rassegna del 31-1-2012

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FERRARA________________________________________pag. 2 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 3 - 7 RAVENNA_______________________________________pag. 8 PARMA__________________________________________pag. 9 REGGIO E._______________________________________pag. 10 - 17 MODENA________________________________________pag. 18 PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 20 AGENZIE________________________________________pag. 21 - 24 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 31-1-2012

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rassegna del 31-1-2012

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FERRARA________________________________________pag. 2

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 3 - 7

RAVENNA_______________________________________pag. 8

PARMA__________________________________________pag. 9

REGGIO E._______________________________________pag. 10 - 17

MODENA________________________________________pag. 18

PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 20

AGENZIE________________________________________pag. 21 - 24

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 31-1-2012

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

FERRARA - Nuova Ferrara 31-1-2012

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

FORLI’ - Corriere 31-1-2012

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

FORLI’ - Carlino 31-1-2012

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FORLI’ - Voce 31-1-2012

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

FORLI’ - Voce 31-1-2012

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

FORLI’ - Voce 31-1-2012

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

RAVENNA - Corriere 31-1-201211MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012Cronaca di Faenza

NIBALLO, CAMBIANO LE REGOLE

Maggiori poteri al Comitato PalioIl sindaco: «Il passato farà il suo corso, nessuna intenzione di cedere la gestione a terzi»

«Il Comunericonosceil ruolodei rionicome realtàsocialee culturaledella città,su cuicontinueremoa investirenonostantei tempi»

FAENZA. Inizia una nuova era per il Palio del Ni-ballo. Il consiglio comunale ieri sera è stato chiamatoad approvare il nuovo regolamento. Si è infatti con-cluso il lungo lavoro di modifica di norme e discipli-nari, così come era stato anticipato dal sindaco.

Norme adeguate. M a l-pezzi, nel bel mezzo dellabufera del caso doping alrione Giallo, dichiarò in-fatti di non essere «asso-lutamente disponibile afar correre una nuova e-dizione senza un adegua-mento delle norme». Det-tò dei termini, il 31 gen-naio, e ieri sera infatti ilregolamento è stato vara-to, in extremis. Sono statiillustrati i contenuti sa-lienti, presenti il Magi-strato, i componenti delcomitato (i cinque capirione più il reggente delGruppo municipale) e ilcapo del settore cultura,Benedetta Diamanti.

Il Comune non si tira in-

dietro. «E’ un passaggioimportante - ha rimarca-to il primo cittadino - cherecepisce una deliberadel 29 aprile 2004, ma maifinalizzata. Arriva in se-guito a un positivo lavorosvolto con il Comune, ilquale riconosce il ruolodei rioni come realtà so-ciale e culturale della cit-tà, su cui continueremo ainvestire nonostante itempi. Non vi è nessunaintenzione di estraniarsidalla manifestazione enemmeno di affidare aterzi la gestione come erastato ventilato. Crediamodi dare maggiore raziona-lità, economicità ed effi-cienza: non era infattipossibile continuare acoinvolgere il consigliocomunale per ogni piùpiccola modifica da ap-portare».

Le riforme. La principa-le innovazione è l’affida-mento al Comitato Palio(7 membri) delle decisio-ni di carattere tecni-co/pratico. Basterà l’a p-provazione da parte dicinque/settimi del Comi-tato entro il 31 gennaio diogni anno per vararecambiamenti o aggiusta-menti. Oltre tale data ser-ve l’unanimità. In praticaè stato spacchettato il

vecchio codice, ricavan-done due: uno generale(scopi e linee guida), dicompetenza del Comune,e uno organizzativo (que-stioni tecniche e operati-ve) di competenza del Co-mitato. Il regolamento ge-nerale si compone di 60articoli, quello organizza-tivo di 92.

Le questioni aperte. Peril sindaco «l’introduzionedel nuovo regolamentolascia aperte questionisolo sul passato (il ricorsoal Tar del Giallo farà ilsuo corso), ma ora siguarda avanti in un’otti-ca di sviluppo e tranquil-lità».

Rivisitati i dettagli. Ladurata delle cariche sonostate razionalizzate tuttea tre anni: capi rioni,maestro di campo, pode-stà della giostra avrannoun’unica scadenza dimandato. Una grande at-tenzione è riposta nellarappresentatività dellacittà in occasione di tra-sferte e competizioni. Al-cuni articoli riguardano

QUARTIERE CENTRO NORD

Si discute di viabilità e Piano sostaLe tematiche legate alla viabilità e alPiano sosta del Comune sono al cen-tro della riunione del consiglio diquartiere Centro Nord convocatoper domani, alle 20.45, al centro so-ciale Casa Mita (via Filanda Vec-chia, 21). Partecipano l’assessoreClaudia Zivieri e il dirigente LuigiCipriani.

GIORNO DELLA MEMORIA

Ebrei nell’Italia occupataCon l’incontro in programma sta-sera, alle 20.45 nella chiesa del Mo-nastero di S.Chiara (via della Croce,16), si chiude il calendario di eventiper le celebrazioni del Giorno dellamemoria. “Essere ebrei nell’Italiaoccupata, tra persecuzioni ed ospi-talità: il caso degli istituti religiosi” èil titolo dell’iniziativa, alla quale in-terverrà Maura de Bernart, docentedi vita ebraica e Shoah in Europacentrale presso la sede di Forlìdell’Università di Bologna.

CENTRO LADERCHI

La cura della nostra pelle“La nostra pelle: come averne cura”è il titolo della conferenza medica inprogramma oggi alle 15 al centrosociale Laderchi (corso Garibaldi, 2).Relatrice Francesca Resta, specia-lista in Dermatologia dell’ospedaledi Faenza.

CIRCOLO TORRICELLI

Immagini delle AndeDomani, alle 21 al Circolo Torricelliin via Castellani 25, il fotoamatoreGuerrino Bertuzzi di Imola consplendide immagini documenta ilsuo viaggio “INCAntevole Perù”. In-gresso libero.

CASTEL BOLOGNESE

Vacanze per bambini bielorussiLa Confraternita di Misericordia or-ganizza già da sedici anni nel mese diluglio l’ospitalità per un gruppo dibambini bielorussi provenienti dallezone contaminate di Chernobyl. Ilprogetto è organizzato con la col-laborazione di famiglie che si fannocarico di accogliere un bambinopresso la propria abitazione. Se neparla domani sera, alle 20.30 allaConfraternita. Info: 0546 55555.

nello specifico i cerimo-niali, le premiazioni, icortei, le sospensioni du-rante le giostre: non cam-bia granchè e in alcunicasi sono stati semplice-mente regolamentati al-cuni aspetti già introdottia titolo sperimentale, tipola premiazione a cura delvescovo sul sagrato delduomo. Resta sperimen-tale per il momento lanuova formula della Bi-gorda d’Oro, vista nel2011.

Sanzioni. Sono stati a-boliti i provvedimenti di“censura” e “deplorazio-ne ” e ridotti gli importisulle infrazioni: i 50 eurosono scesi a 40, i 250 a 200,i 500 a 400, i 1.500 a 1.000.

In caso di doping. Nelregolamento resta inva-riata la multa pari al 50per cento del contributoannuo stanziato al rione.Restano le squalifiche e-sistenti, compresa quellaal cavallo, ma intesa a col-pire la scuderia. Si ri-manda inoltre alla com-missione sanitaria e a re-golamenti e disciplinariin carico ai laboratori dianalisi incaricati per al-tri eventuali provvedi-menti.

Ricorsi. L’organo di pri-ma istanza è sempre ilMagistrato, l’organo diappello il Consiglio deglianziani (consiglio comu-nale).

Francesco Donati

La Cna promuove per questa sera un incontro sulla “Manovra economica salva Italia”

Nel 2011 oltre 1.400 imprese associate280 nuove assunzioni, ma 30 imprese costrette ad ammortizzatori sociali

FAENZA. La Cna ha chiuso il2011 con oltre 1.400 imprese as-sociate nell’area faentina, unatenuta importante conferma-ta anche dal numero di servizierogati alle imprese con alcu-ni dati significativi. C’è statauna tendenza al consolida-mento delle imprese, signifi-cativo il dato di oltre 280 nuo-ve assunzioni a fronte, tutta-via, di circa 30 imprese chehanno attivato accordi per gliammortizzatori sociali (cassaintegrazione in deroga), checoinvolgono circa 230 dipen-denti, pur non utilizzati per latotalità dei lavoratori inseritinei suddetti accordi. Perquanto riguarda il ruolo del

credito, necessario alle impre-se per accedere a finanzia-menti e liquidità, gli uffici C-na dell’area faentina hanno e-rogato finanziamenti - attra-verso la cooperativa Unifidi –a 258 aziende per oltre 26 mi-lioni di euro, ben oltre le pre-visioni definite a inizio anno,una tendenza che supera no-tevolmente i risultati già si-gnificativi del 2010. Pur a fron-te di una diminuzione di im-prese attive operanti nel com-prensorio faentino, la Cna re-gistra un’importante tenden-za alla costituzione di nuoveattività nel campo dei servizi edelle attività manifatturiere.Una situazione, quindi, varie-

gata che evidenzia il periododi difficoltà economica cheprosegue ormai da alcuni an-ni ma, allo stesso tempo, con-ferma la tenuta associativa.Anche per parlare attorno aqueste tematiche, l’a s s oc i a-zione degli artigiani promuo-ve per questa sera una confe-renza sulla “Manovra econo-mica salva Italia”. L’iniziati-va rivolta alle imprese delcomprensorio faentino si ter-rà a partire dalle ore 20,30presso la sala conferenze dellanuova sede Cna di Faenza, invia San Silvestro 2/1, un’occa-sione di confronto e di infor-mazione sui provvedimenti a-dottati dal Governo Monti.

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4 MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012 Pagina Aperta

Direttore responsabile: MARIA PATRIZIA LANZETTI

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La tiratura del numero di ieri è stata di 13.288 copie* € 1 nelle zone in cui non è in vigore il tandem con La Stampa

risco). Credo che il Codi-ce Etico debba prevederecoerenza e intransigenzacon le posizioni procla-mate dal proprio partito,ma osservo che la vogliadi vincere e occupare pol-trone spesso prevale.N.B. questa non è una cri-tica soltanto alla tua per-sona, che per molti versistimo; ma ad una unifor-mità di comportamentogeneralizzata che nessunpartito è riuscito finora acambiare.

Davide CrociatiSavignano

LA REPLICAA propositodel codice etico

Spesso gli auspici noncorrispondono alla prati-ca politica. In tal senso in-tendo rispondere al vice-sindaco di Forlì Biserna.Caro Giancarlo non tiscrive un “movimenti-sta’’ come tu stesso ebbimodo di definirmi perchévolevo cambiare qualco-sa nel sistema politico; misi attaglia invece in misu-ra maggiore “estremistadi centro’’ che guarda allasinistra moderata. La tualettera “ecumenica’’ cer-tamente è encomiabilema merita due osserva-zioni circa i due pilastriche tu indichi per un Co-dice Etico. Ci sono duequestioni che riguardanoil fare politica in Italia: ilsistema e i programmi.Riguardo a questi ultiminon è adeguato il propo-sito di bene comune inquanto è normale che nontutti la possano pensarein modo eguale o abbianogli stessi interessi, quindil’orientamento a sinistrao a destra esisterannosempre anche se ci saràuna evoluzione all’inter-no degli stessi, e questocertamente vale in misu-ra minore nelle ammini-strazioni locali rispetto allivello nazionale. Condi-vido certamente l’osser-vazione che non bisognacriticare in base all’ap-partenenza di partito,peccato che il tuo partitosia stato l’alfiere di que-sto modo di far politica:pur di battere la destra cisi è alleati con il Pd, senzal’ambizione di cambiarele abitudini consolidate.Dopo che il rinnovamen-to proposto da Veltroni(un partito democratico“liberal’’ all’americana“antipartitocratico’’ conottime candidature comead es. quelle di NicolaRossi e Pietro Ichino ) èfallito, mi sarei aspettatoche l’IDV facesse da sti-molo nei confronti del PDche ha soltanto cambiatonome e un po’ di politici.Invece c’è una totale sud-ditanza dove governateinsieme (cioè a livello lo-cale), e un grande timoresu come può reagire laforza maggiore a delleprese di posizioni che re-clamano discontinuità (tiricorderai a cosa mi rife-

so, cosa che non è statapossibile, perché poi è ri-sultato che il capannonenon ha l’agibilità.

Quello che i musulmanichiedono non è altro cheun diritto garantito dallaCostituzione italiana art.8, 19 e 20 ) e ribadito piùvolte dalla Chiesa stessa.

Soufiane Radouanepresidente dell’Associazione

Giovanile Islamica Romagnolae membro della Consulta

Comunale Immigrati

DIA”.Pochi mesi fa, il Dott.

Monti, veniva eletto a “fu-ror di popolo” Presidentedel Consiglio, quale nuo-vo “MESSIA” dell’econo-mia italiana, nuovo lea-der, la soluzione viventedei problemi nazionali, il“Supertecnico”, il grandeeconomista, la personache avrebbe messo frenoalla situazione “infelice”del nostro Bel Paese, l’uo-mo che avrebbe trovato lesoluzioni alternative in-segnando a noi ignoranti(dal greco: gnor-izein edal latino: in-gnarus ov-vero non a conoscenza)come risparmiare e comecondurre una vita diver-sa e più morigerata.

“ECONOMIZZARE ALMASSIMO” poteva o do-veva essere lo slogan perquesta nuova politicaeconomica! Ovviamente,come tutti i “politici” (an-che se apparentementedetta Persona ha fattocredere di essere solo unTECNICO) ha ottenuto lanomina quale SENATO-RE a VITA e un compensodi 300.000 Euro (un ope-raio incassa detto impor-to in circa 15 anni di VE-RO SACRIFICIO) per un“lavoro” ancora da impo-stare. Se ci fosse un mi-nimo di verità nelle paro-le che ci vengono propi-nate quotidianamente suiValori di “certe persone”ritengo che questo “Si-gnore” avrebbe dovuto ri-nunciare affermando chesia la nomina che il com-penso erano A SEGUIREl’ottenimento dei risulta-ti e di quanto avrebbe rea-lizzato: CHE BELLA FA-VOLA! Ma di quali risul-tati parliamo? Non abbia-mo ancora visto niente,nessun progetto, nessunariforma (o meglio le uni-che riforme sempre e soloquelle a vantaggio di chiafferma di governarcicon giustizia ed equità).

Solo una cosa è di unacertezza unica: l’applica-zione immediata di IM-POSTE e TASSE per di-struggere e dissanguaredefinitivamente le fami-glie italiane. Questa è la

vera, grande, unica pen-sata, studiata e realizzatada questi GRANDI e PRE-STIGIOSI ECONOMISTI(forse non hanno mai let-to un libro di economia fi-nanziaria: vedi gli insuc-cessi del predecessore,aveva, se non erro, un vo-to bassissimo TRE del tut-to insufficiente anche ascuola). Uno Studente delterzo anno di Ragioneria,dopo aver letto le primedieci pagine del testo didetta materia avrebbe fat-to di meglio e sarebbe co-stato sicuramente meno.

Ci chiediamo pertanto:dove sono le riforme?

Le vere riforme non cisaranno mai, inutile illu-dersi!

Oppure vogliamo cre-dere che bastino le licen-ze dei tassisti o l’aumentodel numero delle Farma-cie a sanare il Bilancio?

Oppure la grande trova-ta: dare ai giovani la pos-sibilità di aprire nuoveaziende con 1 (uno) Euro?Viene da chiedersi qualesarà l’atteggiamento delSistema Bancario neiconfronti di questi nuovie improvvisati imprendi-tori. La risposta è sempli-ce: nessun credito, la vo-sta azienda è “sottocapi-talizzata” per lavoraredovete investire i vostricapitali (come volevasidimostrare: l’ennesimapresa in giro - una bufala -grazie!)

Siamo ormai persegui-tati e viviamo in un regi-me di “polizia”, dove sia-mo osservati, spiati, con-dannati dalle Istituzioni oda nostri “vicini” invi-diosi se riusciamo a farela spesa anche l’ultimogiorno del mese (hannodisponibile un numeroprivilegiato per denuceanonime).

Non possiamo teneredenaro sul c/c (paghe-remmo tasse aggiuntive),se portiamo i nostri ri-sparmi in luoghi sicuri(dove almeno non subia-mo svalutazioni) venia-mo condannati qualigrandi evasori, se spen-diamo più di mille Eurosiamo verificati e certifi-cati quali nuovi “ricicla-tori di denaro sporco”(nell’economia spicciolachi spende il proprio de-naro nel paese dove è sta-to prodotto migliora l’eco-nomia collettiva – forse èper questo che veniamopuniti se lo facciamo, con-trastiamo il sistema!), separliamo più di tanto sia-mo anarchici, nemici del-lo Stato, insomma qua-lunque cosa oggi ci propo-niamo di fare è “OGGET-TO” di verifica e di con-danna.

Se abbiamo un debitoverso lo Stato ci pensaEquitalia con tassi daU…A (non si può dire) arecuperare e poi “qual-che Ministro” usando icanali televisivi affermache non si devono colpire

le Istituzioni con la forza(certo siamo tutti concor-di nel non portare dannifisici alle Persone cheoperano in certi Enti epronti a condannare gliautori di dette violenze,ma far sentire la propriavoce anche in modo “du-ro” è giusto, non possia-mo continuare a subire leangherie di chi gestisce asua insindacabile discre-zione il potere).

Se lo Stato deve soldi aicittadini paga quando ecome vuole, non rilasciaFidejussioni (quelle lechiede solo) a fronte delsuo debito e oggi, datal’inflazione galoppantepropone di pagare i suoidebiti con TITOLI di STA-TO.

Viene da ridere: è comese una Società per Azioni,in odore di fallimento, pa-gasse tasse e contributicedendo parte del suopacchetto azionario a co-pertura dei debiti.

Ci chiediamo come èpossibile che “ESPERTI”quali si ritengono questi“PADRONI” del NostroBel Paese possano caderenel ridicolo proponendosempre e solo soluzioniche nulla hanno a vederecon la VERA ECONOMIAe che alla fine sono impo-polari e inutili.

L’Italia sta affondandocome la “CONCORDIA” etra pochi mesi, già inMarzo, pagheremo assaicare le scelte di chi vantala PRESUNZIONE di es-sere il Leader della situa-zione attuale.

Questo “Signore” cheha dichiarato che non am-mette che NESSUNO mo-difichi i suoi progetti, chetanto viaggia (sempre anostre spese), che cuce edisfa programmi, se l’Ita-lia (che già ha fatto decli-nare in serie B) dovesseNAUFRAGARE come sicomporterà?

Risposta estremamentefacile: come tutti i POLI-TICI o come il CAPITA-NO della Costa Crociere ocon una tipica frase delsuo predecessore (il Si-gnor TRE) “non me nepuò fregare più di tanto”.

Peccato, ci eravamo il-lusi che i “MONTI” fosse-ro meglio del MARE!

Pier Luigi CignoliRimini

FORLÌNoi musulmanie la moschea

Dopo una serie di attac-chi e falsità nei nostriconfronti, vogliamo farechiarezza sul tema “mo-schea”, perché i forlivesisono stati imbrogliati perfare allarmismo e propa-ganda politica.

Dicono: “I musulmanivogliono la moschea”.

I musulmani non hannomai chiesto una moschea,ma un centro culturalecomposto da una sala perinsegnare la lingua di ori-gine, una sala per fare at-tività culturali e sociali euna sala di preghiera.

Dicono: “Via FossatoVecchio è diventata unghetto”

In via Fossato Vecchioc’è da 10 anni la sede delcentro culturale islamicoe non sono mai successiproblemi. E comunque leforze dell’ordine hannoinstallato una video ca-mera che registra a cir-cuito chiuso. Andate achiedere.

Dicono: “I musulmanivogliono la moschea aspese dei forlivesi”.

I musulmani hanno giàcomprato un altro capan-none con i soldi delle col-lette che fanno fra di loro(la comunità islamica ècomposta di circa tremilapersone). Il capannone èstato regolarmente paga-to, compresa la tassa diregistrazione, con la cer-tezza di poterlo utilizzarecome ci era stato promes-

CONCORDIA E CRISIL’Italiache affonda

Pochi giorni fa, al no-stro risveglio, una notiziaterrificante: una delle piùprestigiose navi da cro-ciera, la CONCORDIA,del Gruppo Costa, si inca-glia all’Isola del Giglio, sipiega su stessa con tuttele tragiche conseguenzeche ne derivano. “Capi-tan Codardo”, come è sta-to definito dai quotidiani,abbandona la nave, glieroi fanno parte di unpassato assai lontano,trova le “sue” giustifica-zioni ben tutelato dai“suoi” Legali tanto è veroche è già a casa, agli ar-resti domiciliari. Noi, po-veri ascoltatori di tantidrammi, siamo così ob-bligati per ore e ore (in te-levisione non si parlad’altro) a vivere la “com-media” tra le parti: Arma-tore, Giudice, PM, il “Ca-pitano” e le “strane” tele-fonate intercorse.

In questo momento levere parti “lese”, le verevittime di questo dram-ma, sono passate in se-condo piano, mentre la“Compagna” del Coman-dante finisce su tutte lecopertine delle riviste eforse per lei (data la cul-tura e la mentalità di“certe” persone – i media– naturalmente) si apreun nuovo mondo, unapubblicità inaspettata.

Ma dopo essere stati“violentati” dalle notiziedella “CONCORDIA”, ar-rivano sempre più pres-santi, fastidiose e odiatele notizie della “DISCOR-

I PARTITISe decide il capogli altri stiano a casa

Al mercato del pesce diBellaria intesi il discorre-re di due venditrici. Il lo-ro argomento verteva sul-la politica (e chi non parladi politica oggigiorno?)Esse parlavano del fattoassai strano che ogni par-tito abbia un capo, il qua-le decide per quale partitodebbono votare i suoi ac-coliti e tutti compatti vo-tano come vuole lui. Estando così le cose sareb-be giusto e molto praticose votasse solo il capo, egli accoliti tutti a casa, seuna ce l’hanno. Pensiamodi quanti parassiti dellacarta (moneta) ci si libe-rerebbe.

Elia FaccinBellaria

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Page 9: rassegna del 31-1-2012

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

PARMA - Gazzetta 31-1-2012

31-GEN-2012

da pag. 10Direttore: Giuliano Molossi Quotidiano

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - 24Emilia 31-1-2012 Pt1

Le Province italiane valgono i 14 miliardi di euro che costano?

di Andrea Aguzzoli Le Province italiane valgono i 14 miliardi di euro che costano? L'Italia dei Valori ha

raccolto oltre 400mila firme per una proposta di legge per l'abolizione delle Province. Lo

stesso Di Pietro ha più volte ribadito, da subito e in ogni occasione, la convinzione sulla

correttezza di questa battaglia e sulla necessità, dopo tante meline in Parlamento da

parte di entrambi gli schieramenti, di passare ai fatti, dimostrando la nostra coerenza

come unico partito nell'aver iniziato e continuato a chiedere l’abolizione delle Province.

Non intendiamo alimentare una polemica locale che colpisca la Provincia di Reggio

Emilia che, anche se ben amministrata, non sfugge al ragionamento generale. La spesa

di 14 miliardi del mantenimento dell’ente provincia è un costo insostenibile per uno

Stato che ha un debito pubblico di 1.800 miliardi di euro, ed è un lusso che non possiamo

più permetterci. Il 50% dei 14 miliardi è impiegato dalle Province italiane in spesa

corrente, cioè per retribuzioni e stipendi per la sopravvivenza della propria macchina

burocratica. Se si abolissero le Province ogni famiglia italiana ne trarrebbe un beneficio

di 350 euro all’anno.

L’Italia non può permettersi 8 livelli di governo che spesso si sovrappongono per

competenze e responsabilità, generando burocrazia e confusione ai danni dei cittadini. Il

livello dell’ente provincia è quello meno riconosciuto e rappresentativo dei cittadini e

svolge essenzialmente un ruolo di intermediario, non sempre indispensabile. Molte

Province hanno organi, uffici e personale che si occupa di politica estera. Dal 1947 le

province italiane sono sempre aumentate in numero (da 91 a 110) e come spesa di

gestione.

Esiste anche un altro organo di pura rappresentanza costituito in difesa delle province

ed è l’Upi, l'Unione delle Province italiane. L’abolizione delle Province non colpirebbe i

dipendenti che verrebbero dislocati presso altre amministrazioni pubbliche come Regioni

e Comuni o carenti di personale come tribunali e questure. Le Province generano tasse

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - 24Emilia 31-1-2012 Pt2

proprie come l’addizionale sull’energie elettrica, il tributo ambientale e l’Ipt (passaggi

di proprietà auto). I servizi ai cittadini e il ruolo svolto dall’ente Provincia italiano

giustificano la spesa di 14 miliardi di euro all’anno? (dati economici presi da un dossier

Confesercenti del 2010)

Andrea Aguzzoli

segretario cittadino Idv  

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - 24Emilia 31-1-2012

Odg salva-Province: più in basso di così c'è solo da scavare

di Liana Barbati Domani, nella maggior parte delle Province italiane, si voterà un odg fortemente voluto

dall’Upi che titola "No all’Italia senza Province”. Come era facile immaginarsi quest’atto

di indirizzo esalta per tutta l’estensione delle sue 4 pagine l’operato dell’ente Provincia

in Italia, tessendo le lodi degli sventurati amministratori provinciali prossimi al congedo

considerati come le uniche vere vittime sacrificali di quell’oscuro complotto anticasta

conosciuto ai più come "riforma Monti".

L’apoteosi della bassezza la tocchiamo con le motivazioni per cui, secondo l’Upi, in

Italia si dovrebbe salvare questo ente totalmente inutile: "Ci sarebbero meno garanzie

democratiche, verrebbero garantite meno opportunità a chi è più debole, diminuirebbe

l’identità locale e le istituzioni si allontanerebbero dai cittadini". Sinceramente di fronte

ad argomentazioni di questo genere non si sa se scoppiare a ridere o indignarsi. E’ però

indubbiamente avvilente constatare come - a parte gli esponenti dell’Italia dei Valori -

non vi sia stato un solo amministratore provinciale favorevole all’abolizione delle

Province in un’ottica di riduzione dei costi della politica. Tutti attaccati al loro scranno,

troppo occupati nel disperato tentativo di difendere l’indifendibile piuttosto che fare

qualcosa di buono per i cittadini.

Come Italia dei Valori voteremo orgogliosamente un no compatto in tutti i consigli

provinciali dove sarà discusso questo odg. Ben consci del fatto che la sola abolizione

delle Province non avrà ripercussioni enormi sul debito pubblico, ma senza dubbio sarà

un primo grande segnale di cambiamento e rinnovamento da parte di una classe politica

sempre più agonizzante. Un atto dovuto e improcrastinabile nei confronti di tutti quegli

italiani che già a settembre hanno manifestato la chiara volontà di abolirle.

Liana Barbati

capogruppo Idv in Regione Emilia-Romagna  

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - Giornale 31-1-2012

Torna d’attualità l’iniziativa dell’eurodeputato Tiziano Motti, oggi ospite di Barbara D’Urso in diretta su Canale 5 dalle 17

“Telecamere anti-violenza negli asili”Nuovi consensi dopo il caso di Anfo: “Incentivare le scuole che installano la videosorveglianza”MALTRATTAMENTI e violenzeall’interno di un asilo comunale diAnfo, in provincia di Brescia. E’quanto hanno scoperto i carabi-nieri della compagnia di Salò, chedue giorni fa hanno arrestato inflagranza di reato una maestra. Ladonna, una bresciana di 52 anni, èstata fermata dopo settimane diosservazione tramite telecamerenascoste piazzate all’interno dellastruttura comunale.

Dall’esame dei filmati sarebbe-ro emersi schiaffi, punizioni, tra-scinamenti per i capelli e per leorecchie, cibo fatto ingoiare aforza (in alcuni casi anche dopoche i piccoli l’avevano rigettato).E ancora, isolamenti in stanzebuie e chiuse per ore e vessazioni.In particolare da quanto si appre-so l’educatrice si sarebbe accanitasui bimbi considerati ribelli o“difficili”.

La drammatica vicenda di Bre-scia riporta alla memoria gli orro-ri perpetrati nel 2009 nell’asilo“Cip Ciop” di Pistoia, dove letelecamere immortalarono bam-bini tirati per i capelli, picchiaticon giocattoli o costretti con laviolenza a ingurgitare la pappa.Anche in quell’occasione finironoin manette una maestra e la titola-re della struttura.

Torna dunque di attualità la pro-posta avanzata dall’eurodeputatoreggiano Tiziano Motti, elettonel collegio Nord Est nelle filadell’Udc, che di fronte a questi fil-mati, mandati in onda dai tele-giornali e messi online su alcunisiti internet, reagì con grandesconcerto, al pari di milioni dialtri italiani. Sconcerto che l’ono-revole ha tradotto nel gennaio2010 in azione politica con un’in-terrogazione alla Commissione

Europea e con l’avvio di una seriedi inziative di sensibilizzazionedelle famiglie italiane.

Nel documento l’eurodeputatochiedeva alle istituzioni europeedi uniformare le normative nazio-nali per consentire di installarenegli asili e nelle scuole elementa-ri sistemi di videosorveglianzainterna ed esterna.

«I filmati realizzati all’internodelle classi – spiega il deputato -dovrebbero essere conservati eaccessibili alle forze di polizia, asemplice richiesta oltre che nelcaso di indagini della magistratu-ra su determinate ipotesi direato».

In alcune strutture italiane esi-stono già sistemi di videosorve-glianza che consentono ai genito-

ri di poter seguire da casa, dal pro-prio computer, quanto avvienenelle classi. In questo modo igenitori possono rendersi contodei metodi educativi adottati nellestrutture frequentate dai figli everificare che si trovino in condi-zioni di serenità.

«Ritengo che gli asili e le scuo-le che intendano, volontariamen-te, dotarsi di questi sistemi – dicel’onorevole Motti - già collaudaticon successo in molte realtà, deb-bano essere incentivati e finanzia-ti».

L’eurodeputato del Ppe-Udcchiede all’Europa di finanziarequesto aggiornamento tecnologi-co e auspica che analoghe inizia-tive siano adottate dallo Stato edagli enti locali per concorrere

alle spese degli asili e delle scuo-le elementari. «In questo modoavremo fatto qualcosa di concretocon attenzione sia al pubblico cheal privato – conclude il parlamen-tare – per limitare la possibilità diepisodi come quelli avvenuti aPistoia e, in questi giorni, nel Bre-sciano».

Tra l’altro all’indirizzo www.motti. eu è attivo un sondaggio - acui a oggi hanno risposto più di100mila cittadini - in cui l’86% dicoloro che hanno partecipato sidice favorevole “alla videosorve-glianza a circuito chiuso negliasili, nelle scuole elementari, eall’installazione di webcamaccessibili ai genitori tramite pas-sword.

La proposta di adottare sistemi

di videosorveglianza negli asili hatrovato sostenitori anche su inter-net, con un gruppo di discussionesu Facebook intitolato “Videosor-veglianza nelle classi degli asili”.

In un’intervista al nostro quoti-diano anche Simone Mucciola, ilpoliziotto di Pistoia che con la suasegnalazione ha dato avvio alleindagini all’asilo Cip Ciop si dissed’accordo con la proposta dell’eu-rodeputato reggiano: «Il mioparere personale – aveva dichiara-to l’agente - alla luce di quantoaccaduto, è più che favorevole».

Patrizia Bonaccorso, titolaredell’asilo “Il Tempio del Bambi-no”, in provincia di Pescara, cheper primo in Abruzzo ha adottatoun sistema di videosorveglianza ewebcam a disposizione dei geni-

tori, appoggia la necessità di unintervento legislativo: «Questoservizio è molto apprezzato daigenitori – dice la maestra – nonperché non si fidano di noi, maperché lavorando anche nove oreal giorno hanno la possibilità didare un’occhiata al figlio. Inmateria esiste però un vuoto legi-slativo che deve essere colmato enoi come struttura abbiamo infat-ti incontrato molte difficoltà.Spero dunque che la proposta deldeputato Motti vada a buon fine».

Delle telecamere di videosorve-glianza negli asili se ne parleràoggi in diretta su Canale 5 (dalle17 alle 18) nell’ambito della tra-smissione Pomeriggio 5 condottada Barbara D’Urso in cui saràospite l’eurodeputato reggiano.

Tornad’attualitàl’iniziativadell’eurodeputato TizianoMotti chepuntaall’installazione ditelecamereanti-violenzanegli asili. Alato l’interno diuna scuolaper l’infanzia

Un’unione nata per facilitare la vita ai cittadini

Poste e consumatorial tavolo delle intese

POSTE Italiane, attraversoalcuni incontri periodici,valorizza il dialogo con leassociazioni dei consumato-ri.

L’incontro che si è tenuto aReggio, nella sede direziona-le di Poste Italiane con i rap-presentanti territoriali diConfconsumatori, Adoc,Federconsumatori, Lega con-sumatori e Adiconsum, hadato il via a un “Cantiereconsumatori”, un tavolo di

consultazione per esaminarei diversi temi. E’ stata inoltreun’occasione per approfondi-re la normativa contenutanella legge 22 dicembre 2011che impone limiti all’uso delcontante, obbliga all’utilizzodi strumenti di pagamentoelettronici e, dal 7 marzoprossimo, non consentirà piùagli istituti finanziari di effet-tuare pagamenti di pensionein contanti di importo supe-riore ai mille euro.

Il vicesindaco De Sciscio alla commemorazione dell’eccidio di don Pasquino Borghi

“Siamo qui per ricordare gli eroi”IERI mattina il vicesindaco delComune di Reggio, FilomenaDe Sciscio è intervenuta allacommemorazione dell’eccidiodi don Pasquino Borghi e altriotto antifascisti: Ferruccio Bat-tini, Romeo Benassi, UmbertoDodi, Dario Gaiti, DestinoGiovannetti, Enrico Menozzi, Contardo Trentini ed EnricoZambonini.

«A poco più di un mese dal-l’esecuzione dei fratelli Cervi edi Quarto Camurri, i fascisti‘repubblichini’ compironoun’altra orribile strage, assassi-narono senza pietà altri noveantifascisti combattenti. A pocopiù di un mese siamo di nuovoin questo luogo triste, in questoluogo evocativo, in questo luogodella memoria. A poco più di unmese sono ancora qui a portare ilsaluto e con il saluto l'omaggio eanche l’impegno a non dimenti-care di una comunità intera.Sono ancora qui come vicesin-daco di una città medaglia d’oroal valore militare della guerra diLiberazione - ha detto FilomenaDe Sciscio - Sono ancora qui,come il rappresentante più gio-vane della giunta. Allora è deigiovani che vi voglio parlare,perché credo che proprio ai gio-vani occorra di nuovo parlare.C’è bisogno di tornare a parlarecon il cuore in mano, c’è biso-gno di nuovo di progettare ilfuturo a partire dalle nostre soli-de radici.

Io nutro una immensa speran-za nei giovani. Sono convintache a loro dobbiamo offrire tuttala nostra fiducia. Proprio i gio-vani sono stati tra i protagonistipiù attivi e maggiormente con-vinti delle celebrazioni del150esimo anniversario dell’U-

nità d’Italia. A Reggio, ma nel-l'Italia intera. Hanno riempito iteatri, hanno sfilato nelle piazze,hanno gridato forte che l’Italia èuna e una sola, che nessunopotrà dividerla, spezzarla.

Hanno dichiarato che gli ita-liani sono un popolo unito e cheunito guarda al futuro. Ma i gio-vani oggi - ha proseguito DeSciscio - portano sulle spalletutte le contraddizioni del tempopresente. Di cosa parliamoquando parliamo di giovani. Miauguro che i provvedimenti sullaripresa economica che il gover-no Monti si appresta a licenziareabbiamo gli effetti sperati. Sem-pre parlando dei giovani, oggi

mi piace anche ricordare il gran-de impegno profuso da Istorecoa favore dei giovani, mi riferiscoal tema della memoria. Memoriacome identità. Allora trovosignificativo e straordinario chemigliaia di giovani reggiani inquesti anni siano stati accompa-gnati da Istoreco a visitare icampi di concentramento e disterminio di Auschwitz e diBirkenau. Così come è significa-tivo e straordinario che un Tea-tro Ariosto gremito si sia strettoattorno, solo una settimana fa, aPiero Terracina, che da queicampi è sopravvissuto. Oggisiamo qua per non dimenticare inostri eroi».

Il vicesindacodi ReggioFilomena DeSciscio

Si parlerà della cattedrale

Il restaurodei luoghi di culto

in un incontro

Il duomo di Reggio

“BENI culturali religiosi:tutela ed esigenze di culto”è il titolo dell’incontro chesi terrà a Modena, giovedì2 febbraio, alle 15, e che èpromosso dal consiglioRegionale di Italia Nostrae dall’Accademia Nazio-nale di Scienze Lettere eArti in Corso VittorioEmanuele II 59.

L’ampio dibattito che hainvestito anche la nostracittà con riguardo alrestauro delle chiese stori-che, cercherà di trovare inquesta giornata di studioalcune qualificate risposte. Elio Garzillo tratterà ilcaso del nostro Duomocon l’intervento dal titolo“La Cattedrale di Reggio:la rinuncia della tutela”.

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Cronaca Reggio MARTEDÌ31 GENNAIO 2012 7

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - Informazione 31-1-2012

MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012 5EL GIORNOIL CASO

Barbati (Idv): «Voteremo compattiper l’abolizione delle Province»«Domani (oggi, ndr) , nella maggior parte delle Provinceitaliane si voterà un Odg fortemente voluto dall’Upi, chetitola: ‘No all’Italia senza Province”. Come era facileimmaginarsi, quest’atto di indirizzo esalta per tuttal’estensione delle sue 4 paginel’operato dell’ente Provincia inItalia, tessendo le lodi deglisventurati amministratori provin-ciali prossimi al congedo, con-siderati come le uniche vere vit-time sacrificali di quell’oscurocomplotto anticasta conosciutoai più come ‘riforma Monti’”.Lo ha detto la reggiana LianaBarbati, capogruppo Idv in Re-gione Emilia Romagna.“L’apoteosi della bassezza –continua Barbati - la tocchiamo con le motivazioni percui, secondo l’Upi, in Italia si dovrebbe salvare questoente totalmente inutile: ‘ci sarebbero meno garanziedemocratiche, verrebbero garantite meno opportunità achi è più debole, diminuirebbe l’identità locale e leistituzioni si allontanerebbero dai cittadini’. Sincera-mente di fronte ad argomentazioni di questo generenon si sa se scoppiare a ridere o indignarsi. E’ peròindubbiamente avvilente constatare come - a parte gliesponenti dell’Italia dei Valori - non vi sia stato un soloamministratore provinciale favorevole all’abolizione del-le Province in un’ottica di riduzione dei costi dellapolitica. Tutti attaccati al loro scranno, troppo occupatinel disperato tentativo di difendere l’indifendibile piut-tosto che fare qualcosa di buono per i cittadini”.“Come Italia dei Valori – conclude la dipietrista -domani voteremo orgogliosamente un no compatto intutti i Consigli provinciali dove sarà discusso questoOdg. Ben consci del fatto che la sola abolizione delleProvince non avrà ripercussioni enormi sul debito pub-blico, ma senza dubbio sarà un primo grande segnaledi cambiamento e rinnovamento da parte di una classepolitica sempre più agonizzante. Un atto dovuto eimprocrastinabile nei confronti di tutti quegli italiani chegià a settembre hanno manifestato la chiara volontà diabolirle”.

Con Colomboper educarealla legalità

L’ex magistrato Gherardo Colombo sarà ospitedella Scuola di Etica e Politica “Giacomo Ulivi”.L’incontro - organizzato con il patrocinio del Co-mune - si terrà domani nella sala del Tricolore,alle ore 20.45. L’iniziativa è promossa da Gabellain collaborazione con Giovani a Reggio contro lemafie, Giornalino studentesco Cortocircuito, De-mocraticamente, Collettivo Locomotori e con altrisoggetti del territorio.

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - Informazione 31-1-2012

10 MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI REGGIO

Commemoratodon Pasquino Borghi

Ricerca contro il cancroVendita arance pro-AircAnche quest’anno l’Associazione Ita-liana per la Ricerca sul Cancro ri-propone l’iniziativa “Le Arance dellaSalute”, una manifestazione organiz-zata per il 23° anno consecutivo chesi svolgera` il 3 febbraio 2012 nellescuole e il 4 febbraio nelle piazze in20 Regioni Italiane, in 2080 localita`,di cui 143 in Emilia Romagna ed in2762 punti di distribuzione, di cui 180in Emilia Romagna, con la parteci-pazione di 26 Scuole. Sabato 4 feb-braio a Reggio Emilia in Piazza Cavour(lato edicola), sotto i portici di ViaEmilia San Pietro (di fronte alla chiesa)e in Piazza Prampolini (lato edicolaang. Farmacia) verranno distribuite lereticelle di arance, un gesto di gra-titudine da parte dell’Associazione ver-so chi intende associarsi con la sot-toscrizione di una quota associativa di9 Euro, ricevendo una pubblicazionespeciale del notiziario fondamentaledal titolo “Mediterraneo benefico – lasalute in tavola” contenente 6 ricetterealizzate per AIRC da “La Cucina I-taliana”. “Le Arance della Salute” ve r -ranno distribuite anche domenica 5febbraio a: Campegine, Montecavolo,Scandiano, Vetto e Viano.

Potenziatala linea bus n° 5La Direzione di ACT comunica che, apartire da ieri lunedì 30 gennaio èstata potenziata la linea bus urbana n.5 Mancasale -Teatro Ariosto - Rivaltacon due nuovi collegamenti (variantidi corsa) alla zona di Mancasale. Inparticolare, transiteranno dalla fermata“Max Mara” di via Giuseppe Maramottila corsa del mattino che parte daRivalta Peep alle ore 6.50 e la corsapomeridiana che parte da Mancasalealle ore 17.16 (con un anticipo di 3minuti sul precedente orario di par-tenza delle ore 17.19).

Bando 2012 per“Reggiane per esempio”Al via le candidature di donne reggianeche si sono distinte per il loro impegnoa favore della comunità, per capacitàprofessionale, intraprendenza, creatività,talento, nell’ambito del lavoro o dellacultura - Le domande di partecipazioneentro il 31 gennaio 2012 - Alle vincitricisarà consegnata una copia del Tricolorein occasione della Festa della donna. Lecandidature dovranno essere consegna-te compilando un modulo scaricabiledal sito http://www.comune.re.it/ e in-viate via fax o e-mail all’Ufficio Pariopportunità, piazza Prampolini 1, fax0522 456025.

Istituto Europeodi studi superioriLa caratterizzazione della moderna scuo-la denominata Istituto Europeo di StudiSuperiori (www.iess.it), prevede l'ap-prendimento di tre lingue straniere, unascelta mirata dei docenti, programmididattici innovativi incentrati sul lavoroin team per docenti e studenti, un usocostante delle risorse informatiche eattività laboratoriali di supporto. Sabato4 febbraio alle 15, presso il Palazzodelle Notarie in piazza Prampolini, siterrà il secondo OPEN DAY alla pre-senza del direttore scolastico e gli in-segnanti.

Il ritratto del cardinal Martininel libro di Aldo Maria ValliIl cardinale Calo Maria Martini rappre-senta certamente una delle figure piùemblematiche della Chiesa italiana. Bi-blista insigne, fu nominato da PapaPaolo VI nel 1978 rettore della Pon-tificia Università Gregoriana. Il 29 di-cembre 1979 papa Giovanni Paolo II lovolle arcivescovo di Milano e nel 1983lo creò cardinale. Ha guidato l'arcidio-cesi ambrosiana sino al 2002. Ritiratosia Gerusalemme, si è dedicato all'ap-profondimento degli studi biblici. Nel2008 è rientrato in Italia e risiede al-l'Istituto dei Gesuiti “A l o i s i a nu m ” diGallarate. Il 20 marzo 1983 il cardinaleCarlo Maria Martini partecipò al Pa-lazzetto dello Sport di Reggio al Con-vegno ecclesiale voluto dal vescovoGilberto Baroni, nell'ambito del SinodoDiocesano, sulla “Presenza dei cristianinella società civile”. Del cardinale CaloMaria Martini ha scritto, con stile sem-plice e intensità emotiva, un puntualee approfondito “r itratto” il giornalistaAldo Maria Valli, noto vaticanista RAI. Illibro “Storia di un uomo”, edito daAncora di Milano, ripercorre le tappedel camino umano e spirituale del ge-suita, fornendo il profilo di un uomo,di un religioso, di un pastore innamo-rato di Dio e della Chiesa. Sarà lo stes-so Aldo Maria Valli a illustrare la figurae l'opera del Cardinale Calo Maria Mar-tini mercoledì 8 febbraio 2012 alle ore17.30 presso il Centro Giovanni XXIII,in via Prevostura 4 – Reggio Emilia.

Commissione consiliarescuola e tempo liberoLa Commissione consiliare Scuola-At-tività ed istituzioni culturali–Sport etempo libero, presieduta dal consiglie-re Andrea Capelli, si riunisce alle 18,nella biblioteca San Pellegrino-MarcoGerra (via Rivoluzione d’o t t o b re ) .All’ordine del giorno: visita ai nuovilocali relativamente all’ampliamentodella biblioteca, situazione e prospet-tive del sistema di biblioteche decen-t ra t e .

Iscrizioni apertealla scuola della SilaLa Sezione Primavera e la Scuoladell’infanzia “M I RO ”, gestite dalla so-cietà "Scuole e Istituti Liberi e Auto-gestiti (SILA)" Cooperativa Sociale a. r. l, comunicano che sono aperte le i-scrizioni per l’anno scolastico2012/2013, fino ad esaurimento posti.Martedì 21, dalle 10 alle 11.30, oppurenei pomeriggi di martedì 14 e giovedì16 febbraio, tra le 16.30 e le 18.30,visita libera alle scuole di via Verdi n.°24, accompagnati dalle insegnanti.

Al via la Maratoninadi Santa CroceDomenica prossima 5 febbraio si svol-gerà, nel territorio della CircoscrizioneNordest, l’ottava edizione della com-petizione Maratonina in Santa Croce(chilometri 21.097), così come la se-dicesima edizione della non competi-tiva Camminata in Santa Croce (3,8chilometri) che ospita, da diverso tem-po, anche i podisti del Nordic Walking(8 chilometri).L’appuntamento per tutti è a Santa Cro-ce al Centro sociale Il Tricolore (viaAgosti, 6), con ritrovo alle ore 8 epartenza alle ore 9.15. Info 0522325052.

La fo todel giorno

I l vicesindaco del Comunedi Reggio Emilia, Filome-

na De Sciscio è intervenutaieri alla commemorazionedell’eccidio di don PasquinoBorghi e altri otto antifasci-sti: Ferruccio Battini, Ro-meo Benassi, Umberto Do-di, Dario Gaiti, Destino Gio-vannetti, Enrico Menozzi,Contardo Trentini ed EnricoZambonini. “A poco più diun mese dall’esecuzione deifratelli Cervi e di Quarto Ca-murri, i fascisti ‘repubblichi -ni’ compirono un’altra orri-bile strage, assassinaronosenza pietà altri nove antifa-scisti combattenti. A pocopiù di un mese siamo di nuo-vo in questo luogo triste, inquesto luogo evocativo, inquesto luogo della memoria,in questo luogo “sentinella”delle emozioni e della lotta.

E’ dei giovani che il vice-sindaco ha voluto parlare nella ricorrenza.«Sono convinta che a loro dobbiamo offri-re tutta la nostra fiducia. Proprio i giovanisono stati tra i protagonisti più attivi emaggiormente convinti delle celebrazio-ni del 150esimo anniversario dell’Unitàd’Italia. A Reggio, ma nell'Italia intera.Hanno riempito i teatri, hanno sfilato nel-le piazze, hanno gridato forte che l’Italia èuna e una sola, chenessuno potrà divi-der la , spezzar la .Hanno dichiaratoche gli italiani sonoun popolo unito eche unito guarda alf u t u ro .

Ma i giovani oggiportano sulle spalle tutte le contraddizio-ni del tempo presente. Di cosa parliamoquando parliamo di giovani. Ilvo Diamantii giorni scorsi su ‘R e p u bbl i c a ’ parlava digiovani senza luogo ne età commentandoil dato dell'ISTAT che consegna al nostropaese un preoccupante primato in mate-ria di disoccupazione giovanile. Il trentaper cento delle ragazze e dei ragazzi tra i

15 e i 29 anni non solo non ha un lavoro,ma non studia e non è nemmeno impegna-to in percorsi di formazione professiona-le. Diamanti li definisce la “ge neraz io nenon”. Priva di identità, senza futuro e sen-za presente. Mi auguro che i provvedi-menti sulla ripresa economica che il go-verno Monti si appresta a licenziare abbia-mo gli effetti sperati, siano cioè in grado di

dare risposte positive, che i sa-crifici che siamo tutti chiamati afare consegnino risposte allanostra gioventù».

Il vicesindaco ha confermatol’intenzione di commemoraredon Pasquino Borghi parrocodi Tapignola, partigiano com-battente, Ferruccio Battini che

si prodigò per trarre in salvo i fuggitivi delcampo di concentramento di Fossoli, Ro-meo Benassi muratore, Umberto Dodi o-peraio delle ‘Regg iane’, Dario Gaiti mura-tore, Destino Giovannetti operaio delle‘Regg iane’, Enrico Menozzi contadino,Contardo Trentini cordaio modenese, E-nrico Zambonini meccanico combattentein Spagna e poi in Italia».

Il vicesindaco ha fattoappello alla forza deigiovani, di oggi come diieri, per una nuovastagione di impegno

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - Informazione 31-1-2012

IL’INFORMAZIONE il DomaniI MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012

LA PETIZIONE DEL QUERCIOLESE I cittadini si mobilitano per riavere il presidio farmaceutico

Farmacia, cento firme in due giorniMarco Dallari (Idv): «C’è l’appoggio di tutte le forze politiche»

VIANO

«I l decreto-legge sulle libera-lizzazioni emanato dal Go-

verno dedica un corposo arti-colo 11 al settore farmaceuticoe introduce alcune importantinovità ispirate dalla necessità difavorire la concorrenza e offri-re nuove opportunità per i gio-va n i » .

Marco Dallari, da tempo im-pegnato in una battaglia per ri-portare la farmacia nel Quercio-lese, analizza le novità introdot-te dal governo Monti. Tra le no-vità in arivo, la presenza «di piùfarmacie. La finalità è di favorirel’accesso alla titolarità delle far-macie da parte di un più ampionumero di aspiranti e garantireal contempo una più capillarepresenza sul territorio del servi-zio farmaceutico. La nuova nor-ma riduce a 3000 abitanti il quo-rum necessario per l’aper turadi una nuova sede». Scomparepoi il diritto di prelazione deicomuni: «Sulle sedi farmaceuti-che istituite in attuazione delnuovo criterio o comunque va-canti, non può più essere eser-citato il diritto di prelazione daparte del comune che in prece-denza poteva esercitarlo sul50% delle sedi libere».

Dallari fa quindi il punto sullapetizione popolare per riporta-re la farmacia nel Querciolese:«Per dimostrare quanto sia ef-fettivamente sentito il tema nel-la zona, alcuni cittadini hannopromosso una petizione che insoli 2 giorni ha superato le 100firme. Facendo seguito alla pro-

posta della Provincia di inserirenella pianta organica provincia-le una nuova sede farmaceuticaper il comprensorio del Quer-ciolese, da ubicarsi nella frazio-ne di Regnano, si chiede all’Am -ministrazione Comunale di im-pegnarsi con ogni mezzo perl’istituzione e la realizzazione

della nuova farmacia con for-male petizione ai sensi dell’ar t.58 dello Statuto del Comune diViano. Tra l’Ammi nis tra zio necomunale ed i sottoscrittoridella petizione si potrà giunge-re alla stipulazione di un accor-do nel perseguimento del pub-blico interesse, al fine di deter-

Marco Dallari,consiglierecomunale dell’IdvA sinistra, fotod’epoca dellafarmacia delQuerciolese

IL NODO SERVIZI La nuova battaglia

«Potenziare l’ufficio postale»

VIANO - La nuova sfida: potenziare l’ufficio postale. «Molti cittadini edil personale postale - spiega Dallari - hanno rilevato un forte in-cremento della richiesta e dell’attività dell’ufficio postale di Regnano(l’unico esistente per i 1200 abitanti del Querciolese). Attualmenteaperto 3 mattine alla settimana, è evidente la necessità di estenderele giornate e gli orari di apertura. Anticipiamo già da ora che laprossima battaglia sarà quella di potenziare il servizio postale. Seoccorre, anche attraverso una nuova raccolta firme».

PAURA A FELLEGARA L’incidente domenica sera. Gravi due coniugi di 56 e 60 anni

Furgone si schianta contro una casaL’uomo al volante ha perso il controllo del suo Fiat Ducato

Stagione dialettale al viaCASALGRANDE - Prende il via oggi la seconda parte della stagionedel teatro dialettale del De Andrè di Casalgrande, una stagione chepesca nel meglio della commedia-cabaret in vernacolo con unrapporto qualità prezzo veramente unico. Stasera sul palco la “Com -pagnia Qui ed Cadros” in “Na bota d’veta”. Un attempato titolare diagenzia di trasporti alle prese con le preoccupazioni quotidianericeve la inaspettata notizia di un male che gli lascia soltanto 3 mesidi vita. Come utilizzare il prezioso tempo che gli rimane? Togliendosiquelle soddisfazioni che non si è mai potuto togliere: mangiarequello che gli piace, bere fin che gli pare ma soprattutto dire a tuttiquello che gli pare e piace .Situazioni grottesche e imbarazzanti finoal finale a sorpresa. Una commedia che tocca con leggerezza il temadei rapporti fra le persone e la imprescindibile necessità di onestà etrasparenza .La rassegna proseguirà il 7 febbraio con Antonio Guidetti e ArtemisiaTeater in “Tot in tun dè”, il 14 con Gli Artisti per caso in “ Dal amornisun scamperà”, il 21 febbraio con Qui ed Puianell in “Al saert” perconcludersi il 28 febbraio con la Compagnia Teatro Nuovo in “AlNebioun”. Biglietti per i singoli spettacoli, 10 euro. Inizio ore 21.Abbonamento per 5 spettacoli, 40 euro. E' possibile avere in-formazioni e prenotare i biglietti telefonando alla segreteria delTeatro 0522/1880040 oppure via mail a [email protected] le notizie si possono trovare sul sito www.teatrodeandre.it.

minare il contenuto dell’even -tuale provvedimento per cui èstata promossa la petizione».

Dallari sottolinea poi come leprincipali forze politiche rap-presentate in Consiglio, «supe-rata qualche iniziale resistenzadel Pdl, hanno raggiunto un ac-cordo per promuovere la nasci-

ta della farmacia del Querciole-se. Dopo un proficuo contrad-ditorio si sono valutate le po-tenzialità di una zona che, purrisentendo delle difficoltà e deidisagi propri dei territori mon-tani, ha un forte bisogno di con-solidare la propria comunità an-che e soprattutto attraverso lo

sviluppo dei servizi e dell’eco -nomia locale. Questo presidiofarmaceutico potrebbe costi-tuire, da un lato, un essenzialeservizio sanitario per i cittadini,dall’altro, un’ottima opportuni-tà per un giovane farmacistache ha voglia di fare impresanella nostra montagna».

SCANDIANO

Grave incidente domenica seraa Fellegara, in via Brugnoletta,

dove un furgone è finito contro unacasa: all’ospedale i coniugi che era-no sul Fiat Ducato, illesi gli abitantidella casa.

Sul posto, poco prima delle 23, so-no arrivati i carabinieri della Tenen-za di Scandiano su input della Cen-trale Operativa del Comando pro-vinciale dei carabinieri di Reggio, al-lertata a sua volta dai Vigili del Fuo-co che stavano intervenendo per leoperazioni di soccorso ai feriti.

Giunti in via Brugnoletta i militari

hanno accertato che, per cause an-cora al vaglio, un 60enne residentea Scandiano, mentre si trovava allaguida del Fiat Ducato con a bordo lamoglie 56enne, ha perso il control-lo del mezzo. L’autocarro è quindifinito contro la recinzione di un’a-bitazione privata per poi terminarela corsa contro la casa, al civico 3.Sul posto sono arrivati anche i soc-corsi inviati dal 118 che hanno tra-sportato i due coniugi al Santa MariaNuova. L’uomo è stato ricoveratonel reparto di medicina d’ur genza,la moglie in ortopedia. I due, sep-pur abbiano riportato seri traumi,non sono in pericolo di vita.

Guardiamoci il mondoSCANDIANO - Questa sera a partire dalle ore21, il Circolo “Amici dello Sport” di Arcetoospiterà il quarto appuntamento con “G u a r-diamoci il mondo”, l’ormai tradizionale ras-segna che propone racconti di viaggio illustratiattraverso diapositive o audiovisivi organizzatain collaborazione con la Coop Azzurra di

Scandiano.Grazie alla proiezione odierna, potremo im-mergerci nelle atmosfere del Sudamerica: iltitolo della serata è infatti “I colori del Bra-sile”, e le immagini saranno proposte dalvulcanico e scoppiettante documentarista Al-feo Franzoni.Il video mostrerà vedute molto celebri al-ternate a itinerari meno conosciuti; sarà un

Brasile fotografato con una prospettiva per-sonale, efficace e mai banale, nel tipico stiledi Franzoni. L’appuntamento è quindi presso lasede del Circolo, in via Caraffa 2 (zonasportiva di Arceto). L’ingresso all’iniziativa èlibero, e lo stesso vale per tutti gli altriincontri in programma; questo ciclo di “G u a r-diamoci il mondo” proseguirà fino a martedì28 febbraio.

PROVINCIAZONA CERAMICHE

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

REGGIO E. - Sassuolo2000 31-1-2012

Dall’Austria per studiare come si lavora nella scuola materna di Castellarano 30 gen 12 - (71) ¥ Categoria Reggio Emilia | Scuola Cinque giovani tirocinanti austriache hanno iniziato questa mattina a studiare i percorsi sociopedagogici attuati nella scuola materna di Castellarano. Le ragazze sono tutte studentesse di un istituto superiore per maestre dÕasilo di Innsbruck. Rebecca, Sonja, Maria, Nadja e Sabrina, questi i loro nomi, accompagnate dallÕinsegnante tutor Barbara Spieldener hanno incontrato, nella prima giornata ufficiale di lavoro, Paolo Iotti, vice sindaco e assessore alla pubblica istruzione, il direttore dellÕIstituto comprensivo di Castellarano Antonio Claser e lÕinsegnante coordinatrice del progetto, Silvana Meglioli. ÒEÕ il secondo anno – ci dice Paolo Iotti – che dallÕistituto scolastico austriaco vengono delle stagiste per un periodo formativo, riconoscendo di fatto la bontˆ dei programmi e dei metodi educativi delle nostre strutture. Le ragazze rimarranno a Castellarano per tre settimane e sono sicuro che trarranno da questa esperienza un bagaglio professionale e umano in grado di arricchire la loro preparazione per quella che sarˆ probabilmente, la loro futura professioneÓ.  

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MODENA - Modena Qui 31-1-2012

31/01/12 Modena Qui - In 12 pagine molte idee

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31-01-2012

La sinistra ‘dura’ batte il Pd sulle primarie

Annuncia le sue sottolineando il «dovere» della consultazione

C’è qualcuno che riusc irà a farle le primarie a Novi, in v ista delle tanto combattuteelezioni di primavera.E’ la sinistra ‘dura’ che si avvia a battere il Pd sul suo stesso terreno fatto ditrasparenza e partec ipazione.Perché per il partitone l’appuntamento (vedi a lato) è destinato a diventare unagrande incompiuta.E’ una realtà già prec isamente delineata invece per la lista c iv ica ‘Uniti per NoviRovereto Sant’Antonio’, formata da Comitato Beni Comuni Novi, Italia dei Valori,Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista di Rovereto e singoli c ittadini.Che si sono trovati d’accordo sulla scelta delle primarie per eleggere il propriocandidato sindaco.Primarie che, a quanto pare, non arrivano per dissidi interni, ma come ‘passaggioobbligato’ nell’ottica di un approdo elettorale realmente rispondente ai c ittadini.Una sorta di formula di cortesia, dunque, per avere la consapevolezza di andareavanti con l’appoggio della base.«La scelta delle primarie - sottolinea la stessa lista c iv ica - è stata discussa a lungo,dato che si sarebbe potuto dec idere semplicemente di non farle, non essendocireali contrapposizioni all’interno della lista».Ma ha prevalso il rispetto per lo strumento: «Alla fine abbiamo convenuto che leprimarie sono un dovere per tutte le formazioni politiche, ed un diritto dei c ittadini ascegliere da chi essere rappresentati».Una sorta di ‘buon esempio’ insomma, «in un periodo storico in cui la c lasse politicaa Roma, ma - si tiene a rimarcare - anche a livello locale si comporta da padrone enon da amministratore della cosa pubblica».«In un momento - continua la lista -in cui più di un milione di firme raccolte per modificare il sistema elettorale vengonoignorate, c i è sembrato doveroso e democratico lasc iare finalmente la parola ai c ittadini».Ed ecco dunque su cosa dovranno esprimersi: «I candidati sono due: Augusto Malavasi, 55 anni, commerc iante e storicapresenza di Rifondazione Comunista di Rovereto, e Roberto Guerra, 36 anni, ricercatore in Fisica e coordinatore comunale diItalia dei Valori».Una proposta politica matura di fronte a una giovane, quindi.Sembrano esserc i indicazioni abbastanza nette sulle preferenze dei c ittadini, e di fatto c i si avvia verso una consultazioneserena, dalla quale emergerà un responso accettato da tutti.La parola comunque ai c ittadini che sostengono la lista c iv ica, che potranno esprimere la loro preferenza domenica 12febbraio presso i banchetti che saranno allestiti nei centri di Novi, Rovereto, e Sant’Antonio.Non sarà richiesta l’esibizione di nessuna tessera: verrà data parola e quindi diritto di voto a chiunque lo richieda, tanto nelcapoluogo come nelle frazioni.Già nella notte c i saranno le prime indicazioni, ma i risultati verranno comunque resi noti all’indomani.Il 13 febbraio dunque si conoscerà il nome del primo sfidante dell’ex sindaco uscente Luisa Turc i, che si ricandida con il Pd.Poi bisognerà vedere che carte giocheranno le altre forze politiche in gioco, per quella che si delinea come una dellecompetizioni elettorali più in bilico della provinc ia.

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 31-1-2012

■ Dieci ragazzi con spina bifi-da hanno imparato a sciare gra-zie a speciali monosci nel primo“Snow Camp” organizzato da A-sbi Onlus (l’Associazione SpinaBifida Italia, guidata dalla pia-centina Cristina Dieci) a Sestola,in provincia di Modena, assiemead Avisb Onlus (Associazione Ve-neta Idrocefalo Spina Bifida) eall’Associazione Freerider SportEvents, in collaborazione con ilCentro Addestramento Alpinodella Polizia di Stato. La spina bi-fida è una grave malformazionecongenita che determina parali-si motoria e sensitiva degli artiinferiori con diversa compro-missione e disabilità a secondadel livello midollare coinvolto. InItalia la diagnosi si verifica in cir-ca una gravidanza su 1.300, an-che se circa la metà dei casi po-sitivi si chiudono con una inter-ruzione volontaria della gravi-danza stessa. I ragazzi prove-nienti da Veneto, Lombardia edEmilia Romagna, Piacenza com-presa, hanno imparato a sciareda seduti utilizzando i monoscimessi a disposizione dalla Free-rider, guidati dallo staff tecnicocoordinato da Nicola Busata

Hanno imparato uno sport, al-l’aria aperta, in totale sicurezzae hanno condiviso un’esperien-za di realizzazione personale e diinclusione sociale.

«I nostri dimostratori sedutisono quanto di meglio un aspi-rante sciatore disabile può tro-vare - afferma Nicola Busata -.L’obiettivo è quello di sempre:permettere alle persone con di-sabilità fisica di sciare in autono-mia. La nostra gratificazione piùgrande è però quella di vedere

giovani e adulti arrivare alle no-stre tre giorni, sedersi preoccu-pati sul monosci, timorosi edubbiosi sulle loro potenzialità,per poi ritrovarli entusiasti e sor-ridenti poche ore dopo». «Nonda oggi il nostro impegno è rivol-to ai tanti ragazzi con spina bifi-da che non praticano attivitàsportive affinché vengano connoi almeno per provarci – spiega

la presidente di Asbi Onlus, Cri-stina Dieci -. Contattateci! Le dif-ficoltà economiche del presentenon ci fanno paura. A tagli e sa-crifici, chi ha un disabile in fami-glia o è parte di una realtà del so-ciale, è abituato da sempre. Il no-stro impegno non conosce cri-si».

«E’ stata un’esperienza entua-siasmante - continua - che ripe-

teremo in luglio con una setti-mana verde in cui i ragazzi po-tranno sperimentare nuovi sportcome ciclismo e canoa». A Pia-cenza sono poco più di una ven-tina le persone nate con spinabifida. «Ci battiamo perchè pos-sano avere una vita come tutti -dice Cristina, madre di Ilaria, 21anni, nata con la spina bifida - eper il diritto alla cura». Fonda-

mentale, in una patologia in cuinon è possibile la guarigione, èsoprattutto la prevenzione. Perquesto il prossimo ottobre saràil mese della spina bifida e il 25ottobre per la prima volta, lagiornata mondiale. La sede del-l’Asbi (www. asbi. info) è a Setti-ma (Piacenza) in via Duomo 20(tel. 338/817.8359)

Federico Frighi

Nella foto grande,la piacentina Ilaria Guidotti (21anni),sul monosci nel primo Snow Camp dell’Asbia Sestola; sopra,i ragazzi aiutati dagli istruttori delCentro addestramento alpino della Polizia

Cronaca di Piacenza

Quando il riscatto arriva sul monosciDieci giovani affetti da spina bifida hanno imparato a sciare grazie all’associazione piacentina AsbiLa presidente Cristina Dieci: «Entusiasmante. Il nostro impegno per i ragazzi non conosce crisi»

PRIMARIE

Banchetto con Raggioggi alla Farnesiana■ Oggi, dalle 9 alle 12.30,presso il mercato della Far-nesiana, Samuele Raggi,candidato sindaco alle pri-marie del centro sinistra,sarà presente al banchettoorganizzato dall’Italia deiValori per distribuire ma-teriale informativo sullasua campagna elettorale.Raggi sarà a disposizionedei piacentini per spiegaredirettamente loro i puntidel suo programma.

ORIENTAMENTO

Marconi e Da Vinci,sabato scuole aperte■ L’istituto tecnico indu-striale “G. Marconi” di Pia-cenza sarà aperto sabato 4febbraio 2012, dalle 15 alle18, a disposizione degli a-lunni e delle famiglie chedesiderano ulteriori infor-mazioni relative ai percor-si scolastici offerti dall’isti-tuto. In aula magna, in-gresso da via IV Novembre116, saranno presentati gliindirizzi che caratterizza-no l’offerta formativa del-l’Istituto. Seguirà la visitaai laboratori del biennio.Ai genitori interessati sa-ranno fornite informazionianche sui corsi dell’IstitutoProfessionale Leonardo DaVinci per l’acquisizione diqualifiche triennali e di-plomi quinquennali neisettori meccanico, idrauli-co-termico, elettrico-elet-tronico.

Notiziein breve

Case di riposo unite nella carità e in reteLe 18 realtà diocesane per anziani insieme per ispirare l’azione ai principi cristiani

Cent’anni di Casa della Provvidenza:andare avanti tornando alle radici

■ L’8 dicembre scorso si sonoaperte le celebrazioni per il cen-tenario di fondazione della Casadella Provvidenza per i non ve-denti, e l’apertura del corso diformazione è stata anche l’occa-sione per far conoscere agli ope-ratori della struttura i suoi 100anni di storia per ritornare alleradici dell’Opera, recuperare ilcarisma del fondatore, monsi-gnor Torta, per attualizzarne lospirito nei nuovi servizi. Andareavanti tornando alle proprie ra-dici. La centenaria storia di ac-coglienza, assistenza e cura deisofferenti della “Madonna dellaBomba” è infatti l’esempio nonsolo simbolico a cui affidarsi perrecuperare, ridando loro vigoree incisività, i valori fondanti del-le Opere con cui la Chiesa ha ri-sposto e risponde alla sofferenzae ai nuovi bisogni. In questachiave è intervenuto don Gior-gio Bosini, presidente della Fon-dazione “Madonna della Bom-

ba”, facendo una rilettura delletappe fondamentali di questa i-stituzione del bene, che trae ori-gine dall’apertura, nel 1878, del-l’istituto per sordomute volutoda monsignor Giovanni BattistaScalabrini, il “vescovo dal cuoregrande”, che ebbe in un altrogrande uomo di chiesa, monsi-gnor Francesco Torta, “operaiodel bene”, il suo degno prosecu-tore, fondatore a sua volta dell’i-stituto per sordomuti nel 1903 e,nel 1911, della Casa della Provvi-denza per i ciechi. Entrambi co-noscevano bene la sofferenzaprocurata da queste forme di di-sabilità, allora molto diffuse, an-che perché ne erano stati tocca-ti da vicino: la sorella di monsi-gnor Scalabrini era sordomuta e

il fratello di monsignor Torta erastato colpito da una grave ma-lattia che gli fece perdere la vi-sta.

«Da allora – ha sottolineatodon Bosini – l’istituto non hamai vissuto un momento di sta-

ticità perché sempre mosso dalcuore in ascolto di chi chiedevaaiuto, si è continuamente evolu-to in base al bisogno». Negli an-ni del primo dopoguerra fu rea-lizzata la Casa per l’infanzia ab-bandonata con la Congregazio-ne delle Suore della Divina Prov-videnza, e negli anni Sessanta,con don Serafino Dallavalle, l’at-tenzione si allargò ai portatori dihandicap dando vita alla coope-rativa “Il Germoglio” e al Centrodiurno dell’Assofa. Avendo sem-pre come riferimento il bisognosociale, la “Madonna della Bom-ba” negli anni Ottanta cominciòad adeguare le proprie struttureall’assistenza degli anziani e deinon autosufficienti: erano i pri-mi segnali, che in seguito si ac-

centuarono, di una nuova emer-genza. Monsignor Scalabrini,monsignor Torta e poi monsi-gnor Dallavalle riuscirono acreare questo “complesso delbene” grazie alla loro fede e te-nacia e alle tante persone, den-tro e attorno all’Opera, che nonhanno mai desistito di fronte al-le difficoltà. Oggi l’istituto fe-steggia i cento anni come un“miracolo di avanguardia”. Di-spone di un Centro Ambulato-riale di riabilitazione (evoluzio-ne del Centro Audiofonetico: ri-volto a chi soffre di disturbi del-la comunicazione, del linguag-gio, dell’apprendimento, offreterapia logopedica individuale edi gruppo), di una Casa Albergoper non vedenti, non udenti eanziani autosufficienti, di un Re-parto protetto per non autosuf-ficienti, di un Centro di socializ-zazione e di appartamenti (del“Dopo di noi”) per persone di-sabili adulte.

■ Mettere in rete, cioè creareuna stretta sinergia delle istitu-zioni ecclesiali che a Piacenza eprovincia si occupano di anziani(sono ben diciotto, di cui tre fuo-ri provincia). Sia per migliorarel’efficacia della loro attività sia esoprattutto per costituire un nu-cleo significativo sotto il profilosocioassistenziale e dare contor-ni più evidenti, anche sotto ilprofilo dell’immagine esterna,ad una testimonianza forte di ca-rità verso chi ha bisogno. Sem-pre in questa chiave è stata isti-tuita una Consulta di tutti i cin-quanta organismi di origine ec-clesiale della diocesi, che forni-scono ogni giorno molteplici ri-sposte alle esigenze che simanifestano sul fronte del disa-gio, alleggerendo i costi della“macchina pubblica” e realiz-zando, non da oggi, quella sussi-diarietà che Stato ed enti localivorrebbero introdurre come fat-tore di collaborazione con il pri-vato e di risparmio.

Questi gli obiettivi che il ve-scovo monsignor Gianni Ambro-sio ha ribadito nell’ambito delcorso di aggiornamento e forma-zione del personale sanitario, as-sistenziale e amministrativo del-la Fondazione “Madonna dellaBomba”, aperto nei giorni scorsinella sede storica sul PubblicoPasseggio con il primo di quin-dici incontri e che proseguirà,con doppio appuntamento set-timanale, fino a metà marzo. Al-l’incontro erano presenti anchedirettori di case di riposo. Il pre-sule ha colto anche quest’occa-sione per rilanciare la ferma vo-lontà della diocesi di Piacenza-Bobbio di ribadire la presenza vi-va e tangibile della Chiesa nel so-ciale. Le numerose Opere-Segnodel nostro territorio, nate dallagenerosità e dall’impegno di tan-ti, spesso anonimi, devono con-tinuare a fornire non solo serviziefficienti ma ispirare la loro azio-ne a quei principi cristiani che,

nei secoli, ne hanno rappresen-tato la forza. In questi luoghi l’as-sistenza e la cura alla personache soffre devono essere anima-te da una spinta che va al di làdella pur meritevole prestazionein sé: è l’amore verso l’altro, la di-sponibilità a fare un passo in piùrispetto ai propri compiti con-trattuali, in una parola la caritànel senso più profondo. Su talivalori è impostato, al di là degliimportanti contenuti tecnici, ilcorso.

“Il gesto, il cuore, le relazioni:la carità ci educa”. Partendo dalconcetto che non deve andarpersa l’anima di queste realtànate dallo spirito di carità, per-ché altrimenti sarebbe preferibi-le che i pochi sacerdoti rimasti sidedicassero alla pastorale nelleparrocchie, il vescovo si è soffer-mato sulla necessità di dare unsenso al servizio quotidiana-

mente svolto alla “Madonna del-la Bomba” così come nelle altreOpere-Segno, con chiaro riferi-mento all’Eucaristia che «ci edu-ca all’ospitalità, alla benevolen-za, alla fiducia, alla dedizione, al-la gratitudine». «Non dimenti-chiamo – ha esortato - che la ca-rità, prima di esprimersi in un’o-pera, prima di realizzare unacasa per bisognosi, ha costruitoun cuore e una mente…La caritàcostruisce noi stessi, il nostrocuore, la nostra mente, la nostravita... è la principale forza pro-pulsiva per il vero sviluppo di o-gni persona e dell’umanità inte-ra, è una forza straordinaria chespinge persone a impegnarsi concoraggio e generosità nel campodella giustizia e della pace».

Dare risposte comunitarie co-me ci chiede il Papa. L’urgenza dimettere in rete le Opere ecclesia-li trova nuovi stimoli nelle stesse

parole di Benedetto XVI che invi-tano alla “programmazione ecollaborazione con altre istitu-zioni simili”. «Nella nostra dioce-si – ha spiegato monsignor Am-brosio - si tratta di promuovereun lavoro di rete, di realizzare u-na sinergia di tutte le opere. In-nanzitutto per motivi concreti epratici: dall’aiuto reciproco alconfronto e al dialogo con le au-torità in ambito socioassisten-ziale. Poi per motivi ecclesiali:dobbiamo aiutarci a offrire unservizio coerente con la caritàche ha dato vita all’opera e con lavisione antropologica cristiana».La necessità e i benefici per gliorganismi ecclesiali di rileggersiin una dimensione comunitariae diocesana è stata rimarcata an-che dal direttore della Caritasdiocesana, Giuseppe Chiodaroli,sia nel senso pedagogico di «ac-crescere una cultura dell’acco-

glienza, della solidarietà e del-l’inclusione» sia in termini di va-lorizzazione della propria “qua-lità sociale” per la costruzionedel bene comune, «perché insie-me alla competenza delle rispo-ste e al rispetto della legalità, sicuri la collaborazione con il Pub-blico privilegiando funzioni in-tegrative e anticipatrici, e nonsostitutive». La Consulta delle O-

pere-Segno. «Questo lavoro direte e la costituzione di unaConsulta – ha poi rimarcato ilvescovo – possono aiutare an-che la nostra comunità eccle-siale a conoscere meglio le ope-re che sono nate nella nostraChiesa e ad averne cura comerealtà preziosa: è una sfida cheinterpella tutta la nostra comu-nità diocesana».

Un momento dell’incontro del vescovo con le case di riposo diocesane

LIBERTÀMartedì 31 gennaio 201214

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

PIACENZA - Libertà 7-12-2011

Cronaca di Piacenza

Ultimi quesiti: la città dei bimbi,rifiuti,Acna e acqua pubblicaCandidati nel “mirino” del pedagogista Novara, dell’ex direttore di Arpa Fabbri e della portavoce di “Acqua Bene Comune di Piacenza” Martucci

◗◗ Il compito educativo dei genitori è oggi più difficile. Perquesto, i genitori hanno bisogno di riflettere insieme, conl’aiuto di educatori e pedagogisti. Conosco la meritoriaScuola dei Genitori, iniziativa del Centro Psicopedagogicoper la Pace diretto da Daniele Novara: è importante che ilComune la sostenga e proponga una collaborazione conti-nuativa poiché garantisce il confronto con i più illustri pe-dagogisti italiani. Bisogna creare luoghi di gioco all’apertoin nuove aree verdi, e locali per attività creative per sottrar-re i bambini alla televisione. Anche per questo dico stop alcemento e sono critico verso il Psc della Giunta.

◗◗ Già nel 2007 (col programma “Se va bene per i bambiniva bene per tutti”), proponevo di vedere la città con gli oc-chi dei bambini:“Una pista ciclabile sicura per un bambinolo è anche per un adulto, un autobus senza scalini troppoalti è accessibile anche per un anziano, una strada dove sipuò passeggiare senza rischi è piacevole per tutti. I bambinici dicono qualcosa del nostro passato, ma sono il presentee anche il futuro. Anche se non votano sono loro la nostrascommessa”. Non ho cambiato idea. L’investimento su bam-bini e adolescenti è strategico per la Piacenza multicultura-le del futuro e va sostenuto con risorse e progetti adeguati.

◗◗ I bambini, gli adolescenti e i giovani sono il nutrimen-to di ogni comunità. Caso mai dobbiamo interrogarcisul perché in Italia non si siano mai concretizzate politi-che demografiche in grado di fermare l’invecchiamentoaumentando la natalità. A prescindere dal fatto che i mi-norenni non votano ed i genitori sì il Comune ha già au-mentato in questi anni le risorse per infanzia ed adole-scenza, potenziando i servizi, primo fra tutti il Centro perle famiglie. Ritengo positive tutte le iniziative che privatie associazioni hanno messo in campo su famiglia geni-torialità.

◗◗ L’area Acna deve innanzi tutto essere bonificata. C’e’ uncontenzioso legale con la società che doveva attuare il pia-no edilizio su quell’area; occorre aspettare la conclusione diquesto contenzioso prima di prendere decisioni operative.La speranza è quella di vedere realizzati quei servizi che oramancano nella zona, mantenendo un carattere assoluta-mente locale, per evitare che si possa attrarre traffico datutta la città. Data la vicinanza con le mura, sono del parereche l’intervento dovrà avere caratteristiche di assoluta qua-lità ed attenzione, con molto riguardo alla compatibilitàstorico-ambientale. Questo è fondamentale.

◗◗ L’ulteriore potenziamento della raccolta differenziata è lavia da seguire: spinge a un consumo consapevole e con-sente di ipotizzare un uso migliore dell’inceneritore. All’exAcna il Comune può e deve perseguire tutte le vie legali, fi-no alle estreme, per esigere la bonifica dell’area (spetta allaproprietà) e il recupero delle spese sostenute per l’inter-vento pubblico. Invito a considerare in che situazione ci tro-veremmo se, con altri consiglieri, non avessimo impeditonel 2005 che il Comune acquisisse quest’area (una delle piùinquinate di Piacenza) concedendo in cambio l’urbanizza-zione di 189mila mq di terreno agricolo oltre la Besurica.

◗◗ Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, in questi annila raccolta differenziata si è estesa fino ad arrivare a unapercentuale del 57 per cento; è partita la raccolta porta aporta in alcune zone e l’intenzione ovviamente è quella diampliarla ulteriormente, oltre che di migliorare il rapportoqualitativo con il gestore. Sull’ex Acna invece, ci troviamo al-le prese con una zona messa sotto tutela e per la quale sia-mo in attesa che si risolva il contenzioso legale: allora saràpossibile parlare dell’intervento previsto sull’area che in o-gni caso andrà a “contenere”e a occuparsi della condizionedi pericolo ambientale della zona.

◗◗ Il rispetto dell’esito del referendum è un fatto elementaredi democrazia. Quindi, in primo luogo, se fossi sindaco pro-cederei immediatamente alla riduzione delle tariffe, elimi-nando la percentuale riguardante la remunerazione del ca-pitale investito. Non farlo significa disattendere l’esito del re-ferendum. La gestione dell’acqua (rigorosamente pubblica)è da attuare preferibilmente attraverso consorzi di enti localioppure con una società di diritto pubblico, ma dato che lemodalità tecniche del controllo pubblico dell’acqua sono e-conomicamente complesse non va esclusa a priori una so-cietà controllata dal comune o da un consorzio di comuni.

◗◗ Nel prossimo quinquennio dobbiamo far crescere la qua-lità e la quantità delle politiche a favore delle nuove gene-razioni. In particolare sarà necessario trovare le forme e imodi più adeguati per mettere i giovani in una condizionepositiva di relazione con gli altri, togliendoli dal rischio del-l’isolamento che oggi soprattutto un uso eccessivo ed im-proprio delle tecnologie tendono a produrre incentivandoun individualismo rischioso e mortificante. Inoltre credoche serva trovare nuovi spazi d’aggregazione/culturali e ri-pensare all’uso di quelli già esistenti (apertura serale dellaPasserini, utilizzo alternativo di Spazio 2).

◗◗ Ribadisco la contrarietà al potenziamento del termovalo-rizzatore di Borgoforte e l’intenzione a valutare la possibi-lità di spegnerlo una volta che la raccolta differenziata saràarrivata sopra al 90%. D’altronde essa nel Comune di Pia-cenza è in aumento (al 58%, con obiettivo del 65% entro il2012). Riguardo all’ex Acna, l’ Amministrazione, a seguitodella situazione in cui si sono venute a trovare le societàlottizzanti, adottò un’ordinanza disponendo che i proprie-tari mettessero in sicurezza l’area. La priorità sarà d’agirenell’interesse della salute operando con trasparenza ammi-nistrativa, rispettando i tempi e il lavoro della magistratura.

◗◗ Grazie al risultato del 12-13 giugno ho potuto sollecitare,con un odg presentato in Provincia, il Presidente Trespidi arispettare la volontà popolare, invitando l’Ato a ridurre le ta-riffe dell’acqua ed eliminando la remunerazione del capita-le investito con un risparmio sulle bollette per i cittadini.Quel documento fu restituito al mittente dal centro-destra.La presenza di capitali privati tuttavia stride con il voleredegli italiani che si sono chiaramente espressi a favore delcarattere pubblico del servizio idrico. La mia posizione èchiara: impedire di lasciare un bene come l’acqua in mano achi vuole solo il profitto.

◗◗ Le risorse scarseggiano e il futuro non lascia intravedereun cambio di rotta. Ma il futuro dei giovani è tra i primi inte-ressi da salvaguardare. Ai bambini vanno dedicati luoghi digioco e socializzazione dentro la città, pedonalizzando emettendo in sicurezza alcune strade dentro ogni quartiere,anche nelle frazioni. Agli adolescenti occorre offrire suppor-to allo studio, all’aggregazione e alle attività sportive socialicontribuendo a tenere aperte le scuole anche in orari extra-curriculari. Ai genitori il Comune deve offrire occasioni diformazione sui temi della genitorialità favorendo il confron-to coi vari segmenti della società.

◗◗ Lavoro in Provincia nel campo della tutela ambientalepoiché credo nel principio secondo cui siamo noi ad appar-tenere alla Terra. Sono favorevole all’incremento della rac-colta differenziata e alla progressiva estensione della rac-colta porta a porta dei rifiuti organici, premiando con la le-va tariffaria chi effettivamente ricicla e differenzia. Sonocontrario all’aumento delle linee di incenerimento e pensoche l’inceneritore debba servire solo il territorio piacentino.Per l’ex Acna, il Comune deve pretendere dalla proprietà ri-solutivi interventi di bonifica e in caso contrario preveda l’e-sproprio per tutelare l’interesse e la salute pubblici.

◗◗ Mi impegno a fare il possibile affinché venga rispettato ilvoto referendario sulla ripubblicizzazione dell’acqua. Ricor-do che in Consiglio Comunale, a differenza di filoreferendaridell’ultima ora, Rifondazione ha chiesto la ripubblicizzazionedel ciclo idrico integrato in tre occasioni: alla quotazione inborsa di Enia; alla fusione in Iren; dopo il referendum. Mi im-pegno a introdurre nello Statuto comunale una definizioneche dichiari l’acqua bene comune la cui gestione sia affidataa soggetti di diritto pubblico nonché all’eliminazione imme-diata della remunerazione del capitale investito, procedendoalla conseguente riduzione della tariffa.

◗◗ Credo si debbano garantire i servizi alle famiglie, in modoche trovino una città accogliente nel fare crescere i figli. L’o-biettivo è garantire gli attuali standard coinvolgendo anchegli attori che operano nel mondo sportivo, sanitario cultu-rale e religioso. La mia scelta sarà di mettere in rete gli attoridi questi ambienti. La spesa per l’infanzia del Comune è ele-vata: i tanti minori in difficoltà di cui il Comune si fa caricosono la nostra ferita aperta. In quest’ottica voglio proporredi creare nuovi luoghi di accoglienza di questi minori piùvicini e ben organizzati per diminuire la spesa pro capite epoter seguire più ragazzi possibile.

DANIELE NOVARA(PEDAGOGISTA E DIRETTORE DEL CPP)◗◗ I bambini e gli adolescenti minorenninon votano.Cosa pensa di offrire per laloro crescita nella città di Piacenza?

Intende diminuire o aumentare le risorse a favore dellenuove generazioni? I genitori votano.In che modo aiutarliin un compito oggi sempre più difficile? Come costruireuna comunità educativa cittadina?

SANDRO FABBRI(EX DIRETTORE DI ARPA E PRESIDENTE DELLA“VITTORINO DA FELTRE”)

◗◗ Quali politiche intende attuare in materia di gestionedei rifiuti: aumento della raccolta differenziata opotenziamento dell’inceneritore? E quali interventipensa di realizzare sull’area ex Acna?

BARBARA MARTUCCI(COMITATO ACQUA BENE COMUNE PIACENZA)◗◗ A oggi nulla e’stato fatto per darseguito al voto referendario del 12-13giugno.La convenzione con Iren e’

scaduta e questo permette la scelta di una nuova forma digestione del servizio idrico integrato.Quale soluzionesostiene? E quando intende procedere alla riduzione delletariffe,eliminando la percentuale riguardante laremunerazione del capitale investito?

◗◗ Nel campo della raccolta differenziata in questi anni siè fatto un buon lavoro; ad oggi abbiamo raggiunto il53% anche attraverso la realizzazione del nuovo centroraccolta di strada Val Nure. Credo quindi che si debbacontinuare nel potenziamento della raccolta differenzia-ta fino al raggiungimento dell’obiettivo del 65% previ-sto dal piano provinciale. Per quanto riguarda l’Acnacredo che la priorità sarà innanzitutto quella di risolvereil contenzioso e, dopo la messa in sicurezza effettuatadal Comune, procedere alla bonifica dell’area.

◗◗ Innanzitutto è utile precisare che m’impegno a rispettarel’esito del referendum per le competenze del Sindaco. È an-che utile dare ad ogni ente il proprio ruolo e siamo in attesadi capire che riforma ci sarà delle Ato, competenti in mate-ria di tariffe e di investimenti per la gestione del movimen-to acqua. A livello comunale proporrò di istituire un osser-vatorio ambientale partecipato per monitorare le scelte inmateria. Il ruolo di Iren è stato importante, ha gestito in mo-do efficiente gli impianti ed essendo società partecipatadel Comune e di tanti altri enti locali ci dà garanzie di lega-me con il territorio e con le priorità degli investimenti.

◗◗ Il Consiglio comunale ha recentemente recepito con unamozione la volontà di entrambi i referendum sull’acqua del12 e 13 giugno scorsi. In particolare sulla “remunerazione pa-ri al 7% del capitale investito”e sulla sua incidenza sulle no-stre bollette, si dovrà intervenire già in occasione della di-scussione e approvazione del Bilancio preventivo 2012 nelleprossime settimane. Credo sarà più lungo e complesso, an-che a Piacenza (per il legame con una multiutility come Iren,quotata in borsa), il percorso per ripubblicizzare proprietà egestione dell’acqua: davvero un banco di prova per verifica-re qualità e sostanza della nostra democrazia oggi.

◗◗ La parte pubblica deve avere il totale controllo dei pro-cessi correlati e far valere gli interessi comuni nei confrontidei gestori. In questi anni, con l’esperienza dell’Ato, i Comu-ni piacentini hanno garantito ai cittadini 15 milioni di inve-stimenti utili per ammodernare la rete e ridurre gli sprechi,reso omogenea la tariffa, garantito la qualità dell’acqua cheprima lasciava molto a desiderare. Non possiamo tornareindietro: i Comuni da soli non avrebbero la forza di garanti-re i risultati raggiunti. Anche per quanto riguarda i gestori,gli interessi pubblici vanno tutelati: nello Statuto Iren è pre-visto che la maggioranza debba essere pubblica.

FRANCESCOCACCIATORE

GIANNID’AMO

SAMUELERAGGI

PAOLODOSI

LUIGIRABUFFI

MARCOMAZZOLI

■ Giunge al termine questonostro appuntamento quotidia-no con le domande dei piacenti-ni ai sei candidati alle primarie.Tanti sono stati gli argomentitoccati e tanti i piacentini chenon si sono lasciati sfuggire l’oc-

casione di “interrogare” anche suquestioni spinose chi si candidaa guidare Palazzo Mercanti. Sta-volta, per questo ultimo appun-tamento, la parola l’abbiamo da-ta ai portavoce di tre realtà mol-to diverse: il pedagogista e diret-

tore del Centro Psico-Pedagogi-co per la Pace Daniele Novara,l’ex direttore di Arpa e presiden-te della “Vittorino da Feltre” San-dro Fabbri e la rappresentantedel Comitato Acqua Bene Comu-ne di Piacenza Barbara Martucci.

Sotto i riflettori finiscono i di-ritti delle nuove generazioni: co-sa offrire per la crescita dei ra-gazzi? Come aiutare i genitori asvolgere il loro compito e conquali mezzi costruire una comu-nità educativa? Sono questi alcu-

ni degli interrogativi che Novararivolge ai candidati alle primarie.

Ma non basta: Fabbri punta al-la gestione dei rifiuti e chiedequali politiche verranno attuate,senza dimenticare di fare cennoai possibili interventi sull’area

dell’ex Acna. Martucci guarda in-vece alla gestione del servizio i-drico integrato che potrebbe co-noscere una nuova stagione po-st-Iren: quale soluzione saràquella sostenuta?

Parab.

Verso le primariedel centrosinistra

?Tredomande per un candidatosindaco

* in ordine alfabetico

LIBERTÀMartedì 31 gennaio 201216

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 31 - 1 - 2012

AGENZIE

PROVINCE: BARBATI (IDV), DOMANI ODG PER ENTI INUTILI‘TUTTI ATTACCATI AL LORO SCRANNO’ (ANSA) - BOLOGNA, 30 GEN - ‘’Domani nella maggior parte delleProvince italiane si votera’ un odg fortemente voluto dall’Upi’’(No all’Italia senza Province), dopo la manovra Monti che ne haannunciato il ridimensionamento, per cui ‘’si dovrebbe salvarequesto ente totalmente inutile’’. Cosi’ Liana Barbati,capogruppo Idv in Regione, che definisce ‘’indubbiamenteavvilente constatare come - a parte gli esponenti dell’Italiadei Valori - non vi sia stato un solo amministratore provincialefavorevole all’abolizione delle Province in un’ottica diriduzione dei costi della politica’’. ‘’L’apoteosi della bassezza - continua - la tocchiamo con lemotivazioni per cui, secondo l’Upi, si dovrebbe salvare questoente totalmente inutile: ‘ci sarebbero meno garanziedemocratiche, verrebbero garantite meno opportunita’ a chi e’piu’ debole, diminuirebbe l’identita’ locale e le istituzioni siallontanerebbero dai cittadini’. Sinceramente di fronte adargomentazioni di questo genere non si sa se scoppiare a ridereo indignarsi’’. Insomma, ‘’tutti attaccati al loro scranno’’. ‘’Come Idv - conclude - domani voteremo orgogliosamente un nocompatto’’, consci ‘’che la sola abolizione delle Province nonavra’ ripercussioni enormi sul debito pubblico, ma senza dubbiosara’ un primo grande segnale di cambiamento e rinnovamento daparte di una classe politica sempre piu’ agonizzante. Un attodovuto e improcrastinabile’’. (ANSA).

(ER) PROVINCE. IDV CONTRO ODG CHE LE SALVA,BARBATI: MA SIAMO SOLI‘ARGOMENTAZIONI DELL’UPI INDIGNANO E FANNO RIDERE’

(DIRE) Bologna, 30 gen. - Italia dei valori sola ma compattacontro l’ordine del giorno salva-Province voluto da Upi ediscusso domani nella maggior parte dei consigli provincialiitaliani. A renderlo noto e’ Liana Barbati, capogruppo Idv inRegione, che non si sente una delle “vittime sacrificali diquell’oscuro complotto anticasta conosciuto ai piu’ come ‘riformaMonti’” e attacca chi, “attaccato al suo scranno e’ occupato neldisperato tentativo di difendere l’indifendibile piuttosto chefare qualcosa di buono per i cittadini”. Prosegue la dipietrista:“L’apoteosi della bassezza la tocchiamo con le motivazioni percui, secondo l’Upi, in Italia si dovrebbe salvare questo entetotalmente inutile: ci sarebbero meno garanzie democratiche,verrebbero garantite meno opportunita’ a chi e’ piu’ debole,diminuirebbe l’identita’ locale e le istituzioni si

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AGENZIE

allontanerebbero dai cittadini”. Barbati ammette di non saper “se scoppiare a ridere oindignarsi” di fronte ad argomentazioni di questo genere emanifesta il suo avvilimento nel constatare che “a parte gliesponenti dell’Italia dei Valori, non vi sia stato un soloamministratore provinciale favorevole all’abolizione delleProvince in un’ottica di riduzione dei costi della politica”.Aggiunge inoltre che “come Italia dei valori siamo ben consci delfatto che la sola abolizione delle Province non avra’ripercussioni enormi sul debito pubblico”. Ma Barbati e’ sicurache “sara’ un primo grande segnale di cambiamento e rinnovamentoda parte di una classe politica sempre piu’ agonizzante”, oltread un “atto dovuto e improcrastinabile nei confronti di tuttiquegli italiani che gia’ a settembre hanno manifestato la chiaravolonta’ di abolirle”.

(ER) PROVINCE. E FORLI’-CESENA PROVOCA: AGRICOLTURA A BOLOGNABULBI APPROVA ODG UPI CONTRO ABOLIZIONE: MA QUALI POLTRONE...

(DIRE) Forli’, 30 gen. - “E’ vero, purtroppo siamo soli. C’e’ unagrossa ipocrisia, da parte di una grande maggioranza trasversaledelle forze politiche, contro questo ente. Oggi ero a Bologna conil presidente Napolitano, che ha ribadito la necessita’ diriformare le Istituzioni, senza andare oltre. In Parlamento,tuttavia, non vedo la volonta’ di prendere in mano una seriariforma delle istituzioni. Immaginatevi solo l’agricoltura undomani gestita da Bologna...”. Il presidente della Provincia diForli’-Cesena, il Pd Massimo Bulbi, richiama l’intervento delCapo dello Stato Giorgio Napolitano, oggi a Bologna per unalaurea ad honorem all’Universita’, per ribadire tutte le proprieperplessita’ rispetto all’abolizione delle Province. Il Consiglio provinciale di oggi si e’ aperto conl’approvazione (contrari Udc e Idv) di un ordine del giornointitolato ‘No all’Italia senza Province’ diffuso dall’Upi, dovein merito all’abolizione si auspica “che le Regioni e la RegioneEmilia-Romagna impugnino tale provvedimento di fronte alla CorteCostituzionale per i vizi di costituzionalita’ e si facciapromotrice, assieme all’Anci e all’Upi, dell’avvio di un percorsoche porti ad una riorganizzazione organica e funzionaledell’intero assetto delle nostre Istituzioni”. (SEGUE)

(ER) VARIANTE VALICO. DE BIASI: DISCUTEREMO DI QUESTO INFORTUNIO

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MANDINI (IDV) ACCUSA AUTOSTRADE: NOSTRE DENUNCE INASCOLTATE

(DIRE) Bologna, 30 gen. - “Le dinamiche dell’incidente e leeventuali disfunzioni nell’applicazione delle norme di sicurezzasaranno oggetto della prossima convocazione del Tavoloprovinciale Variante di valico per monitorarne i passaggicercando di evitare il ripetersi di tali incidenti”. L’assessoreprovinciale al Lavoro, Giuseppe De Biasi, assicura che laProvincia si occupera’ dell’infortunio avvenuto sabato nellagalleria Sparvo, sull’Appennino bolognese. “Al di la’ degliaspetti giudiziari”, dice De Biasi, se ne parlera’ nella prossimariunione del tavolo provinciale. Intanto, per il momento De Biasimanda i propri auguri all’operaio ferito e torna a sottolineareil capitolo ‘sicurezza”. “Come presidente del tavolo provincialeper la sicurezza nei cantieri della Vav, non posso nonsottolineare come, a dispetto delle buone pratiche formative e disensibilizzazione messe in campo dalla Provincia, un cantierecomplesso come quello necessiti di un’attenzione particolarmenteaccurata nell’applicazione delle procedure di sicurezza”.Sicurezza di cui devono essere responsabili “tutte le imprese,anche subappaltatrici, coinvolte nei lavori”. Sul’infortunio di sabato interviene anche il consigliereregionale dell’Idv, Sandro Mandini: “Fin dall’inizio abbiamoespresso dubbi sulla situazione di Ripoli e sulla sicurezza delcantiere, ma le nostre denunce sono rimaste inascoltate e questoe’ il piu’ grande rammarico, perche’ ora un operaio e’ finito inprognosi riservata con una gamba letteralmente maciullata”,scrive Mandini in una nota. “Situazioni come questa lasciano unagrande amarezza- prosegue- perche’ ci si rende conto chenonostante fossero chiare ai piu’ le criticita’ dell’opera e siastato aperto un fascicolo da parte della Procura, Autostrade havoluto proseguire a tutti i costi i lavori e questo e’ ilrisultato”.(SEGUE)

(ER) VARIANTE VALICO. DE BIASI: DISCUTEREMO DI QUESTO INFORTUNIO -2-

(DIRE) Bologna, 30 gen. - L’Idv stigmatizza anche il fatto che“il cantiere non si e’ fermato neppure dopo il recuperodell’operaio e che le forze dell’ordine sono state avvisate solodagli operatori del 118”. Per Mandini, la responsabilita’ diquesto incidente non va tutto alla ditta Toto, che si occupa deilavori, ma anche ad Autostrade, che deve assumersi le proprieresponsabilita’”. L’augurio del dipietrista, in ogni caso, e’ che

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quanto accaduto sia “da monito a tutti per intraprenderenell’immediato futuro azioni tese a ripristinare una situazioneper gli abitanti ed i lavoratori, degna di un paese civilizzato”.

(ER) COMUNE MODENA. BALLESTRAZZI: “CANTARONI REVISORE CONTI PD”DELIBERA RINVIATA; PDL ATTACCA LIOTTI: “SCORRETTA”

(DIRE) Modena, 30 gen. - E’ bisticcio in Comune sulla deliberaper la nomina dei revisori dei conti. Da una parte l’asseVittorio Ballestrazzi (Modena5stelle.it) e Eugenia Rossi (Idv)punta il dito contro alcune questioni tecniche e chiede(ottenendolo) il rinvio della delibera. “La presidente delcollegio, Maria Luisa Cantaroni e’ stata nel collegio sindacaledel Pd nazionale in date ravvicinate al suo incarico dipresidente del collegio del comune di Modena. Non mi sembraopportuno”, afferma Ballestrazzi. Dall’altra parte, il capogruppo Pdl, Adolfo Morandi, attaccala presidente del Consiglio comunale, Caterina Liotti,accusandola di scorrettezza nelle procedure. “Alla delibera dielezione del collegio sindacale proposta dalla giunta, laconsigliera Eugenia Rossi pone una pregiudiziale motivando lasospensione e il rinvio della delibera- riferisce Morandi- daregolamento devono esser ascoltati due interventi: uno a favore euno contro”. Invece, dopo l’intervento favorevole di DavideTorrini (Udc), “il capogruppo Pd Paolo Trande, che avrebbe dovutoesprimere un parere contrario, si dichiara, in difformita’ alregolamento, favorevole”, prosegue. “A questo punto il presidentedichiara che dal momento che il consiglio intero era d’accordoper il rinvio, non era necessaria alcuna votazione e aggiunge chel’assessore Alvaro Colombo ritira la proposta di delibera”,racconta. A questo punto, Liotti, “passa alla messa indiscussione del successivo atto all’ordine del giorno, in spregioal fatto che era da dimostrare che l’intero consiglio fossed’accordo per il rinvio senza consentire ai consiglieri tutti diesprimere con il voto tutti i gruppi consiliari, che cosi’ nonhanno potuto fare alcuna dichiarazione”, attacca Morandi.“Inoltre non consente l’intervento dell’assessore che, a suodire, ritira la delibera”, aggiunge. Morale della storia, “la presidente Caterina Liotti decidesecondo cio’ che decide la giunta o il partito di maggioranza”,tira le somme il capogruppo Pdl.