Red sewmp 1522 2012

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Divertimento assicurato con questa carabina cal. 22 LR prodotta dalla casa di Springfield sull’impostazione dell’AR 15. Prodotta interamente in polimero (a

parte piccoli particolari solo canna ed otturatore sono in acciaio) si fa notare per maneggevolezza, precisione e per il prezzo realmente contenuto. Adatta al tiro informale, sfoggia una buona precisione grazie alla canna di elevato diametro.

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L’ammazzabarattoli

Oggi, preda dalle febbre d’oltreoceano alimen-tata anche dal grande e duraturo successo

del “Black Rifle”, ci viene naturale pensare che il cosiddetto “plin-king”, ovvero il tiro a bersagli in-formali come barattoli, bottiglie e qualsivoglia altro oggetto facil-mente spendibile, con carabine di piccolo calibro, sia una inven-zione americana, con le sue radici storiche all’epopea del servaggio West, ovvero alla seconda metà dell’Ottocento ed anche ai pri-mi anni del Novecento. Le cose tuttavia non stanno proprio così: datemi l’opportunità di fare un piccolo inciso spero cu-rioso pur parlando di una semplice carabina sportiva in calibro 22 LR, argomento tutt’altro che entusiasmante....Pensiamo erroneamente che il “plinking” sia nato negli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento, ma nel Regno Unito, già a partire dal secolo XVIII, veniva-no prodotte armi destinate al tiro informale, destina-te ai ragazzi: erano di dimensioni più piccole di quelle normali ed avevano anche un nome, ovvero venivano genericamente definite “rook rifles”, ovvero “fucili da corvi”. Anche un produttore serio e prestigioso come Holland & Holland, nella seconda metà dell’Ottocento, produsse armi di questo genere, segno che erano ben diffuse, almeno nel Regno Unito. Nel 1700, periodo in cui iniziarono ad apparire armi del genere, quando si

viveva, se eri tanto fortunato, cin-quant’anni, ragazzi lo si diventava presto, intorno ai dieci. Che cosa c’è meglio che assecondare le aspirazioni e le bighellonerie di un ragazzino che dargli in mano un fucile a bassa potenza e affidargli il compito di cacciare i nocivi? Pensateci: prendete un ragazzi-no, dategli un fuciletto e dei pic-coli e furtivi bersagli da sparare a vista e potrete realmente vedere la gioia nei suoi occhi. Per tutto il giorno non lo avrete più tra i piedi ed all’imbrunire dovrete chiamare il suo nome tante volte per farlo rientrare a casa... Personalmente

ho dei carissimi ricordi del permesso di mio padre ad usare, a partire dal dodicesimo anno di età, la Diana ad aria compressa per allenarmi alla caccia sparando “ai picetti”, come si chiamano dalle mie parti i piccoli passeracei che allietano la vita del bosco. Erano altri tempi, di “picetti” ce n’erano tantissimi (si catturava-no anche con il vischio), tanto è vero che i miei amici ed io li sparavamo dietro casa, in mezzo agli orti della periferia urbana. Oggi ho un bel pò di capelli bianchi, di “picetti” manco l’ombra, ma la mia passione venatoria è nata proprio quando avevo dodici anni ed un padre che mi ha permesso di possedere una carabina ad aria compressa. Mio nonno, a sua volta, lo aveva spronato da bambino alla caccia agli uccelletti, ricordandosi che mio bisnonno aveva fatto lo stesso con lui.

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La manetta di armamento, simile a quella dell’M 16 - M4, è in plastica, con gancio in metallo

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Ecco, secondo me, la filosofia che sta alla base di questa bella carabinetta prodotta da Smith & Wesson: reinter-pretare il concetto dell’arma da “plinking” e adattarlo alle odierne aspettative del pubblico, che vuole un’ar-ma dall’aspetto marziale, con una linea moderna (che per inciso moderna non lo è per nulla, visto che l’M 16 è nato alla fine degli anni Cinquanta) che oggi continua ad andare per la maggiore e dotata, caratteristica fon-damentale, di un funzionamento affidabile.E queste caratteristiche sono tutte presenti nella Smith & Wesson Military & Police 15-22, arma oggetto della

Insomma, in Italia, così come negli altri paesi d’Euro-pa, era normale affidare armi anche ai ragazzini. Per cui lasciatemi sfatare un mito: il “plinking” è nato nel Vecchio Continente, non negli USA. Tuttavia, negli Stati Uniti, complici anche gli ampi spazi e la grande diffusio-ne delle classi rurali, il “plinking” da sempre è estrema-mente diffuso, mentre, almeno fino agli inizi del secolo scorso, in Europa era destinato solo ai figli dei ricchi. Sono gli americani che hanno interpretato al meglio l’arma da “plinking”, invadendo il mercato con prodotti economici.

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La finestra di espulsione. Notare l’otturatore in acciaio inossidabile. Il funzionamento è ovviamente a massa, con-siderata la scarsa potenza della munizione usata

Il lato destro della Smith & Wesson M&P15-22. Tut-te le parti esterne, tranne la canna, sono in materiale plastico

Grazie ai comandi ben cogegnati è possibile ef-fetturate con facilità gli aggiustamenti in elevazione e derivazione

Il mirino è a palo, montato su una base facilmente separabile dall’arma

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Tuttavia non credo che una carabina 22 LR su imposta-zione M 16 sia propedeutica all’uso di un’arma in 223. Quest’ultima, infatti, ha un rinculo ed una gestibilità ec-cellenti, per cui, se stesse a me programmare l’addestra-mento di reclute a questo sistema d’arma, inizierei diret-tamente dal calibro 223, da subito facilmente gestibile.Tuttavia credo che la M&P 15-22 sia, per noi comuni cittadini, un prodotto eccellente, poiché fornisce la possibilità di potersi divertire a poco prezzo con un’ar-ma che ricalca in pieno l’impostazione di tiro ed i vari comandi del “balck rifle”. Ed il “feeling” che si percepi-

nostra prova, che soddisfa pienamente i requisiti appe-na elencati. Concettualmente la M&P 15-22 è molto simile a un fucile M-4, tuttavia in calibro 22LR, con la stessa linea aggressiva, la medesima disposizione dei comandi e la stessa ergonomia: la casa produttrice lo considera un “trainer”, ovvero un’arma da addestramento, poiché in tutto per tutto, tranne ovviamente il calibro ed i mate-riali impiegati, ricalca in pieno il fucile d’assalto M4 at-tualmente in dotazione non solo all’US Army, ma anche a quasi tutte le forze di polizia degli States.

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Il lato sinistro dell’arma: notare l’estesa presenza di rotaie tipo Picatinny, che permettono di montare una marea di accessori su questa divertente carabina da plinkig

La diottra di mira è regolabile nei due sensi: sono presenti due posizioni: per il tiro mirato a 50 metri e per il tiro combat

L’impugnatura a pistola, efficacemente zigrinata, è di disegno identico a quella dell’M 4

I comandi della sicura e la leva dell’hold open sono ugua-li a quelli delle armi che funzionano su piattaforma M 16

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1. Le munizioni impiegate nella nostra prova. La carabina ha mostrato gradire cartucce ad alta potenza

2. Il calciolo è bloccato in posizione massima

3. Le scritte sul fusto sono ben esegui-te ed il “feeling” è quello di un’ar-ma in calibro 223

4. La canna è di grande diametro ed assorbe molto efficacemente il ca-lore delle cartucce sparate in rapi-da successione

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Esteriormente è fatta bene anche se, permettetemelo, ci vuole poco sforzo, poiché tutto quello che si vede, tranne la canna, il grilletto, la manetta di armamento, hold open, pulsante di sgancio del caricatore e ottura-tore è di plastica (e non è che ci voglia molto a realiz-zare un buono stampo), tuttavia le qualità essenziali ci sono tutte: la canna è di elevato spessore e si surriscal-da poco, l’affidabilità è ottima (abbiamo registrato tre

sce imbracciando la 15-22 è molto simile a quello di un 223. Un muletto per macinare centinaia e centinaia di colpi, il tutto veramente a “low budget”.Per noi in Italia l’utilizzo di questa bella carabinetta come arma da affidare ai ragazzi è precluso dalle nor-mative (oltre che dall’attuale morale pubblica), ma credo che poche armi sappiano esprimere lo spirito dell’arma da plinking come questa Smith & Wesson.

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Scheda tecnica

Produttore: Smith & Wesson – Springfield, Massachusets (USA) www.smith-wesson.com

Importatore: Bignami Spa – Via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) www.bignami.it

Modello: Military & Police 15-22

Tipologia: carabina semiautomatica

Calibro: 22 LR

Sistema di Funzionamento: chiusura labile

Alimentazione: serbatoio caricatore amovibile bifilare, capacità 5 cartucce

Congegni di Mira: tacca di mira e mirino su base picatinny

Lunghezza Canna: 400 mm, rigatura a 5 principi destrorsi

Lunghezza Totale: 840 mm

Peso: 2250 gr

Materiali: fusto in Zytel, canna e carrello in acciaio inossidabile

Numero catalogo: 18216

Prezzo: circa 400 Euro

inceppamenti su 450 cartucce esplose, valore eccellen-te per una carabina semiautomatica in calibro 22), la precisione eccellente nonostante i limiti delle mire di serie, costituite da mirino a palo e diottra e due posizio-ni (come nel “black rifle”). Ovviamente, trattandosi di un prodotto attuale in grado di soddisfare pienamente i moderni criteri di impiego e versatilità, offre innumere-voli possibilità di variare il sistema di mira, poiché tacca e mirino sono amovibili e possono essere sostituiti con “punti rossi” o cannocchiali a basso ingrandimento. Le rotaie Picatinny, in linea con le attuali folli tendenze, si sprecano: le troviamo sopra, sotto e sui due lati, per cui la possibilità di montare accessori è infinita, a mio avviso ben oltre il necessario.Il funzionamento, come ovvio visto la debolezza del ca-libro, è a chiusura labile ed il caricatore a banana è, a termini di ormai abrogato catalogo, bloccato a soli cin-que colpi, fatto che penalizza, e di moltissimo, le poten-zialità di divertimento con questa carabina. Tutte questioni, comunque, rimesse in gioco dall’aboli-zione del Catalogo ma da rimandare al futuro, quando la posizione di armi come questa, come già detto cata-logata a suo tempo come sportiva e con caricatore da soli cinque colpi, saranno chiarite dalla necessaria nor-mativa che deve al più presto far luce sui tanti aspetti che derivano dall’abolizione del Catalogo Nazionale.Ho riflettuto e ho deciso di risparmiavi la descrizione tecnica dell’arma: nei comandi è come l’M 16 ed i suoi derivati, la chiusura, come già detto, è a massa (chiusu-ra labile), buonissima la precisione (complice la canna di elevato spessore) e l’affidabilità eccellente vista la tipologia dell’arma. Su 450 colpi sparati i migliori risul-tati (anche come precisione) li abbiamo ottenuti con le CCI Stinger da 32 grani, ruspanti al punto da non creare mai inceppamenti. Senza inceppamenti è andata via anche una scatola da 50 di Laser della Winchester, ed una da 100 di CCI Mini Mag da 40 grani. Con le RWS Sub Sonic HP da 40 grani si sono invece registrati gli unici tre “stove pipe” della prova (l’otturatore non è andato abbastanza indietro per espellere il bossolo bloccando l’alimentazione). Insomma, questa carabina gradisce di più le munizioni ad alta velocità. Al di là di queste considerazioni operative, però niente di rilevante dal punto di vista meccanico, il che, badate bene, non è un difetto, semmai un pregio visto che il sistema di chiusu-ra a massa sulle carabine anulari funziona da più di un secolo senza sostanziali o necessarie innovazioni.

Conclusioni La Smith & Wesson Military & Police 15-22 è realmente una bella carabinetta per il tiro informale, un prodot-to che certamente non mancherà di piacere anche agli appassionati italiani, affascinati da tutto ciò che asso-miglia ad un “black rifle”. In più ha un prezzo realmente contenuto, fattore da non sottovalutare in questi tempi di crisi nera, e con l’equivalente di quello che costa una pizza con una birra media si spara per mezzo pomeriggio... n

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