Razionale Corso Dolore
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Transcript of Razionale Corso Dolore
S.I.M.G.
SOCIETA’ ITALIANA DI
MEDICINA GENERALE
Nuovo approccio alla diagnosi
e alla terapia del Dolore per i
Medici di Medicina Generale
SVeMG: Scuola Veneta di Medicina Generale
Area Terapia del Dolore e Cure Palliative
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Razionale della proposta formativa
Una delle maggiori criticità per l’impostazione della terapia del dolore cronico, nell’ambito della
Medicina Generale, è la mancanza di un metodo che consenta al Medico di scegliere il
trattamento, farmacologico e non, più appropriato.
Nella attuale pratica clinica quando il dolore è di natura oncologica viene in soccorso la Scala
Analgesica, che l’OMS propose a tutta la comunità scientifica nel 1986 (ultima revisione nel 1996).
La Scala Analgesica OMS si è rivelato uno strumento molto affidabile e potente per accelerare
l’utilizzo in tutto il mondo e soprattutto da parte di Medici anche non Specialisti, di farmaci oppiacei,
ritenuti efficaci nel dolore da cancro moderato e forte. La Scala a tre gradini prevede inoltre
l’utilizzo di alcuni farmaci (adiuvanti) in associazione ai farmaci oppiacei in alcuni tipi di dolore.
L’Area della Terapia del Dolore e delle Cure palliative di SIMG ha elaborato in questi anni una
base di conoscenze utili come riferimento per processi di sviluppo professionale continuo che si
pongano come obiettivo primario il miglioramento della qualità professionale da un lato, la salute e
la qualità percepita dai cittadini dall’altro. Il documento di indirizzo SIMG1 sulla assistenza al
paziente con DCNO in medicina generale rappresenta la sintesi di queste attività di analisi, ricerca,
formazione, confronto e ha come obiettivo la proposta di un nuovo “metodo” per la diagnosi
ragionata del tipo di Dolore al fine di una appropriata gestione del Percorso e della terapia
farmacologica.
Il Progetto Ministeriale per le Cure Palliative e la Terapia del Dolore, alla cui elaborazione e
realizzazione ha partecipato la Società Italiana di Medicina Generale, va in questa esatta
direzione. In particolare il gruppo di lavoro Ministeriale ha sviluppato e messo a punto un Corso
per Medici di Medicina Generale al fine di disseminare, in maniera sperimentale, il metodo di
diagnosi del dolore e la terapia collegata. La principale innovazione del metodo è la ricerca del
pain generator, ovvero della sede nella quale il dolore viene generato, partendo da elementi di
fisiopatologia per derivare il metodo clinico utile per giungere alla diagnosi di dolore, e scegliere la
terapia farmacologica più coerente.
Inoltre, nel solco dei percorsi di audit quali strumenti di miglioramento professionale, è emersa
l’esigenza di identificare indicatori sintetici ed analitici di performance, sia di processo che di esito.
La analisi comparativa tra indicatori di una popolazione selezionata di medici e comportamenti del
singolo professionista consente di evidenziare la variabilità professionale, le aree critiche, le
possibili soluzioni al problema. Nella gestione del paziente con dolore S.I.M.G., ha integrato da
alcuni anni nel software di gestione della cartella clinica più diffuso in Italia tra i MMG (Millewin®),
un electronic health record (scheda PAIN), che permette la registrazione dei dati clinici ecessari
alla diagnosi del dolore e l’estrazione di dati significativi per la costruzione di indicatori di
valutazione delle performances. L’utilizzo di strumenti sofisticati e innovativi per la elaborazione
diretta degli indicatori di performances (General Practice Governance-GPC®- Genomedics®), con
la possibilità in tempo reale per il Medico di “misurare” il proprio livello di appropriatezza e la
possibilità dell’invio dei dati ad un centro di elaborazione che ne permetta l’analisi e il confronto
con i risultati di altri medici (Audit Clinico - Benchmarking), costituisce lo strumento che sostiene il
percorso di sviluppo professionale continuo necessario per raggiungere cambiamenti ad elevato
impatto nei determinanti di salute.
1 P.Lora Aprile, M.Cancian, G. Apolone, C. Bonezzi: Documento SIMG di indirizzo sull’assistenza al paziente
con dolore cronico non oncologico in Medicina Generale. Pacini Editore - Pisa, Luglio 2008.
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Benvenuto nel forum dedicato al Nuovo metodo per la diagnosi e la terapia del dolore in Medicina
Generale.
Il forum è riservato ai MMG che hanno partecipato alla fase d’aula proposta da S.Ve.M.G., in
collaborazione con l’Area progettuale Dolore e Cure Palliative della S.I.M.G.
Modificare le proprie abitudini professionali richiede un percorso a più tappe, nel quale l’impegno
del professionista deve essere costante. La prima tappa è rappresentata da una fase d’aula
necessaria ad acquisire nuove conoscenze, ad impostare percorsi di problem solving. In aula
possono essere presentate (ad esempio mediante filmati e/o brevi esercitazioni pratiche) nuove
modalità di utilizzo di tecniche ed abilità pratiche già in possesso dei professionisti: ad esempio
una nuova sequenza logica con la quale utilizzare alcune manovre tipiche della vista medica, o
nuovi collegamenti tra fisiopatologia e terapia farmacologica.
Successivamente il metodo va acquisito mediante sperimentazione nella pratica clinica quotidiana.
Dall’esperienza in numerosi progetti pilota preliminari sono emersi 2 aspetti:
1. Inizialmente l’applicazione del nuovo metodo può richiedere un tempo di contatto di 15
minuti circa, senza interruzioni. Per ovviare a questa situazione alcuni MMG preferiscono,
nei primi mesi, convocare i pazienti in un momento di tranquillità rispetto all’attività
ordinaria. L’applicazione frequente del metodo anamnestico – clinico permette di acquisirne
i passaggi in modo via via più sicuro e rapido, fino ad adottarlo nella pratica quotidiana.
2. L’adozione del metodo genera talora dubbi, o fa emergere situazioni non immediatamente
gestibili, che richiedono confronto con gli esperti, chiarimenti, riferimenti di letteratura. Per
rispondere a questa esigenza la SVeMG ha avviato in via sperimentale un forum nel quale
MMG che hanno partecipato alla fase d’aula possono confrontarsi tra loro e con esperti
Il forum è organizzato in 2 Sezioni:
a. Domande. Riservato a domande brevi, centrate su un quesito preciso e circostanziato.
b. Casi clinici. Segnalazione di casi particolari, che si ritiene di segnalare agli esperti e agli
altri partecipanti al forum. I casi vanno individuati tra le seguenti tipologie:
Casi nei quali l’adozione del metodo si è rivelata di particolare utilità
Casi nei quali l’adozione del metodo risulta problematica o impossibile, segnalare in
tal caso la tappa limitante