rassegna del 9-11-20'11

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 12 RAVENNA_______________________________________pag. 13 PARMA__________________________________________pag. 14 - 19 REGGIO E._______________________________________pag. 20 - 22 MODENA________________________________________pag. 23 - 25 PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 30 AGENZIE________________________________________pag. 31 - 35 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 09-11-2011

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rassegna del 9-11-20'11

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Page 1: rassegna del 9-11-20'11

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 9 - 12

RAVENNA_______________________________________pag. 13

PARMA__________________________________________pag. 14 - 19

REGGIO E._______________________________________pag. 20 - 22

MODENA________________________________________pag. 23 - 25

PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 30

AGENZIE________________________________________pag. 31 - 35

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 09-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 9-11-2011

•• 4 BOLOGNAPRIMOPIANO MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011

LETAPPE

In via Petroni i negozi dialimentari chiuderannoalle 18, i kebabbari e le

pizzerie da asportoalle 20, i localinotturnidalle 23all’una

Dopo i disagi riscontratidai residenti la notte diHalloween, il Comune hasospeso le deroghe agliorari che permettevano ailocali notturni dirimanere aperti fino alletre di mattina

LACITTÀCHECAMBIA

Strettaagli orari

«PEDONALIZZARE VIA PETRONI ÈUN’IDEA ASSURDALAVIA SI TRASFORMEREBBE INUN’OSTERIAACIELOAPERTO. UNASITUAZIONE INVIVIBILE»

«IN VIA PETRONI C’E’ UN’EMERGENZA SANITARIA:ALCUNE POLITICHE COMMERCIALI (PREZZI BASSI)FAVORISCONO L’ABUSODI ALCOL TRAMINORENNI»

UN MERCATO STRAORDINARIO della Piazzo-la ogni prima domenica del mese, da febbraio a no-vembre. (Nel periodo natalizio, dicembre e gennaio,si seguiranno altre cadenze). È una decisione, appro-vata ieri dalla giunta comunale, con la quale Palazzod’Accursio conta di incassare un doppio risultato.Da un lato, si punta a «creare un appuntamento fis-so, anche con l’obiettivo di renderlo appetibile ai tu-risti», spiega Nadia Monti, assessore al Commerciodi Palazzo d’Accursio. (Oggi il mercato straordina-rio — cioè al di fuori di venerdì e sabato, date canoni-che della Piazzola — non si tiene a cadenze fisse).Dall’altro si ‘liberano’ alcune date — quelle, appun-to, degli appuntamenti straordinari della Piazzola,oggi sparsi senza regolarità nel corso dell’anno, lacui «programmazione è lasciata alle associazioni deicommercianti» — per l’utilizzo di piazza VIII Ago-sto per eventi e spettacoli, come vuole il nuovo pro-getto di riqualificazione delle piazze voluto dall’am-ministrazione Merola. Così «si riescono a program-mare meglio eventuali eventi in piazza VIII Ago-sto», conferma la Monti.

SODDISFATTI gli ambulanti della Piazzola. «Ab-biamo proposto questa modalità e l’assessore Montisi è dimostrata d’accordo e pronta a recepirla», com-menta Anna Maria Beckers, segretario della Fiva, lafederazione dei venditori ambulanti che aderisceall’Ascom. Dare ai mercati straordinari una cadenzadomenicale fissa, tutti i mesi, «rende più agevole aibolognesi e ai turisti ricordare l’appuntamento conla Piazzola». Per gli operatori, partecipare ai mercatistraordinari non è un obbligo. «Ma noi garantiremola massima presenza», assicura la Beckers. Sicurache le defezioni, fra i circa 400 stand, non sarannomolte: «In tempi di crisi economica, avere delle op-portunità di lavoro in più fa comodo a tutti».Un plauso al Comune anche da Confesercenti. «Sia-mo d’accordo, è un impegno per dare un valore an-che turistico alla Piazzola», spiega Giacomo Bardi,coordinatore dell’Anva. «Speriamo che la misurapossa dare un buon esito».

Luca Orsi

Lederoghe

COMITATO ‘STOPALDEGRADO’ L’ALLARMEDIRIZZONERVOSTASERAALLE21, ALLESCUDERIE, PAOLOFERRERO,SEGRETARIOPRC, PARLERÀDI ‘UNIRELASINISTRAD’ALTERNATIVA,USCIREDALCAPITALISMO INCRISI’

ILNOSTROPORTALEVia Petroni pedonale: seid’accordo o no con laproposta della giunta? Di’ latua sul nostro sito

L’INIZIATIVA DOPO IL SUCCESSO DEL SETTEMBRE SCORSO, IL COMUNE CI RIPROVA: L’ANNUNCIO SARÀ DATO QUESTA MATTINA

Torna il T-day nel primo weekend del Motor show: a piedi il 3 e il 4A PALAZZO D’ACCURSIO

dicembre

L’APPUNTAMENTO

A DICEMBRE ritornano i‘T-days’, con la pedonalizzazionedel cuore del centro storico.Dopo il boom dellasperimentazione nel finesettimana del 17-18 settembre —con oltre 50mila persone a spassofra le vie Ugo Bassi, Rizzoli eIndipendenza libere da auto,moto e bus — il Comune ciriprova sabato e domenica 3 e 4dicembre, in concomitanza con ilprimo weekend del Motor show.Salvo sorprese, l’annuncio saràdato questa mattina da AndreaColombo, assessore alla Mobilità

del Comune, grande sponsor dei‘T-days’, che illustrerà tutti idettagli della due giorni. Questamattina, Colombo incontra leassociazioni di categoria dicommercianti e artigiani per fareil punto della situazione. «Siamopreoccupati. Ma andremo, percercare di capire che cos’ha inmente l’amministrazione»,commenta freddo GiancarloTonelli, direttore dell’Ascom.Che aggiunge: «Il nostro giudiziosui ‘T-days’ a dicembre è noto:siamo contrari».

A SETTEMBRE, nonostante ilgrande successo dellasperimentazione, l’Ascom frenò:«Non diamo per scontato chepossa andare sempre così bene»,ammonì Tonelli. Un acquazzone,la domenica, «ci fece capire comeil clima sia una variabile decisivaper la riuscita o il flop diiniziative simili». Da qui laproposta dell’Ascom al Comune:«Lavoriamo su un periodo chevada da maggio a settembre». Daqualche settimana fa, però, Comu-ne e Gl Events, la società cheorganizza e gestisce il Motor

Show (quest’anno dal 3 all’11dicembre) stavano valutando,proprio in concomitanza con lakermesse dei motori, il progettodi ‘T-days’ dedicati alla mobilitàelettrica. Altro pallino — insiemecon le pedonalizzazioni — di

Colombo e della giunta Merola.Le case automobilistiche cheproducono auto elettrichemetteranno a disposizione unparco auto da fare girare (e forse

provare) per le strade del centro.Nella T pedonalizzata — un po’come successo a settembre con lebiciclette a pedalata assistita —saranno allestiti stand dedicatialla mobilità elettrica e ai mezzioggi sul mercato.

I ‘T-DAYS’ potrebbero rivelarsidunque un’occasione dimarketing per i produttori. «Lemacchine elettriche costanoancora troppo e c’è bisogno di unintervento pubblico perpromuoverne l’utilizzo», avevaaffermato qualche giorno fa inun’intervista al Corriere diBologna Giada Michetti,amministratore delegato di Gl

Events. Fra le ipotesi circolate inquesti giorni c’era anche quella diun doppio ‘T-days’, che coprisse en-trambi i weekend del Motor Show.Molto difficile, però, che il Comu-ne forzi la mano ai commercianti,pronti a mettersi di traverso. A set-tembre, a parte i pubblici esercizi— pub, bar, trattorie e ristoranti —per tutti gli altri settori fu calmapiatta. I negozi, aperti anche ladomenica, rimasero vuoti. «Il 10 el’11 dicembre siamo già nelperiodo natalizio — spiega Tonelli— e non possiamo certopermetterci di chiudere il centroproprio in giorni importantissimiper il commercio».

l. o.

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

L’IDEA«Nel cuoredel centro storicoverrannoallestiti standdedicati allamobilità elettrica»

IN LINEAIl sindaco VirginioMerola e NadiaMonti, assessoreal Commercio

STORIAIl mercato della Piazzolaè una delle tradizioni più antichedella città. Ogni venerdìe sabato riuniscecirca 400 operatori

LA‘RICETTA’DIBERNARDINI

«Per vinceresul degradodue legnate

a chi sgarra»

di LUCA ORSI

NO A VIA PETRONI pedonaliz-zata. Il brusco stop alle ipotesi fil-trate in questi giorni dalla giuntaMerola, viene dall’Ascom: «La co-sa non è all’ordine del giorno», av-verte Enrico Postacchini, presi-dente dell’associazione commer-cianti di strada Maggiore. Il pro-getto di un intervento per limita-re il traffico in via Petroni — unastrada su cui il sindaco interverràcon un’ordinanza restrittiva sugliorari dei locali della movida not-turna — era stata avanzata primada Alberto Ronchi, assessore allaCultura, e confermata poi dallacollega Patrizia Gabellini (Urba-nistica).Postacchini — che venerdì ha in-contrato il sindaco e l’assessore alCommercio, Nadia Monti, per fa-re il punto sull’ordinanza sugliorari — chiude la porta a ogni ipo-tesi. «Sono probabilmente deside-rata dell’assessore Gabellini —commenta — perché nell’incon-tro non se ne è parlato». Il rischiodi una pedonalizzazione, sottoli-nea Postacchini a Radio Tau, «è fa-re di via Petroni un cortile, anco-ra più comodo per chi staziona».Non è, però, un no defintiivo. «Èun po’ prematuro», dice il presi-dente dell’Ascom. Prima «biso-gnerebbe ripensare la mobilità ditutta l’area e il marketing di quel-la via. Non si fa da un giorno all’al-tro». Una pedonalizzazione, com-menta ancora Postacchini, «vivesolo se le attività ci sono di gior-no», mentre «quella zona vive sol-tanto di notte». Perplessità anchein merito al pugno di ferro annun-ciato da Merola sugli orari, «prov-vedimento limite in una situazio-ne allo stremo; ma non dovrebbeessere quello il modo di agire».Il sindaco conferma la linea dellepedonalizzazioni («noi andiamoavanti»), ma non ha fretta. Comedire, via Petroni non è la priorità.«Le pedonalizzazioni seguono illoro iter — precisa — e non di di-scute di pedonalizzazioni strada

per strada». Anche per via Petro-ni «ci sarà una discussione all’in-terno del progetto delle pedonaliz-zazioni».

VA AVANTI, intanto, l’ordinan-za sugli orari. Un coprifuoco che,in via Petroni, impone chiusuraalle 18 per gli alimentari, alle 20per i kebab e alle 23 per i bar. Saràsottoposta alle associazioni dicommercianti e artigiani, «e con-tiamo di approvarla martedì». Me-rola non nasconde che «potrà su-bire dei cambiamenti». Ma, assi-cura, «siamo intenzionati a inter-venire con decisione sugli orari».Si fanno, intanto, le verifiche lega-li sulla compatibilità del provvedi-mento con la liberalizzazione diorari e licenze prevista, a partireda gennaio, dal governo.Il sindaco batte però il tasto dellalotta all’abuso delle dipendenzeda alcol, in particolare di minori.«Occorre che in città ci sia piùconsapevolezza da parte di tutti.

Abbiamo troppi quindici-sedicen-ni che vomitano». Luca RizzoNervo, assessore alla Sanità, parladi una vera e propria emergenzasanitaria: «Centinaia di giovani,molti minorenni, bevono, strabe-vono anche grazie a politiche com-merciali di alcuni esercenti che fa-voriscono l’uso di alcol. Non sipuò girare la testa. Giusto interve-nire con nettezza».Merola conferma anche il via libe-ra, anticipato al Carlino, dei comi-tati di gestione pubblico-privatidelle zone a rischio degrado, nonsolo quelle pedonalizzate. Si partecon piazza Verdi, ai primi di di-cembre. Obiettivo, «gestire la con-vivenza urbana e la vita notturnain questa città».

«Via Petroni pedonale?Così diventa un cortile»L’Ascom frena: «Quella strada vive solo di notte»

«In Piazzola di domenica:la prima di ogni mesemercato aperto alla città»L’assessore Monti: «Così attirerà più turisti»

IL People mover non è un ostacolo al Servizio ferroviario metro-politano. Lo assicura Marconi express, la società nata per metterein pista la monorotaia tra stazione ed aeroporto. «Serviranno 36mesi per realizzarla — spiega — a partire dal gennaio 2012». E aicritici ricorda che: «Il People mover è un’infrastruttura dedicataalla mobilità da e per l’aeroporto, e non è in alternativa allo svilup-po del Sfm. Le due opere rispondono a due esigenze e logichedifferenti». D’altro avviso l’architetto Fioretta Gualdi che con al-tri 64 firmatari in una lettera alla Gunta ‘smontano’ la monorota-ia. «Le navette del People mover sono troppo piccole, i passeggeriche pagano il biglietto a prezzo pieno saranno troppo pochi. I sol-di non basteranno e la soluzione più razionale resta l’Sfm».

La lettera:«Sfmmegliodel Peoplemover»Marconi express: «Due cose diverse»

IL DEGRADO in via Petroni c’è«24 ore su 24, anche quando nego-zi e bar sono chiusi. Lì è sempreun casino». Non solo per l’impat-to della movida notturna, dice Ma-nes Bernardini, capogruppo dellaLega nord in Comune, ma ancheper fenomeni di «micro-illegalità:da chi va in zona universitaria percomprare bici rubate, allo spac-cio, ai punkabbestia».Secondo il leghista, l’unica cosache resta da dire è che in quella zo-na «c’è un problema di ordinepubblico» che «non si risolve cre-ando il deserto», cioè pedonaliz-

zando via Petroni. «Ma vi pareche il problema siano le auto?»,domanda Bernardini, che duettaa Punto Radio con il collega diconsiglio regionale GianguidoNaldi, vendoliano di Sel.Naldi obietta: dove le auto sonostate tolte, come in via Moline,«la situazione è vivibile». Bernar-dini non è convinto. E rilancia:«A Barcellona fanno funzionarele ramblas, possibile che qui nonci riusciamo con via Petroni?».Forse perché, gli viene fatto nota-re, a Barcellona gli eccessi nonsono tollerati dalle forze dell’or-

dine.

IL LEGHISTA sintetizza: sechi non rispetta le regole sapessedi «prendere due legnate, vedraiche poi la città funziona bene».Mentre oggi «non si fa nulla perreprimere cose che sussistono, aprescindere dai locali». Naldi sal-ta sulla sedia: «Non è che sentirparlare di ‘due manganellate’ mipossa piacere, ma se vuol dire unisoluto intervento delle forzedell’ordine, sono d’accordo».Il problema del degrado, sottoli-nea Bernardini, può essere ricon-

ducibile alla presenza di certi ne-gozi. Ma «c’è un problema di or-dine pubblico, un bivacco che vaal di là dello studente e di chivuol vivere la notte. Bisogna in-tervenire in modo deciso e ragio-nato». Naldi conviene sul proble-ma di ordine pubblico, da affron-tare «con strumenti di ordinepubblico». Tra l’altro, in piazzaVerdi «staziona una forza di poli-zia» e «a 30 metri succede di tut-to... Servirebbe un uso razionaledi ciò che c’è». Agenti «come bel-le statuine — dice Bernardini—. Ma c’è chi gli dice di stare li».

POSTACCHINI«Le chiusure anticipatesono un provvedimento limitein una situazione allo stremo»

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 9-11-2011

••5BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011

LETAPPE

In via Petroni i negozi dialimentari chiuderannoalle 18, i kebabbari e le

pizzerie da asportoalle 20, i localinotturnidalle 23all’una

Dopo i disagi riscontratidai residenti la notte diHalloween, il Comune hasospeso le deroghe agliorari che permettevano ailocali notturni dirimanere aperti fino alletre di mattina

LACITTÀCHECAMBIA

Strettaagli orari

«PEDONALIZZARE VIA PETRONI ÈUN’IDEA ASSURDALAVIA SI TRASFORMEREBBE INUN’OSTERIAACIELOAPERTO. UNASITUAZIONE INVIVIBILE»

«INVIA PETRONI C’E’ UN’EMERGENZA SANITARIA:ALCUNEPOLITICHECOMMERCIALI (PREZZI BASSI)FAVORISCONO L’ABUSODI ALCOL TRAMINORENNI»

UN MERCATO STRAORDINARIO della Piazzo-la ogni prima domenica del mese, da febbraio a no-vembre. (Nel periodo natalizio, dicembre e gennaio,si seguiranno altre cadenze). È una decisione, appro-vata ieri dalla giunta comunale, con la quale Palazzod’Accursio conta di incassare un doppio risultato.Da un lato, si punta a «creare un appuntamento fis-so, anche con l’obiettivo di renderlo appetibile ai tu-risti», spiega Nadia Monti, assessore al Commerciodi Palazzo d’Accursio. (Oggi il mercato straordina-rio — cioè al di fuori di venerdì e sabato, date canoni-che della Piazzola — non si tiene a cadenze fisse).Dall’altro si ‘liberano’ alcune date — quelle, appun-to, degli appuntamenti straordinari della Piazzola,oggi sparsi senza regolarità nel corso dell’anno, lacui «programmazione è lasciata alle associazioni deicommercianti» — per l’utilizzo di piazza VIII Ago-sto per eventi e spettacoli, come vuole il nuovo pro-getto di riqualificazione delle piazze voluto dall’am-ministrazione Merola. Così «si riescono a program-mare meglio eventuali eventi in piazza VIII Ago-sto», conferma la Monti.

SODDISFATTI gli ambulanti della Piazzola. «Ab-biamo proposto questa modalità e l’assessore Montisi è dimostrata d’accordo e pronta a recepirla», com-menta Anna Maria Beckers, segretario della Fiva, lafederazione dei venditori ambulanti che aderisceall’Ascom. Dare ai mercati straordinari una cadenzadomenicale fissa, tutti i mesi, «rende più agevole aibolognesi e ai turisti ricordare l’appuntamento conla Piazzola». Per gli operatori, partecipare ai mercatistraordinari non è un obbligo. «Ma noi garantiremola massima presenza», assicura la Beckers. Sicurache le defezioni, fra i circa 400 stand, non sarannomolte: «In tempi di crisi economica, avere delle op-portunità di lavoro in più fa comodo a tutti».Un plauso al Comune anche da Confesercenti. «Sia-mo d’accordo, è un impegno per dare un valore an-che turistico alla Piazzola», spiega Giacomo Bardi,coordinatore dell’Anva. «Speriamo che la misurapossa dare un buon esito».

Luca Orsi

Lederoghe

COMITATO ‘STOPALDEGRADO’ L’ALLARMEDIRIZZONERVOSTASERAALLE21, ALLESCUDERIE, PAOLOFERRERO,SEGRETARIOPRC, PARLERÀDI ‘UNIRELASINISTRAD’ALTERNATIVA,USCIREDALCAPITALISMO INCRISI’

ILNOSTROPORTALEVia Petroni pedonale: seid’accordo o no con laproposta della giunta? Di’ latua sul nostro sito

L’INIZIATIVA DOPO IL SUCCESSO DEL SETTEMBRE SCORSO, IL COMUNE CI RIPROVA: L’ANNUNCIO SARÀ DATO QUESTA MATTINA

Torna il T-day nel primo weekend del Motor show: a piedi il 3 e il 4A PALAZZO D’ACCURSIO

dicembre

L’APPUNTAMENTO

A DICEMBRE ritornano i‘T-days’, con la pedonalizzazionedel cuore del centro storico.Dopo il boom dellasperimentazione nel finesettimana del 17-18 settembre —con oltre 50mila persone a spassofra le vie Ugo Bassi, Rizzoli eIndipendenza libere da auto,moto e bus — il Comune ciriprova sabato e domenica 3 e 4dicembre, in concomitanza con ilprimo weekend del Motor show.Salvo sorprese, l’annuncio saràdato questa mattina da AndreaColombo, assessore alla Mobilità

del Comune, grande sponsor dei‘T-days’, che illustrerà tutti idettagli della due giorni. Questamattina, Colombo incontra leassociazioni di categoria dicommercianti e artigiani per fareil punto della situazione. «Siamopreoccupati. Ma andremo, percercare di capire che cos’ha inmente l’amministrazione»,commenta freddo GiancarloTonelli, direttore dell’Ascom.Che aggiunge: «Il nostro giudiziosui ‘T-days’ a dicembre è noto:siamo contrari».

A SETTEMBRE, nonostante ilgrande successo dellasperimentazione, l’Ascom frenò:«Non diamo per scontato chepossa andare sempre così bene»,ammonì Tonelli. Un acquazzone,la domenica, «ci fece capire comeil clima sia una variabile decisivaper la riuscita o il flop diiniziative simili». Da qui laproposta dell’Ascom al Comune:«Lavoriamo su un periodo chevada da maggio a settembre». Daqualche settimana fa, però, Comu-ne e Gl Events, la società cheorganizza e gestisce il Motor

Show (quest’anno dal 3 all’11dicembre) stavano valutando,proprio in concomitanza con lakermesse dei motori, il progettodi ‘T-days’ dedicati alla mobilitàelettrica. Altro pallino — insiemecon le pedonalizzazioni — di

Colombo e della giunta Merola.Le case automobilistiche cheproducono auto elettrichemetteranno a disposizione unparco auto da fare girare (e forse

provare) per le strade del centro.Nella T pedonalizzata — un po’come successo a settembre con lebiciclette a pedalata assistita —saranno allestiti stand dedicatialla mobilità elettrica e ai mezzioggi sul mercato.

I ‘T-DAYS’ potrebbero rivelarsidunque un’occasione dimarketing per i produttori. «Lemacchine elettriche costanoancora troppo e c’è bisogno di unintervento pubblico perpromuoverne l’utilizzo», avevaaffermato qualche giorno fa inun’intervista al Corriere diBologna Giada Michetti,amministratore delegato di Gl

Events. Fra le ipotesi circolate inquesti giorni c’era anche quella diun doppio ‘T-days’, che coprisse en-trambi i weekend del Motor Show.Molto difficile, però, che il Comu-ne forzi la mano ai commercianti,pronti a mettersi di traverso. A set-tembre, a parte i pubblici esercizi— pub, bar, trattorie e ristoranti —per tutti gli altri settori fu calmapiatta. I negozi, aperti anche ladomenica, rimasero vuoti. «Il 10 el’11 dicembre siamo già nelperiodo natalizio — spiega Tonelli— e non possiamo certopermetterci di chiudere il centroproprio in giorni importantissimiper il commercio».

l. o.

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

L’IDEA«Nel cuore del centro storicoverrannoallestiti standdedicati allamobilità elettrica»

IN LINEAIl sindaco VirginioMerola e NadiaMonti, assessoreal Commercio

STORIAIl mercato della Piazzolaè una delle tradizioni più antichedella città. Ogni venerdìe sabato riuniscecirca 400 operatori

LA‘RICETTA’DIBERNARDINI

«Per vinceresul degradodue legnate

a chi sgarra»

di LUCA ORSI

NO A VIA PETRONI pedonaliz-zata. Il brusco stop alle ipotesi fil-trate in questi giorni dalla giuntaMerola, viene dall’Ascom: «La co-sa non è all’ordine del giorno», av-verte Enrico Postacchini, presi-dente dell’associazione commer-cianti di strada Maggiore. Il pro-getto di un intervento per limita-re il traffico in via Petroni — unastrada su cui il sindaco interverràcon un’ordinanza restrittiva sugliorari dei locali della movida not-turna — era stata avanzata primada Alberto Ronchi, assessore allaCultura, e confermata poi dallacollega Patrizia Gabellini (Urba-nistica).Postacchini — che venerdì ha in-contrato il sindaco e l’assessore alCommercio, Nadia Monti, per fa-re il punto sull’ordinanza sugliorari — chiude la porta a ogni ipo-tesi. «Sono probabilmente deside-rata dell’assessore Gabellini —commenta — perché nell’incon-tro non se ne è parlato». Il rischiodi una pedonalizzazione, sottoli-nea Postacchini a Radio Tau, «è fa-re di via Petroni un cortile, anco-ra più comodo per chi staziona».Non è, però, un no defintiivo. «Èun po’ prematuro», dice il presi-dente dell’Ascom. Prima «biso-gnerebbe ripensare la mobilità ditutta l’area e il marketing di quel-la via. Non si fa da un giorno all’al-tro». Una pedonalizzazione, com-menta ancora Postacchini, «vivesolo se le attività ci sono di gior-no», mentre «quella zona vive sol-tanto di notte». Perplessità anchein merito al pugno di ferro annun-ciato da Merola sugli orari, «prov-vedimento limite in una situazio-ne allo stremo; ma non dovrebbeessere quello il modo di agire».Il sindaco conferma la linea dellepedonalizzazioni («noi andiamoavanti»), ma non ha fretta. Comedire, via Petroni non è la priorità.«Le pedonalizzazioni seguono illoro iter — precisa — e non di di-scute di pedonalizzazioni strada

per strada». Anche per via Petro-ni «ci sarà una discussione all’in-terno del progetto delle pedonaliz-zazioni».

VA AVANTI, intanto, l’ordinan-za sugli orari. Un coprifuoco che,in via Petroni, impone chiusuraalle 18 per gli alimentari, alle 20per i kebab e alle 23 per i bar. Saràsottoposta alle associazioni dicommercianti e artigiani, «e con-tiamo di approvarla martedì». Me-rola non nasconde che «potrà su-bire dei cambiamenti». Ma, assi-cura, «siamo intenzionati a inter-venire con decisione sugli orari».Si fanno, intanto, le verifiche lega-li sulla compatibilità del provvedi-mento con la liberalizzazione diorari e licenze prevista, a partireda gennaio, dal governo.Il sindaco batte però il tasto dellalotta all’abuso delle dipendenzeda alcol, in particolare di minori.«Occorre che in città ci sia piùconsapevolezza da parte di tutti.

Abbiamo troppi quindici-sedicen-ni che vomitano». Luca RizzoNervo, assessore alla Sanità, parladi una vera e propria emergenzasanitaria: «Centinaia di giovani,molti minorenni, bevono, strabe-vono anche grazie a politiche com-merciali di alcuni esercenti che fa-voriscono l’uso di alcol. Non sipuò girare la testa. Giusto interve-nire con nettezza».Merola conferma anche il via libe-ra, anticipato al Carlino, dei comi-tati di gestione pubblico-privatidelle zone a rischio degrado, nonsolo quelle pedonalizzate. Si partecon piazza Verdi, ai primi di di-cembre. Obiettivo, «gestire la con-vivenza urbana e la vita notturnain questa città».

«Via Petroni pedonale?Così diventa un cortile»L’Ascom frena: «Quella strada vive solo di notte»

«In Piazzola di domenica:la prima di ogni mesemercato aperto alla città»L’assessore Monti: «Così attirerà più turisti»

IL People mover non è un ostacolo al Servizio ferroviario metro-politano. Lo assicura Marconi express, la società nata per metterein pista la monorotaia tra stazione ed aeroporto. «Serviranno 36mesi per realizzarla — spiega — a partire dal gennaio 2012». E aicritici ricorda che: «Il People mover è un’infrastruttura dedicataalla mobilità da e per l’aeroporto, e non è in alternativa allo svilup-po del Sfm. Le due opere rispondono a due esigenze e logichedifferenti». D’altro avviso l’architetto Fioretta Gualdi che con al-tri 64 firmatari in una lettera alla Gunta ‘smontano’ la monorota-ia. «Le navette del People mover sono troppo piccole, i passeggeriche pagano il biglietto a prezzo pieno saranno troppo pochi. I sol-di non basteranno e la soluzione più razionale resta l’Sfm».

La lettera:«Sfmmegliodel Peoplemover»Marconi express: «Due cose diverse»

IL DEGRADO in via Petroni c’è«24 ore su 24, anche quando nego-zi e bar sono chiusi. Lì è sempreun casino». Non solo per l’impat-to della movida notturna, dice Ma-nes Bernardini, capogruppo dellaLega nord in Comune, ma ancheper fenomeni di «micro-illegalità:da chi va in zona universitaria percomprare bici rubate, allo spac-cio, ai punkabbestia».Secondo il leghista, l’unica cosache resta da dire è che in quella zo-na «c’è un problema di ordinepubblico» che «non si risolve cre-ando il deserto», cioè pedonaliz-

zando via Petroni. «Ma vi pareche il problema siano le auto?»,domanda Bernardini, che duettaa Punto Radio con il collega diconsiglio regionale GianguidoNaldi, vendoliano di Sel.Naldi obietta: dove le auto sonostate tolte, come in via Moline,«la situazione è vivibile». Bernar-dini non è convinto. E rilancia:«A Barcellona fanno funzionarele ramblas, possibile che qui nonci riusciamo con via Petroni?».Forse perché, gli viene fatto nota-re, a Barcellona gli eccessi nonsono tollerati dalle forze dell’or-

dine.

IL LEGHISTA sintetizza: sechi non rispetta le regole sapessedi «prendere due legnate, vedraiche poi la città funziona bene».Mentre oggi «non si fa nulla perreprimere cose che sussistono, aprescindere dai locali». Naldi sal-ta sulla sedia: «Non è che sentirparlare di ‘due manganellate’ mipossa piacere, ma se vuol dire unisoluto intervento delle forzedell’ordine, sono d’accordo».Il problema del degrado, sottoli-nea Bernardini, può essere ricon-

ducibile alla presenza di certi ne-gozi. Ma «c’è un problema di or-dine pubblico, un bivacco che vaal di là dello studente e di chivuol vivere la notte. Bisogna in-tervenire in modo deciso e ragio-nato». Naldi conviene sul proble-ma di ordine pubblico, da affron-tare «con strumenti di ordinepubblico». Tra l’altro, in piazzaVerdi «staziona una forza di poli-zia» e «a 30 metri succede di tut-to... Servirebbe un uso razionaledi ciò che c’è». Agenti «come bel-le statuine — dice Bernardini—. Ma c’è chi gli dice di stare li».

POSTACCHINI«Le chiusure anticipatesonoun provvedimento limitein una situazione allo stremo»

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 9-11-2011

I passaggi della svolta

Un piano più softma per tutto il centro

La proposta dellacampagna elettorale

L’esperienza dei T daysnei weekend

Il Comune rinuncia alla pedonalizza-zione integrale da piazza Nettuno apiazza Aldrovandi come annunciato incampagna elettorale. Al suo posto og-gi gli assessori alla Mobilità, AndreaColombo, al marketing urbano MatteoLepore e al Commercio, Nadia Montipresenteranno un piano di pedonalitàche allarga il perimetro interessato ar-rivando a coincidere nei fatti con l’inte-ro centro storico. Ci vorrà un po’ di pa-zienza perché la carenza di risorse e imolti altri fronti aperti richiederannoun percorso lungo ma oggi verrannoindicati tutti gli interventi con a fiancole date di realizzazione.

La differenza tra i due piani è sostan-ziale: il progetto di pedonalizzazioneintegrale, quella in cui passano solo pe-doni e biciclette sul modello sperimen-tato con i T days, viene abbandonataperché le verifiche tecniche hanno por-tato alla conclusione che è di difficilerealizzazione. In compenso però sipunta su un piano di pedonalità moltopiù vasto. Il termine non è il massimodella chiarezza ma sta ad indicare uninsieme di interventi per ridurre il traf-fico privato: alcune zone verranno pe-donalizzate, in altre saranno scelte mo-dalità più soft. In alcune aree passeran-no gli autobus e i residenti potrannofare alcuni percorsi, in altre ancora po-tranno passare solo i mezzi pubblici,mentre altre zone resteranno solo a

traffico limitato. Qualcuno già immagi-nava di dover comunque far passare imezzi pubblici anche nella zona pedo-nalizzata, ma il cambio è comunque ra-dicale: non si prevede più un’area cen-trale senza macchine e intorno tuttocome prima, ma si prevede un pianosull’intero centro storico ma più gra-duale. A correggere l’impostazione ori-ginaria del piano è stata l’assessore al-l’Urbanistica Patrizia Gabellini. Alcune

settimane fa in un’intervista al Corrie-re aveva spiegato: «Creare delle zoneisolate che diventino dei salottini sepa-rati da tutto il resto non va bene e nonè nelle nostre intenzioni: non si puòchiudere la T e basta, un altro pezzo ebasta». La novità è che quella che eraun’indicazione dell’assessore è diven-tato l’indirizzo generale della giunta edel sindaco Merola.

Nella conferenza stampa di oggi ver-

rà poi dato l’annuncio del secondoesperimento dei T days (la pedonaliz-zazione integrale di via Rizzoli, viaUgo Bassi e via Indipendenza) che ver-rà realizzato il 3 e il 4 dicembre in occa-sione dello svolgimento del Motorshow. La notizia, anticipata dal nostrogiornale la scorsa settimana, aveva col-to di sorpresa i commercianti che sa-ranno convocati a Palazzo d’Accursioquesta mattina. A richiedere a sorpre-

sa di fare la pedonalizzazione in quelperiodo era stata Gl Events, la societàche organizza la rassegna motoristica.Il Comune di Bologna potrà sfruttarel’eccezionale veicolo di comunicazio-ne rappresentato dal Motor show,mentre le case automobilistiche forni-ranno i loro veicoli elettrici in prova.

Olivio [email protected]

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Alcune aree resteranno accessibili a residenti e bus. Il 3-4 dicembre i T days

Ha detto

E Burgin:«Senza autol’inquinamentoresta identico»

CentroMobilità e sicurezza

Le pedonalizzazioniseguono il loro iter,non se ne puòdiscutere stradaper strada. Ci saràuna discussioneall’interno delprogetto generale

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Il retroscena Il sindaco ha invitato i suoi a evitare pasticci comunicativi come su via Petroni. Sel: «La giunta ha discusso e dato l’ok»

Pedonalizzazione totale già archiviataIn centro più zone chiuse, ma a metà

Si è deciso un cambiodi rotta. No ad unapedonalizzazione seccadi una zona centrale,ma interventidiversificati su tuttoil centro storicoallo scopo di favorire unpercorso di pedonalità.Ci saranno verepedonalizzazioni,zone dove passerannoi bus e i residenti

Dalla Provincia

Pedonalizzazione dapiazza Nettuno a piazzaAldrovandi. L’ideaera quella di dare il vialibera ad una vasta areapedonale mentre nonerano previsti intervential di fuori di questa.La proposta era quella direalizzare una vera areapedonale anche se eraemersa la possibilitàdi far passare gli autobus

Il Comune di Bolognaoggi presenteràla seconda edizionedei T days che sisvolgerannoin occasione del MotorShow il prossimo3 e 4 dicembre.La manifestazioneprevede la chiusuratotale di viaIndipendenza, viaRizzoli e via Ugo Bassi

«Le pedonalizzazioni seguono il loroiter, non se ne può discutere strada perstrada. Ci sarà una discussione all’inter-no del progetto generale». Il sindacoMerola ha usato queste parole per boc-ciare le esternazioni degli assessori allaCultura, Alberto Ronchi e all’Urbanisti-ca, Patrizia Gabellini che nei giorni scor-si avevano auspicato la pedonalizzazio-ne di via Petroni, in un momento in cuiil dibattito era già molto acceso a causadella decisione dell’amministrazione dirivedere gli orari di chiusura degli eser-centi della via.Poco prima, nel corso della lunghissi-

ma riunione di giunta, Merola aveva ri-petuto gli stessi concetti agli assessoriinvitando dunque tutti ad evitare fughein avanti e a parlare con una voce sola.Soprattutto il primo cittadino ha invita-

to tutti a non parlare più di pedonalizza-zioni integrali vista la volontà dell’am-ministrazione comunale di proseguiresu un’altra strada. Insomma un richia-mo netto al suo equipaggio ad evitarepasticci comunicativi come quello che èstato fatto sul tema di via Petroni. «Me-rola ci ha spiegato come si intende pro-cedere— ha spiegato ieri l’assessore co-munale alla Cultura, Alberto Ronchi —e c’è l’unanimità di tutta la giunta».Per Gabellini il tema è chiarissimo e

probabilmente quando ha parlato di pe-donalizzazione di via Petroni è solo in-corsa in un piccolo incidente comunica-tivo. Proprio via Petroni sarà molto pro-babilmente una delle vie dedicate allapedonalizzazione soft con la possibilitàdi far circolare autobus e residenti.Anche l’assessore comunale alla Ca-

sa ed esponente di Sel, Riccardo Mala-goli, ha condiviso la svolta della giun-ta: «La giunta ha discusso e poi ha da-to l’ok a questo piano che verrà presen-tato in conferenza stampa. Per noi cisono diverse cose interessanti: non vo-levamo fare una pedonalizzazione daintegralisti islamici, ma realizzare unavera svolta ecologica cum grano salis.Non avrebbe senso togliere gli auto-bus dalla T ma se possono passare solofilobus o autobus elettrici allora va be-ne lo stesso».Tra gli interventi annunciati per do-

po l’estate sulla mobilità c’era ancheuna stretta sui pass per il centro storicoma per quella bisognerà pazientare an-cora un po’.

O. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Merola striglia gli assessori: tenere un’unica linea

In arrivo I T days ebbero grande successo

2Le pedonalizzazioni?«Belle dal punto di vistadella qualità urbana, mal’aria resta quella».Parola di EmanueleBurgin, assessoreall’Ambiente dellaProvincia di Bologna.Anzi, «se anche domanibloccassimo tutto iltraffico — affermaBurgin — noncambierebbe niente» dalpunto di vistadell’inquinamentoatmosferico. In base aidati delle centraline dirilevamento, Bologna hasuperato il numero digiornate di sforamentodei livelli delle polverisottili consentito dallenormative europee.«Siamo a quota 40, nonmi entusiasmo manemmeno mi sorprendo— commenta Burgin —l’anno scorso siamoarrivati a 58, vediamocosa succede da qui afine anno». Detto questo,«continuo a dire chel’inquinamentoatmosferico stacambiando», aggiungel’assessore di PalazzoMalvezzi, quindi«dobbiamo spostaresempre di piùl’attenzione dai tubi discappamento del centrostorico a tutte lecombustioni cheproducono polveri maanche ozono e ossidi diazoto, che oggi sono ilvero problema. Quindi ètutto il sistemaenergetico che vacoinvolto».

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Urbanistica L’assessore Patrizia Gabellini

2 Primo Piano Mercoledì 9 Novembre 2011 Corriere di BolognaBO

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 9-11-2011

Chiusura posticipata Ok al gestore, lo stesso del bar La Linea e della Scuderia

Confesercenti: «I pub chiudano più tardi»Lamano tesa agli esercenti c’è

senza dubbi. Ma in via Petroninon potrà restare tutto come pri-ma. «L’ordinanza degli orari puòavere cambiamenti — ha dettoieri il sindaco Virginio Merola—, ma è chiaro però che siamointenzionati a intervenire con de-cisione sul regime degli orari».Insomma, il sindaco, che ieri ingiunta ha presentato la stessabozza di ordinanza proposta lasettimana scorsa agli esercenti,sembra pronto a rivedere entromartedì prossimo il testo cheprevede la chiusura alle 18 pergli alimentari, alle 20 per i kebabe alle 23 per i bar e i locali nottur-ni. E presumibilmente il ritocco

prevederà il prolungamento dal-le 18 alle 20 per gli alimentari edalle 23 all’1 per i pub. Tuttemosse, comunque, che il sinda-co promette di discutere, oltreche con gli esercenti, anche conil prefetto Angelo Tranfaglia. Al-l’amministrazione restano peròle ultime verifiche legali sullacompatibilità del provvedimen-to con la liberalizzazione degliorari prevista a livello nazionale.

Sulla pedonalizzazione ipotizza-ta l’altro giorno dagli assessoriRonchi e Gabanelli, invece, ieri ilsindaco ha dato il suo stop: «Lepedonalizzazioni seguono il loroiter, non se ne discute strada perstrada».

Ma il sindaco invita piuttostoa riflettere su un fenomeno spe-cifico: l’abuso di alcol, specie daparte dei minori. «Per via Petro-ni — dice Merola — mi colpisce

l’abuso di alcol: in città serve piùconsapevolezza da parte di tutti.È un tema generale su cui occor-re intervenire indipendentemen-te da come uno la pensa sulla vi-ta notturna: abbiamo troppi15-16enni che vomitano». Unavera e propria emergenza sanita-ria sottolineata anche dall’asses-sore alla Sanità Luca Rizzo Ner-vo. «In via Petroni—dice l’asses-sore— c’è un problema eminen-temente sanitario: centinaia digiovani, molti minorenni, bevo-no, strabevono anche grazie a po-litiche commerciali di alcuniesercenti che favoriscono uso dialcol. È un’emergenza di quellavia da cui deriva il resto: è giustointervenire con nettezza».

Gli esercenti e i commerciantiandranno al tavolo con le loroproposte. E le posizioni delledue associazioni di categoria perora restano piuttosto distanti.Perché Confesercenti non senteragioni: «I pub — dice il presi-dente Sergio Ferrari — devonopoter chiudere tutti i giorni all’1e alle 3 nel fine settimana, men-tre i negozi di alimentari alle 20.I kebabbari vanno invece valuta-ti caso per caso». Però ecco l’of-ferta all’amministrazione: «Gliesercenti si impegneranno a evi-tare assembramenti davanti ai lo-cali, procurandosi magari dei bo-dy guard per l’esterno».

Con il Comune è più morbidal’Ascom, soprattutto sui pub. «Inegozi di alimentari— dice il di-rettore Giancarlo Tonelli — de-vono essere portati dalle 18 alle20 e alle 20 possono restare i ke-babbari, ma sui pubblici eserciziper ora non si può andare oltrel’1 di notte». E anche in questocaso per i commercianti servonodei distinguo. «In questo mo-mento in cui la situazione va ri-portata alla normalità — conti-nua Tonelli — deve essere con-cessa l’apertura all’1 solo per i lo-cali che non hanno mai avutosanzioni, mentre gli altri casivanno affrontati individualmen-te. Comunque assicuriamo al sin-daco il nostro impegno per evita-re l’abuso di alcol da parte deiminori».

Intanto il sindaco, sulla sciadell’idea riproposta l’altro gior-no da Ascom, lancia la creazionedi comitati di gestione delle zo-ne a rischio degrado, «una riedi-zione moderna — spiega — del-le associazioni pro loco». In pra-tica: «Commercianti, residenti,associazioni e uffici del Comuneverranno chiamati zona per zo-na per gestire la convivenza ur-bana e la vita notturna in città».Il modello verrà studiato in se-guito a un summit di maggioran-za, per poi vedere la sua primaapplicazione da dicembre in piaz-za Verdi.

Daniela [email protected]

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Lo scivolonedi Bernardini:«Megliodue legnate»

In venti metri possono cambiare mol-te cose. Politiche amministrative inclu-se. E così, mentre da un lato di piazzaVerdi l’amministrazioneMerola si prepa-ra a spegnere con il coprifuoco la vitanotturna di via Petroni, dall’altro latodella piazza concede una deroga straordi-naria per i dehors de La Gazzetta. Il nuo-vo locale di Renato Lideo, storico pro-prietario del Bar La Linea e gestore dellaScuderia, nel fine settimana potrà ospita-re i clienti nei tavoli all’esterno fino alledue di notte, con buona pace degli eser-cizi commerciali costretti alla serrata apochi passi di distanza.Il via libera alla chiusura posticipata

per i gazebo del nuovo locale all’angolotra via Zamboni e largo Respighi è arriva-to due giorni fa, proprio mentre a Palazzod’Accursio si discuteva della nuova ordi-nanza per via Petroni. Si tratta di una de-terminazione dell’area Vivibilità Urbana,firmata dal capo area Romano Mignani,ex comandante della polizia municipale.Il regolamento vigente fissa all’una lachiusura dei dehors e a mezzanotte l’ulti-ma somministrazione di bevande o ali-menti a chi siede nei gazebo esterni. Nelcaso del nuovo locale nato dalle ceneri del-lo storico Bar del Teatro, Palazzo d’Accur-sio ha voluto fare un’eccezione. Sottoline-ando che l’esercizio, che ha già il permes-so per abbassare le serrande alle tre di not-

te, «è situato all’interno del perimetro delprogetto di valorizzazione commercialedi piazza Verdi e dintorni approvato nel2007». I clienti de La Gazzetta potrannodunque da subito sostare nei dehors il ve-nerdì e il sabato notte fino alle due, ordi-nando da bere fino all’una e trenta.Una bella apertura, rispetto alla serrata

che sta per abbattersi sui vicini locali divia Petroni, per cui si ipotizza una chiusu-ra anticipata alle 23. Lideo, però, non vuo-le sentir parlare di corsie preferenziali.«Non sono né fortunato, né privilegiato,rispetto ad altri esercenti ho sempre fattouna politica diversa e penso di aver contri-

buito non poco a risolvere i problemi dipiazza Verdi con la gestione della Scude-ria», ricorda l’imprenditore, che nell’esta-te 2010 riempì con i tavolini del suo loca-le la piazza, fino ad allora era rimasta ab-bandonata a se stessa. «La qualità dell’of-ferta paga, in questa zona c’è chi lavorabene e chi no», insiste Lideo, che trovaquasi stretta la deroga ai dehors per il so-lo weekend. «L’avevo chiesta per tutta lasettimana, ma capisco la scelta visto chesi sta lavorando su questa zona».

Francesco [email protected]

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Il via libera

Aperture straordinarie, ma più ordinate. Lebancarelle occuperanno piazza VIII Agosto ogniprima domenica del mese, da febbraio fino anovembre 2012. Palazzo d’Accursio ha approvatoieri il nuovo calendario per il mercato: «Per darepiù regolarità alle aperture straordinarie — haspiegato l’assessore alle attività produttive NadiaMonti —. Per venire incontro alle esigenze deicommercianti e per programmare meglio leiniziative che in futuro potrebbero occupare lapiazza. Prima le aperture straordinarie non eranoregolate con puntualità». Adesso invece diventeràun appuntamento fisso, che, provato in viasperimentale per nove mesi del 2012, potrebbediventare la regola. «Anche per farne un piccolorichiamo per i turisti», ha continuato Monti.

Rimarranno leaperturestraordinarie giàdecise per ledomeniche dellefestività natalizie(già dall’inizio didicembre). Perl’assessore questo siinquadra «nelpercorso diriqualificazione dellaPiazzola». Giàavviato con l’accordosulla pulizia dellapiazza dopo ilmercato: adesso icommercianti hannoa disposizione

sacchetti per la raccolta differenziata, da lasciarenel «parcheggio» dove saranno raccolti da Hera.«Adesso partirà una campagna disensibilizzazione per il rispetto per gli orari,mentre stiamo lavorando anche allariqualificazione merceologica». «Le aperture delladomenica vengono incontro a una nostrarichiesta — ha detto Anna Maria Bekers,rappresentante degli Ambulanti dell’Ascom—.Siamo aperti ai progetti di riqualificazione delmercato. Anzi, siamo noi per primi a chiedere piùcontrolli, sulle licenze e sulla correttezza deicomportamenti. Abbiamo sollecitato il Comuneper verifiche più puntuali, che adesso non semprevengono fatte».

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni primo festivo del mese

L’altro fronte Il primo cittadino risponde all’opposizione: «Troppa attenzione all’ordine pubblico, ma è emergenza strade»

Piano sicurezza

Sicurezza e degrado

In piazza Verdi scatta la prima derogaDehors della Gazzetta aperti fino alle 2

Mercato Aperto la domenica

La Piazzola apreanche di domenica

«Gli incidenti peggio della microcriminalità»

Sono state già speditein Prefetturale bozzeper rinnovare il patto

Via Petroni, si trattaMano tesa dal sindaco:«Orari più flessibili»

quando furono sperimentati lo scorso settembre. Saranno ripetuti a dicembre

Deroga straordinariaper i dehors de

La Gazzetta, il nuovolocale di Renato Lideo,

storico proprietariodel Bar La Linea

e gestore della vicinaScuderia. Che nel fine

settimana potràospitare i propri clienti

nei tavoli all’esternodel locale all’angolo

tra via Zambonie Largo Respighi fino

alle due di notte

Il degrado in via Petroni«c’è 24 ore su 24, anchequando negozi e bar sonochiusi, non solo perl’impatto della movida maanche per vari fenomenidi micro-illegalità». Fattol’elenco, per ilcapogruppo della LegaNord in Comune, ManesBernardini, l’unica cosache resta da dire è che inquella zona «c’è unproblema di ordinepubblico che non sirisolve creando ildeserto». Quindi la«ricetta»: «Se chi nonrispetta le regole sapesseche con il suocomportamento prendedue legnate, vedrai chepoi la città funziona...». Eil consigliere regionale diSel, Gianguido Naldi, cheduetta con lui a PuntoRadio, ribatte: «Sentirparlare di "duemanganellate" non mipiace, ma serve unrisoluto intervento delleforze dell’ordine».

Microcriminalità, spaccio eschiamazzi notturni non sonoin cima alle preoccupazioni diPalazzo d’Accursio. «Se abbia-mo un’emergenza in questa cit-tà è il numero di morti e feritinegli incidenti stradali, è no-stra responsabilità dirlo perchéci deve essere una priorità». Ilsindaco Virginio Merola ridise-gna i contorni dell’allarme sicu-rezza sotto le Due Torri. Sottoli-neando ancora una volta che alComune e alla polizia munici-pale tocca occuparsi di «sicu-rezza urbana e non di ordinepubblico, perché Bologna nonha bisogno di sceriffi».Chiamato a parlare di sicu-

rezza in commissione dai consi-

glieri dell’opposizione, il pri-mo cittadino apre un nuovofronte di lavoro per Palazzod’Accursio. «C’è troppa atten-zione all’ordine pubblico e allapercezione di insicurezza gene-rale, ma a noi tocca dire che inquesta città si muore ancoratroppo sulle strade». Eppure, la-menta Merola, di tutto ciò a Pa-lazzo d’Accursio si parla poco.

«Io mi chiedo se stiamo facen-do tutto quello che possiamo»,insiste il sindaco, che promettemaggiore impegno su questofronte. Così come su altri duetemi sollevati in mattinata altermine della riunione di giun-ta: l’abuso di alcol tra minoren-ni e il ripristino del senso civi-co con «politiche di cittadinan-za attiva». Su quest’ultimo pun-to lavorerà ciò che resta delvecchio ufficio Sicurezza cheverrà diviso in due: una partein capo allo staff del sindaco el’altra nel coordinamento deiquartieri. Nelle prossime setti-mane, inoltre, arriverà «un pia-no contro le discariche abusi-ve». Mentre sono state già spe-

dite in Prefettura «le bozze perrinnovare il patto per la sicu-rezza — aggiunge Merola — ea breve dovremmo avere la ver-sione finale».Le opposizioni, che avevano

interrogato il sindaco su frontimolto specifici, restano però in-soddisfatte. «Presenterò ventirichieste di udienza conosciti-va, visto che non ci ha rispo-sto», dice il berlusconianoMar-co Lisei, mentre la leghista Lu-cia Borgonzoni sfida la maggio-ranza in aula: «Presenterò unordine del giorno contro il con-sumo di alcol tra minori, vedia-mo se lo votano».

F. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Merola pronto a rivedere l’ordinanza. E accusa: «Troppi minori abusano dell’alcol»

PROVINCIA DI BOLOGNASi comunica che l’Amministrazione Provin-ciale di Bologna ha adottato, con delibera delConsiglio n. 52 del 24 ottobre 2011, la Va-riante non sostanziale al vigente Piano Terri-toriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).Il Piano è depositato, ai sensi degli artt. 27bis, comma 3 e 27, comma 5, L.R. 20/2000,presso le sedi della Provincia (Ufficio Ammi-nistrativo Pianificazione Territoriale), dellaRegione, delle Province contermini, dei Co-muni, delle Comunità Montane e degli Enti digestione delle aree naturali protette, pertrenta giorni a decorrere dal 9 novembre2011, data di pubblicazione sul BURER del-l’avviso di avvenuta adozione, durante i qualichiunque potrà prenderne visione. Entro il 9dicembre 2011, scadenza del termine di de-posito, potranno formulare osservazioni isoggetti interessati, secondo quanto dispo-sto dagli artt. 27 bis, comma 3 e 27, comma6, L.R. 20/2000.

Il Responsabile del ProcedimentoIng. Giuseppe Petrucci

3Primo PianoCorriere di Bologna Mercoledì 9 Novembre 2011

BO

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 9-11-2011

BOLOGNA

CRONACA� V

@MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011

la Repubblica

I PROBLEMI DELLA CITTÀ PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.ascom.bo.it

Pedonalizzazioni, la giunta presenta il pianoIl sindaco corregge l’assessore Colombo: “Nessun rinvio”. Nuovi T-Days per il Motor Show«NESSUN rinvio sul piano dellepedonalizzazioni». Il sindacoVirginio Merola lo chiarisce altermine della giunta, davanti al-l’assessore al Traffico Andrea Co-lombo, che solo pochi giorni faaveva glissato sul via ai tavoli perimpostare il mega progetto di so-la pedonale da piazza Aldrovandia palazzo Re Enzo, spiegando che«non se n’è parlato per ora, per-

ché la priorità va alle infrastruttu-re». Avanti tutta invece, a partireda oggi, quando lo stesso Colom-bo presenterà i nuovi T-Days peril 3-4 dicembre, in contempora-nea con il Motorshow, e avvieràpure l’iter di partecipazione sullapedonalizzazione di parte delcentro storico. L’accelerazionearriva dopo una lunga seduta digiunta, in cui tra l’altro si è di-

scusso sull’opportunità di limi-tare le “esternazioni” (a voce o suFacebook) per evitare di dare an-nunci spot che risultino poi fuor-vianti per i cittadini. Il riferimen-to è soprattutto alle ipotesi di pe-donalizzazione di via Petroni,lanciate da alcuni assessori. Ma lagiunta è corsa ai ripari anche sul-le polemiche innescate da Co-lombo sul rinvio del percorso di

partecipazione sulla pedonaliz-zazione di piazza Aldrovandi-ReEnzo lanciato in campagna elet-torale. «Stiamo andando avantisu quello che abbiamo detto nelprogramma — assicura il sinda-co per smorzare le polemiche de-gli ambientalisti e di Sel — Il no-stro obiettivo è aprire il centrostorico ai pedoni e alle biciclette.Lo faremo con modalità parteci-

pata e non abbiamo intenzionedi rinviare, è solo che ogni giornoc’è una nuova urgenza. A breve —conclude — si avvierà l’iter per ilpiano di pedonalizzazioni, chesarà di diversi tipi, integrale o conpassaggio dei mezzi pubblici,strada per strada». Colombo neparlerà oggi alla presentazionedei T-Days, che dovrebbero esse-re confermati per il 3-4 dicembre.

E mentre ieri in Piazza Maggioresono partiti gli allestimenti per ilCioccoshow, arriva dall’assesso-re provinciale all’AmbienteEmanuele Burgin una brusca fre-nata sugli stop alle auto: «Pedo-nalizzare? Migliora la qualità ur-bana, ma non risolve il problemadello smog».

(s. b.)

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In Regione

Il Pd brindaalla crisi

del governoPROSECCO e brindisialla buvette dell’As-semblea legislativadell’Emilia Romagnadopo l’approvazionedel rendiconto 2010 al-la Camera con soli 308voti, meno di quelli cheil governo contava diavere sulla carta.

«Forse stavolta ce lafacciamo», si sentiva ri-petere tra i consiglieriregionali del centrosini-stra ieri confluiti in vialeAldo Moro per la con-sueta riunione del con-siglio regionale. Ma gliocchi sono tutti puntatia Montecitorio, per ilvoto sul rendiconto del-lo stato, e in attesa del-la caduta del governoBerlusconi. A sorpresa,hanno accettato unbicchiere di proseccoanche alcuni esponentileghisti, con indosso lacravatta verde simbolodel movimento pada-no.

Hanno invece rifiuta-to con un po’ di imba-razzo diversi consiglie-ri del Pdl, due dei quali“armati” anche di unamotivazione del tuttoapolitica. «Sono aste-mio», hanno detto en-trambi allargando lebraccia.

Il capogruppo del Pd,Marco Monari, oltre abrindare è anche entra-to in aula per annuncia-re festosamente l’esitodel voto alla Camera.

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SILVIA BIGNAMI

IL SINDACO tiene a ribadirlo:«L’ordinanza sugli orari di chiu-sura dei locali di via Petroni puòcambiare». Virginio Merola, dagiorni sotto pressione tra gli at-tacchi dei commercianti e i dub-bi in maggioranza e in giunta, tie-ne il punto («Siamo intenzionatia intervenire con decisione sulregime degli orari») ma apre apossibili modifiche al “coprifuo-co”. Nel frattempo prova a fareordine tra le dichiarazioni deisuoi assessori, alcuni dei qualihanno ipotizzato la pedonaliz-zazione di via Petroni: «Non è al-l’ordine del giorno. Se si farà, sarànel piano delle pedonalizzazio-ni. Quel che mi interessa ora èche i minorenni non bevano al-col».

Questa la conclusione dopoquattro ore di giunta, in cui vieneconfermata la bozza di ordinan-za diffusa la scorsa settimana.«La proposta è quella» confermal’assessore al Commercio NadiaMonti. Vale a dire: chiusura alle18 per gli alimentari, alle 20 per i“kebabbari”, e alle 23 per pub ebar (all’una nella parte alta dellavia). La stessa che venerdì scorsoha fatto infuriare Confesercenti eche ha creato problemi anchecon Sel. Il sindaco precisa: «Nonè un’ordinanza urgente, ma or-dinaria. Domani (oggi, ndr.) la

invieremo ai commercianti, eprevede fasi di concertazione.Significa che ci sono delle bozzee poi ci sono testi finali. Il testo ve-ro è quello di martedì 15», dataprevista per l’ultimo passaggioin giunta. La strada è ancora lun-ga, a partire dalla verifica legalecui ieri è stato sottoposto il testo,che rischia di essere in contrastocon la legge sulla liberalizzazio-ne degli orari, attiva da gennaio.Poi servirà l’ok di commerciantie Prefetto. «Occorre più consa-pevolezza sull’abuso di alcol dei

minorenni — spiega Merola par-lando della ratio del provvedi-mento — è un tema sul quale oc-corre intervenire indipendente-mente da come uno la pensa sul-la vita notturna: non c’entra untubo. Abbiamo troppi quindici-sedicenni che vomitano. Questointeressa». Parole riprese nel po-meriggio anche dall’assessorealla Sanità Luca Rizzo, che parladi «problema sanitario» in via Pe-troni. Anche per questo, Merolaannuncia un seminario con lagiunta e la maggioranza per crea-

re comitati di gestione, «una sor-ta di pro loco», per piazze e stra-de a rischio degrado. Un sistemache comprende anche una «ge-stione sussidiaria» delle aree, daparte di questi comitati, e che sioccuperà di «regolamentazionedegli orari, delle attività cultura-li, della lotta all’abuso e alle di-pendenze dell’alcol, delle inizia-tive dei mediatori sociali». Frenoa mano invece sull’ipotesi di pe-donalizzare via Petroni, lanciatadall’assessore alla Cultura Alber-to Ronchi e dalla collega alla Cul-

tura Gabellini, e bocciata già ierimattina dal presidente di AscomEnrico Postacchini. L’idea dellostop alle auto non convince delresto nemmeno Gianguido Nal-di, Sel: «In via Petroni c’è un pro-blema di ordine pubblico». Lo di-ce, con altre parole, pure il leghi-sta Manes Bernardini, che a Pun-to Radiosbotta: «Ma vi pare che ilproblema siano le auto? Vedraiche se uno “prende due legnate”,poi la città funziona meglio... «.

(s. b.)

La polemica

Lega choc: servirebbero due legnate. Sel: problema di ordine pubblico

Degrado in via PetroniMerola apre sugli orari“Ma basta vendere alcol”

IL SINDACO

Merola. Adestra, viaPetroni unadomenicamattina

La vita notturnaOccorre più consapevolezzasu quel che bevono i minorenni,indipendentemente da comeuno la pensa sulla vita notturna

Il punto

ORDINANZA

L’ordinanzasugli oraridi via Petronisarà definitivamartedì 15,dopo latrattativa coicommercianti

PRO LOCO

Merolapropone,per piazzee stradedegradate,delle “proloco” coiprivati

ALCOL

Rizzo Nervoparla di“problemasanitario”in via Petroniper l’abusodi alcol traminorenni

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Unità 9-11-2011

Dopo tre giorni di polemiche, ieridunque il primo cittadino ha prova-to a mettere ordine nel dibattito in-torno al futuro provvedimento.Con parole di apertura e rassicura-zione. Merola frena ad esempio inmodo deciso sulla chiusura al traffi-co di via Petroni, auspicata solo ilgiorno prima dall’assessore allaCultura Alberto Ronchi e giudicatapossibile dalla titolare dell’Urbani-stica, Patrizia Gebellini. «Le pedo-nalizzazzioni non si discutono stra-da per strada - detta il sindaco -, bi-sogna chiedere all’assessore allaMobilità Andrea Colombo a chepunto è il piano complessivo in me-rito». Insomma se ne parlerà piùavanti, anche per «chiarire cosa in-tendiamo con pedonalizzazione:per noi è tale anche con il passag-gio di bus». È la risposta a chi, comesolo poche ore prima l’Ascom, boc-ciava l’idea in modo secco: «Cosìvia Petroni si trasformerebbe in uncortile, dove si stazione ancora dipiù», aveva accusato il presidenteEnrico Postacchini. L’altro puntofermo è sul progetto più generaledi chiusura al traffico di una buonafetta di centro storico. La fibrillazio-ne dell’ala sinistra della coalizione

(quando Colombo ha annunciato «almomento ci concentriamo sulle in-frastrutture», anche per un proble-ma di fondi) non è sfuggita al sinda-co. «Si è parlato di “stop”, non è così -assicura Merola -. Andremo avanti,solo che qui c’è un’emergenza al gior-no».

Questi i temi che animano buonaparte della giunta di ieri, in cui tral’altro si ribadisce l’importanza di evi-

tare comunicazioni “a spot”, che ge-nerano confusione. Quanto all’ordi-nanza su via Petroni, Merola insi-ste: «Il testo definitivo è quello cheandrà martedì prossimo in giunta.Non è un provvedimento d’urgen-za ma ordinario, quindi aperto allaconsultazione, ci possono esserecambiamenti, poi è chiaro che noivogliamo dare un segnale forte su-gli orari». Per ora comunque nes-sun passo indietro: l’ipotesi è sem-pre quella, conferma Monti, di chiu-sura alle 18 per gli alimentari, alle20 per kebab e pizza, alle 23 per ilocali. Fatta salva la verifica sullacompatibilità con le liberalizazzio-ni previste per legge, e il via liberadel prefetto.

Discorso a parte quello sui comi-tati di gestione. «Li avevo lanciatiin campagna elettorale come mo-derne pro loco - ricorda il sindaco -,mi fa piacere che l’Ascom l’accol-

ga». I comitati, a cui Merola vorreb-be delegare diverse competenze«in modo sussidiario», saranno og-getto di un seminario di confrontotra giunta e maggioranza, entro no-vembre, da dicembre si avvierà ilprimo con ateneo, residenti e com-mercianti su piazza Verdi, «per te-nere insieme convivenza e vita not-turna. E affrontare - spiega Merola- la lotta all’abuso di alcol. Su que-sta dipendenza, in particolare deiminori, occorre più consapevolez-za da parte di tutti». «In via Petroni- rilancia su Facebook l’assessore al-la Sanità Luca Rizzo Nervo - c'è unproblema eminentemente sanita-rio, con centinaia di giovani chestrabevono grazie anche a chi ven-de “cicchetti” a 50 centesimi». Adriana Comaschi

Errani: «Taglieremo ancora i costi, cosìla politica corrisponde ai cittadini»

SEGUE DALLA PAGINA I

MERCATI OGNI PRIMA DOMENICA

www.unita.it

Lotta all’abuso di alcol

Chiarimento sull’ordinanza sugli orari: «Il testo è aperto al confronto finoa martedì prossimo». Via ai «comitati di gestione» per le zone più “difficili”

La Giunta Errani impugneràle forbici per ridurre ancora costidella politica e di gestione della Re-gione Emilia-Romagna. Questa l’in-tenzione anticipata dal governato-re Vasco Errani: «Abbiamo già fattomolto, ma è possibile ancora lavora-re soprattutto in direzione dellasemplificazione e sburocratizzazio-

ne». Anche perché «il problema nonè semplicemente la cifra che si rispar-mia, ma un segnale di corrisponden-za tra i cittadini e le istituzioni».Sen-za contare l’obiettivo «di dare effi-cienza e ridurre i costi gestionali».Da questo punto di vista, ricorda Er-rani, «i risultati che abbiamo raggiun-to sono eclatanti: la riduzione di ol-

tre il 76% delle consulenze, o quantofatto in Consiglio su stipendi e vitali-zi»: questi ultimi verranno aboliti dal-la prossima legislatura .

La riflessione arriva ieri in occasio-ne del rendiconto 2010, un bilancioche già prevedeva qualche taglio do-loroso. Ma niente a confronto delleprospettive 2012. «Il bilancio è certa-

mente difficile - ammette Errani -:ci sono tagli pesantissimi e una di-scussione aperta con il Governo.Questi sono giorni molto comples-si, soprattutto per il trasporto pub-blico locale». Il governatore ribadi-sce che in Regione si sta «costruen-do un patto per la crescita intelli-gente e sostenibile» insieme a entilocali e parti sociali, «scegliendo al-cune priorità di fondo: il lavoro,l’impresa con il sostegno al credito,la qualità dei servizi e l’autorifor-ma, per esempio sul tema degli Atoe delle aziende di trasporto pubbli-co locale».❖

CENTROSTORICOMerola frena su Petroni pedonaleE oggi presenta i nuovi T days

Via Petroni di notte

[email protected]

Approvatala delibera sui merca-ti straordinari della Piazzola inpiazza VIII agosto: «Si terrannoogni prima domenica del mese -spiega l’assessore al Commer-cio Nadia Monti - fino febbraio».

Bologna

«Occorre piùconsapevolezza daparte di tutta la città»

IVMERCOLEDÌ9 NOVEMBRE2011

Troppo piccole le navette,che non possono peraltroessere raddoppiate perraggiungere la capacità

necessaria; troppo pochi i passeg-geri che pagheranno il biglietto in-tero a 7 euro. Ecco alcuni dei difet-ti del progetto People Mover, sucui ieri è tornato a battere il Comi-tato contrario alla navetta soprae-levata tra stazione e Marconi: tuttielencati in una lettera che urbani-sti, docenti universitari, esperti di

trasporto, associazioni hanno invia-to al sindaco Merola. E anche il capo-gruppo in Comune dell’Idv, Pasqua-le Caviano, chiede «un ulteriore ap-profondimento».

La missiva la firmano l'architettoFioretta Gualdi e altri 64 tra profes-sionisti, aderenti a Legambiente eVerdi. La premessa è di fuoco: nelprogetto appaltato al Consorzio coo-perative costruzioni ci sarebbero«elementari errori di valutazioneche ne mettono in forse l'efficacia,in termini di passeggeri trasportatie bilancio economico». I due nodi sisa sono intrecciati: sotto una certasoglia di biglietti staccati tocchereb-be ad Atc (quindi al Comune, sociodi maggioranza) pagare il gestoreprivato, a mo’ di compensazione pergli introiti mancanti rispetto alle pre-visioni. Ed ecco il punto: anche conle due navette previste e un milionedi passeggeri all'anno, già dopo dueanni il Comune non raggiungereb-be i 1.010.000 posti a tariffa intera,e dovrebbe dunque pagare il cano-ne previsto dal contratto.

I conti: su ciascuna navetta ci so-

no 30 posti (12 a sedere), altri 30andrebbero alle valige. Dunquedue navette avrebbero in realtàuna capacità annua di 620 mila po-sti, di cui però solo 527 mila a tarif-fa piena, visto che i dipendenti dell'aeroporto e gli utenti del Lazzaret-to, che hanno diritto a uno sconto,nella stima del progetto occupe-rebbero dal 20% al 30% dei posti.

Aggiungere altre navette sarebbeperò impossibile: le campate sonostudiate per sostenerne una allavolta.

Per raggiungere il pareggio di bi-lancio occorrerebbe allora aumen-tare il prezzo del biglietto intero a14 euro, ma non sarebbe più com-petitivo con il taxi. La conclusioneè annunciata: «La soluzione più ra-zionale resta quella del ServizioFerroviario Metropolitano». ❖

A.COM.

Esperti e ambientalisti

PEOPLEMOVERLettera al sindaco:«Ecco perchè non va»

Una navetta sopraelevata

[email protected]

«I posti a tariffa interasaranno in realtà lametà del previsto»

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Pd sullaVariante divalico

Nessuna battaglia legale, ma obbligare le aziende che operano sulla Variante divalico a ridurre in maniera drastica l'impatto delle escavatrici. Il capogruppo Pd, MarcoMonari, ha presentato ieri in aula una risoluzione alternativa a quella presentata dall'Idv,chiedendo alla Giunta Errani di attivarsi in favore della popolazione danneggiata.

VMERCOLEDÌ

9 NOVEMBRE2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione 9-11-2011

L'Informazione BO-MO-RE 09-NOV-2011

da pag. 15

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

FORLI’ - Corriere 9-11-2011

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

FORLI’ - Corriere 9-11-2011

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

FORLI’ - Voce 9-11-2011

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

FORLI’ - Voce 9-11-2011

09-NOV-2011

da pag. 19Direttore: Franco Fregni

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

RAVENNA - Voce 9-11-2011

09-NOV-2011

da pag. 3Direttore: Franco Fregni

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Polis 9-11-2011

Polis Quotidiano 09-NOV-2011

da pag. 9Direttore: Emilio Piervincenzi

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Carlino online 9-11-2011

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta 9-11-2011

09-NOV-2011

da pag. 21Direttore: Giuliano Molossi Quotidiano

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Parma Sera 9-11-2011

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Parma daily 9-11-2011

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PARMA - Repubblica online 9-11-2011

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione 9-11-2011

IL’INFORMAZIONE il DomaniI MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011

CRONACA di REGGIOE-mail [email protected]

VINI LIQUORI DOLCIUMI SPECIALITÀ ALIMENTARI

VINI LIQUORI DOLCIUMI SPECIALITÀ ALIMENTARI

R E T RO S C E N A Assise il 4 dicembre, il partito prova a non dividersi

L’Udc va verso il congresso,correnti cercano mediazione

Udc, nel partito si tenta unamediazione per arrivare al

congresso con una candidaturaunitaria. La data dell’assise pro-vinciale è fissata al 4 dicembre:in vista dell’importante appun-tamento si cerca di rinvenire unacandidatura che metta d’a c co r-do le diverse anime.

Schierati su fronti opposti cisono da un lato Tarcisio Zobbi,ex consigliere comunale e pro-vinciale di area “bonfer roniana”;d al l ’altra parte della barricataMario Poli, ex segretario provin-ciale della Cisl ed ex candidatosindaco di Reggio.

I due fronti potrebbero schie-rare ciascuno un proprio nomema le voci degli ultimi giorni in-dicano una prospettiva diversa:è in corso una serie di incontriper trovare la quadratura su unnome che possa accontentaretutti. Si vuole evitare di andaread uno scontro che porterebbesolo ad un aumento delle divisio-ni interne.

Si tratta di un input che vienesia da Roma che da Bologna: inquesta fase, meglio non darel’impressione che sia in corso u-

na contrapposizione più pesan-te di quanto in realtà non sia.

E per tracciare il percorso co-mune ecco scendere in campoun mediatore. Stando a quantotrapela dall’Udc reggiano sareb-be Raimondo Soragni, sindacodi Finale Emilia, ad avere un ruo-lo di tessitore in questa situazio-ne. Soragni non è un nome scel-to a caso: oltre alle qualità per-sonali, infatti, è molto vicino aRenzo Lusetti, il dirigente nazio-nale ex Pd che ha lanciato il mo-vimento Visioni Contempora-nee. Lusetti ha un peso impor-tante nell’Udc attuale. Infatti at-traverso il suo movimento a-vrebbe portato un numero im-portante di iscritti all’Udc e po-

trebbe essere il vero ago della bi-lancia nel congresso. Per ora pa-re che Lusetti propenda più per

le posizioni di Poli che per quel-le di Zobbi.

In tutto questo quadro inizia-no a circolare i vari nomi dei pos-sibili candidati. C’è ancora incer-tezza sull’attuale segretario LucaPingani: si ricandiderà o no? Neigiorni scorsi si è parlato di unapossibile convergenza su un no-me molto gradito trasversalmen-te alle aree di partito: quello diVanda Giampaoli, che però lavo-rerebbe più in una prospettiva diterzo polo che di semplice par-tito. Apparentemente nelle ulti-me ore l’identikit del prossimosegretario inizia a definirsi: po-trebbe essere un under 40 delpartito. Il dibattito è aperto.

(sir)

n Diverse le vociche si rincorrono:molto graditaVanda Giampaoli,in alternativa ununder 40

Mario Poli

Pagani e 80 giovani a Bismantova

“C’è Beppe” riunisceDelrio e BonacciniSono già un’ottantina i giovani reggiani

che si sono iscritti all’appuntamento re-sidenziale autunnale promosso dall’Associa -zione Campo Samarotto. Una adesione mas-siccia, dunque, a quei “Cantieri di politica”che nel corso del 2011 hanno proposto aigiovani cinque incontri con economisti, so-ciologi, uomini politici e che il 31 agostohanno registrato un “faccia a faccia” con Ro-mano Prodi. Dopo Montesole (l’edizione2010 si tenne proprio nei luoghi di don Dos-setti, nell’Appennino bolognese), la duegiorni dedicata alla formazione politica deigiovani si terrà il 12 e 13 novembre in un luo-go non meno suggestivo dell’Ap pen ni noreggiano: la fore-steria di San Bene-det to col locataproprio ai piedidella Pietra di Bi-smantova. «Grazieanche al suo carat-tere residenziale –spiega GiuseppePagani, consigliereregionale del Pd epromotore del pro-getto – questa ini-ziativa rafforza il la-voro dell’A s so ci a-zione finalizzato all’affermazione di una nuo-va passione civile tra i giovani». Sabato 12 no-vembre, la mattinata (inizio alle 9,30) si apri-rà con un dibattito su politica, politici e so-cial network, coordinato dal giornalista Ni-cola Fangareggi. Nel pomeriggio, alle 15,00,“Un elefante in un giardino d’infanzia: nuovimedia e politica internazionale” con Augu-sto Valeriani, docente di “mass media e po-litica internazionale” a l l’Università di Bolo-gna. Domenica 13 novembre: alle 10,00 èprevista una tavola rotonda su “Istituzioni epartito di fronte alle nuove forme di rappre-sentanza e antipolitica”con Graziano Delrio,Sindaco di Reggio Emilia, e Stefano Bonac-cini, segretario regionale del Pd.

IL CASO Bonfiglio Mariotti annuncia che non sarà presente

Aeroporto, è stallo totaleAvioGestioni non partecipa, l’assemblea non decolla

Bonfiglio Mariotti

L' aeroporto di Reggiocontinua a non decol-

lare, e anzi s'impantana tra lepolemiche. Le ultime, gia'annunciate, riguardano laprossima assemblea dei socidi domani a cui i privati di A-viogestioni (diventati soci diminoranza dopo l'ultima se-duta) hanno fatto sapere chenon parteciperanno. In unalettera il presidente di Avio-gestioni, Bonfiglio Mariotti,ha informato che "non potra'presenziare ne' direttamen-te, ne' per delega all'assem-blea dei soci del prossimo 10novembre" e che quindi"non ci sara' il quorum ne-cessario per la validita' del-l'adunanza". Mariotti si la-menta perche' il Cda "dellasocieta' Aeroporto non si siacoordinato con Aviogestioni

prima di convocare l'assem-blea dei soci al fine di verifi-care la nostra possibilita' aprenderne parte e senza in-dicare la data di una possibi-le seconda adunanza", matra soci pubblici e privati i er-

ri sono corti da tempo. Le di-vergenze riguardano in par-ticolare le prospettive di svi-luppo dello scalo, ma ancheil risanamento delle perdite,tema slittato dall'ultima con-vocazione. «Circa le prospet-tive future della societa',non avendo ricevuto dai so-ci pubblici (apparentemen-te molto divisi al loro internosulla strategia per il futurodell'Aeroporto e delle loropartecipazioni), nonostante

i numerosi quanto vani sol-leciti degli ultimi mesi, alcu-na controproposta sul pianoindustriale e sulle revisionidello statuto e dei patti para-sociali, non si vede come sipossa giungere ad una deci-sione al riguardo in sede diassemblea dei soci», dice Ma-r iotti.

Licenziamenti, Giacomo Scillia chiede alla proprietà pubblica di attivarsi

Idv: «Iren, i sindaci vigilino»«Gestione discutibile, a pagare non siano i deboli»

Giacomo Scillia

«I ren, la preoccupazionedell'Italia dei Valori ,si

accentua a mano a mano chesi evolve la situazione». Adaffermarlo Giacomo Scilliadel dipartimento economiae lavoro dell’Italia dei Valo-r i.

«Il coordinamento dei sin-dacati - scrive Scillia - di fattoha proclamato lo stato di a-gitazione aziendale. I temi indiscussione sono sostanzial-mente quattro: taglio drasti-co degli investimenti, ri-strutturazione aziendale,contratto di secondo livelloe non riconoscimento dellerappresentanze sindacali.

La mancata volontà di di-scutere dell ’azienda «cipreoccupa in modo moltoimportante. Anche i livellioccupazionali sono a grave

rischio. Una azienda che difatto è pubblica si comportadi fatto come il padrone del-le ferriere».

«La proprietà - dice Scillia -e quindi i sindaci, che di fat-

to sono i proprietari devono,a nostro avviso pretendere lamassima chiarezza dal puntodi vista della gestione azien-dale. I cittadini non possonocontinuamente pagare bol-lette sempre più salate afronte di una gestione azien-dale perlomeno discutibile.I sindaci, noi pensiamo, de-vono pretendere con forzadi discutere e di condividereil piano industriale dell'a-zienda, come pensiamo sidebbano anche chiedere co-me mai una realtè così im-portante, con ricavi assolu-tamente certi si trovi in unasituazione di grande imba-razzo gestionale. Non devo-no essere sempre i deboli apagare gli errori di persone»che «guadagnano delle cifreenormi non giustificate».

Da sinistra: Tarcisio Zobbi eRenzo Lusetti, due “big” dell’Udc

reggiano

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta 9-11-2011

09-NOV-2011

da pag. 7

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REGGIO EMILIA - Giornale 9-11-2

Giornale di Reggio 09-NOV-2011

da pag. 10Direttore: Roberto Rozzi

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

MODENA - Gazzetta 9-11-2011

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

MODENA - Gazzetta 9-11-2011 MODENA - Gazzetta 9-11-2011

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MODENA - Gazzetta 9-11-2011 MODENA - Gazzetta 9-11-2011

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PIACENZA - Piacenza Sera 9-11-2011

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PIACENZA - Piacenza Sera 9-11-2011 PIACENZA - Libertà 9-11-2011

La Cronaca della provinciaMERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011

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«In seguito all’ultima mano-vra finanziaria, rischiano diessere definitivamente can-

cellati gli oltre 50 milioni di europromessi dal Governo per la miti-gazione del rischio idrogeologico».L’allarme è stato lanciato nellamattinata di ieri dall’assessore re-gionale alla sicurezza territoriale,difesa del suolo e protezione civile,Paola Gazzolo.

«Si tratta di risorse indispensabiliperché l’Emilia Romagna continuiad essere una Regione sicura. Ter-ritorio piacentinocompreso», ha af-fermato l’asses-sore a lato del-l’Assemblea legi-slativa, dove è in-tervenuta per ri-spondere adun’interrogazio-ne della consi-gliera Liana Bar-bati (Idv).

«Quelli a r i-schio sono finan-ziamenti che giàrientravano nell’Accordo di pro-gramma sottoscritto tra la RegioneEmilia Romagna e il ministero del-l’Ambiente il 3 novembre 2010.Risorse utili a cofinanziare opere lacui urgenza è ancora più evidenteoggi, dopo gli eventi che hannocolpito la Liguria e la Toscana»,prosegue.

«Per questo le Regioni, tramitel’intervento del presidente dellaConferenza delle Regioni VascoErrani, hanno già chiesto con forzail ripristino di questi fondi. Ma ciònon è ancora avvenuto, come con-fermato anche l’altra sera in un’in-tervista televisiva dal ministro Ste-fania Prestigiacomo».

«Dal canto suo - prosegue laGazzolo - la Regione Emilia Ro-

magna ha invece continuato a farela propria parte, nonostante la di-minuzione delle risorse nazionali el’azzeramento, da parte del gover-no, del fondo regionale di protezio-ne civile, a partire dal 2009. A di-mostrazione di quanto sostengo,posso citare gli oltre 50 interventiurgenti di protezione civile attuatinel 2010 e gli altrettanti finanziatinel 2011, fino ad oggi».

Tra questi, ammontano a 1,1milioni di euro quelli che hannointeressato la provincia di Piacen-

za, riguardando iterritori di Betto-la, Bobbio, Ceri-gnale, Coli, Cor-t eb r ugnate l l a ,Farini, Ferriere,Gazzola, Monti-celli, Morfasso,Ottone, Pecorara,Pianello, Piozza-no, Rivergaro,Travo.

Proprio Travo,inoltre, è statobeneficiario degli

ultimi fondi erogati, destinati allafrana di Cantagrù Casone e allastrada comunale di collegamento aDebè.

«Come chiesto nei giorni scorsianche dal presidente Errani, perevitare tragedie come quelle deigiorni scorsi occorre rimettere alcentro dell’agenda politica l’attivitàdi prevenzione dal rischio idrogeo-logico attraverso un grande pianonazionale a cui tutti i livelli istitu-zionali devono concorrere, dal Go-verno, alle Regioni agli enti locali»,conclude la Gazzolo.

«Le scelte del governo, confer-mate anche dalla rigidità dellenuove norme sulla protezione civi-le, vanno purtroppo nella direzioneopposta».

OLTRE CINQUANTA INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE FINANZIATI PER IL 2011 DALL’EMILIA ROMAGNA

«Dissesto, a rischio i fondi promessi dal governo»L’allarme lanciato dall’assessore Gazzolo: le Regioni hanno chiesto il ripristino delle risorse

IL RISCHIOPer evitare tragediecome quelle in Liguriae Toscana occorre prevenire

Abbattuta la casa distrutta dalla franaCella di Bobbiano, i proprietari: «Qualcuno ricerchi le cause»

TRAVO - L’ordinanza è stata rispettata e la casa dellafrazione di Cella di Bobbiano, danneggiata e resa instabi-le a causa di una grossa frana che ha minacciato l’interoabitato della Valtrebbia durantelo scorso inverno, è stata abbat-tuta. Il Comune di Travo avevalasciato un mese di tempo (poiprorogato di altri trenta giorni)per abbattere la struttura, con-siderata «pericolosa per la sicu-rezza pubblica», e i proprietaridell’abitazione hanno rispettatoi tempi.«La scorsa settimana - ha spie-gato Ivano Peveri, proprietariodell’abitazione - la demolizioneè stata completata. Della casa è rimasto unicamente unoscantinato non pericolante». A questo punto, oltre ai coc-ci da portare via insieme ai tanti ricordi di una vita passa-ta, la famiglia che ha provveduto all’abbattimento rimanein attesa di un risarcimento da parte della Regione EmiliaRomagna almeno per le spese di demolizione; alcuni tec-nici del dipartimento di Protezione civile, infatti, alla fine

del mese di settembre avevano effettuato un sopralluogosul posto, per verificare di persona lo stato della strutturae per cercare di comprendere le cause dello smottamento.

Ma fino ad oggi gli unici studiche sono stati compiuti sul ter-ritorio sono quelli commissio-nati, e pagati, dagli stessi abi-tanti della frazione, preoccupa-ti per la sicurezza dell’interoabitato.«Le ultime r ilevazioni - haspiegato peveri - hanno mo-strato una grande presenza diacqua in alcune parti sotterra-nee. A questo punto sarebbeperò necessario che un ente

con a disposizione risorse, come ad esempio la stessa Re-gione o il Consorzio di bacino, prendesse in mano la si-tuazione e continuasse le verifiche. Soprattutto perchè sefino ad oggi il terreno è riuscito ad assorbire la pioggia,da questo momento in poi ulteriori precipitazioni potreb-bero non essere sopportate».

(lira)

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28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 9-11-2011 PIACENZA - Libertà 9-11-2011

PIACENZA - Il Po passa impetuo-so ma non si ferma. O almenolo fa solo in piccola parte. Co-me nella piscina della SocietàCanottieri Nino Bixio doveporta 10 centimetri d’acqua acausa dei fontanazzi mentresommerge le pertinenze dellasede sociale che danno sulgrande fiume. Una barca amotore viene spostata versogli spogliatoi che però riman-gono all’asciutto.

Il colmo del fiume, comeviene chiamata l’altezza mas-sima, è stato registrato la not-te scorsa a 6,25 metri sopra lozero idrometrico. Poi, pianpiano, la lenta ritirata delleacque. Alle 17 e 30 di ieri po-meriggio erano a quota 6,18,con via Nino Bixio parzial-mente allagata sotto il ponteferroviario e dunque chiusa altraffico. L’acqua limacciosaha raggiunto il lungo Po sen-za sommergerlo e una partedello scalo Pontieri. «Direiche il pericolo a Piacenza èpassato - osserva MassimoValente dell’Aipo - e anche leprevisioni meteo per i prossi-

mi giorni volgono al bello efanno ben sperare». «Su tuttele aste degli affluenti piemon-tesi - annuncia - i livelli stan-no rientrando sotto le sogliedi attenzione. Le ultime pre-cipitazioni sono state di bas-sa intensità e non hanno fat-to registrare significativi in-crementi». Lungo l’asta del Pola piena ha raggiunto Pontedella Becca alle 2 di ieri mat-tina con 4.34 metri sullo zeroidrometrico, quindi con criti-cità ordinaria. Alle ore 6,30 diieri mattina la piena è transi-tata a Piacenza con un valoremassimo di 6.25 metri e unacriticità definita moderata.

Poco prima, all’impianto i-drovoro della Finarda (gestitodal Consorzio di Bonifica), al-le 5 del mattino le pompe so-no entrate in funzione a cau-sa dell’intensa pioggia e i ca-nali risultavano pieni di acquapiovana proveniente dallacittà. Le idrovore hanno ripre-so a funzionare in serata do-po il forte temporale abbattu-tosi sulla città.

Per precauzione dopo le 8

un’unità speciale dei carabi-nieri messo a disposizioneper il pronto intervento dalcomandante regionale del-l’Arma è stato inviato sull’ar-gine piacentino all’altezzadel ponte stradale, dove si so-no installate anche le teleca-mere delle televisioni nazio-nali. «Si tratta di un’unità o-perativa di soccorso inviatadal comandante della Legio-ne, generale Tomasone - haspiegato il comandante pro-vinciale dei carabinieri, co-lonnello Paolo Rota Gelpi -qui a Piacenza per supporta-re l’Arma sul territorio. In tut-to 25 uomini con un’unità perle telecomunicazioni e unacellula sanitaria con un capi-tano medico e un infermiere.Sul posto un’ambulanza, duefuoristrada Subaru e un LandRover Defender attrezzatoper le telecomunicazionid’urgenza. La squadra, qui aPiacenza alle dipendenze delcolonnello Edoardo Cappel-lano, nel pomeriggio si è spo-stata a valle del fiume.

Federico Frighi

Il maltempo non ferma i pirati,ma i banditi falliscono il colpoTentato furto di motori alla motonautica di San Nazzaro

Reportage

Detriti arenati Oltre al legname lapiena ha portato barili, gomme e materialiche affioravano e si incuneavano nei terreni

Arma in prima linea Da Bolognauna squadra di pronto intervento deicarabinieri con medico e infermiere

Passata la paura: il Poè ora in lenta ritirata Il picco di 6,5 metri allaga la piscina della Nino Bixio

MONTICELLI - (er. ma) Pirati delfiume in azione nonostante lapiena del Po. Hanno tentatodi colpire nella notte alla so-cietà New Motonautica di SanNazzaro, ma sono stati messiin fuga dall’arrivo dai metro-notte Piacenza. E’ accadutointorno alle due di notte. L’al-larme della società collegatocon la centrale di metronottePiacenza è improvvisamentescattato e via radio ed è statosegnalato ad una pattugliache si trovava nei pressi di SanNazzaro. Le guardie giuratesono accorse sul posto giustoin tempo per imbattersi in unuomo alto circa un metro e

ottanta e con il volto copertoda passamontagna. Non ap-pena il ladro ha visto il metro-notte, ha agilmente scavalca-to la cancellata della societàed è fuggito nel buio. La stes-sa cosa ha fatto un momentodopo un suo complice (anchelui con il volto coperto dapassamontagna) il quale sinascondeva sotto ad un cam-per parcheggiato poco lonta-no. Sul posto sono accorsi an-che i carabinieri ma i due pi-rati del fiume, favoriti dalbuio, sono riusciti a dileguar-si. Gli stessi metronotte e ca-rabinieri con uno dei respon-sabili della società hanno po-

tuto appurare che i due intru-si non avevano rubato nulla,ma sul fatto che abbiano ten-tato di impadronirsi di moto-ri di imbarcazioni vi sono po-chi dubbi. La notte del 29 ot-tobre i pirati del fiume aveva-no rubato un motore da unabarca della società canottieriVittorino da Feltre a Piacen-za. La notte dello scorso 11settembre, i pirati del fiumedopo aver imperversato sulPo per tutte l’estate compien-do razzie, avevano messo asegno il furto più consistente,rubando in una sola notte ot-to motori da barca e una bar-ca fra Roncarolo e Somaglia.

L’angoscia delle mammedi Campo Santo Vecchio«Siamo ancora senza argine». L’Aipo: «Presto i lavori»PIACENZA - Lungo l’argine del Poe il “rigurgito” di quello del Treb-bia c’è una zona non protetta ea rischio allagamento: la chiesadi Campo Santo Vecchio e lapiccola comunità che vive ac-canto. Oggi, accanto alla Chiesadi Camposanto ristrutturata erivitalizzata grazie a don PietroCesena, trovano anche sede ilcentro di accoglienza per le ra-gazze madri in difficoltà “Lequerce di Mamre” gestito in col-laborazione con la parrocchia diBorgotrebbia e il centro di do-cumentazione ed educazioneambientale del Parco fluviale.Per proteggere le strutture a cuihanno contribuito il Comune di

Piacenza, la Provincia di Piacen-za assieme a Regione, Fonda-zione di Piacenza e Vigevano ealtri partner, è stato deciso sindall’inizio da parte dell’Agenziainterregionale per il fiume Po direalizzare un “arginello”, unastruttura di circa 120 metri che,circondando, l’area potesseproteggerla dal rischio inonda-zioni. «Sappiamo che la praticaè bloccata su qualche scrivaniaa Parma, senza tempi certi sullarealizzazione e nonostante cisiano già i finanziamenti e i pro-getti - lamenta Giulio, volonta-rio della parrocchia -. All’inter-no del centro di accoglienza ri-siedono alcune mamme con i

loro bambini che in questi gior-ni di emergenza vivono costan-temente con la preoccupazionedi una evacuazione improvvi-sa». Durante l’alluvione del 2000l’acqua arrivò al primo pianodella struttura. Ancora: «Da no-tizie di stampa sembrava chel’argine dovesse essere realizza-to a metà del 2009: purtropposono passati due anni e ora, nel-l’imminenza di un nuova pienadel Po, dobbiamo ancora fare iconti con l’assenza di tempi cer-ti per la messa in sicurezza».Dall’Aipo fanno sapere che ilprogetto viene finanziato dalComune e che a brevissimoverrà realizzato.

ASSESSORE GAZZOLO

«Il Governoci ha tagliato50 milioni»BOLOGNA - L’allarme è statolanciato nella mattinata di ie-ri dall’Assessore regionale al-la sicurezza territoriale, dife-sa del suolo e protezione civi-le, Paola Gazzolo. In seguitoall’ultima manovra finanzia-ria, rischiano di essere defini-tivamente cancellati gli oltre50 milioni di euro promessidal Governo per la mitigazio-ne del rischio idrogeologico.«Risorse indispensabili per-ché l’Emilia Romagna conti-nui ad essere una Regione si-cura. Territorio piacentinocompreso», ha affermato l’as-sessore a margine dell’As-semblea legislativa, dove è in-tervenuta per rispondere adun’interrogazione della con-sigliera Liana Barbati (Idv).Per questo la Gazzolo chiedeche i fondi siano mantenuti.Anzi, rilancia l’idea di un Pia-no nazionale contro il disse-sto. «Dal canto suo – prose-gue la Gazzolo – la Regione E-milia Romagna ha invececontinuato a fare la propriaparte, nonostante la diminu-zione delle risorse nazionalie l’azzeramento, da parte delGoverno, del Fondo regiona-le di Protezione civile, a parti-re dal 2009. A dimostrazionedi quanto sostengo, posso ci-tare gli oltre 50 interventi ur-genti di protezione civile at-tuati nel 2010 e gli altrettantifinanziati nel 2011, fino adoggi». Tra questi, ammonta-no a 1,1 milioni di euro quel-li che hanno interessato laprovincia di Piacenza, riguar-dando i territori di Bettola,Bobbio, Cerignale, Coli, Cor-tebrugnatella, Farini, Ferrie-re, Gazzola, Monticelli, Mor-fasso, Ottone, Pecorara, Pia-nello, Piozzano, Rivergaro,Travo».A sinistra il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Rota Gelpi con un medico dell’Arma

arrivato a Piacenza per la piena del Po e sopra via Nino Bixio invasa dall’acqua (foto Lunini)

LIBERTÀMercoledì 9 novembre 2011 11

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29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 9-11-2011 PIACENZA - Libertà 9-11-2011

Cronaca di Piacenza

NUOVE PROPOSTE

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PROMOZIONE AUTUNNO 2011Fino a sabato 26 novembre

APERTO DOMENICA POMERIGGIODALLE 15,00 ALLE 19,30

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p.09.11.10

■ Sarà una grande sorpresaper i piacentini scoprire bastio-ne San Sisto. Da oggi (tempopermettendo) iniziano i lavoriaffidati ad Iren per la ripulituradella fitta vegetazione che lomimetizza completamenterendendolo invisibile. Il bastio-ne si trova lungo via XXI Aprile,più o meno all’altezza di PortaSoccorso, che sta sul lato oppo-sto in fondo a viale Maculani.La rinascita del Bastione si deveall’Ente per il Restauro di Palaz-zo Farnese e in primis al sena-tore AlbertoSpigaroli che lopresiede.

Stamane in-torno alle 10, inoccasione del-l’inizio delle at-tività di pulitu-ra, ci sarà an-che una brevepresentazionedello storicomanufatto affi-data al vicepre-sidente dell’En-te Farnese, Eu-genio Gentile,saranno pre-senti gli asses-sori IgnazioBrambati (La-vori Pubblici) ePaolo Dosi (Cultura).

«Avevamo programmatoqueste opere per il 2010 - spie-ga Spigaroli - e poiché il bastio-ne San Sisto è di proprietà delDemanio, precisamente del mi-nistero delle Finanze, abbiamochiesto nell’aprile dello scorsoanno l’autorizzazione ad inter-venire, che ci è pervenuta conmolto ritardo anche perché

l’ufficio del Demanio di Bolo-gna, prima di farcela avere, havoluto acquisire il parere dellaSoprintendenza per i beni ar-chitettonici». L’intervento è slit-tato così a questo autunno, nelfrattempo era sorto un altroproblema: «Abbiamo scopertoche l’area che si trova intorno almonumento non è di proprietàdel Comune ma di un privato».

E’ scattata la ricerca del pro-prietario, che non si è rivelataper nulla facile, alla fine il no-me è saltato fuori, si tratta del-la ditta milanese Liquigas, laquale ha dato tutta la collabora-zione necessaria a permetterel’avvio di pulitura del bastione.

«Per la soluzione di questinon facili problemi il meritova al generale Gentile e al suo

tenace impegno» sottolineaSpigaroli.

Oggi stesso verrà meglio illu-strato il ruolo del bastione cheappartiene alla cinta difensivafarnesiana - lunga 4 chilometri-pur occultato sotto erbacce egravato negli ultimi vent’annida una vicenda confusa, di oc-cupazioni anche abusive sull’a-rea e prima ancora di vita vis-

suta da povera gente che vi a-veva trovato rifugio.

L’intervento (si era parlato asuo tempo di una spesa previ-sta in 20 mila euro dall’EnteFarnese) dovrà fare i conti con ilcattivo tempo ma non durerà alungo. E sarà interessante vederriemergere alla luce questoframmento di storia cittadina.

Patrizia Soffientini

Alcuni scorcidell’area delbastione SanSisto,dove c’èanche una piccolacasa di proprietàdel ministerodelle Finanze.Asinistra,AlbertoSpigaroli,presidentedell’Ente Farnese(foto Cravedi)

Ad Iren è affidata l’opera di ripulitura che renderà finalmente leggibile questo dimenticato caposaldo della cinta farnesiana

Bastione San Sistoda oggi la rinascitaIniziano i lavori per portare alla luce un monumento“segreto” della città, coperto da una fitta vegetazione

POLIZIA MUNICIPALE

Agenti oggi partono per Genova alluvionataIl saluto del sindaco■ Oggi alle 9 in piazzettaMercanti, il sindaco RobertoReggi incontrerà per porgereil proprio saluto, gli agentidella Polizia Municipale chepartiranno per Genova inaiuto alle forze di Polizia lo-cale e all’Ufficio di Protezio-ne Civile del capoluogo ligu-re. Saranno impegnati neldifficile lavoro di pulizia del-le strade e quartieri colpitidall’alluvione dei giorniscorsi. E’ stato proprio il pri-mo cittadino in qualità di vi-cepresidente dell’Anci condelega alla Protezione Civilea volere che un contingentepiacentino partisse per que-sta missione che vede coin-volti anche i Comuni di Mi-lano, Modena, Bologna e Fi-renze che hanno accolto

l’invito di Reggi.Gli agenti piacentini ri-

marranno nel capoluogo li-gure fino al 26 novembre,salvo ulteriori indicazioni epernotteranno in una pale-stra allestita e predispostacon materiale logistico(brande, coperte e tende) diproprietà del Comune diPiacenza.

Il primo gruppo è compo-sto dall’ ispettore capo Mar-co Cassinelli, dagli agentiscelti Lucia Muselli e MauroMariani e dagli agenti Emi-liano Bosoni e Giordano Ar-gentieri: «E’ con grande im-pegno e grande senso di so-lidarietà – commenta la co-mandante Elsa Boemi - checi apprestiamo a svolgerequesto delicato compito perportare il nostro contributo,le nostre competenze e lanostra professionalità ai col-leghi di una città che sta vi-vendo una situazione parti-colarmente difficile».

Postini,una nuova agitazione a dicembre:blocco degli straordinari e forse sciopero

■ (mir) Non si placa la prote-sta dei sindacati Slp-Cisl e Uil-Poste di Piacenza, che proprioieri hanno annunciato un ulte-riore mese (dal primo al 30 di-cembre) di blocco delle presta-zioni straordinarie ed aggiunti-ve. Uno stato di agitazione chepotrebbe portare con il nuovoanno alla proclamazione di u-no sciopero.

«Scarsità di personale, man-canza totale di investimenti ininnovazione tecnologica e ri-fiuto di un minimo aumentoper il rinnovo del premio di ri-sultato nel triennio

2011/2013». Sono questi alcu-ni dei nodi irrisolti che, secon-do Vito Altobello della Slp-Cisldi Piacenza, porteranno i lavo-ratori delle Poste a continuarela loro protesta anche per l’in-tero mese di dicembre, dopoquella attuata nelle scorso set-timane.

«La situazione nella nostra

provincia – aggiunge il sindaca-lista, che questa mattina sarà auna manifestazione regionale aBellaria di Rimini – è critica co-me quella di tutto il resto dellaregione: a Piacenza città man-cano almeno 10 sportellisti ealtrettanti portalettere, per nonparlare del resto del territorio».

Stando ai dati forniti dalle

organizzazioni sindacali in lot-to, in Emilia Romagna manca-no all’appello oltre 350 lavora-tori, in particolare 200 sportel-listi e 150 portalettere, pergiunta con una situazione de-stinata a peggiorare dal prossi-mo gennaio a causa di nuovimassicci esodi di personale.

«Ma allo stesso tempo – pro-

segue il segretario regionaledella Slp-Cisl, Valerio Grillini -sottolineiamo come da partedelle Poste ci sia la mancanzatotale di investimenti in inno-vazione tecnologica (concomputer degli sportelli che siguastano e motorini dei por-talettere sempre dal meccani-co), il rifiuto di un minimo au-mento per il rinnovo del pre-mio di risultato nel triennio2011/2013 e la preparazionegrossolana e inadeguata deicorsi di formazione, soventefatti allo sportello tra un clien-te e l’altro e non in aula».

DOMENICA

Camminata storicanella città medievale■ I gruppi etnici della Pia-cenza medievale è il prossimoappuntamento proposto dal-l’associazione Nuovi Viaggia-tori, previsto per domenicaprossima e curato dagli archi-tetti Manrico Bissi e FrancescaMalvicini. Un percorso stori-co-artistico nei quartieri delleantiche comunità straniereche abitavano la città duranteil medioevo. Una camminatacon partenza alle 15 dallachiesa di San Giovanni in Ca-nale (via Beverora). Il rientro èprevisto per le 18 in via Ge-nocchi. Per informazioni e a-desioni, rivolgersi al numero:0523 751742 (lun. - ven. 9:30 –13:00; mercoledì 9:30 – 13:00,15:30 – 18:00) o a nuoviviag-giatori@libero. it

SODALIZIO PROFESSIONALE

Ingegneri, Freda: benel’elezione della Motosan■ «Congratulazioni e buonlavoro alla nuova presidentedell’associazione degli Inge-gneri di Piacenza Marieta Mo-tosan». Così Sabrina Freda, as-sessore regionale all’Ambientee alla Riqualificazione urbana,ha salutato la notizia dell’ele-zione della collega ingegnereMotosan alla guida dell’Aipi.«L’elezione di una donna – haproseguito Freda – oltre che ilriconoscimento di un percor-so professionale all’insegnadella competenza e della qua-lità, è un bel segnale che gli as-sociati hanno dato alle moltis-sime donne che, in questo o inaltri settori della vita sociale,economica e pubblica del Pae-se, lavorano ogni giorno conimpegno e tenacia, nonostan-te le difficoltà che ancora oggirendono sicuramente più dif-ficile il cammino femminile.Le prime parole di Motosan, laquale ha dichiarato di volersiimpegnare soprattutto perconsentire ai giovani laureatidi inserirsi al meglio nel mon-do del lavoro, fanno presagirequanto positivo sarà il suocontributo a favore dell’Asso-ciazione e dei professionistiche in essa sono riuniti”.

IL MONITO

Mazza: rischi alluvioni,tenere pulito l’alveo in Po■ «Tenere pulito l’alveo delPo e controllati gli argini, o il r-schio esondazioni lo corriamoseriamente anche a Piacenza».E’ l’allarme lanciato l’altro ieriin consiglio comunale da Car-lo Mazza (gruppo misto), e fat-to suo anche da Marco Fumi(Per Piacenza con Reggi).

Notiziein breve

LIBERTÀMercoledì 9 novembre 2011 15

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30 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 9 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 9-11-2011 AGENZIE 9-11-2011

Cronaca di Piacenza

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AFFITTI D’AZIENDA BAR CON CUCINA IN CITTA’ Via di intenso traf-fico, con plateatico esterno. Ottimi utili (rif. 235)BAR DEGUSTAZIONE ZONA SAN NICOLO’,plateatico di proprietà, chiusura ore 21,00 (rif. 346)GELATERIA CON LABORATORIO E BARZONA SAN GIORGIO, richiesta mite (rif. 215)

■ Quattro ore di serrata discus-sione per decidere di non deci-dere e di rinviare tutto alla dire-zione provinciale convocata perlunedì prossimo. L’obiettivo delcomitato dei “13 saggi” del Pd diarrivare a una soluzione condivi-sa nella partita delle candidaturea sindaco da portare alle prima-rie del centrosinistra è fallito. Laspaccatura emersa in queste set-timane all’interno del partito si èinteramente riprodotta l’altra se-ra tra i saggi. Spaccatura princi-palmente tra due gruppi, uno deisostenitori della candidatura delvicesindaco Francesco Cacciato-re, l’altro dei tifosi dell’assessorealla cultura Paolo Dosi.

E’ tra questi due nomi - fermorestando che nella rosa dei de-mocratici figurano sempre anchePierangelo Romersi e Giovanna

Calciati - che si sviluppa la conte-sa: la componente pro Cacciato-re spinge il vicesindaco comecandidato unico, l’area di Dosiperora la causa della doppia can-didatura. Da quanto si è appre-so, nove dei 13 saggi si sono e-spressi per la prima soluzione,quattro per la seconda. Numerifavorevoli a Cacciatore, ma nonquell’unanimità se non totale,perlomeno vicina al 100%, che e-ra perseguito per poterlo defini-re un esito condiviso.

Nella riunione dell’altra sera,terminata all’1 di notte, il grup-po dei saggi «non ha raggiunto u-na decisione unanime nella de-signazione del candidato o deicandidati espressione del partitoalle primarie», si legge in una no-ta del partito: «Dato che il gruppodi lavoro aveva stabilito fin dal-

l’inizio di non giungere a una de-signazione a maggioranza, ierisera si è deciso di rimettere alladirezione provinciale le indica-zioni sin qui ricevute nel percor-so compiuto, comprese le valu-tazioni emerse dai circoli cittadi-ni. I nominativi che saranno por-tati all’attenzione della direzioneprovinciale saranno pertanto» iquattro della rosa di partenza.

Alla direzione - sulla carta 57membri, ma gli effettivi sonoqualcuno in meno - il compito disbrogliare la matassa. E’ lì che a-desso si spostano le attenzioni ele conte numeriche. Da quel chesi capisce, l’unica soluzione con-divisa possibile, in grado di rac-cogliere un 90% di consensi, sa-rebbe il via libera al ticket Caccia-tore-Dosi. Tutto da vedere che

l’area del vicesindaco sia dispo-sta ad alzare disco verde dopoche sin qui si è strenuamentebattuta per la candidatura unicadel suo paladino. Area che in di-rezione disporrebbe di una tren-tina, o quasi, di sostenitori, afronte dei 22-23 del gruppo diDosi. Numeri sufficienti per con-sigliare la presentazione di unamozione pro Cacciatore che pas-serebbe a maggioranza. E’ l’o-rientamento che starebbe matu-rando, una conta numerica chepotrebbe anche allargare il mar-gine del vicesindaco se su di luiconvergessero i tifosi di Romer-si, ipotesi che le indiscrezioni diun patto tra i due accreditano.

Cacciatore verrebbe così uffi-cialmente investito della candi-datura a sindaco come portaco-lori unico del Pd uscito dal per-corso di selezione che il partito siè dato. Libero poi, chiunque al-tro lo ritenga, di proporsi alle pri-marie battendo la via statutaria,la raccolta di firme necessarie perla candidatura secondo le normestatutarie interne, ossia il 20%degli iscritti o il 35% dei compo-nenti dell’assemblea cittadina.Via statutaria che l’area Dosi hagià dichiarato di intendere per-correre (v. Libertà di domenica)in caso di “taglia-fuori” dell’as-sessore in direzione.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Pd, scontro sul candidatoVerso la rottura in direzioneI saggi: «Manca una soluzione condivisa». I fan di Cacciatore,maggioritari, lo vogliono unico in pista. L’area Dosi non ci sta

▼PRO E CONTRO

L’opzione singolae quella doppia■ (guro) Francesco Caccia-tore è il nome che ha ottenu-to di gran lunga più segnala-zioni tra i circoli. Ha un profi-lo politico di consolidata e-sperienza che dà più garanzieal partito. Si era posto quellodella candidatura unica comel’obiettivo principale da rag-giungere e anche se ci si arri-va non all’unanimità, ma amaggioranza, in democraziacontano i numeri.

E’ di questo tipo il ragiona-mento dei sostenitori di Cac-ciatore. Sviluppato anche tra i13 saggi dove a esprimersi peril vicesindaco risultano esse-re stati in 9: Nino Beretta, Ma-rio Angelillo, Marco Bergon-zi, Christian Fiazza, Giulia Pi-roli, Giorgia Veneziani, LauraDametti, Marco Marchetta,Patrizia Calza (avrebbe pero-rato la candidatura di tutti e 4i contendenti nel caso non siconverga su Cacciatore).

A favore invece di due can-didati alle primarie, abbinan-do Paolo Dosi al vicesindaco,si sarebbero detti in 4: Rober-to Reggi, Silvio Bisotti, Stefa-no Borotti, Vittorio Silva. Conqueste motivazioni: esclude-re dalla corsa un’area ampiacome quella di Dosi sarebbetraumatico, il suo profilo in-carna quell’anima civica chea Piacenza è da anni parte in-tegrante del Pd e su cui si so-no fondate le migliori vittorieelettorali. Non schierarlo si-gnifica rompere il partito eprivare i cittadini di un’opzio-ne in cui tanti si riconoscono,mettendo a rischio coesioneinterna ed esito elettorale.

■ Un giornale libero dai dog-mi della politica nazionale sul-la scia dello storico “Il secolo d’I-talia”, che ha l’obiettivo di lan-ciare una sfida culturale a tuttoil panorama del centrodestra i-taliano. È così che il giornalistaFilippo Rossi descrive “Il futuri-sta”, il quotidiano on-line cheha fondato lui stesso e che ora èdisponibile anche sotto formadi rivista. Un’operazione edito-riale in espansione per quellache ad oggi è ritenuta la vocepiù autorevole della destra na-zionale e che i piacentini hannopotuto conoscere lunedì sera alVicolo del Pavone di via Giorda-no Bruno nel corso dell’incon-tro “Il futurista a Piacenza”, nel-l’ambito del dibattito “Oltre laSeconda Repubblica, ovverodalla rivoluzione liberale fallita

alla nuova destra” organizzatodalla direzione provinciale diFuturo e Libertà. Ospite d’ono-re, insieme a Rossi, il coordina-

tore regionale di Fli Enzo Raisi,che ha fatto un excursus storicodel centrodestra italiano.

In particolare, Raisi si è con-

centrato sulla nascita di Fli, apartire dalla separazione con ilPdl di due anni fa, per poi illu-strare i nuovi scenari nati dalmovimento finiano. «La nostrascissione si è basata su due ca-pisaldi – ha detto – volevamoun allargamento della maggio-ranza e delle riforme economi-che che rilanciassero il paese.In questo periodo, Fli è diventa-to il partito che ha dato più spa-zio ai giovani e ritengo che siauna cosa molto importante inuna fase storica del paese cheha bisogno di rinnovamento».Quanto al futuro del paese, l’o-pinione di Raisi è che «Berlu-sconi ormai è come isolato inun bunker a Berlino, ma le por-te sono già state aperte. Nonsarebbe una buona idea quelladelle elezioni, meglio piuttosto

un governo tecnico a larghe in-tese per fare le riforme che ser-vono». Una strada alternativaquindi, proprio come quelleche “Il futurista” sta percorren-do da tempo per diffondere lenuove idee del centrodestra.«Ma non siamo agli ordini delpartito – ha spiegato Rossi – ilquotidiano si avvale della com-petenza di collaboratori liberinel modo di pensare e di per-sone che offrono ai lettori scin-tille di pazzia, un giornalismovivace nel pieno rispetto dellapolitica per il riscatto della de-stra». Anche se lo spunto ini-ziale è arrivato proprio dal lea-der di Fli: «I suoi strappi cultu-rali con il resto del Pdl dell’epo-ca furono un po’ di ispirazioneper il nostro modo di agire. Lesue furono fughe in avanti pro-prio come le nostre, non vo-gliamo un panorama politicosemplice come il Pdl, ma di ri-cerca ed all’insegna del muliti-culturalismo».

Gabriele Faravelli

Raisi: «Berlusconi isolato nel bunker»Il leader regionale di Futuro e Libertà ha presentato, con Filippo Rossi, “Il Futurista”

Un momento dell’incontro di Futuro e LIbertà (foto Lunini)

IN DIMINUZIONE LE “EMAS” SCESE A QUOTA 15

In aumento anche a Piacenzale certificazioni ambientali Iso 14001■ (mir) In crescita anche nel2011 le certificazioni ambien-tali in Emilia Romagna, che siconferma regione leader in I-talia. A Piacenza, però, i datisono contrastanti: le Emas(che registrano le prestazioniambientali di enti e imprese)sono passate dalle 17 del 2009alle 15 del 2011, mentre le Iso14001 (che fissa requisiti digestione ambientale di qual-siasi organizzazione) sonocresciute dalle 73 del 2010 al-le 94 dell’anno in corso. Pia-cenza resta comunque tra leprovince fanalino di coda inregione.

In Emilia Romagna aumen-tano in particolare le certifica-zioni ambientali di processo(+5% per Emas e +15% per Iso14001), le certificazioni am-

bientali di prodotto (+6% perle licenze Ecolabel, + 21% perle etichette Epd e +42% per lecatene di custodia Pefc), lecertificazioni di qualità (+12%per i certificati Iso 9001) e lecertificazioni etiche (+19% icertificati SA8000). Soprattut-to, sono in forte crescita le cer-tificazioni per la tutela dellasicurezza e della salute suiluoghi di lavoro (+137% per icertificati Ohsas 18001).

«La tutela ambientale è unpercorso che parte dalle scel-te concrete che tutti noi, sin-goli cittadini e istituzioni, de-cidiamo di fare, questi risulta-ti sono il frutto del continuoimpegno della Regione EmiliaRomagna», ha commentatol’assessore regionale all’am-biente Sabrina Freda.

Paolo Dosi Francesco Cacciatore

Pierangelo Romersi Giovanna Calciati

■ Questa sera il reporter del-la Rai Enzo Nucci sarà ospitealla Fondazione di Piacenza eVigevano (ore 21) invitato dal-l’Associazione Amici di Lenge-sim che sostiene l’operato diFrancesca Lipeti in Kenya.L’appuntamento culturale -presentato da Gaetano Rizzu-to, direttore di “Libertà” - vuol

mettere in luce l’attuale situa-zione del Corno d’Africa, il te-ma della fame, dei sequestri dipersona, della pirateria. Nucciè un testimone d’eccezioneche dalla sede Rai di Nairobi sisposta in tutta l’area sub-saha-riana per i suoi reportage.

E’ stato anche presente, loscorso luglio, al concerto del

maestro Riccardo Muti nellacapitale del Kenya (è suo il ser-vizio trasmesso da Rai 1 sull’e-vento). Nucci ha una lunga e-sperienza maturata in vari tea-tri di guerra, dalla ex Jugoslaviaal Kosovo, dall’Afghanistan al-l’Iraq. Domani mattina Nucciincontrerà gli studenti delGioia, del Cassinari, del Respi-ghi e del Romagnosi - semprein Fondazione - dalle 11 alle 13per raccontare della sua espe-rienza di giornalista, avendo i-niziato a 16 anni a scrivere suigiornali studenteschi.

Professione reporter,Enzo Nucciospite questa sera in Fondazione Il giornalista domani incontrerà gli studenti

Stasera Mazzoli parla ancora di Psc:«Prendiamo esempio dall’Europa»Relatore con Benedetti e Chiappa (Legambiente)■ Oggi alle 21 nella sala riu-nioni del ristorante “La nuova a-stra” si parla di Psc. «In partico-lare, si parla del Psc che piace-rebbe a noi» spiega Marco Maz-zoli, candidato sindaco alle pri-marie del centrosinistra, che in-terverrà come relatore su unargomento su cui sta battendomolto in questi giorni, insieme

a Stefano Benedetti (ex architet-to del Comune e componentedel comitato Pertite) e a LauraChiappa (presidente di Legam-biente, Piacenza, «rigorosamen-te indipendente e non schiera-ta», si legge in una nota). «La miapersonale valutazione su 10 an-ni di amministrazione Reggi èpositiva» prosegue Mazzoli «ma

sul Psc, che guarda al futuro, aiprossimi 30 anni, vorrei che siconsiderassero gli esempi ditante città europee e di Bologna,la cui saggia amministrazioneha perseguito parametri di areeverdi superiori a quelli attuali diPiacenza e ha approvato il Pscdopo un percorso di due anni diconsultazioni». Giovedì 10, l’ap-puntamento è (sempre alle 21)al ristorante messicano “Il Tro-pico Latino”, in via Mazzini 77,per un evento molto originale. Iltema: “Con la cultura si mangia,serata di cultura, arte e musica”.

LIBERTÀMercoledì 9 novembre 2011 19

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PIACENZA - Libertà 9-11-2011 AGENZIE 9-11-2011

(ER) MALTEMPO. REGIONE: I 51 MLN CONTRO DISSESTO NON ARRIVERANNOGAZZOLO A CONSIGLIERI REGIONALI: LASCIO A VOI LE VALUTAZIONI

(DIRE) Bologna, 8 nov. - L’Emilia-Romagna aspetta oltre 51milioni di euro per combattere il dissesto idrogeologico. Fondiche pero’ non arriveranno, lamenta questa mattina in Assemblealegislativa l’assessore regionale al Territorio, Paola Gazzolo,che punta il dito contro il Governo. “Dalle dichiarazionirilasciate ieri sera in televisione dal ministro Prestigiacomoapprendiamo che non sono stati ripristinati i fondi nazionalidestinati agli interventi di mitigazione del rischioidrogeologico- attacca Gazzolo- per l’Emilia-Romagna parliamo dioltre 51 milioni di euro”, stanziati con un accordo di programmafirmato da Regione e Governo nel novembre 2010. “La competenza e’dello Stato- sottolinea polemica l’assessore- lascio a voi ognivalutazione”. Gazzolo ha denunciato il problema rispondendo questa mattinain aula a una domanda di attualita’ dalla capogruppo Idv, LianaBarbati, che chiedeva l’intervento della Regione per ripristinarela viabilita’ sulla strada che collega il Comune di Bardi allefrazioni di Faccini, Rossi e Vicanini, nel parmense, rimasteisolate dopo il cedimento di un pilone del ponte che attraversail torrente Ceno. La Protezione civile, spiega Gazzolo, hastanziato il 2 novembre scorso 145.000 per mettere in sicurezzail ponte e realizzare un percorso alternativo (una strada ad usoagricolo), percorribile solo con mezzi fuoristrada.

(ER) VARIANTE VALICO. RIPOLI, PD: IMPORRE SCAVI A MINOR IMPATTOPRONTA RISOLUZIONE, CHIEDE A REGIONE PRESSING PER STIMA DANNI

(DIRE) Bologna, 8 nov. - Nessuna battaglia legale, ma obbligarele aziende che operano sulla Variante di valico a ridurre inmaniera drastica l’impatto delle escavatrici. Pd e Idv sidividono in Regione sulle contromisure da adottare in difesadegli abitanti di Ripoli, la frazione di San Benedetto Val diSambro che sta franando a causa dei lavori del nuovo tratto dellaA1 sull’Appennino bolognese. Il capogruppo Pd, Marco Monari, hapresentato oggi in aula una risoluzione alternativa a quellapresentata dall’Idv, chiedendo alla Giunta Errani di attivarsi infavore della popolazione danneggiata. “Lo scopo- spiega Monari-e’ quello di far adottare ai soggetti esecutori tecniche diescavazione aventi minor impatto sul delicato tessuto geologico egeomorfologico del versante in esame e degli altri versanti

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interessati dai lavori”. Il Pd esorta in particolare la Regione a fare pressioni suAnas e Societa’ Autostrade perche’ sia fatta “un’adeguatavalutazione dei danni arrecati al patrimonio edilizio eambientale, nonche’ dei danni sociali alla comunita’ di Ripoli”.Inoltre, sostengono i democratici, e’ necessario “istituire unsistema di periodica, capillare e costante informazione, al finedi assicurare alla popolazione della frazione di Ripoli in temporeale e con assoluta oggettivita’ la conoscenza dello stato deilavori e del livello di sicurezza degli edifici della frazione”.Il monitoraggio, precisa Monari, non deve pero’ essere svolto dachi realizza l’opera, ma “congiuntamente con gli enti locali, chene garantiscano l’oggettivita’ e la rispondenza alle finalita’ disalvaguardare l’incolumita’ dei cittadini, l’integrita’ delpatrimonio e la tutela dell’ambiente”. Il monitoraggio deve poi“proseguire a carico della societa’ concessionaria al termine deilavori di realizzazione della galleria- aggiunge il Pd- per unperiodo non inferiore ai successivi cinque anni”.

(ER) BOLOGNA. LETTERA A MEROLA: ECCO PERCHE’ SFM ‘BATTE’ P.MOVERIDV CHIEDE PIU’ CERTEZZA SUL RUOLO DEI PRIVATI NEL PROGETTO

(DIRE) Bologna, 8 nov. - Le navette del People mover sono troppopiccole, i passeggeri che pagano il biglietto a prezzo pienosaranno troppo pochi, e i soldi non basteranno. Insomma, allafine si torna al punto di partenza: “La soluzione piu’ razionaleresta l’Sfm”. L’architetto Fioretta Gualdi e con lei altri 64firmatari tra urbanisti, docenti universitari, esperti ditrasporto, esponenti dei Verdi e altre forze di sinistra,aderenti ad associazioni, a Legambiente e a comitati fannosegnare oggi un nuovo attacco della monorotaiastazione-aeroporto. E, in una lettera al sindaco Virginio Merola,al suo vice Silvia Giannini e all’assessore alla Mobilita’ AndreaColombo, ‘smontano’ il People mover. Nel progetto, dicono, “cisono elementari errori di valutazione che mettono in forsel’efficacia, prossima e futura, che lo stesso progetto siprefigge in termini di passeggeri trasportati e bilancioeconomico”. In pratica finora, chi ha difeso l’infrastruttura nonsi e’ preoccupato troppo di verificare l’effettiva capacita’ ditrasporto del sistema. Per i firmatari della lettera, basta una serie di analisi pervederci chiaro. Anche se la capacita’ di trasporto fosserealmente quella prevista (con due navette, un milione dipasseggeri all’anno), gia’ dopo due anni, non raggiungendo lasoglia di 1.010.000 posti a tariffa intera, e il Comune dovrebbeiniziare a pagare il canone, previsto dal contratto. E poi, sullanavetta dovrebbero salire solo passeggeri che pagano la tariffaintera, e non i dipendenti dell’aeroporto e gli utenti delLazzaretto (che nella stima sono dal 20% al 30% dei posti) e chepagano meno.(SEGUE)

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(ER) BOLOGNA. LETTERA A MEROLA: ECCO PERCHE’ SFM ‘BATTE’ P.MOVER -2-

(DIRE) Bologna, 8 nov. - I passeggeri con diritto allo sconto,infatti, riducono gli introiti, costringendo il Comune a pagareil canone gia’ dopo il primo anno, segnalano ancora i contrari alPeople mover. Fermo restando che acquistare altri mezzicomporterebbe ulteriori costi, per urbanisti e comitati c’e’anche un’altra questione. Secondo i loro calcoli, il veicolo nonpuo’ contenere piu’ di 30 persone, di cui 12 sedute, e 30 valige.Se le cose stanno cosi’, due navette hanno una potenzialita’annua di 620.000 posti, di cui 527.000 a tariffa piena (e quindila meta’ del necessario), e pure aggiungendone altre due lacapacita’ non raddoppia perche’ le navette devono viaggiaredistanziate: le campate sono calcolate per portarne una sola pervolta. Inoltre, il tempo di viaggio aumenta: otto minuti. Ilgruppo di scettici dice anche che con sette euro di biglietto nonsi arriverebbe al pareggio di bilancio, e bisognerebbe aumentarlofino a 12 o 14 euro. Ma il taxi costa 12 euro e porta fino acasa. Il problema della capacita’, in teoria, si potrebberisolvere usando otto navette, ma i costi di costruzionecrescerebbero di decine di milioni di euro, conclude la lettera.Quindi la “soluzione piu’ razionale resta il collegamento Sfm”. Anche il capogruppo Idv in Comune, Pasquale Caviano e ilcoordinatore provinciale dipietrista Sandro Mandini mettono lemani avanti: “Probabilmente sarebbe necessario un ulterioreapprofondimento sulla questione People mover”, per comprendere“la fattibilita’ di un’opera cosi’ importante, soprattutto per lepossibili ricadute sul bilancio comunale gia’ martoriato”. Inparticolare i dipietristi chiedono “maggiori certezze sul ruolodei privati”, e di capire “la loro vera volonta’ di investiresull’opera”. Mandini, poi, e’ soddisfatto che Sel abbia condiviso“la posizione che l’Idv porta avanti da mesi”.

(ER) ARIA. IDV FORLI’: BENE COMUNE-PROVINCIA SU INCENERITORI

(DIRE) Bologna, 8 nov. - “Esprimiamo soddisfazione per la sceltadel Comune di Forli’ e della Provincia di Forli’-Cesena dicostituirsi parte civile nel processo contro Hera e Mengozzi”. Lodichiara Tommaso Montebello, segretario Idv Forli’-Cesena, cheparla di “posizione coraggiosa che dimostra come la priorita’ diqueste amministrazioni sono la salute dei cittadini e lalegalita’”.

(ER) SANITA’. TICKET, LUSENTI: 90% FAMIGLIE PAGA MENO DI 10 EURO -2-

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(DIRE) Bologna, 8 nov. - In ogni caso, chiosa Lusenti, “non sara’mai il ticket a risolvere il problema dei carichi familiari: civogliono scelte politiche”. L’Assemblea legislativa ha approvato questo pomeriggio larisoluzione presentata da Pd, Idv, Sel, Verdi e Fds che invita laGiunta a rimodulare i ticket tenendo conto degli indicatori Isee(contrari Pdl, Lega nord e Udc, astenuto M5s). Bocciate invece lerisoluzioni del centrodestra e dei casiniani. “Abbiamo commessoun errore di generosita’- ironizza il vendoliano Gian GuidoNaldi- se avessimo applicato semplicemente l’aumento del ticket,ci saremmo risparmiati molte critiche”. Accuse che invece ilcentrosinistra rivolge al Governo, quando con Monica Donini (Fds)sostiene che “il ticket non e’ la soluzione, perche’ non copreneanche una quota infinitesimale della spesa sanitaria”. PerFranco Grillini (Idv), l’aumento del ticket “e’ cattiveriasociale, ma evitiamo gli ennesimi discorsi strumentali sullefamiglie, dicendo che i conviventi sono avvantaggiati”. Proprio contro Grillini si scaglia Fabio Filippi (Pdl). “Lasinistra ha nel suo Dna la demolizione della famiglia- attacca ilberlusconiano- se tutti fossero come Grillini, la societa’farebbe solo dei passi indietro”. A Filippi, che accusa icattolici del Pd di essere rimasti in silenzio, replica ildemocratico Eugenio Pagani. “Che tutela della famiglia e’ quandosi azzera il fondo per la casa, il fondo per la nonautosufficienza e le scuole della montagna”, attacca. (SEGUE)

(ER) VARIANTE VALICO. IN REGIONE ‘PRECEDENZA’ AGLI ALLUVIONATIFAVIA: DOMANI SUMMIT IN PREFETTURA E ASSEMBLEA NON DISCUTE...

(DIRE) Bologna, 8 nov. - La solidarieta’ agli alluvionati diLiguria, Toscana, Campania e Basilicata sorpassa lapreoccupazione per la Variante di valico. L’Assemblea legislativadell’Emilia-Romagna ha approvato questo pomeriggio unarisoluzione presentata da Antonio Mumolo (Pd) che esprime“solidarieta’ e vicinanza alle popolazioni colpite” dalleinondazioni di questi giorni e invita la Giunta Errani a“chiedere al Governo l’immediato ripristino dei fondi necessarialla prevenzione e tutela del rischio idrogeologico, deliberatiin passato e mai stanziati”. La risoluzione del Pd, poisottoscritta da tutto il centrosinistra, e’ stata presentata oggiin aula e Mumolo ha chiesto la trattazione prima degli altriOrdini del giorno. Ad opporsi solo il capogruppo M5s, AndreaDefranceschi. “Sulla solidarieta’ ai territori colpiti siamotutti d’accordo- sostiene il grillino- quindi, visto che mancanosolo 20 minuti alla fine della seduta, sarebbe meglio dedicarequesto tempo a discutere dei problemi legati alla Variante divalico”, i cui lavori stanno creando danni ingenti in particolarealla frazione di Ripoli, nel Comune di San Benedetto Val di

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Sambro, sull’Appennino bolognese. “Anche in vista dell’incontro di domani in Prefettura- insisteil capogruppo M5s- l’Assemblea legislativa dovrebbe dare unindirizzo alla Giunta”. Defransceschi e’ stato pero’ isolato,perche’ anche il centrodestra ha votato per l’inversionedell’ordine dei lavori e quindi nei 20 minuti finali di seduta e’stata approvata la solidarieta’ alle popolazioni alluvionate.Intanto sui lavori autostradali in Appennino emergono attriti traPd e Idv. (SEGUE)

(ER) VARIANTE VALICO. IN REGIONE ‘PRECEDENZA’ AGLI ALLUVIONATI -2-

(DIRE) Bologna, 8 nov. - “Credo che la situazione della Variantedi Valico sia un po’ piu’ complessa di quanto non la si vogliafar apparire- attacca Sandro Mandini, consigliere regionale deidipietristi, in una nota- non ci sono di mezzo solo i cittadinidi Ripoli da tutelare, e non credo che basti il monitoraggio perrassicurare quei cittadini”, come chiesto dal Pd. SecondoMandini, infatti, “il problema fondamentale e’ capire che cosapossa accadere sul lungo periodo, perche’ se fosse confermato chela frana non si puo’ arrestare con una serie di lavori dicontenimento, il rischio e’ che l’intera galleria, oltre che lafrazione di Ripoli, sia in pericolo”. Per questo, sostienel’esponente Idv, e’ “necessario fermarsi a riflettere, riuniretutti i soggetti interessati e cercare le soluzioni adeguate perevitare che la situazione sfugga di mano”. Di sicuro, ammette Mandini, “va fatto il rilevamento deidanni finora subiti dalle abitazioni, va capito dove vannoprovvisoriamente spostati questi cittadini e per quanto tempo. Mabisogna capire anche dove va la frana- avverte il consigliereregionale Idv- bisogna valutare i rischi possibili nel lungoperiodo e adottare opportune strategie per fare in modo che lastessa variante non subisca danni irreparabili”.