RECUPERO E VALORIZZAZIONE DI GERMOPLASMA DI ANTICHE ... · Le varietà sono state riprodotte in tre...
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Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale RECUPERO E VALORIZZAZIONE DI GERMOPLASMA DI ANTICHE VARIETÀ DI FRUMENTO Stefano Benedettelli Università degli Studi di Firenze
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Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale
RECUPERO E VALORIZZAZIONE DI GERMOPLASMA DI ANTICHE VARIETÀ DI FRUMENTO
Stefano Benedettelli
Università degli Studi di Firenze
Obiettivo
Valorizzare le produzioni non solo sotto il profilo tecnologico ma anche salutistico
Recuperare il germoplasmadel genere Triticum
Estendere la coltivazione delle vecchie varietà
Conservare in situ il germoplasma
Relatore
Note di presentazione
Alla luce di questi primi risultati è possibile trarre alcune conclusioni: 1° che è possibile valorizzare le produzioni agricole in questo specifico caso di frumento non solo sulla base delle caratteristiche produttive e tecnologiche bensì anche su quelle salutistiche 2° è possibile aprire la porta a nuovi sistemi di valutazione del germoplasma avviando programmi di selezione mirati al miglioramento del contenuto in sostanze funzionali in modo da ottenere prodotti arricchiti in modo naturale di sostanze benefiche per la salute dell’uomo.
Conservare le varietàin situ
• Garantire soluzioni future verso avversità biotiche edabiotiche;
• fornire opportunità per la ricerca scientifica e per ilmiglioramento genetico;
• soddisfare le richieste degli agricoltori;
• soddisfare le esigenze del mercato;
• rispettare tradizioni storiche e culturali.
• Recupero e valutazione del materiale
• Riproduzione
• Selezione in purezza
• Valutazione delle progenie fila
• Valutazione delle caratteristiche agronomiche-produttive
• Valutazione degli aspetti qualitativi
• Valutazione dell’interazione genotipo-ambiente
• Riproduzione della semente
• Diffusione della coltivazione
Fasi dell’attività
Attività di valorizzazione
Valutare le potenzialità produttive in coltivazione a basso
input energetico
Valutare le qualità tecnologiche
Valutare le qualità funzionali
Relatore
Note di presentazione
Sulla base di queste premesse l’obiettivo principale della nostra ricerca è quello di valutare le potenzialità qualitativo-funzionali del frumento tenero e dei prodotti derivati consentendo di raggiungere un secondo obiettivo che è quello di conservare la biodiversità del genere triticum e infine ci proponiamo di individuare le varietà più adatte per le produzioni a basso input energetico.
Frumento ricco di sostanze fitochimiche
•Fibra•Flavonoidi•Polifenoli•Tocoferoli e tocotrienoli•Folati•Acidi fenolici: acido ferulico•Carotenoidi
Attività
1) Confronto varietale per la valutazione delle caratteristiche produttive e funzionali
2) Moltiplicazione del seme e produzione del pane
Relatore
Note di presentazione
La ricerca è stata dunque articolata in 3 attività principali: 1)
Varietà coltivateVarietà Frumento tenero
Abbondanza Mieti
Andriolo Gentil bianco
Andriolo basso Gentil rosso
Autonomia A Gentil rosso aristato
Autonomia B Gentil rosso mutico
Benco Inallettabile
Bianco nostrale Marzuolo d’Aqui 3
Bilancia Marzuolo Val Pusteria
Bolero Nobel
Canove Palesio
Carosello Sieve
Eureca Terricchio
Frassineto Verna
Relatore
Note di presentazione
Le varietà oggetto della sperimentazione sono riportate nella seguente tabella. In totale abbiamo riprodotto 26 varietà di frumento tenero; 20 vecchie varietà e 6 varietà commerciali, indicate in rosso, scelte tra quelle maggiormente diffuse. Le vecchie varietà sono state fornite dall’Istituto di cerealicoltura di Lodi.
Varietà coltivate
LOCALITÀ BolognaFirenze
RIPRODUZIONE DI COLLEZIONIDI FRUMENTO 2006/07 – 2007/08
Relatore
Note di presentazione
Le varietà sono state riprodotte in tre ambienti: FI, BO e RM seminando per ciascuna parcelle di 1, 5 m2 sotto tunnel per evitare i danni di volatili. La carente disponibilità di seme non ha consentito di effettuare, nelle diverse località, le repliche. La coltivazione è stata condotta senza l’apporto di concime.
ANDRIOLO
Risultati
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
Abb
onda
nza
And
riolo
And
riolo
b.
Aut
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Aut
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Pale
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a
q/ha
Produzioni medie
Relatore
Note di presentazione
Ecco che vado a presentare alcuni dei risultati ottenuti. In questo grafico sono riportate le produzioni medie per ciascuna varietà. Tra le nuove varietà Eureka e Palesio sono state quelle che hanno fornito le produzioni più elevate, superiori a 25 q/ha. Tra le vecchie varietà esiste una elevata variabilità e ben 9 di queste hanno comunque fornito produzioni superiori ai 20 q/ha tra le quali Autonomia A e B hanno superato i 30 q/ha. Indubbiamente, in condizioni di ridotti input energetici, le vecchie varietà più delle nuove, sono in grado di esprimere al meglio le proprie capacità produttive.
Risultati
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
%
Contenuto in proteine totali
Relatore
Note di presentazione
Sul contenuto percentuale in proteine totali non esistono differenze significative tra le varietà a causa però della ridotta potenza del test statistico dal momento che, come ho già detto, non è stato possibile fare le ripetizioni per la scarsità di seme. È comunque evidente che le vecchie varietà hanno rispettabile contenuti di proteine totali e Andriolo Frassineto e Marzuolo d’Aqui hanno valori compresi tra il 18 e il 17 %.
Risultati
1.29
±0.20
1.52
±0.11
(μM/g)
Flavonoidi totali
151.80
±18.24
2.33
±0.38
14.53
±0.65
28.04
±4.96
69.92
±5.15
15.12
±4.46
Nuove varietà
176.18
±9.99
3.02
±0.21
15.45
±0.22
35.85
±2.72
75.57
±2.82
19.85
±2.45
Vecchie varietà
mg/100g%%gkg/hlq/ha
Polifenoli totali
LipidiProteine
totaliPeso 1000
semiPeso
ettolitricoResa
Nuove varietà
Vecchie varietà
43.47
±1.45
4113.15
±60.82
16.18
±1.06
32.00
±0.82
1216.57
±18.01
4956.47
±76.23
37.64
±1.12
5.55
±0.16
449.67
±10.69
ZnPNaMnMgKFeCuCamg/kg
38.94
±2.58
3896.17
±108.23
16.18
±1.88
30.68
±1.46
5231.06
±135.65
1173.76
±32.21
35.86
±1.99
5.63
±0.29
501.57
±19.03
Relatore
Note di presentazione
In queste tabelle vengono messe in evidenza le differenze riscontrate, per i diversi fattori misurati, tra vecchie e nuove varietà.
H3CO
HO
OH
OH
OH
OCH3
IsolariciresinoloMW 360H3CO
HOO
H3CO
OCH3
O
ArtigeninaMW 372
H3CO
OHOCH3
O
O
OCH3
OH
OCH3
HH
SiringaresinoloMW 418
LE PRINCIPALI MOLECOLE DI LIGNANI OSSERVATE NELLE 10 VARIETÀ DI FRUMENTO
H3CO
HO OH
OH
OH
H3CO
H
H
SecoisolariciresinoloMW 362
OH
H3COO
O
HH
OH
OCH3
PinoresinoloMW 358 Anidrosecoisolariciresinolo
MW 344
3CO
HO
O
OCH3OH
O
OO
OInokininaMW 342
H
1,00,8
0,60,4
0,2
0,0
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
0,0
0,20,4
0,60,8
1,0
VernaGentil rosso ar.
Andriolo
Inalettabile
Gentil rosso mu.
Sieve
(Varianza spiegata: 1° asse = 44%, 2° asse=19%; 3° asse=14%)
Eureka
Mieti
BoleroNobel
Risultati
Conclusioni
• Possibilità di avviare programmi di miglioramento genetico per ottenere un incremento delle caratteristiche funzionali;
• Ottime prospettive per l’utilizzo delle vecchie varietà per l’agricoltura a basso input energetico;
• Possibilità di creare una filiera corta per l’ottenimento di prodotti tipici;
• Incremento dell’uso delle farine integrali o semi integrali
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
