Recepimento dell'accordo sancito in conferenza Stato ... · ... il contesto operativo e relazionale...

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Deliberazione della Giunta Regionale n. 46-5662 del 25/03/02 Recepimento dell'accordo sancito in conferenza Stato - Regioni in relazione al profilo dell'operatore socio - sanitario: approvazione delle linee di indirizzo per la formazione di base per il conseguimento della qualifica di operatore socio - sanitario. Premesso che - fin dal 1984 la Regione ha definito il profilo professionale e i requisiti di formazione dell’assistente domiciliare e dei servizi tutelari (ADEST); - con D.C.R. del 31 luglio 1995, n. 17-13219 il profilo professionale e i requisiti di formazione dell’assistente domiciliare e dei servizi tutelari sono stati aggiornati; - ai sensi della suddetta D.C.R. l’ADEST è “un operatore il quale, attraverso una specifica preparazione professionale di tipo teorico pratico, fornisce prestazioni sostitutive delle cure familiari attraverso attività integrate di aiuto domestico, di assistenza diretta alla persona, di aiuto nella vita di relazione, di prestazioni igienico – sanitarie di semplice attuazione, qualora esse siano complementari alle attività socio – assistenziali e coincidano con quelle svolte normalmente da un familiare”; - in esito alla frequenza ai relativi corsi di formazione, autorizzati dalla Direzione regionale Politiche Sociali, veniva rilasciato un attestato di qualifica professionale ai sensi della L. 845/78; - l’art. 42 della L.R. 62 del 13/4/1995 “Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali” ha previsto l’obbligo del possesso della qualifica di ADEST per lo svolgimento delle relative funzioni all’interno dei servizi socio - assistenziali; - ai sensi dell’art. 34 della citata L.R. 62/95 le funzioni relative all’organizzazione e gestione degli interventi di formazione del personale socio-assistenziale, fra cui i corsi per ADEST, sono delegate ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali individuati dall’art. 13 della stessa L.R. 62/95; - con l’art 40, comma 3 del D.P.R. 28 novembre 1990, n. 384 (contratto comparto sanitario) è stato istituito il profilo professionale di “operatore tecnico addetto all’assistenza” (O.T.A.), quale operatore che svolge la propria attività, sotto la diretta responsabilità del capo sala o dell’infermiere professionale responsabile, nei seguenti campi: ?? attività alberghiere; ?? pulizia e manutenzione di utensili, apparecchi, presidi usati dal paziente e dal personale medico ed infermieristico per l’assistenza al malato; ?? collaborazione con l’infermiere professionale per atti di accudimento semplici al malato; - con Decreto 26 luglio 1991, n. 295 il Ministero della Sanità ha regolamentato i relativi corsi di formazione, in esito ai quali veniva rilasciato il relativo attestato di qualifica; - tali corsi venivano autorizzati dalla Direzione regionale Controllo delle attività sanitarie e attuati dalle AA.SS.RR.; Visto il Decreto del 18 febbraio 2000 del Ministro della Sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale con il quale, in conformità ai criteri stabiliti dalla Conferenza unificata, sono stati individuati la figura, il profilo professionale e l’ordinamento didattico dei corsi di formazione dell’operatore socio – sanitario (O.S.S.);

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Deliberazione della Giunta Regionale n. 46-5662 del 25/03/02 Recepimento dell'accordo sancito in conferenza Stato - Regioni in relazione al profilo dell'operatore socio - sanitario: approvazione delle linee di indirizzo per la formazione di base per il conseguimento della qualifica di operatore socio - sanitario. Premesso che - fin dal 1984 la Regione ha definito il profilo professionale e i requisiti di formazione

dell’assistente domiciliare e dei servizi tutelari (ADEST); - con D.C.R. del 31 luglio 1995, n. 17-13219 il profilo professionale e i requisiti di formazione

dell’assistente domiciliare e dei servizi tutelari sono stati aggiornati; - ai sensi della suddetta D.C.R. l’ADEST è “un operatore il quale, attraverso una specifica

preparazione professionale di tipo teorico pratico, fornisce prestazioni sostitutive delle cure familiari attraverso attività integrate di aiuto domestico, di assistenza diretta alla persona, di aiuto nella vita di relazione, di prestazioni igienico – sanitarie di semplice attuazione, qualora esse siano complementari alle attività socio – assistenziali e coincidano con quelle svolte normalmente da un familiare”;

- in esito alla frequenza ai relativi corsi di formazione, autorizzati dalla Direzione regionale

Politiche Sociali, veniva rilasciato un attestato di qualifica professionale ai sensi della L. 845/78; - l’art. 42 della L.R. 62 del 13/4/1995 “Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali” ha

previsto l’obbligo del possesso della qualifica di ADEST per lo svolgimento delle relative funzioni all’interno dei servizi socio - assistenziali;

- ai sensi dell’art. 34 della citata L.R. 62/95 le funzioni relative all’organizzazione e gestione degli

interventi di formazione del personale socio-assistenziale, fra cui i corsi per ADEST, sono delegate ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali individuati dall’art. 13 della stessa L.R. 62/95;

- con l’art 40, comma 3 del D.P.R. 28 novembre 1990, n. 384 (contratto comparto sanitario) è

stato istituito il profilo professionale di “operatore tecnico addetto all’assistenza” (O.T.A.), quale operatore che svolge la propria attività, sotto la diretta responsabilità del capo sala o dell’infermiere professionale responsabile, nei seguenti campi: ?? attività alberghiere; ?? pulizia e manutenzione di utensili, apparecchi, presidi usati dal paziente e dal personale

medico ed infermieristico per l’assistenza al malato; ?? collaborazione con l’infermiere professionale per atti di accudimento semplici al malato;

- con Decreto 26 luglio 1991, n. 295 il Ministero della Sanità ha regolamentato i relativi corsi di

formazione, in esito ai quali veniva rilasciato il relativo attestato di qualifica; - tali corsi venivano autorizzati dalla Direzione regionale Controllo delle attività sanitarie e attuati

dalle AA.SS.RR.; Visto il Decreto del 18 febbraio 2000 del Ministro della Sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale con il quale, in conformità ai criteri stabiliti dalla Conferenza unificata, sono stati individuati la figura, il profilo professionale e l’ordinamento didattico dei corsi di formazione dell’operatore socio – sanitario (O.S.S.);

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Considerato che l’operatore socio – sanitario è individuato come “l’operatore che, a seguito dell’attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a:

?? soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario;

?? favorire il benessere e l’autonomia dell’utente”. Preso atto che in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, è stato sancito, in data 22/2/2001, un accordo sulla base del quale il profilo e il percorso formativo dell’O.S.S. sono disciplinati in conformità al citato D.M. del 18/2/2000 (G.U. n. 91 del 19/04/01); Considerato, pertanto, che tale figura, che dovrà possedere competenze integrate sociali e sanitarie, è destinata a sostituire le precedenti figure di ADEST e OTA, come da tempo auspicato da parte delle Regioni; Preso atto, inoltre, che con D.G.R. n. 84 - 3801 del 6/8/2001 è stato istituito un gruppo di lavoro in cui sono rappresentati tutti i diversi soggetti istituzionali a vario titolo interessati alla suddetta problematica, con l’obiettivo di mettere a punto una proposta formativa relativa alla nuova figura professionale, in modo da consentire quanto prima l’avvio dei relativi corsi di formazione, sia per quanto riguarda i corsi di base, sia per quanto riguarda la formazione integrativa rivolta agli operatori già qualificati; Visto che il suddetto gruppo di lavoro ha prodotto una proposta di linee di indirizzo sulla formazione di base dell’O.S.S., nonché sulla formazione integrativa destinata agli operatori in possesso di titoli e servizi pregressi; Visti i protocolli d’intesa tra la Regione Piemonte - Assessorati regionali Sanità e Politiche Sociali e Organizzazioni Sindacali di categoria FP-C.G.I.L., C.I.S.L. F.P.S., U.I.L. F.P.L, e Federazione Sindacati Indipendenti sul percorso formativo della nuova figura professionale di O.S.S., firmati in data 21/03/02; Ritenuto inoltre opportuno trasmettere il presente provvedimento alla competente Commissione Consigliare; Tutto ciò premesso, vista la L. 845/78; vista la L.R. 62/95; visto l’art. 20 della L.R. 63/95; visto il Decreto 26 luglio 1991, n. 295; visto il Decreto del 18 febbraio 2000; visto il provvedimento della Conferenza permanente del 22/2/2001 vista la L.R. 51/97; la Giunta Regionale, con voto unanime espresso nei modi di legge,

d e l i b e r a

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1. di recepire la disciplina provvisoria relativa alla figura, al profilo e all’ordinamento didattico

dell’operatore socio - sanitario di cui all’accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in data 22/2/2001;

2. di approvare gli allegati A) e B), che fanno parte integrante e sostanziale del presente

provvedimento, concernenti rispettivamente le linee di indirizzo per la formazione di base per il conseguimento della qualifica di operatore socio - sanitario e la descrizione del profilo professionale;

3. di provvedere con atto successivo ad approvare lo schema tipo di convenzione tra i soggetti

titolari della formazione, come individuati nel citato allegato A) sotto la voce “gestione del corso”, nonché un apposito modello di atto costitutivo di associazione temporanea di scopo (ATS);

4. di provvedere con atto successivo ad approvare i moduli integrativi per il conseguimento della

qualifica di operatore socio - sanitario per operatori in possesso di titoli e servizi pregressi; 5. di stabilire che, a partire dall’anno 2002, saranno autorizzati esclusivamente corsi di formazione

per Operatore socio - sanitario, mentre saranno portati a compimento i corsi per ADEST e per OTA autorizzati fino al 2001, secondo la normativa precedente (D.C.R. del 31 luglio 1995, n. 17-13219 per l’ADEST, Decreto Ministero della Sanità 26 luglio 1991, n. 295 per l’OTA);

6. di stabilire che la programmazione dei corsi di formazione sarà annualmente concordata tra le

Direzioni regionali competenti, sulla base dell’analisi del fabbisogno dei comparti sanitario e sociale;

7. di stabilire che eventuali ulteriori aspetti organizzativi relativi all’attivazione dei corsi per

operatore socio - sanitario saranno definiti con atti successivi assunti dai dirigenti competenti, di concerto fra le direzioni regionali Politiche Sociali, Controllo delle attività sanitarie e Formazione professionale - Lavoro.

Il presente provvedimento sarà trasmesso alla competente Commissione Consigliare. La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Allegato A)

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LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE DI BASE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA DI OPERATORE SOCIO – SANITARIO.

PROFILO PROFESSIONALE Il profilo, il contesto operativo e relazionale e le attività dell’operatore socio - sanitario sono definiti dagli artt. 1, 3, 4, 5 dell’accordo siglato in data 22 febbraio 2001 tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano, per la individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’operatore socio - sanitario e per la definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione. Figura e profilo: l’operatore socio - sanitario (O.S.S.) è l’operatore che, a seguito dell’attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a: ?? soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un

contesto sia sociale che sanitario; ?? favorire il benessere e l’autonomia dell’utente. Contesti operativi: l’operatore socio - sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale sia in quello sanitario, in servizi di tipo socio - assistenziale e socio - sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e a domicilio dell’utente. Contesto relazionale: l’operatore socio - sanitario svolge la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale. Attività: le attività dell’operatore socio - sanitario sono rivolte alla persona e al suo ambiente di vita: ?? assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero; ?? intervento igienico - sanitario e di carattere sociale; ?? supporto gestionale, organizzativo e formativo. Sulla base delle suddette indicazioni e tenendo conto delle pluriennali esperienze formative maturate nella Regione, sia per quanto riguarda la formazione degli ADEST, sia per quanto riguarda la formazione degli OTA, il profilo dell’OSS è stato dettagliatamente descritto nell’allegato B), con le modalità previste dalla recente normativa nazionale (D.M. 174/01), relativa alla certificazione delle competenze, nell’ottica della trasparenza della certificazione anche a livello comunitario. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende fornire l’acquisizione e l’approfondimento di una professionalità polivalente coerente con il profilo professionale. DURATA DEL CORSO Il programma di studio comprende 1000 ore complessive articolate in:

?? 545 ore di attività teorica, comprensive di 100 ore di rielaborazione dell’esperienza; ?? 440 ore di stage (tirocinio)

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?? 15 ore di esame finale. L’articolazione del percorso formativo deve essere valutata sulla base delle esigenze organizzative dei servizi. GESTIONE DEL CORSO La gestione dei corsi è affidata agli enti delegati dalla Regione per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di formazione degli operatori sociali e alle AA.SS.RR., e attuata in coerenza con la programmazione regionale e provinciale. Nel caso di finanziamento tramite F.S.E. sarà costituita apposita ATS, nel caso di altre fonti di finanziamento potrà essere sottoscritta una convenzione in alternativa all’ATS. I soggetti di cui sopra possono avvalersi di altri soggetti pubblici o privati, che in questo caso entreranno a far parte dell’ATS o della convenzione. REQUISITI DI ACCESSO Per l’accesso ai corsi di formazione, salvo requisiti diversi previsti dalla normativa comunitaria, si richiede l’assolvimento dell’obbligo formativo ed il compimento del diciassettesimo anno di età alla data di iscrizione al corso, nonché il superamento di una prova di ammissione. L’ammissione ai corsi avviene tramite un avviso pubblico che indica i requisiti necessari, i termini per la presentazione delle domande e le caratteristiche delle prove d'ammissione. I criteri e le modalità di ammissione sono definite dagli Enti gestori dei corsi. Il numero massimo degli allievi ammessi è, di norma, di 30 per corso. CRITERI E STRUMENTI PER LA SELEZIONE IN INGRESSO La prova di ammissione dovrà essere preceduta da una fase di orientamento diretta ad individuare le aspettative degli allievi e a fornire loro, con modalità interattive, conoscenze relative agli obiettivi e agli impegni connessi allo sviluppo del percorso formativo e informazioni sul profilo professionale e sugli sbocchi occupazionali. La prova d'ammissione prevede il superamento di una prova scritta e di un colloquio mirati alla valutazione di alcuni prerequisiti relativi alla professione, quali le capacità di comunicazione e di relazione e la sensibilità alle problematiche socio - sanitarie. Potranno essere predisposti altri approfondimenti circa le attitudini dei candidati, quali la flessibilità, la disponibilità al confronto, l'autonomia e l'iniziativa.

La prova di ammissione termina con una graduatoria degli ammessi, degli idonei e dei non idonei. A corso iniziato si potrà attingere dalla graduatoria degli idonei per il completamento dei posti resisi vacanti, compatibilmente con il monte ore previsto per il corso. La prova di ammissione è predisposta e valutata da una commissione nominata congiuntamente dagli Enti gestori e composta da esperti designati dagli stessi enti gestori e/o dall’ente convenzionato. Ne fanno parte i referenti della formazione degli enti gestori. L'ammissione al corso è condizionata dal possesso del certificato di idoneità specifica alle mansioni rilasciato dal “Medico competente” dell’A.S.R. competente. Per quanto riguarda il possesso del libretto sanitario, si rinvia alle specifiche disposizioni regionali al riguardo: la D.G.R. n. 42 - 4511 del 19/11/01 ha disposto la sospensione delle procedure di rinnovo/rilascio dei libretti sanitari in via sperimentale per la durata di due anni a far data dal 01/01/2002. L'Ente gestore del corso garantisce agli allievi l’assicurazione obbligatoria, secondo la normativa vigente,nonché per la responsabilità civile verso terzi per tutta la durata del corso.

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PERSONALE DOCENTE E ORGANIZZATIVO Docenti I docenti saranno scelti utilizzando i seguenti criteri preferenziali:

?? operatori dei servizi sociali e sanitari degli enti locali e delle AA.SS.RR. con esperienza specifica e riconosciuta nel settore;

?? precedenti esperienze nel campo della formazione; ?? esperienza in iniziative di particolare rilevanza attinenti il settore socio – sanitario.

Potranno essere individuati fra i docenti anche esperti particolarmente significativi per eventuali approfondimenti tematici. Equipe didattico - organizzativa Gli enti gestori individuano congiuntamente un'équipe didattico - organizzativa la quale, per garantire una reale multidisciplinarietà, sarà costituita da esperti in possesso di professionalità attinenti almeno ai seguenti campi che possono fare capo, laddove compatibili, anche ad una stessa persona:

?? assistenza socio - sanitaria e organizzazione dei servizi socio - sanitari; ?? assistenza domiciliare; ?? medicina di base e/o infermieristica e/o riabilitativa; ?? psicologia; ?? formazione.

I referenti della formazione degli enti gestori e il monitore fanno parte dell’equipe didattico – organizzativa. L’équipe didattico - organizzativa ha la responsabilità della formazione complessiva e segue gli allievi per tutta la durata del corso. Nello specifico, i suoi compiti sono:

?? individuare, su proposta del responsabile del corso, il personale docente e il monitore o i monitori;

?? promuovere e coordinare, nel rispetto della libertà d'insegnamento, il progetto formativo fornendo le indicazioni di massima che il responsabile del corso tradurrà operativamente;

?? studiare e analizzare i contenuti culturali e scientifici necessari al progetto formativo per garantire l'efficace apprendimento da parte dei corsisti delle nozioni e delle abilità richieste dal profilo professionale;

?? verificare e valutare l'andamento delle lezioni e del tirocinio; ?? verificare la qualità della congruenza didattica tra momenti teorici e pratici, predisponendo,

ove necessario, correttivi adeguati; ?? predisporre gli strumenti per la valutazione dell'efficacia del corso.

Per la discussione di particolari problemi, potranno partecipare agli incontri dell'équipe didattico - organizzativa uno o più rappresentanti degli allievi. Responsabile del corso Il responsabile del corso, individuato congiuntamente dagli enti gestori, deve possedere adeguata competenza professionale nell'ambito della formazione nel settore socio - sanitario Esplica le seguenti funzioni: ?? promuove i contatti e le comunicazioni tra le varie componenti del corso (docenti, équipe

didattica, corsisti, Ente gestore, commissione d'esame, referenti di tirocinio ed eventuali altri soggetti coinvolti);

?? propone all’equipe didattico - organizzativa il personale docente e il monitore o i monitori del corso;

?? predispone le condizioni e verifica l'attuazione delle fasi di orientamento e di selezione dei candidati al corso;

?? propone all'équipe didattica la sostituzione degli studenti dimissionari; ?? cura la programmazione delle lezioni, dei seminari, del tirocinio (calendari, orari, sedi, ecc.)

sulla base dei criteri generali stabiliti dal piano di studi;

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?? cura l'organizzazione delle sedi formative nel rispetto delle norme di leggi vigenti in materia di locali, arredamento, attrezzature e materiale didattico;

?? predispone i calendari e le sedi per gli incontri dell'équipe didattico - organizzativa, dei collegi docenti e delle altre riunioni che si rendano necessarie durante il corso;

?? partecipa alle suddette riunioni predisponendone, dopo aver rilevato le esigenze, l'ordine del giorno e coordinandone i lavori;

?? cura l'applicazione delle disposizioni riguardanti gli allievi ed i docenti e ne segnala l'eventuale violazione all'Ente gestore; vigila altresì sul rispetto dell'orario e del calendario delle lezioni nonché sulla frequenza scolastica, predisponendo i documenti necessari (registri, libretti di tirocinio, ecc.);

?? individua e sottopone all'équipe didattica le sedi idonee per lo svolgimento del tirocinio e i referenti delle stesse, previa consultazione dei monitori del corso;

?? definisce con i docenti le modalità di valutazione dei livelli di preparazione teorico - pratica in relazione al programma svolto; raccoglie le valutazioni della teoria e della pratica per la valutazione finale;

?? stabilisce, d'intesa con l'équipe didattica, la data dell'esame finale; predispone tutte le condizioni per il suo buon svolgimento, verificando anche l'attuazione di tutti gli obblighi previsti dalla normativa;

?? redige al termine del corso la relazione tecnica finale. Monitore/i Il monitore (o i monitori, se ne vengono previsti più di uno) deve essere in possesso di adeguata competenza professionale nell'ambito delle professionalità socio - sanitarie. Fa parte del corpo docente e dell'équipe didattico - organizzativa ed esplica le seguenti funzioni: ?? garantisce i rapporti tra servizi sedi di tirocinio e i docenti ponendosi come punto di riferimento

per la ricomposizione dell'esperienza a livello teorico; ?? cura i momenti di verifica per le esercitazioni pratiche sia direttamente con i singoli allievi che in

altre forme; ?? collabora al coordinamento delle varie esperienze formative; ?? affianca gli allievi nel corso dell'attività formativa; ?? mantiene i rapporti con il referente di tirocinio. Referenti di tirocinio Presso i vari ambiti di tirocinio vengono individuati specifici referenti, in accordo con i responsabili dei rispettivi servizi, con il compito di seguire il tirocinante secondo un piano di tirocinio concordato con il monitore del corso. Essi costituiscono punto di riferimento per la formulazione, l'organizzazione e la valutazione del tirocinio. VERIFICHE INTERMEDIE Le attività teoriche e pratiche devono essere soggette a verifiche periodiche da parte dei docenti. Sulla loro base, l'équipe didattico - organizzativa valuta la preparazione di ciascun allievo individuando i mezzi per ogni possibile recupero. Esse costituiscono il curriculum valutativo dell'allievo da portare alle prove finali, nonché elemento utile per la verifica dell'efficacia dell'intervento formativo. ESAME FINALE: AMMISSIONE E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO Per quanto non incompatibile con le disposizioni dell’accordo del 22 febbraio 2001, fa fede quanto stabilito con determinazione del dirigente del Settore Standard Formativi n. 227 del 12/12/2001 “Disposizioni sulle modalità di predisposizione delle prove e svolgimento degli esami finali relativi ai corsi autorizzati e/o riconosciuti dalle Amministrazioni Provinciali”, cui si rimanda.

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L’istituzione delle commissioni esaminatrici è di competenza delle Province, ai sensi dell’art. 77 della L.R. 44/2000 e dell’art. 115 della L.R. 5/2001. La commissione d’esame è composta nel modo seguente, ai sensi dell’art. 24 della L.R. 63/95, dell’art. 77 della L.R. 44/2000, dell’art. 115 della L.R. 5/2001, nonché dell’art 12 dell’accordo sulla figura dell’operatore socio – sanitario sancito in data 22 febbraio 2001 in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano: ?? il Presidente designato dalla Provincia; ?? un esperto del settore sociale designato dalla Provincia e individuato dall’ente gestore socio -

assistenziale titolare del corso; ?? un esperto del settore sanitario designato dalla Regione; ?? un esperto designato dall’amministrazione periferica del Ministero del lavoro; ?? un esperto designato dall’amministrazione periferica del Ministero della pubblica istruzione; ?? un esperto designato dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori; ?? un esperto designato dalle organizzazioni dei datori dei lavori e individuato da un ente gestore

socio - assistenziale afferente alla Provincia o da una A.S.R.; ?? il responsabile del corso; ?? una rappresentanza del personale didattico designato dal responsabile del corso. Ai sensi dell’art. 14 della L.845/78 i membri di commissione devono essere degli esperti nelle materie oggetto di esame. Per quanto riguarda i compensi ai presidenti e ai componenti delle commissioni esaminatrici si fa riferimento alla L.R. 4 agosto 1997, n. 44 (“ai Presidenti e ai componenti delle commissioni esaminatrici di cui all’articolo 24 della L.R. 63/95 è corrisposto in via forfettaria, per ogni giornata di partecipazione e per l’intera durata delle prove, un gettone di presenza rispettivamente nella misura di lire 150 mila e lire 100 mila lorde”) e al punto 6) lett. c) della D.G.R. n. 213-11723 del 6 agosto 1996. La frequenza ai corsi è obbligatoria. Sono ammessi all'esame finale gli allievi che non abbiano superato Il 10% delle assenze sul monte ore complessivo; su scelta del responsabile del corso saranno formulati piani di recupero delle eventuali assenze eccedenti il 10% del monte ore previsto. Il responsabile del corso, sulla base dei giudizi e dei voti espressi dai docenti interessati, dovrà formulare per ogni allievo ammesso all'esame un giudizio sui risultati ottenuti al termine dell'iter formativo e un voto di presentazione all'esame (crediti valutativi). La valutazione dell'allievo dovrà vertere non tanto sull'accertamento nozionistico quanto sulle capacità di rielaborazione delle nozioni teoriche rispetto alla pratica lavorativa. L’esame finale consiste, in coerenza con tali obiettivi, in una prova pratica vertente sull'elaborazione di un caso, ed in un colloquio sul programma complessivo del corso, mirati alla valutazione delle competenze professionali acquisite. Il colloquio può essere integrato con eventuali altre forme di verifica (simulazioni, ecc.). Il giudizio finale di idoneità, espresso in centesimi, tiene conto, oltre che del risultato delle prove finali d'esame, anche delle valutazioni conseguite nel curriculum formativo dello studente. La valutazione della prova finale d'esame (ovvero la media tra lo scritto e l'orale) e la valutazione complessiva del curriculum dello studente (ovvero la media fra materie teoriche e tirocinio) concorrono ciascuna per il 50% alla determinazione del giudizio finale di idoneità. Per ottenere l'idoneità il candidato dovrà avere riportato una valutazione (voto finale) non inferiore a 60/100. L’idoneità verrà assegnata riportando sul verbale i voti delle prove oggetto di valutazione (max 50/100) sommati a quelli relativi ai crediti valutativi (max. 50/100).

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ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE In esito al superamento positivo delle prove d’esame sarà rilasciato un attestato di qualifica professionale in “operatore socio –sanitario”, ai sensi della L. 845/78, conforme al modello approvato con apposita determinazione dirigenziale. COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SULLA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE SOCIO - SANITARIO Angela AMBROSINO - A.S.L. n. 17 Savigliano - Referente Formazione Professionale Rosa Franca CASTAGNO - Direzione Regionale Controllo Attività Sanitarie - Funzionario Settore

Organizzazione, Personale e Formazione delle Risorse Umane Franca DE BATTISTA - Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro - Funzionario Settore

Standard Formativi - Qualità ed Orientamento Professionale Giuseppina DENTICI - Comune di Torino - Direzione Servizi Socio-Assistenziali - Referente Formazione

ADEST-SFEP Antonella GIANESIN - Direzione Regionale Politiche Sociali - Responsabile Ufficio Formazione Settore

Verifica e Finanziamento Attività Enti Gestori Istituzionali Attilio MIGLIO - Direzione Regionale Politiche Sociali - Dirigente Settore Verifica e Finanziamento

Attività Enti Gestori Istituzionali Massimo Alessandro RESTAGNO - Direzione Regionale Controllo Attività Sanitarie - Responsabile Unità

di supporto per il monitoraggio e l’analisi qualitativa delle risorse umane delle AA.SS.RR. - Settore Organizzazione, Personale e Formazione delle Risorse Umane

Margherita SCIOLLA - A.S.L. n.4 Torino - Collaboratore sanitario esperto Direttrice didattica Scuola Operatori Sanitari

Daniela SEGATO - Consorzio IRIS Biella - Responsabile Formazione Professionale Livio TESIO - Consorzio “Monviso Solidale” Fossano Saluzzo Savigliano - Responsabile dell’area

territoriale di Saluzzo Cinzia TORTOLA A.S.L. n. 4 Torino - Collaboratore sanitario esperto Responsabile Centro

Formazione Aziendale Vezio VICUNA - A.S.L. n. 12 Biella - Responsabile dello Staff Organizzazione Aziendale e Sviluppo

Risorse Umane Eugenia BORDONE, Filippa BUA - Delegate in caso di impedimento di Vezio VICUNA Emanuela ZANOTTI - Consorzio CISSABO Cossato - Responsabile Formazione Professionale Il gruppo di lavoro, per la parte relativa alla definizione del profilo professionale, ha avuto il supporto metodologico della società Apprendimenti & Linguaggi s.r.l., indicata dalla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro - settore Standard Formativi - Qualità e Orientamento Professionale, nella persona di Stefano Quarello.

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DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE PROFESSIONALE – LAVORO SETTORE STANDARD FORMATIVI – QUALITÀ E ORIENTAMENTO PROFESSIONALE

Allegato B)

OPERATORE SOCIO SANITARIO

DESCRIZIONE

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Modello descrittivo Profili Professionali Sintesi glossario di riferimento Profilo Nella sua accezione comune il termine Profilo rappresenta quella… ?? immaginaria linea di contorno di una persona o di una figura professionale ?? concisa descrizione delle caratteristiche intellettuali della personalità, delle attitudini di una

persona e delle prassi operative orientate ad una meta ?? complesso di caratteri che determinano la specificità di una descrizione al punto da renderla

univoca e non sovrapponibile ad altre. (zona di formazione della voce: italiana sec XV)

Per la descrizione del profilo professionale si è fatto ricorso alle seguenti categorie: 1) Aree di Attività Con le Aree di Attività possono essere identificate le “finalità” peculiari di ogni Profilo Professionale. Nel caso si voglia descrivere con precisione questo “Cosa Fa”, ogni AdA potrà essere declinata da n Azioni. 2) Competenze Con le Competenze possono essere identificate quelle sequenze operative che consentono di gestire al meglio le AdA proprie di un Profilo Professionale. Nel caso si voglia descrivere con precisione questo “Come Organizza” ogni Competenza potrà essere declinata in n Capacità. 3) Argomenti Consentono di declinare le professionalità in “Aree di Interesse/conoscenza”. 4) Focus Indicano al valutatore verso quale “evento, comportamento, oggetto” volgere l’attenzione qualora voglia verificare il grado di: ?? conoscenza/gestione ?? comunicazione/condivisione ?? progettazione/realizzazione ?? verifica/ottimizzazione di una o più Competenze /AdA

MATRICE AREE DI ATTIVITA' - COMPETENZE

COMPETENZE

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Aree di Attività Lavorare in equipe

multiprofessionale

Identificare i bisogni non soddisfatti

autonomamente dall'utente

Gestire strategie

di relazione d'aiuto

Riconoscere e rispettare

l'autodeterminazione della persona

Rispettare le norme

igienico -alimentari e

igienico-ambientali di

sicurezza riferite alla

persona e agli ambienti

Gestire situazioni

di emergenza sanitaria e sociale

Orientarsi nel contesto

organizzativo istituzionale e informale di

rete sociale e sanitaria

Collaborare con altre figure prof. e/o la famiglia nell'effettuare interventi igienico-sanitari e nella soddisfazione dei bisogni primari

X X X X

Assistere e supportare l'utente nella soddisfazione dei bisogni primari, nello svolgimento di attività domestico-alberghiere e nella gestione di interventi igienico-sanitari

X X X X X X X

Informare e agevolare la persona e i suoi familiari nell’accesso alle risorse e ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio (posta-banca- negozi-comune...)

X X X X

Contribuire alla programmazione per l'attività di assistenza socio sanitaria

X X

Collaborare con altre figure prof. in interventi di riabilitazione e in attività di socializzazione

X X

Prevenire le complicanze di carattere degenerativo

X X X X X

Svolgere attività domestico-alberghiere e igienico sanitarie

X X X X X

Comporre e trasferire la salma

X X

Svolgere attività di referenza per i tirocini in accordo con i responsabili del servizio

X X

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ELENCO AREE DI ATTIVITA'

COLLABORARE CON ALTRE FIGURE PROF. E/O LA FAMIGLIA NELL'EFFETTUARE INTERVENTI IGIENICO-SANITARI E NELLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI

ASSISTERE E SUPPORTARE L'UTENTE NELLA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI, NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DOMESTICO-ALBERGHIERE E NELLA GESTIONE DI INTERVENTI IGIENICO-SANITARI

Aiutare nella medicazione e negli interventi di primo soccorso Favorire il sonno e il riposo

Aiutare nella corretta assunzione dei farmaci prescritti e nell'utilizzo degli apparecchi medicali

Provvedere e/o supportare la persona nella mobilizzazione, nell'igiene personale, nell'espletamento delle funzioni fisiologiche e nella somministrazione dei pasti/diete

Aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie Curare le condizioni igieniche del contesto abitativo e/o supportare la persona nella cura delle condizioni igieniche del contesto abitativo

Aiutare nella mobilizzazione, nell’igiene personale e nell'espletamento funzioni fisiologiche

Prevenire incidenti domestici e/o aiutare la persona nella prevenzione degli incidenti

Aiutare all'assunzione dei pasti/somministrazione diete Provvedere e/o supportare la persona nel lavaggio e cambio biancheria, negli acquisti, nella preparazione e distribuzione dei pasti Rilevare parametri dei segni vitali, effettuare semplici medicazioni e semplici interventi di primo soccorso

Aiutare la persona nella assunzione dei farmaci prescritti, nell'utilizzo degli apparecchi medicali di semplice uso e nella preparazione alle prestazioni sanitarie

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Vie di somministrazione e di eliminazione dei farmaci I bisogni primari e fisiologia della mobilizzazione

Modalità di conservazione dei farmaci Elementi di igiene e di primo soccorso

Apparecchi medicali semplici: uso e manutenzione Elementi di economia domestica

Elementi di igiene e di primo soccorso Vie di som. e di eliminazione dei farmaci - Modalità di conservazione dei farmaci

I bisogni primari: tecniche di base Uso e manutenzione degli apparecchi medicali

Focus Focus

Elencare le vie di somministrazione dei farmaci e le modalità di conservazione

Individuare le necessità dell’utente

Descrivere le attività di preparazione alle prestazioni sanitarie Descrivere priorità e modalità di intervento di un caso concreto

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Descrivere tecniche, strumenti e modalità relazionali per l’esecuzione delle attività

Selezionare gli interventi in relazione al livello di autonomia dell’utente

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INFORMARE E AGEVOLARE LA PERSONA E I SUOI FAMILIARI NELL’ACCESSO ALLE RISORSE E AI SERVIZI SOCIO-SANITARI PRESENTI SUL TERRITORIO (POSTA-BANCA- NEGOZI-COMUNE...)

CONTRIBUIRE ALLA PROGRAMMAZIONE PER L'ATTIVITÀ DI ASSISTENZA SOCIO SANITARIA

Individuare le esigenze di informazione Reperire informazioni

Presentare il proprio ruolo ed il servizio Segnalare problemi e proporre migliorie

Semplificare le procedure da utilizzare Collaborare alla stesura di piani di intervento rivolti a singoli/gruppi

Trasportare, supportare e guidare l'utente ai servizi e nei percorsi diagnostici terapeutici

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Guida ai servizi e Carte dei servizi I piani di intervento: obiettivi, metodi e strumenti

L'organizzazione dei servizi sociali e sanitari

Focus Focus

Produrre una scaletta di informazioni da comunicare Descrivere le fasi principali dell’attività di programmazione

Produrre e descrivere una mappa dei servizi (non socio-assistenziali) presenti sul territorio

Definire un piano di intervento

Individuare i servizi e le modalità per raggiungerli

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COLLABORARE CON ALTRE FIGURE PROF. IN INTERVENTI DI RIABILITAZIONE E IN ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE

PREVENIRE LE COMPLICANZE DI CARATTERE DEGENERATIVO

Recuperare e mantenere le capacità psicofisiche residue dell'utente

Riconoscere, ricercare e segnalare le più comuni situazioni di rischio

Realizzare attività di animazione e socializzazione Proporre interventi appropriati per quanto di competenza

Utilizzare le risorse di socializzazione e animazione Intervenire per ridurre/eliminare il rischio secondo indicazioni e/o protocolli

Collaborare con le strutture sociali ricreative e culturali

Coinvolgere parenti e vicini dell'utente

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Fisiologia della mobilizzazione Fisiologia della mobilizzazione

Prevenzione delle principali patologie degenerative: procedure di intervento

Prevenzione delle principali patologie degenerative: procedure di intervento

Tecniche di animazione

Il territorio: reti formali e informali

Focus Focus

Proporre attività per il recupero delle capacità psicofisiche in relazione ad un caso

Individuare i fattori di rischio delle complicanze degenerative

Proporre attività di animazione e socializzazione adeguate all’utente

Riconoscere i segni di manifestazione delle patologie

SVOLGERE ATTIVITÀ DOMESTICO-ALBERGHIERE E IGIENICO SANITARIE

COMPORRE E TRASFERIRE LA SALMA

Lavare e cambiare la biancheria e curare le condizioni igieniche dell'ambiente

Prendersi cura della salma

Prevenire incidenti domestici Vestire la salma

Raccogliere e stoccare materiale e rifiuti Trasferire la salma

Individuare i punti vendita in relazione a criteri di qualità ed economicità

Orientarsi nell'uso del denaro e pianificare gli acquisti

Sanificare e sanitizzare ambienti

Disinfettare, sterilizzare e decontaminare strumenti e presidi

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Trasportare il materiale biologico e sanitario

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Elementi di economia domestica Elementi di igiene

Elementi di igiene e sicurezza

La gestione del bilancio domestico

Focus Focus

Definire priorità, tempi e modalità nell’esecuzione dei lavori Descrivere le fasi della vestizione

Individuare situazioni di rischio

Individuare le priorità negli acquisti

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SVOLGERE ATTIVITÀ DI REFERENZA PER I TIROCINI IN ACCORDO CON I RESPONSABILI DEL SERVIZIO

Accogliere e affiancare i tirocinanti

Partecipare all'attività di valutazione dei tirocinanti

Argomenti Chiave

Tecniche di comunicazione

Le organizzazioni: strutture e modelli

Il profilo professionale

Focus

Presentare le attività da svolgere

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ELENCO COMPETENZE

LAVORARE IN EQUIPE MULTIPROFESSIONALE IDENTIFICARE I BISOGNI NON SODDISFATTI AUTONOMAMENTE DALL'UTENTE

Riconoscere e rispettare i diversi ruoli Osservare la persona e l'ambiente che la circonda

Collaborare alla stesura di piani di lavoro Riconoscere i segnali/sintomi di disagio

Affrontare i conflitti Organizzare i dati raccolti

Proporre e negoziare soluzioni Riferire i dati ai referenti

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Gerarchie e funzioni nei gruppi di lavoro L'evoluzione del concetto di salute e malattia

La dinamica di gruppo Bisogni primari: teorie e modelli

Tipologie di utenza

Focus Focus

Individuare comportamenti per la soluzione di conflitti Descrivere la situazione problematica di una famiglia e/o di un utente

Riconoscere il proprio ambito di competenza

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GESTIRE STRATEGIE DI RELAZIONE D'AIUTO RICONOSCERE E RISPETTARE L'AUTODETERMINAZIONE

DELLA PERSONA

Sostenere empaticamente la persona sofferente e/o morente Riconoscere le condizioni psico-fisiche, sociali e la biografia della persona

Relazionarsi/interagire con l'utente/cliente Riconoscere le persone significative per l'utente

Gestire i conflitti nell'ambito delle proprie competenze Riconoscere gli atteggiamenti difensivi e reagire adeguatamente

Riconoscere le dinamiche relazionali delle tipologie di utenza Favorire l'autonomia

Interpretare i feedback inviati dal cliente/utente Sostenere i bisogni dell'utente all'interno del contesto

Supportare la persona nell'elaborazione del lutto

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

La comunicazione interpersonale La comunicazione interpersonale

La relazione d'aiuto: strategie e tecniche Etica professionale

Salute benessere

Focus Focus

Identificare i feedback dell’interlocutore Individuare il livello di autonomia di un soggetto

Calibrare le proprie risposte in relazione all’interlocutore e al contesto

Produrre una mappa delle persone significative per l’utente

Proporre possibili interventi per favorire l’autonomia

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RISPETTARE LE NORME IGIENICO -ALIMENTARI E IGIENICO-AMBIENTALI DI SICUREZZA RIFERITE ALLA PERSONA E AGLI AMBIENTI

GESTIRE SITUAZIONI DI EMERGENZA SANITARIA E SOCIALE

Individuare le norme appropriate Individuare situazioni di rischio per l'incolumità della persona

Associare le norme alla situazione Reagire tempestivamente per la riduzione del rischio

Applicare le norme Attivare l'intervento delle figure competenti

Conservare i cibi in modo adeguato

Ridurre il rischio professionale, ambientale e degli utenti

Argomenti Chiave Argomenti Chiave

Elementi di igiene ambientale e alimentare Elementi di primo soccorso

Focus Focus

Descrivere e norme da applicare in relazione al contesto Attivare procedure per la riduzione del rischio

Valutare le proprie risorse e i propri limiti nell’affrontare situazioni di rischio

Individuare figure competenti in caso di emergenze

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ORIENTARSI NEL CONTESTO ORGANIZZATIVO ISTITUZIONALE E INFORMALE DI RETE SOCIALE E SANITARIA

Individuare i riferimenti adeguati alla situazione

Utilizzare i riferimenti individuati

Argomenti Chiave

Le organizzazioni: strutture e modelli

Reti formali e informali

Focus

Definire una mappa del sistema dei servizi

Descrivere comportamenti adeguati al contesto