rassegna di martedì 26-07-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7 FERRARA________________________________________pag. 8 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 17 REGGIO E._______________________________________pag. 18 - 24 PIACENZA______________________________________pag. 25 - 28 AGENZIE_______________________________________pag. 29 - 35 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 26-07-2011

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rassegna di martedì 26-07-2011

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Page 1: rassegna di martedì 26-07-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7

FERRARA________________________________________pag. 8

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 17

REGGIO E._______________________________________pag. 18 - 24

PIACENZA______________________________________pag. 25 - 28

AGENZIE_______________________________________pag. 29 - 35

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 26-07-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - Corriere

La consigliera «Le mie idee non in linea con la maggioranza? Ma è un ruolo di garanzia. E poi non si può ridurre tutto a gay e Dico»

Materne paritarie, ok al rinnovo della convenzione

Fuori, in viale Aldo Moro, arendere più rumoroso l’ingres-so all’Assemblea regionale ciha provato ieri pomeriggio laprotesta delle associazioni lai-che e omosessuali. Pochi, in re-altà, una trentina di persone intutto.Ma tanto la strada che do-veva portare Silvia Noè, consi-gliere dell’Udc, alla presidenzadella neonata commissione al-le Pari opportunità era già sbar-rata. Da una protesta più deci-sa dentro Viale Aldo Moro:quella di Idv, Sel-Verdi e Fede-razione della Sinistra.

Che avevano espresso un«no» forte e chiaro all’idea di ri-servare quella presidenza allaNoè e all’Udc, partito a cui, co-me commissione da assegnarealla minoranza, quella «per lapiena parità tra uomini e don-ne» era stata predestinata. Tramettere a rischio la tenuta del-la maggioranza o sacrificare ilnome della Noè, la scelta alla fi-ne è caduta sulla seconda op-zione. Con buona pace di Va-sco Errani, uno dei principalisponsor della casiniana. Trop-po di «estremo centro» il suonome, troppo «democristianadi ferro» la sua figura per unacommissione che si occuperàdi coppie di fatto e Dico: da quiil veto della sinistra. «È oppor-tuno che sia affidata ad unadonna della maggioranza», hadetto Gian Guido Naldi (Sel). Ecosì è stato. Marco Monari, ca-pogruppo del Pd, ha parlato di«colonne d’Ercole» che nonpossono essere oltrepassate:«Nulla di personale. Ma sul suonome la maggioranza non c’è».Così il Pd ha proposto RobertaMori, democratica, classe1971, avvocato, che nella vota-zione di ieri non ha ottenuto lamaggioranza qualificata, mache oggi sarà eletta a maggio-ranza semplice. Un nome chesoddisfa le aspirazioni dei parti-ti che volevano una connota-zione laica alla guida delle Pa-ri opportunità.Soddisfatto Franco Grilli-

ni, consigliere regionaledell’Idv e presidente ono-rario dell’Arcigay: «È lapersona giusta». «Questascelta avrà ripercussioninazionali», aveva però an-nunciato la Noè, già primache l’assemblea votasse. E ineffetti questo «piccolo» caso diuna commissione soltanto con-sultiva dell’Assemblea regiona-le ha presto sollevato reazioni

da Roma. Perché contro i vetialla Noè si scontrano le provedi dialogo tra il Partito Demo-cratico e l’Udc.

Lo ha spiegato il segretariodel partito Lorenzo Cesa: «Nonè possibile che il Pd si facciacondizionare dalla sinistramas-simalista, doveva dimostraredi essere un partito riformista.Non si può discriminare una

persona per quello che pensa.È stata esclusa a priori perchécattolica impegnata in politi-ca». E sulle voci che attribuisco-no lo sdegno dell’Udc alla pa-rentela della Noè con Pier Fer-dinando Casini, di cui è cogna-ta, Cesa taglia corto: «Scioc-chezze. Non è una questione dipoltrone. Come Udc non abbia-mo chiesto niente. È stato Erra-

ni a proporlo». Salvo, poi, faremarcia indietro.

«L’Udc non accetta logichesettarie in base alle quali espo-nenti del mondo cattolico nonsarebbero a priori affidabili perricoprire quella presidenza. Seil Pd è questo, vuol dire cheha scelto di farsi ancora con-dizionare dalla sinistra estre-ma— è la posizione di GianLuca Galletti —. Non sonoquel partito riformista e de-mocratico in grado di collo-quiare anche con un cen-tro cattolico. E a noi il "tut-ti insieme" non interessa».Un invito a non drammatiz-zare è arrivato invece da Ste-fano Bonaccini, segretario re-gionale del Pd: «Non stavamoparlando di far entrare l’Udcnel governo della regione, sitrattava di una commissione.In questa regione la situazio-ne è diversa dal piano naziona-le, sarebbe un’enormità tradur-re in chiave romana il caso diquesta presidenza. Per una figu-ra di garanzia ci voleva un’am-pia maggioranza che, in questospecifico caso, non c’è stata. Ebasta, il merito della questionesi chiude qui. Quando, a livellonazionale, si dovrà trovareun’alternativa a questo gover-no il Nuovo Ulivo e l’Udc dialo-gheranno comunque».

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Via libera alla proroga di un anno dellaconvenzione tra il Comune e le scuoled’infanzia paritarie. Ma con laminoranza in consiglio comunale che vain ordine sparso. La delibera di giuntache prevede il rinnovo è stata votata ieridalla maggioranza (per ora) compatta, econ il voto contrario dei grillini el’astensione del Pdl tranne LorenzoTomassini che ha votato a favore, cosìcome Lega Nord e Stefano Aldrovandi.Medesimo, rispetto agli ultimi due anni,il contributo che riceveranno le 74sezioni delle scuole privateconvenzionate, ovvero un milione e 55mila euro. L’assessore comunaleall’istruzione, Marilena Pillati, ha chiestoil voto a favore definendo la confermadelle convenzioni «un atteggiamentoresponsabile, alle porte dell’avviodell’anno scolastico, non essendopossibile una riflessione seria e

approfondita sul tema». La vera battagliainizierà in settembre, quando inconsiglio comunale arriverà l’odgpresentato dalla consigliera PdlValentina Castaldini che chiede che tuttoresti così com’è. Ieri se n’è discusso incommissione istruzione. Una piccolaanticipazione di quel che accadrà.Battaglia che si concluderà tra un annoquando il rapporto con le convenzionatescadrà nuovamente. La listaSel-Verdi-Frascaroli, nonostante la suanota contrarietà a dare soldi pubblici

alle materne private, ieri ha votato afavore. «Ma poi si aprirà unadiscussione pubblica, aperta, speriamopartecipata, perché il sistema delleconvenzioni va radicalmente ripensato»,sostiene sul suo profilo Facebook lacapogruppo Cathy La Torre. Per i grilliniera giusto invece non rinnovare gliaccordi da subito e far ricadere parte deitagli piovuti sul Comune anche sullematerne private. Posizioni già espressein mattinata in commissione durante ladiscussione sull’odg Castaldini in cui difatto si chiede di non toccare neppure infuturo la convenzione, lasciandola cosìcom’è. Il Pd per ora ha incassato il vialibera al rinnovo. «La delibera prevedel’apertura di un confronto partecipato —ha detto il capogruppo Sergio Lo Giudice—, vediamo cosa va e cosa non va».

Marina Amaduzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso diventa nazionale. Cesa: «Non sono riformisti»

Cattolica, eccome. Silvia Noè (fo-to) ha al polso un bracciale, in legno,che raffigura un crocifisso: «Quellodi Medjugorje. Lo porto sempre, dapiù di due anni, è collegato a unmomento familiaremolto partico-lare». Ma in Assemblea regiona-le la cattolica Noè avrebbe volu-to vedere più laicità.

Sembra un paradosso.«Sono stata ritenuta non

adatta per i valori che rappre-sento. Il messaggio è: una cat-tolica non può presiedere lePari opportunità. Siamo torna-ti indietro di 50 anni».Ma le posizioni della maggio-

ranza dell’Assemblea sono in ef-fetti molto distanti dalle sue, adesempio sui Dico.

«Il ruolo della presidente doveva es-sere di garanzia, non di indirizzo.Adesso invece diventa una nomina po-litica, perché espressione della mag-gioranza, e non garantisce nessuno. Epoi non si può sempre ridurre il temadelle pari opportunità alle coppie difatto e agli omosessuali. C’è altro».Ad esempio?«La parità delle donne nella vita eco-

nomica e sociale, nei consigli di ammi-nistrazione e nel lavoro in generale. Eancora la sicurezza, la lotta alla violen-za di cui sono ancora spesso vittime.Temi di cui mi sono occupata a tempopieno negli ultimi anni, collaborandoanche con la Casa delle donne».È rimasta delusa da Errani?«Sono molto delusa. Evidente-

mente quando mi ha proposto la

presidenza ha sottovalutato la si-tuazione, i veti c’erano già».

Non pensava certo che la sinistrale avrebbe steso il tappeto rosso...«Confidavo che il Pd, quello ri-

formista e moderato, potesse igno-rare questi veti. Non c’è stato il co-raggio, né la coerenza».

Lei è già presidente del gruppo del-

l’Udc in Assemblea, alcuni le contesta-vano un eventuale doppio incarico.«Non avrei preso alcun compen-

so in più. Era già deciso, sarebbestata a costo zero. Non mi interes-sano le poltrone».È stata citata la sua parentela

con Casini.«Salta sempre fuori, in modo

strumentale, quando mi voglionoattaccare. Per carità, sono orgoglio-sa di questa parentela. Ma sono Sil-via Noè, non la cognata di...».E adesso?«Se pensano di avermi estromes-

sa si sbagliano. Sarò impegnata an-cor più di prima a lottare sui temidelle pari opportunità».

R. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gian Luca GallettiNon accettiamologiche settarie percui un cattolico nonva bene in certi ruoli

Hanno detto

La mia parentela conCasini salta sempre fuoriMa non c’entra nullaSono solo me stessa

Stefano BonacciniCi voleva unamaggioranzaampia. E non c’eraIl caso si chiude qui

Dentro e fuori dall’aulaLa manifestazione dell’Arcigay ieri fuori dalla sede dellaRegione in viale Aldo Moro contro l’ipotesi (poi saltata)di nomina di Silvia Noè alla presidenza della commissionePari opportunità. A sinistra, il governatore Vasco Errani

La vera battaglia a settembre

L’amarezza di Silvia: «Indietro di cinquant’anni»

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Opposizione divisa in Comune: i grillini votano contro, la Lega a favore, il Pdl si astiene (tranne Tomassini)

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Rinviato l’ordine del giorno dellaCastaldini (Pdl) che chiede che restitutto com’è. La Torre (Sel): «Il sistemava ripesato anche se oggi votiamo sì»

Errani «sacrifica» la NoéFuria Udc: se il Pd è questo...

Scontro Cathy La Torre e Valentina Castaldini sono i poli del dibattito

Regione Sinistra contro: salta la nomina alle Pari opportunità. Al suo posto la Democratica Mori

COMUNE DI ANZOLA DELL’EMILIAProvincia di Bologna

Area TecnicaIl Direttore rende noto

Che presso questo Comune per la du-rata di 30 giorni consecutivi a decorreredal 08.07.2011 sono depositati gli attirelativi al titolo abilitativo per la realiz-zazione di infrastrutture per stazioneradio base per telefonia cellulare in viaEmilia snc presentato dalla “VODAFONEOMNlTEL N.V.”. All’interno di tale pe-riodo potranno quindi essere presentateall’URP di questo Comune eventuali os-servazioni e/o opposizioni.

IL DIRETTORE DI AREADott. Davide Fornalè

5CronacaCorriere di Bologna Martedì 26 Luglio 2011

BO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - Fatto Quotidiano ER Pt1

Bologna | Cronaca | di Giulia Zaccariello

Regione, Pari Opportunità: bocciata Noè, cognata di Casini. Salta l’asse Pd-Udc Doveva essere l'inizio di una nuova apertura politica del Pd all'Udc, ma Sel e Idv hanno puntato i piedi sulla cattolica di ferro che sarebbe finita a dirigere la commissione "laica" delle Pari Opportunità. Probabili ripercussioni a livello nazionale minacciate dallo stato maggiore dello scudo crociato bolognese

Controversa, discussa, appoggiata e combattuta. E infine bocciata. L’ipotesi di Silvia Noè, cattolica di ferro, capogruppo dell’Udc in Emilia-Romagna e cognata del leader Pier Ferdinando Casini, alla presidenza della Commissione per le Pari Opportunità della Regione è definitivamente sfumata. E con lei le prove di alleanza Pd-Udc. Al suo posto Roberta Mori, consigliera del Pd e relatrice della legge che istituisce la commissione stessa. Anche se, dopo la prima doppia fumata nera per mancato quorum (40 preferenze), bisognerà aspettare la terza votazione (qui ne bastano 26 voti) per la sua elezione. Ex-sindaco di Castelnovo di Sotto, Roberta Mori è stata scelta dopo che sulla candidatura di Silvia Noè, frutto dell’intesa tra il centrosinistra e l’Udc, si è scatenato il fuoco incrociato di Sel e Idv, con la minaccia di disertare le sedute della commissione in caso di elezione. Alla base delle proteste, la convinzione che alla guida delle Pari opportunità debba sedere una figura di chiara ispirazione laica. “Una commissione che tratta un tema politico come quello delle pari opportunità – ha detto Gian Guido Naldi, consigliere regionale di Sel - deve essere affidata a un esponente della maggioranza, che condivide il programma di mandato”. Senza considerare che “non è corretto che una persona ricopra contemporaneamente il ruolo di capogruppo e presidente della commissione”. Con loro associazioni e realtà laiche, tra cui Arcigay, Arcilesbica e Rete Laica, che fin dalle prime voci sulla possibile candidatura della casiniana Noè, hanno affilato le armi, riunendosi in un comitato e promettendo battaglia: “Chiediamo una presidenza rispettosa del diritto all’autodeterminazione di ogni donna e di ogni uomo. Posizioni anti-abortiste, contrarie all’esercizio della libertà individuale sui temi della vita e del fine-vita; posizioni discriminatorie nei confronti delle famiglie di chi sceglie di non sposarsi e delle famiglie delle persone omosessuali, bisessuali e trans”. Tanti malumori che alla fine hanno spinto il presidente della Regione Vasco

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - Fatto Quotidiano ER Pt2Errani a sacrificare la prima scelta, per puntare sulla Mori, candidata più adatta a mettere d’accordo le diverse anime della sinistra emiliano-romagnola. Eppure era stato proprio il presidente Errani un anno fa a promuovere lo spostamento al centro, dando il via libera all’Udc per la presidenza della Commissione. Salvo poi fare marcia indietro in questi giorni per sopire le resistenze interne. Delusa e irritata la capogruppo dell’Udc, che in un’animata discussione prima del voto ha lanciato un ultimo appello al Pd: “Si sta adottando un ragionamento discriminatorio nei confronti del mio partito – ha detto intervenendo in aula – non sono venuta a chiedere una poltrona ma una soluzione istituzionalmente corretta. Questa rischia di essere una pagina molto spiacevole per la Regione”. Sulla mancata presidenza della Commissione si è espresso anche il deputato bolognese e Vicepresidente Gruppo Udc alla Camera, Gianluca Galletti, a dimostrazione che la partita politica non si esaurisce nei confini dell’Emilia Romagna. “È chiaro che dall’atteggiamento del Pd emiliano-romagnolo – si legge in una nota - discenderà anche un giudizio più complessivo: si vogliono ancora fare condizionare dalla sinistra estrema oppure vogliono diventare quel partito riformista e democratico in grado di colloquiare anche con un centro cattolico? Scelgano loro”.

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - RepubblicaBOLOGNA

CRONACA� V

@MARTEDÌ 26 LUGLIO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.ithttp://emiliaromagna.usb.it

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La protesta Doppia manifestazione contro il taglio del premio di produttività. I confederali occupano il cortile, le Usb bloccano l’assemblea

Esplode la rabbia dei dipendenti comunaliinvasione a Palazzo, mutande in consiglio

La polemica

Pari opportunitàveto sulla NoèMori in pole

NON sono bastate duevotazioni ieri per eleg-gere la presidente dellaCommissione pari op-portunità dell'Emilia-Romagna. Il quorumnecessario per sceglie-re tra Silvia Noè (Udc) eRoberta Mori (Pd) era di40 preferenze. La primasi è fermata a 10, la se-conda a 33. La seduta dioggi sarà decisiva: peressere eletti basteran-no 26 voti. Spianataquindi la strada per laMori, classe 1971, rela-trice della legge che isti-tuisce la commissionestessa. Il suo nome è ve-nuto fuori dopo lo scon-tro nella maggioranza,con l'Idv e Sel che han-no messo il veto sullaNoè. E l'esponente Udcdenuncia: «E' stato fat-to un ragionamento di-scriminatorio nei nostriconfronti. Non sono ve-nuta a chiedere una pol-trona, ma una soluzioneistituzionalmente cor-retta». (r. d. r.)

SILVIA BIGNAMI

VIRGINIO Merola presenta il suoprogramma di mandato sotto lascure dei tagli del governo. Unamanovra che piega le ginocchia alComune, con «altri 50-60 milionidi euro di tagli pronti ad abbatter-si su Palazzo d’Accursio nel 2012»,e che costringe il sindaco ad am-

mettere: «Il programma che oggipresentiamo va rivisitato e ridefi-nito». Con la mano tesa all’oppo-sizione per un patto bipartisan,«almeno su alcune proposte con-divise», il sindaco sfida pure la suamaggioranza, ribadendo che «suiservizi va ridefinito il ruolo delpubblico, perché non possiamotornare alla statalizzazione». In-calza sulla città metropolitana, esull’abolizione della Provincia.Infine, annuncia una «task forcecontro il degrado e per il presidiodel centro storico».

Il sindaco illustra le sue lineeprogrammatiche nell’ultima se-duta del consiglio comunale pri-ma della pausa estiva. Una espo-sizione «non rituale», premetteMerola, perché incombe la ma-novra e «si delinea una prospetti-va di pesante allargamento dellepovertà e di aumento delle dise-guaglianze», con i Comuni «chesaranno costretti ad aumentare

tasse e tariffe o, in alternativa, a ri-durre i servizi sociali e scolastici».Le stesse 31 pagine di programmaelettorale presentato solo quattromesi fa risultano superati. «Il mioprogramma va rivisto in sede dibilancio, per declinarlo in sceltedi effettiva fattività». C’è il rischio,avverte il sindaco, «che il pericolodi un ridimensionamento del li-

vello dei servizi sia vissuto con in-credulità dai bolognesi». Eccoperché Merola si rivolge ai banchidell’opposizione: «In questa si-tuazione sono convinto che sare-mo meglio compresi e sostenutidai cittadini se ci presenteremoalla città con qualche propostacondivisa». A cominciare dal Pia-no Strategico Metropolitano, che

Merola sintetizza in cinque prio-rità. Primo, la città metropolitana,da creare attraverso una confede-razione di Comuni guidata da Bo-logna, con l’abolizione della Pro-vincia. Un percorso che veded’accordo la Regione, ma che lanumero uno di Palazzo Malvezziha bocciato anche ieri: «Non si fasenza di noi». Secondo, la “ridefi-

nizione” del ruolo del pubblico edel privato nei servizi. Un temache vede la sinistra impegnatanella difesa del Welfare pubblico,cui Merola risponde così: «È chia-ro che c’è l’esigenza di un ritornoforte all’indirizzo pubblico, manon alla statalizzazione. Chiconfonde la sussidiarietà, nel wel-fare, con la privatizzazione, difen-

de solo interessi corporativi». Al terzo e quarto punto la ri-

qualificazione della città e la rea-lizzazione delle opere di mobilità:People Mover, Sfm, e filoviarizza-zione della rete bus. Infine, la si-curezza. Merola pensa a una rior-ganizzazione della municipale e aun nuovo patto per la sicurezzacon Prefettura e quartieri. Ma so-prattutto, annuncia, «è mia inten-zione anticipare, da questa setti-mana, un piano per la sicurezzacon l’istituzione di una task forcecontro il degrado e per il presidiodel territorio del centro che inter-venga urgentemente contro fe-nomeni di inciviltà e che si riuniràmensilmente per riferire i suoi ri-sultati». Un giro di vite di cui siparlerà oggi in giunta, e che siaprirà con un tavolo cui parteci-peranno tutti i soggetti coinvoltinel presidio del territorio, da Heraai vigili urbani.

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(segue dalla prima di cronaca)

ELEONORA CAPELLI

ALL’INCONTRO di oggi, cui parte-ciperà anche l’assessore MatteoLepore, sono stati invitati pure i

sindacati di base, nonostante le critichedell’amministrazione sui metodi dellaprotesta. Ma al di là della forma, la so-stanza dell’accordo è il vero nodo da scio-gliere. Sul tavolo, il problema del fondo diproduttività: una cifra per ogni dipen-dente tra i 1.000 e i 1.200 euro all’anno,non ancora erogata per il 2010, che «ri-schia di essere tagliata del 60%» secondoMarco Pasquini della Cgil. «È molto im-portante che si mantenga il livello di sala-rio dei dipendenti, al di là dello strumen-

to utilizzato - dice Pasquini - e che alla di-sponibilità al confronto dell’amministra-zione seguano atti concreti, altrimenti siresta nel campo delle buone intenzioni».«I comuni non hanno più l’autonomiaper i premi di produttività - ha detto peròMerola - io sono disponibile al dialogo,ma si deve trovare una soluzione che nonpassi per la Corte dei Conti. Auspico chel’ingegno ci aiuti». I dipendenti però, alleprese con «buste paga sempre più legge-re», chiedono atti concreti, in un crescen-te malcontento. Di «clima teso tra i lavo-

ratori e con i dirigenti» parla anche Lore-dana Costa della Uil e ieri pomeriggio aPalazzo d’Accursio se ne è avuta la ripro-va. Quando l’assessore Lepore ha incon-trato i lavoratori, che gli hanno conse-gnato una lettera con le ragioni della pro-testa riassunte in nove punti, non sonomancati fischi e contestazioni. Non piac-ciono le nuove norme sui buoni pasto (so-lo dopo una pausa di almeno 30 minuti ein una giornata lavorativa di 8 ore) o quel-le sulla malattia, si chiede la retribuzionedegli straordinari e di assumere 34 opera-

tori per i nidi, come era stato concordato,invece delle 8 posizioni oggi previste.«Spero che riusciamo a trovare soluzioninuove - ha detto Lepore, in rappresen-tanza dell’amministrazione insieme aldirettore generale Giacomo Capuzzima-ti - per problemi che in parte ereditiamo ein parte dobbiamo affrontare con un Go-verno che non ci aiuta». «Non ci sono so-lo le eredità - interviene una dipendenteiscritta alla Cgil - siamo in crisi ma si puòuscire da questa situazione con un meto-do di destra o di sinistra, non dovete con-tinuare a premiare i dirigenti, anche lorohanno commesso errori». Anche il richia-mo a «un clima di lavoro comune» vieneinterrotto dal grido: «Sono soldi nostri,dateceli e ritroveremo il clima giusto».

“Il Comune da solo non ce la fa più”Merola: progetti da rivedere dopo la scure del governo sul bilancio

Silvia Noè

La protesta del sindacato Usb

Il punto

I TAGLI

“Dopo i taglidell’anno scorso lamanovra delgoverno vedràper il prossimo announ ulteriore taglio di50 milioni di euro peril nostro Comune”

LA TASK FORCE

“Farò un pianosicurezza conl’istituzione di unatask force contro ildegrado e per ilpresidio del centrostorico che si riuniràmensilmente”

I SERVIZI

“La riforma delWelfare devecostruire un mix dipratiche, di servizidel Comune, maanche di imprese,associazioni ecooperative”

Il sindaco presentail programma dimandato e chiedeun patto bipartisancontro i tagli

“Una task forcecontro il degradoper il presidio delterritorio nel centrostorico cittadino”

Il sindaco Virginio Merola © RIPRODUZIONE RISERVATA

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - Unità

Colpo di scena. Dopo quasiun anno di polemiche inmaggioranza, il Pd sce-glie di candidare la consi-

gliera democratica Roberta Mori, al-la guida della commissione Pari op-portunità istituita da pochissimo inviale Aldo Moro e scarica dunque lacollega dell’Udc, Silvia Noé, che tut-ti davano come presidente in pecto-re del nuovo organismo.

L’accordo, che aveva avuto ancheil benestare di Vasco Errani, è salta-to sul filo di lana: Sel, Federazionedella Sinistra e Idv si sono opposti,considerando la Noé inadatta per lesue posizioni non abbastanza lai-che in tema di aborto e diritti dellepersone omosessuali. E anche ilgruppo Pd correva il rischio di ave-re qualche astensione all’interno.«Nella riunione di maggioranza - fasapere Marco Monari, capogrupporegionale del Pd - abbiamo preso at-to che la commissione Pari opportu-nità non era intesa come organo digaranzia, ma, al contrario, di impor-tante indirizzo politico» e dunquetale da non essere assegnata all’op-posizione. L’argomento istituziona-le - ovvero il dare ad ogni partito di

minoranza la presidenza in una com-missione - è caduto. Superate le ele-zioni amministrative, inoltre, i rap-porti tra Udc e Pd sembrano essersiraffreddati anche a livello nazionale,e dunque si è probabilmente decisoche non era il caso di arrivare allaspaccatura del solido Centrosinistradella Regione. «Non c’è nessuna que-stione personale con la collega Noé -specifica Monari -, alla quale riconfer-

mo tutta la stima possibile». Fattosta che, al momento, dell’annuncio,il capogruppo democratico ha lan-ciato la Mori, la cui elezione avver-rà nella seduta dell’Assemblea legi-slativa di oggi: le prime due votazio-ni - dove serve una maggioranzaqualificata di 40 consiglieri - sonoandate a vuoto, rispettivamentecon 30 e 33 voti a favore della candi-data Pd. Numeri che dicono che, suMori, il Centrosinistra è stato com-patto. Oggi, però, ne serviranno so-lo 26 e non sono previsti ultierioricolpi di scena.

Sorpresa - e non poteva essere al-trimenti - la Noé, che ha detto di«non sapere quali sono le ragioni diquesta esclusione» e ricordando«vari incontri con il presidente Erra-ni, il presidente Richetti e tantiesponenti della minoranza» chehanno portato a farle votare «tutti icomponenti dell’Ufficio di presiden-

za e tutti i presidenti di commissio-ne», senza poi ottenerne un ugualetrattamento. «Si tratta di una sceltapolitica - conferma Gianguido Nal-di, capogruppo Sel-Verdi in Regio-ne -, questo non è un argomento sucui destra e sinistra si possano consi-derare concetti superati, è anzi unodei temi più controversi». Per que-sto, la commissione deve essere gui-data «da una persona che ha condi-viso il programma politico dellamaggioranza». Il fatto che si rompauna consuetudine, ovvero una com-missione per ogni gruppo di mino-ranza, è stato invece sottolineatodall’opposizione. Alla seduta han-no assistito da spettatori anche le as-sociazioni Lgbt e laiche che si oppo-nevano alla designazione dellaNoè. ❖

Restano stabili le condizioni clinichedelle gemelle ricoverate al Sant’Orsola

CHI ÈROBERTAMORI

Oggi l’elezione

Colpo di scena: sembrava fatta per la consiglieraUdc alla guida dell’organoappena istituito.Ma Sel, Fds e Idv non l’avrebbero votata: «Questione politica»

Sono stabili le condizioni cli-niche delle gemelle siamesi, uniteper il torace e con un solo cuorici-no, che da poco meno di un meselottano per la vita al PoliclinicoSant'Orsola di Bologna. Non ci so-no necessità di intervento chirurgi-co immediato, ha fatto sapere nelprimo bollettino medico diramato

ieri l’Azienda ospedaliero-universita-ria, ma «è opportuna una revisionedella condizione di continuità ga-stro-enterica». Le attuali «condizionicliniche delle bambine - spiega il bol-lettino - supportate da trattamenti te-rapeutici farmacologici, strumentalie da una assistenza infermieristicacomplessa, sono stabili». «Gli accer-

tamenti diagnostici - aggiunge la cli-nica universitaria - effettuati attra-verso consulenze specialistiche car-diologiche, cardiochirurgiche, chi-rurgiche e di diagnostica per immagi-ni, hanno accuratamente puntualiz-zato che la condizione anatomo-fun-zionale cardiaca e vascolare» dellepiccine «non richiede la necessità di

procedere in urgenza ad un tratta-mento palliativo temporaneo». An-che il sistema circolatorio «non indi-ca la necessità di intervento chirur-gico immediato», ma «nell'intentodi un consolidamento della stabili-tà clinica e nella necessità di rende-re la condizione di vita attuale lapiù fisiologica possibile, è opportu-na una revisione della condizionedi continuità gastro-enterica». Que-sto anche per favorire la nutrizionecon latte materno attraverso unsondino. In assenza di significativevariazioni, il prossimo aggiorna-mento è dato per l'1 agosto. ❖

PARIOPPORTUNITÀIl centrosinistra scarica laNoèMori guiderà la commissione

Pari opportunità il centrosinistra ha scelto RobertaMori

ANDREA BONZI

[email protected]

NataaCastelnovodiSotto(Reg-gioEmilia), laureatainGiurispru-denza, Roberta Mori è avvoca-to.Dal ‘99al 2009èstata sinda-co di Castelnovo di Sotto e dal2010 è consigliera regionale.

Ora niente sorprese:maggioranza compattasull’esponente Pd

Legionellasolosui tetti

«Limitatamenteai risultati delleanalisi eseguite, alla sededelComunedipiazzaLiberParadisus,èstatarilevata lapresenzadi legionellasolonell’acquacontenutanellevaschediraccolta delle due torri di raffreddamento», e in quantitativi «abbastanza contenuti». Sonogliesitidefinitivideiprelievidicoloniebattericheresinoti ieridall’Arpaemiliano-romagnola.

VMARTEDÌ

26 LUGLIO2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

BOLOGNA - Unità

Si fa sempre più tortuoso edifficile il percorso che do-vrebbe portare alla liquida-zione dell’ex Gruppo Del-

ta, la banca recentemente fallita.Pochi giorni fa, gli agenti di Plusva-lore e Carifin Italia, società delGruppo Delta, hanno presentatoopposizione al piano di ristruttura-zione dei debiti di Delta Spa e di al-

tre società del Gruppo, depositatodai Commissari della Banca d’Italia -B. Inzitari, A. Taverna e E. Ortolan -lo scorso 15 giugno presso il Tribuna-le di Bologna per la richiesta di omo-loga. Si tratta di 200 persone che, ol-tre ad aver perso clienti a causa dellabrusca chiusura delle due società de-cisa dai commissari, vantano provvi-gioni non pagate e indennità di finerapporto non liquidate per alcune de-cine di milioni di euro. La cifra dà lo-ro dunque diritto di intervenire nellaliquidazione del Gruppo che a loroparere, scrivono in un comunicato,tutela solo le banche creditrici che de-vono ancora incassare 3,3 miliardi dieuro.

Agli agenti di Plusvalore e CarifinItalia si sono aggiunti dopo due gior-ni anche gli agenti riuniti nella socie-tà Omniafin Group quale creditricedella collegata Carirete Spa nonchéEstuari, la società composta dai ma-nager del gruppo bancario bologne-se. In quest’ultimo caso però, Estuariaveva sottoscritto la prospettiva dicessione delle proprie quote aziona-rie in Delta, al Tribunale non si la-menta tanto la mancata soddisfazio-

ne dei crediti vantati, ma quanto lepresunte irregolarità che i commis-sari ed il loro incaricato, dott. Marti-nazzoli, avrebbero commesso nellapresentazione della richiesta diomologa del piano. Della denunciadei lavoratori, si è fatto carico il se-natore dell’Idv Elio Lannutti che il20 luglio scorso ha presentato un’in-terpellanza parlamentare al Mini-stero dell’Economia dove chiedevalumi in merito alla designazione

dei commissari per l’amministrazio-ne straordinaria del gruppo Delta.

Adesso il Tribunale di Bolognadovrà studiare il ricorso presentatodagli agenti prima di procedereall’omologa dell’accordo che co-munque ha ricevuto l’ok dei credito-ri che detengono oltre il 99% deicrediti ed i tempi della decisione fi-nale si allungano.❖

L’esamedel tribunale

www.unita.it

Conflitto tra banche creditrici e agentidi due società del gruppo. La denuncia Idv

GRUPPODELTABattuta d’arrestoper la liquidazione

La protesta dei dipendenti Delta

VALERIA TANCREDI

[email protected]

Il tribunale esaminail ricorso presentatodagli agenti

Emilia-RomagnaVII

MARTEDÌ26 LUGLIO

2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

FERRARA - Estense.com1

26 luglio 2011, 0:08792Mi piace

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Niente Irap agevolata per i giovani, sì all’auto bluIn Regione Pd, Idv e Sel bocciate le proposte del MoVimento 5 Stelle

Niente sconti sull’Irap per le imprese giovanili su tutto il territorio di Ferrara e della interaRegione per i primi tre anni di attività. La proposta del Movimento 5 Stelle presentata dal consigliere Giovanni Favia, e avanzata ieri pomeriggio inoccasione della discussione dell’assestamento di bilancio di previsioni 2011 e del bilancio 2011-2013 della legge Þnanziaria regionale dellÕEmilia Romagnaè stata bocciata dai consiglieri di Pd, Idv, Sel, Fds. Con un emendamento Favia proponeva a decorrere dalla prossima Þnanziaria regionale cheÒlÕapplicazione dellÕIrap risultasse diminuita dello 1% per le attivitˆ economiche che operano esclusivamente in comuni montani e per le imprese giovanilisu tutto il territorio regionale, per i primi tre anni di vita dell’impresa”.

Una misura per favorire l’imprenditoria giovanile con uno sconto sulla tassa regionale Irap dell’1%. “Un modo per aiutare concretamente l’apertura diattivitˆ economiche da parte dei giovani Ð spiega Favia -. Da parte di chi governa la Regione per˜ è arrivato il ÔnoÕ. Luciano Vecchi (Pd) pur mostrandoÒinteresseÓ alla proposta lÕha bocciata, cos“ come i suoi colleghi consiglieri di Pd, Sel e Idv, Fds, Verdi”.

Il voto favorevole alla proposta è invece arrivato oltre che dai due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Favia e Defranceschi anche dai consiglieri diPdl e Lega.

Sempre in tema di Irap, è stata bocciata anche un altra proposta avanzata dal consigliere Favia che prevedeva deduzioni per chi assume lavoratori assunto atempo indeterminato nei prossimi tre anni in particolare con per chi assume Over 50.

La proposta bocciata dalla maggioranza Pd-Idv-Sel proponeva di “dedurre un importo forfetario di 15.000 euro per ogni nuovo lavoratore assunto, a partiredallÕanno di assunzione e Þno al terzo anno compiuto, la somma deducibile ai Þni Irap viene raddoppiata se l’assunzione a tempo indeterminato riguarda unlavoratore ultracinquantenne. L’importo deducibile non può comunque superare il costo salariale del singolo dipendente”.

ÒIl Pd ed i suoi alleati Ð attacca il grillino Ð sarebbero il partito del lavoro ed a favore delle piccole aziende e dei giovani? Il voto contrario a questiemendamenti dimostra il contrario”.

Sempre in sede di assestamento di bilancio il Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna ha presentato alcuni emendamenti al bilancio per: eliminare i vitalizi giàda questa legislatura; eliminare l’uso delle auto blu e della auto di servizio; diminuire gli assessorati da 14 a 12; ridurre ad un massimo del 50% del budgetle spese di rappresentanza di agenzie regionali e enti regionali.

ÒNaturalmente, senza alcuna remora, tutti i consiglieri, da destra a sinistra, hanno bocciato i nostri emendamenti scegliendo di salvaguardare i propriprivilegi Ð denuncia Favia Ð. Ancora una volta la classe dirigente ha confermato di volersi tenere ben aggrappata alla condizione di casta ‘superiore’”.

6 Commenti in: “Niente Irap agevolata per i giovani, sì all’auto blu”

Dario ha scritto il 25 luglio 2011 alle 19:25

Ma come i tromboni della Casta dicono che il M5* non fa proposte, continuate a proporre e fateli votare cos“ capiamo chi predica bene e razzolamale.

Commento molto apprezzato! 18 2

Michele ha scritto il 25 luglio 2011 alle 19:32

Che schifezza!

Niente Irap agevolata per i giovani, s“ allÕauto blu | estense.c... http://www.estense.com/?p=158295

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FORLI’ CESENA - Corriere

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FORLI’ CESENA - Forlì Today

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FORLI’ CESENA - Carlino

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FORLI’ CESENA - Voce

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FORLI’ CESENA - Corriere

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FORLI’ CESENA - Forlì Today

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FORLI’ CESENA - Voce

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

FORLI’ CESENA - Corriere

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

FORLI’ CESENA - Voce

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REGGIO EMILIA - Carlino

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REGGIO EMILIA - Gazzetta

Ancorapolemichesulla vendita ai privatidelmagazzinoFcrIl piano programmatico criticato dalle minoranzema anche da Piefederici (Pd) e Matteo Riva (Idv)

E’ stato un lungo e tormentato Consiglio quello che si è svolto ieri nella sala del Tricolore

L’opposizione, aiutata dal con-sigliere di maggioranza Mat-teo Riva dell’ Idv, ci ha provatofino all’ ultimo a far slittare set-tembre, alla ripresa dei lavoriin sala Tricolore dopo la pausaestiva, l’approvazione del Pia-no programma 2011- 2013 diFcr, in quella che è stata unadelle sedute più caotiche delconsiglio comunale reggianodell’ ultimo periodo.

Un Piano che prevede essen-zialmente due punti, entram-bi molto discussi e contestati eche hanno visto Idv esprimereil proprio no: la cessione daparte del Comune all’aziendadi 10 milioni di azioni Iren e ilmandato per la ricerca di unpartner del settore interessatoall’acquisto di una parte delmagazzino per la venditaall’ingrosso dei medicinali.

L’opposizione ha fatto un si-stematico ostruzionismo ricor-rendo a tutti gli strumenti che

il regolamento mette a disposi-zione. Dalla presentazione dicinque ex art 20 (ovvero di ar-gomenti ritenuti da trattared’urgenza e presentati da Le-ga, Idv, e Grillini) alla richiestadi votare per chiamata nomi-nale ogni ordine del giorno, aquella di invertire l’ordine deilavori.

Fino alla sospensione dellaseduta per mancanza di nume-ro legale e con l’opposizioneche è uscita dall’aula in diver-se occasioni o ha staccato lascheda.

Tutte azioni che il regola-mento consente nel corso del-le riunioni del consiglio comu-nale e che hanno un costo sti-mato di 5.500 euro cadauna,(di cui circa 3.400 solo per i get-toni di presenza a cui i singoliconsiglieri hanno diritto an-che se sono presenti in aulaper un solo minuto). (r.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO

Si tenta di fare slittareil voto dopo le ferie

I banchi dell’opposizione durante il Consiglio comunale di ieri

Il dibattito sull’approvazionedel Piano programma di Fcr, èproseguito in consiglio comu-nale anche ieri sera, fino a tar-da ora, dopo una maratona du-rata tre sedute e dopo una lun-ga teoria di votazioni su emen-damenti della minoranza. Unadecisione sofferta che rischiadi mettere in autunno Giunta emaggioranza in contrapposi-zione e che ieri sera è arrivataalle dichiarazioni di voto favo-revole da parte di Pd e Sel, macon voci critiche, anche sugliemendamenti, da parte del PdPierfederici e di Matteo Riva diIdv che si sono aggiunte a quel-li dell’opposizione. A crearetensione non è l’acquisto delleazioni Iren, quanto la cessionead un privato di una parte delmagazzino medicinali, che dasolo genera un fatturato di 140milioni di euro.

L’obiettivo della giunta eraovviamente quello di arrivarealla approvazione prima dellapausa estiva, ma non chiudedefinitivamente la questionené nella maggioranza, né nellostesso gruppo Pd e in Sel neiquali il confronto è solo rinvia-to a quando si tratterà di deci-dere, sulla base di un piano in-dustriale, se Fcr manterrà lamaggioranza della nuova so-cietà di gestione del magazzi-no. Sia una parte dei consiglie-ri Pd e sicuramente il consiglie-re Sel Pierino Nasuti sono con-trari ad operazioni che vedanoFcr in minoranza nella nuovasocietà.

Una risposta a questo quesi-to invece la Giunta l’ha già datacon l’assessore Spadoni che haprecisato che il Comune vendead Fcr 10 milioni di un titoloazionario remunerativo (Iren),mentre sulla questione del ma-gazzino ha affermato che si ètrattato di un mandato a Fcrper un approfondimento sull’

attività e il posizionamento sulmercato.

Ma è stato anche altrettantochiaro nel sottolineare che senon vi è nessuna intenzione dimettere in discussione il ruolopubblico che l’azienda devesvolgere nella gestione delle

farmacie e dei servizi sociali,non ha fatto alcun cenno sulfuturo del magazzino farmaciper il quale è aperta ogni solu-zione. Posizione sostenuta an-che dai vertici di Fcr che hannoottenuto mano libera nel verifi-care l’interessamento di priva-

ti del settore, con l’obiettivo disalvaguardare un patrimonioche oggi vale dai 35 ai 40 milio-ni di euro e detiene il 25% delmercato regionale, ma solo lo0.6% di quello nazionale.

Roberto Fontanili©RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra i diversi argomenti trattatinella giornata di ieri pomerig-gio in sala Tricolore anche dueinterpellanze entrambe legateall’utilizzo delle telecamereper la sorveglianza e il control-lo del territorio.

Ad inizio settembre, dopo ilsopralluogo che verrà effettua-to in questi giorni, ha dettol’assessore Franco Corradini ri-spondendo ad una interpellan-za presentata dalla Lega, sa-ranno istallate tre nuove tele-camere nel parcheggio dell’ exForo Boario (utilizzando quel-le già presenti in altri luoghidella città) mentre con le forze

dell’ordine è stato deciso di te-nere a breve una riunione nelcorso della quale verrannocompiute una analisi e una re-visione generale del sistema divideo sorveglianza individuan-do i punti che anche in base al-le richieste dei cittadini (comeè avvenuto per il caso all’ex Fo-ro Boiaro) necessitano di unmaggiore controllo. Sempre intema di controlli e di sicurez-za, l’assessore Mimmo Spado-ni rispondendo invece ad unainterpellanza proposta dalgruppo Pdl, in ordine alle spe-se sostenute dal Comune perla vigilanza del Tribunale, ha

sottolineato come solo 85%dei costi venga coperto dalloStato e con il saldo pagamentiche arrivano anche dopo 3 an-ni, mentre il resto è a carico delComune reggiano. In accordocon il l’attuale Presidente delTribunale, ha poi spiegato Spa-doni, la vigilanza nelle ore not-turne da parte di personale diguardie giurate è stata sostitui-ta da un sistema di video sorve-glianza. Si tratta di un sistemasperimentale, ma simile aquello già utilizzato in Tribu-nali di altre città dell’ EmiliaRomagna. (r.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove telecamere arrivano in cittàIn tribunale hanno già sostituito nelle ore notturne le guardie giurate

La presidente Emanuela Caselli

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2011 GAZZETTA Cronaca 11

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

� CORREGGIO

Anche le isole ecologiche - do-ve i cittadini depositano ogget-ti che non utilizzano più e altririfiuti ingombranti – non si sal-vano dalla voracità dei ladri.

O, forse, semplicemente i“prodotti” che vi sono deposi-tati fanno gola ai meno abbien-ti. A Correggio sono finiti neiguai un 35enne L.D. e un 38en-ne O.E., entrambi operai, per-

ché sabatohanno tentatodi“svaligiarla”.Per farlo han-no praticatoun foro nellerete di recin-zione quindi,attraversoquel varco,speravano di

prelevare indisturbati gli elet-trodomestici. Il mercato deipezzi di ricambio o semplice-mente la riparazione di frigori-feri e lavatrici – per poi destina-re questi pezzi magari a qual-che paese Africano – rappre-sentano ancora un business.

Ma l’azione è stata stroncatasul nascere. I carabinieri dellastazione di Correggio sono ar-rivati giusto in tempo per im-pedire che il piano venisse por-tato a termine. E per i due èscattata la denuncia, a piede li-bero, per tentato furto aggrava-to. (el.pe)

� CAMPAGNOLA

Prosegue il programma de “LaFesta” promossa dal PartitoDemocratico di Campagnola.

Questa sera alle 21,30 si par-lerà di alleanze politiche con ilsegretario regionale del Pd, Ste-fano Bonaccini e i rappresen-tanti di Idv e Sel, on. SilvanaMura e Giovanni Paglia.

Alle 22, presso il palco, LeftChannel, finale del concorso

SputnikRockcon Angus Mcog, Extras eJust Add Melo-dy.

Domani se-ra, alle 21,30 cisarà NandoDalla Chiesaper la presen-tazione delsuo ultimo li-

bro, e presso il palco Left Chan-nel concerto degli Hauas

Giovedì sera, invece, si svol-gerà l’oncontro con SalvatoreVassallo per la serata sulle pri-marie che era saltata venerdì15 luglio a causa degli impegnilegati all'approvazione dellamanovra finanziaria.

Poi, sul palco principale l’or-chesra di Ruggero Scandiuzzi,e sul palco Left Channel Acu-stic Lul . Venerdì infine dibatti-to sulla scuola con l'on. Ma-nuela Ghizzoni e altri esponen-ti. Sul palco Left Channel BootsSurvivor VS Johnny mets KGB.

� RIOSALICETO

«112? Mi ha appena attraversatola strada un canguro». E’ questala chiamata arrivata, domenicasera, alla centrale operativa deicarabinieri. Dove, inizialmente,devono aver pensato che l’auto-mobilista, forse, aveva alzato unpo’ il gomito. Invece, a volte, larealtà supera la fantasia: il can-guro c’era eccome, scappato dalcirco Togni di Rio Saliceto.

«E’ un canguro di razza walla-by – spiega Livio Togni – la piùpiccola che esiste: ogni esempla-re non pesa più di 20 chili circa.E’ un animale innocuo, nonmorde, non graffia. L’unico peri-colo è quello di essere investitodalle auto, come può capitare aun cane o a un gatto». Ma non siè certo preoccupato dei rischi, ilcanguro-circense che è scappa-to dalla base operativa dei To-gni, in via San Ludovico: qui glianimali del circo stazionano pri-ma di partire per i loro spettaco-li. «Stava in un grande recintoassieme a un altro wallaby: lorosono Cip e Ciop – racconta To-gni – Domenica forse a causadel temporale si è spaventato edè riuscito a fuggire. Ancora non

abbiamo capito come sia acca-duto, non sappiamo se si siabuttato contro la rete o se abbiaaddirittura saltato. L’altro, inve-ce, è rimasto dentro».

Il fuggitivo ha approfittatodella libertà ritrovata e si è mes-so a saltare di qua e di là, attra-versando strade e campi. E fa-cendo girare la testa ai tanti au-tomobilisti che, intorno allamezzanotte, se lo sono trovati

davanti, illuminato dalla lucedei fari. E vedersi attraversare lastrada da un canguro, da questeparti, è certamente insolito. Do-po i primi momenti di smarri-mento, la singolare presenza èstata facilmente ricondotta alcirco Togni. E i controlli, da par-te dei proprietari allertati dai ca-rabinieri, hanno ben presto per-messo di scoprire la fuga. «Ab-biamo però rimandato la cattu-

ra al mattino, con la luce – conti-nua Togni – Lo abbiamo ritrova-to a Ca’ de Frati, nei pressi di al-cuni campi coltivati. In una ven-tina, sotto l’occhio delle guardieprovinciali, utilizzando delle re-ti lo abbiamo preso, verso le die-ci. Non c’è stato bisogno di ane-stetici o altro. E alla fine – con-clude – sembrava contento dipoter tornare a casa».

Elisa Pederzoli

Tentano furtotra i rifiutiDue denunciati

Un’isolaecologica

ACampagnolacontinuala festa del Pd

LucianoBonaccini

� REGGIOLO

Sono ospiti fissi nella nostraprovincia ormai da anni, e an-che quest’estate hanno trova-to numerose famiglie prontead abbracciarli.

Nel reggiano, quest’anno(in Italia sono sorte varie asso-ciazioni pro-Sahrawi che si oc-cupano in particolare dell’ac-coglienza per qualche settima-na di bambini in strutture e fa-miglie disposte a quest’operaumanitaria), nei Comuni diReggio, Scandiano, Castellara-no, Fabbrico e Gualtieri sonoospitati 38 bambini Sahrawi,nel quadro di una serie di ini-ziative di assistenza sociale, sa-nitaria e alimentare; è anchepossibile visitare i campi pro-fughi per un paio di settimanea dicembre con l’iniziativa

“Yallah gum” (Andiamo gen-te). Altri dodici Comuni hannosottoscritto il Patto di amiciziacon il popolo Sahrawi: a set-tembre il governatore della cit-tà di Smara sarà nel reggianoper definire possibili interven-ti. Federica Cani e Remo Belle-sia, referenti dei gruppi d’aiu-to di Fabbrico e Rolo, hannopreso contatto in questi giornicon il Comune di Reggiolo perestendere l’esperienza anchenel Comune della Rocca, dovegià ora le famiglie di Elena Ra-nucci e Luisa Parmigiani ospi-tano bambine Sahrawi.

In un incontro con il sinda-co Barbara Bernardelli, Federi-ca Cani e altri genitori hannopresentato la propria lietaesperienza con questi piccoli(di età compresa tra gli 8 e gli11 anni) assai socievoli e curio-

si che, parlando spagnolo, ren-dono possibile la comunica-zione diretta, come ha dimo-strato il loro portavoce Zergu.

Nel corso dell’incontro diReggiolo, l’accompagnatoreMulay ha auspicato che altrefamiglie reggiolesi aderiscanoall’iniziativa che «è un calman-te che non cura il male, ma loattenua: spero che si possaavere l’antibiotico, cioè la li-bertà e l’indipendenza deiSahrawi dal Marocco, che nonha niente a che fare con noi, lanostra terra e la nostra storia».

La giornata si è poi conclusacon un episodio curioso: inuscita dalla Rocca, infatti, i pic-coli sono stati sorpresi da unacquazzone, un evento per lo-ro del tutto inconsueto che haprovocato grande sorpresa emeraviglia.

REGGIOLO

Accoglienza dei bambini SaharawiUn incontro con le famiglie e la “sorpresa” dell’acquazzone

“Safari” nelle campagneper recupere un canguroRio Saliceto: il “Wallaby” era fuggito domenica pomeriggio dal circo Togniforse spaventato da un temporale. E’ stato ritrovato e catturato ieri mattina

Il canguro nelle campagne di Rio Saliceto prima di essere catturatoLa rete usata per la cattura

I bambini saharawi con le loro “famiglie” di accoglienza all’incontro di Reggiolo

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REGGIO EMILIA - Giornale di Reggio

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REGGIO EMILIA - Giornale di Reggio

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REGGIO EMILIA - Informazione Pt1

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione Pt2

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione Pt2 PIACENZA - CronacaNiente contributi per gli immigrati Pocket money, lo ha stabilito il tavolo tecnico con Comune e Regione

«Non sono stati riconosciuti come profughi».Stabiliti controlli più rigidiNessuna forma di contributi

in denaro è prevista per icittadini provenienti dal

Nord Africa la cui accoglienza inItalia è regolata dall’ordinanza delPresidente del Consiglio SilvioBerlusconi del 13 aprile 2011(n.3933), sulla base della quale ilDipartimento di Protezione Civilenazionale ha organizzato l’acco-glienza anche nella nostra regione.Il tema è stato affrontato nel corsodi un incontro svoltosi l’altra mat-tina alla presenza dell’assessore re-gionale Paola Gazzolo, dell’asses-sore comunale Giovanna Palladini,dei rappresentanti del Dipartimen-to di Protezione Civile dell’EmiliaRomagna Ferruccio Melloni insie-me al responsabile della Gestionetecnico-operativa delle attivitàClaudio Sambri, nonché del gesto-re del Ferrhotel Carlo Loranzi.

Sono quindi prive di fondamen-to – è stato ribadito dai presenti al-la riunione – le motivazioni chehanno portato alcuni ospiti delFerrhotel ad inscenare una formadi rivendicazione circa un’ipoteticasomma di “pocket money” in de-naro. Val la pena di ricordare cheper nessuna delle persone accoltesulla base dell’ordinanza medesimaè stato, al momento, riconosciutolo status di profugo, che potrà es-sere eventualmente assegnato soloda parte delle competenti commis-sioni chiamate ad esaminare le ri-chieste di asilo. Sono esclusi daquesto ambito icittadini tunisini,ai quali è stato ri-conosciuto dalGoverno un per-messo di soggior-no temporaneoche scadrà il 31dicembre di que-st’anno.

Nel corso del-l’incontro si èfatto il punto cir-ca la situazionecomplessiva rela-tiva all’attuazio-ne dell’Ordinan-za Berlusconi edelle successivecircolari del Di-partimento na-zionale di Prote-zione Civile, conparticolare riferimento all’impiegodei richiedenti asilo in attività di

Polledri: «Smettano di ciondolaree facciano qualcosa per l’Italia»

Massimo Polledri (Lega Nord)

La protesta dell’altro giorno davanti alla questura

Referendum

Acqua pubblica Fossati (Idv)stuzzica Reggi «Non si tratta di una battagliadi apparenza ma di sostanza».Così il coordinatore provincialedei giovani dell'Italia dei ValoriAndrea Fossati ha voluto ri-spondere al sindaco RobertoReggi il quale, l'altro giorno, haaffermato che la battaglia del-l'IdV per l'abolizione immediatadel balzello del 7% sulla bollet-ta dell'acqua «è una battagliasolo di apparenza ma pococoncreta».«Chiedere ai sindaci che fannoparte dell'Autorità d'ambito, -ha proseguito Fossati - cioèl'assemblea che decide le tarif-fe dell'acqua, di eliminare dasubito quella sovrattassa del 7% è del tutto legittimo. Questorincaro, che tutti noi cittadinipaghiamo con la bolletta, ser-ve alle aziende per trarre pro-fitto dalla vendita di un benecomune come l'acqua. Chiede-re di votare una mozione, co-me quella che è stata già pre-sentata in Provincia dal consi-gliere Raggi (su cui il Pd si èastenuto) o come quella cheha presentato il consigliereBruno Galvani in Comune, chespinga per l'applicazione imme-diata del risultato del referen-dum non è affatto una 'forzatu-ra'. Dopo tutto a dire che dal-l'acqua non si deve trarre pro-fitto sono stati gli italiani, com-presi quelli iscritti al Pd seppurevidentemente all'insaputa deiloro dirigenti, che si sono chia-ramente espressi al referen-dum del giugno scorso. E a lo-ro va portato rispetto. Sareb-be pertanto opportuno che ilsindaco chiarisse se le sue pa-role sono state espresse a ti-tolo personale o a nome di tut-to il Partito democratico».

Ex Pertite, il Comune

Dal Comune8.300 europer l’AnpiIl Comune assegna all’Anpi(Associazione nazionale par-tigiani d’Italia) un contributodi 8mila 300 euro per lespese sostenute in occasio-ne delle celebrazioni del 25aprile. La determina dirigen-ziale di ieri fa seguito alladecisione presa nel corsodella riunione di Giunta del12 aprile, quando Reggi e isuoi assessori concordaro-no sull’opportunità di conce-dere il contributo al Comita-to di Piacenza dell’Associa-zione partigiani.

formazione e di volontariato sullabase di specifici progetti. L’Agen-zia regionale di Protezione Civile,quale soggetto attuatore in Emilia-Romagna del Piano nazionale diaccoglienza umanitaria, sta provve-dendo infatti a dar corso a tutte le

disposizioni previste dalle circolariministeriali nei modi e nei tempidefiniti dalla Presidenza del Consi-glio dei Ministri. L’incontro si èconcluso con l’accordo di attivare,ognuno per le proprie competenze,forme di ulteriore controllo e mo-

nitoraggio tese al rispetto delle re-gole alla base dell’accoglienza, inmancanza del quale si attiverannoazioni che vanno dal richiamo al-l’espulsione dal centro di acco-glienza, dall’allontanamento fino alrimpatrio.

Accoglienza disabili adulti,73mila all’Asp Città di Pc

Per il servizio diaccoglienza resi-denziale di disabiliadulti il Comunesi avvarrà dell’or-ganizzazione del-l’Asp Città di Pia-cenza. Il periodo èdal pr imo luglio2011 al 31 dicem-bre 2011. L’impor-to complessivo di220.549 euro, dicui 147.301 a carico del Fondo regionaleper la non autosufficienza e 73.247 a ca-rico del Comune.

Come si evince dalla detrmina dirigen-ziale, l’Asp Città di Piacenza «si caratte-rizza per i propri metodi educativo-assi-stenziali.riabilitativi che garantiscono lacura e l’assistenza per l’integrazione nella

comunità dei por-tatori di handicapaffetti da patologiemedio gravi sia fi-siche che psichi-che; tra le propriefinalità statutarie,l’Asp ha infattiquella di svolgereattività socio-assi-sitenziali sanitarieriabilitative e so-cio-educative a fa-

vore di disabili adulti affetti da minora-zione fisiche, psichiche e sensoriali dipen-denti da qualsiasi causa che non rpesen-tano le condizioni per essere immessi inpercorsi di formazione lavori nè guidata,nè protetta, privi della famiglia o impossi-bilitati temporaneamente o definitiva-mente a risiedervi».

cronaca cittadina La Cronacadi Piacenza

[email protected]Ì 26 LUGLIO 2011

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«Le associazioni di volontariato e iComuni possono impiegare i pro-fughi. Anzi, è vivamente consiglia-to».Lo afferma l’onorevole della LegaNord Massimo Polledri, in seguitoalle recenti proteste dei profughi inmerito al pocket money. «Lo statusdi profugo, che deve essere verifi-cato secondo le normative interna-zionali, non impedisce a chi è ospi-te di un paese di rendersi utile perse stesso ma soprattutto per la co-munità che lo accoglie».«Sicuramente, la presenza di uncentinaio di profughi a Piacenza,impegnati a “ciondolare” tutto ilgiorno, non è un spettacolo edifi-cante e tantomeno utile per nessu-no».«La circolare “Gabrielli” – ricordaPolledri - prevede l’impiego deiprofughi in mansioni di pubblicautilità, di pulizia e altro, e questo

non può che far bene alla comu-nità e ai profughi stessi».«Il sottosegretario Viale, con laquale ho avuto un colloquio pochiminuti fa, mi ha assicurato che nonè previsto alcun contributo in de-naro a favori dei profughi, ad ecce-zione di un bonus di 2,50 euromassimo al giorno valido in strut-ture locali convenzionate».«Mi pare quanto mai doveroso –conclude il deputato del Carroccio- rimboccarsi le maniche e rendersiutili per il paese ospitante; dunquespero la Regione e le associazionidi volontariato si facciano avanti intempi brevi per impiegare coloroche chiedono lo status di rifugiati.In un momento in cui chiediamosacrifici ai nostri cittadini non èmoralmente giusto che chi è ospitenon ricambi in qualche modo».

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

PIACENZA - Cronaca

la provinciaLa Cronacadi [email protected]

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2011

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(suzza) «Siamo l’unica Provincia che, accanto alla rimodula-zione degli aspetti economico-finanziari, ha voluto e saputo met-tere mano alle priorità investendo sulla ridefinizione di linee diintervento stilate nel 2007 che abbiamo adeguato a quelle che so-no le esigenze di oggi. Siamo contenti che sia passato il concettosecondo cui l’agricoltura è funzionale al mantenimento del terri-torio soprattutto per quanto riguarda: le zone svantaggiate, lenuove indicazioni a livello energetico». Questo fiore, l’assessoreFilippo Pozzi, se lo vuole puntare all’occhiello. La rimodulazionedel programma rurale integrato provinciale, che l’Amministrazio-ne provinciale ha licenziato il 31 marzo scorso, è un motivo divanto per l’ente e l’assessorato all’agricoltura che su questa revi-sione ha investito tempo ed energie arrivando a stilare un docu-mento aderente alle reali necessità del territorio dando voce aiprotagonisti dello stesso territorio.

Per questo risulta ancora più bruciante la bocciatura da partedel Comitato di sorveglianza di un passaggio che per l’assessorePozzi rappresentava una chiave di volta per impostare un cambia-mento significativo nell’impostazione dell’attribuzione dei contri-buti. «L’eliminazione, tra le priorità locali della misura 214, azio-ne 2 dell’Asse 2, del criterio di residenzialità del titolare nei co-muni di appartenenza dei terreni aziendali - ha sottolineato l’as-sessore Pozzi in apertura del Consiglio provinciale di ieri - è, amio parere, un errore politico, almeno in parte. Il Comitato disorveglianza, infatti, ha posto all’inserimento di questa prioritànel piano due veti: il primo è di tipo politico ed è legato a quantopredispone la Commissione europea che vuole tutti i cittadiniuguali. Il secondo è più tecnico e boccia la priorità in quanto sa-rebbe in contrasto con i principi del profilo dell’Asse».

Il cambio di rotta auspicato dall’assessore Pozzi è stato bocciato

dalla Commissione e la «Regione - ha aggiunto l’assessore all’a-gricoltura - non ha voluto aprire in dialogo su questo importantetema con la Provincia di Piacenza. L’abbandono dell’impostazio-ne assistenzialista in virtù di un’impostazione «realmente socialedel piano di finanziamenti» per il momento non è divenuta realtà.Ma l’assessore non demorde e l’avvio di un nuovo modo di «rivol-gersi alle zone svantaggiate investendo sulle potenzialità e le pro-fessionalità di chi vive e lavora in quelle zone» è solo rimandato.

«E’ mia intenzione - ha annunciato - coinvolgere il Consiglioprovinciale per aprire una nuova linea di dialogo con la Regionesia sul fronte della filiera corta (altra priorità inserita dalla Provin-cia sull’Asse 2 e non approvata dalla Regione) che sulle modalitàdi distribuzione dei finanziamenti». L’Amministrazione provincia-le ha già recepito le modifiche fatte pervenire dalla Regione perdare avvio ai bandi legati al Prip con le formule corrette.

«Bocciare la residenzialità è un errore politico» Programma rurale,Pozzi bacchetta la Regione: così non si esce dai finanziamenti assistenziali

Farmacie: Regione ultima spiaggiaIl Consiglio provinciale chiede aiuto a Bologna per il raddoppio del servizio

a San Nicolò.Gallini: «Il criterio:un esercizio ogni 4mila abitanti»«Una pezza a una frittata

che non doveva esserefatta». Così il consigliere

Gianluigi Boiardi (Insieme per unnuovo Ulivo) ha commentato laproposta, approvata all’unanimità,del consigliere Giulio Maserati(Gruppo misto) di chiedere alla Re-gione di applicare la modifica allanorma regionale che prevede l’isti-tuzione di una farmacia ogni 4milaabitanti o per ogni frazione superio-re a 2000 abitanti per tutti i Comu-ni e, dunque, non solo per quelliche superano le 12500 unità. Il rife-rimento è a San Nicolò, dove l’Am-ministrazione comunale, retta daqualche mese dal sindaco RaffaeleVeneziani (dopo i due mandati gui-dati da Maserati) ha scelto, così co-me la stessa Provincia, di non pre-sentare un nuovo ricorso (il termi-ne ultimo è scaduto il 23 giugnoscorso) alla decisione del Tar di nonistituire la seconda farmacia a SanNicolò (la terza nel comune di Rot-tofreno). Proposta, quella di au-mentare il numero di farmacie, cheera contenuta nella pianta organicadelle farmacie approvata nel 2008dall’allora Amministrazione Boiar-di.

Se unanime in aula, durante ilConsiglio provinciale di ieri pome-riggio (l’ultimo prima della pausaestiva), è stato il riconoscimentodella necessità di potenziare il servi-zio farmaceutico a San Nicolò, di-versi componenti della maggioran-za hanno difeso la scelta di nonpresentare un nuovo ricorso, soste-nuta invece pienamente dall’interaopposizione. Ricorso accantonato,dunque, il Consiglio, con il decisosostegno dello stesso assessore allePolitiche sociali Pier Paolo Gallini,ha deciso di chiedere alla Regionela modifica alla norma che prevede,come si diceva, l’istituzione di unafarmacia ogni 4mila abitanti. «Inquesto modo - ha specificato Galli-ni - anche San Nicolò potrebbecontare su una nuova farmacia, pe-raltro richiesta da una parte di resi-denti del Comune di Rottofreno».

Le polemiche, mai sopite, non sisono placate. «La Provincia - hadetto il capogruppo del Partito de-mocratico Marco Bergonzi, al di làdell’approvazione dell’ordine delgiorno - doveva difendere questoservizio». «Senza contare - ha fattopresente ancora Maserati - che nel2012, quando il sindaco Venezianiha affermato di voler presentare larichiesta di apertura del nuovoesercizio, Rottofreno non avrà rag-giunto il numero di cittadini neces-sari all’istituzione di un nuovo eser-cizio. La Provincia, soprattutto lei,

non ha fatto quello che doveva».Mentre la pianta organica delle far-macie, che risulta sostanzialmenteinvariata rispetto al 2008 (con lapresenza quindi delle farmacie diGariga e Niviano e lo stralcio diquella di San Nicolò), è stata ap-provata con il voto contrario di cin-que consiglieri di minoranza e l’a-stensione di Samuele Raggi (Idv) edello stesso Maserati (Gruppo mi-sto), il destino della seconda farma-cia di San Nicolò passa nelle mani,o meglio negli uffici, della Regione.

Lisa Ramenzoni

Rifiuti campani: salta la mozione della LegaLa minoranza abbandona l’aula per protesta(lr) Le scintille in Consiglio provinciale non sono mancate nemmenoin chiusura di seduta. Ad accenderle il gruppo della Lega Nord, cheha presentato una mozione per chiedere all’Amministrazione provin-ciale di dichiarare «l’indisponibilità della Provincia ad ospitare, anchein futuro, i rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli». «Si tratta - haspiegato Thomas Pagani - di un modo per mettere le mani avanti».Immediata e dura la reazione dell’opposizione. «Piacenza - ha detto ilcapogruppo del Pd Marco Bergonzi - potrebbe fare la sua parte. Iltermovalorizzatore ha una capacità sufficiente ad accogliere partedei rifiuti provenienti dalla Campania. Possiamo discutere sulla quan-tità e sul periodo di tempo, ma credo che un atto di solidarietà siadovuto». «Se non vogliamo i rifiuti di Napoli - ha concluso GianluigiBoiardi (Insieme per un nuovo Ulivo) - allora non dobbiamo accettarenemmeno le quantità di Co2 che verrebbero stoccate nell’impiantoprevisto a Cortemaggiore». Pochi secondi e la minoranza lascia com-patta l’aula. Salta il numero legale e la mozione è respinta.

Pediatria: «Dall’Auslnessun coinvolgimento»(lr) La sollecitazione del consi-gliere Giovanni Quaratino (Insie-me per un nuovo Ulivo) ha datol’occasione al presidente dellaProvincia Massimo Trespidi diritornare con vigore sull’argo-mento della pediatria di Fioren-zuola. «In una lettera indirizzataal direttore generale dell’AuslAndrea Bianchi - ha detto - hofatto presente la totale assen-za di coinvolgimento degli am-ministratori nelle decisioni as-sunte dall’azienda sanitaria. Ilpiano politico è stato bypassa-to. La riduzione dei posti nellapediatria di Fiorenzuola non pia-ce all’Amministrazione provin-ciale, così come non ci piace ilfatto che nessuna informazionesia arrivata in sede di conferen-za socio sanitaria».

L’uscita di Foti e il debutto di MagnaschiFrancesconi è il nuovo capogruppo Udc Dopo le annunciate dimissioni delconsigliere del Pdl Tommaso Foti,Michele Magnaschi, classe 1986, hafatto ieri pomeriggio il proprio in-gresso ufficiale in Provincia. Laurea-to in ingegneria civile, Magnaschi èil terzo consigliere provinciale under30 (insieme a Samuele Raggi e Tho-mas Pagani). «Per me è un gran gior-no - ha detto il giovane consigliererivolgendosi ai colleghi - perché sicorona un sogno. Arrivo oggi, dopoanni di militanza, alla mia primaesperienza amministrativa: per que-sto devo ringraziare Foti, di cui è unonore raccogliere il testimone, il pre-sidente Massimo Trespidi e chi miha sostenuto nel costante impegno

politico».A dare il benvenuto al nuovo consi-gliere di maggioranza è stata l’interaassemblea, che non ha dimenticatodi salutare chi invece ha abbandona-to il proprio incarico. Foti, che piùvolte aveva annunciato l’impossibi-lità a proseguire nel proprio impe-gno amministrativo, ieri non era in-fatti presente in aula. «Non potrò piùfare parte dell’Amministrazione - hafatto sapere Foti tramite una letterainviata al presidente del Consiglioprovinciale Roberto Pasquali - persopraggiunti impegni istituzionali epolitici. Il puntiglio che ho usato neiconfronti di tutte le questioni affron-tate dal Consiglio è stato per me do-

veroso. Un abbraccio, infine, a chiprenderà il mio posto».«In un momento in cui l’antipoliticadilaga - ha concluso il presidenteTrespidi - ritengo sia doveroso aiuta-re un giovane, come è Michele Ma-gnaschi, a crescere all’interno delmondo amministrativo. Un saluto,vincolato da un profondo legame diamicizia, al collega Foti e un auguriosincero all’assessore Pier Paolo Gal-lini, che è diventato papà nei giorniscorsi». Luigi Francesconi intanto èstato nominato nuovo capogruppodell’Udc in Consiglio; assume l’inca-rico lasciato dal consigliere BrunoFerrari.

(lira)

La Provincia “tutela” i fiumiSulla salvaguardia dei fiumi e delle disposizioni contenute nel Pianoterritoriale di coordinamento provinciale relative all’installazione di im-pianti di produzione di energia idroelettrica sui corsi d’acqua, il Consi-glio provinciale ha condiviso uno sforzo bipartisan, presentando un or-dine del giorno che riconferma i contenuti del documento di fronte al-la proposta della Regione Emilia Romagna di istituire nuove linee gui-da in materia di energia alternativa (tale provvedimento era stato sol-lecitato dal comitato NoTube). Nella realtà dei fatti, Bologna ha già annunciato di aver predispostoun emendamento (in approvazione oggi in Consiglio regionale) chemetterebbe al sicuro le acque del Trebbia e dei fiumi piacentini secon-do i criteri previsti dal Ptcp, previa votazione del Consiglio (avvenutaappunto ieri). Voto contrario è arrivato dal consigliere dell’Udc BrunoFerrari (che ha annunciato di voler presentare comunque una mozio-ne sull’argomento) mentre Luigi Francesconi (Udc) non ha partecipa-to al voto.

(lr)

Idroelettrico - Dopo la protesta NoTube

Michele Magnaschi (Pdl)

Un’immagine di repertorio del Consiglio provinciale

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Libertà

Provincia

■ Una farmacia ogni quattro-mila abitanti o in ogni frazionesuperiore ai duemila, per tutti icomuni, non solo per quelli conpiù di 12.500 abitanti, come sta-bilisce, invece, l’attuale normati-va regionale. Il consiglio provin-ciale, maggioranza e minoranzaunite, chiede una modifica delladelibera della giunta regionale,precisamente la 318 del primomarzo 2000, dove si individua uncriterio demografico per l’asse-gnazione degli esercizi farma-ceutici, stabilendo un rapportofisso di una sede ogni cinquemi-la abitanti o frazione superiore a2.500.

La richiesta dei consiglieri Giu-lio Maserati e Giampaolo Spero-ni del gruppo misto e Bruno Fer-rari dell’Udc è stata sottoposta eapprovata all’unanimità dal con-siglio provinciale di ieri. Votocontrario della minoranza, ad ec-cezione dei consiglieri Maseratie Samuele Raggi dell’Idv, astenu-ti, nei confronti della nuova pian-ta organica delle farmacie dellaprovincia, che, come spiegatodall’assessore provinciale PierPaolo Gallini, «vede la confermadella pianta del 2008, con l’ag-giunta delle farmacie di Riverga-ro e Podenzano». La questioneancora del tutto aperta, nono-stante la sentenza del Tar, è quel-la della seconda farmacia di SanNicolò. «Non impugnare la sen-tenza entro il 23 giugno -sottoli-nea Maserati, ex primo cittadinodi Rottofreno - è stata una fortis-sima sconfitta politica, questa e-sigenza è trasversale, sostenutada tremila firme. Non prendiamo

in giro la gente». «Noi vogliamomodificare i parametri» replicaGiovanni Cattanei del Pdl. «An-che per non incorrere in nuovespese legali sapendo di andarecontro a una norma» concludeAntonino Coppolino del Pdl.

PEDIATRIA, “A BIANCHI LE RE-SPONSABILITÀ” Tra le esigenze deicittadini, anche il caso della ridu-zione estiva dei posti letto dellapediatria di Fiorenzuola, solleva-to in consiglio da Giovanni Qua-

ratino di Nuovo ulivo. «Ho riscrit-to al direttore generale dell’AuslAndrea Bianchi - spiega il presi-dente della Provincia, MassimoTrespidi, in consiglio - Ritengoche la scelta rientri prioritaria-mente nel campo della pianifica-zione e della programmazione,piuttosto che in quello della ge-stione e dell’organizzazione. Se atale livello intende ricondurla èchiaro che Bianchi se ne assu-merà tutte le responsabilità».

POZZI SULLA MONTAGNA,“DELU-SI DALLA REGIONE” Le richieste daPiacenza a Bologna non finisco-no qui. Le modifiche al Program-ma rurale integrato provincialesono state approvate quasi inte-gralmente. Ma, per quanto ri-guarda l’asse relativo all’agroam-biente, «siamo delusi dall’atteg-giamento della Regione - dicel’assessore provinciale FilippoPozzi - le preferenze che aveva-mo accordato a chi risiede sul

territorio e sulla filiera corta, conriferimento alle zone svantaggia-te, sono state giudicate non am-missibili. Riteniamo che i resi-denti debbano essere incentivatipiù di chiunque altro. Cerchere-mo di convincere la Regione asposare questa linea».

“VOGLIAMO IL TRENO PER CRE-MONA” Infine, il consigliere Fran-cesco Marcotti del Pdl, sindaco diCastelvetro, ha scritto all’asses-sore regionale Alfredo Peri perchiedere che sia revocata la sosti-tuzione di parte delle linee ferro-viarie tra Cremona e Piacenzacon corse di bus, precisamente dinove coppie di treni con 12 cop-pie di collegamenti su bus. «Afronte di un taglio di risorse del50%, abbiamo ridotto il serviziodel 3%, sostituendoli su gomma.Abbiamo tutta l’intenzione di ri-pristinare il servizio non appenapossibile» ha risposto Peri.

SUI RIFIUTI SALTA IL NUMERO LE-GALE Saltata, infine, per l’assenzadel numero legale (uscita dallasala, alle ore 20, la minoranza), lavotazione della mozione dellaLega nord, dove si chiedeva allaProvincia di dichiararsi indispo-nibile ad ospitare qualunque ri-fiuto da Napoli. «Avevamo proto-collato la nostra mozione sui ta-gli alla scuola piacentina primadi quella sui rifiuti e non è statadiscussa» ha spiegato Marco Ber-gonzi del Pd, motivando l’uscitadalla sala. Il consiglio, battesimodel neo consigliere Michele Ma-gnaschi del Pdl, si aggiorna a do-po le “ferie”. Tornerà a riunirsi asettembre.

Elisa Malacalza

L’incontro inProvincia traMassimo Trespidie il neopresidente diConfindustria,Emilio Bolzoni

■ Ok al coordinamento delle i-niziative di Expo in capo alla Pro-vincia: il “sì” dal presidente diConfindustria Piacenza, EmilioBolzoni, che ieri mattina ha in-contrato il presidente MassimoTrespidi a palazzo Garibaldi, pre-senti anche i direttori generali diProvincia, Cinzia Bricchi, e Con-findustria, Cesare Betti. Un’ora emezza di «colloquio operativo dilavoro» a tutto campo per deci-dere le future linee di indirizzotra ente e Industriali, con focus,in particolare, su Milano 2015.

Su Expo, Trespidi ha rilanciatola cabina di regia, già attiva per lapreparazione del territorio all’e-vento milanese. Bolzoni ha giu-dicato positivamente il metodopartecipativo promosso da corsoGaribaldi e si è detto favorevoleaffinché il presidente della Pro-vincia «guidi, coordini e tiri il car-ro» per il maxiappuntamento del

2015. Prioritario il tema delle in-frastrutture e dei trasporti: si èparlato del collegamento velocePiacenza Milano. «Non si tratta -ha detto il presidente della Pro-vincia - di costruire nuovi binariper una nuova linea, ma di lega-re Piacenza al progetto già in es-sere tra Regione Lombardia, Tre-nitalia e Ferrovie Nord per una li-

nea veloce che raccordi Lodi aStresa».

Per ottenere l’estensione dellalinea fino a Piacenza e, quindi, ilraccordo con l’Emilia Romagna,Trespidi si è già mosso. Incassatol’ok dal governatore dell’EmiliaRomagna, Vasco Errani, Trespidiha sollecitato sul tema dapprimail vicedirettore generale del

Gruppo FNM Luigi Legnani, e, agiorni, incontrerà anche il dgGiuseppe Biesuz. Un tavolo distudio è già stato attivato in Re-gione Lombardia ed è coordina-to dall’assessore Raffaele Catta-neo. Trespidi ha chiesto che vipartecipi anche un piacentino.

Accanto alla questione infra-strutturale, il tema Expo è statodeclinato anche sotto il profilodell’offerta territoriale. Confer-mata la volontà di Trespidi di in-centrare sul pomodoro da indu-stria - di cui Piacenza è leader na-zionale - un grande evento, da in-serire nel cartellone di iniziativedell’Esposizione universale.«Nelle nostre intenzioni - ha det-to il presidente - dovrà trattarsi diun evento qualificante per la no-stra provincia, che dovrà coprirebuona parte dei sei mesi di Expo.Vogliamo che sia l’eccellenza delnostro pomodoro ad accendere i

riflettori su Piacenza e a richia-mare l’attenzione del mondo. Al-l’oro rosso piacentino si aggiun-geranno tutti i nostri prodotti ti-pici». Anche il welfare è stato trai temi trattati dai vertici di Pro-vincia e di Confindustria. Bolzo-ni si è dimostrato sensibile al te-ma della conciliazione dei tempidi vita e di lavoro. Trespidi, sul-l’argomento, ha presentato unadelle soluzioni messe in campodalla Provincia: il progetto Tage-smutter, che l’amministrazioneprovinciale sta portando avantida mesi nel contesto del proget-to “Agenzia per la famiglia”. Ne èemerso l’impegno a organizzarea fine estate un incontro tra diri-genti dell’Associazione trentinaDomus - che si occupa dello svi-luppo e della promozione delservizio Tagesmutter sul territo-rio nazionale - e Industriali, «perstudiare insieme - ha detto il pre-sidente della Provincia - possibi-li soluzioni al problema delledonne che lavorano, nell’ottica digarantire risposte sempre piùflessibili alle esigenze delle fami-glie e delle realtà imprenditorialidel nostro territorio».

I banchi dimaggioranza (afianco) e diopposizione(sotto) nelconsiglioprovinciale di ieri;nella foto piccolail consigliereMicheleMagnaschi ieri aldebutto dopo ledimissioni di Foti (f.Lunini)

«Più farmacie anche per i piccoli comuni»La richiesta approvata all’unanimità dal consiglio provinciale, resta aperto il caso San Nicolò. Sui tagli a pediatria Trespidi scrive a Bianchi: responsabile. Montagna «delusa dalla Regione»

«La Provincia guidi verso Expo 2015»Confindustria incontra Trespidi: puntare su “oro rosso” e linea veloce

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A piazza Affaricorteo con i maialiper dire “no”alla speculazione■ Sono più di 50 gli imprendi-tori agricoli piacentini che que-sta mattina presto sono partiti al-la volta di Milano per raggiunge-re piazza Affari, il cuore della fi-nanza italiana, e gridare la loroprotesta contro le speculazioniche minano l’agricoltura. Prota-gonisti, insieme agli agricoltori,saranno anche i maiali che diret-tamente dagli allevamenti vengo-no per la prima volta portati da-vanti alla borsa: “A causa di ca-pricci delle borse, delle altalenedei mercati finanziari e soprattut-to delle continue speculazioni –spiega il presidente piacentinoLuigi Bisi, che è anche vicepresi-dente di Coldiretti Emilia Roma-gna, un territorio nel quale l’inci-denza di allevamenti suini è mol-to importante – gli allevatori sonoin seria difficoltà nel garantire a-gli animali un adeguato sosten-tamento giornaliero”. Infatti –spiegano gli allevatori - se è veroche l’oro sta salendo alle stelle; èaltrettanto vero che noi stiamopagando care come l’oro le mate-rie prime per l’alimentazione de-gli animali, i cui costi sono saliti alivelli insostenibili. A queste con-dizioni è impossibile continuarea produrre e il nostro settore ri-schia di spegnersi lentamente.“Un rischio – continua Bisi – cheil nostro territorio piacentino,che vede nei salumi alcune tra leproduzioni tipiche più preziosenon può certo permettersi, ancheperché il patrimonio delle deno-minazioni d’origine protetta le-gato alla salumeria – Piacenza èl’unica provincia d’Europa ad a-vere tre Dop nel settore salumi -non può essere messo a repenta-glio. In poche parole non possia-mo permettere che l’economia dicarta soffochi quella reale”. Né ilpericolo è sfuggito al Consorziosalumi piacentini, che per vocedel suo residente Roberto Bellicommenta: “Siamo molto preoc-cupati per la difficoltà in cui ver-sa il comparto della suinicoltura.La nostra è una filiera che vive inun delicato equilibrio e i proble-mi di una parte si ripercuotono i-nevitabilmente anche sulle altre.Inoltre se a soffrire è la base; il ri-schio è ancora maggiore, perchéquesta situazione mette in di-scussione la stessa salubrità del-le Dop; ma anche la loro stessasopravvivenza, poiché è noto chei nostri prodotti sono legati ine-quivocabilmente al territorio”.Belli assicura anche che da partedel Consorzio vi è la massima di-sponibilità a collaborare con l’o-biettivo di trovare una soluzioneaccettabile per dare remunerati-vità agli agricoltori. Stamattinadunque i riflettori sono tutti pun-tati su piazza Affari, dove dalle 10inizierà la manifestazione persalvare gli allevamenti e la verasalumeria made in Italy.

Claudia Molinari

Rombano i motori delle auto d’epoca:“Dalla Faggiola a Ferriere”,il via domenica■ Dopo la Vernasca Silver Flag,la Bobbio-Penice e il Trofeo Ro-tary Valtidone, da questoweekend anche la Valnure - almomento l’unica valle “scoper-ta” - avrà la sua manifestazionedi auto d’epoca. La manifestazio-ne Raduno in Valnure (dal sotto-titolo significativo “Dalla Faggio-la a Ferriere”) è stata presentataieri mattina in Provincia alla pre-senza dell’assessore provincialeMaurizio Parma, del sindaco diFerriere Antonio Agogliati e dalpresidente del Cpae Achille Ger-la. Domenica 31 luglio il radunopartirà dalla corte ottocentescadella Faggiola di Gariga, con arri-vo a Ferriere: un lungo serpento-ne colorato con esposizioni dimezzi alla partenza e all’arrivo.«Bisogna innanzitutto ringrazia-re il Cpae per quello che sta fa-

cendo - ha esordito Parma - Inquesto modo Piacenza sta diven-tando sempre più una delle capi-tali nazionali del motorismo d’e-poca. A cominciare dalla SilverFlag che richiama molte persone

sul nostro territorio». E propriograzie alla sua partecipazione al-l’evento di Vernasca, il sindaco A-gogliati ha avuto l’idea della ma-nifestazione in Valnure. «In quel-l’occasione mi sono reso contodella passione che anima sia ipartecipanti che gli organizzato-ri della manifestazione. Così, hoinsistito con forza perchè anchea Ferriere ci inventassimo qual-cosa di simile. Chi verrà a trovar-ci domenica troverà, oltre aglistand gastronomici, una gara unpo’ particolare di contorno all’i-niziativa, che sarà molto diver-tente». Iniziativa accolta con fa-vore dallo stesso Cpae. «Era tan-to che volevamo organizzarequalcosa in Valnure: noi ci tenia-mo ad avere almeno una mani-festazione in ogni valle» precisaGerla. «Azzeccata è stata la scelta

di far partire le auto dalla Faggio-la, un luogo chi si presta moltobene all’esposizione».

L’esposizione dei mezzi avrà i-nizio alle ore 8,30 - 9 con la di-sposizione delle auto nella gran-de corte agricola della Faggiola.La partenza sarà alle ore 10,30, arrivo previsto a Ferriere alle11,30: qui seconda esposizionecon animazione e prove di abi-lità. Dopo il pranzo, chiusura al-le 16,30 con le premiazioni. Sonogià pervenute diverse iscrizioni,ma c’è ancora posto per arrivareal numero massimo consentitodi 50 vetture partecipanti. «Que-sto rappresenta il limite per unamanifestazione di questo tipo,per evitare problemi di tipo orga-nizzativo e logistico - concludeGerla - In ogni caso, si tratta di unnumero ben superiore ai tradi-zionali raduni di auto». Per infor-mazioni e iscrizioni, si può rivol-gersi direttamente al Cpae (i cuisoci potranno partecipare gratui-tamente).

Cristian Brusamonti

Presentazione in Provincia (f.Lunini)

LIBERTÀMartedì 26 luglio 201124

Page 28: rassegna di martedì 26-07-2011

28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

PIACENZA - LibertàLettere,fax ed e-mail devono contenerenome,cognome,indirizzo e recapitotelefonico del mittente.In caso contrario gli scritti non saranno pubblicati.

La redazione si riserva il diritto di sintetizzareed adattare i testi troppo lunghi,rispettandone il senso.Il materiale inviato al giornale non sarà restituito.

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Libertà di parolaL’ASSESSORE RISPONDE

QUEL CASSONETTODI VILLANOVA CHIESA

✒Gentile direttore, inoltro unabreve replica alle annotazionipubblicate a firma B. F. in data 16-07 aventi ad oggetto "Stazione E-cologica e Cassonetto a VillanovaChiesa".La situazione di Villanova Chiesa èalla mia attenzione poiché, comelei osserva, la sua frazione daquando è stato attivato il serviziodi raccolta rifiuti (decenni fa) èsempre stata esclusa dal serviziostesso.Non le nascondo che il problemaè di complessa soluzione, viste lecondizioni territoriali, poiché l’i-potesi attualmente al vaglio delComune e di IREN è quella di po-sizionare un cassonetto nellaprossimità dell’incrocio S. P. delCerro e comunale Bacchetti. Inmerito alla stazione ecologica, misembra giusto sottolineare chegrazie alla corretta gestione dellamedesima, il Comune di Bettolaha ottenuto l’aumento della per-centuale di raccolta differenziatadal 6 al 25% nel giro di quattro an-ni.Visto il risparmio di spesa che ab-biamo ottenuto si è pensato benedi investire su questa struttura cheè al servizio di tutti cittadini delComune di Bettola, non solo dichi risiede nel capoluogo.Maria Cristina PiccoliAssessore all’Ambiente Bettola

CRISI RDB

CHI LOTTA PUÒ ANCHE PERDERE CHI NON LO FA HA GIÀ PERSO

✒Caro direttore, ho letto coninteresse le dichiarazioni dell’am-ministratore delegato dottor Ar-letti su Libertà che sosteneva consoddisfazione l’uscita di RDB dauna fase preoccupante e l’ingres-so in una nuova fase di risana-mento finanziario.Come persona direttamente coin-volta nelle relazioni tra azienda elavoratori semplicemente “non hoparole” per esprimere il mio giudi-zio su quanto dichiarato; mi chie-do semplicemente perché in que-sto momento siano state fattequeste dichiarazioni.Volevo invece rivolgere stima egratitudine agli amministratoridei comuni dove sono ubicati glistabilimenti e all’assessore AndreaPaparo per l’impegno e il coinvol-gimento dimostrato nello stare vi-cino ai lavoratori in questo diffici-le momento.Il ringraziamento è doveroso perdimostrare che non tutte le per-sone che ricoprono dei ruoli isti-tuzionali / sociali sono come i no-stri rappresentanti che stanno aRoma. Volevo che chi legge e lepersone in generale, non pensinoche i politici “siano tutti uguali” eche riflettano soprattutto sul ruo-lo dei manager che al pari dei po-litici hanno delle grandi responsa-bilità verso i loro sottoposti o col-laboratori, forse come o più deipolitici verso i cittadini.Infine volevo rivolgermi ai piacen-tini che hanno assistito alla mani-festazione nelle vie della città deilavoratori RDB.Alcuni hanno detto che la protestaera inutile e che nulla, né io né imiei colleghi, potevamo ottenere.Con il massimo rispetto rispondoloro che quello che i lavoratoriRDB hanno fatto e faranno è an-che per i loro nipoti, figli e le figliee che una volta ho letto: “Chi lottapuò anche perdere ma chi non lofa ha già perso”.Quello che stanno facendo i lavo-ratori RDB come tanti altri primadi loro e poi tanti altri dopo è dareali alla speranza di costruire un fu-turo migliore per tutti.Gian T.lavoratore RDB

STRADE PERICOLOSE

SINDACO,QUANDO METTERÀI “DOSSI”A CARPANETO?

✒Caro direttore, le scrivo per laseconda volta, a distanza di 3 an-ni, illudendomi che dopo l’elezio-ne del nuovo sindaco di Carpane-

to (compresa nuova giunta) avve-nissero dei cambiamenti impor-tanti, sollecitati e richiesti già inpassato, per rallentare la velocitàin certe vie molto pericolose. Dopo essere andati, più volte, aparlare con il nuovo sindaco sullanecessità di mettere dossi per ilrallentamento dei mezzi, la rispo-sta è sempre stata la solita: adessoabbiamo speso soldi per rifare l’a-sfalto in via... con la promessa diprovvedere al più presto. Sono passati 3 anni e i dossi non sivedono. Noi cittadini, evidente-mente, serviamo, solo per le vota-zioni. Concludendo vorrei direche una via molto pericolosa (viaPallastrelli) è attraversata tuttigiorni da tanti bambini: non hasegnaletica a norma per indicarele strisce pedonali e non ha la co-sa più importante: i dossi.Cristina MoriCarpaneto

OMOSESSUALITÀ E PREGIUDIZI

NOI,GAY,SIAMO PERSONENORMALI E PERBENE

✒Gentile direttore, è legittimoesprimere dei pareri, ma diffon-dere idee sbagliate per legittimareuna discriminazione basata su ar-gomentazioni infondate non ècorretto. Per questo, a beneficio dei tantilettori di questa rubrica, troviamodoveroso ribattere ad alcuni con-cetti che sono stati espressi recen-temente nella pagina della postadi questo quotidiano. Prima ditutto su nessun testo di psicologiadegno di questo nome omoses-sualità e pedofilia vengono messesullo stesso piano. Chiunque losostiene dice il falso e non puòpretendere di avere ragione. L’omosessualità è un orientamen-to sessuale esattamente come l’e-terosessualità e la bisessualità. Lapedofilia è una deviazione chepuò riguardare tutti gli orienta-menti, tant’è vero che ci sono pe-dofili eterosessuali, omosessuali ebisessuali, e guardacaso anche segli abusi sulle bambine (e più ingenerale sulle minorenni) sonoquelli più diffusi sono anche quel-li che passano in secondo piano.Un po’ perchè, purtroppo, vivia-

mo in una società maschilista incui le donne in generale godonodi minor considerazione e un po’perchè ammettere che anche glieterosessuali che adescano le ra-gazze minorenni siano pedofili e-sattamente quanto gli omoses-suali che adescano i minorennimaschi metterebbe in crisi un in-tero modello culturale.Vorremmo anche precisare chePeter Tatchell, politico e attivistagay australiano citato a sproposi-to in una recente lettera, non hamai promosso la pedofilia, limi-tandosi a proporre una legge chedepenalizzava gli atti sessuali (ete-ro e omosessuali) fra due partnerche avevano meno di tre anni didifferenza, abbassando l’età delconsenso da 16 a 14 anni. La legge non è passata, ma sicu-ramente in Australia (e altrove)non mancano le coppie (etero egay) formate da quattordicennie diciassettenni, e sicuramentenon si tratta di relazioni dai ri-svolti pedofili. Solo due righe perprecisare che nelle numeroserealtà nazionali in cui le coppiegay sono riconosciute legalmen-te (da matrimoni o unioni civili),e che magari hanno avuto lapossibilità di ricorrere ad ado-

zioni o affidi, non c’è stato alcuncalo della natalità e i rispettivistati non hanno speso più soldidi quanti ne avrebbero spesiper sostenere una coppia ete-rosessuale dello stesso tipo,tanto più che i soldi utilizzatisono quelli che gli stessi omo-sessuali versano ai rispettivistati esattamente come fannogli eterosessuali.Se poi i bambini che crescono inqueste "famiglie mancate" sof-frono o hanno dei disagi supple-mentari rispetto ai bambini a-dottati da coppie etero, finoratutte le indagini condotte al ri-guardo non lo confermano,tant’è che negli Stati Uniti c’è u-na coppia gay (Steven e RogerHam) a cui i servizi sociali han-no affidato, nel tempo, la bellez-za di dodici bambini. Evidentemente hanno dimostra-to di essere dei buoni genitori. In-fine vorremmo precisare che es-sere depressi e inclini al suicidionon è uno stato connaturato al-l’essere gay, ma semmai è la con-seguenza di una vita condotta incontesti repressivi e ricchi solo dipregiudizi anti omosessuali.Arcigay L’AtomoPiacenza

RIVOGLIO I MIEI SOLDI

POSTEVITA,STORIADI UN CALVARIO INFINITO

✒Caro direttore, le voglio rac-contare la mia disavventura conPosteItaliane. Nel 2006 ho apertopresso PosteItaliane un fondo Pre-videnza versando i TFR del datoredi lavoro, e incrementando talefondo con versamenti personali,per crearmi una fonte di redditoper il mio futuro; preciso che ho23 anni.Nel 2009 chiedo il trasferimentoad altro Fondo aperto presso unabanca cittadina: da tempo, infatti,mi lamentavo con il personale diPosteItaliane del fatto che non riu-scivo a controllare la mia posizio-ne. Tra l’altro, essendo passati idue anni, per legge non era possi-bile ritirare quanto accantonato.Qui inizia il calvario. Raccoman-date su raccomandate, mail, con-tatti telefonici con call center... È ilcaos: avendo chiesto il trasferi-mento, PosteItaliane ha chiuso lamia pratica, ma per avere infor-mazioni si deve dare il codice-pra-tica; ma avendo chiuso la posizio-ne non si risulta più titolari di Fon-do Postevita... e così via.Ora il nuovo titolare del Fondo mi

ha aiutato cercando di contattarePoste Italiane, ma non ha avuto dirisposta. Preciso che i termini dilegge per il trasferimento dei Fon-di sono di sei mesi. Sono passati,ma io non so più dove siano i mieisoldi. Consiglio, dunque, chiun-que abbia un fondo Postevita diinformarsi per non incorrere inqueste spiacevoli e snervanti di-savventure.Leonardo M.

CENTROSINISTRA RISSOSO

LE LITI CONTINUE CI FARANNOPERDERE LA CITTÀ

✒Caro direttore, Siamo a fineluglio e, come noto, la politica adagosto e settembre va in ferie. Alrientro resteranno cinque-sei me-si per preparare le amministrati-ve. Altrettanto noto è che tutti nelcentrosinistra vogliono le prima-rie per decidere la candidatura asindaco. Le desiderano talmentetanto che non si sa ancora quandosi faranno. Si tratta di individuareil successore di Reggi. Un sindacomolto popolare. Un´esperienzache non dovrebbe essere difficiledifendere in campagna elettorale.Ma gli egocentrismi sono tanti enon si sa mai quali conseguenzepossano produrre. Arrivare all’ul-timo minuto potrebbe essere con-troproducente se non si vuol con-segnare la città al non governo, mac’è chi pensa che forse stando fer-mo il centrosinistra riuscirà a vin-cere senza faticare più di tanto. Ve-dremo quanto ci impiegherannoper scegliere il giorno in cui chia-mare gli elettori alle urne per leprimarie.Quelli che di solito le perdono vo-lendo imporre i loro uomini (maile donne?) dicono che sono sol-tanto uno strumento da non mi-tizzare e da valutare caso per caso(ossia se hanno la certezza di vin-cerle). Non farle non sempre co-munque porta bene perché i can-didati scelti nelle stanze delle se-greterie, frutto delle alchimie par-titiche, potrebbero non incontra-re, come già accaduto, il consensodegli elettori. La segreteria provin-ciale del Pd sembra d´accordo, aparole, sulle primarie purché ilpartito esprima un candidato u-nico (anche unitario?). Ma in que-sto caso l’esito sarebbe pressochéscontato e i partiti minori potreb-bero non gradire il ruolo di sem-plici sparring partners.Il giorno delle primarie dovrebbesegnare anche il limite temporalecerto e improcrastinabile per ri-solvere, per primi i democratici, lecontraddizioni sulle alleanze perle quali si continua a tenere peri-colosamente aperte tutte le porte(anche al centro). Una cosa chescatena le gelosie e irrita terribil-mente gli altri alleati a partire dal-l’Italia dei Valori che, pur di diffe-renziarsi, prima di indire le prima-rie vuole il programma, come senon sapesse che di simili pezzi dicarta son piene le fosse. Stessa co-sa per SEL e Rifo, entrambe assaipreoccupate di dover dimostrarein città la propria consistenza e-lettorale, che preferirebbero digran lunga concordare il candida-to in sacrestia. Insomma, ci sonotutte le condizioni per alimentarequella litigiosità che negli ultimidiciassette anni è stata foriera ditanti “successi” per il centrosini-stra. Si avverte l´impressione chele primarie, da possibilità di scel-ta in mano agli elettori, si vogliatrasformarle in un corpo contun-dente che il ceto politico si lanciacontro nella lotta tra partiti e tracorrenti interne. L’impressione èanche che ci si dimentichi il dram-matico presente di questo Paeseal punto di concedersi il lusso diregalare la città a quella parte po-litica che già in passato l’ha mala-mente, o per nulla, amministrata.Dunque, piuttosto che perdersi inchiacchiere e incomprensibili bi-sticci e distinguo fatti di ultima-tum lanciati da una parte all’altra,il centrosinistra metta in campo lesue candidature migliori e dia unavera possibilità di scelta ai suoi e-lettori. Gliene saranno grati.Antonio FerrariPiacenza

una denuncia forte quella di mammaLori che scrive anche a nome di altremamme di San Nicolò. Il suo appello va

raccolto, a tutti i livelli, e qualcosa va fatto subitoper arginare questo fenomeno che giustamenteallarma le famiglie.In questa società malata ci oc-

’E cupiamo troppo poco dei nostri ragazzi che,pernoia,o per seguire cattivi esempi,trovano in qual-che sostanza stupefacente la distrazione al trantran di tutti i giorni.No.Una società che crede neisuoi giovani deve essere in grado di offrire ai suoiragazzi servizi per stare insieme, fare cultura e

sport,fare vita ricreativa.Ci vogliono più control-li sugli spacciatori di queste sostanze che sempredroghe sono, anche se leggere, e sempre malefanno. Vanno isolati, denunciati e cacciati. Nonbasta la mobilitazione delle mamme.

Gaetano Rizzuto

Egregio direttore,sono una mamma di San Ni-

colò, veramente lacerata daldolore per una situazione epi-demica.

Sto parlando di un traffico disostanze stupefacenti ormai acarattere giornaliero alla lucedel giorno.

Il gruppo di mamme a cuiappartengo che con le propriearmi e forze fronteggia per

cercare di aiutare i propri figli.Sto vedendo questa autodi-

struzione sia fisica che men-tale, privi di ogni interessedalla vita, per loro dipenden-ti l’unica linfa vitale è trovarequalcosa da fumare ogni gior-no.

I servizi sociali fronteggianocome meglio possono, le for-ze dell’ordine consapevolidella situazione non, e ribadi-

sco non, agiscono giustifican-dosi che sono scarsi di perso-nale, ed i nostri giovani liberidi girare in paese “l’isola feli-ce” spacciando e fumandosierba nei bar in pieno centro.

Li stiamo perdendo in una

voragine, pare che nessunopossa aiutarci, ma le forze del-l’ordine dove sono?

Ci rivolgiamo a tutti gli uo-mini responsabili e chiedia-mo che venga fatto ancora dipiù per bloccare questo im-mondo traffico di stupefa-centi. Si deve mobilitare tut-ta la società.

LoriUna mamma, San Nicolò

Il Direttore risponde

Come mamme cerchiamo diaiutarli, ma non basta

Difendiamo i nostri figli dagli stupefacenti

Galleriadi ritrattipiacentini

Stefano,Andrea,Gilio,Marco,Giampae Guglielmo:un po’di riposodopo le gare(Maria TeresaLambri)

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, lunedì 25 luglio 2011,è stata di 32.184 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Stefano Carini

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LIBERTÀMartedì 26 luglio 201146

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29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

AGENZIE

REGIONI: E-R; APPROVATO IN AULA ASSESTAMENTO 2011(V. ‘REGIONI: E-R; IN AULA ASSESTAMENTO...’ DELLE 13.05 E SEG.) (ANSA) - BOLOGNA, 25 LUG - L’Assemblea legislativa haapprovato l’assestamento al bilancio preventivo 2011 dellaRegione Emilia-Romagna e al pluriennale 2011-13, con la leggefinanziaria regionale collegata. A favore la maggioranza dicentrosinistra (Pd, Idv, Fds e Sel-Verdi), hanno votato controLega nord, Pdl, Udc e Movimento 5 Stelle. (ANSA).

(ER) AEROPORTI. PD FORLI’ A RIMINI: NON SOLO SCUOLA, QUI SI VOLADI MAIO AVVISA: NON STATE MEGLIO DI NOI; IDV EMENDA, PDL CI STA

(DIRE) Forli’, 25 lug. - Posto che “l’Aeroporto di Rimini nongode certo di salute migliore rispetto al Ridolfi”, bisognachiarire una cosa: “Non faremo solo formazione, come qualcunovorrebbe, ma attivita’ aeroportuale vera e propria. Non ciinteressa un aeroporto con funzioni di poco superiori ad un camposcuola”. Marco Di Maio, segretario del Pd forlivese, suona lacarica oggi in Consiglio comunale a Forli’ nel momento in cui cisi appresta ad approvare la delibera sulla Societa’ AeroportiRomagna (Sar). Di Maio la definisce “una delibera cruciale per ilfuturo dell’Aeroporto e per tutto il territorio”. Per quantoriguarda il futuro piano industriale, il numero uno del Pd diceche lo stesso dovra’ prevedere “l’ingresso di un privato” masoprattutto un’attivita’ che si fondi sui “voli” veri e propri.Dovra’ esserci spazio anche per misure che tutelino “il lavorodei dipendenti”, prosegue Di Maio, “ma non, visto la crisi e itagli da Roma, per fondi comunali ad hoc da garantire loro annodopo anno”, come invece chiedeva la Lega Nord (1,5 milioni dieuro all’anno) nel corso della commissione congiunta di giovedi’scorso. Il segretario del Pd vuole “un Ridolfi con il posto che meritadentro un sistema” regionale, “aprendo a Rimini ma senzarinunciare a Bologna” perche’ rispetto ai tempi del trasloco diRyanair “molte cose sono cambiate”. Di Maio invita di nuovo a“riconoscere gli errori commessi nel passato”, perche’ per Seaf,la societa’ di gestione del Ridolfi che ha chiuso il 2010 conquasi 10 milioni di euro di passivo (per il 2011, come indicatonel protocollo su Sar, sono almeno cinque), “parlano i bilanci,e’ qui il giudizio e’ chiaro”. (SEGUE)

(ER) AEROPORTI. PD FORLI’ A RIMINI: NON SOLO SCUOLA, QUI SI VOLA -2-

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AGENZIE

(DIRE) Forli’, 25 lug. - Il passo verso il tema governance e’breve: senza citare direttamente Franco Rusticali, l’exsindaco-primario che ha guidato Seaf fino all’inizio diquest’anno, il segretario del Pd in prospettiva vuole “manager egente esperta un aeroporto, non esperta in altri campi”. Prima dichiudere il suo intervento, Di Maio si appella per un si’ alladelibera alla Lega Nord, “che ha sempre votato a favore”, maanche al Pdl e a DestinAzione Forli’. Chi raccoglie sono iberlusconiani, che sul tema in questi si sono spesso divisi maoggi, pur col mal di pancia, votano si’. Angelo Sampieri sostieneche la Regione “si e’ messa di traverso sempre, anche esoprattutto quando il gruppo Save ha manifestato il suo interessea Forli’”; Fabrizio Ragni si chiede “dove sono gli altri soci” aparte quelli che firmano il protocollo e ricorda che “votavamo noperche’ Seaf, tuttora indagata dalla Procura, sperperava denaropubblico”; Alessandro Rondoni lamenta che “mancano leintegrazioni col porto di Ravenna” e che “non contiamo niente inRegione”. Il capogruppo Idv, Tommaso Montebello, individua “criticita’”nell’operazione e chiede di emendarla: vuole “un crono-programmaentro il 10 agosto” sulle scadenze formali per Sar e la nomina di“professionisti per uscire dal pantano”. Di fronte airappresentanti del “Comitato Ridolfi” riuniti anche oggi nellasala del Consiglio, Montebello dice che, se il piano industrialedovesse fallire, “piuttosto che accanirsi e’ meglio assegnare unabuona uscita di 50-60 mila euro ai dipendenti e chiudere lasocieta’”. Raffaella Pirini di DestinAzione Forli’, invece,definisce “incredibile” l’appello di Di Maio: “Qui buttiamomilioni di euro per pagare i biglietti a quei pochi che volano,il privato non verra’ se non c’e’ anche Bologna nell’operazioneholding”.

(ER) COMUNE REGGIO. CAOS IN CONSIGLIO, CASELLI RIPRESA DA RINALDISALTA NUMERO LEGALE, CONTRO FCR LEGA PRESENTA ODG URGENTI

(DIRE) Reggio Emilia 25 lug. - I fari nel Consiglio comunale diReggio Emilia erano oggi tutti puntati sulla delibera del pianoindustriale delle Farmacie comunali riunite. In realta’, perbuona parte di quella che e’ stata la seduta piu’ caoticadell’anno, si e’ parlato di tutto e di piu’, meno che del piano.La delibera su Fcr si e’ infatti scontrata con una batteria diordini del giorno di urgenza (il primo di Matteo Riva dell’Idv,intenzionato a votare contro il piano delle farmacie, altri tredella Lega nord), presentati sugli argomenti piu’ disparati nel

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AGENZIE

tentativo di minare la solidita’ della maggioranza e far cadereil numero legale. Obiettivo in effetti centrato verso le 17.30quando la presidente del Consiglio Emanuela Caselli si e’ vistacostretta a sospendere la seduta per un minuto e rifarel’appello. La stessa presidente, peraltro, ha faticato molto atenere l’ordine in aula ed ha incassato persino la bacchettatadel consigliere del suo partito Nando Rinaldi (Pd), che dapresidente del Consiglio comunale nella scorsa legislatura e’intervenuto a correggere Caselli sull’applicazione di una normadel regolamento. Solo verso le 18 il dibattito sul piano delle Farmaciecomunali riunite ha potuto avere inizio con la replicadell’assessore ai Progetti speciali Mimmo Spadoni alleosservazioni formulate dai consiglieri nella scorsa seduta,interrotta per limiti di orario, e il dibattito su una decina diordini del giorno correlati alla delibera inevasi. E dunque, laguerriglia sulla delibera e’ iniziata con l’ordine del giorno diRiva che ha chiesto alla presidente di relazionare “sedutastante” sulle liste di cittadini scelti come giudici popolari, lacui nomina spetta al sindaco e a due consiglieri comunali.(SEGUE)

(ER) COMUNE REGGIO. CAOS IN CONSIGLIO, CASELLI RIPRESA DA RINALDI -2-

(DIRE) Reggio Emilia, 25 lug. - Matteo Olivieri ha colto la pallaal balzo presentandone un secondo in cui ha chiesto che al bandoper la chiamata dei giudici venga data pubblicita’ su internet.E’ su questo documento che Caselli e’ scivolata mettendo invotazione un emendamento proposto dal consigliere Claudio Bassidel Pdl al documento dell’Idv. Il regolamento comunale infattiimpedisce ad un gruppo di emendare gli odg proposti da altri,questo per evitare che la maggioranza modifichi a suo piacimentotutte le proposte dell’opposizione. Seguendo la proceduracorretta, Riva ha dunque auto-emendato il proprio odg accogliendoil suggerimento di Bassi. Entrambe le proposte sui giudicipopolari sono state approvate a larga maggioranza. A seguire la Lega nord ha proposto tre odg, due perintensificare la sicurezza della zona stazione e delle stradeinteressate dalla prostituzione, e uno per valorizzare la mostrareggiana del circuito della biennale di Venezia, inaugurata dirececente da Vittorio Sgarbi. Tutti i documenti sono statirespinti mentre la Lega nord, a tratti era in aula e a tratti no.Punto su cui il sindaco Graziano Delrio si e’ inalberato: “Cisiete o non ci siete? Se non mettete la scheda non prendete il

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AGENZIE

gettone”, ha detto il primo cittadino. “Siamo degli ologrammi”,la laconica risposta. Dopo la discussione degli ordini delgiorno, Riva ha proposto di mettere in coda la discussione di Fcr“per consentire ai gruppi che non hanno trovato una posizione dicondivisa (il suo e il Psi,ndr) di convergere su un ordine delgiorno unico”. E “cosi’- si e’ lasciato sfuggire- si va asettembre”. La proposta viene rigettata e si va dunque aldibattito.

(ER) REGIONE. VIA LIBERA DALL’ASSEMBLEA AD ASSESTAMENTO BILANCIOMANOVRA DA 72,2 MLN SUL 2011 E DA 28,2 MLN PER L’ANNO PROSSIMO

(DIRE) Bologna, 25 lug. - Via libera dall’Assemblea legislativadell’Emilia-Romagna all’assestamento al bilancio di previsione.La manovra ha ottenuto il semaforo verde dalla maggioranza (Pd,Idv, Sel-Verdi, Fds) e visto compatte le opposizioni (Pdl, Legaed M5s) sul ‘no’. La manovra, con riferimento specifico a quella di mezziregionali propri, ammonta complessivamente a 72,2 milioni di europer spese correnti per l’esercizio 2011 e 28,2 milioni di europer le spese di investimento in conto capitale nel triennio2011-2013. Tra gli incrementi apportati, le voce piu’ rilevantee’ rappresentata dal comparto sanita’ con ulteriori 60 milioni dieuro per integrare le disponibilita’ finanziarie derivantidall’erogazione di prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto aiLivelli essenziali di assistenza (Lea) ed altri 8,5 milioni dieuro per investimenti in opere infrastrutturali e attrezzature.Tra le altre voci: un milione di euro vanno alle borse di studioper studenti universitari, un milione all’edilizia universitaria;due milioni per la Green Economy attraverso il sostegno agliinvestimenti delle Pmi; quattro milioni sono per interventi diristrutturazione straordinaria nel settore della viabilita’,specie nelle zone di montagna, danneggiate da eventi atmosferici.Ci sono poi due milioni di euro per i lavori urgenti di messa insicurezza del territorio, per la difesa del suolo e della costa eper interventi su opere di bonifica. L’assestamento prevedeinoltre 1,5 milioni di euro per le nuove Comunita’ Montane e leUnioni di Comuni derivanti dalla trasformazione di comunita’montane soppresse, a seguito del sostanziale azzeramento deitrasferimenti erariali; 0,55 milioni di euro per contributifinalizzati a compensare le perdite subite dalle imprese agricoleper l’abbattimento di colture infette.

(ER) REGIONE. NOE’: UDC DISCRIMINATO, ERRANI OSTAGGIO SINISTRA -2-

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(DIRE) Bologna, 25 lug. - Eppure, dice Noe’, la presidente dellacommissione Pari opportunita’ (per molti vista come il primopasso dell’asse Pd-Udc in Emilia-Romagna) designava solo “unincarico di governo tecnico della commissione senza rifertimentoall’appartenenza politica di chi l’avrebbe presieduta”. Ma le“indebite pressioni” di partiti della maggioranza, e qui Noe’pensa a Sel e Idv, “hanno posto il veto al mio nome dimostrandoche l’Udc non ha diritto di cittadinanza politica in regione ecreando una gravissima discriminazione”. E inoltre emerge unascelta chiara del Pd fatta “per non provocare spaccature al suointerno sacrificando principi e impegni presi”. Per Noe’ “oggi sie’ scritta una bruttissima pagina di democrazia”, e non si e’capito che il tema delle pari opportunita’ “non riguarda solo ilmondo gay, ma anche le discriminazioni delle donne sul lavoro, laconciliazione... E io, su questi temi, ho dato dimostrazioni diessere un politico orientato alle pari opportunita’: mi sonobattuta per la Casa delle donne per non subire violenza, perl’accesso dei disabili ai servizi sanitari, per l’accesso almondo del lavoro... Non c’erano elementi per dirmi che non eroabbastanza di garanzia, si sono arrampicati sugli specchi”.Almeno a Noe’ e’ arrivata la “solidarieta’ di assessori econsiglieri, sbigottiti da questa scelta”. La “verita’” per la casiniana “e’ che non andavo bene per lamia appartenenza politica e miei valori di riferimento. Quelloche e’ successo oggi e’ una grandissima ingiustizia che ciriporta indietro di anni e crea un precedente: mai nessunpresidente di commissione aveva dovuto sostenere un ‘esame’ infunzione delle proprie idee”. In definitiva, “questo vaglio su‘Noe’ si’-Noe’ no’, dimostra solo che questa commissione e’ atutela della maggioranza e non della minoranza”, conclude Noe’.

(ER) COMUNE REGGIO. PIANO FCR, VOTO PREVISTO IN SERATASPADONI: OBIETTIVO E’ CONSOLIDARE AZIENDA

(DIRE) Bologna, 25 lug. - E’ previsto in tarda serata, piu’ omeno intorno alle 22, il voto in Consiglio comunale a ReggioEmilia sul piano industriale delle Farmacie comunali riunite2011-2013. Alla delibera sono correlati 13 ordini del giorno ilsettimo dei quali e’ attualmente in discussione. Due i puntidella delibera piu’ contestati, non solo dall’opposizione maanche parte della maggioranza (Psi e Idv). Si tratta in particolare della cessione alla partecipata di 10

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34 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 26 - 07 - 2011

AGENZIE

milioni di azioni Iren e dell’eventuale ingresso di un partnerprivato nel magazzino di distribuzione dei farmaci, su cui ladelibera prevede l’avvio di un percorso di approfondimento che nevaluti le effettive ripercussioni sull’azienda. Secondol’assessore ai Progetti Speciali Mimmo Spadoni l’operazione “nonva nella direzione di rinunciare a Fcr, ma anzi a consolidarel’azienda e metterla in grado di sostenere nello stesso tempo ilmercato e il welfare della citta’”.