Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione ... · cisato Iannuzziello, l Anmil non si...

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Il Quotidiano della Basilicata La Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Il presidente della Regio- ne Basilicata Vito De Filip- po ha chiesto alla società Sorgenia spa, titolare di un giudizio favorevole di compatibilità ambietale rilasciato dal Ministero dell’ambiente nel 2009 per la costruzione di una centrale di generazione elettrica a turbogas in Val Basento, di rinunciare alla realizzazione dell’impian- to e riconvertire gli inve- stimenti su energia pulita. De Filippo: “La questione energetica è rilevante, ma non più di quella am- bientale”. Intervenendo a un dibattito, De Filippo ha poi annunciato che in Basilicata “non si scaverà nessun nuovo pozzo in assenza di un ristoro stra- ordinario dello Stato”. “Il federalismo vero deve puntare sul decentra- mento e sul protagoni- smo delle autonomie locali e territoriali”. Così De Filippo intervenendo al consiglio comunale straordinario di Lagone- gro in adunanza aperta sull’ipotesi di soppres- sione dei tribunali di Lagonegro, Melfi e della sezione distaccata di Pi- sticci. Contro i tagli alla giustizia decisi dal go- verno, il consiglio regio- nale ha approvato una mozione all’unanimità. No alla soppressione dei tribunali La Regione: sareb- be un grave errore Energia sì, ma che sia “verde” Salvo il progetto Basilicata Donna Gentile: “Presto l’Osservatorio” Le prime case alla Città della pace Confermato appalto alla Alliance Medical Edilizia, pronta bozza di regolamento Consegnati sei alloggi a Sant’Arcangelo Stati generali della Sanità Una casa in costruzione Il centro storico di Sant’Arcangelo SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 3 SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 3 SEGUE A PAGINA 4 Si è celebrata ieri la 61esi- ma giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro. Il Comune di Pisticci ha annunciato un progetto per l’inserimen- to degli invalidi. La cittadi- na jonica conta 500 casi di malattie professionali La Basilicata è una delle quattro regioni del Mez- zogiorno inserita in una fase di transizione secon- do la nuova classifica dei fondi della Commissione Europea. Da Bruxelles ras- sicurano sui nuovi criteri di spartizione. E’ emergenza maltempo a Muro Lucano. Il Comune, d’intesa con i vigili del fuo- co, ha emesso un’ordinan- za di sgombero in con- trada Fontanile. Restano chiusi dieci tratti stradali. Riaperta la Nerico-Muro nel tratto Baragiano Scalo Infortuni sul lavoro Da Bruxelles Danni maltempo Regione Basilicata in fase di transizione Restano chiusi dieci tratti stradali L’incubo di Barletta Nuovi fondi fuori dall’Obiettivo 1 Muro Lucano, una famiglia evacuata Pisticci, progetto per inserimento invalidi Anno 0 Numero 6 del 10.10.2011 Altolà alla centrale Sorgenia Il presidente conferma la scelta di un modello avanzato di produzione di rinnovabili De Filippo: niente turbogas in Valbasento, riconverta in energie verdi Lunedì 10 ottobre 2011 IV IMATERA CITTÀ STRAGE SILENZIOSA TANTE VITE UMANE A RISCHIO EMERGENZA VALBASENTO Cinquecento casi di malattie professionali fra 3000 dipendenti ex Enichem e 75 morti. «Al- trove sarebbero considerati omicidi colposi» Tragedie come Barletta? I Comuni in prima fila Infortuni sul lavoro, l’Anmil chiede più controlli e tutele EMILIO OLIVA lIl tragico crollo di Barletta, i freddi numeri che «nascondono storie e dolori di migliaia di famiglie», vedove e figli ai quali viene sottratto anche il futuro, l’ingiustizia di tagli indiscri- minati al welfare che si somma alla già grave ingiustizia di un lavoro a rischio. È stata vis- suta in questa cornice di fosche ombre la 61.ma Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro celebrata ieri mattina dall’Anmil, 1280 iscritti su 2200 titolari di rendita Inail. Da un anno è socio sostenitore anche il Comune di Matera. Forse non è un caso che i pochi segnali di attenzione sui temi della sicurezza sul la- voro e dell’assistenza vengano dagli enti pe- riferici dello Stato, più direttamente colpiti dai drammi che lacerano le comunità locali. Lo dimostra anche l’esempio di Pisticci, la cui Amministrazione comunale – come ha ricor- dato l’assessore Franco Laviola– si è fatta carico di un progetto per l’inserimento di 18 invalidi in diversi settori. Ma Pisticci è il cuore di quella zona in- dustriale in Valbasento che registra 500 casi di malattie professionali fra 3000 dipendenti dell’ex Enichem e 75 morti. «Questi fatti al- trove sarebbero stati considerati omicidi col- posi», ha detto Mario Murgia, presidente del- la Aiea Valbasento, l’associazione degli esposti all’amianto, che oltre a puntare il dito contro «medici di famiglia che non hanno fatto il proprio dovere», per il ritardo con il quale queste patologie sono state riconosciute, ha chiesto che si indaghino le cause per cui la Basilicata risulta essere la regione italiana con il più alto incremento di patologie tumorali. Nel suo intervento, svolto nella sala della Caritas in via dei Dauni, dopo la messa ce- lebrata nella parrocchia di Serra Rifusa, il presidente provinciale dell’Anmil, Mario Pompeo Iannuzziello, non ha nascosto quan- to ci sia da fare per affermare nel Paese «una solida cultura della sicurezza» che scongiuri le tante tragedie quotidiane, «spesso evitabili», con una media di 3 morti al giorno, ma che si ripetono «una dietro l’altra con le stesse di- namiche e con le stesse cause», come «una strage silenziosa» che «solo occasionalmente affiora sulle prime pagine dei giornali». Ian- nuzziello ha sollecitato quindi uno sforzo, «che deve essere prima di tutto culturale, attraverso l’educazione delle nuove generazioni, la for- mazione continua alla prevenzione attraverso la scuola e il lavoro, l’informazione chiara sui costi, non solo umani, ma anche sociali», della mancanza di controlli e di tutele sul fronte della sicurezza in fabbriche, cantieri e uffici. «Il terreno sul quale oggi si gioca la partita della tutela è purtroppo accidentato», ha os- servato il presidente dell’Anmil non rinne- gando le difficoltà economiche nel quale si dibatte l’Italia ma denunciando anche «spe- requazioni e iniquità» e il vizio di considerare «lo stato sociale come una fonte di sperperi» ogni qualvolta si devono riassestare i conti pubblici. Ad una riforma del welfare, ha pre- cisato Iannuzziello, l’Anmil non si oppone, chiedendo però di «selezionare gli interventi in base alla tipologia di bisogni e alla loro effettività». L’associazione è pronta ad accet- tare la sfida sulla base di un semplice concetto: «Tutti possono giudicarci. No ai tagli indi- scriminati. No ai benefici indiscriminati». Tra gli interventi, coordinati dal segretario provinciale dell’Anmil, Franco Dragonetti, quelli del sindaco Salvatore Adduce, dell’as- sessore provinciale Antonio Montemurroe del prefetto vicario Alberico Gentile, tra i più fedeli a questo appuntamento. «Prendere co- raggio e far sentire la voce di tutti, senza par- tigianerie che appartengono all’arena politi- ca», è stato l’appello lanciato da Adduce dopo aver ricordato l’impegno di Napolitano su que- sto tema, tanto da farne «una bandiera del suo settennato». Ha chiuso i lavori la sen. Maria Antezza, Pd, membro della Commissione par- lamentare di inchiesta sul fenomeno degli in- fortuni sul lavoro, che ha ricordato le iniziative parlamentari in corso e auspicato «un cam- biamento culturale che rimetta al centro il lavoratore come risorsa umana». ECCELLENZEIL «NAUTICAL QUALITY INDEX» È STATO PRESENTATO AL SALONE DI GENOVA Nautica, Matera nell’èlite per la qualità dei porti TRAGEDIE DI IERI E DI OGGI Due momenti della de- posizione del- la corona di alloro da- vanti al monumento ai Caduti in piazza Vit- torio Ve- neto che ha chiuso la celebrazione della 61.ma giornata dell’Anmil [foto Genovese] TURISMO Il Porto degli Argo- nauti si- tuato a Marina di Pisticci può ospitare fino a 450 imbarcazioni LA PROTESTAIL COMITATO CRITICA LA POSIZIONE DEL PDL «Il bonus benzina è solo una elemosina» Zampagni: «Progetti sociali con le card» l«Il bonus carburante riempie di orgoglio il Pdl ma umilia i cit- tadini, perché si tratta di una vera e propria elemosina, considerato che la Basilicata rappresenta at- tualmente il più grande giacimen- ti terrestre petrolifero nazionale». Lo sostieneFabrizio Zampagni del comitato promotore “Bonus benzina. Elemosina? No grazie”. «Dopo la sentenza del Consiglio di stato - afferma - il bonus-carbu- rante è certo. Con caparbia osti- nazione esulta il Pdl e 270 mila cittadini lucani patentati saranno titolari di una carta di credito da 90 o 225 euro - secondo le dichia- razioni rilasciate in conferen- za-stampa dai senatori Latronico, Viceconte e dall’on. Taddei - ri- sulterebbe incrementato da 33 ad 80 milioni di euro ed aumenta lo speco di risorse pubbliche distri- buite a pioggia sotto forma di oboli ad personam». La nostra regione petrolifera dà un apporto al fab- bisogno energetico nazionale pari al 78,5% del petrolio terrestre, con una quota che si aggira attorno al 25% dell’intera risorsa petrolifera nazionale, derivante dalla somma delle estrazioni terrestri e delle piattaforme marine. Se il territo- rio godesse di royalty al pari di quelle che in tutto il mondo si ag- girano tra l’80% e il 50% del pe- trolio estratto, saremmo la popo- lazione con l’indice di reddito me- dio pro-capite fra i più alti di Eu- ropa. A fronte della nostra ric- chezza petrolifera, l’esultanza del Pdl risulta una ingannevole farsa, un’amara parodia, la menzogna di una promessa elettorale che ai lu- cani avrebbe dovuto far rispar- miare il 50% ad ogni rifornimento. Questo bonus va considerato una vera e propria elemosina, da sot- trarre alla umiliazione personale per essere destinata a dignitosi ed utili progetti di beneficenza. Sarà un modo per contarci e restituire la provocazione, per passare all’at- to successivo, che è quello d’im- pedire la trivellazione dei nuovi pozzi se non saranno aggiornate le percentuali delle royalty sulla me- dia mondiale». Più morti nel Materano Il fenomeno in calo? I dati dell’Inail sono molto parziali I dati ufficiali di fonte Inail nel raffronto tra 2010 e 2009 dicono che il numero degli infortuni sul lavoro nel Materano e in Basili- cata è in calo. Nella provincia, dai 1997 casi registrati nel 2009 si è passati ad un totale di 1916 (449 in agricoltura, 1336 nell’industria e nei servizi, 131 nel pubblico impiego). Nel Potentino 3923 contro i 3603 del 2010 (485 in agricoltura, 2872 nell’industria e nei servi- zi, 246 nel pubblico impiego). Ma non c’è al- cun motivo per essere ottimisti, anzi. La va- lutazione di altre varianti renderebbe inevi- tabile una interpretazione del fenomeno molto diversa. In primo luogo perché il nu- mero di morti è sceso drasticamente solo in provincia di Potenza, da 11 a 3 (2 in agricol- tura e uno tra i dipendenti statali), mentre nel Materano i casi mortali nel 2010 sono stati addirittura 7 (3 in agricoltura e 4 nell’in- dustria e nei servizi) contro i 2 archiviati l’an- no precedente. In secondo luogo perché «sono diminuiti gli incidenti sul lavoro, ma è diminuito anche il lavoro», ha detto senza perifrasi l’assessore provinciale Antonio Montemurro riprendendo considerazioni enunciate dal presidente della sezione ma- terana dell’Anmil, Mario Pompeo Iannuz- ziello. Quest’ultimo, nella sua relazione, par- lando della situazione nazionale, ha eviden- ziato come al calo dell’occupazione si sia aggiunta «una diminuzione delle ore lavora- te ancora più rilevante» e la mancanza di da- ti sul lavoro irregolare. Quanti altri casi co- me Barletta ci sono nella regione? Quanti sono i lavoratori nei cantieri e nelle fabbri- che retribuiti con paghe da fame? Ne di- scende la domanda che è venuta spontanea anche al prefetto vicario Alberico Gentile quando si è chiesto: «Come si fa a parlare di sicurezza quando un datore di lavoro paga un suo operaio 3,95 euro al giorno?». [em.ol.] LE PROPOSTE PER CAMBIARE Educare le nuove generazioni, formare alla pre- venzione, informare sui costi della mancan- za di controlli e tutele sul fronte della sicurezza lMatera balza nella èlite del com- parto nautico. Nel NaQi - Nautical Quality Index, il primo indicatore che classifica la qualità nautica delle 62 province costiere italiane, la provincia di Matera grazie alle sue strutture di portualità turistica, il Porto degli Ar- gonauti di Pisticci e Marinagri di Policoro, è preceduta nella classifica soltanto da Lucca e Genova. Lo studio elaborato dall’Osservatorio Nautico Nazionale e presentato al 51° Sa- lone Nautico di Ge- nova tiene conto di quattro parametri: l’offerta territoriale di porti e posti barca, la qualità dei servizi portuali, la presenza di altri servizi turistici e l’accessibilità e l’afflusso. «L'obiettivo del NaQI - spiegaGian- marco Ugolini, coordinatore scien- tifico dell’Osservatorio e docente di Geografia economica presso l’Univer- sità di Genova - è quello di conoscere il grado di soddisfazione del diportista». Dopo le prime tre classificate seguono, nell’ordine, Pescara, Olbia Tempio, Fermo, Livorno, Roma, Forlì Cesena e Imperia. Dunque la provincia di Ma- tera, sia pure con un tratto di costa ridotto balza ai primi posti della clas- sifica. Sempre restando nell’ambito degli indicatori utilizzati per l’indagine del Nautical Quality Index, la classifica ha individuato 3 indicatori per il pa- rametro relativo all’of- ferta territoriale di porti e posti barca (densità porti, numero posti barca per resi- denti, percentuale di marine, le strutture a maggiore vocazione diportistica); 3 indica- tori per il parametro qualità dei servizi portuali (possibilità di ospitare navi da diporto, presenza di servizi dedicati,disponibilità di refit- ting); 3 indicatori per il parametro altri turismi del mare (numero dei diving center, associati Fiv e presenza di aree marine protette); 2 indicatori per l’accessibilità e l’afflusso (acces- sibilità stradale e l’indice di pressione, ovvero l’incidenza della domanda ri- spetto all’offerta di posti barca. Lucca in questa prima edizione di NaQl, in testa alla classifica, risulta la pro- vincia più a misura di diportista prin- cipalmente grazie all’elevata qualità dei servizi presenti all’interno del porto di Viareggio (collegamenti elet- trici, fornitura di carburante, servizi antincendio, scalo di alaggio, etc.) e all’elevata concentrazione di società di refitting, manutenzione e servizi sul territorio. La classifica sulla qualità nautica è stata presentata nell’ambito del con- vegno “Le infrastrutture dello Svi- luppo”. SUL PODIO Solo Lucca e Genova meglio per posti barca e altri servizi turistici 14 Sabato 8 ottobre 2011 SINDACATI La Regione Basilicata La nuova proposta di spartizione delle risorse che arriva da Bruxelles pensa a premesse più rigorose Come cambia la spesa europea La Basilicata tra le regioni in transizione: fondi certi anche fuori dall’obiettivo 1 LA Basilicata, almeno per il momento, è una delle quattro regioni del Mezzogiorno in “fase di transizione”. Fuori dall’obiettivo uno, ma nean- che tanto forte da crescere con fondi europei quasi annullati. E’ la nuova classificazione in- trodotta da una proposta del- la Commissione europea, che presto sarà al vaglio del consi- glio. Più rigore e diversa sud- divisione dei fondi: «un’op- portunità per l’intero Mezzo- giorno», come spiegato dal commissario alla politica re- gionale Johannes Hahn. I nuovi criteri di spartizione non faranno perdere risorse - giurano da Bruxelles - all’Ita- lia. E la Basilicata? Da viale Verrastro spiegano che in fondo qui si parta avvantag- giati, perché uno dei criteri restrittivi fissati dall’Unione per il flusso finanziario è pro- prio una buona capacità di or- ganizzazione della progetta- zione, con strutture burocra- tiche pronte e specializzate. E fino ad oggi pare che in Euro- pa la capacità della struttura lucana, il rigore e la punti- gliosità utilizzati sul blocco dei fondi gestiti, abbiano pas- sato l’esame. Ecco che cosa cambia nella suddivisione dei fondi strut- turali europei dal 2014 al 2020. Ai vecchi due obiettivi, “convergenza”e“competitivi- tà”, sarà aggiunto quello di “regime transitorio”. E sarà il Pil ad avere la funzione di cri- terio indicatore. Nella nuova fascia transitoria finiscono le regioni con prodotto interno lordo tra il 75 e 90 per cento della media Ue. Con la Basili- cata - che al momento secondo L’Europa si attesta al 76 per cento (si è in attesa del dato fi- nale sul Pil del 2010 e dell’an- no in corso) - ne faranno parte Molise, Sardegna e Abruzzo. La nuova attestazione ha il merito di stabilire una certifi- cazione sicura: «oggi - spiega Patrizia Minardi, dirigente dell'autorità di Gestione del Programma operativo Basili- cata 2007/2013 - la Regione è nell’obiettivo convergenza, ma con posizionamento “in uscita”, dunque privata della possibilità di usufruire di fon- di come Pon e Pois». L’inseri- mento della Basilicata (in Eu- ropa sono al momento 20 le re- gioni che rispondono al regi- me di transizione) permette di ottenere un riconoscimento «dignitoso» di fondi rispetto a certe politiche europee. Al gruppo delle quattro re- gioni italiane in transizione spetterebbe una quota pari al 3,3 per cento dei finanzia- menti destinati all'obiettivo Folino: «Confermare carattere transitorio delle cariche» LA nomina del presidente della Regione Basilica- ta, Vito De Filippo, nella Commissione paritetica mista Governo – Regioni – Enti locali per il rinno- vamento delle istituzioni della Re- pubblica e il sostegno alla crescita eco- nomica «è un indubbio riconoscimen- to del ruolo che il governatore svolge in campo nazionale, ma è anche l’occa- sione per affermare le ragioni della Basilicata e del Mezzogiorno nella de- licata vicenda delle riforme istituzio- nali, che non può essere ridotta alle re- centi misure varate dal Parlamento». Così, il presidente del consiglio regio- nale, Vincenzo Folino, evidenzia «lo stretto legame fra i compiti della Commissione pa- ritetica e il dibattito che si è aperto anche in Basili- cata, nelle ultime settimane, sulle riforme istitu- zionali, sul nuovo Statuto e sul contenimento dei costi delle istituzioni». Un dibattito nel quale «oc- corre affermare – dice ancora – il carattere transi- torio delle cariche pubbliche nel quadro di riforme istituzionali volte a rafforzare le funzioni legisla- tive e di governo delle Regioni, che devono conti- nuare a formare i propri organismi decisionali as- sicurando la piena rappresentanza dei territori». Filca, Fillea e Feneal: si riprenda il tavolo regionale Dura crisi dell’edilizia «Inerzia dell’assessore» LA sofferenza delle imprese è tale che va «ripreso immediatamente il dialogo sul tavolo regionale sulla crisi dell'edilizia e la costituzione dell’osservatorio sulle opere pubbliche». I segretari generali del settore co- struzioni di Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Fe- neal-Uil (Michele La Torre, Angelo Vac- caro e Domenico Palma) in una lunga lettera recapitata al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, e all’assessore regionale alle Infrastrut- ture, Rosa Gentile, hanno fatto notare ancora una volta i dati preoccupanti del settore. In poco più di un anno in Basili- cata «i volumi di attività hanno fatto re- gistrare un'ulteriore contrazione con una perdita consistente di valore ag- giunto e di reddito». Non si è fermata «l’emorragia dei posti di lavoro», men- tre per gli stessi lavoratori occupati si è ridotto il numero medio di ore lavorate. «In questo contesto di crisi si stanno ac- centuando i fenomeni di concorrenza sleale e di esasperazione delle offerte di massimo ribasso nell’affidamento delle opere pubbliche - fanno notare - con danni rilevanti per le stesse imprese più sane e strutturate ed un netto peggiora- mento delle condizioni di sicurezza e di lavoro nei cantieri». Le tre sigle critica- no, per questo, «l’inerzia che contraddi- stingue da mesi l’operato dell’assessore regionale alle Infrastrutture nel ga- rantire continuità ed efficacia al tavolo regionale sulla crisi dell’edilizia». La Fim-Cisl vince le elezioni rsu in due aziende dell’indotto Sata LA Fim-Cisl ha vinto le elezioni per il rinnovo del- le rsu in due aziende dell’indotto Fiat. La sigla, al- la Scm Magneti Marelli di Tito (azienda che pro- duce comandi meccanici), si è imposta con il 44 per cento dei voti (30 per la Uilm e 26 per la Fiom, che perde al rappresentanza), conquistando due seggi sue tre. E sempre due seggi (e il 50 per cento dei voti) per la Fim alla Fdm di San Nicola di Melfi che fornisce servizi di logistica integrata (con Fiom al 33 e Uilm al 17). «Si tratta della conferma della bontà della linea riformista perseguita con senso di responsabilità», dice il segretario Zen- ga. convergenza. Ed è qui che la proposta di Bruxelles si im- batte in un primo ostacolo po- litico: il governo centrale - è stato chiaro in proposito il mi- nistro ai Rapporti con le re- gioni, Raffaele Fitto - ha dato parere negativo: un’area di solo 4 regioni con una popola- zione ridotta (solo 4 milioni di abitanti) sottrarrebbe risorse a regioni come Campania e Calabri o Sicilia, demografi- camente più pesanti. Ma l'Europa non ragiona sulla base della popolazione. Questa nuova modalità di suddivisione delle risorse metterebbe l’Italia in una si- tuazione molto simile a quella di Spagna e Francia. La rivo- luzione finanziaria suggerita da Bruxelles (spetterà al con- siglio ratificarla) ha, però, un rovescio della medaglia. Di- ventano più stretti i paletti da rispettare, almeno in parten- za. Maggiore rigidità sarà ap- plicata agli accordi sulle con- dizioni di spesa tra tra Stato membro, Europa e Regione. L'obiettivo è garantire fin dal principio (e non solo analiz- zando gli eventuali risultati) la buone riuscita delle spesa. Piuttosto che bloccare l’ero- gazione dei fondi in corsa per carenza di rigore, errori, len- tezze, meglio basarsi su pre- messe solide. In gergo si chia- mano valutazioni ex ante e contro-fattuale. I progetti da realizzare sui fondi 20145- 2020 dovranno partire con a monte una analisi dettagliata del rapporto costi-benefici, dello studio dei risultati che si raggiungerebbero anche senza quelle risorse europee. Sullo sfondo una regola di ba- se: meglio concentrarsi su po- che priorità, che sviluppare progetti in troppi e spesso so- vrapposti ambiti. A viale Verrastro sono già al lavoro su una bozza di pro- gramma operativo per il pros- simo quinquennio. Quello che porta diritti a Europa 2020, alla strategia di svilup- po per il vecchio continente, costruita su ricerca e energia. Sara Lorusso 24 ore in Basilicata A Bella riapre il tratto che conduce in località Crovara, mentre i cittadini attendono la linea internet Un altro sgombero a Muro La decisione riguarda una famiglia di contrada Fontanile. Restano chiusi oltre 10 tratti stradali di MICHELANGELORUSSO Muro Lucano - A distanza di 72 ore dal ‘’disastro’’ cau- sato da pioggia e vento, emergono purtroppo ben poche novità confortanti. Infatti al momento a Mu- ro Lucano nessuna delle dieci ordinanze di chiusu- ra che interessa alcuni trat- ti stradali è stata annulla- ta. Anzi, sabato sera il sin- daco di Muro Lucano Ge- rardo Mariani è dovuto in- tervenire nuovamente emettendo un’altra ordi- nanza di sgombero in C/da Fontanile, una decisione presa di concerto con i vi- gili del fuoco. Rimane quindi chiuso il tratto del- la Ss 7 (Via Appia). Ma for- tunatamente è riaperta al transito la Nerico-Muro Lu- cano, nel tratto ‘’Baragia- no Scalo - abitato di Muro’’, dal km 420 + 900 della SS 7 ‘’Appia’’ al km 427 + 300, come dichiarato qualche giorno fa dall’assessore al- la Viabilità della Provincia di Potenza Nicola Valluz- zi. Anche le condizioni at- mosferiche non sono del- le migliori. Il cielo è anco- ra plumbeo e minaccia pioggia. Sabato però tan- to freddo ma nessuna pre- cipitazione. La domenica porta riflessione e costitui- sce una valida occasione per tentare di mettere da parte momentaneamente l’emergenza, accantonan- do stanchezza mentale e fi- sica. Ma si lavora comun- que. Mariani infatti in mattinata ha realizzato nuovi sopralluoghi sul- l’esteso territorio, e in par- ticolare sulle venti locali- tà coinvolte. Una ricogni- zione dovuta, che presumi- bilmente verrà ripetuta anche nei prossimi giorni. E’ presto, inoltre, per ten- tare di realizzare una sti- ma dei danni provocati dal maltempo, apparsi comun- que ingenti. Oggi si deci- derà la data della seduta consiliare, alla quale tutta la cittadinanza è invitata sin da ora per conoscere a fondo ciò che l’amministra- zione intende fare a tal pro- posito. A Bella intanto è sta- ta riaperta già sabato la strada che conduce in Lo- calità Crovara, quella che costeggia il cimitero belle- se. Mentre è saltata nuova- mente la linea internet. Da queste parti accade spesso, un temporale e puntual- mente viene a mancare il web. Quindi da venerdì se- ra non si può navigare. Gli operatori parlano di un ‘’guasto’’, nel frattempo i cittadini attendono che l’ennesimo ‘’guasto’’ venga riparato, visto che sempre quel ‘’guasto’’ comporta un disservizio che sui dati del- la bolletta non è riportato. In elaborazione uno studio che esalti le specificità del circondario Si chiede aiuto alla statistica Il Comitato di difesa del tribunale di Lagonegro le prova tutte LAGONEGRO – Il Con- siglio comunale straor- dinario e aperto che si è tenuto sabato mattina a Lagonegro è stato il cul- mine di tre giorni di sen- sibilizzazione professio- nale, sociale e istituzio- nale sulla paventata sop- pressione del tribunale di Lagonegro. Una tre gior- ni cominciata giovedì sei, come spiega il segre- tario del Consiglio del- gonegro, il sindaco di La- gonegro, il Procuratore capo, il Presidente del tri- bunale e un dirigente di Cancelleria. L’iniziativa fondamentale del Comi- tato, sulla quale tutta l’avvocatura è concorde, sarà elaborare uno stu- dio di natura demogra- fica e statistica che pos- sa esaltare tutte le spe- cificità del circondario che fa capo al tribunale di Lagonegro e che, co- me ricordato anche du- rante il consiglio comu- nale, secondo la legge de- lega potranno essere an- cora di salvezza. Venerdì sette, invece, si è ascoltata la voce del- le cancellerie e di tutti il personale del tribunale, registrando anche gli aspetti sociali che la chiusura del presidio determinerebbe. l’Ordine degli avvocati di Lagonegro, l’avvocato Giovanni Leonasi, con l’assemblea degli iscrit- ti. In quell’occasione si è discusso delle iniziative proposte dagli avvocati che confluiranno nei la- vori del Comitato costi- tuito per affrontare il te- ma. Del Comitato fanno parte un rappresentan- te del Consiglio dell’Or- dine degli avvocati di La- Il consiglio di sabato, ricordiamo, si è chiuso con l’approvazione di un documento con cui si “impegna i sindaci del circondario e di Melfi e le rispettive giunte, a proseguire con tenacia l’azione di difesa degli uf- fici giudiziari, quali pre- sìdi di giustizia di pros- simità e sicurezza socia- le e volani di occupazio- ne per l’innegabile indot- to economico ad essi connessi”. (F.Z.) Oraziana, oggi chiusi per lavori il I e II lotto VENOSA - Stamane dalle 7, il I e II lotto del- la Oraziana tra la Ss Melfi-Potenza e l’abita- to di Venosa saranno chiusi al transito per consentire alcuni lavo- ri. Lo ha comunicato la Provincia di Poten- za, specificando che i lavori saranno ultima- ti in giornata e l’arte- ria subito riaperta. Mariani ieri mattina ha realizzato nuovi sopralluoghi nelle venti località coinvolte. E’ ancora presto per calcolare gli ingenti danni La strada riaperta che costeggia il cimitero di Bella La strada riaperta a Bella Chiaromonte, in ospedale test gratis sul peso CHIAROMONTE – La Ba- silicata è una delle poche regioni italiane, specie al Sud, a poter vantare la fun- zionalità nell’ambito della sanità pubblica di un attrez- zato Centro regionale di ri- ferimento per i disturbi del comportamento alimenta- re e del peso. Per “Obesity Day”, dalle 10 alle 14, ope- rerà in collaborazione con il Servizio igiene alimenti e nutrizione di Lagonegro. Nell’occasione, sarà allesti- ta una postazione nella zo- na ingresso dell’ospedale di Chiaromonte per forni- re consigli sull’alimentazio- ne corretta e sullo stile di vita appropriato. Oggi Obesity Day anche nel Potentino dove i più a rischio sono i bimbi Per non diventare ciccioni di CLEMENTECARLUCCI POTENZA – Fa sempre no- tizia il fatto che in Basili- cata, rispetto ai dati rile- vati in Italia, ci siano sempre più “ciccioni”. An- che per questo, probabil- mente, c’è subito stata l’adesione – peraltro già da- ta negli anni precedenti – dell’azienda sanitaria del Potentino alla Giornata na- zionale su tema Soprappe- so e salute, promossa con evidenti scopi di sensibiliz- zazione dall’associazione italiana di Dietetica e nu- trizione clinica. Significa- tivo lo slogan scelto: “Obe- sità, diamogli il giusto pe- so”. Oggi, in occasione dell’ “Obesity Day”, strutture e operatori Asp realizze- ranno una serie di inizia- tive mirate a fornire infor- mazioni e prestazioni per tenere sotto controllo il pe- so e prevenire tutte le pa- tologie correlate. A Poten- za, dalle ore 8.30 alle 13, presso gli ambulatori del- la Uoc Igiene Alimenti e nutrizione, in via Potito Pe- trone, saranno forniti con- sigli e materiale illustra- tivo mirati a migliorare i livelli di salute e ridurre i fattori di rischio cardiova- scolari. In particolare, verranno effettuati gratis e senza alcuna prenotazio- ne controlli relativi alla mi- surazione del peso e della circonferenza vita, al cal- colo dell’indice di massa corporea e alla misurazio- ne dei valori della pressio- ne arteriosa. “Gli studi epi- demiologici e la sorve- glianza nutrizionale effet- tuati a livello di ex Asl2 at- traverso l’ambulatorio di Dietetica e prevenzione nu- trizionale – dice Canio Cufino, referente del pro- getto Obesity Day – eviden- ziano un preoccupate in- cremento dell’obesità che, oltre ad essere ricono- sciuta attualmente come una affezione cronica, condiziona e favorisce l’in- sorgenza di altre gravi pa- tologie. Rilevato anche in Basilicata un cambiamen- to delle abitudini alimen- tari, che richiede interven- ti di prevenzione mirati”. Da Potenza a Venosa. Tra le ore 11-13 e le 15-17, nel- l’ambulatorio dell’obesità dell’ospedale “San France- sco”, il personale dell’Uo di Pediatria incontrerà bam- bini e genitori per forni- re informazioni circa un’alimentazione corretta e uno stile di vita adegua- to, i controlli periodici da effettuare a livello ambu- latoriale per evitare il so- prappeso ed obesità, ed ef- fettuerà visite per elabora- re l’indice di massa corpo- rea per la diagnosi di obe- sità-soprappeso. Un momento del consiglio di sabato a Lagonegro Lunedì 10 ottobre 2011 8 _Potenzae Provincia_

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Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155

Il presidente della Regio-ne Basilicata Vito De Filip-po ha chiesto alla società Sorgenia spa, titolare di un giudizio favorevole di compatibilità ambietale rilasciato dal Ministero dell’ambiente nel 2009 per la costruzione di una centrale di generazione elettrica a turbogas in Val Basento, di rinunciare alla realizzazione dell’impian-to e riconvertire gli inve-stimenti su energia pulita. De Filippo: “La questione energetica è rilevante, ma non più di quella am-bientale”. Intervenendo a un dibattito, De Filippo ha poi annunciato che in Basilicata “non si scaverà nessun nuovo pozzo in assenza di un ristoro stra-ordinario dello Stato”.

“Il federalismo vero deve puntare sul decentra-mento e sul protagoni-smo delle autonomie locali e territoriali”. Così De Filippo intervenendo al consiglio comunale straordinario di Lagone-gro in adunanza aperta sull’ipotesi di soppres-sione dei tribunali di Lagonegro, Melfi e della sezione distaccata di Pi-sticci. Contro i tagli alla giustizia decisi dal go-verno, il consiglio regio-nale ha approvato una mozione all’unanimità.

No alla soppressione dei tribunali La Regione: sareb-be un grave errore

Energia sì, ma che sia “verde”

Salvo il progetto Basilicata Donna

Gentile: “Presto l’Osservatorio”

Le prime casealla Città della pace

Confermato appalto alla Alliance Medical Edilizia, pronta bozza di regolamento Consegnati sei alloggi a Sant’Arcangelo

Stati generali della Sanità Una casa in costruzione Il centro storico di Sant’Arcangelo

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Si è celebrata ieri la 61esi-ma giornata nazionale delle vittime di incidenti sul lavoro. Il Comune di Pisticci ha annunciato un progetto per l’inserimen-to degli invalidi. La cittadi-na jonica conta 500 casi di malattie professionali

La Basilicata è una delle quattro regioni del Mez-zogiorno inserita in una fase di transizione secon-do la nuova classifica dei fondi della Commissione Europea. Da Bruxelles ras-sicurano sui nuovi criteri di spartizione.

E’ emergenza maltempo a Muro Lucano. Il Comune, d’intesa con i vigili del fuo-co, ha emesso un’ordinan-za di sgombero in con-trada Fontanile. Restano chiusi dieci tratti stradali. Riaperta la Nerico-Muro nel tratto Baragiano Scalo

Infortuni sul lavoro Da Bruxelles Danni maltempo

Regione Basilicata in fase di transizione

Restano chiusi dieci tratti stradali

L’incubo di Barletta

Nuovi fondi fuori dall’Obiettivo 1

Muro Lucano, una famiglia evacuata

Pisticci, progetto per inserimento invalidi

Anno 0 Numero 6 del 10.10.2011

Altolà alla centrale SorgeniaIl presidente conferma la scelta di un modello avanzato di produzione di rinnovabili

De Filippo: niente turbogas in Valbasento, riconverta in energie verdi

Lunedì 10 ottobre 2011IV IMATERA CITTÀ

STRAGE SILENZIOSATANTE VITE UMANE A RISCHIO

EMERGENZA VALBASENTOCinquecento casi di malattie professionali fra3000 dipendenti ex Enichem e 75 morti. «Al-trove sarebbero considerati omicidi colposi»

Tragedie come Barletta?I Comuni in prima filaInfortuni sul lavoro, l’Anmil chiede più controlli e tutele

EMILIO OLIVA

lIl tragico crollo di Barletta, i freddi numeriche «nascondono storie e dolori di migliaia difamiglie», vedove e figli ai quali viene sottrattoanche il futuro, l’ingiustizia di tagli indiscri-minati al welfare che si somma alla già graveingiustizia di un lavoro a rischio. È stata vis-suta in questa cornice di fosche ombre la 61.maGiornata nazionale per le vittime di incidentisul lavoro celebrata ieri mattina dall’Anmil,1280 iscritti su 2200 titolari di rendita Inail. Daun anno è socio sostenitore anche il Comune diMatera. Forse non è un caso che i pochi segnalidi attenzione sui temi della sicurezza sul la-voro e dell’assistenza vengano dagli enti pe-riferici dello Stato, più direttamente colpiti daidrammi che lacerano le comunità locali. Lodimostra anche l’esempio di Pisticci, la cuiAmministrazione comunale – come ha ricor-dato l’assessore Franco Laviola – si è fattacarico di un progetto per l’inserimento di 18invalidi in diversi settori.

Ma Pisticci è il cuore di quella zona in-dustriale in Valbasento che registra 500 casi dimalattie professionali fra 3000 dipendentidell’ex Enichem e 75 morti. «Questi fatti al-trove sarebbero stati considerati omicidi col-posi», ha detto Mario Murgia, presidente del-la Aiea Valbasento, l’associazione degli espostiall’amianto, che oltre a puntare il dito contro«medici di famiglia che non hanno fatto ilproprio dovere», per il ritardo con il qualequeste patologie sono state riconosciute, hachiesto che si indaghino le cause per cui laBasilicata risulta essere la regione italiana conil più alto incremento di patologie tumorali.

Nel suo intervento, svolto nella sala dellaCaritas in via dei Dauni, dopo la messa ce-lebrata nella parrocchia di Serra Rifusa, ilpresidente provinciale dell’Anmil, MarioPompeo Iannuzziello, non ha nascosto quan-to ci sia da fare per affermare nel Paese «unasolida cultura della sicurezza» che scongiuri letante tragedie quotidiane, «spesso evitabili»,con una media di 3 morti al giorno, ma che si

ripetono «una dietro l’altra con le stesse di-namiche e con le stesse cause», come «unastrage silenziosa» che «solo occasionalmenteaffiora sulle prime pagine dei giornali». Ian-nuzziello ha sollecitato quindi uno sforzo, «chedeve essere prima di tutto culturale, attraversol’educazione delle nuove generazioni, la for-mazione continua alla prevenzione attraversola scuola e il lavoro, l’informazione chiara suicosti, non solo umani, ma anche sociali», dellamancanza di controlli e di tutele sul frontedella sicurezza in fabbriche, cantieri e uffici.«Il terreno sul quale oggi si gioca la partitadella tutela è purtroppo accidentato», ha os-servato il presidente dell’Anmil non rinne-gando le difficoltà economiche nel quale sidibatte l’Italia ma denunciando anche «spe-requazioni e iniquità» e il vizio di considerare«lo stato sociale come una fonte di sperperi»ogni qualvolta si devono riassestare i contipubblici. Ad una riforma del welfare, ha pre-cisato Iannuzziello, l’Anmil non si oppone,chiedendo però di «selezionare gli interventi

in base alla tipologia di bisogni e alla loroeffettività». L’associazione è pronta ad accet-tare la sfida sulla base di un semplice concetto:«Tutti possono giudicarci. No ai tagli indi-scriminati. No ai benefici indiscriminati».

Tra gli interventi, coordinati dal segretarioprovinciale dell’Anmil, Franco Dragonetti,quelli del sindaco Salvatore Adduce, dell’as -sessore provinciale Antonio Montemurro edel prefetto vicario Alberico Gentile, tra i piùfedeli a questo appuntamento. «Prendere co-raggio e far sentire la voce di tutti, senza par-tigianerie che appartengono all’arena politi-ca», è stato l’appello lanciato da Adduce dopoaver ricordato l’impegno di Napolitano su que-sto tema, tanto da farne «una bandiera del suosettennato». Ha chiuso i lavori la sen. MariaAnte zza, Pd, membro della Commissione par-lamentare di inchiesta sul fenomeno degli in-fortuni sul lavoro, che ha ricordato le iniziativeparlamentari in corso e auspicato «un cam-biamento culturale che rimetta al centro illavoratore come risorsa umana».

ECCELLENZE IL «NAUTICAL QUALITY INDEX» È STATO PRESENTATO AL SALONE DI GENOVA

Nautica, Matera nell’èliteper la qualità dei porti

TRAGEDIE DIIERIE DI OGGIDue momentidella de-posizione del-la coronadi alloro da-vanti almonumentoai Cadutiin piazza Vit-torio Ve-neto che hachiuso lacelebrazionedella 61.magiornatadell’Anmil[foto Genovese].

TURISMOIl Portodegli Argo-nauti si-tuato aMarinadi Pisticcipuò ospitarefino a 450imbarcazioni

LA PROTESTA IL COMITATO CRITICA LA POSIZIONE DEL PDL

«Il bonus benzinaè solo una elemosina»Zampagni: «Progetti sociali con le card»

l «Il bonus carburante riempiedi orgoglio il Pdl ma umilia i cit-tadini, perché si tratta di una verae propria elemosina, consideratoche la Basilicata rappresenta at-tualmente il più grande giacimen-ti terrestre petrolifero nazionale».Lo sostiene Fabrizio Zampagnidel comitato promotore “B o nu sbenzina. Elemosina? No grazie”.«Dopo la sentenza del Consiglio distato - afferma - il bonus-carbu-rante è certo. Con caparbia osti-nazione esulta il Pdl e 270 milacittadini lucani patentati sarannotitolari di una carta di credito da90 o 225 euro - secondo le dichia-razioni rilasciate in conferen-za-stampa dai senatori Latronico,Viceconte e dall’on. Taddei - ri-sulterebbe incrementato da 33 ad80 milioni di euro ed aumenta lospeco di risorse pubbliche distri-buite a pioggia sotto forma di oboliad personam». La nostra regionepetrolifera dà un apporto al fab-bisogno energetico nazionale parial 78,5% del petrolio terrestre, conuna quota che si aggira attorno al

25% dell’intera risorsa petroliferanazionale, derivante dalla sommadelle estrazioni terrestri e dellepiattaforme marine. Se il territo-rio godesse di royalty al pari diquelle che in tutto il mondo si ag-girano tra l’80% e il 50% del pe-trolio estratto, saremmo la popo-lazione con l’indice di reddito me-dio pro-capite fra i più alti di Eu-ropa. A fronte della nostra ric-chezza petrolifera, l’esultanza delPdl risulta una ingannevole farsa,u n’amara parodia, la menzogna diuna promessa elettorale che ai lu-cani avrebbe dovuto far rispar-miare il 50% ad ogni rifornimento.Questo bonus va considerato unavera e propria elemosina, da sot-trarre alla umiliazione personaleper essere destinata a dignitosi edutili progetti di beneficenza. Saràun modo per contarci e restituirela provocazione, per passare all’at -to successivo, che è quello d’im -pedire la trivellazione dei nuovipozzi se non saranno aggiornate lepercentuali delle royalty sulla me-dia mondiale».

Più morti nel MateranoIl fenomeno in calo?

I dati dell’Inailsono molto parziali

I dati ufficiali di fonte Inail nel raffrontotra 2010 e 2009 dicono che il numero degliinfortuni sul lavoro nel Materano e in Basili-cata è in calo. Nella provincia, dai 1997 casiregistrati nel 2009 si è passati ad un totale di1916 (449 in agricoltura, 1336 nell’industriae nei servizi, 131 nel pubblico impiego). NelPotentino 3923 contro i 3603 del 2010 (485in agricoltura, 2872 nell’industria e nei servi-zi, 246 nel pubblico impiego). Ma non c’è al-cun motivo per essere ottimisti, anzi. La va-lutazione di altre varianti renderebbe inevi-tabile una interpretazione del fenomenomolto diversa. In primo luogo perché il nu-mero di morti è sceso drasticamente solo inprovincia di Potenza, da 11 a 3 (2 in agricol-tura e uno tra i dipendenti statali), mentrenel Materano i casi mortali nel 2010 sonostati addirittura 7 (3 in agricoltura e 4 nell’in -dustria e nei servizi) contro i 2 archiviati l’an -no precedente. In secondo luogo perché«sono diminuiti gli incidenti sul lavoro, ma èdiminuito anche il lavoro», ha detto senzaperifrasi l’assessore provinciale AntonioMontemurro riprendendo considerazionienunciate dal presidente della sezione ma-terana dell’Anmil, Mario Pompeo Iannuz-ziello. Quest’ultimo, nella sua relazione, par-lando della situazione nazionale, ha eviden-ziato come al calo dell’occupazione si siaaggiunta «una diminuzione delle ore lavora-te ancora più rilevante» e la mancanza di da-ti sul lavoro irregolare. Quanti altri casi co-me Barletta ci sono nella regione? Quantisono i lavoratori nei cantieri e nelle fabbri-che retribuiti con paghe da fame? Ne di-scende la domanda che è venuta spontaneaanche al prefetto vicario Alberico Gentilequando si è chiesto: «Come si fa a parlare disicurezza quando un datore di lavoro pagaun suo operaio 3,95 euro al giorno?». [em.ol.]

LE PROPOSTE PER CAMBIAREEducare le nuove generazioni, formare alla pre-venzione, informare sui costi della mancan-za di controlli e tutele sul fronte della sicurezza

l Matera balza nella èlite del com-parto nautico. Nel NaQi - NauticalQuality Index, il primo indicatore checlassifica la qualità nautica delle 62province costiere italiane, la provinciadi Matera grazie alle sue strutture diportualità turistica, il Porto degli Ar-gonauti di Pisticci e Marinagri diPolicoro, è preceduta nella classificasoltanto da Lucca e Genova.

Lo studio elaboratodall’O s s e r vat o r i oNautico Nazionale epresentato al 51° Sa-lone Nautico di Ge-nova tiene conto diquattro parametri:l’offerta territorialedi porti e posti barca,la qualità dei serviziportuali, la presenza di altri servizituristici e l’accessibilità e l’af flusso.«L'obiettivo del NaQI - spiega Gian -marco Ugolini, coordinatore scien-tifico dell’Osservatorio e docente diGeografia economica presso l’Univer -sità di Genova - è quello di conoscere ilgrado di soddisfazione del diportista».Dopo le prime tre classificate seguono,

nell’ordine, Pescara, Olbia Tempio,Fermo, Livorno, Roma, Forlì Cesena eImperia. Dunque la provincia di Ma-tera, sia pure con un tratto di costaridotto balza ai primi posti della clas-sifica.

Sempre restando nell’ambito degliindicatori utilizzati per l’indagine delNautical Quality Index, la classificaha individuato 3 indicatori per il pa-

rametro relativo all’of -ferta territoriale diporti e posti barca(densità porti, numeroposti barca per resi-denti, percentuale dimarine, le strutture amaggiore vocazionediportistica); 3 indica-tori per il parametro

qualità dei servizi portuali (possibilitàdi ospitare navi da diporto, presenza diservizi dedicati,disponibilità di refit-ting); 3 indicatori per il parametroaltri turismi del mare (numero deidiving center, associati Fiv e presenzadi aree marine protette); 2 indicatoriper l’accessibilità e l’afflusso (acces-sibilità stradale e l’indice di pressione,

ovvero l’incidenza della domanda ri-spetto all’offerta di posti barca. Luccain questa prima edizione di NaQl, intesta alla classifica, risulta la pro-vincia più a misura di diportista prin-cipalmente grazie all’elevata qualitàdei servizi presenti all’interno delporto di Viareggio (collegamenti elet-trici, fornitura di carburante, serviziantincendio, scalo di alaggio, etc.) eall’elevata concentrazione di società direfitting, manutenzione e servizi sulter ritorio.

La classifica sulla qualità nautica èstata presentata nell’ambito del con-vegno “Le infrastrutture dello Svi-luppo”.

SUL PODIOSolo Lucca e Genova

meglio per posti barcae altri servizi turistici

14 Sabato 8 ottobre 2011

SINDACATI

La Regione Basilicata

La nuova proposta di spartizione delle risorse che arriva da Bruxelles pensa a premesse più rigorose

Come cambia la spesa europeaLa Basilicata tra le regioni in transizione: fondi certi anche fuori dall’obiettivo 1LA Basilicata, almeno per ilmomento, è una delle quattroregioni del Mezzogiorno in“fase di transizione”. Fuoridall’obiettivo uno, ma nean-che tanto forte da crescere confondi europei quasi annullati.E’ la nuova classificazione in-trodotta da una proposta del-la Commissione europea, chepresto sarà al vaglio del consi-glio. Più rigore e diversa sud-divisione dei fondi: «un’op -portunità per l’intero Mezzo-giorno», come spiegato dalcommissario alla politica re-gionale Johannes Hahn. Inuovi criteri di spartizionenon faranno perdere risorse -giurano da Bruxelles - all’Ita -lia. E la Basilicata? Da vialeVerrastro spiegano che infondo qui si parta avvantag-giati, perché uno dei criterirestrittivi fissati dall’Unioneper il flusso finanziario è pro-priounabuona capacitàdior-ganizzazione della progetta-zione, con strutture burocra-tiche pronte e specializzate. Efino ad oggi pareche in Euro-pa la capacità della strutturalucana, il rigore e la punti-gliosità utilizzati sul bloccodei fondi gestiti, abbiano pas-sato l’esame.

Ecco che cosa cambia nellasuddivisione dei fondi strut-turali europei dal 2014 al2020. Ai vecchi due obiettivi,“convergenza”e“competitivi -tà”, sarà aggiunto quello di“regime transitorio”. Esarà ilPil ad avere la funzione di cri-terio indicatore. Nella nuovafascia transitoria finiscono leregioni con prodotto internolordo tra il 75 e 90 per centodella media Ue. Con la Basili-cata -che almomento secondo

L’Europa si attesta al 76 percento (si è inattesa del dato fi-nale sul Pil del 2010 e dell’an -noincorso) -nefarannoparteMolise, Sardegna e Abruzzo.La nuova attestazione ha ilmerito di stabilire unacertifi-cazione sicura: «oggi - spiegaPatrizia Minardi, dirigentedell'autorità di Gestione delProgramma operativo Basili-cata 2007/2013 - la Regione ènell’obiettivo convergenza,ma con posizionamento “inuscita”, dunque privata dellapossibilità di usufruire di fon-di come Pon e Pois». L’inseri -mento della Basilicata (in Eu-ropa sono al momento 20 le re-gioni che rispondono al regi-me di transizione) permette diottenere un riconoscimento«dignitoso» difondi rispettoacerte politiche europee.

Al gruppo delle quattro re-gioni italiane in transizionespetterebbe una quota pari al3,3 per cento dei finanzia-menti destinati all'obiettivo

Folino: «Confermare caratteretransitorio delle cariche»

LA nominadel presidentedella RegioneBasilica-ta, Vito De Filippo, nella Commissione pariteticamista Governo –Regioni –Enti locali per il rinno-

vamento delle istituzioni della Re-pubblica e il sostegno alla crescita eco-nomica «è un indubbio riconoscimen-to del ruolo che il governatore svolgein campo nazionale, ma è anche l’occa -sione per affermare le ragioni dellaBasilicata e del Mezzogiorno nella de-licata vicenda delle riforme istituzio-nali, che non può essere ridotta alle re-centi misure varatedal Parlamento».Così, il presidentedel consiglio regio-nale, Vincenzo Folino, evidenzia «lo

stretto legame fra i compiti della Commissione pa-riteticae ildibattitoche sièapertoanche inBasili-cata, nelle ultime settimane, sulle riforme istitu-zionali, sul nuovo Statuto e sul contenimento deicosti delle istituzioni». Un dibattito nel quale «oc-corre affermare –dice ancora – il carattere transi-torio delle cariche pubbliche nel quadro di riformeistituzionali volte a rafforzare le funzioni legisla-tive e di governo delle Regioni, che devono conti-nuare a formare i propri organismi decisionali as-sicurando la piena rappresentanza dei territori».

Filca, Fillea e Feneal: si riprenda il tavolo regionale

Dura crisi dell’edilizia«Inerzia dell’assessor e»

LA sofferenza delle imprese è tale che va«ripreso immediatamente il dialogo sultavolo regionale sulla crisi dell'ediliziae la costituzione dell’osservatorio sulleopere pubbliche».

I segretari generali del settore co-struzioni di Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Fe-neal-Uil (Michele La Torre, Angelo Vac-caro e Domenico Palma) in una lungalettera recapitata al presidente dellagiunta regionale, Vito De Filippo, eall’assessore regionale alle Infrastrut-ture, Rosa Gentile, hanno fatto notareancora una volta i dati preoccupanti delsettore. In poco più diun anno in Basili-cata «ivolumi diattività hannofatto re-gistrare un'ulteriore contrazione conuna perdita consistente di valore ag-giunto e di reddito». Non si è fermata«l’emorragia dei posti di lavoro», men-treperglistessi lavoratorioccupatisièridotto ilnumero mediodi orelavorate.«In questocontesto di crisi sistanno ac-centuando i fenomeni di concorrenzasleale e di esasperazione delle offerte dimassimo ribasso nell’affidamento delleopere pubbliche - fanno notare - condanni rilevanti per le stesse imprese piùsane e strutturate ed un netto peggiora-mento delle condizioni di sicurezza e dilavoroneicantieri». Letresiglecritica-no, per questo, «l’inerzia che contraddi-stingue da mesi l’operato dell’assessoreregionale alle Infrastrutture nel ga-rantire continuità ed efficaciaal tavoloregionale sulla crisi dell’edilizia».

La Fim-Cisl vince le elezioni rsuin due aziende dell’indotto Sata

LA Fim-Cislha vinto leelezioni per il rinnovo del-le rsu in due aziende dell’indotto Fiat. La sigla, al-la Scm Magneti Marelli di Tito (azienda che pro-duce comandi meccanici), si è imposta con il 44per cento dei voti (30 per la Uilm e 26 per la Fiom,che perde al rappresentanza), conquistando dueseggi sue tre. E sempre due seggi (e il 50 per centodei voti) per la Fim alla Fdm di San Nicola di Melfiche fornisce servizi di logistica integrata (conFiom al33 eUilm al 17). «Si trattadella confermadella bontà della linea riformista perseguita consenso di responsabilità», dice il segretario Zen-ga.

convergenza. Ed è qui che laproposta di Bruxelles si im-batte in unprimo ostacolo po-litico: il governo centrale - èstato chiaro in proposito il mi-nistro ai Rapporti con le re-gioni, Raffaele Fitto - ha datoparere negativo: un’area disolo 4regioni conuna popola-zione ridotta (solo 4milioni diabitanti) sottrarrebbe risorsea regioni come Campania eCalabri o Sicilia, demografi-camente più pesanti.

Ma l'Europa non ragionasulla base della popolazione.Questa nuova modalità disuddivisione delle risorsemetterebbe l’Italia in una si-tuazionemolto simileaquelladi Spagna e Francia. La rivo-luzione finanziaria suggeritada Bruxelles (spetterà al con-siglio ratificarla)ha, però,unrovescio della medaglia. Di-ventanopiùstretti i palettidarispettare, almeno in parten-za.Maggiore rigiditàsaràap-plicata agli accordi sulle con-

dizioni di spesa tra tra Statomembro, Europa e Regione.L'obiettivo è garantire fin dalprincipio (e non solo analiz-zando gli eventuali risultati)la buone riuscita delle spesa.Piuttosto che bloccare l’ero -gazione dei fondi in corsa percarenza di rigore, errori, len-tezze, meglio basarsi su pre-messesolide.In gergosichia-mano valutazioni ex ante econtro-fattuale. I progetti darealizzare sui fondi 20145-2020 dovranno partire con amonteuna analisidettagliatadel rapporto costi-benefici,dello studio dei risultati che siraggiungerebbero anchesenza quelle risorse europee.Sullo sfondouna regoladi ba-se: meglio concentrarsi su po-che priorità, che sviluppareprogetti in troppi e spesso so-vrapposti ambiti.

A viale Verrastro sono giàal lavoro su una bozza di pro-gramma operativo per il pros-simo quinquennio. Quelloche porta diritti a Europa2020, alla strategia di svilup-po per il vecchio continente,costruita su ricerca e energia.

Sara Lorusso

24 orein Basilicata

A Bella riapre il tratto che conduce in località Crovara, mentre i cittadini attendono la linea internet

Un altro sgombero a MuroLa decisione riguarda una famiglia di contrada Fontanile. Restano chiusi oltre 10 tratti stradali

di MICHELANGELO RUSSO

Muro Lucano - A distanzadi 72 ore dal ‘’disastro’’ cau-sato da pioggia e vento,emergono purtroppo benpoche novità confortanti.Infatti al momento a Mu-ro Lucano nessuna delledieci ordinanze di chiusu-ra che interessa alcuni trat-ti stradali è stata annulla-ta. Anzi, sabato sera il sin-daco di Muro Lucano Ge-rardo Mariani è dovuto in-tervenire nuovamenteemettendo un’altra ordi-nanza di sgombero in C/daFontanile, una decisionepresa di concerto con i vi-gili del fuoco. Rimanequindi chiuso il tratto del-la Ss 7 (Via Appia). Ma for-tunatamente è riaperta altransito la Nerico-Muro Lu-cano, nel tratto ‘’Baragia-no Scalo - abitato di Muro’’,dal km 420 + 900 della SS7 ‘’Appia’’ al km 427 + 300,come dichiarato qualchegiorno fa dall’assessore al-la Viabilità della Provincia

di Potenza Nicola Valluz-zi. Anche le condizioni at-mosferiche non sono del-le migliori. Il cielo è anco-ra plumbeo e minacciapioggia. Sabato però tan-to freddo ma nessuna pre-cipitazione. La domenicaporta riflessione e costitui-sce una valida occasioneper tentare di mettere da

parte momentaneamentel’emergenza, accantonan-do stanchezza mentale e fi-sica. Ma si lavora comun-que. Mariani infatti inmattinata ha realizzatonuovi sopralluoghi sul-l’esteso territorio, e in par-ticolare sulle venti locali-tà coinvolte. Una ricogni-zione dovuta, che presumi-

bilmente verrà ripetutaanche nei prossimi giorni.E’ presto, inoltre, per ten-tare di realizzare una sti-ma dei danni provocati dalmaltempo, apparsi comun-que ingenti. Oggi si deci-derà la data della sedutaconsiliare, alla quale tuttala cittadinanza è invitatasin da ora per conoscere a

fondo ciò che l’amministra-zione intende fare a tal pro-posito. A Bella intanto è sta-ta riaperta già sabato lastrada che conduce in Lo-calità Crovara, quella checosteggia il cimitero belle-se. Mentre è saltata nuova-mente la linea internet. Daqueste parti accade spesso,un temporale e puntual-

mente viene a mancare ilweb. Quindi da venerdì se-ra non si può navigare. Glioperatori parlano di un‘’guasto’’, nel frattempo icittadini attendono chel’ennesimo ‘’guasto’’ vengariparato, visto che semprequel ‘’guasto’’ comporta undisservizio che sui dati del-la bolletta non è riportato.

In elaborazione uno studio che esalti le specificità del circondario

Si chiede aiuto alla statisticaIl Comitato di difesa del tribunale di Lagonegro le prova tutteLAGONEGRO – Il Con-siglio comunale straor-dinario e aperto che si ètenuto sabato mattina aLagonegro è stato il cul-mine di tre giorni di sen-sibilizzazione professio-nale, sociale e istituzio-nale sulla paventata sop-pressione del tribunale diLagonegro. Una tre gior-ni cominciata giovedìsei, come spiega il segre-tario del Consiglio del-

gonegro, il sindaco di La-gonegro, il Procuratorecapo, il Presidente del tri-bunale e un dirigente diCancelleria. L’iniziativafondamentale del Comi-tato, sulla quale tuttal’avvocatura è concorde,sarà elaborare uno stu-dio di natura demogra-fica e statistica che pos-sa esaltare tutte le spe-cificità del circondarioche fa capo al tribunale

di Lagonegro e che, co-me ricordato anche du-rante il consiglio comu-nale, secondo la legge de-lega potranno essere an-cora di salvezza.

Venerdì sette, invece,si è ascoltata la voce del-le cancellerie e di tutti ilpersonale del tribunale,registrando anche gliaspetti sociali che lachiusura del presidiodeterminerebbe.

l’Ordine degli avvocati diLagonegro, l’avvocatoGiovanni Leonasi, conl’assemblea degli iscrit-ti. In quell’occasione si èdiscusso delle iniziativeproposte dagli avvocatiche confluiranno nei la-vori del Comitato costi-tuito per affrontare il te-ma. Del Comitato fannoparte un rappresentan-te del Consiglio dell’Or-dine degli avvocati di La-

Il consiglio di sabato,ricordiamo, si è chiusocon l’approvazione diun documento con cui si“impegna i sindaci delcircondario e di Melfi ele rispettive giunte, aproseguire con tenacia

l’azione di difesa degli uf-fici giudiziari, quali pre-sìdi di giustizia di pros-simità e sicurezza socia-le e volani di occupazio-ne per l’innegabile indot-to economico ad essiconnessi”. (F.Z.)

Oraziana, oggichiusi per lavori

il I e II lottoVENOSA - Stamanedalle 7, il I e II lotto del-la Oraziana tra la SsMelfi-Potenza e l’abita-to di Venosa sarannochiusi al transito perconsentire alcuni lavo-ri. Lo ha comunicatola Provincia di Poten-za, specificando che ilavori saranno ultima-ti in giornata e l’arte-ria subito riaperta.

Mariani ieri mattina ha realizzatonuovi sopralluoghi nelle venti

località coinvolte. E’ ancora prestoper calcolare gli ingenti danni

La strada riaperta checosteggia il cimitero diBella

La strada riaperta a Bella

Chiaromonte,in ospedale testgratis sul peso

CHIAROMONTE – La Ba-silicata è una delle pocheregioni italiane, specie alSud, a poter vantare la fun-zionalità nell’ambito dellasanità pubblica di un attrez-zato Centro regionale di ri-ferimento per i disturbi delcomportamento alimenta-re e del peso. Per “ObesityDay”, dalle 10 alle 14, ope-rerà in collaborazione conil Servizio igiene alimentie nutrizione di Lagonegro.Nell’occasione, sarà allesti-ta una postazione nella zo-na ingresso dell’ospedaledi Chiaromonte per forni-re consigli sull’alimentazio-ne corretta e sullo stile divita appropriato.

Oggi Obesity Day anche nel Potentino dove i più a rischio sono i bimbi

Per non diventare ciccioni

di CLEMENTE CARLUCCI

POTENZA – Fa sempre no-tizia il fatto che in Basili-cata, rispetto ai dati rile-vati in Italia, ci sianosempre più “ciccioni”. An-che per questo, probabil-mente, c’è subito statal’adesione – peraltro già da-ta negli anni precedenti –dell’azienda sanitaria del

Potentino alla Giornata na-zionale su tema Soprappe-so e salute, promossa conevidenti scopi di sensibiliz-zazione dall’associazioneitaliana di Dietetica e nu-trizione clinica. Significa-tivo lo slogan scelto: “Obe-sità, diamogli il giusto pe-so”. Oggi, in occasione dell’“Obesity Day”, strutture eoperatori Asp realizze-

ranno una serie di inizia-tive mirate a fornire infor-mazioni e prestazioni pertenere sotto controllo il pe-so e prevenire tutte le pa-tologie correlate. A Poten-za, dalle ore 8.30 alle 13,presso gli ambulatori del-la Uoc Igiene Alimenti enutrizione, in via Potito Pe-trone, saranno forniti con-sigli e materiale illustra-tivo mirati a migliorare ilivelli di salute e ridurre ifattori di rischio cardiova-scolari. In particolare,verranno effettuati gratise senza alcuna prenotazio-ne controlli relativi alla mi-surazione del peso e dellacirconferenza vita, al cal-

colo dell’indice di massacorporea e alla misurazio-ne dei valori della pressio-ne arteriosa. “Gli studi epi-demiologici e la sorve-glianza nutrizionale effet-tuati a livello di ex Asl2 at-traverso l’ambulatorio diDietetica e prevenzione nu-trizionale – dice CanioCufino, referente del pro-getto Obesity Day – eviden-ziano un preoccupate in-cremento dell’obesità che,oltre ad essere ricono-sciuta attualmente comeuna affezione cronica,condiziona e favorisce l’in-sorgenza di altre gravi pa-tologie. Rilevato anche inBasilicata un cambiamen-

to delle abitudini alimen-tari, che richiede interven-ti di prevenzione mirati”.Da Potenza a Venosa. Trale ore 11-13 e le 15-17, nel-l’ambulatorio dell’obesitàdell’ospedale “San France-sco”, il personale dell’Uo diPediatria incontrerà bam-bini e genitori per forni-re informazioni circaun’alimentazione correttae uno stile di vita adegua-to, i controlli periodici daeffettuare a livello ambu-latoriale per evitare il so-prappeso ed obesità, ed ef-fettuerà visite per elabora-re l’indice di massa corpo-rea per la diagnosi di obe-sità-soprappeso.

Un momento del consiglio di sabato a Lagonegro

Lunedì 10 ottobre 20118 _Potenza e Provincia_

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Basilicata MezzogiornoPAG. 2Data 10.10.2011 N. 6

No al turbogas in ValbasentoPollice verso di De Filippo al progetto di centrale a idrocarburi: “Sorgenia investa in energia pulita”

Verso un modello avanzato di energia da fonti rinnovabili. Senza ristoro, stop a nuovi pozzi petroliferi

Più energia, sì. Ma puli-ta. In Basilicata si lavora a un “modello avanzato di produzione di energia pulita”, che non può con-ciliarsi con la produzione di energia elettrica da fonti fossili. Non solo. In tema di risorse energeti-che, occorre ribadire che in territorio lucano “non sorgeranno altri pozzi pe-troliferi” fino a quando lo Stato non risarcirà la re-gione con un “gettito stra-ordinario”, attenendosi co-munque al memorandum connesso alle estrazioni di idrocarburi sottoscritto da Regione e Governo. Il presidente della Regio-ne Basilicata Vito De Filip-po, in due momenti dif-ferenti, è intervenuto sui temi dello sviluppo ener-gentico e della salvaguar-dia ambientale. In partico-lare, De Filippo ha chiesto alla società Sorgenia Spa, titolare di un giudizio fa-vorevole di compatibilità ambientale rilasciato dal Ministero dell’ambiente nel 2009 per la costru-zione di una centrale di

generazione elettrica a turbogas in Val Basento, di rinunciare alla realizzazio-ne dell’impianto e ricon-vertire gli investimenti su energia puli-ta.Il presidente della Giunta regionale ha spiegato che “la questione energetica è rilevante per il Paese, ma non più della questione ambientale. La Basilicata è una terra ricca di energia

e di ambiente che deve necessariamente far coe-sistere queste due pecu-liarità. Per questo - ha con-tinuato - il nostro modello

è quello di candidarci ad essere l’hub energetico del Paese, ma traghettan-do dalle opportunità e i

problemi che ci presenta la localizzazione del più grande giacimento di idrocarburi in terraferma d’Europa nel nostro sot-

tosuolo, verso un modello avanzato di produzione di energia pulita. E a Sorge-nia chiediamo di tralascia-

re un’ipotesi legata alle fonti fossili per seguirci in questo progetto innova-tivo”.Non si è fatta attendere la

risposta del-la società energetica che avrebbe espresso la propria di-sponibilità a confron-

tarsi con la Regione sulla richiesta venuta dal pre-sidente De Filippo, sotto-lineando, al tempo stesso,

la necessità del gruppo di muoversi in un quadro di certezze sia per gli investi-menti che per i tempi.“La posizione della Basi-licata è chiara e respon-sabile - ha aggiunto il presidente - siamo pronti a sostenere progetti che hanno la nostra condivi-sione così come ad osteg-giare quelli che dovessero essere calati sul nostro territorio. E siamo pronti a mettere in campo tutto il nostro impegno in en-trambi i casi”. (g.s.)

Il presidente ha chiesto al gruppo di ri-

nunciare alla realizzazione della centra-

le a turbogas e riconvertire

l’attività in un inve-

stimento su energia

pulita

“Siamo pron-ti a sostenere

progetti che hanno la

nostra con-divisione

così come ad osteggiare

quelli che dovessero

essere calati sul nostro territorio”

La società avrebbe confermato la disponibilità a un confronto con la Regione Basilicata

Basilicata Donna. Ripren-deranno gli screening per prevenire i tumori del collo dell’utero e del seno nelle sue primissime fasi. Il progetto è nato nel 1999 per coinvolgere e convin-cere il maggior numero di donne, a sottoporsi gratuitamente -a secon-do della fascia di età- alla vaccinazione contro l’anti-papilloma virus, agli scre-ening mammografici e al pap test. L’iniziativa -visto il successo conseguito- è diventata uno strumento consolidato per la preven-zione della salute delle donne lucane; nel 2007 la Basilicata è stata tra le pri-me regioni italiane ad av-viare la “prevenzione rosa” fiore all’occhiello della sa-nità lucana.Nei giorni scorsi, in un in-contro svoltosi nel Dipar-timento Salute della Re-gione Basilicata, sono stati convocati i rappresentanti della società Alliance Me-dical fornitrice del servi-zio, i sindacati di categoria

ed i rappresentanti dei lavoratori per confermare la revoca delle procedure di licenziamento per i di-pendenti impegnati nelle campagne sanitarie di screening della Regione in servizio nella Centrale Operativa che ha i suoi uffici presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza.La Regione ha reso noto che, nelle more dell’esple-tamento della gara per

l’aggiudicazione del ser-vizio, appena questa sarà bandita sarà concessa una proroga di tipo tecnico del contratto per garan-tire la prosecuzione del servizio. La Alliance Medi-cal si è quindi impegnata a revocare le procedure di licenziamento avviate. Sulla vicenda è interve-nuto il Comitato di crisi costituito da tutte le or-ganizzazioni di categoria delle strutture sanitarie

private accreditate ade-renti a Anisap Basilicata, Sanita’ Futura, Federbio-logi, Fesnap, Federlab. Se-condo il comitato di crisi delle strutture sanitarie è contestabile“il percorso individuato dalla Regione di indire una gara pubbli-ca per l’aggiudicazione di servizi che, secondo quanto prevedono le nor-mative nazionali, possono essere svolti solo da orga-nismi accreditati”. (M.F.)

Ha ripreso regolarmente la propria attività da lu-nedì scorso la postazio-ne territoriale di soccor-so, con ambulanza base, infermiere professionale e autista soccorritore ubicata all’interno del-la Sata di San Nicola di Melfi.È stato reso noto al ter-mine di una riunione che l’assessore alla Salu-te, Attilio Martorano, ha tenuto con il responsa-bile del 118 in Basilicata Libero Mileti.“Una postazione terri-toriale, ha spiegato l’as-

sessore regionale alla Salute, pronta a coprire tutte le emergenze che dovessero verificarsi nello stabilimento Sata e nell’indotto e lungo il territorio della fascia bradanica.” “Con la di-sponibilità di defibrilla-tori e addetti pienamen-te addestrati a svolgere le manovre di rianima-zione cardiopolmonari, ha aggiunto Martorano, siamo certi di raggiun-gere la piena efficacia e prontezza anche in caso di concomitanza di emergenze”. (M.F.)

Lo screening “rosa” va avanti Prorogato Basilicata DonnaSono stati revocati i licenziamenti alla Alliance Medical. La ditta continuerà a fornire il servizio fino a espletamento di nuova gara

Stanza di ambulatorio dell’ospedale San Carlo

Basilicata Soccorso conferma la massima disponibilità verso Sata e l’indotto per coprire le prime emergenze

Dal 3 ottobre attivo il presidio alla Fiat

Un’ambulanza del 118

Servizio 118: ritorna la postazione a Melfi

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Basilicata MezzogiornoPAG. 3Data 10.10.2011 N 6

La Regione Basilicata si mobilita contro il rischio di soppressione del Tri-bunale di Lagonegro. A scendere in campo è lo stesso presidente De Filip-po, il quale dice che “I pic-coli tribunali lucani non possono essere chiusi, in quanto rappresentano un presidio indispensabile per la legalità e un punto di riferimento per i cittadi-ni, gli operatori del diritto e le istituzioni locali dei comprensori interessati. Per questo la Regione -ha precisato il governatore- si è da subito allertata e attivata per contrastare

non in maniera pregiudi-ziale, bensì supportata da valide e concrete argo-mentazioni, la ipotizzata soppressione da parte del Ministero della Giustizia a seguito dei tagli decisi dal Governo nazionale”. Intervenendo sabato ai lavori del Consiglio co-munale straordinario di Lagonegro, De Filippo ha illustrato i contenuti della mozione approvata dal Consiglio Regionale, all’unanimità, nella seduta del 4 ottobre, per evitare la chiusura dei Tribunali di Lagonegro e Melfi e della sezione distaccata di Pi-

sticci. “Il federalismo vero, e non quello degli annunci con-traddetti da azioni dal for-te contenuto centralistico come le ultime manovre finanziarie del governo -ha sottolineato ancora De Filippo- deve puntare sul decentramento e sul protagonismo delle auto-nomie locali e territoriali, abbinati ad un contestua-le processo di riorganiz-zazione che contempli il riordino e differenziazione delle competenze, la ge-stione in forma associata dei servizi, il contenimen-to selettivo della spesa e

il taglio degli eventuali ed accertati sprechi”. Nel suo intervento, inoltre, il governatore lucano ha ri-badito “il fermo no ai tagli indiscriminati, effettuati solo sulla base di calcoli ragionieristici e sui crudi numeri demografici, che non tengono nel giusto conto la complessità del territorio nazionale, il

rapporto tra dimensione, orografia territoriale, in-frastrutture con il numero degli abitanti, e che col-piscono, in particolare, la Basilicata e le altre piccole regioni meridionali”. A parere di De Filippo, insomma, bisognerebbe potenziare e non disim-pegnare la presenza delle istituzioni e dei suoi pre-

sidi territoriali tra i quali, naturalmente, quelli pre-posti alla tutela dei diritti e della giustizia”.Il Presidente della giunta regionale lucana ha an-nunciato, infine, che la questione sarà affrontata anche dalla Commissione speciale paritetica mista Governo, Regioni, Enti Locali, nella quale è stato nominato giovedì, insie-me ad altri 4 governatori, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni. La Commissione dovrà formulare la proposta di riordino istituzionale del-lo Stato in senso federale.

Il governatore al Consiglio

comunale straordinario di Lagonegro in adunanza aperta: “Im-

possibili i tagli indiscriminati

sulla base di calcoli ragio-

nieritisci”

Così la giustizia è menomataDe Filippo: “Il federalismo punti sul protagonismo delle autonomie locali”

La Regione si mobilita contro l’ipotesi di soppressione del tribunale di Lagonegro. Approvata mozione all’unanimità

Sarà presto costituito l’Osservatorio regiona-le per l’edilizia e i lavori pubblici. Lo ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gen-tile, che ha condiviso la preoccupazione espressa dai sindacati sulla stasi nel settore dell’edilizia. Una bozza di regolamento è stata già consegnata alle parti sociali, gli stessi sin-dacati e le associazioni da-toriali, in un incontro che si è tenuto nello scorso aprile, al fine di ottenere osservazioni per giungere alla stesura definitiva. Non essendo giunta alcuna osservazione, e alla luce

delle sollecitazioni giun-te dal sindacato, l’Asses-sorato ha provveduto al reinoltro del documento indirizzando, questa volta, anche ai sindacati confe-derali, e annunciando che in assenza di osservazioni entro 10 giorni lo si riterrà condiviso e si procederà alla celere costituzione dell’Osservatorio.Parallelamente, il Diparti-mento ha dato corso alle procedure di gara per implementare il sistema informatico che dovrà es-sere di supporto all’Osser-vatorio e i termini di ag-giudicazione della relativa gara scadono il prossimo

7 novembre.“Hanno ragione i sinda-cati - afferma l’assessore Gentile - quando dicono che la situazione è tale da non consentire ritardi e, aggiungo, bisogna fare

presto e bene, laddove per bene intendo anche in modo condiviso. Per questo l’invito è a farci carico celermente della definizione della forma

dell’Osservatorio al fine di renderlo operativo. Dob-biamo essere tutti quanti in grado di superare la fase dell’emergenza, che quotidianamente assorbe

energie di sindacati, as-sociazioni datoriali e uffici regionali, per mettere in piedi un organismo che possa dare risposte più or-ganiche”.

A breve l’Osservatorioper i Lavori pubblici Gentile: “Occorre mettere in piedi un organismoche possa dare risposte concrete all’edilizia”

Operai a lavoro in un cantiere

La questione sarà all’esameanche della Commissione speciale paritetica mista Governo-Regioni-Enti Locali

L’assessore ha condiviso le preoccupazioni dei sindacatiche hanno parlato di stasi del settore

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Basilicata Mezzogiorno

Entro fine anno potrebbe-ro arrivare i primi bambi-ni. La Città della Pace sta diventando realtà. Nei giorni scorsi sono state consegnate dal Comu-ne di Sant’Arcangelo alla Fondazione le prime sei abitazioni ristrutturate con i fondi della Regione per accogliere venti ospiti (rifugiati e richiedenti pro-tezione internazionale). Già a fine mese saranno disponibili gli alloggi per ospitare le famiglie for-mate da tre, quattro, sei ed otto persone, ed una residenza organizzata su tre livelli e composta da reception e spazi comu-ni a pianoterra, e camere da letto e servizi ai livelli superiori. Nelle residenze non ancora ristrutturate sarà possibile accogliere altri 23 ospiti in sei abita-zioni.Oltre alle abitazioni sa-ranno anche utilizzabili alcuni uffici per la gestio-ne dell’iniziativa nel com-plesso monumentale del Monastero di Santa Maria di Orsoleo. La parola d’or-

dine è integrazione. Per-ciò le abitazioni destinate all’accoglienza si trovano tutte nel centro storico che si articola su tre rilie-vi collinari e convergono nell’area centrale, dove sono situate la piazza principale, la Chiesa Ma-dre, il Comune e le princi-pali attrezzature urbane. “La Regione - ha commen-tato il presidente della Re-gione, Vito De Filippo - in-

sieme alla Fondazione, sta mantenendo la promessa di costruire una città della pace individuando il sito a Sant’Arcangelo e a Scan-zano Jonico. La Basilicata ha fatto suoi i principi di solidarietà e accoglienza, recuperando l’impegno internazionale che Betty Williams da sempre svol-ge. La Città della pace è un segno concreto di impegno a favore dei più

deboli. Entro fine anno ar-riveranno i primi bambini che troveranno in Basili-cata migliori condizioni di vita”. I bambini continueranno a vivere con le proprie famiglie in alloggi ubi-cati nel centro storico di Sant’Arcangelo, integrati in rete con le strutture comuni previste nell’area costiera di Scanzano joni-co, dove si sta costruendo

un centro che si preve-de di terminare entro un anno. Già adesso si ha a disposizione una sede amministrativa nel Palaz-zo Baronale.Nel nucleo di Scanzano ionico, in prossimità del mare, sarà realizzata una struttura di accoglienza prevalentemente dedi-cata alle attività comple-mentari all’accoglienza (formazione ed attività

multiculturali) da realiz-zarsi nei mesi primaverili ed estivi avendo a dispo-sizione spazi comuni quali una sala conferenze, una biblioteca, delle aule per la formazione e un’ampia foresteria che consentirà la permanenza degli ospi-ti e degli operatori in que-sta struttura per specifici periodi di formazione, per stage e per iniziative pub-bliche volte all’integrazio-ne ed alla diffusione del modello di accoglienza della Città per la Pace. L’ospitalità di bambini provenienti da aree in guerra è solo uno dei quattro moduli di azio-ne della Città della Pace. Gli altri quattro sono un campus di educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile, un centro per l’organizzazione delle missioni umanitarie, un polo direzionale di gestio-ne e coordinamento e un centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo scien-tifico per la salvaguardia ambientale e le energie alternative.

PAG. 4Data 10.10.2011 N. 6

Il Premio Nobel Betty Williams visita un alloggio in dotazione della Fondazione

Pronti i primi sei alloggiGià entro fine anno potrebbero arrivare i bambini e le loro famiglie

Città della Pace: il Comune di Sant’Arcangelo ha consegnato le abitazioni per venti ospiti

Prevista per il 22 giugnola visita del Dalai Lama

Il rappresentante del leader tibetano è oggi in Basilicata con Betty Williams

Oggi il rappresentante del Dalai Lama, Tseten Samdup Chhoekyapa, accompagnato dalla presidentessa del-la Fondazione Betty Williams (e Premio Nobel per la Pace), visiterà Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo, per pianificare la visita del leader spirituale dei tibetani il 22 giugno prossimo nella Città della pace.La Città è intesa come “un tempo ed uno spazio per l’educazione alla Pace ed alla formazione d’eccellenza”, non solo come un’area di sicurezza per i bambini e le loro famiglie rifugiati o richiedenti protezione inter-nazionale. La formula scelta è quella di un’ospitalità pienamente integrata nei contesti urbani, dove sarà possibile ospitare i bambini provenienti da zone al centro di conflitti armati e il rispettivo nucleo familiare (dando particolare attenzione ai bambini con un solo genitore). Il progetto della Città della Pace per i bambini in Basi-licata nasce da un’idea di Betty Williams, all’indomani dei fatti di Scanzano jonico. Il luogo individuato dal governo come deposito nazionale delle scorie radio-attive, doveva diventare, invece, un luogo di pace. Al progetto la Regione lavora dal 2004. Nel 2007 è stato sottoscritto l’atto integrativo all’APQ di programma, destinando 4,4 milioni di euro alla Città della Pace. Nel 2007 sono state stipulate le convenzioni con il Comu-ne di Sant’Arcangelo e di Scanzano. L’ospitalità di bambini provenienti da aree in guerra è solo uno dei quattro moduli di azione della Città della Pace. Gli altri quattro sono un campus di educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile, un centro per l’organizzazione delle missioni umanitarie, un polo di-rezionale di gestione e coordinamento e un centro di eccellenza per l’ambiente e le energie alternative.

SCAGLIONE (PPU)IL CONSIGLIERE E’ INTERVENUTO AD UNA MANIFE-STAZIONE A TITO SU VITTIME LAVORO

“La gestione delle problematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro costituisce ormai parte integrante della gestione generale nell’impresa e contribuisce a migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa stessa. Saper gestire coerentemente sistemi di sicurez-za e di qualificazione consente nel tempo di ridurre co-sti e rischi, aumentando altresì i livelli di efficienza e di sicurezza dell’impresa”. Lo ha detto il consigliere dei Popolari Uniti Luigi Sca-glione, intervenendo all’Assemblea a Tito per la “sessan-tunesima giornata provinciale delle vittime degli inci-denti sul lavoro”. “Le istituzioni locali - ha aggiunto - non sono distratte o assenti”.

ROSA (PDL)“SERVE UN ATTEGGIAMENTO UNIVOCO SUL FUTU-RO DI SAN NICOLA DI MELFI”

Dopo la notizia della cassa integrazione guadagni ordi-naria presso lo stabilimento Sata di San Nicola di Melfi “le istituzioni e le associazioni di categoria questa vol-ta devono parlare all’unisono e trovare una strategia comune con la Fiat tale da non ostacolare l’azienda e le sue difficoltà di mercato ma neanche poter subire a spese dei lucani le difficoltà della crisi globale e sui di-pendenti il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali. Urge ora un confronto serio e serrato con la Fiat di Mar-chionne per un rilancio delle attività lucane”E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl Gianni Rosa.

AUTILIO (IDV)“L’ENNESIMA ESTERNAZIONE CONTRO LE PICCOLE REGIONI NON DEVE DEVIARCI DAI COMPITI CHE CI ATTENDONO”

“Non cadiamo nella trappola di chi vuole spingerci in trincea, a difesa della Regione, ma piuttosto accettiamo la sfida del federalismo che per noi in Basilicata può di-ventare la soluzione ai problemi di sviluppo ed occupa-zione”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Idv Antonio Autilio.“L’ennesima esternazione contro le piccole Regioni da sopprimere ed accorpare non deve deviarci dai compiti che ci attendono e che sono riassumibili in una riduzio-ne dei costi della politica, nello sforzo contestuale per dare più efficienza ed utilità alla Regione e nell’impe-gno a gestire le risorse strategiche del petrolio e dell’ac-qua oltre a quelle del territorio secondo il modello di eco-sviluppo che ci siamo dati”.

BENEDETTO (IDV) PER IL CAPOGRUPPO “UN DISGUIDO NON PUO’ DI-VENTARE PIU’ IMPORTANTE DEI PROGRAMMI DA DEFINIRE”

“Comunque siano andate le cose a Pomarico in occa-sione dell’annunciata visita del responsabile del Di-partimento Nazionale della Protezione Civile Gabrielli adesso la Regione deve adoperarsi per ricucire lo strap-po istituzionale’ e favorire l’incontro di Gabrielli con l’amministrazione comunale, la comunità di Pomarico e quelle del Materano”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo Idv in Consiglio Nicola Benedetto. “La que-stione del dissesto del suolo e non solo a Pomarico ag-giunge è troppo seria per pensare che un disguido di comunicazione o anche qualche disattenzione possano diventare più importanti dei programmi da definire e concordare fra Governo, Regione e Comuni e finanziare per mettere in sicurezza i centri abitati, le aziende agri-cole e i territori del Materano. Sono convinto dunque che sia il presidente De Filippo che l’assessore alle Infra-strutture Gentile si adopereranno per concordare con Gabrielli una nuova data di visita”.

Dal Consiglio

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Basilicata Mezzogiorno“L’Arte non è cosa nostra” - Inaugurazione mostra RUBRICA

In tutto 43 le opere esposte, a partire da oggi, nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo in Largo Pignatari a Potenza per la mostra dal titolo “L’Ar-te non è cosa nostra”. Dipinti, sculture, fotografi e e installazioni selezionati per rappresentare la Basilicata al Padiglione Italia, nell’ambito della 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, ricadente nel 150esimo an-niversario dell’Unità d’Italia. Il curatore della mostra, Vittorio Sgarbi, in col-laborazione con Arthemisia Group srl, ha voluto conferire all’iniziativa una dimensione del tutto inconsueta. Coraggioso, inusuale e titanico il pro-getto che, estendendosi a tutte le Regioni e agli Istituti di Cultura Italiani all’estero, intende docu-mentare lo stato dell’arte italiana contemporanea attraverso una ricognizione, vasta quanto rigo-rosa, degli artisti italiani viventi e operanti negli ultimi dieci anni. Una sorta di “mappatura”, mai realizzata prima, della storia dell’arte contempo-ranea in tutte le sue declinazioni. Una commissione di studio ha raccolto e valutato il lavoro di migliaia di artisti, al fi ne di individuare quelli più rappresentativi. Per ogni Regione oltre mille le candidature pervenute, tra scultori, pitto-ri, fotografi , ceramisti e video artisti.

Le opere degli artisti selezionati saranno esposte nelle Città più importanti, tra cui anche Potenza, consentendo una visuale globale che porterà ad indagare a fondo la creatività italiana. “L’iniziativa - commenta il presidente della Re-gione Basilicata Vito De Filippo - non poteva che raccogliere la nostra attenzione e il nostro soste-gno per molteplici ragioni: sicuramente l’arte e la cultura sono valori in cui crediamo e il Padi-glione Italia alla Biennale di Venezia è un’occa-sione di visibilità da agganciare per la Basilicata, ma soprattutto, è un modo per ribadire il valore unitario dell’Italia”. “Un’occasione - ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - di notevole importanza per l’arte lucana e per i nostri artisti che potranno esprimere, attraverso le loro opere, sensibilità e specifi cità della nostra terra. Un gra-zie - ha concluso il Sindaco - alla Regione Basili-cata, Ente promotore, per aver voluto sostenere e fi nanziare l’iniziativa”. La mostra sarà inugurata questa sera (ore18.30) alla presenza del cura-tore, Vittorio Sgarbi, del presidente De Filippo e del sindaco Santarsiero. Sarà visitabile fi no al 27 novembre, dal martedì alla domenica, compresi i festivi, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 20.30. L’ingresso è gratuito.

L’ARTE NON È COSA NOSTRAPOTENZA

GALLERIA CIVICA DI PALAZZO LOFFREDO

LARGO PIGNATARI10.10 > 27.11.2011

INIZIATIVA PROMOSSA DA PADIGLIONE ITALIAALLA 54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIAPER IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIAA CURA DI VITTORIO SGARBI

> Michele AndrisaniArtista nato a Montescaglioso (MT) nel 1949. Nel suo studio vive e lavora assiduamente ancora oggi. Ha fre-quentato l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Bari. Dopo un lungo periodo di titolarità in Disegno e Storia dell’Arte, in diversi istituti superiori della pro-vincia materana, ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Carlo Levi di Matera. Ha allestito diverse mostre personali e, dal 1970, prende parte a importanti manifestazioni artistiche in tutta Italia. Alla sua opera sono state dedicate diverse pubblicazioni.

> Giovanni Cafarelli Materano di nascita, classe 1949. Potentino d’adozione. Artista e operatore culturale. Nel 1969 frequenta l’Ac-cademia di Belle Arti a Napoli, e poi a Roma. Promet-tente sin da giovane: le sue opere, nel 1966, vengono selezionate per una rassegna a New York. Un anno dopo, con altri artisti, costituisce un gruppo di interven-to spontaneo nell’ambito del comportamento e della poesia visiva. Fondatore del gruppo teatrale, “White theatre”, con cui realizza happening ed istallazioni in scuole, fabbriche, piazze e dell’Associazione “Arti Visi-ve” tesa a proiettare gli artisti lucani sulla scena nazio-nale. Ha diretto per quattro anni il “Perimetro”.

> Carmine Caputo di Roccanova Il paese di origine lo ha voluto nel nome. L’artista lu-cano, diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Milano in Pittura e in Scultura, si laurea in Architettura nel 1998, al Politecnico. Alla fi ne degli anni ‘70 studia una serie di “Quadri polifunzionali”. Dal 1996 è tra i promotori di “Arte da mangiare-Mangiare Arte” e scrive il Nuovo Manifesto di Cucina futurista. Autore, nel 2005, del “Manifesto del Manierismo geometrico”, di performances alla Biennale di Venezia e alle Fiere d’arte di Bologna, Madrid, Basilea, Parigi, Bruxelles, Roma, Bolzano. Organizzatore di eventi a Milano per il Centenario del Futurismo.

> Karmil Rafael CardoneArtista potentino, classe 1985, vive e lavora tra Po-tenza e Roma. Conseguita la maturità presso l’Istituto statale d’Arte di Potenza, si è laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo, a La Sapienza di Roma. La sua ricer-ca fotografi ca “cattura con l’occhio meccanico aree sconfi nate, attraversandole trasversalmente in visioni prospettiche radiali e avvolgenti” e consegna “storie di vita normale, ma con il fascino del mistero, dell’ignoto tutto da conquistare”. Insignito, tra l’altro, del Premio speciale “Passione Italia 2011”, è stato selezionato per la III Biennale dei Giovani Autori di Bibbiena del 2012.

> Dario CarmentanoNato a Matera nel 1960, si è formato come incisore presso la Grafi ca di Via Sette Dolori. Icone sacre, og-getti di culto, ma anche parole e parolacce sono gli elementi della sua ricerca incentrata sui simboli ad alto valore antropologico e forte impatto socioculturale. Guarda al valore primordiale dei simboli e ragiona sulle radici fonetiche e culturali di una frase: ne deriva un’analisi minuziosa della devozione e ritualità collet-tiva condotta con atteggiamento ironico e dissacrante. Ha partecipato a molteplici rassegne d’arte di carat-tere internazionale dall’Europa alla Russia, dagli Usa all’America latina, dal Giappone all’Australia.

> Daniela CataldiNata nel 1977 a Marconia. Freelance nel campo pit-torico e del restauro, si è formata al Liceo Artistico di Matera, prima, e al corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma, poi. Dal 2003 insegna Disegno e storia dell’arte tra Pescara e a Bari. Dal 2009 ha ripreso l’attività calcografi ca presso la Grafi ca di Via Sette Dolori di Matera. Nel 2011 tre sue opere vengo-no selezionate per la 14esima Triennale Internazionale di Piccole Forme Grafi che di Lodz, in Polonia. L’opera “Distorsione” è esposta, accanto a grandi maestri del ‘900, nella mostra “La vitalità del Segno” nel Mona-stero delle Benedettine di Lecce.

> Pasquale Ciliento L’artista, nato a Melfi nel 1949, studia Ceramica nell’Istituto d’Arte di Calitri e Firenze. Completa la sua formazione artistica presso l’Istituto Superiore di Industrial Design di Firenze. Ha partecipato a molte manifestazioni culturali come alla realizzazione di oltre 100 pannelli per la mostra “Melfi . Storia di un popolo e di un territorio” per la Biblioteca “G. P. Nitti”. È del 1972 la sua prima personale: sarà seguita da decine esposizioni in Italia, ma anche a Parigi e a Vien-na. Nel 1990 fonda la Casa Editrice Libria di Melfi per la quale ha curato diverse pubblicazioni come grafi co, fotografo e pittore.

> Salvatore ComminielloArtista potentino, classe 1958. Tra i primi diplomati dell’allora neonato Istituto Statale d’Arte. A vent’anni la sua prima personale al CO.S.P.I.M., di cui si rende componente attivo. Negli anni ’80 entra a far parte dell’Associazione “Arti Visive V Generazione” che, con la rivista “Perimetro”, proietta l’arte lucana ad una dimensione più vasta. Tra i riconoscimenti, la segnala-zione della critica al Premio Nazionale di Arte contem-poranea “A.Volpi” di Pisa. L’attitudine alla ricerca lo porta a sperimentare l’uso di cellophane o poliuretano espanso, capaci di “materializzare” le trasparenze e dare corpo alla terza dimensione.

G A L L E R I A C I V I C A D I P A L A Z Z O L O F F R E D O

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Basilicata Mezzogiorno“L’Arte non è cosa nostra” - Inaugurazione mostra RUBRICA

> Giovanbattista De AngelisFormatosi all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, a metà degli anni ’70. Presto si distacca dalla pittura in-formale per ricercare nuove forme artistiche in grado di proporre un’arte impegnata. Di qui l’“Arte Iberna-ta” che, nella simbiosi sincronica di immagini pittoriche e segno, mette a nudo malefatte della politica, storture sociali, inquinamento, mafi e ed ecomafi e. La sua de-nuncia passa attraverso operazioni culturali e politiche in cui l’arte fa leva sulla forza primordiale dei quattro elementi fondamentali: acqua, aria, fuoco e terra si ribellano contro tutti coloro che tentano di sconvolgere gli eco-equilibri.

> Bruno Di Lecce Artista materano, classe 1980, vive e lavora a Berli-no. Laurea in Architettura all’università La Sapienza di Roma e specializzazioni tra Parigi e Berlino. Spazio e identità sono i punti focali della sua ricerca. Attraverso misurazioni, rilievi, ricostruzioni 3D, azioni performa-tive, il suo lavoro produce effetti stranianti, sposta il punto di vista evidenziando la crisi delle concezioni dualistiche del pensiero: interno-esterno, soggetto-oggetto. La memoria è spesso residuo di senso che sot-tende le cose, un fl usso vitale sempre attivo: passaggi, tracce, scie diventano possibilità per la creatività di un ribaltamento, di salti spazio-temporali.

> Franco Di PedeNato nel 1937 a Matera, dove ancora oggi svolge la sua attività artistica. Diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e la facoltà di Architettura. Pittura, architettura, scultura, fotografi a, design e storia locale: sono i campi in cui spazia il suo interesse. Ha collaborato con giornali e riviste specializzate. Come animatore culturale ha con-tribuito a tener viva l’attenzione sul valore singolare dell’habitat dei Sassi organizzando una serie di wor-kshop sul tema del recupero e della conservazione dei rioni materani. Numerose le sue personali, in Italia e all’estero.

> Maria DitarantoDi origini pugliesi è lucana d’adozione. Nata a Puti-gnano (BA) nel 1968, ha compiuto gli studi a Taranto presso la scuola per tecnici pubblicitari, diplomandosi nel 1987. Vive e lavora a Potenza. La sua carriera arti-stica ha avuto inizio nel 1995, quando da autodidatta ha cominciato a dipingere. In occasione del Giubileo del 2000 ha realizzato il ciclo di tele della Volta di San Valentino nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Abriola e una serie di dieci litografi e che rappresen-tano l’amore sacro e l’amore profano. Ha realizzato il dipinto “Le meditazioni di Francesco” donato dalla città di Potenza alla città di Assisi nel 2010.

> Marino di TeanaFrancesco Marino, nato a Teana nel 1920, vive in Francia. Dal paesino lucano nel 1936 emigra a Buenos Aires dove si forma alla scuola Politecnica Salgueira e alla Scuola delle Belle Arti. Nel 1953 rientrato in Euro-pa si stabilisce a Parigi. La critica internazionale ha de-dicato grande attenzione al Marino scultore, architetto, urbanista, pittore e fi losofo. Cavaliere dell’Ordine delle Lettere e delle Arti in Francia e membro dell’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires. Insignito della Medaglia d’argento dell’Accademia Francese di Architettura nel 1987, nel 1997 è stato invitato al 26° International Symposium of Art - Academy of Arts di Seul, come rap-presentante dell’Europa.

> Rocco Falciano Nato nel 1933 a Potenza, si trasferisce a Roma nel 1963. Qui frequenta lo studio di Marino Mazzacura-ti. Con Ettore De Conciliis, Carlo Levi, Danilo Dolci ed Ernesto Treccani lavora a grandi opere pubbliche su parete, di ispirazione sociale e civile. Tra i fondatori del Centro di Arte Pubblica Popolare di Fiano Roma-no, dagli anni ’80 si distacca dalla pittura murale per dedicarsi ai paesaggi e a nature morte. Si specializza in acquerelli di grandi dimensioni e approda alla Land Art. Tra le altre, la mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, nel 1983; quella itinerante a Roma e a Reggio Emilia, nel 1993.

> Donato Faruolo Artista potentino classe 1985. Si diploma all’Accade-mia di Belle Arti di Palermo specializzandosi in Gra-phic design e attualmente studia Comunicazioni Visive e Multimediali all’Università IUAV di Venezia. Figlio della digital culture, porta avanti progetti artistici sulle peculiarità estetiche della fotografi a digitale ricono-scendo all’immagine un ruolo chiave nell’indagine dei rapporti tra uomo e reale. Il suo lavoro fa riferimento allo scambio simbolico, ai rapporti tra immagine e immaginario e tra identità e riproducibilità, al tema della fi ducia collettiva nei media. Vincitore di Pagine Bianche per la Basilicata nel 2007.

> Leonardo GenoveseArtista lucano formatosi a Milano dove oggi vive e lavora. Da alcuni anni si dedica alla sperimentazione di linguaggi autonomi di originale ricerca creativa, dif-fi da e rifugge dalla retorica antropologica. Genovese predilige l’espressione con il mezzo fotografi co, con produzioni di cicli intimisti, arcaici, di cronache imma-ginarie. Fra questi ricordiamo: “Il mare immaginario” (1981-1994), “Viaggiatori” (1989-1995), “Di treni di cieli” (2005-2009), “Fotocromi” ( 2009). Tra l’altro, a Milano ha intrapreso, anche, una forma-zione cinematografi ca realizzando alcuni cortometrag-gi e video d’artista.

> Silvio GiordanoNato a Potenza nel 1977, vive e lavora a Milano. La sua ricerca in continua evoluzione si sviluppa nell’am-bito dell’arti visive (video, fotografi a, illustrazione, performance, installazioni) sperimentando la creazio-ne di una sintesi originale tra i diversi linguaggi. Le previsioni catastrofi che dovute all’idea di morte, la di-versità dell’Io, la malattia, il sesso e i danni ambientali sono tra i temi principali attorno ai quali ruota la sua produzione. Vincitore del Premio Celeste nel 2009; del Roma Europa Festival nel 2010. Invitato alla biennale di Video-arte in Korea, ha esposto e New York e all’Isti-tuto Italiano di Cultura a Los Angeles.

> Pino Lauria Nato ad Accettura (MT) nel 1956. Conseguita la ma-turità artistica all’Istituto Statale d’Arte di Potenza, dopo qualche anno abbandona la pittura accademica. L’infl usso delle avanguardie e dell’arte contemporanea lo conduce alla ricerca e all’utilizzo di pelli, metalli e legno assemblati al colore della pittura tradizionale. Nel 1984 frequenta la scuola calcografi ca Grafi ca di Via Sette Dolori. Nel 1990 contribuisce alla fondazione di “Arteria Associazione d’Arte e Cultura”. Tra le va-rie esperienze, la realizzazione delle copertine di tre volumi sull’opera dei compositori lucani dal 500 ad oggi, a cura della Regione Basilicata e della Biblioteca Provinciale di Matera.

> Luciano LongoDa Laino Borgo, dove è nato nel 1967, si trasferisce a Castelluccio Inferiore, dove vive e risiede da tempo. Per la sua formazione pittorica fu certamente determinan-te l’ingresso nel suo atelier del maestro parigino Ma-nuel Sierra-Vasquez, alla metà degli anni ‘90. Parteci-pa alla prima mostra collettiva “Primavera Romana” e riceve dalla giuria il “Premio della critica”. Il 1997 è l’anno della sua prima personale alla galleria “ I Dio-scuri “ di Roma. Tra le numerose esperienze artistiche si ricordi la partecipazione alla collettiva “I Visionari”, nel 2007, alla Galleria Koller di Budapest. Qui, alcune sue opere sono esposte permanentemente.

> Felice LoviscoArtista nato a Melfi nel 1950. Trasferitosi negli anni ’70 a Potenza insegna discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte. Nel 1976 è tra gli ideatori del Centro d´Arte CoS.P.I.M. (Scultori, Pittori, Incisori, Musicisti, e Poeti). Negli anni’80 fonda il collettivo “Arti Visive V Generazione”, arrivando a pubblicare il trimestrale di arte contemporanea a diffusione nazionale “Perime-tro”. Tra i monumenti pubblici si ricordino il Crocifi sso di bronzo sul presbiterio della cappella del Seminario Maggiore di Basilicata e i 14 pannelli bronzei della via Crucis, inaugurati nel 1991 alla presenza di Papa Gio-vanni Paolo II.

> Massimo Lovisco ed EllepluselleMassimo Lovisco (Potenza 1976) si è laureato al Dams di Bologna in Psicologia dell’arte con una tesi sul ritrat-to fotografi co. Ha collaborato con testate musicali come fotografo e suonato in vari gruppi di indie elettronico. Nel 2009, dall’incontro con l’artista Carmen Laurino (Tito 1980), fotografa ed esperta di arti performative, nasce il gruppo ElleplusElle attento alla produzione di oggetti d’arte e alla realizzazione di progetti site speci-fi c. Curiosità, ironia e volontà di lasciare al fruitore un nuovo punto di vista: questo l’intento di ElleplusElle che “fa arte contemporanea con la stessa attitudine di un gruppo indie rock”.

> Vittorio MannoNasce nel 1939 a Squinzano (LE) dove frequenta l’Isti-tuto d’Arte e il Liceo Musicale. Indissolubile il suo lega-me con Matera: qui si trasferisce per insegnare Dise-gno e Educazione Artistica, sino al 1993. Nella città dei Sassi, nel 1976, collabora alla fondazione della Scuola Libera di Grafi ca e segue i corsi di tecnica calcogra-fi ca alla scuola Grafi ca di Via Sette Dolori. Collabora con Strazza ad un corso Internazionale di incisione a Mercatello sul Metauro e con Napoleone all’Universi-tà della Laguna di Tenerife. Tra l’altro, è presente nel Repertorio degli Incisori Italiani di Bagnacavallo e nel Museo Slesiano di Katowice (Polonia).

> Padre Tarcisio MantaDopo gli studi teologici e l’ordinazione sacerdotale, Giovanni Rosario consegue il diploma accademico (1962 al 1968) in Pittura presso l’Accademia di Brera a Milano. La partenza per il Brasile segna l’inizio di una fi tta serie di interventi di ristrutturazione e deco-razione nelle chiese della missione francescana, nello stato di Minas Gerais, che prosegue con il rientro in Italia (1974) in chiese antiche e di recente costruzione appartenenti all’Ordine Francescano e non. Bene noto è il suo mosaico in pietra e smalti sul tema del lavoro sull’intera facciata della chiesa di San Giuseppe Ope-raio di Potenza.

> Gerardo Fornataro Nato a Matera nel 1978, si diploma in fotografi a all’Istituto Superiore di Fotografi a e Arti visive di Pa-dova. La sua è una di fotografi a di ricerca, orientata verso l’utilizzo della tecnologia digitale da cui nascono i suoi lavori caratterizzati dal superamento dei confi ni naturalistici e sensoriali, tipici dell’analogico, e dall’af-fermarsi di una nuova dimensione metafi sica. Vincito-re nel 2007 del Premio “Pagine Bianche d’autore” per la Basilicata, nel 2008 riceve una menzione d’onore al “Prix de la Photographie” di Parigi. Nel 2009 è due volte menzione d’onore all’International Photography Awards di Los Angeles.

> Donato LinzalataA Genzano di Lucania dove è nato nel 1942, vive an-cora oggi. Diplomatosi all’Istituto d’Arte di Bari, fre-quenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1972 la prima personale nei Sassi. E’ tra i soci fondatori della Scuola Libera di Grafi ca della Scaletta. Il contatto con la ricerca plastica europea sancisce l’abbandono della fi gurazione di stampo realistico a favore di una stilizzazione simbolica, tipica delle culture primitive mediterranee. Nel 2005 è invitato alla Prima Biennale Internazionale di Ankara. Si parla di lui nel tomo degli artisti della Generazione anni ‘40 della Storia dell’Arte Italiana dell’900, a cura dello storico Giorgio Di Geno-va nel 2007.

> Aldo Marinetti Nasce a Geelong (Australia) nel 1962 e presto rientra in Italia. Con la famiglia si stabilisce prima a Trasacco (AQ), terra d’origine, poi nel 1981 in Basilicata a Mel-fi , dove vive tuttora. Ha insegnato fotografi a, editoria elettronica, grafi ca in corsi di formazione. Da docente cura i laboratori di comunicazione sociale e produzione video dell’APOFIL e da libero professionista si occupa di grafi ca, produzione video e fotografi a. Si dedica professionalmente alla fotografi a dal 1982. La pas-sione per il bianco e nero, in particolare, lo spinge ad occuparsi dell’intero processo di realizzazione dell’im-magine fotografi ca.L’ARTE NON È COSA NOSTRA

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Basilicata Mezzogiorno“L’Arte non è cosa nostra” - Inaugurazione mostra RUBRICA

L’ARTE NON È COSANOSTRA

> Vito Masi Fino ai primi anni dell’adolescenza ha vissuto in Belgio ed è tornato in Italia solo da ragazzo. Un dettaglio biografi co che si rifl ette nello sguardo sulla sua terra d’origine: di ricerca e di indagine sulle radici, sull’es-senza di un’identità che si è mescolata a infl uenze fi amminghe. Evidente nei toni crepuscolari. Le fi gure si compongono di linee asciutte che man-tengono intatte i contorni, ma perdono ogni orpello per manifestare più chiaramente lo spirito di ciò che rappresentano. Negli ultimi anni amplia la visuale ad un contesto vicino alle fi losofi e orientali e ad una me-ditazione sempre più intensa sull’anima.

> Antonio MasiniNato a Calvello (PZ) nel 1933. Compie gli studi classici e frequenta lo studio di Domenico Spinosa dell’Accade-mia di Belle Arti di Napoli. Una lunga carriera di pittore che di fatto, si insedia nella Nuova Figurazione. Tra i cicli pittorici più importanti: il “Polittico di Bal-vano” sul terremoto del 1980; “I Fratelli Rosselli” omaggio ai due martiri antifascisti uccisi in Francia; “Eclisse della ragione” dedicato ai massacri israeliani di Chabra e Chatila, in Libano. Sue anche grandi opere scultoree in Brasile, Cile, Argentina, Australia, Italia, Canada, monumentali cicli di xilografi e e numerose porte di bronzo.

> Giuseppe MitarotondaLa ceramica che in giovane età ha imparato a lavorare in una fornace a borgo la Martella (MT) incontra la vo-glia di sperimenta varie tecniche: mosaici, bassorilievi, vetrate legate a piombo, cartapesta e soprattutto ma-iolica. Progetti ceramoplastici che schivano le generiche abilità decorative e traggono motivazione e sostanza dalle vicende materane riassunte nella dimensione di memoria e di personale e formale equilibrio, nei sog-getti sacrali come nei temi di vita quotidiana. La sua maturazione artistica è avvenuta grazie alla presenza operativa di artisti quali Josè Ortega, Pietro Consagra, Kengiro Azuma, Luigi Guerricchio.

> Arcangelo MolesPotentino, classe 1954. Inizia ad esporre le proprie opere nel 1975. Formatosi all’Accademia Belle Arti di Roma, si appassiona all’incisione calcografi ca durante i corsi di Ciarrocchi e Barriviera e, successivamente, del maestro Mario Leone a Bologna. Tra i giovani talenti del Collettivo Quinta Generazione, è stato editore della rivista “Perimetro”. Come graphic designe ha curato diversi progetti, interessato all’interazione tra parola visiva e immagine. Ha progettato e allestito numerose scenografi e, spesso monumentali, come per la sede regionale Rai Tg3 e per l’Apt Basilicata. È cittadino onorario di Bernalda.

> Rocco NataleNato a Rapone (PZ) vive e lavora ad Urbino dove insegna Scultura all’Accademia di Belle Arti. Elemento caratterizzante della sua ricerca è l’assemblaggio di materiali come ceramica, rame, bronzo, ferro, pietra, legno. Attualmente il suo interesse è rivolto alla ce-ramica con impasti di terre con cloruro di sodio e ad una scultura che, su strutture di elementi primari, fa vibrare mondi viventi di fauna e di fl ora. Tra le più recenti esposizioni si ricordi: “Memorie del sottosuolo” alla Galleria civica d’Arte di Moderna di Spoleto (2006) e quella intitolata “Immaginazione aurea. Artisti-orafi ” ad Ancona (2001).

> Angelo Palumbo Artista materano classe 1962 e docente di Storia dell’Arte. Fino alla fi ne degli anni ‘90 la sua è stata una produzione istintuale e legata in termini sinestetici al mondo della poesia. Nell’ultimo decennio della sua ricerca artistica si è rapportato ai temi del sociale, sol-lecitato dall’incidenza del quotidiano. Si ricordi “Terra Violata” allo Spazio Fischetti di Ber-nalda, nel 2006: lavori in poliuretano a cui appartiene anche “Fratturazione carsica” in mostra al Padiglione Italia. Il rimando è all’idea di violenza dell’uomo sulla natura che, da un lato, ne determina la distruzione e, dall’altro, ne può favorire una trasmutazione.

> Angelo Rizzelli Nato ad Andrano (LE) nel 1940. Si trasferisce a Matera dove insegna Disegno e Storia dell’Arte. Tra i fondatori, nel 1976, de La Scuola Libera di Grafi ca La Scaletta di Matera e, dal 1988, fa parte dell’Associazione Incisori Grafi ca di Via Sette Dolori. Tra l’altro, ha svolto attività di laboratorio con un gruppo di artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e ha sperimentato le tecniche Collografi che con studenti di università americane. È presente nel Repertorio degli Incisori Italiani nel Gabi-netto delle Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo (RA) e nella Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, Castello Sforzesco di Milano.

> Angela Rosati Nata nel 1964 a Rionero in Vulture è architetto e foto-grafo. Una ricerca orientata nel campo della fotografi a di architettura e di paesaggio che implica un uso della fotografi a in senso astratto e artistico nonché l’utilizzo di materiali diversi, come la ceramica e il tessuto. La sua visione travalica i confi ni della documentazione per arrivare a una visione esperienziale dei luoghi. Negli ultimi anni ha esposto i suoi lavori alla Trien-nale di Milano (2007), alla Biennale di Architettura di Venezia (2009) e al Museo delle Arti del XXI secolo MAXXI (Roma, 2010-2011). Collabora con riviste di architettura e design.

> Gianvito Saladino È nato a Tricarico (MT) nel 1977. Oggi vive e lavora a Bologna. Dopo l’Istituto d’Arte di Potenza, nel 2002 si laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Artista poliedrico, spazia dalla scultura alla pittura e al disegno, mettendo la tecnica a servizio del fattore emozionale. Negli ultimi anni la sua ricerca artistica predilige il ritratto. Tra i riconoscimenti quelli attribuiti, in diverse edizioni, con il Premio di scultura e pittura della Camera di Commercio di Potenza; il Premio Carlo dalla Zorza, indetto dalla Galleria Ponte Rosso di Mila-no; la rassegna nazionale di pittura fi gurativa Premio Artemisia 2007.

> Salvatore Sebaste Pittore, scultore e incisore nato in provincia di Lecce nel 1939. Vive da anni a Bernalda (MT). Formatosi all’Istituto d’Arte di Lecce e al Magistero di Belle Arti di Firenze, intraprende un’intensa attività pittorica, gra-fi ca e scultorea negli studi di Metaponto. Presidente, dal 1975 al 1977, del circolo culturale La Scaletta di Matera e fondatore della Scuola Libera di Grafi ca. Fon-datore e Direttore Artistico della “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto”. Nel 1992 ha esposto i suoi libri d’arte al “Museum of Modern Art” di New York. È inserito nel catalogo “The artist and the book in twentieth - century Italy”.

> Margherita SerraClasse 1943 è un’artista che vive e lavora tra Brescia e Carrara. Dopo la maturità presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara, consegue la laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Dirigente al Co-mune di Brescia in qualità di Architetto sino al 1994, quando decide di dedicarsi a tempo pieno all’arte. Disegni, sculture in bronzo, legno, marmo e vetro di Murano caratterizzati per l’eleganza della materia che si apre ad effetti suggestivi. Fa parte del direttivo del gruppo europeo degli Architetti Artisti Ligne et Couleur di Parigi. Dal 2010 è componente dell’Associazione Sculptors Guild di New York.

> Giovanni SpinazzolaArtista nato a Ferrandina (MT) nel 1972. Conseguito il diploma al Liceo artistico di Matera e all’Accademia di Belle Arti di Brera, negli anni ‘90 collabora con la stamperia d’autore La Spirale dove apprende le tecni-che litografi che, xilografi che, serigrafi che e calcogra-fi che, e con la Leo Burnett Company. Tra le mostre più signifi cative, al di là dei confi ni regio-nali: XV Congresso Europeo per la cardiologia “Zambon Group”, Inghilterra; Concorso della Calvin Klein, Mila-no; Trenta ore per la vita a favore dell’AISM, Milano; Salon 1°, Brera, Milano; Partecipazione alla Giornata Mondiale per la Pace Swatch-Peace Unlimited, Milano.

> 40- Pietro Paolo TarascoIncisore e pittore nato a Matera nel 1956. Nel 1976 realizza le sue prime lastre calcografi che presso la Scuola Libera di Grafi ca di Matera. gli inizi degli anni ‘80 incide matrici che illustrano versi di poeti italiani del ‘900: fra i primi, il conterraneo Leonardo Sinisgalli. A partire dal 1987 realizza ex libris per prestigiose biblioteche e istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. Dal 1990 pubblica cartel-le e libri d’arte su testi di autori del calibro di Tozzi, Pavese, Caproni, e illustra diverse opere, come quelle di Raffaele Nigro. Ha esposto in Italia, Svizzera, Dani-marca e Polonia.

> Vitantonio TelescaArtista nato ad Avigliano (PZ) nel 1945, ha conseguito nel 1971 la Licenza in Teologia Dommatica presso la Facoltà Teologica della Pontifi cia Università Lateranen-se di Roma e, pochi anni dopo, la Laurea in Filosofi a con indirizzo psico-pedagogico presso l’università “La Sapienza”. Tra le pubblicazioni si ricordi il reportage fotografi co a colori il volume “Se ne va un Padre” dedicato a Mons. Ennio Appignanesi Arcivescovo di Potenza. Tra le esposizioni: quella dei 60 scatti della via Crucis realizzate a Sydney durante le Giornate mondiali della Gioventù nel 2008, presso la Galleria civica di Potenza nel 2009.

> Nino Tricarico Le esperienze formative dell’artista potentino nasco-no nell’ambiente dell’avanguardia napoletana degli anni ‘60 segnati dall’amicizia con Calabria, Greco, Gianquinto, Treccani. Sarà la pittura di quest’ultimo il riferimento della ricerca di Tricarico, svolgendo sempre più in chiave astratta quella verve lirica, di intensa osservazione dei segni dell’uomo che connoterà i suo lavoro. Ha esposto presso: il Palms Shore Gallery di New York; l’Istituto Italiano di Cultura Amterdam; il K18 Università di Kassel; il Gummeson’s Kunst Gallery di Stoccolma. E’ considerato tra i fondatori e protago-nisti del gruppo “Il nuovo lirismo italiano”.

> Antonio TrivignoLasciati gli studi di Architettura, nel 1980, rientra in Basilicata e fonda ad Accettura uno studio di comuni-cazione visiva per la documentazione e valorizzazione del territorio. I suoi scatti indagano la religiosità po-polare; il paesaggio lucano; la natura morta in bianco e nero. Anche l’architettura è tra i suoi soggetti: pale d’altare, crocefi ssi, affreschi. Una fotografi a che nulla concede all’improvvisazione, basata sull’osservazione e pre-visualizzazione. Meditata e lenta come i processi di stampa degli albori. Appassionato di grafi ca si è de-dicato, tra l’altro, alla creazione di marchi, manifesti e all’immagine del comitato regionale dell’Unicef.

> Nunzio PerrucciNato a Matera nel 1930 comincia a dipingere da ra-gazzo. Ha avuto modo di approfondire diversi periodi di pittura, scultura e poesia. Dal periodo “Concreto-gestule” dalle costruzioni imponenti al periodo “Cupo” della decadenza spirituale; dalla “Nuova fi gurazione” dalla pittura-materica al “Selezionismo” fi no al perio-do, intrapreso dal ‘98, “Nuova visione” con una tec-nica nuova da quadro-scultura. Ha dipinto oltre 1500 opere e realizzato sculture in argilla, cemento colorato e metallo. Tra le operazioni più recenti “Global-arte” (2004): un percorso di 55 anni d’arte nel suo labora-torio. È membro dell’Accademia Tiberina.

POTENZA GALLERIA CIVICA

DI PALAZZO LOFFREDO LARGO PIGNATARI

10.10 > 27.11.2011

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 08.10.2011 PAG.8

Sabato 8 ottobre 2011VI IPOTENZA CITTÀ

SANITÀ E TAGLILA NUOVA TASSA SULLA SALUTE

ESENTIHanno diritto all’esenzione tutti coloro chehanno un reddito familiare Isee inferiore a14mila euro o gli affetti da particolari patologie

ESENTIEsentati anche chi ha meno di 6 e più di 65anni, con reddito inferiore a 36.151 euro, idisoccupati con meno di di 8.263 euro l’anno

Come si paga il ticketper visite e farmaciChi è esente, chi deve pagare, come funziona in Basilicata

SanitàObiettivo semplificazione

È stata una mattinata intensa quel-la dell’assessore regionale alla Sanità,Attilio Martorano. L’ennesima, daquando è cominciata la storia dei nuoviticket. O, come li chiamano i sindacati,«la tassa sulla salute». Per l’utente pococonta se a imporre la gabella è stato ilGoverno nazionale (con la legge 111del 2011) o la Regione, a sua volta«strozzata» dai tagli imposti dalla ma-novra. Quello che conta è che si paga.E pagano sempre gli stessi: lavoratoridipendenti e ceto medio. Quello chevale sono i soldi da scucire e le file dafare. Come quella provata mercoledìmattina al S. Carlo dallo stesso asses-sore Martorano, che ha misurato la suaattesa in 27 minuti. Altri comuni cittadi-ni hanno raccontato di essersi sorbitafile anche di 40 minuti. Ma il punto èche c’è ancora molta confusione sottoil cielo. Su cosa fare. Su come farlo. Ur-ge semplificare le procedure. E, conquesto intento, ieri mattina Martoranoha tenuto incontri con rappresentantidi medici e farmacisti: «riunioni profi-cue». Per la collaborazione dei Patrona-ti bisognerà attendere. Come la fanciul-la col gonnellino dondolante del film «Ibasilischi»: «la risposta fra tre giorni».

[mi.sa.]

66,15EUROSi possono prevederecomplessivamente ottoprescrizioni. Il tettomassimo del ticket è di36,15 euro per la quota di«compartecipazione» e di30 euro di ticket aggiuntivo

2,50EUROÈ la quota massima che puòessere pagata per unasingola ricetta farmaceuticaquando il reddito Isee delnucleo familiare supera i 30mila euro all’anno

MIMMO SAMMARTINO

l Ma come funziona la nuova norma-tiva relativa ai ticket sull’assistenza sa-nitaria? Che cosa deve fare un utente percapire se è esente o se deve pagare? Equanto? Proviamo a ripercorrere il cal-vario del cittadino-utente con esempi pre-si in prestito da situazioni reali. In prin-cipio l’utente si reca dal medico o dalpediatra per farsi prescrivere le presta-zioni o i farmaci. A questo punto, perquanto concerne le prestazioni speciali-stiche e ambulatoriali, già va effettuatauna prima distinzione. Riguarda gli esenti(dal pagamento del ticket) e i non esenti.

ESENTI - Sono esentati dal pagamentotutti coloro che appartengono a una seriedi categorie: affetti da patologie croniche einvalidanti o da malattie rare; invalidi diguerra titolari di pensione; invalidi perservizio; invalidi civili (fra il 67% e il 100%di invalidità riconosciuta); invalidi civilicon meno di 18 anni; danneggiati da vac-cinazione obbligatoria, trasfusioni, som-ministrazioni di emoderivati; vittime diterrorismo e criminalità organizzata e iloro familiari; ciechi e sordomuti; donneesenti per gravidanza; ex deportati daicampi di sterminio titolari di pensione;infortunati sul lavoro (per il periododell’infortunio e per le patologie connes-se); assistiti con Isee che risulti pari oinferiore a 14 mila euro. Sono esenti ipazienti di età inferiore a 6 anni e quellisuperiori a 65, se con un reddito Isee in-feriore ai 36.151,98 euro l’anno; i disoc-cupati con reddito inferiore a 8.263,31 eurol’anno, o 11.362,05 eurose c’è il coniuge, conl’aggiunta a questa ci-fra di 516 euro per ognifiglio a carico.

L’utente deve ottene-re il tesserino di esen-zione che è rilasciatodall’Azienda sanitariacompetente per territo-rio. Il medico, a seconda del tipo di esen-zione, indica sulla ricetta il codice di ri-f e r i m e n t o.

ESENZIONE ISEE - Ma come si auto-certifica la propria posizione Isee (qua-lora si ritenga di aver diritto a esenzioneper reddito)? È il calcolo del reddito fa-miliare che tiene conto anche di eventualiproprietà immobiliari e del numero deicomponenti di una famiglia. Gli enti abi-litati a rilasciare la certificazione sonol’Inps, i Caf, gli uffici comunali. Per lacollaborazione (eventuale) dei Patronati,bisognerà attendere una risposta entrolunedì. Con questa attestazione e i moduliconnessi l’utente può richiedere il tesse-rino di esenzione. Chi ritiene di superarela soglia di reddito Isee di 30 mila euroannui può ovviamente evitare di certi-ficare alcunché.

NON ESENTI - Per i non esenti, il me-dico procede alla prescrizione sulla ricettaper le prestazioni specialistiche e ambu-latoriali. Le ricette possono prevedere unmassimo di otto prestazioni (purché re-lative alla stessa branca: ad esempio, tutteanalisi di laboratorio o tutte prestazioniattinenti la radiologia e via dicendo).

QUANTO SI PAGA - Facciamo l’esem -pio di un utente (non esente) sulla cuiricetta è prescritta l’effettuazione di 7 ana-lisi: ferro (2,58 euro), urine (2,58), emo-cromo (4,65), prelievo sangue (2,58), crea-tinina (2,58), glucosio (1,55), transaminasi(5,16). Il totale ammonta a 23,23 euro. Cifrache dovrà essere pagata per intero poichéinferiore alla soglia dei 36,15 euro.

Altro esempio relativo alla prescrizionedi una ecografia all’addome (60,46 euro) edi una ecografia al muscolo tendineo

(28,41 euro). Il totale fa88,84 euro. In questo ca-so, l’utente (non esente)dovrà pagare non l’in -tera cifra, ma i 36,15 eu-ro (soglia massima pre-vista).

TICKET - Il Governonazionale ha introdotto

(con legge 111/2011), sempre per la fascenon esenti, un ticket aggiuntivo di 10 euro.Vanno aggiunti a quanto si pagava sopra(negli esempi citati, i 23,23 euro o i 36,15

TESSERINOL’utente deve ottenere iltesserino di esenzione

rilasciato dall’Asl

BRINDISI LO HA DETTO IL SINDACO DI POTENZA E DELEGATO ANCI AL MEZZOGIORNO, SANTARSIERO, APRENDO I LAVORI

«Occorre un federalismo veronon quello a pezzi di questi anni»

euro). La Regione Basilicata ha peròrimodulato il versamento di questo tic-ket aggiuntivo. Sulla base del valoredelle prestazioniprescritte sulle ri-cette: sotto i 5 euronon si paga nulla;fra 5 e 10 euro il tic-ket è di 4 euro; fra 10e 30 euro si paga 8euro; fra 30 e 50 euro,15 euro; fra 50 e 100euro, 25 euro; oltre i100 euro, il ticket da pagare è di 30 euro.Dunque, il massimo che un utente po-trà pagare sono 36,15 euro di «com-partecipazione», più 30 euro di ticket

aggiuntivo. Per un totale di 66,15 euro.

FA R M AC E U T I C A - Sul fronte dellafarmaceutica, quan-do non si ha dirittoall’esenzione (com-preso il reddito Iseeinferiore a 14 milaeuro), il ticket per ri-cetta varia da 1,50 a2,50 euro. Paga 1,50euro a ricetta chi haun reddito compreso

fra 14 mila e 22 mila euro; 2 euro perreddito compreso fra 22 mila e 30 milaeuro; 2,50 euro a ricetta per i redditiIsee superiori a 30 mila euro l’a n n o.

IL MEDICOIl medico, a secondadell’esenzione, indicasulla ricetta il codice

l «Al Paese serve subito unfederalismo vero, non quello “pe z-zi” arrivato in questi anni, a partiredal decreto legislativo dello scorsomarzo, ma un federalismo vero chedia subito autonomia finanziariaed economica ai Comuni».

È l'appello lanciato da Vito San-tarsiero, sindaco di Potenza e de-legato Anci per il Mezzogiornoaprendo i lavori della terza gior-nata dell’assemblea che si è tenutaa Brindisi, dedicati al tema dellaspesa produttiva e dei tagli linea-ri.

Per Santarsiero «il federalismo èla sfida su cui si gioca il futuro delnostro Paese che lo porterà o allasua distruzione o al miglioramentogenerale». Secondo il delegato Ancialle politiche meridionali occorreuna svolta vera: «tutto il Paese deve

comprenderlo, visto che oltre alSud appare evidente che è in crisil’intera Italia».

«In questi anni – ha aggiuntoSantarsiero - si è fatto sentire il

fallimento del programma di svi-luppo 2007-2013 e lo scippo dei 60miliardi di euro dei fondi FASutilizzati come un bancomat pertutt' altro. Abbiamo purtroppo uti-lizzato i fondi europei non già per lepolitiche straordinarie ma per sop-perire alla carenza di fondi per lepolitiche ordinarie, determinandoun uso distorto delle risorse e pri-vando il Mezzogiorno della pos-sibilità di vedere attuato un pianostrategico complessivo. Venuta me-no la gamba dei Fas è stato ine-vitabile vedere le regioni meri-dionali avviarsi verso un profondodeclino». Infine Santarsiero ha ag-giunto che «il Paese si salva se sipunta sui territori. Servono tremesi di tempo cambiare il patto diostabilità e ridare ossigeno alle eco-nomie locali».

l Una serata di botte, urlae danni. Aggredisce il gestoredi un pub nel centro storicodi Potenza. Lo colpisce concalci e pugni e poi si scagliacontro alcuni tavolini del lo-cale, danneggiandoli. Sonointervenuti i carabinieri perplacare la sua ira. Un tren-tenne è stato denunciato daimilitari per lesioni e dan-neggiamento. L’uomo era sta-to invitato dal gestore ad al-lontanarsi dall’ingresso pernon disturbare gli altri av-ventori che stavano trascor-rendo piacevolmente la se-rata. L’invito ha scatenato larabbia del giovane che èpiombato alle spalle del com-merciante colpendolo piùvo l t e.

I carabinieri, prontamentegiunti sul posto, hanno su-bito contattato il pronto soc-corso per far medicare il ge-store colpito e hanno acqui-sito le immagini dei video acircuito chiuso, al fine diidentificare il giovane ag-gressore che nel frattempo siera dileguato tra la folla.

I successivi accertamentihanno consentito di risalireall’identità dell’uomo che èstato denunciato all’autoritàgiudiziaria per lesioni e dan-neggiamento. [s. gugl.]

8P R E S TA Z I O N ISono otto, al massimo, leprestazioni specialistiche oambulatoriali che possonoessere contenute in unasingola ricetta. Devonoriferirsi tutte a unamedesima branca

I N T E R V E N TO Il sindaco di Potenza

CENTRO STORICO

Botte al pubIl gestorelo allontanae lui lo colpisce

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.10.2011 PAG.9

Domenica 9 ottobre 2011 I VII

SOS AMBIENTEBASILICATA SOTTO OSSERVAZIONE

LA NOTAIn una lettera inviata alle Istituzionicoinvolte, l’agenzia per l’ambiente chiedecontrolli, restrizioni e i piani di intervento

I RIFLESSI DELL’INCIDENTENel dossier rassicurazioni dopo l’incidentedel 2 ottobre: a Lavello sostanzeorganiche volatili senza variazioni

IL PROBLEMA IL COMUNE DI BELLA SUL PIEDE DI GUERRA: «NON POSSIAMO ANDARE AVANTI COSÌ»

Rifiuti, schizzano alle stellei costi del conferimento

l Non c’è solo l’i n c e n e r i t o re.Ora una nuova «guerra» rischiadi scatenarsi sul fronte dei ri-fiuti in Basilicata. Al centro icosti di conferimento in disca-rica cresciuti in maniera espo-nenziale nell’ultimo anno e mez-zo. A denunciare la situazione

gli amministratori comunali diBella che da oltre un anno sibattono perchè i costi venganoridotti. In particolare, secondoquanto denunciano nell’ultimoanno e mezzo, da gennaio 2009ad agosto 2011, i costi del con-ferimento per il loro comune sisono più che raddoppiati. Pas-sando dai 110 euro a tonnellatadell’inizio 2009 agli attuali 200euro a tonnellata di agosto 2011.Cifra a cui si deve anche ag-giungere il 21 per cento di Iva.Sotto accusa, per il comune diBella, la società che gestisce ilservizio. «Il continuo aumento

dei costi di conferimento in di-scarica dei rifiuti solidi urbani -precisa l’assessore comunale alramo, Vito Leone - rende vanoogni tipo di programmazione ,costringendo i Comuni o a tro-vare risorse aggiuntive al pro-prio bilancio o ad aumentare laTarsu e la Tia ai cittadini. L’au -mento indiscriminato in disca-rica vanifica le politiche attivatedai comuni virtuosi, e penalizzai Comuni che si stanno attivan-do nella raccolta differenziatache ha raggiunta già il 30 percento . Il Comune di Bella già dal2007 attua la raccolta differen-

ziata porta a porta ed ha eli-minato tutti i cassonetti dal cen-tro abitato. La situazione è or-mai insostenibile sia per il Co-mune sia per i cittadini». Il pro-blema è stato più volte postoall’attenzione degli organi com-petenti, chiedendo il controllo

dei costi di conferimento. Gliamministratori comunali han-no più volte scritto a Regione,Provincia, Prefettura, Associa-zioni dei consumatori. Ma, pocoo nulla, è servito per risolvere ilproblema. Ed oggi gli ammini-stratori del Comune di Bella non

sono più disposti a tollerare ul-teriori costi. «Sia il Comune sia icittadini non sono più dispostiad essere massacrati con au-menti indiscriminati» concludel’assessore , lasciando intendereche da Bella potrebbe partireuna nuova protesta. [a.i.]

RIFIUTIIl paese diBella è senzacassonetti perla raccolta diimmondizia

.

l «Da una rapida lettura deidati di qualità dell’aria acqui-siti da Fenice spa sembrerebbeche non emergano valori allar-manti». La rassicurazionedell’Arpab arriva in una rela-zione di dieci pagine sull’incen -dio avvenuto il 2 ottobre scorsonel termovalorizzatore di SanNicola di Melfi. Un dossier fattodi dati, fotografie, grafici e con-siderazioni conclusive con cuil’agenzia regionale per la pro-tezione ambientale ricostrui-sce l’evento e soprattutto ana-lizza le conseguenze delle fiam-me. In particolare, secondoquanto spiega l’agenzia, a cau-sa della bassa intensità del ven-to, le sostanze organiche vola-tili non si sono diffuse. «Daicampionamenti effettuati ri-sultano valori di sostanze or-ganiche volatili apprezzabiliproprio nell’area di stoccaggiodel forno rotante dove si è svi-luppato l’incendio - precisal’Arpab - Nell’area ad ovestdell’impianto i valori riscon-trati sono al di sotto del limitedi rilevabilità». Zona che, poi,non ha risentito in alcun mododel problema è quella di Lavellodove «i dati di benzene, toluenee xylene registrati non mostra-no marcate variazioni rispettoa quelli registrati nei giorniprecedenti l’evento considera-to». Questo, come spiegato, gra-zie alla favorevoli condizionimeteorologiche che si sono re-gistrate quella notte. «Le con-dizioni meteo mostrano ventidi bassa intensità che unita-mente alle condizioni metereo-logiche notturne non hanno fa-vorito la dispersione dei fumi -continua l’Arpab i dati dellaqualità dell’aria della centra-lina San Nicola di Melfi nonpresentano variazioni di rilie-vo tali da indicare una propa-gazione dei fumi dell’incendioad ovest». Qualità dell’aria ok,dunque. Si, ma solo da una ra-pida lettura perchè - come pre-cisa la stessa Arpab - «la con-ferma delle evidenze si avrà so-lo quando saranno pervenutinella loro completezza, e suc-cessivamente analizzati in det-taglio, i dati della rete delle cen-traline gestite direttamente daFenice». [a.i.]

Dal 2009 al 2011 i costiraddoppiati. L’assessore

Leone: «Situazioneinsostenibile»

«Rischio incidente rilevanteserve piano emergenza esterno»Fenice, allarme dell’Arpab. Si informi la popolazione sulle misure di sicurezza

I VALORISecondo l’Agenzia non vi sono

valori allarmanti rispettoalla qualità dell’aria

ANTONELLA INCISO

l Poteva succedere di peggio. L’in -cendio che si è sviluppato nella nottetra sabato e domenica scorsi neltermovalorizzatore di San Nicola diMelfi poteva avere ben altre con-seguenze. Per fortuna così non èstato. Ma il problema resta, ancheperché l’impianto Fenice potrebbeessere considerato «un’industria arischio incidente rilevante» ossiau n’azienda che utilizza sostanze po-tenzialmente pericolose.

A sollevare la questione ed a chie-dere interventi sulla vicenda dell’in -ceneritore questa volta è l’Arpab. Inuna nota inviata alle Amministra-zioni coinvolte nella vicenda, infatti,l’agenzia per la protezione ambien-tale lucana solleva proprio la que-stione chiedendo gli interventi pre-

visti dalla normativa europea, a co-minciare dell’informare le comunitàlocali sulle misure di sicurezza chedevono essere portata avanti. «L’in -cendio sviluppatosi la notte del 2ottobre, che non è il primo ad averinteressato l’impianto, - scrive l’Ar -pab nella nota - è un’ulteriore con-ferma del fatto che il termovalo-rizzatore Fenice di Melfi, andrebbetrattato, a parere dell’Arpab, comeu n’industria a rischio di incidenterilevante e quindi sottoposta a con-trolli, restrizioni ed adempimenti trai quali, ad esempio, il Piano di emer-genza esterno e informazioni allapopolazione sulle misure di sicurez-za. Sarebbe opportuno sviluppareogni iniziativa istituzionale utileall’approfondimento e all’applicabi -lità di quanto suggerito». Insomma,l’Arpab chiede, oltre ai controlli, di

allertare le comunità locali e di pre-pararle sulle misure di sicurezza ne-cessarie in caso di incidente. Di-vulgando, molto probabilmente con ilcasa casa come avvenuto in altriterritori a rischio della regione, de-plian e documenti che spieghino allagente come comportarsi in caso diincidenti rilevanti. Una sorta di at-tività di prevenzione necessaria, pe-rò, ad evitare che eventuali situazionidi emergenza possano degenerare.L’invito è chiaro ed inequivocabile.Ora, naturalmente, la parola passaagli altri organismi interessati chedovranno valutare e soprattutto pre-disporre gli atti necessari perchè ipiani diventino operativi. Nessuno siaugura che gli incidenti possano ve-rificarsi, ma è ovvio che se ciò do-vesse avvenire è meglio per le po-polazioni essere preparate.

L’I M P I A N TO Nella foto una veduta del termovalorizzatore Fenice

Il particolareSostanze pericoloseecco cos’è il rischio

di incidente rilevanteIl rischio di incidente rilevante

riguarda quelle aziende che fannouso di materiali potenzialmentedisastrosi per l'ambiente (infiam-mabili, tossiche, esplosive). Que-sto tipo di aziende sono soggetteall'autorizzazione integrata am-bientale (AIA), con la quale l'Unio-ne Europea mette in atto strategiaIPPC, e interessa i complessi indu-striali più pericolosi: dalle attivitàenergetiche alla produzione e tra-sformazione dei metalli, dall'indu-stria dei prodotti minerari a quellachimica, e comprende anche lagestione dei rifiuti. Le industrie diquesti settori lavorano su sostan-ze pericolose, e, sebbene le pro-babilità che si verifichino incidentisiano molto basse, se un inciden-te dovesse capitare potrebbe ave-re effetti devastanti e in alcuni casi? ad esempio in caso di prossimi-tà tra gli stabilimenti, come in al-cune aree in cui si registra un'altadensità di insediamenti ? genera-re pericolosissimi effetti a catena.

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

L’Arpab«Nessun valoreallarmantenell’ambiente»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.10.2011 PAG.10

Lunedì 10 ottobre 2011 I III

QUALITÀ DEI SERVIZIMENSE SCOLASTICHE

GLI ACCERTAMENTINon si trattava di nasello italiano, comeprevisto dal capitolato, ma di pesceproveniente dall’Africa senza garanzie di qualità

M OTO R I N OIl«cinquantino»di Mattia sulluogodell’incidentea Melfi.

Scuola di Piazza del Popolofalso merluzzo sulle menseLauria: sequestrato pesce di qualità scadente e di dubbia provenienza

PINO PERCIANTE

l L AU R I A . Merluzzo «taroc-cato» agli alunni di una scuolamaterna ed elementare di Lau-ria. È’ quanto è stato riscon-trato nella mensa scolasticadell’istituto comprensivo dipiazza del Popolo dai carabi-nieri della Compagnia di La-gonegro che hanno denunciatoper frode in pubbliche forni-ture il titolare dell’azienda chegestisce il servizio di refezionescolastica anche negli altriplessi scolastici della cittadinavalligiana dove, a quanto pare,non sono state riscontrate ir-regolarità che hanno riguarda-to solo la scuola di piazza delPopolo. Durante l’ispezione inquesta scuola i carabinierihanno anche sequestrato diver-si chili di pesce congelato (piùdi venti) ritenuto scadente enon conforme al capitolatod’appalto. In pratica al posto delnasello nostrano indicato sulmenu i controlli hanno messoin evidenza che il merluzzo cu-cinato era di provenienza sco-nosciuta o quanto meno dubbiadal momento che le confezionierano prive del marchio della

Comunità europea, sinonimodi garanzia per quanto riguar-da l’origine e il confezionamen-to di un prodotto. Un attentatoalla salute dei bambini. Le suc-cessive indagini hanno accer-tato che il pesce proveniva daimari dell’Africa. Non è dettoche per questa ragione fossemalsano ma sicuramente diqualità inferiore rispetto aquello previsto dall’elenco deicibi così come è inferiore ancheil prezzo. Inoltre, il fatto chenon fosse garantita l’originedel prodotto, autorizza il dub-bio sul rispetto delle normeigienico sanitarie relative a co-me il prodotto stesso è statopreparato e confezionato.L’operazione dei carabinieridella Compagnia di Lagonegroè partita proprio per verificarela genuinità dei cibi preparatinelle mense scolastiche di Lau-ria. Non che ci fossero stateparticolari lamentele da partedi genitori dei bambini che fre-quentano gli istituti compren-sivi ma la guardia quando ingioco c’è la salute dei più pic-coli non è mai troppa e devemantenersi sempre a livelleelevati. In effetti, i controlli dei

carabinieri hanno messo inevidenza, in qualche caso, unascarsa attenzione per la qualitàdegli alimenti somministrati aipiccoli alunni. Oltre al seque-stro del pesce, i carabinierihanno anche accertato il non

completo rispetto delle normeigienico - sanitarie nella cucinadella scuola di piazza del Po-polo che ha fatto scattare unasanzione amministrativa. Ne-cessiterebbero lavori di ade-guamento strutturale.

VIETRI L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO E DELLA PROTEZIONE CIVILE HA IMPEDITO IL DILAGARE DELL’INCENDIO

Un camion va in fiamme in un garageTanta paura per gli abitanti di via Madonna delle Grazie e di tutto il quartiere

l VIETRI. Tanta paura ma per fortunanessun ferito ieri pomeriggio a Vietri dipotenza, a causa di un camion parcheg-giato in un garage che ha preso fuoco percause ancora da accertare. Le fiamme sonodivampate ieri pomeriggio intorno alle14.30 in un garage in via Madonna delleGrazie. I cittadini del rione sono scesi instrada tentando di spegnere l’incendio conmezzi di fortuna. Poco dopo sono arrivati ivolontari della protezione civile di Vietri,due squadre dei vigili del fuoco del co-mando provinciale di Potenza e i Cara-binieri di Vietri, tutti allertati dagli stessiabitanti del quartiere. Il camion, Un Om 40,è andato a fuoco per cause ancora in corso

di accertamento. Il pesante automezzo eraparcheggiato nel garage di una palazzinadi tre piani. Oltre al camion, completa-mente distrutti, sono andati in fiammenumerosi oggetti di legno e plastica cheerano conservati all’interno del garage. Unfumo intenso per circa due ore è uscito dauna finestra e dalla saracinesca del garage.L’intervento della Protezione civile e deivigili del fuoco si è concluso dopo un paiodi ore, verso le 16.30, con le operazioni dibonifica, spegimento e messa in sicurezzadel luogo dell’incendio. Per fortuna è statoveitato che l’incendio del camion potessedegenerare in qualcosa di più grave, ma lapaura dei cittadini è stata tanta.

MURO LUCANO IL MALTEMPO SCATENA LE FRANE

Nuova ordinanzadi sgomberoa causa del dissesto

l Il maltempo e le piogge violente stannomettendo a dura prova il territorio lucano. Simoltiplicano, come tradizione comanda, le si-tuazioni di dissesto. Frane e smottamenti mi-nacciano strade e abitati.

Si sta aggravando, in tal senso, la situazionedi Muro Lucano che è stata interessata dafenomeni di cedimento del territorio già neigiorni. Situazione che ha reso necessario losgombero di alcune abitazioni e la chiusuradella vecchia statale 7, con la conseguenteapertura anticipata (di qualche giorno rispetto

ai programmi) dellanuova arteria pressola rotatoria. Strada dicollegamento fra Ne-rico e Muro Lucano.

Anche le piogge ca-dute con violenza sugran parte del terri-torio, durante la gior-nata di ieri, hannoprodotto altri scon-quassi. Il sindaco diMuro Lucano, Gerar-do Mariani, ha infatto

deciso di emettere una nuova ordinanza disgombero per un’abitazione ubicata nel centrodel paese. Smottamenti hanno interessato lo-calità Fontanile.

Sul territorio comunale si sono resi ne-cessari interventi dei Vigili del fuoco, mentrel’Amministrazione comunale ha istituito unacommissione specifica per affrontare l’emer -genza frane. In queste ore si susseguono in-contri, sia a Muro Lucano, sia con i referentiistituzionali della Regione, per fronteggiare lasituazione e valutare le azioni più utile daattuare per risolvere i gravi problemi causatidalle piogge e dal dissesto idrogeologico per-m a n e n t e.

POTENZA LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE NAPOLI

«Scuolabus-catorcicircolano ancoraper le vie della città»

l Gli scuolabus utilizzati dal Comune di Potenzanon garantirebbero gli standard di sicurezza. Lodenuncia il consigliere comunale Michele Napoli.Che attacca: «La «pattuglia» dei mini bus che ilMunicipio giornalmente utilizza per il trasporto deibambini, soprattutto quelli della fascia elementare,andrebbe sostituita con mezzi più efficienti e sicuri.

La maggior parte di quelli attualmente in uso -dice Napoli - non solo sono datati, ma addirittura«fuori legge», atteso che le vigenti norme di sicu-rezza vietano proprio l’utilizzo di quelle sedute dicui sono ancora dotati gli scuolabus comunali».

Una situazione al limite della decenza che, se-condo Napoli, impone all’amministrazione comu-nale di Potenza una seria riflessione sulle respon-sabilità che questo servizio richiede. «Ci troviamoal cospetto di una classe politica inadeguata - ac-cusa Napoli - incapace di garantire la sicurezza deltrasporto scolastico e ancor più incosciente rispettoalle conseguenze che potrebbero derivarne. La su-perficialità di azione dei nostri amministratori nonpuò più essere perdonata dai cittadini.

Garantire un servizio significa espletarlo nei ca-noni della regolarità e quello del trasporto scola-stico è di una delicatezza estrema. La situazione diprecarietà dei mezzi adibiti al trasporto scolasticoha radici antiche, tutte legate al continuo procra-stinarsi del problema. Un’ulteriore dimostrazionedel fatto che la giunta Santarsiero ha come unicoschema di condotta quello di navigare a vista».

Accuse che proprio ieri, sulla scia di alcune se-gnalazioni giunte in redazione, hanno subìtou n’iniezione di polemica. Pare che diversi scuola-bus siano rimasti a secco: le card in dotazione agliautisti, in pratica, sarebbero vuote. È quanto haverificato uno di loro dopo essersi recato in un di-stributore di benzina della città. È il segnale delladébacle ormai prossima? È l’alba del blocco del ser-vizio nell’ambito di quella paralisi che la stessaamministrazione comunale ha paventato in assen-za di aiuti da parte della Regione?

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

INCENDIO L’intervento dei vigili del fuoco

FRANA Frana a Muro L.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.10.2011 PAG.11

Lunedì 10 ottobre 2011IV IMATERA CITTÀ

STRAGE SILENZIOSATANTE VITE UMANE A RISCHIO

EMERGENZA VALBASENTOCinquecento casi di malattie professionali fra3000 dipendenti ex Enichem e 75 morti. «Al-trove sarebbero considerati omicidi colposi»

Tragedie come Barletta?I Comuni in prima filaInfortuni sul lavoro, l’Anmil chiede più controlli e tutele

EMILIO OLIVA

lIl tragico crollo di Barletta, i freddi numeriche «nascondono storie e dolori di migliaia difamiglie», vedove e figli ai quali viene sottrattoanche il futuro, l’ingiustizia di tagli indiscri-minati al welfare che si somma alla già graveingiustizia di un lavoro a rischio. È stata vis-suta in questa cornice di fosche ombre la 61.maGiornata nazionale per le vittime di incidentisul lavoro celebrata ieri mattina dall’Anmil,1280 iscritti su 2200 titolari di rendita Inail. Daun anno è socio sostenitore anche il Comune diMatera. Forse non è un caso che i pochi segnalidi attenzione sui temi della sicurezza sul la-voro e dell’assistenza vengano dagli enti pe-riferici dello Stato, più direttamente colpiti daidrammi che lacerano le comunità locali. Lodimostra anche l’esempio di Pisticci, la cuiAmministrazione comunale – come ha ricor-dato l’assessore Franco Laviola – si è fattacarico di un progetto per l’inserimento di 18invalidi in diversi settori.

Ma Pisticci è il cuore di quella zona in-dustriale in Valbasento che registra 500 casi dimalattie professionali fra 3000 dipendentidell’ex Enichem e 75 morti. «Questi fatti al-trove sarebbero stati considerati omicidi col-posi», ha detto Mario Murgia, presidente del-la Aiea Valbasento, l’associazione degli espostiall’amianto, che oltre a puntare il dito contro«medici di famiglia che non hanno fatto ilproprio dovere», per il ritardo con il qualequeste patologie sono state riconosciute, hachiesto che si indaghino le cause per cui laBasilicata risulta essere la regione italiana conil più alto incremento di patologie tumorali.

Nel suo intervento, svolto nella sala dellaCaritas in via dei Dauni, dopo la messa ce-lebrata nella parrocchia di Serra Rifusa, ilpresidente provinciale dell’Anmil, MarioPompeo Iannuzziello, non ha nascosto quan-to ci sia da fare per affermare nel Paese «unasolida cultura della sicurezza» che scongiuri letante tragedie quotidiane, «spesso evitabili»,con una media di 3 morti al giorno, ma che si

ripetono «una dietro l’altra con le stesse di-namiche e con le stesse cause», come «unastrage silenziosa» che «solo occasionalmenteaffiora sulle prime pagine dei giornali». Ian-nuzziello ha sollecitato quindi uno sforzo, «chedeve essere prima di tutto culturale, attraversol’educazione delle nuove generazioni, la for-mazione continua alla prevenzione attraversola scuola e il lavoro, l’informazione chiara suicosti, non solo umani, ma anche sociali», dellamancanza di controlli e di tutele sul frontedella sicurezza in fabbriche, cantieri e uffici.«Il terreno sul quale oggi si gioca la partitadella tutela è purtroppo accidentato», ha os-servato il presidente dell’Anmil non rinne-gando le difficoltà economiche nel quale sidibatte l’Italia ma denunciando anche «spe-requazioni e iniquità» e il vizio di considerare«lo stato sociale come una fonte di sperperi»ogni qualvolta si devono riassestare i contipubblici. Ad una riforma del welfare, ha pre-cisato Iannuzziello, l’Anmil non si oppone,chiedendo però di «selezionare gli interventi

in base alla tipologia di bisogni e alla loroeffettività». L’associazione è pronta ad accet-tare la sfida sulla base di un semplice concetto:«Tutti possono giudicarci. No ai tagli indi-scriminati. No ai benefici indiscriminati».

Tra gli interventi, coordinati dal segretarioprovinciale dell’Anmil, Franco Dragonetti,quelli del sindaco Salvatore Adduce, dell’as -sessore provinciale Antonio Montemurro edel prefetto vicario Alberico Gentile, tra i piùfedeli a questo appuntamento. «Prendere co-raggio e far sentire la voce di tutti, senza par-tigianerie che appartengono all’arena politi-ca», è stato l’appello lanciato da Adduce dopoaver ricordato l’impegno di Napolitano su que-sto tema, tanto da farne «una bandiera del suosettennato». Ha chiuso i lavori la sen. MariaAnte zza, Pd, membro della Commissione par-lamentare di inchiesta sul fenomeno degli in-fortuni sul lavoro, che ha ricordato le iniziativeparlamentari in corso e auspicato «un cam-biamento culturale che rimetta al centro illavoratore come risorsa umana».

ECCELLENZE IL «NAUTICAL QUALITY INDEX» È STATO PRESENTATO AL SALONE DI GENOVA

Nautica, Matera nell’èliteper la qualità dei porti

TRAGEDIE DIIERIE DI OGGIDue momentidella de-posizione del-la coronadi alloro da-vanti almonumentoai Cadutiin piazza Vit-torio Ve-neto che hachiuso lacelebrazionedella 61.magiornatadell’Anmil[foto Genovese].

TURISMOIl Portodegli Argo-nauti si-tuato aMarinadi Pisticcipuò ospitarefino a 450imbarcazioni

LA PROTESTA IL COMITATO CRITICA LA POSIZIONE DEL PDL

«Il bonus benzinaè solo una elemosina»Zampagni: «Progetti sociali con le card»

l «Il bonus carburante riempiedi orgoglio il Pdl ma umilia i cit-tadini, perché si tratta di una verae propria elemosina, consideratoche la Basilicata rappresenta at-tualmente il più grande giacimen-ti terrestre petrolifero nazionale».Lo sostiene Fabrizio Zampagnidel comitato promotore “B o nu sbenzina. Elemosina? No grazie”.«Dopo la sentenza del Consiglio distato - afferma - il bonus-carbu-rante è certo. Con caparbia osti-nazione esulta il Pdl e 270 milacittadini lucani patentati sarannotitolari di una carta di credito da90 o 225 euro - secondo le dichia-razioni rilasciate in conferen-za-stampa dai senatori Latronico,Viceconte e dall’on. Taddei - ri-sulterebbe incrementato da 33 ad80 milioni di euro ed aumenta lospeco di risorse pubbliche distri-buite a pioggia sotto forma di oboliad personam». La nostra regionepetrolifera dà un apporto al fab-bisogno energetico nazionale parial 78,5% del petrolio terrestre, conuna quota che si aggira attorno al

25% dell’intera risorsa petroliferanazionale, derivante dalla sommadelle estrazioni terrestri e dellepiattaforme marine. Se il territo-rio godesse di royalty al pari diquelle che in tutto il mondo si ag-girano tra l’80% e il 50% del pe-trolio estratto, saremmo la popo-lazione con l’indice di reddito me-dio pro-capite fra i più alti di Eu-ropa. A fronte della nostra ric-chezza petrolifera, l’esultanza delPdl risulta una ingannevole farsa,u n’amara parodia, la menzogna diuna promessa elettorale che ai lu-cani avrebbe dovuto far rispar-miare il 50% ad ogni rifornimento.Questo bonus va considerato unavera e propria elemosina, da sot-trarre alla umiliazione personaleper essere destinata a dignitosi edutili progetti di beneficenza. Saràun modo per contarci e restituirela provocazione, per passare all’at -to successivo, che è quello d’im -pedire la trivellazione dei nuovipozzi se non saranno aggiornate lepercentuali delle royalty sulla me-dia mondiale».

Più morti nel MateranoIl fenomeno in calo?

I dati dell’Inailsono molto parziali

I dati ufficiali di fonte Inail nel raffrontotra 2010 e 2009 dicono che il numero degliinfortuni sul lavoro nel Materano e in Basili-cata è in calo. Nella provincia, dai 1997 casiregistrati nel 2009 si è passati ad un totale di1916 (449 in agricoltura, 1336 nell’industriae nei servizi, 131 nel pubblico impiego). NelPotentino 3923 contro i 3603 del 2010 (485in agricoltura, 2872 nell’industria e nei servi-zi, 246 nel pubblico impiego). Ma non c’è al-cun motivo per essere ottimisti, anzi. La va-lutazione di altre varianti renderebbe inevi-tabile una interpretazione del fenomenomolto diversa. In primo luogo perché il nu-mero di morti è sceso drasticamente solo inprovincia di Potenza, da 11 a 3 (2 in agricol-tura e uno tra i dipendenti statali), mentrenel Materano i casi mortali nel 2010 sonostati addirittura 7 (3 in agricoltura e 4 nell’in -dustria e nei servizi) contro i 2 archiviati l’an -no precedente. In secondo luogo perché«sono diminuiti gli incidenti sul lavoro, ma èdiminuito anche il lavoro», ha detto senzaperifrasi l’assessore provinciale AntonioMontemurro riprendendo considerazionienunciate dal presidente della sezione ma-terana dell’Anmil, Mario Pompeo Iannuz-ziello. Quest’ultimo, nella sua relazione, par-lando della situazione nazionale, ha eviden-ziato come al calo dell’occupazione si siaaggiunta «una diminuzione delle ore lavora-te ancora più rilevante» e la mancanza di da-ti sul lavoro irregolare. Quanti altri casi co-me Barletta ci sono nella regione? Quantisono i lavoratori nei cantieri e nelle fabbri-che retribuiti con paghe da fame? Ne di-scende la domanda che è venuta spontaneaanche al prefetto vicario Alberico Gentilequando si è chiesto: «Come si fa a parlare disicurezza quando un datore di lavoro pagaun suo operaio 3,95 euro al giorno?». [em.ol.]

LE PROPOSTE PER CAMBIAREEducare le nuove generazioni, formare alla pre-venzione, informare sui costi della mancan-za di controlli e tutele sul fronte della sicurezza

l Matera balza nella èlite del com-parto nautico. Nel NaQi - NauticalQuality Index, il primo indicatore checlassifica la qualità nautica delle 62province costiere italiane, la provinciadi Matera grazie alle sue strutture diportualità turistica, il Porto degli Ar-gonauti di Pisticci e Marinagri diPolicoro, è preceduta nella classificasoltanto da Lucca e Genova.

Lo studio elaboratodall’O s s e r vat o r i oNautico Nazionale epresentato al 51° Sa-lone Nautico di Ge-nova tiene conto diquattro parametri:l’offerta territorialedi porti e posti barca,la qualità dei serviziportuali, la presenza di altri servizituristici e l’accessibilità e l’af flusso.«L'obiettivo del NaQI - spiega Gian -marco Ugolini, coordinatore scien-tifico dell’Osservatorio e docente diGeografia economica presso l’Univer -sità di Genova - è quello di conoscere ilgrado di soddisfazione del diportista».Dopo le prime tre classificate seguono,

nell’ordine, Pescara, Olbia Tempio,Fermo, Livorno, Roma, Forlì Cesena eImperia. Dunque la provincia di Ma-tera, sia pure con un tratto di costaridotto balza ai primi posti della clas-sifica.

Sempre restando nell’ambito degliindicatori utilizzati per l’indagine delNautical Quality Index, la classificaha individuato 3 indicatori per il pa-

rametro relativo all’of -ferta territoriale diporti e posti barca(densità porti, numeroposti barca per resi-denti, percentuale dimarine, le strutture amaggiore vocazionediportistica); 3 indica-tori per il parametro

qualità dei servizi portuali (possibilitàdi ospitare navi da diporto, presenza diservizi dedicati,disponibilità di refit-ting); 3 indicatori per il parametroaltri turismi del mare (numero deidiving center, associati Fiv e presenzadi aree marine protette); 2 indicatoriper l’accessibilità e l’afflusso (acces-sibilità stradale e l’indice di pressione,

ovvero l’incidenza della domanda ri-spetto all’offerta di posti barca. Luccain questa prima edizione di NaQl, intesta alla classifica, risulta la pro-vincia più a misura di diportista prin-cipalmente grazie all’elevata qualitàdei servizi presenti all’interno delporto di Viareggio (collegamenti elet-trici, fornitura di carburante, serviziantincendio, scalo di alaggio, etc.) eall’elevata concentrazione di società direfitting, manutenzione e servizi sulter ritorio.

La classifica sulla qualità nautica èstata presentata nell’ambito del con-vegno “Le infrastrutture dello Svi-luppo”.

SUL PODIOSolo Lucca e Genova

meglio per posti barcae altri servizi turistici

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotiiano - 08.10.2011 PAG.12

14 Sabato 8 ottobre 2011

SINDACATI

La Regione Basilicata

La nuova proposta di spartizione delle risorse che arriva da Bruxelles pensa a premesse più rigorose

Come cambia la spesa europeaLa Basilicata tra le regioni in transizione: fondi certi anche fuori dall’obiettivo 1LA Basilicata, almeno per ilmomento, è una delle quattroregioni del Mezzogiorno in“fase di transizione”. Fuoridall’obiettivo uno, ma nean-che tanto forte da crescere confondi europei quasi annullati.E’ la nuova classificazione in-trodotta da una proposta del-la Commissione europea, chepresto sarà al vaglio del consi-glio. Più rigore e diversa sud-divisione dei fondi: «un’op -portunità per l’intero Mezzo-giorno», come spiegato dalcommissario alla politica re-gionale Johannes Hahn. Inuovi criteri di spartizionenon faranno perdere risorse -giurano da Bruxelles - all’Ita -lia. E la Basilicata? Da vialeVerrastro spiegano che infondo qui si parta avvantag-giati, perché uno dei criterirestrittivi fissati dall’Unioneper il flusso finanziario è pro-priounabuona capacitàdior-ganizzazione della progetta-zione, con strutture burocra-tiche pronte e specializzate. Efino ad oggi pareche in Euro-pa la capacità della strutturalucana, il rigore e la punti-gliosità utilizzati sul bloccodei fondi gestiti, abbiano pas-sato l’esame.

Ecco che cosa cambia nellasuddivisione dei fondi strut-turali europei dal 2014 al2020. Ai vecchi due obiettivi,“convergenza”e“competitivi -tà”, sarà aggiunto quello di“regime transitorio”. Esarà ilPil ad avere la funzione di cri-terio indicatore. Nella nuovafascia transitoria finiscono leregioni con prodotto internolordo tra il 75 e 90 per centodella media Ue. Con la Basili-cata -che almomento secondo

L’Europa si attesta al 76 percento (si è inattesa del dato fi-nale sul Pil del 2010 e dell’an -noincorso) -nefarannoparteMolise, Sardegna e Abruzzo.La nuova attestazione ha ilmerito di stabilire unacertifi-cazione sicura: «oggi - spiegaPatrizia Minardi, dirigentedell'autorità di Gestione delProgramma operativo Basili-cata 2007/2013 - la Regione ènell’obiettivo convergenza,ma con posizionamento “inuscita”, dunque privata dellapossibilità di usufruire di fon-di come Pon e Pois». L’inseri -mento della Basilicata (in Eu-ropa sono al momento 20 le re-gioni che rispondono al regi-me di transizione) permette diottenere un riconoscimento«dignitoso» difondi rispettoacerte politiche europee.

Al gruppo delle quattro re-gioni italiane in transizionespetterebbe una quota pari al3,3 per cento dei finanzia-menti destinati all'obiettivo

Folino: «Confermare caratteretransitorio delle cariche»

LA nominadel presidentedella RegioneBasilica-ta, Vito De Filippo, nella Commissione pariteticamista Governo –Regioni –Enti locali per il rinno-

vamento delle istituzioni della Re-pubblica e il sostegno alla crescita eco-nomica «è un indubbio riconoscimen-to del ruolo che il governatore svolgein campo nazionale, ma è anche l’occa -sione per affermare le ragioni dellaBasilicata e del Mezzogiorno nella de-licata vicenda delle riforme istituzio-nali, che non può essere ridotta alle re-centi misure varatedal Parlamento».Così, il presidentedel consiglio regio-nale, Vincenzo Folino, evidenzia «lo

stretto legame fra i compiti della Commissione pa-riteticae ildibattitoche sièapertoanche inBasili-cata, nelle ultime settimane, sulle riforme istitu-zionali, sul nuovo Statuto e sul contenimento deicosti delle istituzioni». Un dibattito nel quale «oc-corre affermare –dice ancora – il carattere transi-torio delle cariche pubbliche nel quadro di riformeistituzionali volte a rafforzare le funzioni legisla-tive e di governo delle Regioni, che devono conti-nuare a formare i propri organismi decisionali as-sicurando la piena rappresentanza dei territori».

Filca, Fillea e Feneal: si riprenda il tavolo regionale

Dura crisi dell’edilizia«Inerzia dell’assessor e»

LA sofferenza delle imprese è tale che va«ripreso immediatamente il dialogo sultavolo regionale sulla crisi dell'ediliziae la costituzione dell’osservatorio sulleopere pubbliche».

I segretari generali del settore co-struzioni di Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Fe-neal-Uil (Michele La Torre, Angelo Vac-caro e Domenico Palma) in una lungalettera recapitata al presidente dellagiunta regionale, Vito De Filippo, eall’assessore regionale alle Infrastrut-ture, Rosa Gentile, hanno fatto notareancora una volta i dati preoccupanti delsettore. In poco più diun anno in Basili-cata «ivolumi diattività hannofatto re-gistrare un'ulteriore contrazione conuna perdita consistente di valore ag-giunto e di reddito». Non si è fermata«l’emorragia dei posti di lavoro», men-treperglistessi lavoratorioccupatisièridotto ilnumero mediodi orelavorate.«In questocontesto di crisi sistanno ac-centuando i fenomeni di concorrenzasleale e di esasperazione delle offerte dimassimo ribasso nell’affidamento delleopere pubbliche - fanno notare - condanni rilevanti per le stesse imprese piùsane e strutturate ed un netto peggiora-mento delle condizioni di sicurezza e dilavoroneicantieri». Letresiglecritica-no, per questo, «l’inerzia che contraddi-stingue da mesi l’operato dell’assessoreregionale alle Infrastrutture nel ga-rantire continuità ed efficaciaal tavoloregionale sulla crisi dell’edilizia».

La Fim-Cisl vince le elezioni rsuin due aziende dell’indotto Sata

LA Fim-Cislha vinto leelezioni per il rinnovo del-le rsu in due aziende dell’indotto Fiat. La sigla, al-la Scm Magneti Marelli di Tito (azienda che pro-duce comandi meccanici), si è imposta con il 44per cento dei voti (30 per la Uilm e 26 per la Fiom,che perde al rappresentanza), conquistando dueseggi sue tre. E sempre due seggi (e il 50 per centodei voti) per la Fim alla Fdm di San Nicola di Melfiche fornisce servizi di logistica integrata (conFiom al33 eUilm al 17). «Si trattadella confermadella bontà della linea riformista perseguita consenso di responsabilità», dice il segretario Zen-ga.

convergenza. Ed è qui che laproposta di Bruxelles si im-batte in unprimo ostacolo po-litico: il governo centrale - èstato chiaro in proposito il mi-nistro ai Rapporti con le re-gioni, Raffaele Fitto - ha datoparere negativo: un’area disolo 4regioni conuna popola-zione ridotta (solo 4milioni diabitanti) sottrarrebbe risorsea regioni come Campania eCalabri o Sicilia, demografi-camente più pesanti.

Ma l'Europa non ragionasulla base della popolazione.Questa nuova modalità disuddivisione delle risorsemetterebbe l’Italia in una si-tuazionemolto simileaquelladi Spagna e Francia. La rivo-luzione finanziaria suggeritada Bruxelles (spetterà al con-siglio ratificarla)ha, però,unrovescio della medaglia. Di-ventanopiùstretti i palettidarispettare, almeno in parten-za.Maggiore rigiditàsaràap-plicata agli accordi sulle con-

dizioni di spesa tra tra Statomembro, Europa e Regione.L'obiettivo è garantire fin dalprincipio (e non solo analiz-zando gli eventuali risultati)la buone riuscita delle spesa.Piuttosto che bloccare l’ero -gazione dei fondi in corsa percarenza di rigore, errori, len-tezze, meglio basarsi su pre-messesolide.In gergosichia-mano valutazioni ex ante econtro-fattuale. I progetti darealizzare sui fondi 20145-2020 dovranno partire con amonteuna analisidettagliatadel rapporto costi-benefici,dello studio dei risultati che siraggiungerebbero anchesenza quelle risorse europee.Sullo sfondouna regoladi ba-se: meglio concentrarsi su po-che priorità, che sviluppareprogetti in troppi e spesso so-vrapposti ambiti.

A viale Verrastro sono giàal lavoro su una bozza di pro-gramma operativo per il pros-simo quinquennio. Quelloche porta diritti a Europa2020, alla strategia di svilup-po per il vecchio continente,costruita su ricerca e energia.

Sara Lorusso

24 orein Basilicata

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 09.10.2011 PAG.13

Domenica 9 ottobre 2011 31

Duro intervento di Appella: «Matera ha deciso che della cultura non gliene frega niente»

Grandi Mostre 2012 a rischioLa soppressione di alcuni fondi renderebbe critica la ventiseiesima edizione«MATERA, pur essendocandidata a Capitale euro-pea della cultura, pur essen-do città Unesco ha deciso chedella cultura non gliene fre-ga niente. Ogni anno nonsento altro che parlare dimancanza di denaro per leGrandi Mostre. E' come setutto il consensoche Materaha avuto si trasformasse invergogna».

E' stato un intervento du-rissimo quello curatore deLe Grandi Mostre nei SassiGiuseppe Appella in occa-sione della conferenza stam-pa di chiusura della venti-cinquesima edizione dedica-ta a Francesco Somaini.

Nonostante i numeri re-cord (oltre diecimila le per-sone che, dal 18 giugno,hanno visitato l'Antologica)raggiunti anche quest'annodall'evento promosso dalCircolo Culturale La Scalet-ta, lapreoccu-pazione per il2012, a causadella soppres-sione di risor-se importanticome quelledei Piot, è for-te.

«Se non sicrede in que-sti eventi, ba-sta dirlo. - haaggiunto Ap-pella - La fa-miglia So-maini ha deci-so di donareuna dellesculture giàesposte al Museo, la scultu-ra in bronzo Colonna pae-saggio. Matrice incompiutadel 1990.

Un dono che è per la comu-nità, non per il Circolo.

In otto anni, inoltre, ab-biamo messo in piedi un'or-ganizzazione tale che i visi-tatori si riversano in hotel eristoranti della città».

Pronta la replica dei rap-presentanti delle istituzio-ni, il sindaco Salvatore Ad-duce, l'assessore provincia-le al Turismo Angelo Gar-bellano e il soprintendenteper i Beni Storici, Artisticied Etnoantropologici dellaBasilicata Marta Ragozzi-no.

Proprio il soprintenden-te, in risposta ad Appella, haricordato l'esempio di Fran-co Palumbo, presidente delCircolo La Scaletta recente-mente scomparso: «Francoci ha insegnato a risolvere iproblemi in maniera positi-va.

E' evidente che questa ini-ziativa va sostenuta. Nondobbiamo lamentarci: o lasosteniamo insieme in ma-niera positiva o smettiamo.Mettiamo in rete la nostraattività, dobbiamo riuscire atrovare il sistema per lavo-rare insieme. Ho chiesto ri-sorse e risorse arriveran-no».

L’invito del soprintenden-te è stato accolto dall’asses -sore Garbellano: «Sonopronto per il prossimo annoa mettermi attorno a un ta-volo e a trovare tutte le solu-zioni, anche quelle economi-che. C'è la nostra disponibi-lità e non faremo mancarenulla per il futuro. Ci sonodifficoltà ma troveremo so-

luzioni, in questo sono ra-gionevolmente ottimista».

Più diretto il sindaco Ad-duce: «Eviterei di lanciarcireprimenda che non servo-no a nulla perché se dovessiraccontare quali sono lecondizioni del bilancio 2012mi lascereste seduta stante ivostri portafogli: secondouna logica stringente do-vrei portare le chiavi al pre-fetto, ma nessuno può per-mettersi questo lusso. Nel-l'arco di 25 anni - ha prose-

guito rivolto ai soci del Cir-colo La Scaletta - se dai contirisulta che la pubblica am-ministrazione se ne fregaavete ragione mase i datidi-mostrano altro bisogna sta-re attenti a fare grida man-zoniane perché possono an-che ritorcersi contro, avereun contraccolpo. Ritengoche sia uno scandalo spen-dere 250.000 euro per la Ma-donna della Bruna, di cuil'80% di contributo pubbli-co. Eventi di questa portata

richiedono uno sforzo fi-nanziario, bisogna sapertrovare un equilibrio nelquale caricarsi le responsa-bilità. Al Comune - ha con-cluso il primo cittadino - nonc'è nessuno che controlla lebollette della luce. In pochimesi si è speso il 40% delbudget previsto per tuttol'anno. Ad agosto e settem-bre sono stato costretto aspegnere le luci».

Rossella [email protected]

Giorgio Corazza; in basso Giuseppe Appella(Videouno)

Numeri record: oltre diecimila visitatori

Fondi permettendola prossima Antologicasarà di Étienne-Martin

Etienne Martin - Le manteau 1962. A Martin sarà dedicata laprossima edizione delle Grandi Mostre

Un costo di 140.000 euro

OTTIMI i dati dell'antologi-ca diSomaini, illustratidalpresidente dell'associazio-ne Grandi Mostre nei SassiGiorgio Corazza.

«Dal 18 giugno, giornodell'inaugurazione - ha det-toCorazza -cisono staticir-ca10milavisitatori, acuisiaggiungeranno le presen-ze, che prevediamo nume-rose, di oggi (ieri, ndr).

La Scaletta ha aderito al-la settima edizione dellaGiornata del Contempora-neo promossa dall'Amaci ela mostra resterà apertagratuitamente al pubblicocon orario continuato finoalle 20.

Un successo di pubblicodovuto non solo alla magiache il complesso rupestredi Madonna delle Virtù eSan Nicola dei Greci confe-risce alle esposizioni d'artecontemporanea, ma ancheallacostante eprofessiona-le attenzione che i media cihanno riservato.

Ben 85 testate, fra inter-nazionali, nazionali e loca-li, carta stampata e televi-sione, radio e siti d'infor-mazione, hanno racconta-to la mostra e Matera inquesti mesi.

Consentendoci -ha sotto-lineato il presidente Coraz-za - di raccogliere una ras-segna stampa di oltre 200articoli».

Giuseppe Appella ha an-che annunciato la mostradel 2012 che sarà dedicata aun caposaldo della scultu-ra contemporanea france-se: Étienne-Martin (1913-1995).

La scelta di realizzarel'antologica dello scultorefrancese è coerente conquanto finora proposto daLe Grandi Mostre nei Sas-si.

Étienne-Martin è artistache nasce guardando latradizione greco-classica eviene influenzato dalla

scultura francesedi Augu-ste Rodin (1840-1917) eAristide Maillol (1861-1944).

Scultore contempora-neo, prima della Pop art,sfrutta materiali poveri,come stracci e tessuti.

Del 1962 è Le manteau, laprima opera in tessuto del-l'arte contemporanea.

Materiali poveri che uti-lizzaanche nellaseriedelleDemeures, le Dimore.

Scolpite in legno, model-late in gesso, alcune deco-rate con corde e stoffa cheraccontano la vita interioredell'artista.

Sculture la cui realizza-zione è anticipata da un'af-fermazione dello stessoÉtienne-Martin che nel1956 confida a Alain Jouf-froy: «J'aimerais fairequalche chose dans laquel-le on pourrait entrer com-me dans une hutte, commedans une caverne» (Mi pia-cerebbe riuscire a realizza-re qualcosa in cui si possaentrare come dentro unacapanna, come dentro unacaverna).

«Per i temi che ha trattatocon la sua arte, la mostrache vorremmo dedicare aÉtienne-Martin si prean-nuncia come intrinseca-mente legata a Matera e aiSassi - ha detto la vice presi-dente del Circolo La Scalet-ta Bruna Lapolla - La Sca-letta ha la forte volontà diproseguire Le Grandi Mo-stre nei Sassi ma, ad oggi,non possiamo non tenereconto dei gravi problemieconomici che stiamo aven-do.

Purtroppo i Piot più cheuna manna si sono rivelatiuna mannaia.

Questa mostra, però, - haconcluso la vicepresidenteLapolla - da venticinque an-ni è nel cartellone estivodell’Apt».

[email protected]

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

LE CIFRE DELLA venticinquesima edizio-ne nei dati del tesoriere Michele Tantalo:«Stimiamo che il costo totale della mostra2011 si aggirerà sui 140mila euro finora ab-biamo potuto contare su 47mila euro di con-tributi incassati, mentre ci sono ben 57milaeuro di contributi ancora da incassare e percui, noi soci, abbiamo firmato anticipazionibancarie. Di questi 25mila proverranno daiPiot e 20mila dalla legge 22 del 2010, la re-stante parte giungerà dagli sponsor priva-ti. I contributi ricevuti e da ricevere, dun-que, si attestano su 104mila euro, per il re-sto della cifra dovremmo cercare ulterioricontributi e dar fondo alle economie del Cir-colo».

L'antologica dedicata a Somaini, che sichiuderà oggi, è stata ospitata nelle chieserupestri dei rioni Sassi di San Nicola dei Gre-ci e Madonna delle Virtù e presso il Museo discultura moderna (Musma). In particolare,sono stati 7.222 ivisitatori che hanno sceltoil sito delle chiese rupestri e gli altri il Mu-sma. Il 40 per cento dei visitatori sono stra-nieri; francesi, inglesi e americani, giappo-nesi e tedeschi. La retrospettiva comprende135 opere (75 sculture, 40 disegni e una ven-tina di medaglie, piccole impronte e piccole

tracce), datate tra il 1943 e il 2005, prove-nientidall'Archivio Somaini, da importantimusei e da prestigiose collezioni private.L'incontro di ieri è stato preceduto da un mi-nuto di raccoglimento alla memoria del pre-sidente del circolo La Scaletta, Franco Pa-lumbo, morto di recente.

La mostra è stata promossa, come le pre-cedenti edizioni, dal Circolo La Scaletta in-sieme al Comune di Matera e al Musma ed haottenuto l'Alto Patronato del Presidente del-la Repubblica ed il Patrocinio della Presi-denza del Consiglio dei Ministri e del Mini-stero per i Beni e le Attività Culturali.

La realizzazione della mostra è stata pos-sibile grazie al sostegnodella Regione Basi-licata, del MiBac - Direzione Generale per ilPaesaggio e le Arti Contemporanee, del Co-mune, della Provincia, della Camera di Com-mercio, della Fondazione Zétema di Matera,dell'Istituto Banco di Napoli Fondazione, diAttilio Caruso - Agente Generale Sai-Materae della Italcementi-Italcementi Group e dal-la sponsorizzazione della Total E & P ItaliaS.p.A

Fondamentale il lavoro svolto dai volonta-ri che hanno accompagnato i visitatori nelpercorso espositivo.

Il sindaco Adduce«Se parlassidel bilancio 2012mi lascereste sedutastante i vostriportafogli»

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Lunedì 10 ottobre 2011 5Primo piano

Energia lucana Il governatore si affida al memorandumContro il “discutismo”: dal ‘98, nessun via libera

«Mai più pozzi senza ristoro»Le condizioni di De Filippo per nuove trivelle: «Lo Stato sganci un gettito straor dinario»

di SARA LORUSSSO

POTENZA - «In Basilicata non sifarà nessun altro pozzo se prima loStato noncomincia a sganciare ungettito straordinario». Mai piùpozzi, allora, in terra lucana, nonsenza un risarcimento adeguato intermini economici. E allora, dice ilgovernatore, basta avere in testal’orizzonte del memorandum, l’ac -cordo siglato tra Regione e Gover-no sugli annessi e connesi delleestrazioni (fondi, sostenibilità, tas-se, quantità), incagliato ormai daqualche tempo.

Ma nel frat-tempo, di au-torizzazioninon se ne da-ranno più.«Non finchéci sarà io», di-ce Vito De Fi-lippo mentreparla di petro-lio, dopo averragionato suenergie rin-novabili,nell’incontropotentino dedicato alla presenta-zione del nuovo libro del giornali-sta de La Repubblica, AntonelloCaporale.

E sia chiaro, «caso mai lo Statoarrivasse a riconoscerci questogettito straordinario, sarannosempre valutazioni democratichea dire l’ultima su nuove trivelle».Pensiamo a parere di Comuni, Pro-vince, Regione. Magari con un re-ferendum consultivo delle popola-zioni locali.

Ma non può bastare a De Filippoaver sgomberato il campo sul futu-ro. E’ il presente che scuote il dibat-tito locale e che impone al governa-tore «una precisazione». E’ facile laricetta contro il «catastrofismo»,contro il «discutismo a priori»: direal verità. E quella snocciolata da DeFilippo ricorda che, rispetto agliaccordi del 1998, nessun altra au-torizzazione in aggiunta è stata ri-

lasciata, non ci sono stati pozzinuovi. «Poi, se vogliamo, possiamoanche aprire una discussione sulrischio ambientale, sui rischi perla salute, sull’incidenza degli inse-diamenti sulle malattie tumorali.Ma il punto di partenza deve esserechiaro: «pozzi non se ne sono fattipiù, nè se ne faranno», almeno finoal nascere di condizione idonee peruna discussione.

Ora, «non che io stia decidendodi fare la guerra alle compagnie pe-trolifere». Non nega alla platea po-tentina il dato secondo cui i colossidel petrolio sono soggetti a una fi-scalità pesante, spesso unita a iterburocratici tra i più lenti emacchi-nosi del Paese. «Piuttosto è sul rap-porto Regione-Stato che dobbiamoconcentrare l’attenzione. Tutta latassazione a cui sottostanno le

compagnie finisce nelle casse na-zionali. Pensiamo all’Ires o alla Ro-bin tax, usata da Tremonti per li-mare i tagli catastrofici fatti ai Co-muni. Ecco, è questo ciò a cui mi ri-ferisco quando dico che la Basilica-ta sorregge l’intero Paese. Io vorreisoltanto che di quel gettito enormela Basilicata potesse godere ade-guatamente».

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Controvento di Antonello Caporale: dove va la Basilicata dell’eolico

«Se ci sono dubbi, denunciate»

| GLI SPUNTI |Ecco gli impegni presi dalla politica

Un insediamento di pale eoliche e, nel riquadro, il governatore Vito De Filippo

POTENZA - La «buona prati-ca» del dibattito pubblico cheda qualche tempo si sta dif-fondendo anche in Basilica-ta, chiamando a raccolta inspazimeno ortodossi,porzio-ni di società civile, ieri si è re-plicata a Potenza. E se a parla-re di eolico c’è pure una im-portante platea istituzionale,finisce che si può mettere ne-ro su bianco qualche impe-gno. A futura memoria.

Alla libreria Ubik del capo-luogo (un plauso a questi im-prenditori che intempi di cri-si ancora puntano sul libro), èla nuova fatica di AntonelloCaporalea tenerevivo l’inter -rogativo: che cosa accadrà al-la Basilicata dell’eolico? Ca-porale è un giornalista «dallascarpe comode, che ha attra-versato il Paese,raccontandoun buon pezzo del nostro Sudalle prese con le energie rin-novabili», per dirla con il di-rettore del Quotidiano dellaBasilicata, Paride Leporace,impegnato a riannodare il fi-lo del dibattito. E poco contache in “Controvento, il tesoroche il Sud non sa di avere”, laBasilicata sia toccata per unsoffio, tra le pagine di questainchiesta che si colora del lin-guaggio del romanzo. Se peril presidente della Regione,De Filippo, «è un buon segna-le, testimonianza che forsenon c’è uno scenario tantograve da riportare», per altriè solo l’evidenza di un moni-to.

«Troppo importante il si-stema ecologico della Basili-cata». Enzo Cripezzi, espo-nente Lipu e tra i maggioriesperti dell’eolico in Italia,cassa subito il luogo comunedegli ambientalisticontrari apriori: «Chiediamo solo con-dizioni chiare e sostenibili». Aben guardare, si può deloca-lizzare tutto, fabbriche, ma-nodopera, case. Ma il territo-riono, quellomeglio tenerse-lo stretto. Ecco perché Cripez-zi fa notare quel dato parados-sale: «Nel piano energeticolucano il limite imposto al-l'eolico è superiore alla quotarichiesta in sede di discussio-ne dall'Anev (associazione

nazionale energia del vento,ndr)».

Caporale non dà la ricetta,non dice se l’eolico è cosa buo-na omeno. «In fondo, parlaredi rinnovabili e energia pulitaè come parlare di pace. Chipuò dirsi contrario?». Il pun-to, piuttosto, è parlare del “co -me, quanto e dove”. Magari,non sulle Dolomiti. Neanchesu quelle lucane. «Eppure, lìl’eolico c’è», mormorano dallaplatea, che raccoglie ambien-talisti o solo cittadini attential destino dell’ambiente.

«Di chi è la proprietà delvento? E perché mai - si è do-mandato Caporale andandoavanti nel suo viaggio - se ne

raccoglie solo al Sud? Saràl’abitudine al malaffare?Oforse quella a chinare il ca-po?». Come accaduto alla fa-miglia Colucci, che a Ripabot-toni, si è vista costruire paleeoliche dietro casa, ma non hadetto nulla, convinta che fos-se la punizione per un omici-dio passionale, che il figlioschizofrenico aveva perpe-trato anni prima.

Questo racconto, che si in-contra tra le pagine di “Con -trovento”, è solo una delle sto-rie che contribuisconoaspie-gare l’affare eolico in Italia. Inun piccolo Comune dellaCampania, ad esempio, le pa-le non riesconoa sorgere per-

chè gli amministratori si so-no incaponiti e hanno decisodi farle con soldi pubblici. Leautorizzazioni non arrivano.

In Basilicata, invece, ora «sicomincianoa vederegli effet-ti di una strategia già nota inaltri settori. I padroni del ven-to - ricorda Pietro Simonetti,presidente del centro studieconomici e sociali - hannocomprato i terreni tempo ad-

dietro. Poi, a qualche faccen-diere locale si è aggiunto purequalche politico locale, conrappresentanza più o menoufficiale nelle imprese delvento». E’ a questo punto cheDe Filippo sbotta. E’ qui chechiede, se così fosse, «di fare inomi». Nel frattempo, si im-pegna sui dati dell’eolico lu-cano: dal 2007alle autorizza-zioni dello scorso gennaio, èstato tutto bloccato. Durantequesta moratoria,«il pianodiindirizzo energetico ha datolimiti e paletti certi: 1438me-gawatt da fonti rinnovabili,da spalmare su biomasse, eo-lico,solare, idroelettrico».DeFilippo è particolarmente or-goglioso nel ricordare il crite-rio del sorteggio usato per va-gliare le domande per gli im-pianti: «Altro che favoriti-smi». Inevitabile fare i conti,però,con unquadronaziona-le di «casino totale, dove auto-rizzazione unica e incentiva-zione hanno portato al con-flitto con i territori. La mora-toria lucana - dice - il conflittolo ha aperto con le lobby delvento». Sotto continua osser-vazione, e non solo da partedella platea istituzionale.

sa.lo

Da sin. Cripezzi, Caporale, Leporace, De Filippo, Simonetti (f.M.)

«CERTO che sipuò fare eolico inBasilicata, ba-sta essere chiari». E’ questa la prima certezza(con allegato impegno) che il presidente De Fi-lippo ha assunto ieri nel corso del dibattitosull’eolico organizzato a Potenza.

«Nessuna connivenza» tra imprese del ven-to e politica locale: se ci fosse commistione, il go-verno locale chiede di denunciare.

Ma quantoconta l’investimentopubblico? Lastrada scelta dalla Basilicata passa dalla Sel, unsoggetto pubblico che deve gestire il settoreenergetico. «Ma - ha fatto notare il deputato Sal-vatore Margiotta (Pd), componente commissio-neAmbienteallaCamera -fanotareMargiotta-

in tempi di crisi e di poche risorse pensare alla“statalizzazione” dell’energia, pensare di fareenergiasenzainvestimenti privatiè impossibi-le».Piuttosto -ecco l’altroimpegno -si devecon-tinuare amantenere alta la guardiasu vincoli,limiti, distanze, aspetti urbanistici degli in-sediamenti.

Una forte richiesta di maggiore trasparen-zaè arrivata da cittadini e ambientalisti: la leg-ge obbliga a pubblicaresul sito internet dell’en -te il bollettino che dettaglia previsioni di im-pianti. «Eppure - fanno notare - negli enti locali,visionare piani e progetti dei futuri impiantisembra impossibile». L’impegno è a vigilare.

Lacopertina

del libro diAntonelloCaporale

Il patrimonio ambientale regionale: «Ingiusto non farsene carico»

Pasquale Briamonte lascia la segreteriadel governatore De Filippo. Ignotele ragioni delle dimissioni. Gli spifferidi via Anzio oscillano tra sanitàpubblica e questioni private

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 10.10.2011 PAG.15

8 Lunedì 10 ottobre 2011

24 orein Basilicata

«Basilicata regione inutile» Le reazioni lucane dopo le proposte del deputato Pdl

Napoli infiamma il dibattitoFlovilla: «Serve scatto di reni». Autilio: «Pensiamo a fare bene il Federalismo»

GIUSTIZIAE GIUSTIZIALISMO

di MICHELE RUSSO

HA ragione il sostituto procu-ratore pressola Cortedi appel-lo di Potenza quando dice che«la giustizia è figlia di due ma-dri; Democrazia e Ragione. Laprima le insegnò l’uguaglian -za degli esseri umani davantialla Legge e ilrispetto per la di-gnità degliuomini; lasecondale insegnò che i valori cuiavrebbe dovuto ispirarsi eranoquelli della Logica e della con-sequenzialità aritmetica. Il Pa-dre … è stato e sarà il popolo».Parto da questa frase perchépercorre i sentieri di una eleva-tissima spiritualità. Mi faccioalcune domande attinenti lamia fragilità interiore e, per ri-

spondermi, associo alla succi-tata citazione la parabola del fi-gliol prodigo. In quella para-bola il padre dà una lezione alfiglio scomposto e maldestro eal figlio ligio, composto ed edu-cato. Il primo, di fatti, mossodalle tentazioni (denaro, pote-re ecc..), svende la sua anima. Ilsecondo, spinto dall’invidia,cerca di far capire al padre lasua disapprovazione. È, quin-di, un padre giusto? Nella pa-rabola è un padre giusto! Nonscaccia i suoi figli. Il buon pa-

dre (il popolo) non scaccia mai isuoi figli. Ma questi devonopur capire di aver sbagliato edevono avere la possibilità direcuperare il tempo perso e diricucire lo strappoconsumatocon la collettività (i nostri fra-telli). Devo dire (aihmè) che inBasilicata il padre è emigrato:perchéil buonpadre, inrealtà,non sta operando nel solco diun Dio chiamato giustizia. Seguardo, infatti, il figlio Penatimi commuove il suo spirito fra-terno; fatto di gesti distensivi.

Di chi vuol far capire che nonha fatto nulla e che,per il benedella famiglia, preferisce iso-larsi e far chiarezza. Il padre al-la fine riaccoglierà il figliolprodigo. In Basilicata perché ilPadre lascia sole le madri? Per-ché Penati responsabilmentecapisce di aver deluso la fami-glia e tanti rinviati a giudiziodella Lucania non lo capisco-no? Perché il Padreusa due pe-si e due misure? Perché non èun padre giusto! E quando nonesisteun padregiusto il fratel-lo invidioso vuole esercitareistinti paterni. Quando forseancora non ha ricevuto il donodella paternità e confonde lagiustizia conil terminegiusti-zialismo.

L’INTERVENTO

A Nova Siri tavola rotonda con il senatore

Pdl lucano(quasi) al completoper Quagliariello

FANNO discutere le parole del vi-cepresidente del gruppo Pdl allaCamera, Osvaldo Napoli, che neigiorni scorsi ha lanciato la propo-sta (già sentita) di accorpare la Ba-silicata ad altre regioni piccole,come Molise e Umbria. Il primo acommentare è il consigliere re-gionale dell’IdV, Antonio Auti-lio, per il quale quella di Napoli è«nuovaacquaper ilmulino leghi-sta» che da tempo macina antime-ridionalismo. «Non cadiamo nel-la trappola di chi vuole spingerciin trincea, a difesadella Regione -dice - ma piuttosto accettiamo lasfida del federalismo che per noiin Basilicatapuò diventarela soluzione aiproblemi disviluppo edoccupazione».Provocazioneche - secondoAutilio - nondeve deviaredeviare daicompiti che ciattendono eche sono rias-sumibili «inuna riduzionedei costi dellapolitica, nellosforzo conte-stuale per da-re più efficien-za ed “utilità” alla Regione enell’impegno a gestire le risorsestrategiche del petrolio e dell’ac -qua, oltre a quelle del territoriosecondo il modello di eco-sviluppoche ci siamo dati». Se al federali-smo «non possono essere attribui-te virtù salvifiche o miracolisti-che», è affrontando questa sfida«che la nostra piccola Regionepuò diventare un modello virtuo-so di governo del territorio che,come nel caso della paventata sop-pressione dei cosiddetti piccoliTribunali (Lagonegro, Melfi, Pi-sticci), difende i diritti delle comu-nità locali e noncertamenteprivi-legi di pochi e tanto meno casi e si-tuazioni di spreco di denaro pub-blico». «Gli attacchi all’autono -mia regionalista, perciò - aggiun-ge - non devono spaventarci. Piut-tosto dobbiamo intensificare il la-voro avviato con la riforma dellostatuto per adeguarlo ai bisognidelle popolazioni più periferiche,promuovendo l’esercizio alla cit-tadinanza attiva, per completareil riordino degli enti locali, dopol’individuazione delle Aree Pro-gramma, favorendo iniziativeconsortili dei Comuni nella ge-

stione dei servizi essenziali ai cit-tadini e procedendo alla riformadegli sub-regionali per dimostra-re, nei fatti, chesi possono fare ri-sparmi senza intaccare i servizi».Di tutt’altro tono l’intervento delvice coordinatore regionaledell’Udc, Antonio Flovilla, cheinvece chiede una reazione forte aun attacco ingiusto.

E’ convinto della necessità di«un'iniziativa forte dell'interaclasse dirigente e politica dellaBasilicata che non può limitarsiad una difesa di ufficio».

«Come area politica del TerzoPolo - aggiunge - penso che siaquesto uno dei terreni sui qualidimostrare la qualità della nostraproposta progettuale.

Per Flovilla«va innanzituttori-gettata la tesi che sopprimere lepiccole Regioni, tra le quali la Ba-silicata, come si è già pensato difare per i piccoli comuni, è unamanovra ragionieristica che ri-sponde come unica finalità al ri-sparmio sui costi della politica.Non è così, perché si ridurrebberola democrazia e con essa diritti eservizi dei cittadini. Altra cosa è lariduzione delle spese del funzio-

namento dell'istituzione regiona-le, delle autonomie locali, dell'ap-parato burocratico e della politicache è un'operazione da accelerareanche in Basilicata, a partire dallamacchina burocratica semprepiù asfissiante per cittadini ed im-prese».

Secondo il dirigente regionaledell'Udc lo scenario che si profilain Europa con la proposta dellaCommissione Europea di nuovaregolamentazione per i Fondistrutturali 2014-2020, ispiratadall'asse franco-tedesco, che col-pirebbesoprattutto leRegionidelSud impone «uno scatto di reni al-le classi dirigenti meridionali edella nostra regione sfuggendo altentativo di Bruxelles di divisionetra Regioni che entreranno a farparte del cosiddetta categoria “intransizione” (come la nostra) ri-spetto a quelle della categoria“meno sviluppate». «E' sicura-mente più utile occuparsi di que-sto rispetto a teoriche disquisizio-ni sulla società civile per riaffer-mare il ruolo di classe politica e di-rigente che, senza inutili gerar-chie di fila, affronta con responsa-bilità i problemi veri della gente».

IL consigliere regionale IdV e il vice coordinatore Udc, Antonio Flovilla

NOVA SIRI - Quella che sabato sera aMarina di Nova Siri doveva essereunafesta all'aperto,per ilPdl, acau-sadel repentinoabbassamentodellatemperatura atmosferica, si è tra-sformata in unconvegno. C'era dav-vero tutto lo stato maggiore del Pdllucano all'appuntamento organiz-zatodal padronedicasa, ilnovasire-se senatore Cosimo Latronico, coor-dinatore provinciale del partito nelmaterano. L'ospitedi punta erail se-natore Gaetano Quagliariello, presi-dente vicario del gruppo del Pdl a Pa-lazzo Madama.Con lui il sottosegre-tario al Miur Guido Viceconte, il de-putato, Vincenzo Taddei ed il senato-re Salvatore Mazzaracchio, lucanodi San Paolo Albanese, ma eletto inPuglia, i consiglieri regionali Pa-gliuca, Venezia, Sarra e Castelluccio(assenti Gianni Rosa e Franco Mat-tia) il consigliere provinciale Stiglia-no. Presenti inoltre, il sindaco diTursi, nonchè capogruppo del Pdl inConsiglio provinciale, Giuseppe La-briola, i sindaci Santarcangelo, De-vincenzis, Cupparo e Casolaro. Ne ènata una tavola rotonda, sotto formadi intervista al senatore Quagliariel-lo, animatadal collegaOreste LoPo-mo. In apertura è intervenuto Latro-nico: «I parametri reali della nostraregione -ha detto- ci fanno registra-re che la Basilicata è una terra con ungrande potenziale; eppure questaterra non ce la fa, perché sconta in-nanzitutto ilprezzo diuna ricorren-te emigrazione. Noi parlamentarilucani del Pdl a partire dal sottose-gretario Viceconte, stiamo provan-

do a stimolare collaborativamentechi ha responsabilità di governo al fi-ne di trasformare il capitale di que-sta regione in risorse utili per unasua effettiva autonomia». Poi il vicecapogruppo al Senato. «Abbiamofatto - ha esordito attenendosi al te-ma dell' incontro " Rigore e crescita:un progetto per lo sviluppo del Mez-zogiorno e del Paese" - una manovrache nella PrimaRepubblica ci sareb-bero voluti tre governi. Una mano-vra di cento miliardi di euro privile-giando gli interessi generali. Nono-stante pensavi che "un po' di voti senevanno" .Il nostro,può pureessereconsiderato un governo con tanti li-miti,ma nellacondizione attualedelPaese non c'è governo che possa faremeglio. Governo delle larghe intese?Mase sonoquelli che in Italiahannoprovocato il debito pubblico». Vice-conte rimarcando ancora una voltala questione del "bonus carburante"ha svelato un aneddoto: "Già nel2006 -ha raccontato - insiemea Tad-dei presentammo un emendamentoper il bonus benzina. Bene, questinon passò per tre o quattro voti ed arespingerlo furonoi senatori lucanidella sinistra". Infine Quagliarielloha definito il Pdl «unico vero partitonazionale» auspicando un milionedi tessere ed i congressi provincialientro dicembre. «Una volta - ha con-cluso - i voti li portava Berlusconi,adesso bisogna saper andare avantianche senza "papà", ma noi abbiamouna grande classe dirigente che nes-sun partito ha, ed anche al Sud».

Pierantonio Lutrelli

La tavola rotonda a Nova Siri con Taddei, Quagliariello, Viceconte, Latronicoe Lopomo

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 08.10.2011 PAG.16

TAGLI E PROTESTE

Sotto accusa non solo la riforma Gelmini ma anche i tagli ai finanziamenti. Fiamme al liceo di Policoro

“Salviamo la scuola pubblica”Come nel resto d’Italia cortei di protesta a Potenza e Matera degli studenti delle superiori

di CARLA ZITA

POTENZA- A fare scende-re ieri gli studenti di tut-ta Italia in piazza non so-no solo i problemi causa-ti dal taglio dei finanzia-menti alla scuola pubbli-ca. In oltre 40 città i gio-vani delle scuole superio-ri, anche quelli di Poten-za e Matera, hanno mani-festato per chiedere un’in-versione di rotta al gover-no nazionale affinchèmetta in atto tutte leazioni necessarie per ga-rantire loro un futuro mi-gliore. Certamente qual-cuno si è perso per stra-da ed ha preferito fermar-si nella Villa di Santa Ma-ria o in qualche vicolettodi Via Pretoria, magari indolce compagnia ma lapartecipazione c’è stata ela voce dei ragazzi hariempito le strade d’Italiacon la forza di un messag-gio chiaro che rispecchiale paure per il futuro e peril presente. “Protestia-mo – ha spiegato Lucia-

no Brucoli- per l’art 64della legge 133 messa inatto nel 2008 e secondo laquale i tagli alla scuola sa-rebbero serviti per rifor-mare la scuola italiana euniformandola a quellaeuropea ed invece tuttiquesti soldi sottratti so-no serviti ad altro”. Miche-le rispondendo alle nostredomande ha evidenziatodi non essere in piazza so-lo per perdere un giornodi scuola ma “contro que-sto governo che fa solo ri-forme sbagliate”. “Noilottiamo -ha detto ZairaMagro impegnata a man-tenere alto lo striscionedel Liceo Classico di Po-tenza- contro i tagli mes-si in atto a danno della

scuola e che si ripercuo-tono anche sull’ediliziascolastica. In particolarea Potenza ma anche nelresto d’Italia. Siamo quia lottare per i nostri dirit-ti, contro uno stesso ne-mico”. A Potenza il corteodi circa tremila studentiè partito da rione SantaMaria per arrivare, dopoaver percorso alcune del-le strade principali dellacittà, in piazza Mario Pa-gano. “Ora i conti li fatecon noi”: lo slogan scel-to per la giornata. Anchea Matera numerosi stu-

denti hanno partecipatoalla manifestazione “perdimostrare alla cittadi-nanza – hanno detto- checosì non si può andareavanti, che l’intero siste-ma paese si è smarrito erischia di precipitare inun baratro profondo”. Aprovocare la rabbia dei ra-gazzi non solo la riformadella scuola ma “tutto l’in-tero meccanismo messoin piedi. La crisi economi-ca –ci ha spiegato DiegoNapodano di Studenti inmovimento- non l’haprodotta la gente comu-

ne ma i ricchi banchieri.I danni però li devono sop-portare tutti. Dietro ai ta-gli, inoltre, crediamo checi sia un vero e proprioprogetto di annullamen-to del pensiero libero del-le persone. Noi vogliamoriappropriarci del nostropensiero”. Luciano Castri-gnano presidente del co-ordinamento nazionaledi “Rete degli Studentimedi” ha sottolineato:“Siamo in piazza in tuttaItalia per protestare con-tro i tagli e la politica delgoverno che continua aportare avanti punizioniper quelle classi socialiche non riescono ad arri-vare alla fine del mese. Sichiede di pagare sempre

agli stessi. Ormai non sipuò più ragionare esclu-sivamente come studen-ti. Questa protesta riguar-da tutti. Gli studenti de-vono guardare oltre. Nonc’è più una politica degnadi rappresentare tutte leclassi sociali. A noi gio-vani ci hanno tolto il fu-turo. Il nostro purtroppoallo stato attuale è un fu-turo precario, senza pro-spettive. Noi siamo i lavo-ratori di domani e dobbia-mo iniziare anche a difen-dere i nostri diritti di do-mani”. Il prossimo appun-tamento è per il 15 otto-bre a Roma dove è in pro-gramma una manifesta-zione europea dei movi-menti. A Policoro, invece,ieri mattina un principiodi incendio ha interessa-to l’ingresso del Liceoscientifico “Fermi”. Perspegnere le fiamme sonointervenuti i vigili del fuo-co. Il sospetto è che l’ac-caduto possa essere col-legato alle proteste deglistudenti

Il prossimoappuntamento è

per il 15 ottobre aRoma per unamanifestazione

europea

La protesta degli studenti aPotenza con il corteo chepartito da piazzale Istriaha raggiunto via Pretoriaper terminare in piazzaMario Pagano

Nel centro valnocino si torna a parlare della paventata soppressione dei Tribunali minori

Melfi e Lagonegro, due presidi essenzialiLAGONEGRO - Dopo ilconsiglio comunale aper-to dello scorso 16 settem-bre a Melfi, è la volta di La-gonegro. Stamane nelcentro del sud della Basi-licata si torna a parlaredella soppressione deiTribunali minori. Tra cuirientrano anche quellilucani di Melfi e di Lago-negro. Motivo per cui sista creando una vasta mo-bilitazione per evitareuna simile eventualità. Enon soltanto per ragionidi prestigio territoriale.Anche i Tribunali minoripossono e devono conti-nuare a svolgere il ruolodi presidio essenziale del-

la giustizia per la tuteladelle prerogative democra-tiche e il contrasto ad ognitipo di criminalità, adiniziare da quella organiz-

zata. Che proprio nel cir-condario di Melfi e Lago-negro non solo è presen-te, ma anche tragicamen-te attiva. Il consesso civi-

co di Melfi “circa un me-se fa ha ritenuto indispen-sabile non privare il ter-ritorio di legalità, metten-do a rischio le garanzie disicurezza di un’interaarea a forte espansione in-dustriale e abitativa, cono l’inevitabile eliminazio-ne degli uffici della Pro-cura della Repubblica an-che in ragione del contra-sto alla criminalità orga-nizzata di cui la Basilica-ta può oggi ritenersi diver-sa dai fenomeni patologi-ci assunti nelle regioni li-mitrofe”. Analoghe consi-derazioni verranno fattestamane nell’aula consilia-re di Lagonegro.

I tribunali di Lagonegro e Melfi, a rischio soppressionedopo le disposizioni del governo

Sabato 8 ottobre 20114 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.10.2011 PAG.17

MARMO PLATANO IN GINOCCHIO

Chiuso un tratto della Ss 7 “Appia”, decine di strade impraticabili. A Varco della Chianca cede un ponte

Un mare di fango e detriti Marmo Platano falcidiato dopo le forti piogge: a Muro L. e Bella si contano i danni

Movimenti franosi in varielocalità, due gli sgomberi

effettuati. Almeno unaventina i casi critici

Lo smotta-mento sullastrada sottoil camposportivo ‘’23novembre’’che porta aldepuratorea Bella,alcunicittadiniintenti apulire leabitazionidal fango,sotto lachiusura deltratto dellaSs 7

Mariani eSantorsa al lavoroA Bella disagi al

manto stradale neipressi del vecchiocampo sportivo

Operai dell’Anas al lavoroper pulire la strada a Muro L.e la strada per loc. Crovara

di MICHELANGELO RUSSO

MURO LUCANO - Una de-cina di ordinanze di chiu-sura delle strade e duesgomberi. Ecco in sintesiil drammati-co bilanciodell’incredi-bile ondatadi maltem-po che si èabbattutavenerdì serasu Muro Lu-cano. Rile-vati almenoventi casi dicriticità. Il sindaco Gerar-do Mariani è intervenutoimmediatamente nellamattinata di ieri per tenta-re di fare la conta dei dan-ni. Ecco di seguito tutte learterie e le località interes-sate dai fenomeni franosi:la via Appia (SS 7), Varcodella Chianca (che collegaMuro a Ricigliano) dove ècaduto un ponte, la Sp 17di Capodigiano, C/da San-ta Domenica, C/da Cerrito,C/da Bussi, Pistella, SanPaolo, Sasso, Sottana, So-prana, Aicelle, San Leonar-do, San Marciano, Settac-que, Sanbuco, Zabarone,Triglia e Salirice. ‘’Un di-sastro’’, questo il com-mento laconico del primocittadino, allibito di fron-te ai numerosi smotta-menti verificatisi sul ter-ritorio murese. Mariani haanche indetto per i prossi-mi giorni un consiglio co-munale straordinario alquale saranno invitati an-che dirigenti della Regio-ne. La pioggia caduta hafalcidiato il Marmo Plata-no. Ne sa qualcosa ancheil sindaco Salvatore Santor-sa di Bella. Strada chiusain Località Crovara, per in-tenderci quella che co-steggia il cimitero e cheporta proprio a Muro Lu-cano, disagi anche al man-to stradale nei pressi del‘’vecchio’’ campo sportivo,quello in terra battuta, do-ve numerosi detriti hannoreso impraticabile la stra-da che porta al nuovo de-puratore. Precisiamo peròche il fenomeno non ha perniente riguardato la Sp 14,dove nei mesi scorsi un mo-vimento franoso ne avevaminacciato la percorrenza.

Una mattinata intensa

quella vissuta da Marianie Santorsa che hanno im-mediatamente allertato laProtezione Civile. Control-li sono stati realizzati an-che a S.Antonio Casalini,in località Serra di Ciccio,una via ricca di aziendezootecniche, ma pare co-munque che non sia statarilevata nessuna criticità.Segnalazioni anche daSerra di Muro dove fangoe acqua hanno bloccato uncittadino bellese. Pazzescoil destino se si pensa chemercoledì scorso gli ammi-nistratori bellesi avevanolanciato l’allarme siccità,inviando ben due lettere al-la Regione in cui si chie-deva di poter attingere ac-qua dai pozzi ex Ergal acausa dell’emergenza idri-ca delle aziende zootecni-che del territorio. Venerdìinvece la pioggia si è lette-ralmente accanita con l’in-tera area. Persino gli au-tomobilisti hanno avutoproblemi nella guida, alcu-ni denunciano che hannodovuto addirittura fer-marsi perché impossibili-tati nel proseguire. Tantaelettricità nell’aria, corren-te a singhiozzo, linea tele-fonica a tratti occupata. Eil cielo rimane coperto.

Decisione della Provincia dopo il completamento della rotatoria tra Baragiano scalo e l’abitato

Paesi isolati, apre tratto della Nerico-MuroMURO LUCANO - E’ sta-ta riaperta al transitoper fronteggiare l’emer-genza dovuta ai movi-menti franosi che han-no interessato la SS 7 eche avevano determina-to l’isolamento delle co-munità servite, la Neri-co-Muro Lucano, neltratto “Baragiano Sca-lo – abitato di Muro”, dalkm 420 + 900 della SS7 “Appia” al Km 427 +300. Lo comunica l’as-sessore alla Viabilitàdella Provincia di Poten-

za Nicola Valluzzi, pre-cisando che l’arteriaviene aperta a seguitodel completamento deilavori di realizzazione di

una rotatoria nel comu-ne di Baragiano Scalo.Le opere di completa-mento dello svincolo, fi-nanziate per 309 mila

euro dalla Regione Ba-silicata, consentirannol’accesso all’arteria suentrambi i sensi di mar-cia, fino ad ora impedi-to. Contestualmente al-l’apertura della rotato-ria e del primo trattodella Nerico - Muro Lu-cano, l’Anas ha apertoal transito il ViadottoPlatano ed il collega-mento tra la SS 94 dire la stessa Nerico – Mu-ro, nel primo tratto dicompetenza della Pro-vincia di Potenza.

3_Primo Piano Basilicata_ Domenica 9 ottobre 2011_Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 10.10.2011 PAG.18

Taglio del nastro alle 18.30 a Palazzo Loffredo. L’esposizione si intitola “L’Arte non è cosa nostra-Regione Basilicata”

La Biennale sbarca a PotenzaDa oggi al 27 novembre in mostra le opere di 43 artisti lucani scelti dal curatore Sgarbi

di MARA RISOLA

POTENZA - A caccia d’ar-te e di talenti lucani. Unavvenimento senza prece-denti per la creatività no-strana. La mostra più vi-sitata d’Italia sbarca a Po-tenza, da oggi e fino al 27novembre, presso la Gal-leria Civica di Palazzo Lof-fredo. 43 gli estri lucanipiù singolari, seleziona-ti e targati “Biennale diVenezia”. E non è certocosa da poco. Un’esposi-zione internazionale sto-rica, da oltre un secoloconsiderata una delleistituzioni culturali piùprestigiose al mondo.Fin dal lontano 1895, al-l’avanguardia nella ricer-ca e nella promozione del-le nuove tendenze artisti-che. Da oggi l’esposizio-ne di Ca’ Giustinian- SanMarco- apre i battenti po-tentini alle 18:30, perl’inaugurazione ufficiale.43 le opere tra dipinti,sculture, fotografie eistallazioni, in una vetri-na dal titolo “L’Arte nonè cosa nostra- Regione Ba-silicata” promossa dalPadiglione Italia alla54°edizione dell’esposi-zione internazionale in oc-casione del 150° anniver-sario dell’Unità dello sti-vale e dall’ente Regione.Di rivoluzionario c’è l’in-novativo criterio di rico-

gnizione degli artisti,messo in essere dal cura-tore, Vittorio Sgarbi (at-teso a Potenza). Che in oc-casione dei 150 anni,non ha voluto come diconsueto, “la sua mostracon i suoi artisti”, maun’eccellente rappresen-tativa, peraltro mai rea-lizzata. Il plastico dellostato dell’arte italianacontemporanea. Coordi-nando un intenso lavorodi individuazione rigoro-sa degli artisti italiani vi-venti e operanti negli ul-

timi dieci anni, il curato-re della mostra e la suaequipe, si sono davveromessi a caccia d’arte re-gione per regione. Esten-dendo per altro il proget-to anche a tutti gli Istitu-ti Culturali di italiani al-l’estero. Più di mille perregione sono stati i lavo-ri esaminati dalla com-missione di studio che haselezionato tra i tanti, i piùrappresentativi provandoin tal modo a fornire unamappatura della creativi-tà italiana del territorio.

Gremito il 3° congresso al San Carlo

All’avanguardia pergli interventi alla spallaPOTENZA - Sabatoscorso presso l’Audito-rium dell’Ospedale SanCarlo di Potenza, si è te-nuto il 3° Incontro Re-gionale della SocietàItaliana di Chirurgiadella Spalla e del Gomi-to organizzato dal dr.Eugenio Savarese, Re-sponsabile del Serviziodi Chirurgia della Spal-la presso l’U.O.C. diOrtopedia dell’Ospeda-le San Carlo di Potenzae delegato regionaledella Società Italiana diChirurgia della Spallae del Gomito; Presi-dente Onorario il dr.Rocco Romeo, direttore

della U.O.C. di Ortope-dia dell’Ospedale SanCarlo di Potenza. All’in-contro ha partecipato ilProf. Alessandro Ca-stagna, presidente del-la Società Italiana diChirurgia della Spallae del Gomito, esperto dirilievo internazionale,specialista nel tratta-mento delle patologiedella spalla.

Cinquecento circa gliiscritti che hanno gre-mito in ogni ordine diposto l’Auditorium delSan Carlo. “Tale af-fluenza, ha spiegato ildottor Savarese, è segnoevidente che eventi for-

mativi di alto profiloscientifico rappresenta-no una notevole attra-zione ed un riferimen-to per gli addetti ai la-vori della Basilicata edelle regioni limitrofe.Il successo dell’incontro-ha proseguito il re-sponsabile del Serviziodi Chirurgia della Spal-la- ci spinge a lavora-re e ad impegnarci sem-pre di più e sempre me-glio al fine di evitare

che i nostri cittadini sia-no costretti ad emigra-re fuori regione per cu-rarsi.

Da circa due anni,presso il reparto Orto-pedia del San Carlo, ènata la U.O. di Chirur-gia della Spalla che peruna piccola regione co-me la nostra vanta nu-meri assistenziali dinotevole rilevanza ese-guendo circa duemilaprestazioni ambulato-riali e circa duecento in-terventi di chirurgiadella spalla ogni anno.

Il risultato eccellentedi questo evento forma-tivo e la sempre crescen-te richiesta di prestazio-ni per patologie dellaspalla - ha conclusoSavarese - collocanol’Ortopedia del San Car-lo ai primi posti nellaformazione ed assisten-za del Sud d’Italia.

Censimento 2011Da oggi si può

compilareanche on line

POTENZA - Il questiona-rio del 15° Censimentodella popolazione e delleabitazioni 2011 è statospedito a casa: la data diriferimento per la com-pilazione era ieri. Parte-cipare al Censimento è undovere sancito dalla leg-ge, ma soprattutto è fon-damentale per il Paese,perché le risposte servi-ranno a orientare le scel-te di oggi e di domani ea delineare, così, l’Italiache verrà. La privacy ègarantita dalla legge.Come restituire il questio-nario? Il questionariova compilato e restituito

entro il 20 novembre. Daoggi poi è possibile com-pilare il questionario di-rettamente su Internet:www.censimentopopola-zione.istat.it utilizzan-do la password presentesulla prima pagina delquestionario. Il questio-nario ricevuto tramite po-sta ordinaria va restitui-to in qualunque ufficiopostale.

Nel capoluogo i centridi raccolta comunali so-no: via Milano; Sant’An-tonio La macchia; via Nit-ti – Parco tre Fontane ePiazza Matteotti – Palaz-zo di Città dal lunedì alvenerdì 9-13, 16-18. I cit-tadini che non dovesse-ro ricevere il questiona-rio a casa entro il 22 ot-tobre, potranno ottener-lo recandosi nei centri diraccolta comunali.

I talenti nostrani all’esposizione potentina della Biennale di Veneziandrisani Michele, Cafa-relli Giovanni, Caputo

Carmine, Cardone Karmil,Carmentano Dario, CataldiDaniela, Ciliento Pasquale,Comminiello Salvatore, De An-gelis Giovanbattista, Di Lec-

A ce Bruno, Di Pede Franco, DiTaranto Maria, Di Teana Ma-rino, Falciano Rocco, Faruo-lo Donato, Fornataro Gerar-do, Genovese Leonardo, Gior-dano Silvio, Lauria Pino, Lin-zalata Donato, Longo Lucia-

no, Lovisco Felice, LoviscoMassimo e Gruppo EllesPlu-sElles, Manno Vittorio, Man-ta Tarcisio, Marinetti Aldo, Ma-si Vito, Masini Antonio, Mo-les Arcangelo, MitarotondaPeppino, Natale Rocco, Palum-

bo Angelo, Perrucci Nunzio,Rizzielli Angelo, Rosati Ange-la, Saladino Gianvito, SebasteSalvatore, Serra Margherita,Spinazzola Giovanni, TarascoPietro, Telesca Vito, Tricari-co Nino, Trivigno Antonio.

Il sostegno di Regione e Comune: servirà a recuperare vivacità

“Grande vetrina nazionale”POTENZA - Un occhio diriguardo all’inaugura-zione della mostra arrivadalle istituzioni. “L’inizia-tiva – commenta il presi-dente della Regione VitoDe Filippo-non potevache raccogliere la nostraattenzione e il nostro so-stegno per molteplici ra-gioni: sicuramente l’artee la cultura sono valori incui crediamo, il Padiglio-ne Italia alla Biennale diVenezia è un’occasione divisibilità da agganciareper la Basilicata, ma so-prattutto, è un modo perribadire quel valore uni-tario dell’Italia per il qua-le, a 150 anni di distan-za dal raggiungimentodel traguardo, è stato ne-cessario un fermo inter-vento del Capo dello Sta-

to”.“Una grande vetrinanazionale per l’arte luca-na –ha detto il sindaco diPotenza, Vito Santarsie-ro e per i nostri artisti perproporsi ed esprimereattraverso le loro operesensibilità e specificità del-la nostra terra, la regia diVittorio Sgarbi –ha ag-giunto- impreziosisce egarantisce qualità e rigo-re alla iniziativa”. “Più ingenerale- ha proseguitoSantarsiero- l’evento perPotenza si inserisce nelcontesto dell’investimen-to in cultura quale fatto-re primario di sviluppo dasostenere soprattutto neimomenti difficili per re-cuperare identità e memo-ria storica e rendere la no-stra comunità più vivace,competitiva, innovativa”. L’invito all’evento

La 54^Biennale diVeneziaquest’annoè dedicata al150°anniversariodell’Unitàd’Italia

7POTENZA

E PROVINCIA

Lunedì 10 ottobre 2011

Page 19: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione ... · cisato Iannuzziello, l Anmil non si oppone, chiedendo però di «selezionare gli interventi in base alla tipologia di

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A Bella riapre il tratto che conduce in località Crovara, mentre i cittadini attendono la linea internet

Un altro sgombero a MuroLa decisione riguarda una famiglia di contrada Fontanile. Restano chiusi oltre 10 tratti stradali

di MICHELANGELO RUSSO

Muro Lucano - A distanzadi 72 ore dal ‘’disastro’’ cau-sato da pioggia e vento,emergono purtroppo benpoche novità confortanti.Infatti al momento a Mu-ro Lucano nessuna delledieci ordinanze di chiusu-ra che interessa alcuni trat-ti stradali è stata annulla-ta. Anzi, sabato sera il sin-daco di Muro Lucano Ge-rardo Mariani è dovuto in-tervenire nuovamenteemettendo un’altra ordi-nanza di sgombero in C/daFontanile, una decisionepresa di concerto con i vi-gili del fuoco. Rimanequindi chiuso il tratto del-la Ss 7 (Via Appia). Ma for-tunatamente è riaperta altransito la Nerico-Muro Lu-cano, nel tratto ‘’Baragia-no Scalo - abitato di Muro’’,dal km 420 + 900 della SS7 ‘’Appia’’ al km 427 + 300,come dichiarato qualchegiorno fa dall’assessore al-la Viabilità della Provincia

di Potenza Nicola Valluz-zi. Anche le condizioni at-mosferiche non sono del-le migliori. Il cielo è anco-ra plumbeo e minacciapioggia. Sabato però tan-to freddo ma nessuna pre-cipitazione. La domenicaporta riflessione e costitui-sce una valida occasioneper tentare di mettere da

parte momentaneamentel’emergenza, accantonan-do stanchezza mentale e fi-sica. Ma si lavora comun-que. Mariani infatti inmattinata ha realizzatonuovi sopralluoghi sul-l’esteso territorio, e in par-ticolare sulle venti locali-tà coinvolte. Una ricogni-zione dovuta, che presumi-

bilmente verrà ripetutaanche nei prossimi giorni.E’ presto, inoltre, per ten-tare di realizzare una sti-ma dei danni provocati dalmaltempo, apparsi comun-que ingenti. Oggi si deci-derà la data della sedutaconsiliare, alla quale tuttala cittadinanza è invitatasin da ora per conoscere a

fondo ciò che l’amministra-zione intende fare a tal pro-posito. A Bella intanto è sta-ta riaperta già sabato lastrada che conduce in Lo-calità Crovara, quella checosteggia il cimitero belle-se. Mentre è saltata nuova-mente la linea internet. Daqueste parti accade spesso,un temporale e puntual-

mente viene a mancare ilweb. Quindi da venerdì se-ra non si può navigare. Glioperatori parlano di un‘’guasto’’, nel frattempo icittadini attendono chel’ennesimo ‘’guasto’’ vengariparato, visto che semprequel ‘’guasto’’ comporta undisservizio che sui dati del-la bolletta non è riportato.

In elaborazione uno studio che esalti le specificità del circondario

Si chiede aiuto alla statisticaIl Comitato di difesa del tribunale di Lagonegro le prova tutteLAGONEGRO – Il Con-siglio comunale straor-dinario e aperto che si ètenuto sabato mattina aLagonegro è stato il cul-mine di tre giorni di sen-sibilizzazione professio-nale, sociale e istituzio-nale sulla paventata sop-pressione del tribunale diLagonegro. Una tre gior-ni cominciata giovedìsei, come spiega il segre-tario del Consiglio del-

gonegro, il sindaco di La-gonegro, il Procuratorecapo, il Presidente del tri-bunale e un dirigente diCancelleria. L’iniziativafondamentale del Comi-tato, sulla quale tuttal’avvocatura è concorde,sarà elaborare uno stu-dio di natura demogra-fica e statistica che pos-sa esaltare tutte le spe-cificità del circondarioche fa capo al tribunale

di Lagonegro e che, co-me ricordato anche du-rante il consiglio comu-nale, secondo la legge de-lega potranno essere an-cora di salvezza.

Venerdì sette, invece,si è ascoltata la voce del-le cancellerie e di tutti ilpersonale del tribunale,registrando anche gliaspetti sociali che lachiusura del presidiodeterminerebbe.

l’Ordine degli avvocati diLagonegro, l’avvocatoGiovanni Leonasi, conl’assemblea degli iscrit-ti. In quell’occasione si èdiscusso delle iniziativeproposte dagli avvocatiche confluiranno nei la-vori del Comitato costi-tuito per affrontare il te-ma. Del Comitato fannoparte un rappresentan-te del Consiglio dell’Or-dine degli avvocati di La-

Il consiglio di sabato,ricordiamo, si è chiusocon l’approvazione diun documento con cui si“impegna i sindaci delcircondario e di Melfi ele rispettive giunte, aproseguire con tenacia

l’azione di difesa degli uf-fici giudiziari, quali pre-sìdi di giustizia di pros-simità e sicurezza socia-le e volani di occupazio-ne per l’innegabile indot-to economico ad essiconnessi”. (F.Z.)

Oraziana, oggichiusi per lavori

il I e II lottoVENOSA - Stamanedalle 7, il I e II lotto del-la Oraziana tra la SsMelfi-Potenza e l’abita-to di Venosa sarannochiusi al transito perconsentire alcuni lavo-ri. Lo ha comunicatola Provincia di Poten-za, specificando che ilavori saranno ultima-ti in giornata e l’arte-ria subito riaperta.

Mariani ieri mattina ha realizzatonuovi sopralluoghi nelle venti

località coinvolte. E’ ancora prestoper calcolare gli ingenti danni

La strada riaperta checosteggia il cimitero diBella

La strada riaperta a Bella

Chiaromonte,in ospedale testgratis sul peso

CHIAROMONTE – La Ba-silicata è una delle pocheregioni italiane, specie alSud, a poter vantare la fun-zionalità nell’ambito dellasanità pubblica di un attrez-zato Centro regionale di ri-ferimento per i disturbi delcomportamento alimenta-re e del peso. Per “ObesityDay”, dalle 10 alle 14, ope-rerà in collaborazione conil Servizio igiene alimentie nutrizione di Lagonegro.Nell’occasione, sarà allesti-ta una postazione nella zo-na ingresso dell’ospedaledi Chiaromonte per forni-re consigli sull’alimentazio-ne corretta e sullo stile divita appropriato.

Oggi Obesity Day anche nel Potentino dove i più a rischio sono i bimbi

Per non diventare ciccioni

di CLEMENTE CARLUCCI

POTENZA – Fa sempre no-tizia il fatto che in Basili-cata, rispetto ai dati rile-vati in Italia, ci sianosempre più “ciccioni”. An-che per questo, probabil-mente, c’è subito statal’adesione – peraltro già da-ta negli anni precedenti –dell’azienda sanitaria del

Potentino alla Giornata na-zionale su tema Soprappe-so e salute, promossa conevidenti scopi di sensibiliz-zazione dall’associazioneitaliana di Dietetica e nu-trizione clinica. Significa-tivo lo slogan scelto: “Obe-sità, diamogli il giusto pe-so”. Oggi, in occasione dell’“Obesity Day”, strutture eoperatori Asp realizze-

ranno una serie di inizia-tive mirate a fornire infor-mazioni e prestazioni pertenere sotto controllo il pe-so e prevenire tutte le pa-tologie correlate. A Poten-za, dalle ore 8.30 alle 13,presso gli ambulatori del-la Uoc Igiene Alimenti enutrizione, in via Potito Pe-trone, saranno forniti con-sigli e materiale illustra-tivo mirati a migliorare ilivelli di salute e ridurre ifattori di rischio cardiova-scolari. In particolare,verranno effettuati gratise senza alcuna prenotazio-ne controlli relativi alla mi-surazione del peso e dellacirconferenza vita, al cal-

colo dell’indice di massacorporea e alla misurazio-ne dei valori della pressio-ne arteriosa. “Gli studi epi-demiologici e la sorve-glianza nutrizionale effet-tuati a livello di ex Asl2 at-traverso l’ambulatorio diDietetica e prevenzione nu-trizionale – dice CanioCufino, referente del pro-getto Obesity Day – eviden-ziano un preoccupate in-cremento dell’obesità che,oltre ad essere ricono-sciuta attualmente comeuna affezione cronica,condiziona e favorisce l’in-sorgenza di altre gravi pa-tologie. Rilevato anche inBasilicata un cambiamen-

to delle abitudini alimen-tari, che richiede interven-ti di prevenzione mirati”.Da Potenza a Venosa. Trale ore 11-13 e le 15-17, nel-l’ambulatorio dell’obesitàdell’ospedale “San France-sco”, il personale dell’Uo diPediatria incontrerà bam-bini e genitori per forni-re informazioni circaun’alimentazione correttae uno stile di vita adegua-to, i controlli periodici daeffettuare a livello ambu-latoriale per evitare il so-prappeso ed obesità, ed ef-fettuerà visite per elabora-re l’indice di massa corpo-rea per la diagnosi di obe-sità-soprappeso.

Un momento del consiglio di sabato a Lagonegro

Lunedì 10 ottobre 20118 _Potenza e Provincia_