Tesi Bonifica Fibronit

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “ G. D’ANNUNZIOFacoltà di medicina e Chirurgia CHIETI - PESCARA Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro TESI DI LAUREA Monitoraggi ambientali delle fibre aerodisperse durante le operazioni di bonifica del sito industriale dismesso ex Fibronit: misure di tutela della salute pubblica. Relatore : dott.ssa Anna Maria Di Giammarco Laureando: Marco Pesce Anno Accademico 2005/2006

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “ G. D’ANNUNZIO”Facoltà di medicina e Chirurgia

CHIETI - PESCARACorso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro

TESI DI LAUREA

Monitoraggi ambientali delle fibre aerodisperse durante le operazioni di bonifica del sito industriale dismesso

ex Fibronit: misure di tutela della salute pubblica.

Relatore : dott.ssa Anna Maria Di Giammarco Laureando: Marco Pesce

Anno Accademico 2005/2006

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Lo Stabilimento Fibronit

La società Fibronit, dal 1935 al 1985, ha prodotto manufatti in cemento amianto per edilizia distribuiti sul mercato europeo.

Lo stabilimento produttivo della Fibronit sito all’interno dell’area metropolitana della città di Bari , si estende per circa 100mila mq (di cui 39000 mq coperti).

Con DM n° 468/01 il sito è stato inserito nell’elenco dei siti inquinati di interesse nazionale.

Il 30/12/2005, a seguito dell’approvazione del relativo piano di lavoro, sono state avviate le attività di bonifica in superficie attualmente ancora in corso.

Durante il periodo di attività della società, negli strati superficiali del terreno e nel sottosuolo sono stati accumulati sfridi, scarti di lavorazione e fanghi di produzione contenenti amianto.

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Monitoraggi Ambientali

L’A.R.P.A. Puglia è delegata al controllo: Della qualità dell’aria all’esterno dello stabilimento; Della qualità dell’aria all’interno dello stabilimento nel corso delle

operazioni di bonifica; Di certificare la restituibilità degli ambienti bonificati;

l’A.T.I appaltatrice dei lavori di bonifica esegue: I monitoraggi ambientali in sito attraverso 5 postazioni fisse ; I monitoraggi previsti dal D.M. 6/9/94 c5a/11; I monitoraggi sul personale nel corso degli interventi.

La normativa tecnica che disciplina le operazioni di bonifica di materiali contenenti amianto è dettata dal D.M. 6/9/94 e dal D.M. 14/5/96.

Ruoli svolti nella gestione dei monitoraggi ambientali

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Monitoraggi Ambientali

L’A.R.P.A. Puglia - esegue le misure con metodica SEM Vantaggi : rilevazione esclusiva di fibre in amianto; Svantaggi: tempo dilatato per l’esecuzione dell’analisi;

L’A.T.I. – esegue le misure con metodica M.O.C.F. Vantaggi : risultati dell’analisi immediati; Svantaggi : rilevazione di tutto il materiale asbestiforme;

Il D.M. 6/9/94 distingue i valori limite di esposizione, “ indicatori di una situazione di inquinamento in atto”, in base alle metodologie di rilevazione utilizzate:

Metodo S.E.M. (Microscopia Elettronica a Scansione) – Valore Limite = 2 f/l Metodo M.O.C.F. (Microscopia Ottica a Contrasto di Fase) – Valore Limite = 20 f/l

Le tecniche di analisi in esame sono complementari e non alternative.

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Monitoraggi AmbientaliDislocazione Esterna Centraline A.R.P.A.

InternoAbitazione

ENEL

Deposito AMIU

CNRIRMA

Deposito FSE

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Monitoraggi AmbientaliDislocazione Interna Centraline A.T.I.

3

1

5

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4

CAPANNONE C

CAPANNONI E - H

CAPANNONI F - G

CAPANNONE D

DEPO

SIT

O

A1

CAPAN

NO

NE I

STAZIONI DI CAMPIONAMENTO MONITORAGGI AMBIENTALI

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I 106 campioni prelevati (anno 2005) dall’ARPA Puglia prima delle operazioni di bonifica hanno consentito la determinazione del “Fondo”: Fondo = 0,16 (media campioni) + 0,17 (dev. Standard) = 0,33 f/l

Lo stato di pre-allarme interno è dichiarato quando la media dei valori campionati supera il doppio del valore del fondo Pre-allarme = 0,66 f/l (in S.E.M.) (in M.O.C.F. 20f/l)

Lo stato di allarme interno è invece legato al superamento del valore massimo riportato dall’O.M.S. in ambiente cittadino Allarme = 1 f/l (in S.E.M.) (in M.O.C.F. 50f/l, D.M. 6/9/94 p

5a.11c2)

Monitoraggi AmbientaliValori del Fondo

Determinazione del valore di “fondo” ambientale ed individuazione delle soglie di pre-allarme e allarme.

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Le Misure di TutelaPreviste dai D.M.6.9.94 e D.M.14.5.96

Allestimento del cantiere: Messa in sicurezza aree esterne ed interne Realizzazione confinamento statico e dinamico Realizzazione unità di decontaminazione personale Realizzazione unità di decontaminazione materiali

Collaudo del confinamento statico e dinamico; Bonifica per rimozione dei materiali in cemento

amianto; Restituibilità delle aree bonificate;

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Le Misure di TutelaAllestimento del Cantiere “C”

U.D.M. Unità di decontaminazione materiali

U.D.P. Unità di Decontaminazione Personale

Impianti di Estrazione d’AriaConfinamento Dinamico

Chiusura delle FinestreConfinamento Statico

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Le Misure di TutelaCollaudo Confinamenti del Cantiere “C”

Collaudo confinamento statico

Collaudo confinamento dinamico

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Operazioni di aspirazione della pavimentazione e di rimozione delle doppie coperture in c.a.:

MONITORAGGI (m.o.c.f.) Sul personale valore massimo di concentrazione: 40 f/l.

Ambientale interno/esterno: valore massimo di concentrazione: 13 f/l.

Le Misure di TutelaLa Bonifica per Rimozione

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Le Misure di TutelaLa Bonifica per Rimozione

Valori rilevati durante le operazioni di rimozione dei materiali in c.a. con scalpello elettrico e fresa, entrambi collegati ad un sistema di aspirazione a filtri assoluti.

MONITORAGGI (m.o.c.f.) Sul personale

valore massimo di concentrazione: 36 f/l.

Ambientale interno/esterno: valore massimo di concentrazione: 13 f/l

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Monitoraggi AmbientaliSvolti nel corso della bonifica del cantiere “c”

0

5

10

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20

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30

35

40

30/ 12/ 200502/ 01/ 200603/ 01/ 200605/ 01/ 2006

09/ 01/ 200610/ 01/ 2006

11/ 01/ 200612/ 01/ 2006

13/ 01/ 200616/ 01/ 2006

17/ 01/ 2006

18/ 01/ 2006

19/ 01/ 2006

20/ 01/ 2006

25/ 01/ 2006

26/ 01/ 2006

30/ 01/ 2006

01/ 02/ 2006

02/ 02/ 2006

06/ 02/ 2006

07/ 02/ 200608/ 02/ 2006

09/ 02/ 200610/ 02/ 2006

13/ 02/ 200614/ 02/ 2006

15/ 02/ 200616/ 02/ 200617/ 02/ 200620/ 02/ 2006

21/ 02/ 200622/ 02/ 200623/ 02/ 200624/ 02/ 2006

27/ 02/ 200628/ 02/ 2006

01/ 03/ 2006

02/ 03/ 200603/ 03/ 2006

06/ 03/ 2006

07/ 03/ 2006

08/ 03/ 2006

09/ 03/ 2006

10/ 03/ 2006

13/ 03/ 2006

14/ 03/ 2006

15/ 03/ 2006

16/ 03/ 2006

17/ 03/ 2006

20/ 03/ 200621/ 03/ 2006

22/ 03/ 200623/ 03/ 2006

24/ 03/ 200627/ 03/ 2006

28/ 03/ 200629/ 03/ 200631/ 03/ 2006

pe

Fibre/ l

I monitoraggi ambientali eseguiti all’esterno del sito industriale dall’ARPA Puglia non hanno mai superato le 0,2 f/l.

Monitoraggi A.T.I.

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Le Misure di TutelaLa Restituibilità del cantiere “C”, D.M 6/9/94 p. 6 a-b.

Al termine dei lavori di bonifica L’A.R.P.A. Puglia ha certificato la restituibilità dell’area “C” dopo aver verificato nel cantiere:

Assenza di residui di materiali contenenti amianto; Attraverso il controllo visivo.

Assenza effettiva di fibre di amianto

in atmosfera (< 2 f/l); Attraverso il campionamento “aggressivo” e

utilizzando un ventilatore in funzione puntato

sul pavimento bonificato.

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Conclusioni

La bonifica del cantiere “C” è stata completata positivamente e senza sospensioni dei lavori, difatti i monitoraggi ambientali ( eseguiti dall’A.T.I. e dall’A.R.P.A. Puglia) nel corso delle operazioni hanno confermato il rispetto dei limiti di legge della diffusione di fibre aerodisperse e riscontrato costante il valore del fondo.

L’esito delle attività di bonifica, confermato dalla certificazione di restituibilità degli ambienti (rilasciata dall’ARPA Puglia), è stato raggiunto grazie ai seguenti fattori:

Corretta procedura adottata nelle fasi di stesura ed approvazione del piano di lavoro; Giuste prescrizioni impartite dal SISP e SPESAL della AUSL BA/4; Attività costante di vigilanza; Controllo delle metodologie applicate e osservanza delle prescrizioni; Collaborazione tra impresa privata e ente pubblico;

In definitiva, gli elementi stabiliti dal D.M. 06.09.94 e del DM 14.05.96 sono risultati sufficienti, precisi, facilmente attuabili al fine di arrivare a valutare il rischio amianto e stabilire le più corrette procedure di intervento da attuare per tenere il più basso possibile tale rischio.