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Rassegna Stampa Confindustria - 29/05/2013

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna Stampa Confindustria - 29/05/2013

Pagina I

29/05/2013

Confindustria territoriali

«Prato reagisci, basta rimpianti»Corriere Fiorentino p. 17 GiorgioBernardini

1

Tutti i soldi raccolti dalla Fondazione Grosseto Cultura al museo contadinoNazione Grosseto p. 13 3

«Quanto Basta,» anteprima a Piombino sulla «bellezza»Nazione Livorno p. 14 4

Piccoli imprenditori cresconoNazione MassaCarrara

p. 18 Stefania Grassi 5

Giovani Confindustria, Pistoia e Prato verso l'unioneNazione Pistoia p. 7 6

L'export cala: male i filati, tengono i tessutiNazione Prato p. 3 7

«Prato ha una marcia in più Ma i giovani restino nel tessile»Nazione Prato p. 3 Sara Bessi 8

E i negozi si rifanno il trucco Lopa vince la sfida delle vetrineNazione Prato p. 5 Martina Nesti 9

RipartiamoNazione Prato p. 1-2 Sara Bessi 10

Imprese: business, rischi e prospettive all'estero Se ne parla con Sacedomani a Confindustria

Corriere Arezzo p. 13 13

Il prof insegna «Cara sinistra si vince così»Tirreno p. 4 Mario Lancisi 14

Settemila curo raccolti per le cure ai bimbiTirreno Lucca p. V ClaudioDell'Amico

16

Ristorazione alla ex Fornace: ecco l'idea vincenteTirreno MassaCarrara

p. XII Luca Menconi 17

Tappa di "Quanto Basta" su ambiente e bellezzaTirreno PiombinoElba

p. II 19

Poche infrastrutture ma troppa ImuTirreno Prato p. III 20

Il viceministro Calenda scopre le paure dei pratesiTirreno Prato p. III Maria Lardara 21

«Sostegno alle piccole imprese» La promessa del governo a PratoQn p. 24 Sara Bessi 23

Prato, tessile a -3,5% Cfmi-Smi verso l'intesaMilano FinanzaFashion

p. II 25

Prato in campo per salvare il tessileSole 24 Ore p. 42 Silvia Pieraccini 26

Confindustria nazionale

Squinzi strappa Andrea Bianchi al ministeroCorriere Della Sera p. 33 Dario Di Vico 27

«In gioco il futuro industriale»Sole 24 Ore p. 3 Nicoletta Picchio 28

Riforme in salita, il Porcellum finisce in freezerQn p. 8 29

Bolzano chiede parità di regoleSole 24 Ore p. 42 Barbara Ganz 30

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Convention annuale degli industriali. II viceministro Calenda: «Nel 2014 l'occasione per ripartire»

« rato reagisci, basta rimanti»Caicchi sì alla linea Letta: meno burocrazia, difesa delle imprese, maìlifatMtro al 2011 % del Pil

PRATO - Di moda, il presidentedegli industriali pratesi Andrea Ca-vicchi, se ne intende . L non soloper il suo mestiere di impreditoredel tessile . Sarà per questo che ieripomeriggio , una volta salito sul pal-co dell'assemblea annuale dellasua associazione , ha tentato di det-tarla. «Potrei parlarvi dei problemidei dazi doganali con la Cina e delcosto elevato dell'energia che pena-lizza il distretto tessile, ma sarebbeun discorso di circostanza e sapetetutti come stanno le cose: è il mo-mento di smetterla di dolersi e rial-zare la testa , lo dobbiamo fare noiimprenditori per primi . Prato è sta-ta per decenni il motore del mani-fatturiero : deve tornare a essere lalocomotiva d'Italia».

Il messaggio è chiaro: basta rim-pianti e lamentele a favore dei pro-getti. Come quello di federazionetra le tre realtà associative degli in-dustriali di Lucca, Pistoia e Pratoche Cavicchi - come al solito mol-to «rock» con barba e capelli lun-ghissimi - ha illustrato alla plateaaccorsa ieri pomeriggio all'audito-rium della cultura e dell'economia.«Per ora c'è la federazione, che faparte di un progetto più ampio cheda un anno stiamo portando avantiper mettere in rete le risorse degliimprenditori toscani. Nessuna del-le piccole aziende può fare ricercada sola- ha spiegato Cavicchi, di-cendo di non ecludere la prospetti-va futura della fusione - bisogna

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«Siamo stati per decenniil motore dell'industriatessile: dobbiamo tornarea essere locomotiva d'Italia»

0

fare squadra, è il momento decisi-vo».

Delle parole del presidente sonorimasti piacevolmente colpiti colo-ro che gli sedevano a fianco: il diret-tore del Centro Studi ConfindustriaLuca Paolazzi, il presidente del Cen-tro di Firenze per la Moda ItalianaSviluppo economico Carlo Calen-da, alla sua prima uscita pubblicada quando fa parte dell'esecutivoguidato da Enrico Letta. Per questomotivo - e per l'indiscrezione se-condo cui Calenda riceverà prestola delega al commercio internazio-nale - le sue parole erano moltoattese. Per di più, l'accoglienza diCavicchi era stata più che benevo-la: il presidente degli industrialipratesi aveva indicato proprio nel-la linea di Enrico Letta (sburocratiz-zazione, difesa delle imprese e pro-duzione manifatturiera al 20% delPil) il futuro da perseguire.

Calenda ha quindi spiegato chel'occasione più importante «arrive-rà nei prossimi mesi» con la rinego-ziazione delle regole del commer-cio fra Europa e Usa: «E una grandeopportunità per l'industria italia-na. Nel prossimo anno - ha sotto-lineato Calenda - abbiamo la pro-spettiva e il modo di riaccendere ilmotore: l'occupazione la portanole imprese. Per aiutare le aziendeche fino ad oggi si sono aiutate dasole, bisogna fare cose che sianochiare a tutti: oggi si può migliora-re, l'Italia ha recuperato la credibili-tà finanziaria. Il prossimo anno ifondi ci saranno e non dovremodrenare risorse dal privato come èstato costretto a fare l'ultimo gover-no». Parola di viceministro.

Giorgio Bernard ini

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Da sinistra Stefano Ricci, Andrea Cavicchi e il viceministro Carlo Calenda

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Tutt i d/aPac i 1

dalla FondazioneGrosseto Cultura

al museo contad inoCON DUE ORDINANZE del com-missario delegato la Regione ha pre-so un impegno di spesa per il pianodi interventi nei confronti dei comu-ni toscani colpiti dall 'alluvione. Perla cosiddetta `autonoma sistemazio-ne' è stata accertata la somma di114.900 euro, mentre con la successi-va ordinanza si sono aggiunti altri104.800 euro. Somme calcolate in ba-se ai dati trasmessi dal Comune. «Ilsegnale pervenuto dalla Regione èimportante - afferma il sindaco,Monica Paffetti - tuttavia questesomme non sono ancora state resedisponibili . Auspichiamo tempi ce-leri». Nel frattempo, è stato effettua-to il sopralluogo al museo della cul-tura contadina di Albinia, danneg-giato dagli eventi dello scorso 12 no-vembre. Con la prima cittadina c'eraLoriano Valentini , presidente dellaFondazione Grosseto Cultura, chelo scorso 25 gennaio ha raccolto (in-sieme a Gestioni Cinematografiche,Live 95 Service, Cooperativa SocialeLisa, con il patrocinio del Comunedi Grosseto e la collaborazione diCna, Confartigianato, Confcommer-cio, Confersercenti, Confidunstria,Ance, Cia, Coldiretti e Unione Agri-coltori) 6mila euro che saranno de-stinati alla ripresa di unaprogettualità legata all 'attività cultu-rale locale . È stato deciso infatti didestinare tale somma per coprireparte delle spese legate ai lavori di ri-pristino del museo della cultura con-tadina, che costituisce un utile pun-to di aggregazione per la collettivitàdi Albinia e non solo, rappresentan-do la realtà storica del territorio.«Ringraziamo la Fondazione Gros-seto Cultura - afferma la prima cit-tadina - e tutti i soggetti che si so-no impegnati per la raccolta di talesomma, attraverso la quale sarà pos-sibile restituire alla cittadinanzauno spazio di aggregazione e culturaimportante per questa frazione cosìduramente colpita il giorno di SanMartino».

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DOMANI ALLE 10 A PALAZZO APPIANI PRESENTAZIONE DEL REPORT SULLA VAL DI CORNIA

to > antepdma. . «bellezza»- ROMBINO -

AMBIENTE, ecologia e bellezza, ma anchecultura, democrazia e società. Il festivaldell'economia ecologica «Quanto Basta», emi-grato nella sua versione integrale per questionifinanziarie a Livorno, non abbandona del tuttoPiombino, riservandole una serie di appunta-menti, domani, tutti a Palazzo Appiani. La ker-messe - realizzata da Sicrea - invita alla ri-flessione e offre numerosi spunti per l'appro-fondimento di temi che sempre più riguardanoda vicino cittadini e istituzioni.

«NONOSTANTE il quadro generale sia sem-pre più problematico - afferma il sindaco An-selmi - pensiamo che le amministrazioni pub-bliche oggi non debbano rinunciare completa-mente a promuovere iniziative di questo tipo,in cui l'approfondimento e il confronto su te-matiche di grande attualità vanno di pari passocon la presentazione di progetti concreti cheguardano al futuro». Il programma inizia lamattina alle 10 a palazzo Appiani, con la presen-tazione del report intermedio della Scuola Su-periore Sant'Anna di Pisa, relativo alle prospet-tive strategiche della Val di Cornia. Dopo il sa-luto del sindaco quale premessa a «Luoghi epersone in trasformazione». Intervengono an-che Roberto Nardi, presidente della Camera dicommercio e Nedo Bertini di ConfindustriaPiombino. Alle 10,30 «Rifiutando», proiezionedel film realizzato dai bambini della classe II Edella scuola Guardi di Piombino, in collabora-zione con Asiu.

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PREMIATI ASSINDUSTRIA LI STUDENTI VINCITOR I D i BUSI N ESS GAM E'//%/r %%/

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150 alunni impegnati nel realizzare un pia- MARINA DI CARRARA -

SI CHIUSO ieri, con la pre-miazione dei migliori elabora-ti, il progetto proposto da Con-findustria ed adottato dall'Asso-ciazione giovane imprenditori"Idea d'impresa". «Ci è parsointeressante ed appropriato -ha spiegato Nicola Giannotti,presidente dell'associazione -rivolgerci alle scuole della zonae non solo: ci siamo spinti sinoalla Lunigiana». L'idea si è de-clinata in un `Business game':adottata la forma ludica inquanto modo più adatto per vei-colare contenuti importanti aragazzi delle superiori. In circa40 incontri con le scuole e lapartecipazione di oltre 150 alun-ni,10 tutor tra i giovani impren-ditori hanno portato i ragazzi apresentare un business plan, imigliori dei quali sono stati pre-

testati di merito ai partecipantisi è passati a designare i vincito-ri, individuati in base a diversecategorie. Premio per la com-pletezza del business plan a"Non solo chef' progettodell"Istituto Alberghiero (SaraAmbrosini, Carolina Grassi,Alice Vinazzani) che si è aggiu-dicato anche il primo premioassoluto. "Abbiamo pensato -hanno spiegato i ragazzi - adun'Accademia per chi escedall'Alberghiero, ma anche persemplici appassionati di cuci-na" "Mi fido di te", una vera epropria pensione per cani contanto di suite, vince il premioper l'originalità: progetto realiz-zato dalla Salvetti (EnkeledaLazri, Giulia Ricci Antonioli,Jessica Guadagni, FrancescaMarrai, Francesca Ugolini,Marco Tortora, Paolo Bonotti).

miati ieri mattina nella sede QUANTO a fattibilità è stato

dell'associazione industriali. giudicato migliore il business

«L'azienda - ha sottolineato plan "Lunifood" presentato

Giannotti - nasce da un'idea dalla Pacinotti (Thomas Bertol-ed ha bisogno di un habitat in di, Ledjo Bregasi, Ledion Emi-

cui poter crescere. E' giusto cheni, Andrea Leoncini, Luca

vi rendiate conto che non saràMenghini, Nicola Zanetti, a-

Bianchi).scontato, dopo la scuola, trova-

Poremm

Rossi,ioio per r lalaCarlo miglior presenta-

xSL-Primo l'alberghieroche ha presentato« Non solo chef»

re lavoro: dovrete accettare sfi-de e mettervi in gioco. Doveteessere curiosi di apprendere edavvicinarvi alle novità, datoche il mercato cambia continua-mente». Dopo la consegna di at-

zione a "Les parfums" delloZaccagna (Lertizia Teglia, Da-vide Grassi, Ilaria Pedrelli, Fi-lippo Manfredini, Serena Cric-ca). Ciascun gruppo vincitoreha ricevuto un assegno di 200euro messo a disposizionedall'associazione e vari premiofferti dagli sponsor: le borseNatural winning woman, InaAssitalia, centro estetico DoshaCity di Avenza.

Stefania Grassi

industriale

1 RAGAZZI li gruppo di studenti che ha partecipato alprogetto promosso dai Giovani industriali

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..consiglio direttivo

. . .associazioni

PROVE tecniche di federazione fra i giova-ni industriali di Prato e Pistoia: un consi-glio direttivo congiunto, fissato ancor pri-ma dell'allargamento dell'intesa anche aLucca, ha segnato l'avvio operativo delle si-nergie fra gli industriali delle due città.All'ordine del giorno della riunione, svolta-si a Prato, la presentazione delle rispettiveattività e l'impegno a condividere quelle fu-ture; l'impegno sarà agevolato da un fittocalendario di incontri, che prevede riunio-ni istituzionali almeno ogni tre mesi. «Cor-dialissimo - si legge in un comunicato -il clima fra gli intervenuti: i giovani indu-striali hanno caldeggiato e sostenuto conforza l'idea della collaborazione trasversalealle associazioni territoriali».Dice Gaia Gualtieri, dell'unione industria-le pratese: «L"idea è di far entrare ancheLucca, ma in attesa delle elezioni per ilgruppo dei giovani di Lucca, abbiamo vol-tuo avviare con queste prove di collabora-zione con Pistoia, con cui abbiamo unbuon rapporto e conoscenze da tempo».

L'ACCORDO fra i giovani è solo parte diun quadro più ampio che riguarda tutte leassociazioni, di cui si è già scritto. Le Con-findustria territoriali di Lucca, Pistoia ePrato hanno stretto un patto federativo chemira ad offrire ai rispettivi associati rispo-ste più qualificate in termini di rappresen-tanza e servizi nell'area nord della Tosca-na.Ciascuna delle tre associazioni mantiene lapropria autonomia sul piano patrimonialee della «democrazia interna», conservandoorganismi dirigenziali propri e risorse uma-ne attuali; il processo intrapreso vuole met-tere a fattor comune le attività di erogazio-ne di servizi alle imprese e la rappresentan-za comune delle istanze delle industrie del-

le tre province, basandosi sul valore distin-tivo delle rispettive diversità e competenzesettoriali.L'operazione va nel senso indicato dalla ri-forma di Confindustria, attualmente allostudio della commissione Pesenti, cioè se-condo le linee guida indicate da Confindu-stria per razionalizzare il sistema ed otti-mizzare la «rete» di associazioni territorialie merceologiche che lo compongono. Li-nee guida che mirano a limitare la fram-mentazione della rappresentanza e ad indi-care livelli dimensionali adeguati a garanti-re performance di eccellenza per le impreseassociate.

FEDERANDOSI, Lucca, Pistoia e Pratocompiono un atto che va ne senso di possi-bili futuri sviluppi di legami più cogentifra le tre associazioni che, insieme, rappre-sentano mille e 500 imprese con 38mila ad-detti. Secondo il presidente uscente Confin-

1 PRESIDENTI Andrea Cavicchi (Prato), Cristina Galeotti(Lucca) e Giuseppe Oriana (Pistoia)

dustria Pistoia, che dovrebbe essere sostitu-ito in estate da Federica Lanudcci «L'unio-ne federativa Lucca Prato Pistoia rappre-senta la risposta alle esigenze omogenee dirappresentanza del nostro territorio e dellenostre imprese. Esigenze che scaturisconodalle riflessioni degli associati, ascoltaticon attenzione, e che interpretano la neces-sità di rinnovarsi, con i fatti, per una mi-gliore rappresentanza di una grande areamanifatturiera, la Toscana del nord, che siestende senza interruzione nel cuoredell'Italia. Con queste si integrano i servizialle imprese e alla persona, il turismo e lacultura, che fanno da collante economico esociale. Quindi esigenze di rappresentanzamoderna, di vero sindacato di impresa sen-za sovrastrutture, di servizi competitivi edefficienti, (anche in un'ottica di riduzionedi costi), per industrie che richiedono con-cretezza nella difesa del loro ruolo e dei lo-ro diritti».

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NEL 2012 AFFARI GU ANCHE PER ABBIGLIA MENTO E MAGLIERIA

expuíU- cala: male i filati, tengono i tessutiI DATI economici, elaborati dall'ufficiostudi dell'Unione Industriale Pratese, ri-velano come la crisi morda ancora. Leesportazioni dal distretto pratese non rin-cuorano affatto, se si analizza il fatto chenel corso del 2012 si attestano su un -3,5%rispetto all'anno precedente e pari a un va-lore di 2.115,30 in milioni di euro.Entrando nel dettaglio delle esportazioni,vanno male i filati tessili, che registranol'8,3% in meno rispetto al 2011, mentre itessuti si attestano su uno -0,6%. Bruttaperformance anche per l'abbigliamentocon un meno 8,8% e anche per gli articoli

Le ore lavorate neL primo tri mestre2013 reg istrano un calo deL 2,9%;i consum i d 'acqua sono di -11,2%

da maglieria che registra un meno 8,5%.

Se poi si vanno a vedere i numeri relativial lavoro, ecco che balza agli occhi come le

ore lavorate da gennaio ad aprile 2013 re-

gistrino un calo del 2,9% su un campione

di 147 imprese del settore tessile-abbiglia-

mento. Nel primo trimestre del 2012, in-

vece, le ore lavorate si attestavano su unvalore positivo di +3,8%.Altri elementi fondamentali per fotografa-re l'andamento del distretti sono i consu-mi di acqua: secondo le indicazioni forni-re dal progetto acqua, i consumi di acquanel primo trimestre del 2013 sonodell'11,2% in meno rispetto allo stesso pe-riodo dell'anno precedente.Per quanto riguarda il consumo di ener-gia elettrica è stato condotto uno studiosu un gruppo di 70 industrie tessili del di-stretto pratese: nel primo trimestredell'anno in corso si evidenzia un -3,8%.

Sa.Be.

PLATEAL'onorevole Edoardo Nesi e ilcomandante dei vigili del fuocoVincenzo Bennardo foto Attalml

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stilista Stefano Ricci: « Troppi hanno preferito fare gli 1,STEFANO RICCI, presidente delCentro di Firenze per la moda ita-liana, ha parlato all'assemblea an-nuale dell'Unione Industriale Pra-tese non tanto nella sua veste istitu-zionale, quanto di imprenditoredel lusso e lungimirante, tanto cheil suo primo negozio in Cina lo haaperto venti anni fa.«Sono qui come imprenditore. Hotanti amici pratesi che stimo: miopadre diceva che i pratesi sanno fa-re la lana anche dalle ginestre. Unmodo per apprezzare la loro capaci-tà di far ripartire la propria attivi-tà». Lui, fiorentino («non sono maistato a un'assemblea a Firenze»,confida), con il brand del lusso ma-schile più ricercato al mondo, affer-ma che «è l'ora di fare squadra nelsistema moda perché non sono igrandi marchi i veri portatori delmade in Italy, o meglio del prodot-to in Italia, perché lì della tipicitàitaliana c'è poco».Da uno sguardo all'assemblea riu-nita nell'Auditorium del Palazzodell'Industria, Ricci nota che nonci sono cinesi. «Eppure ce ne sonoin gran numero a Prato - chiosa- sono d'accordo che se svolgono

il lavoro rispettando le regole han-no tutto il diritto di etichettare ma-de in Italy, ma finché non si inte-grano ci sono grossi problemi, cheho anche io con la mia azienda:quello dei falsi e delle copie». E sul-la Cina, Ricci racconta un aneddo-

«L'occupazione g iovanileè il p rob lema da affrontarenel contesto organizzativo»

to, di quando incontrò il ministroProdi al quale spiegò di essere lìnon per produrre (e quindi deloca-lizzare, ndr) ma per vendere madein Italy.

PER il re del lusso della moda uo-mo, «l'occupazione giovanile è ilproblema che si deve affrontare nelcontesto organizzativo e gestiona-le. Il Paese si può salvare solo conla gestione delle forze dei nostri gio-vani». E da imprenditore illumina-to, Ricci racconta della sua espe-

rienza in azienda, dove «inseriscoper sei mesi ingegneri gestionalicon gli operai e alla fine chiedo rela-zioni e suggerimenti. Mettere ungiovane accanto a un vecchio signi-fica sciogliere quel concentrato digelosia nel trasferire i segreti del la-voro». E per quanto vesta uominifacoltosi del Pianeta, Ricci haun'anima da artigiano: «Il lusso èun'eccellenza, un prodotto emozio-nale: i nuovi ricchi, come i russi,oggi scelgono i prodotti in manierapiù raffinata. I cinesi, invece, vo-gliono il brand». Per Ricci Prato hauna marcia in più «perché ha un vi-rus imprenditoriale, ma allo stessotempo deve fare i conti con il ricam-bio generazionale: in molti casi lenuove generazioni hanno preferitoabbandonare le proprie radici tessi-li, magari diventando immobiliari-sti». Ricci crede che la politica pos-sa aiutare gli imprenditori ma soloa patto che «ci siano uomini chehanno vissuto la realtà. Tutti noidobbiamo continuare a sognare ead entusiasmarci. Dobbiamo aiuta-re a spostare gli orizzonti sia comeuomini che come imprenditori»

Sara Bessi

Fra i presenti il sindacoCenni e il presidente della

Provincia Gestri (nellafoto). Quest ' ultimo hadetto «che si vedono

spiragli di ripresa, neiquali dobbiamo credere»

L'onorevole N esi hamantenuto la promessa

con l'arrivo delviceministro a Prato:

quest ' ultimo haannunciato «più risorse

per il manifatturiero»

PROPOSITIVOStefano Ricci foto Attalml

t.<<. ,„.i. ,,

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f" .'1 A sin . premiatala gioielleria Lopa, soprala profumeria Risaliti

. UN SUCCESSO IL CONCORSO SU L VI NTAGE

E i negozi si rifanno il truccoLopa vince la sfida delle vetrineSI SONO chiuse in bellezza leiniziative organizzate dal Mu-seo del Tessuto in concomitan-za con la mostra Vintage che,nelle parole del direttore Filip-po Guarini, «ha avuto un riscon-tro molto positivo sia sulla stam-pa che come visitatori, compre-se moltissime scuole».Al museo si è tenuta la serata"Let's Vintage", una festa cheha visto una lezione-dimostra-zione dei pasticceri del Consor-zio nel realizzare alcuni dolci ti-pici della città, alla quale hannopartecipato circa 50 persone, epoi un aperi-vintage - con tantodi assaggio di cocktail vintage,dal "Bacchino" al "Garibaldi" -con premiazione dei due concor-si a tema. Oltre 700 voti tramitesms e 49 negozi del centro i pro-tagonisti del concorso "Vota lavetrina vintage più bella", nelquale i negozianti hanno allesti-to le loro vetrine con oggetti e at-mosfere vintage.La più votata dal pubblico, con

61 voti, è risultata la gioielleriaLopa. Al secondo posto, con 47voti, la Farmacia Guasti e al ter-zo la Farmacia Moderna con 44voti. I tre sul podio hanno vintoun attestato del Comune e un ap-parecchio Pos con canone gra-tuito triennale offerto dalla Ban-ca Popolare di Vicenza.Tra i premiati con attestato an-che la Profumeria Risaliti, la ve-trina migliore a parere della giu-ria composta da un giornalistade La Nazione e uno del Tirre-no. Per il concorso "My vinta-ge" poi, che ha chiesto ai pratesidi inviare delle foto "vintage-sty-le" - 23.600 i voti arrivati online- è stato premiata Michela Mon-gardi per la fotografia più votatadal pubblico con una macchinafotografica Lomography.Anche ad Elisa Giove è andatauna Lomography per la fotoscelta dall'omonima azienda,mentre il "Best vintage look" sel'è aggiudicato Michela Ghio, in-sieme ad un buono da 500 euroda spendere presso

A.N.G.E.L.O. «Fa piacere vede-re un così importante successo epartecipazione: dimostra che incittà come Prato sono vincentigli eventi organizzati insieme al-le associazioni e al Comune,eventi che escano dal museo ecoinvolgano la città», ha com-mentato il presidente del mu-seo, Andrea Cavicchi, presenteinsieme ai presidenti di Confe-sercenti e Confcommercio, part-ner dell'iniziativa, e insiemeall'assessore alle attività produt-tive Roberto Caverni: «Comeamministrazione abbiamo soste-nuto volentieri questa iniziati-va, perché il vintage appartienealla città, è nato qua con la cerni-ta degli stracci. Così lo abbiamoin un certo senso restituito a Pra-to».Tra le altre iniziative, una cheha coinvolto 41 ristoranti dellaprovincia chiamati a decretarela ricetta vintage della città. Ilverdetto? Ovviamente i sedanialla pratese.

Martina Nesti

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I giovani fo no un consiglio unico dopo la nascita ella fe erazione a associazionidi SA BESSI luppo partendo dalle imprese -

ha detto - Un primo passo è statocompiuto riguardo al costodell'energia col decreto ministeria-le per le imprese energivore. Anco-ra si dovrà lavorare affinché si pos-sa abbassare la soglia di accessoper poter agevolare anche le Pinicon un consumo più basso». Se alivello nazionale qualcosa si sta

PROBLEMIDDEE«I PROBLEMI che attanagliava-no le nostre imprese un anno fanon sono cambiati, anche se qual-cosa è stato fatto. Ora dobbiamo ri-mettere l'impresa al centro del pro-gramma politico nazionale ed eu-ropeo grazie a un progetto che ri-chiede un lavoro di squadra e cheporti alla reindustrializzazione».Andrea Cavicchi, presidentedell'Unione Industriale Pratese,lancia il cuore oltre gli ostacoli del-la crisi economica durante l'assem-blea pubblica 2013 intitolata «Lanostra industria, il nostro futuro»,che si è svolta ieri in un affollatoauditorium di via Valentini, allapresenza del viceministro CarloCalenda, Luca Paolazzi, direttoreCentro studi di Confindustria eStefano Ricci, presidente del Cen-tro Firenze per la Moda Italiana etitolare dell'omonimo marchio.Fra il pubblico, anche il sindacoRoberto Cenni, il presidente dellaProvincia Lamberto Gestri, i par-lamentari Edoardo Nesi e ClaudioMartini, oltre a sindaci ed assesso-ri. Cavicchi non si è limitato adelencare i problemi ancora non su-perati da un anno a questa parte (fi-sco troppo pesante, accesso al cre-dito difficile, burocrazia eccessiva,costo del lavoro e bassa retribuzio-ne dei lavoratori, concorrenza slea-le, mancanza di reciprocità tra ledogane, senza tutele per i consu-

« i o un interlocutoreche pare aver capitole necessità delle imprese»

matori, costo energia e del gas trop-po elevato) e il salasso dell'Ici-Imu passando da 11 a 23 milionidi euro, ma ha voluto evidenziare isegnali positivi. «Oggi qualcosa ècambiato, abbiamo un interlocuto-re con il quale dialogare, un gover-no con un ampia maggioranza chesembra aver capito la necessità diriprendere il cammino dello svi-

muovendo, Cavicchi insiste sul fat-to che «la politica locale bisognache coltivi il dialogo» e che poten-zi «infrastrutture di sostegno allosviluppo delle nostre attività». E ilpresidente invita le imprese asmarcarsi dalla visione novecente-sca di manifattura, spronandoleverso «innovazione, ricerca, capa-cità organizzativa e di investimen-to».

L'ASSEMBLEA è stata l'occasio-ne per presentare ufficialmente lanascita della Federazione delle 3territoriali di Confindustria: «Ilprogetto di Federazione di Pisto-ia, Lucca e Prato mostra come unterritorio con una forte vocazioneindustriale superi i confini territo-riali e lavori in sinergia per rappre-sentare le esigenze delle imprese».«La Federazione è un progetto na-to dal basso, dalle necessità degliassociati che chiedono un supera-mento dei vecchi confini. Così sipunta all'efficienza dei servizi eall'efficacia della rappresentanza»,fanno eco gli altri due presidentiCristina Galeotti di Lucca e Giu-seppe Oriana di Pistoia.

INTANTO alla vigilia dell'assem-blea sono state fatte le «prove tecni-che» di federazione fra i giovani in-dustriali di Prato e Pistoia: un con-siglio direttivo congiunto, fissatoancor prima dell'allargamentodell'intesa anche a Lucca, ha se-gnato l'avvio operativo delle siner-gie fra gli industriali delle due cit-tà. All'ordine del giorno della riu-nione, che si è tenuta a Prato, lapresentazione delle rispettive atti-vità e l'impegno a condividerequelle future con riunioni istitu-zionali da tenersi almeno ogni tremesi.

fisco è troppo pesante,l'accesso al credito

difficile, la burocraziaeccessiva,

la concorrenza sleale,il costo dell 'energia

troppo elevato

Per il presidente Cavicchi«bisogna che la politicalocale coltivi il dialogo e

lavori intorno a unprogetto di città ispiratoda una visione condivisa

con noi industriali»

Un serio lavoro disquadra può essere la

direzione giusta perraggiungere un piano direindustralizzazione: civuole crescita culturale

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PRESENTI ILVICEMINISTRO CARLO CALENDA,LUCA PAOLAZZI, DIRETTORE CENTRO STUDICONFINDUSTRIA E STEFANO RICCI, CENTRO MODA

SI NERGIEgiovani di Prato e

Pistoia; nel tondo isenior della

Federazione delleConfindustrie, dasinistra Cavicchi,Galeotti , Oriana

foto Attalmi

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Sono in programma anche testimonianze cli Aboca Cab e Ra/preziosi

Imprese: business, rischi e prospettive all'esteroSe ne parla con Sace domani a Confindustria

AREZZOSace, il gruppo assicurativo-fmanziario che sostiene lacrescita e la competitività del-le aziende italiane, lancia unappuntamento importanteper tutte le imprese aretineche guardano ai mercati este-ri: domani alle 16, pressoConfindustria Arezzo, Sacepresenterà la Country RiskMap 2013, il nuovo mappa-mondo interattivo che deli-nea i profili di rischio di 189paesi per guidare le impresenelle loro strategie di interna-zionalizzazione. Come cambiano i rischi infunzione del tipo di attività e di controparte?Quali i Paesi più rischiosi per chi fa busi-ness? Quali le prospettive per l'anno in cor-so? Sono queste le domande a cui gli espertidel gruppo Sace risponderanno questo gio-vedì, confrontandosi con le imprese del terri-torio, tra cui Aboca, CAB e Italpreziosi.Sace segue le aziende di Arezzo e Provincianon solo attraverso il suo ufficio di Firenze(che fa da riferimento anche per Prato, Sie-na e Grosseto) ma anche attraverso unapartnership ormai consolidata, con Confin-dustria Arezzo. "Internazionalizzarsi è or-mai una, scelta obbligata, per le imprese, marichiede grande capacità di orientamento

tra rischi e opportunità, el'adozione di strumenti giustiper proteggersi e crescere insicurezza - Mario Bruni, Co-ordinatore dell'ufficio di Sacea Firenze -. Sace affianca gliimprenditori in tutte questefasi, non solo con i suoi pro-dotti assicurativo-finanziarima, anche con i suoi studi,concepiti come vere e proprieguide alle scelte aziendali, co-me la Country Risk Map chepresenteremo domani. Rin-graziamo ConfindustriaArezzo per essere nostro part-

nei, consentendoci di essere più vicini alleesigenze delle imprese di questo territorio"."La forte contrazione della domanda inter-na e le persistenti di_ûicoltà, nella riscossionedei crediti spingono le aziende a ricercarenuove opportunità commerciali nei mercatiesteri, ma non tutti i mercati sono uguali enon tutti sono approcciabili allo stesso mo-do - dice Dario Bonauguri, Vice Presidentedi Confindustria Arezzo con delega all'inter-nazionalizzazione -. La nostra Associazio-ne ha intrapreso un percorso di servizi conl'intenzione di fornire alle aziende, anche dipiccole e medie dimensioni, opportunità perun approccio diretto e sicuro ai mercati inter-nazionali".

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Il prof insegna«Cara sinistrasi vince cos'v>Volpi, il Nsapia di Massa che ha allontanatolo spauracchio Grillo grazie a primarie e alleanze-

di Mario Lancisi1 MASSA

«Se il centrosinistra vuole tor-nare a vincere deve ripartiredai sindaci e dalla loro capacitàdi essere terminali dei movi-menti sociali, dei bisogni dellagente, dei problemi dei territo-ri», spiega Alessandro Volpi, 50anni il 4 dicembre prossimo,docente di storia contempora-nea alla facoltà di Scienze poli-tiche di Pisa, e da lunedì scorsosindaco di Massa. «Un succes-so insperato. Ero molto tesoprima dei risultati. E allora condue miei amici a me molto cariho fatto una passeggiata lungoil mare. In silenzio. Ormai ci ca-piamo anche senza parlare»,sorride il neo sindaco.

Poi nella nottata il botto. Vol-pi Alessandro: sindaco con il54,17% e 20.691 massesi chehanno votato per lui. Al secon-do posto, a 36 punti in percen-tuale di distacco, si è piazzataGabriella Gabrielli, sua colleganella giunta di Roberto Pucci, ilsindaco uscente.Il grillino Ric-cardo Ricciardi ha preso solo il12% e 4.500 voti circa. E pensa-re che doveva essere lo spaurac-chio, il movimento 5 Stelle. Do-po il voto delle politiche, in cuia Massa i grillini sono arrivatiprimi con il 29%, in molti, an-che a sinistra, evocarono il con-

tagio di Parma, la città emilianaconquista da Grillo.Manuale dei buon candidato. Einvece Ricciardi non solo nonva al ballottaggio, ma arriva ter-zo, e il sindaco è Volpi. Al primoturno. «No, non ho brindato,sono astemio», sorride il neosindaco. Che, secondo i suoipiù stretti collaboratori, ha co-struito a tavolino il suo succes-so.

La sua vittoria è una sorta dimanuale per il centrosinistrasu come vincere le elezioni. Ca-pitolo uno: primarie. «A Massale primarie sono servite ad apri -re una scatola che altrimenti sa-rebbe rimasta chiusa. Se costru-ite intorno ad un progetto leprimarie sono fondamentali»,spiega il professor Volpi.

Capitolo due: le alleanze.«Ho puntato a creare un mix trapartiti tradizionali e movimen-ti», dice. Capitolo tre: il profilodel candidato prescelto. Nel ca-so di Volpi: professore universi-tario, senza tessera di partito,ex assessore al bilancio dellagiunta Pucci, una vocazioneper la politica scoppiata solouna decina di an-ni fa - così sostie-ne - e distantedalla nomenkla-tura politica. «Vol-pi è un volto nuo-vo e competente

e ha tutto per vin-cere al primo tur-no», ci disse unmese fa Giusep-pe Baccioli, presi-dente degli indu-striali massesi. Ecosì è stato.Renzi bravo ma poco riflessivo.Volpi, sposato con Nina, una fi-glia, Anna, 14 anni, che nellanotte del voto è stata accanto apapà finché presa dal sonno sene è andata a dormire, è un tipofreddo, professorale, che nonama le frasi ad effetto. Tipo:«Sogno per Massa...». E se glichiedete, cosa gli hanno dettola moglie e la figlia, appena elet-

to, risponde gar-bato, ma secco:«Niente».

Di Renzi, adesempio dice:bravo, «grandeintuito politico,ma poco riflessi-vo, avrebbe biso-gno di sedimen-tazione cultura-le».Da Pannunzio aZangheri. D'altra

parte il background culturale epolitico del professore -sinda-co è lussuoso: «Il mio punto diriferimento è il liberalismo de-mocratico. Da Ernesto Rossi aifratelli Rosselli, da Gobetti a Ga-

rin, al Mondo di Panmmzio».spiega.

Per quanto riguarda i suoimodelli di sindaci indica duenomi distanti tra loro: ErnestoNathan, sindaco di Roma agliinizi del'900, figura cosmopoli-ta di repubblicano mazziniano,e Renato Zangheri, Pci emilia-no. «Mi piace chi coniuga idea-lità e concretezza. I miei valoridi uomo di sinistra sono equità,libertà e democrazia».

Famiglia democristiana («hoanche fatto il chierichetto», sor-ride), Volpi si dichiara religioso(«la fede ha un suo peso nellamia vita», sottolinea) e confes-sa di amare un papa come Be-nedettoXV, che si trovò a fare iconti con la prima guerra mon-diale, «l'inutile strage», come ladefinì.Stravedo per Bernardini. Fino a40 anni, Volpi ha fatto il profes-sore, giocato a pallavolo, e

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ascoltato tanta musica, "la miagrande passione", dice. Indicaanche il periodo: la musica1967-1973. In particolare la be-at generation, Lou Read, per ca-pirci. Come gli piace l'AmericadiJackKerouac per «il senso e ildesiderio di libertà che sapevasprigionare». E la passione perla musica ha portato Volpi adammirare Sergio Bernardini, ilpatron della Bussola di lido diCamaiore, su cui ha scritto un

NN Nato a Massa il 4 dicembre 1963,AlessandroVol pi è sposato con Nina e ha unafiglia, Anna . Si è laureato in Scienze politichea Pisa e ha continuato gli studi allaFondazione Einaudi di Torino e al museo dellaScienza di Firenze . Docente di storiacontemporanea e di geografia politica edeconomica del la facoltà di Scienze politichedel l'università di Pisa, Volpi fa politica attivadal 2008 , quando è diventato assessore alBilancio nella giunta di Roberto Pucci.Si è poi dimesso da assessore nel febbraioscorso per evitare sovrapposizioni tra il ruoloistituzionale e quello di candidato alleprimarie del centrosinistra.Primarie che ha vinto con 4668 voti.Ama definirsi «un politico con competenzetecniche».Opinionista del "Tirreno", Volpi ha anchescritto un librosul patron della BussolaSergio Bernardini , grande organizzatore dieventi musicali.

Renzi lostimoper il grandeintuito politico

ma non mi sembraabbastanza riflessivoi miei riferimenti? Nathane l'ex sindaco di BolognaRenato Zangheri

libro fresco di stampa (Patinieditore). «Bernardini è stato ungrande scopritore di talenti e, asuo modo, anche un ereticoperché ha portato alla Bussolaanche cantanti scomodi comeChet Baker», racconta Volpi. EMassa? «Nel mio piccolo vorreiessere come Bernardini. Sco-prire talenti, intelligenze.Persperare nel futuro di questa cit-tà», conclude.

111111,1111, 1, XLa passioneper Bernardini?Il patron

della Bussola era un po'eretico e sapeva scoprirei talenti. Così vorrei fareanch'io per la città: solocosì può essere rilanciata

Alessandro Volpi,professore universitario,nuovo sindaco di Massae sotto Matteo Renzi

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LA CENA I GALA DELLA CROCE

1 LUCCA

Settemila euro per i soggiornimarini dei bimbi bisognosi dicure e in situazione di difficol-tà. Questo il ricavato dell'ini-ziativa che si è svolta nella sug-gestiva cornice del Real Colle-gio di Lucca: l'annuale cena digala della Croce Rossa Italianadi Lucca.

Oltre centocinquanta i com-mensali trai quali il presidentedella Provincia Stefano Baccel-li, la dottoressa Carmen Creain rappresentanza del prefet-to, il presidente del Rotarydott. Impallomeni e la presi-dente dell'Associazione Indu-striali Cristina Galeotti.

Tante altre personalità delmondo del commercio, dellasanità, dell'industria lucchesee naturalmente volontari e vo-lontarie Cri.

Il sindaco Alessandro Tam-bellini, ha portato il suo salutonel corso dell'aperitivo primadella serata non potendo trat-tenersi per altri impegni.

La raccolta fondi derivatidalla riunione conviviale eradestinata alla copertura finan-ziaria dei soggiorni climaticiper bambini bisognosi di cureche ogni anno, da oltre un ven-tennio, la Cri lucchese offreper i casi che necessitano di unsoggiorno marino.

Anche quest'anno grazie al-

un'immagine della cena di gala

la generosità dei partecipanti edella collaborazione di azien-de e di numerosi esercizi com-merciali della città è stato pos-sibile allestire una serie di im-portanti premi che hanno al-lietato con l'estrazione dei bi-glietti la fine della serata.

Oltre settemila euro il ricava-to netto della serata per la sod-disfazione dell'organizzazio-ne (curata dall'Area 6 della Cridi Lucca) e del presidente pro-vinciale Enzo Fasano che haringraziato i partecipanti e tut-ti coloro che hanno contribui-to alla riuscita della manifesta-zione.

Claudio Dell'Amico©ERIPRODUZIONE RISERVATA

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Ristorazionealla ex Fornace:ecco I 'ïea vmcenteAssegnati i premi dei concorso promosso da Assi ustriaII progetto predisposto alla 5a A del l'Alberghiero MinutoI CARRARA

Vince l'Istituto alberghiero"Giuseppe Minuto" di Marinadi Massa. Il concorso "IdeaD'Impresa" indetto dal gruppodei giovani imprenditori dellaConfindustria provinciale ha vi-sto trionfare il progetto "Nonsolo Chef", definito da tre stu-dentesse (Sara Ambrosini, Ca-rolina Grassi e Alice Vinazzanidella sezione 5A Ristorazione),il quale si è anche aggiudicato ilpremio categoria"Completezza". Alle studentes-se sono andati 200 euro, unbuono per il Centro estetico"Doscha City" di Avenza, non-ché degli omaggi dal "NaturalWinning Woman" di Carrara.

L'idea: destinare i locali dellaex-Fornace ad attività di risto-razione e cucina per facilitarela formazione e l'inserimentonel mercato del lavoro deglistudenti dell'alberghiero. Il tut-to senza dimenticare "uscitenella zona" per la valorizzazio-ne del patrimonio eno-gastro-

nomico locale.Progetto di difficile realizza-

zione pratica, ma testimonedella volontà di mettersi in gio-co dei ragazzi, che poi è l'inten-to dell'iniziativa. «I giovani in-dustriali da tempo sono interes-sati a promuovere la culturadell'auto-imprenditorialità nel-le nuove generazioni - ha spie-gato Nicola Giannotti, presi-dente provinciale dei giovaniimprenditori di Confindustria -così quando da Roma è partital'iniziativa di "Idea Impresa",l'abbiamo subito sostenuta esperiamo si prosegua anchenel futuro». Uno scopo moltofattivo alla base del progetto.«Il mercato si evolve continua-mente e bisogna essere prontiad impegnarsi per farsi stradain ambito lavorativo, consape-voli spesso di come gli insegna-menti scolastici non corrispon-dono alle esigenze lavorative.Per questo, con la pratica del

"business game", abbiamo cer-cato di avvicinare giocosamen-te i ragazzi al mondo dell'im-

prenditoria, dove sono le nuo-ve proposte a farsi strada».L'iniziativa ha certamente mo-bilitato numeri importanti: ol-tre 150 studenti e 12 insegnantiattivamente coinvolti, con 40incontri nel corso dell'annoall'interno delle varie scuole.Come dei veri "managers", glistudenti, aiutati da tutor dellaConfindustria, si sono dovutiimpegnare a definire un'idea,verificarne il mercato, gestirneun'ideale budget e "lanciarla"

attraverso il marketing. Un per-corso non semplice, tantochèalla valutazione finale sono ar-rivati soltanto 24 progetti, gesti-ti da gruppi più o meno nume-rosi di ragazzi, degli Istituti"Zaccagna" di Carrara, "G. Mi-nuto", "Aldo Salvetti" di Massae dell"'Antonio Pacinotti" diBagnone. La valutazione è sta-ta condotta sulla base dei quat-tro criteri della "Completezza","Originalità", "Fattibilità" e"Presentazione", assegnandoper ciascuna di esse un ricono-scimento. Dopo la consegnadegli attestati a tutti i progettipresentati, è avvenuta la pre-miazione, che ha visto lo stan-ziamento di 800 euro (200 perciascun gruppo di ragazzi) epremi vari, daborse, omaggi edofferte di vacanze. Detto delprimo premio, gli altri vincitorisono stati, per la categoria"Originalità", "Mi fido di te"("A. Salvetti", Enkeleda Lazri,Giulia Ricci Antonioli, JessicaGuadagni, Francesca Marrai,Francesca Ugolini, Marco Tor-tora, Paolo Bonotti), un'origi-nale programma di "pet-sit-ting", dedicato a chi non hatempo per i propri animali dicasa; per la categoria"Fattibilità", "Lunifood" ("A.Pacinotti", Thomas Bertoldi,Ledjo Bregasi, Emini Ledion,

Andrea Leoncini, Luca Menghi-ni. Serdani Reshat, Nicola Zanetti, Mario Rossi, Carlo Bian-chi), per il trasporto a chilome-tro zero dei prodotti tipici delterritorio, specialmente luni-gianesi; per la categoria"Presentazione", "Les Parfu-ms" ("Zaccagna", Letizia Te-glia, Davide Grassi, Ilaria Pe-drelli, Serena Cricca, FilippoManfredini), per la realizzazio-ne autonoma da parte dellaclientela, assistita da esperti,delle essenze di profumi a loropiù graditi. L'attesa è ora per ilprossimo anno ed i nuovi pro-getti degli studenti.

Luca Menconi

Nicola Giannotti

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Gli studenti presenti alla cerimonia di premiazione

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Tappa di "Quanto Basta"su ambiente e bellezzaDomani la presentazione del report intermedio della Scuola Sant'Annasulle prospettive strategiche dell'economia nella Val di Cornia1 PIOMBINO

Il festival dell'economia ecolo-gica "Quanto Basta", emigra-to nella sua versione integraleper questioni finanziarie a Li-vorno, non abbandona deltutto Piombino, riservandoledomani una serie di appunta-menti, tutti a Palazzo Appia-ni.

La giornata piombinese sa-rà dedicata al rapporto tra am-biente, paesaggio e bellezza,«un tenia molto attuale cheevoca questioni più ampie co-me quella del governo del ter-ritorio, dell'identità e dellapromozione dei territori, del-la necessità di città solidali esostenibili e della costruzionedi un'economia più umana»,afferma il sindaco Gianni An-selmi.

«Nonostante il quadro ge-nerale sia sempre più proble-matico - afferma Anselmi -pensiamo che le amministra-zioni pubbliche oggi non deb-bano rinunciare completa-niente a promuovere iniziati-ve di questo tipo, in cui l'ap-profondimento e il confrontosu tematiche di grande attuali -

Una passata edizione piombinese di "Quanto Basta"

tà vanno di pari passo con lapresentazione di progetti con-creti che guardano al futuro».

Il programma della giorna-ta inizia la mattina alle 10 a Pa-lazzo Appiani, con la presen-tazione del report intermediodella Scuola SuperioreSant'Anna di Pisa, relativo al-le prospettive strategiche del-la Val di Cornia. Dopo il salutodel sindaco quale premessa a

"Luoghi e persone in trasfor-mazione", la presentazionedel report intermedio sarà acura di Anna Loretoni, Alber-to Pimi, Alessia Belli, GiuliaLazzeri, Francescomaria Te-desco, Anna Loffredo, Rober-to Franzini. Intervengono an-che Roberto Nardi, presiden-te della Camera di commer-cio di Livorno e Nedo Bertinidi Confindustria Piombino.

Alle 10,30 "Rifiutando", pro-iezione del film realizzato daibambini della classe II E dellascuola Guardi di Piombino, incollaborazione con Asiu, allapresenza di Anna Tempes tini,assessore alla pubblica istru-zione, nella sala a piano terradi palazzo Appiani.

Il programma del pomerig-gio prevede invece alle 17 lalezione magistrale del profes-sor Sergio Vitale, docente deldipartimento di filosofiadell'Università di Firenze, daltitolo "Il paesaggio sonoro e laquestione della bellezza"; alle18,30 il dibattito, coordinatodall'assessore all'ambienteMarco Chiarei, "La bellezza èil motore del futuro", con Va-nessa Pallucchi (relatrice deldisegno di legge sulla bellez-za), Marisa Nicchi (senatrice),Fausto Ferruzza (presidenteLegambiente Toscana).

La serata sarà invece dedi-cata alla musica, col concertodi musica classica alle 21,30, acura dell'Associazione cultu-rale Etruria Classica, che ve-drà protagonisti il tenore Mar-co Ciaponi e al pianoforte Ma-rianna Tongiorgi.

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IL PRES I DEN T E CAVICCHI

Poche mffastruma troppa hun

Il presidente Andrea Cavicchi parla dal palco (foto Batavia)

/ PRATO

Efficace e incisivo nei contenu-ti, disinvolto nelle maniere co-me quando, a un certo puntodell'assemblea annuale, ha fer-mato il discorso scusandosi coni relatori (il viceministro CarloCalenda, il presidente del cen-tro Firenze per la moda italianaStefano Ricci e il direttore cen-tro studi di Confindustria LucaPaolazzi) per aver saltato le pre-sentazioni "ufficiali" di fronte al-la platea degli associati di Con-findustria (circa 150 personepresenti, tra imprenditori e rap-presentanti istituzionali). E' unAndrea Cavicchi che ha già allespalle un anno di mandato dipresidente dell'Uip, quanto ba-sta per farlo tuonare contro lapolitica regionale, a suo dire,colpevole di essere carente sulpiano delle infrastrutture e con-tro la tassazione a livello nazio-nale. E nell'ultimo anno la man -naia del fisco caduta addosso al -

le piccole imprese ha un nomepreciso: Imu. Stando alle rileva-zioni dell'ufficio studi dell'Uippratese, il salasso dell'impostamunicipale unica è valso alleimprese pratesi una spesa pari a23 milioni di euro, a fronte degli11 ai tempi dell'Ici. Non manca-no, secondo Cavicchi, passi in-coraggianti fatti a livello nazio-nale dal governo, complice l'av-vio del nuovo esecutivo: «E' sta-to da poco approvato il decretoministeriale che ha modificatola definizione di imprese energi-vore, in base al quale conterà ilcosto dell'energia consumata inrapporto al fatturato aziendale,oltre allo sblocco dei pagamentidovuti dalla pubblica ammini-strazione alle imprese creditri-ci». Il richiamo all'importanzadell'industria manifatturiera èstato centrale nell'intervento diCavicchi. «L'obiettivo ambizio-so è di riportare al 20% il contri-buto dell'industria al Pil italianoentro il 2020». (m.1.)

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il vicerniiustro Calendascopre le paure dei pratesí9L'imprenditore Stefano Ricci denuncia concorrenza sleale dei cinesimentre in sala mancano proprio gli unici due associati orientali

di Maria Lardara1 PRATO

Da quarant'anni le sue cravat-te fanno il giro del mondo,avendo scavalcato anche lagrande muraglia cinese nellontano 1993 con l'aperturadella prima boutique a Shan-ghai. Emblema dell'eccellenzadel "made in Italy" che fa rimacon lusso e moda. In questoperiodo però, lo stilista Stefa-no Ricci ha un "problemino"proprio con i cinesi e soprat-tutto con quelli di Prato. Lo di-ce senza mezzi termini, pochiminuti prima dell'inizio dei la-vori dell'assemblea annuale diConfindustria. «Sulla mia scri-vania ho le copie del miobrand che vengono fatte dai ci-nesi di Prato». Il direttore delCentro di Firenze per la modaitaliana - l'associazione pub-blico-privata legata a Pitti Im-magine - tra i relatori dell'as-semblea annuale dell'Unioneindustriale pratese, è il primoa notare l'assenza degli unicidue imprenditori cinesi asso-ciati all'Uip (Xu Qiu Lin dellaGiupel e Gabriele Zhang dellaconfezione Luma, fresco diiscrizione). «Non sono contra-rio a un prodotto "made inItaly" di fascia media realizza-to dagli imprenditori cinesi diPrato, purché la produzione diabbigliamento avvenga sul bi-nario della legalità e del rispet-to delle regole». Da osservato-re esterno che opera a valledella filiera, il fiorentino Riccisuggerisce alcune ricette per-ché il tessile di Prato torni a ve-leggiare come una volta. «In-tanto bisogna seppellire ciòche non serve al distretto.L'imprenditore pratese ha ilDna del tessile e deve conti-nuare ad avere quello. Non ser-vono professioni che non ap-

partengono a Prato, come ilmondo immobiliare e la finan-za creativa». Classe 1949, Ricciha il pallino delle giovani gene-razioni che oggi tirano avanticon una miriade di contratti atermine. «Nella mia aziendametto i giovani a lavorare go-mito a gomito con gli operaipiù anziani, al di là di ogni ge-losia. Non si può tenere un ra-gazzo per qualche mese, inse-gnargli un mestiere e poi man-darlo a casa». Che fare dun-que, per rilanciare l'occupazio-ne giovanile tenendo contoche, dati della Uip alla mano,le ore lavorate fra i mesi di gen-naio e aprile di quest'anno (suun campione di 147 impresedel tessile-abbigliamento) di-minuiscono del 2,9% rispettoallo stesso periodo del 2012?Ad aprire le braccia alle impre-se pratesi è il viceministro alloSviluppo economico Carlo Ca-lenda (quota Scelta Civica) cheraccoglie la scommessa delpresidente di Confindustriapratese Andrea Cavicchi, ovve-ro riportare il contributodell'industria al Pil italiano al20%. «Una buona politica in-dustriale non significa rilancia-re gli interventi statali che nonhanno mai funzionato. Anzi,in passato sono stati forieri didisastri». Il viceministro ha po-tuto constatare il dramma del-la realtà pratese scoprendo trale pieghe di un'indagine dellaCamera di commercio come ilnumero delle sofferenze ban-carie delle imprese pratesi siaraddoppiato negli ultimi dueanni. «A giugno sarà stipulatoun accordo per i liberi scambicommerciali tra Unione euro-pea e Stati Uniti: un'opportu-nità anche per il tessile prate-se». Impietosa, l'analisi delCentro studi di Confindustriache scatta una fotografia pun-teggiata da tante ombre. «A li-

vello nazionale - fa sapere il di-rettore Luca Paolazzi - la pro-duzione industriale è peggiora-ta nel corso del primo trime-stre e nel secondo trimestre lavariazione sarà più pesante.

La prima parte dell'anno ce lasiamo giocata». Vasta la plateaistituzionale presente all'as-semblea, dal sindaco RobertoCenni al presidente della Pro-vincia Lamberto Gestri, oltreai due parlamentari ClaudioMartini e Edoardo Nesi. «Tor-nerò in parlamento carico distimoli. Ma - ha detto il PremioStrega - la presenza dei due im-prenditori cinesi oggi (ieri,

ndr) sarebbe stata importan-te». L'assemblea di via Valenti-ni ha segnato inoltre l'avventodella federazione tra le Confin-dustrie di Prato, Pistoia e Luc-ca, primo in esempio in Italia.

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II re delle cravatte, Stefano Ricci La platea all 'Unione industriali con in prima fila il sindaco Cenni

concerto jazzcome metaforadei gioco in team

Il cliché della formazione dicalcio per esaltare lo spirito disquadra lo trovava abusato.Meglio la musicae il potere chequesta evoca . La vena creativadel presidente Andrea Cavicchiha colpito ancora : dopo il cortofirmato dal pratese TommasoSanti mandato in onda durantel'election daydel presidente nelmaggio 2012 - drammaticatestimonianza di un uomo a unpasso dal suicidio dopo averperso il lavoro - stavolta ilnumero uno di Confindustriapratese ha strizzato l'occhio aljazz, rivolgendosi con unostudio di registrazione pratese("Sonoria" di Andrea Benassai).L'inedita composizioneprodotta diventa così la colonnasonoradi un video in bianco enero girato dal pratese MatteoQuerci: un concerto di jazzeseguito da un gruppo dimusicisti professionisti,lanciato su un maxi schermoprima dell'intervento del viceministro Calenda . Concertocome metafora del gioco disquadra dove vanno raccordatitutti i suoni , in riferimentoevidente anche al progetto difederazione territoriale conConfindustriadi Pistoiae Luccaannunciato di recente (m.l.)

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promessa del goy

111DF'Fçe»

io a PralC l lt agli ® L®® «Non vi lascere

di SARA BESSI

mSE SONO problemi relativi alleimprese energivore si devono faremergere subito e discuterne». Il vi-ceministro allo sviluppo economi-co Carlo Calenda, ospite all'assem-blea pubblica dell'Unione Indu-striale di Prato dal titolo «La nostraindustria, il nostro futuro», ha aper-to degli spiragli sulla questione deldecreto energia, a sostegno delle pic-cole e medie imprese pratesi. Unaprima apertura da parte di un Go-verno «interlocutore con cui dialo-gare e che pare abbia capito la neces-sità di riprendere il cammino dellosviluppo partendo dalle imprese»,chiosa il presidente dell'Uip, An-drea Cavicchi. E dal primo rappre-sentante del Governo Letta che hafatto visita alla città laniera, l'assem-blea degli imprenditori ha raccoltoun altro annuncio: più risorse in ar-rivo per il 2014 e la volontà di cam-minare a fianco degli imprenditori.«Il prossimo anno arriveranno risor-se più del passato, senza doverle dre-nare dal privato - ha detto Calen-da - Abbiamo la prospettiva e ilmodo di riaccendere il motore. Lemaggiori risorse dovranno essere in-dirizzate al manifatturiero, capacedi produrre ricchezza e occupazio-ne». Per il viceministro «per aiutarele imprese che sino ad oggi si sonoaiutate da sole, bisogna fare coseche siano chiare a tutti: oggi si puòmigliorare, l'Italia ha recuperato lacredibilità finanziaria». Calenda faun promessa all'assemblea: «D'orain poi cammineremo al vostro fian-

co, in Italia e nel mondo: giochere-mo non solo in difesa, ma ancheall'attacco (ricordando di proveniredall'imprenditoria, ndr). Concen-triamoci sulla competitività piutto-sto che sulla domanda». Infine, il vi-ceministro ha parlato dell'impor-tante occasione per l'economia chesi avrà nei prossimi mesi «con la ri-negoziazione delle regole del com-

«7asta giocare in difesaDobbiamo concentrarcisolo sulla competitività»

mercio fra Europa e Usa, una gran-de opportunità per l'industria italia-na».

LA VOG LIA di riaccendere il moto-re del distretto pratese è emerso dal-la relazione del presidente Cavic-chi: «Da un anno a oggi poco è cam-biato sui problemi che attanaglianole imprese. Anche se è stato fattoqualcosa con l'approvazione del de-creto ministeriale per la definizio-ne delle imprese energivore, si do-vrà lavorare per abbassare la soglia

di accesso per agevolare le piccolemedie imprese». Cavicchi ha spro-nato gli imprenditori a fare «un la-voro di squadra». A proposito l'as-semblea ha assistito al debutto dellaFederazione nata dalla collaborazio-ne fra le Confindustrie di Prato, Pi-stoia e Lucca.

TI dell'Unione rivelano comela crisi morda ancora: le ore lavora-te da gennaio ad aprile 2013 regi-strano un calo del 2,9% (campionedi 147 imprese del tessile-abbiglia-mento), i consumi di acqua nel pri-mo trimestre sono dell' 11,2% in me-no, come pure il consumo di ener-gia (-3,8% su un campione di 70aziende tessili). Le esporta-zioni dal distretto pra-tese non rincuo-rano: nel2012 sono a-3,5%, paria oltre 2milionidi euro.

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2 19%LE ORE LAVORATE

A tanto ammonta il calonel periodo compreso fragennaio e aprile scorsi:la crisi morde ancora molto

3 p8%LE ESPORTAZIONI

I dati del distretto pratesesono negativi anche inquesto settore: nel. 2012persi 2 milioni di puro

3 p5%IL CONSUMO DI ENERGIA

Questa è la flessioneregistrata su un campionedi 70 aziende tessilinel primo semestre 2013

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Associazioni

Pralcu, tessile a ~3,0%er i-smili verso l'ìntesaRicci, presidente di Centro di Firenze per la moda, all'assembleadegli industriali pratesi, criticai troppi soggetti che si occupanodi made in Italy e chiede un progetto comune. Matteo M inà (Prato)

C i sono troppi soggettiassociativi che si oc-cupano di moda, e inquesta chiave il Cfmi-

Centro di Firenze per la modaitaliana sta per stringersi a Smi-Sistema modaItalia. Lo haannunciato ieri du-rante l'assembleadell' Unione degliindustriali prate-si il presidente diCfmi, l'impren-ditore fiorentinoStefano Ricci, se-condo il quale sec'è un aspetto pre-occupante dellasituazione attua-

~

le, questo: «E dato dalle troppeenergie che le varie associazio-ni del tessile moda abbigliamentoitali ano spendono per farsi la guer-ra l'una con l'altra. Come Cfmi»,ha aggiunto Ricci, «prenderemonei prossimi giorni delle deci-sioni importanti, prima fra tutte

quella di fare squadra e legarcimaggiormente a S"-Sistema mo-da Italia, perché non è possibileche ai tavoli con il governo e conle istituzioni europee per la tuteladel Made In per esempio parteci-

pino soltanto i rappresentanti dellaCnmi-Camera nazionale del-la moda italiana , associazioneche ha al suo interno personalitàdi grande spessore, ma che nonrappresentano la totalità delle im-prese». Il presidente dell'Unionedegli industriali pratesi , Andrea

Cavicchi ha poi sottolineato lanecessita di rimettere l'impresaal centro del programma politiconazionale ed europeo, con partico-lare attenzione al manifatturiero,una delle risorse fondamentali di

Prato, dove però, adifferenza del re-sto della Toscana eanche del paese, lasituazione del ma-nifatturiero non èrosea: secondo iprimi dati dirama-ti dell'ufficio studidi Confindustrianel 2012 le espor-tazioni dellaprovincia di Prato(2,115 miliardi di

euro) sono calate rispetto all' annoprecedente del 3,5%, dato in con-trotendenza sia rispetto a quelledel manifatturiero toscano (+7,1%a quota 31,631 miliardi di euro)che nazionali (+3,6% a 373,228miliardi di euro totali nel 2012).(riproduzione riservata)

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Sine7 Da Confindustria appello alla politica

Prato in campoper salvare il tessile

Silvia Pieraccini

PRATO

Lavorare tutti insieme - Eu-ropa, Governo, istituzioni locali,imprese e lavoratori - per crearele condizioni per la ripresa eco-nomica e lo sviluppo del manifat-turiero. È un appello al fare quel-lo che il presidente di Confindu-stria Prato, Andrea Cavicchi, halanciato ieri durante l'assembleadell'associazione dedicata a "Lanostra industria, il nostro futu-ro" alla quale hanno partecipatoilviceministro allo Sviluppo eco-nomico, Carlo Calenda, il presi-dente del Centro di Firenze perla moda italiana, Stefano Ricci eil direttore del Centro studi Con-findustria, Luca Paolazzì.

«E importante che l'industriasia tornata in testa alle prioritàdel governo e dell'Europa - hadetto Cavicchi - ora tutti insie-me dobbiamo prenderci l'impe-gno di riportare il manifatturie-ro spesare il20% delPil naziona-le. E per farlo dobbiamo riparti-re proprio dall'Europa che nonha tutelato la tracciabilità deino-stri prodotti, non ha difeso il"made in", non ha preservato lanostra competitività». Oltre aun ruolo forte dell'Unione euro-pea, secondo il presidente diConfindustria Prato, serve «ungoverno nazionale che abbia cre-dibilità» e una «politica locale eregionale che dialoghi con gli in-dustriali». Anche le imprese do-vranno fare la propria parte, ag-gregandosi, lavorando in siner-gia, costituendo reti per accre-scere le dimensioni.

Le previsioni2013 perii distret-to tessile di Prato, il più impor-tante d'Europa con 2.900 azien-de,17.500 lavoratori, 3 miliardi difatturato 2013 (-4%) per il 53%all'export, non sono rosee: nelprimo trimestre i consumi dienergia elettrica di un campionedi aziende tessili hanno segnato-3,8% rispetto allo stesso perio-do dell'anno precedente, i consu-mi di acqua delle industrie aumi-do del distretto sono scesidell'n,2%, mentre le ore lavoratenel periodo gennaio-aprile si so-no contratte del 2,9 percento.

A certificare la scomparsa dei"germogli di ripresa" che si era-no intravisti l'estate scorsa è il di-rettore del Centro studi Confin-dustria: «Nell'area euro conti-nuiamo a essere in difficoltà - haspiegato Paolazzi- e l'Italiachiu-deràl'anno conuncalo del Pil tral'1,5% se le cose rimarranno co-me oggi, e l'1,9 percento. Ma sia-mo uno dei p ochi Paesi che ha an-cora un'industria ricca di filiere,

L ASE€ ï AIl presidente Cavicchi:«Importante che ['industriasia tornata in cimaalle priorità del Governoe dell'Europa»........................................................................

e ora dobbiamo evitare la distru-zione rapida di tante competen-ze». Quelle competenze che Ste-fano Ricci, titolare della maisondi abiti da uomo di lusso che por-tail suo nome, rivendica come ar-ma per salvare la nostra indu-stria, insieme con la necessità«di fare squadra come fanno ifrancesi». «Nel prossimo anno emezzo abbiamo la possibilità diriaccendere il motore dell'indu-stria - annuncia il viceministroCalenda- e l'unico modo per far-lo è dare strumenti per sostener-la, altrimenti la domanda internanon ripartirà».

® RIPRODUZIONE RISERVATA

Le aziende tessiliIl distretto tessile di Prato restail più importante d'Europa, con17.500 lavoratori. Nel 2013 haprodotto un fatturato di 3.005milioni di euro (stimeConfindustria Prato), con unexport di 1.580 milioni (-1,3%),pari al 16,5% del totale italiano

I consumi di energiaNel settore tessile la crisi simisura anche con ladiminuzione dei consumienergetici

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SquINzI STRAPPA

ANDREA BIANCHI

Al, MINISTEROdi DARIO DI VICO

nche per la Confindustria ètempo di campagna

acquisti con l'evidente scopo dirafforzare la prima linea. E cosìil presidente Giorgio Squinzi hadeciso di ingaggiare uno deidirigenti più stimati econosciuti del ministero delloSviluppo economico , il direttoregenerale delle Politicheindustriali e della competitivitàAndrea Bianchi. L 'arrivo in vialedell'Astronomia è previsto permetà giugno ma il neoministroFlavio Zanonato non vorrebbeprivarsi di lui e fino all'ultimotenterà di fermarlo.Nell'organigrammaconfindustriale Bianchiricoprirà il ruolo (finora noncoperto) di direttore di area perle politiche industriali,coordinerà le scelte anche inmateria di energia einfrastrutture e riporteràdirettamente al direttoregenerale Marcella Panucci. Conquesta assunzione l'associazionedegli industriali si rafforza sulfronte delle politiche «micro»attualmente meno presidiaterispetto al dibattitomacroeconomico . Bianchi,economista, viene dal riccovivaio Censis dove ha lavoratoper otto anni , successivamenteè stato dirigente dell'ufficiostudi dell'Ipi e al ministerodello Sviluppo economico èdefinitivamente approdato nel2007 assieme a PierluigiBersani, di cui era stato inprecedenza capo della segreteriatecnica. In abbinata con ilministro Bianchi ha lavoratointensamente a «Industria2015», un ambiziosoprogramma di modernizzazionedell'industria italiana«nell'ambito della nuovadivisione internazionale dellavoro e del ruolo dell 'azionepubblica a sostegno dellosviluppo economico».Ridimensionati i sogni di gloriavuoi per la sostituzione diBersani vuoi per gli effetti dellacrisi, Bianchi negli ultimi anniha dedicato , giocoforza, moltodel suo tempo alla gestione dayby day delle oltre 15o situazionidi crisi arrivate nei mesi sultavolo del ministero.

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nfindustria.Squ iinzi: alla fine prevalga il buon senso e si trovi una soluzione

«In giocò il futuro industriale»Nicoletta Picchio

ROMA

La crescita come priorità, ri-lanciando l'industriamanifattu-riera. Una strada da seguire inItalia e in Europa. Su 'questo ta-sto Giorgio Squinzi insiste datempo, come ricetta anti-crisi.E il caso Ilva, di drammatica at-tualità, è la cartina di tornasoleper dimostrare se si ha a cuorel'industria del paese: «Sul futu-ro 'dell'Ilva si gioca il destinodell'Italiacomepaese industria-le avanzato, la sua capacità di ge-stire attività manifatturierecomplesse», ha insistito ieri ilpresidente di Confindustria, au-gurandosi che «alla fine il buon-senso prevalga e si trovi una so-luzione», senza sbilanciarsi suquale: «lasciamoli lavorare».

Manifatturiero, prime mossedel governo, elezioni ammini-strative, governante europea:Squinzi ne ha parlato ieri in due

occasioni, all'assemblea degliindustriali di Bolzano e a Parigi,ad un convegno sulla competiti-vità delle imprese europee. InItalia e.in Europabisognatrova-re una ricetta anti-crisi con ungiusto equilibrio trarigore e svi-luppo. E l'industria deve esseremessa al centro: proprio perquesto il presidente di Confm-dustriaha rilanciato l'idea di unindustrial compact per miglio-rare la sinergia tra le azioñiUe ele politiche industriali degli Sta-ti membri. «Abbiamo bisognodi un approccio integrato e coe-rente, in cui tutte le politiche

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5UL1.'ASTE SIONISMMO

Il presidente degliindustriali: il non voto èun dato negativo, dovrebbespingere per impegnarsia migliorare la politica vera

dell'Unione che abbiano un'im-patto sulla competitività sianocoordinate per soddisfare le esi-genze dell'industria europea t,per migliorare l'innovazione ela produttività».

Restando dentro i confini,Squinzi ha dato un segnale diapertura verso il governo Letta:«Dobbiamo daglrfiducia, èl'uni-co possibile che abbiamo, è ungoverno in cui Confindustriacrede anche perla qualità di tan-te persone, è chiaro che una si-tuazione difficile come quellache ha ereditato non è la cosapiù semplice da risolvere».

Piuttosto, bisogna rifletteresull'astensionismo alle ammini-strative: « È' un dato negativo,potrebbe essere un segnale di di-saffezione dalla politica. Do-vrebbe essere un motivo di me-ditazione della politica, per im-pegnarsi a migliorare lapoliticavera», anche se, ha aggiunto,

«l'affluenza alle urne in Italia ènettamente più alta che negli al-tripaesi». Letta, secondo Squin-zi, sta analizzando in modo cor-retto la situazione. Anche senon gli èpiaciuto, eieril'hariba-dito, che sono stati utilizzati isoldi della produttività e dellaformazione per finanziare lacassa' integrazione in deroga.«Devono essere restituiti». Il la-voro è un'emergenza, specieper i giovani. Per Confindustriadeve aumentare la flessibilità inentrata e inparticolarel'appren-distato va rivisto e potenziatosu modello tedesco e austriaco.

Premessa fondamentale • èche ci sia la crescita, e che vengarilanciato il manifatturiero, chepuò creare occupazione. Quan-to all'Europa, bisogna andareavanti sulle tappe dell'integra-zione. E Squinzi ha sottolinea-to, a Parigi, le proposte del presi-dente Hollande, che ha parlatodi dare una vera capacità di bi-lancio allaUe e diunamutualiz-zazione graduale del debito conglieurobond.

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ACCORDO AL RIBASSO SUL TESTO: MODIFICHE AL SISTEMA DI VOTO ENTRO 18 MESI

Riforme ïn salita, il Porcellum finisce ïn freezer21 ROMA

B LOCCHI di partenza il percorso a ostacoli delleriforme. Al termine di un lungo braccio di ferro e diun confronto a acceso tra Pd e Pdl, la maggioranzasigla un accordo `minimal' sulle mozioni parlamenta-ri che oggi definiranno l'iter della revisione della Co-stituzione. Il risultato è un testo «molto asciutto», epu-rato nella sostanza del nodo più insidioso, che rischia-va di mettere a rischio la tenuta del governo: la cosid-detta `clausola di salvaguardia' sui ritocchi alla legge

Ilministro Quaghariello : « Il governosi chiama fuori , non scenderemosul terreno della legge elettorale»

elettorale. Si metterà mano al sistema di voto, insie-me alle riforme della forma di Stato e governo, conl'obiettivo di arrivare a meta «entro 18 mesi» dall'av-vio dell'esame nel merito.

DISTANZA tra i Pd e Pdl sulla `clausola di salva-guardia' con cui il governo avrebbe voluto portare acasa entro luglio alcune modifiche al Porcellum, si fascontro tra Renato Brunetta e Roberto Speranza. IlPdl chiede di mettere nero su bianco che quelle modi-fiche saranno `minimali'. Il Pd, in larga parte favore-vole al ritorno al Mattarellum, dice no: nessun palet-to va fissato in partenza.

HANNO DETTO

ANNA FINOCCHIAROsenatrice Pd

La traccia di riformaesposta da Quagtiarietto,

diversa datt'ipotesiiniziate , è vicina att'art.

138 delta Costituzione

GIORGIO SQUINZIpresidente Confindustria

Il governo Letta è l'unicopossibile . É un governo a

cui Confindustria crede,anche grazie alla qualità

di tante persone

MATTEO RENZIsindaco Firenze

Il governo sarà forte se,come spero, farà

le riforme . Se chiacchierae vivacchia trascinerà

l'Italia in basso

/a.225nd

Come se non bastasse, i due partiti litigano anche sul-la composizione del Comitato bicamerale `dei 40' chesi occuperà di scrivere i testi. Il Pdl chiede di avere lostesso numero di componenti del Pd, nonostante iparlamentari dem siano molti di più, grazie al premiodi maggioranza. E il braccio di ferro prosegue per ore,finchè non si trova un'intesa su un riequilibrio dellequote anche in base ai voti presi nelle urne. All'ora dipranzo i partiti riuniscono i gruppi parlamentari e ri-marcano le distanze. Alla riunione del Pd partecipaFranceschini, dal Pdl c'è Quagliariello. Ma il governoprende atto del fallimento dell'ultimo tentativo di me-diazione. E, come andava già affermando da giorni,decide di «non scendere sul terreno sulla legge eletto-rale», di non rischiare, dichiara Quagliariello, di «far-si consumare». La palla è insomma al Parlamento. Èdifficile che entro l'estate si faccia qualcosa. Brunettadichiara concluso l'accordo solo quanto legge il testodella mozione.

I N SERATA la tensione è ancora alta. Scelta civica di-ce sì alla mozione. I malumori del Pdl inducono inve-ce Brunetta a convocare una riunione `ad horas' delgruppo per riferire sull'intesa. Ma si teme ancora l'in-sidia della mozione che Roberto Giachetti presenteràsul ritorno al Mattarellum, che potrebbe essere soste-nuta da molti Pd e parte della minoranza. Fino all'ul-timo si cercherà di convincere MSS, Sel, Lega e Fdi avotare il testo della maggioranza. Nelle Aule di Came-ra e Senato parlerà per il governo il premier Letta, asottolineare l'importanza del tema.

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6 Stefan Pan rieletto al vertice di Assoimprenditori Alto Adige: «Serve un cambio di mentalità e un atto di coraggio»

Bolzano chiede parità di regole«Aperti alla concorrenza, ma non a scapito di chi lavora sul territorio da anni»

Barbara GanzBOLZANO. Dal nostro,inviato

Su uno schermo nero scor-rono affermazioni negative,quelle che la crisi esconomicasta facendo diventare di uso co-mune: la burocrazia non si puòsconfiggere, le tasse non si pos-sono ridurre, la qualità e il meri-to non contano. Ma basta unasemplice premessa- è sbagliatopensare che tutto questo sia im-modificabile - per far diventarebianco lo sfondo e rovesciare alprospettiva. .

Punta sull'effetto sorpresa ilrieletto presidente degli industriali dell'Alto Adige StefanPan, per chiedere un cambio dimentalità, e insieme un atto dicoraggio. All'assemblea annua-le di Assoimprenditori ha invi-tato il presidente degli indu-striali italiani, Giorgio Squinzi,e il suo omologo austriaco, Ge-org Kapsch, per discutere dellaforza delle imprese e del valoredell'Europa. Un'Europa che quiè più vicina che mai, e rende in-

sostenibile ilgàp di competitivi-tà con ivicini di casa..

«In Austria e Svizzera apri-re una nuova attività richiedepochi mesi, qui per un nuovoinsediamento l'iter dura 5/6anni - spiega Pan -. Speriamonella nuova legge urbanisticaprovinciale per un salto di qua-lità». La provincia autonoma èsembrata all'inizio immune

COMPETlZ€ E SLEALE«Diciamo no all 'azzeramentodell'Irap per le impreseche scelgono di insediarsida noi o il sostegno ai canonid'affitto per chi apre»...........................................................................

agli effetti più gravi della con-giuntura: «Avevamo un tassodi disoccupazione al 2,5% finoa pochi anni fa, il migliore d'Eu-ropa: oggi siamo al 4,1. Abbia-mo capito di non essere, nonpiù, un'isola felice». L'econo-mia provinciale si regge per il21,4% del Pil sull'industria, se-guita da turismo (12,7%) e com-mercio (1o%). Rispetto ál re-sto dell'Italia, qui la Provincia

non ha debiti, e il cuneo fiscaleè un elemento di competitivi-tà, ma Pan chiede regole certe.,e soprattutto ugali per tutti:«Diciamo no a misure comel'azzeramento dell'Irap per leimprese che scelgono di inse-diarsi a Bolzano, o il sostegnoai canoni d'affitto per chi apre:siamo aperti alla concorrenza,ma non a scapito di chi lavoraqui da anni».

In sala siedono fra gli altri ipresidente di ConfindustriaTrento, Paolo Mazzalai, e delVeneto, Roberto Zuccato: «Inostri vicini veneti esportanopiù del nostro 20%: su questopunto dobbiamo migliorare.Riconoscendo che l'industria èil cardine del nostro benesse-re», spiega Pan.

L'Austria esporta in AltoAdige più che in Giappone, haricordato Kapsch: «Oggi l'Eu-ropa ha perso di vista i valoriper i quali era nata. Siamo in unvortice di involuzione, e vedia-mo impotenti Paesi come la Ci-na crescere. Ma è sbagliato cre-dere che gli investimenti pub-blici p ossano stimolare la ripre-sa: occorre ridurre la burocra-zia, recuperare quell'ideale di

Provincia di Bolzano

libertà che laUe eranataper ga-rantire, prima di perdersi in unmare di regole come quelle sul-le oliere a tavola. Noi imprendi-tori possiamo fare molto, se cilasciano lavorare». Nonostan-te tutto il presidente austriacosi conferma europeista convin-to, così come il leader italianoSquinzi: «Un concetto sbaglia-to di austerità rischia di avereun effetto di disgregazionesull'Unione: ma io credo anco-ra negli Stati uniti d'Europa, co-sì come credo che lamanifattu-ra sia la base del nostro benes-sere futuro. L'Italia nonpossie-de materie prime, né infrastrut-ture d'eccellenza, non ha scel-ta rispetto alla sua vocazioneproduttiva».

In ottobre Bolzano ospiterà ilbusiness forum, terza edizionevertice fra le Confindustrie ita-liana e tedesca che si svolge an-nualmente per far incontraregli imprenditori dei due Paesi eragionare di strategie comuni alivello europeo. StefanPan chiu-de con una battuta: «L'Europanonè quella che stabilisce il dia-metro dei piselli».

i @Ganz240re

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Valore aggiunto per settori economici. Anno 2011, dati in %

ommereio

Tr., ¡iorti_- ----------------------------------------------------------------- ---- 10,0

------ -------------------- ---------- ----------------- -------------------- 5,4

----------------------------------------- 16,4

Assoimprenditori Alto Adige. Il presidente Stefan Pan

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