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Progetto per la messa in sicurezza del litorale antistante il Forte Village Resort in località S. Margherita di Pula (Ca) - Seconda fase

MarTech Srl Studio preliminare ambientale - 1 -

Indice

1 Premessa .................................................................................................................................................. 2

2 Caratteristiche del progetto ....................................................................................................................... 2

2.1 Dimensioni del progetto .................................................................................................................... 2

2.2 Cumulo con altri progetti ................................................................................................................... 3

2.3 Utilizzazione di risorse naturali ......................................................................................................... 3

2.4 Produzione di rifiuti ........................................................................................................................... 3

2.5 Inquinamento e disturbi ambientali ................................................................................................... 4

2.6 Rischio di incidenti ............................................................................................................................ 4

2.7 Impatto sul patrimonio naturale ......................................................................................................... 5

2.8 Qualità del patrimonio paesaggistico ................................................................................................ 6

3 Caratteristiche del progetto ....................................................................................................................... 7

3.1 Localizzazione del progetto .............................................................................................................. 7

3.2 Interferenze con il sito S.I.C. ITB042231 .......................................................................................... 7

4 Caratteristiche dell’impatto potenziale. ...................................................................................................... 7

5 Elenco delle autorizzazioni necessarie per il progetto ............................................................................... 8

6 Il monitoraggio ambientale ........................................................................................................................ 9

7 Conclusioni ................................................................................................................................................ 9

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Progetto per la messa in sicurezza del litorale antistante il Forte Village Resort in località S. Margherita di Pula (Ca) - Seconda fase

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1 Premessa

Il presente progetto riguarda l’estensione dell’opera realizzata nella primavera del 2009 a protezione del

litorale antistante il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA).

Al fine di attenuare l’energia delle onde più gravose incidenti sul litorale, era stato studiato un sistema di

barriere soffolte costituite da geotubi riempiti di sabbia da posizionare negli specchi acquei antistante il Forte

Village Resort. Si prevede di posizionare ulteriori cinque barriere soffolte di lunghezza pari a 20 m ciascuna,

che andrebbero ad estendere di circa 90 metri la porzione di litorale protetto antistante la struttura alberghiera

attualmente pari a 350 metri circa.

Poiché le opere proposte utilizzano delle tecnologie innovative sulle quali allo stato attuale non esistono degli

studi estensivi mirati a valutarne l’impatto ambientale, nei prossimi paragrafi saranno considerati, tra l’altro, i

risultati relativi al monitoraggio attualmente in corso finalizzato a determinare se le barriere già in opera

possano costituire un disturbo per l’ecosistema circostante.

Il monitoraggio ha avuto inizio nel mese di febbraio 2009, in un momento antecedente all’installazione delle

barriere, e prevede le seguanti attività:

- rilievi batimetrici e topografici

- dati ondametrici, correntometrici e di torbidità

- DO e temperatura

- monitoraggio della prateria di Posidonia oceanica e dei sedimenti associati.

I rilevamenti vengono effettuati con cadenza trimestrale per un periodo complessivo di tre anni.

Il presente studio è stato elaborato considerando inoltre lo studio bionomico dei fondali eseguita dal Dott. Biol.

Pieraugusto Panzalis durante la prima fase del progetto, che ha fornito un prezioso contributo per la

caratterizzazione dell’impatto potenziale delle opere.

2 Caratteristiche del progetto

2.1 Dimensioni del progetto

Il presente progetto prevede l’estensione dell’opera di protezione del litorale antistante la struttura alberghiera

del Forte Village Resort. E’ prevista la posa in opera di ulteriori cinque barriere soffolte di lunghezza pari a 20

m, poste ad una distanza di 3 m l’una dall’altra, per un’estensione totale dell’opera di circa 120 m 30 dei quali

in sovrapposizione con le barriere esistenti; l’estensione delle barriere risulta pertanto essere di 90 metri. Le

barriere saranno posizionate nello specchio acqueo situato a sud dell’area precedentemente messa in

sicurezza con il medesimo sistema.

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Ciascuna barriera è costituita da due geotubi posti in parallelo, riempiti da una miscela di sabbia e acqua;

ognuno dei moduli è in grado di contenere 50 m3 di sabbia. Si prevede di disporre i geotubi ad una distanza di

circa 30 m dalla costa, in maniera tale da evitare le aree in cui è stata rilevata la presenza di Posidonia

Oceanica. Le caratteristiche tecniche dei geotubi e del materiale del riempimento sono identici a quelli delle

barriere già in opera.

2.2 Cumulo con altri progetti

Attualmente, sono presenti nello specchio d’acqua antistante il litorale sette barriere frangiflutti di lunghezza

pari a 40 metri ciascuna, poste in opera a giugno 2009. Tali barriere sono ubicate ad una distanza di circa 80-

100 metri dalla costa. Delle sette barriere in opera, solo sei possono considerarsi operative, poiché la settima,

situata all’estremità sud occidentale, ha un elevato battente d’acqua che non ne permette il corretto

funzionamento. E’ stata già approvata la variante al progetto che prevede la messa in quota di tale barriera.

Inoltre i lavori in oggetto sono collegati con il “Progetto di ripristino del litorale antistante il Forte Village Resort”

che prevede uno sversamento di 15.000,00 mc di sedimenti nell’arenile in oggetto dei quali sono stati posti in

opera nell’aprile 2009 solamente 1491 mc in quanto era iniziata la stagione estiva. Detti lavori non sono

ancora ripresi in quanto si è in attesa di verificare se le barriere stanno avendo il loro effetto positivo sul

litorale.

2.3 Utilizzazione di risorse naturali

Per limitare l’impatto delle opere nel sito di posizionamento, è stato deciso di approvvigionare la sabbia per

riempire i geotubi da una cava di terra. I sedimenti utilizzati proverranno, come per l’intervento

precedentemente realizzato, dalla cava ubicata in Località Planu Cixii (OR), e hanno caratteristiche del tutto

compatibili con quelle del sito.

Usualmente i geotubi vengono riempiti con la sabbia prelevata direttamente dai fondali limitrofi, operazione

sicuramente più economica di quella prescelta nel presente progetto, ma ovviamente di maggior impatto

sull’ecosistema. Nella scelta della posizione dei frangiflutti si è optato per una soluzione che limitasse al

massimo la copertura di formazioni rocciose per minimizzare l’impatto sull’ecosistema.

2.4 Produzione di rifiuti

Il progetto per sua natura non prevede la produzione di rifiuti di alcun genere in quanto non viene effettuata

alcuna attività di trasformazione.

L’unica produzione di rifiuti può essere associata alla manutenzione dei macchinari impiegati per la

realizzazione dell’opera che verranno comunque smaltiti secondo la normativa di legge.

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2.5 Inquinamento e disturbi ambientali

Si ritiene opportuno analizzare l’inquinamento ed i disturbi ambientali che possono essere prodotti in fase di

realizzazione delle opere, che sono sostanzialmente riconducibili ad emissioni gassose, rumore ed

intorbidimento dell’acqua durante il pompaggio dei sedimenti. La metodologia operativa prevista è la stessa

utilizzata per il posizionamento dei geotubi nella prima fase del progetto. Si prevede di far pervenire la sabbia

per il riempimento dei geotubi nel porto di Calaverde mediante camion con cassone da 20 m³ e versarle in una

betolina di adeguata capienza. Nel mezzo marittimo, munito di idonee pompe, una volta recatosi nel sito di

posizionamento, verrà creata una miscela di acqua e sabbia prelevando con una pompa acqua dal mare. Tale

miscela sarà aspirata da un’altra pompa e immessa nel geotubo preventivamente posizionato nel sito indicato

in progetto con l’ausilio di operatori subacquei.

Si prevede di poter installare due tubi al giorno e pertanto i lavori avranno una durata di circa 10 giorni,

condizioni meteo permettendo. La movimentazione di mezzi è pari quindi a dieci camion al giorno, un viaggio

di bettolina per un tragitto pari a circa 500 metri e mezzi nautici minori di ausilio ai sommozzatori.

L’impatto è quindi riconducibile all’impiego di un numero limitato mezzi che possono produrre un inquinamento

sicuramente inferiore a quello prodotto durante i mesi estivi dalle imbarcazioni e mezzi terrestri che gravitano

nell’ambito del porto di Cala Verde.

Con riferimento all’intorbidimento dell’acqua, fenomeno riscontrato durante la prima fase dei lavori seppure il

sedimento utilizzato per il riempimento dei geotubi ha una minima percentuale argillosa, è stato constatato che

il fenomeno ha una durata di circa un’ora, è limitato all’intorno del sito in oggetto in quanto si lavora in

condizioni di mare calmo e pertanto in assenza di corrente, e che non vi sono state alterazioni della flora e

della fauna marittima nell’intorno dei geotubi anche con riferimento ai sedimenti presenti tra le matte di

posidonia.

Per ciò che concerne la fase di esercizio dell’opera, gli impatti dovuti all’ampliamento del sistema di geotubi

previsti dalla seconda fase del progetto saranno presumibilmente simili a quelli osservati per le barriere già in

opera. I dati relativi al monitoraggio consentono di affermare che le barriere non sono causa di danni

all’ecosistema marino e all’ambiente di spiaggia, ma hanno avuto anzi un effetto positivo per il litorale. Inoltre,

la qualità delle acque non ha risentito in alcun modo della presenza delle opere.

2.6 Rischio di incidenti

L’unico incidente ipotizzabile è la rottura di un sacco durante il suo posizionamento o nella fase di esercizio.

Le conseguenze dovute a tali incidenti non hanno alcun impatto negativo sul litorale e sull’ecosistema marino,

così come già verificato per i geotubi in opera. Durante la scorsa stagione estiva uno dei moduli è stato infatti

danneggiato, probabilmente da un pinna di un windsurf. Tale incidente non ha avuto conseguenze rilevanti,

poiché la qualità della sabbia utilizzata è perfettamente compatibile con l’ambiente nel quale si è

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accidentalmente riversata (vedi Figura 1 e Figura 2) . Inoltre il monitoraggio ha evidenziato che tale

sversamento non ha comportato alcuna modifica delle componenti dei sedimenti presenti all’interno delle

matte di posidonia. Si evidenzia che lo strappo presente nel geotubo è stato riparato con l’utilizzo di un

apposito nailon fornito dal produttore degli stessi.

Figura 1. Il geotubo lacerato che ha rilasciato una parte del sedimento

Figura 2. Particolare del sedimento sversato

2.7 Impatto sul patrimonio naturale

Le opere avranno un impatto positivo sul patrimonio naturale esistente contribuendo alla stabilizzazione di un

litorale in avanzato stato di erosione, così come evidenziato dello studio meteo marino e dal monitoraggio in

corso. La presenza delle barriere ha infatti attenuato i fenomeni erosivi innescati della forti mareggiate e dalla

fase di scaduta delle stesse, garantendo una più rapida ricostituzione del corpo spiaggia, e portando quindi

alla sostanziale tenuta della linea di riva nel medio periodo.

Si ritiene inoltre che il disturbo visivo provocato dai frangiflutti sia di minimo impatto in quanto, essendo

sommersi, non sono visibili dalla spiaggia ma solamente quando ci si reca in prossimità di essi. Considerando

il colore del geotessuto (bianco) e la profondità del fondale (~1.5-2 m) nell’area in cui si prevede di porre le

barriere, si può affermare che il loro impatto visivo sarà pressoché nullo. E’ inoltre opportuno segnalare come i

geotubi dopo pochi mesi di installazione si ricoprono completamente di vegetazione diventando praticamente

invisibili fuori dall’acqua.

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Figura 3: Barriere attualmente in opera sul litorale

Si ricorda inoltre che le opere da realizzare sono completamente amovibili in 15 giorni di lavoro. Se durante

l’esercizio dell’opera pertanto si riscontrassero dei danni sul patrimonio naturale i frangiflutti verranno

prontamente rimossi a cura e spese del Forte Village Resort.

2.8 Qualità del patrimonio paesaggistico

La spiaggia interessata dalle opere, con la sua finissima sabbia, rappresenta una risorsa di inestimabile valore

paesaggistico ambientale. L’intervento si configura come un’opera di tutela e conservazione finalizzata alla

costituzione di un duraturo equilibrio tra le attività antropiche ed il sistema ambientale: Il sistema di

monitoraggio in corso consente inoltre di verificare il mantenimento ed il miglioramento ottenuto con il progetto

evidenziando eventuali situazioni di criticità.

Figura 4. L'immagine di un geotubo

Figura 5. Particolare vegetazione nella barriera 7

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3 Caratteristiche del progetto

3.1 Localizzazione del progetto

La fascia costiera interessata dall’intervento è notevolmente sfruttata sotto il profilo balneare. Sulla spiaggia

interessata dall’intervento si affacciano diverse strutture alberghiere nonché numerose lottizzazioni turistiche.

Si ritiene che la zona possa intendersi ormai satura dal punto di vista del carico antropico. Si mette inoltre in

evidenza che le cause del degrado sono da ricercare nello sfruttamento del territorio.

Nel caso in oggetto l’erosione è dovuta alla detrazione dell’apporto dei sedimenti fluviali che provenivano dal

vicino fiume (Rio Pedrosu), interrotto da una diga, nonché da tutti gli altri corsi d’acqua che prima della

realizzazione delle lottizzazioni di Santa Margherita di Pula, sfociavano nel litorale alimentando lo stesso con i

sedimenti che ne consentivano il mantenimento. Dalla carta IGM in scala 1:25.000 sono evidenti infatti

numerosi corsi d’acqua intercettati da strade o complessi residenziali.

Il presente progetto non è comunque finalizzato all’aumento dello sfruttamento del territorio bensì alla sua

conservazione.

3.2 Interferenze con il sito S.I.C. ITB042231

Le opere ricadono in prossimità del sito S.I.C. ITB042231. Dalla relativa scheda è stato riscontrato che il sito è

sostanzialmente di interesse botanico e vengono indicate come specie caratteristiche le posidonie ed il

ginepro. Inoltre viene specificato che il rischio per la conservazione è causato dall’influenza antropica che a

seguito del calpestio pregiudica la conservazione della duna sulla quale crescono i ginepri.

Il sito è localizzato a circa 500 metri dall’area in cui ricadono i lavori, in direzione Ovest, ed è costituito da una

duna in erosione a causa delle mareggiate in quanto la limitata estensione della spiaggia non riesce più a

costituire una protezione dal mare.

Il presente intervento garantisce una maggiore protezione di una limitata porzione di litorale dalle mareggiate e

non ha nessun rapporto con il sito prima menzionato.

4 Caratteristiche dell’impatto potenziale.

Per poter comprendere gli effetti sull’ambiente che potrebbero essere provocati dalla realizzazione dell’opera

in oggetto, si è partiti considerando lo studio e la carta bionomica realizzata del Dott. In Scienze Ambientali

Marine Pieraugusto Panzalis durante la prima fase del progetto, dove veniva evidenziato che la specie marina

più a rischio di degrado fosse la Posidonia Oceanica; in tale direzione era stato infatti impostato il

monitoraggio tuttora in corso dal quale è emerso che la prateria di Posidonia presente non mostra variazioni

rilevanti dovute alla messa in opera dei geotubi. Si può affermare quindi che, presumibilmente, anche il nuovo

intervento non sarà causa di danni a tale prateria, poiché realizzato con le stesse modalità del precedente

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Al fine di evitarne il danneggiamento, per il posizionamento delle nuove barriere si è scelta un’area nella

quale non fossero presenti praterie o ciuffi di Posidonia Oceanica, come mostrato in Figura 6.

Figura 6: Carta Bionomica dei fondali marini con barriere già presenti e barriere di progetto

Ulteriori problematiche prese in considerazione durante la prima fase del progetto sono state l’eventuale

generazione di un plume di sedimento a seguito delle barriere soffolte, che potrebbe causare disturbo alla

fotosintesi clorofilliana della Posidonia, e la variazione delle correnti lungocosta dovute alla presenza dei

geotubi stessi. Anche in questo caso i geotubi in opera non hanno creato alcun disturbo ambientale.

A seguito dell’installazione dei nuovi geotubi si avrà comunque il proseguimento del monitoraggio ambientale

tuttora in atto, che potrà evidenziare le eventuali criticità.

5 Elenco delle autorizzazioni necessarie per il pro getto

Il presente progetto prevede il rilascio delle seguenti autorizzazioni:

1. Autorizzazione Paesaggistica rilasciata ai sensi dell’Art.18 comma 2 del Piano Paesaggistico

Regionale;

2. Procedura di verifica o valutazione di impatto ambientale presso l’Assessorato Regionale Difesa

Ambiente;

3. Concessione edilizia rilasciata dal Comune di Pula (Ca);

4. Autorizzazione ai sensi dell’Art.151 del Decreto Legislativo 490/99 rilasciata dall’Ufficio Tutela

paesaggio della Regione Autonoma della Sardegna;

5. Rilascio concessione demaniale da parte della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato agli

Enti Locali Finanze ed Urbanistica;

6. Nulla Osta e prescrizioni della Capitaneria di Porto di Cagliari per quanto concerne la sicurezza della

navigazione;

7. Parere tecnico rilasciato dall’Assessorato ai Lavori pubblici della Regione Sardegna o dal Ministero

delle Infrastrutture e Trasporti;

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8. Ufficio delle dogane;

9. Soprintendenza archeologica.

6 Il monitoraggio ambientale

Il monitoraggio dell’area oggetto dei lavori ha avuto inizio nel mese di febbraio 2009, in un momento

antecedente all’installazione delle barriere, e prevede rilevamenti da effettuarsi con cadenza trimestrale per un

periodo complessivo di tre anni.

Il protocollo di monitoraggio ambientale definito considera un’area che comprende, per la spiaggia emersa, il

tratto lungo 300 m direttamente difeso dalle barriere sommerse attualmente presenti; un tratto di sopraflutto di

~ 300 m; un altro di sottoflutto di ~ 400 m per un totale di circa 1000 m; per la spiaggia sommersa, una fascia

di circa 600 m, tale da comprendere il limite di chiusura della spiaggia ovvero il cosiddetto profilo attivo della

spiaggia sommersa.

Tale zona comprende al suo interno l’area nella quale si prevede di installare le nuove barriere, e si ritiene che

sia sufficiente a valutare l’effetto delle opere previste da questo progetto.

Si prevede quindi di proseguire con il piano di monitoraggio con le modalità ed i tempi indicati nel protocollo di

monitoraggio ambientale, eseguendo con cadenza trimestrale le seguenti misurazioni;:

- rilievi batimetrici e topografici

- dati ondametrici, correntometrici e di torbidità

- DO e temperatura

- monitoraggio della prateria di Posidonia oceanica e dei sedimenti associati.

I risultati sono raccolti in rapporti consegnati all’Assessorato Regionale dell’Ambiente.

7 Conclusioni

Per quanto sopra esposto si può affermare con un notevole livello di attendibilità che le opere in oggetto non

causeranno ripercussioni negative sull’ambiente ma andranno esclusivamente a proteggere un bene

paesaggistico ambientale di inestimabile valore.

Inoltre, data la facile amovibilità dei manufatti, nel caso in cui si riscontrassero effetti negativi, potranno essere

celermente rimossi ripristinando le condizioni ante opera.