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REGIONE DI MURCIA TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE

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REGIONE DI MURCIATURISMO RELIGIOSOE CULTURALE

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4300

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CITTÁSANTA

ANNOGIUBILARE INPERPETUUM

FESTIVITÁRELIGIOSE DIINTERESSETURISTICOINTERNAZIONALE

GIORNI DI SOLEAL ANNO

GRADI DITEMPERATURAMEDIA

TI FA FELICE

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REGIONE DIMURCIA RELIGIOSOE CULTURALE

La Regione di Murcia è un luogo d’incontro per la cristianità, come testimonia la concessione da parte di S.S. Papa Giovanni Paolo II a Caravaca de la Cruz della celebrazione dell’Anno Giubilare nel 2003, rendendola la quinta città al mondo (insieme a Santiago de Compostela, Santo Toribio de Liébana, Roma e Gerusalemme) a poter celebrare il Giubileo Perpetuo, nel caso di Caravaca ogni 7 anni e con il prossimo previsto per il 2017.

La tradizione religiosa della Regione di Murcia non risiede soltanto in ogni chiesa, basilica e cattedrale. Il culto e il fervore pervadono tutti gli angoli - paesi e città - di una terra la cui cultura, arte, architettura, feste e tradizioni ci parlano proprio della sua eredità cristiana e vocazione religiosa.

Scopri luoghi sacri in cui la gente accorre con devozione, mete di pellegrinaggio in cui trovare la pace interiore, leggende che dimorano nei cieli, feste che commuovono fino all’anima e un patrimonio religioso d’inestimabile valore.

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CARAVACA DE LA CRUZ

RELIGIOSOE CULTURALE

Caravaca de la Cruz è una città situata nella terra di confine tra Murcia e Granada. Un insediamento per il quale sono passati, uno dopo l’altro, iberi, romani e musulmani e che è costruito attorno al Castello, edificato nel XV sec. dall’Ordine dei Templari. Ma Caravaca è, prima di tutto, la Città Santa, la città della Croce che ne porta il nome. Secondo la leggenda, nel 1232, il re moro Abú Zaid si convertì al cristianesimo quando vide due angeli portare giù dal cielo una croce affinché un sacerdote imprigionato nel castello potesse dire messa. Questa leggenda portò alla costruzione, a partire dal 1617 e all’interno del recinto della fortezza, del principale monumento di questo luogo del nord-ovest murciano, il Santuario della Vera Cruz. Una costruzione nella quale predomina la lussuosa facciata di marmo rosso di Cehegín sulla quale è raffigurata l’esaltazione della Santa Croce.

Il 2017, tuttavia, non sarà l'unico anno durante il quale il pellegrino potrà ricevere l'indulgenza plenaria: durante l'episcopato di Giovanni Paolo II, il pontefice concesse a Caravaca la dicitura di città giubilare in perpetuum. Ma questa espressione latina non è casuale e anzi è utile al pellegrino, che onorando la propria fede può raggiungere così il Santuario della Vera e Santa Croce e ottenere l'espiazione dei propri peccati in qualsiasi momento della propria vita. 

+ Info www.turismocaravaca.orgwww.murciaturistica.es

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La Santissima e Vera Croce di Caravaca è una croce di origine orientale e aspetto patriarcale, con doppio asse trasversale o quattro bracci che si venera dal XIII sec. Secondo la tradizione, la reliquia, che apparve il 3 maggio 1231, recita così: “Le terre di Caravaca furono conquistate dal Sayid almohade di Valencia Abu-Zenit che, nell’anno in cui si verificò l’accaduto, era insediato qui. Si racconta che tra i prigionieri cristiani ci fosse un sacerdote della città di Cuenca chiamato Ginés Pérez Chirinos. Il Sayid interrogò il prigioniero su quale fosse il suo lavoro, al che questo rispose “dire messa”. La risposta del sacerdote suscitò la curiosità del Sayid, che mandò a prendere tutto il necessario affinché Chirinos potesse compiere una dimostrazione dell’atto liturgico nel salone principale dell’Alcazar. Poco dopo l’inizio della celebrazione, Chirinos si fermò ed espresse l’impossibilità di continuare la cerimonia per la mancanza di un crocifisso sull’altare. E, fu proprio in quel momento che, attraverso la finestra del salone, apparvero due angeli trasportando una croce che depositarono sull’altare affinché il sacerdote potesse continuare la messa. Di fronte a quella miracolosa apparizione, racconta la tradizione, il Sayid e i suoi si convertirono al cristianesimo”.

BASILICA DI CARAVACAE VERA CROCE

CARAVACA DE LA CRUZ SI PREPARA PER LA CELEBRAZIONE DELL’ANNO GIUBILARE IN PERPETUUM CHE SI TERRÀ NEL 2017

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CARAVACA DE LA CRUZ

RELIGIOSOE CULTURALE

La diffusione della Croce di Caravaca in tutto il mondo si deve all’immenso lavoro dei numerosi ordini religiosi che si stabilirono qui, soprattutto quello dei Gesuiti e quello dei Francescani che, con il proprio sforzo missionario, portarono la conoscenza della Croce di Caravaca in tutta l’America Latina ed Europa.

Nella Basilica di Caravaca è custodita la Santissima e Vera Croce. Essa è uno dei luoghi emblematici in cui si recano viaggiatori provenienti da tutto il pianeta e la cui atmosfera merita la pena di essere vissuta, almeno una volta nella vita. Per un’esperienza indimenticabile e profonda, si consiglia di fare il Cammino della Vera Cruz, un antico percorso di quasi 900 chilometri, ricco di scenari dotati di fascino, emozione e magia che all’altezza di Roncisvalle, nella Regione di Murcia, si unisce al Cammino di Santiago con il Santuario della Vera Cruz.

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Sia per pellegrini, sia per devoti, fedeli e visitatori, Caravaca possiede uno dei migliori complessi di architettura religiosa della Regione di Murcia. Una favolosa rete di chiese, conventi e altri luoghi di preghiera che riempie un tracciato labirintico nel quale è facile perdersi... anche se perdersi per queste stradine, piazzette e vicoli senza uscita, non costituisce affatto un problema. La Chiesa della Soledad, quella del Salvador e della Compagnia di Gesù, il Tempietto, il monastero di Santa Clara, le chiese di Santa Elena, San Sebastián e la Reja e la magnifica Basilica della Santísima y Vera Cruz sono tappe obbligatorie per il pellegrino e per il visitatore che con fede e umiltà sta per lasciarsi coinvolgere dalla spiritualità che si respira a Caravaca de la Cruz.

FESTE DELLA SANTISSIMAE VERA CROCE

LUOGHI PER PERDIERTI Y INCONTRARTI

Ogni anno, dall’1 al 5 maggio, si celebrano le Feste della Santissima e Vera Croce che dal 2004 sono di Interesse Turistico Internazionale. Il 2 maggio, inoltre, la Basilica accoglie la popolare gara dei Cavalli del Vino, e il 3 maggio non puoi perderti la processione che sfila per le strade della città vecchia dalla Chiesa del Salvador fino al Tempietto. È uno dei momenti più belli della festa, così come l’incontro (Parlamento) tra il re moro e quello cristiano e il Bagno della Croce nel Tempietto, un rito di massa e di grande devozione.

Il 5 maggio la Processione dell’Ascesa della Sacra Reliquia alla Basilica Santuario dona alle feste il miglior finale possibile.

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CALASPARRA

RELIGIOSOE CULTURALE

A Calasparra si trova il Santuario di Nostra Signora della Speranza, patrona di Calasparra, situato nella località denominata “Colline della Vergine”, luogo di grande bellezza sulle rive del fiume Segura. Il Santuario è oggi un famoso luogo di pellegrinaggio, che ha celebrato l’ANNO SANTO GIUBILARE nel 2008.

I primi dati scritti del Santuario risalgono all’inizio del XVII secolo, quando il congedato Alonso Benítez de Munera, fondò la chiesa della Fuensanta, oggi conosciuta come Santuario di Nostra Signora della Speranza, sebbene esistano elementi che fanno ritenere che la

Vergine fosse venerata da molto tempo prima.All’interno risalta, soprattutto, la pala d’altare principale, decorata con toni verdi e dorati, che include simboli mariani. Al centro si trova l’immagine della Vergine, formata da due figure: l’immagine di Nostra Signora della Speranza (La Grande) che è un’immagine decorata, tipica dei secoli XVI e XVII, donata nel 1617 da Donna Juana Sánchez e la cui testa è l’unico elemento originale e l’immagine di "La Pequeñica", della quale non si conoscono né la provenienza né la data di realizzazione.

Superata la chiesa, incontriamo un edificio a essa collegato con delle stanze denominate Camarín e Museo. Il Camarín è il luogo in cui "risiedono" le immagini di Nostra Signora e sono esposte a tutti i Pellegrini, protette da una semplice inferriata per preservarle dall’entusiasmo popolare, e nel Museo si trova l’intero corredo della Vergine come mantelli, gioielli, vestiti etc.

Altri monumenti religiosi di questa località sono la Chiesa di San Pedro, la Chiesa di Los Santos, la Chiesa della Merced, la cappella Ecce-Homo e la cappella di San Miguel.

La posizione geografica e la storia donano a Calasparra un fascino particolare. Bagnata da quattro fiumi e due paludi, questa città gode di una posizione privilegiata, le sue acque costituiscono un richiamo per il viaggiatore, non soltanto per la ricchezza del paesaggio ma anche per le numerose attività che vi si possono svolgere (speleologia, canyoning...). La discesa del fiume Segura nel canyon di Los Almadenes si svolge in un’Area Naturale Protetta di Bosco Fluviatile, nel quale vivono alcune delle ultime lontre della regione e una grande varietà di uccelli acquatici.

Gli oltre settecento anni di vita e il patrimonio storico che ancora conserva presentano al viaggiatore numerose sorprese, come le grotte con pitture rupestri, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e i giacimenti che vanno dal paleolitico all’ispano-musulmano, con reperti conservati nel Museo Archeologico (antico edificio dell’Encomienda).

+ Info www.turismocalasparra.eswww.murciaturistica.es

SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA SPERANZA

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CARTAGENA

SETTIMANA SANTADI CARTAGENA

La Settimana Santa di Cartagena è la festa per antonomasia della città. La solennità, il carattere castrense e l’ordine caratterizzano processioni di grande popolarità tra gli abitanti. Dal venerdì di Passione alla domenica di Resurrezione, trascorrono dieci giorni di luce, fiori, carri spettacolari e vestiari straordinari. Si vivono con grande entusiasmo atti di populismo quali l’uscita di San Pedro dall’Arsenale o l’Incontro in Piazza della Merced. Le processioni della Settimana Santa sono le prime a sfilare in tutta la Spagna.

+ Info www.cartagenaturismo.eswww.murciaturistica.es

Cartagena è una città con più di 2.500 anni di vita che offre al viaggiatore, in ciascuno dei suoi angoli e in ognuna delle sue strade e piazze, testimonianze monumentali del proprio magnifico passato storico, di cui è massimo esempio il Teatro Romano, costruito ai tempi dell’imperatore Augusto e recentemente restaurato, differenziando in maniera chiara i materiali originali da quelli nuovi. D’altro canto, Cartagena Puerto de Culturas offre un’ampia gamma di possibilità che permettono al visitatore di godere del patrimonio e della ricchezza culturale della città: conoscere le sue origini attraverso i resti della Muraglia Punica, vestigio della fondazione della città da parte del cartaginese Asdrubale nell’anno 227 a.C., e dove un Centro di Interpretazione spiegherà ai visitatori questa parte fondamentale della storia e dell’archeologia locali.Una ricchezza in cui Cartagena Puerto de Culturas sviluppa l’unificazione tematica

per renderla più accessibile al viaggiatore. Passeggiando scopriamo anche che la città presenta un’impronta militare che ci riporta all’epoca medievale, quando fu costruito il Castello della Concezione, luogo in cui, data la condizione privilegiata, un Centro di Interpretazione offre una spiegazione della città e della sua storia.

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Murcia è una città fondata nell’anno 831 da Abd-Al-Rahman II in un territorio privilegiato, al centro della Valle del fiume Segura. Dell’importanza che raggiunse in epoca araba danno buona testimonianza le mura che la circondavano, alcuni resti delle quali sono ancora visibili in diversi punti della città e che erano alte 15 m e avevano 95 torri. Un’importanza che è evidente anche nei numerosi reperti archeologici, come quelli di tipo palaziale realizzati nel Convento delle Clarisse, oggi museo di Santa Clara.

La città cristiana ha lasciato una traccia profonda anche nella fisionomia urbana di Murcia. Così, due delle arterie principali, la Platería e la Trapería, sono anche testimonianza dell’intensa attività corporativa sviluppatasi nella città. Ma sarà a partire dal XVII sec., e soprattutto dal XVIII, che Murcia raggiungerà uno splendore urbano che la porterà a espandersi al di là delle proprie mura. Sarà il momento in cui si erigeranno numerose chiese, in larga parte barocche, che delimitano l’intero tessuto urbano. Templi come quelli della Merced, San Miguel, Santa Ana, Las Claras, Santo Domingo, Santa Eulalia e San Juan de Dios, che aggiungono alle architetture artistiche un importante patrimonio pittorico e scultoreo, con opere tra le quali risaltano quelle realizzate da Francisco Salzillo.

MURCIA

+ Info www.turismodemurcia.eswww.murciaturistica.es

RELIGIOSOE CULTURALE

Il primo tempio di Murcia è la Cattedrale, la cui costruzione è cominciata alla fine del XIV sec. e che presenta elementi dell’arte Gotica, come la Porta degli Apostoli e la Cappella dei Vélez; Rinascimentale, come nel caso della Cappella di Junterón, e Barocca, tra le quali risalta la facciata, concepita come gigantesca pala d’altare da Jaime Bort, con un’equilibrata coniugazione di scultura e architettura. Degna di nota è anche la torre, alta 92 m e costruita in diverse fasi tra i sec. XVI e XVIII. Insieme alla

Cattedrale, anche l’ottocentesco edificio del Palazzo Episcopale non lascia indifferente il pellegrino. Tra l’arte sacra della città, il visitatore non può ripartire senza ammirare il Museo Salzillo, dove si possono ammirare le immagini processionali (pasos) create dal geniale scultore religioso murciano Francisco Salzillo per la processione della mattina del Venerdì Santo, così come il famoso Belén, punto di partenza di una delle tradizioni artigiane più radicate nella Regione di Murcia.

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Esistono magnifici esempi di architettura barocca e sono presenti nel Santuario della Fuensanta e nel Monastero di San Jerónimo meglio conosciuto come l’"Escorial Murciano".

Oltra all’importanza religiosa che la celebrazione della Settimana Santa porta con sé, per la forma in cui si celebra a Murcia, possiamo affermare di trovarci di fronte a un fenomeno culturale estremamente bello, polivalente, passionale, colorista, storico e artistico. Rappresenta una delle manifestazioni religiose più importanti e originali tra tutte quelle che si celebrano in Spagna e nel mondo.

Sculture di Salzillo, profumo di campo e confratelli (nazarenos) che

distribuiscono caramelle, uova sode e altri regali, fanno sì che questa Settimana Santa abbia un carattere unico nel paese. A Murcia esistono confraternite la cui origine risale al basso Medioevo, quando all’inizio del XV secolo la peste e la carestia decimavano una popolazione che ricorreva alla fede in cerca di rimedi veloci. Con il tempo le confraternite si sono moltiplicate, ne esistono attualmente 16 che accolgono a loro volta migliaia di portantini e nazarenos penitenti.

BAROCCOMURCIANO

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LORCA

RELIGIOSOE CULTURALE

I Musei de Bordados della Settimana Santa, ci ricordano che, a Lorca, è Settimana Santa tutto l’anno, poiché, grazie ai musei dei ricami, il visitatore non solo può conoscere lo splendido patrimonio delle confraternite che si esibiscono in questi musei, ma anche avvicinarsi un po’ di più all’esperienza originale e sorprendente delle Parate Bibliche Passionali grazie ai numerosi audio-video che raccolgono i momenti più

sensazionali ed emozionanti di quest’originale manifestazione. In questi musei sono protagonisti gli arazzi e gli stendardi delle immagini religiose propri di ciascuna confraternita così come il resto dei mantelli che indossavano i personaggi storici che fecero parte della vita, Passione e morte di Gesù Cristo. Sono mostrate anche alcune delle immagini e dei carri religiosi che sfilano durante la Settimana Santa, opere d’arte di celebri

scultori. Un altro tesoro che ci offrono alcuni di questi musei, è la possibilità di poter accedere alle botteghe dei ricami e ammirare come la ricamatrice lorquina realizza questa tecnica che aspira ufficialmente a diventare Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

+ Info www.lorcaturismo.eswww.murciaturistica.es

Lorca è conosciuta come la “città barocca” per l’importante eredità barocca del centro storico e la spettacolare messa in scena delle cosiddette “parate biblico-passionali” della Settimana Santa lorquina grazie alle quali ha ottenuto nel 2007 la dichiarazione di Interesse Turistico Internazionale. Attraverso il fervore delle confraternite del Paso Blanco e del Paso Azul, azzurri e bianchi danno, con i rispettivi e preziosi ricami in seta e oro, alcuni dei quali dichiarati Beni di Interesse Culturale, un carattere ineguagliabile a questa Settimana Santa così tradizionale e piena di emozioni contrastanti.

I numerosi siti archeologici, la Colonna Miliarie di epoca romana, la Torre dell’Espolón e la Torre Alfonsina, contributo cristiano successivo alla Reconquista; il Portico di San Antonio, porta dell’antica cinta muraria che difendeva la città (X sec.), le numerose chiese e conventi di epoche e stili differenti (dal XIII al XIV sec.), i palazzi e le residenze signorili del barocco, come il Palazzo di Guevara, quello dei Conti di San Julián o la casa dei Mula, la fortezza militare - che trasforma la cittadella medievale in un recinto inespugnabile - o le strade lastricate attorno a Plaza de España, con costruzioni dell’architettura popolare di enorme sapore tradizionale come la Zapatería e la Cava, sono alcuni degli esempi del patrimonio artistico della città, conosciuta anche come "Città del Sole". Esistono monumenti che il visitatore non può farsi sfuggire, come il Santuario Virgen de las Huertas, la Collegiata di San Patricio, il Calvario, dichiarato Bene di Interesse Internazionale, o il Museo del Belén.

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Inoltre, Lorca ospita monumenti religiosi non ecclesiastici, come per esempio la Sinagoga e il Parco Archeologico del Quartiere Ebraico. Il quartiere ebraico della Lorca medievale si trovava all’interno dell’Alcazaba, separato dal resto della città dalle mura. La separazione fisica dei quartieri aveva come scopo la protezione degli ebrei, ma allo stesso tempo significava una chiara divisione etnica della comunità di Lorca, lasciando i cristiani nella parte bassa della città e gli ebrei in quella più pericolosa. I resti del quartiere ebraico di Lorca si estendono su una superficie di circa 5.700 metri quadrati. Fino ad oggi sono state scavate un totale di 12 abitazioni e una sinagoga del XIV secolo, l’unica ritrovata nella Regione di Murcia. L’interno della sala di preghiera conserva il luogo in cui si custodivano i “rotoli della torah”, una nicchia (hejal) decorata con rivestimenti in stile gotico. Sono conservati anche i resti del basamento in cui era collocato il bimah, luogo di lettura della torah.A metà del mese di Dicembre, in occasione delle feste di Mori, Cristiani ed Ebrei, si

SINAGOGA

rappresenta l’Accensione dello Hanukkah nella Sinagoga di Lorca, unica in Spagna a non essere stata profanata. Si tratta di una festa ebraica che commemora la sconfitta dei greci e la riconquista dell’indipendenza ebraica per mano dei Maccabei sui greci, e la successiva purificazione del Tempio di Gerusalemme dalle icone pagane nel II sec. a.C. La tradizione ebraica parla di un miracolo, durante il quale fu possibile accendere il candelabro del Tempio per otto giorni consecutivi con un’esigua quantità di olio, sufficiente per un solo giorno. Questo diede origine alla tradizione principale della festività, che è quella di accendere, in maniera progressiva, un candelabro con nove bracci chiamato “hanukkiah” (uno per ciascun giorno più un braccio «pilota»). A Lorca, più che una festa in sé, si tratta di un atto culturale e puntuale che ha luogo un solo giorno (tra la fine di Novembre e la prima quindicina di Dicembre). Gli ultimi sono stati celebrati nella Sinagoga del Castello di Lorca.

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TOTANATotana comprende luoghi d’interesse turistico dalla bellezza straordinaria con una grande varietà paesaggistica. Ospita un centro storico incantevole e monumentale dove si conservano residenze signorili dei sec. XVIII e XIX e monumenti di visita obbligatoria. Domina il grande patrimonio archeologico che attualmente ha come riferimento la zona archeologica de La Bastida, con il progetto di ricerca e creazione del più grande parco archeologico della cultura di El Argar in Europa.

Ospita inoltre l’invidiabile sito di Los Huertos con le sue case novecentesche circondate di mandorli, aranci e limoni che ci accompagnano nella salita al sito della Santa, situato nell’enclave naturale del Parco Regionale della Sierra Espuña e dove si trova il tesoro autentico di Totana, il Santuario di Santa Eulalia da Mérida. Di stile toscano, in esso confluiscono arte, storia e religiosità ospitando uno dei migliori artigianati mudejar di Spagna.

+ Info www.turismo.totana.eswww.murciaturistica.es

CULTURALEE RELIGIOSO

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Nell’anno 2004 questo Santuario ha celebrato il Giubileo in onore di Santa Eulalia. È situato a sette chilometri dalla città di Totana dove si venera l’immagine di Santa Eulalia da Mérida, patrona di Totana dal 1644. Questa devozione oltrepassa i confini della città per estendersi fino ad altri punti della Regione di Murcia, come anche ad altre regioni, da cui arrivano pellegrini e devoti uniti dalla fede. Furono i cavalieri di Santiago coloro che portarono la devozione di Santa Eulalia fino a Totana, poiché queste terre furono donate da Alfonso X il Saggio nel 1257 all’Ordine Militare di Santiago e al suo gran maestro, Pelay Pérez Correa, personaggio legato alla città di Mérida.

Santuario di Santa Eulalia: la sua composizione architettonica e il colore

ocra rosso delle facciate sono tipici di questa zona della Spagna e vanta la Dichiarazione di Bene di Interesse Culturale. È una piccola chiesa con una sola navata, coperta nel 1595 con un impressionante soffitto in arte mudéjar, le pareti sono completamente dipinte con la tecnica del tempio che datano a partire dal XVII sec. e che raccontano in modo molto didattico la vita di Cristo e i miracoli della Santa, costituendo uno degli esempi più espressivi dell’arte popolare di tutto il Levante peninsulare.

Nella località di La Santa, si gode di un contesto medio ambientale eccezionale con boschi di pino di Aleppo e una varietà enorme di piante autoctone che hanno creato un angolo meraviglioso dove poter riposare e godere della natura.

SANTUARIO DI SANTA EULALIA DA MÉRIDA “LA SANTA”

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JUMILLA

CULTURALEE RELIGIOSO

Famosa per i vini con Denominazione di Origine, Jumilla è situata nell’Altopiano della Regione di Murcia, dove le terre del litorale lasciano spazio alle pianure de La Mancia.

Ricca di storia e patrimonio culturale, sono molte le tracce che si conservano sulla sua evoluzione. Il villaggio iberico di Coimbra, nel Barranco Ancho, è uno dei più importanti della regione, così come le "ville", di epoca romana, i cui resti si possono visitare nel Museo Archeologico del Palazzo del Consiglio. Il mondo arabo ha lasciato le sue tracce attraverso l’archeologia e la toponimia. La Reconquista riportò questa regione al cristianesimo ponendola sotto la protezione della Signoria di Villena, momento nel quale la città andò acquisendo la configurazione attuale.

Sono molti gli edifici costruiti durante questi secoli che ricordano lo splendore della città: il Castello del XV sec., sulla sommità della collina, costruito sull’insediamento romano e la fortezza araba, della quale si conserva in buono stato la Torre del Homenaje, e il cortile delle armi, la chiesa di Santiago (XV -XIX sec.), dichiarata monumento nazionale e simbolo di Jumilla, e, per ultimo, l’Antiguo Concejo y Lonja, opera della metà del XVI sec., unico esempio di architettura civile, non militare, all’interno del Rinascimento di Murcia.

CRIST0 AMARRADO ALLA COLONNA DI SANTA ANA

Nell’anno 2006, la Santa Sede ha concesso a Jumilla la celebrazione di un Anno Giubilare, in occasione del 250° anniversario dell’arrivo del Santissimo Cristo Amarrado alla Colonna di Santa Ana.

Famosa per i vini con Denominazione di Origine, ma anche per i monumenti religiosi come il Convento di Santa Ana del Monte, convento francescano al centro di una pineta nella Sierra di Santa Ana, eretto nell’ubicazione attuale il 4 agosto 1573. La comunità originaria di frati cominciò i lavori con l’aiuto del Consiglio e dei vicini della cittadina. Nel XVII secolo fu appeso alla sua volta un cristo crocifisso conosciuto come “de la Reja” e che, secondo quanto dice la tradizione, stando i frati pregando si tolse i chiodi dalla mano destra e benedì tre volte la comunità.

+ Info www.jumilla.orgwww.murciaturistica.es

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Il visitatore non può ripartire senza visitare la Chiesa Maggiore di Santiago, questo magnifico tempio è Monumento Nazionale dal 1931 e uno dei grandi simboli della città, la Chiesa del Salvador, in uno stile a cavallo tra il neoclassicismo e il barocco murciano o barocco plano, o la Chiesa di San Antón - Museo della Settimana Santa, decorato in stile barocco roccocò nella cupola e nei finestroni, con motivi come la Croce Ansata o di San Antón (anche Tau francescana) e il “Tesone d’Oro” simbolo ed emblema dei re spagnoli. La Chiesa di San Agustín, era l’ultima chiesa del Cammino di Granada, è

stata edificata nel 1570 e ridecorata nel XVIII sec. per adattarla al culto della patrona di Jumilla, Nostra Signora dell’Assunzione. Ha due cupole barocche, una che illumina il transetto e l’altare maggiore, e l’altra destinata alla nicchia di Nostra Signora. Approfittane per visitare il Museo Municipale della Settimana Santa, dove si può apprezzare una piccola mostra di arte figurativa, tuniche, stendardi e altri oggetti d’arte che caratterizzano la Settimana Santa di Jumilla, una delle più antiche della Regione di Murcia e che è dichiarata di Interesse Turistico Nazionale.

BAROCCO

SETTIMANA SANTA

La Settimana Santa, festa avallata dalla sua tradizione, ricchezza artistica, vivacità, devozione, entusiasmo e più di quattro secoli di processioni. La più famosa è il dramma Auto Sacramental di "El Prendimiento", opera teatrale nella quale si rappresentano le tentazioni di Gesù, il tradimento di Giuda e l’Orazione di Gesù.

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A Yecla possiamo visitare la Basilica della Purissima. Di stile neoclassico, fu edificata tra i sec. XVII e XIX. Risalta la cupola semisferica costruita con tegole di vetro azzurre e bianche, decorata a spirale. In una delle cappelle laterali si trova il gruppo scultoreo della Virgen de las Angustias, di Francisco Salzillo (1764). Interessanti sono anche le pitture delle cupole del pittore lorquino Muñoz Barberán.

Il Santuario del Castello ospita, durante tutto l’anno, l’immagine della Purissima Concezione, Patrona di Yecla.

Yecla è una città dallo spirito singolare, dovuto principalmente al suo territorio, viva immagine della Murcia mesetaria, terra di transizione tra il litorale e le pianure di La Mancha. Preceduta dalla la fama dei suoi abitanti, è indubbio che sia una città di grande carattere, che ha impressionato scrittori come Azorín e Pío Baroja.

Questa regione offre molte alternative per il trekking, la bicicletta o la speleologia. Pedalando lungo il cammino che porta al Monte Arabí, montagna propizia per la favola e la leggenda, si arriva fino alle pitture rupestri del Neolitico che decorano le grotte del Canto de la Visera y Mediodía. Un sentiero dal lungo tragitto, il GR7 che parte dal Nord della Spagna percorrendo il Levante e attraversando la regione.

YECLA

+ Info wwwturismo.yecla.eswww.murciaturistica.es

CULTURALEE RELIGIOSO

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All’interno del recinto della Casa della Cultura, risalta la collezione di riproduzioni di El Greco, del pittore locale Juan Albert Roses, dove si possono apprezzare 73 opere divise in quattro sezioni: Mariologia, Natività e vita di Cristo, Vita di santi e apostoli e Ritrattistico.

Considerate di interesse turistico nazionale, il rituale di queste feste è rimasto inalterato da più di 350 anni, con una fedele continuità nei riti e nelle cerimonie. L’uniforme dell’epoca, casacca e bicorno dei più di 700 “tiraores” che accompagnano la Vergine scagliando i loro archibugi. Trasportano lo spettatore all’epoca delle parate della milizia municipale, nei cui riti trova fondamento la festa.

A dicembre si celebrano le Feste della Purissima. Nel 1954 si procede alla Coronazione Canonica della Vergine del Castello, per decisione di Papa Pio XI e, da allora, la popolarità della festa tra gli abitanti di Yecla è andata aumentando continuamente, dando vita a nuovi riti come l’Offerta di Fiori, le attività delle diverse squadre, la proclamazione, riti culturali…

FESTE DELLA PURISSIMA A YECLA

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La regione di Murcia accoglie nella sua cultura tradizioni ed eventi religiosi, tra i quali 8 sono di grande importanza per esser stati dichiarati di Interesse Turistico Internazionale e Nazionale. Le feste della Settimana Di Pasqua giocano un ruolo essenziale, protagoniste in varietà nei vari luoghi regionali, che acquisiscono dunque identità propria.

Le festività religiose dichiarate Interesse Turistico Internazionale sono:

Semana Santa de Murcia (Pasqua di Murcia)Semana Santa de Cartagena (Pasqua di Cartagena)Semana Santa de Lorca (Pasqua di Lorca)Fiestas de la Santísima y Vera Cruz de Caravaca (Feste della Santissima e Vera Croce di Caravaca)

E quelle di Interesse Turistico Nazionale:

Semana Santa de Cieza (Pasqua di Cieza)Semana Santa de Jumilla (Pasqua di Jumilla)La Noche de los Tambores de Mula (La notte dei Tamburi di Mula)Fiestas Patronales en Honor a la Purísima Concepción de Yecla (Feste patronali in onore della Purissima Concezione di Yecla)

TRADIZIONE ED EVENTI RELIGIOSI

+ Info

www.murciaturistica.es

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DOVE DORMIRE

Consulta i numerosi alloggi della Regione di Murcia su www.murciaturistica.es

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ITINERARI RELIGIOSI

CAMMINI DE LA CROCENella Regione di Murcia questi percorsi sono formati da itinerari eco-turistici che uniscono Caravaca de la Cruz ai quattro punti cardinali della Regione di Murcia (Altiplano, Campo de Cartagena, Mazarrón, Águilas), Granada, Alicante (la Bassa Pianura del Segura) e Albacete (Letur). Gli itinerari sono stati tracciati in modo che passino attraverso ancestrali tratturi, percorsi storici ricchi di significato atavico, strade verdi, percorsi rurali e sentieri che sono un patrimonio culturale e naturale di primordine. Inoltre, gli itinerari sono segnalati e permettono l’uso della rete alberghiera e degli alloggi rurali della Regione.+ Info

www.turismocaravaca.orgwww.murciaturistica.es

I Cammini della Vera Cruz sono percorsi che guidano il pellegrino fino alla Città Santa di Caravaca de la Cruz con mezzi non motorizzati al fine di recuperare la tradizione del pellegrinaggio a piedi ricalcando il modello del Cammino di Santiago.

Il più importante di tutti è quello chiamato “Cammino della Vera Cruz”, un itinerario turistico-culturale di quasi 900 km da Roncisvalle (Navarra) a Caravaca de la Cruz, che coincide, fino a Puente La Reina, con il Cammino di Santiago. Il tragitto è formato da antichi percorsi storici collegati all’ordine del Tempio e attraversa 5 Comunità Autonome (Navarra, Aragona, Comunità Valenciana, Castiglia La Mancia e Regione di Murcia), e più di90 comuni.

I CAMMINI DELLA VERA CRUZ

EL CAMINO DE LA VERA CRUZCAMINO DE ANDALUCÍACAMINO DE SAN JUANCAMINO DEL ALTO GUADALENTÍNCAMINO DEL CAMPO DE CARTAGENACAMINO DEL ALTIPLANO Y MEDITERRÁNEOCAMINO DEL APOSTOLCAMINO DEL BAJO GUADALENTÍNCAMINO DEL LIGNUM CRUCIS

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GIORNO 1. Luogo di Partenza – Caravaca de la CruzArrivo a destinazione.

GIORNO 2. Caravaca de la Cruz – Calasparra – Caravaca de la CruzVisita Caravaca de la Cruz, una delle cinque città Sante presenti nel mondo, insieme a Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela e Santo Toribio de Liébana. Cominceremo la passeggiata in Plaza del Templete, dove si trova il monumento che dà nome al luogo, un piccolo tempio nel quale la Santa Croce benedice ogni 3 maggio le acque dal 1384. Procediamo per la Corredera, una delle strade più belle della città, dove troveremo la parrocchia di Nostra Signora della Concezione, del XVI secolo, con un bell’artigianato mudéjar; e il convento e la chiesa di Nostra Signora del Carmen, del XVI secolo. La strada termina nella piazza di San Juan con una bella scultura del Santo e lì ci dirigeremo attraverso piazza di Santa Teresa de Jesús verso la Calle Mayor. In essa si

ergono la chiesa della Compagnia di Gesù, la casa della Vergine e quella della Encomienda di Santiago, facenti parte di un’epoca di sviluppo di Caravaca e più avanti, il convento e la chiesa di San José, dei secoli XVI e XVII. Ritta in Plaza Mayor, la chiesa del Salvador, esempio di transizione dal gotico al rinascimento, al cui interno troviamo sculture della scuola del famoso scultore Salzillo. Svolteremo per andare incontro ad uno degli angoli più movimentati e belli della città, la piazza dell’Arco, dove si trova il Municipio, facciata del XVIII secolo, disegnata da Jaime Bort. Saliremo fino alla Basilica Minore della Vera Cruz, fortezza di origine islamica che ospita il Santuario della Vera Cruz, al suo interno si trova un Lignum Crucis, pezzo di legno appartenente al tronco sul quale fu crocifisso Cristo. Si consiglia di visitare il Museo della Vera Cruz e il Museo della Fiesta. Nel pomeriggio visita a Calasparra dove vedremo il Santuario di Nostra Signora della Speranza, sulle rive del fiume Segura e incastonato in una grotta naturale. Fine del viaggio.

GIORNO 1. Luogo di partenza – Caravaca de la CruzArrivo a destinazione.

GIORNO 2. Caravaca de la Cruz – Calasparra – Caravaca de la CruzColazione in hotel e visita a Caravaca de la Cruz, una delle cinque città Sante esistenti al mondo, insieme a Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela e Santo Toribio de Liébana. Sali fino alla Basilica Minore della Vera Cruz, al suo interno si trova un Lignum Crucis, pezzo di legno appartenente al tronco sul quale fu crocifisso Cristo, visiterai il Museo della Vera Cruz. Nel pomeriggio spingiti fino a Calasparra dove visiterai il Santuario di Nostra Signora della Speranza, scavato nella roccia e parte di un delizioso angolo situato sulle rive del Segura.

GIORNO 3. Caravaca de la Cruz – Totana – Lorca – MurciaColazione in hotel. Questa mattina potrai visitare il Santuario “La Santa”, di origine medievale, i fondatori di questo luogo di pellegrinaggio furono i Cavalieri dell’Ordine di Santiago, verso il XIII secolo. Successivamente ti sposterai fino a Lorca e visiterai uno dei Musei de Bordados delle confraternite del Paso Blanco o Paso Azul. Si raccomanda di visitare il Castello-Fortezza del Sole, Parador e la Sinagoga ebraica. Partenza per Murcia. Cena e pernottamento.

GIORNO 4. Murcia e Cartagena.Conosceremo il Santuario della Fuensanta e i suoi dintorni. Preparati ad ammirare la meravigliosa Cattedrale, gironzoleremo per la strada di Trapería per arrivare così a passeggiare per il centro storico, vedremo il Real Casinò di Murcia, il Monastero delle Clarisse, di cui visiteremo il Museo e il giro terminerà con il Museo Salzillo. Comincia la visita di Cartagena dal Molo di Santa Lucía nel quale la tradizione vuole che Santiago Apostolo abbia iniziato il proprio cammino di evangelizzazione. Continua con la Chiesa di Santiago Apostolo di Santa Lucía, nella cui torre è conservata una lapide con l’inscrizione in latino: “Da questo luogo nacque in Spagna la luce del Vangelo”. Spingiti fino all’ascensore panoramico per visitare il Castello della Concezione e continua con la visita al Museo e Teatro Romano di Cartagena e al Quartiere del Foro Romano, e termina la giornata con una passeggiata in battello. Ritorno a Murcia.

GIORNO 5. Murcia – Jumilla e Yecla – Murcia.Colazione in hotel e partenza per Altiplano. Visita alla Basilica della Purissima e al Museo della collezione di Riproduzioni di El Greco a Yecla. Trasferimento a Jumilla e visita alla Chiesa gotica del Salvador, centro storico e Convento di Santa Ana. Consigliamo in una qualsiasi delle due città la visita ad alcune delle famose botteghe incluse nelle Strade del Vino.

GIORNO 6.Murcia – Luogo di PartenzaRitorno al luogo di partenza. Fine del viaggio.

FINE SETTIMANA NELLA QUINTA CITTÀ SANTA “In Perpetuum”

PELLEGRINAGGIO NELLA REGIONE DI MURCIA (6 giorni, 5 notti)

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VARSAVIA

LISBONAMADRID

PARIGI

REGIONE DI MURCIAMARE MEDITERRANEO

ROMA

Aeroportodi Alicante

A-30

RM-19

A-7

A-30

A-7

A-33

AP-7

RM-1

RM-15

CARTAGENA

LA MANGA

MURCIA

ALICANTE

JUMILLA

YECLAVALENCIA

CALASPARRA

CARAVACA DE LA CRUZ

LORCA

ALMERÍA

GRANADA

Aeroporto di San Javier

COSTA CÁLIDA

MAR MENOR

TOTANA