RASSEGNA STAMPA - Autostrade Siciliane...le previsioni non sono con-fortanti. tonnellate. Divelta...

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GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA LA SICILIA GIORNALE DI SICILIA Agenzia ITALIA LAREPUBBLICA Italia Oggi Agenzia ITALPRESS RASSEGNA STAMPA 31-3-2016 Agenzia ADNKRONOS RAI TV IL SOLE 24 ORE Quotidiano di Sicilia II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAOSicilia MEDIASET A cura di Sandro Cuzari Responsabile Ufficio Stampa CAS

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GAZZETTA DEL SUDAgenzia ANSA LA SICILIA

GIORNALE DI SICILIAAgenzia ITALIA LA REPUBBLICAItalia Oggi Agenzia ITALPRESS

RASSEGNA STAMPA31-3-2016

Agenzia ADNKRONOS RAI TVIL SOLE 24 ORE

Quotidiano di Sicilia II MessaggeroCORRIERE DELLA SERA

RAOSicilia MEDIASET

A cura di Sandro CuzariResponsabile Ufficio Stampa CAS

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La frana sul tratto della "113" che collega Gioiosa Marea a Patti

Uno scandalo da 7 milioni di euroNel 2011 la riapertura al transito della strada dopo l'ennesimo smottamentoRoberta FontiGIOIOSA MAREA

Sette milioni di euro buttati,letteralmente, a mare. Tantoera costato, tra il 2010 e il2011 il consolidamento deltratto di strada statale 113che collega Gioiosa Mareacon Patti, a Capo Schino, enuovamente crollato venerdìmattina, quando un'impo-nente frana ha aggravatol'interruzione al transito del-l'arteria, già chiusa dal 14marzo per uno smottamentopoco lontano, nei pressi del

Muro di Garibaldi. Se 75giorni era la previsione per lamessa in sicurezza della pri-ma frana, i tempi adesso po-trebbero non scendere al disotto dei sei mesi. Ed è unaprevisione ottimistica, fon-data su calcoli teòrici.

Infatti, nessuna ipotesiviene ancora fatta dall'Anasche sta eseguendo rilievi emonitoraggi e fa sapere che,visto l'ampio fronte dellosmottamento e i volumi note-voli dei massi caduti, serviràuno studio mirato e comples-so, oltre ad un importante in-

vestimento economico, perpoter rendere nuovamentetransitabile la vecchia rotabi-le borbonica. Un inquietantedéjà-vu, una situazione ana-loga a quella vissuta appenacinque anni fa, quando la sta-tale 113 rimase chiusa, sem-pre causa frana, dal dicerri-"-bre del 2008 a maggio del2011.

In quella data venneroinaugurati in pompa magna ilavori di messa in sicurezzarealizzati dall'Anas che ope-rò sulla stabilità del costonein diversi punti tra Schino e

Calava (poco meno di duechilometri) e ricostruì il cor-po stradale, oltre a rafforzarele fondamenta erose dal ma-re. Cinque anni dopo, il pro-blema è riemerso in tutta lasua drammaticità, scoprendoanche la fragilità di un costo-ne per nulla "arginato" dairecenti lavori.

Il moviménto franoso èstato caratterizzato dal di-stacco di diverse rocce parti-colarmente imponenti, tredelle quali superano i 100metri cubi di volume, con unmasso centrale di oltre 250

I lavori• Cinque anni fa la statale113 rimase chiusa, semprecausa frana, dal dicembredel 2008 a maggio del2011. In quella data ven-nero inaugurati in pompamagna i lavori di messa insicurezza realizzati dall'A-nas. Fu ricostruito il corpostradale, oltre a rafforzareie fondamenta erose dalmare. Cinque anni dopo, ilproblema riemerge in tut-ta la sua drammaticità. Ele previsioni non sono con-fortanti.

tonnellate.Divelta completamente la

barriera paramassi realizzatadal comune di Gioiosa Mareae dalla Protezione Civile Re-gionale negli anni2009-2010, e parzialmentedanneggiato il muro di con-tenimento realizzato dall'A-nas in quegli stessi anni.

La complessità del frontefranoso, che ricade in zonagià perimetrata dal vigentePAI in area R4 P4 (rischio epericolosità molto elevata),richiede ulteriori approfon-dimenti da integrare con in-dagini geologiche e geogno-stiche. Solo dopo si potrà va-lutare il più opportuno inter-vento da attuare, e in ogni ca-so in collaborazione con altrienti.

Percepita la complessitàdella situazione, dopo l'ap-pello della consigliera RosyDi Nardo per un consigliocongiunto tra i comuni dellacosta saracena, la consiglieracomunale Giuseppina Pizzoha inoltrato formale richiestaal presidente del consiglio af-finchè convochi un'adunan-za consiliare in seduta apertaa tutte le forze politiche e so-ciali per discutere del disse-sto idrogeologico del territo-rio. <

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Riprende quota il dibattito sullo svincoloGIOIOSA MAREA

Sulla vicenda interviene ancheTeodoro Lamonica, coordinato-re del movimento "Io per Gioio-sa", che allarga il dibattito allosvincolo dei desideri: «La con-vocazione del consiglio ha l'in-tento di pianificare gli interven-ti di breve e lungo periodo conl'adozione di uno specifico pia-no strategico - scrìve Lamonica- . Lo svincolo autostradale, di-scussione che anima da oltre un

ventennio la politica cittadina, èun affaire squisitamente politi-co. Un attestato di buona volon-tà in tal senso, con l'adozione diuna progettazione esecutiva, ri-sponderebbe con efficienza allenecessità di tutto il territorio».

TeodoroLamonicacoordinatoredel movimento"Io per Gioiosa"

L'ex vicesindaco chiede, quindi,di «sbloccare immediatamentele risorse del Patto per il Sud, giàdestinate al dissesto idrogeolo-gico». Parallelamente, è nato ilcomitato "Pro svincolo" che dasabato ha avviato la raccolta fir-me per chiedere la realizzazionedell'importante opera infra-stnitturale. È possibile firmarela petizione anche oggi pome-rìggio, dalle 17.00inpoÌ, alban-chetto posizionato fra il circoloRoma e l'omonimo bar. < (r.f.)

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sette milioni di euro destinati a mettere in sicurezza il costone roccioso

GAZZETTA DEL SUD del

Cinque anni fa i lavori e o i una nuova frana. Non sono serviti i

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LA SICILIA MessinaQuotidiano Data 31-03-2016

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Foglio 1

LETOJANNI. Ancora disagi nel tratto per Spisone

Tornano puntualile lunghe codesulla Statale 114

LETOJANNI. Con il primo, corposo esodostagionale verso il mare, quelio regi-stratosi a Pasquetta, si ripropone, inmaniera puntuale ed inquietante, il fe-nomeno del congestionamento deltraffico, lungo il martoriato tratto del-la Ss 114, compreso tra Letojanni e losvincolo autostradale di Taormina. Unfenomeno che tende a lievitare in ma-niera considerevole nel periodo estivo,apportando grossi disagi e non pochipericoli per gli utenti della strada. Unperìodico ritorno, quello registratosialcuni giorni fa, costituente uno deipiù grossi inconvenienti, relativi al-l'assetto viario del comprensorio, chefa capo alla Perla.

Problematica di notevole rilevanza,per la cui soluzione, anni fa, si eranoimpegnati una decina di Comuni delcircondario, sottoscrivendo un proto-

collo d'intesa, mirato all'individuazio-ne di un piano d'interventi migliorati-vi dell'area del casello autostradale diSpisone. La cui ormai conclamata ina-deguatezza a ricevere e smaltire volu-mi di traffico elevati, come quelli at-tuali, è tale da costituire la causa deichilometrici incolonnamenti che, re-golarmente, si verificano durante iweekend, nei giorni dì festa e in occa-sione dei grandi eventi, ospitati a Taor-mina. Intenti, quelli del numerosostuolo di amministratori della zona,che purtroppo sono rimasti letteramorta, mentre la situazione nell'ambi-to delio spezzone di Nazionale incrimi-nato contìnua a restare alquanto criti-ca. Un'occasione perduta, ma che puòessere sempre oggetto di recupero, ri-trovandone voglia e interesse, dal mo-mento che è possibile fare affidamen-

to su un'ipotesi progettuale di adegua-mento dello svincolo di Spisone, redat-ta da un tecnico, ex dipendente delCas, che andrebbe a risolvere il proble-ma.

Lunghissime file, quelle che vengo-no a crearsi con frequenza iungo ì'im-portante arteria, costretta a ospitarequel serpentone d'acciaio, che fa unafatica enorme a muoversi, generandoun gran caos anche nella circolazioneinterna della cittadina jonica, che diquesta anomalia è quella interessatapiù da vicino, destinata a subire anco-ra !e conseguenze di un fenomeno chetende ad ampliarsi, in maniera consi-derevole, man mano che si avvicinal'estate per esplodere nei mesi clou.Ma di soluzioni non se ne parla.

ANTONIO LO TURCO

* . L'_. !.LETOIANISH. LUNGHE CODE DI AUTO SULLA STRADA STATALE 114

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Via Croccfissorini .incaricami lei limbo

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Autostrade Siciliane

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Anticorruzione

Codicedegli appalti,necessarioun periodotransitorioROMA

Un regime transitorio di 1-2mesi perii nuovo Codice degliappalti per consentire l'ema-nazione delle nuove linee gui-da. Lo chiede il presidentedell'Autorità anticorruzioneRaffaele Cantone, che hascritto al Parlamento, solleci-tando una norma nel provve-dimento all'esame delle com-missioni di Camera e Senato.Richiesta su cui il Governonon si oppone, come ha assi-curato il ministro delle infra-stnitture Graziano Dell'io,che apre anche a possibili mo-difiche al Codice, laddove do-vessero servire.

La proposta di Cantone èarrivata nel corso di un semi-nario dell'Ance sul nuovo Co-dice dei lavori pubblici. Il pre-sidente Claudio De Albertisha promosso la riduzione del-le norme e l'introduzione diuna soft regulation affidataall'Arme, maha avvertito: «At-tenzione a che queste lineesiano cogenti e che venga ga-rantito un adeguato periodotransitorio». Necessità condi-visa da Cantone: «Crediamosia opportuno fare un brevis-simo regime transitorio perconsentirci di emettere le li-nee guida, perché è difficile

farlo senza conoscere il testodefinitivo», ha detto il Garan-te anticorruzione, spiegandoche le linee guida saranno ditre tipi e quelle che dovràemettere l'Anac (relative agliappalti sotto soglia) dovreb-bero essere pronte entro l'e-state.

Più in generale, Cantone siè detto ottimista sulnuovo co-dice. Non sarà certo la bac-chetta magica, ma certo può«rilanciare» il sistema degliappalti in profonda crisi, haspiegato il Garante, richia-mando tutti ad evitare valuta-zioni affrettate e ad avere pa-zienza.

Un primo ok alla richiestadi Cantone è arrivata dal mi-nistro Delrio: «Nessun pro-blema, nessuna opposizio-ne», ha detto. Delrio, che delnuovo codice ha parlato an-che alla Camera, l'ha definitoun «enorme salto in avanti ri-spetto al passato»' e «una svol-ta vera»; ha anche assicuratoche il Governo si muove senzaambiguità e ha aperto a possi-bili modifiche: «Laddove cisaranno problemi siamopronti a cambiare, risolvereinsieme e modificare». -»

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Quotidiano Data 31-03-2016

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Foglio 1

L'ITALI A CHIEDE INCONTRO ALLA UÈ PER DISCUTERE LE CONCESSIONI DI ASPI E ALTRI GRUPPI

Autostrade, sul tavolo le proroghe// governo rompe gli indugi e sonda

Bruxelles. In discussione anche i dossierrelativi a Gavio e Autostrada dei Parchi

DI LUISA LEONE

Primi abboccamenti traItalia ed Europa sullenuove proroghe autostra-dali. Secondo quanto ri-

sulta a MF-Milano Finanza, neigiorni scorsi il ministero delleInfrastnitture ha preso contatticon gli uffici della Commis-sione Europea per chiedereun incontro nel qualeiniziare a discuteredei tre possibili casiindividuati nei mesipassati: Autostrade perl'Italia, Autostrada deiParchi e le concessionidei gruppo Gavio, ri-maste in sospeso dopoil no di Bruxelles alloschema presentato nel2014. Roma avrebbedeciso di rompere gliindugi dopo una primavantazione di alcuniaspetti tecnici dei dos-sier, che, come antici-

pato da MF-Milano Finanzaio scorso febbraio, dovrebberobasarsi tutti sul modello france-se, che ha già ricevuto il placetdegli uffici della commissariaUè alla Concorrenza Margre-the Vcstager. Si tratta essen-zialmente della richiesta di unallungamento delle concessio-ni di durata piuttosto limitata,intorno ai sette anni, a frontedella garanzia di investimentialtrimenti non realiz-zabili dai conccssìo-narì e di una calmìe-razione delle tariffe.Nella prima tornatadi proroghe Romainvece aveva pun-tato su un modellooriginale, che preve-deva per le concessionarie delgruppo Gavio una proroga benpiù estósa, fino al 2043, mentreper le due concessionarie pub-bliche, ossia Autovie Vcnete eAutobrennero, si era deciso dìpassare per la via degli affida-menti in-housc, rivelatasi alla

hne vincente.Adesso però l'Italia sta scal-dando i motori per il nuovoround con l'Unione Europeae avrebbe appunto inviato unalettera per chiedere un primoconfronto con i tecnici dellaDg Competition. Missiva cuiBruxelles avrebbe già rispo-sto e ora si sarebbe in attesadi stabilire una data per l'in-contro, che sarà meramentetecnico, quindi senza il coin-volgimento né del ministroGraziano Delrio né tantomcnodella commissaria Vestager,almeno in questa fase.In vista di questo primo ap-puntamento, al momento ildossier più strutturato sem-brerebbe essere quello relativoad Autostrade per l'Italia, allaquale potrebbe essere chiesto,per ottenere fino a sette anni diproroga della concessione, dimettere sul piatto investimentiimportanti, altrimenti difficil-mente realizzabili, come peresempio la Gronda di Genova,ma anche altri interventi di di-

mensioni minori lungo la rete.Per quanto riguarda il gruppoGavio, come anticipato Q&MF-Milano Finanza, la soluzioneipotizzata passerebbe per la rea-lizzazione dei lavori sulla Asti-Cuneo in cambio di una proro-ga della concessione di Satap, icui termini però non sarebberoancora del tutto definiti. Infine,per il gruppo Toto in ballo cisono i lavori per l'Autostradadei Parchi, ma anche qui le ci-fre non sono ancora definite. Inogni caso, si tratta al momentosolo di schemi di proposte dapresentare alla Uè, da affinareanche in base al confronto coni tecnici europei nei prossimimesi. Sempre che il primo in-contro dia esito positivo circala possibilità di proseguire ildialogo sui dossier presentati,in modo da poter entrare neimerito delle singole questioni,(riproduzione riservata)

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la RepubblicaQuotidiano Data 31-03-2016

Pagina 13

Foglio 1

La maledizionedel cementoche fa crollare

II business dei cantieri rendealla malavita un miliardo Fanno

ENRICO BELUWA

«H paese è dei paesani».E il cemento è cosa loro. All'in-crocio tra un appalto e l'opera sipiazzano quasi sempre i braviragazzi. Quando non pilotano lagara, quando anche i subappal-ti — dal movimento terra al no-leggio delle attrezzature — nonsono proprio sotto controllo, eliosono spesso, quasi sempre lo èla materia prima per costruire.È la maledizione del cemento.Non c'è impresa che sia sfuggi-ta. Non c'è grande cantiere chesi sia sottratto, in uno scambiod'affari- un miliardo di euro l'an-no la stima complessiva di Le-ga mbiente - con la minaccia cheresta sullo sfondo e la protezio-ne un sovrapprezzo impalpabi-le.

Non sfuggi la CalcestruzzideJìa famiglia Ferruzzi al tempodi Raul Cardini: in Sicilia si videcostretta a cedere il marchio infranchising alla cosca dei Busce-mi, quattro quarti di nobiltà ma-fiosa e una smania dì legalizzar-

si sotto il cappello di un blasoneprestigioso. Alludeva anche aquesta storia Giovanni Falconequando disse che la mafia eraentrata in Borsa. Toccò poi alla

Da Cardini all'Arias nonc'è impresa che siasfuggita all'abbracciocon gli ambienti mafiosi

Italcementi di Carlo Pesenti spe-rimentare D brivido di un ab-braccio mortale.

Non è sfuggital'Anas nei can-tieri per superstrade e autostra-de. Da fare per intero come l'infi-nita Salerno-Reggio. O da rab-berciare, quando si è scopertoche il cemento di sgretolava fi-no a crcparsi e a cedere. In queicedimenti vedi il vuoto di sottoma cogli quasi sempre l'impron-ta della mano mafiosa. Perché ilcapolavoro dei bravi ragazzi stanel far passare per buonoquell'impasto annacquato. È ac-caduto in Abruzzo o nel Vicenti-no ma la Sicilia è capofila.

Lo sanno bene all'Anas maanche a Rete ferroviaria, alleprese con le forniture della Tec-nis di Concetto Bosco Lo Giudi-ce e Mimmo Costanze, altra im-presa con patente di esibita le-galità, finita nello scandalo del-le tangenti della Dama Nera esotto osseivazione per tutte leopere in corso.

I precedenti raccontano chequando sì arriva a processo e laprescrizione non suona il liberitutti, le pene sono sotto i 3 armi:frode in forniture. E la mafia dacontiguità un raro marchio conbollo dì sentenza.

Perché il boss non fatica a im-porsi. Facevano la fila gli im-prenditori alla porta di Vincen-zo Virga, ras incontrastato nelTrapanese con la Calcestruzziericina. Quando cadde in disgra-zia provò un prefetto, Fulvio So-dano, a dimostrare nei fatti chese la mafia non da affatto né la-voro né prosperità certamentel'antimafia potrebbe. Provò afar gestire la Calcestruzzi erici-na come un'impresa: diventòun modello virtuoso ma a quelprefetto gliela giurarono. E, re-

VIADOTTO HiMERASulla Palermo-Catsnia.il crollo diun pilone, [I ìfhipnle2015 ha importa lademolizione

APPALTI TECNISSotto osservazionetutto lo operedall'azienda finitanello scandalodelle mazzette Anas

gnando Berlusconi, con al gover-no nel ruolo di sottosegretario iltrapanese Tonino D'Ali per So-dano arrivò il trasferimento.Storie di non molti anni fa. Co-me quella che portò al seque-stro del nuovo ospedale di Agri-gento nel 2009 o alla demolizio-ne di un viadotto ancora da ulti-mare alla Valle dei Templi. Chefece temere per la Palermo-Mes-sina, tenne in apprensione perl'ospedale di Caltanìssetta e peri porti di Balestrate e Gela. Checostrinse a interrogarsi sul nuovo palazzo di giustizia di Gela.

Attuale, attualissima quellache tagliò in due la Sicilia per ilcedimento di un pilone autostradale smottato a valle ai piedi del-le Madonie il 10 aprite del 2015sul greto dell'Himera. Come ilVerdura, a Ribera, nel!'Agrigen-

/tino, nel 2013 sulla superstradaper Sciacca. O come iì Petrulla,ancora nell'Agrigentino, sullastatale 626 l'annodopo. O comelo Scorciavacche sulla Paler-rno-Agrigento inaugurato a Na-tale 203 4 e crollato a Santo Ste-fano. Strade di burro nel paesedei paesani.

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