se realizzati allinterno degli IPS (punto 1 sopra richiamato) sia nellambito dellofferta regionale di formazione programmata dalle province (punto 2 sopra richiamato) si connotano come unofferta unitaria sul territorio regionale. Tale unitariet assicurata dai seguenti elementi chiave comuni:

rispondenza dei percorsi a quanto previsto nellIntesa in Conferenza Unificata Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 recepita dal Decreto Ministeriale 4 del 18 gennaio 2011;

conseguimento da parte degli studenti delle unit di competenza previste per lobbligo di istruzione, ai sensi del DM 139/07 (cfr paragrafo 4 dei presenti Indirizzi);

individuazione nelle qualifiche regionali del riferimento per la programmazione dellofferta del Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale, per la progettazione e realizzazione dei percorsi e per il rilascio delle qualifiche professionali e la certificazione delle competenze acquisite dai giovani; le qualifiche regionali di riferimento sono quelle correlate alle qualifiche triennali di cui allAllegato 1 allAccordo Stato-Regioni-Province Autonome del 29 aprile 2010, cos come previsto nellAllegato 1 dei presenti indirizzi,

conseguimento da parte degli studenti delle competenze previste dalle qualifiche regionali correlate alle qualifiche triennali di cui allAllegato 1 allAccordo Stato-Regioni-Province Autonome del 29 aprile 2010 cos come previsto nellAllegato 1 dei presenti Indirizzi;

rilascio delle suddette qualifiche e certificazioni (comprese le attestazioni intermedie) a norma della disciplina regionale prevista dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi DGR 532\09 e smi;

attivit educative affidate a personale docente in possesso di abilitazione all'insegnamento e ad esperti in possesso di documentata esperienza maturata per almeno 5 anni nel settore professionale di riferimento (ai sensi dellart. 19 D.Lgs. n. 226/05).

Il sistema regionale di offerta sussidiaria integrativa realizzato dagli Istituti Professionali di Stato (IPS)

Inquadramento La Regione Toscana ha scelto di attuare lofferta formativa dei percorsi triennali negli Istituti Professionali che rilasceranno qualifiche triennali in regime di sussidiariet secondo un modello integrato. Tale possibilit, prevista dallart.2 del DPR 87/2010, e definita secondo le Linee guida approvate con lIntesa in Conferenza Unificata del 16/12/2010, si colloca nella tipologia A) Offerta sussidiaria integrativa. Nellapplicazione di tale modello, gli studenti iscritti, per lannualit 2011-2012, al primo e al secondo anno dei percorsi quinquennali degli Istituti Professionali che hanno optato per la realizzazione dei percorsi triennali di IeFP, possono acquisire al termine del terzo anno anche i titoli di qualifica professionale elencati nellAccordo in Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010, in relazione allindirizzo di studio frequentato. In Regione Toscana i percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale da attivarsi per l'anno scolastico 2011-2012 da parte dagli Istituti Professionali di Stato sono stati approvati con la deliberazione della giunta regionale n. 40 del 31 gennaio 2011 - Allegato C. In data 24.02.2011 stato firmato con l'Ufficio Scolastico regionale l' Accordo per la realizzazione nellanno scolastico e formativo 2011/2012 di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale, in regime di sussidiariet, da parte degli Istituti Professionali statali della Regione Toscana, ai sensi dellart.2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87. Nellambito dellautonomia didattica gli IPS progettano lofferta didattica dei percorsi triennali, in particolare:

- per i percorsi che vengono avviati nel 2011-2012 in sussidiariet integrativa gli istituti effettuano la progettazione didattica e individuano la ripartizione oraria degli ambiti disciplinari per il primo anno di percorso e una ripartizione di massima per il secondo e terzo anno;

- per i percorsi in surroga nel 2010 2011, che nel 2011-2012 vedono lavvio del secondo anno, gli istituti effettuano la progettazione didattica e individuano la ripartizione oraria degli ambiti disciplinari per il secondo anno di percorso e una ripartizione di massima per il terzo anno, al fine di garantire il rilascio della qualifica triennale in sussidiariet integrativa.

Per garantire larmonizzazione degli ordinamenti dellIstruzione Professionale (IP) e del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e facilitare una programmazione formativa atta al conseguimento della qualifica triennale di IeFP allinterno degli IPS, la Regione:

promuove lutilizzo delautonomia e della flessibilit della programmazione didattica garantite dal riordino degli Istituti Professionali per definire gli ambiti di equivalenza formativa, concernenti gli esiti di apprendimento, tra ambiti disciplinari dellIstruzione Professionale ed aree formative dellIstruzione e Formazione Professionale. Nellattuare lautonomia e la flessibilit gli IPS garantiscono una curvatura dei percorsi prevedendo almeno 1.800 ore (su

3168 ore dell'intero ciclo del percorso composto di tre anni di 1056 ore l'uno) dedicate allacquisizione delle competenze necessarie al conseguimento della qualifica. Delle 1.800 una quota tra il 15% e il 25% deve essere dedicata allacquisizione di competenze di base e minimo il 20% del monte ore deve essere realizzato in stage/tirocinio;

ripartisce tra le province le risorse per la realizzazione delle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi degli Istituti Professionali di Stato.

Tali azioni saranno atte a rendere adottabili nel percorso di istruzione le metodologie caratteristiche della formazione professionale, rafforzando:

A. le azioni di tutoraggio per i tirocini/stage, B. laboratori di pratica professionale, C. la compresenza dei docenti.

A. Azioni di tutoraggio per i tirocini/stage A partire dal secondo anno dei percorsi triennali, gli IPS dovranno prevedere tirocini secondo il monte orario minimo coerente con quanto definito nella DGR 532/2009 e s.m.i per i percorsi finalizzati alladempimento del diritto-dovere allistruzione e alla formazione professionale, attuando azioni mirate di tutoraggio durante il tirocinio. B. Laboratori di pratica professionale Gli IPS assicurano il rafforzamento delle attivit formative in laboratorio anche attraverso lazione congiunta di insegnanti provenienti dallistruzione e della formazione professionale e dal mondo dellimpresa. C. Compresenza dei docenti La compresenza dei docenti potr essere attuata, oltre che nelle attivit di laboratorio di cui al punto B precedente, anche durante le altre attivit formative previste dal curricolo di ordinamento. Procedure Gli IPS presentano un progetto utilizzando il Formulario per la progettazione delle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi degli Istituti Professionali di Stato (Allegato 2 alle presenti Linee Guida) e lo trasmettono entro il 31 luglio 2011 alle Province territorialmente competenti. Nel formulario dovranno essere indicati:

- larticolazione del programma didattico per i percorsi triennali in sussidiariet e per i percorsi avviati in surroga nel 2010-2011 e che nel 2011 2012 vedono lavvio del II anno in sussidiariet integrativa, evidenziando lapporto della flessibilit e della autonomia didattica per lacquisizione delle Competenze che dovranno essere certificate;

- la progettazione delle azioni di accompagnamento e sostegno programmate (di cui ai punti A, B e C sopra richiamati);

- il piano finanziario per la copertura dei costi delle azioni di accompagnamento; il piano finanziario potr avere un valore massimo dato dal coefficiente di risorse per allievo moltiplicato per il numero degli iscritti alle prime classi dei percorsi di IeFP in sussidiariet integrativa e il numero di iscritti alle seconde classi dei percorsi di IeFP; tale coefficiente per allievo pari a 320 euro ed definito sulla base delle risorse disponibili in rapporto con il numero di allievi

previsti per le classi I e II degli IPS che hanno scelto di realizzare i percorsi in sussidiariet integrativa nellanno 2011-20121.

Le Province valutano i progetti sulla base di una check list predisposta dal settore regionale competente e pubblicano lelenco dei progetti approvati entro il 9 settembre 2011, assegnando provvisoriamente a ciascun IPS le risorse in base al piano finanziario presentato. Laffidamento definitivo delle risorse sar determinato in base al numero effettivo degli allievi che avranno avviato i percorsi di IeFP cos come dichiarati dagli IPS entro il 15 ottobre 2011 ed in base al coefficiente allievo rimodulato sulla base del numero totale degli allievi degli IPS effettivamente avviati nei percorsi IeFP in Toscana. Gli IPS che richiedono di dare attuazione allAzione regionale si impegnano a:

- effettuare in un secondo step ed entro il 30 maggio 2012 la progettazione di dettaglio dei quadri orari del II e III anno dei percorsi che verranno avviati in I classe nel 2011 e del III anno dei percorsi che nel 2011 vengono avviati in II classe, entro lo scadere dellanno scolastico e formativo 2011-2012, inviando la progettazione integrativa alle Province;

- effettuare la progettazione di dettaglio delle prove di verifica finale almeno 6 mesi prima della realizzazione delle stesse, integrando la documentazione di progetto inviata alle Province;

- registrare e documentare quanto realizzato con le modalit e attraverso la modulistica che le Province renderanno disponibile al momento dellapprovazione dei progetti e di definizione in via preventiva e provvisoria delle risorse.

Gli IPS si impegnano altres ad alimentare i sistemi informativi e a fornire, in itinere e al termine delle azioni, i dati di realizzazione, debitamente documentati, ed in particolare le ore di servizio attuate grazie al finanziamento regionale da parte di ciascuna professionalit coinvolta ed erogate per classe/gruppo. La verifica a consuntivo del finanziamento sar effettuata sui dati di realizzazione sulla base di costi massimi riconoscibili riferiti ai costi orari previsti dal CCNL di riferimento per ciascuna ora di servizio nel limite del finanziamento assegnato. Risorse Per le attivit di cui al punto precedente sono stanziati 4,5 milioni di euro per le azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli IPS per lanno scolastico e formativo 2011-2012. Le attivit indicate sono finanziate con i fondi assegnati alla Regione Toscana del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sulla Legge 144/99 art.68 obbligo di istruzione/diritto-dovere.

1 Secondo le previsioni comunicate dagli IPS allUSR si prevedono circa 7.600 allievi nelle prime classi e 6.500 allievi nelle seconde classi. Tale numero suscettibile di revisione al ribasso poich si registra generalmente un forte calo negli iscritti tra le prime classi e le seconde e i dati vanno successivamente depurati dei valori degli allievi trasferiti e dei ritirati.

Le risorse saranno ripartite ad ottobre 2011 tra le Province in base al numero di iscritti alle prime classi dei percorsi di IeFP in sussidiariet integrativa e del numero di iscritti alle seconde classi dei percorsi di IeFP in surroga.

Interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi

Inquadramento Lofferta formativa regionale per i giovani che hanno assolto lobbligo di istruzione e sono fuoriusciti dal sistema scolastico programmata dalle Province, e consente, al termine del percorso, di due anni, lacquisizione di una qualifica nell'ambito del sistema regionale della formazione professionale. Le attivit formative programmate dalle Province dovranno:

prevedere il riconoscimento dei crediti formativi in ingresso, valorizzando lesperienza degli allievi sia nei percorsi formativi formali che nelle esperienze formative non formali e informali;

attivare percorsi motivazionali e didattici innovativi e mirati, monitorandone costantemente i risultati;

avere data certa per linizio e la fine delle attivit. La durata dei progetti deve corrispondere, in linea di massima, ai tempi del calendario scolastico;

avere un legame con il mondo produttivo locale tramite offerte di formazione professionale diversificate nel territorio regionale, individuando i settori di intervento, per la realizzazione di percorsi di formazione che offrano effettivi sbocchi occupazionali e individuando gli standard professionali di riferimento (Allegato 1 ai presenti indirizzi) correlate alle figure nazionali di riferimento per i percorsi triennali di IeFP (21 figure di cui allAccordo Stato Regioni del 29 aprile 2010);

essere attuate dai soggetti accreditati per la formazione professionale secondo il sistema di accreditamento toscano;

prevedere classi con almeno 15 allievi. Rispettando i Livelli Essenziali di Prestazioni fissati dal MIUR (art. 17, comma 1 del D.lgs 226/2005) e gli standard di percorso definiti dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009 e s.m.i., il percorso formativo ha durata biennale pari a 2100 ore, articolato secondo le percentuali sotto indicate:

35% attivit di lezioni teoriche, di cui: il 50% propedeutiche al percorso professionalizzante, il 50% propedeutiche allacquisizione/recupero delle competenze di base,

35% di attivit laboratoriale coerente con la figura professionale di riferimento del Progetto,

30% tirocinio formativo/stage aziendale. Le ore propedeutiche allacquisizione delle competenze di base devono essere dedicate anche alla realizzazione di percorsi di recupero di tali competenze per i soggetti che abbiano conseguito una certificazione parziale delle competenze di base ai sensi del DM 139/07 e che siano fuoriusciti dal sistema scolastico dopo almeno 10 anni.

In base al livello ed al grado di completezza della certificazione delle competenze di base posseduta in esito al percorso effettuato dagli allievi nellistruzione (almeno 10 anni) a questi possono essere riconosciuti crediti formativi in ingresso. Lattivit di recupero dovr essere affidata ad una quipe di lavoro composta dagli esperti dei quattro assi, ove necessari, ed un mentore (in via transitoria un tutor/orientatore del Centro per lImpiego). Lorganizzazione didattica dei percorsi di recupero prevede gruppi non superiori a 15 partecipanti per ogni asse e lattivit pu essere svolta anche a latere delle attivit previste per il percorso formativo biennale. Qualora il numero dei richiedenti la formazione professionalizzante in un determinato settore e territorio non sia tale da consentire lattivazione del percorso formativo richiesto, e quindi la distanza dalla sede del soggetto accreditato che lo eroga richieda spostamenti tali da non consentire una frequenza regolare del corso, potranno essere introdotte, dal soggetto accreditato stesso, modalit formative e-learning, utilizzando il sistema formativo regionale di TRIO, qualora i percorsi presenti sul portale siano compatibili con la programmazione provinciale e non oltre la percentuale del monte ore di formazione previsto dalla DGR 532/2009 e smi. Procedure I percorsi formativi dovranno rispondere a specifici avvisi provinciali ed essere progettati sulla base degli standard di progettazione definiti dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009, tenendo conto dei relativi standard di percorso ivi contenuti ed utilizzando il modello di formulario per la redazione di progetti da finanziare (ex art. 17 lettera a e c della Legge Regionale 32/2002) a valere sul POR Ob. CRO 2007-2013. Dovranno essere attivati percorsi biennali a partire dallannualit 2011-2012 e gli avvisi provinciali dovranno essere emanati entro il mese di luglio 2011 e le attivit dovranno essere avviate entro dicembre 2011. Il costo orario riconoscibile per tale tipo di attivit previsto dal Decreto Dirigenziale della Regione Toscana n.5129 del 05-11-2008 nellallegato A tab. Come indicato nel Decreto tale costo pu essere aggiornato dalle Province applicando ai costi 2008 il tasso di inflazione programmato cos come indicato nei documenti di programmazione economico finanziaria del Governo nazionale. Lofferta formativa deve essere garantita con continuit nel tempo e risultare evidente nel territorio valorizzando le proposte realizzate in partenariato: laffidamento e la revisione dovrebbero essere almeno biennali. Risorse Per gli interventi provinciali di formazione per i drop-out ed integrazione dei sistemi sono stanziati 4.314.000 euro assegnati alla Regione Toscana dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sulla Legge 144/99 art.68 obbligo di istruzione/diritto-dovere. Tali risorse potranno essere incrementate da ulteriori risorse residue tra quelle assegnate alle province e circondario che risulteranno da accertamenti su annualit precedenti.

La ripartizione dei fondi tra le province avverr sulla base del coefficiente di ripartizione quantificato dallIRPET2.

Azioni di sistema, di orientamento e di certificazione delle competenze Inquadramento Gli interventi di orientamento, sono rivolti:

a. agli studenti dellultimo anno della scuola secondaria di primo grado b. agli studenti del biennio della scuola secondaria di secondo grado, c. agli studenti in drop out usciti dalla scuola prima o dopo lassolvimento

dellobbligo distruzione. Per le categorie a e b sopra richiamate i soggetti gestori delle iniziative di orientamento sono gli istituti scolastici secondari di I e II grado, che svolgeranno attivit di orientamento e tutoring nei confronti degli allievi in uscita dalla scuola secondaria di I grado e per gli allievi della scuola secondaria di II grado a rischio di dispersione scolastica. Nelle scuole secondarie di primo grado, andranno previste anche attivit di sostegno individuale per i ragazzi in ritardo di uno o pi anni che frequentano il terzo anno. Per la categoria c di studenti, gi fuoriusciti dal sistema scolastico e formativo, le attivit di orientamento potranno essere attuate dalle Province attraverso interventi territoriali di orientamento e di sostegno ai processi di riconoscimento dei crediti formativi e di valorizzazione e certificazione delle competenze. Le azioni di orientamento verranno riprogrammate sulla base del Piano Regionale di Sviluppo e del nuovo Piano Generale di Indirizzo Integrato in riferimento ad azioni di sistema. La ricostruzione, la messa in trasparenza e la certificazione della competenze potr essere attuata attraverso la validazione e certificazione delle competenze di base, chiave e tecnico professionali acquisite dal ragazzo anche fuori dai percorsi formativi formali e attraverso il servizio di supporto alla compilazione del Libretto formativo del cittadino. Per quanto concerne la certificazione delle competenze di base, con la nota 1208 del 12 aprile 2010 il Capo Dipartimento per lIstruzione ha diramato il Decreto Ministeriale n. 9 del 27 gennaio 2010, con il quale stato adottato il modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine

2 I coefficienti di ripartizione del fondo saranno calcolati su base comunale. Successivamente i comuni saranno aggregati su base provinciale. Il calcolo sar il risultato di una procedura a due stadi. Nel primo stadio ad ogni comune viene attribuito un punteggio pari al peso della popolazione scolastica rispetto al totale regionale (/effetto scala/): i valori sono quindi ottenuti dal rapporto fra il numero di studenti del comune /i/-esimo e il corrispondente valore regionale. Nel secondo stadio leffetto scala viene corretto per tenere conto della distribuzione comunale dellincidenza del disagio scolastico (approssimato tramite tre indicatori: ripetente, stranieri, disabili). La formula produce il seguente risultato: tanto pi il disagio scolastico in linea con la media regionale, quanto pi ogni comune riceve un punteggio simile al suo effetto scala; allopposto, quanto pi il disagio maggiore (minore) del livello regionale tanto pi ogni comune riceve un punteggio superiore (inferiore) al suo effetto scala.

dellobbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dellUnione europea sulla trasparenza delle certificazioni. Il modello di certificato adottato formalmente a partire dallanno scolastico 2010/2011 e sino allentrata in vigore delle norme di armonizzazione di tutte le certificazioni scolastiche (DPR 122/2009). Le certificazioni di cui ai successivi punti a), b), c) devono essere eseguite sul modello di cui sopra, secondo le seguenti indicazioni: a) A tutti coloro che al termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado intendono richiedere la certificazione delle competenze prevista dalla normativa sullobbligo di istruzione, essa viene rilasciata in modo gratuito dalla scuola cui sono iscritti. b) Per coloro che hanno terminato il periodo previsto dallobbligo di istruzione (10 anni allinterno del sistema dellistruzione, anche per coloro che hanno avuto accesso a detto sistema allet di 5 anni e che hanno 15 anni) anche prima del termine del biennio della scuola secondaria di secondo grado, su richiesta dello studente. c) Per coloro che sono fuori dai percorsi scolastici, la ricostruzione della documentazione di eventuali competenze acquisite in percorsi formali e non formali, di norma, effettuata dai tutor dell'obbligo formativo diritto-dovere come parte della loro attivit. Per quanto concerne i processi di validazione e certificazione delle competenze chiave e tecnico professionali si rimanda alla definizione dellimpianto di tali processi nellambito del Disciplinare approvato con DGR 532/2009 e s.m.i. ed al ruolo chiave dei servizi per il lavoro provinciali che questi ricoprono nellambito di questi processi. Inoltre, la Regione promuove azioni di sistema finalizzate al rafforzamento dellintegrazione tra il sistema dellistruzione e quello della formazione professionale, in coerenza con gli atti di programmazione regionali in fase di definizione e sulla base di intese con lUSR, pianificando:

1. azioni di aggiornamento, formazione e informazione rivolte ai docenti degli IPS, ai docenti degli altri istituti coinvolti nelle attivit di orientamento e agli orientatori;

2. azioni di accompagnamento e supporto agli IPS per la progettazione didattica dei percorsi in sussidiariet integrativa.

Procedure Progetti di orientamento attuati dagli istituti scolastici Le amministrazioni locali erogheranno il finanziamento sulla base dei progetti presentati dagli istituti scolastici in forma singola o associata. I finanziamenti per gli interventi di orientamento articolati in azioni di informazione e di sostegno individuale, da effettuarsi nelle terze classi della scuola secondaria di primo grado, sono calcolati in modo forfettario, per un importo massimo di 500 euro a classe. I finanziamenti per lorientamento nelle prime e seconde classi degli istituti professionali sono calcolati in modo forfetario per un importo massimo di 1.000 euro a classe. I finanziamenti per lorientamento nelle prime e seconde classi degli istituti tecnici sono calcolati su base forfettaria per un importo massimo di 600 euro a classe.

Vengono, inoltre, previsti importi forfettari destinati alla progettazione degli interventi per la scuola secondaria di primo grado, gli istituti tecnici e professionali pari a euro 1.500 a istituzione. Progetti di orientamento per i drop-out e sostegno ai processi di riconoscimento crediti formativi e di valorizzazione e certificazione delle competenze Le province potranno attuare, azioni di orientamento, ricostruzione, valorizzazione e certificazione delle competenze attuando le procedure definite dalla DGR 532/2009 e.s.m.i. e dalla DGR 1066/2010. Per quanto concerne le competenze di base la certificazione delle competenze pu essere effettuata, anche in modalit integrata, da istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, da Centri Territoriali Permanenti, da ATS formate da una o pi scuole ed agenzie formative accreditate che, a seguito di avviso emesso dalle amministrazioni locali (Province e Circondario Empolese Valdelsa), manifestino la loro volont di assolvere a tale funzione. Limporto massimo omnicomprensivo previsto per ciascuna certificazione delle competenze di base di euro 150, equivalente a tre ore di attivit. Risorse Per le azioni di orientamento e di certificazione vengono stanziati 2 milioni di euro a valere sui fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, cos ripartiti: 1 Milioni di euro Progetti di orientamento attuati dagli istituti scolastici 1 Milione di euro Progetti sperimentali di orientamento per drop-out e sostegno ai processi di riconoscimento crediti formativi e di valorizzazione e certificazione delle competenze. Tali risorse potranno essere incrementate da ulteriori risorse residue tra quelle assegnate alle province e circondario che risulteranno da accertamenti su annualit precedenti. La ripartizione dei fondi tra le province avverr sulla base del coefficiente di ripartizione quantificato dallIRPET3.

3 Cfr nota 2.

Monitoraggio e valutazione Lazione di monitoraggio e valutazione finalizzata al governo dellofferta di IeFP sul territorio regionale e ad assicurarne la qualit, lefficacia e lefficienza, anche attraverso un processo graduale di miglioramento in itinere delle condizioni organizzative e delle disposizioni che la regolano. Infatti, come previsto all'art. 8 dell'Accordo con l'Ufficio scolastico regionale I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale erogati dagli istituti professionali statali saranno oggetto di monitoraggio e valutazione, anche ai fini della loro innovazione permanente e della ricerca e perfezionamento delle metodologie didattiche, da parte del Ministero dellIstruzione, Universit e Ricerca, del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e della Regione Toscana, che potranno avvalersi anche della collaborazione dellINVALSI, dellANSAS e dellISFOL, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in relazione al ruolo istituzionale di ciascuno di essi e senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. Il monitoraggio riguarder anche il tasso di abbandono attivando procedure per garantire la tracciabilit degli studenti anche dopo l'obbligo scolastico. Nellambito della valutazione dei percorsi del sistema di Istruzione e Formazione Professionale, i risultati di apprendimento dei percorsi dellofferta sussidiaria saranno oggetto di valutazione periodica da parte dellINVALSI, in accordo con la Regione Toscana e l'Ufficio scolastico regionale. Nell'Accordo all'art. 9 dellAccordo stipulato con lUfficio scolastico regionale costituito un Comitato di Coordinamento presieduto dallAssessore regionale e composto da rappresentanti dellUfficio Scolastico Regionale, della Regione e delle Province con la funzione di:

- coordinare i raccordi progettuali per settore/qualifica; - monitorare landamento e levoluzione dellofferta e della domanda; - raccogliere, validare, diffondere esperienze, strumentazioni, buone pratiche

attinenti alla realizzazione dei percorsi triennali; - definire le condizioni di integrazione tra i percorsi di istruzione e Formazione

Professionale e le altre filiere formative; - presidiare la realizzazione dellazione regionale unitaria di supporto.

Allegati Allegato 1 - Correlazione tra le figure nazionali di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e gli standard regionali di riferimento Allegato 2 - Formulario per la progettazione delle azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi degli Istituti Professionali di Stato

Allegato 1 Correlazione tra le figure nazionali di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e gli standard regionali di riferimento Premessa

Le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali - RRFP correlate alle 21 figure nazionali di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010 recepito con DI del 15 giugno 2010, rappresentano il riferimento per la progettazione dei percorsi formativi finalizzati al rilascio della qualifica in esito a percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).

Per assicurare agli studenti il conseguimento delle competenze previste dalle qualifiche regionali e nello stesso tempo garantire la copertura degli standard formativi minimi relativi alle competenze tecnico-professionali delle 21 figure nazionali e dei relativi indirizzi, la Regione Toscana ha effettuato unanalisi comparativa dei due repertori finalizzata alla messa a sistema delle Figure del RRFP per i percorsi misti di Istruzione e Formazione Professionale.

Le figure regionali di riferimento per i percorsi di IeFP (in totale 26 figure) sono costruite sia nel rispetto degli standard minimi delle figure nazionali nella versione proposta e approvata dallAccordo, sia coerentemente con le specificit territoriali caratterizzanti la regione toscana e nel rispetto delle professionalit sviluppate sulla base dei fabbisogni a livello locale. La progettazione dei percorsi di IeFP, pertanto, prende a riferimento gli standard delle figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali integrati con i contenuti delle figure nazionali dei percorsi IeFP.

In tale prospettiva vengono individuate due macro tipologie di figure nazionali:

D. figure nazionali prive di indirizzi: a ciascuna figura nazionale corrisponde una figura regionale del RRFP

E. figure nazionali con 2 o pi indirizzi: ad ogni indirizzo (di ciascuna figura nazionale che lo prevede) corrisponde una figura regionale del RRFP4

Rappresenta uneccezione la figura nazionale di Operatore del benessere suddivisa nei due indirizzi di Acconciatura ed Estetica in quanto tali professionalit non sono previste nel RRFP ma allinterno del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da normativa di settore.

4 In questo caso le due distinte figure regionali hanno alcune Aree di Attivit in comune tra di loro in virt del fatto che rappresentano competenze riferibili ad una unica figura nazionale

Per la progettazione del percorso finalizzato al rilascio delle due distinte qualifiche, infatti, il riferimento rappresentato dagli standard formativi e professionali previsti dalle specifiche normative nazionali e regionali per le corrispondenti qualifiche di Addetto Parrucchiere unisex (Legge n.174/2005) e di Estetista-Addetto (L. n.1/1990, L.R. n.28/2004, D.P.G-R .47/R/2007) integrati dalle competenze relative alle figure nazionali di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010.

Correlazione tra le figure nazionali di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e le figure del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana RRFP Denominazione figura del Repertorio Regionale

delle Figure Professionali della Regione Toscana Denominazione figura Accordo del

29 aprile 2010

ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE, RIFINITURA E STIRATURA DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO Operatore dellabbigliamento

ADDETTO AL MONTAGGIO MECCANIZZATO DELLA TOMAIA Operatore delle calzature

ADDETTO AL TRATTAMENTO, ALLA LAVORAZIONE E ALLA CONSERVAZIONE DI MATERIE PRIME, SEMILAVORATI E PRODOTTI CHIMICI

Operatore delle produzioni chimiche

ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE MURARIE Operatore edile

ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

Operatore elettrico

ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRONICI

Operatore elettronico

ADDETTO ALLORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA, DI ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI PRODUZIONE E ALLESTIMENTO DEGLI STAMPATI

Operatore grafico - Stampa e allestimento

ADDETTO ALLORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE GRAFICA, DI ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO GRAFICO E DI REALIZZAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI

Operatore grafico - Multimedia

ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMO-IDRAULICI

Operatore di impianti termo-idraulici

ADDETTO ALLE LAVORAZIONI ORAFE Operatore delle lavorazioni artistiche

ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI LIGNEI Operatore del legno

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO, FINITURA E MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO

Operatore del montaggio e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto

ADDETTO ALLA RIPARAZIONE, SOSTITUZIONE E VERNICIATURA DI ELEMENTI ACCESSORI DI AUTOVEICOLI

Operatore alla riparazione dei veicoli a motore - Riparazioni di carrozzeria

ADDETTO ALLA RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E AUTOARTICOLATI

Operatore alla riparazione dei veicoli a motore - Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del

Denominazione figura del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana

Denominazione figura Accordo del 29 aprile 2010

veicolo a motore

ADDETTO ALLA LAVORAZIONE, COSTRUZIONE E RIPARAZIONE DI PARTI MECCANICHE Operatore meccanico

ADDETTO ALL'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA PREPARAZIONE DEI PASTI

Operatore della ristorazione - Preparazione pasti

ADDETTO ALL'APPROVVIGIONAMENTO DELLA CUCINA, CONSERVAZIONE E TRATTAMENTO DELLE MATERIE PRIME E ALLA DISTRIBUZIONE DI PIETANZE E BEVANDE

Operatore della ristorazione - Servizi di sala e bar

ADDETTO AL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA, ALL'ACQUISIZIONE DI PRENOTAZIONI, ALLA GESTIONE DEI RECLAMI ED ALL'ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITA' DI SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

Operatore ai servizi di promozione e accoglienza - Strutture ricettive

ADDETTO ALLE ATTIVITA' DI ASSISTENZA E CONSULENZA TURISTICA AL BANCO E/O AL TELEFONO

Operatore ai servizi di promozione e accoglienza - Servizi del turismo

ADDETTO ALL'ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITA' DI SEGRETERIA, ALL'ACCOGLIENZA E ALLE INFORMAZIONI

Operatore amministrativo segretariale

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI ASSISTENZA, ORIENTAMENTO, INFORMAZIONE DEL CLIENTE E ALL'ALLESTIMENTO E RIFORNIMENTO DEGLI SCAFFALI

Operatore ai servizi di vendita

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI SPEDIZIONE Operatore dei sistemi e dei servizi logistici

ADDETTO ALLA CONDUZIONE DI IMPIANTI DI LAVORAZIONE E CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI

Operatore della trasformazione agroalimentare

ADDETTO AGLI INTERVENTI TECNICI ED AGRONOMICI SULLE COLTIVAZIONI E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE

Operatore agricolo - Coltivazioni arboree, erbacee, orto-floricole

ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLE SPECIE FAUNISTICHE E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE

Operatore agricolo - Allevamento animali domestici

Denominazione figura del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana

Denominazione figura Accordo del 29 aprile 2010

ADDETTO ALLE OPERAZIONI RELATIVE ALLA SILVICOLTURA, ALLA SALVAGUARDIA DELLAMBIENTE E ALLA GESTIONE DI IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE

Operatore agricolo - Silvicoltura, salvaguardia dell'ambiente

Correlazione tra la figura nazionale di Operatore del benessere di cui allAccordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e i profili del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da normativa di settore

Denominazione del profilo del Repertorio Regionale delle Qualifiche disciplinate da

normativa di settore Denominazione figura Accordo del

29 aprile 2010

ADDETTO PARRUCCHIERE UNISEX Operatore del benessere Acconciatura

ESTETISTA (ADDETTO) Operatore del benessere - Estetica

Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilit minime e Conoscenze

essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a garantire il pieno

riconoscimento nazionale per la qualifica di Addetto parrucchiere unisex

COMPETENZA N. 1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del

sistema di relazioni

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attivit.

Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarit delle attivit da eseguire e dell'ambiente lavorativo.

Applicare modalit di pianificazione e organizzazione delle attivit nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore.

Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro

- Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore.

- Principali terminologie tecniche di settore.

- Processi di lavoro nei servizi del settore benessere

- Tecniche di comunicazione organizzativa

- Tecniche di pianificazione

COMPETENZA N. 2

Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attivit sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attivit sulla base delle procedure previste.

Applicare procedure e tecniche di

Metodi e tecniche di approntamento/avvio

Principi, meccanismi e parametri di funzionamento delle

approntamento e impostazione strumenti, attrezzature

apparecchiature per le attivit del settore del benessere

Tipologie delle principali attrezzature, strumenti specifici, del settore benessere

COMPETENZA N. 3

Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attivit di manutenzione ordinaria

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

- Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare limpostazione e il funzionamento di strumenti, attrezzature.

- Adottare modalit e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature.

- Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento.

Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature.

Procedure e tecniche di monitoraggio

Procedure e tecniche per l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento.

COMPETENZA N. 4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

D. Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro.

E. Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dellergonomia

Adottare soluzioni organizzative e layout degli spazi e della postazione di lavoro funzionali al benessere e alla sicurezza propria e del cliente.

F. Elementi di ergonomia

G. Normative e dispositivi igienico-sanitari nei processi di servizio alla persona

H. Procedure, protocolli, tecniche di igiene, pulizia e riordino

COMPETENZA N. 5

Effettuare laccoglienza e lassistenza adottando adeguate modalit di approccio e orientamento al cliente

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

1. Applicare tecniche di intervista al cliente per individuarne le esigenze

2. Applicare tecniche e modalit per consigliare il cliente rispetto agli interventi ed ai prodotti

Utilizzare modalit comunicative per prefigurare i risultati degli interventi proposti/richiesti e per descrivere fasi e strumenti di lavoro

3. Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale

4. Tecniche di intervista

COMPETENZA N. 6

Collaborare alla gestione e promozione dellesercizio

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Applicare disposizioni e metodiche per svolgere le comuni operazioni di carattere contabile e fiscale relative al rapporto con il cliente e al magazzino

Applicare tecniche di vendita e di promozione di prodotti e servizi

3. Strumenti e modalit di pagamento

4. Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale

5. Tecniche di promozione e di vendita

6. Tipologia di documenti contabili di base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.), loro caratteristiche e procedure di emissione, registrazione e archiviazione

COMPETENZA N. 7

Eseguire detersione, trattamenti, tagli e acconciature di base

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato

Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo

Applicare tecniche di base per lesecuzione di tagli e acconciature

- Principi fondamentali di tricologia

- Strumenti e tecniche di taglio - Struttura anatomica del capello

e della cute - Tecniche di detersione,

colorazione e decolorazione dei capelli

- Tipologia e funzionalit dei prodotti detergenti

- Tipologie e tecniche di acconciatura

Obiettivi formativi in termini di Competenze e relative Abilit minime e Conoscenze

essenziali, aggiuntivi rispetto al profilo regionale, necessarie a garantire il pieno

riconoscimento nazionale per la qualifica di Estetista (addetto)

COMPETENZA N. 1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del

sistema di relazioni

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attivit.

Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarit delle attivit da eseguire e dell'ambiente lavorativo.

Applicare modalit di pianificazione e organizzazione delle attivit nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore.

Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro

- Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore.

- Principali terminologie tecniche di settore.

- Processi di lavoro nei servizi del settore benessere

- Tecniche di comunicazione organizzativa

- Tecniche di pianificazione

COMPETENZA N. 2

Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attivit di manutenzione ordinaria

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

- Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare limpostazione e il funzionamento di strumenti, attrezzature.

- Adottare modalit e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature.

- Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento

Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature.

Procedure e tecniche di monitoraggio

Procedure e tecniche per l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento

COMPETENZA N. 3 Collaborare alla gestione e promozione dellesercizio

ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

Applicare disposizioni e metodiche per svolgere le comuni operazioni di carattere contabile e fiscale relative al rapporto con il cliente e al magazzino

Applicare tecniche di vendita e di promozione di prodotti e servizi

7. Strumenti e modalit di pagamento

8. Tecniche di comunicazione e relazione interpersonale

9. Tecniche di promozione e di vendita

10. Tipologia di documenti contabili di base: (ricevute, fatture, bolle, ecc.), loro caratteristiche e procedure di emissione, registrazione e archiviazione

COMPETENZA N. 4 Eseguire i trattamenti estetici di base, individuando i prodotti in funzione del trattamento da

realizzare ABILITA MINIME CONOSCENZE ESSENZIALI

1. Applicare tecniche per identificare i tipi cutanei e lo stato della pelle

2. Applicare procedure e metodiche per lindividuazione e la predisposizione di prodotti funzionali alle prestazioni e ai trattamenti estetici eseguiti sulla superficie del corpo umano

3. Applicare tecniche manuali di base per lesecuzione di trattamenti estetici viso e corpo

4. Utilizzare in modo adeguato attrezzature meccaniche ed elettriche

5. Caratteristiche e patologie dellapparato tegumentario

6. Elementi di anatomia, fisiologia, igiene e cosmetologia funzionali agli interventi

7. Modalit duso di strumenti manuali ed apparecchi elettromedicali di trattamento

8. Terminologia tecnica dei processi di trattamento estetico

9. Tipologia, composizione, modalit funzionali e di applicazione dei prodotti cosmetici e funzionali ai trattamenti estetici

10. Principali tipologie di trattamento estetico (purificante, dermocosmetico, tonificante, rilassante, linfodrenante)

REGIONE TOSCANA SETTORE FORMAZIONE E ORIENTAMENTO

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO AI PERCORSI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DI STATO

PROVINCIA/CIRCONDARIO

________________

Settore _______________

Allegato 2

Sezione A Dati dellIstituzione Scolastica (Compilare la sezione a una sola volta per ciascuna istituzione scolastica) A.1 SCHEDA DEL SOGGETTO ATTUATORE A.1.1 Dati identificativi dellIstituzione Scolastica Tipo di Istituto: liceo, professionale Denominazione Istituzione scolastica Codice Meccanografico Istituzione scolastica Responsabile Istituzione Scolastica Referente del progetto ruolo Comune dellIstituzione scolastica Provincia dellIstituzione scolastica A.1.2 Dati identificativi del/dei Plesso/i Scolastico/i Denominazione Plesso scolastico Codice Meccanografico Plesso scolastico Indirizzo Plesso scolastico (via/piazza, citt, provincia, CAP) Telefono Fax E-mail A.1.3 Dati previsionali allievi/classi IeFP

Settore/Indirizzo IPS Nuovo Ordinamento Figura nazionale/indirizzo IeFP

N. classi previste

N. allievi

previsti I annualit/ II

annualit

Totale

26

Sezione B Dati relativi al percorso (replicare la sezione b per ogni Figura/indirizzo nazionale programmata dallistituzione scolastica)

B.1 Informazioni generali sulla qualifica

B.1.1 Indicazioni relative alla figura professionale nazionale di cui allAccordo Stato/Regioni del 29 aprile 2010

Denominazione della figura nazionale Eventuale indirizzo della figura nazionale Referenziazioni della figura nazionale: Attivit economica (ATECO/ISTAT 2007) Nomenclatura Unit Professionali (NUP/ISTAT 2007): B.1.2 Standard di riferimento per la progettazione dellattivit formativa (scegliere tra le 2 opzioni) - Figure Professionali del Repertorio Regionale delle Figure Professionali correlate con le figure

nazionali di cui allAccordo Stato/Regioni del 29 aprile 2010: progettazione di percorso finalizzato allacquisizione di competenze relative a figure professionali; rilascio di attestato di qualifica Compilare la sezione B.1.2.1

Profili del Repertorio Regionale dei Profili Professionali correlate con le figure nazionali di cui

allAccordo Stato/Regioni del 29 aprile 2010: progettazione di percorso finalizzato allacquisizione di competenze relative a profili professionali riferiti a qualifiche dovute per legge di Estetista (addetto) e Addetto parrucchiere unisex; rilascio di attestato di qualifica Compilare la sezione B.1.2.2

27

B.1.2.1 Indicazioni relative alla figura professionale del Repertorio Regionale delle Figure Professionali - RRFP

Denominazione della figura regionale: Descrizione sintetica della figura: Denominazione Aree di Attivit che compongono la figura: 1) 2) 9) B.1.2.2 Indicazioni relative al profilo del Repertorio Regionale dei Profili di Estetista (addetto) e Addetto

parrucchiere unisex

Denominazione del profilo professionale del Repertorio Regionale dei Profili

Codice del profilo professionale del Repertorio Regionale dei Profili

28

B.2 Descrizione del percorso B.2.1 Articolazione del percorso B.2.1.1 Durata e articolazione delle modalit di curvatura del percorso per gli iscritti alle prime

classi nel 2011-2012 Durata e articolazione della curvatura del percorso nellarco del triennio (minimo 1.800 ore come indicato negli Indirizzi 2011-2012) B.2.1.1.a Curvatura del percorso nel triennio

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del triennio (espressa in ore)

ore

a) Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base (min 15% - max 25%)

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza b) Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza c) Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza d) Stage/tirocinio (min 20%)

% rispetto alla durata

complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale (minimo 1800 ore) (a+b+c+d) 100%

B.2.1.1.b Competenze di base

(il valore complessivo deve coincidere con il totale delle ore dedicate a Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base, punto a della tabella sopra riportata)

Denominazione Competenza di base Durata (h) conoscenze capacit

Anno (I,II,III) 5

Totale

B.2.1.1.c Competenze tecnico-professionali (il valore complessivo deve coincidere con il totale delle ore indicate ai punti b), c) e d) della tabella sopra riportata Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del triennio)

5 Indicare a quale/i anno/i (I, II o III) si riferiscono le lezioni dedicate allinsegnamento di ciascuna competenza

29

Replicare la tabella sottostante per ciascuna competenza di riferimento (se il riferimento costituito da figure del RRFP la progettazione per singole Aree di Attivit - AdA; se il riferimento costituito dalle Qualifiche disciplinate da normativa di settore di Estetista e Addetto parrucchiere unisex la progettazione per competenze) Cfr. allegato 1 degli Indirizzi

Denominazione Competenza tecnico-professionale

Durata (h)

conoscenze capacit

Anno (I,II,III)6

(AdA/Competenza 1)

(AdA/Competenza n.)

Totale

B.2.1.1.d Durata e articolazione del percorso nel PRIMO ANNO

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del I anno (espressa in ore)

ore

- Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza - Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza - Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza Totale (a+b+c) 100%

B.2.1.1.e Metodologie e risorse umane coinvolte nellanno di riferimento Metodologie (descrivere le metodologie adottate sia per un efficace apprendimento di saperi teorico-tecnici sia per un completo sviluppo di competenze richieste dallo standard professionale)

6 Indicare a quale/i anno/i (I, II o III) si riferiscono le lezioni dedicate allinsegnamento di ciascuna competenza

30

Professionalit coinvolte (indicare le figure professionali interne o esterne attivate nellanno) Organizzazione e logistica (indicare le principali attrezzature e materiali utilizzati in relazione alla metodologia didattica adottata e alle finalit formative)

31

B.2.1.1.f Durata e articolazione del percorso nel SECONDO ANNO

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del II anno (espressa in ore)

ore

a) Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza b) Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza c) Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza d) Stage/tirocinio

% rispetto alla durata complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale (a+b+c+d) 100% B.2.1.1.g Durata e articolazione del percorso nel TERZO ANNO

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del III anno (espressa in ore)

ore

a) Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza b) Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza c) Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza d) Stage/tirocinio

% rispetto alla durata complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale (a+b+c+d) 100%

32

B.2.1.2 Articolazione del percorso per gli iscritti alle seconde classi Durata e articolazione del percorso nel TRIENNIO

B.2.1.2.a Curvatura del percorso nel triennio

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del triennio comprensivo di quanto gi realizzato nel I anno 2010-2011 in surroga(espressa in ore)

ore

- Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base (min 15% - max 25%)

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza - Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza - Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza - Stage/tirocinio (min 20%)

% rispetto alla durata complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale (minimo 1800 ore) (a+b+c+d) 100%

B.2.1.2.b Competenze di base (il valore complessivo deve coincidere con il totale delle ore dedicate a Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base, punto a della tabella sopra riportata)

Denominazione Competenza di base Durata (h) conoscenze capacit

Anno (I,II,III) 7

Totale

B.2.1.2.c Competenze tecnico-professionali (il valore complessivo deve coincidere con il totale delle ore indicate ai punti b), c) e d) della tabella sopra riportata Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del triennio) Replicare la tabella sottostante per ciascuna competenza di riferimento (se il riferimento costituito da figure del RRFP la progettazione per singole Aree di Attivit - AdA; se il riferimento costituito

7 Indicare a quale/i anno/i (I, II o III) si riferiscono le lezioni dedicate allinsegnamento di ciascuna competenza

33

dalle Qualifiche disciplinate da normativa di settore di Estetista e Addetto parrucchiere unisex la progettazione per competenze) Cfr. allegato 1 degli Indirizzi

Denominazione Competenza tecnico-professionale

Durata (h)

conoscenze capacit

Anno (I,II,III)8

(AdA/Competenza 1)

(AdA/Competenza n.)

Totale

B.2.1.2.d Durata e articolazione del percorso nel I ANNO 2010-2011 Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del I anno 2010 -2011 (espressa in ore)

ore

a) Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza b) Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza c) Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza Totale (a+b+c) 100%

B.2.1.2.e Durata e articolazione del percorso nel SECONDO ANNO

Durata del percorso nellarco del II anno (espressa in ore)

ore

Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in copresenza Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle % rispetto alla durata

8 Indicare a quale/i anno/i (I, II o III) si riferiscono le lezioni dedicate allinsegnamento di ciascuna competenza

34

competenze tecnico-professionali complessiva Di cui in copresenza

Attivit laboratoriale

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in copresenza Stage/tirocinio

% rispetto alla durata complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale 100%

B.2.1.2.f Durata e articolazione del percorso nel TERZO ANNO

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla curvatura per lacquisizione della qualifica nellarco del III anno (espressa in ore)

ore

a) Lezioni dedicate allinsegnamento delle competenze di base

% rispetto alla durata complessiva

Di cui in compresenza b) Lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle

competenze tecnico-professionali % rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza c) Laboratori di pratica professionale

% rispetto alla durata

complessiva

Di cui in compresenza d) Stage/tirocinio

% rispetto alla durata

complessiva

Ore di tutoraggio a supporto Totale (a+b+c+d) 100%

35

B.3 Architettura del Progetto B.3.1 Articolazione del programma didattico: quadro orario PRIMO ANNO (solo per le I classi che avvieranno il percorso nel 2011-2012) SCHEMA QUADRO ORARIO, UTILIZZO AUTONOMIA E FLESSIBILITA

Discipline comuni e di indirizzo

Ore annue previste da quadro orario ordina mentale statale (I

anno)

Di cui ore in compresenza

Ore annue previste a seguito dellutilizzo dellautonomia e flessibilit nella sussidiariet integrativa regionale (I anno)

Di cui ore in compresenza

Totale 1056 1056

SECONDO ANNO (solo per le II classi in sussidiariet integrativa che hanno avviato i percorsi in

surroga nel 2010-2011 ) SCHEMA QUADRO ORARIO, UTILIZZO AUTONOMIA E FLESSIBILITA

Discipline comuni e di indirizzo

Ore annue previste da quadro orario ordinamentale statale (II

anno)

Di cui ore in compresenza

Ore annue previste a seguito dellutilizzo dellautonomia e flessibilit nella sussidiariet integrativa regionale (II anno)

Di cui ore in compresenza

totale 1056 1056

36

Sezione C Breve descrizione delle azioni progettuali (replicare la sezione c per ogni Figura/indirizzo nazionale programmata dallistituzione scolastica) C.1 Azioni di tutoraggio per lo stage/tirocinio Indicare gli obiettivi, la durata delle azioni di tutoraggio, le modalit organizzative e di attuazione C.2 Laboratori di pratica professionale Descrivere le modalit con cui si intendono attuare le attivit di laboratorio C. 3 Compresenza dei docenti per lezioni teoriche dedicate allinsegnamento delle competenze tecnico-professionali Descrivere le modalit con cui si intendono attuare la compresenza dei docenti

37

Sezione D Piano Finanziario Articolazione del piano finanziario per le classi che avviano il I anno del percorso nel 2011-2012

Ore/docente per classe finanziate con fondi regionali Qualifica regionale di

riferimento Qualifica nazionale/indirizzo IeFP a) N. classi

previste N. allievi previsti b1)

Laboratori

b2)

Compresenza

b3)

Tutoraggio

b) Totale ore docente per classe finanziate con fondi regionali

(b1+b2+b3)

c) Valore medio ora classe (euro)

d) Valore totale (euro)

(a*b*c)

. ..

totale

Articolazione del piano finanziario per le II classi che hanno avviato il I anno del percorso in surroga nel 2010-2011

Ore/docente per classe finanziate con fondi regionali Qualifica regionale di

riferimento Qualifica nazionale/indirizzo IeFP a) N. classi

previste N. allievi previsti b1)

Laboratori

b2)

Compresenza

b3)

Tutoraggio

b) Totale ore docente per classe finanziate con fondi regionali

(b1+b2+b3)

c) Valore medio ora classe (euro)

d) Valore totale (euro)

(a*b*c)

.

..

totale

Il valore massimo del finanziamento richiesto non potr essere superiore al coefficiente previsto dagli Indirizzi (320 euro) moltiplicato il numero totale degli allievi previsti.

38

AVVERTENZE

a. Il formulario deve essere compilato in tutte le sue parti, fatto salvo quanto stabilito dagli Indirizzi. b. Nel caso in cui uno o pi elementi richiesti non ricorrano per il progetto specifico, sar sufficiente

indicarlo nella corrispondente sezione/sottosezione del formulario. c. Il formulario deve essere sottoscritto pena lesclusione dal Responsabile dellIstituzione

Scolastica del soggetto attuatore che presenta il progetto.

SOTTOSCRIZIONE FORMULARIO Il sottoscritto.in qualit responsabile dell'istituzione scolastico del

progetto.

Attesta

lautenticit di tutto quanto dichiarato nel formulario e sottoscrive tutto quanto in esso contenuto.

FIRMA