REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a...

24

Transcript of REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a...

Page 1: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra
Vanessa
Nuovo timbro
Vanessa
Nuovo timbro
Page 2: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI PRATO CARNICO

IMPIANTO IDROELETTRICO LIANA

PROGETTO DEFINITIVO

PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO VALANGHIVO

Page 3: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

2

INDICE

1 Premesse ............................................................................................................................................. 3

2 Localizzazione dell’intervento .......................................................................................................... 4

3 Lo schema dell’impianto ................................................................................................................... 5

4 Dati generali dell’impianto................................................................................................................ 6

5 Le opere costituenti l’impianto idroelettrico .................................................................................. 7

5.1 Le opere di captazione dal Rio Liana ........................................................................................ 9

5.2 Le opere di captazione dal Rio Piccolaz.................................................................................. 13

5.3 La condotta di adduzione Piaccolaz – Liana .......................................................................... 16

5.4 La condotta forzata .................................................................................................................... 16

5.5 L’edificio centrale ....................................................................................................................... 17

5.6 L’allaccio alla rete Enel .............................................................................................................. 19

6 il rischio valanghivo ......................................................................................................................... 20

6.1 Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico.......................................................................... 20

6.2 Approfondimenti sulla compatibilità delle opere previste con l’area a rischio valanghivo .

....................................................................................................................................................... 22

6.3 La costruzione dell’impianto ..................................................................................................... 23

6.4 La gestione dell’impianto ........................................................................................................... 23

Page 4: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

3

1 PREMESSE

La S.E.A.C. srl intende addivenire quanto prima alla realizzazione di un nuovo impianto

idroelettrico in Comune di Prato Carnico (UD) don derivazione delle acque dai rii Liana e Piccolaz.

Allo scopo, la S.E.A.C. srl, nel 2007 affidò alla ENCO Engineering Consultants l’incarico per la

redazione del “progetto preliminare di derivazione acque pubbliche ad uso idroelettrico dai rii

Dendri, Piccolaz e Liana”

Sulla base di tale progetto, in data 08.02.2007, la S.E.A.C. srl richiedeva alla Direzione Provinciale

dei Lavori Pubblici di Udine, la concessione trentennale di derivazione di acque pubbliche dai rii

Liana e Piccolaz in Comune di Prato Carnico ai sensi del Testo Unico, Regio Decreto 11.12.1933

n. 1775.

Contestualmente alla domanda di concessione, la S.E.A.C. srl avviava la procedura di Verifica

Ambientale di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale sulla base della Relazione

di Screening Ambientale a cura del Dott. Carlo De Colle, datata 12.01.2007.

Con Decreto n. 1365 SCR 545, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione

Centrale Ambiente e Lavori Pubblici, Servizio Valutazione di Impatto Ambientale, in data

02.08.2007, ritenuto che l’intervento rispettasse le normative vigenti e che determinasse un impatto

sia in fase di cantiere che di esercizio sostenibile e mitigabile, decretava la non assoggettabilità

del progetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui all’art. 5 e seguenti

del DPR 12.04.1996 e delle correlate disposizioni regionali.

La S.E.A.C. srl affidava quindi all’Ing. Roberto Timeus l’incarico per la redazione del progetto

definitivo, redatto nel febbraio 2014.

Tale progetto veniva trasmesso al Comune di Prato Carnico ai fini dell’ottenimento del parere

propedeutico previsto dall’art. 14, comma 9 della LR 19 del 11.10.2012.

Il Comune di Prato Carnico, con delibera del consiglio comunale n. 11 del 11.06.2015 approvava

ai sensi dell’artt. 14, comma 9 della LR 11.10.2012 il progetto definitivo dell’impianto

idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus.

Page 5: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

4

Il presente documento costituisce il Piano di Gestione del Rischio Valanghivo:

Contiene la descrizione delle caratteristiche delle opere

Illustra la compatibilità delle opere sotto il profilo normativo e vincolistico

Impone prescrizioni ed accorgimenti per la fase costruttiva e gestionale

Costituisce elemento integrante del Fascicolo dell’Opera ai sensi del

D.Lgs.09.04.2008 n. 81 e s.m.i

2 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

L’impianto idroelettrico denominato Liana, dal punto di vista amministrativo, ricade all’interno del

comune di Prato Carnico.

Dal punto di vista idrologico l’impianto Liana utilizza le acque dell’omonimo rio captate a quota

800 m smm circa e sottendendo un bacino imbrifero di 3.00 km2 e del rio Piccolaz, suo affluente

in destra, captandone le acque a quota 805 m smm circa e sottendendo un bacino imbrifero di 1.25

km2.

Le acque derivate vengono restituite al t. Pesarina subito a valle della confluenza con il rio Liana in

località Chiampeas.

Figura 1: localizzazione dell’area di intervento

Page 6: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

5

3 LO SCHEMA DELL’IMPIANTO

L’impianto sarà del tipo ad acqua fluente con prese dal Rio Liana e dal Rio Piccolaz e restituzione

al torrente Pesarina.

Le condotte captate dal Piccolaz verranno trasferite alla presa del Liana e quindi, mediante la

condotta forzata saranno addotte all’edificio centrale e quindi scaricate al torrente Pesarina subito

a valle della confluenza con il Liana.

Figura 2: schema dell’impianto

Torrente Pesarina

Presa sul Rio

Liana

Presa sul Rio

Piccolaz

Adduzione

Piccolaz - Liana

Condotta forzata

Edificio centrale

Page 7: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

6

4 DATI GENERALI DELL’IMPIANTO

Si riportano i dati caratteristici generali dell’impianto:

I dati generali dell’impianto possono essere così sintetizzati:

Corso d’acqua utilizzati rio Liana

rio Piccolaz

Bacino imbrifero sotteso alla

derivazione

Liana: 3.00

Piccolaz: 1.25

km2

km2

Quota pelo morto superiore 796,57 m s.l.m.

Quota asse turbina 631,30 m s.l.m.

Quota restituzione-pelo morto

inferiore 629,00 m s.l.m.

Portata media di concessione 126 l/s

Portata massima derivabile

Liana: 150

Piccolaz: 70

Complessivi: 220

l/s

l/s

l/s

Portata minima derivabile

Liana: 20

Piccolaz: 10

Complessivi: 30

l/s

l/s

l/s

Salto lordo di concessione: 167,57 m

Potenza massima 272 kW

Producibilità 1264 MWh

Potenza di concessione 207.00 kW

Page 8: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

7

5 LE OPERE COSTITUENTI L’IMPIANTO IDROELETTRICO

L’impianto idroelettrico è costituito da:

o Un’opera di derivazione sul torrente Liana da cui viene captata una portata massima di 150

l/s

o Un’opera di derivazione sul torrente Piccolaz da cui viene captata una portata massima di

70 l/s

o Una condotta di adduzione dalla presa sul Piccolaz alla vasca di carico della presa sul Liana,

DN 300 in acciaio posata prevalentemente sul sedime della preesistente viabilità forestale

o Una condotta forzata in acciaio DN 450 che si diparte dalla vasca di carico della presa sul

Liana e raggiunge l’edificio centrale dopo uno sviluppo di circa 1390 m. La condotta verrà

posata nel tratto a monte in sinistra orografica del rio Liana su strada forestale e quindi,

dopo un attraversamento dello stesso nei pressi di un guado preesistente, in destra

orografica su strade asfaltate comunali.

o Un edificio centrale ubicato alla confluenza tra Liana e Pesarina, in destra orografica di

quest’ultimo, in località Chiampeas. L’edificio ospiterà una turbina Pelton con generatore

sincrono, i quadri in bassa e media tensione, il trasformatore ed i locali di interfaccia Enel

o Una condotta DN 800 di restituzione della acque turbinate al Pesarina

o Una linea in media tensione di collegamento tra la centrale ed il palo Enel di media tensione

a cui si intesterà il nuovo impianto

Page 9: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

8

Figura 3: planimetria generale delle opere

Page 10: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

9

5.1 Le opere di captazione dal Rio Liana

L’opera di presa dal Rio Liana verrà realizzata in sinistra idrografica a quota 797 m slm circa, poco

a monte di un ponticello di attraversamento del corso d’acqua, mediante la costruzione di una

bocca di presa laterale.

Per la derivazione delle acque ed il sostegno dei livelli, trasversalmente al rio verrà realizzata una

briglia in calcestruzzo armato, rivestita in bolognini di pietra. La struttura si intesterà in destra

orografica all’interno del pendio. Per scongiurare pericoli di aggiramento, si prevede il

prolungamento della briglia con una struttura in massi cementati completamente interrata.

A monte della briglia l’alveo verrà risagomato creando una vasca di calma, protetta in massi ed un

canale sghiaiatore esterno presidiato da paratoia.

Nella soglia di sbarramento verrà inoltre creata la luce per il rilascio della portata di rispetto e per

l’alimentazione della scala di risalita della fauna ittica.

A monte dello sbarramento, in sinistra orografica, verrà realizzata la bocca di presa costituita da

una soglia laterale sfiorante, di larghezza 1,9 m presidiata da una griglia grossolana per evitare

l’ingresso di tronchi e ramaglie trasportate dalla corrente.

A partire dalla bocca di presa, con andamento curvilineo verrà creato un canale di adduzione, a cui

seguirà uno sghiaiatore interno ed un dissabbiatore. Tra lo sghiaiatore interno ed il dissabbiatore

verrà ubicata la paratoia di intercettazione della derivazione.

In caso di piene ordinarie (di frequenza annuale) i livelli idrici in alveo tenderanno ad innalzarsi e

pertanto una maggiore portata tenderà ad entrare nella bocca di presa. La maggior portata captata,

eccedente la massima derivabile, sarà restituita all’alveo del Liana mediante un apposito sfioratore

di alleggerimento.

A valle del dissabbiatore verrà realizzata la vasca di carico all’interno della quale si innesterà la

condotta di adduzione delle acque captate dal Piccolaz; dalla medesima vasca si dipartirà quindi la

condotta forzata.

L’impianto sarà regolato dai seguenti organi:

Misuratore di livello allo sbarramento:

o Comanderà la chiusura dell’impianto in caso dei livelli di piena e nel caso in cui i

livelli siano minimi e tali da non garantire il rilascio del minimo deflusso vitale

Misuratore di livello in vasca di carico:

Page 11: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

10

o messo in comunicazione col gruppo di produzione per mantenere costante il salto

lordo;

Misuratore di portata ad ultrasuoni lungo la condotta forzata:

o Consente la registrazione delle portate derivate dall’impianto (presa Liana + Presa

Piccolaz) come prescritto dalla Regione

o Funge da dispositivo di sicurezza, comandando la chiusura della paratoia di

intercettazione in caso di sovravelocità in condotta (indice di un malfunzionamento

conseguente a rotture della tubazione o del gruppo di produzione in centrale)

Paratoia di intercettazione alla bocca di presa, a comando elettrico:

o Asservita al misuratore di livello allo sbarramento ed al misuratore di velocità in

condotta

o Consente la messa fuori servizio dell’impianto

Paratoie sghiaiatrici, dissabbiatrici e di scarico di fondo, elettriche, con azionamento a

comando locale.

Per la gestione degli organi di intercettazione e di misura si prevede la posa di un apposito quadro

ubicato su una cabina esterna con finitura in legno.

L’alimentazione avverrà tramite una linea dall’edificio centrale.

Page 12: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

11

Figura 4: planimetria delle opere di presa sul Liana

Page 13: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

12

Figura 5: pianta delle opere di presa sul Liana

Figura 6: sezione longitudinale delle opere di presa sul Liana

Page 14: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

13

5.2 Le opere di captazione dal Rio Piccolaz

L’opera di presa dal Rio Piccolaz verrà realizzata in destra idrografica a quota 805 m slm circa.

Per la derivazione delle acque ed il sostegno dei livelli, trasversalmente al rio verrà realizzata una

briglia in calcestruzzo armato, rivestita in bolognini di pietra. La struttura si intesterà in destra

orografica all’interno del pendio. Per scongiurare pericoli di aggiramento, si prevede il

prolungamento della briglia con una struttura in massi cementati completamente interrata.

In sinistra l’opera si ammorserà sul pendio esistente che presenta dei fenomeni di dissesto

superficiali che verranno stabilizzati con tecniche di ingegneria naturalistica.

A monte della briglia l’alveo verrà risagomato creando una vasca di calma, protetta in massi ed un

canale sghiaiatore esterno presidiato da paratoia.

Nella soglia di sbarramento verrà inoltre creata la luce per il rilascio della portata di rispetto e per

l’alimentazione della scala di risalita della fauna ittica a bacini successivi in scogliera cementata.

A monte dello sbarramento, in destra orografica, verrà realizzata la bocca di presa costituita da una

soglia laterale sfiorante, di larghezza 1,5 m presidiata da una griglia grossolana per evitare l’ingresso

di tronchi e ramaglie trasportate dalla corrente.

A partire dalla bocca di presa, con andamento curvilineo verrà creato un canale di adduzione, a cui

seguirà uno sghiaiatore interno ed un dissabbiatore. Tra lo sghiaiatore interno ed il dissabbiatore

verrà ubicata la paratoia di intercettazione della derivazione.

A valle del dissabbiatore verrà realizzata la vasca di carico con la griglia fina.

L’impianto sarà regolato dai seguenti organi:

Misuratore di livello allo sbarramento:

o Comanderà la chiusura dell’impianto in caso dei livelli di piena e nel caso in cui i

livelli siano minimi e tali da non garantire il rilascio del minimo deflusso vitale

Misuratore di portata ad ultrasuoni lungo la condotta forzata:

o Consente la registrazione delle portate derivate dalla presa sul Piccolaz

o Funge da dispositivo di sicurezza, comandando la chiusura della paratoia di

intercettazione in caso di sovravelocità in condotta (indice di un malfunzionamento

conseguente a rotture della tubazione di adduzione)

Paratoia di intercettazione alla bocca di presa, a comando elettrico:

o Asservita al misuratore di livello allo sbarramento ed al misuratore di velocità in

condotta

Page 15: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

14

o Consente la messa fuori servizio dell’impianto

Paratoie sghiaiatrici, dissabbiatrici e di scarico di fondo, elettriche, con azionamento a

comando locale.

Per la gestione degli organi di intercettazione e di misura si prevede la posa di un apposito quadro

ubicato su una cabina esterna con finitura in legno.

L’alimentazione avverrà tramite una linea dall’edificio centrale.

Page 16: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

15

Figura 7: planimetria delle opere di presa sul Piccolaz

Page 17: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

16

Figura 8: pianta delle opere di presa sul Piccolaz

5.3 La condotta di adduzione Piaccolaz – Liana

Le acque captate dal Piccolaz verranno addotte alla vasca di carico del Liana mediante una condotta

di adduzione in acciaio DN 300 mm, con lunghezza pari a 250 m.

La tubazione, completamente interrata, si svilupperà prevalentemente al di sotto della strada

forestale esistente.

5.4 La condotta forzata

La condotta forzata avrà uno sviluppo di 1390 m, un diametro nominale di 450 mm, uno spessore

di 4.81 mm e sarà realizzata in acciaio con giunto a bicchiere sferico saldato ad angolo.

Page 18: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

17

La condotta si diparte dalla vasca di carico sul Liana e verrà posata per i primi 800 m sulla strada

forestale esistente in sinistra orografica.

Lo scavo avverrà in materiale detritico, ben compattato, con la possibilità di presenza di banche

rocciose e trovanti, specialmente sul tratto più a monte ed avrà una profondità tipica pari a 1.80 m.

Lungo il tracciato la tubazione intersecherà due rii secondari provenienti dalla sinistra orografica

del Liana. Il passaggio al di sotto di tali impluvi avverrà blindando la condotta in una struttura di

rinforzo in cemento armato.

Successivamente la condotta attraverserà il rio Liana per portarsi nella sinistra idrografica.

La tubazione, blindata in calcestruzzo armato nel tratto di passaggio del torrente, attraverserà il

Liana senza contropendenze, in subalveo a monte del guado della strada forestale, ubicato pochi

metri a monte di una briglia di stabilizzazione del corso d’acqua.

Una volta realizzato l’attraversamento la posa avverrà in destra idrografica all’interno o a margine

della strada comunale asfaltata fino a raggiungere la zona industriale il località Chiampeas.

Nell’ultimo tratto, la condotta si staccherà dalla pubblica viabilità per raggiungere l’edificio centrale

ubicato in sinistra orografica del Pesarina subito a valle della confluenza con il Liana.

La condotta verrà posata e rinfiancata su letto in ghiaino di fiume lavato per una maggiore durabilità

dell’opera.

Si prevede altresì la posa di cavidotti in PEAD corrugati DN 142/160 atti a contenere le linee di

segnale e le linee elettriche di collegamento presa-centrale.

Tutte le opere saranno completamente interrate.

5.5 L’edificio centrale

L’edificio centrale sarà posto in destra orografica del T. Pesarina, subito a valle della confluenza

con il Liana, al disotto della zona produttiva in località Chiampeas.

L’edificio sarà raggiungibile dalla viabilità pubblica a mezzo di una strada appositamente creata a

mezza costa e sostenuta da muri in sasso.

L’edificio sarà costituito da una struttura in calcestruzzo armato a due piani:

o Piano terra, seminterrato, con accesso a quota 630,60 m slm, dove sarà installato il gruppo

turbina-generatore

o Piano primo, fuori terra, con accesso a quota 636.30 m slm, dove saranno ubicati i quadri

MT e BT, il trasformatore, il sevizio igienico e i locali di interfaccia Enel.

Page 19: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

18

Il nuovo edificio centrale risulterà ubicato a quota superiore alla massima piena del Pesarina con

tempo di ritorno di duecento anni; ovvero posto in condizioni di sicurezza idraulica.

Il manufatto di scarico delle acque turbinate al rio Pesarina sarà costituito da un canale interrato

composto da condotte circolari in calcestruzzo armato DN 800.

La tubazione di scarico restituirà le acque turbinate al terrente sulla sponda destra orografica, subito

a valle di una briglia preesistente. Nel pressi dello sbocco la sponda verrà protetta in scogliera in

massi ciclopici del peso minimo di 2 tonnellate debolmente cementati e con fugatura profonda al

fine di evitare scalzamenti ed erosioni.

La quota dell’asse turbina sarà posizionata a 631.30 m slm, mentre la quota della soglia sfiorante di

restituzione al di sotto della macchina (pelo morto inferiore dell’impianto) sarà ubicata a quota

629.00 m slm.

Le acque turbinate verranno raccolte in una vasca sottostante il gruppo di produzione e quindi

restituite al torrente Pesarina mediante una tubazione in calcestruzzo DN 800 con scarico a quota

627.00 m slm, ovvero al di sopra della massima piena duecentennale.

Figura 9: sezione longitudinale edificio centrale

Page 20: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

19

5.6 L’allaccio alla rete Enel

L’allaccio alla rete Enel avverrà mediante elettrodotto interrato in media tensione che, partendo

dalla cabina di interfaccia Enel interna alla centrale, raggiungerà, risalendo il pendio, il traliccio

esistente in prossimità della zona produttiva.

Figura 10: opere di allaccio alla rete Enel

Cavidotto in M.T.

interrato

Edificio centrale e cabina

Palo di intestazione linea

Page 21: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

20

6 IL RISCHIO VALANGHIVO

6.1 Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico

La Legge 18 maggio 1989, n. 183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del

suolo” (e s.m.i.) ha previsto che l’intero territorio nazionale sia ripartito in bacini idrografici

classificati in bacini di rilievo nazionale, interregionale e regionale. Ciascuno di questi bacini deve

dotarsi di un piano che riguardi la protezione dalle acque, la conservazione, la difesa e la

valorizzazione del suolo, la salvaguardia della qualità delle acque superficiali e sotterranee e il loro

disinquinamento, la compatibilità ambientale dei sistemi produttivi, la salvaguardia dell’ambiente

naturale nonché l’acquisizione e la diffusione dei dati fino all’informazione della pubblica opinione.

Il sito di intervento si colloca all’interno del bacino di rilievo nazionale “6-Isonzo, Tagliamento,

Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione”, detto “dell’Alto Adriatico”.

Con Delibera n. 2, seduta del 03.03.2004, G. U. n. 236 del 07.10.2004, il Comitato Istituzionale

dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico, presieduto dal Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli,

dopo aver recepito le indicazioni e gli emendamenti della Regione del Veneto e della Regione Friuli

Venezia Giulia, ha adottato il Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico (noto come P.A.I.) dei

bacini del Brenta-Bacchiglione, Piave, Tagliamento ed Isonzo previsto dalla Legge 365/2000. In

tale piano sono state perimetrate le zone a pericolosità idraulica, geologica e valanghiva secondo le

seguenti classi:

- P1: pericolosità moderata

- P2: pericolosità media

- P3: pericolosità elevata

- P4: pericolosità molto elevata

alle quali vengono connesse diverse misure di salvaguardia.

Successivamente, con delibera del Comitato Istituzionale n. 4 del 19 giugno 2007, è stata adottata

la prima variante del Piano Stralcio, con parziale riperimetrazione delle aree di pericolo.

In particolare dalla cartografia di Piano dedicata alla pericolosità da valanga in Comune di Prato

Carnico (sia giugno 2007 che successivo aggiornamento febbraio 2012) risulta che buona parte del

corso del torrente Liana e sponde limitrofe (comprese le aree a livello delle quali è prevista la

Page 22: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

21

realizzazione delle opere di presa in progetto) ricadono in una zona a pericolosità elevata P3. L’area

ove è prevista la realizzazione della centrale non è soggetta a vincolo.

Figure 1: carta del rischio valanghe

Page 23: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

22

Stante l’esistente rischio valanghivo che interessa potenzialmente le opere di derivazione e le

condotte interrate, come usuale in analoghi casi di impianti appovati dal Servizio Geologico della

Regione FVG, per la costruzione dell’operaè necessaria la predisposizione del presente Piano di

Gestione del Rischio Valanghivo.

6.2 Approfondimenti sulla compatibilità delle opere previste con l’area a rischio

valanghivo

Per quanto riguarda la compatibilità delle opere con l’area a rischio valanghivo P3, si ha che le opere

proposte rientrano tra quelle comunque consentite dal PAI in quanto appartenenti alle tipologie

indicate all’art. 12 punto f delle relative norme di attuazione.

L’impianto:

1) costituisce un intervento di realizzazione di infrastrutture a rete di interesse pubblico ai

sensi del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003 n. 387 di attuazione della Direttiva

2001/77/CE, relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche

rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità. Al comma 1 dell’art. 12 il D.Lgs 387/2003

afferma infatti che «Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti

rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e

all’esercizio degli stessi impianti […] sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti»;

2) risulta riferito a servizi essenziali non diversamente localizzabili o non delocalizzabili

ovvero mancanti di alternative progettuali tecnicamente ed economicamente sostenibili,

come illustrato nella analisi delle alternative proposta al paragrafo 2.6;

3) è dotato di sistemi di interruzione del servizio o delle funzioni. In testa alla condotta forzata

di adduzione delle acque alla centrale è prevista infatti l’installazione di un misuratore di

portata ad ultrasuoni a cui verrà asservita la paratoia di intercettazione delle opere di presa:

qualora il misuratore rilevi una velocità maggiore di quella di taratura, sintomo di possibili

malfunzionamenti del sistema quali rottura della condotta, la paratoia verrà

automaticamente chiusa con conseguente esclusione dell’impianto. Si sottolinea comunque

che la condotta forzata, interrata con copertura superiore a 1 m, non teme in ogni caso gli

effetti superficiali di un eventuale fenomeno valanghivo

Page 24: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA · idroelettrico con derivazione dai rii Liana e Piccolaz a firma dell’Ing. Timeus. 4 ... o Una linea in media tensione di collegamento tra

23

6.3 La costruzione dell’impianto

Il Programma Cronologico dei Lavori non prevede lavorazioni nel periodo invernale alle zone di

captazione.

Laddove si prevedano lavorazioni in periodo primaverile l’accesso al cantiere sarà subordinato alla

consultazione del bollettino valanghe fermo restando che l’accesso sarà vietato per gradi di rischio

superiori od uguali a 3.

6.4 La gestione dell’impianto

Ai siti delle opere di presa non è prevista presenza umana continua, data l’elevata automazione del

sistema.

Nei periodi di pericolo valanghe l’accesso con mezzi e persone sarà possibile solo dopo

consultazione del bollettino valanghe fermo restando che l’accesso sarà vietato per gradi di rischio

superiori od uguali a 3.