Reggio Emilia 5 Giugno 2009 Profilo del monitor Alberto Maccaferri.
-
Upload
celino-gigli -
Category
Documents
-
view
221 -
download
0
Transcript of Reggio Emilia 5 Giugno 2009 Profilo del monitor Alberto Maccaferri.
Reggio Emilia 5 Giugno 2009Reggio Emilia 5 Giugno 2009 Profilo del monitorProfilo del monitor
Alberto MaccaferriAlberto Maccaferri
Tutorial sul profilo del monitor
Vedremo le varie fasi della creazione del profilo del monitor
Serve uno strumento (colorimetro o spettrofotometro)
Serve un Software
Software commerciale “Spectraview Profiler”
Software open source “Argyll”
Il monitor
In generale il processo di creazione di un profilo ICC per una periferica è costituito da due fasi fondamentali: Calibrazione della periferica Creazione del profilo
Calibrare una periferica significa portarla in uno stato noto e stabile. La stabilità è una condizione necessaria affinchè il profilo abbia significato:
ovvero se creo il profilo, quindi se creo una corrispondenza fra le coordinate relative (in questo caso RGB) e quelle assolute (Lab o XYZ), dovrò fare in modo che questa relazione duri nel tempo
Per esempio se creo il profilo del monitor con la luminosità a 95, non la devo più toccare se non voglio che il profilo perda di significato
L'invecchiamento del monitor è un fattore che pregiudica la stabilità, quindi occorre rifare il profilo ad intervalli regolari
Il monitor, parametri di calibrazione: il bianco Il punto del bianco si definisce impostando le coordinate di cromaticità xy Esistono preimpostazioni che richiamano delle particolari coordinate di cromaticità xy (D65, 6500K
ecc) Il sistema visivo tende ad adattarsi, ma non sempre completamente In genere il bianco risulta neutro se impostato intorno alle coordinate di cromaticità del D65 Dipende anche dall’ambiente circostante
Il monitor, parametri di calibrazione: il gamma Reminescenza dell’invenzione della televisione La luminanza emessa dai monitor CRT non è in relazione lineare con la corrente del fascio di elettroni che eccita il fosforo e quindi
con la tensione V del segnale che la pilota, come sarebbe auspicabile (telecamera), ma è in relazione esponenziale:
Lv/Lvmax = (V/Vmax)g
Negli anni '30 inserire un circuito analogico nella televisione che rendesse lineare tale relazione avrebbe avuto costi molto alti. Si preferì introdurre una distorsione del segnale video, detta correzione gamma, prima della sua diffusione via etere ed il numero g = 2.2 diventò un numero standard. Il segnale diffuso diventa quindi:
Lv/Lvmax = (V/Vmax)1/2.2 (Da “Misurare il colore” a cura di Claudio Oleari) Un monitor CRT ha per sua natura un gamma 2.2. Intervenendo sulla scheda grafica del computer si può modificare questo valore
Il gamma non ha influenza quando si utilizza la gestione del colore
Il gamma ha influenza quando si usano applicazioni che non gestiscono il colore
Per compatibilità con il web, è meglio calibrare il proprio monitor sul gamma di sRGB (simile al gamma 2.2)
Per creare un profilo ICC di buona qualità, il gamma deve essere noto con buona precisione
Il monitor, parametri di calibrazione: la luminanza I monitor CRT non avevano luminanze molto elevate (100-120 cd/mq) I monitor LCD possono arrivare anche a 500 cd/mq Una luminanza molto elevata può dare fastidio Impostando una luminanza troppo elevata non si riesce ad ottenere una buona corrispondenza
con le stampe I valori consigliati sono intorno alle 110-130 cd/mq Dipende anche dall’ambiente circostante
Il monitor, parametri di calibrazione: tipo di profilo e adattamento cromatico Il profilo del monitor può essere a matrice o a tabelle
A matrice Coordinate cromatiche dei tre primari + gamma + punto del bianco A tabelle tabelle AtoB e BtoA
Adattamento cromatico metodo con cui viene portato il punto del bianco dal D50 al bianco del monitor
Versione Profilo
Il monitor, fine calibrazione Il software prima esegue la calibrazione, raggiungendo i valori target impostati all’inizio Poi misura una serie di patches per creare il profilo (caratterizzazione) La calibrazione deve essere sempre ripristinata quando il computer viene acceso
Stesse impostazioni Stesse curve caricate nella LUT
Il monitor, la validazione La validazione del profilo non è indice assoluto di bontà del profilo Ci dice solo se il profilo riesce a rappresentare bene la caratterizzazione (misura) utilizzata per
creare il profilo stesso Se la misura contiene degli errori, il profilo non descriverà bene il monitor Se qualche patch risulta molto lontana dalla previsione del profilo, o c’è stato un errore di
misura, o il profilo è stato calcolato male, oppure il monitor non è stabile
Funzioni extra di Argyll, lettura High resolution mode E’ possibile attivare la modalità High resolution per l’Eye-One Pro (spettrofotometro)
Normale 380-730nm a passi di 10nm High Resolution 350-750 a passi di 3nm
Può essere utile per misurare sorgenti con forti picchi Monitor Luce fluorescente Led
Funzioni extra di Argyll, Target ottimizzati
In generale, più patches ci sono in un target e migliore sarà il profilo In genere le patches sono disposte in modo ordinato “A griglia in RGB”
Funzioni extra di Argyll, Target ottimizzati
Per migliorare la qualità del profilo, si possono creare target ottimizzati Fatto un profilo preliminare, è possibile disporre le patches in modo intelligente Per esempio, se il monitor non è stato calibrato……
Funzioni extra di Argyll, Target ottimizzati
…. è possibile con un profilo preliminare “inseguire” l’asse del grigio nello spazio Lab (fissando un raggio) e disporre le patches colorate a griglia nello spazio Lab In questo modo il campionamento dello spazio colore del monitor sarà più omogeneo …e il profilo risulterà più accurato Sia nella riproduzione dell’asse del grigio Sia nella riproduzione dei colori
Funzioni extra di Argyll, Validazione profilo
Per avere un’idea più precisa dell’accuratezza del profilo è meglio utilizzare target diversi da quello utilizzato nella creazione del profilo
Una possibilità è quella di disporre le patches in modo random Ed eventualmente inserire qualche gradiente ad-hoc Gli errori saranno maggiori rispetto alla validazione “classica”
Valutazione rumore
E’ possibile creare target personalizzati
Ne ho creato uno a 1512 tacche per valutare il “rumore” di lettura dello strumento
La 21 step viene letta 72 volte (c.a. 1 ora di lettura con l’Eye-One Pro, 20 minuti con l’Eye-One Display)
Grafico dei risultati
Eye-One Pro (Spettrofotometro)
Eye-One Display (Colorimetro)