Realizzazione di Impianto Idroelettrico sull'acquedotto ...

Progettista

Validazione

Tavola

Scala

Progetto Preliminare

E01

Committente

Fase

Descrizione tavola

Rev Data Descrizione

000102

Autore

ing. CERISE Bruno11/2016 Prima stesura

File: B202_E01_RGEN_00.docCommessa: B202 Dimensione: A4 File stampa: -

Relazione tecnico-illustrativa

Realizzazione di Impianto Idroelettricosull'acquedotto comunale

Comune di Pollein

Ing. Bruno Cerise iscr. Ordine degli Ingegneri R.A.V.A. n°420

ing. Bruno Ceriseloc. Grand-Chemin, 12

11020 Saint-Christophe (AO)

[email protected]

-

03

Amm. Comunale di Pollein

Loc. Capoluogo, 111020 POLLEIN (AO)

Ufficio

Formato

Studio di Fattibilità

Realizzazione di impianto idroelettrico su acquedotto – Comune di Pollein

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1 PREMESSA ................................................................................................................3

2 GENERALITA’ ............................................................................................................3

3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...........................................................................4

4 INDAGINI ED ELABORAZIONI IDROLOGICHE .............................................................4

5 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO ...........................................................4

5.1 Caratteristiche tecniche .................................................................................. 4 5.2 Ragioni delle soluzioni prescelte ..................................................................... 5

5.2.1 Scelta del sito per la costruzione dell’edificio della centrale di produzione ....................5 5.2.2 Collocazione della vasca di carico e del tracciato per la posa della condotta forzata ......5

5.3 Caratteristiche tecniche e principali opere d’arte ........................................... 5 5.3.1 Centrale di produzione .................................................................................................5 5.3.2 Elettrodotto e Cabina di consegna ................................................................................6 5.3.3 Accessi ai manufatti ed aree interessate all’esecuzione delle opere ..............................6

5.4 Stima dei materiali di risulta e materiali a rifiuto ........................................... 6 5.5 Modalità e tempi di attuazione ...................................................................... 7 5.6 Stima dei costi ................................................................................................ 7

6 ILLUSTRAZIONE DELLA COERENZA DELL’INTERVENTO CON LE NORME IN MATERIA AMBIENTALE E CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA ...............................................................................8

6.1 Piano Regolatore Generale Comunale ............................................................ 8 6.2 Vincolo idrogeologico ..................................................................................... 9 6.3 Ambiti inedificabili .......................................................................................... 9

6.3.1 Art. 33 – Aree boscate ..................................................................................................9 6.3.2 Art. 34 – Aree umide e laghi ....................................................................................... 10 6.3.3 Art. 35 – Terreni a rischio frana .................................................................................. 10 6.3.4 Art. 36 – Terreni a rischio inondazioni ........................................................................ 11 6.3.5 Art. 37 – Terreni soggetti a rischio valanghe o slavine ................................................. 11

6.4 Piano Territoriale Paesistico ......................................................................... 12 6.4.1 Assetto del territorio .................................................................................................. 12 6.4.2 Coerenza con le norme cogenti e prevalenti del P.T.P. ................................................ 13

6.5 Vincolo paesaggistico ................................................................................... 15 6.6 Piano tutela acque ........................................................................................ 16 6.7 D.M. 11 marzo 1988...................................................................................... 16

7 DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE .........................................................................17

7.1 Opzione 0 – non intervento ........................................................................... 17

8 ANALISI COSTI-BENEFICI .........................................................................................17

8.1 Generalità ..................................................................................................... 17 8.2 Costi di costruzione ....................................................................................... 17


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8.3 Costi di esercizio ........................................................................................... 17 8.4 Producibilità dell’impianto ........................................................................... 19

8.4.1 Potenze nominali, effettive e producibilità ................................................................. 19 8.4.2 Tabella di produzione ................................................................................................. 19

8.5 Redditività dell’impianto .............................................................................. 20 8.6 Fattibilità economica, analisi costi ricavi ...................................................... 21


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1 PREMESSA

Su incarico conferitomi dall’Amministrazione Comunale di Pollein, il sottoscritto dott.

ing. Bruno Cerise ha provveduto a redigere il seguente progetto per la realizzazione di un

impianto idroelettrico sull’acquedotto comunale di Pollein (AO).

Tale acquedotto parte dalla località Arpisson e, mediante una condotta in ghisa

sferoidale di diametro 100 mm, raggiunge 3 vasche di rottura disposte in serie fino al

serbatoio di Mazin. Il tratto interessato dalla presente relazione è quello compreso tra la

prima e la seconda vasca di rottura, denominate “Plan-Croix” e “Marchaucy”.

L’intervento è stato sviluppato in modo da mantenere la continuità del servizio

pubblico e sfruttarne contemporaneamente l’energia per la produzione di energia elettrica.

Il progetto non è soggetto a verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto

ambientale ai sensi della art. 17 L. R. 12/2009.

2 GENERALITA’

L’intervento che si intende proporre sfrutta al meglio le caratteristiche della

derivazione esistente in quanto nel tratto interessato la condotta è deputata al trasporto

dell’acqua nel serbatoio di accumulo, senza stacchi. Questa condizione permette pertanto di

sfruttare ai fini idroelettrici la portata complessiva.

Per quanto attiene la distribuzione di acqua potabile, le utenze non subiranno alcuna

modifica in quanto l’impianto restituisce direttamente nella vasca esistente.

L’impianto prevede l’accumulo nella vasca esistente in loc. Plan-Croix ed il

convogliamento nella condotta che si snoda in configurazione completamente ipogea sul

versante fino alla vasca in loc. Marchaucy. Il fabbricato di centrale sarà realizzato all’interno

della vecchia vasca, abbandonata in seguito alla costruzione della nuova vasca e nella quale

sarà comunque restituita l’acqua dopo il passaggio nella turbina.

La consegna dell’energia elettrica prodotta avverrà in corrispondenza del punto

indicato dalla Società Deval S.p.A. Sono però già stati effettuati alcuni sopralluoghi che

hanno permesso di individuare una linea con cabina-palo nei pressi del fabbricato di

centrale.


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3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Le acque che attualmente alimentano l’acquedotto e che sono oggetto della presente

trattazione provengono dalla sorgente “Arpisson” nel Comune di Pollein. Mediante una

condotta interrata le acque vengono dirette nelle varie vasche di rottura (Plan-Croix,

Marchaucy e Rongachet) per raggiungere il serbatoio di Mazin dal quale si dirama la

distribuzione sull’intero territorio comunale.

Il progetto prevede lo sfruttamento del salto tra la vasca di Plan-Croix e la vasca di

Marchaucy, poste rispettivamente a quota 1640 m slm e 1355 m slm circa, per un salto lordo

pari a 285 m.

4 INDAGINI ED ELABORAZIONI IDROLOGICHE

L’impianto proposto si trova su una derivazione già esistente e, trattandosi di

acquedotto, si ritiene utilizzabile tutta la portata d’acqua disponibile. Sulla base dei dati

sperimentali degli ultimi anni, come precedentemente citato, si possono considerare

attendibili i 12 l/s costanti nell’arco di tutto l’anno.

5 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO

5.1 Caratter ist iche tecniche

Il progetto prevede la costruzione di un impianto idroelettrico, sulla condotta

principale dell’acquedotto, la cui potenza massima nominale è pari a circa 33,5 kW ed è

stato dimensionato e progettato tenendo conto delle esigenze impiantistiche, della

morfologia dei luoghi e del rispetto dell’ambiente circostante.

L’impianto è costituito dalle seguenti opere principali:

- Vasca di carico interrata esistente Plan-Croix;

- Condotta forzata in ghisa sferoidale ø 100 mm interrata esistente;

- Centrale di produzione di energia completa di apparecchiature elettromeccaniche

e dotata di sistemi di telecontrollo all’interno della vecchia vasca dismessa in loc.

Marchaucy;

- Scarico nella vasca Marchaucy esistente;


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- Elettrodotto interrato di collegamento alla rete elettrica;

- Cabina di consegna.

L’acqua viene raccolta nella vasca in loc. Plan Croix a quota 1640 m s.l.m. e

convogliata nella tubazione in ghisa di diametro 100 mm verso il fabbricato di centrale sito

all’interno della vecchia vasca di Marchaucy, a quota 1355 m s.l.m.

Le acque vengono quindi restituite nella vasca esistente per permetterne la

distribuzione attraverso la rete acquedottistica comunale.

L’energia elettrica sarà consegnata nella rete, presso la cabina che verrà indicata dalla

Deval S.p.A. ma che nel corso delle prime verifiche dovrebbe trovarsi a circa 500 metri dal

punto di produzione.

5.2 Ragioni del le soluz ioni presce lte

Le ragioni che hanno portato alla soluzione prescelta e quindi al progetto così come

esposto riguardano differenti aspetti che sono stati qui di seguito brevemente illustrati.

5.2.1 SCELTA DEL SITO PER LA COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE

Il fabbricato di centrale è stato previsto all’interno di un manufatto esistente,

posizionato in adiacenza alla nuova vasca in modo da massimizzare il salto utilizzato per la

produzione di energia elettrica, restituire l’acqua direttamente nella vasca e minimizzare gli

elementi antropici sul versante.

5.2.2 COLLOCAZIONE DELLA VASCA DI CARICO E DEL TRACCIATO PER LA POSA DELLA CONDOTTA FORZATA

Per minimizzare i costi di costruzione e sfruttare al meglio le infrastrutture presenti il

progetto prevede il riutilizzo della vasca di carico e della condotta esistenti.

5.3 Caratter ist iche tecniche e pr inc ipal i opere d’arte

Si riportano in sintesi le principali caratteristiche tecniche delle opere di nuova

realizzazione.

5.3.1 CENTRALE DI PRODUZIONE

L’edificio della centrale sarà ricavato all’interno della vasca dismessa in loc.

Marchaucy, ad una quota di circa 1355 m s.l.m.


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La condotta attualmente attestata nella nuova vasca sarà intercettata e riportata

nella vecchia vasca nella quale sarà installata la turbina idroelettrica che presenterà tutte le

sue parti a contatto con l’acqua in acciaio INOX, in modo da evitare contaminazioni

dell’acqua potabile

La quota di installazione permetterà lo scarico a gravità dell’acqua all’uscita dalla

girante nella vasca in uso.

Per poter garantire il funzionamento dell’acquedotto anche nei periodi in cui

l’impianto è fermo per la manutenzione programmata, sarà realizzato un by-pass che

garantisce l’alimentazione diretta della vasca.

L’accesso ai locali avverrà mediante la porta esistente sul lato nord dell’edificio,

raggiungibile agevolmente dalla strada antistante.

5.3.2 ELETTRODOTTO E CABINA DI CONSEGNA

La consegna dell’energia elettrica prodotta avverrà, in base alle disposizioni che

verranno impartite dalla DEVAL S.p.A.; presumibilmente potrà essere intercettata la linea

MT in corrispondenza della cabina palo installata nei pressi della futura centrale.

La linea elettrica che dalla centrale arriverà al punto di consegna sarà interrata in

modo da ridurre al minimo gli impatti visivi e le interferenze elettromagnetiche con

l’ambiente circostante.

5.3.3 ACCESSI AI MANUFATTI ED AREE INTERESSATE ALL’ESECUZIONE DELLE OPERE

Per accedere ai siti delle opere in progetto, si utilizzeranno le strade comunali

esistenti, senza la necessità di realizzare nuove opere di viabilità.

Qualora, per necessità non prevedibili in questa fase progettuale, ci dovesse essere la

necessità di effettuare il taglio di alberi sarà preventivamente verificata la sua attuazione

coinvolgendo la stazione forestale competente.

5.4 Stima dei mater ia l i d i r isu l ta e mater ia l i a r i f iuto

Non è prevista la produzione di materiale di scavo di inerti misto terra. L’eventuale

terreno movimentato sarà riutilizzato per la sistemazione delle aree a ridosso delle opere.

I rifiuti che si prevede possano venire prodotti, riguarderanno essenzialmente scarti

di materiali da costruzione o cantieristici, quali sfridi e residui relativi alle diverse lavorazioni.


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Nell’area di cantiere, verrà attrezzata una zona appositamente munita di contenitori

metallici che serviranno per la raccolta dei materiali a rifiuto.

Il materiale a rifiuto che si prevede possa essere prodotto verrà smaltito presso i

centri di raccolta per il riciclaggio o presso le discariche autorizzate, a seconda della

tipologia.

5.5 Modalità e tempi d i at tuaz ione

Si prevede che l’esecuzione della costruzione dei manufatti trattati nel presente

studio debba eseguirsi in un lasso di tempo di circa un anno.

5.6 Stima dei costi

Si riportano di seguito in modo schematico, ma sufficiente allo scopo di determinare i

costi di realizzazione dell’impianto proposto, le principali voci che compongono le opere da

realizzare ed i relativi costi. L’ammontare riportato per ogni voce si intende comprensivo

delle somme a disposizione per gli imprevisti, le spese tecniche, le servitù e gli oneri vari

come di seguito descritto.

Categoria Sottocategoria ImportoOpera di presa opere civi li -€

apparati elettromeccanici -€ Canale di adduzione -€ Vasca di carico opere civi li -€

apparati elettromeccanici -€ Condotta forzata -€ Fabbricato di centrale opere civi li 20 000,00€

apparati elettromeccanici 80 000,00€ Condotta di scarico 10 000,00€ Elettrodotto 30 000,00€ Cabina di consegna opere civi li -€

apparati elettromeccanici 10 000,00€ Imprevisti 10% 15 000,00€ Spese tecniche progettazione e D.L. 40 000,00€

istruttoria, autorizzazioni e collaudi 15 000,00€

TOTALE 220 000,00€ TOTALE GENERALE (con arrotondamento) 220 000,00€


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In sede di progetto esecutivo dovranno essere elaborati gli affinamenti progettuali

relativi ai dettagli dell’impianto e quindi potranno essere definiti con maggior puntualità i

costi di costruzione sopra esposti.

6 ILLUSTRAZIONE DELLA COERENZA DELL’INTERVENTO CON LE NORME IN

MATERIA AMBIENTALE E CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

TERRITORIALE ED URBANISTICA

Tenuto conto che gli interventi riguardano sostanzialmente l’installazione di

apparecchiature all’interno di manufatti esistenti, tutte le opere si ritengono coerenti.

Si riportano comunque le cartografie della zona interessata, in modo da avere il

quadro d’insieme dei vincoli presenti nella zona.

6.1 Piano Regolatore Generale Comunale

L’intera area interessata dall’impianto si trova all’interno di una zona E, nella quale

non vi sono particolari motivi che impediscano la realizzazione di un impianto per la

produzione di energia idroelettrica.

In tale ambito la realizzazione dell’impianto non presenta pertanto contrasti con i

dettami del P.R.G.C. vigente.


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6.2 Vincolo idrogeologico

Ai sensi della L. 3267 del 30/12/1923 l’area di intervento ricade in area soggetta a

vincolo idrogeologico.

6.3 Ambiti inedif icabi l i

6.3.1 ART. 33 – AREE BOSCATE

Ai sensi della L. R. 06/04/1998 n. 11 “Normativa urbanistica e di pianificazione

territoriale della Valle d’Aosta” il territorio in esame ricade per buona parte del tracciato

nelle aree boscate definite ai sensi dell’art. 33.


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6.3.2 ART. 34 – AREE UMIDE E LAGHI

Il progetto non interessa aree umide o laghi definite inedificabili ai sensi dell’art. 34

L.R. 11/98 e s.m.i.

6.3.3 ART. 35 – TERRENI A RISCHIO FRANA

Le opere esistenti ricadono in zona F3 a bassa pericolosità ai sensi dell’art. 35 L.R.

11/98 e s.m.i..

Anche la linea elettrica la si ritiene coerente poiché completamente interrata. Nelle

fasi successive, una volta definito da Deval S.p.A. l’esatto punto di consegna, sarà redatto

uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente e

sull’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie

opere di mitigazione del rischio.


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6.3.4 ART. 36 – TERRENI A RISCHIO INONDAZIONI

L’intero intervento non ricade in aree definite inedificabili ai sensi dell’art. 36 L.R.

11/98 e s.m.i.

6.3.5 ART. 37 – TERRENI SOGGETTI A RISCHIO VALANGHE O SLAVINE

I manufatti non sono inseriti in zone definite secondo la L. R. n° 11/98 d, art. 37

comma 2 e succ. modifiche.


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6.4 Piano Terr itor ia le Paesist ico

Il Piano Territoriale Paesistico persegue la differenziazione delle fonti energetiche,

come esplicitato all’art. 22 comma 1 e 2, in particolare “la costruzione di piccoli e medi

impianti idroelettrici” purché essi non comportino “consistenti modificazioni idrografiche

per la derivazione di corsi d’acqua…(omissis)… rumori e disturbi all’ambiente provocati da

macchine idrauliche e elettriche; degrado del paesaggio per tralicci, cavi di alta tensione,

condotte forzate; incrementi di temperature elevate…”

In considerazione dello stato di fatto e degli interventi previsti dal progetto in esame

si ritiene che esso sia compatibile con le suddette indicazioni del P.T.P.

6.4.1 ASSETTO DEL TERRITORIO

Tutte le opere rientrano nel sistema ambientale definito dal P.T.P. quale “Sistema

boschivo” nel quale l’indirizzo caratterizzante è costituito dal mantenimento (MA) del

patrimonio forestale per usi ed attività inerenti alla conduzione degli alpeggi, agricoli o

forestali (A1).

Tale sistema non prevede direttamente la realizzazione degli interventi proposti ma,

dal momento che gli stessi sono interventi sulla rete acquedottistica esistente si ritiene che il

presente progetto sia coerente con i dettami del piano.


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6.4.2 COERENZA CON LE NORME COGENTI E PREVALENTI DEL P.T.P.

Per quanto riguarda la coerenza con le norme prevalenti e cogenti del P.T.P. si è

proceduto alla seguente verifica:

Art. 20 comma 9 – Trasporti

L’articolo non interessa l’intervento in oggetto in quanto è relativo al solo Comune di

Chamois.

Art. 21 comma 1, lettera b – Progettazione ed esecuzione delle strade e degli impianti

a fune

L’articolo non interessa l’intervento in oggetto

Art. 23 comma 9 – 10 – Servizi


Art. 25 comma 7 – Industria e Artigianato


Art. 26 comma 6 – Aree e insediamenti agricoli


Art. 29 comma 6 – Attrezzatura e servizi per il turismo


Art. 32 comma 7 – Boschi e Foreste



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Art. 33 – Difesa del Suolo

Comma 1

a) L’intervento non prevede di eseguire intagli artificiali.

b) L’intervento non prevede la realizzazione di muri di sostegno.

c) L’intervento non prevede la demolizione di strutture di sostegno con loro

sostituzione.

d) L’intervento non prevede la derivazione e restituzione di acque dai torrenti bensì

sfrutta una derivazione già in essere.

e) Non sono previsti scavi tali da intercettare la falda freatica.

f) Non saranno disperse nel sottosuolo acque di ogni provenienza.

g) Tutti i manufatti sono esistenti ma, all’occorrenza, saranno dotati di un sistema di

tubi drenanti o di scarico, cunette e pozzetti in modo da garantire l’adeguato

smaltimento delle acque piovane.

Comma 3

L’intervento ricade in terreni sedi di frane. Al riguardo si rimanda ai paragrafi

dedicati.

Comma 4

Si rimanda al successivo paragrafo dedicato.

Art. 34, comma 3 e comma 5 - Attività estrattive


Art. 35, comma 1– comma 5 – comma 9 – Fasce Fluviali


Art. 37 – Beni Culturali isolati


Art. 38 - Siti di specifico interesse naturalistico


Art. 40 – Aree di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e

archeologico.

L’articolo non interessa l’intervento in oggetto.


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6.5 Vincolo paesaggist ico

Ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio D. Lgs n° 42 del 22/01/2004, art.

142 comma 1 punti d) e g), che incorpora e sostituisce il D. Lgs n° 490 del 1999, la Legge

Galasso (n° 431 dell’8/08/1985), la Legge n° 1089/1939 (“Tutela delle cose di interesse

artistico o storico”) e la Legge 1497/1939 (“Protezione delle bellezze naturali”) vengono

sottoposti a vincolo i territori entro i 150 metri dai corsi d’acqua, posizionati oltre i 1600 m

slm oppure ricadenti in “boschi di tutela”.

Parte dell’intervento ricade in questi 2 ultimi casi ma, considerato il tipo di

intervento, lo si ritiene compatibile con i dettami della norma sulla tutela del paesaggio.

Bosco di tutela


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1600 m slm

6.6 Piano tutela acque

L’articolo 21 comma 4 delle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) del Piano di Tutela

delle Acque (P.T.A.) stabilisce che “Nel rilascio dei provvedimenti di autorizzazione,

concessione, nulla osta, permesso od altro atto di consenso comunque denominato,

compresi quelli assentiti per silenzio, le autorità competenti dispongono affinché non siano

realizzate opere, interventi o attività in contrasto con le finalità del Piano o che possano

compromettere il raggiungimento degli obiettivi dallo stesso fissati”.

Nel caso in esame la risorsa idrica utilizzata ai fini idroelettrici coincide con quella già

destinata ad alimentare l’acquedotto senza ulteriori prelievi per cui nel rispetto dei dettami

del piano di tutela.

6.7 D.M. 11 marzo 1988

L’installazione del nuovo impianto non prevede la realizzazione di nuovi manufatti

pertanto si ritengono i fabbricati esistenti compatibili con le dinamiche geologiche in atto.

Eventuali approfondimenti necessari alle successive fasi progettuali saranno oggetto

di specifico studio che verrà presentato a suo tempo.


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7 DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE

Nel caso specifico è stata presa in esame l’unica situazione significativa ovvero la

scelta di non intervento (la cosiddetta opzione zero).

7.1 Opzione 0 – non intervento

La scelta di non intervenire comporta il mantenimento dello stato attuale

dell’acquedotto.

In un contesto più ampio si evidenzia come, a fronte di un impatto minimo

sull’ambiente e concentrato soprattutto alle fasi di cantiere, si potrà produrre energia

idroelettrica sfruttando al meglio un salto naturale in un contesto già antropizzato, andando

inoltre a riutilizzare un fabbricato attualmente in disuso.

8 ANALISI COSTI-BENEFICI

8.1 General ità

Appurata la fattibilità tecnica e definito il dimensionamento di massima di tutte le

opere ed impianti che andranno a costituire la centrale di produzione della energia

idroelettrica è stato possibile effettuare un’analisi dei costi di costruzione e di gestione al

fine di rapportarli con la produttività per valutare la fattibilità economica dell’intervento.

Di seguito verranno analizzati, attraverso delle stime di massima, i costi di

costruzione ed i ricavi provenienti dalla vendita dell’energia prodotta secondo le tariffe

vigenti in questo momento.

8.2 Costi d i costruz ione

Il costo delle opere da eseguire è dettagliato nei capitoli precedenti e risulta pari a

220.000,00 € + I.V.A.

8.3 Costi d i eserc iz io

La centrale idroelettrica progettata sarà totalmente automatizzata e collegata con un

sistema telematico di telecontrollo.


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In questo modo tutti i parametri di esercizio saranno riscontrabili su monitor negli

uffici predisposti e la gestione ordinaria dell’impianto potrà essere effettuata a distanza

senza la necessità di personale addetto costantemente a presidio.

Fatta questa premessa i costi di esercizio calcolati su base annua, possono essere

schematizzati secondo la tabella che segue.

Categoria Sottocategoria indice AcquedottoCosto di costruzione 220 000,00€ Potenza media (di concessione) [kW] 33,53 Producibilità [kWh] 232 236

Canoni vari 90 3 017,65€ Gestione tecnica 0,0060 1 393,42€

burocratica / contabi le 0,0025 580,59€ Manutenzione ordinaria 0,0080 1 857,89€ Assicurazioni 0,50% 1 100,00€ Imprevisti 15,00% 1 192,43€

Altri oneri -€

TOTALE 9 141,98€ TOTALE GENERALE 10 000,00€ Al netto degli ammortamenti fiscali ed oneri

I canoni comprendono i canoni di subconcessione, i sovracanoni, e le tasse che

possono rendersi necessarie nel corso dell’anno, stimati in 90 € / kW di potenza installata (di

concessione)

I costi di gestione tecnica comprendono anche i compensi al personale addetto alla

centrale nonché spese di auto, trasporto, ecc. e sono assunti pari a 0,006 € / kWh prodotto

mentre quelli di gestione burocratica / contabile sono pari a 0,0025 € / kWh prodotto.

La manutenzione è stimata pari a circa 0,005 € / kWh prodotto e le assicurazioni, che

coprono la responsabilità civile ed i danni causati all’impianto da incendi e guasti alle

macchine o ad altre parti dello stesso, sono assunte pari a 0,5% del costo di costruzione.

Gli imprevisti sono calcolati nella misura del 15% rispetto al totale delle voci di cui

sopra.


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8.4 Producibi l i tà del l ’ impianto

8.4.1 POTENZE NOMINALI, EFFETTIVE E PRODUCIBILITÀ

Sfruttando un salto di circa 285 m, attraverso la nota relazione , si può

facilmente determinare la potenza media (di concessione) dell’impianto, considerando una

portata media annuale di 12,0 l/s, pari a circa 33,5 kW. Tale valore è considerato anche come

portata massima dal momento che la quantità d’acqua è piuttosto costante.

L’energia producibile si attesta sostanzialmente su 2.654.000 kWh ma, al netto dei

rendimenti, è verosimile una produzione che si assesti sui 2.198.000 kWh.

8.4.2 TABELLA DI PRODUZIONE

Portata max Qmax 12,0 l/s

Portata media Qmed 12,0 l/s

Quota pelo libero vasca H vasca 1640,00 m

Quota asse condotta centrale H scarico 1355,00 m

Salto max H 285,00 m

Lunghezza condotta L 450 m

Temperatura acqua T H2O 10 ° C

Coefficiente viscosità n 0,00130 N s / m2

Coefficiente Strickler Kstr 85Rendimento idr / elt h 0,85


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Ø tubo 10 cm

D 0,100 m

Area condotta S 0,01 mq

Velocità max V 1,53 m/s

Coefficiente Rh 0,03

Perdite di carico Pcar 19,89 m

Perdite 6,98%

Salto netto Hnetto 265,11 m

Potenza idraulica Pi 31,19 kW

Potenza elettrica Pe 26,51 kW

Sfruttamento 93%

Potenza max teorica Pi max 33,53 kW

Potenza media (concessione) Pi m 33,53 kW

Durata produzione annua 8 760 h

Producibilità massima E 293 718 kWh

Diametro condotta scelto

8.5 Reddit iv ità del l ’ impianto

La bozza del nuovo Decreto legge del Ministero dello Sviluppo economico ha

confermato la volontà di premiare lo sviluppo del mini idroelettrico ed in particolare nei

canali irrigui o comunque dove l’acqua è già derivata e quindi non spostata da fiumi o corsi

naturali, consentendo ai relativi impianti l’accesso diretto alle tariffe incentivanti senza

dover accedere all’iscrizione nei “registri”.

Di conseguenza con la tariffa incentivante omnicomprensiva, per gli impianti con

potenza inferiore a 250 kW, risulta che il valore dell’energia consegnata in rete potrà essere

riconosciuto a 0,210 €/kWh per i primi 20 anni dall’entrata in servizio dell’impianto.

Per gli anni successivi, la vendita sul libero mercato effettuata a scaglioni potrà essere

riconosciuta secondo il seguente prospetto (ricavato utilizzando gli attuali valori medi di

mercato):

Da 0 a 250000 kWh 0,1535 €/kWh

Da 250000 a 500000 kWh 0,1056 €/kWh

Da 500000 a 1000000 kWh 0,0666 €/kWh


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Oltre 1000000 kWh 0,0577 €/kWh

Utilizzando pertanto la produzione media attesa, si ottiene:

Produzione totale 232 236 kWhPotenza media installata 33,53 kW

Tariffa omnicomprensiva1<P<250 € 0,210 48 769,61€ 250<P<500 € 0,195500<P<1000 € 0,1501000<P<5000 € 0,125P>5000 € 0,090

48 769,61€ Vendita energia

250000 € 0,1535 232 236 35 648,27€ 500000 € 0,1056 - -€ 1000000 € 0,0666 - -€

oltre 1000000 € 0,0577 - -€ 35 648,27€

8.6 Fattib i l i tà economica, anal is i costi r icav i

In sede di progetto definitivo e successivo esecutivo dovranno essere elaborati gli

affinamenti progettuali relativi ai dettagli dell’impianto e quindi potranno essere definiti con

puntualità i costi di costruzione di cui si sono dati i valori di massima.

Al fine di individuare la bontà dell’investimento, si riporta di seguito una simulazione

che tiene conto di tutto quanto sopra esplicitato ed in particolare dei seguenti dati:

Durata progettazione/autorizzazione impianto: 1 anno;

Durata costruzione impianto: 1 anno;

Costo totale impianto: 220.000 €;

da suddividersi in:

0% - 1° anno (autorizzazione)

50% - 2° anno (progettazione / appalto)

50% - 3° anno (realizzazione);

Costi di esercizio: 10.000 € / anno;

Costi per manutenzioni straordinarie: 5% del costo iniziale ogni 10 anni (11.000 €);

Ricavo con tariffa omnicomprensiva: 48.769,61 € / anno per 20 anni;

Ricavo da vendita di energia: 35.648,27 € / anno a partire dal 21° anno;


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Tasso di attualizzazione del denaro: 5%;

Mutuo/leasing per la realizzazione concesso a conclusione dei lavori (entrata in funzione

dell’impianto) per un importo pari al 70% del totale con tasso del 5 % ed una durata di 12

anni.

Il seguente grafico riporta a lungo termine la situazione economica nel caso di

autofinanziamento (linea gialla) e di ricorso a finanziamento esterno (linea verde).


B202_E01_RGEN_00 23 di 23

Dall’analisi del grafico risulta evidente che, nel caso di realizzazione con fondi propri, i

tempi di ritorno si attestano su un periodo di circa 8 anni dall’entrata in esercizio

dell’impianto. Nel caso di ricorso a finanziamento esterno parziale tali tempi si riducono a

circa 5 anni. Indicativamente, al termine del periodo incentivato, l’impianto presenta un utile

attualizzato pari a circa 230.000 €.

Realizzazione di Impianto Idroelettrico sull'acquedotto ...

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