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RASSEGNA NORMATIVA MENSILE Dicembre 2015

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RASSEGNA NORMATIVA MENSILE

Dicembre 2015

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Rassegna normativa mensile – dicembre 2015

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TRIBUTI E PATRIMONIO 1.1 IMPOSTA UNICA COMUNALE (IMU, TARI, TASI) È incostituzionale l’esenzione IMU agricola per i terreni montani? Imu - Terreni agricoli - Decreto Legge n. 4 del 2015 - rinvio alla Corte Costituzionale È stata sollevata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1 del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 4, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 34, nella parte in cui, alle lett. a) e b), prevede l’esenzione dall’IMU agricola per i terreni ubicati nei comuni classificati totalmente montani o parzialmente montani (in tal caso, ove posseduti e condotti da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali) nell’elenco dei comuni italiani predisposto dall’Istat. L’ordinanza è motivata con riferimento al fatto che il presupposto dell’esenzione tributaria risiede nella classificazione del grado di “montanità” dei Comuni contenuta in un atto amministrativo non predisposto nell’attuazione vincolata di criteri prefissati da una norma di legge, ma frutto di discrezionalità dell’amministrazione che redige l’elenco. T.A.R. Lazio, Roma, sez. II, sentenza 16 dicembre 2015, n. 14156 1.2 TRIBUTI SULLA PROPRIETÀ (ICI, IMU) Esenzione ICI per immobili ecclesiastici ICI – Esenzione – immobili ecclesiastici – campo di applicazione. La Cassazione nella sentenza in oggetto afferma che l’esenzione ICI per gli immobili ecclesiastici non riguarda la concorrenza e non produce nessuna alterazione del mercato, perché attiene ad ambiti, settori e servizi svolti con modalità non imprenditoriali in cui gli obiettivi sociali perseguiti hanno rilevanza Cassazione Civile, sez. trib., sentenza n. 25508/2015 del 18 dicembre 2015 1.3 IMPOSTA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI (TARSU, TARES) La TARSU non è dovuta se il contribuente non era più nella disponibilità dell’immobile Tarsu - Non occupazione - Non dovuta TARSU non dovuta per immobile dichiarato non più disponibile in data anteriore alla notifica delle cartelle. L’ordinanza della Cassazione Civile, sez. VI – n. 24577/2015, pubblicata il 2/12/2015, riguarda il ricorso proposto in merito ad alcune cartelle, notificate il 4/11/2010, con le quali un comune pretendeva il pagamento della TARSU relativa agli anni 2004-2005 in relazione ad un immobile che il contribuente assumeva di non avere più nella propria disponibilità fin dal 5/4/2002, come da comunicazione inviata al comune in data 21/1/2010 Ordinanza Corte di Cassazione Civile sez. VI 2/12/2015 n. 24577

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L’aggravio di tariffa va motivato Tarsu - Tariffe – Alberghi – Determinazione in misura doppia rispetto a quella delle abitazioni – Illegittimità. Il Collegio ha dichiarato illegittime le deliberazioni comunali di determinazione della TARSU che chiarivano attraverso quale percorso logico ovvero per quali ragioni di carattere politico-amministrativo fossero state quantificate in maniera diversa le tariffe a seconda delle classi di contribuenza. In concreto, è stato affermata la mancanza degli elementi motivazionali relativi all'effettiva capacità di ciascuna tipologia di locali di produrre rifiuti solidi urbani. Le deliberazioni sono state altresì ritenute viziate dove pongono una differenziazione di tariffe che, sebbene possa far ritenere, in linea di principio, giustificato un regime di tassazione più elevato per gli alberghi con servizio di ristorazione, in considerazione del fatto che l'esercizio di un'attività di questo tipo può determinare una produzione quantitativamente e qualitativamente significativa di rifiuti, non appare corretto laddove non prevede alcuna distinzione, nell'ambito degli alberghi, fra le aree destinate esclusivamente a camere e quelle destinate alla ristorazione. Deve ritenersi illogico, infatti, che un'area che manifesta una capacità di produrre rifiuti pari o, addirittura, inferiore a quella delle abitazioni private, debba essere assoggettata ad un regime di tassazione di gran lunga più elevato rispetto a quello previsto per tale tipologia di immobili. T.A.R. Emilia Romagna, sez. II, sentenza del 2 dicebre 2015, n. 1056 1.4 RISCOSSIONE E CONTENZIOSO Proroga di termini previsti da disposizioni legislative All’art. 10 è disposta la proroga al 30 giugno 2016 delle attività di riscossione coattiva e dei contratti in corso con i soggetti di cui all’art. 52 comma 5 lettera b del d.lgs.446/1997 (si veda infra decreto milleproroghe nella sezione Ulteriori Novità). Decreto legge 30 dicembre 2015, n.210 Contraddittorio endoprocedimentale Accertamenti fiscali - Diritto al contraddittorio - Niente obbligo - Previsto solo per i tributi armonizzati Le Sezioni Unite, a soluzione di una questione di massima di particolare importanza, hanno affermato il principio secondo il quale in capo all’Amministrazione finanziaria solo per i tributi “armonizzati” sussiste un obbligo generale di contraddittorio endoprocedimentale, la cui violazione comporta l’invalidità dell’atto purché il contribuente abbia assolto all’onere di enunciare in concreto le ragioni che avrebbe potuto far valere e non abbia proposto un’opposizione meramente pretestuosa, mentre per i contributi “non armonizzati” non è rinvenibile, nella legislazione nazionale, un analogo generalizzato vincolo, sicché esso sussiste solo per le ipotesi in cui risulti specificamente sancito. Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza 9/12/2015 n. 24823

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Chiarimenti sul nuovo processo tributario Sono stati forniti dei chiarimenti sulle modifiche inerenti al decreto n. 546 e alle disposizioni di coordinamento, nonché brevi cenni alle modifiche al D.Lgs. n. 545 del 1992, riportando in allegato il testo delle norme risultanti dal decreto di riforma, affiancato al testo delle norme antecedenti. Tra le questioni più rilevanti si segnalano: la mediazione tributaria estesa a tutti i ricorsi fino ad € 20.000, a prescindere nei confronti di chi vengano proposti (Agenzia delle Entrate, delle Dogane, Equitalia o altri enti); ammessa la possibilità di conciliare anche in secondo grado; restrizione delle possibilità di compensazione delle spese di giudizio; disciplina della tutela cautelare estesa a tutte le fasi del processo; immediata esecutività delle sentenze; giudizio di ottemperanza quale unico strumento per l’esecuzione delle sentenze tributarie, definitive o meno; innalzamento a € 3.000 del valore delle liti per le quali il contribuente può difendersi personalmente in giudizio e ampliamento dei soggetti abilitati all’assistenza tecnica. Circolare dell’agenzia delle Entrate n. 38 del 29 dicembre 2015

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COMMERCIO, TURISMO E ALTRE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

2.1 COMMERCIO IN SEDE FISSA E SU AREA PUBBLICA Prodotti cosmetici dannosi È stato approvato il decreto n. 204/2015 che detta la disciplina sanzionatoria per la violazione del Regolamento CE n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici. In particolare, chiunque produce, detiene per il commercio o pone in commercio prodotti cosmetici che, nelle condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili, possono essere dannosi per la salute umana, tenuto conto di quanto stabilito dall'articolo 3 del regolamento, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore ad euro 1.000. Decreto Legislativo 4 dicembre 2015, n. 204 (GU Serie Generale n. 297 del 22-12-2015; entrata in vigore del provvedimento: 06/01/2016) Studi di settore nel comparto commercio Con il Decreto Ministeriale del 22/12/2015, sono stati approvati gli studi di settore relativi alle attività economiche nel settore del commercio elencate dettagliatamente all’articolo 1. Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2015 (GU Serie Generale n.301 del 29-12-2015 - Suppl. Straordinario n. 19) Manuali di corretta prassi operativa Nel Comunicato del 19 dicembre 2015, sono riportati i manuali che sono stati valutati conformi alle disposizioni del Regolamento CE 852/2004 dal Ministero della salute con il supporto dell'Istituto superiore di sanità ed inviati alla Commissione europea. A titolo esemplificativo, sono stati ritenuti idonei il “manuale di corretta prassi operativa per la vendita di alimenti da parte delle imprese agricole” e il “manuale di corretta prassi igienica per l’attività di somministrazione di alimenti in occasione di feste e sagre”. Comunicato del Ministero della Salute del 19 dicembre 2015 (GU Serie Generale n. 295 del 19-12-2015)

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Marchio regionale "Slot-Free - Regione autonoma Valle d'Aosta" L’articolo 40 della L.r. 19/2015 modifica l’articolo 9 della L.r. 14/2015 (Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico). Sono inoltre previste delle modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza) che istituisce il marchio regionale "Slot-Free - Regione autonoma Valle d'Aosta", rilasciato ai titolari di esercizi commerciali, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all'intrattenimento. Tale marchio viene adesso rilasciato ai titolari di esercizi commerciali, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che, detenendo nel proprio esercizio, alla data di entrata in vigore della presente legge, apparecchiature per il gioco d’azzardo, ne comprovino la successiva dismissione. Legge Regionale 11 dicembre 2015, n. 19 (B.U del 29 dicembre 2015, n. 52) 2.2 ATTIVITÀ TURISTICO-RICETTIVE Sostegno alle attività turistico ricettive L’autorizzazione di cui all’articolo 12, commi 2 e 3, della L.R. 18/2013, alla concessione dei contributi ai sensi della L.R. 19/2001 (Interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali), è prorogata fino al 31 dicembre 2016. Le eventuali economie di spesa possono essere destinate, sino al 31 dicembre 2016, al finanziamento delle domande di concessione di contributi, di importo superiore a euro 1.000, a valere sulla legge regionale n. 4 del 20 aprile 2004 (Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino. Modificazioni alle leggi regionali 26 aprile 1993, n. 21 e 29 maggio 1996, n. 11), già presentate ed istruite al 31 dicembre 2013 e sospese ai sensi dell’articolo 12, comma1, lettera g), della L.R. 18/2013. Legge Regionale 11 dicembre 2015, n. 19 (B.U del 29 dicembre 2015, n. 52) Navette turistiche. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha adottato il regolamento recante norme relative all'individuazione dei criteri di assimilazione, ai fini della guida e della circolazione e dell'accertamento dei requisiti tecnici di idoneità, della «navetta turistica», considerata veicolo atipico utilizzato esclusivamente per interessi turistico-ricettivi. Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 9 ottobre 2015, n. 193 (GU n. 283 del 4-12-2015; entrato in vigore il 19-12-2015) Attività di affittacamere. Attività alberghiera – attività di affittacamere – differenze. L'attività di affittacamere, pur differenziandosi da quella alberghiera per le dimensioni modeste, richiede non solo la cessione del godimento di un locale ammobiliato e provvisto delle necessarie somministrazioni (luce, acqua, ecc.), ma anche la prestazione di servizi personali, quali il riassetto del locale stesso e la fornitura della biancheria da letto e da bagno. Consiglio di Stato, Sez. VI, 28 dicembre 2015, n. 5856

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2.3 MANIFESTAZIONI ED EVENTI Limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati per l'anno 2016. Sono stati stabiliti divieti alla circolazione, fuori dai centri abitati, per i veicoli e per complessi di veicoli, adibiti al trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t, nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell'anno 2016 riportati. Le richieste di autorizzazione a circolare in deroga devono essere inoltrate alla prefettura-ufficio territoriale competente del Governo della provincia di partenza. In particolare, per quanto concerne i veicoli utilizzati per lo svolgimento di fiere e mercati ed ai veicoli adibiti al trasporto di attrezzature per spettacoli, nel caso in cui sussista, da parte dello stesso soggetto, l'esigenza di effettuare più viaggi in regime di deroga per la stessa tipologia dei prodotti trasportati, le prefetture-uffici territoriali del Governo, ove non sussistono motivazioni contrarie, rilasciano un'unica autorizzazione di validità temporale non superiore a quattro mesi, sulla quale possono essere diversificate, per ogni giornata in cui è ammessa la circolazione in deroga, la targa dei veicoli autorizzati, il percorso consentito, le eventuali prescrizioni. Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Prot. 417 del 22 dicembre 2015

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URBANISTICA, EDILIZIA E LAVORI PUBBLICI

3.1 RISPARMIO ENERGETICO, FONTI RINNOVABILI E AMBIENTE Sovracanoni BIM Sono stati determinati, per il biennio 2016-17, gli importi dei sovracanoni annui dovuti dai concessionari di derivazioni d'acqua per produzione di forza motrice con potenza nominale media superiore a kW 220 e fino a 3000 kW e per quelli con potenza nominale media superiore a 3000 kW. Decreto del Ministero dell’Ambiente del 30 novembre 2015 (GU n.297 del 22-12-2015) 3.2 EDILIZIA PRIVATA Interventi di edilizia scolastica Al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti, il termine previsto dall’art. 10 del decreto legge 104/2013, convertito dalla legge n. 128/2013, è prorogato al 29 febbraio 2016. Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210 (GU Serie Generale n. 302 del 30-12-2015; entrata in vigore del provvedimento: 30/12/2015) Agevolazioni per il rilancio dell’edilizia privata L’articolo 43 della L.r. 19/2015 sostituisce le parole dell’articolo 31 della precedente L.r. 13/2014: “eseguiti nell’anno 2015” con le parole “eseguiti negli anni 2015 e 2016”. Per sostenere la realizzazione degli interventi di recupero edilizio privato e per interventi di risanamento energetico, eseguiti negli anni 2015 e 2016 sugli immobili destinati a prima abitazione, è quindi autorizzata la concessione di mutui a tasso agevolato, di importo non superiore a quello teorico totale delle detrazioni fiscali previste dalla normativa statale vigente per i medesimi interventi. Legge Regionale 11 dicembre 2015, n. 19 (B.U del 29 dicembre 2015, n. 52)

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Realizzazione di autorimesse e parcheggi Piano regolatore – Pertinenza – Unità immobiliari – Sottosuolo – Deroga. La realizzazione di autorimesse e parcheggi sulla base del presupposto normativo della disciplina dell'art. 9, co. 1 della l. 122/98, è condizionata, inter alia, dal fatto che questi siano, come nel caso di specie, realizzati nel sottosuolo per l'intera altezza, operando la deroga de qua (agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti) solo nel caso in cui i parcheggi da destinare a pertinenza di singole unità immobiliari siano totalmente al di sotto dell'originario piano naturale di campagna. Quindi, qualora non si rispetti tale condizione e la realizzazione di un'autorimessa non possa dirsi realizzata nel sottosuolo, si applica la disciplina urbanistica dettata per le ordinarie nuove costruzioni fuori terra dal PRG, anche per quanto concerne il pagamento dei contributi concessori. T.A.R. Valle d’Aosta, sentenza 15 dicembre 2015, n. 95 3.3 URBANISTICA E PIANIFICAZIONE Efficacia temporale dei titoli abilitativi edilizi L’articolo 26 della L.r. 19/2015 proroga il termine previsto dal secondo comma dell’articolo 6 della L.r. 30 giugno 2014, n. 5 (Proroga straordinaria dei termini di inizio e di ultimazione dei lavori dei titoli abilitativi edilizi) al 31 dicembre 2016. Legge Regionale 11 dicembre 2015, n. 19 (B.U del 29 dicembre 2015, n. 52) Destinazione ad attrezzature ricreative, sportive ed a verde Proprietà privata – Vincolo espropriativo – Vincolo conformativo – Interesse pubblico. La destinazione ad attrezzature ricreative, sportive ed a verde, data dal P.R.G. ad aree di proprietà privata, comporta l'imposizione sulle stesse di un vincolo non espropriativo, bensì soltanto conformativo, funzionale, cioè, all'interesse pubblico generale conseguente alla zonizzazione, che definisce i caratteri generali dell'edificabilità in ciascuna delle zone in cui è suddiviso il territorio comunale. Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza 9 dicembre 2015, n. 5582 Commissione comunale per il paesaggio Autorizzazione paesaggistica – Atti comunali – Parere – Autorità statale – Apprezzamento tecnico. Il parere favorevole dalla Commissione comunale per il paesaggio, come in genere è per gli atti comunali di cui all’art. 146, comma 8, d.lgs. n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali), precedenti il parere della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici, non ha la funzione di limitare o condizionare l’apprezzamento tecnico discrezionale dell’autorità statale competente alla tutela del paesaggio (diversamente questa verrebbe privata della sua funzione di tutela di beni del patrimonio culturale). Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5487

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Il permesso di costruire in deroga non è un atto dovuto Permesso di costruire – In deroga – art. 14 del D.P.R. n. 380/2001 – Sussistenza dei presupposti – Insufficienza – Valutazione discrezionale dell’Autorità comunale – Necessità – Sussiste. In materia edilizia, la concessione edilizia in deroga, così come la variante dello strumento urbanistico, non è un atto dovuto, ma costituisce piuttosto oggetto di esercizio di poteri discrezionali, che devono comparare l’interesse alla realizzazione dell’opera con molteplici altri interessi, quali quello urbanistico, edilizio, paesistico, ambientale. Questo significa che l’eventuale sussistenza dei presupposti di cui all’art. 14 del D.P.R. n. 380/2001per il rilascio del titolo edilizio in deroga, costituisce condizione minima necessaria ma non certo sufficiente al fine dell’assentibilità del richiesto intervento, permanendo in capo al Comune un’ampia discrezionalità circa l’an stesso ed il quomodo della prestazione dell’eventuale assenso TAR Sicilia, Sez. II, sentenza 15 dicembre 2015 n. 2890 Edilizia residenziale convenzionata Incentivi – Accordo – Amministrazione comunale – Convenzione – Antecedente. La norma di cui all'art. 36, comma 15, D.L. n. 223 del 2006, finalizzata ad incentivare la realizzazione di interventi di edilizia residenziale convenzionata, subordina l'agevolazione a specifico accordo con l'amministrazione comunale sui prezzi di cessione e sui canoni di locazione, ma non esige che tale convenzione preceda l'acquisto dell'area, sicché essa può sopravvenire all'acquisto, a condizione che l'utilizzazione edificatoria avvenga nel quinquennio successivo. Cassazione civile., Sez. V, sentenza 18 dicembre 2015, n. 25491 3.4 ESPROPRI Espropriazioni per pubblica utilità dettate da ragioni culturali, artistiche e archeologiche Ai fini di una razionale utilizzazione delle risorse di bilancio, per l'anno finanziario 2016, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, tra i capitoli iscritti nei pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, relativi agli acquisti ed alle espropriazioni per pubblica utilità, nonché per l'esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, ivi comprese le spese derivanti dall'esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l'esportazione e dell'espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro. Legge 28 dicembre 2015, n. 209 (GU n. 302 del 30-12-2015; entrata in vigore del provvedimento: 01/01/2016)

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Giurisdizione del giudice ordinario nell’ambito di un procedimento espropriativo Espropriazione per pubblica utilità o pubblico interesse – Procedimento – Giurisdizione – Indennizzo – Natura risarcitoria o indennitaria. Nella fattispecie delineata dal D.P.R. n. 327/2001 (T.U. Espropriazione per p.u.), art. 42 bis, l’illecita o l’illegittima utilizzazione di un bene immobile da parte dell’Amministrazione per scopi di interesse pubblico costituisce soltanto il presupposto indispensabile, unitamente alle altre specifiche condizioni previste da tale articolo, per l’adozione (nell’ambito di un apposito procedimento espropriativo, del tutto autonomo rispetto alla precedente attività della stessa amministrazione) del peculiare provvedimento di acquisizione ivi previsto con la conseguenza che, ove detto autonomo, speciale ed eccezionale procedimento espropriativo sia stato legittimamente promosso, attuato e concluso, l’indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, in quanto previsto dal legislatore per la perdita della proprietà del predetto bene immobile, non può che conferire all’indennizzo medesimo natura non già risarcitoria ma indennitaria, con l’ulteriore corollario che le controversie aventi ad oggetto la domanda di determinazione o di corresponsione dell’indennità in conseguenza dell’adozione di atti di natura espropriativa o ablativa sono attribuite alla giurisdizione del Giudice Ordinario. Consiglio di Stato, Sez. IV, 04 dicembre 2015, n. 5530 3.5 GESTIONE DEI RIFIUTI Aggiornamento Piano Rifiuti Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti per il quinquennio 2016-2020. Rideterminazione dell’entità del contributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. La Regione ha provveduto ad aggiornare il Piano ed ha rideterminato, a far tempo dal 1° gennaio 2017, quindi con riferimento all’anno 2016, il tributo speciale da applicare a carico dei subATO che non raggiungeranno gli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa statale vigente, a decrescere in ragione dell’aumento della proporzione di differenziato raggiunta (art.3). Legge regionale 22 dicembre 2015 n.22 (B.U.R. n.1 del 5 gennaio 2016) Confermato per il 2016 il modello unico di dichiarazione ambientale Ai fini della presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale, è stata confermata la validità del modello approvato nel 2014. Il modello dovrà essere presentato entro il 30 aprile di quest’anno, con riferimento all'anno precedente, e sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2015 (GU n.300 del 28-12-2015)

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3.6 AFFIDAMENTO BENI, SERVIZI, LAVORI E SERVIZI ATTINENTI ALL’INGEGNERIA E ALL’ARCHITETTURA Fondo per l’aggregazione degli acquisti Sono stati stabiliti i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo per l'aggregazione degli acquisti di beni e servizi per l'anno 2015 a favore dei soggetti aggregatori. Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 16 dicembre 2015 (GU n.299 del 24-12-2015) Arbitrato nei contratti pubblici: chiarimenti A seguito della riforma della disciplina dell’arbitrato nei contratti pubblici, sono state fornite alcune Indicazioni interpretative. In particolare, sono dettate alcune precisazioni in ordine alla nomina dell’arbitro di elezione pubblica. Determinazione ANAC n. 13 del 10 dicembre 2015 (G.U. n.300 del 28 dicembre 2015) Soccorso istruttorio: omessa indicazione del nominativo degli amministratori pregressi Requisito della moralità professionale – Dichiarazione ex art. 38, comma 1 del d.lgs. 163/06 – Indicazione del nominativo di tutti i soggetti muniti di poteri di rappresentanza dell’impresa – Non occorre ove i nominativi stessi possano essere agevolmente identificati mediante l’accesso a banche dati ufficiali o a registri pubblici. Così come affermato dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, deve ritenersi che la dichiarazione sostitutiva relativa all’insussistenza delle condizioni ostative previste dall’art. 38, comma 1, del codice dei contratti pubblici non debba necessariamente contenere la menzione nominativa di tutti i soggetti muniti di poteri di rappresentanza dell’impresa, quando questi ultimi possono essere agevolmente identificati mediante l’accesso a banche dati ufficiali o a registri pubblici. Non può pertanto essere esclusa da una gara di appalto una società che abbia presentato una dichiarazione ex art. 38 cit. incompleta solo sotto il profilo della indicazione dei nominativi dei soggetti cessati nell’anno antecedente, ove comunque la società stessa abbia allegato la certificazione camerale da cui era facilmente desumibile il nominativo dell’amministratore cessato. Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza 14 dicembre 2015 n. 5665 Soccorso istruttorio: omessa dichiarazione di pregresse risoluzioni contrattuali Omessa dichiarazione di pregresse risoluzioni contrattuali da parte dell’aggiudicataria – Assegnazione di un termine per la produzione della documentazione relativa a tali risoluzioni - Legittimità dell’aggiudicazione. È legittima l’aggiudicazione di una gara di appalto di servizi in favore di una ditta che ha omesso di dichiarare di essere stata destinataria, in precedenza, di un alcuni risoluzioni contrattuali, nel caso in cui: a) la P.A., facendo ricorso al soccorso istruttorio, abbia assegnato all’aggiudicataria un termine per la produzione della documentazione relativa a tali risoluzioni; b) a seguito della tempestiva produzione di tale documentazione, è risultata non solo la limitatezza delle risoluzioni rispetto al numero complessivo di gare cui l’aggiudicatario ha partecipato e al loro valore, ma anche il fatto che si è trattato di risoluzioni aventi origine anche nella almeno parziale inadempienza delle amministrazioni, tant’è che si sono avuti accordi transattivi e riconoscimenti di credito alla ditta medesima. T.A.R. Friuli Venezia Giulia, sentenza 23 dicembre 2015, n.571

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Natura atipica del contratto di avvalimento Avvalimento - art. 49 del d.lgs. 163/2006 - Contenuto – natura atipica. Il contratto di avvalimento previsto dall’art. 49 del d.lgs. 163/2006 non può essere ricondotto ad alcuna specifica tipologia, tanto che ne è stata più volte ribadita la sua atipicità, lasciata all’autonomia negoziale delle parti; la prova dell’effettiva disponibilità delle risorse dell’ausiliario da parte dell’ausiliato comporta quindi la necessità che il contratto di avvalimento si sostanzi in relazione alla natura ed alle caratteristiche del singolo requisito, e ciò soprattutto nei settori dei servizi e delle forniture, ove non esiste un sistema di qualificazione a carattere unico ed obbligatorio, come accade per gli appalti di lavori, ed i requisiti richiesti vengono fissati di volta in volta dal bando di gara. Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 17 dicembre 2015 n. 5703 Varianti migliorative: sempre consentite con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa Contratti della P.A. – gara – offerta economicamente più vantaggiosa – varianti migliorative – ammissibilità – sussiste La valutazione delle offerte rientra nell’ampia discrezionalità tecnica riconosciuta alla commissione giudicatrice, sicché le censure che implicano il merito di tale valutazione sono inammissibili, perché sollecitano il giudice amministrativo ad esercitare un sindacato sostitutorio, fatto salvo il limite della abnormità della scelta tecnica. Nelle gare di appalto da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, le imprese possono sempre proporre quelle variazioni migliorative rese possibili dal possesso di peculiari conoscenze tecnologiche, purché non si alterino i caratteri essenziali delle prestazioni richieste dalla lex specialis, onde non ledere la par condicio. Nelle gare di appalto da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il Consiglio di Stato ha enucleato i seguenti principi: a) debbono ritenersi ammesse varianti migliorative riguardanti le modalità esecutive dell’opera o del servizio, purché non si traducano in una diversa ideazione dell’oggetto del contratto; b) la proposta tecnica deve essere migliorativa rispetto al progetto base, l’offerente deve dare contezza delle ragioni che giustificano l’adattamento proposto e le variazioni alle singole prescrizioni progettuali, deve inoltre dare la prova che la variante garantisca l’efficienza del progetto e le esigenze della p.a. sottese alla prescrizione variata; c) è opportuno lasciare un ampio margine di discrezionalità alla commissione giudicatrice, trattandosi dell’ambito di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Consiglio di Stato, sez. V, 11 dicembre 2015, n. 5655

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Oneri per la sicurezza aziendale: rinvio alla Corte di Giustizia UE Affidamento di lavori pubblici – Omessa indicazione degli oneri per la sicurezza aziendale - Esclusione dalla gara – Assenza dell’obbligo di indicazione separata nell’allegato modello di compilazione per la presentazione delle offerte - Compatibilità con la disciplina UE - Rimessione della questione alla Corte di Giustizia U.E. È stata rimessa alla Corte di giustizia U.E. la seguente questione pregiudiziale: “Se i principi comunitari di tutela del legittimo affidamento e di certezza del diritto, unitamente ai principi di libera circolazione delle merci, di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi, di cui al Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), nonché i principi che ne derivano, come la parità di trattamento, la non discriminazione, il mutuo riconoscimento, la proporzionalità e la trasparenza, di cui (da ultimo) alla direttiva n. 2014/24/UE, ostino ad una normativa nazionale, quale quella italiana derivante dal combinato disposto degli artt. 87, comma 4, e 86, comma 3-bis, del d.lgs. n. 163 del 2006, e dall’art. 26, comma 6, del d.lgs. n. 81 del 2008, così come interpretato, in funzione nomofilattica, ai sensi dell’art. 99 cod. proc. amm., dalle sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato nn. 3 e 9 del 2015, secondo la quale la mancata separata indicazione dei costi di sicurezza aziendale, nelle offerte economiche di una procedura di affidamento di lavori pubblici, determina in ogni caso l’esclusione della ditta offerente, anche nell’ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata non sia stato specificato né nella legge di gara né nell’allegato modello di compilazione per la presentazione delle offerte, ed anche a prescindere dalla circostanza che, dal punto di vista sostanziale, l’offerta rispetti i costi minimi di sicurezza aziendale”. T.A.R. Piemonte, ordinanza 16 dicembre 2015 n. 1745 Scelta del criterio di aggiudicazione Appalto di servizi - Aggiudicazione - Criterio del prezzo più basso – Mancata predeterminazione di tutti gli elementi della futura prestazione contrattuale da parte della lex specialis – Illegittimità. È illegittima la scelta di una stazione appaltante di aggiudicare una gara per l’affidamento di un appalto di servizi secondo il criterio del prezzo più basso, piuttosto che secondo quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nel caso in cui, con la lex specialis, non siano stati predeterminati tutti gli elementi della futura prestazione contrattuale. In tal caso, infatti, il criterio del prezzo più basso, scelto per l’aggiudicazione, deve ritenersi non adeguato rispetto al contenuto dell’appalto T.A.R. Lazio, Roma, sez. II, sentenza 22 dicembre 2015, n. 14449

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ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

4.1 FUNZIONAMENTO E GESTIONE DEGLI ORGANI POLITCO-AMMINISTRATIVI DEGLI ENTI LOCALI Comuni: aggiornata la banca dati catastale L’Agenzia delle Entrate ha reso noto che, per i Comuni catastali compresi nell'elenco allegato al comunicato, tra cui risultano molti Comuni valdostani, sono state completate le operazioni di aggiornamento della banca dati catastale. Gli elenchi delle particelle interessate dall'aggiornamento, ovvero di ogni porzione di particella a diversa coltura, indicanti la qualità catastale, la classe, la superficie ed i redditi dominicale ed agrario, nonché il simbolo di deduzione ove presente, dovranno essere consultabili, per i sessanta giorni successivi alla pubblicazione del comunicato, presso ciascun Comune interessato. Comunicato dell’Agenzia delle Entrate (GU n.302 del 30-12-2015) Dipendenti pubblici e procedimenti disciplinari Lavoratore distaccato – procedimento disciplinare – competenza in materia sanzionatoria – ufficio ove il dipendente lavora – sussiste. Per i pubblici dipendenti in posizione di distacco, il procedimento disciplinare viene attivato dal responsabile, con qualifica dirigenziale, della struttura in cui tale dipendente lavora. Il legislatore ha infatti deciso di individuare il soggetto o l’ufficio competente, in materia di procedimento disciplinare, attraverso il parametro costituito dal luogo in cui il lavoratore (anche se in posizione di distacco) effettivamente presta la propria attività lavorativa. Procedimento disciplinare - sentenze c.d di patteggiamento – efficacia di giudicato. In tema di sanzioni disciplinari irrogate ai pubblici dipendenti, le sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. di patteggiamento) hanno efficacia di giudicato nei giudizi disciplinari che si svolgono davanti alle pubbliche autorità quanto all’accertamento del fatto, alla sua illiceità penale e all’affermazione della responsabilità penale dell’imputato. Tali sentenze, a prescindere dalla loro qualificazione come sentenza di condanna, presuppongono pur sempre un’ammissione di colpevolezza, onde per cui il giudice disciplinare è esonerato dall’onere di verifica sul punto. Corte di Cassazione, sez. lavoro, sentenza 9 dicembre 2015, n. 24828 4.2 SERVIZI PUBBLICI LOCALI Aumenta l’addizionale comunale sui diritti di imbarco Il decreto prevede un incremento, pari a euro 2,50 per l'anno 2016, euro 2,42 per l'anno 2017 e euro 2,34 per l'anno 2018, dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco da destinare all'INPS (previsti anche nel settore dell’aviazione civile). Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 29 ottobre 2015 (GU n.300 del 28-12-2015)

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Servizio pubblico di trasporto persone a mezzo funivie, funicolari, sciovie e slittinovie Il Ministero ha approvato le nuove norme tecniche regolamentari in materia di revisioni periodiche, di adeguamenti tecnici e di varianti costruttive per i servizi di pubblico trasporto effettuati con funivie, funicolari, sciovie e slittinovie destinate al trasporto di persone; la regolamentazione è contenuta nell’allegato tecnico A al decreto. Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 1 dicembre 2015 (GU n.296 del 21-12-2015). Gestione degli impianti sportivi Gestione impianti sportivi – Concessione di servizio pubblico - Risoluzione – Giurisdizione del G.O. Il bene affidato in gestione (impianto sportivo) rientra nella previsione dell'ultimo capoverso dell'art. 826 cod. civ., ossia in quella relativa ai beni di proprietà dei comuni destinati ad un pubblico servizio e perciò assoggettati al regime dei beni patrimoniali indisponibili, i quali, giusto il disposto dell'art. 828, non possono essere sottratti alla loro destinazione; la gestione degli impianti sportivi sottende senz'altro ad un'attività di interesse generale, come confermato dal fatto che l'ordinamento sportivo è connotato da un'organizzazione di stampo pubblicistico, con al vertice il CONI, ente pubblico, e quindi le federazioni sportive, qualificate dalla legge istitutiva di detto ente come organi dello stesso, soggetti incaricate di funzioni di interesse generale, consistenti nella promozione ed organizzazione dello sport (artt. 2, 3 e 5 legge n. 426/1942, istitutiva del CONI). La risoluzione del rapporto concessorio deve essere sottoposta al vaglio del giudice ordinario. TAR Valle d’Aosta, sentenza 15 dicembre 2015, n.98 4.3 PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DEGLI ENTI LOCALI Nozione di organismo pubblico Amministrazioni aggiudicatici – Organismi di diritto pubblico – Nozione – art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 – Presupposti. Ai sensi dall’art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163, va qualificato come organismo di diritto pubblico, un soggetto che rientra nei seguenti parametri: a) finalizzazione istituzionale al soddisfacimento di specifiche “esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale e commerciale”; b) possesso di personalità giuridica (anche di natura privata); c) attività finanziata in percentuale maggioritaria “dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico”, o – in alternativa – “la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi, oppure il cui organo d’amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri, dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali, o da altri organismi di diritto pubblico”; tali requisiti hanno carattere cumulativo, salvo il carattere alternativo di quello di cui al punto c). Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 10 dicembre 2015, n. 5617

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4.4 ANAGRAFE, ELETTORALE E STATO CIVILE Carta di identità elettronica Sono state disciplinate le procedure di emissione della carta di identità elettronica (CIE) nonché le modalità tecniche di produzione, distribuzione, gestione e supporto all'utilizzo della medesima. Decreto del Ministero dell’Interno del 23 dicembre 2015 (GU n.302 del 30-12-2015) 4.5 FINANZA E CONTABILITÀ PUBBLICA Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Modificazioni di leggi regionali La legge reca disposizioni in materia di Patto di Stabilità interno, di riduzione dei costi della democrazia, di finanza locale, nonché’ di contabilità ed altre disposizioni. Tra queste ultime si segnalano:

- la proroga di due anni dei termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all'articolo 60, comma 5, della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 è stata resa applicabile ai permessi di costruire rilasciati entro il 31 dicembre 2016 (art.26);

- tutti i Comuni valdostani compreso il Comune di Aosta si avvalgono della società INVA per l’acquisizione di beni e servizi ( art.36, recante modificazioni della l.r. n. 13/14).

- tutti i comuni, anche quelli con popolazione inferiore a 10.000 abitanti possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro (art.36, comma 2);

- i Comuni valdostani e le loro forme associative sono tenuti ad avvalersi della SUA VdA di cui all’art. 13 della l.r. n. 13/14 ( art. 36, 3° comma), per l’acquisizione di lavori;

- è stata abrogata l’indennità mensile di cui all’art.2 della l.r. n. 17/15 a favore dei Presidenti delle associazioni dei Comuni, delle aziende speciali e delle istituzioni di cui alla l.r. 54/1998 e al Presidente del BIM , mentre ai medesimi è stato riconosciuto solo un gettone di presenza ( art. 37);

- disposizioni concernenti i complessi termali di Pré- Saint- Didier e Saint-Vincent (art.38) ;

- gli enti locali possono istituire ed affidare servizi a chiamata diretti ad integrare il servizio regionale di trasporto pubblico, laddove mancante o inadeguato, e diretti a soddisfare esigenze di trasporto di tipo scolastico, turistico o notturno; i criteri saranno stabiliti con delibera regionale ( art. 39, 6° comma);

- ai soggetti che conseguono il marchio regionale ”Slot-Free regione autonoma valle d’Aosta “ si applica una riduzione dell’aliquota dell’IRAP dello 0,46 % per tre periodi di imposta (art.40);

- la concessione di mutui a tasso agevolato è estesa agli interventi edilizi eseguiti negli anni 2015 e 2016 (art.43).

Legge regionale 11 dicembre 2015 n.19 ( B.U.R. n. 52 del 29 dicembre 2015)

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Modalità di individuazione del maggior gettito afferente al territorio della regione Valle d'Aosta da riservare all'erario ai sensi dell'art. 1, co. 510 della l. 147/13 per il 2015 In fase di ripartizione del gettito relativo alle entrate erariali riscosse nell'anno 2015 attraverso il «modello F23», di cui al provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate del 14 novembre 2001, gli agenti della riscossione imputano e contabilizzano separatamente le somme corrispondenti alle percentuali riportate nell'allegato A agli appositi capitoli ed articoli di entrata del bilancio dello Stato (art.3) Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 4 dicembre 2015 (GU n.288 del 11-12-2015) Aggiornamento dei principi contabili Sono stati aggiornati gli allegati al d.lgs. 118/11 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti locali e dei loro organismi. L’aggiornamento riguarda, in particolare, i principi contabili in materia di competenza finanziaria, programmazione di bilancio e contabilità finanziaria. Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° dicembre 2015 (GU n.297 del 22-12-2015) Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio Sono stati predisposti gli schemi per gli enti locali ai fini della compilazione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio di cui all'art. 18-bis del d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118. Decreto del Ministero dell’Interno del 22 dicembre 2015 (GU n.300 del 28-12-2015) Linee di indirizzo in tema di gestione di cassa delle entrate vincolate e destinate Considerata l’attuale fase di transizione dal vecchio al nuovo sistema contabile, la Corte dei Conti ha dettato alcune linee di indirizzo in vista di un’adeguata ricostruzione da parte degli enti locali della cassa vincolata ed in relazione all’esigenza che gli stessi si dotino di strumenti e procedure idonei alla rilevazione delle relative movimentazioni. Deliberazione n. 31/SEZAUT/2015/INPR della Corte dei Conti del 19/11/15 (GU n.281 del 2-12-2015) Nullità speciale dei contratti di prestazione professionale Incarichi professionali – Contratti stipulati in assenza di impegno contabile registrato sul competente capitolo di bilancio di previsione – Nullità ex art. 23, co. 3 e 4 del D.L.66/89 – art. 191 del T.U.E.L. – Va dichiarata – Irrilevanza di un eventuale finanziamento pubblico esterno. Il divieto per i Comuni, in base all’art. 23, commi 3 e 4, del D.L. 2 marzo 1989, n. 66, – convertito, con modificazioni, nella L. 24 aprile 1989, n. 144 (e poi sostituito dall’art. 191 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) – di effettuare spese in assenza di impegno contabile registrato sul competente capitolo di bilancio di previsione, si applica anche se la spesa sia interamente finanziata da altro ente pubblico ed in presenza di una clausola di copertura finanziaria in base alla quale il professionista subordina il pagamento del compenso alla concessione di un finanziamento pubblico. L’inosservanza di tale requisito vincolante importa, quindi, la nullità del contratto di prestazione d’opera professionale poi stipulato con il professionista. Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 1° dicembre 2015 n. 24447

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4.6 ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA Inconferibilità e incompatibilità di incarichi conferiti o di nomine disposte dalla Regione. La legge reca disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi conferiti o di nomine disposte dalla Regione, in attuazione dell'articolo 18, comma 3, del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190). Legge Regionale 11 dicembre 2015, n. 21 (B.U. del 29 dicembre 2015, n. 52)

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ULTERIORI NOVITA’ Modifica del saggio di interesse legale Il saggio di interesse legale scende allo 0,2% in ragione d’anno a partire dal 1° gennaio 2016. Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze dell’11 dicembre 2015 (G.U. 15/12/2015 n. 291) Incentivi di sostegno alle imprese È stato indetto Avviso Pubblico per incentivi di sostegno alle imprese per la realizzazione di progetti di investimento per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale o per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese sostenute dall'impresa per la realizzazione del progetto, al netto dell'IVA. Il contributo massimo erogabile è pari a Euro 130.000. Il contributo minimo ammissibile è pari a Euro 5.000. A partire dal 1° marzo 2016, sul sito www.inail.it - Servizi on line, le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso un percorso guidato, di inserire la domanda di contributo con le modalità indicate negli avvisi regionali. Comunicato dell’INAIL del 21 dicembre 2015 (GU Serie Generale n. 296 del 21-12-2015) Tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. La legge n. 194/2015 stabilisce i principi per l’istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica. Riconosce, inoltre, il giorno 20 maggio quale Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Legge 1 dicembre 2015, n. 194 (GU Serie Generale n. 288 del 11-12-2015; entrata in vigore del provvedimento: 26/12/2015). Decreto Milleproroghe Come d’abitudine, negli ultimi giorni del 2015 è stato pubblicato decreto legge contenente la proroga di termini “in scadenza”, previsti da disposizioni legislative. In particolare si segnala quanto segue:

- prorogata al 1° gennaio 2017 l'entrata in vigore della norma sulla pubblicazione telematica di avvisi e bandi di gara;

- prorogato al 31 dicembre 2016 il termine per l'utilizzo delle risorse in materia di edilizia scolastica;

- prorogato al 31 luglio 2016 l'anticipazione del 20% del prezzo negli appalti di lavori;

- prorogata al 30 giugno 2016 la possibilità dei Comuni di avvalersi di Equitalia (che avrebbe dovuto finire di riscuotere i tributi locali dal 1° gennaio del 2012) per l’accertamento, la liquidazione e la riscossione dei tributi locali;

- prorogato al 30 giugno 2016 il termine per la delimitazione dei distretti turistici per rilanciare l’offerta turistica da parte delle Regioni;

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- prorogato al 31 dicembre 2016 il termine per la gestione associata delle funzioni fondamentali da parte dei piccoli Comuni (stabiliti dal decreto legge 78/2010), non rilevante per i Comuni Valdostani che hanno gia dato attuazione alla legge regionale n.6/14;

- prorogato fino al 31 dicembre 2016 il termine per l’adeguamento al Sistri (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti);

- slittato al 31 dicembre 2016 il termine a partire dal quale i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, regolarmente soggiornanti in Italia, potranno utilizzare le autocertificazioni.

Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210 (G.U. n. 302 del 30 dicembre 2015; entrata in vigore del provvedimento: 30/12/2015)

A cura del raggruppamento aggiudicatario della procedura per l’affidamento di servizi legali di assistenza e consulenza giuridica