Rassegna stampa 07/03/2018 - toscanafilmcommission.it · L'iniziativa "Nome di donna", al cinema...

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Rassegna stampa 07/03/2018

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Rassegna stampa 07/03/2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna stampa 07/03/2018

Pagina I

Iniziative ed eventi

07/03/2018 p. X "Nome di donna", al cinema gratis con RepubblicaRepubblica Firenze 1

07/03/2018 p. 14 Dario Argento: «Vi racconto gli Uffizi horror» EdoardoSemmola

Corriere Fiorentino 2

07/03/2018 p. 18 Indietro tutta archeologia al cinema Ivana ZulianiCorriere Fiorentino 3

Segnalazioni

07/03/2018 p. 24 'Il Blu', colore caldo Incontro con Julie MarohNazione Firenze 5

07/03/2018 p. XIV L'altra faccia di PianosaRepubblica Firenze 6

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L'iniziativa

"Nome di donna", al cinema gratis con Ren cerca di lavoro e di una vitapiù serena, la giovane madreNina si trasferisce con la

figlioletta in un paesino dellabassa Lombardia: l'impiego inuna prestigosa casa di riposo peranziani danarosi sembrarappresentare per lei l'agognatastabilità, ma un segreto si annidanella piccola comunitàfemminile di italiane e straniereche lavorano lì. Il cinema civiledi Marco Tullio Giordana - ilregista de I cento passi, La megliogioventù Romanzo di una strage -ha quasi i contorni di un thrillernel nuovo film Nome di donna,che esce simbolicamente per lafesta delle donne nelle sale ditutta Italia. Lo stesso regista

venerdì sarà presente in sala alcinema Principe di Firenze (vleMatteotti, ore 20,30) per salutareil pubblico; un'occasione cheRepubblica offre ai suoi lettoriregalando un biglietto per laproiezione del film ai primi ventilettori che domani chiamerannodalle ore 15 al numero il334/6953043.Nell'era del caso Weinstein, checon prepotenza ha rimesso alcentro della discussione ilcomplesso sistema di ricatti eviolenze di cui le donne sonovittima nei luoghi di lavoro,Marco Tullio Giordana raccontauna storia che parla di omertà, diabuso di potere, di accettazionepassiva di un crimine sessista

Cristiana Capotondi nel film

ouper il semplice fatto che è "dasempre così". Ma Nome di donnanon è neanche un film militante;nato da una sceneggiaturadell'ex giornalista CristianaMainardi, è la storia di unadonna coraggiosa (interpretatada Cristiana Capotondiaffiancata da Valerio Binasco eBebo Storti) che ha il coraggio didenunciare il direttore dellaclinica e si ritrova a condurreuna battaglia legale in mezzoalla reticenza delle sue stessecolleghe. Il regista sarà anche alcinema Adriano, sempre venerdì9, alla proiezione delle 21,30. Lapromozione di Repubblica valesolo per il film al Principe.©RI PRODUZI ON ERISERVATA

Mica

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Dario Argento: «Vi racconto gli Uffizi horror»Il regista debutta come narratore e ambienta la prima delle storie da incubo in Galleria

Gli Uffizi traboccano san-gue e orrori: il Diavolo fuorie-sce dalla Pala dello Spedalin-go del Rosso Fiorentino sottole mentite spoglie di San Gi-rolamo, la spada di Giuditta siabbatte sulla gola di Olofernecaricata dagli orrori e dallesofferenze dell'artista Artemi-sia Gentileschi, e poi i serpen-ti e gli occhi assassini dellaMedusa caravaggesca. SonoUffizi horror. Così come ce liracconta Dario Argento, il pa-dre del cinema di paura italia-no, al suo debutto da narrato-re: è con Notte agli Uffizi chesi apre la raccolta di sei rac-conti brevi del terrore che ilregista dell'incubo ha appenadato alle stampe per Monda-dori. Titolo della raccolta,manco a dirlo: Horror.

Tutto nasce dal fatto che,prima di girare La sindromedi Stendhal, Argento ha avutouna sua personale sindromedi Stendhal. Un capogiro infoma di incubo che lo ha col-pito mentre faceva i sopral-luoghi per il film girato a Fi-renze 22 anni fa. Ed è il ricor-do di quella sequenza di im-magini demoniache che hatrasformato in questa opera

nella ex chiesa di San PierScheraggio, all'interno delleGallerie degli Uffizi, per bat-tezzare al pubblico la sua ope-ra letteraria. E ha colto l'occa-sione per ricambiare i com-plimenti: «E un film bellissi-mo di un caro amico, sonofelice per lui», ha detto par-lando della pellicola del regi-sta messicano.

Se gli Uffizi sono forieri ditanta angoscia, lo stesso nonsi può dire per la città, sostie-ne Argento: «Nonostante ilgrave caso di cronaca di que-sti giorni, non si può certo di-re che Firenze sia una cittàoscura, anzi, tutto il contrario.Anche se a volte pensiamo al-l'arte solo come a qualcosache esalta lo spirito, e invecesa essere anche un'arma peri-colosa e potente portatrice diangosce e paure». Ed è in que-sta chiave che «ho preso i ri-cordi di un'esperienza nottur-na agli Uffizi realmente avve-nuta e ci ho fantasticato unpo' sopra» sorride il registache così motiva la presenza dicopioso sangue e spaventosidemoni tra un dipinto e l'al-tro. «Certi soggetti dipinti, seli guardi al buio aggiunge

no molto minacciosi». Ma daquando «stiamo allestendo lenuove sale gli risponde, trail serio e il faceto, il direttoredella galleria Eike Schmidtle persone svengono sempremeno: stanze più grandi, conmaggiore areazione, dimo-strano che forse un tempo piùche una sindrome di Stendhalsi potesse soffrire di sindro-me da mancanza di ossige-no». Neanche la vittoria delleforze populiste alle elezioniha spaventato chi lavora perspaventare gli altri: «Non civedo grandi stravolgimenti.Non mi pare sia successo nul-la di terrificante». Solo per lafiglia Asia, al centro delle cro-nache per il caso molestie, te-me un po': «L'hanno attaccatain modo feroce. Sono turbato,continuerà la sua battaglia».

Edoardo Semmola

narrativa che riporta in quartadi copertina la dedica del fre-sco trionfatore dei premiOscar con La forma dell'ac-qua, Guillermo del Toro: «Da-rio Argento è un Dio, il mio».Il maestro è tornato a Firenze,

Dario Argentoinsieme aldirettore delleGallerie degliUffizi davanti

sembra che abbiano deifaccioni giganti che ti guarda-

alla «Medusa»di CaravaggioIl libro che hapresentatosi intitola«Horror»(Mondadori)

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La novitàDinosauri, faraoni, etruschi, relitti e tanti misteri: dal 14 al 18 alla Compagniala prima edizione di «Firenze Archeofilm». Un viaggio ad ingresso gratuitoin 27 al ee del mondo attraverso 70 pellicole. E un omaggio a Folco Quilici

INDIETRO TUTTAARCHEOLOGIA AL CINEMA

Un nuovo festival interna-zionale sta per debuttare a Fi-renze. Lo organizza Archeolo-gia Viva, la rivista di PieroPruneti edita da Giunti, che direcente ha chiuso con succes-so al Palazzo dei Congressi«TourismA», il salone dell'ar-cheologia e del turismo cul-turale. Dal 14 al i8 marzo arte,ambiente e scoperte sarannosul grande schermo del cine-ma La Compagnia grazie allaprima edizione di «FirenzeArcheofilm» ad ingresso libe-ro. Un viaggio tra passato epresente, in settanta pellico-le, molte delle quali inediteper l'Italia, ambientate in ven-tisette aree del mondo, dallesteppe asiatiche sui passi diGengis Khan, alla Preistoriaper inseguire le orme dei di-nosauri, passando per l'ha-rem del faraone AmenophisIII, i misteri di Mont Saint-Mi-chel, o i segreti del «set per-duto» de La favolosa storia diPelle D'Asino, film del 1970con Catherine Deneuve. Sipotrà persino salire a bordodi una nave vichinga, inabis-sarsi con i dirigibili o rintrac-ciare relitti scomparsi nellealte profondità del Mediterra-neo.

Ogni avventura è racconta-ta come una fiction. «II cine-ma archeologico non è fattopiù di documentari, ma diopere cinematografiche con

una storia costruita sulla vitadell'uomo antico» spiega ildirettore artistico Dario DiBlasi. Ogni film potrà esserevotato dal pubblico che attri-buirà il «Premio Firenze Ar-cheofilm» alla pellicola piùgradita, mentre giurie tecni-che daranno il Premio Uni-versità di Firenze, il PremioMuseo e Istituto Fiorentino diPreistoria e il WebAward.

Questa prima edizione édedicata al documentaristaFolco Quilici, recentementescomparso, la cui opera saràricordata dal figlio BrandoQuilici che interverrà nellagiornata conclusiva. Per l'oc-casione sarà proiettato per laprima volta sul grande scher-mo uno degli ultimi lavori diQuilici L'impero di Marmo,sui marmi pregiatissimi chearrivarono dalle lontane re-gioni dell'Impero Romano fi-no alla capitale, rendendo Ro-

ma la città più bella e fastosadi tutto il mondo antico. Cisarà anche un omaggio allaToscana con La fortuna degliEtruschi di Marzia Marzolla eMatteo Bardelli (in collabora-zione con Rai Storia). «Perquesti tipi di film c'è una no-tevole produzione a livellomondiale spiega ancora DiBlasi alimentata dalla do-manda dei network stranieriche propongono tali capola-vori sulle reti nazionali. Danoi ciò non accade, per cuiquesto festival rappresentaun'opportunità unica per ilpubblico italiano. È un festi-val appassionante, nel qualerigore scientifico e spettaco-larità sono garantiti». Tutto ilprogramma su: www.firenze-archeofilm.it.

Ivana Zuliani© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Da sapereLa primaedizionedi «FirenzeArcheofilm»si terrà dal 14al 18 marzoal Cinema LaCompagniaad ingressolibero. Inprogrammaoltre 70 operecon proiezionimattutine,pomeridianea serali

GalleryDall'alto: FolcoQuilici;un'immaginedi «Persepoli,il paradisopersiano» diAngès Molia,RaphaèlLicandroe «La fortunadegli etruschi»di MarziaMarzollae MatteoBardelli

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Institut français, Piazza Ognissanti, ore 18

IB1u', colore caldoIncontro conulie Marohi

Oggi all'Institut Français per presentare 'Corpi sonorïE' autrice della graphic novel da cui è stato trattoil film di Kechiche la vita di Adele', vincitore a Cannes

APPUNTAMENTO oggi alle18 all'Institut Français di piazzaOgnissanti che ospita - ingressolibero - la fumettista francese Ju-lie Maroh, famosa per essere l'au-trice della graphic novel «Il blu èun colore caldo» da cui è stato rea-lizzato il film-scandalo «La vitadi Adele» (Palma d'oro a Cannes2013), incentrato sulla storiad'amore tra due ragazzine. Dopoil successo l'artista torna adessoin libreria con «Corpi sonori» (edi-zone Panini), una serie di storiedi coppie di ogni tipo: tradiziona-li, omosessuali, felici, conflittuali.

Julie, cosa significa per leiamare oggi?

«Per me ha un ampio spettro, lega-

to a mille manifestazioni diverse.Credo che dobbiamo essere felicidella nostra capacità di amare, da-re e ricevere. Anche se capita disoffrire e se qualcuno abusa dellanostra disponibilità, dobbiamo es-sere fieri di questa fonte di luce».

Qual è la sua idea di amoreper le coppie dello stesso ses-so?

«Non credo ci sia nessuna diffe-renza tra una coppia etero e altritipi di relazioni, il sentimentod'amore è universale».

Da "II blu è un colore caldo" èstato tratto il film 'La vita diAdel'. Come vede il passag-gio dalla sfumatura del dise-gno alla materialità dei cor-pi?

«Sinceramente me ne infischio ab-bastanza. E lascio che sia come de-ve essere il lavoro di sceneggiatorie registi».

Lei parla italiano e conosce laToscana : quali progetti la le-gano alla nostra regione?

«Il soggetto della mia prossimagraphic novel sarà ambientato nelQuattrocento fiorentino. Sto mol-to in Italia in questo periodo perfare le necessarie ricerche stori-che per i miei personaggi».

In Corpi Sonori lei riflettesull'identità.

«Sì, ma soprattutto legata al latoaffettivo e sessuale della nostra esi-stenza, decidendo di raccontarestorie di coppie di ogni tipo senzanessun vincolo: tradizionali, del-lo stesso sesso, felici, conflittua-li... per aprire un confronto suquello che significa amare oggi».

Titti GF

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i Cinema la Compagnia

L'altra facciadi Pianosa

Via Cavour 50rOre 17, ingresso libero

Viaggio nella ex-colonia penaleche oggi vive, grazie al lavoro didetenuti in regime di semilibertà, una nuova dimensioneturistica. Il doc HotelPianosa diLorenzo Scurati introducel'incontro dal titolo Dalla coloniapenale alle prospettive di lavoroper il detenuto.

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