Regione Marche - Richiesta integrazioni e chiarimenti AIA CementirSacci Castelraimondo

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GIUNTA REGIONALE SERVIZIO TUTELA, GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO Posizione di Funzione Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n.82/2005, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa Indirizzo: Via Tiziano n. 44, 60125 Ancona Telefono 071-8063662 Fax: 071-8063012 PEC: [email protected] Pagina 1 di 8 PEC Spett. le CEMENTIR SACCI S.r.L. Corso di Francia, 200 00191 - ROMA [email protected] (installazione di Castelraimondo) COMUNE CASTELRAIMONDO Al Sindaco Piazza della Repubblica, 12 62022 - CASTELRAIMONDO (Mc) [email protected] COMUNE GAGLIOLE Al Sindaco Piazza Matteotti, 1 62022 - GAGLIOLE (Mc) [email protected] ARPAM DIREZ. TEC. SCIENT. Al Direttore Via Caduti del Lavoro, 40 60131 ANCONA [email protected] e p/c Spett. le SACCI S.r.L in Liquid. Viale di Villa Massimo, 47 00161 ROMA [email protected] PROVINCIA MACERATA Al Presidente Corso della Repubblica, 28 62100 MACERATA [email protected] ARPAM DIPART. PROV.LE MC Al Direttore Via Federico II, 41 62100 - MACERATA arpam.dipartimentomacerata@emarche .it ARPAM SERVIZIO EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE Al Dirigente Via C. Colombo, 106 600127 - ANCONA [email protected]

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GIUNTA REGIONALE SERVIZIO TUTELA, GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO Posizione di Funzione Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n.82/2005, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa Indirizzo: Via Tiziano n. 44, 60125 Ancona – Telefono 071-8063662 Fax: 071-8063012 PEC: [email protected]

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PEC

Spett. le CEMENTIR SACCI S.r.L. Corso di Francia, 200 00191 - ROMA [email protected] (installazione di Castelraimondo)

COMUNE CASTELRAIMONDO Al Sindaco Piazza della Repubblica, 12 62022 - CASTELRAIMONDO (Mc) [email protected]

COMUNE GAGLIOLE Al Sindaco Piazza Matteotti, 1 62022 - GAGLIOLE (Mc) [email protected]

ARPAM DIREZ. TEC. SCIENT. Al Direttore Via Caduti del Lavoro, 40 60131 – ANCONA [email protected]

e p/c Spett. le SACCI S.r.L in Liquid. Viale di Villa Massimo, 47 00161 – ROMA [email protected]

PROVINCIA MACERATA Al Presidente Corso della Repubblica, 28 62100 – MACERATA [email protected]

ARPAM DIPART. PROV.LE MC Al Direttore Via Federico II, 41 62100 - MACERATA [email protected]

ARPAM SERVIZIO EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE Al Dirigente Via C. Colombo, 106 600127 - ANCONA [email protected]

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ASUR AREA VASTA 3 Al Direttore V. Belvedere Sanzio, 1 62100 - MACERATA areavasta3@[email protected]

ARS Al Direttore via Gentile da Fabriano n.3 60125 - ANCONA [email protected]

OGGETTO: D. Lgs. n. 152/2006, art. 29-octies, comma 3, lett. a) – Ditta CementirSacci S.r.l. (ex-SACCI S.p.A.), installazione di Castelraimondo e Gagliole (Mc) località Piermarchi – Procedimento di riesame Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) n. 77/VAA_08 del 02/07/2010, avviato con nota del 30.09.2014 (prot. 0693164). Richiesta documentazione integrativa.

Con riferimento alla nota di avvio del procedimento di riesame in oggetto, oltrechè :

dell’istruttoria effettuata da codesto ufficio, con la collaborazione del competente ufficio del Comune di Castelraimondo;

degli esiti dei tavoli tecnici dei giorni 18 marzo 2015 e del 21 dicembre 2016; degli esiti della Conferenza dei Servizi del 26 gennaio 2017;

si invita codesta Ditta a presentare la documentazione di seguito elencata:

Osservazioni di carattere generale La direttiva 2010/75/UE sulla prevenzione e riduzione dell’inquinamento, ha introdotto numerose modifiche sostanziali alla precedente normativa IPPC, in modo da garantire una più incisiva applicazione dei principi cardine della normativa ambientale comunitaria, in particolare del principio di chi «inquina paga» e della «Prevenzione dell’inquinamento attraverso interventi alla fonte». Tali principi sono diretti a garantire una gestione accorta delle risorse naturali, tenendo presente, se del caso, la situazione socio-economica e le specifiche caratteristiche locali del sito in cui si svolge l’attività. (Cfr. punto 2. Premesse Dir. 2010/75/UE). La normativa comunitaria interviene armonizzando il sistema di gestione integrata delle emissioni in atmosfera, nelle acque e nel suolo, al fine di evitare che approcci distinti nella disciplina delle emissioni impattanti, favoriscano il trasferimento dell’inquinamento da una matrice ambientale all’altra. In sintesi gli strumenti utilizzati per raggiungere gli obietti prefissati sono: il rafforzamento dell’istituto dell’autorizzazione unica; il rafforzamento dell’applicazione delle migliori tecniche disponibili per la realizzazione degli impianti, anche al fine di limitare le difformità tecniche di realizzazione degli impianti nei diversi paesi dell’Unione; una implementazione dei sistemi di monitoraggio e controllo sulle installazioni in esercizio. La documentazione presentata è pressoché la stessa di quella presentata nel 2010 per l’AIA come impianto esistente, senza adeguarla ai dettami della nuova normativa sopraggiunta come sopra riportato; pertanto questa risulta carente e non omogenea (es: la relazione tecnica AIA non è coerente in alcune sue parti con le schede AIA).

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Autorizzazioni, pareri, nulla osta da tenere in considerazione nel procedimento:

Direttiva Reach (Regulation EC n° 1907/2006)

Si chiede se la Ditta è assoggettata al regolamento REACH per la valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche pericolose ed in caso affermativo la presentazione della pertinente documentazione.

Impianti a Rischio di Incidente Rilevante

Verifica dell’assoggettamento alla normativa vigente Seveso III, con particolar riferimento all’utilizzo del coke di petrolio e, se esclusa, la presentazione della documentazione attestante il non assoggettamento.

Scarichi idrici

Dovrà essere prodotta la concessione idraulica allo scarico rilasciata dal Servizio Decentrato Opere pubbliche e difesa del Suolo competente per territorio, inerente i punti di scarico attivi su corso d’acqua.

Prevenzione incendi

Dovrà essere prodotta documentazione in merito all’iter dell’istruttoria relativa al rilascio del CPI.

Identificazione Azienda (Anagrafica, identificazione corretta cod. IPPC1, IPPC2 attività non IPPC e attività tecnicamente connessa)

L’identificazione dell’installazione non è stata fatta adeguatamente, il gestore deve identificare tutte le attività IPPC e non IPPC che avvengono all’interno del proprio perimetro aziendale e le attività tecnicamente connesse. Deve essere pertanto, presa in considerazione l’attività di coltivazione della miniera, attività tecnicamente connessa, in modo che si sommino tutti gli impatti ambientali derivanti dalla lavorazioni che si svolgono nell’installazione. (Doc. di riferimento MTWR BREF 01.2009 come indicato a pag. 11 dal Bref di settore CLM BREF 04.2013). Dovrà altresì essere verificata nel merito, in funzione della sommatoria della potenza termica nominale degli impianti di combustione attivi connessi alla produzione (forni, ecc.), l’applicabilità o meno dell’art. 273 del D.Lgs. 152/06 e smi (Grandi Impianti di Combustione).

Quadro Programmatico nella Relazione tecnica AIA : Si chiede alla Ditta di riformulare in maniera più organica e dettagliata il suddetto Quadro con riferimento Ambientale in quanto “l’art. 29-septies del D.Lgs 152/2006 “Migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale” stabilisce che : …1.” Nel caso in cui uno strumento di programmazione o di pianificazione ambientale, quali ad esempio il piano di tutela delle acque, o la pianificazione in materia di emissioni in atmosfera, considerate tutte le sorgenti emissive coinvolte, riconosca la necessità di applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine di assicurare in

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tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l'amministrazione ambientale competente, per installazioni di competenza statale, o la stessa autorità competente, per le altre installazioni, lo rappresenta in sede di conferenza di servizi di cui all'articolo 29-quater, comma 5. 2. Nei casi di cui al comma 1 l’autorità competente prescrive nelle autorizzazioni integrate ambientali degli impianti nell'area interessata, tutte le misure supplementari particolari più rigorose di cui al comma 1 fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale: Qualità dell’aria

(http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Aria.aspx)

Piano di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria Ambiente: Carta ed elenco stazioni di monitoraggio http://www.arpa.marche.it/index.php/qualita-dell-aria-oggi

Piano di Tutela delle Acque - PTA

Piano di Tutela delle Acque PTA approvato con delibera DACR n.145 del 26/01/2010. (http://www.regione.marche.it/Acqua/PTA.aspx)

Norme tecniche di attuazione approvate con DGR n. 1283 del 10/09/2012 (successivamente modificate con ulteriori delibere, ultima DGR 1418 del 22/12/2014).

Piano per l’assetto idrogeologico (PAI)

(http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Paesaggio-Territorio-Urbanistica/Piano-assetto-idrogeologico/Aggiornamento)

Con particolare riferimento allo stoccaggio dei rifiuti prodotti/utilizzati nel processo produttivo e delle materie prime/ausiliarie.

Quadro Progettuale nella relazione tecnica AIA:

Cicli produttivi

Presentare lo schema a blocchi dettagliato dell’impianto e/o di ciascuna attività IPPC e non IPPC e descrivere tutte le fasi e le operazioni che vengono effettuate per passare dalle materie in ingresso ai prodotti in uscita comprese le operazioni di caricamento degli impianti (forni, ecc…) e di insilaggio. Per ogni singola attività all’interno dell’installazione (inclusi i forni Krupp da 40,7 MW e Lepol da 23,25 MW) descrivere:

le linee produttive, le apparecchiature e le loro condizioni i principi di funzionamento ed il controllo del processo;

la periodicità di funzionamento, i tempi di avvio e arresto, la data di installazione o futura installazione, la vita residua;

gli interventi previsti per l’applicazione delle BAT Conclusions di settore (2013/163/UE) con i relativi tempi di attuazione.

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Quadro Ambientale nella relazione tecnica AIA: Materie Prime e combustibili solidi

Descrivere se svolte, le operazioni di normale pratica industriale finalizzate a migliorare le caratteristiche merceologiche, tecniche e prestazionali dei materiali da scavo e il loro utilizzo; per le diverse litologie presentare le relative analisi chimico-fisiche di caratterizzazione;

fornire le schede di sicurezza aggiornate al Regolamento CLP; fornire le schede tecniche del combustibile solido utilizzato nei forni (pet-coke, fossile) ai fini

della verifica di conformità all’allegato X del D.Lgs. 152/06 e smi.

Matrice Acqua

Verificare che le linee di scarico esistenti siano conformi a quanto previsto dalle NTA al PTA (DACR n.145 del 26/01/2010) con particolare riferimento alle acque reflue industriali (raffreddamento e prima pioggia);

approfondire la valutazione delle acque definite meteoriche, convogliate negli scarichi contrassegnati dalle sigle A da 1 a 6, in particolare se esse possano risultare potenzialmente inquinate da ricaduta degli inquinanti aeriformi e delle emissioni in atmosfera, della movimentazione e deposito di materie prime e rifiuti oltre che alla possibilità di sversamento e spargimento accidentale di sostanze inquinanti, anche alla luce dell’elevato contenuto di solidi sospesi riscontrati nelle analisi presentate nella relazione agli atti del procedimento di riesame ACQUE DI PRIMA PIOGGIA ed ACQUE METEORICHE di DILAVAMENTO;

presentare una relazione tecnico-descrittiva dello schema di principio-processo del sistema di trattamento delle acque reflue industriali tra cui quelle di prima pioggia e del laboratorio chimico ivi compresi i rifiuti derivanti dal medesimo trattamento;

vista l’attività strettamente connessa della miniera e quindi nell’ambito della globalità del procedimento, dovranno essere anche identificati, caratterizzati e conformati tutti gli scarichi eventualmente provenienti dalla stessa;

valutare la necessità di integrare i parametri monitorati allo scarico esistente siglato SF1 (Pos. A) con altri inquinanti.

Matrice Aria

Non sono state dettagliatamente descritte le emissioni diffuse e fuggitive (di tipo non convogliato), associandole alla sorgente da cui si originano ed aggiungere tali valori ai flussi di massa annui complessivi delle attività dell’installazione globale (emissioni convogliate e non convogliate) indicando anche i metodi utilizzati per ricavare tali dati; le stesse sono state valutate soltanto attraverso un indagine svolta sul perimetro dello stabilimento in termini di qualità dell’aria (rapporto di indagine del 22/12/2010);

la Ditta è tenuta ad indicare gli aspetti critici relativi alle emissioni diffuse descrivendo le azioni atte al contenimento o alla mitigazione delle stesse, individuando gli eventuali recettori interessati dal problema;

per quanto riguarda gli impianti di abbattimento, occorre descrivere nel dettaglio le caratteristiche tecniche sia di quelli attualmente in uso sia di quelli che il gestore ha intenzione di installare anche in relazione alla capacità produttiva dell’installazione e all’adeguatezza del sistema di trattamento a cui l’impianto è connesso compresi eventuali apparecchiature atte a verificarne l’efficienza/efficacia nel tempo;

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valutare la possibilità dell’emissione di inquinati quali NOx e SO2 provenienti dai molini e dagli essiccatoi e nel caso fornirne una stima quantitativa individuale degli stessi;

fornire i valori limite di emissione attesi degli impianti in funzione dei parametri monitorati, nelle fasi critiche di avvio, arresto, avaria, ecc.

Matrice Rifiuti

Descrivere dettagliatamente le operazioni di normale pratica industriale (gestione, stoccaggio, ecc…) finalizzate all’utilizzo dei rifiuti non pericolosi nel processo produttivo soggetti alle operazioni di R5-R13; per le diverse tipologie utilizzate ed autorizzate presentare le relative analisi chimico-fisiche di caratterizzazione come previsto dal DM 05/02/98 e smi ai fini del reimpiego nel processo produttivo.

Matrice Rumore

Confermare ad oggi la validità o meno dei risultati della valutazione di impatto acustico datata 14/06/2013 anche a fronte di eventuali interventi impiantistici impattanti ai fini del rumore ambientale che si dovessero rendere necessari per l’adeguamento alle Bat di settore: in tal caso produrre una valutazione previsionale di impatto acustico per la verifica del rispetto dei valori limiti previsti dalla zonizzazione acustica dell’area di sedime dell’installazione.

SCHEDE IPPC Scheda A3 – informazioni sulle attività IPPC e Non - : non completa

Scheda A4 – attività tecnicamente connessa -: non compilata

Scheda B2 – autorizzazioni utili ai fini dell’istruttoria AIA - : non compilata

Scheda E1 – emissioni in atmosfera di tipo convogliato, dati effettivi - : non completa

Scheda E2 – emissioni in atmosfera di tipo convogliato, alla capacità produttiva - : non completa

Scheda E3 – emissioni non soggette ad autorizzazione - : non completa

Scheda E4 –- emissioni in atmosfera di tipo non convogliato, dati effettivi - : non compilata

Scheda E5 – emissioni in atmosfera di tipo non convogliato alla capacità produttiva-: non compilata

Scheda E6 – flusso di massa annuo, dati effettivi - :non completa

Scheda E7 – flusso di massa annuo, capacità produttiva- non completa

Schede I – evoluzione dell’impianto successivamente al rilascio dell’AIA - : non compilate

Schede L – modifiche all’impianto - : non compilate.

Valutazione integrata:

Bat-Conclusions

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Generali Per poter correttamente validare le BAT di settore, nella documentazione presentata, le informazioni fornite dal gestore devono emergere in maniera chiara e con evidenza oggettiva nella loro applicazione indicandone gli interventi con riferimenti puntali, descrivendoli e localizzandoli dettagliatamente anche con documenti specifici di supporto ed in tal senso la tabella presentata necessita di maggior dettaglio. Si forniscono di seguito per semplicità alcuni esempi:

- non è sufficiente riportare un range di prestazione, ma occorre indicare con precisione il valore raggiunto mediamente dai monitoraggi e quello proposto (vedi BAT 6);

- occorre motivare la non applicabilità di una BAT; - occorre specificare se le BAT applicate sono su entrambi i forni Krupp e Lepol, o solo su

uno di essi; - chiarire l’applicabilità della BAT 12; - puntualizzare gli interventi svolti sugli impianti in applicazione alla BAT 2, 14, ect..

Monitoraggi

Piano di Monitoraggio e Controllo

Si chiede di adeguare il Piano di Monitoraggio e Controllo anche a quanto richiesto nel presente documento e pertanto alle previsioni del D.Lgs 46/2014 in modo da consentire all’ARPAM di esprimere il proprio parere come richiesto dall’Allegato C del decreto del dirigente PFVAA n. 8 del 26/01/2012.

Sistemi Monitoraggi in Continuo

Si chiede di adeguare il progetto SME presentato alle Linee Guida Ispra, in particolar modo per la fase di calibrazione e taratura. Valutare altresì se il sistema di monitoraggio in continuo sia conforme a quanto previsto da DM 05/02/98 e smi a seguito del riutilizzo di rifiuti nel processo produttivo.

Procedure delle emergenze ambientali

Si chiede di inviare il manuale delle procedure per le emergenze ambientali del sito dell’installazione in caso di eventi sismici, esondazioni, ecc...

Relazione di Riferimento (screening)

Si chiede in merito alla Fase 3, vista la particolare collocazione ambientale dell’installazione, di presentare elementi oggettivi probanti relativamente alla non contaminazione dei suoli e delle acque superficiali e sotterranee al fine di una valutazione definitiva relativa alla necessità o meno della presentazione della Relazione di Riferimento.

Infine si chiede la presentazione di un progetto industriale (Piano di investimenti) necessario per l’implementazione di tecniche e tecnologie conformi alle BAT-Conclusions con cronoprogramma puntuale di attuazione anche in relazione ad una valutazione della possibilità di richiedere una “deroga” di adeguamento alla Bat Conclusions in applicazione all’allegato XII-bis parte seconda, così come modificato dal D.Lgs 46/2014 che dovrà essere valutata dall’Autorità competente.

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Per consentire l’integrazione della documentazione viene disposta una sospensione dei termini del procedimento dalla data odierna fino alla data del 28 febbraio 2017. La trasmissione agli enti coinvolti delle copie della documentazione che verrà depositata, sarà curata dalla scrivente struttura.

Distinti saluti. VS

Il Responsabile del Procedimento (Giuseppe Mariani)

Il Dirigente del Servizio

(Nardo Goffi)

Classificazione 400.120.20 A00503