Rassegna Stampa di mercoledì 11 dicembre 2013 · Italia Oggi 11/12/2013 RIDUZIONE ORARIO...
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Rassegna Stampa di mercoledì 11 dicembre 2013
SNALS / CONFSAL Italia Oggi 11/12/2013 RIDUZIONE ORARIO SCOLASTICO, IL TAR LAZIO ACCOGLIE
IL RICORSO DI SNALS-CONFSAL Il Messaggero - Ed. Rieti 11/12/2013 SCUOLA, IL PIANO DELLA PROVINCIA SALVA GLI ISTITUTI Il Giorno - Ed. Lodi-Crema-Pavia 11/12/2013 FONDAZIONE PUBBLICA PER GESTIRE SANTA CHIARA La Sicilia - Ed. Caltanissetta/Gela 11/12/2013 "CENTINAIA DI POSTI ORA SONO A RISCHIO" Roma 11/12/2013 CASSA MARITTIMA APERTURA A MARZO Italia Oggi 11/12/2013 UN PATTO DI GOVERNO PER LA SVOLTA Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Repubblica 11/12/2013 FRANCIA, RIVOLTA NELLE SCUOLE D'ECCELLENZA Avvenire 11/12/2013 ORA DI RELIGIONE PER FORMARE TUTTA LA PERSON OGGI 18/12/2013 IL CONTRIBUTO SCUOLA E' POCO...VOLONTARIO il Manifesto 11/12/2013 LA GEOGRAFIA RIDOTTA IN UNA SOLA ORA, COSA C'E'
DA ESULTARE? Roma 11/12/2013 FUGA DAGLI ASILI COMUNALI: 100 FAMIGLIE RITIRANO I
BIMBI Roma 11/12/2013 ISTRUZIONE, IL COMUNE APPROVA IL BANDO PER LA
RICHIESTA DEI "BUONI LIBRO" Roma 11/12/2013 VOTO PIU' BASSO DOPO 5 ASSENZE Corriere della Sera 11/12/2013 UNIVERSIADE AL VIA IN TRENTINO il Mattino 11/12/2013 CULTURA, IN CAMPANIA C'E' POSTO PER 30MILA LAUREATI Il Secolo XIX 11/12/2013 UNIVERSITA', IL CASO GATTI INFIAMMA LE ELEZIONI/AUTO
BLU, SCONTRO SUL WEB Il Secolo XIX 11/12/2013 GLI STUDENTI DI URBANISTICA DISEGNANO UNA CITTA'
"VERDE" Corriere della Sera 11/12/2013 MADRID L'AUSTERA SALE IN CATTEDRA: DA NOI LA
POLITICA COSTA MENO MF - Milano Finanza 11/12/2013 NORDMECCANICA, DESTINAZIONE CINA la Repubblica - ed. Bologna 11/12/2013 L'IRA DEI CAMICI BIANCHI AL SANT'ORSOLA Secolo d'Italia 11/12/2013 COL DECRETO CARROZZA PENALIZZATE LE UNIVERSITA'
DEL SUD+++ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 11/12/2013 CAMUSSO: LO SCIOPERO GENRALE NON BASTA PIU' il Sole 24 Ore 11/12/2013 COSI' LA GOVERNANCE PREMIA IN BORSA il Sole 24 Ore 11/12/2013 IN CRESCITA DEL 31% LE DOMANDE DI MOBILITA' Corriere della Sera 11/12/2013 IL TIMORE DEI BLACK BLOC E LA MOSSA DEL GOVERNO
CHE CONVOCA I TRASPORTATORI
Corriere della Sera 11/12/2013 LA RABBIA DEI POLIZIOTTI SENZA CASCO "COSTRETTI A COMPRARCI LE DIVISE"
Corriere della Sera 11/12/2013 RECESSIONE FINITA, SPIRAGLI PER LA RIPRESA Corriere della Sera 11/12/2013 ALLA RICERCA DELLA GIUSTA DISTANZA la Repubblica 11/12/2013 GRILLO AI POLIZIOTTI: RIBELLATEVI MF - Milano Finanza 11/12/2013 OK L'AUMENTO ALITALIA, ORA IL PIANO il Giornale 11/12/2013 PREVISTI 1.900 ESUBERI E 128 MILIONI DI TAGLI (RE) L'Unita' 11/12/2013 GRILLO IMBRACCIA IL FORCONE BERLUSCONI CAVALCA
LA RIVOLTA L'Unita' 11/12/2013 NON SOLO IMU, PENSIAMO ALLE FASCE DEBOLI Il Secolo XIX 11/12/2013 ALITALIA, SI' AGLI ESUBERI MA SENZA LICENZIAMENTI il Sole 24 Ore 11/12/2013 I TRE SCOGLI DA SUPERARE PER L'UNIONE BANCARIA il Sole 24 Ore 11/12/2013 Int. a G.Squinzi: "LE AZIENDE NON SONO IL BANCOMAT
DELLO STATO" il Sole 24 Ore 11/12/2013 LO SPREAD AI MINIMI DAL 2011 MA LE BORSE CHIUDONO
IN CALO la Repubblica 11/12/2013 E' FINITA LA RECESSIONE, ORA E' CRESCITA ZERO la Stampa 11/12/2013 UNIONE BANCARIA, L'INTESA E' SOLO POLITICA il Giornale 11/12/2013 LO STATO NON PAGA E RISCHIA LA MULTA UE
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Data 11-12-2013 Pagina 33 Foglio 1
ItaliaOggi
Riduzione orario scolastico, il·Tar Lazio accoglie il ricorso di
I l 'l'a.!' Lazio dice no alla riduzione
. . dell'orari.o .. scolasti.co negli isti.t ... uti Commenta. con soddisfazione il segre. . tecnicì e professionali. Con sènten- tariogenerale ~~rco Paolo GmI"l'impe
.. za .numero 3527/2013 (prèsiden~ gno .del sindacato, costretto a. ricorrere te Evasio Speranza, estensorePìerina allostrumentogiudi1;iario per latutèla Biancofiore) il Tar, sezione III bi~. ha degli interessi degli insegnanti, è stato accolto il ricorso (1e1l0 SNALS-CoIifsal, pteIIliato. ... .. . annullando i provvedimenti cneriduce-E questo è avvenuto in un momento in va1).01'01'ar10 complessivo annua.le. delle .cui la teÌluta dell'occupazione è il nostro chlssi seconde, terze e. quarte degli isti- .obiettivo primario. Tra t'altro, prosegue tutitecnici e professionali. la sentenza assicura la serietà de-
sudi, dal momento'che la riduzione InfattI, ne120;lOil Ministero detÌ'istru- i orario.aveva .iucis9 J)roprio sulle ma
ziorte;aveva ridotto l'orario delle materie terie profe~sIonalizzarlti>determinando ~rso di studi di questi istituti. Lo una violazionè dei livelli minimi delle ~ sÌ era opposto proponendo ricorso' prestazioni didattiche"; ~lTar. ',' . ,
Lo SNA,tS·çònfsal ausplcaehe il mi· ,Lasentenza~orJll,aipassatajngiud~~ nistro·n$petti la decisione del Tar. In cato,COl:nporta il istÌno delle ore di caso. contrt'4,;io,il sindacatO' continuerà insegmim~ntoé d .. cattedre.·ln. altre a pottareavanti.1e pruprie iniziative a . parole,. s:iàvranno nuovi posti di lavorI) tutela degli insègnanti, degli studenti e per glHnsegnanti! . d~Uèlorofami~lie .
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RIETI
~ Montopoli passa con Poggio Mirteto l'ok dalla Regione
segue dalla prima pagina
Nel dettaglio, il Piano di riorganizzazione della rete scolastica contiene novità destinate a ridisegnare l'assetto geografico dei vari istituti. Tra le aggregazioni, quelle dell'istituto di Montopoli con Poggio Mirteto con la sede che sarà nel paese mirtense. Forano, escluso il plesso di Cantalupo, si aggregherà con Torri in Sabina con la sede a Torri; il plesso di Cantalupo aggregato all'istituto di Casperia con sede in quest'ultimo comune e l'istituzione di una materna a Montasola; aggregazione dell'istituto di Roccasinibalda con Torricella in Sabina con sede a Torricella; aggregazione dell'istituto di Poggio Nativo con Poggio Moiano che avrà la sede legale. Per le scuole superiori, a Rieti è prevista l'aggregazione dell'Itg Ciancarelli all'Iis Varrone con sede in quest'ultimo istituto; aggregazione dell'Ipsaa Strampelli di Cittaducale e di Rieti e dell'istituto Agrario all'Iis Luigi di Savoia di Rieti che ospiterà anche la sede legale del nuovo istituto; aggregazione dell'istituto Bonfante col liceo scientifico di Poggio Mirteto che darà
Data 11-12-2013 Pagina 39+41 Foglio 2/2
Presentato il pano di dimensionamento scolastico
vita all'istituzione dell'!is Gregorio da Catino che ospiterà anche la sede legale del nuovo istituto. Richiesto poi il mantenimento dell'autonomia per gli istituti di Amatrice, Leonessa, Petrella e Casperia. Per quel che riguarda l'attivazione di nuovi indirizzi, si va dal musicale per la media di Villa Reatina all'attivazione di un classico e un musicale presso il Gregorio da Catino a Poggio
Mirteto, un liceo musicale della sezione coreutica al Varrone a Rieti, un liceo a indirizzo sportivo presso lo scientifico Jucci e presso il liceo Rocci di Passo Corese. Poi, una serie di indirizzi tecnici e professionali fino a corsi serali e l'attivazione di corsi professionali e artistici nel carce-re.
Samuele Annibaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Riscoprire l'etica della responsabilità politica, della legalità e dell'equità sociale
Un patto di g~verno per la svolta Le riforme sono urgenti. E decisivo coinvolgere le parti sociali
I nuovi assetti parlamentari, a seguito delle note vicende interne ai partiti della coalizione,
hanno indotto il presidente della Repubblica a prefigurare un percorso che porti alla verifica del sostegno parlamentare al governo Letta.
È evidente che non si tratta soltanto di assicurare la certificazione di un rinnovato voto di fiducia da parte di una sicura maggioranza parlamentare né di segnare la discontinuità intervenuta fra la precedente e la nuova coalizione. Si tratta, invece, di un importante passaggio parlamentare al fine di prospettare indirizzi e contenuti della futura attività governativa e di tracciare una nuova agenda con, obiettivi e percorsi definiti e condivisi.
La -iiil pochi giorni fa, aveva chiesto alle istituzioni della Repubblica un atto di responsabilità per una svolta riformatrice, arrivando a indicare il bivio tra una governance illuminata, concreta e giusta e le elezioni anticipate regolate da una nuova legge elettorale funzionale alla governabilità del paese.
Ora, l'opportunità della verifica parlamentare e la prospettiva politica di una rinnovata agenda di governo ci consentono di rilanciare la nostra proposta di un patto sociale fra il governo e tutte le parti sociali rappresentative riguardo alle politiche della crescita economica, del lavoro, dell'occupazione, del welfare e del fisco.
L'apertura di un tavolo a Pal,.~ c?nsenti.rebbe alla dI dare Il suo contributo con proposte articolate, in linea con le deliberazioni del Consiglio generale della confederazione del 23/25 ottobre.
Ma, al di là del necessario
e per certi aspettidecisiv~ riforme istituzion~l~ e ta-coinvolgimento delle partI gli al costo della pohtIca; sociali la tmmmlIsostiene forte contrasto all'invache l'~genda governativa denza della "cattiva" politidebba trovare il suo fon- ca nella pubblica amminidamento nella riscoperta strazione; dell'etica della responsabi- riforma della giustizia lità politica, della legalità civile;
a tutti i livelli e della non soltanto annunciata equità sociale.
Se il governo Letta vuole dare un senso alla sua permanenza per un tempo medio, deve superare il timido e sterile approccio con le vere questioni sociali e economiche. Deve armarsi di coraggio, deve liberarsi completamente del conservatorismo dovuto anche alle insostenibili pressioni dei poteri forti organizzati. Soprattutto, deve fare le riforme strutturali e deve provare a incidere concretamente sulle politiche della governance dell'Unione europea a favore della crescita economica, dell'occupazione e di una maggiore integrazione comunitaria nelle politiche dell'immigrazione, della sicurezza, della difesa, delle relazioni internazionali in campo politico e della globalità degli scambi. "
A nostro avviso, il destino del governo Letta è legato a doppio filo alla sua capacità di fare le riforme strutturali, soprattutto in materia di:
razionalizzazione e semplificazione della regolamentazione del lavoro e del welfare;
pianificazione pluriennale dell'intervento a favore dell'occupazione, con particolare riferimento a giovani, donne, over 50 e aree deboli del paese;
flessibilità del sistema pensionistico e revisione della previdenza complementare;
regolamentazione dell'immigrazione, puntando su avanzate forme di possibile integrazione, senza alcun cedimento al permissivi-smo;
sostegno alla sicurezza del cittadino e del lavoratore e al risanamento e alla salvaguardia del territorio.
Sul fronte dell'economia reale, dell'occupazione e dell'equità fiscale, la \!l'WII !mi considera decisive: la riforma del fisco, con la conseguente accelerazione dell'iter della legge-delega per una sua pronta approvazione e la successiva emanazione dei decreti legislativi; l'immediata e consistente riduzione dell'imposizione fiscale sul lavoro e sulla produzione; la lotta all'evasione; l'emersione dell'economia irregolarè, nonché il drastico taglio alla spesa pubblica improduttiva, quindi agli sprechi e alle ruberie.
Riguardo alla spesa pubblica, per la rmm! è irricevibile una spending review che non sia decisamente orientata a eliminare gli sprechi, gli enti inutili, le aziende pubbliche locali deficitarie e clientelari e gli appalti discutibili, a ridurre le consulenze e le esternalizzazioni, a razionalizzare il numero dei. dirigenti pubblici e soprattutto a obbligare i centri locali di spesa, dalla sanità agli altri primari servizi pubblici, a rispettare i costi stan~ard.
La nuova spending review, soprattutto, deve escludere tassativamente ulteriori penalizzazioni per i lavoratori pubblici con i soliti tagli lineari e con irrazionali interventi su organici, turnover, mobilità coatta e retribuzioni.
Le economie derivanti da una spending review rinnovata nei contenuti e nel metodo possono costituire un punto fondamentale per la razionalizzazione della spesa, per il miglioramento del rapporto qualito/prezzo dei
servizi pubblici e per realizzare cospicue economie di bilancio da destinare, unitamente a quelle derivanti dalla lotta all'evasione, alla riduzione dell'im'posizione fiscale sulle retribuzioni e sulle pensioni.
Un'equilibrata e mirata razionalizzazione della spesa pubblica - che abbia però come obiettivo i livelli retributivi dei maggiori paesi dell'Eurozona - potrà garantire le risorse necessarie per lo sviluppo, l'occupazione. e il superainento della cresc~I,lte perdita del potere d'acquisto, nonché il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti.
Quanto all'imposizione fiscale sul patrimonio, la rmml sostiene che il capitale frutto del risparmio da lavoro non possa essere tassato oltre un certo segno e che, al contrario, vada rivisto il livello di tassazione della speculazione
, finanziaria, di cui andrebbe aumentata l'attuale aliquota. La confederazione ritiene anche che lavoro e impresa vadano sollevati da un'insostenibile oppressione fiscale, orientando così, attraverso la leva fiscale, i capitali impegnati nella speculazione verso l'attività imprenditoriale.
In conclusione, il. governo Letta non può pensare di andare avanti con una serie di "piccoli" provvedimenti, a volte pure confusi e pasticciati, come quello sulla tassazione della casa, né con una legge di stabilità elusiva, lacunosa e prevedibilmente inefficace in relazione al potere di acquisto e alla crescita economica e occupazionale, come quella recentemente presentata al parlamento.
Il governo Letta, in definitiva, deve essere consapevoie che non è possibile assicurare nessun servizio al paese in assenza della tanto atte'sa svolta riformistica realizzata con responsabilità, capacità e coraggio.
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Data 11-12-2013 ItaliaOggi Pagina 33
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Data 11-12-2013
la Repubblica Pagina 17 Foglio 1
Francia, rivolta nelle scuole d'eccellenza Tagli agli stipendi degli insegnanti, che guadagnano più dei colleghi. L'Eliseo: ''Basta privilegi" ____________ mento pubblico francese.
Gli alunni devono superare una selezione durissima per poter entrare, dopo il Bacca
PARIGI - Sono il simbolo del- lauréat, in una delle duecento l'eccellenza delle scuole fran- "Prépa" , così chiamate in gergo
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANAIS GlNORI
ce si, nella quale si forma la fa- accademico, disseminate nel mosa élite della République. paese,chehannosedeinalcuni Masono anche lafotografla, per licei mitici come i parigini Henalcuni insopportabile, di privi- ri IV e Louis-Ie-Grand. Meno di legi che escludono tanti ragaz- all zi. È rivolta tra i professori delle quarantamila alunni sono a
fine ammessi ogni anno nella "classes préparatoires", le cerchia ristretta, con un iden-scuole che dalla fine del liceo tikit sociale ben definito: più di preparano ai concorsi per le metà dei ragazzi viene da classi Grandes Ecoles, come la cele- sociali medio-alte e solo il 15% bre Ena che ha formato tanti da famiglie operaie. A nulla è ministri e presidenti. Per la se- servito ricordare che le" classes conda volta in pochi giorni, la préparatoires", che spaziano maggioranza degli insegnanti dall . 'fi alI l di
. gl . .., .. o scwntl co a etteratura q':lesti ono~llstltutl-nsa- fino all'economico, sono un vi
lentI. alla. ~ele~IOne delle acca- vaio dei migliori cervelli di demlemihtarlI~eISettecento- Francia. Una fucina, conl'inse~~no fatt~ SClOp~ro, sfilan?o rimento nelle università più remSle~e agli alu~m ~e~ quartie- putate, che ha lanciato tante ger,e latm? contro. il mmlstr~ del- nerazioni di politici, intelletl IstruzIOne, Vmcent Peillon. tuali funzionari di Stato manaUna riforma allo studio propo- ger di grandi imprese. La gaune ~a~i di tagli~e i sal~i d~ che al potere vuole dare un se~uestl msegn~~, ~agglOra~ gnaledigiustiziasocialedentro nspetto a que~li dI altn ~ol~eghl, a un sistema troppo elitista. E a':lm~ntando m~ece gli stlpen- l'ultimo rapporto Pisa ha dato dI de~ pro~esson, che lavoran<;>, in parte ragione al governo. Le tra mille dlfficolta e poche gratl- scuole francesi ha detto l'Dcse ficazioni, nei lic~i ~ banlieue. rafforzano le' disuguaglianz~
Il gov~rno ~OClall~t~, ch~'p~- sociali. L'égalité è sempre più re ha nel SUOI ranghllllustrl di- un miraggio. plomati di Grandes Ecoles, primo tra tutti il presidente François Hollande, vuole "normalizzare" il trattamento economico d'eccezione del corpo accademico nelle classe préparatoires: salariinalcunicasifino a due volte superiori, perun numero di ore ridotto. E' una questione di "giustizia", dice il ministro Peillon, che vuole rompere una lunga tradizione. I professori che hanno scioperato lavorano in pochi, esclusivi istituti pubblici a numero chiuso. Una casta, secondo molò colleghi che criticano il mantenimento di un trattamento di favore in tempi di austerity. La Corte dei Contiha calcolato che i professori di queste scuole guadagnano in media il 28% in più degli altri. La riforma del governo prevede un taglio fino a un massimo dell'8%. Idirettiinteressati denunciano una decurtazione economica più forte ma soprattutto accusano Peillon di voler distruggere uno dei fiori all'occhiello dell'insegna-
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HOLlANDE François Hollande ha frequentato l'Éna dove ha anche conosciuto Ségolène Royal
STRAUS5-KAHN L'ex presidente del Fmi ha studiato a Parigi all'École des hautes études commerciales (Hec)
fABIUS Il ministro degli Esteri è diplomato all'Éna, aU'École normale supérieure e a Sciences-Po
CON GU ALUNNI Anche gli studenti in piazza con i loro professori
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Data 11-12-2013 Pagina 25 Foglio 1 /2
10 maggio festa col Papa La religione a scuola per la formazione integrale dei giovani Messaggio della Presidenza della Cei per la scelta dell'ora di religione. <dnvitiamo ogni studente e genitore a guardare con fiducia e con simpatia al servizio educativo offerto». IlIO maggio la scuola italiana in festa a San Pietro con il Papa. In tutte le diocesi grande mobilitazione per portare al centro l'educazione e coinvolgere i protagonisti.
Ora di religione per formare tutta la persona
«Invitiamo ogni studente e genitore a guardare con fiducia e con simpatia al
servizio educativo offerto»
IL TESTO E LENZI A PAGINA 25
Messaggio della Presidenza Cei per la scelta dell'Ire a scuola
Pubblichiamo il testo del Messaggio della Presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nell'anno scolastico 2014-2015 all'interno della scuola. Una scelta compiuta, secondo gli ultimi dati a disposizione dall'88.9% della popolazione scolastica, con punte superiori al 90% nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
C ari studenti e cari genitori, anche quest'anno sarete chiamati a decidere se avva-
1ervi o non avvalervi dell'insegnamento della religione cattolica. Si tratta di un servizio educativo che la Chiesa offre alla scuola italiana in conformità a quanto stabilito dall'Accordo del 18 febbraio 1984 che ha modificato il Concordato Lateranense e dalle Intese attuative che negli anni si sono succedute. Nel quadro delle finalità della scuola, cioè aderendo agli scopi educativi che motivano l'esistenza delle scuole di ogni ordine e grado in Italia, l'insegnamento della religione cattolica consente a tutti, a prescindere dal proprio credo religioso, di comprendere la cultura in cui oggi viviamo in Italia, così profondamente intrisa di valori e di testimonianze cristiane. Parlando a un gruppo di studenti, papa Francesco ha ricordato che <<la scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per imparare a vivere, per diventare uomini e donne adulti e maturi, capaci di camminare, di percorrere la strada della vita. Come vi aiuta a crescere la scuola? Vi aiuta non solo nello sviluppa
scuole gestite dai gesuiti in Italia e Albania, 7 giugno 2013).
meno pan a quelli di tutti gli altri insegnanti e spesso anche
Sulla scia di queste parole, la Chiesa in Italia vuole ribadire il proprio impegno e la propria passione per superiori. Rinla scuola. Quest'anno e lo farà an- graziamo questi insegnanti, oggi che in maniera pubblica con un in gran parte laici, che con la loro grande pomeriggio di festa e di in- passione educativa testimoniano contro con il Papa in piazza San Pie- nella scuola il valore della cultura tro il prossimo lO maggio, a cui so- religiosa, attraverso il cui servizio no invitati gli studenti, gli inse- cerchiamo di venire incontro alle gnanti, le famiglie e tutti coloro che esigenze più autentiche degli a-sono coinvolti ____ lunni che oggi frequentano le nella grande av- scuole italiane, alle loro domande ventura della di senso, alla loro ricerca di una scuola e dell'e- valida guida. ducazione. Tutto questo è ben espresso nelle Riprendendo le Indicazioni didattiche recente-parole del Papa, mente aggiornate e attualmente in riteniamo che sia vigore nelle scuole di ogni ordine e necessaria una grado. In quelle specifiche per il pri-formazione mo ciclo di istruzione si dichiara in completa della persona, che dun- maniera impegnativa che <<il conque non trascuri la dimensione re- fronto con la forma storica della religiosa. Non si potrebbero capire al- ligione cattolica svolge un ruolo trimenti tanti fenomeni storici, let - fondamentale e costruttivo per la terari, artistici; ma soprattutto non convivenza civile, in quanto persi potrebbe capire la motivazione mette di cogliere importanti aspetprofonda che spinge tante persone ti dell'identità culturale di appartea condurre la propria vita in nome nenza e aiuta le relazioni e i rapporti dei principi e dei valori annunciati tra persone di culture e religioni difduemila anni fa da Gesù di Naza- ferenti". Nella fase storica che atreth. È per questo che vogliamo an - tualmente stiamo vivendo il contricora una volta invitare ogni stu- buto dell'insegnamento della relidente e ogni genitore a guardare gione cattolica può essere determicon fiducia e con simpatia al servi- nante per favorire la crescita equizio educativo offerto dall'insegna- librata delle future generazioni e l'amento della religione cattolica. pertura culturale a tutte le manifePer rendere tale servizio sempre più stazioni dello spirito umano. qualificato e adeguato alla realtà Con questi sentimenti, e confortascolastica, con l'Intesa stipulata nel ti dall' elevata adesione fino ad og-2012 tra la Conferenza episcopale gi registrata, vi rinnoviamo l'inviitaliana e il ministero dell'Istruzio- to a scegliere l'insegnamento delne, dell'Università e della Ricerca la religione cattolica per complesono stati fissati livelli sempre più tare e sostenere la vostra forma
re la vostra intelligenza, ma per u- -z":-io-n-e-a-c-cademina formazione integrale di tutte le ca degli inse-
elevati di forma- zione umana e culturale.
La Presidenza della Conferenza episcopale
italiana
componenti della vostra persona- gnanti di religiolità" (Discorso agli studenti delle ne cattolica, al-
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DEGLI STUDENTI SI AWALE DELLIRe
NELLA MATERNA
NELLA PRIMARIA
NELLA MEDIA
NELLE SUPERIORI
Data 11-12-2013 Pagina 25 Foglio 2/2
ORA DI RELIGIONE L'88,9% degli studenti italiani sceglie di avvalersi di questo insegnamento
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(Siciliani)
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OGGI
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Foglio
18-12-2013 56/57 1 /2
SCUOLA SE NON PAGHI, TUO FIGLIO NON È ISCRITTO. SEMBRA ASSURDO, MA ALCUNE SCUOLE, IN CRISI CON I FONDI, SI SPINGONO A TANTO. EPPURE È UN'«EROGAZIONE LIBERALE». CHE NON DOVREBBE SERVIRE PER LA CARTA IGIENICA
Milano, dicembre miei, il nostro Bel (e tar-tassato) Paese sta vivendo una crisi econo
mica che sta mettendo in ginocchio molte famiglie italiane, costrette a risparmiare su ogni fronte. Ma per fonuna esistono il diritto allo studio e il principio di gratuità per la scuola dell 'obbligo. Se dovessimo pagare fior fiori di guattrini anche per scolarizzare i nostri figli, saremmo a posto' E invece, aprite bene le orecchie: lo stiamo già facendo' Sappiamo che tantissimi genitori di bambini che frequentano scuole materne, ma anche elementari e medie, sono costretti a ponare materiale di supporto (come carta igienica, sapone ecc.) alle strutture scolastiche. E per non sembrare .. diversi ", tutti (anche chi magari non se lo può permettere), danno una mano. Altrettanti genitori di studenti di scuole superiori ci segnalano di aver chiesto informazioni alle segreterie delle scuole per iscrivere i propri figli e di aver appreso che, tra la documentazione da presentare, c'era anche un bollettino da pagare obbligatoriamente. Pena: la mancata iscri-
superiore mostra il sollecito di versamento di 130 euro per il contributo scolastico. Aveva scelto di non pagarlo. «Lo inviamo perché molti genitori si dimenticano di versar lo)}, dice la dirigente della scuola.
56 OGGI • Secondo i dati Ocse, dal 2003 al 2012 sono diminuiti di 7 punti percentuali gli studenti italiani con competenze molto basse in matematica,
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OGGI Data 18-12-2013 Pagina 56/57 Foglio 2/2
, E POCO ••• VOLONTARIO
zione dei ragazzi. Eh sì, avete letto bene, suona proprio come una minaccia, con tanto di solleciti ricevuti via posta! Chiariamo subito: non parliamo della tassa relativa all'assicurazione sullo studente (che spesso si aggira intorno a cifre irrisorie), ma del «contributo scolastico» che, secondo le direttive del ministero dell'Istruzione, rappresenra una «erogazione liberale per interventi di ampliamento dell'offerra culturale e formativa». Liberale significa volontario, no? E allora perché le scuole obbligano a pagare questa tassa? Come esempio prendiamo il caso del padre di una studentessa che ha ricevuto la richiesta di pagamento di questo bollettino, per sua scelta non lo ha saldato e, quindi, ha ricevuto un sollecito. Ma come? Un richiamo a mo' di Equitalia ì Ma se il versamento è facoltativo ... Abbiamo chiesto chiarimenti alla Dottoressa Pacchiani, dirigente dell' istituto in questione, il Claudio Varalli di Milano. Ci ha spiegato che: "Il
dalità di richiesta di questo contributo a quanto pare non sono molto trasparenti, ma perché la maggior parre delle scuole lo chiede? «Siamo quasi costl'etti a chiederlo per riuscire a coprire le spese», ci ha riferito il direttore amministrativo dell'istituto. "Il finanziamento ministeriale è di 21 mila euro annuali in una scuola di pill di mille alunni». Chiariamo: i soldi dati dal ministero dell'Istruzione servono a coprire necessità come carta, sapone, libretti, registri, fotocopie, assicurazione, materiale per le pulizie, linea telefonica. Il contributo, invece, come abbiamo scritto sopra, dovrebbe esser utilizzato per ampliare l'offerra formativa: viaggi d'istruzione, cerrificazioni linguistiche, assicurazioni, manutenzione dei laboratori ecc. Facciamo i conti sull'altro versante. In una scuola con mille studenti i calcoli ipotetici ci portano a una spesa annuale di elettricità, a occhio e croce, pari a 20 mila euro. E solo di luce. Con mille euro un istituto come que-
sollecito viene inoltrato perché molti genitori si dimenticano di versarlo». Uno si dimentica e non lo versa. Perché richiamarlo? Comunque, le mo-
«I SONO IN PROPORZIONE AL NUMERO DI STUDENTI, DI SEDI, AL TIPO DI ISTITUTO» Marco Rossi Dona Sottosegr. Istruzione
ma il divario tra studenti maschi e studentesse è di 18 punti, a favore dei primi
sto dovrebbe comprare carta, sapone, libretti ecc. Ci sembrano un po' pochini. Allora a questo punto sorge spontanea una domanda: ma che calcoli fa il ministero dell'Istruzione per assegnare i fondi a ogni scuola? Lo abbiamo chiesto al sottosegretario Marco Rossi Doria che spiega: (<1 fondi sono attribuiti in proporzione al numero di studenti, al numero di sedi, al tipo di istituto. Per quelli professionali sono maggiori per l'uso di attrezzature particolari. Poi ci sono piccoli fondi destinati alle aree a rischio o ad alunni diversamente abili». Il Dottor Doria poi ci ha riferito un'informazione importante. Da qualche anno i dirigenti scolastici hanno piena libertà nella gestione economica: oltre ai fondi statali e alla richiesta volontaria del contributo, possono attivare iniziative con enti locali, per esempio, Amici, vi abbiamo mostrato il punto di vista del genitOre (che sceglierà se versare o meno il contributo); della scuola che a quanto pare ha bisogno di più fondi; del ministero che ci sembra non abbia energie economiche. Purtroppo questa situazione rappresenta lo stato del nostro Paese, non soltanto nell'istruzione, ma anche nella sanità, nelle pensioni, ed è meglio fermarsi qui' Detto ciò, mettetevi una mano sulla coscienza quando vi verrà chiestO questO versamento. •
OGGI 57
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Scuola: testate nazionali
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il manifesto SCUOLA
La geografia ridotta in una sola ora, cosa c'è da esùltare?
L' Aiig (Associazione insegnanti italiani di geografia), dopo aver assecondato per 25 anni il de
clino dell'insegnamento della geografia nella secondaria di secondo grado fino alla quasi totale esclusione, ora canta le lodi dell'attivismo ministeriale del suo presidente a seguito dell'assegnazione alla classe di concorso A039 (geografia generale ed economica) di un'ora di insegnamento nei bienni dei tecnici e dei professionali, negli indirizzi in cui non era presente. La geografia economica e generale dopo essere stata definitivamente eschlsa con la controriforma Gelrnini dagli istituti Nautici, Professionali, Alberghieri ed essere stata ridimensionata passando dal triennio al, biennio del Tecnici commerciali, ove per le peculiarità interdisciplinari e di comprensione delle realtà so-
cio-economiche in continua evoluzione esprimeva le sue massime potenzialità formative e culturali, dal prossimo anno scolastico verrà insegnata con una sola ora settimanale, nei bienni 80-
pracitati, perdendo dignità disciplinare e qualsiasi potenzialità a livello didattico-formativo.
Francamente risulta difficile comprendere i toni enfatici dei vertici dell'Aiig che, composta da docenti universitari la maggior parte dei quali oramai in pensione e pochissimi delle superiori, non solo agisce a titolo del tutto personale non essendo rappresentativa in
, ambito scolastico praticamente di nessuno ma, conferma di non avere la mi-nima cognizione della situazione, in cui operano gli insegnati della A039 fra perdita di ore, sottrazione delle poche residue da parte dei biologi e svilimento formativo della disciplina.
Ciò che preoccupa, oltre'al contrabbandare per vittoria l'ultima umiliazione subita (quale disciplina viene insegnata alle superiori con una sola ora settimanale?), è la notizia che è stata diffusa alla riunione dell'Aiig regionale toscano del 3 dicembre scorso, alla quale erano presenti ben quattro docenti delle superiori, relativa al fatto che i vertici dell'Aiig nazionale 'inten-
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dano auto accreditarsi assoCIazIOne rappresentativa dei docenti di geografia per la definizione dei programmi curricolari della disciplina in ambito ministeriale. Quali indicazioni razionali e competenti possiamo aspettarci da docenti che probabilmente non . hanno mai messo piede in una scuola superiore e non hanno la minima cognizione della strategie didattiche e delle relazioni interpersonali con gli adolescenti di oggi, dei contenuti e delle difficoltà di svolgimento dei programmi, delle caratteristiche dei testi scolastici e della scarsità degli stmmenti a disposizione?
Coloro che, con cognizione di causa, possono essere efficaci interlocutori in sede ministeriale in tema di contenuti programmatici, come di ogni proposta in tema di riordino dell'insegnamento della Geografia economica, che ha come priorità assoluta il reinserimento della stessa nei trienni degli istituti commerciali, professionali e tecnici, sono i docenti specialisti della A039 che da decenni, pur operando al cospetto di continue penalizzazioni, hanno sempre mantenuto molto alto il livello qualitativo della propria azione didattica. Gruppo InsegnanU di Geografia AutorganlzzaU
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COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 51 Foglio 1
Universiade al via in Trentina S'inaugura oggi ufficialmente, con la cerimonia in Piazza Duomo a
Trento, la 26' Universiade invernale. Attesi 3.600 atleti da 61 nazioni. Quattro premi saranno dedicati a Pietro Mennea, che fu protagonista dell'Universiade 1979 in Messico. Ieri buona partenza dell1talia dell'hockey, trascinata da Simon Kostner (fratello di carolina), che ha battuto 4 -2 la Lettonia
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Oggi al Su or Orsola presentazione del rapporto sulle professioni emergenti
Cultura, in Campania c'è posto per 30mila laureati Lucio D'Alessandro *
Quando si parla del rapporto tra cultura ed economia ci sono abitualmente due tesi contrapposte.
Quella che sostiene che la cultura sia meramente un peso economico per il bilancio di uno Stato e quella che, diversamente' vede nella cultura un proficuo strumento di crescita, anche economica, di un Paese, a patto che vi siano politiche culturali illuminate ingrado di valorizzare il patrimonio artistico, scientifico e paesaggistico di quel Paese, soprattutto quando questo patrimonio è cosÌ importante come nel caso dell'Italia. > Segue a pago 48
Campania, posto per 30mila laureati Lucio D'Alessandro *
La veridicità di questa seconda tesi è dimostrata, numeri alla mano, dal rapporto di ricerca dell'Irsev,l'Istituto per la ricerca sociale e la valutazione delle politiche pubbliche, racchiuso nel volume a cura di Tullio D'Aponte <<Analisi dei fabbisogni formativi: le professioni della cultura. Percorsi occupazionali e strategie identitarie dei laureati nel settore» che presentiamo stamane all'università Suor Orsola Benincasa. Un rapporto di ricerca che conclude il progetto «Orientamento e Memoria», realizzato dal Suor Orsola nell' ambito delle azioni dirette alla costruzione del sistema integra -to regionale di lifelong leaming. L'obiettivo operativo del progetto era quello di migliorare le caratteristiche dell' offerta di apprendimento permanente nel settore dell' industria culturale, rafforzando le lauree umanistiche ed aumentandone la competitività, attraverso l'integrazione di metodologie e contenuti formativi capaci di coniugare quadri di competenze tradizionali con quelle emergenti e trasversali per innovare conoscenze e capacitazioni deifuturi professionisti. In quest'ottica i servizi di orientamento post -laurea, job placement e lifelong lear-
ning, hanno costituito una risorsa significativa per l'attuazione del progetto, in quanto espressione di competenze e pratiche nelle quali il nostro Ateneo ha inteso coniugare l'innovazione tecnologica e le esperienze professionali con la propria mission formativa e scientifica, stabilendo, in tal modo, un nesso virtuoso fra i fabbisogni del mercato del lavoro e la formazione continua. Nel panorama delineato a seguito delle diverse riforme universitarie, le lauree afferenti ai settori professionali umanistici e nello specifico dell'area culturale si sono moltiplicati e specializzati, mantenendo nella percezione pubblica una significativa "debolezza" rispetto ad altre lauree e titoli di studio più tecnici e per questo ritenuti più spendibili. La contraddizione è, però, espressa dalle cifre relative all' occupazione nel campo del patrimonio storico, artistico, culturale del nostro Paese, cosÌ come emergono anche dagli ultimi dati Eurostat e Istat sul tema, che indicano ben 250.000 addetti in Italia, dei quali circa 50.000 al Sud. E i numeri sulle potenzialità lavorative nell'industria culturale "allargata", parlano della possibilità di assorbire fino ad oltre 30.000 giovani campani in possesso di un'istruzione terziaria. E guardando al futuro l'analisi delle specificità del settore culturale che emerge dalla ricerca, con particolare riferimento alle istituzioni museali ed alle funzioni e agli
attori ad esse normalmente associate, ridisegna gli scenari futuri dello sviluppo locale ipotizzando !'impatto delle nuove tecnologie nella gestione dei beni artistici e le possibili implicazioni relative ai profIli professionali emergenti. Alla luce dei nodi teorici emersi e dell' analisi delle interviste biografiche condotte, l'implementazione di un modello di "Certificazione delle competenze" basato sui crediti formativi, appare in grado di istituzionalizzare il ventaglio di figure professionali che caratterizzano i beni culturali ed il turismo. Presentando un primo modello sperimentale, questo rapporto fornisce, dunque, alcune indicazioni per l'implementazione di un sistema di valutazione basato sulle "Unità formative capitalizzabili" in cui, proprio !'istituzione universitaria, potrebbe ricoprire un ruolo decisivo per redimere, nella fase di sperimentazione, alcune criticità apparentemente insormontabili. Fare formazione e fare scienza oggi, rappresentano, dunque, una parte importante di un sistema più complesso che tocca lo sviluppo territoriale, e quindi le vocazioni economiche, i patrimoni materiali e immateriali, la loro storia e la loro valorizzazione, ed emerge con evidenza che l'Università e il fare conoscenza sono alla base di qualsiasi politica di sviluppo in chiave mediterranea ed europea.
* Rettore dell'università Suor OrsolaBenincasa
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IL SECOLO XIX Pagina 17 Foglio 1 /2
ATENEO VERSO Il VOTO PER lA SCELTA DEL NUOVO RETTORE
Università, il caso Gatti infiamma le elezioni Deferrari: «Erzelli, una partita da chiudere subito: così nessuno potrà strumentalizzare il progetto»
ELISABETTA PAGANI
TRA UNA LEZIONE e l'altra c'è chi sussurra che «serve una svolta», che «il prossimo rettore dev'essere molto diverso» e che più avanti bisognerà «cambiare anche direttore generale». Qualche corridoio più in là, invece, c'è chi "fa il tifo" per l'attuale rettore Giacomo Deferrari e spera quindi che l'università continui nel suo tracciato, eleggendo come successore il prorettore Maurizio Martelli. Perché nonostante a microfoni aperti si ripeta che «è presto per parlare di candidature e votazioni», la campagna elettorale è già iniziata, accelerata anche dal caso Gatti. Owero dal dibattito che infiammamail e aule intorno all'uso dell' auto di servizio che fa il direttore generale Rosa Gatti, che tutte le mattine si fa accompagnare dall'autista da Rapallo, dove abita, in via Balbi.
La vicenda è ora nelle mani della Corte dei Conti, che vuole vederci chiaro. E se tutti i professori che prendono posizione difendono l'operato del direttore, c'è anche chi ne approfitta per inquadrare il caso in uno scenario più ampio e farlo esplodere nel contesto della campagna elettorale a rettore. Che vede
contrapporsi chi vuole un'università con un vertice forte, in stile Deferrari, e chi invece vuole una svolta in senso più collegiale.
E proprio sul chi comanda ora e chi comanderà è incentrato un durissimo articolo suRepubblica di Vittorio Coletti, ordinario del Dipartimento di ltalianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo, che parte dal caso Gatti per criticare il modo con cui è gestita l'università. "Questo indelicato gesto" scrive Coletti facendo riferimento all'uso dell'auto blu "è segno di chie di quale comparto comandino in via Balbi: indubbiamente la direttrice generale e la sua amministrazione". Ma l'attacco è più generale: è allo "strapotere burocratico, alla
perversa gerarchia che mette la burocrazia soprala didattica e laricerca". Denuncia uno "spoil system ai vertici" e critica i "candidati alle prossime elezioni che si schierano a favore del privilegio dell'auto blu".
«Il direttore avrebbe troppo potere? Ma se mi accusano di averne troppo io, di essere un decisionista. Mi sembra siano due critiche che si contraddicono -spiega Deferrari -e per quanto riguarda la burocrazia è vero, è tanta, ma non dipende da me. Anzi, io sono conosciuto come uno che cerca di snellirla».
Per il futuro il dibattito si accende fra chi sostiene Martelli e chi sostiene invece Paolo Comanducci, altro candidato
in pectore, preside della Scuola di scienze sociali, a favore di un'università «più collegiale, meno verticistica rispetto all'attuale gestione». E poi c'è Aristide Massardo, preside della Scuola Politecnica - che include Ingegneria - ancora incerto su un'eventuale candidatura. Hanno una visione simile dell'università Comanducci e Massardo, sono amici. E a entrambi non è piaciuto il modo in cui si è stato gestito l'affaire Erzelli. Che infatti il rettore vuole risolvere velocemente, per evitare che piombi in campagna elettorale.
«Su Erzelli voglio accelerare. Farò di tutto perché non sia un aspetto della campagna» spiega Deferrari. Il rischio, se il futuro della cittadella tecnologica non fosse ancora certo, è che «qualcuno cavalchi il tema facendo dietrofront. Che lo strumentalizzi pensando che il "no" al progetto porti voti. Per questo motivo voglio che si chiuda prima». Che è poi quello che sostengono di volere anche i candidati in pectore.
Del resto la partita Erzelli potrebbe dawero essere alla fase conclusiva. «Entro Natale - spiega Deferrari - dovrebbe arrivare il parere vincolante dell'Authority per la vigilanza dei contratti pubblici». Potrebbe essere un via libera, uno stop, un via libera con richiesta di modifiche. E lì inizierebbe la corsa contro il tempo per tenerlo fuori dall'imminente campagna elettorale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RIA DIBATTITO SUL COMPORTAMENTO DEL DIRETTORE GENERALE
AUTO BLU, SCONTRO SUL WEB Scambio di mail tra ricercatori e professori, divisi sull'uso della vettura di servizio
RICERCATORI che si augurano una svoltainAteneo, amministrativi che protestano per privilegi che stridono con la situazione economica dell'università' che obbliga a «risparmiare perfino sulla carta igienica», e professori che non si stancano di elogiare le capacità del direttore generale Rosa Gatti. Il dibattito sul caso dell'auto di servizio usata da Gatti si sposta dai corridoi al we b.
L'attacco più duro arriva dai Cobas, che, oltre a esprimere «ferma contrarietà» sulla vicenda, contestano anche «lo spropositato numero di ore di straordinario assegnato agli autisti, che sfora sensibilmente il tetto delle 250 ore». Sulle mailinglist, a cui partecipano docenti, amministrativi, tecnici e ricercatori, abbondano i commenti. Che non si fermano all'uso dell'auto ma vanno oltre. Perché fra
pocopiùdiseimesisivoteràperilprossimorettore, l'Ateneo». Che comunque, per quanto riguarda le ec'èchichiede,comeunricercatorediScienzedel- auto di servizio, nel 2014 dovranno scendere da laformazione,aicandidatidi«presentareunchiaro 22.000 euro a 15.000. E se tutti i professori che documento di programma» e affrontare temi come commentano la vicenda sostengono l'operato del quelli delle spese da continuare a sostenere o meno. direttore, sottolineandone la serietà e la compe-
Temi centrali in tempi di spending review, in cui, tenza, a rincarare la dose c'è anche l'ex studente, e denunciano alcuni dipendenti dell'amministrazio- membro del cda Simone Baldini, che, oltre a sottoline universitaria sulla mailing list genua-all, <<uoi neare che «in qualunque azienda i dirigenti hanno dobbiamo risparmiare anche sulle penne e sulla un'auto di servizio», ventila la possibilità di una carta igienica, oltre che sugli impianti termici». No- «vendetta/minaccia da parte di qualcuno che ponostante il freddo caloriferi ridotti al minimo, in- trebbe avercela con Gatti perché non è stata accosomma, «perché non ci sono euro per queste spe- modanteverso qualche progetto. E credo sappiamo se». Al dibattito partecipa anche il rettore Giacomo tutti di chi e che cosa io stia parlando», conclude alDeferrari che, ribadendo la stima a Gatti, assicura ludendo, senza citarlo, al "caso Erzelli". che «proseguiremo nel nostro impegno di raziona- E. PAG. lizzare per quanto possibile l'uso delle risorse del- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL SECOLO XIX Data 11-12-2013 Pagina 25 Foglio 1
GLI STUDENTI DI URBANISTICA DISEGNANO UNA CITTÀ "VERDE" DA DOMANI la Loggia di Banchi ospita una mostra con i "Progetti di territorio per una nuova alleanza città-campagna", redatti dagli studenti del Laboratorio di Urbanistica del Corso di Laurea in Architettura.
Un filo rosso accomuna i progetti realizzati nel corso dellaboratorio, è la ricerca di una nuova alleanza tra città e campagna. Il territorio che si trova al di là della "linea verde", è osservato dalla prospettiva della sostenibilità urbana che offre qualità ambientale e sevizi alla città, consolidando le già forti identità municipali. L'esposizione evidenzia non solo la qualità dei risultati raggiunti, ma anchel'impegno e l'entusiasmo con cui gli studenti hanno affrontato il tema proposto. I lavori realizzati hanno
La Loggia di Banchi
la forza visionaria per immaginare un futuro non condizionato dall'inerzia di modelli ispirati da un recente passato, e l'originalità dello sguardo che coglie nuovi orizzonti.
L'inaugurazione è prevista per le lO.
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COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 21 Foglio 1
Sfida di Madrid sui privilegi:
Il forum AI «dialogo itala-spagnolo» anche i capi dei grandi gruppi dei due Paesi
da noi la politica costa meno
Madrid l'austera sale in cattedra: da noi la politica costa meno Dai parlamentari alla Casa reale, colpisce il paragone con l'Italia
di PAOLO VALENTINO A PAGINA 21
ROMA - Sui costi della politica dovremmo prendere la Spagna come esempio. L'ambasciatore madrileno a Roma, Francisco Javier Elorza, è diplomatico troppo accorto e raffinato per dirlo esplicitamente. Eppure, il breve passaggio dedicato al tema del suo discorso di ieri al Foro di dialogo italo-spagnolo, è la più forte ed efficace bacchettata sulle mani della nostra classe dirigente, mai venuta dal rappresentante di un Paese amico.
Parlava, Elorza, della riforma della Pubblica Amministrazione in corso in Spagna, dove l'ostacolo più grande viene dalle vaste competenze esclusive delle regioni e delle autonomie. Ma il punto di partenza, questo il malizioso messaggio del diplomatico, è sicuramente migliore: «Esistono
molti meno privilegi in Spagna che in Italia». E giù, a conferma, le cifre dello scandalo: <<Il costo totale del Congresso dei Deputati è di go milioni di euro, contro i 1.050 milioni della Camera dei Deputati italiana. TI nostro Senato costa 70 milioni di euro l'anno, mentre quello italiano arriva a 650 milioni». Dulcis in fundo, <da Casa del re Juan Carlos costa annualmente 8 milioni di euro, la Presidenza della Repubblica italiana più di 130 milioni».
È il brivido caldo di un incontro altrimenti privo di increspature, pieno di convergenze e punti di intesa, soprattutto sùi temi dell'Europa.
Dove il piatto forte è stata la sessione plenaria, che ha visto i capi dei grandi gruppi italiani e spagnoli lanciare importanti cris de coeur, sui rischi che incombono sulla ripresa euro-
pea. Così Fulvio Conti, aroministratore di Enel, ha ricordato che oggi l'Italia non può rinunciare a tenere in vita i suoi impianti termoelettrici, «i più efficienti al mondo», perché solo loro garantiscono la sicu ~ rezza energetica a fronte dell'instabilità delle fonti rinnovabili. Mentre il presidente dell'Eni, Andrea Recchi ha Ìnvitato Italia e Spagna a «spingere insieme per !'integrazione del mercato europeo del gas», perché la risposta dell'Europa alla domanda di energia non verrà dallo shale gas o dalle rinnovabili, «un prezzo all'ideologia che non possiamo sostenere, ma dall'interconnessione strutturale». Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, ha ricordato che solo il 50% della capacità produttiva del suo gruppo oggi è utilizzato.
Marco Patuano, capo di Telecom, ha difeso la bontà del piano industriale, presentato in vista dell'assemblea del 20 dicembre prossimo. E Alessandro Pansa, di Finmeccanica, ha commentato un po' causticamente il taglio di 5 mila posti di lavoro annunciato dal colosso Eads: «Ognuno fa la sua politica. Ànche noi abbiamo ridotto il personale. È una scelta loro, non nostra».
Al forum sono intervenuti anche i ministri del Lavoro Enrico Giovannini e dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ha invocato piùcorrispondenza negli standard accademici europei e maggior equilibrio tra conoscenza e forma-zione.
Paolo Valentino .'WI@pfvalentino
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Esistono molti meno privilegi in Spagna che in Italia Francisco Javler Elorza, ambasciatore spagnolo in Italia
Istituzioni a confronto IL COSTO ANNUO
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n leader dena Cgit «Bisogna interrogarsi su forme altrettanto efficaci di protesta che includano anche le fasce non tutelate»
Camusso: lo sciopero generale non basta più ROMA
«Non è più sufficiente evocare lo sciopero generale come l'unica modalità in cui si determina il conflitto»: a parlare è la leader della Cgil, Susanna Camusso, che invita a ripensare i! ricorso a questo tradizionale strumento di protesta, che rischia di trasformarsi in un'arma spuntata in un mercato del lavoro che è cambiato, di fronte al gran numero di precari non tutelati e, complice anche
la crisi, è diventata una forma di mobilitazione costosa per i lavoratori.
È significativo che la riflessione sulle nuove forme di pro-
Al CONVEGNO FIOM «Fare i conti con le differenze tra chi ha un lavoro, chi è in cassa integrazione e chi è disoccupato»
testa sia avvenuta ad un convegno organizzato a Bologna dalIa categoria più battagliera della Cgi!, quella dei metalmeccanici della Fiom: «Non dico di non farlo più - ha puntualizzato Camusso - ma interroghiamoci se quella forma di protesta è vissuta come escludente dalle fasce di lavoro non tutelato. Bisogna fare i conti con le difficoltà economiche dei lavoratori con le tante differenze tra chi haunlavoro, chi è incas-
sa integrazione e chi è disoccupato». La conclusione alla quale giunge la Camusso è che «!'idea di una forma di protesta che riguarda solo una parte del mondo del lavoro, non è suffiCiente». Per questo motivo, <<in una stàgione ~omplicata, in cui la Cgi! di scioperi ne ha fatti molti, bisogna interrogarsi su forme <ùtrettanto efficaci e non esclusive, che abbiano la capacità di identificare l'elemento di unificazione del
mondo del lavoro». Per sollecitare modifiche al
la legge di stabilità, sabato Susanna Camusso sarà in piazza difronte a Montecitorio aamanifestare a fianco dei leader di Cisl e Ui!. Il segretario generale della Cgi!, esprime forti perplessità sul movimento dei forconi: «In alcune dichiarazioni del movimento - sottolinea -c'è l'invocazione ad un'autorità che decide e semplifica che è preoccupante. Il tema vero è !'interpretazione di un disagio crescente e la necessità che vengano date risposte».
G.Pog. ©R!PRODUZ!ONERISERVATA
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Data 11-12-2013 n Sole9]{l mmrn Pagina 28
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lG~Il Politecnico di Milano: una b'est practice può migliorare del 10,2% il market-to-book value
CosÌ la govemance premia in Borsa Marco Ferrando .., La governance sarà una delle "materie d'esame" che le banche dovranno presentare al test della Bce in vista della Vigilanza unica; e non a caso, sul tema è tornata a insistere anche Banca d'Italia, come conferma la circolare arrivata lunedì sul tavolo dei manager dei principali gruppi del paese (si veda TI Sole 24 Ore di ieri). Ma non ci sono solo i regolatori a premere perché l'assetto sia efficiente e trasparente: anche il mercato vigila, e premia chi fa gli sforzi maggiori.
La dimostrazione arriva dal RiskGovernance group del Politecnico di Milano, che ha appena concluso un ampio studio sulla Corporate Governance nel settore bancario in quat-
tro Paesi europei. Mediamente, le banche italiane non ne escono benissimo, ma quel che più conta sono le potenzialità che il tema della governance porta con sé per chi si dà da fare: la ricerca del gruppo di lavoro, guidato da Marco Giorgino, dimostra infatti che l'adozione di una delle 23 best practice più correlate al valore (su un totale di 82) mediamente porta un miglioramento del 10,20/0 del market-to-book value. Certo, tutto dipende dal punto di partenza (i benefici sono maggiori per le banche più depresse), ma in media il mercato sa riconoscere e premiare gli sforzi di chi lavora sulla governance, dalla qualità e quantità dei consiglieri nei board al risk management, dalla disclosure fmo ai
diritti riconosciuti ad azionisti e stakeholder.
«Dalla nostra analisi descrittiva della governance nei quattro Paesi emerge che le banche hanno ancora significativi spazi di miglioramento», spiega Giorgino. E vale soprattutto per le italiane: tra le 30 esaminate in Europa, la prima italiana è UniCredit al settimo posto, seguita da Intesa al decimo e da Mps all'undicesimo, in una classifica che vede in testa 50-
Italiane indietro in Europa: quote rosa sotto il 10% in cda e solo una banca su dieci dispone di un piano per la successione dell'ad
ciété Générale; ma in media, il ritardo è elevato su quasi tutti i fronti, visto che appena il 100/0 delle banche italiane ha un piano di successione per il suo ad (in Francia sfiora 1'800/0), e la presenza femminile nei board nonraggiunge il 100/0 dei consiglieri, contro il 400/0 del Regno Unito e 1'800/0 della Francia (ma la 5pagna è quasi a zero). Il lavoro, dunque, non manca e per di più «sapendo esattamente in quali disposizioni di Corporate Governance investiresottolinea Giorgino -, le banche potrebbero massirnizzare l'impatto positivo sul loro valore di mercato, al tempo stesso minimizzando l'investimento necessario».
'tI@marcoferrando77 CI RiPRODUZIONE RISERVATA
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COBBIEBE DELLA SEBA
La protesta Le Forze dell' ordine
Data 11-12-2013 Pagina 6 Foglio 1 /2
La rabbia dei poliziotti senza casco «Costretti a comprarci le divise» «Stipendi da 1.300 euro per una vita in trincea»
ROMA - Sono pochi, mal pagati, con fondi sempre più esigui, persino per mettere benzina alle volanti o per rimpiazzare i giubbotti antiproiettile. Eccoli gli uomini delle Forze dell'ordine che hanno scatenato polemiche e strumentalizzazioni con quel gesto: il casco antisommossa sfilato tra gli applausi dei manifestanti. Un ordine al quale alcuni hanno aderito con entusiasmo. Respingono con forza le strumentalizzazioni politiche, ma di cause per condividere il disagio ne hanno diverse. Non fosse altro che per gli stipendi. Un vicequestore aggiunto, con 14 anni di carriera, guadagna 2 mila euro netti al mese. Un agente semplice, 1.300. Una paga base, bloccata fino al 2014, che non viene molto aumentata dai servizi più rischiosi. Per un turno di ordine pubblico (dalla manifestazione in Val di Susa, ai derby degli ultrà), in media 15 ore, si guadagnano in più solo 13 euro lordi, circa 8 netti, che vengono pagati solo l'anno successivo. «Un' ora di straordinario vale meno di quella ordinaria: solo 13. Solo a novembre sono stati pagati quelli della emergenza primavera araba», spiega Felice Romano del Siulp che ieri ha lanciato l'allarme dicendo: <<La misura è colma».
«Guai a far passare un messaggio di resa - avverte Roberto Traverso del Silp Cgilin piazza, assieme a pacifici manifestanti ci sono anche violenti. Ma anche i poliziotti subiscono gli effetti della crisi e dei tagli», Non è solo la situazione dei singoli a generare malcontento. Ma i tagli che rendono sempre più difficoltoso il servizio. Lo stesso capo della Polizia, Alessandro Pansa, all'assemblea dell' Anfp ha avvertito: «Non siamo in grado di accrescere la sicurezza da nessuna parte, bepsÌ solo di ridurla un pò di più o di meno. E pacifico che con 15 mila poliziotti, altrettanti carabinieri ed alcune migliaia di finanzieri in meno diamo in questo momento un servizio di sicurezza inferiore rispetto al passato». E ancora: <<Nel 2014 saremo in 94 mila e non possiamo darci i compiti come se fossimo ancora 110mila».
Meno uomini, ma anche meno mezzi. A partire dalle armi. Secondo il Siulp dai 18 milioni di euro, cifra stabile dal 2001, il budget ora è sceso a 9 milioni di euro con la legge di Stabilità. «Stanno per scadere 12
mila giubbotti antiproiettile, entro l'anno prossimo ne andrebbero rinnovati altri 60 mila. Ognuno costa 1.000 euro - spiega Romano -. E le cartucce? Solo per l'addestramento previsto da contratto ne servono 24 milioni. Che non ci sono». Per non parlare della quota necessaria al parco automezzi. <<Dal 2001 al 2011 era di 88 milioni di euro, quest'anno solo 40. Le volanti fino al 2011 contavano su 25 milioni di euro, quest'anno ne hanno 15. Persino le divise operative hanno subito tagli. Molti le comprano da soli. çosÌ come la benzina per le auto di servizi. E chiaro perché siamo così arrabbiati?».
Tagli lineari che, malgrado gli sforzi, incidono anche sull'operatività del servizio. «Solo un quarto delle Volanti in dotazione alla capitale sono in efficienza Le altre so-no in attesa di manutenzione, per la quale, negli ultimi 7 anni, sono stati ridotti i fondi», spiega Lorena La Spina, segretario generale dell'Anfp che lamenta anche la drastica riduzione del turnover. <<Anche nelle situazioni di più estrema difficoltà i poliziotti reagiscono con grande senso di responsabilità. Questo non deve però esonerare la politica da scelte coraggiose e lungimiranti», sottolinea La Spina ricordando che dal 2008 ad oggi ci sono stati circa 1.000 assunti ogni 3.000 andati in pensione. <<L'età media è diventata 47 anni - avverte Giuseppe Tiani del Siap -. E anche Superman a una certa età è costretto a inforcare gli occhiali».
Virginia Piccolillo il) RIPRODUZIONE RISf:RVATA
Dal 2008 Di quanto si è ridotto il personale
Polizia Carabinieri ~16 mUa r&i -U mila
94 mila 105 mila
Gli ulteriori tagli dopo la spendlng review
2014 mila unità 2015 ~13 mila unità
I mezzi (dal 2010 a oggi) Polizia
k;i~Rt=:i~1iWhll%'Bl. -1 mlla
Carabinieri
~=ZJ:&t&m$rli%:PIWJ§ f·' n]!; Stipendi medi (bloccati fino a12014)
Agente 1.300 di polizia euro
t Vicequestore aggiunto (dopo almeno 14 anni di servizio)
2.000 euro
Quanto vengono pagati gli straordinari
Un'ora.> 13 euro lordi JlW(meno dell'ora ordinaria)
Fonte, Sindacati di polizia
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COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 6 Foglio 2/2
L'abbraccio Un manife
stante delmovi
mento dei Forconi e un poliziotto
ieri in piazzale Loreto
a Milano. In centinaia.
hanno occupato la zona
bloccando il traffico.
"presidio è stato sciolto verso le 7 di sera, ma gli
organizzatori promettono di ritornare anche oggi (foto Porta / Photoviews)
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COBBIEBE DELLA SEBA
La crescita Lo spread calato a quota 223
Export e produzione Primi spiragli di ripresa
TI governo La crescita
Data 11-12-2013 Pagina 17 Foglio 1 /2
Si aprono spiragli per la ripresa. L'lstat: il Prodotto interno lordo ha fermato la caduta. E il ministro Saccomanni: presto sarà positivo. Lo spread, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, scende a quota 223, ai minimi dal 2011. Diminuisce anche il riCOrso alla cassa integrazione.
A PAGINA 17 L. Salvia, Senslni
Recessione finita, spiragli per la ripresa L'Istat: il Pil ha fennato la caduta. Saccomanni: «Nel quarto trimestre sarà positivo» Spread ai minimi dal 2011. Befera: 120 miliardi evasi, incompatibile con la democrazia
ROMA - Dopo due anni la caduta dell'attività economica si è fennata e le porte della ripresa sembrano schiudersi. 11 prodotto interno lordo, che misura la ricchezza prodotta dal Paese, ha interrotto la sua discesa, la produzione industriale a novembre è cresciuta per il secondo mese consecutivo e negli ultimi tre mesi si prevede finalmente un dato positivo~ Diminuisce anche il ricorso alla cassa integrazione, anche se per avere riscontri positivi sull'occupazione occorrerà attendere ancora dei mesi. n governo è ottimista e battezza la fine della recessione e, se le imprese e i sindacati restano più prudenti, i mercati internazionali apprezzano, spingendo lo «spread», ovvero la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, a 222 punti base, il li -vello più basso dall'estate del 2011.
La prima buona notizia di giornata è arrivata dall'Istat,
Il ministro " ministro: in ripresa import, export e produzione industriale. La direzione è giusta».
con la revisione al rialzo dei dati del PiI del terzo trimestre. Non più in calo (la stima era di un meno 0,1%) su quello precedente, ma stabile, a zero. Su base annua il segno è ancora negativo (-1,8% contro il-1,9% stimato in precedenza), ma per gli ultimi tre mesi dell'anno quasi tutti vedono il ritorno della crescita. n primo è il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che da Bruxelles, nel corso delle riunioni con i suoi colleghi europei, annuncia via Twitter: <<11stat certifica lo stop della recessione. In ripresa import, export e produzione industriale. c'è ancora molta strada da fare, ma la direzione è giusta». E pochi minuti dopo aggiunge, sempre via Twitter: «Nel quarto trimestre l'andamento del PiI sarà positivo. Con la ripartenza delle imprese, potranno finalmente arrivare miglioramenti per l'occupazione».
Poi, con i cronisti, Saccomanni è più prudente. «Ci
stiamo avviando verso la fine della recessione, ma è ingiusto sperare che ci saranno riflessi immediati sull' occupazione, perché)a situazione è molto grave. E importante che la ripresa si consolidi e se l'anno prossimo, oltre a questo quarto trimestre, gli altri saranno tutti in crescita, l'impatto sull'occupazione si comincerà a vedere». Per il momento nel terzo trimestre 2013 torna positivo il saldo tra assunzioni e rapporti di lavoro cessati e diminuisce, anche se di poco, il ricorso alla cassa integrazione: nei primi undici mesi del 2013 tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga, sono state autorizzate dall'lnps poco meno di un miliardo di ore, con un calo dell'1,4% rispetto al 2012. La sitùazione resta comunque pesante: a novembre si è registrato un aumento complessivo dell'1,7 rispetto ad un anno prima, dovuto alla crescita della cassa straordina-ria (+14,8%) e di quellain de-
roga (+4,4%), che non è stata compensata dalla forte flessione della cassa ordinaria (-19,1% grazie soprattutto a un calo del 25,5% nell'industria). Nei primi dieci mesi, sempre secondo i dati Inps, si sono avute un milione 726 mila domande di disoccupazione e mobilità, con un aumento del 31,2% sul 2012.
n settore industriale, in ogni caso, sembra essere ripartito. La produzione a novembre ha segnato un progresso dello 0,5% su ottobre, mentre per il quarto trimestre dell'anno si delinea una crescita dopo dieci trimestri di discesa continua. Per Confindustria è «presto per dire che siamo fuori dalla crisi», Confcommercio e Confesercenti sono ancor più cauti, mentre i sindacati sottolineano che ci vorrà almeno un anno per registrare i primi effetti positivi sull'occupazione.
Mario Sensini © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COBBIEBE DELLA SEBA
..... ir·in:>,I., unica si paga quest'anno sulprime «di lusso» e, a meno di abitazioni principali «ordina
IIrnit:>t,,,,w'Orì·to alla differenza tra le aliquote co~ '''''''~'''.'''''n e dell'anno scorso, Per distri
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LE TASSE SUL MATTONE La guida per i pagamenti su www.comereJt/ec:onomia/
La Cassa integrazione e lo spread L'andamento della (ig (dati 2013)
Numero di ore richieste - Cig - Cig Straordinaria - Cig Ordinaria
110.000.000
90.000.000
70.000.000
50000.000
30.000.000
10.000.000
260
250
240
230
220----Ott.
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Nov. Dic.
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COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 42 Foglio 1
PD E SlNDACAlO
Alla ricerca della giusta distanza di PAOLO FRANCHI
sindacati? Corpaccioni «pieni di soldi», che in passato hanno avuto «una funzione fondamentale», ma «negli ultimi anni si sono limitati a difendere solo chLera già garantito». Quindi,
«non è un reato dire che vogliamo cambiarli, anche la Cgil». Parola di Matteo Renzi. Che è giovane, certo, ma forse ricorda che quasi vent'anni fa qualcosa di simile, dalla tribuna del congresso del Pds, lo disse in aperta polemica con Sergio Cofferati, prima ancora di diventare presidente del Consiglio, proprio Massimo D'Alema: il suo arcinemico universalmente rappresentato come il vero arcisconfitto delle primarie di domenica scorsa.
Non si tratta solo di una (paradossale) curiosità storica. La questione del rapporto con le organizzazioni sindacali, in primo luogo con quella più vicina, è da un pezzo cruciale in tutta Europa per ogni sinistra che si candidi a governare. Ne sanno molto i tedeschi, moltissimo gli inglesi: la battaglia tra Tony Blair e le Trade Unions è un classico in questi giorni stracitato. Da noi chi ci prova è perduto: meglio eluderla o, quando eluderla proprio non si può, ad archiviarla in fretta per tornare ai rituali antichi, magari conditi con litanie sull'autonomia del sin-
dacato e sull'autonomia della politica. Peccato che eludere, o rimuovere, non sia più possibile. TI Pd non può governare né contro i sindacati né restando prigioniero dei loro veti e del loro potere di interdizione, certo. Ma se si lascia paralizzare da questa ovvia considerazione è perduto in partenza. Ha una sola via per sfuggire alla tenaglia: chiarire da subito, attraverso una limpida battaglia politica, le proprie posizioni di principio, e impegnarsi solennemente a restar loro fedele se e quando sarà chiamato a governare.
Renzi è il primo, in quella sinistra che assicura a ogni pie' sospinto di voler continuare a rappresentare adeguandola ai tempi nuovi, a essere nelle condizioni obiettive di farlo. Certo per le dimensioni straordinarie della sua vittoria, costruita su un orgogliosa, quasi sfottente rivendicazione di rottura anche generazionale nei confronti di un passato che, séppure sempre più sbiaditamente, si incarnava in un'espressione, movimento operaio, per lui priva di ogni significato. E pure per la constituency elettorale delle primarie, nella quale il ruolo di una Cgil che ormai fatica a tutelare gli stessi «garantiti» è stato tutto sommato insignificante: si è chiacchierato parecchio sulla Spi,
il sindacato dei pensionati, e sulla sua segretaria, Carla Cantone, apertamente impegnati per Gianni Cuperlo, ma, visti gli esiti, il fatto davvero significativo, quasi emblematico, è la decisione di non partecipare al voto di Susanna Camusso, evidentemente consapevole che ormai da tempo la rappresentanza sindacale è una cosa, quella politica un'altra. Ma ancora di più conta il fatto che Renzi abbia vinto, anzi stravinto, proponendosi come il campione di un bipolarismo (e, fosse per lui, di un bipartitismo) senza aggettivi, fondato su UÌ1 sistema maggioritario. Non gli sarà facilissimo restare fedele a questa promessa, di mezzo ci sono la crisi economica e sociale, l'Europa, il governo delle piccole-larghe intese, la nuova legge elettorale, la durata della legislatura.
In ogni caso non potrà riuscirci se non chiarendo sin d'ora che, in una democrazia dell'alternanza gli interessi organizzati (non solo quelli dei sindacati dei lavoratori, ovviamente) pesano, sì, ma non sino al punto di ipotecare il programma, l'azione e, prima ancora, !'idea di Paese di un esecutivo chiamato in ultima istanza a rispondere al popolo sovrano, e dunque a tutti gli italiani, non a questa o quella «potenza» organizzata.
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Data 11-12-2013
rUnità Pagina 15 Foglio 1
l'intervento
Non solo Imu, pensiamo alle fasce deboli Cesare Damiano
8) il contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici, per il triennio 2014-2016, pari al 6% sugli importi superiori a 14 volte il trattamento minimo Inps; al 12% su quelli superiori a 20 volte e al 18% per quelli superiori a 30 volte;
9) il riconoscimento delle giornate per i congedi per l'assistenza di familiari invalidi ai fini del calcolo dell'anzianità contributiva per l'ac
LA LEGGE DI STABILITÀ DEVE CARATTERIZ- cesso alla pensione anticipata senza penalizzaZARSI CON CHIARE INDICAZIONI DI SVILUP- zioni;
PO E DI EQUITÀ SOCIALE. NON È ACCETTABILE lO) la riduzione dell'aliquota contributiva CHE SIA SOLTANTO L'IMU A TENERE BANCO or- dal 28 al 27% perl'anno 2014,dovutadai lavoramai da mesi, mentre le proposte del Partito de- tori autonomi iscritti alla gestione separata mocratico rimangono in ombra. Così come dell'Inps, le cosiddette Partite Iva. non è ammissibile che di fronte a richieste di Abbiamo voluto segnalare i punti che indimiglioramento delle normative che interessa- cano le principali correzioni apportate dal Seno imprese, lavoro, giovani e pensioni, la rispo- nato nel senso dell' equità sociale. Adesso si tratsta sia sempre la stessa: non ci sono risorse. E i ta di proseguire questo lavoro alla Camera per quattro miliardi di euro destinati confusamen- affrontare alcune grandi emergenze rimaste al te alla eliminazione della tassa sulla prima ca- momento insolute. sa, anche per i ricchi, dove sono stati trovati? La Le nostre proposte di correzione sono: l) il stessa solerzia vorremmo che fosse impiegata miglioramento dei dispositivi relativi alla indidal governo per trovare risorse analoghe da de- cizzazione delle pensioni: un intervento imporstinare alle questioni economiche e sociali. Da tante potrebbe essere una rivalutazione al questo punto di vista condividiamo il «cambio 100% delle pensioni fino a quattro volte il di passo» teorizzato dal neo segretario del Pd minimo o il ripristino del criterio delle «fasce»; Matteo Renzi. 2) la soluzione definitiva del problema dei
Vorremmo analizzare brevemente i conte- cosiddetti esodati, anche attraverso la rimozionuti sociali della legge di Stabilità ne di alcuni «paletti» che limitano le platee di evidenziando i progressi fatti dal Senato e coloro che hanno diritto ad accedere alle regoquanto sarebbe necessario ancora conquista- le del sistema pensionistico precedente; re alla Camera. 3) la correzione del problema delle ricon-
Del testo attualmente in discussione. a Mon- giunzioni onerose introdotte dal governo teci torio vogliamo sottolineare Berlusconi che costringe i lavoratori che hanalcuni contenuti positivi sollecitati in più oc- no maturato la pensione in Fondi diversi( casioni dal Pd: l) le detrazioni Irpef per i redditi Inpdap e Inps) a versare due volte i contributi; da lavoro dipendente: la soluzione trovata, quel- 4) l'estensione del principio dell' automaticila di considerare i redditi fino a 35.000 euro tà delle prestazioni previdenziali anche ai lavolordiannui(enonfinoa55.000),èpositivaper- ratori parasubordinati, nel caso in cui il comché aumenta lo sconto pro-capite; mittente non abbia versato i contributi in base
2) la riduzione di premi e contrib~t~ per l' as~ ai compensi corrisposti al lavoratore: una misusicurazione obbligatoria contro. gli l~fort~m ra a vantaggio soprattutto dei giovani; sul lavoro e le malattie profeSSIOnali (InaIi): 5) l'ampliamento della possibilità di utilizzo sconto che andrà a vantaggio delle imprese che del cosiddetto «Bonus Precari», in modo da non registrano infortuni e incidenti; renderlo accessibile ai lavoratori parasubordi-
3) l'aumento dell'indennizzo erogato nati; dall'Inail per danno biologico; 6) il potenziamento delle misure a favore dei
4) la concessione di rendite ai superstiti dei disoccupati, anche consentendo il finanziamensoggettidecedutiperinfortunisullavoro:lano~ to dell'incentivo per l'assunzione di giovani stra attenzione é rivolta in particolare a quel svantaggiatielarapidaattuazionedeiprogramgiovani precari morti sul lavoro senza tutele e mi della «Garanzia giovani». senza diritti. Si pensi ai casi clamorosi di deces- L'insieme di queste proposte rappresenta si nel montaggio dei palchi per i concerti; una prima risposta alla definizione di un «Pro-
5) le deduzioni Irap nel caso di incremento gramma sociale» a vantaggio di imprese, lavodella base occupazionale con assunzioni a tem- ratori, giovani e pensionati che dovrebbe stare po indeterminato; al centro dell'iniziativa del Pd.
6) l'integrale restituzione al datore di lavoro del contributo addizionale dell'I,4% della retribuzione previsto per i rapporti di lavoro a termine, nel caso della loro conversione a tempo indeterminato;
7) gli interventi per il finanziamento per il 2014 di ammortizzatori sociali in deroga, contratti di solidarietà e Cig straordinaria;
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