Rassegna 9 ottobre

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9 ottobre

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9 ottobre

Sabato 9 ottobre 2010 pagina 8

vile, c’è il Popolo viola cheha già manifestato per i fattisuoi, ma vorrei che ci fossela gente che sento parlareal mercato, la gente chesento parlare in autobus,quelli che non ne possonopiù e che pure esitano ascendere in piazza.Ora, una volta che non pos-sono più eleggere i loro de-putati con questa leggeelettorale, che vengano adire come la pensano alme-no in piazza. Altrimenti tut-to questo dà maggiore si-curezza al governo.Oggi, chi non osa minima-mente manifestare il pro-prio pensiero assieme aglialtri, in realtà finisce per da-re una mano a questo go-verno. Quindi non è cheposso fare un appello a sin-gole categorie di persone.Posso fare un appello a tuttigli italiani di buona volon-tà, perché ce ne sono tanti:che si sveglino, che scen-dano in piazza con noi.

hanno paura di essere li-cenziati se parlano.Un clima così, io che ho 85anni, l’ho vissuto nei mieiprimi diciotto anni, sotto ilfa s c i s m o .Voglio dire, Marchionne dàun cospicuo contributo aquello che è il mutamentodella democrazia italiana inuna dittatura strisciante.

CHE COSA vorremmo inquesta manifestazione?Che fossero presenti “tutticoloro che”. Chi sono “t u t-ti coloro che”?Certo che c’è la società ci-

Lo scrittore Andrea Camilleriè uno dei primi sottoscrittori

dell’appello per aderirealla manifestazione della Fiom (FOTO ANSA)

“TUTTI CON LA FIOM”Alla manifestazione del 16 ottobre

con gli operai e contro “il regime B.-Marchionne”

“L a pretesa di calpesta-re i diritti costituzio-nali nello stabili-mento Fiat di Pomi-

gliano è diventata la lineadell’intera Federmeccanica,con l’avvallo infine dell’i n t e raConfindustria spalleggiata dalsostegno del governo”, quin-di la necessità di scendere inpiazza, a Roma il 16 ottobre,accanto alla Fiom, spieganonell’appello di M i c ro M e g a allamobilitazione, firmato An-drea Camilleri, Paolo Floresd’A rc a i s , don Andrea Gallo eMargherita Hack: “La volontàdi assassinare la Costituzionetracima oltre il berlusconi-smo tradizionale, appartieneormai al regime Berlusco-ni-Marchionne. Ecco perchésentiamo il dovere di rilancia-re con convinzione ancorapiù forte il nostro appello, fa-

cendo coincidere l’appunta-mento con la giornata di lottagià indetta dai metalmeccani-ci Fiom”.Le adesioni non si contano.Intellettuali, politici, giornali-sti, esponenti della società ci-vile, dallo scrittore AntonioTabucchi al regista Giuliano

Montaldo, da Luigi De Magi-stris a Moni Ovadia, da Altan asacerdoti come don Paolo Fa-rinella e don Enzo Mazzi.

LO SCRITTORE. Una mani-festazione “in difesa della Re-pubblica italiana dall’a ggres-sione del sistema berlusconia-no – per Antonio Tabucchi –,oltreché in difesa dei diritti dellavoro di cui si fa carico laFiom, contro il ricattodell’azienda Fiat che porta unosfregio irreversibile alla Costi-tuzione. Un’azienda, vorrei ri-cordare, che in tutto il dopo-guerra è vissuta grazie alle inie-zioni di denaro pubblico, cioèal denaro di tutti noi cittadini.A tutto questo si aggiunge ilmio allarme per le parole ever-sive pronunciate sabato 2 ot-tobre a Milano da Silvio Ber-lusconi, che costituiscono unattacco inaudito alle garanzieistituzionali. Affermare – con-tinua lo scrittore – come ha fat-to Berlusconi, che dietro la ca-duta del suo governo nel 1994ci siano la magistratura e l’expresidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro e propor-re una commissione parla-mentare che indaghi sulla ma-gistratura italiana è eloquente,penso, sull’imminente perico-lo che l’Italia sta vivendo. Ri-cordo che Mussolini arrogò asé l’inchiesta sul delitto Mat-teotti. Cittadini, vigiliamo”.

IL GIORNALISTA. Saràuna “manifestazione in difesa

del lavoro, ma soprattutto del-la Costituzione”, che rappre-senta “i valori attorno ai qualiadunar si”, spiega Furio Co-lombo, deputato del Pd e fir-ma del Fatto Quotidiano: “Que-sta è una Repubblica fondatasul lavoro, ma si cerca di ne-garlo. Un dovere particolar-mente urgente esserci – il 16ottobre – in un momento par-ticolarmente aspro, duro,buio della vita italiana”.

L’ATTORE. Una Repubblicafondata sul lavoro ormai tra-sformata, per l’attore MoniOvadia, una “diarchia berlu-sconiana” che ha uno scopopreciso: “Demolire la giustiziasociale togliendo al lavoratorela dignità di titolare di diritti. Illavoro diventa una concessio-ne e il lavoratore serve sottoricatto. Dobbiamo attivare unprocesso di mobilitazione co-stante contro questo imbarba-rimento. La battaglia più im-

portante da fare”.

VOCI DI CHIESA. Adesio-ne all’appello, di cui uno deiprimi firmatari è don Gallo, an-che da altre voci cattoliche.Come don Paolo Farinella,anche lui sacerdote di Genova,che non ha dubbi: “In piazzacon la Fiom contro il regimeBerlusconi–Marchionne. Per-ché il progetto di Marchionneè quello di eliminare il sinda-cato e in questo converge conla politica del governo, che èquella di instaurare un regimeanti-democratico. Una manife-stazione di piazza intesa, quin-di, come nuova Resistenzacontro il tentativo non solo diumiliare ma di distruggerel’Italia intera”. Don EnzoMazzi indica anche una pro-spettiva: “Non dobbiamo rin-correre il berlusconismo, dob-biamo cambiare strada, per-ché non si risolvono i proble-mi con lo stesso schema che liha creati. Dobbiamo uscire daquesto orrido pantano cultu-rale, politico e sociale.

LA POLITICA. Gli europar-lamentari dell’Idv Sonia Alfa-no e Luigi De Magistris sischierano con la Fiom: “Ci in-teressa la sorte di quelle mi-gliaia di cittadini che ogni gior-no perdono il posto di lavoro”perché “è in atto un disegnoautoritario di questo governoper cambiare sempre piùl’equilibrio tra capitale e lavo-ro ”.

Esserci perché siamo ai colpi di codadel Caimano e allo sfacelo totale

PIAZZE D’I TA L I A

“L’Italiaè unaRepubblicafondatasul lavoro,ma si cercadi negarlo”

di Andrea Camilleri

Q ueste mie parole, qualeche sia il peso che pos-

sono avere, hanno il valoredi un invito, dettato dalsentimento e dalla ragio-ne, a partecipare alla gran-de manifestazione del 16ottobre, indetta dallaFiom, nel corso della qualesaremo presenti anchenoi. Perché c’è questa ne-cessità? Credo sia eviden-

te, da tutte le notizie chequotidianamente filtranoattraverso i giornali e le te-levisioni, che siamo allosfacelo della politica e agliestremi colpi di coda di ungoverno. E di un uomo chenon ha nessun senso delleistituzioni, né della Costi-tuzione, né della giustizia.E quindi fa di tutto perchéqueste istituzioni sianomodificate a suo uso e con-sumo. Questo non si puòassolutamente permetterein uno Stato democratico.

DIRÒ DI PIÙ: è moltoimportante che la nostramanifestazione sia all’i n t e r-no della grande manifesta-zione della Fiom. In questiultimi mesi la Fiom ha di-feso i diritti dei lavoratori.Ora, diritti non significa so-lo le pause, la durata delleore di lavoro.Diritto è soprattutto il di-ritto del lavoro ad essere ri-spettato in quanto tale. La

Fiom sta difendendo primadi tutto la dignità del lavo-ro. Manifestare uniti allaFiom, oggi, ha un sensopreciso di unione di volon-tà.La posizione che la Fiom haassunto nei riguardi delloStatuto dei lavoratori e del-le condizioni dei lavoratorinasce nel momento in cuiMarchionne a Pomiglianoha fatto un vero e propriodiktat, di quelli o prendereo lasciare.Credo che già allora i rap-presentanti della Fiomavessero intuito che, ce-dendo al diktat di Mar-chionne, in realtà avrebbe-ro aperto le valvole di si-curezza per una moltiplica-zione dell’esempio Pomi-gliano, il che è avvenuto.Vorrei farvi riflettere suuna cosa vista nei telegior-nali. I lavoratori di Pomi-gliano, intervistati dalla te-levisione, non rispondonoall’intervistatore perché

NCASO ORLANDI

I pm: “La Maglianaconosce la verità”

“S iamo convinti chela Banda della

Magliana sappia che fineabbia fatto EmanuelaOrlandi [sotto in foto]”. Loha detto il procuratoreaggiunto GiancarloCapaldo, titolare degliaccertamenti, insieme conil sostituto Simona Maisto,sulla sparizione (giugno1983) della Orlandi.

SANITÀ

Lazio, protestadei sindaci

“L ’identificazionedei sindaci che

ieri mattina hannomanifestato davantialla sede della RegioneLazio contro il piano diriordino ospedaliero èun atto gravissimo,anche inconsiderazione delfatto che si tratta dirappresentanti delleistituzioni eletti daicittadini e che quindisono espressione evoce della comunità”.Lo dichiara in una notail presidente dellaProvincia di Roma,Nicola Zingaretti. “Atutti loro voglioesprimere la miasolidarietà – concludeZingaretti – perché inun Paese democraticola libertà di espressioneè un diritto intoccabile,che nessuno puòlimitare o sopprimere.Ogni tentativo diimpedire a qualcuno dimanifestare le proprieidee dovrebbemeritare, dunque, lacondanna unanime daparte di tutte forzepolitiche”.

MO RT I BIANCHE

Strage continuasul lavoro

È morto nella nottel’operaio

cinquaquattr ennedell’Adda Express diBrivio (Lecco),investito due giorni fada un collega alla guidadi un autocarro inretromarcia, durantedelle normali manovredi carico e scaricomerci. Ieri un operaio èstato travolto da unaserie di tubi per untotale di 10 quintalimentre stava lavorandoa una vecchia condottadi acqua che scende dallago Giacopiane,nell’entroterra diChiavari.

CARCERI MO RTA L I

53° suicidiodietro le sbarre

U n detenuto di 28anni si è suicidato

nel carcere di Siracusa.Si tratta del quartosuicidio dell’anno nelcarcere siracusano, del53° nelle carceriitaliane nel 2010.

Intellettuali e politici in piazza accanto alla Fiom Da sinistra, Antonio Tabucchi, Paolo Flores d’Arcais, Furio Colombo e Sonia Alfano

L a Fiom qualche sondaggio riservato loha fatto e al Pd ha chiesto conto della sua

partecipazione in piazza il 16 ottobre. Solo cheal momento non ha avuto risposta. Magari Ber-sani e soci decideranno il 15 ottobre verso lamezzanotte. Eppure la manifestazione Fiom stadiventando sempre di più l’appuntamento di ri-ferimento dell’opposizione sociale e anche po-litica. Bersani non smette mai di dire che il la-voro è al centro del Pd che lui ha in mente. Se ècosì la sua assenza in piazza si noterebbe alme-no quanto la sua presenza. Ovviamente se Ber-sani decidesse di partecipare si sottoporrebbe auna sfilza di critiche, il “partito Fiat” all’inter no

dei Democratici è piuttosto notevole e lecontestazioni alla Cisl di questi giorni ren-dono ancora più difficile l’adesione. L’expopolare Fioroni, dopo la manifestazionecon fumogeni alla sede Cisl di Roma, hachiesto al Pd di battersi contro questa “nuo -va strategia della tensione”. Ma la domandaresta: ci sarà o no il Pd il 16 ottobre in piazzacon la Fiom? Sa. Can.

SILENZI E ATTESE

Bersani ci saràoppure no?

DopoPomiglianosi sonoapertetutte le valvoledi sicurezza:diritti calpestati

pagina 9 Sabato 9 ottobre 2010

S A LVAT EIL SOLDATOLIGRESTI

Mediobanca guida i soccorsi all’amicodi sempre con i conti in rosso

di Vittorio Malagutti

V incent Bolloré, il finan-ziere francese, anzi bre-tone, che controlla unimpero da 3 miliardi e

più di ricavi tra finanza, tra-sporti, media e pubblicità, di-ce che non c’è niente di im-portante. Che lui, grande ami-co del presidente Nikolas Sar-kozy, è un investitore tranquil-lo che “non ha mai dato fasti-dio a nessuno”. Traduzione:se Bolloré compra azioni delgruppo di Salvatore Ligresti lofa solo perché vede buone oc-casioni di guadagno nel lungotermine. Chiaro, chiarissimo,ma in Borsa nessuno ha cre-duto a questa spiegazione mi-nimalista. E la speculazione hacontinuato a scommettere al-la grande su prossime novitàin casa Ligresti. Tant’è veroche mentre Bolloré parlava,ieri pomeriggio, i titoli ogget-to delle sue recenti attenzionisono partiti a razzo. Premafinè salita addirittura del 7,9 percento e la controllata Fondia-ria, la compagnia di assicura-zioni che è la polpa del grup-po, ha messo a segno un pro-gresso del 6,5 per cento.

L’UNICO FATTO alla basedi questo exploit è la notiziache Bolloré ha portato dal 2per cento circa al 2,38 per cen-to la sua partecipazione nel ca-pitale Premafin. Quest’ultimaha guadagnato in Borsa addirit-tura il 17,5 per cento dal 28 set-tembre, quando per la prima

volta si è avuta notizia delle ma-novre del finanziere bretone. Eanche Fondiaria in sole otto se-dute ha recuperato il 12,6 percento. Tutto sommato non èneppure granché se si pensache la stessa Fondiaria un annofa viaggiava intorno ai 14 euroe adesso, solo grazie all’ex p l o i tdi questi giorni, è tornata a su-perare quota 8 euro.

I GRANDI investitori, e lostesso Ligresti, hanno quinditutto l’interesse a veder mon-tare la panna delle voci, per-chè quantomeno serve a rilan-ciare quotazioni (e quindi il va-lore dei loro pacchetti aziona-ri) che sono in coma profondoormai da molto tempo. Il mo-tivo dei forti ribassi dei mesiscorsi è semplice: il gruppo Li-gresti se la passa davvero male.Fondiaria perde soldi (157 mi-lioni solo nel primo semestredi quest’anno) perchè troppoconcentrata nel ramo Rc autoin grave crisi e per di più im-bottita di immobili, in partescaricati dalle società persona-li dello stesso Ligresti, dal ren-dimento deludente e difficilida vendere sul mercato delmattone ancora in affanno. Gliindici patrimoniali che segna-lano la solidità della compa-gnia (margine di solvibilità)forse non ancora a un livello diallarme rosso, ma certo preoc-cupano gli analisti. Proprio ilprimo di ottobre Fondiaria haincassato la bocciatura dellasocietà di rating Standard&Po o r ’s che abbassato la valuta-

CORTE DI GIUSTIZIA

SICUREZZA SUL LAVORO, L’EUROPA CONDANNA L’ITALIA: “CANTIERI PERICOLOSI”

zione da BBB+ a BBB. E il se-condo siluro nel giro di pochimesi: a marzo il rating era A-.Per riportare la situazione sot-to controllo ci sono due stra-de. Si possono cercare com-pratori per alcune attività (im-

ECONOMIA

mobili, società controllate).Oppure chiedere in Borsa de-naro fresco con un aumento dicapitale.Di questi tempi però vendereasset è difficile, a meno di nonaccontentarsi di prezzi da sal-

do. E l’aumento di capitale èmolto improbabile per che Li-gresti per andare in minoranzanel capitale della compagniadovrebbe mettere mano alportafoglio e spendere denarodi cui al momento non dispo-

ne visto che anche le sue hol-ding personali sono fortemen-te indebitate. E allora, per evi-tare guai peggiori, non restache la soluzione di sistema.Funziona così: il potere finan-ziario che fa capo alla galassiaMediobanca-Generali farà ilpossibile per puntellare Ligre-sti. E questo per almeno dueordini di motivi.

PRIMO: IL FINANZIEREsiciliano gioca un ruolo fonda-mentale nel capitale di alcunesocietà chiave per gli assetti dipotere del capitalismo nazio-nale: Corriere della Sera, Pirellie la stessa Mediobanca. Secon-do: se una compagnia stranie-

ra riuscisse mettere le mani suFondiaria (la terza in Italia) gliequilibri finirebbe per metterein pericolo la posizione delleGenerali (prime in graduato-ria). E così l’ingresso in scenadi Bolloré viene interpretatocome un segnale chiaro chesta prendendo forma la rete diprotezione intorno a Ligresti.Il finanziere francese da quasiun decennio è ben inserito neisalotti che contano. Ad aprile èdiventato vicepresidente diGenerali proprio in occasionedella nomina del nuovo nume-ro uno Cesare Geronzi, a cuinell’ultimo anno si è molto av-vicinato. Non bastasse, Bollo-ré ha anche un ruolo importan-te in Mediobanca dove, oltre aessere azionista con una quotadel 5 per cento, guida il cosid-detto gruppo C dei soci esteridel patto di sindacato. Quindi,si ragiona in Borsa, gli acquistidi questi giorni dalla Francia sispiegano in una logica tutta ita-liana. E’quindi possibile chenei prossimi mesi si reciti uncopione simile a quello già an-dato in scena di recente.

PRIMA DI FARE le valigieda Unicredit, Profumo ha datovia libera a un’operazione concui la banca ha rifinanziato acondizioni assai vantaggioseuna delle holding personali delfinanziere siciliano. Anche Ge-ronzi si è speso per sistemarela partita su Citylife, il nuovoquartiere milanese in costru-zione dove è coinvolta Gene-rali insieme con Ligresti. E lastessa Mediobanca, espostaper oltre un miliardo su Fon-diaria, ha già riconfermato pie-no appoggio. Infine, molto piùdefilato come spesso gli acca-de, si sta muovendo anche unfinanziere di lungo corso co-me Francesco Micheli, prota-gonista di innumerevoli blitzborsistici, legato a Ligresti dauna lunga amicizia. È stato lui,nel 2002, a giocare un ruolodecisivo nelle manovre borsi-stiche che hanno portato il fi-nanziere siciliano a prendere ilcontrollo di Fondiaria. E da al-lora non ha più lasciato il suoruolo di suggeritore-consiglie-re .

Bollorè acquistale azionidi Fondiaria-Sai,il titolo volain Borsa: + 12,6per centoin otto sedute

Da sinistra, in alto, in sensoorario: Salvatore Ligresti,

Vincent Bolloré, Cesare Geronzie Francesco Micheli (FOTO ANSA)

di Lorenzo ConsoliL u s s e m b u r go

I ncidenti sul lavoro: l’Italia non ri-spetta le norme di sicurezza Ue nei

cantieri. Lo afferma, per la secondavolta in due anni, la Corte europea diGiustizia. Le norme italiane sulla sicu-rezza nei cantieri edili non rispettanoi requisiti minimi di sicurezza per i la-voratori stabiliti dalla legislazione co-munitaria del 1992 (Direttiva Ce92/57) sulla sicurezza sul lavoro evanno modificate per adeguarle agli

standard Ue. Lo afferma la Corte eu-ropea di Giustizia, che ha sede a Lus-semburgo, con una sentenza solleci-tata da un rinvio pregiudiziale del Tri-bunale di Bolzano.In particolare, la Corte Ue punta ildito contro il fatto che la legislazioneitaliana prevede alcune eccezioni, ri-spetto agli standard europei, quandoi lavori previsti per il cantiere non sia-no soggetti al permesso di costruire:in questo caso, infatti, non è previstoné l’obbligo di nominare un coordi-natore per la sicurezza quando siano

presenti più imprese nel cantiere, néquello di elaborare un piano di sicu-rezza, in presenza di rischi particolariper i lavoratori. Un caso per il qualenon è previsto il permesso di costrui-re, ad esempio, è quello del rifaci-mento del tetto di una casa, che puòpresentare notevoli rischi a causadell’altezza a cui si svolgono le attivitàdel cantiere.La direttiva Ue era stata traspostanell’ordinamento italiano mediante ildecreto legislative 494 del 14 agosto1996, modificato a più riprese, chedefinisce gli obblighi del committen-te o del responsabile dei lavori perquanto riguarda la designazione delcoordinatore per la sicurezza.La Corte europea di Giustizia ave -va già segnalato due anni fa questa in-congruenza nella legge italiana, conuna sentenza del 25 luglio 2008, mal’Italia ha ignorato, finora, il pronun-ciamento dei giudici comunitari. InItalia, secondo le statistiche Inail, cisono circa mille incidenti sul lavoromortali all’anno.La direttiva 92/57 riguarda le pre-scrizioni minime di sicurezza e di sa-lute da attuare nei cantieri tempora-nei o mobili, e stabilisce che, in ognu-no, sia un coordinatore per la sicurez-za e la salute, incaricato dell’attuazio -ne dei principi generali di prevenzio-ne e di sicurezza per la tutela dei la-voratori. Il committente o il respon-

sabile dei lavori hanno anche il dove-re di controllare che sia redatto unpiano di sicurezza nel caso in cui i la-vori comportino rischi particolariper la sicurezza e la salute.Il pronunciamento della Corte Ue èstato sollecitato in seguito a una vi-cenda cominciata nel 2008, quandogli ispettori del servizio di tutela dellavoro della Provincia autonoma diBolzano avevano visitato un cantiereedile per il rifacimento della coper-tura del tetto di una casa a un’altezzadi circa 6,8 metri. Il parapetto, l’au -togru e la manodopera erano fornitida tre imprese diverse presenti con-temporaneamente nel cantiere. Il ri-lascio di un permesso di costruirenon era richiesto ai sensi della legi-slazione italiana. Gli ispettori aveva-no avviato allora un procedimentopenale contro la proprietaria dell’im -mobile, committente dei lavori, perviolazione degli obblighi di sicurezzaimposti dalla direttiva Ue. Il caso erafinito davanti al Tribunale di Bolzano,che, esprimendo dubbi riguardo allederoghe previste dal diritto italiano,aveva deciso un rinvio pregiudizialealla Corte europea di Giustizia.Secondo i giudici comunitari, lacircostanza che un permesso di co-struire per un cantiere sia o meno ri-chiesto dalla legislazione nazionale èirrilevante ai fini del rispetto degli ob-blighi relativi al coordinatore per la

sicurezza e al piano di sicurezza.Un coordinatore in materia di si-curezza e di salute deve essere sem-pre nominato per qualsiasi cantierein cui sono presenti più imprese almomento della progettazione o, co-munque, prima dell’esecuzione deilavori, indipendentemente dalla cir-costanza che il cantiere comporti ono rischi particolari. Quanto al pianodi sicurezza e di salute, ricorda la Cor-te Ue, la direttiva prevede che sia re-datto prima dell’apertura del cantie-re. Gli Stati membri sono autorizzati aprevedere deroghe all’obbligo di re-digerlo, previa consultazione delleparti sociali, solo nel caso in cui si trat-ti di lavori che non comportano rischiparticolari, o per i quali non è richie-sta una notifica preliminare.

È la secondabocciatura in dueanni: “Bisognaadeguarsiimmediatamenteagli standarddegli altri Paesi”

Una protesta contro le morti bianche (FOTO ANSA)

P I A Z Z E T TA CUCCIA

I BILANCI CELEBRANOLE GESTA DI GERONZI

E’ durata quasi vent’anni la stagionedi Cesare Geronzi in Mediobanca.

Dal marzo del 1992 all’aprile di quest’anno, come ricorda l’ultimo bilanciodell’istituto (chiuso a giugno) resopubblico ieri. Nel frattempo niente è piùcome prima sotto il cielo della finanzaitaliana. Pochissimi dei protagonisti diallora sono ancora sulla breccia. E, aparte Giovanni Bazoli di Intesa, nessunotra i banchieri che allora dominavano lascena si trova adesso al posto dicomando di un grande istituto. Nel 1992Geronzi varcò la soglia del tempio alloragovernato da Enrico Cuccia quando dapoco era salito al vertice della neonataBanca di Roma. Due decenni dopo èpartito dalla presidenza di Mediobanca aquella delle Generali. Un trasloco che èstato la consacrazione definitiva di unpotere senza eguali sulla scenafinanziaria. Gli imprenditori vanno evengono. Si consumano grandi crack(Cirio, Parmalat) ed epiche battaglie peril potere. Ma Geronzi è sempre lì.Sempre più forte. E gli amministratori diMediobanca, ammirati, mettono abilancio addidittura un tributo alpresidente uscente. (vit. mal.)

LA NAZIONE Pagina 13 – Livorno Piombino. Baratti, l’assessore regionale Marson d’accordo con Anselmi PIOMBINO — «BENE HA FATTO il sindaco di Piombino Gianni Anselmi annunciando che si impegnerà a intraprendere un percorso partecipativo sul piano particolareggiato di Baratti. Sono d’accordo e intendo dargli fiducia». Lo ha detto l’assessore regionale alla pianificazione del territorio Anna Marson intervenendo dopo le recenti polemiche sul futuro urbanistico di uno dei golfi più belli della nostra costa. «La posta in gioco è alta – ha proseguito Marson - stiamo parlando di un territorio dal valore paesaggistico e storico così elevato da richiedere tutta la nostra attenzione. Anche se gli interventi proposti dall’amministrazione comunale non possono certo essere definiti “cementificazione”, come qualcuno ha fatto, credo che la questione imponga un approccio prudente e condiviso prima di intraprendere qualsiasi scelta di trasformazione. Lo stesso riordino e riuso di volumi già esistenti, se non adeguato al contesto, potrebbe produrre effetti non graditi alla collettività. Per questo auspico – conclude l’assessore - che quanto prima sia dato il via a un ascolto attivo di tutte le voci in campo, con lo scopo di ricercare, insieme, una sintesi adeguata al valore del luogo».

IL TIRRENO Pagina 5 - Pisa Oggi i poliziotti sfilano in piazza Corteo dalla prefettura per chiedere rinforzi PISA. Oggi i poliziotti scendono in piazza per protestare contro la situazione della sicurezza in città. Dopo la defezione di tre sigle sindacali, Siulp, Sap e Sindacato di polizia, la manifestazione è promossa dalle restanti organizzazioni - Silp Cgil, Consap, Ugl e Coisp - che, scrivono gli organizzatori, «rappresentano oltre il 70% dei poliziotti pisani; invitiamo i cittadini, svincolati da qualsiasi appartenenza politica e di categoria a sfilare con noi». Il corteo partirà alle 16 dalla prefettura e si snoderà attraverso lungarno Mediceo, ponte della Fortezza, lungarno Galilei, ponte di Mezzo, Borgo, via Dini, piazza dei Cavalieri, via S. Maria, piazza dei Miracoli e piazza Manin, dove la manifestazione si concluderà con l’intervento dei segretari dei sindacati. Dopo il sindaco Filippeschi, anche la Provincia, attraverso il presidente Andrea Pieroni, si dichiara solidale con l’iniziativa ed i suoi promotori, «condividendone pienamente le motivazioni». Una solidarietà, questa dell’ente di piazza Vittorio, che risulta peraltro concretamente testimoniata dalla recente messa a disposizione, nell’ambito del coordinamento del Comitato per la sicurezza, anche delle forze della polizia provinciale per lo svolgimento di servizi particolari in sostituzione di pubblica sicurezza e carabinieri in occasione di situazioni che assorbano il personale della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza. «La realtà - prosegue Pieroni - è che, sul fronte della sicurezza, ci troviamo in una situazione vicina al punto limite. Purtroppo, anche in tema di sicurezza il governo agisce in modo opposto ai suoi proclami, tagliando senza guardare agli effettivi bisogni della gente». Condivisione della manifestazione anche da parte dell’Idv, a firma del capogruppo regionale Maria Luisa Chincarini e del segretario cittadino Silvia Marroni.

LA NAZIONE Pagina 7 – Siena Verso le amministrative. Intanto i senesi chiedono risposte concrete su lavoro e costo della vita Mugnaioli (Pd): «Primarie di coalizione, con o senza l’Idv» LAVORO, COSTO della vita, incertezze sul futuro. Sono queste le principali preoccupazioni dei senesi. Almeno, a leggere le risposte fornite agli oltre mille questionari della campagna d’ascolto «Diccene Quattro» promossa dal Pd, che ora accelera sulle primarie del centrosinistra. «Con o senza l’Idv», puntualizza il segretario dell’Unione comunale Alessandro Mugnaioli. Messo così suona come un ultimatum. Cosa succede? «Quello che chiediamo all’Idv è un comportamento più attento. In questi mesi con tutti gli altri partiti abbiamo condiviso una spinta al rinnovamento e ad un nuovo dinamismo per Siena. Ma tutto ciò rischia di essere rallentato da chi, come l’Idv, ha timore di far esprimere i senesi attraverso le primarie». Perché? «I temi posti dall’Idv sono totalmente dissociati rispetto alla realtà e ai problemi che vivono i senesi. La loro appare più una discussione incentrata sulle poltrone che sulla crisi economica che viene presa in considerazione solo per proporre di togliere risorse alle nostre amate Robur e Mens Sana. Più che un progetto sul futuro della città viene proposto ai senesi un vero e proprio manuale di ingegneria delle poltrone per l’ascesa al potere di un’èlite che non vive e conosce Siena». Quindi entro novembre ci saranno le primarie? Non dovevano essere fatte già a ottobre? «E’ vero, ma i tempi per incontrare le altre forze sono stati lunghi. Per questo, oggi, chiediamo che non ci siano più indugi. Poi è chiaro, questa è la nostra proposta, spetta alle altre forze decidere di accettarla o meno». Dalle risposte ai vostri questionari emerge forte la preoccupazione per il tema del lavoro e della crisi... «Le politiche di sostegno attuate, grazie anche ai bandi della Fondazione Mps, hanno attutito gli effetti più gravi della crisi, così come quelli derivanti dalla riduzione dei trasferimenti dallo Stato. Ma i problemi sul tappeto ci sono. Per questo riteniamo che non c’è altro tempo da perdere, che non è il momento di parlare di poltrone. Piuttosto dobbiamo pensare alle priorità, agli investimenti da fare, a come attuare una semplificazione della burocrazia nei confronti dei cittadini. Insomma, dobbiamo tornare a stare tra la gente». E gli altri partiti della coalizione cosa pensano? «Negli incontri fatti con Sinistra ecologia e Libertà, Partito Socialista, federazione della Sinistra e Siena Futura, tutti hanno condiviso l’analisi e lo spirito con il quale costruire il programma e sono pronti a dar vita alle primarie del centrosinistra, facendo scegliere il candidato sindaco ai senesi». In un vostro documento sostenete che il Comune deve tornare ad essere la casa di tutti, centro dell’ascolto e della partecipazione. Fino ad oggi non è stato così? «In questi anni c’è stato un profondo cambiamento della società, delle aspettative dei singoli. I cittadini chiedono più contatti, più spazi di confronto. Ed è in quest’ottica che guardiamo al Comune come alla casa di tutti».

CORRIERE DI MAREMMA La Provincia ha firmato il progetto regionale Upigitos2.0. Sulle politiche giovanili decidono i giovani. Nelle province le politiche giovanili le fanno i giovani. Mercoledì scorso a Pistoia la Provincia di Grosseto, rappresentata dall'assessore Tiziana Tenuzzo - insieme alle altre 9 province toscane, a Upi Toscana e al Centro nazionale di Volontariato di Lucca - ha firmato una convenzione per attuare su tutti i territori il progetto Upigitos 2.0 (Uniti per i giovani in Toscana), finanziato da Regione e Province con oltre 300mila euro. I giovani che parteciperanno al progetto potranno incidere direttamente sulle scelte delle politiche giovanili nel proprio territorio. I principali protagonisti del progetto sono 20 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 26 anni - un ragazzo e uno ragazza per ogni provincia - che parteciperanno alle riunioni del Tavolo permanente di Coordinamento con ruoli decisionali e di programmazione. Altri 10 giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni, verranno invece individuati, in una seconda fase, tramite bando, per l'assegnazione di 10 borse lavoro della durata di 12 mesi, finalizzate alla gestione degli sportelli sulle politiche giovanili che verranno attivati nelle singole province. Due tavoli, costituiti da assessori e funzionari provinciali e regionali, supporteranno il lavoro di programmazione portato avanti dai ragazzi. "Vogliamo puntare sulla partecipazione delle nuove generazioni alla politica e alla vita sociale del territorio - afferma Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Politiche giovanili -. Questo progetto è innovativo proprio perché rovescia il concetto di programmazione delle politiche giovanili: saranno proprio i giovani toscani a guidarci nel disegnare e programmare gli interventi. È una grande opportunità di partecipare alla programmazione delle azioni e di misurarsi con ruoli decisionali." Il progetto "Uniti per i Giovani in Toscana" è alla sua seconda esperienza e, grazie alla rete territoriale che si è creata, ora si struttura maggiormente. Dal 2008 ad oggi, Upigitos ha avviato processi virtuosi di collaborazione e cogestione delle Politiche Giovanili in Toscana tra le 10 Province e Upi Toscana. Il suo proseguimento qualificato e di sperimentazione sarà quindi utile per continuare ad offrire un percorso comune di crescita di tutti i territori provinciali nel settore delle Politiche Giovanili. Il tavolo di coordinamento stenderà un vero documento di programmazione e promozione delle politiche giovanili, anche aprendo un apposito sportello informativo in ogni provincia e svolgendo incontri di animazione territoriali per coinvolgere i giovani e sviluppare il loro rapporto con il mondo delle istituzioni. I ragazzi - ognuno dei quali riceverà un rimborso spese - avranno a disposizione un budget da gestire per finanziare i progetti specifici. "I giovani che parteciperanno a Upigitos - conclude Tiziana Tenuzzo - avranno la possibilità di fare un'esperienza formativa importante confrontandosi con i coetanei di altre province e i rappresentanti delle Istituzioni”.

LA NAZIONE Pagina 9 – Livorno Rosignano. I cittadini avevano chiesto l’intervento. Una serie di lavori per riqualificare la zone Fosso Pisano ripulito: sarà tolto anche il ponte in cemento ROSIGNANO — REALIZZATO dal Consorzio di Bonifica, su richiesta del Comune di Rosignano Marittimo, un nuovo intervento di ripulitura del Fosso Pisano. «Sebbene – ha spiegato l’assessore al patrimonio Luca Simoncini – il Consorzio avesse già effettuato le due operazioni di pulizia previste, il Fosso Pisano necessitava di un ulteriore intervento, così come più volte richiesto dagli abitanti del posto ed anche dal Consigliere Comunale Alessandro Lami. Per questo abbiamo ritenuto di chiedere l’effettuazione di nuovi lavori dal lato stabilimento fino a via delle Pescine». SEMPRE su richiesta della cittadinanza, nel corso della prossima settimana verrà tolta anche la parte di ponticello in cemento che attraversa il fosso sul lato di via Schiapparelli in modo da liberare l’area circostante per recuperare alcuni posti auto. «L’accessibilità da via Schiapparelli alla Bagnolese – ha detto l’assessore Simoncini – sarà comunque garantita con la realizzazione di un passaggio a gradini. Inoltre tra breve – ha aggiunto – verrà effettuato un sopralluogo con l’assessore all’ambiente Daniele Donati per ispezionare l’area dei vecchi orti che versa attualmente in condizioni di degrado. Il nostro obiettivo - ha concluso - è rendere completamente pubblica la fruizione di questa area, magari pensando per il futuro anche l’installazione di panchine e tavolini».

IL TIRRENO Pagina 6 - Cecina Terzo intervento di ripulitura del Fosso Pisano ROSIGNANO. Eseguito dal Consorzio di bonifica, su richiesta del Comune, un nuovo intervento di ripulitura del Fosso Pisano. «Nonostante due puliture - dice l’assessore Luca Simoncini - il fosso necessitava di un ulteriore intervento, come più volte richiesto dagli abitanti e dal consigliere Alessandro Lami. Per questo abbiamo ritenuto di chiedere nuovi lavori dal lato stabilimento fino a via delle Pescine». Nel corso della prossima settimana verrà tolta anche la parte di ponticello in cemento che attraversa il fosso sul lato di via Schiapparelli in modo da liberare l’area per recuperare alcuni posti auto.

CORRIERE DI LIVORNO

www.corrieredilivorno.comVenerdì 8 ottobre 2010 13

Stasera l'appuntamento con l'Arcigay al Karma. Tra gli invitati all'evento anche il sindaco di Rosignano Alessandro Franchi

Le drag queen a CastiglioncelloCASTIGLIONCELLO - Le DragQueen arrivano a Castiglioncello,per una serata che promette purodivertimento. "Proibita" è infattiil nome della prima serata gayfriendly di Livorno e provincia,che questa sera, a partire dalle 19,inaugura la stagione invernale,con un calendario delle seratemolto ricco e ogni volta coin-volgente. All'appuntamento vi sa-ranno non solo transgender, maanche alcuni rappresentanti delmondo istituzionale locale. Se-condo l'annuncio del KarmaLounge bar di Castiglioncello,locale posto sulla via Aurelia, tragli invitati alla serata anche ilsindaco di Rosignano AlessandroFranchi. «Sì - sono stato invitato -precisa Franchi -, ma non so sepotrò essere presente a causa dialcuni impegni precedenti».Oltre al locale castiglioncellese,sede e organizzatore dell'evento,l'appuntamento vede la collabo-razione dell'Arcigay di Livorno elo staff del Mamamia di Torre delLago.Allo staff di animazione, capi-tanato dalle "Spose Drag Queen" ,è affidato il compito di renderefrizzanti e coinvolgenti le varieserate.La serata di inaugurazione iniziaalle 19 con apericena a buffet, nelcui corso lo chef del Karma e ilbarman del locale preparerannoun ricco buffet e deliziosi cocktaildi respiro internazionale.

Si proseguirà alle 21 con l'in-tervento di V.Prince DJ (dj re-sident) per arrivare verso le 22con lo show delle spose DragQueen.Tra gli ospiti è prevista la pre-senza di Calogero Cavataio pre-sidente dell'Arcigay di Livorno

con un nutrito seguito di associatioltre a esponenti della politicalivornese, anche, forse, come det-to, Alessandro Franchi, sindaco diRosignano Marittimo.Sarà una serata da non perdere,nel cui corso si potranno am-mirare transgender abbigliati co-

me nello storico locale versiliese iquali, con tutta la loro simpatia,sapranno trasmettere puro diver-timento ai presenti.Ma sarà anche un momento diriflessione durante il quale si po-tranno affrontare temi importanti,quale l'integrazione del mondo

gay. per questo motivo la pre-senza dell'Arcigay di Livorno edei suoi rappresentanti. La serataè aperta a tutti coloro che vor-ranno partecipare e non vorrannoperdersi un momento di puro di-vertimento, all'insegna della veraallegria.

n A sinistra, un gruppo didrag queen. Sopra, ilsindaco di RosignanoAlessandro Franchi

L'assessore Luca Simoncini si è già attivato per far ripulire la zona

Castelnuovo, rifiuti all'area festeIl Comune ha interpellato Rea

C A S T E L N U OVO - «Ho già prov-veduto ad avvertire Rea affinchési attivasse per ripulire l'areavicino al cassonetto posto nellevicinanze dell'area fest di Ca-stelnuovo»: è l'assessore comu-nale alle frazioni collinari LucaSimoncini, in seguito alla se-gnalazione del Corriere di Li-vorno a spiegare come l'am-ministrazione non perda tempo incaso di disagi.«Benché non competa al Co-mune - prosegue Simoncini -occuparsi di queste cose, horitenuto opportuno avvertire Readel problema che si stava ri-levando a Castelnuovo. Già l'al-tro ieri sera gli addetti del-

l'azienda hanno provveduto adasportare i rifiuti abbandonati inquel luogo. In breve tempo viapporremo un cartello che possadisincentivare le persone a la-sciare ingombranti in quel luogo.Dovrebbero essere i cittadini atenere un comportamento civile ea pensare che i rifiuti ingom-branti vanno segnalati al numeroverde di Rea, che poi provvederàa ritirarli, ma è nostro compitoeducare, per cui lo facciamovolentieri».Un altro problema, dopo quellodella buca che sarà riparata daEnel, sempre nei pressi dell'areafeste, è stato quindi risolto dalComune.

n Alcuni rifiuti abbandonati a Castelnuovo

Progetto biennale per conoscere le varie culture: coinvolte Scozia, Galles, Polonia, Germania e Turchia

Insegnanti stranieri in visita a RosignanoObiettivo: migliorare lo stile di vita

RO S I G N A N O - Nel pomeriggiodi mercoledì è giunta in visitaalla sede del Castello di Ro-signano Marittimo una dele-gazione di insegnanti prove-nienti da diversi Paesi del-l'Europa che partecipano al Pro-getto Come-nius "Enviro-ment, homeand lifestyle"(ambiente, ca-sa e abitudinidi vita) insie-me alle scuoleprimarie delprimo circolodidattico Rosi-gnano Solvay.La piccola de-legazione in-fatti - che èstata accoltadall'assessorealle politicheeducative Ele-na Ciaffone -era accompa-gnata dalle in-segnanti Ma-riolina Corsonie Tiziana Si-meoni.Il progetto hauna durata biennale e coinvolgescuole provenienti da Scozia,Galles, Polonia, Germania, Tur-chia e Italia. Molteplici gliobiettivi: aiutare gli alunni acapire l'importanza di un cor-retto stile di vita; stimolare la

sensibilità dei ragazzi alla curadell'ambiente all'interno delcontesto europeo; sensibilizzaregli alunni a un corretto stile divita alimentare e fisico (attivitàricreative, sport, hobby); sol-lecitare negli alunni la coscien-

za ecologica nell'uso della scuo-la e dell'ambiente.Il tutto servirà ai ragazzi perapprofondire la conoscenza del-la lingua straniera e per svi-luppare la propria creatività,mentre gli insegnanti avranno la

possibilità di conoscere la pe-dagogia e la metodologia deiPaesi partner.Il progetto è arrivato al secondoanno e infatti la visita in Italia aRosignano è già stata precedutada altri incontri: nel novembre

2009 in Scoziae nell'aprile2010 in Polo-nia. A maggio2011 è previstol'ultimo incon-tro, nel Galles.Ieri la delega-zione, dopo lavisita della se-de comunaledel Castello, haascoltato l'sa-sessore Ciaffo-ne che ha pre-sentato le at-tività e i pro-getti che il Co-mune di Ro-signano portaavanti in am-bito educativoe con le scuole,fornendo unimportante so-stegno, anchealla luce dei ta-

gli operati recentemente a li-vello governativo.Poi gli interventi degli inse-gnanti stranieri che hanno bre-vemente illustrato gli aspettisalienti dell'organizzazione sco-lastica nei rispettivi Paesi.

n L'ingresso del Comune di Rosignano Marittimo

Rosignano