Refuso 131 dicembre 2014

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PERIODICO TRMESTRALE DI INFORMAZIONE E DIBATITO AZIENDALE A DIFFUSIONE INTERNA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% FILIALE - BO IV ANNO XXX Dicembre 2014 Trasparenza e lavoro di squadra Acquisizioni di competitor e gare d’appalto: Camst consolida la sua leadership nel mercato (pag. 2) “Fuori dalla cooperazione chi tradisce la fiducia di soci e lavoratori” (pag. 6) Assegnate le Borse di Studio del primo bando di concorso 2014 (pag. 28)

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Numero 131 del Refuso Camst - dicembre 2014

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PERIODICO TRMESTRALE DI INFORMAZIONE E DIBATITO AZIENDALE A DIFFUSIONE INTERNASPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% FILIALE - BO

N°IV ANNO XXXDicembre 2014

Trasparenza e lavoro di squadra

Acquisizioni di competitor e gare d’appalto: Camst consolida la sua leadership nel mercato (pag. 2)

“Fuori dalla cooperazionechi tradisce la fiducia di soci e lavoratori” (pag. 6)

Assegnate le Borse di Studio del primo bando di concorso 2014 (pag. 28)

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La nostra è una cooperativa che cerca di coniugare, ogni giorno, l’efficienza e la capacità imprenditoriale con la respon-sabilità sociale, in particolare nei territo-ri in cui operiamo. Oltre ai risultati ottenuti in senso stret-tamente aziendale raggiunti nell’anno, approfonditi in particolare nell’intervista al Direttore Generale Antonio Giova-netti, voglio spendere con orgoglio que-ste righe introduttive parlando anche di altri importanti risultati che Camst ha raggiunto, resi possibili grazie alla ge-nerosità e allo spirito solidale dei nostri soci e lavoratori che, insieme, sono il cuore e la forza di questa cooperativa. Penso al progetto “E’ ora di cambiare tono”, con il quale siamo riusciti a resti-tuire dignità e speranza a ventuno donne vittime di violenza offrendo loro un posto di lavoro sicuro. Un risultato che nella giornata internazionale contro la violen-za sulle donne abbiamo condiviso in un convegno internazionale alla presenza del Presidente del Senato Piero Grasso. Penso al Premio Eubiosia assegnatoci dalla Fondazione ANT a seguito della donazione di un furgone acquistato grazie alla raccolta fondi fatta dai lavoratori del Gruppo. Un premio particolarmente si-gnificativo, non solo per l’entità della Fon-dazione e per l’importanza del suo operato, ma soprattutto per il fatto di esserci stato assegnato per aver dato vita a un progetto capace di coinvolgere tutti i lavoratori in una grande prova di solidarietà.

Penso al progetto “Pentole e Pirati” che abbiamo realizzato insieme all’Associa-zione Amici della Casa della Carità e alla casa editrice Giunti. L’attenzione dedicata ancora una volta ai bambini e alla loro educazione, non solo alimen-tare, ma anche umana; la volontà di veicolare e diffondere valori come tol-leranza e rispetto favorendo lo scambio interculturale. Con progetti come questo guardiamo anche al futuro delle nuove generazioni con l’intento di lasciare loro in eredità una società migliore. Dei tre progetti citati troverete nelle pagine che seguono i doverosi approfondimenti.Penso, infine, alle tante iniziative di solidarietà che organizziamo in tutti i territori in cui siamo presenti; penso al Pranzo di Natale che, anche quest’anno, offriremo a Bologna cercando di far sen-tire a casa e meno sole tante persone in condizioni di particolare difficoltà eco-nomica. Un modo per mettere le nostre risorse e competenze a servizio di quel-la fetta di popolazione più svantaggiata della quale dovrebbe essere responsabi-lità di tutti non dimenticarsi mai. Penso alle tante iniziative e progetti che faccia-mo e organizziamo perché siamo con-vinti che la responsabilità sociale non sia un dovere, ma semplicemente il nostro modo di essere.Orgogliosa di essere Presidente di que-sta cooperativa, auguro e voi, e ai vostri cari, un sereno Natale e un felice anno nuovo.

Valori e responsabilità socialela Presidente

Redazione

Gabriella Bartoccelli

Rocco Di Pretoro

Mattia Grillini

Stefano Innocenti

Maria Pia Lambro

Ivano Minarelli

Antonella Pasquariello

Direttore Responsabile

Paola Bertocchi

Progetto grafico: d-sign

Stampa: Litographic Group

Spezzano di Fiorano

Reg. c/o Tribunale di Bologna

il 07/06/96 con n° 5371

Redazione e amministrazione Camst

Via Tosarelli 318, Villanova di Castenaso (BO)

Chiuso in tipografia il 12/12/2014

tiratura n° 11.700 copie

E-Mail

[email protected]

Blog

www.soci.camst.it

stampato su carta proveniente da fonti gestite in modo responsabile

In copertina: Cuce Moncalieri

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6 “Fuori dalla cooperazione chi tradisce la fiducia di soci e lavoratori”

8 Le persone della Ristorazione scolastica di Torino 12 Cucine Aperte a Matilde Ristorazione14 “Benvenuti nella vostra cucina”15 Scuola Food: Prato verso Expo 201516 Educazione alimentare e multiculturalità18 Alimentarsi. Impariamo mangiando19 Un caffè speciale dedicato a noi20 Selfie e Vinci. Arriva il concorso di Natale #cuocoinvista21 NorcinApe. Il nuovissimo street food di Camst e Renzini22 Quando lo spirito di squadra fa la differenza23 Utilizziamo prodotti ecocompatibili e proteggiamo l’ambiente24 Il progetto “E’ ora di cambiare tono” al Convegno Internazionale di D.I.Re.

28 Assegnate le borse di studio del primo bando di concorso 2014

30 Prestito sociale

33 Camst riceve a Roma il Premio Eubiosia

34 Torneo di bowling

36 Un saluto ai neo pensionati38 Un uomo, tanti ruoli, cinquant’anni di esperienza: una vita spesa in Camst

40 Sandra Maffiodo e Simona Genuardi

26 Bonusbebè.Opinioniaconfrono

N°IV ANNO XXXDicembre 2014

Camstconsolidalasualeadershipnelmercato

Mondo

Coop

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Il centro cottura di Sgonico (TS) Descò

Acquisizionidicompetitoregared’appalto:Camstconsolida

lasualeadershipnelmercato

Intervista al Direttore Generale Antonio Giovanetti

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Camst consolida la sua leadership nel mercato

In chiusura di 2014, la redazione de Il Refuso ha incontrato il Direttore Genera-le Antonio Giovanetti per fare con lui un primo bilancio dell’anno appena termina-to, focalizzandoci in particolare sulle nuove acquisizioni societarie e lo sviluppo com-merciale.

Nei giorni scorsi Camst ha siglato al-cuniimportantiaccordi.Ilpiùimpor-tantediquesti,riguardalasocietàMa-rangonisrl.Esattamente. Lo scorso 2 dicembre abbiamo siglato il contratto di affitto d’azienda con la società di ristorazio-ne Marangoni srl, con sede a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo. Marangoni s.r.l. eroga servizi di risto-razione collettiva (scolastica, socio-as-sistenziale, ospedaliera e aziendale) da oltre 15 anni, con attività prevalente-mente in Piemonte e Liguria e gestio-ni anche in Emilia Romagna e Lazio. Una realtà importante, dunque, con oltre 650 dipendenti e una produzio-ne giornaliera di oltre 40.000 pasti. In virtù dell’accordo siglato, a Camst, andrà la gestione degli appalti già in essere o in fase di partecipazione e ag-giudicazione di Marangoni srl. Seguirà entro fine anno la cessione definitiva del 100% delle quote societarie.

Cosa rappresenta per noi questoaccordo?Questo accordo ci permette di po-tenziare la nostra presenza in territori strategici come il Piemonte e la Ligu-ria, territori in cui siamo già presenti in maniera forte ma nei quali intendiamo consolidare ancora di più la nostra lea-dership. E, con questo obiettivo, abbia-mo fatto operazioni analoghe anche in altri territori.

Puòsintetizzarciquesteoperazioni?Certamente. Lo scorso 26 novembre, sempre con la modalità dell’affitto di ramo d’azienda e analogamente a quan-to avvenuto con Marangoni, abbiamo

siglato l’accordo con la società Agogest, che ha un portafoglio clienti del valore di 7,5 milioni di Euro, 220 dipendenti e opera principalmente nelle province di Padova, Vicenza, Treviso e Venezia. La società possiede un centro di pro-duzione pasti a San Martino in Lupari, in provincia di Padova, con una capa-cità produttiva di circa 8000 pasti, e il piccolo ma tecnologicamente avanzato Centro di Produzione gastronomico di Albignasego, anch’esso in provincia di Padova. A questa operazione va aggiunto l’accordo siglato, sempre lo stesso giorno e con le stesse modalità, con Coop Leader. Coop Leader, che ha un portafoglio clienti di 2,7 milioni di Euro, è un’azienda di ristorazione nata a Piancastagnaio nel 1994. In pochi anni è riuscita ad imporsi nel territorio come realtà di riferimento nel settore, acquisendo così numerose commesse di mensa scolastica (ma non solo) nelle province di Siena e Grosseto. Nell’ambito della stessa operazione, il ramo pulizie di Coop Leader, con un portafoglio clienti di circa 200.000 Euro, è entrato in Policoop srl, società del Gruppo Camst.

Antonio Giovanetti, Direttore Generale

Stiamo lavorando per costruire una Camst

ancora più solida e ancora più capace di agire con

tempestività ed efficacia nel mercato, nel rispetto dei nostri valori di cooperatori.

Il nostro 2015, e il nostro futuro più in generale, sarà tanto più positivo quanto

saremo in grado di guidare il cambiamento.

(Antonio Giovanetti)

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Bassa Romagna Catering

Tutte operazioni, in definitiva, dalgrandevalorestrategico.Tutte queste operazioni hanno un alto valore strategico e permettono di conso-lidare la nostra presenza territoriale. A queste operazioni va aggiunto, nell’ottica di una razionalizzazione del business e dei costi di gestione, l’ingresso definitivo in Camst di Descò, società che da anni deteniamo al 100%, e quello di Adria-matic, che per l’area vending di Camst allestisce i distributori e garantisce le manutenzioni e l’assistenza gestionale e commerciale.

CosacipuòdiredalpuntodivistadellosviluppocommercialediCamst?Si conferma la nostra capacità di essere fortemente competitivi dal punto di vista commerciale. Nel 2014 abbiamo confer-mato importanti appalti, come lotti del-

la ristorazione scolastica in città in cui eravamo già presenti, come Roma, Fi-renze, Parma e Savona o la Mensa Uni-versitaria di Perugia. Allo stesso tempo abbiamo acquisito nuovi e importanti clienti, come la ristorazione scolastica del Comune di Lissone, in Brianza e il Bar e il vending dell’ospedale Gaslini di Genova.

Guardiamo al futuro. Come sarà il2015diCamst?Come ho già avuto modo di dire in di-verse occasioni, se penso a Camst il pri-mo aggettivo che trovo spontaneo utiliz-zare è “solida”. Abbiamo bilanci positivi da oltre trentacinque anni, abbiamo una situazione patrimoniale e finanziaria che altre aziende ci invidiano. Tuttavia la situazione economica generale in cui ci troviamo ci richiede di essere competi-

tivi. Stiamo lavorando per costruire una Camst ancora più solida e ancora più capace di agire con tempestività ed effi-cacia nel mercato, nel rispetto dei nostri valori di cooperatori. Il nostro 2015, e il nostro futuro più in generale, sarà tanto più positivo quanto saremo in grado di guidare il cambia-mento. Ma sono sicuro che anche que-sta volta sapremo vincere le sfide.Colgo l’occasione di questa intervista per augurare a tutti i lettori del Refuso i miei più sinceri auguri per un sereno Natale e un felice anno nuovo.

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Camst consolida la sua leadership nel mercato

Ente Segmento Importo annuo

Comune Castelfranco Emilia Scolastico 1.050.000,00

CUC Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese (Gaggio Montano, Monzuno e Vergato)

Scolastico 650.000,00

Datalogic Aziendale 600.000,00

A.O.S. Anna Longone Al Segrino (Struttura Psichiatrica) Ospedaliero 145.000,00

Comune di Lissone Scolastico 1.840.000,00

Comune di Campagna Lupia Scolastico 675.000,00

Alstom Aziendale 200.000,00

IPAB C.A.S.A. “Luigi Mariutto” Terza età 260.000,00

Comune di GoriziaSocio assistenziale +

derrate Scolastica854.000,00

Comune di Monfalcone Socio assistenziale 300.000,00

Comune di Firenze Scolastico 3.052.000,00

Comune di Roma Scolastico 4.850.000,00

Mensa Univiversitaria Via Pascoli Perugia Università 2.109.000,00

Unione Comuni Valdera Scolastico 645.000,00

Quadrifoglio S.P.A. Aziendale 390.000,00

ARS Liguria – Ospedale Pediatrico Gaslini Bar & Vending 1.700.000,00

Comune di Savona Scolastico 1.470.000,00

Comune di Borgaro Torinese Scolastico 635.000,00

C.I.M. Consorzio Intercomunale Mappano Scolastico 493.000,00

Unione dei Comuni Della Bassaromagna Scolastico 5.120.000,00

Comune di Lanciano Scolastico 500.000,00

Comune di Santa Maria Nuova Terza età 140.000,00

Comune Camerata Picena Scolastico 132.000,00

Comune di Parma Scolastico 5.200.000,00

Comune di Fontevivo Scolastico 315.000,00

RSA Pasotti e Cottinelli Terza età 160.000,00

Capitaneria di Porto La Spezia Militari 130.000,00

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MondoCoop

Mauro Lusetti (a destra) con Gaetano Grasso, fondatore dell’Associazione Antiracket (ACIO di Capo d’Orlando) e della Federazione delle Associazioni Antiracket (FAI), di cui è Presidente onorario.

“Fuoridallacooperazionechitradiscelafiduciadisocielavoratori”

La presa di posizione del Presidente nazionale Mauro Lusetti dopo i fatti emersi dall’inchiesta ‘“Mafia capitale”

Sospensione immediata per tutti i cooperatori coinvolti, ma non solo. “Non può stare con noi chi si esprime con frasi palese-mente illegali, corruttive ed equivoche. Non si può tradire la fiducia che le socie e i soci delle cooperative hanno dato, con comportamenti del genere”. Quindi rispetto a queste persone “non c’è bisogno di attendere la fine delle indagini, per dire che non appartengono più al movimento cooperativo”. Così il presidente MauroLusetti è intervenuto in riferimento all’inchiesta “MafiaCapitale”.“Quello che sta emergendo dall’inchiesta della Procura di Roma su ‘Mafia capitale’ – ha spiegato Lusetti – è gravissimo e sconvol-gente per il Paese, per la comunità romana e per noi in particolare. Attendiamo, con fiducia, la conclusione del lavoro della Magistra-tura, ma già da ora, senza voler emettere sentenze che spettano, appunto, ad altri, si possono fare due affermazioni”.“I valori della cooperazione, in particolare quelli della cooperazio-ne sociale – ha proseguito il presidente – non c’entrano nulla con i comportamenti e le azioni di alcuni dirigenti cooperativi coin-volti nell’inchiesta. Pertanto, agendo d’intesa con i presidenti delle associazioni settoriali e regionali, abbiamo avviato le procedure per la loro sospensione da tutti gli organismi associativi e societari. La nostra battaglia per la legalità non conosce deroghe e quindi dobbiamo essere inflessibili soprattutto con noi stessi”. “Dirò di più: alcune affermazioni di cooperatori coinvolti nell’inchiesta che si leggono oggi sui giornali, a prescindere dal fatto che possano avere rilievo penale – ha concluso Lusetti – per Legacoop non sono accettabili. Pertanto, non c’è bisogno di attendere la fine delle in-dagini, per dire che queste persone per noi non appartengono più al movimento cooperativo. Non si può tradire la fiducia che le socie e i soci delle cooperative hanno dato con comportamenti del genere. Non può stare con noi chi si esprime con frasi palesemente illegali, corruttive ed equivoche. Mentre condanniamo senza mezze misu-re questi comportamenti, ci schieriamo accanto agli oltre mille soci lavoratori e alle loro famiglie che sono occupati nelle cooperative coinvolte e confermiamo che faremo ogni sforzo a loro sostegno”.

(Da Legacoop Informazioni: Anno XXV - N. 45 - 5 Dicembre 2014 - www.legacoop.coop)

“Non può stare con noi chi si esprime con frasi palesemente illegali,

corruttive ed equivoche.

Non si può tradire la fiducia che le socie e i soci delle cooperative hanno dato

con comportamenti del genere”.

(Mauro Lusetti)

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MondoCoop

“Fuori dalla cooperazione chi tradisce la fiducia di soci e lavoratori”

Per la gente sono tutte cooperative. Ma su 215 solo 14 sono iscritte a un’associa-zione riconosciuta. Le altre? Il 90% non è sottoposto a re-visione, il 22% non deposita addirittura neanche i bilanci. Lo racconta una ricerca modenese sulle cooperative di servizi, impietosa nel fo-tografare il fenomeno delle imprese che sono cooperative solo sulla carta, non rispettando invece – in pratica – né i va-lori della cooperazione né le regole dello Stato.Si tratta di un fenomeno, purtroppo, in crescita anche a causa della crisi che dopo anni di difficoltà sta provocando – soprattutto in alcuni settori – un im-barbarimento del mercato. E non per colpa soltanto delle imprese: quando, ad esempio, un ente locale alle prese con i tagli per risparmiare non fa la fatica di riorganizzarsi ma imbocca la scorciato-ia delle gare al massimo ribasso, finisce per favorire proprio chi, non rispettando i contratti, può concedere sconti altri-menti impossibili.“Le false cooperative – spiega il presidente di Legacoop nazionale e dell’Alleanza MauroLusetti – creano un danno fortis-simo tanto allo Stato quanto alle migliaia di cooperative che ogni giorno fanno con co-raggio ed onestà il proprio mestiere. La crisi che il nostro Paese sta attraversando è pur-troppo accompagnata dall’intensificarsi di questo fenomeno. Anche per questo abbia-mo deciso, come Alleanza delle Cooperative Italiane, di rafforzare il nostro impegno”.Sono tre i passi concreti che finora l’Al-leanza ha messo in cantiere, contro le false cooperative e per un mercato più giusto ed equo. In ottobre è stato ap-provato, innanzitutto, il Manifesto per

l’economia pulita. Cinque punti, una cartella soltanto. Una piattaforma da proporre anche alle altre associazioni di categoria: “IlnostroPaese – vi si legge – sta vivendo un lun-ghissimo momento di transizione, tra un passato che non vuole finire e un futuro che tarda ad arrivare. Rappresentare le impre-se, cioè il mondo del lavoro, vuole dire oggi contribuire a questo passaggio”.“Non si tratta soltanto di lasciarci alle spalle la crisi – spiega il Manifesto - ma anche i comportamenti e le cause che hanno contribuito a generarla. Vogliamo costruire un’altra Italia. Un Paese diverso, con nuo-va economia pulita, con un mercato sano (in cui contino di più onestà, lealtà e cor-rettezza), con maggior rispetto del lavoro, delle persone e delle opportunità per tutti”. Cinque i punti su cui lavorare, insieme: rispetto e responsabilità, autonomia e in-dipendenza, pulizia e trasparenza, onestà e regole, comunità e persone.Questo sul fronte di un impegno ampio e costruttivo, di largo respiro. Ma da su-bito l’Alleanza delle Cooperative ha de-ciso di dare un segnale contro le false co-operative, scegliendo di costituirsi parte civile nei processi contro le false coope-rative tutte le volte in cui sarà possibile. Chi davvero fa cooperazione deve essere in prima linea, anche in Tribunale, con-tro chi usurpa questo nome. Ma l’impe-gno dell’Alleanza non si limita a questo.“Per prevenire il fenomeno – spiega il presidente Mauro Lusetti – stiamo pre-disponendo una proposta di legge, che sarà sostenuta da una raccolta di firme, per au-mentare la capacità di contrasto dello Stato verso le false cooperative e rafforzare le nor-me a tutela di chi è in regola”. Si tratta di un passaggio fondamentale:

Una questione di legalità: Legacoop e ACI contro le false cooperative

occorre, infatti, rafforzare “il coordina-mento delle attività ispettive a tutti i li-velli”.In questa battaglia, infatti, fondamentale è un vero coordinamento dei controlli: bene quindi l’istituzione dell’Agenzia Unica per le Ispezioni del Lavoro con-tenuta nell’emendamento del Governo al DDL Delega lavoro e l’attività del Ministero dello Sviluppo economico per perseguire l’obiettivo di raggiungere con la revisione la totalità delle cooperative, in particolare quelle a cui la Pubblica Amministrazione deve provvedere di-rettamente non essendo aderenti a nes-suna centrale. Un buon colpo alle false cooperative sa-rebbe assestato se si decidesse, ad esem-pio, che quelle che non hanno superato la revisione biennale non possono par-tecipare ad appalti pubblici o privati o che quelle senza certificato di revisione non possono accedere a finanziamenti regionali. L’essenziale è mettere in campo azioni concrete: la strada per la ripresa passa, infatti, attraverso sgravi fiscali e incenti-vi agli investimenti, ma anche e soprat-tutto attraverso la lotta a chi non rispetta le regole e i diritti delle persone.

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LepersonedellaRistorazionescolastica

diTorino

Trasparenza, impegno al miglioramento continuo e lavoro di squadra:

la divisione Piemonte Liguria apre le sue cucine

A partire dallo scorso settembre il grup-po di lavoro di Torino è stato protago-nista di una serie di iniziative volte a far conoscere e a comunicare la professiona-lità con cui Camst lavora. Tali iniziative, che si sono svolte nell’arco di tre mesi, hanno coinvolto sia lo staff delle cucine centralizzate che lo staff dei servizi della Divisione Piemonte Liguria. L’evento di apertura, dedicato esclusiva-mente agli organi di infomazione, è stato organizzato prima dell’avvio dell’anno scolastico alla Cuce di Moncalieri, cuci-na che produce circa 8000 pasti al giorno per la refezione scolastica. Ai giornalisti intervenuti sono sta-te descritte le innovazioni sistemiche nell’evoluzione della cucina tradizionale e rese note le principali tappe di produ-zione dei pasti destinati alle mense sco-lastiche. Per preparare un tour efficace, tutto il personale della cucina, coadiu-vato dallo staff di Divisione, ha lavorato con grande impegno alla cura dell’im-magine, alcuni già dalla sera prima.Queste le parole di Simonetta Ianno-poli, direttore del locale, a conclusione dell’iniziativa: “Un ringraziamento a tut-to il personale che ha collaborato e che ha contribuito al raggiungimento di questo successo di squadra”.Il Press Tour è stato seguito dalla pre-sentazione di Camst alle famiglie, ai me-dia e alla Pubblica Amministrazione, da un evento - presentato dal Comune di

Torino - che si è tenuto il 27 settembre a Cascina Falchera. Una giornata di de-gustazione dei menù presenti nella risto-razione scolastica e delle materie prime. I protagonisti di questa manifestazione sono stati i piatti preparati in collabora-zione tra lo staff di Party Ricevimenti e il personale dei locali di Torino: un cate-ring all’aperto per 300 persone. E poi il 18 ottobre (sempre di sabato!), quando alla Cuce di Moncalieri si è te-nuto il primo evento Cucine Aperte se-guito, nelle settimane successive, dalla Cuce di Lucento e dalla Cuce di Rivoli.Alle tre Cucine Aperte hanno partecipa-to quasi 600 persone. Bambini e genitori hanno avuto la possibilità di visitare le cucine dove vengono preparati i pasti, incontrare gli operatori, conoscere le materie prime e i criteri di selezione dei fornitori. Un momento dedicato quindi al dialogo e al confronto tra azienda di ristorazione e famiglie, ma anche al pia-cere di stare in compagnia, con giochi e animazioni per i bambini e con un buffet all’insegna del buon gusto. “Sono stati momenti in cui ci siamo sen-titi parte della stessa famiglia - racconta Angela Paschetto, tecnico Qualità e Sicurezza alimentare della divisione - e un’occasione per trasmettere i valori che ogni giorno Camst ripone verso i propri lavoratori”.Soddisfazione espressa anche dal Diret-tore di divisione Claudio Marsili, che ha

dichiarato: “Camst vuole dimostrare con i fatti, in piena trasparenza, il suo impegno nel miglioramento continuo sulla qualità dell’offerta e sulla sicurezza alimentare. Per questo, il dialogo con le famiglie è un aspetto fondamentale della nostra attività”. E infine, per rimanere sul tema della comunicazione, l’ultima manifestazione che ha impegnato la Divisione, in parti-colare l’ufficio Commerciale: la presen-za di Camst al Salone del Gusto Slow Food. Uno stand allestito insieme alla Città di Torino e ai fornitori di mate-rie prime della refezione scolastica del territorio. Cinque giorni di fiera in cui il nostro personale è stato disponibile a presentare sia l’azienda che le eccellenze del servizio di ristorazione scolastica di Torino con un tavolo di degustazioni.“Grande esperienza - racconta Simona Picco dell’ufficio commerciale - nono-stante la ‘faticaccia’: dodici ore di presidio dello stand per 5 giorni! Abbiamo avuto l’eccezionale opportunità di relazionarci con i visitatori del Salone (220.000 pas-saggi) presentando Camst, unica azienda di ristorazione collettiva presente.

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Le persone della Ristorazione scolastica di Torino

18 ottobre: “Cucine Aperte” Moncalieri

18 ottobre: “Cucine Aperte” Moncalieri

5 settembre: preparazione al “Press Tour” Moncalieri

5 settembre: “Press Tour” Moncalieri

18 ottobre: “Cucine Aperte” Moncalieri

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22 novembre: “Cucine Aperte” Rivoli

8 novembre: “Cucine Aperte” Lucento

27 settembre: Catering a Cascina Falchera 27 settembre: Catering a Cascina Falchera

Inoltre una grande opportunità di contatto con nuovi potenziali clienti e fornitori, ri-spondendo alle numerose domande sul ser-vizio di ristorazione scolastica del Comu-ne di Torino. Diverse le curiosità che sono state soddisfatte, molteplici i dubbi chiariti e i falsi miti sfatati sui prodotti utilizzati, sui fornitori e sulle tecniche di produzione. Grande successo hanno riscosso i gadget of-ferti ai piccoli utenti”.A conclusione di questo percorso, un’ini-ziativa molto speciale dedicata al gruppo dei lavoratori e soci, la visita della Presi-dente Antonella Pasquariello dello scor-so 21 novembre. “Ringrazio tutti i soci della Divisione - ha dichiarato la Presidente- ma un pesnsiero particolare a voi soci di Torino. Tutti voi avete dimostrato qual’è il vero spirito della cooperazione. Il vostro senso di responsabi-lità, la vostra dedizione e professionalità anche in situazioni critiche non sono mai mutate. Avete lavorato in gruppo con la certezza che ogni singolo tassello è indi-spensabile per il successo: il vero valore della nostra azienda, non c’è dubbio, sono le per-sone, i soci e voi lo dimostrate ogni giorno formando questo splendido mosaico, compo-sto da tante persone, che è Camst. Grazie a tutti voi.”

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Le persone della Ristorazione scolastica di Torino

5 settembre: “Press Tour” Moncalieri

23-27 ottobre: Salone del Gusto Slow Food

Salone del Gusto Slow Food: Il vice Presidente Massimo Maccaferri con Rosario Romano e Simona Picco

21 novembre: La Presidente Antonella Pasquariello con i soci di Torino

22 novembre: “Cucine Aperte” Rivoli

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CucineAperteaMatildeRistorazione

Inaugurato l’ampliamento della cucina centralizzata di Sant’Agata Bolognese

Sabato 18 ottobre, con l’evento “Cucine Aperte”, MatildeRistorazionehainauguratol’ampliamentodellasuacucinacentralizzatadiSant’AgataBolognese. L’ampliamento, che ha aumentato di 250 mq in più la superfice del centro cottura, è stato realizzato a seguito di un investimentodi1.480.000euro. Oggi la struttura è in grado di produrre finoa6.000pa-stialgiorno e oltre 1.200.000 all’anno e presenta un repartodietepiùgrande,autonomoesicuro. L’offerta è in grado di rispondere alle esigenze dei piccoli utenti, diverse per motivi di salute, etici o religiosi, e comprende oltre 1.000 diete spe-ciali (tra cui 800 etico-religiose e 360 per patologie) combi-nate in più di 200 menù diversi e preparate in spazi dedicati. “La cucina - ha dichiarato il Presidente di Matilde, Antonino Borghi - è stata rinnovata con grande attenzione al risparmio energetico e all’impatto ambientale: presenta, infatti, un impianto fotovoltaico che permette a regime un risparmio di CO2 di 1,2 TEP (tonnellate equivalenti petrolio) annui”. Piùspazio,innovazione,trasparenzaequalità, dunque, per il centro di Sant’Agata, “grazie a un investimento - prosegue Borghi - che si propone di portare nelle scuole un’alimentazione ancora più sana, gustosa e nutriente”.In occasione dell’inaugurazione, famiglie e bambini hanno potuto fare visita al centro cottura, dove hanno trascorso un

pomeriggioriccodiiniziative. L’evento è iniziato alle 14.00 con la visita guidata dalle dietiste di Matilde, che hanno illu-strato il funzionamento della cucina, i processi produttivi, le attrezzature e le materie prime utilizzate. La visita guidata è stata scandita da un percorso illustrato com-posto da pannelli di comunicazione improntati su cinque temi fondamentali che hanno caratterizzato la manifestazione:1. Evoluzionedellastruttura: ampliamento degli spazi per lavorare meglio2. Educazionealimentare: abituare i bambini a mangiare di tutto3. Fruttabiologica: conoscere meglio un gruppo di prodotti bio che mangiano i bambini4. Dimensione sociale della società Matilde: sostenere la formazione professionale, fare solidarietà, tutelare il lavoro 5. Dietespeciali: a ciascuno il suo menù per la sua salute ed esigenze.Alle 15.30, si è proceduto con l’inaugurazione e il tagliodel nastro alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, per concludere, poi, con un allegro momento di convivialità, caratterizzato da ricchibuffet, assaggi di fruttabiologica e prodotti equosolidali e animazione per i più piccoli. Pre-senti, infine, anche gli stand appositamente allestiti da enti

Due momenti delle visite guidate

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di formazione professionale e asso-ciazioni benefiche del territorio con i quali Matilde Ristorazione collabora da sempre.“Il clima della giornata è stato molto po-sitivo, con piacere abbiamo cercato di sod-disfare la curiosità di tanti bambini ed adulti che volevano conoscere la cucina di ‘Matilde’ per capire come vengono preparati i pasti, quali attrezzature usiamo e quali prodotti impieghiamo. Un momento di in-contro molto stimolante non solo con le fa-miglie dei nostri utenti della Ristorazione scolastica, ma anche con i nostri contatti del territorio: associazioni, enti ed istituzioni con cui Matilde dialoga e si confronta.” Quanto dichiarato da Paolo Arduini, Amministratore Delegato di Matilde Ristorazione, a conclusione della splen-dida giornata trascorsa insieme.“Un ringraziamento particolare va a tut-to il personale di Matilde Ristorazione per l’impegno, la collaborazione e la disponi-bilità profusi: ingredienti che hanno reso possibile la buona riuscita dell’evento. Lo sforzo è stato massimo e grande è stata la soddisfazione nel vedere tanti nostri piccoli utenti, accompagnati dai loro famigliari, curiosi di scoprire e conoscere la cucina di Matilde che gli prepara quotidianamente il pasto.” Questo il riscontro di Marco Monti, Direttore della cucina centraliz-zata di Sant’Agata Bolognese, il quale si fa portavoce di tutto il team Matilde che ha curato la gestione delle visite guidate.

Ilaria Sarasini e il team di Matilde

Il taglio del nastro

Un piccolo ospite affezionato

Il buffet

Antonino Borghi e Paolo Arduini, Presidente e vice Presidente di Matilde

Il team di Matilde Ristorazione

La nuova cucina

Cucine Aperte a Matilde Ristorazione

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“Benvenutinellavostracucina”

Si è concluso a Venezia il progetto “Benvenutinellavostracucina” lanciato per coinvolgere i cittadini e condividere tutto il lavoro che richiede il servizio di ristorazione scolastica e i principi su cui si basa. Le famiglie ospiti nei centri di cottura presso i quali vengono preparati i pasti consumati a scuola, hanno visto direttamente il funzionamento della cucina: dalla preparazione dei menù, definiti dall’ASL 12 Veneziana, alla lavorazione delle diete, fino ai controlli effettuati.“Benvenuti nella vostra cucina” si è articolato in otto eventi nei quali i gestori del servizio di ristorazione, Camst, Copra Elior e Cir Food, si sono attivati per accogliere le famiglie e i bambini presso i centri di cottura di loro competenza. Le famiglie sono state invitate dal Comune tramite SMS rispon-dendo al quale hanno avuto modo di prenotarsi. Per Camst gli appuntamenti del 18 ottobre e del 14 novem-bre hanno coinvolto rispettivamente il centro cottura F. Filzi di Mestre, con 70 prenotazioni e il centro cottura di Quarto d'Altino con 30 prenotazioni.Il programma delle giornate si è aperto con una breve presen-

Venezia: bilancio positivo delle visite ai Centri di Cottura

tazione del Centro cottura da parte del TAQ della Divisione, Giuditta Kravina che ha illustrato il processo produttivo dei pasti e la selezione delle materie prime previste da capitolato. Ketty Cervo, direttore delle due cucine, e il suo team di la-voro hanno curato le visite guidate illustrando ai visitatori il lavoro svolto nella cucina. Per concludere un buffet di assaggi per presentare ai genitori alcune preparazioni del menù sco-lastico. “E’ stata un’esperienza bella e positiva. I genitori hanno seguito con attenzione ed interesse durante entrambi gli incontri. Hanno compreso meglio le attività svolte presso i nostri centri e come strutturiamo il nostro lavoro. I bambini presenti sono rima-sti molto affascinati dalle nostre cucine, così grandi non le avevano mai viste! Per me e per i miei collaboratori è stata una bella sod-disfazione a fronte di tanto impegno e lavoro.” Questo un breve commento del Direttore Ketty Cervo, che coglie l’occasione per ringraziare tutti i suoi collaboratori per la disponibilità mostrata.

Ketty Cervo e Vittoria Mazzilli

18 ottobre: Centro cottura F. Filzi di Mestre 14 novembre: Centro cottura di Quarto d’Altino

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ScuolaFood:PratoversoExpo2015

Il 25 settembre, presso il Comune di Prato, il Sindaco Matteo Biffoni insie-me all’Assessore Maria Grazia Ciam-bellotti, il Direttore del Dipartimento Prevenzione dell’ASL 4 Giuseppe Van-nucchi e le aziende promotrici RistorArt Toscana, Elior e Camst che effettuano il servizio di refezione scolastica nel Co-mune di Prato hanno presentato il Con-corso Didattico Scuola Food: Le Scuole di Prato verso Expo 2015. Il concorso intende far avvicinare le istituzioni sco-lastiche alle tematiche di EXPO 2015, invitando docenti e studenti a compiere uno studio e una riflessione che porti allo sviluppo e alla creazione di elaborati e progettualità. Ampia libertà metodo-logica ed espressiva sono le coordinate dell’iniziativa su cui docenti e studenti si

Partito il concorso delle scuole del Comune di Prato

misureranno per realizzare un percorso di formazione interdisciplinare sul tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita e i suoi sotto-temi: • Ricerca e valorizzazione delle tradizio-ni agroalimentari del territorio pratese.• Educazione alimentare al consumo consapevole e sostenibile.I bambini, in gruppo per classi omoge-nee o miste, produrranno un lavoro co-erente con i temi del concorso, in forma letteraria, artistica o multimediale.Importanti premi (lavagne multime-diali, fotocamere digitali, monitor Lcd, stampante fotografica o buoni acquisto di valore equivalente da scegliere in base alle esigenze didattiche) saranno messi a disposizione dai promotori per le 10 classi vincitrici. Alla fine del concorso

si terrà una cerimonia di premiazione e gli elaborati delle classi saranno esposti presso una sala messa a disposizione dal Comune a beneficio della cittadinanza.Tutte le informazioni inerenti il con-corso, comprensivo di modalità di par-tecipazione, sono disponibili sul sito www.scuolepratoexpo2015.it, inoltre è già attivo un profilo facebook del Con-corso.

Antonio Maretto e Vittoria Mazzilli

Prosegue il progetto di comunicazione e di educazione alimentare del Comune di Fi-renze, in partnership con Camst, Cir food ed Elior, presentato sul Refuso dello scorso Luglio. Ricordate la Tartaruga con la vela? Il personaggio testimonial d’eccezione per la ristorazione scolastica del comune di Firenze? Uga - questo il nome che le hanno asse-gnato i bambini votando sul sito creato appositamente per il progetto - è partita con le sue attività per accompagnare nel vasto mondo del cibo i nostri piccoli utenti.Per l’avvio dell’anno scolastico infatti in tutte le scuole del comune di Firenze è stato distribuito un calendario in cui Uga scandisce di mese in mese il menù scolastico, dispen-sando informazioni utili sugli alimenti, sui frutti di stagione, prodotti e ricette del terri-torio. La distribuzione del calendario nelle scuole ha suscitato l’entusiasmo dei bambini, in particolare degli alunni della scuola primaria San Pier Martire, che hanno inviato una letterina di ringraziamento alle “Carissime amiche dell ’ufficio Mensa” in cui hanno scritto: “Seguiremo i consigli della Tartaruga Uga”.

Stefano Innocenti e Vittoria Mazzilli

Il calendario della Tartaruga con la vela

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Educazionealimentareemulticulturalità

Presentato a Milano il progetto “Pentole e Pirati”,

pensato per Cascina Triulza nell’ambito di Expo2015

Lo scorso 2 dicembre, presso il Piccolo Teatro di Milano, sono stati presentati i due volumi che Camst ha realizza-to in collaborazione con l’Associazione Amici della Casa della Carità e Giunti Progetti Educativi. I libri, intitolati “La banda delle pentole” e “Intorno al mondo. Diario dal-la cambusa dei pirati”, sono parte del progetto più ampio “Pentole e Pirati”, pensato per la Fondazione Triulza e che sarà presente con uno stand dedicato presso la Cascina Triulza nell’ ambito di Expo Milano 2015 con iniziative e laboratori dedicati ai bambini e alle scuole. Il progetto lega i temi del cibo e della multiculturalità in una declinazione ancora più ampia del concetto di edu-cazione alimentare. Mangiare, conoscere altre cucine e le abitudini alimentari di altri Paesi, scoprire il mondo attra-verso altre ricette, diventa per i più piccoli un’importante opportunità di sviluppo umano. Il cibo diventa così un lin-guaggio e uno strumento per dare vita a una società sempre più aperta al confronto e allo scambio e più tollerante. Pro-prio la visione del pasto come occasione di condivisione, di scambio e di socializzazione è stata la motivazione che ha spinto la nostra cooperativa a sostenere il progetto, unen-dosi alla vocazione di unire accoglienza e cultura che da sempre ispira l’operato di Casa della Carità. “Con ‘Pentole e Pirati’ – ha dichiarato la Presidente Anto-nella Pasquariello - Camst ha così dimostrato ancora una volta l ’importanza che attribuisce alla ristorazione scolastica, settore in cui possiamo vantare oltre 40 anni di esperienza. L’educa-zione alimentare dei più piccoli, infatti è sempre stata per la no-stra azienda un valore importante. Il nostro impegno va oltre l ’offerta di una nutrizione corretta e bilanciata, puntando, ogni giorno, a costruire anche una vera e propria cultura alimentare,

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CM 63299S – Edizione fuori commercio

contiene un taccuino

tutto da scrivere

intorno al mondodiario dalla cambusa dei pirati

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“Questo progetto è importante per la sua internazionalità, per il suo rivolgersi all’educazione alimentare dei bambini e per il

coinvolgimento della società civile. Di progetti come questo ce n’è

un forte bisogno, per sfruttare il momento caldo del 2015 e cogliere

il tema del cibo in tutta la sua forza”.

Giuseppe Sala AD Expo 2015

Un luogo totalmente rinnovato, ma anche un pezzo del patrimonio storico, architettonico e ambientale della Lombardia. La CascinaTriulza, un’antica costruzione rurale già presente all’interno del Sito Espositivo, è una delle ca-scine che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la città alla sua origine contadina e agricola. In fase di ristrutturazione per ExpoMilano2015, dopo l’evento, la cascina rimarrà in eredità alla città di Milano. Il com-plesso di Cascina Triulza, esteso su un’area di 7.900 metri quadri, è gestito, in collaborazione con Expo Milano 2015, dalla FondazioneTriulza, un raggrup-pamento di numerose organizzazioni di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di gara. Centro dello sviluppo sostenibile e della ricerca tecnologica sul tema alimentare, nella Cascina Triulza ha sede il padi-glione espositivo della Società Civile, non sarà solo uno spazio unico riservato al terzo settore, ma anche un luogo in cui aziende, istituzioni pubbliche ed organizzazioni internazionali potranno dare visibilità e valore alle proprie best practice in collaborazione con le organizzazioni della società civile. La Cascina Triulza, dunque, è il centro gravitazionale delle attività della Società Civile, un luogo di identità, unicità e di impatto.

convinti che il momento del pasto abbia in sé un valore che va ben oltre il semplice atto nutritivo”. La presentazione a Mi-lano è avvenuta alla presenza di autorità cittadine e metropolitane, giornalisti e un foltissimo pubblico che ha gremito il chiostro Nina Vinchi del teatro. Tra i presenti, Giuseppe Sala, ammini-stratore delegato di Expo 2015 SpA e commissario unico di Expo 2015, Don Virginio Colmegna, Presidente della Fondazione Casa della Carità, Maria Grazia Guida, Presidente dell’Associa-zione Amici di Casa della Carità, Felice Romeo, consigliere della Fondazione Triulza, e Rita Brugnara, responsabile editoriale per Giunti.

Mattia Grillini Maria Grazia Guida, Presidente dell’Associazione Amici di Casa della Carità, Don Virginio Colmegna,

Presidente della Fondazione Casa della Carità e Antonella Pasquariello, Presidente Camst

Educazione alimentare e multiculturalità

Cascina Triulza

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Alimentarsi.Impariamomangiando

Il progetto nasce nel maggio del 2013 con la costituzione di ATS “Brescia per Expo 2015”, con l’intento di realizzare ini-ziative ed attività finalizzate a valorizzare il sistema istituzio-nale, economico e sociale della città e della provincia in occa-sione di Expo 2015. Particolare attenzione sarà dedicata alla promozione dell’educazione alimentare. Gli obiettivi primari del progetto sono:• insegnamento e mantenimento di corretti stili di vita nel rispetto dell’ambiente e degli altri;• ruolo della ristorazione scolastica nella prevenzione a tavola;• conoscenza e approfondimento dei processi di produzione dei prodotti locali e internazionali;• alimentazione come strumento di sensibilizzazione diretta degli alunni al rispetto di natura e pianeta.In qualità di uno dei gestori della ristorazione scolastica, con Elior e Cir Food, per il comune di Brescia Camst ha proposto una serie di attività ed azioni, in particolare sul tema del cibo. Il referente del progetto per Camst è il Direttore di Divisio-ne Emilia Nord, Pierpaolo Zilioli. L’avvio del progetto con una fase di lancio vede coinvolta la scuola primaria Divisione Aqui, di nostra gestione e sulla quale saranno avviate una serie di attività mirate a promuovere cultura alimentare.Camst propone in questa scuola un percorso didattico foca-lizzato sulle verdure, per incentivarne il consumo da parte dei bambini, Ilciboelasuavarietà:tuttiicolorieisaporidelleverduresullatavoladellarefezione. Il percorso prevede nu-merose tappe coinvolgendo target diversi e diffondendo in-formazioni ad adulti, in particolari gli insegnanti, e a bambini.L’obiettivo del percorso è infatti quello di incentivare un mag-gior consumo delle verdure e promuoverne la scoperta dei va-lori nutritivi. Camst propone strumenti didattici mirati, messi a disposizione di bambini ed insegnanti attraverso il progetto educativo “Processo alle verdure” , progetto esclusivo Camst prodotto con la casa editrice Giunti, riferimento nel mondo scolastico. Questi materiali saranno infatti distribuiti a scuola e l’insegnante in classe guiderà la lettura e le attività da svol-gere. Per preparare gli insegnanti a questo percorso, la dieti-sta di riferimento Simona Callini e il Direttore della Cucina Centralizzata di Castelmella Lino Caffarra hanno presentato la pubblicazione e la relativa guida che sarano utilizzati per il progetto nella scuola Divisione Aqui.“L’incontro è stato molto interessante e preparato con molta profes-

Camst insieme al Comune di Brescia nel progetto di educazione alimentare per Expo 2015

sionalità da tutti gli interlocutori, molto chiari e diretti nell’esporre il proprio lavoro. Il tema sull’alimentazione ha toccato vari aspetti: molto importante è stata la parte che ha coinvolto i gestori nella spie-gazione del processo di produzione dei pasti e relativo trasportato, in particolare modo quelli che forniscono i pasti per il Comune di Brescia. Visto che erano presenti alcuni insegnanti, sono stati anche sottolineati alcuni metodi di preparazioni. Descriverei il pomeriggio trascorso stimolante, interessante, educativo e coinvolgente.” Questo il riscontro dei colleghi che hanno presidiato l’incontro.A partire da febbraio, al fine di avviare operativamente il pro-getto, verrà distribuita la pubblicazione ai bambini. Il percorso prevede inoltre la realizzazione di uno spettacolo teatrale ispira-to alla pubblicazione a cui bambini ed insegnanti prenderanno parte a termine della lettura in classe.Durante l’anno scolastico i bambini consumeranno il pasto uti-lizzando le nostre tovagliette brandizzate Ivo il gigante Camst, che inviterà loro a svolgere dei giochi o a colorare delle verdure. È prevista inoltre la distribuzione dei quadernetti per i disegni e i ricettari di Ivo per raccogliere durante l’anno scolastico disegni e ricette a tema. Un impegnofattivodiCamst che ribadisce l’attenzione alla cultura alimentare e alla promozione di buone pratiche per la ristorazione scolastica da ormai 70 anni.

Pierpaolo Zilioli e Vittoria Mazzilli

Come ogni anno, in occasione delle fe-stività natalizie, Camst distribuisce ai

piccoli utenti della Ristorazione Scolastica un gadget. La scelta di quest’anno ricade su un pratico astuccio con zip personalizzato Ivo il gigante Camst. Comodo da tenere in cartella, utile per riporre penne e matite. Un piccolo segno con cui Camst rinnova l’impegno e l’attenzione rivolti ai piccoli utenti delle refezioni, augurando loro e alle famiglie Buon Natale.

Il gadget di Natale 2014

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Uncaffèspecialededicatoanoi

Gli auguri di Natale per tutti i dipendenti di Camst

Quest’anno gli auguri di Natale di Camst arriveranno con un piccolo dono realizzato in esclusiva per tutti i dipen-denti. Si tratta di un barattolo di caffè da 250 grammi a marchio “Caffèpernoi”, la stessa miscela studiata esclusivamente per Camst che da circa un anno viene utilizzata nella maggior parte dei nostri locali e prodotta da Co.Ind, nostro for-nitore storico.La confezione regalo è stata realizzata ad hoc per augurare a tutti i dipenden-ti Buon Natale. E’ un piccolo dono ma con un significato particolare: una con-fezione esclusiva di “Caffè per noi” in edizione speciale, come speciali sono le persone che lavorano in Camst. Persone che fanno grande la ristorazione.

A quasi un anno dal lancio della nostra miscela in esclusiva, Caffè per Noi ne ha fatta di strada. Talmente tanta da arrivare diritto a casa dei clienti! Da tempo, infatti, si sono moltiplicate le richieste, da parte di chi abitualmente frequenta i nostri bar, di poter gustare tutto l’aroma della nostra miscela anche comodamente a casa propria. Nasce quindi Caffè per Noi macinato per Moka da 250 gr.. La confezione è un elegante barattolo, capace di preservare intatte tutto le caratteristiche della miscela. La personalizzazione gioca sulle allegre illustrazioni, che da tempo su-scitano la curiosità delle persone e scatenano la caccia a somiglianze più o meno improbabili. Sull’aroma e sul gusto non spendiamo ulteriori parole: sono quelli inconfondi-bili che lo fanno tanto apprezzare dai nostri clienti e che, a partire da dicembre, sarà disponibile in più di 60 bar Camst in tutta Italia.

Valentina Bettini

Un caffè così buono... che ti accompagna a casa

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SelfieeVinciArrivailconcorsodiNatale

#cuocoinvista

Un viaggio nelle case degli italiani alla scoperta delle ricette più amate. Per inviare la propria foto c’è tempo fino al 9 gennaio.

E, per votare, fino al 31 gennaio

Una buona ricetta (magari anche fotogenica…), un selfie sorri-dente e un click per farsi votare. Questi i tre passaggi necessari e sufficienti per partecipare a #cuocoinvista, il web contest di cucina e fotografia promosso da Camst.In palio 25 fantastici premi, dai pratici robot da cucina ai gad-get tecnologici (fotocamere digitali, tablet, cuffie, smartphone) senza disdegnare i classici e intramontabili libri di cucina.Partecipare è semplice! Dal 1° dicembre fino al 9 gennaio 2015:1) cucina il tuo piatto forte e scatta un selfie2) vai sul sito www.cuocoinvista.camst.it, registrati e carica la foto con la ricetta3) condividi sui social networks la tua foto e fatti votare! Per votare c'è tempo fino al 31 gennaio. Per Camst il concorso vuole essere un vero e proprio viaggio per immagini nell’arte culinaria domestica, alla ricerca di piat-ti originali confezionati con particolare creatività, ma anche di conferma della radice tradizionale, per valorizzare la cucina

familiare in tutti i suoi aspetti. Camst torna così nelle case dei propri clienti dopo l’esperienza dello scorso anno, quando il tema del concorso era il racconto breve: al sito ufficiale ne ar-rivarono oltre 250, con quasi 17mila voti complessivi. Un suc-cesso non prevedibile che ha permesso a Camst di conoscere meglio i propri clienti e questi ultimi ad avvicinarsi di più a Camst: un processo di fidelizzazione che si ripete quest’anno passando dal cuore della casa degli italiani, la cucina. In attesa che il concorso si aprisse ai cuochi amatoriali di tutta Italia, i cuochi Camst si sono resi protagonisti del “selfieconricetta”. Direttamente dalle cucine Camst, decine di cuochi hanno postato le loro foto con piatto e ricetta. E insieme a loro anche cinque noti food blogger - Emanuele Patrini (cra-vatteaifornelli), Federica Costantini (dolcisenzaburro), Do-riana Tucci (lasignoradeifornelli), Fiorella Palmieri (lellacook di giallozafferano), Franz Russo (franzrusso) – si sono prestati al gioco e hanno cucinato con il supporto dei professionisti di Camst (il video è visibile sul canale Youtube di Camst). Ricette curiose, colorate e certamente gustose che verranno pubblicate al termine del concorso sui canali digital di Camst, raccolte in un ebook a disposizione di tutti.Un ringraziamento speciale ai cuochi e alle cuoche che hanno partecipato alla fase di anteprima con i loro selfie e le ricette, in particolare ad Andrea Marino, Marco Venezia e Mauri-zio Alemanno (foto a lato) per aver cucinato insieme ai food blogger. E’ sempre piacevole lavorare in gruppo; pertanto un ringrazia-mento va a tutto lo staff della Tavolamica Villanova, a Marco Sarti e alla Direzione Acquisti.

(Sara Mameli)

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NorcinApeIlnuovissimostreetfooddiCamsteRenzini

Il New York Times l’ha inserito tra i primi cinque Must-Eat-Dishes del mondo (www.nytimes.com); un piatto nostrano da assaggiare almeno una volta nella vita: è la porchetta made in Umbria. Un classico dello street food dell’Italia centrale, un marchio di fabbrica riconoscibile in tutto il mondo.Dal 1° dicembre Camst delizia i clienti del Centro Nova (BO) con i gusti dell'Alta Norcineria di Renzini in una veste origi-nale e on the road! Nella nostra NorcinApe troverete ottimi panini gourmet e selezioni di taglieri a base delle specialità del Mastro Dante dell'Alta Norcineria, come il prosciutto LUI di Norcia IGP, la mortadella Oltre di cinghiale e soprattutto la

Selfie e Vinci Arriva il concorso di Natale #cuocoinvista

Vera Porchetta Umbra. Camst e Renzini hanno iniziato que-sta partnership che già dai primi giorni di apertura sta riscuo-tendo grande successo. “Molte persone di Camst sono state preziose e hanno dato un con-tributo determinante per la buona riuscita di questo progetto. - ha scritto la famiglia Renzini in un ringraziamento giunto a Camst nei giorni scorsi - Non è facile trovare in Imprese così importanti e grandi come la Vostra un clima a ‘misura d’uomo’, dove tutti sono impegnati a dare un fattivo contributo per i nuovi progetti, questo fa di Voi una grande Cooperativa”.

Antonella Pasquariello, Roberto Bertolini, Dante Renzini, Angelo Scafuto e Giuliano Ampollini

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Quandolospiritodisquadrafaladifferenza

Emergenza maltempo in Liguria

Il 15 novembre 2014, dopo settimane di massima allerta per le forti precipitazioni e l'alluvione che ha già colpito la vicina Ge-nova, il tempo decide di smettere di “graziare” Savona e provin-cia. In poche ore centinaia di millimetri di acqua cadono su un territorio già provato da giorni di piogge. Nel Savonese più che i torrenti principali, spesso puliti e tenuti in sicurezza, memori della tragica alluvione del 1992, a preoccupare sono frane e rivi secondari. Questi ruscelletti, in secca per gran parte dell'anno, convogliano decine di metri cubi d'acqua in pochissimo tempo, straripando ed invadendo le zone limitrofe. E' quello che suc-cede anche nella Valle di Vado, nel Consorzio dove ha sede la nostra cucina centralizzata. Un rio di cui ci si scorda per gran parte dell'anno, tracima ed invade strade e capannoni, mentre un fiume d'acqua mista a fango scende dalla collina. I tom-bini non ricevono più, la situazione è critica. Unica “fortuna” sta nel fatto che tutto questo avviene di sabato, giorno in cui non produciamo pasti. Possiamo quindi dedicarci al salvatag-gio della cucina: si mettono barricate per evitare che la fan-ghiglia entri, mentre si cercano a tentoni i tombini da stappare e si fanno partire le pompe d'aspirazione: accorgimenti che si riveleranno vincenti, limitando al minimo i danni. Il giorno successivo, domenica, Stefania e Patrizia (nella foto) si improv-viseranno Angeli del fango Camst, armandosi di pala e ramazza.

E' soprattutto grazie a loro se lunedì abbiamo potuto iniziare la settimana producendo pasti regolarmente, con menù invariato. Queste le parole di ringraziamento del Direttore di Divisione, Claudio Marsili a tutto il suo gruppo di lavoro: “Dopo due anni di Camst utilizzo questo episodio per raccontare le mie sensazioni personali su cosa vuol dire lavorare in una cooperativa come la no-stra. In 33 anni di lavoro, non avevo mai ancora visto un gruppo di persone che si mette a pulire la loro cucina dopo un disastro di quelle proporzioni (nella Cuce di Vado Ligure sono entrati 80 cm di acqua e 10 cm di fango) senza che nemmeno qualcuno lo chie-desse o tanto meno lo ordinasse. Forse, andando indietro nel tempo, mi era capitato di assistere a una cosa simile solo nel 1994, con l’alluvione di Alba, dai dipendenti della Ferrero, un’azienda che per anni è stata premiata tra i luoghi migliori in cui lavorare. Ho avuto modo, in questi due anni, di toccare con mano la sensibilità e l ’attaccamento che i soci hanno per la nostra cooperativa. La co-operativa è la propria casa, la propria famiglia. Quando qualcosa o qualcuno colpisce Camst, per i nostri soci è una ferita. E subito emerge lo spirito di gruppo, quella forza dirompente che è in grado di farci uscire, dalle difficoltà, a testa alta. Per me avvertire la presenza fisica al mio fianco di tutta la Divisione, nonché di tutte le figure apicali dell'azienda è stata un’enorme sorpresa ed è stato di grande supporto. Lavorare con persone così è entusiasmante. Di aziende come la no-stra ce ne sono davvero poche. Spero di riuscire a dare nel tempo alla mia Divisione uno spirito di corpo talmente coeso, da sop-portare anche le difficoltà fisiologiche in una crescita esponenziale come la nostra. Non neghiamo che passare da 32.000.000 di euro di fatturato a 86.000.000 in poco tempo possa creare difficoltà, anche organizzative. Ma questo patrimonio va tutelato, dobbia-mo continuare a crescere e continuare a lavorare con dignità e spi-rito di squadra. Queste persone, la nostra gente, se lo meritano.”E per concludere, un ringraziamento a Camst è giunto anche dal Comune di Genova per un’altro episodio legato all’emergenza che ha colpito la Liguria; scrive infatti il Sindaco: “Nelle ore e nelle giornate successive agli eventi alluvionali che hanno colpito Genova i volontari e gli operatori impegnati nei soccorsi e a liberare dal fango le strade e i locali hanno trovato un conforto semplice ma essenziale nei prodotti alimentari che avete generosamente assicurato”.

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Utilizziamoprodottiecocompatibilieproteggiamol’ambiente

Acquisti ecosostenibili. I progetti green della Direzione Acquisti per promuovere e diffondere la cultura della sostenibilità

In un mondo dove le risorse sono sempre più scarse e il cambiamento climatico è ormai una realtà, è importante gestire le attività dell’Azienda secondo criteri di sostenibilità ambientale a cui Camst, da sempre, attribuisce grande importanza. In quest’ottica si è mossa la Direzione Acquisti della cooperativa, seguendo appunto una “filosofia ecologica” con l’obiettivo di fornire prodotti ecososte-nibili di alta qualità. Da Gennaio 2014 ad oggi, infatti, sono stati attuati e conclusi tre importanti progetti che hanno permesso di mettere in pratica la volontà di offrire soluzioni ecocompatibili. Nei locali di produzio-ne, ad esempio, nel 2012 è stato intro-dotto l’utilizzo di rotoloni asciugatutto realizzati in Fiberpack. Il Fiberpack è la materia prima che si ottiene riciclando le fibre di cellulosa presenti nei carto-ni per bevande grazie a innovative ed esclusive tecnologie di produzione. Gra-zie all’utilizzo di questi rotoloni, solo nel 2013 Camst ha contribuito a recuperare 8.640.044 cartoni per bevande da 1 li-tro di tipo Tetra Pak, evitare 590.5 m³ di discarica, salvare 1842 alberi di media dimensione ed evitare l'emissione in at-mosfera di 217675,5 Kg di CO2. Nell’ottica di generare un saving mag-giore va anche l’introduzione negli esercizi commerciali dei dispenser per i tovaglioli, che hanno sostituito i porta-tovaglioli tradizionali. Questo ha con-sentito di ridurre gli sprechi del 30/40% generando un risparmio di 60/70 mila

euro all’anno. Un’altra importante no-vità, sul fronte del rispetto ambientale, è rappresentata poi dall’utilizzo nelle mense scolastiche gestite da Seribo di stoviglieria bioplastica realizzata in Ma-ter-Bi. Mater-Bi® è un’innovativa fami-glia di bioplastiche che utilizza compo-nenti vegetali come l’amido di mais e polimeri biodegradabili ottenuti sia da materie prime di origine rinnovabile, sia da materie prime di origine fossile. I Mater-Bi® si presentano in forma di granuli e possono essere lavorati secon-do le più comuni tecnologie di trasfor-mazione delle materie plastiche, per realizzare prodotti dalle caratteristiche analoghe o migliori rispetto alle plasti-

che tradizionali, ma perfettamente bio-degradabili e compostabili. Questo tipo di prodotti monouso sono disponibili dal 19 Novembre in tutti i refettori delle scuole dell'infanzia e delle scuole prima-rie in cui non è presente il reparto lavag-gio e la loro composizione è altamente ecocompatibile.Tutti questi progetti hanno portato a importanti risultati sul fronte del “sa-ving” aziendale ma soprattutto sul fronte dell’impatto ambientale, rappresentando il modo ottimale per coniugare gli obiet-tivi di impresa col valore della responsa-bilità etica e ambientale.

Marco Sallustio

Certificateof Environmental Saving

CAMSTconsiderando le quantità di prodotti Natural ordinati nel 2013,

contribuisce ad aiutare Lucart Group a:

Recuperare 8 640 044 cartoniper bevande di tipo Tetra Pak*

(da 1 L).

Evitare 590.5 m³di discarica.*

Salvare 1842 alberi dimedia dimensione**

Evitare l'emissione in atmosferadi 217 675.5 Kg di CO2.***

I prodotti Natural sono realizzati in Fiberpack®, fibre di cellulosa provenienti dal riciclo dei cartoni per bevande.

Fonte: *Studio di MIT (Massachussets Institute of Technology). **Studio di Legambiente Roma. ***Studio RISI 2008.

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Ilprogetto“E’oradicambiaretono”alConvegnoInternazionalediD.I.Re.

Camst prima azienda in Italia a realizzare un progetto di inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza

Il 25 novembre scorso si è tenuto a Roma, nella prestigiosa cornice della sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, un conve-gno internazionale dal titolo “Contrastarelaviolenzacontroledonne.Migliorarelaqualitàdellalorovita” promosso dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università di Napoli e dall’associazione D.i.Re. Donne in rete contro la violenza. Il tema del convegno ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica ed è stato introdotto dal Presidente PietroGras-so, che ha dichiarato il crescente impegno delle istituzione sul grave fenomeno sociale della violenza contro le donne anche attraverso la costituzione di una commissione bicamerale per approfondire la conoscenza del fenomeno e ricercare tutte le misure da porre in atto al fine di rimuoverne le cause. E’ in questo spirito che nelle conclusioni del suo intervento cita l’art 3 della Costituzione italiana, che sancisce la pari dignità sociale e l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, laddo-ve con visione lungimirante recita al secondo capoverso: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine econo-mico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l ’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”Camst è stata invitata al tavolo dei relatori per fare il "punto" in merito al progetto “Èoradicambiaretono”, avviato già nel 2013, in collaborazione con D.i.Re - donne in rete contro la violenza- e Cospe, che ha offerto, ad oggi, l'opportunità per 21donne di trovare occupazione. Camst è la prima azienda italiana ad avere avviato un’iniziati-va che prova a restituire concretamente dignità e indipenden-za alle donne vittime di violenza attraverso percorsi di inseri-mento lavorativo all’interno delle proprie strutture produttive (cucine, mense e self service) dislocate su tutto il territorio nazionale. Delle 21 assunzioni finora effettuate, 10sonoinEmilia-Romagna,4inFriuliVeneziaGiulia,2inLombar-diae5inToscana. “Abbiamo deciso di promuovere questo progetto – spiega Anto-nella Pasquariello, Presidente Camst - perché le donne che han-

no deciso di "dire basta alla violenza"non hanno vita facile, spesso devono iniziare da zero e in questo percorso l’autodeterminazione, anche economica, è fondamentale. Avere un lavoro dignitoso, non in nero, non legato a ricatti o minacce, in un posto sicuro dove viene garantita la privacy non è scontato.”La convenzione siglata con l’Associazione Nazionale D.i.Re. sarà rinnovata anche per il 2015, con l’obiettivo di effettuare ulteriori inserimenti lavorativi.Ma l’impegno di Camst a difesa dei diritti delle donne non si esaurisce con questa iniziativa. Uno degli obiettivi che si è data l’azienda – costituita per l’86% da lavoratrici – è anche quello di contribuire a far conoscere l’entità e la gravità della violenza sulle donne, attraverso campagne di comunicazione specifiche, interne e ed esterne. L’informazione e la conoscen-za della violenza di genere e l’attività dei centri antiviolen-za, infatti, costituiscono un risultato importante del progetto stesso. L’obiettivo è informare e dare strumenti concreti alle donne che cercano sostegno per uscire dalla spirale di violenza quotidiana. Nell’ambito del progetto "E' ora di cambiare tono" è stato così creato nel 2013 il sitowww.puntodonne.it, aggiornato continuamente con contenuti utili e mirati, grazie alla colla-borazione di Cospe.Il convegno ha rappresentato un momento significativo e tan-gibile per ribadire l’importanza e la centralità del ruolo dei Centri Antiviolenza, del lavoro che hanno svolto nel tessuto vivo della società italiana dove hanno saputo riempire un vuo-to clamoroso di iniziativa pubblica, costituendo una rete di accoglienza e soccorso alle donne che cercano di sfuggire da una situazione di violenza, che nella stragrande maggioranza dei casi nasce tra le mura domestiche.Si pensi che se non fosse per l’attività dei Centri antiviolen-za, che si reggono sul lavoro di donne volontarie supportate dagli scarsi e disorganici finanziamenti erogati dalle ammini-strazioni locali, non esisterebbero nemmeno dati aggregati a livello nazionale su questo fenomeno che pure è oggetto di at-tenzione della legislazione europea. Sarebbe auspicabile alme-

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no che l’Istat cominciasse a inserire tra i suoi obiettivi di ricerca anche un osser-vatorio di dati sulla violenza di genere.Tuttavia il consuntivo tracciato dal con-vegno contiene anche qualche nota di positività e riconosce che l’attenzione pubblica a questo fenomeno sta crescen-do nella società anche se nelle conclusio-ni è evidente che molto resta da fare per modificare un atteggiamento complessi-vo sul problema che ha origini profonde nel sistema economico e nella cultura diffusa nella società italiana e più in ge-nerale in tutto il mondo occidentale.Basti pensare che nell’unico interven-to istituzionale che è entrato nel meri-to delle questioni, quello del Direttore superiore della Polizia di Stato italiana EnzoCalabria, si è portato ad esempio di un quadro operativo che sta comun-

Il progetto “E’ ora di cambiare tono” al Convegno Internazionale di D.I.Re.

que evolvendo verso una maggiore at-tenzione al fenomeno, il risultato recen-te della costituzione di un numero verde presso il Ministero dell’Interno a cui si possono rivolgere le donne che, essen-dosi rivolte a un ufficio di polizia locale o stazione dei Carabinieri per effettua-re una denuncia di atti di violenza, non avessero ricevuto adeguata attenzione e assistenza da parte delle forze di Polizia.Resta dunque molto da fare, ma la rete dei Centri antiviolenza è già oggi una re-altà che, se non verrà mortificata da inter-venti legislativi sbagliati, seppur avanzati nel tentativo di normare l’assegnazione dei finanziamenti pubblici, è in grado di offrire accoglienza e nuove speranze alle donne che vi cercano rifugio.

(Ivano Minarelli)

Nel corso del 2013 le donne accolte dai Centri antiviolenza aderenti all’asso-ciazione nazionale D.i.Re. sono state 18.521. Fra di esse vi sono sia donne nuove, che donne in percorso da anni precedenti.Si tratta in larga parte di donne italiane: in totale 12.263 complessivamente il 69.1% delle donne accolte. Le donne straniere costituiscono tuttavia una minoranza si-gnificativa, esse sono pari infatti al 30,1% (5.273). Una percentuale decisamente su-periore a quella presente fra la popolazio-ne femminile immigrata in Italia.Le donne nuove accolte, cioè coloro che per la prima volta hanno preso contat-to con un Centro antiviolenza, nel cor-so del 2013, sono state 14.161 con un aumento del 30% rispetto al 2012. Più numerosi sono stati infatti i Centri che hanno partecipato alla rilevazione nel 2013 e probabilmente anche le donne

che hanno chiesto aiuto a quelli presenti in entrambe le rilevazioni. Anche fra le donne nuove accolte, coloro che proven-gono da altri paesi rappresentano circa un terzo, sono infatti pari al 27,8% men-tre le italiane il 72,2%.La maggioranza delle donne si colloca fra i 30 e i 49 anni (complessivamente il 60%). La possibilità di autonomia eco-nomica attraverso il lavoro è una com-ponente essenziale dei percorsi di uscita dalla violenza delle donne che ne sono vittima. I dati raccolti attestano tuttavia che la mancanza di lavoro è un problema per molte delle donne accolte: una mi-noranza consistente di esse pari al 27,1% risulta disoccupata o in cerca di occu-pazione, l’11% sono casalinghe, il 5,4% pensionate, il 3,8% studentesse. Le don-ne che hanno un’occupazione sono pari al 50,8%, tuttavia molte di queste lavora-no in nero e/o hanno lavori precari.

In assenza di dati provenienti dalle istituzioni, i Centri antiviolenza tengono il conto della loro attività

ChifinanzialareteD.i.RE.

Come risulta evidente dai dati rilevati nel 2013, la mancanza di un quadro legislativo e di

supporto finanziario nazionale ha fatto sì che la possibilità

di accesso a fondi pubblici sia passata principalmente attraverso

la contrattazione con enti locali e regionali. Il panorama

dei finanziamenti pubblici risulta così molto diversificato

e tendenzialmente carente soprattutto per i Centri che operano nel Sud del paese.

Cinque Centri, tuttavia, non hanno ricevuto alcun finanziamento pubblico.

In media il 74,4% del finanziamento dei Centri che

fanno capo all’associazione nazionale è costituito da

finaziamenti pubblici; il 25,4% da finanziamenti privati. I soggetti

erogatori di finanziamenti pubblici sono spesso i Comuni

che risultano essere la fonte principale di sostegno economico (27%), seguiti dal Dipartimento per le Pari Opportunità (15,3%),

dalle Province (10,8) e dalle Regioni (10,1%).

Fra le fonti di Finanziamento Privato, le donazioni o i ricavi

del 5x1000 costituiscono la fonte principale (11,7%).

Antonella Pasquariello, Presidente Camst, relaziona al convegno “Contrastare la violenza contro le donne. Migliorare la qualità della loro vita”

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BonusbebèOpinioniaconfronto

Molto è stato detto e scritto sul cosiddetto bonus bebè, pre-visto nel Disegno di Legge di Stabilità del Governo Renzi che non sarà approvato prima della fine dell’anno. Il bonus in questione vale 80 euro al mese e spetta a ogni bambino nato o adottato a partire dal primo gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, per le famiglie con reddito complessivo fino a 90mila euro che ne facciano richiesta all’Inps.I punti di vista in merito a questa azione di governo riguarda-no molti aspetti, dal suo annuncio in un programma dome-nicale della TV generalista anziché nelle aule del parlamento, all’insufficienza di questo finanziamento davanti alle carenze strutturali del sistema di welfare e scolastico, in particolare per quanto riguarda il divario fra domanda e offerta di asili nido e scuole dell’infanzia pubbliche e gli alti costi che le famiglie devono sostenere quando, non avendo accesso alle strutture pubbliche, si trovano costrette a rivolgersi a quelle private.Molti di questi dubbi sul bonus bebè sono stati raccolti in un articolo per un blog de Il Fatto Quotidiano dove si sottolinea che “le donne non sono contenitori da premiare”. L’articolo ac-coglie e amplifica il messaggio dell’associazione FreedomforBirthRomeActionGroup, un gruppo di donne che lotta per la libera scelta in merito al parto, alla sua medicalizzazione e al rispetto del corpo della donna al momento della nascita. Insieme alle attiviste di LuchaySiesta,CommuniaeTerraPrena hanno realizzato un video in cui donne, coppie omo-genitoriali e uomini chiedono al governo ciò di cui hanno ve-ramente bisogno: da un’offerta maggiore di scuole pubbliche in particolare per l’infanzia al sostegno materiale e psicologico nei primi mesi successivi al parto, da città a misura di bambino al sostegno per i bambini disabili garantito. In merito al lin-guaggio utilizzato dal primo ministro, da parte delle attiviste sono stati sollevati anche dubbi sul concetto di genitorialità

espresso tra le righe del disegno di legge: è una promessa fatta direttamente alle neo-mamme (e non ai neo-papà), relegando quindi l’aspetto della cura dei figli tradizionalmente alla fi-gura materna. Un aspetto positivo del bonus bebè, se il DDL di Stabilità verrà approvato, è la sua apertura ai cittadini resi-denti stranieri, comunitari e non, nonostante l’opposizione di Lega Nord e M5S.Secondo l’articolo pubblicato su Neodemos di Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica di Milano, è me-glio il bonus che il nulla dei precedenti governi, in particolare visti i tempi di crisi. Dal punto di vista dell’accademico, que-sto sostegno finanziario non basterà alla ripresa demografica di un paese sempre più vecchio e sarebbe importante una va-lutazione d’impatto del bonus, per vedere gli effetti concreti sulle famiglie beneficiarie.Il bonus bebè può avere un valore concreto solo se non resterà una goccia nel mare delle carenze del welfare: rischia infatti di rimanere un “obolo”, come lo hanno chiamato le attiviste di Freedom for Birth, se non verrà associato a un piano di rifor-ma totale, che preveda l’aumento delle strutture e dei servizi a favore dell’infanzia e delle famiglie.

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Bonus bebè Opinioni a confronto

La recente proposta di un bonus bebè di 80 euro (per le famiglie fino a 90 mila euro di reddito cioè praticamente universale, secondo le ultime notizie) ripropone il dibattito di quali politiche potrebbe sostenere il bassissimo tasso di partecipazione al lavoro femminile (47%) e il bassissimo tasso di natalità (1,4 figli per donna).La politica di sussidi monetari alla na-talità ha effetti incerti e in genere poco significativi, mentre può avere effetti an-che negativi alla partecipazione al lavoro. Lo dimostrano gli studi e le esperienze

Meglio più nidi che bonus bebè

di molti paesi europei. Ci sono altre politiche che hanno dimostrato in altri paesi di poter sostenere i genitori negli anni in cui la nascita di un figlio fa au-mentare i costi in modo sostanziale.I dati 2014 dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori che ha aggiornato il monitoraggio sulla spesa per mantenere un bambino nei primi 12 mesi di vita in-dicano cifre ancora in aumento rispetto agli anni precedenti. In altri paesi vicini a noi la genitorialità è stata sostenuta con un mix di interventi (nidi, congedi genitoriali, sgravi fiscali) che hanno fat-

to crescere sia occupazione sia fecondità. Anche in Germania (dove si è seguito l’esempio di Francia, Danimarca e altri paesi europei) è stata approvata una ri-forma che assicura un posto al nido pub-blico per ogni nuovo nato. In Italia, solo il 17% frequenta il nido mentre sempre più ricerche dimostrano che l’accesso ai nidi pubblici (di qalità e con costi accessibili) può fare bene anche ai bambini, alla loro socializzazione e alla loro capacità di ap-prendimento soprattutto tra le famiglie a basso reddito. (dal dossier pubblicato su www.lavoce.info )

Nel 2013 in Italia ci sono state 514 mila nascite. Mai avevamo toccato un valore così basso dall’Unità in poi. Il minimo, prima del declino più recente, era stato osservato nel 1918, con 640 mila nascite, ma c’era allora la Grande Guerra.Ora abbiamo la Grande crisi economi-ca, meno drammatica certamente, ma con effetti congiunturali non trascurabili su una fecondità già da lungo tempo in sofferenza. Il numero medio di figli per donna è sceso per la prima volta sotto la soglia di due (che corrisponde al rim-piazzo generazionale) nel 1977. Esattamente 30 anni fa tale dato è sci-volato sotto un figlio e mezzo. Da allora non siamo più stati in grado di arram-picarci sopra tale valore, diventando il paese che da più lungo tempo si trova più vicino a un figlio medio per coppia piuttosto che a due. Prima della crisi economica abbiamo

conosciuto una fase di moderata ripresa, in parte dovuta all’immigrazione ma in parte prodotta anche dal recupero del-le nascite da parte delle coppie italiane. Una ripresa concentrata soprattutto nel-le regioni del centro-nord, favorita da una maggiore copertura ed efficienza dei servizi di conciliazione tra lavoro e famiglia. Questo progresso si è bloccato proprio in concomitanza con la crisi. Dal 1995 al 2008 la fecondità è infatti salita in modo pressoché continuo a li-vello nazionale (ma con forte eteroge-neità territoriale), dopodiché si è sostan-zialmente fermata ed è anzi leggermente arretrata . Cos’è successo? Si sono ristretti i fondi a favore dei ser-vizi di conciliazione; sono cresciute le coppie in difficoltà economica; i giovani fanno fatica a trovare lavoro e a formare nuovi nuclei familiari; ma oltre ai moti-vi economici e strutturali, è aumentata l’incertezza verso il futuro e non si per-cepiscono all’orizzonte segnali convin-centi di miglioramento. La prostrante durata della crisi e l’incapacità del siste-ma paese di imboccare un sentiero pro-mettente di sviluppo bloccano le scelte

degli individui e delle famiglie. Secondo i dati del Rapporto giovani dell’Istituto Toniolo - ottenuti da un’indagine di ap-profondimento condotta a luglio 2014 a livello nazionale sui 18-30enni – quasi il 60% degli intervistati è poco o per nulla convinto che tra tre anni la propria si-tuazione sarà migliorata, e si sale fino al 68% se la domanda è riferita alla pro-pria generazione in generale. Ma bassa è soprattutto la fiducia che tra tre anni l’Italia sarà complessivamente in con-dizioni migliori di oggi: il 71% pensa che non riuscirà ad agganciare i livelli di crescita medi degli altri paesi sviluppati. (di A. Rosina, demografo dell’Università Cattolica di Milano, pubblicato su www.neodemos.it )

L’andamento demografico dell’ultimo decennio

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Il primo bando per l’assegnazione di Borse di Studio del valore di 1000euroai figli dei nostri soci ha visto una par-tecipazione numerosa, sicuramente su-periore alle aspettative, che ha raggiunto 54 adesioni rispetto ai circa 150 ragazzi che quest’anno presentano le caratteri-stiche per rientrare nell’assegnazione del bonus universitario.Le caratteristiche del concorso, creato per premiare gli studenti universitari più meritevoli, richiedevano agli studenti di essere in corso rispetto al piano di studi ed avere una media di libretto pari o su-periore ai 26 trentesimi. Rispetto all’as-segnazione del bonus universitario, che resta lo strumento di carattere più “so-ciale” con cui vengono erogati 200euro a tutti i figli dei soci che sostengono un certo numero di esami a prescindere dal voto riportato, la Borsa di studio vuole essere dunque un riconoscimento al me-rito di coloro che ottengono i migliori risultati dell’anno.Vista l’adesione così alta, la Presidenza in accordo con la Direzione ha deciso di

raddoppiare il budget inizialmete messo a disposizione permettendo così di pre-miare i 10 studenti con la media piùaltaanzichéi5inizialmenteprevisti.Trattandosi del primo anno di questa esperienza abbiamo dovuto fare il ro-daggio ai criteri che ci eravamo prefis-sati inizialmente per valutare i migliori risultati.Innanzi tutto ci è parso evidente che non sarebbe stato equo fare una graduatoria assoluta delle medie senza tener conto dell’anno di corso: è evidente che otte-nere una media superiore al 26 al primo anno sui primi 6-7 esami è un conto e un altro è mantenere la media al terzo o quarto dopo 20 o 30 esami sostenuti.Come si vede dai dati nella tabella 1, la media risulta complessivamente più alta al primo anno e tende a scendere, sep-pur leggermente, al crescere del numero di esami. Questo aspetto ci ha suggerito di confrontare le medie per ciascun anno di corso, considerando gli anni del corso di specializzazione come quarto e quinto anno rispetto al corso base triennale.

Visto le numerose adesioni, la Presidenza in accordo

con la Direzione ha deciso di raddoppiare il budget

inizialmete messo a disposizione per l’assegnazione

delle Borse di Studio

Assegnate le Borse di Studio del primo bando

di concorso 2014

Si è conclusa la prima assegnazione di 10 Borse di Studio per i figli dei soci che

frequentano l’Università

Anno di corso n° candidati media

1° 14 28,2

2° 11 28,1

3° 12 27,9

4° 9 27,5

5° 8 27,4

Totale 54 27,9

Tabella 1

Un altro criterio che abbiamo introdotto è stata la suddivisione di tutti i tipi di laurea, 44 corsi di laurea su 54 parteci-panti, in due macro raggruppamenti con caratteristiche a grandi linee più omo-genee: un gruppo di lauree ad indirizzo scientifico unitamente a medicina e ve-terinaria e un gruppo di lauree ad indi-rizzo umanistico unitamente alle scienze economiche e statistiche. Il raddoppio delle borse di studio ci ha permesso così di poter assegnare il pre-mio al miglior classificato per ogni anno di corso nei due raggruppamenti. La ta-bella 2 mostra la suddivisione delle due macro aree.

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Assegnate le Borse di Studio del primo bando di concorso 2014

Indirizzo di studi n° candidati

Area scientifica medicina e veterinaria 5

indirizzo scientifico 18

Totale 23

Area umanistica economia e statistica 7

indirizzo umanistico 24

Totale 31

Totale complessivo 54

Tabella 2

E veniamo ai premiati di quest’anno: la tabella 3 elenca i nomi dei premiati e la media aritmetica dei voti di libretto espressi in trentesimi per i due macro aggregati che abbiamo operato nei titoli di studio. Casualmente la media delle medie nelle due aree si equivale.

Studente Area Scientifica Area Umanistica

Bucci Edoardo 29,3

Camarri Silvia 29,4

Casadei Mattia 28,9

Cenci Daniele 29,0

Habus Anja 29,2

Lucca Alessio 29,7

Monti Mirko 29,7

Pozzetto Irene 28,4

Puggioli Giulia 29,2

Santi Monica 28,3

Media 29,1 29,1

Tabella 3

Divisioni Totale

Totale Divisione Nord Est 13

Totale Divisione Romagna Marche 9

Totale Divisione Piemonte Liguria 3

Emilia Centro 11

Toscana 8

Servizi Centrali 5

Emilia Nord 5

Totale complessivo 54

Tabella 4

Buona anche la distribuzione delle candidature nelle aree ter-ritoriali che vede la presenza di quasi tutte le Divisione, spiace solo che non ci sia stata nessuna candidatura proveniente dalla Lombardia, ma sarà per la prossima volta (tab.4)

Infine un ringraziamento a tutti i soci che ci hanno inviato le candidature e i complimenti a loro e agli studenti per i voti eccellenti riportati da pressochè tutti i partecipanti. Vogliamo aggiungere la pubblicazione delle graduatorie al solo scopo di rendere merito a tutti i partecipanti per i brillanti risultati conseguiti nei loro studi.

(Ivano Minarelli)

Anno Area scientifica Area Umanistica

I anno Lucca Alessio Monti Mirko

Pazzaglia Ilaria Manfredini Serena

Steffan Davide Montalti Giulia

Bertocchi Mascia

Tallerico Elena

Turco Giulia

Zanni Ylenia

Duranti Marika

Nuti Erika

Angelicola Alessia

Zanotti Lorenzo

II anno Casadei Mattia Habus Anja

Vignoli Ilaria Brentegani Elena

Forni Sonny Rossi Erika

Archetti Silvia Bozzetto Sara

Moro Daniele

Griggio Sara

Cenci Valeria

III anno Puggioli Giulia Bucci Edoardo

Manferrari Giulia Paterlini Francesca

Gelli Dania Lodini Silvia

Coralli Irene Chiodini Giulia

Spigai Rachele Bellino Arianna

Rocchi Giacomo Grossi Stefania

IV anno Camarri Silvia Cenci Daniele

Zetti Giulia Dal Mas Michela

Salvatori Rebecca

Neri Vanessa

Faidutti Giovanni

Pirrello Carlotta

Taruffi Dario

V anno Pozzetto Irene Santi Monica

Gruppioni Sara Mangone Andrea

Castori Giulia Ritardo Ylenia

Negro Giulia

De Luca Cristina

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Prestito sociale

Uno strumento fondamentale per la crescita dell’azienda

Approfittiamo di questo numero di fine anno del Refuso per condividere con tutti i soci della cooperativa una sintesi dell’intervento che la Direzione Finanziaria Camst presenta al tradizionale incontro annuale con i soci sovventori. E’ que-sta un’occasione di incontro e comunicazione con una parte importante delle risorse sociali della cooperativa che viene promossa dalla Presidenza unitamente alla Direzione per dare conto dei fatti salienti e delle tendenze dell’anno sia in campo finanziario che economico. La pubblicazione di questa sintesi, che si deve all’iniziativa del nostro Direttore Finanziario, ci permette di condividere le valutazioni principali effettuate in merito al Prestito sociale con tutti i soci e lavoratori interes-sati al buon andamento della cooperativa.

AlcunidatidimensionaliIl Prestito Sociale è con oltre 60 milioni di euro, la principale fonte di finanziamento della cooperativa. Le altre fonti “ester-ne” sono rispettivamente mutui e finanziamenti a medio per 29 milioni e 31 milioni di finanziamenti circolanti (anticipi SBF, Hot Money ecc.)La cooperativa ha poi una patrimonializzazione elevatissima col capitale netto che si attesa a ben oltre 200milioni, di cui più di 20 sono le quote sociali, mentre il resto sono utili e riserve accantonate, ossia il patrimonio accumulato da gene-razioni di soci e lasciato alle nuove generazioni per garantire la solidità e lo sviluppo della cooperativa.L’apporto di soci come finanziatori e “azionisti” è dunque di grande rilievo e di estrema importanza. Come si evidenzia dal

grafico 1, da oltre due anni il prestito si attesta sui 60milioni, in costante crescita. Nel grafico si vede anche come il prestito vincolato (il vincolo dura 2 anni e non impedisce di ritirare dal libretto perdendo solo il premio sul vincolo) dal febbraio 2014 supera il prestito ordinario e a ottobre vale il 54% del to-tale: 33,7 milioni su 62. I sovventori sono nella maggior parte soci che hanno cessato il rapporto di lavoro, a significare che l’appartenenza alla cooperativa continua anche dopo la cessa-zione del rapporto di lavoro. Non consideriamo allora diverso il prestito dei lavoratori da quello dei sovventori: entrambi sono strumenti fondamentali dello sviluppo della cooperativa, ed entrambi sono perfettamente coerenti col principio dello scambio mutualistico fra socio e cooperativa.

Federico Regard, Direttore Finanziario

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30,8 31,0 30,6 30,2 29,9 29,528,7

28,128,6

32,1

30,529,7

29,028,6

29,1 29,0 29,328,6 28,4

27,3 27,7 28,0 28,0 28,2 28,1

29,7 29,9 30,0

27,2

29,230,2

31,0 31,3 31,632,3

32,833,4 33,7

58,1 58,7 58,6 58,2 58,1 57,6 58,4 58,0 58,6 59,3 59,7 59,9 60,0 59,9 60,7 61,3 62,0 61,9 62,0

-10

0

10

20

30

40

50

60

70

2526272829303132333435

Dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14

andamento prestito 2014 (milioni€)

ordinario vincolato totale

Emilia Centro; 41.482; 67%

Direzione Servizi; 8.313; 13%

Romagna Marche; 4.345; 7%

Emilia Nord; 3.565; 6%

Nord Est; 2.024; 3%

Centro Sud; 1.573; 3%

Piemonte Liguria; 731; 1%

Composizione prestito sociale - ott-2014

soci sovv: 45.148; 73%

soci coop: 16.885; 27%

Grafico 1

Scomposizione del prestito sociale nei territori (ott. 2014) Suddivisione del prestito fra soci lavoratori e sovventori (ott. 2014)

CostierendimentifinanziariIl 2014 si è caratterizzato per la discesa del costo del denaro. L’Euribor, cioè il tasso europeo di riferimento interbancario è ormai prossimo allo zero. Questo ha permesso alla coope-rativa di lavorare col sistema finanziario a tassi molto bassi. A seguito del ribasso dei tassi, anche tutte le remunerazioni si sono costantemente abbassate, ad esempio i BOT sono ai minimi di sempre.

IlnostrotassoAnche il tasso di remunerazione dei deposito dei soci si è ade-guato, con due riduzioni nel corso dell’anno, la prima ad aprile e la seconda a novembre. Tassi dunque estremamente compe-titivi sia rispetto ai normali strumenti finanziari assimilabili (depositi di c/c vincolati) che ad altri depositi sociali di coope-rative della zona. Ricordiamo anche come Camst, negli ulti-mi anni, abbia anche remunerato nella forma del dividendo il capitale dei soci; negli ultimi 5 anni la remunerazione media è stata di oltre il 6,5% Considerando allora il prestito come una semplice fonte, il paradosso è che sarebbe la fonte più costosa che ha la cooperativa!

Ma sarebbe un grave errore considerare questo asset alla stre-gua degli altri finanziamenti. E non per una ragione politica o “sociale”, ma molto pratica: è anche grazie alla solidità che deriva dalle fonti apportate dai socio (prestito, capitale, riser-ve) che Camst è oggi considerata dal sistema bancario una impresa affidabile nella quale investire a bassa remunerazione: l’ottimo “rating” di Camst deriva cioè anche dalla sua capita-lizzazione e dall’apporto dei soci.

Prestito sociale

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Tassi di interesse in vigore dal 1° novembre 2014

LasicurezzadelprestitoConcludiamo il ragionamento eviden-ziando come per noi sia una grande re-sponsabilità gestire il prestito dei soci, proprio perché rappresenta sia la princi-pale fonte di finanziamento, ma soprat-tutto perché deriva dal lavoro dei soci ed è quindi un dovere assoluto tutelare

Tassi di interesseFasce Tasso Lordo per

versamenti ordinariPremio Lordo per il vincolo

Tasso Lordo per versamenti vincolati

Fino a € 10.000,00

0,70 %(0,52% al netto della ritenuta)

0,80% 1,50%(1,11% al netto della ritenuta)

Da € 10.000,01 a € 30.000,00

1,15%(0,85 al netto della ritenuta)

0,80% 1,95%(1,44% al netto della ritenuta)

Da € 30.000,01a € 50.000,00

1,45%(1,07% al netto della ritenuta)

0,80% 2,25%(1,67% al netto della ritenuta)

Oltre € 50.000,00

1,90%(1,41% al netto della ritenuta)

0,80% 2,70%(2,00% al netto della ritenuta)

Il libretto di prestito sociale è un servizio che CAMST mette a disposizione dei propri soci per tutelare i loro risparmi e ricavare un rendimento certo. Il denaro depositato nel conto viene utilizzato per far crescere l’azienda e difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.

DepositiI soci possono depositare contanti o assegni e il denaro matura interessi sin dal primo giorno di deposito, anche festivo. È possibile anche ottenere l’accredito diretto dello stipendio sul proprio libretto. La valuta è sempre del giorno stesso dell’accredito: così, non si perde neanche un solo giorno.

Risparmio vincolatoÈ previsto anche un tipo di conto vincolato in cambio di una maggiorazione dell’interesse erogato.

Prelievo contanteI prelievi sono possibili negli Uffici Amministrativi o nel locale in cui il socio lavora. I punti di prelievo sono sempre più numerosi. Il socio ha sempre il suo denaro a disposizione. Questo conto prevede infatti immediata erogazione di liquidità in caso di richiesta. Anche il vincolo si può interrompere in ogni momento: in questo caso si perderà solamente il premio maturato.

Vantaggi fiscaliNessuna tassa sui depositi, nessuna imposta di bollo come sui conti correnti bancari e postali.

BonificiÈ possibile effettuare, in modo completamente gratuito, bonifici verso altri conti personali.

AssicurazioneOgni socio intestatario di libretto di prestito sociale è coperto da assicurazione per rischi professionali e extra professionali in caso di morte, o di invalidità permanente superiore al 50%, a causa di infortunio. L’assicurazione liquiderà una cifra equivalente al saldo di chiusura del libretto al giorno precedente l’infortunio, con un massimale di 42.000 euro.

Prestito sociale Camst:

trasparente, comodo, senza spese

in vigore dal 01/11/2014

al massimo la certezza del capitale oltre che garantire un adeguato rendimento.La cooperativa gestisce dunque con grande attenzione la propria solidità nel tempo per garantire completa liquida-bilità del prestito. Nel seguente schema sono riepilogati per grandi classi le fonti e i modi in cui sono impiegate.

Come si vede, da un lato la cooperati-va garantisce la liquidabilità pressochè immediata del totale del prestito, ma dall’altro si vede come sia fondamentale la creazione di redditività da parte della gestione caratteristica.Nel 2014 la gestione finanziaria del gruppo tornerà dopo diversi anni a pro-durre un risultato complessivamente po-sitivo, contribuendo quindi al margine generale della cooperativa. Certamente la finanza di Camst dovrà sempre di più attraversare i processi aziendali e contribuire alla creazione di valore sia attraverso il governo dei costi e ricavi finanziari, sia intervenendo nel processo di creazione di cassa derivan-te da vendite e acquisti. Ma il primo ed in assoluto più importante modo di garantire la solidità del prestito e la sua remunerazione, è che la gestione carat-teristica continui a produrre buoni risul-tati. Il modo più sicuro e remunerativo di impiegare le nostre risorse è quindi di investire nello sviluppo della cooperati-va. Una cooperativa che cresce, innova, si afferma sui propri mercati e nei propri territori e si affaccia sui nuovi mercati cercando di imporre il proprio modello, è garanzia di futuro.

(Federico Regard)

62

212

29

85

31

25

200

FONTI IMPIEGHI

Fonti‐Impieghi ‐ valori stimati 2014 ‐€milioni 

PRESTITO SOCI

TESORERIA

PATRIMONIO NETTO

Finanziamenti a medio

Finanziamenti a breve

LIQUIDITA'

GESTIONE

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Camst riceve a Roma il Premio Eubiosia

ANT premia la responsabilità sociale e l’impegno etico della nostra cooperativa

Il 27 Novembre presso il Palazzo Marini di Roma, alla presenza dei Ministri Po-lettie Galletti, Camst ha ricevuto diret-tamente da ANT il PremioEubiosia, il riconoscimento che la Fondazione rivol-ge ad Aziende, Fondazioni d’Impresa e Istituzioni che si siano distinte per il loro impegno nel sociale e che abbiano con-tribuito alla crescita dei suoi progetti di assistenza e prevenzione oncologica. Tra le 107 imprese che nel corso del 2014 hanno sostenuto i progetti ANT, Camst ha figurato tra quelle selezionate dalla Commissione composta dai giornalisti Pierluigi Bonora de Il Giornale, Gabrie-le Cané di Poligrafici Editoriale, Dario Carella del TGR-RAI, Luigi Gia de la Repubblica Affari&Finanza e Giangia-como Schiavi de Il Corriere della sera. A consegnare il Premio, vinto per la sezione “Progetto che abbia favoritomaggiormente la partecipazione e ilcoinvolgimentodeiDipendentiazien-daliedeiCittadini” e ritirato personal-mente dalla nostra Presidente Antonel-la Pasquariello, è stata la Presidente di ANT, RafaellaPannuti, con la seguente motivazione: “Nel 2013, il gruppo Camst ha coinvolto i propri dipendenti e collabo-ratori in un’ampia raccolta di donazioni a favore di ANT. Grazie ai fondi raccolti, è stato possibile acquistare un nuovo furgonci-no, inaugurato a Settembre 2014, che ANT potrà utilizzare per il trasporto presso il do-micilio degli assistiti degli ausili utili all’as-sistenza sanitaria, quali letti e strumenta-

zioni di tipo ospedaliero. L’impegno capillare del Gruppo Camst è prova concreta di una Responsabilità Sociale d’Impresa capace di coinvolgere non solo i vertici aziendali, ma tutti i collaboratori, in un’azione solidale verso il proprio territorio”. E’ stata infatti l’iniziativa lanciata lo scorso Dicembre dal Consiglio di Am-ministrazione e che ha portato all’acqui-sto e alla donazione di un furgone Jum-per a far meritare il premio all’azienda. Iniziativa realizzata grazie alla generosi-tà e alla sensibilità dei soci e dei lavora-tori che, attraverso la donazione di ore di R.C., ferie o denaro, avevano portato alla raccolta della significativa cifra di 19.897,33euro.

“Ho ritirato questo premio – ha dichiara-to, infatti, la Presidente Pasquariello - a nome dei nostri soci lavoratori perché sono stati loro quelli che hanno contribuito alla raccolta fondi. Nel momento in cui mi han-no consegnato il Premio, ho sottolineato che i nostri soci lavoratori vanno considerati alla stregua di volontari ANT perché con-tribuiscono alla realizzazione di un proget-to a favore del bene comune. E la grande sensibilità che hanno dimostrato ci fa senti-re ancora una volta orgogliosi di far parte di un'impresa cooperativa che pone le persone ed i loro bisogni al centro delle proprie scelte imprenditoriali, in un momento nel quale non è certo facile stare sul mercato”.

Antonella Pasquariello, Presidente Camst ritira il premio ANT alla presenza del Ministro Giuliano Poletti

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Torneo di Bowling

XI edizione della manifestazione con più seguito nel mondo Camst

Mercoledì 12 novembre si è conclusa, con la finale di San Laz-zaro di Savena (BO), l’11° edizione del TorneodiBowlingCamst. Ospiti di quest’anno, come già anticipato nell’edizione straordinaria del Refuso, gli sposi più famosi del mondo: Amal

Alamuddin e George Clooney. Le palle vaganti durante i tiri di prova della compagine camstiana hanno suggerito pruden-za alla coppia che ha rinunciato a giocare ma non ha esitato a concederci una breve intervista a commento della gara.

Tanti giocatori e tanto pubblico, sembrava di essere negli States. E poi da tutto il mondo: Bologna, Ravenna, qualcuno addirittura da Sant’Agata Bolognese!

Chenepensadellapartecipazione? Dueparolesultorneo?

Bello, intenso, giocato punto a punto: tra le prime due squadre soli quattro punti! E i giocatori ... bei fusti, gio-vani, forti. Per esempio, quel Mattia della squadra che ha vinto tirava talmente forte che i birilli si buttavao giù dalla paura senza essere toccati dalla palla. Vorrei salutare infine i ragazzi di Seribo Erbosa che hanno vinto il pre-mio simpatia grazie alle loro magliette!

Beh, che dire di Sara della squadra vincitrice: “scodellava” dei gran tiri, ha il bowling nel sangue. Il suo è stato un contributo decisivo. E poi quante belle signore! Sarebbe bello lavorare da voi! Potrei fare “Caffè per Noi. What else?” Suona bene!

Ecco le squadre che si sono sfidate nella finale di mercoledì 12 novembre con la squadra vincitrice e le due qualificate con il premio simpatia

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Torneo di Bowling

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Un salutoai neo pensionati

Alla Cu.ce di Vignola un bel gruppo di colleghi ha festeggiato il doppio pen-sionamento di Patrizia Zini e Rosanna Bruzzi che hanno raggiunto il traguar-do della pensione a distanza di poche settimane. Sono due signore dinamiche e ancor gio-vani che sicuramente sapranno godersi il tempo di meritato riposo. Entrambe hanno lavorato al locale di Vignola fin dall’apertura, 15 anni or sono, prove-nendo da esperienze di lavoro diverse, e dicono di aver vissuto qui la loro miglior esperienza lavorativa. Un po’ le dispiace di lasciare tutte le colleghe con le quali dicono di essersi sempre sentite una famiglia, ma è tempo di salutare e poi a casa gli impegni non mancheranno. Non resta che aggiungere il nostro sin-cero augurio di buon pensionamento.

Patrizia Zini e

Rosanna Bruzzi

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Un saluto ai neo pensionati

“27 Ottobre 2014: Goooolll!! Il Bologna vince 2 a 1 col Trapani...quale risultato migliore per un’ultima giornata di lavoro in Camst?...tutto lo Stadio Renato

Gilda Turco

Un bel dì di fine ottobre tocca a Gil-berto dei sistemi informativi, Gibi per gli amici, salutare amici e colleghi per avviarsi felicemente verso il suo pensio-namento. Il giorno del festeggiamento gli han-no preparato una bella sorpresa, con una scusa lo accompagnano a quello che lui crede un appuntamento di la-voro e così entra in una sala con cin-quanta persone ad attenderlo con l’aria più candida del mondo e un pacco di fatture in mano. Gilberto è stato pro-prio questo, fin dal suo primo giorno di lavoro in Camst quando i sistemi informativi erano una cosa misterio-sa e infatti si chiamavano CED: il lato gentile e umano di un mestiere fatto di linguaggi oscuri. Gli chiedo cosa ab-

Gilberto Sassatelli

bia imparato che valga la pena di lasciar detto a chi resta e lui mi dice: “Il rispetto di sé e degli altri e l ’importanza di tutti i

lavori, grandi o piccoli, quando sono fatti bene”. Cosa volete che vi dica ancora, questo è Gilberto e ci mancherà.

Dall’Ara ti saluta in coro! Si dice che nessuno è insostituibile, che tut-ti siano preziosi e nessuno è indispensabile. Ma tu sei una persona speciale, sei un vul-

cano di energia, con le tue capacità, il tuo carattere forte e focoso, una donna amante della vita, sempre in movimento con il viso radioso e un sorriso gioioso! Ti mandiamo un abbraccio con ri-conoscenza per il meraviglioso modo di lavorare che hai costruito per noi, giorno dopo giorno, in tanti anni. Con stima e affetto.”Con queste parole la collega Michela Dionisi saluta Gilda Turco, responsabile dei bar presso lo stadio di Bologna, che è andata in pensione lo scorso ottobre dopo oltre 25 anni di lavoro in Camst. Ci uniamo alle parole di Michela per augurare a Gilda buona pensione e per fare gli auguri di buon lavoro al nuovo responsabile Marco Sacchetti, che ne ha raccolto in pieno l’eredità.

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Un uomo, tanti ruoli, cinquant’anni di esperienza:

una vita spesa in Camst

Il saluto ad Angelo Monachini che ha di recente concluso la sua lunga carriera lavorativa in Camst

Cinquant’anni di esperienza professionale alle spalle, partendo da uomo di cucina per diventare direttore di locale, passando poi per direttore di divisione, direttore operativo e arrivando infine ad essere dirigente nelle società del Gruppo e ricevere il riconosci-mento di Cavaliere della Repubblica. Angelo Monachini ha dato alla nostra cooperativa un contributo importante. A conclusione del suo lungo cammino in Camst, la redazione de Il Refuso l’ha intervistato per farci raccontare direttamente da lui i momenti più significativi della sua vita nella Cooperativa.

SiricordailsuoprimogiornodilavoroinCamst?Sì, certamente, lo ricordo ancora. Era il primo maggio del 1963 e fu quasi traumatico. Tornai a casa e dissi ai miei geni-tori che quel lavoro non mi piaceva e che non ci volevo tor-nare. Avevo quattordici anni e non accettavo l’idea di dover lavorare anche i sabati, le domeniche e tutte le feste coman-date, avrei preferito andare a ballare. Ma mio padre mi ha praticamente “convinto”, alla sua maniera, a continuare. Da allora sono passati 51 anni. Non fu solo mio padre a non farmi abbandonare tutto subito; a dare il la al mio appassionarmi al lavoro in azienda fu Franco Ramazza, all’epoca chef di cucina, mio primo maestro a cui tuttora sono legato da un rapporto di amicizia. Lui riuscì a coinvolgermi, permettendomi di farmi apprendere realmente e dandomi la possibilità di mettere in campo la voglia di fare e di crescere. E’ stato un insegnante eccezionale, dotato di una visione aziendale completa e lungi-mirante che tutt’oggi non smetto di ricordare.

IlmomentopiùbellodellasuavitaprofessionaleinCamst?Eilpiùbrutto?I momenti brutti in genere non li ricordo, tendo a dimenticar-li. Per quanto riguarda, invece, i momenti belli sono tantissimi e non saprei dare particolare preminenza a uno rispetto a un altro. In generale, posso dire che per me un bel momento è il momento in cui posso sentirmi gratificato e soddisfatto e di questi momenti in Camst ho avuto la possibilità di viverne di-versi. Ho avuto modo di vivere tante esperienze, tutte diverse, di affrontare e mettermi in gioco in sfide e cambiamenti che mi hanno portato ad acquisire una visione progressivamen-te sempre più ampia. Quello nella nostra azienda e stato un percorso per me di crescita continua, costellato di una serie di cambiamenti importanti. Cambiamenti che sono stati pre-ceduti da altrettanti momenti difficili che necessitavano una rivalutazione dei modelli organizzativi e operativi. Proprio questi cambiamenti sono stati per me la fonte maggiore di soddisfazione, tutti alla stessa misura perché insieme hanno costituito una vita professionale che mi ha concesso di cresce-re raggiungendo gli obiettivi aziendali.

Alla lucedellasua lungaevariegataesperienza,puòdirciqualèlacosapiùimportantechehaimparato?Quello che ho imparato, e che oggi ritengo essere una assoluta verità da tenere sempre presente, è che ogni cambiamento, ovvero ogni momento di soddisfazione, è preceduto sempre da una crisi spesso anche particolarmente forte e invasiva. Chi

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non va mai in crisi non cambia e chi non cambia non potrà mai aspirare a quel tipo di crescita e di cambiamento che possono portare a provare una soddisfa-zione completa. Come si cresce e si va avanti nel proprio percorso professionale e umano, le crisi che si presentano sono sempre più complesse. Ma è proprio nella complessità che si trova la soddi-sfazione, purché si sia capaci e pronti a rivedere i propri modelli, ad analizzare criticamente gli errori. Nel mio caso, sono cresciuto in un’azienda che stava anch’essa crescendo e questo in mol-ti momenti rendeva tutto più difficile. Non nego che ci sono stati diverse occa-sioni, lungo questi anni, in cui dicevo a me stesso che avrei abbandonato per mi-surarmi altrove ma poi, oltre che con la passione per il mio lavoro e per l’azien-da, mi sono scontrato con il mio modo di essere, sempre ghiotto di esperienze e alla ricerca di modi nuovi per miglio-rarsi e andare avanti. Camst era un polo d’attrazione per i migliori professionisti del settore che portavano con sé bagagli di conoscenze ed esperienze diverse; io trovavo così ogni volta un buon motivo per restare, perché erano fonti dalle quali potevo attingere preziosi insegnamenti per la crescita mia professionale e di con-seguenza dell’azienda. Questo mi ha por-tato a guardare sempre avanti. Credo che non si debba mai guardare indietro. Se lo si fa non bisogna soffermarsi sui suc-cessi raggiunti ma piuttosto sugli errori, analizzarli criticamente per capire come e dove si è sbagliato, affinché si possano apportare le dovute correzioni ai compor-tamenti individuali e organizzativi.

HamaipensatoaunAngeloMonachi-ni senza Camst? Cosa avrebbe fatto?Comesarebbestatalasuavita?Sinceramente non mi sono mai posto davvero questa domanda. Anche nei momenti in cui ho pensato di lasciare de-sideravo comunque rimanere nel settore della ristorazione, che mi ha affascinato e coinvolto in maniera sempre crescente lungo il corso della mia esperienza. La-

vorare nella ristorazione è stato per me un percorso di continuo apprendimento e per questo non riesco a pensarmi al-trove, né tantomeno lo ho mai realmente desiderato. Se tornassi indietro rifarei lo stesso identico percorso, sicuramente con qualche errore in meno, pertanto non riesco a immaginarmi diversamente.

Dal 1963 ad oggi, come è cambiataCamst?Quando ho iniziato, nel 1963, Camst operava in un settore specifico della ri-storazione e in una cerchia ristretta di Bologna e i dipendenti erano poco più di un centinaio. Oggi operiamo in tutti i settori della ristorazione, siamo presenti a livello nazionale e contiamo migliaia di dipendenti, solo questo basta a far capire quanto importanti e grandi sia-no i cambiamenti che questa azienda ha attraversato nei suoi ormai 70 anni di storia. Cambiamenti delle logiche organizzative, produttive e commerciali avvenuti sempre a seguito di situazioni in cui tutte le strutture erano sottoposte a stress. Situazioni rappresentate da quei momenti di crisi di cui dicevo prima e che, grazie a chi ha saputo cavalcarle con lo spirito giusto, si sono trasformate in occasioni di crescita che hanno portato

la nostra azienda ad essere la leader che è oggi. Tutto ruota attorno alla gestione dello sviluppo, che Camst e i suoi diri-genti e quadri hanno dimostrato di sa-per padroneggiare al meglio. Credo che lo sviluppo debba essere un fenomeno permanente dell’azienda, in modo da renderla in grado di adattarsi ai cam-biamenti di mercato, sempre più spesso veloci e imprevedibili.

La ricetta della felicità. Quale ingre-diente secondo lei non dovrebbe maimancare?Non credo che esista una ricetta per la felicità. Forse non ha senso neanche parlare di felicità, parlerei più di soddi-sfazione. Gli ingredienti della soddisfa-zione sono i capi che ti mettono nelle condizioni giuste per crescere; sono le opportunità che ti permettono concreta-mente di vivere la crescita; sono i colla-boratori insieme ai quali si costituisce un organismo unico che tende al raggiun-gimento degli obiettivi aziendali. Questi ingredienti, in Camst, non mi sono mai mancati e per questo, pur non sapendovi dire ricette e dosaggi precisi, posso affer-mare di essere soddisfatto.

Laura Pusceddu

Angelo Monachini

Un uomo, tanti ruoli, cinquant’anni di esperienza: una vita spesa in Camst

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In ricordo di...

Ciao Sandra,sei stata una persona splendida e tutti ti abbiamo ammirato per il coraggio e lo spirito con cui hai affrontato tutte le tue difficoltà, soprattutto l’ultima.Ti abbiamo conosciuta come una grande donna, che ha dovuto arrendersi senza mai smettere di lottare, ma a noi piace pensare che, anche se non riu-sciamo più a vederti con gli occhi, non vuol dire che non possiamo ricordarti con la mente, con il cuore, con lo spirito e sentirti lo stesso vicino a noi.Abbiamo voluto scriverti queste poche righe per dimostrarti ancora una vol-ta tutto l’affetto con il quale ancora oggi ti ricordiamo, non solo noi. La tua storia ha commosso anche i colleghi friulani che non ti conoscevano diretta-mente, ma che dopo aver sentito il racconto di come hai affrontato la tua vita hanno deciso di abbracciare idealmente la tua famiglia.Da parte di tutti i colleghi e gli amici della Camst un affettuoso abbraccio.

Simona Genuardi lavorava alla Tavolamica di Montichiari (BS) ed era in Camst da oltre dieci anni. Simona, purtroppo, è recentemente scomparsa a causa di una grave malattia, lasciando un grande vuoto fra le colleghe e i colleghi di la-voro che, ricordandola hanno scritto: “Il filo che ti univa a noi non si è spezzato, sei sempre nei nostri cuori e noi continuiamo a pensare a te come se fossi ancora con noi”.

Sandra Maffiodo

Simona Genuardi

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Il libretto di prestito sociale è un servizio che CAMST mette a disposizione dei propri soci per tutelare i loro risparmi e ricavare un rendimento certo. Il denaro depositato nel conto viene utilizzato per far crescere l’azienda e difendere e sviluppare l’occupazione dei soci.

DepositiI soci possono depositare contanti o assegni e il denaro matura interessi sin dal primo giorno di deposito, anche festivo. È possibile anche ottenere l’accredito diretto dello stipendio sul proprio libretto. La valuta è sempre del giorno stesso dell’accredito: così, non si perde neanche un solo giorno.Risparmio vincolatoÈ previsto anche un tipo di conto vincolato in cambio di una maggiorazione dell’interesse erogato. Prelievo contanteI prelievi sono possibili negli Uffici Amministrativi o nel locale in cui il socio lavora. I punti di prelievo sono sempre più numerosi. Il socio ha sempre il suo denaro a disposizione. Questo conto prevede infatti immediata erogazione di liquidità in caso di richiesta. Anche il vincolo si può interrompere in ogni momento: in questo caso si perderà solamente il premio maturato.Vantaggi fiscaliNessuna tassa sui depositi, nessuna imposta di bollo come sui conti correnti bancari e postali.BonificiÈ possibile effettuare, in modo completamente gratuito, bonifici verso altri conti personali.AssicurazioneOgni socio intestatario di libretto di prestito sociale è coperto da assicurazione per rischi professionali e extra professionali in caso di morte, o di invalidità permanente superiore al 50%, a causa di infortunio. L’assicurazione liquiderà una cifra equivalente al saldo di chiusura del libretto al giorno precedente l’infortunio, con un massimale di 42.000 euro.

Prestito sociale Camst:

trasparente, comodo, senza spese

Tassi di interesseFasce Tasso Lordo per

versamenti ordinariPremio Lordo per il vincolo

Tasso Lordo per versamenti vincolati

Fino a € 10.000,00

0,70 %(0,52% al netto della ritenuta)

0,80% 1,50%(1,11% al netto della ritenuta)

Da € 10.000,01 a € 30.000,00

1,15%(0,85 al netto della ritenuta)

0,80% 1,95%(1,44% al netto della ritenuta)

Da € 30.000,01a € 50.000,00

1,45%(1,07% al netto della ritenuta)

0,80% 2,25%(1,67% al netto della ritenuta)

Oltre € 50.000,00

1,90%(1,41% al netto della ritenuta)

0,80% 2,70%(2,00% al netto della ritenuta)

in vigore dal 01/11/2014

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