RASSEGNA STAMPA 11 Giugno 2018 - Comune di Vittoria · Il vento M5s lo ha incoro - nato il piØ...

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CITTA' DI VITTORIA RASSEGNA STAMPA

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CITTA' DI VITTORIA

RASSEGNA STAMPA

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11 Giugno 2018
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LUNEDÌ 11 GIUGNO 2018

primo piano14.

PEPPE CALABRE-SE. Per lui neppu-re il gradino piùbasso del podio

CARMELO IALAC-QUA. Giocava daoutsider e lo sa-peva: è ultimo

ANTONIO TRIN-GALI. Il ventoM5s lo ha incoro-nato il più votato

GIORGIO MASSA-RI. Buona affer-mazione ma nonper il ballottaggio

MAURIZIO TUMI-NO. Centrode-stra unito manon è bastato

PEPPE CASSÌ. Iltiro da 3 del ca-pitano. Da neofi-ta al ballottaggio

SONIA MIGLIO-RE. Una perfor-mance senz’altrodeludente

Antonio Tringali e Peppe Cassìsarà tra loro la sfida ballottaggioLAURA CURELLA

Alla chiusura dei seggi diverse le valu-tazioni che hanno caratterizzarlo lalunga notte dello spoglio elettoraleragusano. Intanto quella sul primodato definitivo, ovvero l’affluenza deiseggi che, rispetto alle ultime consul-tazioni cittadine, è scesa ancora, dicirca cinque punti percentuali. Nellospecifico, i dati diramati da Palazzodell’Aquila alla mezzanotte indicano“sulla base dei dati forniti dai rilevato-ri i votanti sono stati complessiva-mente 36.180, distinti in 17.689 ma-schi e 18.49 femmine, per una percen-tuale di affluenza alle urne pari al58,18 percento (alle 12 il 17,85 per-cento degli aventi diritto, mentre alle19 il 41,5 percento). Nelle precedentielezioni amministrative del 2013, incui si votò il 9 e 10 giugno, a cui feceseguito il turno di ballottaggio nellegiornate del 23 e 24 giugno, i votantifurono complessivamente 39.408 con

una percentuale del 63,48 percento”.I sette candidati a sindaco, le 23 liste

messe in campo, i quasi 600 candidatial consiglio comunale, non hanno ge-nerato una maggiore partecipazioneal voto ma addirittura un ulteriore di-sinteresse. Considerato che nel 2011,sempre con una votazione spalmatanella giornata di domenica e nellamezza giornata di lunedì, il dato si at-testò al 72 percento.

Con la maggior parte dei comitati e-lettorali posizionati in centro città,dopo le 22 di ieri è stato già un susse-guirsi di candidati e rappresentanti dilista, a sbirciare gli avversari. Le primeindiscrezioni dai seggi confermavanol’ipotesi del ballottaggio, con il candi-dato del Movimento cinque stelle,Antonio Tringali, a guardare dall’alto,ma non tanto, gli inseguitori. L’outsi -der Peppe Cassì che dalle prime rile-vazioni appare il candidato più quota-to, a stretto contatto col “veterano”Giorgio Massari, già sindaco ed ex ca-pogruppo del Partito democratico.Una sorpresa per molti l’esclusione

del candidato del centrodestra, Mau-rizio Tumino, e del Pd, Peppe Calabre-se. In ogni caso dai due comitati, M5s eCassi sindaco, divisi solamente dapiazza Libertà, sin dalle 23 arrivavanobrusii animati e urla di gioia ai primimessaggi o seggi chiusi.

Entusiasmo anche nel comitato diMassari, sito in periferia invece equindi lontano da “occhi indiscreti”.Silenzio e pochissima attività, infine,nei comitati di Peppe Calabrese eMaurizio Tumino, entrambi in via Ro-ma e già poco luminosi dalle 22.30 diieri sera.

Nella notte quindi tre gli schiera-menti in ballo. Quello di Antonio Trin-gali. Presidente del consiglio comu-nale uscente, il primo degli eletti nel2013 nella lista del M5s. Ha scelto co-me aspiranti assessori Gaetano Ac-cardi, Emanuele Nicosia e GianlucaFormichetti.

Giuseppe Cassì. È affiancato daFranco Antoci, Giovanni Iacono, Cic-cio Barone ed il simbolo Fratelli d’Ita -lia. Gli assessori designati sono Gio-vanni Iacono, Luigi Rabito e Gianna Li-citra, è sostenuto da Movimento Civi-co Ibleo, Lista Peppe CasSindaco, Fuo-ri dagli schemi e Lista Giorgia Meloni-Fratelli d’Italia. Ed ancora, GiorgioMassari. Già sindaco di Ragusa dal1992 al 1994, ex capogruppo Pd, sipresenta alla competizione elettoralecon l’appoggio di da Sinistra Italiana eArticolo1, affiancato dal senatoreGianni Battaglia, ed è sostenuto da treliste civiche (Ragusa Prossima, Can-tiere Democratico e Ragusa Bene Co-mune) ha indicato come assessori Sal-vo Ingallinera, Gaetano Manganelloed Elio Accardi.

Come sempre, tante le polemicheche hanno caratterizzato la giornatadel voto, a partire dagli screzi tra can-didati presenti davanti ai seggi, l’unocontro l’altro “armati” all’insegna delsilenzio elettorale. Tanti gli episodiche hanno scatenato lunghe discus-sioni, social, tra i rappresentanti deidiversi schieramenti in lizza per unposto a Palazzo dell’Aquila. Tra le bel-le storie, invece, che hanno caratteriz-zato la domenica del voto, quella delsignor Mario Blangiardi, definito “unuomo di altri tempi” visto che, nelgiorno del centesimo compleanno, havoluto, con determinazione, esprime-re il suo voto per queste amministra-tive. L’importante fotografia è stataimmortalata dai i figli nel pomeriggiodi ieri, presso la RSA dell’Asp di Ragu-sa, dove il signor Blangiardi, è ospite.

I CANDIDATI A SINDACO

Sorprese. Delusioneper Calabrese eTumino, apparsisubito fuori daigiochi per la vittoria

COMPIE CENT’ANNI E NON RINUNCIA A VOTARE

Si giocherà sul filo di lanail duello Spataro-SchembariTesta a testa. Tra il primo cittadino uscente e la debuttanteun’altalena di voti che resta nell’incertezza fino a notte fonda

VALENTINA MACI

COMISO. Era nell’aria già dall’iniziodella campagna elettorale il testa atesta tra il sindaco uscente FilippoSpataro e la candidata del Centro-destra Maria Rita Schembari. Dopomesi intensi di campagna elettora-le porta a porta e su tutti i profilifacebook, si sapeva che il singolovoto sarebbe stato determinante.Un elettorato tuttavia che non è piùprevedibile né pilotabile come for-se lo era un tempo.

Le previsioni comunque sonostate rispettate. Uno spoglio che hatenuto col fiato sospeso sotto il 40%.Distaccati di molto gli altri duecompetitor Pippo Digiacomo e Pa-trizia Bellassai. A sostegno dell’u-scente Spataro cinque liste: Comisonel Cuore; Lista Spiga; Pd-Spatarosindaco; Territorio; #Avanticosì-Spatarosindaco. Cinque liste anchecon Maria Rita Schembari: ComisoVera; Prima Comiso; Forza Italia;#Diventeràbellissima; Fratelli d’I-talia. A sostegno dell’ex deputatoregionale Pippo Digiacomo quattroliste: Digiacomo sindaco; ComisoFutura; Cento Passi per Comiso;Grande Comiso. Unica lista per ilM5S con Patrizia Bellassai.

Anche il Consiglio comunale diComiso ha visto una riduzione deipropri consiglieri, nel rispetto dellarecente normativa con 16 consi-glieri candidati per ogni lista. Co-miso conferma il trend in flessionedei votanti rispetto alle precedentiamministrative del 2013 anche inrapporto alla contrazione dellegiornate elettorali passate da duead una. 31 le sezioni a Comiso. Gliaventi diritto al voto sono 26.094, ivotanti sono stati 16.524 con 3076residenti all’estero, pari al 63,32%.Con una flessione del 5,5% rispettoalla precedente tornata ammini-strativa.

Le operazioni di scrutinio, parti-colarmente a rilento, con sole seisezioni scrutinate su 31 alle 2 delmattino, di stabilire un quadro de-finitivo. Rumors dei vari comitati e-lettorali sembrano orientati verso

un possibile ballottaggio ma po-trebbe anche verificarsi che uno deidue candidati superi la soglia del40%. Il M5S di Comiso vede ancorauna volta la sconfitta alle ammini-strative a dispetto, questa volta, delbrillante risultato elettorale alle re-centi consultazioni regionali. Evi-denziando come alle amministrati-ve i cittadini abbiano criteri di scel-ta e valutazione dei singoli e deipartiti molto diverse rispetto alle e-lezioni regionali e nazionali.

In controtendenza rispetto ai datiprovinciali l’affermazione del Cen-trodestra a Comiso. Tutto il centro-destra si presenta, infatti, compattosu un solo candidato, Maria RitaSchembari, ottenendo un risultato

molto al di sopra di quanto raccoltonegli altri comuni della provincia,dove le scelte politiche hanno por-tato a risultati molti al disotto diquanto previsto.

Una campagna elettorale dai toniparticolarmente accesi che ha vistoil sindaco uscente Spataro sceglieredi non partecipare a nessun con-fronto-dibattito a mezzo stampa.Molto si è puntato sui social con vi-deo, dirette e scambi di reciprocheaccuse.

I temi principali della campagnaelettorale casmenea sono stati l’ae-roporto, l’ospedale, l’acquisizioneda parte del Comune del castello a-ragonese e dell’antica cartiera e ilproject financing per il cimitero diComiso e Pedalino.

L’on. Digiacomo è stato partico-larmente critico nei confronti delsindaco uscente e della precedenteamministrazione rei a suo dire di a-ver determinato il declino socio-culturale di Comiso. I Cinque Stellecomisani hanno puntato tutto sulcimitero contro la cui privatizza-zione si sono battuti in ogni sedeevidentemente penalizzati anchedalla scelta statutaria di correre conuna sola lista. Spataro ha affidato avideo e rendering quello che ha de-finito il presente e il futuro di Comi-so affidando ai social i propri mes-saggi e tutta la comunicazione.

Negli ultimi mesi l’amministra-zione ha puntato tutto sulla realiz-zazione di molti cantieri, più o me-no criticati dalle opposizioni, chehanno visto il rifacimento di moltestrade e vie cittadine. La Schembariha voluto soffermarsi molto incampagna elettorale sull’impor-tanza della cultura e sui nuovi pro-getti per Comiso analizzando pun-to per punto l’attività dell’ammini-strazione uscente forte del suo ruo-lo di consigliere uscente e, prece-dentemente di assessore della cit-tà. Una squadra forte come quelladi Spataro che ha sicuramente im-pedito al sindaco uscente di affer-marsi al primo turno così come lacandidatura di Digiacomo che ha, i-nevitabilmente, indebolito il frontedel centrosinistra.

Comiso verosimilmente vivrà unballottaggio verace, con la grandeincognita degli apparentamenti.Spataro ha già dichiarato di non vo-lersi apparentare con nessuno. Ma,si sa, la politica è l’arte del rinnovar-si.

Spoglio a rilento egrande incertezza,delusione Digiacomo epanorama cangiante

L’attesa dei risultati nelcomitato del movimentoCinque Stelle in via TenenteLena con il candidato sindacoAntonio Tringali affiancato daattivisti e sostenitori; alcentro anche il sindacouscente Federico Piccitto.

amministrative 2018

Cinque Stelle e Centrodestra per la conquista di Palazzo dell’Aquila

COMISO

RA

GU

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IL SIGNOR BLANGIARDI, CENTO ANNI COMPIUTI IERI, DURANTE L’OPERAZIONE DI VOTO.

IL SINDACO USCENTE FILIPPO SPATARO POSA DOPO AVER VOTATO

LA SFIDANTE MARIA RITA SCHEMBARI

Troppi candidati a sindaco, troppe listee una scheda maxi per il rinnovo degliorganismi elettivi al Comune di Ragusa.E questo ha causato problemi alle urnenelle sezioni in cui l’affluenza è stata no-tevole. Schede troppo grandi per urnetroppo piccole. E così, dopo la consulta-zione con l’ufficio elettorale del Comu-ne, è stato necessario utilizzare anche leurne che la Prefettura di Ragusa avevagià inviato per i ballottaggi. Un “estre-mo rimedio” per consentire il regolaresvolgimento delle elezioni. Ieri al votoanche un elettore davvero speciale, il si-

gnor Mario Blangiardi che proprio ieriha compiuto 100 anni e non ha volutomancare all’importante appuntamento.Ieri pomeriggio, presso la rsa dell’Asp diRagusa, dove si sono svolti anche i fe-steggiamenti per lo speciale complean-no, il signor Blangiardi ha espresso an-cora una volta il suo diritto-dovere. Incittà, molti gli anziani invitati dai varicandidati a votare. E così in varie case dicura sono stati organizzati i cosiddetti“seggi volanti”, una dozzina in tutto, perconsentire agli ospiti di votare.

MICHELE BARBAGALLO

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LUNEDÌ 11 GIUGNO 2018

primo piano .15

IGNAZIO ABBA-TE. Riconfermatoal primo turno.Un bel successo

SALVATORE POI-DOMANI. Bellaprova ma senzanumeri validi

GABRIELE AMO-RE. Una candida-tura di servizio esenza sostegno

CARLO CARTIER.I Cinque Stellequi non fannopresa

FILIPPO SPATA-RO. Ha sfioratol’elezione al pri-mo turno

PIPPO DIGIACO-MO. L’operazio-ne nostalgia nonè riuscita

MARIA RITASCHEMBARI. Alballottaggio conun buon successo

PATRIZIA BEL-LASSAI. Il M5s daqueste parti nonè pervenuto

Scrutinio a passo di lumacase c’è un sindaco si saprà oggiNel limbo. La più piccola delle amministrazioni iblee al votonon riesce a completare lo spoglio: lieve vantaggio per Di Natale

La piccola cittadina di Acate alle 2,30 di notte ancora non aveva il suoprimo cittadino. Nonostante il siste-ma elettorale sia basato sul maggio-ritario puro in quanto non raggiungei 15.000 abitanti, la lentezza dellospoglio elettorale non ha permessodi avere un dato definitivo. I votantisono stati 4.631 con una percentua-le del 64,35 % con una flessione del8,27% rispetto alle precedenti con-sultazioni. Si è votato in 8 sezioni perdodici consiglieri per lista e tre can-didati a sindaco. Giovanni Di Natalecon la omonima Di Natale sindaco,Vito Cutrera per il M5S, GiovanniFracanzino con la lista la mia città.Alle 2,30 Di Natale era in vantaggiocon 1.109 preferenze su Cutrera cheera a 1.078 e Fracanzino a 916.

Una situazione di incertezza cheha caratterizzato sino alla fine lospoglio protrattosi sino a tarda ora.La campagna elettorale nella citta-dina ipparina è stata caratterizzatada un grande assente, il sindaco u-scente Franco Raffo che, essendo an-cora al primo mandato, si sarebbepotuto ricandidare. Ha preferito, pe-rò, declinare e lasciare spazio ad altrianche se la sua presenza in politica,almeno stando a quanto lo stesso haasserito nei giorni scorsi, dovrebbecomunque essere garantita dal fattoche ha espresso una certa simpatiaper le posizioni della Lega di Salvini.Proprio quest’ultima formazionepolitica ha fatto sapere che, per que-sta volta, con riferimento all’attualeturno delle amministrative, sarebberimasta a guardare. Ma ciò non si-gnifica che non ci sarebbe assuntauna specifica posizione per quantoriguarda le varie problematiche concui Acate è stata costretta a confron-tarsi nel corso di tutti questi anni.

Problematiche che, naturalmente,sono sempre le stesse e che hanno ache vedere con le condizioni disa-strate, dal punto di vista economico,con cui il Comune si trova costretto afare i conti. Una situazione tutt’altroche semplice come, d’altronde, nonhanno mancato di rimarcare i trecandidati a sindaco nel corso dellacampagna elettorale. Il primo citta-

dino che sarà eletto sa benissimoche si troverà costretto a fronteggia-re una serie di problematiche non dapoco. Ecco perchè si rende necessa-rio individuare delle soluzioni effi-caci che possano in qualche mododare delle risposte a tutta la colletti-vità.

Altro punto nodale della campa-gna elettorale il futuro della frazionea mare di Macconi che, durante il pe-riodo invernale, risulta essere ab-bandonata a se stessa con tutti i gra-vi disagi, anche sul fronte della sicu-rezza, che ciò può comportare. An-che in questo caso toccherà alla nuo-va Amministrazione comunale tro-vare le soluzioni più adatte per cer-care di venire incontro alle esigenzedei villeggianti acatesi che, duranteil periodo estivo, si trasferiscono inmassa da quelle parti. Insomma, ilnuovo sindaco avrà un gran lavoroda portare avanti e dovrà cercare ditenere conto di tutte queste indica-zioni che non sono certo poche e tral’altro sono pesanti.

V. M.

LA NOVITÀ. Giovanni Di Natale si-no a notte fonda era avanti, an-che se con un margine risicato,nei confronti dei diretti concor-renti, Vito Cutrera e GiovanniFracanzino. E’ stata, quella con-dotta ad Acate, una campagna e-lettorale condizionata dalla man-cata ricandidatura del sindaco u-scente Franco Raffo che, essendoal primo mandato, si sarebbe po-tuto riproporre. Ma l’ex primocittadino ha scelto di non scen-dere in campo

Abbate, non c’è storiaVince al primo turnoe stacca i tre sfidanti

CONCETTA BONINI

Ignazio Abbate resta - e resta saldamente, con unenorme consenso da parte degli elettori - il sin-daco della città di Modica. Con una percentualeche all’1.20 della notte, nel momento in cui le se-zioni scrutinate sono 12 su 51, supera il 64%; ilprimo cittadino uscente addirittura triplica il ri-sultato del suo principale sfidante, il candidatodel centrosinistra Salvatore Poidomani, e spazzaletteralmente via i consensi del Movimento 5Stelle, che appena tre mesi fa aveva superato il52% in città per le elezioni politiche, e quelli delcentrodestra, il cui candidato a sindaco è statoprobabilmente vittima anche di un fortissimodisgiunto a favore di Abbate.

“Credo che la nostra sia un’impresa unica in Si-cilia e in Italia”, sono state le prime parole di Ab-bate quando ha compreso che il risultato fosseormai inequivocabile: “Abbiamo vinto con unprogetto tutto nostro, avendo contro pratica-mente tutto l’arco costituzionale. Ma gli elettorici hanno premiato e hanno confermato che il la-voro che abbiamo fatto in questi anni per loro eper tutta la città di Modica è stato compreso e ap-prezzato”.

A giocare bene a favore del risultato di Abbatesono state sicuramente le sezioni delle frazionirurali, a cominciare dalle sue storiche roccafortidi Frigintini, dove ha confermato consensi soprail 90% - “come non può non accadere quando lepersone ti vivono accanto e ti vedono operare o-gni giorno”, dice lui - ma il primo cittadino u-scente si è confermato primo in praticamentetutte le sezioni scrutinate, anche quelle del cen-tro storico, di Modica Alta e del quartiere SacroCuore.

A parte Abbate, che ha sostanzialmente accre-sciuto i propri consensi rispetto alle elezioni del2013 che determinarono la sua prima elezione,in città ha tenuto solo il centrosinistra, “salvato”dalla forte candidatura di Salvatore Poidomani,capace di tenere bene le percentuali storiche e diportare la coalizione comunque sopra il 20%: sequesto risultato dovesse essere confermato alcompletamento dello scrutinio, in base alle pre-visioni della nuova legge elettorale, consenti-rebbe a Poidomani di entrare di diritto in Consi-glio comunale, guidando l’opposizione. “Da do-mani comunque torneranno a Palazzo San Do-menico la politica e la trasparenza”, ha infatti su-

bito dichiarato Poidomani: “Abbiamo presenta-to un progetto chiaro e alternativo, rispetto alquale gli elettori hanno ritenuto di continuare apremiare Abbate, ma adesso nostro dovere saràoperare innanzitutto vigilare e pretendere tra-sparenza e legalità”.

Se la sinistra ha tenuto, il sindaco uscente hainvece evidentemente fatto incetta di voti tra glielettori del Movimento 5 Stelle - che si è fermatosotto il 10% - e del centrodestra - appena sopra il5% - ed è probabilmente questo uno dei dati piùsignificativi della vittoria di Abbate, in una cittàin cui appunto i penta stellati avevano appenaconquistato la stragrande maggioranza dei votialle elezioni politiche e non ne hanno conserva-to nemmeno un quinto con la candidatura diCarlo Cartier, e ancora in una città che è stata pertanto tempo una roccaforte del centrodestra,quest’anno letteralmente liquefatto attorno aduna candidatura evidentemente troppo debole,quella del candidato a sindaco della Lega Gabrie-le Amore.

Nel momento in cui scriviamo non sono anco-ra noti i dati delle liste ma è probabile che si regi-streranno significative percentuali di voto di-sgiunto. Abbate punta ora tutto sulla possibilitàdi riconfermare un’ampia maggioranza: “Ne ab-biamo bisogno - ha subito dichiarato - per lescelte importanti dei prossimi mesi a propositodel Piano regolatore e del bilancio, solo per citar-ne alcune. Nelle ultime settimane ho lavoratopraticamente solo per i miei consiglieri, affinchépotessero riconquistare forti consensi nei loroquartieri e affinché la nostra maggioranza possaessere negli anni a venire ancora più forte e piùsolida di quanto non lo sia stata in questi primicinque anni di amministrazione”.

Se tutti i quartieri hanno premiato Abbate intermini di consensi, va detto che una netta diffe-renza si è verificata nel determinare l’affluenza -poco più alta del 62% -, perché è stato proprio aFrigintini e nelle frazioni rurali che i cittadini sisono recati più massicciamente al voto, mentregrandi defezioni si sono registrate nel centrostorico, segno di un evidente scollamento tra l’i-stituzione comunale e i cittadini che le sono piùprossimi, che certamente non responsabilità diqualcuno in particolare, ma di tutti coloro chesono stati in questi anni a Palazzo San Domenico,maggioranza e opposizione, e che toccherà atutti provare a ricucire nei prossimi anni.

IL DETTAGLIO.Arrivato nelsuo comitatoelettorale incorso Umbertogià prima delle23, il sindaco I-gnazio Abbateha voluto se-guire lo scruti-nio circondatodalla sua fami-glia, da coloroi quali sonostati in questianni gli asses-sori della suaGiunta, tre deiquali - GiorgioLinguanti, Pie-tro Lorefice eGiorgio Bel-luardo - sonostati già ricon-fermati per ilprossimo man-dato, dai can-didati al Consi-glio comunalee da moltissimielettori cheper tutta lanotte hannofatto su e giùdalle sezioni.“Questo dimo-stra - ha com-mentato Ab-bate - che sia-mo stati e re-stiamo unagrande squa-dra e una gran-de famiglia,con moltissimicittadini che cisono affezio-nati e credonoin noi”.

ACATE

MODICA

Il sindaco si riconferma triplicando il più vicino Poidomani

MO

DIC

A

COM

ISO

GIOVANNI DI NATALE. SOTTO, DA SINISTRA, VITO CUTRERA E GIOVANNI FRACANZINO

IGNAZIO ABBATE FESTEGGIA LA RICONFERMA A SINDACO, DATA PER SCONTATA DOPO LO SCRUTINIO DELLE PRIME SEZIONI.

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LUNEDÌ 11 GIUGNO 2018

società16.

Compleanno. Nascevain questi giorni del1858 la villa comunale

SARO DISTEFANO

È giunto alla sua primaveranumero centosessanta il“Giardino Ibleo”, la più an-

tica e bella villa comunale ragusa-na.

Fondata nel 1858, la Villa comu-nale del quartiere barocco, è peròun simbolo di Ragusa, di tutta la cit-tà. Per l’eleganza dei viali e delleaiuole, per la invidiabile posizionein forma di terrazza sulla grandevallata del Fiume Irminio, per lestorie e la Storia che vi sono passateall’interno. I “Giardini Iblei”, deno-minazione ufficiale, sono il concre-to risultato di una forte volontà,quella di tre gentiluomini ragusani:Giuseppe Maggiore, Marchese diSanta Barbara, Carmelo Arezzo diTrifiletti e Emanuele La Rocca Im-pellizzeri dei Baroni di San Filippo. Ifondatori (tutti e tre accomunatidal triste destino di morire giovani)erano aristocratici, ma non eranosoli nell’impresa civica: il giardinovenne pensato, progettato e realiz-zato su stimolo dei tre nobili, macon anche il contributo di tantissi-mi cittadini di quella che oggi chia-miamo Ibla, cittadini rimasti anoni-mi che però hanno partecipato, so-vente anche con le proprie mani, al-zando muri e piantando alberi, po-tando e sistemando ghiaia e vascheper i pesci.

Dopo centosessanta anni dallasua costruzione il Giardino Ibleo èoggi assai diverso dalla sua origina-ria forma e dimensione. Della villacivica originaria rimane il viale congli alberi di Giuda, la grande vascacircondata da altissime palme e lacollinetta artificiale. Sono invecesuccessivi il grande viale di ingres-so odierno, delimitato dal doppiofilare di palme da datteri, la pineta;quest’ultima fu oggetto di un radi-cale intervento circa venti anni fa,quando vennero estirpati molti pinie al loro posto sorsero tre grandi va-sche con i papiri, in quello che allo-ra venne definito un giardino allagiapponese. Ancora: in varie epo-che sorsero la bambinopoli e l’ele-gante balaustra che permette di af-facciarsi sulla grande valle del fiu-me Irminio. La balaustra modanatain pietra calcarea locale, venne co-struita intorno al 1892 dal Comunedi Ragusa Inferiore per gravi motividi ordine pubblico: i ragusani, tutti,accorrevano in quella parte del

LA LAPIDE POSTA A RICORDO DEI TRE ARISTOCRATICI ALLA CUI VOLONTÀ SI DEVE LA NASCITA DEI GIARDINI IBLEI.

Un secolo e mezzotra i fiori e le piantedei Giardini Iblei

La bella storia di BonaccorsoVittoria jazz festival. In vetrina il lavoro del contrabbassista e la tromba di Falzone

VITTORIA. Il jazz d’autore italiano ‘tira’ nel festivalforgiato da Francesco Cafiso. La riprova si è avutaieri sera col concerto del contrabbassista Rosa-rio Bonaccorso e del suo gruppo che hanno pre-sentato il suo ultimo lavoro «A beatiful story». Unprogetto nuovo, ricco di lirismo, per il quale ilcontrabbassista di origini siciliane ha scelto unaformazione di giovani e affermati talenti delmondo del jazz quali Dino Rubino al flicorno, E-nrico Zanisi al pianoforte e Alessandro Paternesialla batteria. “Ho raccolto dodici “belle storie”della mia vita - ha spiegato durante il soundcheck Bonaccorso - che per me hanno rappre-sentato la realizzazione di un sogno, doveva es-sere qualcosa di speciale che creasse l’impulso ascrivere nuova musica, infatti le “Beautiful Sto-ries” che danno corpo e tono al concerto sono imiei sogni diventati realtà. Il tutto è partito dalsogno che avevo sin da ragazzo di vivere nellamusica e in modo particolare nel mondo del jazz.Dei miei quasi 60 anni ne ho trascorsi 40 facendoil musicista e ora con questo nuovo progetto horealizzato un altro capitolo della mia vita”.

Rosario Bonaccorso poi si dichiara entusiasta

dei ‘suoi’compagni di viaggio Dino Rubino (mol-to conosciuto a Vittoria per le sue jam sessioncon Francesco Cafiso), Enrico Zanisi e Alessan-dro Paternesi. “Ho scelto loro tre averli ascoltatia lungo e in diversi contesti. Mi è piaciuto il lororapporto con la musica, la loro fresca semplicitàe insieme profondità di linguaggio, prima anco-ra di suonare insieme sapevo che sarebbero statiperfetti per il mio progetto. Oltre che ottimi si-deman sono anche band-leader, sanno prender-si responsabilità in musica, suonano col cuore”.Se Bonaccorso sogna di stare nella musica, Gio-vanni Falzone con la sua tromba ha dominato laserata di sabato sera in piazza Henriquez ren-dendo omaggio con il suo concerto al grande Du-ke Ellington. Falzone è uno dei più interessanti ecreativi trombettisti europei e con questo lavoroche gli ha permesso di farsi apprezzare in Sicilia,visto che risiede ormai da 20 anni a Milano, hariletto la “Far East Suite di Duke Ellington” acco -stando 4 brani della suite originale ad altrettantisuoi brani originali concepiti e scritti come o-maggio al pensiero musicale di Ellington.

DANIELA CITINO IL CONCERTO DI FALZONE SABATO SERA IN PIAZZA HENRIQUEZ

Giardino Pubblico per ammirarearrivo e partenza del treno nellasottostante stazione ferroviaria. E-rano tantissimi coloro che si spor-gevano per avere la migliore visua-le possibile di quello che era allorauno spettacolo da “fantascienza”. Edifatti non pochi finirono con le os-sa rotte nel dirupo.

Naturalmente preesistenti, sia algiardino che alle successive modifi-che, le chiese oggi all’interno delparco: Santa Agata annessa al Con-vento dei Francescani, San Giaco-mo e San Vincenzo Ferreri, il cui in-gresso è in realtà esterno alla Vil-la.

All’interno invece della villa vo-luta da Arezzo, Maggiore e La Roc-ca, sono mete molto gettonate ilmonumento ai caduti della PrimaGuerra Mondiale, inaugurato nel1922 (non esiste bambino ragusanoche non abbia la foto a cavalcionidel mortaio proveniente dal Carso),e un quartetto di enormi quanto ra-ri esemplari di “Cedro del Libano”,conifera ormai molto rara e presen-te in vere e proprie isole “botani-che” in Sicilia e parte residua inquel Libano di provenienza.

CONVEGNO A RAGUSA SABATO 16

Tutto sul carruboe sulle sue proprietàDall’uso più comune, come mangi-me per animali a quello meno soli-to, almeno dalle nostre parti, inqualità di alimento. Una circostan-za paradossale se si considera cheda queste parti si produce il 70 %della produzione nazionale di car-rube. Ma la valorizzazione agroin-dustriale del carrubo può avere ap-plicazioni di ogni tipo. Basti pensa-re che dalla polpa di carruba, tosta-ta e micronizzata, si ottiene una fa-rina utilizzabile per realizzare pa-sta, pani e dolci. E, poi, i suoi valorinutrizionali la rendono adatta a va-ri tipi di dieta.

Gli utilizzi della carruba non si li-mitano tuttavia all'ambito alimen-tare. Possono servire anche in am-bito cosmetico ed erboristico, percreme viso, polveri antiarrossa-mento, sciroppi e decotti. Di questoe altro si parlerà sabato 16 giugnoal convegno su “Il carrubo ibleo –

Analisi e prospettive per la sua va-lorizzazione agro-industriale” inprogramma a Ragusa nella sala a-ziendale Scf, a partire dalle 9,15.L’appuntamento è promosso da Si-cilian Carob Flour con il patrociniodell’Ordine dei dottori agronomi eforestali della provincia di Ragusa edell’assessorato regionale dell’A-gricoltura. Concluderà l’assessoreregionale alll’Agricoltura, Edy Ban-diera.

Introdurrà i lavori il presidentedell’ordine degli agronomi, Fran-cesco Celestre. Il direttore dell’i-spettorato agrario di Ragusa, Gior-gio Carpenzano, parlerà del Psr Si-cilia 2014-2020. Interveranno Se-bastiano Vona, dirigente dell’Unitàperiferica fitosanitaria di Ragusa, eGiovanna Garzia Tropea dell’Uni -versità di Catania oltre all’alimen -tarista Mario Dipasquale e al prof.Orazio Sortino.

«Oltre le quote»con le pagineal femminilelette a ScicliSILVIA CREPALDI

Una lente di ingrandimentosu un tema cruciale per il fu-turo della nostra democra-

zia: le donne, la politica, il genere ela rappresentanza. Sono questi icardini della presentazione del li-bro “Oltre le quote: sguardi pluri-mi delle elette”, svoltasi venerdìsera a Scicli nella cornice del chio-stro del convento del Carmine.

Un’iniziativa organizzata dal-l’associazione sciclitana “La casadelle donne” a cui hanno parteci-pato molte rappresentanti dellapolitica e del sociale della città edel territorio ibleo. Presente unodei due coautori, Domenico Carbo-ne, originario di Scicli e ricercatoredel dipartimento di giurispruden-za, scienze politiche economiche esociali dell’università del Piemon-te orientale, dove insegna meto-dologia delle scienze sociali. Car-bone è autore insieme a Fatima Fa-rina, ricercatrice e professoressaaggregata presso il dipartimentodi economia società politica del-l’università di Urbino “Carlo Bo”,dove insegna sociologia economi-ca e del lavoro e partecipazione so-ciale. Dai consigli comunali allepiù alte cariche pubbliche, gli au-tori forniscono al lettore un’inda -gine imprescindibile sulla paritàdei diritti nell’Italia istituzionale dioggi, sviscerandone meccanismi einterpretazioni, chiedendosi a chepunto siamo, quali e quanti gli o-stacoli ancora da abbattere. Unviaggio, scandito dalle esperienzedi 150 consigliere italiane, alla sco-perta di un tema centrale quandosi parla di democrazia: il ruolo del-le donne in politica e nella società,puntando l’attenzione sull’utilitàdelle quote rosa e sui meccanismiche regolano la presenza delledonne nel panorama politico ita-liano. Una fotografica veritieradella situazione oggi, soprattuttoal sud, dove l’impegno in politicariconosciuto in termini elettorali,è minore rispetto ad altre regioni.“Un bel momento di consapevo-lezza femminile, con testimonian-ze e contributi da parte delle don-ne che hanno fatto la storia dellapolitica della nostra città, dagli an-ni ‘70 ad oggi”, spiega FedericaSchembri della “Casa delle donnedi Scicli”. Un racconto corale di di-verse generazioni di impegno rosa,

stimolato dal moderatore BartoloLorefice, in un alternarsi serrato epiacevole tra contributi dell’auto -re e testimonianze dirette. Da unadelle prime donne consigliere de-gli anni ’70 Loredana Miano, finoalla consigliera neo-mamma Con-suelo Pacetto, alla ex candidatasindaca Rita Trovato, alle consi-gliere Resi Iurato e Licia Mirabella,a Bernadetta Alfieri, unica consi-gliera della scorsa legislatura, pas-sando per la prima donna vice-sin-daco, Maria Carmela D’Antiochia,e arrivando all’attuale vice-sinda-co, Caterina Riccotti. Presente an-che Marco Garofalo, presidente diArcigay Arcobaleno degli iblei. Un

dato statistico importante emersodal libro è che nell'agenda politicadelle donne che ricoprono carichepolitiche in Italia, le pari opportu-nità sono solo al 5° posto.

“Un campanello di allarme sulquale lavoreremo soprattutto te-nendo conto che le tutele delle pariopportunità non riguardano solole donne, ma tutte le persone chequalcuno considera "diverse" – af -ferma Federica Schembri – Unconfronto vero e, a tratti, intimisti-co che ha arricchito chi ha parteci-pato all’iniziativa ad ogni livello,donne e uomini, sia tra il pubblicoche al tavolo. Come associazione ciriteniamo molto soddisfatte e con-tinueremo ad organizzare eventidi questa portata”.

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

«Un momento diconsapevolezza con letestimonianze di quantehanno fatto la storiadella politica locale»

&lifestyle

IL LIBRO. Alla «Casa delle donne»

Nato per volontà di tre aristocratici del tempoma con il contributo anonimo di semplici cittadini

UNO SCORCIO DELLA VILLA COMUNALE DI IBLA, LA PIÙ ANTICA DEL CAPOLUOGO.

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La Sicilia 11 Giugno 2018
Page 5: RASSEGNA STAMPA 11 Giugno 2018 - Comune di Vittoria · Il vento M5s lo ha incoro - nato il piØ votato. GIORGIO MASSA - RI. Buona affer-mazione ma non ... con il candi - dato del

LUNEDÌ 11 GIUGNO 2018

società .17

Il progetto. Secondo anno consecutivo per l’iniziativa che l’istitutoFerraris di Ragusa organizza in collaborazione con l’Ente nazionale sordi

La voce dei gesti e dell’espressioneMARTINA CHESSARI

RAGUSA.Per il secondo anno consecuti-vo l’istituto enogastronomico GalileoFerraris di Ragusa ha presentato ilprogetto “Voce”, un’iniziativa riguar-dante la lingua dei segni e realizzato incollaborazione con l’Ente NazionaleSordi di Ragusa. Mentre l’anno scorsoil progetto era legato principalmentea formare i ragazzi “nel servizio al ta-volo in LIS “ questa volta si è deciso di

proiettare gli studenti in un’ottica piùampia della ricezione: la nuova sfida èstata l’accoglienza a 360 gradi di unapersona sorda nelle strutture alber-ghiere, obiettivo raggiunto con suc-cesso e sintetizzato in un simpaticocortometraggio che non solo riassu-me le competenze raggiunte dai ra-gazzi ma che si annovera fra i primi inItalia nell’ambito del turismo accessi-bile.

«Nel video abbiamo realizzato la si-mulazione di un viaggio – spiega ilprof. Giorgio Comitini – cimentando inostri studenti in contesti come un’a-genzia di viaggio, la reception di un

hotel, un ristorante, un pub ed altriservizi legati al mondo del turismo. Èun progetto che è stato caldeggiatodalla dirigente dell’Istituto GiovannaPiccitto con un partner meravigliosocome l’ENS che grazie ai suoi docentiche si sono messi a disposizione nelleore pomeridiane ha permesso ad al-cuni dei nostri ragazzi di affacciarsi aquesto mondo e di aprire una finestraverso una società a misura di tutti. Du-rante l’anno abbiamo pure constatatocon piacevole sorpresa che uno deglistudenti facente parte del progetto,che prima aveva qualche difficoltànella comunicazione con gli altri, ma-gari per insicurezza o per timidezza,ha scoperto nella lingua dei segni unmodo diverso per potersi esprimerepiù liberamente e con meno timore».

La prima cosa che ha invece sottoli-neato il presidente dell’ENS RagusaGiuseppe Raniolo è «che siamo sordi enon “sordo-muti” come veniamo er-roneamente definiti nella maggiorparte dei casi: la sordità alla nascita onei primi anni di vita non permette diacquisire in modo naturale la linguaparlata ma questo non ha nulla a chevedere con il mutismo. Qui al GalileoFerraris è la nostra seconda esperien-za di docenza e l’obiettivo è ovvia-mente quello di abbattere ogni tipo dibarriera, sia a livello comunicativoche psicologico, proprio attraverso lacreazione di progetti come questo chemi rendono ulteriormente orgogliosodella mia lingua e dell’uso delle miemani. L’Ens aspetta da 20 anni che laLis venga riconosciuta in Italia comelingua ufficiale ma purtroppo consta-

tiamo che a livello legislativo non sia-mo mai arrivati ad un punto d’incon -tro: sarebbe un grande segnale di in-clusione che partendo dall’insegna -mento nelle scuole aiuterebbe le per-sone sorde nell’inserimento nel mon-do del lavoro e nelle relazioni sociali.Ci riteniamo inoltre totalmente in-soddisfatti dei tagli fatti dal governo aidocenti di assistenza alla comunica-zione che comportano una gravissimalacuna in materia di accessibilità allacultura nonché oggettivi disagi per iragazzi sordi a seguire il programmadidattico senza un supporto».

Il «Carducci» celebrala fine dell’annoe gli alunni meritevoliANTONELLO LAURETTA

COMISO. Cerimonia di fine annoscolastico dell’Istituto Carducci diComiso al Teatro Naselli e conse-gna delle borse di studio agli a-lunni meritevoli delle FondazioniAnna Romano Assenza ed EuroMusso.

Nell’occasione sono stati pre-miati tutti gli altri studenti, più disettanta, distintisi nel corso del-l’anno per successi riportati inconcorsi di ambito sia nazionalesia locale in vari campi, dalla poe-sia alla scrittura creativa, dallescienze naturali allo sport.

Hanno vinto le annuali borse distudio della Fondazione Anna Ro-mano Assenza Salvatore Stella (VA sezione Tecnico economica),Beatrice La terra (V B sezione li-ceo scientifico), Francesco Strada(V B, sezione liceo classico), Mi-chela Iazzini (V A sezione liceoartistico). Anna Romano Assenzaè scomparsa nel settembre 1994.Ha insegnato italiano e latino perpiù di trenta anni al liceo scienti-fico di Comiso, socia fondatricedella Pro Loco Comiso che presie-duto per circa trenta anni, finoalla sua improvvisa scomparsa.

A consegnare i premi sono statila dirigente scolastica Maria Gio-vanni Lauretta e il presidente del-la Pro Loco Comiso Salvatore Vac-caro. Simone Sciascia (V A liceoartistico, anno scolastico 2016-2017) ha vinto la borsa di studiomessa in palio dalla Fondazione

Euro Musso riservata in origine astudenti dell’Istituto Statale d’A r-te da qualche anno riconvertitoper legge in liceo artistico. Inoltre,tra i vari premiati i ragazzi dellasezione liceo scientifico delleclassi II A, III A, III B e III C dellaboratorio teatrale che hannopresentato “Le rose di Raven-sbruck” al concorso Agone Festi-val Teatro Scuola di Girifalco inprovincia di Catanzaro.

La rappresentazione, curata daldocente Giovanni Amore, ha otte-nuto quattro premi tra cui il pri-mo posto tra le scuole secondariedi secondo grado. Si è fatta onoreanche la squadra di scacchi, com-posta da Biagio Fratantoni, MattiaLa Ferla, Matteo Tomasi e ChiaraMorello, piazzatesi terza in ambi-to regionale e qualificata per lefinali nazionali, unica in provinciadi Ragusa.

Premiatioltre

settantastudenti per

i successiriportati

nei concorsi

Menzionespeciale

per i ragazziche hannopresentato«Le rose di

Ravensbruck»

UNO DEI MOMENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO LA CERIMONIA CONCLUSIVA

“L’Agraria del «Fermi»«Siamo orgogliosidei nostri stagisti»DANIELA CITINO

VITTORIA. Per la sezione agraria delFermi di Vittoria l’alternanzascuola- lavoro è da decenni unaconsolidata realtà avendo decisoin maniera pionieristica di inseriregli stage aziendali nei processi diformazione, in particolare, deisuoi migliori studenti. Aziendaleader del territorio, alleata dasempre della scuola, è stata la Sou-then Seed che sin dal 2009 graziead un protocollo d’intesa, ha vistoe continuare ancora a vedere cre-scere nella propria impresa i futuriprofessionisti del domani.

"E' un legame profondo quelloche lega questa istituzione scola-stica alla Southern Seed” ha dettoil docente Emanuele Martinez, re-sponsabile dell’azienda didatticadella sezione agraria durante lacerimonia di consegna delle borsedi studio da parte della SouthenSeed agli studenti stagisti più me-ritevoli . "In tempi di fuga di cer-velli e di disoccupazione dilagan-te, le aziende locali possono attin-gere a piene mani dalle professio-nalità che formiamo” ha aggiuntola preside dell’IIS “ E. Fermi” di-cendosi “orgogliosa” di vedere for-mare nella sua scuola l’eccellenzanel settore della professione agra-ria.

“Gli studenti vengono assegnatiai nostri periti agrari aziendali ap-prendendo dal vivo tecniche eprotocolli impiegati” ha spiegatoSalvatore Cassibba presente con il

suo team di cui fanno parte, trestorici studenti della scuola, Giu-seppe Dezio, Giombattista Proiet-to, Giovanni Incardona.

Intervenuti alla cerimonia ancheil dirigente dell'ispettorato all'a-gricoltura di Caltanissetta, BiagioDimauro, il funzionario dell'ispet-torato all'agricoltura di Ragusa,Giorgio Guastella, il ricercatore inTecnologie Fitosanitarie Facoltà diAgraria di Catania, Emanuele Buo-nocore, il dirigente dell'osservato-rio delle malattie delle piante, Se-bastiano Vona, il sindaco di Vitto-ria, Giovanni Moscato, il fondatoredell'istituto agrario di Vittoria,Franco Cavarra e l’imprenditrice diOrtonatura, Nuccia Alboni Ales-sandrello. Hanno voluto dare il lo-ro in bocca al lupo per un radiosofuturo, i giovani ricercatori Vin-cenzo Cassibba e Annamaria DiNoia.

Le aziendelocali

possonoattingere alleprofessionalità

cheformiamo

Gli allievivengono

assegnati ainostri periti

agrari eapprendono

dal vivo

““

Il mondo della scuola

La lingua dei segni una finestrasulla comunicazione e parla con tutti

COMISO. CONSEGNATE LE BORSE DI STUDIO VITTORIA. L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’Italia e il Lussemburgo sonogli unici stati in Europa a nonaver ancora inserito nei loroordinamenti la lingua deisegni: a farne le spese nonsono solo le persone sordema anche tutto il tessutosociale che lavora affinchéogni tipo di diversità diventifonte di arricchimento edemancipazione estesa a tutti,non certo “un ostacolo dentrol’ostacolo. Nelle immagini tremomenti dell’incontro

Cerimonia difine annoscolasticodell’IstitutoCarducci diComiso al TeatroNaselli econsegna delleborse di studioagli alunnimeritevoli delleFondazioni AnnaRomano Assenzaed Euro Musso

Azienda leaderdel territorio,alleata dasempre dellascuola, è stata laSouthen Seedche sin dal 2009grazie ad unprotocollod’intesa, havisto crescerenella propriaimpresa i futuriprofessionisti

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La Sicilia 11 Giugno 2018