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REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 16-03-2015 (punto N 46 ) Delibera N 259 del 16-03-2015 Proponente VITTORIO BUGLI ANNA RITA BRAMERINI DIREZIONE GENERALE ORGANIZZAZIONE Pubblicita’/Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione su Banca Dati (PBD) Dirigente Responsabile SIMONA VOLTERRANI Estensore GIANCARLO CAPPELLI Oggetto Approvazione del Piano della Qualità della Prestazione Organizzativa per il 2015 dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) Presenti ANNA RITA BRAMERINI GIANNI SALVADORI GIANFRANCO SIMONCINI LUIGI MARRONI VITTORIO BUGLI VINCENZO CECCARELLI STEFANIA SACCARDI EMMANUELE BOBBIO SARA NOCENTINI Assenti ENRICO ROSSI ANNA MARSON ALLEGATI N°2 ALLEGATI Denominazion Pubblicazione Tipo di trasmissione Riferimento A Si Cartaceo+Digitale ALLEGATO A B Si Cartaceo+Digitale ALLEGATO B

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REGIONE TOSCANA

GIUNTA REGIONALE

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 16-03-2015 (punto N 46 )

Delibera N 259 del 16-03-2015

ProponenteVITTORIO BUGLIANNA RITA BRAMERINIDIREZIONE GENERALE ORGANIZZAZIONE

Pubblicita’/Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione su Banca Dati (PBD) Dirigente Responsabile SIMONA VOLTERRANI Estensore GIANCARLO CAPPELLI OggettoApprovazione del Piano della Qualità della Prestazione Organizzativa per il 2015 dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT)

Presenti ANNA RITA BRAMERINI

GIANNI SALVADORI GIANFRANCO SIMONCINI

LUIGI MARRONI VITTORIO BUGLI VINCENZO CECCARELLI STEFANIA SACCARDI EMMANUELE BOBBIO SARA NOCENTINI

Assenti ENRICO ROSSI ANNA MARSON

ALLEGATI N°2

ALLEGATI

Denominazion Pubblicazione Tipo di trasmissione Riferimento

A Si Cartaceo+Digitale ALLEGATO AB Si Cartaceo+Digitale ALLEGATO B

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LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge Regionale n. 30 del 22 giugno 2009 recante “Nuova disciplina dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (A.R.P.A.T.)”;

Visto il Capo III bis del regolamento di attuazione della Legge Regionale n. 1/2009 e in particolare l'articolo 28 quinquies che prevede che con propria deliberazione la Giunta approvi il Piano della qualità della prestazione organizzativa, documento programmatico annuale con proiezione triennale;

Rilevato che con la delibera n. 314/2012, con la quale si è approvato il Piano della Qualità della Prestazione Organizzativa 2012, la Giunta Regionale ha assunto l'indirizzo che gli enti dipendenti si dotino, annualmente, del Piano della Qualità della Prestazione Organizzativa nell'ambito delle indicazioni rilasciate per la sua formulazione;

Preso atto del Piano della Qualità della Prestazione Organizzativa 2015 (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto) predisposto da A.R.P.A.T. al termine di un percorso condiviso che ha coinvolto la Direzione Generale di riferimento (D.G. “Politiche Ambientali Energia e Cambiamenti Climatici”), la Direzione Generale Presidenza e l'Organismo Indipendente di Valutazione, e rilevato che in esso sono definiti gli obiettivi, gli indicatori ed i valori di riferimento su cui si baserà la misurazione, la valutazione e la rendicontazione dei risultati organizzativi dell'ente e relativi alla performance del Direttore dell'Agenzia;

Preso atto della Relazione descrittiva degli obiettivi prioritari dell'Agenzia in cui sono illustrati gli elementi di contesto rispetto ai quali si esplicano le attività e gli obiettivi prioritari per l'anno di riferimento (allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto);

Considerato, inoltre, che il Piano di cui al punto precedente risulta coerente con gli obiettivi strategici sui quali opera la Direzione generale competente per materia (D.G. “Politiche Ambientali Energia e Cambiamenti Climatici”) e con le linee programmatiche di attività dell'Agenzia;

Rilevata la possibilità di prevedere di riformulare gli obiettivi strategici e gli indicatori di cui all'allegato Piano in dipendenza di eventuali mutamenti nel contesto esterno ed interno di riferimento (finanziario, economico ed organizzativo);

Richiamata la delibera di Giunta Regionale n. 727 del 29 agosto 2011 che stabilisce, tra l’altro, che l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) svolga le proprie funzioni per la Giunta regionale e per gli enti dipendenti;

Considerata, infine, la necessità di promuovere l'integrazione tra la normativa circa la Prevenzione della Corruzione, la Trasparenza e l'intero sistema della performance;

Visto il parere del Comitato tecnico di direzione espresso nella seduta del 29/01/2015;

A voti unanimi

DELIBERA

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1) di approvare il Piano della qualità della prestazione organizzativa di A.R.P.A.T. e gli obiettivi strategici ivi contenuti, così come riportato nell'allegato “A” denominato “Piano della qualità della prestazione organizzativa 2015” che costituisce parte integrante e sostanziale della presente delibera;

2) di approvare la Relazione descrittiva degli obiettivi prioritari dell'Agenzia in cui sono illustrati gli elementi di contesto rispetto ai quali si esplicano le attività e gli obiettivi prioritari per l'anno di riferimento, così come riportato nell'allegato “B” denominato “Relazione descrittiva 2015” che costituisce parte integrante e sostanziale della presente delibera;

3) di prevedere la possibilità di riformulare gli obiettivi di cui all'allegato Piano in dipendenza di eventuali mutamenti nel contesto esterno ed interno di riferimento (finanziario, economico ed organizzativo);

4) di specificare, nell'ambito dell'integrazione tra la normativa circa la Prevenzione della Corruzione, la Trasparenza e l'intero sistema della performance, che il verificarsi di comportamenti contrari a quanto stabilito entro la normativa citata saranno considerati quali criteri nell'ambito della valutazione della prestazione individuale;

5) di trasmettere all’Organismo Indipendente di Valutazione la presente delibera;6) di disporre la pubblicazione sul sito internet dell'Agenzia della presente delibera, completa

degli allegati, al fine di garantire la necessaria trasparenza ed accessibilità della documentazione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18 della l.r. 23/2007.

SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALEANTONIO DAVIDE BARRETTA

La Dirigente ResponsabileSIMONA VOLTERRANI

Il Direttore GeneraleEDO BERNINI

Il Direttore GeneraleANTONIO DAVIDE BARRETTA

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della

IL PIANO 2015

della Qualità della PrestazioneOrganizzativa

PIANO DELLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2014 1/19

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della

Indice Generale

Indice generale

1. INTRODUZIONE..............................................................................41.1 In breve – motivazioni e significato del Piano.....................................42. QUADRO ORGANIZZATIVO................................................................62.1 L'ARPAT: personale e risorse finanziarie.............................................6

DATI GIURIDICI ED ECONOMICI...................................................................................................9RIPARTIZIONE SPESA DEL PERSONALE AL 01/12/2013 NELLE CATEGORIE DIINQUADRAMENTO...............................................................................93. IL CICLO E L'ALBERO DELLA PERFORMANCE......................................133.1 La Gestione del ciclo ed i soggetti coinvolti.......................................133.2 Obiettivi strategici........................................................................153.3 La valutazione del Direttore Generale di ARPAT.................................184. LINEE GUIDA................................................................................194.1 La definizione degli obiettivi operativi ed individuali...........................194.3 Criticità ed opportunità.................................................................20

PIANO DELLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2014 2/19

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1. INTRODUZIONE

1.1 In breve – motivazioni e significato del Piano

Il Piano della qualità della prestazione organizzativa di A.R.P.A.T. per il 2015 è statoredatto secondo le indicazioni fornite dalla Regione Toscana agli Enti dipendenti.Importanti riferimenti sono state anche, oltre alle disposizioni di principio contenutenel decreto legislativo n. 150/09 artt 3 e 4, le Delibera CIVIT, con particolareattenzione alle 88/2010 e 3/2012 relative ai servizi.Il tutto in un contesto normativo nazionale e regionale in forte evoluzione, che imponeall'Agenzia un processo di evoluzione ed adattamento continuo per poter garantire almeglio adeguata risposta alla domanda crescente di servizi pur operando all'interno diuno schema di vincoli economico-finanziari sempre più stringenti.Si ricordano succintamente le più importanti novità normative che incidonodirettamente o indirettamente sulla attività dell'Agenzia, quali:

• d.lgs 14/3/2014, n. 49 «Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

• decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare3/6/2014, n.120 «Regolamento per la definizione delle attribuzioni e dellemodalità di organizzazione dell’Albo nazionale dei gestori ambientali, deirequisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini edelle modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali

• dl.lgs. n. 46/2014 in materia di AIA• legge 11/8/2014, n. 116 in materia di VIA, procedure di bonifica e

classificazione e gestione dei rifiuti• decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

3/6/2014, n. 120 «Regolamento per la definizione delle attribuzioni e dellemodalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, deirequisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini edelle modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali

ARPAT definisce la politica che intende perseguire per raggiungere i risultati che sipropone, espressamente dichiarati in forma misurabile e per quanto possibile nellaforma di benefici diretti ed indiretti per la collettività (c.d. outcome (intermedi, vista lanatura di ente non regolamentare dell'Agenzia).

Il Piano è il documento programmatico che dà avvio al ciclo della gestione dellaperformance e contiene degli elementi fondamentali: gli obiettivi, gli indicatori e targetsu cui si baserà la misurazione, la valutazione e la rendicontazione delle performance.Il Piano è coerente nei contenuti con gli altri documenti agenziali, in particolare con ilPiano annuale delle Attività, il Piano delle Azioni Positive ed il Bilancio Preventivo.

Il Piano è redatto con lo scopo di perseguire le finalità della “qualità, comprensibilitàed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance”. In particolare, la finalità della qualità, viene raggiunta con la definizione di obiettiviche siano “rilevanti e pertinenti” rispetto ai bisogni degli stakeholder (con particolare

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della riferimento alla Regione Toscana), alla mission istituzionale e alle strategie agenziali. La comprensibilità del contributo che l'Agenzia intende apportare attraverso la propriaazione alla soddisfazione dei bisogni degli stakeholder è raggiungibile grazie allo sforzodi chiarezza del linguaggio e degli intenti, che ARPAT si propone.

Il Piano della qualità della prestazione organizzativa vede l'Agenzia ancora impegnataa consolidar i principi contenuti nelle direttive regionali e nei propri atti regolamentarie di organizzazione, nell’ottica del rispetto della programmazione regionale e dellatrasparenza totale, anche con l’auspicato contributo dell'Organismo Interno diValutazione.

Il Piano 2015 verrà pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia, nel rispetto delprincipio generale della trasparenza, ai sensi dell’art. 11 del D. Lgs n. 150/09.

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2. QUADRO ORGANIZZATIVO

2.1 L'ARPAT: personale e risorse finanziarie

Come previsto dalla legge istitutiva delle Agenzie ambientali n.61/1994 e,conseguentemente, dalla prima LR istitutiva di ARPAT n. 66/1995, ARPAT nasce con ilpersonale proveniente dai Servizi Multizonali di Prevenzione delle ASL, formato ingran parte da figure dirigenziali (in dotazione organica i dirigenti erano pari a 247,dei 93 dirigenti oggi in servizio) e da Tecnici della prevenzione nell’ambiente e neiluoghi di lavoro.La politica di ARPAT è stata indirizzata, fin dai primi anni di vita, verso unasignificativa diminuzione delle unità del personale della Dirigenza a favore delpersonale del Comparto.Il personale di Comparto dell’Agenzia ha subito, fin dall’inizio, profondetrasformazioni quali - quantitative dovute al suo incremento numerico, peraltro conuna inversione di tendenza negli ultimi anni a seguito delle misure adottate per ilcontenimento della spesa pubblica, e alle variazioni qualitativamente indottedall’applicazione dei Contratti Collettivi nazionali e dai Contratti Collettivi IntegrativiAziendali. In particolare per il comparto vi è stato l’incremento del personale delruolo tecnico.A seguito della nuova organizzazione, è stata riformulata la graduazione dellefunzioni dirigenziali e il personale è stato collocato nelle nuove strutture in modo taleda coniugare l’esigenza di funzionalità dell’Agenzia con la professionalità e leaspettative dei dipendenti; tutto questo tenuto conto dei vincoli di assunzionevigenti.La particolarità dell’Agenzia consiste nel fatto che, pur essendo ente dipendente dellaRegione Toscana, al proprio personale viene applicata la contrattualistica delcomparto del Servizio sanitario, in base a quanto disposto dai CCNQ (ContrattiCollettivi Nazionali Quadro) del 1998, del 2002 e del 2007.La riorganizzazione dell’Agenzia del 2012 ha comportato uno spostamento di sede dilavoro per parte del personale dirigente.Sono di seguito riportati, in estrema sintesi, alcuni dati significativi in ordine al profiloed al costo del personale.Al 01/01/2014 risultano in servizio 91 unità per la dirigenza (di cui 2 in aspettativacon conservazione del posto per incarico di Direttore Tecnico e DirettoreAmministrativo), 616 unità per il comparto a tempo indeterminato (di cui 2 unitàrispettivamente in comando e distacco verso altro ente, ) e nessuna unità a tempodeterminato. Al 01/01/2015 risultano in servizio 90 unità per la dirigenza (di cui 2 in aspettativacon conservazione del posto per incarico di Direttore Tecnico e DirettoreAmministrativo), 611 unità per il comparto a tempo indeterminato (di cui 2 unitàrispettivamente in comando e distacco verso altro ente, ) e 5 unità a tempodeterminato.La seguente tabella riporta e confronta i dati al 01/01/2014 e al 01/01/2015 relativialla distribuzione del personale a tempo indeterminato nelle diverse strutture

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DISTRIBUZIONE PERSONALE ARPAT

01/01/2014 01/01/2015COMPARTO

(tempo

indeterminato) DIRIGENZA

COMPARTO(tempo

indeterminato)DIRIGENZA

STRUTTURE DELLA DIREZIONE 135 17 132 17

STRUTTURE DELL'AREA VASTACENTRO

88 13 88 13

DIPARTIMENTO DI FIRENZE 35 5 34 5

DIPARTIMENTO CIRCONDARIOEMPOLESE

12 2 12 2

DIPARTIMENTO DI PRATO 16 3 16 3

DIPARTIMENTO DI PISTOIA 15 3 15 3

STRUTTURE DELL'AREA VASTACOSTA

99 14 99 14

DIPARTIMENTO DI LIVORNO 22 4 22 4

DIPARTIMENTO PIOMBINO ELBA 15 2 15 2

DIPARTIMENTO DI LUCCA 28 5 28 4

DIPARTIMENTO DI PISA 25 4 24 4

DIPARTIMENTO DI MASSA CARRARA 21 4 21 4

STRUTTURE DELL'AREA VASTA SUD 50 6 50 6

DIPARTIMENTO DI SIENA 11 3 12 3

DIPARTIMENTO DI GROSSETO 21 3 22 3

DIPARTIMENTO DI AREZZO 23 3 21 3

TOTALE 616 91 611 90

DISTRIBUZIONE PERSONALE PER INQUADRAMENTO E GENERE01/01/2014 01/01/2015

FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI

COMPARTO 47% 40% 47% 40%

DIRIGENZA 6% 7% 6% 7%

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SCOLARIZZAZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO

PERCENTUALE AL

01/01/2014PERCENTUALE AL

01/01/2015

POST LAUREA 7% 7%

LAUREA 47% 48%

DIPLOMAMATURITA'

39% 38%

SCUOLADELL'OBBLIGO

7% 7%

STRUTTURA DEL CAPITALE UMANO

INDICATORE SIGNIFICATO VALORE AL

01/01/2014VALORE AL

01/01/2015

sommatoria etàdipendenti / numero

dei dipendenti

l'indicatoreevidenza l'età media

dei dipendenti49 50

sommatoria anzianitàdi servizio dei

dipendenti / numerodei dipendenti

l'indicatoreevidenza l'anzianitàdi servizio' media

dei dipendenti

17 18

numero dipendenti /numero strutture

dirigenziali

l'indicatoreevidenzia il numero

medio deidipendenti per

struttura (le struttureafferenti alla Direzione e alleAree Vaste sono accorpate )

44 44

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DATI GIURIDICI ED ECONOMICI

RIPARTIZIONE DEL PERSONALE AL01/01/2015 NELLE CATEGORIE DI

INQUADRAMENTO

CATEGORIA PERCENTUALE

Categoria A 0%Categoria B 1%

Categoria Bs 2%Categoria C 14%

Categoria D 32%Categoria Ds 38%

DIRIGENTI 13%TOTALE 100%

La spesa previsionale per l’anno 2014 per il personale a tempo indeterminato edeterminato al lordo degli oneri riflessi ed IRAP redatta secondo il criterio dicompetenza è pari ad Euro 38.326.279,00 (costo del personale euro 36.000.489,00 eIrap euro 2.325.790,00) ed è così ripartita:

RIPARTIZIONE SPESA DEL PERSONALE AL 01/12/2014 NELLE CATEGORIE DIINQUADRAMENTO

CATEGORIA PERCENTUALE

Categoria A 0

Categoria B 0,70%

Categoria Bs 1,14%

Categoria C 10,18%

Categoria D 24,35%

Categoria Ds 35,55%

Dirigenti 28,08%

TOTALE 100,00%

Per quanto attiene, infine, alle risorse finanziarie dalle seguenti rappresentazioniesplicative è possibile apprezzarne la diminuzione nel triennio

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della CONTO ECONOMICO PREVENTIVO PLURIENNALE

CONTO ECONOMICO PREVENTIVO 2013 2014 2015

A) Valore della produzione

1) Contributi c/esercizio 51.731.502 51.957.038 51.629.621

2) Proventi e ricavi diversi 360.277 308.035 308.035

3) Concorsi, recuperi, rimborsi per att. tipiche

4) Compartecipazioni alla spesa per prestazioni

5) Costi capitalizzati 0 0 0

Totale Valore della produzione 52.091.780 52.265.072 51.937.656

B) Costi della produzione

1) Acquisti di beni 1.075.803 1.080.511 1.081.975

2) Acquisti di servizi 3.892.682 3.921.478 3.904.478

a) prestazioni sanitarie da pubblico

b) prestazioni sanitarie da privato

c) prestazioni non sanitarie da pubblico 50.000

d) prestazioni non sanitarie da privato 3.842.682

3) Manutenzioni e riparazioni 2.921.835 2.918.835 2.913.835

4) Godimento beni di terzi 1.012.702 1.009.102 678.669

5) Personale sanitario 19.950.148 20.000.062 19.986.399

6) Personale professionale 486.859 488.077 487.744

7) Personale tecnico 10.730.715 10.757.562 10.750.214

8) Personale amministrativo 5.850.633 5.865.271 5.861.264

9) Oneri diversi di gestione 1.103.678 1.100.678 1.097.278

10) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 175.493 170.493 163.493

a) amm.to costi di impianto e di ampliamento

b) amm.to costi di ricerca e sviluppo

c) amm.to diritti di brevetto e di utilizz. opere ingegno 126.637

d) amm.to altre immobilizzazioni immateriali 48.856

11) Ammortamento dei fabbricati 646.453 709.453 772.453

a) disponibili 646.453

b) indisponibili

12) Ammortamento delle altre immobilizzazioni materiali 1.365.148 1.372.148 1.377.148

a) amm.to impianti e macchinari 49.905

b) amm.to attrezzature sanitarie e scientifiche 916.704

c) amm.to mobili ed arredi 134.249

d) amm.to automezzi 37.099

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della CONTO ECONOMICO PREVENTIVO 2013 2014 2015

e) amm.to altri beni 227.190

13) Svalutazione dei crediti 0 0 0

14)Variazioni delle rimanenze 0 0

a) sanitarie

b) non sanitarie

15) Accantonamenti tipici dell'esercizio 299.455 299.455 299.455

Totale costi della produzione 49.511.604 49.693.124 49.374.403

Diff. tra valore e costi della produzione (A-B) 2.580.176 2.571.948 2.563.253

C) Proventi e oneri finanziari

1) Interessi attivi 30.000 20.000 5.000

2) Altri proventi

3) Interessi passivi -58.139 -35.679 -12.391

4) Altri oneri -2.000 -2.000 -2.000

Totale proventi e oneri finanziari -30.139 -17.679 -9.391

D) Rettifica di valore di attività finanziarie

1) Rivalutazioni

2) Svalutazioni

Totale rettifiche di valore di att. fin. 0 0 0

E) Proventi ed oneri straordinari

1) Minusvalenze

2) Plusvalenze

3) Acc.ti non tipici dell'attività

4) Concorsi, rec., rimb. per att. non tipiche

5) Sopravvenienze e insussistenze

Totale delle partite straordinarie 0 0 0

Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E) 2.550.036 2.554.269 2.553.862

Imposte e tasse 2.550.036 2.554.269 2.553.862

Risultato di esercizio 0 0 0

PIANO DELLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2014 10/19

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3. IL CICLO E L'ALBERO DELLA PERFORMANCE

3.1 La Gestione del ciclo ed i soggetti coinvolti

Il sistema di programmazione e di gestione della performance in ARPAT è definito apartire dal proprio regolamento (DGRT 573/2013), a cui è dedicato l'intero articolo 3,modificato per includere il PQPO tra gli atti di programmazione dell'Agenzia.I documenti previsti sono quindi Piano annuale delle Attività, il Bilancio Preventivo e ilPiano della Qualità della Prestazione Organizzativa.Questo percorso già applicato dal 2013, permette un'agevole applicazione del sistemadi valutazione interno (regolato da accordi sindacali concettualmente estrutturalmente molto simili a quanto previsto dalla DGR 278/2011 “Sistema divalutazione delle prestazioni e del personale della Giunta Regionale”), garantendo unaforte coerenza con il sistema regionale delineato nelle delibere citate.

Il sistema si basa quindi sugli indicatori degli obiettivi strategici previsti nel seguentepiano, che saranno ribaltati a cascata (integrati con gli obiettivi di struttura e derivantianche dal Piano Annuale delle Attività e dagli Indicatori del Sistema di Gestione) suivari livelli dirigenziali e sul comparto.

Le fasi e i tempi del percorso sono definiti dalle direttive regionali (sia per l'attività diArpat che per la redazione del PQPO) e dagli accordi sindacali per i tempidell'assegnazione, valutazione (intermedia e finale) degli obiettivi assegnati.

Questi tempi sono coerenti con la DGR 278/2011, prevedendo:• l'assegnazione degli obiettivi a tutto il personale;• una fase di monitoraggio intermedio, che deve essere eseguita almeno una

volta nel corso dell'anno e comunque non oltre il 30 settembre;• La valutazione finale del personale entro il 28 febbraio.

ARPAT ha l'obbligo, nei confronti della Giunta Regionale, di rendicontare lo stato diavanzamento delle Attività con cadenza trimestrale, mentre dovrà attuare unarendicontazione mensile su specifici al fine di verificare l'andamento della performancecollettiva.

A supporto dell'intero ciclo, il Settore della Direzione Generale Pianificazione, Controlloe Sistemi di Gestione cura l'acquisizione e la restituzione dei dati utili al monitoraggiodegli indicatori di attività e di prestazione.

Diversi attori partecipano al processo complessivo.La definizione degli obiettivi Strategici (a partire dalle indicazioni della Giunta edell'OIV) è competenza dei Direttori Generale, Tecnico e Amministrativo (supportatidai Coordinatori di Area Vasta).L'assegnazione, monitoraggio e valutazione finale degli obiettivi è compito (a partiredai direttori sui Coordinatori di Area Vasta), di tutti i dirigenti con un incarico distruttura, con un processo a cascata sui dirigenti e il comparto.Ricordando che per ARPAT il CCNL è quello della Sanità Pubblica, al processo

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ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della partecipano poi:

• Il Valutatore, che ha il compito di assegnare e verificare gli obiettivi. Per tutto ilpersonale il valutatore è il dirigente sovraordinato;

• Il Valutato, sia nel processo di concertazione degli obiettivi, sia nel curare lapropria autovalutazione;

• l'OIV, che svolge i compiti previsti dal regolamento 6/R del 14/02/2011;• il valutatore di garanzia (figura corrispondente al dirigente gerarchicamente

superiore al valutatore) che ha il compito di riesaminare la valutazione, surichiesta del valutato;

• l'Organismo Aziendale di Valutazione che svolge le funzioni di valutatore diseconda istanza.

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3.2 Obiettivi strategici

Arpat viene istituita con la LRT n°66/2005, in base al DL 496/1993 (convertito inlegge dalla L. 21 gennaio 1994, n. 61), “Disposizioni urgenti sulla riorganizzazione deicontrolli ambientali e istituzione della Agenzia nazionale per la protezionedell'ambiente.”

Gli indicatori di outcome sono sostanzialmente i risultati delle politiche. Arpat, comeente strumentale della Regione, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dioutcome indirettamente con obiettivi di outcome intermedi che sostanzialmenteconsistono in obiettivi di taglio operativo necessari per l'applicazione delle politiche (adesempio con l'attività di controllo) oppure con attività di misura dello statodell'Ambiente per verificare l'efficacia delle politiche (ad esempio le attività dimonitoraggio delle acque e dell'aria).In tal senso anche indicatori di affidabilità delle proprie prestazioni sono indicatoriimportanti per la verifica degli outcome delle politiche.Altri obiettivi sono di tipo “trasversale” al sistema regionale e forniscono utiliinformazioni sugli aspetti legati alle dimensioni e al funzionamento dell'Agenzia (atitolo di esempio gli obiettivi di spending review).Il confronto con altri enti dipendenti e la Regione deve tener conto delle differentimissioni, oltre alla differente contabilità economica (finanziaria per la Regione,analitica per ARPAT) ed il contratto di lavoro (ARPAT applica il contratto sanitàpubblica, come le ASL).Proprio per effettuare un confronto mirato e consono alle funzioni dell'Agenzia, ARPATè stata promotrice del benchmarking tra le Agenzie per l'Ambiente.

Per definire gli obiettivi del PQPO l'Agenzia segue come guida:1. la DGR 851/2012, il Regolamento 33R/2010 e le comunicazioni della Direzione

Generale Organizzazione della Giunta Regionale;2. le direttive annuali con cui annualmente la Giunta Regionale indica le linee di

indirizzo per l'attività dell'Agenzia e che costituiscono la declinazione per ARPATdegli obiettivi di outcome della DG di riferimento;

3. gli elementi di miglioramento che provengono dall'applicazione del Sistema diGestione della Qualità (quali i piani di miglioramento e della qualità, l'analisi diclima interno e i risultati di Customer Satisfaction, i risultati delle viste perl'accreditamento e certificazione).

4. I risultati disponibili di Benchmarking tra le Agenzie ambientali.

Come obiettivi Strategici di riferimento sono stati identificati:1. L'integrazione delle politiche per prestazioni di qualità;2. Coesione territoriale e attrattività, qualità delle città, del territorio e del

paesaggio;3. Una PA Trasparente e Leggera: Innovazione Istituzionale, semplificazione,

contenimento della spesa.

Questi obiettivi strategici sono poi declinati attraverso l'analisi delle direttive regionali,individuando gli obiettivi operativi, che sono poi espressi con indicatori.

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Gli obiettivi operativi e il collegamento con gli obiettivi strategici regionali sonoriportati nella tabella in allegato.

I primi 5 obiettivi (Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione diArpat) comprendono le attività fondamentali della missione di Arpat, rispetto alcontrollo, al monitoraggio, al supporto tecnico e alle attività di laboratorio. Tengonoconto in particolare delle dimensioni della qualità dei servizi relativi alla tempestività eefficacia. Questi indicatori costituiscono parte dell'insieme degli indicatori previsti dallacertificazione e accreditamento del Sistema di Gestione della qualità di Arpat. Ilrisultato atteso si riferisce alla tempestiva restituzione delle informazioni delle attivitàdi Arpat alle amministrazioni, garantendo un'elevata affidabilità del dato analitico.Il sesto, settimo e ottavo obiettivo (della strategia Coesione territoriale e attrattività,qualità delle città, del territorio e del paesaggio) riguardano attività operativestrategiche per le politiche regionali e sono previste dalle direttive annuali 2015. Il nono obiettivo (Modifica della Carta dei servizi per adeguamenti normativi e costiattività) è derivato dalle direttive annuali 2015. È necessario in questa fase diprofonda trasformazione delle funzioni ambientali delle amministrazioni territoriali perallineare l'Agenzia ai suoi nuovi interlocutori. L'attività connessa è inoltre importanteper un corretto benchmarking con le altre Agenzie ambientali.Il decimo obiettivo (Attuazione del progetto regionale del Registro Unico dei Controlli)deriva da una strategia trasversale a tutta l'Amministrazione regionale, tesa amigliorare la trasparenza e ridurre gli oneri per le imprese dovute a un mancatocoordinamento tra enti che svolgono controlli, in particolare per la condivisione deirisultati.l'undicesimo obiettivo (Modernizzazione e Miglioramento dell'amministrazione) intendeevidenziare due dimensioni importanti collegate direttamente all'efficienza ed efficaciadell'Agenzia, ovvero la formazione e gli strumenti (informatici) disponibili.Il dodicesimo obiettivo (Partecipazione ai processi di spending review regionaleattraverso la razionalizzazione della spesa) focalizza l'attenzione su un importante levadi contenimento dei costi dell'Agenzia (ristrutturazione dell'edificio di Via Ponte alleMosse per abbandonare l'edificio in affitto in Via Porpora).

È inoltre importante sottolineare che l'Agenzia, sulla base del proprio Programmatriennale per la trasparenza e l’integrità formulato ai sensi del D.Lgs. 33/2013, saràimpegnata nel prossimo triennio a soddisfare tutte le prescrizioni della disciplina sullatrasparenza e sull’anticorruzione per assicurare al cittadino il diritto di conoscerel’operato e l’impegno nel perseguire risultati e garantire il “miglioramento continuo”nell’uso delle risorse e nell’erogazione dei servizi. ARPAT intende, quindi, fornire alpubblico una effettiva conoscenza non solo delle informazioni ambientali che detiene,ma anche dei dati gestionali, economici ed organizzativi, con l'obiettivo strategico di:"assicurare la disponibilità di informazioni complete ed aggiornate relative all'attivitàdell'Agenzia secondo le disposizioni del D.lgs n. 33/2013".

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3.3 La valutazione del Direttore Generale di ARPAT

La valutazione del Direttore Generale di ARPAT è conseguente alle DGR 518/2011(allegato B), DGR 851/2012, DGR 689/2013 e al documento pervenuto via mail il30/09/2013 dalla Direzione Generale Organizzazione, con il format per lapredisposizione del PQPO 2014, ed in particolare il paragrafo 4,2 Il sistema dimisurazione e valutazione dei Direttori Generali.

Pur non essendo esplicitata l'applicazione del paragrafo ai Direttori Generali degli entidipendenti, nonché non applicabile rispetto alle parti collegati agli accordi aziendaliregionali, il direttore Generale di Arpat sarà valutato in base al Raggiungimento degliObiettivi Individuali (coincidenti con gli obiettivi riportati in allegato), e alleCompetenze e Comportamenti Agiti.

A tal fine il Direttore Generale relazionerà secondo quanto previsto dal paragrafo 3.3dell'allegato A alla DGR 689/2013 entro febbraio per gli obiettivi individuali, ed entroaprile rispetto all'intera Arpat.

Le relazioni conterranno, oltre agli aspetti quantitativi (attività svolta eraggiungimento degli indicatori), anche gli aspetti qualitativi dell'attività svolta.

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4. LINEE GUIDA

4.1 La definizione degli obiettivi operativi ed individuali

Nel corso dell’anno 2012 ARPAT ha approvato il nuovo sistema di misurazione evalutazione della performance individuale (Decreti DG n. 144/2012 per il personaledirigente e decreto DG n. 127/2012 per il personale di comparto), che è statorecentemente rivisto per il personale di comparto ed è in corso di verifica per quantoriguarda il personale dirigente.

Il sistema di valutazione prevede la sistematica misurazione e valutazione dellaperformance e dei risultati dell’organizzazione nel suo insieme e dei dirigenti,finalizzata al miglioramento continuo della qualità dei servizi, nonché alla crescita dellecompetenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione deipremi per i risultati perseguiti in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, ditrasparenza dei risultati e delle risorse impiegate per il loro perseguimento;

Dagli obiettivi della Regione, articolati nel Piano Annuale delle attività e nel Piano delladella qualità della prestazione organizzativa, nascono gli obiettivi annuali operatividelle Direzioni, delle Aree vaste, dei Settori, dei Dipartimenti e di tutte le altrestrutture fino ad arrivare al collegamento degli obiettivi dei dipendenti con quelli dellastruttura di appartenenza.Questi obiettivi sono inoltre integrati dagli obiettivi che derivano dagli strumenti delSistema di Gestione della qualità, che riportano le azioni necessarie al miglioramentodell'organizzazione e dei processi funzionale al raggiungimento degli obiettivi del Pianoannuale e del PQPO, in termini di efficacia ed efficienza dei processi.Nel grafico allegato è riportato lo schema di sintesi di questo percorso.

Gli obiettivi individuali vengono discussi e concordati sia trai i dirigenti che tra ildirigente ed il personale assegnato alla struttura, nell'ottica della collaborazione e delmiglioramento della qualità dei servizi offerti.Il concetto di misurabilità dell’obiettivo è fondamentale per consentire una reale eseria valutazione dello stesso.Per ogni obiettivo annuale viene definito l’indicatore di misurazione, inteso comel'unità di misura dell’obiettivo ed il risultato atteso, cioè il valore in terminiquantitativi, qualitativi o di tempo dell’indicatore prescelto.L'attività dei dirigenti e del personale è sottoposta ad un monitoraggio costante, che sievidenzia con il sistema della reportistica sugli indici di attività e dà vita a duemomenti di valutazione, come previsti nel sistema di valutazione della performanceindividuale, utili sia per la possibile modifica e miglioramento della attività svolta siaper la effettiva verifica dei risultati raggiunti.I risultati definiti a seguito dell'applicazione del sistema di valutazione originano ilpagamento dei premi di produttività unitamente alla valutazione delle competenze edei comportamenti. I premi sono sono strettamente collegati al punteggio divalutazione ottenuto mediante la sua monetizzazione e collegamento con i fondidestinati alla produttività.Il 2015 vedrà l'utilizzazione del software elaborato esclusivamente da personale diARPAT per l'applicazione informatica del sistema di valutazione.

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4.2 Criticità ed opportunità

L'Agenzia, pur trovandosi ad operare in un contesto di diminuzione del finanziamentoregionale e di diminuzione del numero degli operatori, con l'attività programmata nelPiano, non solo si impegna a garantire le attività tecniche essenziali, mirando anche amigliorarne la qualità tecnica, ma continua a procedere anche lungo il percorso diconcretizzazione di una serie di interventi organizzativi e infrastrutturali che puntanosull'accrescimento dell'efficienza in un'ottica di risparmio delle risorse.

Il potenziamento dei controlli interni va di pari passo con una rilevante novità dellaprogrammazione 2012-2014, vale a dire l’adozione, in conseguenza di quanto previstodal D.lgs. 150/2009, di un “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità” cheha lo scopo di assicurare il controllo sociale sulla corretta attività dell’ente, attraversol’esposizione dei dati e delle informazioni relativi al suo funzionamento e al suo usodelle risorse, di coinvolgere concretamente i portatori di interesse perché possanoconoscere, valutare e indirizzare l’attività dell’Agenzia, e, sul versante interno, dipromuovere la cultura e la pratica dell’integrità e della legalità.

Dal 2014, tramite il confronto con la Direzione Generale Politiche territoriali,ambientali e per la mobilità, le direttive sono diventate un punto fondamentale diriferimento per la definizione del PQPO di Arpat.

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AZIENDA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA TOSCANA

I II DECLINAZIONE OBIETTIVO

RISULTATI ATTESI E INDICATORI

Risultato atteso Valore iniziale Peso % Eventuale benchmark NOTE

1

1.1 95% 96% 5,00% --

1,2 95% 96% 5,00% --

1,3 85% 90% 5,00% --

1,4 98% 98% 10,00% --

1,5 90% 95% 10,00% --

2

2,1 100% 100% 10,00% --

2.2 100% 100% 100% 5,00% --

2,3 n° 20 n°25 10,00% --

2.4 -- 100% -- 10,00% Sui costi con il sistema Agenziale

3

3,1 -- 50% 80% 10,00% --

3,2

Miglioramento competenze 95% 95% 5,00% --

Aumento efficienza 95% 95% 5,00% --

3,3 Ristrutturazione Edificio Ponte alle Mosse -- 100% 100% 10,00% -

COLLEGAMENTO PQPO REGIONE O

CON IL PROGRAMMA/PIAN

O DI ATTIVITA'

OBIETTIVI STRATEGICI

Modalità calcolo indicatore

(numeratore/denominatore)

Valore target 2015

Valore target 2016 – 2017

L’integrazione delle

politiche per prestazioni di

Qualità

Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione di Arpat:

Controllo

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisogni

degli stakeholder del servizio ARPAT di Controllo

N° ispezioni nei Tempi/ n° ispezioni Totali

87 % (2013)95 % (2014) Anche se il target è aumentato lievemente rispetto all'anno

precedente, in realtà, per meglio soddisfare il concetto di tempestività di un servizio, sono introdotte valori più stringenti

rispetto alla semplice conformità normativa (definiti nella circolare 1 interna del SPCSG)

Obiettivo strategico 08

Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione di Arpat:

Supporto Tecnico

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisogni

degli stakeholder del servizio ARPAT di Supporto Tecnico

N° pareri nei Tempi / n° pareri Totali

95% (2013)94% (2014)

Obiettivo strategico 08

Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione di Arpat:

Laboratorio

Tempestiva restituzione dei dati di Laboratorio

N° Campioni (Emissioni, Rifiuti, Scarichi) effettuati nei tempi / N° Campioni

(Emissioni, Rifiuti, Scarichi) totali

74 % (2013)80 %(2014)

Tempi definiti per permettere il rispetto della Carta dei Servizi per l'attività di controllo. Il miglioramento di questa dimensione della qualità prestazionale (ma anche organizzativa in quanto presuppone un migliore funzionamento a rete del sistema dei

laboratori dell'Agenzia) è condizione essenziale per il miglioramento della tempestività delle attività di controllo.

Obiettivo strategico 08

Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione di Arpat:

Laboratorio

Mantenimento dell'affidabilità tecnica delle prove di laboratorio

N° parametri con Z score accettabili (<3 )/ N°

parametri sottoposti a circuito

98 % (2013)99 % (2014)

Lo Z-score è una modalità standardizzata di valutazione degli esiti di un circuito interlaboratorio. In questi Circuiti più

laboratori analizzano lo stesso campione e determinano il valore di concentrazione di uno o più parametri. L'analisi degli esiti

provenienti da tutti i laboratori viene espresso in termini di Z-score. Quando questo indicatore è maggiore di 3 il risultato di

quel laboratorio potrebbe non essere attendibile. Arpat annualmente sottopone a circuiti interlaboratorio circa 800

parametri

Obiettivo strategico 08

Orientamento al cliente. Le attività fondamentali della missione di Arpat:

Monitoraggio Acque

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisogni

degli stakeholder del servizio ARPAT di Monitoraggio

N° campioni di monitoraggio acque conclusi entro il 15/12 / N° campioni di

monitoraggio acque Totali;

86 %(2013)93 % (2014)

Il target non solo è incrementato nel suo valore, ma è anticipato nel suo termine temporale. Questo per adempiere alla

richiesta delle strutture regionali (che a seguito delle misure Arpat dovranno elaborare piani settoriali)

Direttive 2015Obiettivo strategico

08

Coesione territoriale e attrattività, qualità delle

città, del territorio e

del paesaggio

Progetto Speciale per il controllo degli aspetti ambientali connessi con l'economia

sommersa, l'elusione e l'evasione

Innalzare l’obiettivo: dal controllo puntuale al controllo dei flussi; utilizzare tutte le informazioni in possesso per prevenire e

evidenziare comportamenti illeciti; lavorare a rete

n° Ispezioni previste / n° Ispezioni programmate

100% (stima 2014)

Il numero delle ispezioni è adeguato ogni anno. Il target, anche se non appare sfidante rispetto al numero, in realtà lo è molto sulle modalità di esecuizione di queste attività e per potenziare

l'efficacia dei controlli. La valutazione del rispetto di questi criteri verrà fatta a livello di Direzione rispetto alla effettiva

applicazione dei criteri. L'aspetto qualitativo però non è facilmente evidenziabile da un indicatore numerico. Il target

effettivo è quindi fare n-attività in un certo modo.

Direttive 2015Obiettivo strategico

06

Supporto agli uffici regionali inerente le attività conseguenti alla deperimetrazione

dei SIN effettuata dal Ministero in attuazione di quanto previsto nel DL n. 83 del 22/06/2012 convertito con L. 134 del 7

Agosto 2012

Attività di Supporto Tecnico, informatizzazione dei dati e supporto alla

certificazione di avvenuta bonifica

Richieste evase nei tempi secondo procedure ISO 9001 /

richieste pervenute

Misura la tempestività di fornire il supporto alla Regione. Importante in quanto l'obiettivo di velocizzare le bonifiche sul territorio ha importanti ricadute sulla salute della popolazione,

sul sistema produttivo e sull'uso del territorio.

Direttive 2015Obiettivo strategico

06

potenziamento delle attività di controllo delle cave con particolare riferimento a quelle site

nel Parco Apuane e territori contigui

Incrementare i controlli sulle cave per ridurne gli impatti

N° Cave controllate nelle Apuane

N° 5 nel 2012 N° 10 nel 2013N° 17 nel 2014

Le cave di marmo apuane hanno importanti ricadute ambientali sul territorio e sul sistema idrografico. Potenziare questi

controlli su un'area limitata della Toscana porterà nel corso degli anni sicuramente a benefici ambientali e sanitari non trascurabili

Direttive 2015Obiettivo strategico

06

Modifica della Carta dei servizi per adeguamenti normativi e costi attività

Rendere lo strumento più aggiornato e utile per l'uso da parte della comunità toscana

e la confontabilità dell'Agenzia

Proposta ARPAT completa entro novembre 100 %

(valutato -5% ogni mese di ritardo)

Entro Marzo invio della proposta dei criteri di

revisione

Strumento di programmazione, rendicontazione e gestione anche economica per Agenzia e Regione. È necessario in questa

fase di profonda trasformazione delle funzioni ambientali delle amministrazioni territoriali per allineare l'Agenzia ai suoi nuovi interlocutori. L'attività connessa è inoltre importante per un

corretto benchmarking con le altre Agenzie ambientali.

Direttive 2015Obiettivo strategico

06

Una PA Trasparente e Leggera: Innovazione Istituzionale, semplificazio

ne, contenimento della spesa

Attuazione del progetto regionale del Registro Unico dei Controlli

Coordinamento delle attività di controllo e trasferimento informazioni alle

amministrazioni

Popolazione del RUC da parte di Arpat:

Ispezioni Inserite / Ispezioni effettuate

Deriva da una strategia trasversale a tutta l'Amministrazione regionale, tesa a migliorare la trasparenza e ridurre gli oneri per

le imprese dovute a un mancato coordinamento tra enti che svolgono controlli, in particolare per la condivisione dei risultati.

Direttive 2015Obiettivo strategico

08

Modernizzazione e Miglioramento dell'amministrazione

% personale che ha fruito di formazione nell'anno

83% (2013) 93% (2014)

Sono indicatori che ampliano gli ambiti della performance organizzativa previste dal DGlgs 150 rispetto ai precedenti

PQPO. Evidenzia due dimensioni importanti collegate direttamente all'efficienza ed efficacia dell'Agenzia, ovvero la

formazione e gli strumenti (informatici) disponibili. Gli standard di riferimento informatici sono definiti in documenti programmatici

di agenzia (relativamente a requisiti Hardware e Software)

Obiettivo strategico 08

Numero di postazioni conformi allo standard minimo / personale in

agenzia.

93% (2013)94% (2014)

Obiettivo strategico 08

Partecipazione ai processi di spending review regionale attraverso la razionalizzazione della spesa nel rispetto delle disposizioni regionali

Consegna cantiere entro marzo (30%); Verifica degli

stati di avanzamento maturati con relazioni cadenzate e verifica e tempestive segnalazioni anomalie e controllo del

rispetto del progetto esecutivo (10% per

relazione)

Focalizza l'attenzione su un importante leva di contenimento dei costi dell'Agenzia (ristrutturazione dell'edificio di Via Ponte alle

Mosse per abbandonare l'edificio in affitto in Via Porpora)

Direttive 2015Obiettivo strategico

08

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Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana

Risultato atteso Rispetto dei Piani di Agenzia, con tempestiva restituzione delle informazioni, garantendo un'elevata affidabilità dell'attività

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisognidegli stakeholder del servizio ARPAT di Controllo

L'indicatore è compreso nel paniere degliindicatori di governo dell'agenzia e previsto dalSistema di gestione. Calcolato dai sistemiinformativi di rilevamento attività

Anche se numericamente l'incremento del Target apparepoco sfidante, deve però essere considerato che nel 2015verranno ridefiniti gli obiettivi per tipologia di controllo piùstringenti. Negli anni successivi verranno inoltre posti obiettivinon più collegati alla sola conformità normativi, ma migliorativiper una maggiore soddisfazione dei clienti di Arpat rispetto aquesta dimensione della Qualità del Servizio.

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso: coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: Anche se il target è aumentato lievemente rispetto all'anno precedente, in realtà, per meglio soddisfare il concetto di tempestività di un servizio, sono introdotte valori più stringenti rispetto allasemplice conformità normativa (definiti nella circolare 1 interna del SPCSG)

Struttura Indicatore (proposto)N° ispezioni nei Tempi/ n° ispezioni Totali

Risultato atteso Rispetto dei Piani di Agenzia, con tempestiva restituzione delle informazioni, garantendo un'elevata affidabilità dell'attività

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisognidegli stakeholder del servizio ARPAT di Supporto Tecnico

L'indicatore è compreso nel paniere degliindicatori di governo dell'agenzia e previsto dalSistema di gestione. Calcolato dai sistemiinformativi di rilevamento attività

Anche se numericamente l'incremento del Target apparepoco sfidante, deve però essere considerato che nel 2015verranno ridefiniti gli obiettivi per tipologia di parere piùstringenti. Negli anni successivi verranno inoltre posti obiettivinon più collegati alla sola conformità normativi, ma migliorativiper una maggiore soddisfazione dei clienti di Arpat rispetto aquesta dimensione della Qualità del Servizio.

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso: coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: Anche se il target è aumentato lievemente rispetto all'anno precedente, in realtà, per meglio soddisfare il concetto di tempestività di un servizio, sono introdotte valori più stringenti rispetto allasemplice conformità normativa (definiti nella circolare 1 interna del SPCSG)

Struttura Indicatore (proposto)N° pareri nei Tempi / n° pareri Totali

1/6

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Risultato atteso Tempestiva restituzione dei dati di laboratorioContestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo

dell’indicatoreCommento sul valore target e benchmark

Supporto al miglioramento della dimensione della tempestività del servizio ARPAT

di Controllo: tempestiva restituzione dei dati di laboratorio L'indicatore è compreso nel paniere degliindicatori di governo dell'agenzia e previsto dalSistema di gestione. Calcolato dai sistemiinformativi di rilevamento attività

Il miglioramento di questa dimensione della qualitàprestazionale (ma anche organizzativa in quanto presupponeun migliore funzionamento a rete del sistema dei laboratoridell'Agenzia) è condizione essenziale per il miglioramentodella tempestività delle attività di controllo.Il moderato incremento del Target non deve essere fuorvianterispetto alla difficoltà di raggiungimento dell'obiettivo in quantonel 2015 verranno ridefiniti (riducendoli) i tempi attesi perl'esecuzione delle analisi.

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso: coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: Tempi definiti per permettere il rispetto della Carta dei Servizi per l'attività di controllo

Struttura Indicatore (proposto)N° Campioni (Emissioni, Rifiuti, Scarichi) effettuati nei tempi / N° Campioni (Emissioni, Rifiuti, Scarichi) totali

Risultato atteso Rispetto dei Piani di Agenzia, con tempestiva restituzione delle informazioni, garantendo un'elevata affidabilità dell'attività

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Mantenimento dell'affidabilità tecnica delle prove di laboratorio L'indicatore è compreso nel paniere degliindicatori di governo dell'agenzia e previsto dalSistema di gestione. Calcolato dai sistemiinformativi di rilevamento attività

Considerando anche le semplici fluttuazioni statistiche, iltarget (>98%) non può essere incrementato.l'indicatore individua quanto sono affidabili i risultati dellaboratorio, misurato attraverso i circuiti interlaboratorio. Ilparametro z-score (che è una metodologia standardizzata divalutazione degli esiti di questi circuiti) misura la vicinanza delrisultato al valore vero. Se maggiore di 3 il risultato non èritenuto affidabile.

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: Lo Z-score è una modalità standardizzata di valutazione degli esiti di un circuito interlaboratorio. In questi Circuiti più laboratori analizzano lo stesso campione e determinano il valore diconcentrazione di uno o più parametri. L'analisi degli esiti provenienti da tutti i laboratori viene espresso in termini di Z-score. Quando questo indicatore è maggiore di 3 il risultato di quel laboratoriopotrebbe non essere attendibile. Arpat annualmente sottopone a circuiti interlaboratorio circa 800 parametri

Struttura Indicatore (proposto)N° parametri con Z score accettabili (<3 )/ N° parametri sottoposti a circuito

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Risultato atteso Rispetto dei Piani di Agenzia, con tempestiva restituzione delle informazioni, garantendo un'elevata affidabilità dell'attività

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Miglioramento della dimensione della tempestività e efficacia rispetto ai bisognidegli stakeholder del servizio ARPAT di Monitoraggio

L'indicatore è compreso nel paniere degliindicatori di governo dell'agenzia e previsto dalSistema di gestione. Calcolato dai sistemiinformativi di rilevamento attività

Il mantenimento del target (>90%) è sfidante in quanto la datadel conseguimento (al 15/12) è anticipata (era al 15/01).Coinvolge inoltre non solo le strutture di laboratorio ma anchele strutture che effettuano i prelievi, che devono concludere laloro attività entro il 31/10. La nuova definizione dei tempideriva dalla richiesta del settore regionale competente.

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: Il target non solo è incrementato nel suo valore, ma è anticipato nel suo termine temporale. Questo per adempiere alla richiesta delle strutture regionali (che a seguito delle misure Arpat dovrannoelaborare piani settoriali)

Struttura Indicatore (proposto)N° campioni di monitoraggio acque conclusi entro il 15/12 / N° campioni di monitoraggio acque Totali

Risultato atteso Innalzare l’obiettivo: dal controllo puntuale al controllo dei flussi; utilizzare tutte le informazioni in possesso per prevenire e evidenziare comportamenti illeciti; lavorare a rete

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Il progetto speciale “controllo degli aspetti ambientali connessi con l'economiasommersa, l'elusione e l'evasione” si propone il contrasto all'elusione ed evasionedegli aspetti ambientali, con ripercussioni economiche sul sistema delle imprese ela competitività “regolare”

Calcolato dai sistemi informativi di rilevamentoattività

Il target è un valore costante in quanto definito annualmentedal Piano delle Attività approvato dalla GR. Importanteobiettivo di questo indicatore (oltre la rispetto dei numeri) è unmodo diverso di fare controlli, sia come elementi da valutare,sia in termini di lavoro come un rete regionale integrata delcontrollo

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)

Note: priorità direttive regionali 2015. Il numero delle ispezioni è adeguato ogni anno. Il target, anche se non appare sfidante rispetto al numero, in realtà lo è molto sulle modalità di esecuizione diqueste attività e per potenziare l'efficacia dei controlli. La valutazione del rispetto di questi criteri verrà fatta a livello di Direzione rispetto alla effettiva applicazione dei criteri. L'aspetto qualitativo però nonè facilmente evidenziabile da un indicatore numerico. Il target effettivo è quindi fare n-attività in un certo modo.

Struttura Indicatore (proposto)n° Ispezioni previste / n° Ispezioni programmate

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Risultato atteso Attività di supporto tecnico, informatizzazione dei dati e supporto alla certificazione di avvenuta bonifica

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Misura la tempestività di fornire il supporto alla Regione. Direttive 2015. Supportoagli uffici regionali inerente le attività conseguenti alla deperimetrazione dei SINeffettuata dal Ministero in attuazione di quanto previsto nel DL n. 83 del 22/06/2012convertito con L. 134 del 7 Agosto 2012

Calcolato dai sistemi informativi di rilevamentoattività

Il mantenimento del target è sfidante in quanto, rispetto al2014, è previsto un consistente aumento delle attività

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)

Note: priorità direttive regionali 2015. Misura la tempestività di fornire il supporto alla Regione. Importante in quanto l'obiettivo di velocizzare le bonifiche sul territorio ha importanti ricadute sulla salutedella popolazione, sul sistema produttivo e sull'uso del territorio.

Struttura Indicatore (proposto)Richieste evase nei tempi secondo procedure ISO 9001 / richieste pervenute

Risultato atteso Incrementare i controlli sulle cave per ridurne gli impatti

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

L'attività connessa mira alla protezione dei sistema ambientale apuano attraverso ilcontrollo dei principali fattori di impatto.

Calcolato dai sistemi informativi di rilevamentoattività

L'incremento del target (20) è sfidante, anche in relazione allariduzione delle risorse formate disponibili nelle strutturecoinvolte

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)

Note: priorità direttive regionali 2015. Le cave di marmo apuane hanno importanti ricadute ambientali sul territorio e sul sistema idrografico. Potenziare questi controlli su un'area limitata della Toscanaporterà nel corso degli anni sicuramente a benefici ambientali e sanitari non trascurabili

Struttura Indicatore (proposto)N° Cave apuane controllate

Risultato atteso Rendere la Carta dei Servizi uno strumento più aggiornato e utile per l'uso da parte della comunità toscana

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

L'aggiornamento è reso necessario, oltre che per le modifiche normative intercorsedalla sua ultima revisione, anche dalla necessità di aggiornare i costi al nuovoquadro economico dell'Agenzia. Internamente all'Agenzia l'adeguamento saràintrodotto anche per il miglioramento della rendicontazione economica

Scadenza temporale L'attività coinvolgerà l'intera Agenzia per i suoi vari aspetti conuna intensa attività di backoffice, in particolare ladeterminazione dei costi delle attività che permetterà ilbenchmarking con il sistema agenziale all'interno dei Gruppidi lavoro specifici di Assoarpa e Consiglio Federale

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)

Note: priorità direttive regionali 2015. Strumento di programmazione, rendicontazione e gestione anche economica per Agenzia e Regione. È necessario in questa fase di profonda trasformazione dellefunzioni ambientali delle amministrazioni territoriali per allineare l'Agenzia ai suoi nuovi interlocutori. L'attività connessa è inoltre importante per un corretto benchmarking con le altre Agenzie ambientali.

Struttura Indicatore (proposto)Prima Proposta ARPAT completa entro novembre 100 % (valutato -5% ogni mese di ritardo)

Entro Marzo invio della proposta dei criteri di revisione

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Risultato atteso Coordinamento delle attività di controllo e trasferimento informazioni alle amministrazioni

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Il progetto Registro Unico dei Controlli è trasversale alle attività regionali e alleAgenzie regionali. È attuativo di una previsione legislativa e avrà benefici in terminidi trasparenza e minore impatto sulle attività del sistema delle imprese

Inserimento nel sistema Artea dei dati Il valore target tiene conto della fase di adeguamento delSistema Artea, e comunque dell'esclusione della possibilità diinserimento di tutte le ispezioni Arpat nel sistema informativodi Artea (almeno in una prima fase)

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso coinvolgimento diretto e indiretto della comunità toscana (Tutte le DG + Cittadini + Imprese)Note: priorità direttive regionali 2015. Deriva da una strategia trasversale a tutta l'Amministrazione regionale, tesa a migliorare la trasparenza e ridurre gli oneri per le imprese dovute a un mancatocoordinamento tra enti che svolgono controlli, in particolare per la condivisione dei risultati.

Struttura Indicatore (proposto)Popolazione del RUC da parte di Arpat:Ispezioni Inserite / Ispezioni effettuate

Risultato atteso Miglioramento competenze del personale

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

La competenza tecnica del personale di Arpat ha immediate ripercussioni sulsistema regione, anche per via indiretta (sui processi di backoffice) come risparmi

Sistemi informativi dell'Agenzia Sfidante considerate le limitazioni sulle risorse destinate allaformazione

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso Miglioramento del supporto al Sistema Regione e alle ImpreseNote: È un indicatore che amplia gli ambiti della performance organizzativa previste dal DGlgs 150 rispetto ai precedenti PQPO. Evidenzia l'importante dimensione collegata direttamente all'efficienza edefficacia dell'Agenzia, ovvero la formazione.

Struttura Indicatore (proposto)% personale che ha fruito di formazione nell'anno

Risultato atteso Aumento efficienza

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

La modernizzazione degli strumenti di lavoro, in situazioni di limitazione di risorse èuna delle strategie necessarie per mantenere almeno costanti i livelli di prestazione

Standard minimo definito in documenti agenziali Sfidante considerati i vincoli di bilancio

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso Miglioramento del supporto al Sistema Regione e alle ImpreseNote: È un indicatore che amplia gli ambiti della performance organizzativa previste dal DGlgs 150 rispetto ai precedenti PQPO. Evidenzia l'importante dimensione collegata direttamente all'efficienza edefficacia dell'Agenzia, ovvero gli strumenti (informatici) disponibili Gli standard di riferimento sono definiti in documenti programmatici di agenzia (relativamente a requisiti Hardware e Software)

Struttura Indicatore (proposto)Numero di postazioni conformi allo standard minimo / personale in agenzia.

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Risultato atteso Ristrutturazione edificio di via Ponte alle Mosse

Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo dell’indicatore

Commento sul valore target e benchmark

Miglioramento degli edifici dell'Agenzia e consistenti risparmi di Bilancio A stato di avanzamento Sfidante per l'impegno richiesto rispetto al personale coinvolto

DG regionali/altri enti coinvolti nel risultato atteso Miglioramento del patrimonio Immobiliare e consistenti economie di spesaNote: Focalizza l'attenzione su un importante leva di contenimento dei costi dell'Agenzia (ristrutturazione dell'edificio di Via Ponte alle Mosse per abbandonarel'edificio in affitto in Via Porpora)

Struttura Indicatore (proposto)Consegna cantiere entro marzo (30%); Verifica degli stati di avanzamento maturati con relazioni cadenzate e verifica e tempestive

segnalazioni anomalie e controllo del rispetto del progetto esecutivo (10% per relazione)

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