Rassegna Stampa regionale del 23-02-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 4 RAVENNA_______________________________________pag. 5 - 7 RIMINI___________________________________________pag. 8 PIACENZA_______________________________________pag. 9 - 10 AGENZIE________________________________________pag. 11 - 14 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 23-02-2011

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Rassegna Stampa regionale del 23-02-2011

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Page 1: Rassegna Stampa regionale del 23-02-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 4

RAVENNA_______________________________________pag. 5 - 7

RIMINI___________________________________________pag. 8

PIACENZA_______________________________________pag. 9 - 10

AGENZIE________________________________________pag. 11 - 14

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 23-02-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

BOLOGNA - Informazione

4 MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011 MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011 5

La politicaIl segretario del Pd ricorda la lista Due Torri: «Simbolo civico di un partito forte»

La Cgil stronca il listone dell’Ulivo«La maledizione delle divisioni»Ma Donini incassa e tira dritto

DisaccordiSopra Danilo Gruppi,segretario della Camera delLavoro di BolognaA destra Raffaele Donini,segretario del PartitoDemocratico

Il nodo del simboloRaffaele Donini, segretario del Pd, continua a sostenere la proposta

di un listone unico sotto il simbolo dell’Ulivo, ma il dibattitoha registrato divisioni all’interno del centrosinistra

Ieri è arrivata la stroncatura di Danilo Gruppi, segretario della Cgildi Bologna: «Occorre pensare ai programmi, che uniscono,

e non dividersi su un dibattito lontano dai problemi della città»

LA PROPOSTA

Veltri “candida”Paolo Bolognesi«Mi viene in mente Paolo Bo-lognesi». E’ il nome del can-didato sindaco per Bologna in-dividuato da Elio Veltri, del mo-vimento “Democrazia e Lega-lità”. Per Veltri, il presidentedell’associazione dei parentidelle vittime della strage di Bo-logna del 2 agosto 1980, è ilpersonaggio che può metteretutti d’accordo. «Fini, Casini, ilcentrodestra, chi potrebbe diredi no a un uomo di questospessore? Sarebbero tutti ingrande difficoltà - spiega - per-ché le qualità morali e civichedi Bolognesi sono fuori discus-sione». La scelta del sindaco diBologna, aggiunge Veltri a mar-gine della conferenza stampanella quale ha presentato “Die -ci domande sulla lotta alla ma-fia al ministro Maroni” «haun’importanza molto particola-re, anche a livello nazionale».

L’INTERVIS TA Daniele Corticelli (Bologna Capitale): decisione irrevocabile che prescinde dai candidati

«Non mi ritiro e punto al ballottaggio»Batte i mercatini e prepara 200.000 copie del programma: «Questo è civismo»

Lo chiamano “out side r”, accompa-gnando la parola con un’e s p re s s i o -

ne che sa un po’ di ultimo in classifica.Il Terzo Polo gli ha già chiesto di riti-rarsi e convergere su Stefano Aldrovan-di, dando per scontata la replica del2009, quando capitò la stessa cosa conAlfredo Cazzola. Ma Daniele Corticelli,ingegnere, classe 1973 e candidato sin-daco di Bologna Capitale, non ci pensaproprio. Anzi, punta al ballottaggiocon Virginio Merola, candidato delc e n t ro s i n i s t ra .

Quindi stavolta non si ritira.«Non ci penso proprio. La mia candi-

datura a sindaco per Bologna Capitale èuna decisione irrevocabile. Abbiamoun progetto di rilancio della città cheintendiamo portare avanti».

E’ una scelta che potrebbe cam-biare a seconda del candidato chesarà in campo? Con Alfredo Cazzo-la capitò...

«Correrò per fare il sindaco indipen-dentemente dai candidati che sarannoin campo. Il civismo non è improvvisa-zione, è qualcosa che si costruisce gior-no dopo giorno. Non ci si può inven-tare di essere civici perché in tasca nonsi ha la tessera di un partito, non basta.Con Cazzola avevamo condiviso unpercorso comune per cambiare la cit-tà, oggi sentiamo la stessa responsabi-lità e portiamo avanti quel progetto».

E’ lei il vero civico?«Sì. Bologna non ha bisogno di icone,

ma di competenza e onestà. BolognaCapitale è questo, non cerchiamo ilpersonaggio salvifico ma persone cheabbiano voglia di mettere a disposizio-

ne le proprie competenze e di impe-gnarsi per la città».

Tre parole chiave del suo pro-gramma per la città.

«Welfare, mobilità e 500 euro per o-gni neonato».

C’è qualcosa che potrebbe con-vincervi a rinunciare alla corsa insolitaria?

«No. La politica negli ultimi anni si èindebolita ulteriormente e i cittadinisono sfiduciati, c’è uno scollamentomolto profondo. Tutti i giorni sono inmezzo ai bolognesi, per strada, ai mer-catini. L’opinione diffusa è che il Pd va-da dai suoi elettori solo per le primarie,dall’altra parte il centrodestra a tre me-si dal voto non ha un candidato. La ri-sposta civica invece trova una condivi-

sione molto diffusa e non è un caso setutti fanno la corsa a mettere la masche-ra civica. Ma non pensino di poter bug-gerare i cittadini».

Le prossime mosse?«Stiamo facendo stampare in 200.000

copie il nostro programma per Bolo-gna, che andrà in tutte le buchette dellaposta. Continuiamo a battere la cittàcon i dieci messaggeri di Bologna Ca-pitale in strada tutti i giorni e stiamo la-vorando ai nomi per la lista di BolognaCapitale».

Alle ultime elezioni, da capolista,ha ottenuto 1.038 preferenze. L’o-biettivo da candidato sindaco?

«Punto al ballottaggio con il candida-to del Pd».

(Paola Frontera)

Voglia di civismo«Lo scollamentotra la politicae gli elettori è moltoprofondo, avvertoovunque il bisogno di uncandidato che vadaoltre i partiti»

Il presidente della Camera di Commercio scioglierà le riserve entro la fine della settimana

Filetti ancora in silenzio, ma il Pdl spera nel sìTerzo Polo, Fini a San Giovanni in Persiceto parla solo di unità d’Italia

IL CENTRODESTRA

Bettamio aspetta e speraE’ questione di pochi giornipoi si scioglierà il rebusdella candidatura a sindacoIn pole il numero uno della Cciaa

n La corsa alla primapoltrona di Palazzod’Accursio registra un’altrapresenza: Michele Laganà ciriprova e va a caccia di nomiper la sua lista

Bruno Filetti, presidente della Ca-mera di Commercio di Bologna e

oggetto del desiderio del Pdl, tiene an-cora lo schieramento col fiato sospeso.Non ha infatti sciolto le riserve sullaproposta di candidarsi a sindaco chegli arriva direttamente dal vicecoordi-natore regionale del Pdl, Gian PaoloBettamio, che è pure suo amico per-sonale. Ieri i due non si sono visti (Bet-tamio era a Roma, Filetti a Bologna),ma la speranza c’è, eccome. «Speroche dica di sì e che lo dica in fretta»,taglia corto l’esponente del Pdl in se-rata. A quanto si è appreso, Filetti do-vrebbe parlare entro la fine della set-timana, ma la sua discesa in campo èfrenata soprattutto dal suo ruolo in se-no all’ente camerale. Certo è che la de-cisione va presa, e pure in fretta: il Pdlvorrebbe infatti chiudere il rebus can-didato quanto prima, per dedicarsi allacampagna elettorale che il centrosini-

stra, con Virginio Merola, ha già inizia-to.

Sul fronte del Terzo Polo, ieri la gior-nata bolognese è stata catalizzatadall’arrivo di Gianfranco Fini, impe-gnato in un incontro con le scuolesull’Unità d’Italia a San Giovanni in Per-siceto. Accompagnato da Enzo Raisi, ilpresidente della Camera non ha dettouna parola su Bologna. E non si è par-lato di elezioni amministrative sotto le

Due Torri neanche in privato, giuraRaisi in serata.

Intanto ha sciolto le riserve MicheleLaganà: il comitato elettorale di Bolo-gnafutura ha annunciato che Laganà sicandiderà a sindaco, dopo la rinunciadi Annamaria Cancellieri, commissa-rio straordinario del Comune. La lista èpronta ma ci sono posti disponibili, ba-sta contattare il comitato elettorale en-tro il 26 febbraio.

«Clima da psicosi». Lunedì l’assemblea cittadina discuterà i criteri alla base della scelta dei candidati

Sui nomi in lista l’ombra del secondo dossierLe voci si moltiplicano, Merola: se arriva qualcosa, tornerò in Procura

Qualcuno, nel Pd, parla di «climada psicosi». E’ quello generato

dalle voci che danno in arrivo un se-condo dossier anonimo dopo il primogià al centro di un’inchiesta. Non ri-sultano lettere anonime nelle buchet-te di esponenti del partito, ma Virgi-nio Merola, candidato sindaco del cen-trosinistra, mette le mani avanti e at-traverso il suo staff fa sapere cosa nepensa: se una lettera anonima o undossier-bis dovessero arrivare nellesue mani, non esiterà a fare quello cheha già fatto nella prima occasione, eandrà dritto in Procura a consegnare iltutto. Per ora, però, si tratta solo divoci, che nascono dal rischio di emu-lazione del corvo. Di sicuro l’ondata diveleni sarà un tema che aleggeràsu ll’assemblea cittadina di lunedìprossimo, e il Pd si sente indifeso difronte alla nuova ondata di fango cheminaccia di investirlo. E’ lo stato d’a-

nimo del segretario Raffaele Donini:«Non credo si possa definire la magi-stratura un potere ingerente. Noi sia-mo convinti dell’autonomia della ma-gistratura ma non ci possiamo difen-dere dal fango nel ventilatore se noncontinuando a parlare di progetti».Quanto ai candidati che saranno in li-sta, «non esiste alcun test di moralità,ma un’indicazione in vista dell’a s s e m-blea di lunedì di inserire come primocriterio per la composizione delle listela massima trasparenza». Un metodoche i due ex Ppi Angelo Rambaldi ePaolo Giuliano giudicano non suffi-ciente a mettersi al riparo da un nuovocaso Delbono. Che invece il momentodi discussione sulle liste sia «un’o c c a-sione per dare un segnale importante»è il pensiero di Danilo Gruppi, segre-tario della Camera del Lavoro, secon-do il quale la politica deve recuperare«etica e sobrietà».

«Torno in Procura»Virginio Merola assicura: «Se arrivaun altro dossier anonimo, faccioquello che ho già fatto»

Campagna elettoraleDaniele Corticelli, candidato sindacodi Bologna Capitale, si sta dedicandoal giro dei mercatini della città

AL MERCATO

PRIMO PIANO

Tira dritto e tiene il pun-to, Raffaele Donini, nu-

mero uno del Pd: il listonedell’Ulivo «è un passo avanti,non indietro». Il segretarioparla a Telecentro e nono-stante le bocciature dei gior-ni scorsi, continua a difende-re la scelta della lista civica.La sua linea è ancora piùmarcata perché arriva a qual-che ora dall’ultima stronca-tura, operata stavolta dal se-gretario della Cgil, DaniloGruppi, che boccia il dibat-tito che sta dividendo il cen-trosinistra, dopo la propostadel Pd di un listone civicocol simbolo dell’Ulivo. Unadiscussione «tutta di schiera-mento - sostiene Gruppi - di-stante dalle condizioni ma-teriali delle persone». Il se-gretario della Cgil parla addi-rittura di «maledizione»,quella che costantementeporta il centrosinistra a divi-dersi piuttosto che a cercarele leve che possono tenerloinsieme. L’autorevole sugge-rimento della Camera del La-voro al Pd è di occuparsipiuttosto di programmi,«perché gli schieramentivengono di conseguenza,l’importante è intendersisulle cose da fare più che sul-le forme e le architetture del-la politica». Gruppi affrontal’argomento di petto nel cor-so di un’intervista a RadioTau: «Come elettore del cen-trosinistra - prosegue - auspi-co da tempo che il centrosi-nistra finalmente si liberi diquesta sorta di maledizione,che lo induce sempre a cer-care i motivi della divisionee non quelli dell’unità». Lacoalizione «dovrebbe davve-ro compiere un grande sfor-zo per costruire le condizio-ni di un’unità che sia anzitut-to programmatica». Il sugge-rimento al centrosinistra è di«compiere uno sforzo sulterreno del programma».

Un suggerimento che Do-nini non commenta. Il segre-tario preferisce proseguiresulla strada tracciata: «Il Pd èforte nel momento in cui sa-remo protagonisti di unanuova apertura. Chi pensavache le primarie sarebberoandate così bene? Quando siaprono le porte forse qual-

cuno esce, ma tanti possonoentrare». Insomma, la scom-messa di Donini sull’Ul i vo ,sostenuta anche da un son-daggio (ma con Idv e Selall’interno della lista), è ana-loga a quella che fece ai tem-pi delle primarie: pochi cicredevano ma poi hannoportato 28.000 bolognesi al-le urne. Il segretario ricordaanche il precedente della li-sta Due Torri: «Nella città incui era forte, l’allora Pci met-teva in campo un simbolo ci-vico perché l’idea di fondo èche un partito, per quanto

forte e radicato, si sente indovere di progettare una li-sta che sia politica e civica altempo stesso. Se useremoun simbolo diverso da quel-lo del Pd, sarà quello dell’U-l i vo » .

A stretto giro, è MaurizioCevenini a confermare la li-nea del partito e un’inter vi-sta a E’tv assicura che il listo-ne dell’Ulivo «non è un ten-tativo di camuffamento» delPd. «Sarà un Pd più largo - im-magina il consigliere regio-nale - e vorrà dire che in listanon ci saranno solo iscritti alpartito. Gli elettori non sonocretini - semplifica Cevenini- se nelle liste civiche ci sonocandidati appartenenti aipartiti, non per questo di-ventano una cosa diversa».Quanto a una sua candidatu-ra in lista per il consiglio co-munale (tra l’altro non in-compatibile con il suo ruoloin Regione), il Cev lascia laporta aperta: «Sono a dispo-sizione del Pd, se si ritieneche io possa essere utile inqualche modo».

Rispunta Michele Laganà (sopra): sarà candidatosindaco della lista BolognafuturaA destra il vicecoordinatore regionale del Pdl Gian PaoloBettamio, in attesa della risposta di Bruno Filetti

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

BOLOGNA - Informazione

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La politicaIl segretario del Pd ricorda la lista Due Torri: «Simbolo civico di un partito forte»

La Cgil stronca il listone dell’Ulivo«La maledizione delle divisioni»Ma Donini incassa e tira dritto

DisaccordiSopra Danilo Gruppi,segretario della Camera delLavoro di BolognaA destra Raffaele Donini,segretario del PartitoDemocratico

Il nodo del simboloRaffaele Donini, segretario del Pd, continua a sostenere la proposta

di un listone unico sotto il simbolo dell’Ulivo, ma il dibattitoha registrato divisioni all’interno del centrosinistra

Ieri è arrivata la stroncatura di Danilo Gruppi, segretario della Cgildi Bologna: «Occorre pensare ai programmi, che uniscono,

e non dividersi su un dibattito lontano dai problemi della città»

LA PROPOSTA

Veltri “candida”Paolo Bolognesi«Mi viene in mente Paolo Bo-lognesi». E’ il nome del can-didato sindaco per Bologna in-dividuato da Elio Veltri, del mo-vimento “Democrazia e Lega-lità”. Per Veltri, il presidentedell’associazione dei parentidelle vittime della strage di Bo-logna del 2 agosto 1980, è ilpersonaggio che può metteretutti d’accordo. «Fini, Casini, ilcentrodestra, chi potrebbe diredi no a un uomo di questospessore? Sarebbero tutti ingrande difficoltà - spiega - per-ché le qualità morali e civichedi Bolognesi sono fuori discus-sione». La scelta del sindaco diBologna, aggiunge Veltri a mar-gine della conferenza stampanella quale ha presentato “Die -ci domande sulla lotta alla ma-fia al ministro Maroni” «haun’importanza molto particola-re, anche a livello nazionale».

L’INTERVIS TA Daniele Corticelli (Bologna Capitale): decisione irrevocabile che prescinde dai candidati

«Non mi ritiro e punto al ballottaggio»Batte i mercatini e prepara 200.000 copie del programma: «Questo è civismo»

Lo chiamano “out side r”, accompa-gnando la parola con un’e s p re s s i o -

ne che sa un po’ di ultimo in classifica.Il Terzo Polo gli ha già chiesto di riti-rarsi e convergere su Stefano Aldrovan-di, dando per scontata la replica del2009, quando capitò la stessa cosa conAlfredo Cazzola. Ma Daniele Corticelli,ingegnere, classe 1973 e candidato sin-daco di Bologna Capitale, non ci pensaproprio. Anzi, punta al ballottaggiocon Virginio Merola, candidato delc e n t ro s i n i s t ra .

Quindi stavolta non si ritira.«Non ci penso proprio. La mia candi-

datura a sindaco per Bologna Capitale èuna decisione irrevocabile. Abbiamoun progetto di rilancio della città cheintendiamo portare avanti».

E’ una scelta che potrebbe cam-biare a seconda del candidato chesarà in campo? Con Alfredo Cazzo-la capitò...

«Correrò per fare il sindaco indipen-dentemente dai candidati che sarannoin campo. Il civismo non è improvvisa-zione, è qualcosa che si costruisce gior-no dopo giorno. Non ci si può inven-tare di essere civici perché in tasca nonsi ha la tessera di un partito, non basta.Con Cazzola avevamo condiviso unpercorso comune per cambiare la cit-tà, oggi sentiamo la stessa responsabi-lità e portiamo avanti quel progetto».

E’ lei il vero civico?«Sì. Bologna non ha bisogno di icone,

ma di competenza e onestà. BolognaCapitale è questo, non cerchiamo ilpersonaggio salvifico ma persone cheabbiano voglia di mettere a disposizio-

ne le proprie competenze e di impe-gnarsi per la città».

Tre parole chiave del suo pro-gramma per la città.

«Welfare, mobilità e 500 euro per o-gni neonato».

C’è qualcosa che potrebbe con-vincervi a rinunciare alla corsa insolitaria?

«No. La politica negli ultimi anni si èindebolita ulteriormente e i cittadinisono sfiduciati, c’è uno scollamentomolto profondo. Tutti i giorni sono inmezzo ai bolognesi, per strada, ai mer-catini. L’opinione diffusa è che il Pd va-da dai suoi elettori solo per le primarie,dall’altra parte il centrodestra a tre me-si dal voto non ha un candidato. La ri-sposta civica invece trova una condivi-

sione molto diffusa e non è un caso setutti fanno la corsa a mettere la masche-ra civica. Ma non pensino di poter bug-gerare i cittadini».

Le prossime mosse?«Stiamo facendo stampare in 200.000

copie il nostro programma per Bolo-gna, che andrà in tutte le buchette dellaposta. Continuiamo a battere la cittàcon i dieci messaggeri di Bologna Ca-pitale in strada tutti i giorni e stiamo la-vorando ai nomi per la lista di BolognaCapitale».

Alle ultime elezioni, da capolista,ha ottenuto 1.038 preferenze. L’o-biettivo da candidato sindaco?

«Punto al ballottaggio con il candida-to del Pd».

(Paola Frontera)

Voglia di civismo«Lo scollamentotra la politicae gli elettori è moltoprofondo, avvertoovunque il bisogno di uncandidato che vadaoltre i partiti»

Il presidente della Camera di Commercio scioglierà le riserve entro la fine della settimana

Filetti ancora in silenzio, ma il Pdl spera nel sìTerzo Polo, Fini a San Giovanni in Persiceto parla solo di unità d’Italia

IL CENTRODESTRA

Bettamio aspetta e speraE’ questione di pochi giornipoi si scioglierà il rebusdella candidatura a sindacoIn pole il numero uno della Cciaa

n La corsa alla primapoltrona di Palazzod’Accursio registra un’altrapresenza: Michele Laganà ciriprova e va a caccia di nomiper la sua lista

Bruno Filetti, presidente della Ca-mera di Commercio di Bologna e

oggetto del desiderio del Pdl, tiene an-cora lo schieramento col fiato sospeso.Non ha infatti sciolto le riserve sullaproposta di candidarsi a sindaco chegli arriva direttamente dal vicecoordi-natore regionale del Pdl, Gian PaoloBettamio, che è pure suo amico per-sonale. Ieri i due non si sono visti (Bet-tamio era a Roma, Filetti a Bologna),ma la speranza c’è, eccome. «Speroche dica di sì e che lo dica in fretta»,taglia corto l’esponente del Pdl in se-rata. A quanto si è appreso, Filetti do-vrebbe parlare entro la fine della set-timana, ma la sua discesa in campo èfrenata soprattutto dal suo ruolo in se-no all’ente camerale. Certo è che la de-cisione va presa, e pure in fretta: il Pdlvorrebbe infatti chiudere il rebus can-didato quanto prima, per dedicarsi allacampagna elettorale che il centrosini-

stra, con Virginio Merola, ha già inizia-to.

Sul fronte del Terzo Polo, ieri la gior-nata bolognese è stata catalizzatadall’arrivo di Gianfranco Fini, impe-gnato in un incontro con le scuolesull’Unità d’Italia a San Giovanni in Per-siceto. Accompagnato da Enzo Raisi, ilpresidente della Camera non ha dettouna parola su Bologna. E non si è par-lato di elezioni amministrative sotto le

Due Torri neanche in privato, giuraRaisi in serata.

Intanto ha sciolto le riserve MicheleLaganà: il comitato elettorale di Bolo-gnafutura ha annunciato che Laganà sicandiderà a sindaco, dopo la rinunciadi Annamaria Cancellieri, commissa-rio straordinario del Comune. La lista èpronta ma ci sono posti disponibili, ba-sta contattare il comitato elettorale en-tro il 26 febbraio.

«Clima da psicosi». Lunedì l’assemblea cittadina discuterà i criteri alla base della scelta dei candidati

Sui nomi in lista l’ombra del secondo dossierLe voci si moltiplicano, Merola: se arriva qualcosa, tornerò in Procura

Qualcuno, nel Pd, parla di «climada psicosi». E’ quello generato

dalle voci che danno in arrivo un se-condo dossier anonimo dopo il primogià al centro di un’inchiesta. Non ri-sultano lettere anonime nelle buchet-te di esponenti del partito, ma Virgi-nio Merola, candidato sindaco del cen-trosinistra, mette le mani avanti e at-traverso il suo staff fa sapere cosa nepensa: se una lettera anonima o undossier-bis dovessero arrivare nellesue mani, non esiterà a fare quello cheha già fatto nella prima occasione, eandrà dritto in Procura a consegnare iltutto. Per ora, però, si tratta solo divoci, che nascono dal rischio di emu-lazione del corvo. Di sicuro l’ondata diveleni sarà un tema che aleggeràsu ll’assemblea cittadina di lunedìprossimo, e il Pd si sente indifeso difronte alla nuova ondata di fango cheminaccia di investirlo. E’ lo stato d’a-

nimo del segretario Raffaele Donini:«Non credo si possa definire la magi-stratura un potere ingerente. Noi sia-mo convinti dell’autonomia della ma-gistratura ma non ci possiamo difen-dere dal fango nel ventilatore se noncontinuando a parlare di progetti».Quanto ai candidati che saranno in li-sta, «non esiste alcun test di moralità,ma un’indicazione in vista dell’a s s e m-blea di lunedì di inserire come primocriterio per la composizione delle listela massima trasparenza». Un metodoche i due ex Ppi Angelo Rambaldi ePaolo Giuliano giudicano non suffi-ciente a mettersi al riparo da un nuovocaso Delbono. Che invece il momentodi discussione sulle liste sia «un’o c c a-sione per dare un segnale importante»è il pensiero di Danilo Gruppi, segre-tario della Camera del Lavoro, secon-do il quale la politica deve recuperare«etica e sobrietà».

«Torno in Procura»Virginio Merola assicura: «Se arrivaun altro dossier anonimo, faccioquello che ho già fatto»

Campagna elettoraleDaniele Corticelli, candidato sindacodi Bologna Capitale, si sta dedicandoal giro dei mercatini della città

AL MERCATO

PRIMO PIANO

Tira dritto e tiene il pun-to, Raffaele Donini, nu-

mero uno del Pd: il listonedell’Ulivo «è un passo avanti,non indietro». Il segretarioparla a Telecentro e nono-stante le bocciature dei gior-ni scorsi, continua a difende-re la scelta della lista civica.La sua linea è ancora piùmarcata perché arriva a qual-che ora dall’ultima stronca-tura, operata stavolta dal se-gretario della Cgil, DaniloGruppi, che boccia il dibat-tito che sta dividendo il cen-trosinistra, dopo la propostadel Pd di un listone civicocol simbolo dell’Ulivo. Unadiscussione «tutta di schiera-mento - sostiene Gruppi - di-stante dalle condizioni ma-teriali delle persone». Il se-gretario della Cgil parla addi-rittura di «maledizione»,quella che costantementeporta il centrosinistra a divi-dersi piuttosto che a cercarele leve che possono tenerloinsieme. L’autorevole sugge-rimento della Camera del La-voro al Pd è di occuparsipiuttosto di programmi,«perché gli schieramentivengono di conseguenza,l’importante è intendersisulle cose da fare più che sul-le forme e le architetture del-la politica». Gruppi affrontal’argomento di petto nel cor-so di un’intervista a RadioTau: «Come elettore del cen-trosinistra - prosegue - auspi-co da tempo che il centrosi-nistra finalmente si liberi diquesta sorta di maledizione,che lo induce sempre a cer-care i motivi della divisionee non quelli dell’unità». Lacoalizione «dovrebbe davve-ro compiere un grande sfor-zo per costruire le condizio-ni di un’unità che sia anzitut-to programmatica». Il sugge-rimento al centrosinistra è di«compiere uno sforzo sulterreno del programma».

Un suggerimento che Do-nini non commenta. Il segre-tario preferisce proseguiresulla strada tracciata: «Il Pd èforte nel momento in cui sa-remo protagonisti di unanuova apertura. Chi pensavache le primarie sarebberoandate così bene? Quando siaprono le porte forse qual-

cuno esce, ma tanti possonoentrare». Insomma, la scom-messa di Donini sull’Ul i vo ,sostenuta anche da un son-daggio (ma con Idv e Selall’interno della lista), è ana-loga a quella che fece ai tem-pi delle primarie: pochi cicredevano ma poi hannoportato 28.000 bolognesi al-le urne. Il segretario ricordaanche il precedente della li-sta Due Torri: «Nella città incui era forte, l’allora Pci met-teva in campo un simbolo ci-vico perché l’idea di fondo èche un partito, per quanto

forte e radicato, si sente indovere di progettare una li-sta che sia politica e civica altempo stesso. Se useremoun simbolo diverso da quel-lo del Pd, sarà quello dell’U-l i vo » .

A stretto giro, è MaurizioCevenini a confermare la li-nea del partito e un’inter vi-sta a E’tv assicura che il listo-ne dell’Ulivo «non è un ten-tativo di camuffamento» delPd. «Sarà un Pd più largo - im-magina il consigliere regio-nale - e vorrà dire che in listanon ci saranno solo iscritti alpartito. Gli elettori non sonocretini - semplifica Cevenini- se nelle liste civiche ci sonocandidati appartenenti aipartiti, non per questo di-ventano una cosa diversa».Quanto a una sua candidatu-ra in lista per il consiglio co-munale (tra l’altro non in-compatibile con il suo ruoloin Regione), il Cev lascia laporta aperta: «Sono a dispo-sizione del Pd, se si ritieneche io possa essere utile inqualche modo».

Rispunta Michele Laganà (sopra): sarà candidatosindaco della lista BolognafuturaA destra il vicecoordinatore regionale del Pdl Gian PaoloBettamio, in attesa della risposta di Bruno Filetti

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

FORLI’ CESENA - La Voce

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

RAVENNA - Carlino

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

RAVENNA - Carlino

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

RAVENNA - La Voce

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

RIMINI - La Voce

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

PIACENZA - La Cronaca

L’“avvento”al Cimitero

«Confcommerciodovrebbe dire noalla tassa bonifica»

Lettera apertasul legittimoimpedimento

«Gheddafispariscaper sempre»

Dal “Manuale per donne lasciate”

MIGLIORA-MENTI consigli di un life-coaching per il miglioramento personale

Dal Manuale per donne lasciatedi Rosario Alfano (edizioni il Punto di incontro)

La rabbiaUna donna lasciata non può fare a meno di provare

rabbia. Ci sarà quella che prima entrerà in uno statodi apatia e solo dopo un po’ uscirà da esso per iniziarea provare rabbia. Ci sarà, invece, quella che partirà su-bito con la rabbia, senza passare prima dall’apatia.

Fatto sta che provare rabbia è un passaggio forzato!O in un secondo momento o da subito, questo sen-

timento nascerà in qualsiasi creatura femminile ab-bandonata dal proprio compagno.

Cosa fare con questa emozione?Ci sono diverse scuole di pensiero terapeutiche a

proposito. C’è chi suggerisce di controllarla, chi pro-pone di combatterla e chi consiglia di rimpiazzarla conil perdono.

Ecco alcune considerazioni fatte da mie clienti inmerito a queste idee.

«Ho provato a controllarla, a tenerla dentro, ma ciho guadagnato solo una gastrite nervosa e la sensazio-ne di fingere, con me stessa e con gli altri. Quando mimontava la collera cercavo di visualizzare la mia mentecome un mare calmo e placido (così mi avevano dettodi fare), macché dopo qualche secondo c’erano dei ca-valloni altissimi. Cercavo di contenermi in tutti i mo-di, ma finivo solo per irrigidire il mio corpo e assume-re un atteggiamento innaturale».

«Mi sono detta: “Cavoli, vediamo chi è più forte, ladevo combattere questa maledetta collera, devo vince-re io!”. Così ho iniziato a combattere la rabbia con larabbia. Tutto è peggiorato ancora di più. Non si puòpensare di sconfiggere l’aggressività interiore adottan-do contro di essa un atteggiamento altrettanto aggres-sivo. E io avevo deciso di combattere, di fare una bat-

taglia. Pensavo alla rabbia come al nemico e volevo di-struggerla. Che paradosso, ripensandoci adesso!».

«Perdonare, perdonare, perdonare. Tutti mi diceva-no di farlo, il parroco della mia chiesa, i miei amicibuonisti. Mi dicevano: “Perdona il prima possibile,scalza subito l’odio che senti dentro, non lasciare cheprenda spazio nel tuo cuore”. All’inizio ci ho provato,ma dopo un po’ ho capito che il loro consiglio era sba-gliato. Sì, perché quando vuoi bene a una persona,prima la devi odiare. Solo dopo averla odiata fino infondo, solo dopo aver buttato fuori tutto il risentimen-to, il tuo cuore può accettare di perdonarla e iniziare afarlo.

«Se vuoi bene a qualcuno e questo qualcuno ti fasoffrire è impossibile non sentire rabbia. E’ impossibi-le trasformarla come di incanto in perdono. Secondome, se riesci a perdonare subito una persona, è perchénon ci tieni realmente. Se pure ti ha fatto un torto nonci rimani così male, perché non si tratta di una perso-na che ami. Ma quando a farti un torto è proprio lapersona che sentivi di amare, cavoli, almeno per unpo’ di tempo è naturale odiare e provare rabbia.

«Poi, quando ti sei sfogata del tutto, allora sì chepuoi essere capace di perdonare.

«Lo stesso Gesù entrò nel tempio in preda alla colle-ra, ruppe tutto e imprecò contro i mercanti.

«Vuol dire che anche lui (in quel momento) odiava ilmodo in cui si comportavano. Poi è chiaro che li per-donò, ma prima si sfogò. Dovette farlo perbacco! Imercanti (come tutti gli altri esseri umani) erano suoifratelli; quindi li amava.

«Eppure prima li odiò… e solo dopo li perdonò».Rosario Alfano

Programmatore neuro-linguista e life-coachingVisita il sito: www.comdue.com

Contattalo al 328 04 51 732.

Caro direttore,giorni fa, insieme ad un mio ami-

co commerciante, discutevamo e citrovavamo d’accordo sull’assurdatassa di bonifica che colpisce tutti gliimmobili piacentini.

L’Unione Commercianti, non do-vrebbe essere contraria ad una tassache colpisce anche i suoi iscritti? Al-lora, cosa ci fa il suo presidente nelConsiglio direttivo di un ente cheimpone balzelli anche ai commer-cianti?

Distinti salutiVittorio Anselmi

Bari 47 32 39 58 51

Cagliari 83 90 62 79 43

Firenze 49 27 59 50 82

Genova 7 21 4 39 37

Milano 30 23 38 43 57

Napoli 62 27 55 19 83

Palermo 39 53 46 85 79

Roma 13 64 59 42 4

Torino 37 45 39 64 30

Venezia 81 33 88 69 9

Nazionale 69 33 89 17 70

SUPERENALOTTOProssimo Jackpot 21.900.000 euro

CONCORSO n. 23 di Martedì 22/2/2011

COMBINAZIONE VINCENTE2 - 3 - 38 - 42 - 56 - 74numero jolly 23 - SuperStar 88

QUOTE SUPERENALOTTOnessuna "punti 6" -nessuna "punti 5+" -

11 "punti 5" 42.142,101.517 "punti 4" 305,57

55.641 "punti 3" 16,66

QUOTE SUPERSTARnessuna "5 stella" -

5 "4 stella" 30.557,00251 "3 stella" 1.666,00

4.084 "2 stella" 100,0026.577 "1 stella" 10,0055.537 "0 stella" 5,00

LOTTO e SUPERENALOTTO - Estrazione del 22/2/2011

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011

3

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Egregio direttore,dopo aver inscenato una colossale

pagliacciata a Roma, in occasionedell’ultima visita di stato di Ghedda-fi, condita di centinaia di ragazze pa-gate per assistere a lezioni di corano,nel silenzio della Lega Nord, pasda-ran ad intermittenza, e nello sbigot-timento generale. Dopo per aver in-scenato e consentito una kermessenon solo non organizzata, ma nep-pure immaginata in nessun altropaese del mondo, il non Governoitaliano balbetta d’imbarazzo ed as-siste imbelle al massacro di civili inLibia, dove un criminale, perché taleè ogni dittatore, cioè ogni uomo che,non scelto, si impone con la forza adun popolo, ordina di sparare sullafolla sui civili e di bombardarli.

Questo criminale regime comandala Libia da 40 anni, sopprime nelsangue il dissenso e tenta oggi di op-porsi con rabbiosa violenza al corsodella storia.

Il miglior “amico” di questo per-sonaggio sulla scena internazionaleè, manco a dirlo, il nostro Berlusco-ni, ad ogni occasione prono in pro-fessione di devota amicizia che tra-scina ancora una volta il nostro pae-se, nell'imbarazzo generale.

Oggi è obbligatorio prendere unaposizione, è una questione di co-scienza prima ancora che politica,come possiamo assistere a brutali re-pressioni che causano un fiume disangue, senza condannare il regimedi Gheddafi, responsabile di tuttociò?

Non posso credere che Pdl e Le-ga, forze di governo, non sentanoquesta esigenza.

Noi non abbiamo alcun dubbio,siamo sempre e comunque per l’au-todeterminazione dei popoli e quin-di sappiamo da che parte stare, sia-mo con i cittadini che vogliono finir-la di subire una dittatura: Gheddafisparisca per sempre.

Marco Bergonzicapogruppo Pd

in Consiglio provinciale

Egregio direttore,il cartello degli orari al Cimitero

urbano fa due volte riferimento, peri cambiamenti degli stessi, all’“av-vento” dell’ora legale. Non è grancosa, quella che voglio segnalare, ri-spetto al pressapochismo (anche incose ben più importanti) oggi dila-gante: ma perlomeno nel rivolgersi alpubblico, un po’ di acribia (se possousare questo termine senza esserederiso...) non guasta. Ora, l’“avven-to” è quello del Messia. E anche iVocabolari più “progressisti” sottoli-neano che il termine ha comunquecarattere enfatico (che non è all’evi-denza il caso nostro). Perché ricorre-re, allora, a parolone (sbagliate)?Non è più semplice scrivere: “dall’i-nizio dell’ora legale”, “fino all’ora le-gale”? Si eviterebbe - oltretutto - diseminare errori, inutilmente.

Luigi Ardenna

Caro concittadino,insieme a noi, lo scorso anno, un

milione di italiani ha sottoscritto lanostra richiesta di referendum perl’abolizione del legittimo impedi-mento. Dopo il pronunciamento del-la Corte Costituzionale, la Corte diCassazione ha dato il definitivo vialibera alla sua celebrazione. L’Italiadei valori nell’esprimere grande sod-disfazione e gratitudine a quel milio-ne di sottoscrittori si augura ora chei cittadini, le forze politiche e la par-te sana del nostro Paese ci sostengain questa battaglia per la difesa dellaCarta e della legalità alle quali il le-gittimo impedimento reca una in-sopportabile offesa perché rappre-senta l’intollerabile pretesa di impu-nità di chi si sente più uguale deglialtri e insieme il sigillo che una clas-se corrotta e depravata, meritevolesolo di essere mandata a casa, vuoleimporre sulle Istituzioni democrati-che.

Per questo abbiamo ancora biso-gno del Tuo aiuto. Per mobilitaretutte le coscienze libere e democrati-

che dell’Italia che spera in un nuovoRisorgimento e per ribadire il princi-pio che “tutti sono uguali di frontealla legge”. Il referendum è l’occa-sione per dire basta a questo gover-no che sta facendo del male all’Italiae ci sta facendo vergognare di fronteall’opinione pubblica internazionale.In altri Paesi civili e democratici unpresidente del Consiglio colpito an-che da una sola delle gravissime ac-cuse che pendono su Berlusconi sisarebbe già dimesso. In altri Stati lagente scende in piazza per chiederele dimissioni di leader fallimentari,come Ben Alì, Mubarak e Gheddafi.Noi siamo scesi in piazza più e piùvolte, ma questo governo non ascol-ta il popolo. Con il referendum sullegittimo impedimento i cittadinipotranno finalmente porre fine aquesto malgoverno della nazione, to-gliendo lo scudo al premier e co-stringendolo a presentarsi davanti aigiudici che devono giudicarlo.

Il referendum, che speriamo siafissato il 29 maggio in concomitanzacon le amministrative per evitarel’ulteriore spreco di 350 milioni dieuro (soldi pubblici), sarà un’occa-sione per dire in modo democraticoche i cittadini vogliono voltare pagi-na. Se davvero il presidente del Con-siglio non è “affatto preoccupato”del processo nel quale è imputatoper concussione e prostituzione mi-norile, allora perché il governo degliazzeccagarbugli torna ad acceleraresul fronte della giustizia? Riporta intesta all’agenda delle riforme quellesu intercettazioni, immunità parla-mentare e cambio della composizio-ne della Consulta mentre il debitopubblico si sta gonfiando fino adesplodere, l’evasione dilaga senzafreni e l'economia rischia di crollaredel tutto: la ripresa dell’Italia nonpuò essere avviata da chi, in tuttiquesti anni, ha solo abusato del Par-lamento per curare i propri interessipersonali. Per superare questa crisitotale, che penalizza oltre ogni limitei cittadini, serve una riscossa civileche l’Italia dei valori vuole guidarenella grande mobilitazione democra-tica della primavera referendaria.

Vuoi mandare a casa Silvio Berlu-sconi? Puoi farlo con il tuo voto con-tro il legittimo impedimento.

Segreteria provincialeItalia dei valori - Piacenza

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

PIACENZA - Libertà

Valtrebbia

OGGI ALLE ORE 11.45STORICO COLLABORATORE ALLE ROTATIVE

San Nicolò,ultimo saluto a Emilio LosiDa muratore a factotum per “Libertà”SAN NICOLO’ - (rd) E’ stata unfigura storica all’interno del-le rotative ed è ricordato co-me un uomo di fiducia diMarcello Prati. Emilio Losi èscomparso qualchegiorno fa, lasciando ledue figlie Elide e Lo-retta. Aveva 89 anni,ne avrebbe compiuti90 nel prossimo mar-zo. «Faceva il murato-re e, un giorno, vennemandato dalla dittaper cui lavorava allerotative di Libertà:c’erano alcuni lavorida fare - raccontanole due figlie, le stesse che lohanno accudito fino alla finenell’abitazione di famiglia diRiva Trebbia, a San Nicolò -.Fu in quell’occasione che co-

nobbe Marcello Prati: entròsubito in sintonia con lui e ri-mase alle rotative per 30 an-ni, fino alla pensione. Conti-nuava a lavorare per la ditta

edile con cui aveva i-niziato, ma era inpianta fissa alla Li-bertà. Con il passaredel tempo, iniziò adoccuparsi anche del-la gestione delle rota-tive e divenne unaspecie di factotumper Prati. Sapeva dipoter contare su papàper qualsiasi generedi lavoro pratico, non

solo edile». Nato a Calenda-sco, Emilio si sposò in giova-ne età con Ernestina Corda-ni, deceduta due anni fa al-l’età di 87 anni.

Emilio Losiaveva 89 anni

▼GOSSOLENGO

Servizi da testareChiude la bibliotecaGOSSOLENGO - (sb) Bibliotecachiusa per circa una settima-na: è questo il piccolo “prez-zo” che dovranno pagare gliutenti per l’installazione di unnuovo programma informati-co. Tra il 2 e il 5 marzo, nellasala di via XXV Aprile, avverràil passaggio definitivo al siste-ma “Sebina Open LibrarySOL”: in quelle giornate gli o-peratori della biblioteca sa-ranno impegnati a “testarne”il funzionamento. I servizi online e il prestito interbibliote-cario saranno momentanea-mente sospesi. «I servizi on li-ne - assicurano dalla bibliote-ca - saranno potenziati e sa-remo in grado di offrirvi un’at-tività sempre più aggiornata».Da lunedì 7 marzo la sala let-tura sarà di nuovo aperta.

■ (nn) L’inglese imparato gio-cando, ma appreso sul serio, ov-vero il City camp, torna anchequest’anno in Valtrebbia. Pro-prio per oggi pomeriggio, alle18, è stata organizzata una riu-nione aperta a tutti i genitori deibambini e dei ragazzi dai 5 ai 14anni. L’incontro si svolgeràpresso la scuola primaria di Ri-

vergaro alla presenza della diri-gente scolastica Marica Draghie delle professoresse d’ingleseRita Croci e Francesca Mora. U-na seconda riunione, questavolta a Gossolengo, si svolgeràdomani alle ore 20.30. Comespiega l’insegnante e assessoreCroci, «l’idea di quest’anno sa-rebbe quella di organizzare due

distinti City camp. Il motivo èsemplice: nella prima edizionesi era formata una lunga listad’attesa. Vi possono partecipa-re i bambini e i ragazzi dellamedia e bassa Valtrebbia». An-che quest’anno sarà chiesto aigenitori degli iscritti di ospitarei tutor madrelingua durante ilperiodo del corso, un’esperien-za che ha segnato in modo mol-to positivo le 5 famiglie che si e-rano proposte l’anno scorso.Durante le riunioni sarannospiegati gli incentivi messi aprogramma dai comuni.

OGGI A RIVERGARO,DOMANI A GOSSOLENGO

Imparare l’inglese diventa un gioco Gli insegnanti incontrano i genitori

Annita ieri ha ceduto lo scettroil televoto boccia i “pisarei e faso”Oggi in scena il sindaco Maserati con i “buslanei”■ (mvg) Solo per tre punti An-nita Anselmi ha perso la sfida aifornelli della Prova del cuoco,nella puntata di ieri in diretta suRai Uno dalle 12 alle 13.30. No-nostante i pisarei e faso, piatto ti-pico piacentino, il televoto daGrosseto ha premiato la coppiaavversaria “del peperone”. Anni-ta, “squadra del pomodoro”, ieri

era accompagnata da un cuocotrentino, Cristian, che a sua vol-ta aveva proposto “praline dimacinato con cavolo cappuc-cio”. Il tempo è scivolato via sim-paticamente con storie di fami-glia, un bagaglio di curiosità cheAnnita ha regalato al pubblicocome tessere di un antico mosai-co. «Il pollice “modellato” dalla

confezione dei pisarei - ha spie-gato all’attenta Antonella Clerici- mi aveva fatto entrare nelle gra-zie della futura suocera». Con i-ronia ha giustificato qualche dif-ficoltà nella preparazione dei“pisarei”: «colpa di una manopelandrona e dell’altra segnatadall’artrosi», e alla fine, con ungrande sorriso e applausi, ha sa-lutato i vincitori. Oggi potrebbeessere il giorno della rivincita, asostenere Annita ci sarà anche ilsindaco di Rottofreno, GiulioMaserati, che porterà i “busla-nei” de. co di San Nicolò.

Patti Lateranensi: un raro monumentoa Pigazzano.«Ma è urgente il restauro»TRAVO - (nn) Pare essere l’unicomonumento di questo generenella nostra provincia e si trova aPigazzano, all’ingresso dell’ormaifamosa terrazza panoramica: sitratta di due statue fatte ergereper commemorare i Patti Latera-nensi del 1929, quelli che furonofirmati l’11 febbraio dal cardina-le Pietro Gasparri per la Santa Se-de e da Benito Mussolini in quan-to capo del governo italiano. Lapresenza delle statue è saltata al-la memoria di Alessandro Castel-lani in occasione dell’anniversa-rio della firma dei Patti Latera-nensi, celebrato proprio la scorsasettimana. Sempre Castellani si

era fatto promotore della raccol-ta voti per il concorso indetto dalFai “Vota i luoghi del cuore”, iscri-

vendovi proprio quella balcona-ta, «per la situazione critica in cuiversa». La chiesa di Pigazzano e ilsuo sagrato-terrazza, infatti, ne-cessitano di una importante ri-strutturazione. «Attualmente èaddirittura impossibile accederealla balconata a causa della cadu-ta dei calcinacci dalla facciatadella Chiesa - dice don MauroTramelli - preferiamo evitare l’in-gresso, se non in coincidenza del-le messe. Abbiamo già un proget-to di recupero fra le mani e l’uffi-cio tecnico della Curia sta por-tando avanti le procedure perl’autofinanziamento. Certo sequalche ente si facesse avanti per

darci un aiuto sarebbe tutto me-no complicato».

Proprio dal progetto di restau-ro che fornisce don Mauro si sco-pre che «la terrazza panoramicache guarda la valle - ricorda il pre-te - fu costruita nel 1895 amplian-do fino a 100 metri quadri quelloche allora era solo il sagrato dellaChiesa». Le statue, invece, rap-presentano Papa Pio XI e il Re Vit-torio Emanuele III. Sotto i duebusti troviamo altrettanti tondi.Solo il ritratto del cardinale PietroGasparri è però ancora visibile. Altermine della seconda guerramondiale, infatti, il tondo di Be-nito Mussolini è stato divelto dal-l’ira della gente. «Anche la chiesadi Statto - afferma don Mauro -ricorda i Patti Lateranensi. Inquel caso, però, troviamo solo u-na lapide e non un monumentocome a Pigazzano».

ROTTOFRENO - Si profilano le pri-marie per scegliere il candidatosindaco capace di rappresentarela coalizione di centrosinistra e ilcircolo civico “Polis Lab”. Tra unasettimana ci sarà una nuova as-semblea degli iscritti al Pd che se-gue l’incontro avvenuto lunedìsera al centro culturale. Se non cisarà accordo tra le diverse “ani-me” del centrosinistra (Pd, Idv,Pdci -Federazione della sinistraitaliana e di Sinistra ecologia e li-bertà), la segreteria provincialedel Partito democratico convo-cherà le primarie. Per ora, secon-do quanto trapelato dall’incon-tro di lunedì sera, il solo nomeproposto è quello di Simona Bel-lan, membro di “Polis Lab” ed i-scritta al Pd. Daniel Negri, altropossibile candidato del Pd se-condo alcune indiscrezioni, nonsarebbe stato nominato. Ma igiochi sono tutt’altro che chiusi.«Solo la prossima settimanaprenderemo atto ufficialmentese ci sono uno o più candidati -racconta Vittorio Silva, segretarioprovinciale del Pd -. Nel caso nonemerga una persona capace dirappresentare vasti consensi dal-

le varie parti del centrosinistra,ricorreremo alle primarie». Allostato attuale delle cose, appare u-na decisa divergenza di opinionitra la segreteria provinciale e irappresentanti locali del Partitodemocratico che fanno parte an-che di “Polis Lab”. Le parole diLuigi Cristalli, presidente del cir-colo civico che propone la Bellancome candidato sindaco, sono e-loquenti e accusano Silva dimantenere un atteggiamento

chiuso. «Personalmente, non so-no iscritto al Pd e non ho parteci-pato all’assemblea - dice riferen-dosi all’incontro di lunedì sera -.Mi sono arrivati alcuni echi, co-munque sia: il segretario provin-ciale del Pd non vuole prenderele distanze dall’attuale Ammini-strazione comunale, dicendo chei cittadini la ritengono meritevo-le di aver governato bene il Co-mune. Secondo lui, quindi, nonc’è motivo di prendere le distan-

ze dagli attuali amministratori, alcontrario di quello che pensiamonoi. Se il Pd, a livello di segreteria,continuerà a pensarla così, qua-si certamente noi di “Polis Lab”prenderemo una strada differen-te e potremmo candidarci senzaappoggi partitici. Sono certo chealcuni iscritti al Pd che fannoparte del nostro circolo, come lastessa Bellan, Antonino Palermoe Giuseppe Mori, la pensano co-me me». Le cose potrebbero an-dare diversamente in caso di pri-marie. «Se individueremo uncandidato capace di rappresen-tare tutte le forze della coalizionedi centrosinistra, lo seguiremo esosterremo volentieri. E’ quasi si-curo, stando a quello che si è det-to negli incontri, che non verràfuori un nome legato all’attualegiunta Maserati».

Lunedì sera si è riunito anche ildirettivo del Pdci. Il gruppo chefa capo al segretario DomenicoSiciliano ha preso ancora unavolta le distanze dalla giunta Ma-serati: «Dobbiamo voltare pagi-na rispetto all’attuale maggio-ranza».

Riccardo Delfanti

ROTTOFRENO - Si rafforza il nome della Bellan.Polis lab e Pdci:un taglio con la giunta Maserati

Centrosinistra verso le primarieComunali, la proposta del Pd se non ci sarà l’accordo sul candidato

Una delle due statue a Pigazzano

TRAVO - Anche il Comune di Tra-vo ha firmato il protocollo d’in-tesa con Acer Piacenza, ovverol’Agenzia per la locazione che sioccupa di favorire l’incontro trai proprietari di case in affitto e isoggetti in disagio abitativo. ATravo, infatti, non esistono casepopolari in cui il Comune puòindirizzare tutte quelle personeche si trovano in difficoltà eco-nomica, a partire dagli studentiper arrivare fino agli stranieri,ma anche alle giovani coppie edagli anziani con una pensioneridotta. «Far combaciare i rap-porti fra i privati - spiega l’asses-sore ai servizi sociali RobertaValla - non è semplice. Grazie adAcer avremo delle tutele sia perle persone in difficoltà sia per iproprietari delle case». Le tutelea cui si riferisce la Valla vengonochiarite dal presidente di Acer,Flavio Antelmi: «I privati a cuiaffittiamo le case, per poi subaf-fittarle alle persone che ne han-no bisogno, sono soggetti ad a-gevolazioni fiscali e al pagamen-to di un’aliquota Ici ridotta: dal 7per mille al 5,7 per mille. Gli im-mobili sono poi restituiti al pro-prietario, al termine del contrat-to, in ottime condizioni. Inoltretutti i rapporti con il subaffitta-rio vengono tenuti direttamenteda Acer». Di contro, gli affitti perle persone in disagio economi-co, saranno più contenuti ri-spetto ai prezzi di mercato pro-

prio grazie all’accordo preso daAcer con i proprietari stessi. A-desso che il protocollo è statofirmato non resta altro da fareche trovare le case. «Capisco chei proprietari delle case in affittopresenti nel nostro Comune -dice l’assessore - possano esse-re restii, in un primo momento,ad accettare la proposta chestiamo facendo. Credo sincera-mente, però, che questa soluzio-ne trovata dall’Assessorato aiservizi sociali sia un ottimocompromesso fra le parti e cheaddirittura tolga molti pesi, vi-ste le garanzie che fornisce Acer,ai proprietari di casa». Sul bilan-cio di quest’anno, l’entrata a farparte del protocollo d’intesa sot-toscritto con Acer, graverà sullecasse comunali di soli 500 euro.Il progetto “Agenzia dell’affitto”,nato nel 2008, è stato promossodal Comune di Piacenza, coor-dinato dalla Provincia ed ha vi-sto l’adesione dei comuni di Ca-stelsangiovanni e Fiorenzuola.Alla realizzazione di Acer hannoinoltre contribuito la Fondazio-ne di Piacenza e Vigevano, Con-findustria, la Camera di Com-mercio di Piacenza, Legacoop eConfcooperative.

Le politiche abitative del Co-mune di Travo prevedono un’in-tegrazione del 67% rispetto allaquota che la Regione stanzia peri buoni affitto.

Nicoletta Novara

TRAVO - Contatti con i proprietari della zona

Case ad affitto agevolatoIl Comune lancia l’appello«Servono alloggi da affidare all’Acer»

RIVERGAROIci e Irpef in consiglioMartini: stesse aliquotedello scorso annoRIVERGARO - (nn) Il consiglio co-munale di venerdì, alle ore 19,non si occuperà solo del bilan-cio di previsione e delle scuole diNiviano. Si deciderà la determi-nazione dell’Ici, ovvero la tassasulle seconde case, e la confer-ma dell’aliquota Irpef (impostasul reddito delle persone fisiche).Su questi due punti il sindaco

Pietro Martini annuncia: «Le ali-quote non saranno toccate ri-spetto all’anno scorso». Duranteil consiglio sarà esposto anche ilpiano delle alienazioni e dellevalorizzazioni immobiliari, altropunto che tocca da vicino i cit-tadini. A spiegare di cosa si trat-ta sempre il primo cittadino: «IlComune possiede dei pezzi diterreno che ha fatto valutare dal-l’Ufficio tecnico territoriale. Nelmomento in cui un cittadino do-vesse richiederli, noi saremmopronti a far partire il bando perl’appropriazione».

La riunione con le diverse “anime”del centrosinistra locale (foto Bersani)

LIBERTÀMercoledì 23 febbraio 201124

Page 11: Rassegna Stampa regionale del 23-02-2011

11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

AGENZIEFOCUS IDV EMILIA ROMAGNA del 22 febbraio

INTERCETTAZIONI. CORTE CONTI, MURA: ANCHE LORO SONO COMUNISTI?

(DIRE) Roma, 22 feb. - “Ci domandiamo se, dopo la Consulta, anchela Corte dei Conti finira’ nel novero delle istituzioni che ilgoverno vuole riformare, e se anche sui giudici contabili siabbattera’ in giornata l’anatema del presidente del Consiglioiscrivendoli d’ufficio alla sinistra o peggio al comunismo”. Lodichiara Silvana Mura, deputata di Idv. “Il dubbio- aggiunge Mura- e’ piu’ che legittimo dal momentoche nella sua relazione il procuratore generale della Corte hadefinito le intercettazioni uno strumento fondamentale nellalotta alla corruzione ed ha bocciato sia la legge che vuolelimitarne l’uso, sia quella sul processo breve. In poche paroleha massacrato la strategia in materia di giustizia del governo”.

(Com/Rai/ Dire)12:01 22-02-11

NNNN

MAFIA: BARBATI (IDV), PER COMBATTERLA REGIONI PRENDANO AD ESEMPIO EMILIA ROMAGNA =

Bologna, 22 feb. - (Adnkronos) - Le Regioni italiane impegnate acombattere i fenomeni della criminalita’ organizzata prendano adesempio dall’Emilia Romagna dove “l’esercizio del potere legislativodel consiglio regionale dell’Emilia Romagna puo’ sopperire alleproblematiche irrisolte dall’intervento legislativo statale”. E’quanto afferma Liana Barbati, presidente di Idv in Regione, chericorda come “l’Idv, autore degli emendamenti approvati a novembre sulmonitoraggio del ‘ciclo dell’appalto’, ha contribuito ad unaformulazione della disposizione che sta consentendo alla RegioneEmilia Romagna, in raccordo con tutte le istituzioni competenti, diesercitare una penetrante attivita’ ispettiva e di vigilanza sullacosiddetta ‘filiera dei subappalti’, intervenendo in maniera decisadove lo stato non arriva”.

“Sono gia’ stati firmati protocolli d’intesa con le prefetture -ha concluso Barbati - e questo dimostra, anche come emerge dalleparole di Errani, che insieme alle forze di maggioranza l’Italia deiValori ha fatto un ottimo lavoro in tema di lotta alla criminalita’organizzata”.

(Vcm/Col/Adnkronos)

Page 12: Rassegna Stampa regionale del 23-02-2011

12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

AGENZIE

MILLEPROROGHE. MURA: DOPO STOP NAPOLITANO IMPENSABILE FIDUCIA

(DIRE) Roma, 22 feb. - “I rilievi mossi dal capo dello Stato aldecreto milleproroghe danno ragione alle critiche mossedall’opposizione ed impongono quelle modifiche che il governo siostina a negare. A questo punto sarebbe impensabile apporre lafiducia da parte del governo perche’ questo significherebbeapprovare un testo che presenta diversi profili diincostituzionalita’”. Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv,per la quale “non e’ neanche accettabile che il governo apportile modifiche richieste con un altro maxiemendamento perche’questo significherebbe aver impedito alla Camera di pronunciarsisul decreto sia in commissione che in aula. L’unica soluzione aquesto punto, e i tempi ci sono ancora, e’ quella di consentirela votazione degli emendamenti presentati dall’opposizione”.

(Com/Tar/ Dire)18:10 22-02-11

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MILLEPROROGHE: IDV, DOPO STOP NAPOLITANO IMPENSABILE FIDUCIA

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - ‘’I rilievi mossi dal Capo delloStato al decreto milleproroghe danno ragione alle critiche mossedall’opposizione ed impongono quelle modifiche che il governo siostina a negare. A questo punto sarebbe impensabile apporre lafiducia da parte del governo perche questo significherebbeapprovare un testo che presenta diversi profili diincostituzionalita’’’. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv. ‘’Non e neanche accettabile - spiega - che il governo apportile modifiche richieste con un altro maxiemendamento perchequesto significherebbe aver impedito alla Camera di pronunciarsisul decreto sia in commissione che in aula. L’unica soluzione aquesto punto, e i tempi ci sono ancora e quella di consentire lavotazione degli emendamenti presentati dall’opposizione’’. (ANSA).

SPA22-FEB-11 18:13 NNNN

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

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Milleproroghe, Mura (Idv): Impensabile apporre la fiducia

Roma, 22 FEB (Il Velino) - “I rilievi mossi dal capodello Stato al decreto milleproroghe danno ragione allecritiche mosse dall’opposizione e impongono quelle modificheche il governo si ostina a negare. A questo punto sarebbeimpensabile apporre la fiducia da parte del governo perche’questo significherebbe approvare un testo che presentadiversi profili di incostituzionalita’”. Lo dichiara SilvanaMura, deputata di Idv. “Non e’ neanche accettabile - continua- che il governo apporti le modifiche richieste con un altromaxiemendamento perche’ questo significherebbe aver impeditoalla Camera di pronunciarsi sul decreto sia in commissioneche in aula. L’unica soluzione a questo punto, e i tempi cisono ancora e’ quella di consentire la votazione degliemendamenti presentati dall’opposizione”. (com/mlm)221837 FEB 11 NNNN

(ER) BOLOGNA. DONINI BLINDA L’ULIVO: SCOMMESSA COME LE PRIMARIE“PASSO AVANTI, ANCHE PCI LO FACEVA; QUALCUNO ESCE, TANTI ENTRANO”

(DIRE) Bologna, 22 feb. - Il listone dell’Ulivo “e’ un passoavanti, non un passo indietro”. Raffaele Donini tiene il punto etorna a difendere la scelta della lista civica (ma per il momentogli alleati hanno frenato), nel giorno in cui il dibattito suisimboli che si e’ aperto nel centrosinistra e’ stato bocciatosenz’appello dal segretario Cgil Danilo Gruppi. Per il segretarioprovinciale del Pd, intervenuto su Telecentro (intervista in ondadopo il tg della sera), il Pd “e’ forte nel momento in cui saremoprotagonisti di una nuova apertura. Chi pensava che le primariesarebbero andate cosi’ bene? Quando si aprono le porte forsequalcuno esce, ma tanti possono entrare”. Insomma, la scommessa di Donini sull’Ulivo, sostenuta anche daun sondaggio (ma con Idv e Sel all’interno della lista), e’analoga a quella che fece ai tempi delle primarie: pochi cicredevano ma poi hanno portato oltre 28.000 bolognesi alle urne.Del resto il segretario ricorda anche il precedente della listaDue torri. “Nella citta’ in cui era forte, l’allora Pci mettevain campo un simbolo civico perche’ l’idea di fondo e’ che unpartito per quanto forte e radicato, si sente in dovere diprogettare una lista che sia politica e civica al tempo stesso.Se utilizzeremo un simbolo diverso da quello del Pd sara’ quellodell’Ulivo”, afferma il democratico. (SEGUE)

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 23- 02- 2011

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(ER) BOLOGNA. DONINI BLINDA L’ULIVO: SCOMMESSA COME LE PRIMARIE -2-

(DIRE) Bologna, 22 feb. - Intanto, il coordinatore dell’Agora’del Pd, Pietro Aceto, attacca in una nota l’ex primo cittadinoGiorgio Guazzaloca, che ieri ha assicurato che fara’ di tutto purdi vedere sconfitto il centrosinistra. “Finalmente anche aBologna e’ stata fatta chiarezza politica- scrive in una nota- Ledichiarazioni dell’ex sindaco Giorgio Guazzaloca, che si battera’affinche’ non vinca il centrosinistra, sono foriere di una lottapolitica portata, finalmente nel suo alveo naturale, cioe’l’esistenza nella nostra citta’ un centrodestra ed uncentrosinistra”. In questa ottica, da’ atto Aceto al candidato sindaco targatoPd, “ha fatto bene Merola ad escludere alleanze con i casinianied altri gruppi sparsi che si collocano al centro e criticano,ingiustamente, il Pd”.

(Bil/ Dire)16:56 22-02-11

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(ER) BOLOGNA. APPUNTAMENTI DI MERCOLEDI 23 FEBBRAIO

9.30- Bologna (Regione-3^ torre-sala A/v.le della Fiera 8)-Convegno sul tema “Conservare e valorizzare la biodiversita’: lesfide che abbiamo davanti”. Partecipa E.Dupre’ ministero Ambiente;-12.45- Considerazioni conclusive di Sabrina Freda assessoreAmbiente.