Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14...

39
Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA" LA DIFFICILE SINTESI Il Mattino - Ed. Caserta 14/11/2014 "VILLAGGIO", SCIOPERO DEI DIPENDENTI Messaggero Veneto - ed. Pordenone 14/11/2014 ISTITUTI UNITI O SCISSIONI LA PAROLA ALLA REGIONE Messaggero Veneto - ed. Pordenone 14/11/2014 "COMPRENSIVO, UN AUTOGOL DEL COMUNE" Bresciaoggi 14/11/2014 BREVI- CONFASAL-UNSA DOMANI L'INCONTRO SINDACALE NAZIONALE CON MASSIMO BATTAGLIA Corriere del Trentino (Corriere della Sera) 14/11/2014 ASSICURAZIONI, CONTRATTO NAZIONALE SCONTRO FRA SNA E CONFEDERALI Il Piccolo 14/11/2014 LA MANOVRA INCASSA IL SI' DEI SINDACI PARTI SOCIALI CRITICHE SUL WELFARE LA SICILIA 14/11/2014 ANCHE LA PREFETTURA IN PRESSING SU CROCETTA La Voce di Mantova 14/11/2014 FNA CONFSAL: PRESTO UN SINDACATO DI QUARTIERE CON SPORTELLO CITTADINO Testate on line 14/11/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Repubblica 14/11/2014 NO AI VOTI, SI' AL WI FI E VIA LE CLASSI-POLLAIO I DESIDERI DEL WEB PER LA "BUONA SCUOLA" il Giornale 14/11/2014 INPS, SCUOLE, FISCO E SANITA' ONLINE: DA APRILE 2015 BASTERA' UN SOLO PIN Libero Quotidiano 14/11/2014 LA "BUONA SCUOLA" PER GLI STUDENTI Avvenire 14/11/2014 ISTITUTO TECNICI, LA VIA ITALIANA AL MODELLO TEDESCO il Manifesto 14/11/2014 I MILLE VOLTI DELLO SCIOPERO SOCIALE OGGI PROVE GENERALI DI COALIZIONE la Gazzetta del Mezzogiorno 14/11/2014 INCONTRO SU "LA BUONA SCUOLA" La Repubblica - Cronaca di Roma 14/11/2014 CORSI & FORMAZIONE Sette (Corriere della Sera) 14/11/2014 IL TABLET ENTRA IN CLASSE il Sole 24 Ore 14/11/2014 IMPRESE, BONUS RICERCA CON IL FRENO TIRATO la Repubblica 14/11/2014 SCIENZIATI PER LA PACE LA FONDAZIONE VERONESI E IL MEETING ALLA BOCCONI la Stampa 14/11/2014 QUANTA ITALIA E' ARRIVATA SULLA COMETA il Messaggero 14/11/2014 TIMMERMANS OSPITE DELLA LUISS: NUOVO CAPITOLO PER LA GIUSTIZIA UE il Mattino 14/11/2014 FACOLTA' DI MEDICINA NEL CAOS CROCIATA DEI PRESIDI A ROMA+++

Transcript of Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14...

Page 1: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014

SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia

14/11/2014 "BUONA SCUOLA" LA DIFFICILE SINTESI

Il Mattino - Ed. Caserta 14/11/2014 "VILLAGGIO", SCIOPERO DEI DIPENDENTI Messaggero Veneto - ed. Pordenone

14/11/2014 ISTITUTI UNITI O SCISSIONI LA PAROLA ALLA REGIONE

Messaggero Veneto - ed. Pordenone

14/11/2014 "COMPRENSIVO, UN AUTOGOL DEL COMUNE"

Bresciaoggi 14/11/2014 BREVI- CONFASAL-UNSA DOMANI L'INCONTRO SINDACALE NAZIONALE CON MASSIMO BATTAGLIA

Corriere del Trentino (Corriere della Sera)

14/11/2014 ASSICURAZIONI, CONTRATTO NAZIONALE SCONTRO FRA SNA E CONFEDERALI

Il Piccolo 14/11/2014 LA MANOVRA INCASSA IL SI' DEI SINDACI PARTI SOCIALI CRITICHE SUL WELFARE

LA SICILIA 14/11/2014 ANCHE LA PREFETTURA IN PRESSING SU CROCETTA La Voce di Mantova 14/11/2014 FNA CONFSAL: PRESTO UN SINDACATO DI QUARTIERE CON

SPORTELLO CITTADINO Testate on line 14/11/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Repubblica 14/11/2014 NO AI VOTI, SI' AL WI FI E VIA LE CLASSI-POLLAIO I DESIDERI DEL

WEB PER LA "BUONA SCUOLA" il Giornale 14/11/2014 INPS, SCUOLE, FISCO E SANITA' ONLINE: DA APRILE 2015

BASTERA' UN SOLO PIN Libero Quotidiano 14/11/2014

LA "BUONA SCUOLA" PER GLI STUDENTI

Avvenire 14/11/2014 ISTITUTO TECNICI, LA VIA ITALIANA AL MODELLO TEDESCO il Manifesto 14/11/2014 I MILLE VOLTI DELLO SCIOPERO SOCIALE OGGI PROVE

GENERALI DI COALIZIONE la Gazzetta del Mezzogiorno 14/11/2014 INCONTRO SU "LA BUONA SCUOLA" La Repubblica - Cronaca di Roma

14/11/2014 CORSI & FORMAZIONE

Sette (Corriere della Sera) 14/11/2014 IL TABLET ENTRA IN CLASSE il Sole 24 Ore 14/11/2014 IMPRESE, BONUS RICERCA CON IL FRENO TIRATO la Repubblica 14/11/2014 SCIENZIATI PER LA PACE LA FONDAZIONE VERONESI E IL

MEETING ALLA BOCCONI la Stampa 14/11/2014 QUANTA ITALIA E' ARRIVATA SULLA COMETA il Messaggero 14/11/2014 TIMMERMANS OSPITE DELLA LUISS: NUOVO CAPITOLO PER LA

GIUSTIZIA UE il Mattino 14/11/2014 FACOLTA' DI MEDICINA NEL CAOS CROCIATA DEI PRESIDI A

ROMA+++

Page 2: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 14/11/2014 Int. a G.Poletti: "PER LE IMPRESE NUOVE REGOLE DA GENNAIO" il Sole 24 Ore 14/11/2014 Int. a A.Gurria: "RIFORMA DEL LAVORO, UNA SPINTA ALLA

CRESCITA" il Sole 24 Ore 14/11/2014 JOBS ACT: INTESA NEL PD, NCD ALL'ATTACCO il Sole 24 Ore 14/11/2014 SQUINZI: AVANTI CON LE RIFORME DI LAVORO, DELEGA

FISCALE E PA Corriere della Sera 14/11/2014 Int. a F.Taddei: "SCEGLIERE TRA REINTEGRO E INDENNIZZO PER

LE AZIENDE SI VALUTA L'OPZIONE" la Repubblica 14/11/2014 E LA MINORANZA DEM SI SPACCA. BERSANI E D'ALEMA

AVVERTONO: "RIPRENDIAMOCI IL PARTITO" la Repubblica 14/11/2014 LICENZIAMENTI DISCIPLINARI CONTROLLI E AMMORTIZZATORI IL

JOBS ACT CAMBIA COSI' la Stampa 14/11/2014 JOBS ACT, TROVATO L'ACCORDO NEL PD Italia Oggi 14/11/2014 JOBS ACT, IL PD RIAPRE I GOCHI Italia Oggi 14/11/2014 Int. a A.Camporese: FISCO DA AZZERARE Italia Oggi 14/11/2014 RENDITE, IL GOVERNO CI RIPENSA Italia Oggi 14/11/2014 Int. a F.Longobardi: LAVORO, NULLA DI NUOVO il Messaggero 14/11/2014 ART.18, INTESA NEL PD: LA DELEGA CAMBIERA' L'NCD INSORGE

"GOVERNO A RISCHIO" il Giornale 14/11/2014 JOBS ACT, RENZI FA DIETROFRONT E REINTEGRA LA MINORANZA

PD Corriere della Sera 14/11/2014 Int. a C.De benedetti: "RENZI ENERGICO E SPREGIUDICATO MI

RICORDA IL FANFANI DEGLI ANNI '50" il Giornale 14/11/2014 IL PIANO SEGRETO DELL'EUROPA: SACCHEGGIARE I NOSTRI

RISPARMI

Page 3: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

SNALS

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 3

COIUlIEIlE DELLA SERA

BRESCIA

«BUONA SCUOLA» LADIFFIClllE SINTESI

di Ennio Pasinetti

i chiude domani la prima fase del confronto previsto dal Rapporto «La buona scuola»: il corposo manifesto Renzi-Giannini indicava infatti il periodo fino al 15 novembre come un

bimesh'e dedicato a raccogliere commenti, ma soprattutto proposte su quanto contenuto nel documento. Una grande consultazione, «il più grande referendum sulla scuola mai promosso nel nostro Paese», chiosava con enfasi il premier, che avrebbe coinvolto l'intero universo scolastico per sfociare, nel gennaio 2015, in un decreto legge che farà sintesi delle linee guida integrate con le proposte giunte dal basso. Qual è il consuntivo dell'ambiziosa operazione? I numeri snocciolati dal ministro parrebbero fotografare un'interazione vivace e animata: oltre un milione di accessi al sito dedicato e più di 2.000 proposte, non solo lamentazioni, ma segnalazioni concrete. L'articolazione di raccolta si configurava in «stanze», delle quali la più frequentata è stata la «Sblocca scuola», con 600 e più interventi ad additare i guasti della burocrazia e a prospettare - proposta prima in classifica -la presenza di un pedagogista in ogni scuola. Non meno affollate le stanze in cui si chiedono la detraibilità dei costi per l'istruzione, più ore di arte, di diritto e musica, come verranno inseriti i 150.000 precari o come verrà valutato il merito dei docenti in funzione di riconoscimenti sal31iali. Eppure, a ghme le scuole in queste settimane, non si regish'ava tutto questo fennento. Nemmeno ncl Bresciano: un'iniziativa istituzionale dell'Ust, qualche convegno di marca sindacale o associativa tfII!EI! Cisl, Comunità e Scuola), momenti di qualità, non di lilevante partecipazione. Concludere che, piuttosto che una democratica consultazione, si sia trattato di un'abile sh'ategia di marketing, sarebbe ingeneroso. È vero però che la polverizzazione di proposte online Iispecchia la natura stessa del Rapporto, così ampio da non aiutare una riflessione di senso, semmai un rapsodico glossare qui e là, secondo prospettive particolari. Come tra gli scaffali di un supermarket, dove l'abbondanza serve a liempire il carrello, non ad orientare. Perché ciò che mancava nel Rapporto è propIio l'individuazione dell'essenziale, dei cIiteri di miglioramento della scuola, di una vision che non può derivare dalla sommatoria di scelte, ma dal coordinamento delle stesse in una direzione inequivoca. Non sarà facile, ma si impone ora in vista del decreto legge quella redllctio ad 11l111m che ci insegnavano essere la base del sapere, premessa di una scuola ehe sia davvero buona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Data 14-11-2014 Pagina 1 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

I ::--::' .. ---~:-';'~'

~~~

Page 4: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

SNALS

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 5

Data 14-11-2014 Pagina 23 Foglio 1

tAessaggeroVeneto

VERTICE SUL DIMENSIONAMENTO

Istituti uniti O scissioni La parola alla Regione Prove tecniche di dimensiona­mento scolastico 2015-2016 in Provincia, ieri, a Pordenone: po­che le richieste degli istituti che vaglierà la giunta a fine manda­to, il 17 novembre. L'assessore all'istruzione Nicola Calligari ha presentato la mappa delle pro­poste alle forze sindacali Flcgi!, Anp, Cis!, UiI, Gilda, Snals. Le proposte 2015-2016. N uovo in­dirizzo tecnico di comunicazio­ne e grafica nell'Isis Sacile-Bru­gnera per l'Ipsia Camiello. Dero­ghe al limiti minimi di iscritti per le scuole in vetta nella Pedemon­tana: disco verde ai plessi di Er­to, Casso, Tramonti, Vito d'Asio. Concessa anche all'istituto com­prensivo di Pasiano sottodimen­sionato. Nodo da sciogliere per l'istituto comprensivo di Sacile: due delibere chiedono lo sdop­piamento (del consiglio diistitu­to di viale Zancanaro e della giunta comunale) causa la ge­stione difficile di l. 760 iscritti. Ma la retromarcia del Comune e del dirigente scolastico Claudio Morotti ha congelato la richie­sta. Le incognite 2015-2016. La Regio­ne deciderà sul piano del dimen­sionamento entro il 31 dicem­bre. Le nuove linee guida hanno annunciato tempesta. «Scorpo­ro degli istituti che superano l.200 alunni - hanno sottolinea-

L'assessore Nicola Calligari ha incontrato i sindacalisti

to i sindacati -. Quindi: scissione dei licei Leopardi -Majorana, Gri­goletti e Itis Kennedy a Pordeno­ne?». Bella domanda. Forse l'ac­corpamento tra Itg Pertini e Itc Mattiussi è dietro l'angolo del 20 15? L'operazione si tradurreb­be in un risparmio di circa 100 mila euro all'armo per gli stipen­di di due dirigenti (capo d'istitu­to e direttore amministrativo). Le regole. «Le linee guida 2014-2015 emanate dalla Regio­ne confennano - harmo detto i sindacati - i parametri numerici da seguire». La resa dei conti sa­rà per le scuole che hanno trop-

pi spazi e banchi vuoti, a Porde­none? Quelle con troppi iscritti si sdoppieranno? Il dimensiona­mento potrebbe aumentare i po­sti di dirigente nel Pordenonese: un altro liceo e un nuovo istituto tecnico, oppure un Isis onni­comprensivo di diversi indirizzi superiori. Il minimo di iscritti de­ve essere di 600 studenti, ma si abbassa a 400 per le aree friula­nofone, oppure in aree monta­ne. In città, l'Itg Pertini rischia grosso con lo scorporo dell'indi­rizzo serale per adulti Sirio.

Chiara Benotti IbRIPRODUZIONE RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 5: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Conf.s.a.l.

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 7

Bresciaoggi

CONfASAI. .. UNSA DOMANI L1NCONTRO SINDACALE NAZIONALE CONMASSlMOB.ATTAGUA È in programma domani, al Palace Hotel di Desenzano del Garda dalle 9,30, è in programma la riunione na­zionale della Confsal- Un­sa, quarto sip.dacato per rappresentatività nel com­parto ministeri. I lavori sa:~ ranno aperti dalla relazio­ne del segretario generale Massimo Battaglia.

Data 14-11-2014 Pagina 29 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 6: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Conf.s.a.l.

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 8

Data 14-11-2014 Pagina 11 Foglio 1

Assicurazioni, contratto nazionale Scontro fra Sna e confederali Demozzi: «In provincia 150 agenzie e 500 dipendenti»

TRENTO Il nuovo contratto na­zionale per i dipendenti delle agenzie assicurative, firmato dallo Sna nei giorni scorsi do­po 6 anni, provoca le risentite reazioni dei sindacati confede­rali. Il presidente nazionale, il trentino Claudio Demozzi, va avanti per la sua strada.

La novità coinvolge a livello nazionale circa 8000 agenzie e 50.000 dipendenti, in Trentino 150 agenzie e 500 dipendenti. Da tempo c'è un muro contro muro fra Sna e confederali (Fi­sac Cgil, Fiba Cisl, Uilca, Fna) tanto che i sindacati stanno ar­rivando a una firma di una pro­posta contrattuale con Anapa e Unapass, «che rappresentano il 5% delle agenzie» dice Demoz­zi, mentre Lo Sna «che rappre­senta oltre il 95%» ha firmato

Leader Claudio Demozzi, trentina, presidente nazionale di Sna, sindacato agenti

con sindacati autonomia, vale a dire la Fesica, espressione della Confsal (Confederazione gene­rale sindacati autonomi, molto forte nel mondo della scuola) e Fisasls (stranieri).

I confederali affermano che i firmatari «hanno rappresenta-

tività pari a zero nel nostro set­tore». Dato che «sono state stravole le regole contrattuali, percorreremo tutte le strade e ci opporremo in tutte le sedi, anche con azioni legali» dico­no. Demozzi conferma le pres­sioni, «con minacce di incolu­mità fisica e pressing di strani poteri forti, che non gradisco­no che si incrinino gli equilibri con i confederali». La lettura del presidente Sna: <<Noi abbia­mo firmato con sconosciuti? Anche la rappresentatività dei confederali nel nostro settore è tutta da dimostrare. Inoltre è il datore di lavoro che decide quale contratto applicare» e pochi sceglieranno l'opzione Anapa-Unapass.

E.O. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 7: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Conf.s.a.l.

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 9

Data 14-11-2014 Pagina 19 Foglio 1 IL PICCOLO

I CONFRONTI

La manovra incassa il sì dei sindaci Parti sociali critiche sul welfare

• TRIESTE

Gli enti locali, con qualche di­stinguo di natura quasi solo tec­nica, approvano. I sindacati, in­vece, confermano le perplessi­tà. Soprattutto sul nodo irrisolto dei 10 milioni per la costruenda misura anti-povertà, di cui pe­rò, « nulla ancora si capisce quanto a contenuth). La Finan­ziaria 2015, ieri a Udine, ha su­perato la prima fase di concerta­zione nell'attesa, oggi, dell'ap­provazione definitiva in giunta e, a partire dalla prossima setti­mana, dell'avvio dell'iter in commissione.

Nella sede del Cal emergono le contestazioni delle Province che rilevano tagli in particolare nei capitoli della legge 24/2006 che impone loro la gestione di nuove funzioni. E, da parte dei sindaci, la richiesta di un riparto nel rispetto dei criteri di trasferi­mento dei 28 milioni" avanzati" dall'assestamento di bilancio 2014 e che verranno distribuiti alle autonomie dopo l'approva­zione del ddl sulla finanza loca-

Debora Serracchiani

le. Ma, complessivamente, la conferma delle stesse cifre dell'anno scorso (391,7 milioni di euro di compartecipazioni tri­butarie a favore del territorio, cui si aggiungono 13 milioni di altri fondi regionali per un im­porto complessivo di circa 405 milioni) e la certezza dei 25 mi­lioni a coprire il minor gettito dovuto all'abrogazione naziona­le delle addizionali sull' energia elettrica, convince la "periferia" a dare il via libera al dossier illu -strato da Francesco Peroni e, in assenza di Paolo Panontin, dal direttore del servizio Finanza 10-cale Salvatore Campo. Il voto fa­vorevole all'intesa sull'articolo 10, quello dei trasferimenti, arri­va da tutti i 18 presenti, un con­senso che Peroni, dopo aver promesso a Furio Honsell, che lo incalza in tal senso, più occa­sioni di dialogo con i sindaci, in­cassa con soddisfazione anche perché, spiega, <<llon era pernul­la scontato in un momento inte­ressato dalla riforma». Dall'as­sessore giunge anche la comuni­cazione che pure nel 2015 la Re­gione cederà spazi finanziali pa-

ri al 30% dell'obiettivo posto agli enti locali Fvg, con l'obietti­vo di ridurre l'impatto del patto di stabilità. A larga maggioranza (13 sì, 5 astensioni) anche il pa­rere favorevole del Cal al ddl complessivo della manovra di fi­ne anno, un documento, ha ri­cordato ancoraPeroni, che par­te dalla messa in sicurezza del settore socio-sanitario, ma foto­copia in linea di massima le po­ste di un anno fa.

Una spiegazione replicata nel pomeriggio alle parti sociali da Debora Serracchiani, che ha an­che escluso "stangate" fiscali. «Nonostante la difficile con­giuntura economica - ha affer­mato -, a differenza di altre Re­gioni siamo riusciti anche per il prossimo anno a non far cresce­re la tassazione, salvaguardan­do cittadini e imprese». Le rea­zioni? Il sindacato ribadisce i dubbi già espressi. «Neppure questo incontro ha portato chia­rimenti sulle caratteristiche del­la misura, oltre che sulla platea dei beneficiari dell'annunciato reddito di povertà - commenta Franco Belci (Cgil) -. Tutti ele-

, ,

LEGARANZIE DI DEBORA

Nonostante la difficile congiuntura riusciremo anche nel2015 a non far crescere la tassazione regionale

menti che vanno definiti in tem­pi rapidi, perché di tempo se n'è perso già molto». Quanto al re­sto del ddl «su lavoro e welfare la Finanziaria ricalca l'imposta­zione 2014», mentre i 30 milioni in più alla sanità «non possono far dimenticare che si parte da un budget ridotto di 60 milioni rispetto al 2013, effetto dei 100 tagliati con la finanziaria 2014, poi parzialmente reintegrati con le variazioni di bilancio». Giovanni Fania (Cisl), soddisfat­to per la conferma delle poste di un anno fa, incalza a sua volta sulla «necessità di chiarire alcu­ni nodi, a partire dalle risorse dedicate al sociale», e insiste su un <dntervento deciso anche per coprire gli ammortizzatori so­ciali, eventualmente appoggian­dosi su Mediocredito». Roberta Vlahov, segreteria UgI, chiede poi alla giunta di «non perdere mai di vista la concertazione» e «prestare un' attenzione partico­lare al precariato». Il segretario Confsal Giovanni Zanuttini ac­cende infine la luce sulle politi­che attive del lavoro e sul moni­toraggio della riforma sanitaria.

IÒRIPRODUZIONE RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 8: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

13 novembre 2014

Stagionali Bellini, appello al Prefetto ‘Solo promesse non mantenute’ I 26 lavoratori stagionali del Teatro Bellini di Catania chiedono aiuto al Prefetto. E lo fanno con un sit in in via Etnea, sotto la sede della Prefettura, dove una delegazione è stata ricevuta dal vice prefetto di Catania. Il gruppo di maestranze impiegate nella gestione tecnica-organizzativa, manutenzione, biglietteria, maestranze varie, vigili del fuoco, da più di un mese protesta perché senza lavoro e senza stipendio. E protestano per un diritto acquisito: il contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo anni di precariato. “Il vice prefetto ha accolto le nostre richieste – ha detto Antonio Santonocito, Snalv Confsal – e ha condiviso le problematiche dei lavoratori pertanto ci ha informati che manderà una nota di sensibilizzazione al governatore regionale Rosario Crocetta che con il Cda aveva assunto l’impegno di risolvere questa situazione”. Dal canto loro i lavoratori di dicono “soddisfatti dell’impegno e della sensibilità dimostrata in Prefettura”, nella speranza “che davvero si risolva questa assurda questione”, afferma uno dei lavoratori Salvo Agosta. È stato inoltre deciso di aspettare dai 10 ai 15 giorni per permettere agli addetti della Regione e al governatore Crocetta di risolvere la problematica, in caso contrario il vice prefetto Monea si dice disponibile a organizzare nel suo ufficio un incontro con il cda, i lavoratori e la Regione. Tramite il sindacato Snals, Confsal, rappresentato da Antonio Santonocito, i lavoratori hanno scritto una lettera al prefetto, che hanno consegnato durante l’incontro previsto per oggi. “Oramai da diversi mesi si protrae, ancora irrisolta – si legge nella lettera – la vicenda dei i 26 lavoratori “stagionali” del Teatro Massimo Bellini di Catania impiegati nella gestione tecnica-organizzativa (manutenzione, biglietteria, maestranze varie, vigili del fuoco ecc..) indispensabile al funzionamento del teatro. “Le norme e leggi vigenti riconoscono il diritto al passaggio da stagionali a stabili considerato che ciò è previsto anche dalla pianta organica. Nonostante ciò diverse volte, nel corso degli anni, è stata promessa (vanamente) ai lavoratori la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro”.

Page 9: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

“Nel 2014, nonostante il loro impiego fosse previsto dal programma annuale, non sono stati chiamati al lavoro se non per periodi brevissimi; in sostituzione dei lavoratori “stagionali”, per le rappresentazioni esterne sono state fatti accordi con privati creando, così, tensione tra i lavoratori che temono per il loro futuro nonostante abbiano maturato il diritto alla trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato”. Nelle settimane scorse i lavoratori “stagionali” senza lavoro e senza stipendio, sconfortati e avviliti, hanno più volte protestato portando all’attenzione della cittadinanza la loro condizione sospendendo, più volte, la protesta a seguito di promesse ancora oggi non mantenute. In diversi incontri con il C.d.A. ed il sovraintendente è stata più volte annunciata a fatta richiesta alla Regione Siciliana la deroga al divieto di assunzione prevista dalla legge regionale. In un incontro tenutosi, nelle settimane scorse, tra il C.d.A. e alcuni funzionari regionali, presente anche il Presidente Rosario Crocetta, si è convenuto di presentare all’Assemblea Regionale una norma che dia la possibilità di assumere il personale necessario ( come da tutti affermato) per il funzionamento del teatro. Oggi, la struttura è sprovvista di personale di vigilanza antincendio ( nelle ore diurne ) e del personale di vigilanza alla portineria, nonché di tutte le maestranze necessarie per la realizzazione delle varie opere. Nonostante siano trascorsi diverse settimane ancora nulla si sa sui tempi e sul risultato e sull’esito finale. Ciò considerato si confida nel Suo autorevole intervento, sia nei confronti del C.d.A. che del Presidente della Regione al fine di dare riconoscimento ad un diritto acquisito ed evitare ulteriori esasperazioni e gesti inconsulti (come avvenuto nei giorni scorsi quando un lavoratore ha cercato di darsi fuoco, prontamente soccorso dai colleghi, dall’ambulanza del 118 e dall’intervento dei Carabinieri”.

Page 10: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 24

Ila Repubblica I

Data

Pagina

Foglio

14-11-2014 27 1 /2

ILCASO

E la scuola dove insegna No ai voti, sì al wi fi la moglie di Renzi boccia la riforma --------- ------LAURA MOM'ANAJU MARiONElU

e via le classi-pollaio FIRENZE

I L PROGETTO di riforma del­la scuola è stato bocciato all'istituto Balducci di

Pontessieve, proprio la ter­ra del premier e oltretutto la scuola in cui insegna, con un part-time, Agnese Lan­dini, la moglie di Matteo Renzi.

i desideri del web per la "buona scuola"

A PAGINA 27 Si chiude domani la consultazione in rete del Miur Ma l'istituto della moglie di Renzi boccia la riforma

------- =c,--------------lAURA MONTANARI MARIO NERI

I N RETE spopola, oltre un milione di contat­ti, tremila proposte, più di otto milioni di pagine viste, una valanga di idee, quasi un

libro dei sogni. Ma quando poi, dal virtuale si passa al reale, capitano bruschesorpreseper la «Buona scuola» <!el governo Renzi. Una su tutte. Qualche giorno fa la riforma che è an­cora un cantiere di lavori in corso, è stataboc­ciataall'istitutoBalduccidi Pontessieve, pro­prio la terra del premier e oltretutto la scuo­la in cui insegna, con un part time, Agnese Landini, la moglie di Matteo Renzi. Nessun timore reverenziale all'istituto superiore in provincia di Firenze, il collegio docenti (va detto che Agnese nonha partecipato allariu­nione) ha approvato con 34 voti a favore e 29 contrari un documento che suona come una bocciatura per la "Buona scuola". In otto pun­ti i motivi del no, fra questi: troppo pochi gli investimenti ( «tranne che per la stabilizza­zione dei precari, peraltro già prevista dalla normativa europea» ), no agli incarichi ag­giuntivi per gli insegnanti, no alla valutazio­ne interpretata come una "gara» fra le cat­tedre. E no anche ai privati nella scuola pub­blica. Conclusione messa nero su bianco: "TI piano ci sembra redatto con la tecnica del prendere o lasciare e sottende una visione aziendalista della scuola, lontana dai detta­mi costituzionali». Ma se questo schiaffo sia l'indizio di un malessere profondo o soltanto

Oltre centomila persone hanno risposto alle trenta domande del questionario che sarà il termometro degli umori

una delle voci dissonanti dal coroèpresto per dirlo.

Di certo il progetto di riforma del governo ·un Obiettivo l'ha centrato: quello di far di­scuteretutte le componenti, dagli insegnan­ti agli studenti al personale Ata guardando alla scuola del futuro. Basta viaggiare un po' nelle pagine del portale labuonascuola. gov. it per rendersene conto. In più di centomila hanno risposto alle trenta domande del que­stionario che sarà un po' il termometro degli umori che si agitano nel mondo dell'istruzio­ne. La consultazione in rete si chiuderà do­mani, poi il Miur metterà al lavoro un gruppo di esperti per esaminare i risultati emersi in questi due mesi nella piazza della riforma so­cial 2.0. Da quel che si può leggere al mo­mento -è accessibile tutta l'area delle sedi­ci stanze tematiche selezionate dal Miur -le idee che si affacciano sono le più disparate. Fra i più popolari la questione dei voti: "TI vo­to è diventato una somma algebrica insensi­bile. La scuola oltre la cultura deve formare la persona». Segue il dibattito, Andrea per esempio sostiene: che bisogna cambiarli, «meno insufficienze», ,,5 voti negativi non sono utili nella didattica».

Raccoglie molti favori, oltre mille inter­venti e duemila "like" alla maniera di Face­book, la proposta di Samuele che chiede un pedagogista e un educatore per ogni scuola "di supporto ai docenti, di consulenza peda­gogica alle famiglie e di sostegno agli stu­denti». A seguire la tesi di Alanto ( è un nick­name): "Per rendere più efficiente il nostro

sistema scolastico servono due semplici re­quisiti: 1) diminuzione del numero di stu­denti per classe; 2) aumento dello stipendio dei docenti». E spiega: «Se si vuole veramen­te investire sull'istruzione è necessario re­stituire valore alla funzione docente». Co­me? (,Con un insegnante che si occupi s0-

prattutto della propria professionalità» per migliorare la didattica. I pareri poi si divido­no su valutazione e premi. Scrive, per esem­pio, Matteo: «Voler dare gli scatti stipendiali a una percentualetissa (66percentoognian­no) dei docenti di ogni scuola è una proposta infame einodore diincostituzionalità. Come sesipotessestabilireaprioricheil34percen­to dei docenti non abbia svolto il suo lavoro». Uno chiama la mobilitazione «come i metal­meccanici che bloccano le autostrade».

La scuola è una macchina articolata e i te­mi sul tappeto sono tanti: per esempio più formazione, più "digital", wi-ti per tutti, con­nessioni, programmi open source o certifi­cati dal Miur. C'è poi chi chiede più ore per le lingue straniere, per la geografia e la storia dell' arte. TI caro libri non sfugge alle sferzate del web «usiamo i libri dell' anno prima» ipo­tizza uno. Oreste e altri si schierano per abo­lire l'Invalsi e "la test mania". Molti like con­tro le classi pollaio, dall'infanzia alle superio­ri, «per aumentare la qualità dell'apprendi­mento». C'è chi invoca la libertà di iscrivere gratis i tigli alla pubblica o alla paritaria, chi si schiera per abolire l'ora di religione e chi la vorrebbe curriculare. Come si potrà concilia­re tutto questo?

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 11: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 25

la Repubblica Data 14-11-2014 Pagina 27 Foglio 2/2

LE AREE TEMATICHE Sul portale del ministero dedicato alla Buona scuola sono state selezionate sedici aree tematiche ciascuna con un coordinatore

IL PEDAGOGISTA Fra le proposte più gettonate dai like, l'idea di attrezzare ciascuna scuola con un pedagogista e un educatore per prof, studenti e famiglie

MENO ALUNNI La richiesta di diminuire il numero di alunni perclasseè trasversale: dalla scuola dell'infanzia alle medie superiori

LO STIPENDIO Fa discutere la valutazione. Ma molti commenti sottolineano come gli insegnanti italiani siano penalizzati rispetto al resto d'Europa

LE VALUTAZIONI C'è chi sostiene che "i voti sono una somma algebrica insensibile» e chi ritiene che cinque gradidi insufficienza siano troppi

LE CONNESSIONI Chiedono accessi più facili alla rete, mentre i pareri si dividono sul wi-fi per tutti. Richieste di lavagne elettroniche e tablet

.. ~Jtepubbliç~'11 ;:;;;,i:::::;;;:~,~,·II~TIc1li';:::. :iif~:::::;,;··:'"

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 12: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 26

il Giornale

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Inps, scuole, fisco e sanità online: da aprile 2015 basterà un solo Pin

Una sola chiave per accedere ai diversi servizi web della Pubblica amministrazione (Inps,Agenzia delle Entrate, Comuni, scuole, Asl): il Pin unico, previsto dall'Agenda per la sem plificazione, si chiamerà «Spid», Sistema pubblico di identità digitale. La prima fase scatterà ad aprile 2015, l'obiettivo è collegare 10 milioni di utenti per dicembre 201f

Data 14-11-2014 Pagina 2 Foglio 1

_ 11Lf\TTO

L'TT4LTA SOTTO TORCTTTO

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 13: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 27

La «buona scuola» per gli studenti II1IIII1IIII1II La «buona scuola»? Per i ragazzi è quella che avvicina di più gli studenti al mondo del lavoro. È quanto emerge dall'indagine condotta dalla redazione di Studenti.it, portale di Banzai, sulla proposta del governo sulla scuola. A pochi giorni alla fine delle consultazioni su «La buona scuo!», aper­te dal Miur sulla scuola che ha portato 750.000 accessi sul sito dedicato, la redazione di Studenti.it è andata a curiosare sul sito alla ricerca delle idee che stanno riscuotendo il maggior numero di «mi piace» e che potrebbero influire sul risultato del sondaggio.

Data 14-11-2014 Pagina 21 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 14: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 28

Istituti tecnici, la via italiana al modello tedesco

INVIATO A CERNOBBIO (COMO)

alo rizzare la bellezza del territorio, educando all' ospitalità, per creare nuovi posti di lavoro nel turismo e nel settore alberghiero. È la scom­

messa del nuovo Istituto tecnico superiore Internatio­nal academy of tourism and hospitality (Iath) , presen­tatoieria villa Erba di Cernobbio (Como). Aperto astu­denti con un diploma di scuola superiore e una buona conoscenza dell'inglese, il corso avrà una durata bien­nale e si svolgerà in circa duemila ore complessive, di cui almeno 700 di stage in azienda. Tra i promotori del-

Prese ntato a Cernobbio il nuovo corso

per il turismo e

l'alberghiero

la fondazione Its ci sono, infatti, le principali realtà alberghiere del Lago di Como, oltre a scuole su­periori, università e istituzioni del territorio. «Ci accusano di voler fare entrare le imprese nella scuola - ha chio­sato il sottosegretario all'Istruzio­ne, Gabriele Toccafondi - e han­no ragione. Noi vogliamo creare un collegamento forte tra istru­zione e lavoro, non per svendere la scuola ai privati, ma per cerca­re di far diminuire il 44 % di disoc­

cupazione giovanile e ridare una speranza a quei due milioni di Neet, di giovani che non studiano e non la­vorano». La necessità di queste «contaminazioni» è suffragata anche dai numeri degli Its, passati in pochi anni da 45 a 75 e da 57 a 263 corsi attivati con 6.700 studenti in for­mazione. Il recente monitoraggio del Ministero, realiz­zato al termine del primo biennio di attività, ha rivela­to che, in media, il 66% dei diplomati ha già trovato un lavoro. «Gli Its funzionano perché partono dalle esi­genze del territorio - ha ricordato Toccafondi - e noi cre­diamo che questa, assieme ai Poli tecnico formativi e alle tante esperienze che stanno crescendo un po' in tut­ta Italia, sia la via italiana al sistema duale tedesco di al­ternanza tra scuola e lavoro che abbiamo preso a rife­rimento». Proprio per soddisfare la domanda di eccellenza e­spressa dalle imprese turistiche lariane, è nata la Fon­dazione del turismo lath che, come ha efficacemente sintetizzato il presidente Giuseppe Fontana, «vuoleven­dere e trasmettere bellezza». Questo è il compito affi­dato ai 48 docenti, di cui trenta sono manager e pro­fessionisti del settore, che da un paio di settimane stan­no tenendo i corsi nella sede di Cernobbio. Tra le ma­terie c'è molto d'inglese (Hotellerie Business Models, Housekeeping, Beverage Knowledge, Information Sy­stem Tools ... ), perchè l'apertura internazionale è la cri­fra distintiva di un' esperienza educativa che, hanno spiegato ieri a VIlla Erba, vuole «tradurre l'Italian way oflife in un percorso formativo che permette allo stu-

Data 14-11-2014 Pagina 19 Foglio 1

dente di imparare e sperimentare la scienza e l'arte del­l'ospitalità, una delle risorse d'eccellenza che l'Italia of­fre nel panorama internazionale». Immediato il collegamento all'Expo ormai alle porte, ha ricordato l'assessore regionale all'Istruzione, Valentina Aprea, che ha chiesto ai ragazzi di lath di «essere pro­tagonisti del futuro», confermando !'investimento di Il milioni che Regione Lombardia ha destinato allo sviluppo delle 18 Fondazioni Its presenti sul territorio.

Paolo Ferrario © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 15: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 29

il manifesto Quinto stato/CORTEI E SIT-IN: 25 CITTÀ CONTRO IL JOBS ACT

I miHe volti dello sciopero sociale, oggi prove generali di coalizione Roberto Ciccarelli

L 'ambizione dello sciopero sociale, organizza­to oggi in venticinque città dai sindacati di base (Cobas, Usb Cub e AdI Cobas) , dai cen­

tri sociali, dagli studenti (Rete della Conoscenza) e da associazioni del lavoro precario o a partita Iva è rappresentare tutte le sfumature della sotto-occu­pazione, dei sotto-salari, del lavoro povero, volon­tario e servile esistenti in Italia. Secondo i promoto­ri, questa condizione verrà drasticamente peggio­rata dal Jobs Act in discussione in parlamento, con l'abolizione dell'articolo 18 per i neo-assunti e l'in­troduzione del «contratto a tute-

la sola forma dell' astensione da una prestazione sa­lariata. Lo sciopero sarà onnipresente sui social network e si declinerà come «sciopero di genere», intendendo il genere un «mezzo di produzione so­ciale» che mette a valore le differenze sessuali, gli stili di vita o il lavoro di cura. Sarà uno «sciopero per la cultura»: per ripensare il diritto d'autore fuo­ri dal monopolio della Siae o gestire in maniera «trasparente e partecipata» i fondi pubblici. Forte è l'attenzione per i beni comuni e alla battaglia contro lo Sblocca Italia. Per questo il Forum italia­no per l'acqua ha aderito. Lo sciopero sarà «mi­grante»: la coalizione internazionale dei Sans Pa­

le crescenti» che sospende i dirit­ti dei lavoratori per un lungo pe­riodo a discrezione dell'impre­sa. La piattaforma richiede l'abo­lizione dei 46 contratti precari della legge 30; la creazione di un salario minimo europeo da lO euro e un reddito di base univer­sale finanziabile con la fiscalità

«Metropolitano» , «di genere», «migrante», «online»,«per la cultura e la scuola»

piers «Migranti Rifugiati e Richie­denti Asilo» manifesterà alle 14 a piazza Montecitorio. E coinvol­gerà la scuola dove i Cobas sa­ranno in sciopero generale. L'Usb ha dichiarato quattro ore di sciopero generale a livello na­zionale. Alle manifestazioni ha aderito anche Rifondazione Co­munista. In questo arcipelago è

generale. Viene auspicata la redistribuzione dei 1,5 miliardi di cofinanziamento europeo della falli­mentare «garanzia giovani» ai suoi reali beneficiari (under 29, laureati o inoccupati) e non alle agenzie interinali o agli enti di formazione. Significativa è l'apertura rispetto al mondo del lavoro autonomo, quello iscritto alla gestione separata dell'Inps, e quello del lavoro professionale ordinistico. Per lo­ro si chiede equità fiscale e contributiva e l'esten­sione dei diritti sociali fondamentali (malattia e maternità ad esempio). Un'apertura che ha spinto all' adesione allo sciopero della Mobilitazione gene­rale degli awocati (Mga) , un gruppo numeroso che ha rinnovato la politica forense negli ultimi an­ni. Prepotente è la vertenza contro il «lavoro gratui­to» stabilito dall'accordo sindacale del 2013 per l'Expo. In poco più di un anno è diventata una bat­taglia simbolica per la retribuzione di tutti i lavori, che siano sotto forma di stage, tirocini, prove, vo­lontariato. «Quello di oggi non è lo sciopero di un soggetto unico - sostengono gli attivisti dellabora­torio romano per lo sciopero sociale - ma è una mobilitazione dell'insieme dei soggetti del lavoro precario, autonomo e impoverito per creare una coalizione». La mobilitazione non si declinerà nel-

emersa l'esigenza di creare uno «spazio permanen­te e generale di mobilitazione» che in Italia manca dal2011, dopo la giornata del 15 ottobre. Da allora sembra essere cambiato l'approccio tra alctme reti di movimento. «Si è passati dalla competizione al­la cooperazione» è stato detto nel corso di un'as­semblea alla Sapienza dell' 11 novembre dove an­che il segretario della Fiom Maurizio Landini ha provato a sillabare il concetto di «coalizione». Ven­gono inoltre riscoperte parole seppellite dall'indu­strialismo e dalla credenza che il salariato fosse la categoria centrale attorno alla quale riunire i fram­menti del lavoro. Il mutualismo, ad esempio, oggi considerato come una pratica trasversale capace di rivolgersi alle esigenze dei singoli, e non solo al­le loro identità professionali o precarie. Da Torino (piazza Arbarello, ore 9,30) a Milano (Largo Cairo­li), da Bologna (Sala Borsa) a Napoli (piazza Manci­ni) a Roma (piazza della Repubblica) partiranno le manifestazioni classiche in forma di sfilata (o para­ta). All'alba fino alla notte di oggi ci saranno bloc­chi, presidi e sit -in. Alcune azioni di sensibilizzazio­ne sono partite ieri sera in molte città, da Nord a Sud, nei luoghi dell'intrattenimento e della movi­da, luoghi del precariato giovanile.

Data 14-11-2014 Pagina 3 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 16: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 31

la Repubblica

, Istituto Via S'llvini 24 rappresenta una realtà scolastica di ampio respi­ro aperta ai cambiamenti culturali ed educativi del terzo millennio L'istituto

d'istruzione superiore comprende una sezione liceale ed una sezione tecnica. Cultura tecnica, scientifica e classica si armonizzano felicemente in una dimensione che guarda oltreconfine. L'orientamento e l'internazionalizzazione sono le idee formative che ispirano il POF dell'I.I.S. Via salvini. La progettazione educativa dell'Istituto si propone di innalzare il tasso di successo sco­lastico mediante un'efficace azione di orienta­mento, in entrata (continuità con la scuola media inferiore, accoglienza, sostegno e recupero dello svantaggio, eventuale riorientamento), in itinere (integrazione dell'offerta didattica e del currico­lo, alternanza scuola-lavoro, scambi culturali e viaggi studio all'estero, internazionalizzazione del curricolo e nuove tecnologie) in uscita (poten­ziamento dell'informazione e supporto alla scel­ta universitaria, corsi di preparazione ai test di ingresso universitari). Dall'anno scolastico 2011 è stato riconosciuto all'istituto, lo status di scuola Cambridge International Examinations, ovvero la scuola è sede autorizzata dalla Università di Cambridge per la preparazione e il consegui­mento delle certificazioni internazionali IGCSE e ASIAlevel che consentono l'ammissione a corsi di studio a numero chiuso in oltre 125 Stati nel mondo. Dal 01/09/2014 è stato attivato il nuovo indirizzo di Liceo Internazionale opZione Italo

Data 14-11-2014 Pagina 17 Foglio 1 /3

Inglese. L'istituto offre così ai suoi studenti una prospettiva internazionale, rendendoli partecipi di una più vasta comunità. Il percorso interna­zionale integrato nel curriculum italiano fornisce inoltre la possibilità di proseguire gli studi all'e­stero e apre la mente alla conoscenza del mondo.

Attivi sono gli scambi culturali con scuole estere, in particolare con l'Australia, USA Olanda e Da­nimarca. Particolarmente attento ad ogni piega della cultura e della formazione, l'istituto preve­de i seguenti laboratori e attività integrative per tutte le sedi: • (orsi di perfezionamento della lingua stra­niera tenuti da insegnanti madrelingua, fina­lizzati al conseguimento delle certificazioni:

cambridge ESOl DElF DELle ~ I..abluatori musicali (strumento, canto, coro, musica contemporanea) * laboratorio teatrale (in ogni sede) * Giochi Sportivi studenteschi, tornei sportivi • Scuola di Dibattito • Progetto High Sd\looi Radio in collaborazio­

nE! (on IELLE Radio • Certamina di Latino. Olimpiadi di matema­tica, fisica, Informatica e Problem solving

La presenza di un presidio medico e di uno spor­tello di ascolto per studenti e genitori in tutte le sedi completano il Quadro di una scuola attenta al territorio e ai fabbisogni dei suoi residenti. In tutte le sedi è attivo ìI Registro Elettronico. II1II

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 17: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 32

la Repubblica

I I e sezioni liceali sono dislocate su due sedi Via l Salvini (liceo Scientifico Azza­rita) e Via P.A. Michel (liceo classico Ma­meli) Gli indirizzi attivi sono i seguenti:

• Liceo Internazionale opzione Italo -Inglese • Liceo scientifico • liceo scientifico Cambridge Intel'natiol'lal • Liceo scientifico opzione scienze applicate - Liceo classico - Liceo classico Cambridge Internatiollla'

Sia nei Licei Classico e scientifico Cambridge In­ternational che nel liceo Itala- Inglese gli studenti sostengono sette esami di certificazioni IGCSE in Mathematics, Geography, Biology, Art and De­sign , English Second Language, Phisics, French and Latin. Le sedi di Via Micheli e via Salvini di­spongono di laboratori di informatica, linguistici, scienze, fìsica, microscopia, aule conferenze con impianto video-audio, palestre e campi sportivi polivalenti e bar interno. In tutte le aule sono presenti PC e L1M.

DICEMBRE 2014 Via T. Salvini, 24 Domenica 14/12 Ore 10.00-13.00

GENNAIO 2015 Via P.A. Micheli, 29

Sabato 10/01 Ore 10.00-13.00

Via T. Salvini, 24 Sabato 17/01

Ore 10.00-13.00

Data 14-11-2014 Pagina 17 Foglio 2/3

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 18: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 33

la Repubblica

I 'istruzione tecnica e professionale ri­sponde alle esigenze formative prove­nienti dalla realtà produttiva del Paese, proponendosi di formare i quadri inter-

medi necessari nei vari settori della produzione, dei servizi e delle professioni.

Gli studenti, al termine dei corsi di studi quin­quennali, hanno, infatti, una duplice possibilità: proseguire gli studi in corsi universitari o post­secondari oppure entrare nel mondo del lavoro con una specifica professionalità. La sede di via Caposile ospita il polo tecnico-professionale dell'l.l.S. "Via Salvini", che comprende: • l'indirizzo AMMINISTRAZIONE, fiNANZA E MAIRKIETING dell'ISTiTUTO TECNICO "ANTO­NlIO GIENOVIE!!W' (l'indirizzo INFORMATICA lE

Data 14-11-2014 Pagina 17 Foglio 3/3

I I TELECOMUNICAZIONI si trova nella sede di Via SaMni, 24) "l'ISTITUTO TECNICO COSTIUIZIONi, AMBIEN­TE lE TERRITORIO "GIUSEPPE VAI..ADIIER" .. L'ISTITUTO PROFESSIONALE PER l SERVIZI tOMMIERCDAU "FRANCESCO FERRARA"

Il polo tecnico·professionale dispone di laborato· ri di informatica, fisica, multimediali, topografia, costruzioni, aula speciale di disegno, aula audiovi­sivi, laboratorio agenzia turistica, biblioteca, pale­stra attrezzata alcune aule con Lim, aula magna, bar interno, campo esterno (pallavolo-basketl.

Doc,enm nl!fli11!nl!nt@

Tet 06. 31514261 a~ n!lnnero 06,,1;Zllll~:'S.$)

Qi rtwfenri diUa. tew nmtia. mt~ml1ando al lmm«o

06 i 1 i J 11985, p'4l$S()1O pmwtlft U~ giflmm. di parteo~_ alle

nostre kritn~ si ~iMfi dal 16 allO gen_ ltnS

1ST. A. GENO'ESI Informatica

• bomenia t 4 dicembre 2014 .. Sabato f7 ~n~ 1015

Ore: 10.00 - IlOO

11 BOVembt! 1014 • Do.~ 14 2014

.. i I gtftRaio 101 5 Il Sahim 24 2015 • D~ni(3 15 ftbbraic 2015

Ore: 10.00 - 1100

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 19: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Scuola: testate nazionali

068391

Settimanale

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 34

COBBIEBE DELLA SEBA

SEllE Scuola / di Giovanni Pacchiano

La lezione frontale è superata, il multimediale aiuta a spaziare

o guardo. Osservo la scrivania e la poltroncì­na dove sta seduto, dove

sono stato seduto per li anni, e mi viene da pensare: è il mio uf· ficio, è la mia scrivania, che cosa ci fa questo signore lì dietro? TI "signore lì dietro" si chiama Giu· seppe Vincolo ed è il nuovo diri­gente scolastico del Liceo Statale "Gaetana Agnesì" di Milano. Ha sostituito dalIa settembre il mi· tico Giovanni Gaglio, che ha ret­to con intelligenza e accortezza !'istituto dal settembre 1997 e che ora è andato in pensione. Ma, prima ancora, quando il liceo si chiamava Istituto Magistrale "Gaetana Agnesi", e i dirigenti scolastici. si chiamavano presidi (quanto meglio il

e barbetta, e il piglio dell'uomo di polso, all'inizio (ti lilla nuova espetienza, raccontarmi. «Diver·· si anni fa sono al1'ivato a Milano, che già conoscevo, per accom­pagnare la mia figlia maggiore che doveva iscliversi a un master all'università Bocconi. E, da buon "africano", non me la sono senti­ta di lasciarla sola. lo, a Napoli, tenevo fanùglia, moglie e due fi­glie, e facevo il preside e l'archi·· tetto. Ho deciso: chiedo il trasfe·· timento come preside a Milano. L'ho ottenuto, e così, mentre mia figlia ha affittato una stanza vi­cino all'università, mi son preso per conto mio una camera di 12

metti quadrati. Ora per fortu­na vivo iu lill appartamento pii!

grande e confor­vecchio nome, che sa di tradizione e di continuità), proprio lì, al posto di Gaglio e di Vin­colo, c'ero io. No­stalgie rétro: mai si dovrebbe cedere alla tentazione di tornare sui pas­si perduti. E però non sono ritornato

la tecnologia serve,è

tevole, ma ho an­cora casa a Napoli e sono emotiva­

un sussidio in più. TUttavia

mente legato alla mia città: quanto a mia moglie, per ora, fa avanti e indietro». L'anno scorso Giusep .. pe era dirigente scolastico a1l'Uis

la

va rispettata

all'Agnesi (quanta gente credeva che si trattasse della pasta, e non dell'insigne matematica e filan· tropa del Settecento, di cui oggi solo pOChissimi si ticordano) per rievocare il passato. Anche se ci sarebbe molto da narrare, andando parecchio più indie­tro: prima dell'attuale edificio (190a), l'area era occupata dal ci· mitero del Gentilino, dove erano sepolti i fratelli Verri, le migliori teste pensanti dell'Illuminismo lombardo.

Forse Vincolo non lo sa, ma non voglio assillarlo col tempo per­duto. Tocca a lui, 57 anni, napo· letano verace e architetto, una bella faccia espressiva con baffi

"Ettore Molinari" di Milano, benemerito per la presenza di corsi serali: ora ha di fronte una scuola organizza·· tivamente altrettanto complessa e con una grande succtU'sale. Ho deciso di prenderlo di pet­to sull'argomento su cui oggi si discute molto: cosa ne pensa del tablet nell'uso scolastico? <<AI Molinmi in plima e in seconda hanno il tablet. È un sussidio in più. Oggi, la lezione frontale, cosÌ com'era un tempo, è impen­sabile. Se, per esempio, tu parli delIa geografia dell' Afghanistan, ecco che il tablet ti aiuta dandoti la possibilità di spaziare. Tutta· via va rispettata la bellezza di un libro». Ma continueremo la con· versazione con Giuseppe Vinco­lo nel prossimo numero.

:Il R1PRODUZlONE RISERVATA

Data 14-11-2014 Pagina 99 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 20: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 35

Data 14-11-2014 n Sole9]{l mmrn Pagina 10

Foglio 1 /2

Imprese, bonus ricerca con il freno tirato Il vincolo degli incrementi di spesa penalizza chi ha investito durante la crisi - Esclusi i «tecnici» ROMA

Un lungo e complicato per­corso, dopo più di un tentativo naufragato, ha riportato alla lu­ce il credito di imposta per inve­stimenti in ricerca e innovazio­ne. Ma con più di un'incognita che, secondo chi gli investimen­ti dovrebbe concretamente ef­fettuarli, rischia di rendere la no­vità poco attraente.

La discussione parlamentare sulla legge di stabilità è chiamata a sciogliere anche questo nodo. Dopo la norma inizialmente inse­rita nel decreto Destinazione Ita­lia della fine del 2013, ma mai di­ventata operativa, i ministeri del­lo Sviluppo economico e dell'Economia hanno confezio­nato un credito d'imposta quin­quennale pari a12S% delle spese incrementali sostenute rispetto alla media dei medesimi investi­menti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 201S. La per­centuale sale alSO% per investi­menti effettuati con università, centri di ricerca e startup e per il personale altamente qualificato.

Le coperture, lo scoglio con­tro il quale si era fermato il prece­dente tentativo, sono state trova­te anche se in misura contenuta rispetto alle attese: il bonus, in termini di effetti finanziari, vale 219 milioni nel 201S, 392 milioni nel 2016, 483 milioni nel201?, S10 milioni nel 2018 ene12019, 12?mi­lioni nel 2020 e 36,s milioni nel 2021. Poco per la possibile do­manda delle imprese ad alto po­tenziale di innovazione. Ma non è l'unico limite sul quale ci si con-

fronteràinParlamento. Sono già arrivati emendamenti che punta­no a eliminare il vincolo dell"'in­cremento" di spesa quanto me­no in relazione ad alcune preci­se tipologie di interventi: spese per contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, oppure con altre imprese comprese le startup innovative. Emendamen-

tE POSSmUJ MODIfICHE Emendamenti di Pd e Ncd per far scattare l'agevoalazione sull'investimento totale nel caso di contratti con università e centri di ricerca

Credito d'imposta

.. Il credito d'imposta è ogni genere di credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dello Stato, che può essere destinato a compensare i debiti, a diminuire le imposte dovute; oppUre, quando ammesso, se ne può richiedere il rimborso. In questo contesto il credito d'imposta quinquennale pari a125% delle spese incrementali sostenute in ricerca e innovazione.

Tra le proposte anche l'allargamento dell' agevolazione alle reti di impresa

La dote

ti analoghi sono arrivati da depu­tati del Pd (Giampaolo Galli, Matteo Colaninno, Dario Parri­ni), di Ncd (Raffaello Vignali, Barbara Saltamartini, Paolo T an­credi) e di Per l'Italia (Federico Fauttilli e Giuseppe De Mita). Se le proposte otterranno disco ver­de, il credito di imposta per que­sta tipologia di investimenti si applicherà nella misura delso% delle spese sostenute in ciascu­no dei periodi di imposta e non più sugli incrementi. Una novità che punterebbe ad annullare l'ef­fetto per certi versi paradossale di vedere penalizzate quelle im­prese che hanno avuto il corag­gio e la capacità di innovare nel picco della recessione.

È lo stesso pacchetto di emen­damenti targati Pd, Ncd e Pi a proporre poi altri correttivi che dovrebbero rendere la misura più vicina alle esigenze del mon­do industriale. Un'ulteriore in­tegrazione, ad esempio, è relati­va alle categorie di personale al­tamente qualificato che posso­no rientrare nel perimetro del credito d'imposta. Tra le spese ammissibili, secondo gli emen­damentiin questione, andrebbe­ro inserite anche quelle per l'as­sunzione di tecnici di ricerca, ol­tre che di ricercatori e laureati con laurea magistrale in un no­vero di specifiche discipline tec­nico-scientifiche.

Si punta poi a intervenire sui meccanismi di distribuzione del­le risorse, prevedendo un mec­canismo di eventuale ripartizio­ne pro quota nel caso di richie­ste che risultino superiori alla di-

Per la misura, di durata quinquennale, a disposizione 219 milioni nel primo anno

sponibilità di risorse. E ancora: si chiarisce che il bonus interes­sa anche le reti, le joint venture, le aggregazioni di impresa e le imprese residenti che svolgono attività di ricerca su commesse di imprese estere. Infine - altro correttivo di non poco conto - si pone un termine (30 giorni) per l'emanazione del decreto attua­tivo (ministro dell'Economia di concerto con il ministro dello Sviluppo economico) che dovrà fissare tutte le disposizioni ap­plicative necessarie a far partire le agevolazioni.

Il bonus ricerca arriva dunque al banco di prova. È destinato ad ogni modo a restare una misura non strutturale, ma articolata in cinque anni, mentre in altri ordi­namenti si è privilegiata la conti­nuità anche per dare certezze agli investimenti esteri.

Di possibili miglioramenti si discuterà anche sul "patent box", il regime opzionale per la detassazione dei redditi deri­vanti da brevetti e marchi fun­zionalmente assimilabili. La mi­sura ha riscosso apprezzamenti nel mondo delle imprese, ed è considerata un antidoto al ricor­so alla delocalizzazione all'este­ro dell'attività innovativa a più alto valore aggiunto. Dalle im­prese arriva però la richiesta di semplificare alcuni passaggi procedurali, soprattutto nei ca­si in cui si utilizzano direttamen­te o attraverso operazioni infra­gruppo beni intangibili di pro­prietà dell'azienda.

C.Fo. ti RIPRO[:UZ;CIliE RJSERVA~A

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 21: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 36

n Sole9]{l mmrn

Innovazione industriale

QUANTO VALE IL "BONUS" RICERCA Effetti finanziari netti della misura inserita nella legge di stabilità. In milioni di euro

2015 100

-500 _____ _

-600

IL CONFRONTO INTERNAZIONALE Spesa per R&S in percentuale sul Pil

2016 2017 2018 2019 2020 2021

Il Il JUUUlX &3 r = Il :: ::= Il = III Italia

1,27

Francia Germania UK Spagna Austria Belgio Svezia Grecia Irlanda Olanda Media -~ ---.......,.-~ ---v-- ---v- -------...r-- ---.. -----....,----- -------v--~ --v-- Uea28

2,29 2,98 1,72 1,30 2,84 2,24 3,41 0,69 1,72 2,16 2,07

Data 14-11-2014 Pagina 10 Foglio 2/2

~2~ti::~ ~1~- I

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 22: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 37

la Repubblica

lAro~

Scienziati per la pace la Fondazione Veronesi e il meeting alla Bocconi MILANO. Torna per due giorni, og­gi e domani, nell' aula magna del­l'università Bocconi, la conferen­za mondiale 'Science for Peace", promossa dalla Fondazione Um­berto Veronesi. Il tema è: la pace come condizione fondamentale del benessere. Tra i relatori, prIT venienti da tutto il mondo, ci sa­ranno ShrinEbadi (premio Nobel per la Pace 2003), Linda Bilmes ( docente di Politica pubblica alla Harvard University) e Arif Hu­sain ( economista a capo del WorldFood Programme).

Diverse sessioni della confe­renzaaffronteranno quelli chesIT no i maggiori ostacoli al raggiun­gimento di una pace stabile. Sra­. dicarelapovertàestremaelamal­nutrizione, rendere universale !'istruzione primaria, ridurre la mortalità infantile e combattere Aids, malaria e altre epidemie, l'immigrazione come strumento di sviluppo, lariformadelsistema carcerario. «Le guerre favorisco no solo le industrie che produco no armi -spiega Umberto Verll nesi - La guerra, per quanto straordinariamente proficua pel alcuni, non è mai un buon affare. 10 dimostrano le vicende mediIT rientali, dal conflitto afgano fino all'Is di oggi. Noi vogliamo ribadi­re con forza che la guerra è evita­bile ed è contraria ad ogni logica economica, scientifica eumàIla».

CI RIPRODUZIONE RISERVI'

Data 14-11-2014 Pagina 26 Foglio 1

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 23: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 38

LA STAMPA

La storia NADIAFERRIGO

tllander Ieri ha inviato la prima immagine E «accometato» dopo due rim ba Izi, e adesso una delle zampe sembra sospesa nel vuoto

Data 14-11-2014 Pagina 17 Foglio 1 /2

Conia sonda I collegamenti ora sono buoni Si trova in una zona molto accidentata e rocciosa forse un awallamento con illuminazione scarsa

Quanta Italia è aITivata sulla cometa il successo di Rosetta è nato in gran parte nel nostro Paese, grazie al rapporto tra industria e università

A salutare con orgoglio e un pizzico di sollie­vo il primo «accome­taggio» della storia c'è tantissima Italia.

Con Paolo Ferri e Andrea Acco­mazzo, scienziati alla guida della missione, sono centinaia i ricer­catori, tecnici e operai che hanno lavorato per costruire una navi­cella capace di arrivare puntuale all'appuntamento a 510 milioni di chilometri da noi.

Un successo firmato dall'Agen­zia spaziale europea e da quella

italiana, che dalla fine degli Anni Novanta a oggi ha seguito passo passo il coordinamento tecnico e scientifico tra istituti di ricerca, università e industria. Dai labora­tori Finmeccanica - Selex Es di Nerviano, in provincia di Milano, dove sono stati assemblati i pan­nelli fotovoltaici capaci di funzio­nare a bassa temperatura e inten­sità luminosa e la trivella dellander Philae che dovrà raccogliere i cam­pioni della cometa, a quelli di Cam­pi Bisenzio, altro laboratorio Selex, dove sono stati progettati il senso-

re per l'assetto stellare e la camera per la navigazione spaziale.

Due anni prima del lancio del 2004, la navicella è stata assembla­ta nei laboratori torinesi di Thales Alenia Space. Telespazio ha pro­gettato per Esoc il centro di con­trollo, simulando il sistema di co­municazione della sonda. A lavora­re con le aziende di Finmeccanica c'erano l'università di Padova, la Parthenope di Napoli, il Politecnico di Milano e l'Istituto di Astrofisica e planetologia spaziali di Roma Una scommessa di lO anni fa, vinta con appena 58 secondi di ritardo.

Autoritratto La prima imma­gine trasmessa

dallander: in basso a sinistra,

un dettaglio dell'arpione

sulla superficie della cometa

miliardi Il costo totale

della missione: in media ogni

cittadino europeo ha

speso 3,50 euro

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 24: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 39

Data 14-11-2014 Pagina 17 Foglio 2/2

LA STAMPA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 25: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 40

Data 14-11-2014 Pagina 13 Foglio 1

Timmermans ospite della Luiss: nuovo capitolo per la giustizia De Il CONVEGNO ROMA Il primo dicembre prossi­mo scade il periodo di transizio­ne, previsto dal Trattato di Lisbo­na, che segnerà un rafforzamen­to della Corte di giustizia euro­pea nell'area della libertà, dell~ sicurezza e della giustizia. «E l'inizio di un nuovo capitolo, o piuttosto la conclusione di uno passato», ha sottolineato il pri­mo vicepresidente della Com­missione europea, Frans Tim­mermans, in apertura della pri­ma delle tre conferenze del Con­siglio d'Europa che oggi termine­rà all'Università Luiss di Roma, e che nei prossimi mesi avrà come tappe Riga e Lussemburgo. Fer­mamente convinta che oltre al-

l'unione monetaria la Ue dovrà diventare «unione giurispruden­ziale», il pro rettore vicario della Luiss ed ex Guardasigilli, Paola Severino, ha auspicato che «si proceda con decisione sul fronte del riavvicinamento delle giuri­sdizioni, anche per evitare il peri­colo che la criminalità trasnazio­naIe attecchisca nei paesi le cui le maglie del presidio sono lar­ghe».

All'apertura dei lavori hanno partecipato il presidente della Corte di Giustizia Ue, Vassillos Skouris, il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia Giovan­ni Meli11o, il rettore della Luiss Massimo Egidi. A concludere la seconda parte dei lavori, oggi, sa­rà il ministro della Giustizia An­drea Orlando.

Cortei, in tutta Italia è allerta antagonisti

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 26: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Universita'

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 42

Data 14-11-2014 Pagina 36 Foglio 2/2 IL ,,"~MATTINO

-l'allarme 5mila iscritti saltati tutti i «tetti»

I dati non lasciano spazio a dubbi: 15mila iscritti contro i 1 0.551 programmati. le facoltà di medicina sono al collasso. I vincitori dei ricorsi (per molti si tratta di ammissioni con riserva che devono essere discusse) hanno di fatto saltare il numero stabilito dal Miur.lncerti i criteri che verranno scelti per il prossimo anno. Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha ipotizzato l'abolizione dei test con facoltà aperte a tutti e una selezione dura al primo anno sulla scorta del modello francese. Una ipotesi che preoccupai rettori: mancano profespazi adeguati per accogliere tutti.

caso

la Federico" Ci sono 350 immatricolati in più: nuove aule allestite nel complesso di Biotecnologie

l.

la Seconda Università 250 iscritti in più rispetto ai 440 previsti, i ricorsisti sono stati inseriti tutti a Caserta

"YcCCÀ~r,iìlllrl n'W, .:t.l.Jt.'''~

la denuncia Gli studenti contestano l'ennesima sperequazione: chi aveva i soldi è entrato

I laboratori Mancano i posti per garantire le ore necessarie fondamentali per la professione medica

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 27: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 51

la Repubblica Data 14-11-2014 Pagina 6/7 Foglio 1 /2

ElaminoranzaDemsispacca.BersanieD'Alema awertono: "Riprendiamoci il partito"

«Siamo con tutti e due i piedi nel partito, però la sinistra c'è e si farà sentire per creare un'alternativa a Renzi nel Pd». Pierluigi Bersani fa sentire la sua voce. L'accordo suljobs act non frena lo scontro interno. Anzi, lo amplifica. Perché l'inte­sa siglata in extremis da Spe­ranza e Damiano ha avuto un unico effetto: spaccare in tre la minoranza interna. Con i "trat­tativisti" decisi a rispettare il patto,icivatianiprontia nonvo­tare nemmeno la fiducia e gli al­tri che oscillano tra il sì alla fidu­cia e il no agli articolo più acu­minati.

Renzi, insomma, sembra in­cunearsi nelle difficoltà dell' op­posizione. Ma la risposta po­trebbe già esserci al convengo della prossima settimana a Mi­lano di Area riformista. E qual­cuno inizia già a parlare di un "tandem" destinato a riformar­si: quello tra Bersani e D' Alema.

Di certo tra gli "antirenziani" serpeggia il dubbio che, alla fi­ne, su Jobs Act e articolo 18 i cambiamenti siano assai meno di quelli sperati. Soprattutto te­mono di arrivare "disarmati" al­lo sciopero generale della Cgil del 5 dicembre. Sospetti che so­lo i "trattativisti" -da Speranza a Orfini e Damiano - non colti­vano: «Al premier abbiamo fat­to cambiare idea».

Certo le tre minoranze in questa fase cercano tutte di co­gliere il massimo dall'emenda­mento promesso dal governo. «È comunque -dicono - un pun­to messo a segno, perché il pre­mier-segretario ha dovuto prendere atto che non poteva blindare ilJobsAct usci todalSe­nato» e ha quindi aperto alle modifiche. Eppure la triparti­zione rischia di evidenziarsi presto con una spaccatura ma­nifesta.

Pippo Civati ad esempio co­nia l'hashtag "passodopopas­soindietro". E poi avverte: «Non vorrei che fosse uno specchietto per le allodole ... ». Non lo convin­cono le deduzioni di Speranza e

Damiano: «Le proteste del Nuo- lo che la minoranza non avreb­vo centrodestra sono un buon bemaivoluto.Latreguainterna indicatore che si va ormai nella è dunque molto fragile. Civati direzionegiusta».MaCuperloe nel fine settimana parteciperà Fassina nicchiano: «Guardia- aun'iniziativapoliticaconillea­mo al merito: l'articolo 18 non derdiSel,NichiVendolaeconil deve essere toccato affatto, al Tsipras. Ma sarà anche all'ap­massimo un "tagliando" e il puntamento milanese con Ber­reintegrodevevalereancheper sani che ha l'ambizione di rin­i licenziamenti illegittimi in saldare e unire la sinistra demo aziende in crisi». E a corrobora- Solo una speranza? Cuperlo e re la posizione c'è la pistola fu- Fassina non ci saranno. «Non mante degli emendamenti vado perché non mi hanno invi­elencati da Fassina, su cui do- tato», commenta Cuperlo. menica si comincia già a votare in commissione Lavoro.

Il governo ha fretta, la sini­stra dem non ne ha per nulla. La minoranza si gioca nei prossimi giorni il tutto per tutto. Domani a Milano, dunque, nella riunio­ne della corrente" Area riformi­sta", Bersani chiamerà alla ri­scossa la sinistra. Nessuna scis­sione, ma la scalata al partito sì. Non a caso è stato invitato a Mi­lano anche Nicola Zingaretti, il "governatore" del Lazio indica­to sempre dai sondaggi come l' anti Renzi possibile.

Eforsenonèuncasochemer­coledì scorso nella riunione del­la minoranza proprio Massimo D'Alema abbia chiarito che la "ditta" non si molla: «La batta­glia si conduce dentro il Pd ma basta con un partito che vuole

Italy's Post-it lu~elnJer

parlare solo al potere italiano». .1 \1 ! Nel frattempo Renzi si è assi­

curato un "sì", più o meno con­vinto almeno sulla fiducia. Il J obsAct tornerà quindi al Sena­to. «Renzi si è rimangiato la rot­tura dentro il Pd», osserva Da-vide Zoggia. Nessuno ha voglia nelle file dem di esasperare i to-ni per ora. Damiano, il presi-dente della commissione lavo-ro, che ha condotto appunto la trattativa con il ministro Polet-ti, con Filippo Taddei, respon­sabileEconomiadeIPd,conilvi-ce segretario Lorenzo Guerini e con Renzi stesso, è convinto che il risultato sia buono. «Non c'è solo l'articolo 18», continua a ri-petere, indicando i cambia-menti sulle questioni del de-mansionamento, dei voucher, dei controlli a distanza ma non più sulle prestazioni lavorative.

In cambio la sinistra dem ha dovuto ingoiare l'accelerazio­ne: ilJobsAct passa davanti alla legge di Stabilità, proprio quel-

D'Alema: "La battagliasi conduce dentro il Pd ma basta parlare solo al potere italiano"

IL PREMIER POSHT E I SUOI NEMICI Una pagina corredata di post-it: così il Financial Times racconta la sfida riformista di Matteo Renzi, riprendendo una definizione che il prem ier d i recente ha dato d i se stesso ("A volte mi sento un post-it perché devo ricordare agli italiani chi siamo"). "Solo lo sta Ilo dell'economia potrebbe bloccarlo - scrive il giornale della Citydi Londra -. Renzi ha molto supporto popolare, ma si è fatto tanti nemici. Tra loro il più combattivo è Landini della Fiom"

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 28: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 53

la Repubblica I

Data

Pagina

Foglio

14-11-2014 8 1 /2

licenziamenti disciplinari controlli e ammortizzatori ilJobsact cambia così FISSate le varie tipologie che prevedono la riassunzione Verso un innalzamentoa3,4 miliardi delle risorse peri sussidi

ROBERTO MANIA

ROMA. La riforma dell'articolo 18 entra nel Jobs Act. Per i licenzia­menti disciplinari dichiarati nulli daungiudice,saràprevistoilrein­tegro nel posto di lavoro. Tutela reale anche per quelli discrimina­tori, indennizzo monetario per i licenziamenti dovuti alla crisi eco­nomica dell'azienda. È questo il cuore dell'accordo raggiunto ieri all'interno del Pd. Dunque cam­bierà una parte della legge sulla riforma del mercato del lavoro perché laregolamentazionedeili­cenziamenti individuali ingiusti­ficati non sarà rinviata ai decreti attuativi (come il governo aveva intenzione di fare), ma diventerà parte integrante del testo in di­scussione alla Camera ( come chiedeva la minoranza del Partito democratico). TI testo dovrà poi tornare al Senato per una terza lettura, perché nella versione ap­provata da Palazzo Madama non c'era alcun riferimento all' artico­lo 18. L'esecutivo si è impegnato a varare ì decreti attuativi entro la fine dell'anno per permettere l'applicazione della riforma fin dal primo gennaio 2015 quando, con la legge di Stabilità, scatte­ranno pure gli sgravi contributivi

a favore delle nuove assunzioni a tempo indeterminato, le prime cioè con il cosiddetto ·contratto a tutele crescenti".

I LlCENZIAMETI DISCIPLINARI Di fatto, con l'intesa di ieri tra i

democratici si è parzialmente tor­nati all'impianto della legge For­nero del 2012. L'intenzione del governo è però quella di fissare in maniera più chiara possibile (ti­pizzazione, la chiamano ) icasinei qualiillicenziamentodisciplinare potrò essere dichiarato nullo dal giudice, cercando di azzerare i margini di discrezionalità del ma­gistrato. Per fare un esempio: un lavoratore licenziato dal proprio datore di lavoro con l'accusa di aver rubato, verrà reintegrato se il giudice dovesse accertare non solo che non aveva commesso il fatto ma anche che l'imprendito­re ne era perfettamente al corren­te. Un licenziamento nullo, quin­di, seguito dalla tutela reale per il lavoratore, cioè la riammissione. GLI ALTRI LICENZIAMENTI

Restano del tutto invariate, ri­spetto alle indicazioni che aveva fornito il ministro Poletti al Sena­to, le discipline per le altre due "fa­miglie" dilicenzi~enti:per quel­li discriminatori (per motivi di razza, religione o idee politiche,

per esempio) sarà previsto il rein­tegro; per quelli economici (per crisiaziendali) ilricorsoall'inden­nizzomonetariocrescenteinbase all'anzianità di servizio. In tutti i casi le innovazioni normative ri­guarderanno esclusivamente i neo assunti. Per gli altri lavoratori ai quali si applica attualmente l'articolo 18 dello Statuto dei la­voratori (nelle aziende con più di quindici dipendenti) non cam­bierànulla I CONTROLWI DISTANZA

C'è un'altra novità nell'intesa raggiunta ieri. Anche questa vie­ne incontro alle richieste dellami­noranza del partito: il controllo a distanza, indipendentemente dall' esistenza di un relativo ao­cordo sindacale, non riguarderà le persone, cioè ilavoratori, bensì gliimpiantì, gli strumenti per illa­voro in senso stretto. Secondo il governo questo era già chiaro nel testo approvato dal Senato ma poiché dallaminoranzadem veni-

va una richiesta dimaggiore chia­rezza, un emendamento ne fis­serà meglio i contorni. Non cam­bia, invece, il capitolo sul deman­sionamento: in casi di ristruttura­zione aziendale, il datore di lavo­ro, con la disponibilità del lavora­tore che così non perderà l'occupazione, potrà inquadrare a un livello inferiore il dipendente

senza ridurre però la retribuzio­ne.

PIU' RISORSE PER fiLI AMMORTIZZATORI TIgoverno sièimpegnato anche

incrementare le risorse destinate agli ammortizzatori sociali che sa­ranno progressivamente estesi a tutti i lavoratori, indipendente­mente dal rapporto di lavoro. 10 stanziamento potrebbe passare

dagli attuali 2 miliardi indicati nella legge di Stabilità a circa 3,4 miliardi, comprensivi dei 700 mi­lioni circa per la cassa integrazio­ne in deroga. Ma su questo biso­gnerà fare i conti con i "controllo­ri" di Bruxelles.

MENO CONTRAITI PRECARI Impegno del governo pure a

rafforzare il cosiddetto· disbosca­mento· dei contratti precari. Sal­teranno i collaboratori e le false partite Iva. Resteranno i contratti a tempo determinato tanto più dopo la liberalizzazione introdot­ta con il "decreto Poletti". L'inten­to della riforma è quello di fare del contratto a tutele crescenti la stradastandard per l'ingresso nel mondo del lavoro.

© RIPRODU2JONE RISERVATA

- -------------------------

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 29: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 54

la Repubblica Data 14-11-2014 Pagina 8 Foglio 2/2

I DISCIPLINARI Per i casi di licenziamenti disciplinari che il giudice può definire nulli (tipologia da individuare con precisione)sarà previsto il reintegro

I CONTROLLI I controlli a distanza saranno ammessi solo sugli strumenti di lavoro in senso stretto, quindi su macchinari ed impianti, non sulle persone

GLI AMMORTIZZATORI Le risorse per gli ammortizzatori sociali potrebbero passare da 2 miliardi a 3,4 compresi i 700 milioni per la cig in deroga

Pensando alle realtà industriali come Temi, Genova e Taranto, penso che occorrerebbe tenere quanto più possibile in casa i gioielli

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 30: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 55

I LA STAMPA I ;:::" 14-11-2014 2 1 /2

Jobs Act, trovato l'accordo nel Pd Sì al reintegro per i licenziamenti discriminatori e disciplinari senza giusta causa. Sciopero, sindacati divisi

CARLO BERTINI ROMA

Lo scarto matura dopo pran­zo, ma già la sera prima Ren­zi aveva dato un ok che gli consente di stringere i tem­pi: «Il primo gennaio entre­ranno in vigore le nuove re­gole sul lavoro: è un grandis­simo passo in avanti». Il go­verno lascia l'impianto im­mutato ma va incontro alla minoraIÌza del Pd: ok al rein­tegro per i licenziamenti di­scriminatori e per quelli di­sciplinari senza giusta' cau­sa: le cui fattispecie però, li­mitate al massimo per ridur­re la discrezionalità dei giu­dici, saranno specificate nei decreti attuativi. La media­zione sull'articolo 18 consen­te a Renzi di blindare i tempi in Commissione con l'ala si­nistra. E di correre: scontata la fiducia sul nuovo testo che sarà votato il 26 novembre alla Camera. E che dovrà tornare al Senato per un tim-

bro finale: anche in quel caso i tempi saranno garantiti da un altro voto di fiducia.

Alle quattro del pomerig­gio scendono insieme dallo scalone che porta al piano terra i tre artefici della me­diazione, Lorenzo Guerini, Filippo Taddei e Matteo Orfi­ni, reduci da un summit con tutti i membri Pd della Com­missione Lavoro. La fumata bianca consente alla sinistra Pd di uscire dall'angolo. La sera prima il capogruppo e leader dei quarantennni di Area Riformista Roberto Speranza ha convinto Renzi a recepire l'accordo faticosa­mente raggiunto a fine set­tembre dalla Direzione Pd. «Matteo, fidati di questa area che non sarà mai ren­ziana, ma che si carica della sfida del governo che è anche la tua, noi siamo leali». Qual­che ora dopo, finita la Dire­zione sulla legge elettorale, è Orfini a tornare alla carica con Renzi. Ai tre ambascia-

tori, riuniti con Damiano, Speranza e gli altri membri della commissione, ci vogliono tre ore per chiudere nei detta­gli la partita. E per questo quando si materializzano pos­sono sorridere, Guerini dice come stanno le cose. «Abbia­mo definito un punto di incon­tro sul reintegro per i licenzia­menti discriminatori e per i li­cenziamenti disciplinari ingiu­sti, una specifica sul controllo a distanza che significa che non puoi mettere una teleca­mera sulla testa del lavorato­re. E abbiamo preso l'impegno a reperire ulteriori risorse per gli ammortizzatori sociali e un coinvolgimento delle Com­missioni parlamentari nella stesura dei decreti attuativi».

Ma appena si chiude un fronte a sinistra, se ne apre uno a destra: esplode la rabbia degli alleati Ncd, Sacconi e la De Girolamo chiedono un vertice di mag­gioranza. «La Direzione del Pd non è l'ombelico del

Come cambierà l'articolo 18 Gli obiettivi raggiunti dalla minoranza del partito

Ucenziamenti discriminatori _ Abolita l'ipotesi che in ca­so di licenziamento discrimi­natorio al lavoratore sarà cor­risposto soltanto un risarci­mento monetario. Il nuovo ac­cordo prevede il reintegro sul posto di lavoro.

Ucenziamento disciplinare _ Tramontato anche in que­sto caso il risarcimento moneta­rio. AI lavoratore licenziato per motivi disciplinari ingiusti spet­terà il reintegro sul posto di iavo­ro. Potrà essere licenziato solo per motivi disciplinari giusti.

No alla delega in bianco _ La minoranza del Pd è riu­scita ad aggirare la delega in bianco al governo (che Fassina aveva definito «non firmabi­le») anche se le varie fattispecie di licenziamenti saranno speci­ficate nei decreti attuativi.

mondo», partono all'attac­co gli alfaniani. che il pre­mier però conta di riporta­re a più miti consigli.

Nel frattempo alla Camera la minorapza Pd rischia pure di spaccarsi. Cuperlo frena, «dobbiamo vedere il testo pri­madi decidere». Fassina incas­sa iI «cambio di rotta: hanno capito che una parte significa­tiva del Pd non avrebbe votato una fiducia su una delega in bianco». Ma i duri e puri sono in imbarazzo. Speranza è sicu­ro di recuperarli, primo tra tut­ti Bersani che con i suoi ricono­sce iI primo risultato portato a casa. Renzi così facendo dà an­che un segnale distensivo che mira a dividere i sindacati, già spaccati sullo sciopero genera­le della Camusso. «Sciopero proclamato prima del tempo», accusa iI neosegretario della UiI Barbagallo. In sintonia con la Cisl, che non intende seguire la Cgil sulla linea di attacco frontale al governo. La FurIan è dura: «Il 5 dicembre la Cgil sarà sola, così divide iI mondo del lavoro. Noi non ci saremo».

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 31: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 56

LA STAMPA Data 14-11-2014 Pagina 2 Foglio 2/2

"Rete più estesa" di tutele ma resta l'addio all'articolo 18

ROBERTO GIOVANNINI

e Cosa lyrev('f!e tilllx,;R(J Reuzi-rniuomnza "711 .lobI) Premettiamo che per ades­so ancora non c'è alcun te­sto di uno o più emenda­menti che dovrebbero modi­ficare la (stringatissima) de­lega legislativa. Dalle di­chiarazioni dei protagonisti sappiamo che le modifiche inseriranno i contenuti del­l'ordine del giorno approva­to il 29 settembre dalla Dire­zione del Pd. Si parla però anche di modifiche non con­tenute nell'Odg, come sul controllo a distanza, che ri­guarderà non i lavoratori ma gli impianti. Per saperne di più dovremo aspettare.

silmlfadi (!ambiamenli ""'''''·UI.U

libertà lÙ'lfllzif!Jllefi!O prmfft.1SSa

tlalpremier? Assolutamente no, è la rispo­sta alle due domande. I cam­biamenti di maggiore impat­to riguardano una più drasti­ca sforbiciatura delle forme di lavoro atipico e precario, e l'aumento delle risorse per i loro ammortizzatori sociali. La prima misura è facilmente attuabile, per la seconda bi­sognerà trovare le risorse.

O La prima not,"ifLì è dllrtque Xl!.flli wmnortizzafort ffocialL (h3;(J mmbù!?

Nell'Odg si parla di «una rete più estesa» di tutele, sia per i precari che per i disoccupati. In teoria, servirebbero risor­se aggiuntive rispetto a quel­le inserite nella Legge di Sta­bilità.

i La delega lascia intendere che l'unica fattispecie che sal­terà sarà quella del co.co.pro. Il Pd aveva invece ipotizzato una più ampia «riduzione del-

la Cgil sarà da sola in piazza il 5 dicembre per lo sciopero nazionale

le forme contrattuali». e

PaJJ.'ifialllO ai ficellzimTfLmli il (':(mfralto {<(t

Assolutamente no. Un lavoratore di un'azienda con più di 15 dipen­denti licenziato prenderà un'in­dennità economica dal suo datore di lavoro, non oggetto di trattativa. Quanto, lo diranno i decreti dele­gati. La reintegra - obbligata per i licenziamenti «discriminatori» -potrebbe tornare solo per i licen­ziamenti disciplinari ingiustificati.

Nessun imprenditore dirà mai che licenzia per le idee politiche

o l'orientamento sessuale del di­pendente, cosa proibita da legge e Costituzione, ma lo defini­rà «economico». Non è chiaro se spetta al lavoratore o meno dimostrare il contrario. In ogni caso maternità, malattia, credo religioso e affini non possono es­sere causa di licenziamento.

o E che (IL'calle c;(m i lieert­?HU!l{JJtJfl dilidpliuari? Sulla base delle anticipazioni dell'accordo Renzi-mmoranza,

qui ci sarà una novità, e sarà con­sentito - per alcune fattispecie, però, non per tutti i casi di licen­ziamento disciplinare - al giudice di stabilire che il lavoratore pos­sa riavere il suo posto, qualora il licenziamento risulti ingiustifi­cato o sproporzionato alla man­canza commessa. Quando un'azienda licenzia qualcuno con un'accusa disciplinare, oggi con le regole della riforma Fornero, non sempre è un giudice a dire se l'accusa era fondata o meno, e se la sanzione è proporzionata. In alcuni casi prevalgono infatti le regole stabilite nei contratti col­lettivi. Con il Jobs Ad, intanto, la prima novità sarà che un giudice interverrà sempre, e di norma concederà solo un'indennità eco­nomica nei casi non giustificati. Con le novità concordate ieri nel Pd - ma che non sono gradite al Nuovo Centrodestra - per alcu­ne tipologie di situazioni il giudi­ce potrà prevedere anche il recu­pero del posto di lavoro.

No. Secondo il governo non c'è nessun ritorno mascherato del­l'articolo 18, perché i licenzia­menti disciplinari - peraltro re­lativamente pQchi - saranno de­finiti in modo chiaro.

Jobs Ad, lrovalo l'accordo nel Pd " '"' p~ ~ '"' "H , TI m ,òi~ trltruU"KC1Z'!ll~t" ca ~,SClOjlC1~ 1'![(\.'lC ,,,fi',,,

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 32: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 57

Data 14-11-2014 Pagina 4 Foglio 1 /2

Intesa con la minoranza dem, ci sarà il reintegro anche per i licenziamenti disciplinari

Jobs act., il Pd riapre i giochi Ma Ncd non ci sta e chiede un vertice di maggioranza

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Niente muro contro muro. Sul Jobs act Matteo Renzi apre alla minoranza in­

terna del Pd. Il testo usci­to dal senato, a dispetto di quanto annunciato solo pochi giorni fa dal governo, alla ca­mera non verrà blindato con il ricorso al voto di fiducia, ma sarà modificato. In parti­colare per quanto riguarda il contestato articolo 18, ossia la disciplina dei licenziamen­ti senza giustificato motivo. La modifica più importan­te, il ripristino del reintegro anche per i licenziamenti di­sciplinari, così come chiedeva la sinistra demo Ma a questo punto si riapre l'in-tera partita, con Ncd che fa la voce grossa e dice no a rivedere i licenziamenti.

A dare la notizia del cambio di passo è stato il capogruppo dei deputati pd, Ro-berto Speranza, in queste settimane sempre più calato nella parte di pon-tiere tra la sinistra interna e i renziani: «Non ci sarà la fid u-cia sul testo uscito dal senato ma ci sarà un lavoro in commissione alla camera. Si riprenderà l'or­dine del giorno approvato in direzione». Ed era quanto chiedeva la minoranza che aveva lavorato a un ammor­bidimento dei contenuti della legge delega nella direzione del partito e che al senato però aveva dovuto accettare che quell'intesa rimanesse fuori dall'articolato della delega. Ma in commissione lavoro alla camera i rappor­ti di forza sono ribaltati, la maggioranza Pd è di sinistra, a partire dal presidente del­la commissione, Cesare Da­miano. Trovare un'intesa è stato così inevitabile.

L'accordo è stato frutto di un compromesso faticoso in casa dem, così lo racconta

Stefano Fassina, tra i le­ader della minoranza, che ha chiarito: «Non avremmo votato la fiducia su una de­lega in bianco. Noi non vo­gliamo rallentare le riforme, però vogliamo migliorarle». Aggiunge Damiano: «L~ mediazione è un fatto poh­tico rilevante che migliora la delega, valorizza il ruolo del lavoro parlamentare e premia la tenacia unitaria della commissione lavoro della camera». In serata, interviene anche il premier Renzi: «Quello che sta emer­gendo nella mediazione sul .Jobs act è tutto quello che è stato deCISO nella dIrezIOne del Pd. Bene così, andiamo avanti».

Ncd e Scelta civica, spine nel fianco del Jobs act

Ma se da un lato il Pd si ricompatta, dall'altro la mag­gioranza vive nuove giornate di tensione: il Nuovocentro­destra non ci sta a modifica­re l'equilibrio raggiunto sul Jobs act al senato. «La delega non si tocca, non siamo di­sponibili a rivedere il tema dei licenziamenti», scan­disce piccato il presidente della commissione lavoro di Palazzo Madama, Maurizio Sacconi, Ncd, «serve un ver­tice di maggioranza». E rin­cara la dose la capogruppo N cd alla camera, N unzia De Girolamo: «Il parlamento non può essere il luogo che ratifica le decisioni del Pd». Un primo faccia a faccia con il ministro dei rapporti con il parlamento, Maria Elena :Boschi non pare essere sta­to risol~tivo, «continuiamo a trattare», dice Sacconi. «Scel­ta civica ribadisce la propria non disponibilità ad avallare decisioni che rendano meno chiaro e netto il senso e il contenuto della riforma», dice il senatore di Sc Pietro Ichino, tra i padri dell'at­tuale versione della delega, «ogni passo indietro equi­vale a rimanere in mezzo al guado». Per ricucire l'intesa con Ncd e Sc, il governo pun­ta a definire in modo molto stringente le fattispecie per

il reintegro. «La definizio­ne, da parte del gruppo Pd della commissione lavoro della camera, delle posizioni che saranno sostenute sugli emendamenti al Jobs Act rende certa l'approvazione del provvedimento nei tem­pi richiesti dal governo e ne conferma i contenuti», prova a smussare il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, «dall'inizio di gennaio» si po­trà «utilizzare il contratto a tempo indeterminato a tute­le crescenti, un contratto più flessibile sia in ingresso che in uscita, più certo e sempli­ce sotto il profilo normativo e più conveniente, a seguito della previsione, in legge di stabilità, della decontribu­zione triennale per le nuove assunzioni a tempo indeter­minato». A fare una valuta­zione più politica è il sotto­segretario alla presidenza, Graziano Delrio: «Ci sono molti argomenti»perchè la maggioranza resti insieme», la riforma del Jobs Act, «ha una sua stabilità, serve al Paese e sono sicuro che sarà approvata nei tempi presta­biliti».

cgil: resta lo sciopero Cisl: decisione sbagliata

lo che accade il giorno dopo lo sciopero che ci interessa; per ottenere i risultati vanno fatte altre cose. Camusso non ha fatto la mossa giusta. Noi

non ci saremo». A chi chie­deva alla Camusso se l'as­senza della Cisl indebolisca la mobilitazione, la leader Cgil ha risposto piccata: «La vera debolezza penso sia il fatto che di fronte a scelte che manterrebbero il paese in una condizione di recessio­ne ed di attacco ai diritti del lavoro, non si reagisca».

Tensioni nella Capitale, centro immigrati trasferito

È iniziato il trasferimento dei rifugiati del centro im­migrati di Tor Sapienza, alla periferia est di Roma, preso di mira da pro-teste dei residenti ed anche da un tentati-vo di assalto. L'ultimo episodio di violenza ieri quando il centro è stato bersagliato di bottiglie. Il trasferi-mento è cominciato con lo spostamento dei minori non accom­pagnati. Gli ospiti del centro sono in tutto 72 ed i trasferiti per ora sono 36. Verran-

Il Jobs act è uno dei pila- no smistati in altri stri su cui si regge lo sciopero centri del Comune. A proclamato dalla Cgil contro decidere e gestire il il governo per il prossimo 5 trasferimento il sinda­dicembre. Le modifiche che il co, Ignazio Marino. I Pd ha concordato di apporta- fatti di ieri hanno ac-re alla riforma non sembrano celerato una decisione però smontare affatto la lea- che era nell'aria: lanci der Susanna Camusso, che di bottiglie e pietre spiega: «Ma come si fa a de- hanno di n~ovo ~~pi­terminare un'attenzione, un -~ l'edificio che ospita gh im­rapporto di forza diverso con migrati, dando la stura a uno il governo se non attraverso scontro anche tra i residenti e lo sciopero? In piazza saremo le forze dell'ordine schierate tantissimi per rappresentare davanti alla struttura: «Difen­in maniera non violenta il di- dete noi non loro perché noi vi sagio dei lavoratori». La sta- paghiamo le tasse e lo stipen­gione di mobilitazione della dio». Musica per le orecchie di Cgil insomma si è aperta e Matteo Salvini, leader della non si chiude. E sulla scel- Lega: «Questo è il fallimento ta di andare allo sciopero dello stato e di un certo modo generale, la Camusso batti- di amministrare la cosa pub­becca a distanza con Anna- blica. Purtroppo la politica maria Furlan, segretario dell'immigrazione incontrol­della Cisl, che all'iniziativa lata porta anche a queste re­invece si è opposta, ~<non è azioni, anche se la violenza lo strumento adatto. E quel- non si giustifica mai».

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 33: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 58

Ruby bis, pene ridotte

Sei anni e un mese di carce­re a Lele Mora, tre anni a Ni­cole Minetti e quattro anni e dieci mesi a Emilio Fede. È il verdetto pronunciato dai giudici della Corte di appello di Milano nel processo Ruby bis. In primo grado, Fede e Mora erano stati condannati a 7 anni, e Minetti a cinque. I giudici della Corte d'Appello hanno ridotto la pena a Ni-

cole Minetti perché le hanno riconosciuto le attenuanti generiche, che in primo grado non erano state concesse. In questo modo, spiega il suo le­gale, l'ex consigliera regionale «eviterà il carcere», sempre che la sentenza venga confer­mata dalla Cassazione. Inve-

ce a Mora è stata riconosciuta la continuazione tra i reati di cui era accusato, per i quali è stata ribadita la colpevolezza,

e la condanna già subita per la bancarotta fraudolenta di una delle sue società. Infine, Fede è stato in parte assolto dalle accuse e uno dei reati di cui rispondeva è stato riquali­ficato in un altro che prevede una pena più lieve.

Isis, il Califfato arriverà fino a Roma

La campagna militare della coalizione a guida Usa contro

Data 14-11-2014 Pagina 4 Foglio 2/2

l'Isis «sta fallendo», il Califfa­to si è «esteso in Arabia Sau­dita, Yemen, Libia, Egitto e Algeria» ma <<la marcia dei mujahidin continuerà finché non arriveremo a Roma». È il contenuto di un messaggio audio diffuso dal gruppojiha­dista con la presunta voce del leader Abu Bakr al-Bagh­dadi, in risposta alle notizie circolate nei giorni scorsi di una probabile morte.

----©RiproduzwTIE rn.ervata-II

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 34: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 59

Fisco da azzerare Domanda. Andrea

Camporese,.pl"esidente dell' Adepp, quali novi­tà dal dibattito parla­mentare in·merito alle rendite delle Casse?

Risposta. È stato di· ehial'ato ammissibile un emendamento sottoscritto da parlamentari del Pd, di N cd e di Forza Italia che mantiene la tassazione al 20% rendendo stabile la norma precedente che ha effetto solo per il 2014. Le aperture sul tema di diversi esponenti del go­verno fanno speliate che il problema sia stato va­lutato con pÌù attenzione. D'altro canto la copertura necessaria stimata è di 40 milioni di euro annui, una cifra che ci appare del tut­to compatibile. Restiamo convinti che un azzera­mento della tassazione, come avviene nella stra­grande maggioranza dei

Paesi europei d<lve si tas­sa solo la pensione-secon­do gli scaglioni di reddito, sia la strada corretta. La graduale diminuzione della tassazione sulle ren­dite dei nostri patrimoni, associata a una strategia di politica industriale na­zionale, porterebbe a un

aumento dei benefici.

D. Le Casse a soste­gno della crescita del Paese: in questi mesi Se n'è parlato molto, È confermato il vostro impegno? Se sì con che dotazione e con quali obiettivi?

R. L'assemblea dei pre­sidenti Adepp ha confer­mato l'intenzÌone di ge­nerare un fondo chiuso a maggioranza di inve­stitori istituzionali pre­videnziali ritenendo che si tratti di un valore per gli iscritti e per il Paese.

Dimostriamo così una re­sponsabilità importante che supera e rende valo­re comune il tema della tassazione. Altri stati europei stanno seguendo la stessa strada, l'Ocse e l'Unione europea solleci­tano fiscalità di vantaggio sugli investitori di lùngo periodo. La speranza è che il dialogo con il go­verno continui: autono­mia, responsabilità, tas­sazione sono tasselli che possono andare insieme in un nuovo patto per il futuro della previdenza privata.

D. Welfare e lavoro: quale contributo da parte delle Casse a un nuovo sistema di am­mortizzatori per i pro­fessionisti?

R. Il sistema spende oltre 500 milioni di euro l'anno, senza ricevere al·

Data 14-11-2014 Pagina 31 Foglio 1

cun contributo pubblico, sul versante del welfare. Polizze sanitarie, aliquote agevolate, mutui, prestiti, iniziative di sostegno ai giovani professionisti. Il ventaglio si allarga pro­prio nella consapevolezza dell'urgente necessità di sostenere l'intero ciclo la­vorativo, non limitandosi all'erogazione di pensio­ni che in futurosaranIlo sempre più sostenibili in termini economici, ma sempre meno adeguate in termini di assegno. Que­sta spinta sottrae costi allo stato, rende concreto un rapporto virtuoso di sussidiarietà, permette di dare risposte ai giova­ni professionisti in grave difficoltà. Serve un muta­mento di prospettiva cul­turale. Le professioni sof­frono, non sono una casta, rischiano in proprio e si autofinanziano i sistemi di protezione. ,Meritano rispetto.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 35: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 60

Data 14-11-2014 Pagina 31 Foglio 1

L'annuncio del sottosegretario: dal dibattito parlamentare indicazioni importanti

Rendite, il governo ci ripensa La tassazione deve tenere in conto la finalità previdenziale

Pagina a cura DI IGNAZIO MARINO

Il governo è pronto a riva­lutare l'innalzamento della ta'isazione, dal 20 al 26%, delle rendite finanziarie

delle Casse di previdenza. In fase di conversione del disegno di legge di stabilità, è stato il sottosegretario all'economia Pier Paolo Baret­ta a lanciare un segnale concreto di apertura con un messaggio mandato ai peri­ti industriali riu­niti in congresso a Roma fino a sabato. «Credo», ha spiegato nella sua missiva, «che il dibattito par­lamentare che si sta sviluppando porterà a una maggiore consa­pevolezza circa il fatto che que­ste rendite non possono essere considerate, anche ai fini della tassazione, come tutte le altre rendite finanziarie data la loro finalità esclusivamente previ­denziale. Personalmente», ha assicurato, «mi sto adoperando in questa direzione e, tuttavia, non credo che gli interventi sulla tassazione debbano met­tere a rischio la nascita di un Fondo per la crescita dell'eco­nomia del paese. Tale Fondo del resto, avrà una propria

convenienza intrinseca che consentirà l'accesso ad inve­stimenti connessi alla natura e alle finalità di fondi e casse. Essi saranno coinvolti nelle scelte di investimento e par­teciperanno attivamente alla loro determinazione. In questo ambito si sta muovendo il con­fronto che il governo ha avviato con le casse di previdenza degli

ordini professio­nali e con i fondi pensione negozia­li. La dimensione degli investimen­ti realizzati da queste strutture è impressionante: circa 140 miliardi di euro investiti al 90% in debito pubblico, metà italiano e metà di altri paesi. Un flusso annuale di circa 15 miliardi. La destinazione

definitiva di queste risorse è quella di assicurare una pen­sione dignitosa agli associati e dobbiamo riconoscere il merito di promotori e amministratori che hanno garantito una ge­stione oculata ed efficace. Se solo il 10% in più di queste risorse», si è appreso ancora dal messaggio di Baretta, «si orientasse verso l'economia reale, si tratterebbe dell'equi­valente di circa 1 punto di PiI, una quantità finanziaria compatibile con le risorse e

le finalità di fondi e casse ma straordinariamente importan­te per il Paese. Sia le casse che i fondi si sono detti disponibili ad accettare questa sfida nel presupposto, comunemente condiviso, che non si tratta di un obbligo, un prestito forzoso, ma una libera scelta fondata su valutazioni di merito». A proposito del sostegno delle Casse al sistema economico, il presidente dell'ente di pre­videnza dei periti industriali, Valerio Bignami, ha detto: «Un risparmio in termini di minor imposta dovuta sarebbe fun­zionale a disporre di maggiori risorse da investire per mettere in moto l'economia. Di quanto stiamo parlando? 11 rispannio fiscale (ad esempio dal 20% al 13% di tassazione) sarebbe pari a circa 58 milioni di euro, relativo a tutto il sistema pre­videnziale obbligatorio privato. 158 milioni di euro», ha conti­nuato, «possono attivare, a loro volta, investimenti nell'econo­mia reale per complessivi 196 mln di euro: i risultati della ricerca Ance-Istat evidenziiillo infatti come per ogni milione investito si genera una rica­duta complessiva nel sistema economico di 3,374 milioni di euro (58x3,374=196). A que­sto punto, oltre a svolgere la loro funzione previdenziale, gli enti di previdenza privati potrebbero dare il loro con­tributo per rimettere in moto l'economia italiana».

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 36: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 61

Dalla legge di Stabili­tà 2015 ai nuovi dati sulla disoccupazione e sul perdurante calo

della produzione industriale: abbiamo voluto sentire le opi­nioni del presidente nazionale Anel Francesco Longobardi sulle ultime vicende che hanno riguardato da vicino il mercato del lavoro.

Domanda. Presidente, cosa ne pensa della manovra di stabilità, sni nuovi incentivi per le nuove assunzioni.

Risposta. Ben vengano i nuovi incentivi, ma la mia convinta impressione è che non ne conseguirà occupazione ag­gi untiva rispetto a quella che le imprese avevano già individua­to. Certo, in luogo di una nuova assunzione si prediligerà il ri­corso alla nuova decontribuzio­ne, ma nulla di nuovo: al datore di lavoro non può più bastare uno sgravio triennale rispetto ad un rapporto a tempo inde­terminato decisamente più lungo e più impegnativo per entrambe le parti. Ho l'impres­sione che si è già perso il centro del vero problema, che l'Anel va riproponendo da tempo: è il costo del lavoro complessivo che deve essere drasticamente aggredito. TI datore di lavoro ha bisogno di un orizzonte decisa­mente più lungo del triennio,

Data

Pagina

Foglio

14-11-2014 32 1

Il presidente dell'Ancl commenta gli ultimi provvedimenti in materia

Lavoro, nulla di nuovo Longobardi: servono misure più incisive ha bisogno di progettare ben più in là in termini di risorse umane. Altro che tre anni di decontribuzione. Necessita un costo del lavoro drasticamen­te più basso, decisamente più basso per investire in ·nuova forza lavoro. Le politiche di sgravi contributivi temporanei hanno fatto il loro tempo, sono ormai vecchie. Stupisce vedere un governo che tende al nuovo adottare strumenti ormai deci­samente datati.

D. Il nuovo incentivo non sarà replicabile in caso di as­sunzione da altro datore di lavoro dello stesso lavoratore per il quale si è già usufruito della agevolazione: unamisu­ragiusta?

R. Una misura assurda: a parte il fatto che ho già l'im­pressione convinta che l'in­centivo sarà collegato al solito sistema di incremento dell'oc­cupazione aziendale, Ula ecc., ma sono molto perplesso sul fatto che un lavoratore che è stato oggetto di assunzione agevolata presso un primo da­tore di lavoro, non possa essere assunto presso un secondo da­tore se la prima ha comportato l'agevolazione. Quali strumenti ha il nuovo datore di lavoro per controllare tutto ciò? Che colpa ha il lavoratore per essere stato assunto una prima volta in ter-

mini agevolati e non poter esse­re assunto una seconda volta? Una condanna per il lavoratore alla prossima disoccupazione.

D. Parliamo di apprendi­stato: il recente intervento legislativo produrrà effetti positivi?

R. Un'altra semplificazione solo di facciata. Continueranno a calare i datori di lavoro che ricorreranno a tale contratto, anche perché lo stesso decreto 3412014 pone in concorrenza il contratto a tempo determina­to acausale e l'apprendistato. Con tutti i lacci e lacciuoli che le regioni sono state maestre a inventarsi, con tutte le assurdi­tà delle differenze tra le legisla­zioni regionali, sarà prediletto il contratto a tennine acausale, così privilegiando la precarietà invece che l'investimento nelle giovani risorse umane e nella formazione di nuova forza la­voro. Lo vedremo presto, non appena saranno disponibili i nuovi dati del Ministero del lavoro sulle comunicazioni ob­bligatorie. Se dovessi vincere la scommessa, è evidente la mio­pia assoluta del legislatore.

D. Preannunciato il nuovo contratto a tempo indetermi­nato a tutele crescenti: sarà risolntivo?

R. Ho seri dubbi. Innanzitut­to il contratto a tutele crescenti

non ha dato granché di risultati in altri stati europei che l'han­no già adottato da tempo. Per il resto, bisogna ancora capire quali sono le tutele crescenti, visto che la delega legislativa è molto ampia e pressoché in­definita. Ho l'impressione che si sia ancora molto distanti dalle vere realtà aziendali, quelle che i Consulenti del La­voro toccano con mano tutti i giorni. Il datore di lavoro non si alza la mattina con l'incubo del licenziamento, ma lavora per produrre, per vendere, per espandersi, per crescere e per combattere l'aggressione fiscale e contributiva. Questa è la real­tà, altro che le tutele crescenti. Sinché il legislatore di turno si appassiona alle questioni teoriche e di principio, questa economia rimane al palo.

D. In conclusione parliamo di disoccupazione giovanile: un vero problema generazio­nale

R. Le più recenti legisla­ture hanno sempre gridato allo scandalo rispetto ai dati crescenti del disagio sociale e della disoccupazione giovanile; ciascuna ha avuto una risposta politica, ma nessuna è stata ri­solutiva. Pannicelli caldi. An­che la recente iniziativa della Garanzia Giovani, ho timore che sia un flop che brucerà

milioni di euro di paternità europea. Non ho sentito mai nessuno dei nostri esponenti politici di tutti i colori, mani­festare (perlomeno) la forte preoccupazione riguardo al si­stema previdenziale prossimo venturo, che soffrirà di un paio di generazioni che non hanno versato un euro di contributi e che bisognerà pur accudire con il sistema del welfare. Si gira la faccia dall'altra parte, per evitare il problema, attuale e futuro. Ci stanno costruendo un sistema sociale che andrà ancora in forte depressione, con crisi economiche ricorrenti e pressochè strutturali, di siste­ma.1l nostro mercato del lavoro è completamente da rifondare, non può essere sufficiente al­cun parziale aggiustamento. E una rincorsa continua a questo o quel provvedimento, che ri­mane puntualmente disorga­nico, parziale, spesso caotico e dispersivo di risorse ..

Pagina a cura DELL'UFFICIO STAMPA

E RELAZIONI ESTERNE

DELL'ANcL,

AsSOCIAZIONE NAZIONALE

CONSULENTI DEL LAVORO

Tel.06/5415742 www.anclsu.com

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 37: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 62

Modifiche al Jobs act il Pd trova l'accordo Ncd: governo a rischio ~ Reintegro per licenziamenti disciplinari Renzi: tempi certi, riforma per fine anno

ROMA Intesa nel Pd sull'articolo 18, il Jobs act cambia. Vengono introdotti i licenziamenti disci­plinari per i quali l'articolo 18

permane, e vengono stanziate più risorse per gli ammortizza­tori sociali. Di fatto, sono i pun­ti che la minoranza del Pd ave­va richiesto a Renzi per poter

I

Data

Pagina

Foglio

14-11-2014 6/7 1 /2

votare il testo. Il premier: «Tempi certi, riforma per fine anno». Ma intanto insorge l'N­cd: «Governo a rischio».

Bertoloni Meli, Conti e Franzese alle pago 6 e 7

Art.18, intesa nel Pd: la delega cambierà L'Ncd insorge «Governo a rischio» ~ Accordo a sinistra: nuovo testo poi la fiducia. Alfaniani in trincea poi Sacconi vede Lotti. Premier sicuro: grandissimo passo avanti

Il CASO ROMA Alla fine fu accordo. Il.Jobs act cambia. Vengono introdotti i licenziamenti disciplinari per i quali l'articolo 18 permane, e vengono stanziate più risorse per gli ammortizzatori sociali. Di fatto, sono i punti che la mino­ranza del Pd aveva richiesto a Matteo Renzi per poter votare il testo senza turarsi il naso o, peg­gio, senza dover rincorrere dissi­denti vari e tiratori franchi, pun­ti approvati in un documento fi­nale della direzione demo «Sia-

mo soddisfatti, ora si può proce­dere», si leggeva sul viso a Cesare Damiano, il presidente della commissione Lavoro, nonché a Roberto Speranza, il capogrup­po, che più di tutti si è dovuto prodigare per assicurare il voto compatto dei deputati al provve­dimento, visto che i parlamenta­ri dem attuali sono stati eletti nella gestione bersaniana.

Ma chiusa la falla a sinistra, ecco che si apre a destra. Insorge l'Ncd, alleato di governo, che per bocca dell'ex ministro Sacconi dice chiaro e tondo «non ci stia­mo», attacca il Pd «che crede di

risolvere i suoi problemi scari­candoli sul Parlamento», e chie­de un vertice urgente, di maggio­ranza, pena l'uscita del partito di Alfano dalla medesima.

Il GELO DI BOSCHI Il vertice viene bocciato sul na­scere dalla ministra Boschi (<<non ce n'è alcun bisogno»), e viene sostituito da un incontro a palazzo Chigi tra lo stesso Sacco­ni, Nunzia Di Girolamo capo­gruppo Ncd, e il sottosegretario Luca Lotti accompagnato da Taddei, responsabile pd per l'economia (il premier Renzi è in

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 38: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 63

viaggio alla volta dell'Australia). Al termine, ribellione non rien­trata: «Ci dobbiamo tornare a ve­dere». Ma il sottosegretario Gra­ziano Del Rio, uscendo a sua vol-ta da palazzo Chigi, spiegava tranquillo: «La forma decisa sul Jobs act mi pare molto buona, ci sono molti argomenti perché la maggioranza resti insieme».

E' stato Matteo Renzi in perso­na a volere l'intesa con la mino­ranza e a lavorare per arrivarci. Subito dopo la direzione dell'al­tra sera, quella conclusasi senza votazioni (ora si capisce perché, era in gestazione l'accordone), il premier-segretario si è riunito con il vice Guerini, il presidente Orfini e i due capigruppo Zanda e Speranza. «L'importante è ri-

spettare i tempi, senza stravolge­re il provvedimento», il suo man­dato. La minoranza dialogante (ormai la gran parte) non aspet­tava altro, la palla è passata subi­to ai referenti in Parlamento, al­tra riunione con i componenti dem della commissione Lavoro, e !'intesa definitiva è stata trova­ta nel primo pomeriggio. I tempi, dunque. Il Jobs act verrà modifi­cato nel testo approvato al Sena­to, ma sarà poi assicurato il ri­spetto dei tempi per essere ap­provato entro l'anno, in modo da essere operativo dal lO gennaio del 2015. «E' un grandissimo pas­so avanti», ha benedetto Renzi da Bucarest, in una pausa del viaggio alla volta della terra dei canguri. Scompare anche l'ipote-

Data 14-11-2014 Pagina 6/7 Foglio 2/2

si di ricorrere alla fiducia, a me­no di incidenti di percorso allo stato non messi nel conto. «L'ac­cordo è sicuro, soprattutto al Se­nato, blin-da-to», scandivano dal­Ia presidenza del gruppo di Mon­tecitorio. La grande intesa lascia fuori solo alcuni singoli del Pd, gli irriducibili, abbandonati anche dal resto della compagnia. Si chia­mano Stefano Fassina e Pippo Ci­vati. «Non voterò una delega in bianco. E' una questione che ri­guarda i diritti dei lavoratori, non si possono dare deleghe in bianco al limite della costituzionalità», il no di Fassina. Punta i piedi anche Cuperlo, ma non viene indicato tta i possibili esponenti pronti al­l'abbandono.

Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA

BUCAREST Matteo Renzi con accolto dal collega rumento Victor Ponta con le rispettive first lady

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Page 39: Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 · 2017. 1. 7. · Rassegna Stampa di venerdì 14 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere della Sera - Ed. Brescia 14/11/2014 "BUONA SCUOLA"

Lavoro e previdenza

068391

Quotidiano

Codic

e a

bbonam

ento

:

Pag. 64

Data 14-11-2014

il Giornale Pagina 5 Foglio 1 /2

SCENARI POLITICI Guai democratici

Jobs Acl, Renzi fa dietrofront e reintegra la minoranza Pd In cambio di tempi certi, il premier concede ulteriori correzioni sull'articolo 18 E da Budapest commenta soddisfatto: la riforma sarà in vigore dal primo gennaio

d i Laura Cesa retti Roma

ontrordine compagni: il JobsActricambia(siapu­re solo un pochino, rial­

largando le maglie dell' articolo 18 ai licenziamenti disciplinari) e ora marcerà di gran carriera al­la Camera, prima della legge di Stabilità. Perpoiripassare altret­tanto in fretta al Senato, sempre con la fiducia, ed essere approva­to - come il premier aveva an­nunciato in Direzione mercole­dì, e come ha promesso in Euro­pa -per l'inizio del prossimo an­no. «Il primo gennaio entreran­no in vigore le nuove regole sul lavoro: è un grandissimo passo in avanti», annuncia soddisfatto il premier da Bucarest, dove ieri ha fatto tappa prima di volare in Australia per il G20 di Brisbane.

ConIa mossa a sorpresa di ieri rimentoaifamosilicenziamenti cambio di tempi strettissimi e sulJobsAct,MatteoRenzihaot- disciplinari, ma ogni specifica- certi, si poteva apportare qual­tenuto due risultati chelo soddi- zione sarà demandata ai decreti che variazione al testo. Dando sfano assai: ha frantumato la mi- legislativi del governo. Tanto così soddisfazione a tutta quella noranza Pd, isolando la sinistra che Gianni Cuperlo, uno di quel- parte della sinistra Ds che non radical; e ha sgonfiato come un li che probabilmente voterà co- aspettava altro che un appiglio palloncino bucato lo sciopero munque no (del resto Massimo per poter affermare di aver otte­generale della sua acerrima ne- D'Alema ormai è su una linea di nuto dei risultati dal governo, e micaSusannaCamusso. Seque- totale rottura con il premier, fi- per chiudere la partita dell'arti­sto gli costa un po' di urla diNcd noadevocareconisuoilaneces- colo 18. Altrimenti, rischiava di e qualche telefonata in più con sità di andarsene dal Pd renzia- prevalere l'ala estrema, quella Angelino Alfano, poco importa: no) avanza il sospetto che lame- che già minacciava (con Fassi­i centristi se ne faranno una ra- diazionerischi di esserepeggio- na,Boccia,D'AttorreeilsolitoCi­gione ed è difficile - pensano ra- rativa: «Continuo a pensare che vati) di non votare neppure la fi­gionevolmenteaPalazzoChigi- escludere completamente la ducia, e di crearsi uno strappo che facciano saltare governo ele- possibilità di reintegro per i li- violento che sarebbe stato caval­gislatura per questo, tanto più cenziamenti economici indivi- catonellepiazzedallaCgildiCa­che devono ancora portare a ca- duali sia molto rischioso: apre la musso. La mossa di ieri serve a sa quella soglia de13% nell'ltali- strada alla possibilità che non depotenziaretuttociò,earinsal­cum che èlaloro speranza di so- esista piùillicenziamento disci- dare il rapporto con quell' ala pravvivenza. NelPdperaltro giu- plinare». bersaniana dei gruppi parla­rano cheNcd era stato informa- La «svolta» è stata cucinata a mentari che, come spiega un to, prima di rendere pubblico tarda notte mercoledì, al termi- renziano,«hacomeprincipaleti­l'accordo interno al Pd annun- ne della Direzione del Pd al Na- more le elezioni anticipate, e ciato ieri. I centristi hanno chie- zareno: conRenzisono rimasti il pensa che si debba collaborare sto a gran voce un vertice, Renzi presidentedelpartitoMatteoOr- con Renzi, per condizionarlo, ha passato la pratica a Lorenzo fini, i capigruppo Luigi Zanda e ma consentendogli di andare Lotti e a Filippo Taddei, respon- RobertoSperanza,referentedel- avanti». Anche perché l'ltali­sabileeconomico delPd, cheie- la minoranza «dialogante» e il cum modificato rischia di esse­ri sera si sono incontrati aPalaz- ministro Maria Elena Boschi. Il re una trappola per loro, come zo Chigi con i capigruppo Ncd. presidente del Consiglio aveva ammette un deputato della sini-

Del resto, a sentire gli stessi appena aperto, in Direzione, il stra: «Abbiamo tanto rotto le sca­renziani, nel merito delJobsAct varco ad una mediazione: in tole per le preferenze, e ora che cambierà poco: ci sarà sì un rife- quello ce le ha date noi come le

prendiamo?».

la «svolta» mercoledì notte grazie a Speranza Orfini, Zanda e Boschi

l'ala bersaniana, quella più dialogante, incassa un successo di bandiera

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.