Rassegna del 15/03/2018 - confagricolturaumbria.it · verso la dieta macrobiotica, guarigioni...

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Rassegna del 15/03/2018

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Rassegna del 15/03/2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna del 15/03/2018

Pagina I

Agricoltura: scenario

« Sono arrivata a pesare 35 chili» Inchiesta sul guru dellamacrobiotica

Corriere Della Sera 15/03/2018 p. 25 Nicola Catenaro 1

Due marchi (oro e argento) per le mense scolastiche bioItalia Oggi 15/03/2018 p. 33 3

Ristoranti, fattorie e convegni Un business da un milionel'anno

Stampa 15/03/2018 p. 14 Noemi Penna 4

Il guru della macrobiotica schiavizzava gli adeptiStampa 15/03/2018 p. 14 Franco Giubilei 5

Agricoltura Umbria

Umbria e Tunisia lavorano a progetti di sviluppoCorriere Umbria 15/03/2018 p. 7 7

Guerra dei dazi pericolosa per l'export agroalimentareCorriere Umbria 15/03/2018 p. 9 8

Dazi Usa, 60 milioni di esportazioni a rischioNazione Umbria 15/03/2018 p. 26 9

Alimentare

Sagra d'eccellenza" A quella del Gambero i 5mila euro inpalio

Corriere Umbria 15/03/2018 p. 16 Alice Guerrini 10

«Antipasto Business» per le imprese agroalimentariNazione Umbria 15/03/2018 p. 22 12

«L'oro verde» dell'Umbria Sono 32 le aziende in garaNazione Umbria 15/03/2018 p. 26 13

«Medicine vietate». E la bimba diventa sordaQn 15/03/2018 p. 9 14

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« Sono arrivata a pesare 35 chili»Inchiesta sul guru della macrobioticaI pm di Ancona: «Gli adepti ridotti in schiavitù». La difesa: «Accuse inverosimili»

ANCONA Quattro verdure, trecereali, salse di miso e tamari.Nient'altro. Niente condi-menti, olio, pane, pasta, dol-ci. Tre anni di questa dieta,«senza mai sgarrare», perché«terrorizzata dall'idea che siavverassero tutti quei mali in-giusti che si sarebbero abbat-tuti su di me se non avessi se-guito ciò che loro ritenevanol'unica via giusta per la salute,la felicità e la libertà mia e ditutta l'umanità...».

È a tratti inquietante il rac-conto della testimone chiavedell'indagine che, ieri, si è ab-battuta come uno tsunami suuno dei guru italiani delladieta macrobiotica, MarioPianesi, 73 anni, fondatoredell'associazione Un PuntoMacrobiotico (Upm), presen-te in quindici regioni graziealla rete di oltre ioo punti ven-dita e ristoranti ego mila as-sociati. Pianesi è indagato perassociazione a delinquere fi-nalizzata alla riduzione inschiavitù, maltrattamenti, le-sioni aggravate ed evasionefiscale. Un quadro che l'avvo-cato difensore definisce «in-verosimile». Con Pianesi so-no indagati la moglie, Lore-dana Volpi, 51 anni, e duecomponenti dello staff cheguidava l'organizzazione:Giovanni Bargnesi, 51 anni, eKarl Xaver Wolfsgruber, 44,che ieri si sono dimessi dallecariche. Marito e moglie, in-vece, non avevano cariche as-sociative.

Accuse molto gravi, quelleformulate dagli inquirenti,dopo una indagine durataquasi cinque anni che hacoinvolto prima la Procura diForlì e poi la Procura distret-tuale antimafia di Ancona.Secondo i magistrati Pianesiavrebbe messo in piedi un si-

stema che prometteva, attra-verso la dieta macrobiotica,guarigioni miracolose mache, in realtà, sarebbe statostudiato per assoggettare fisi-camente e psicologicamente isuoi «adepti» costringendolianche a elargizioni di denaroconsistenti. «Mentre i suoiseguaci donavano soldi chesarebbero dovuti servire alla

costruzione di una fantomati-ca casa di cura - spiega il di-rigente della squadra mobiledi Ancona, Carlo Pinto - luisi arricchiva». L'indagineavrebbe accertato, anche gra-zie a riscontri su una cin-quantina di posizioni banca-rie, un'evasione fiscale di cir-ca 27o mila euro solo negli ul-timi due anni. Da una partegli adepti impoveriti fino alpunto da doversi rivolgere al-la Caritas, dall'altra lui con lavilla in collina e tanti soldi intasca.

Questo il quadro ricostrui-to dalla polizia, che ha indivi-duato otto persone danneg-giate: oltre a una famiglia diCesena, quella della donnache ha fatto partite le indagi-ni, tre uomini e due donne(tra le quali anche la commer-cialista del gruppo) residentitra Forlì e Macerata. Ma po-trebbe essere solo l'inizio.

Chi ha fatto scattare l'inda-gine oggi ha 45 anni, ma neaveva trenta quando entrò,con la sua famiglia, nell'asso-ciazione. Il primo fu il fratel-lo, sieropositivo, che sarebbestato attratto dalla promessadi una guarigione. Quindi la

madre, convinta che il figlione avrebbe tratto giovamen-to. Infine lei, la ragazza, conproblemi di salute che con lecure di Pianesi peggioravano:dopo il lungo trattamento,era arrivata a pesare 35 chili.Un «inferno» durato quindicianni. E che sarebbe costato aitre la perdita di un patrimo-nio ingente, dato che l'asso-ciazione li avrebbe costretti alavorare gratis e indebitarsiper terapie e costosi corsi diformazione.

Silenzio dal guru della ma-crobiotica. Parla il suo avvo-cato, Manuel Formica, difen-sore anche degli altri indaga-ti: «Rispetto al prestigio di cuiPianesi gode anche oltre iconfini nazionali, l'accusamossa a lui e agli altri è davve-ro inverosimile. Abbiamoperciò necessità di prenderecognizione delle carte pro-cessuali per.capire cosa c'è ve-ramente dietro l'accusa. È si-curo, in ogni modo, che gliindagati faranno di tutto perdifendere la bontà e la corret-tezza dei loro comportamen-ti».

Nicola Catenaro© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Insieme Mario Pianesi, 73 anni, fondatore dell'associazione «Un Punto Macrobiotico» con la moglie Loredana Volpi, 51 (foto Cronache Maceratesi)

La dottrina

Yin e Yangt il binomio ditermini opposti,complementa-ri e indissolubilidella filosofiacinese chesono applicatianche nellamacrobiotica

FondatoreII giapponeseYukikazuSakurazawa(1893-1966),detto GeorgesOhsawa,è l'inventoredellamacrobiotica

La parolaII medicotedescoChristophWilhelmHufeland(1762 -1836)ha coniatoil terminemacrobiotico

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Due marchi (oro e argento)per le mense scolastiche bio

Bollino «bio» per le mense scolastiche certificate. Duei marchi che identificano le mense biologiche scolasti-che (in base alla percentuale di utilizzo di prodotti bio):argento e oro.

Per ottenere il «marchio argento», per esempio, la mensascolastica dovrà provvedere a fornire almeno il 70% di ma-terie prime di origine biologica per frutta, ortaggi, legumi,pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e deri-vati, olio extravergine, il 100% per uova, yogurt e succhi difrutta e almeno il 30% per i prodotti lattiero-caseari, carnee pesce da acquacoltura.

Il marchio d'oro, invece, corrisponde a una qualificazioned'eccellenza legata a una maggiore percentuale di utilizzodi prodotti biologici.

Uno schema di decreto del ministro delle politiche agri-cole (emanato di concerto con il ministro dell'istruzione econ il ministro della salute) definisce i requisiti, incluse lepercentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, nonchéle specifiche tecniche necessari per qualificare il servizio direfezione scolastica quale mensa biologica, in conformitàalla disciplina europea vigente. Il decreto è in attesa del vialibera Ue. Nella gestione degli ingredienti biologici con ri-ferimento a quanto stabilito all'articolo 26 del regolamento(Ce) n. 889/2008, durante tutte le fasi di magazzinaggio elavorazione deve essere garantita la separazione dai rela-tivi ingredienti convenzionali, anche al fine di consentirei relativi controlli. Tale separazione deve essere garantitaattraverso distinzioni nello spazio (con aree o linee dedicateal prodotto biologico) o nel tempo (con momenti specifici perla lavorazione del prodotto biologico). Con riferimento aquanto stabilito agli articoli 31, 33, 35 del regolamento (Ce)n. 889 / 08, nelle fasi del trasporto i contenitori utilizzati pergli ingredienti biologici e, se del caso i piatti ottenuti esclu-sivamente da ingredienti biologici, sono di colore e/o forma-

to diverso da quelli utilizzati

11, decreto sul sito per i prodotti convenzionali,oppure chiaramente distinti

> con segnali indelebili.Cinzia De Stefanis

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Ristoranti, fattorie e convegniUn business da un milione l'anno

Sedi in quindici regioni e centinaia di punti venditaCosì la dieta Ma-Pi ha conquistato migliaia di italiani

Dossier

C

onvegni nazionali edinternazionali, simposiscientifici, corsi di re-

spirazione, erboristeria, cuci-na macrobiotica, policolturae tessitura.

Un elenco che potrebbeancora continuare, messo abilancio associativo per unvalore complessivo di un mi-lione di euro l'anno, a cui bi-sogna aggiungere il businessformato da un centinaio diristoranti e punti vendita.Società formalmente sepa-rate dalla Onlus, ma di cuifanno parte condividendoneprincipi e sedi, in quindiciregioni d'Italia.

E questo l'impero a sei zeridi Mario Pianesi. Un «indot-to» del macrobiotico che su-pera la filiera tradizionale epunta sull'autoproduzione,così esclusiva e scorporatadal resto del mondo da aver

portato alcune persone a vive-re come in una setta. Almeno èquesto che ipotizza la magi-stratura di Ancona che ha in-dagato colui che viene ricono-sciuto non solo come l'ideatoredella dieta Ma-Pi, a cui ha datoil nome, ma è soprattutto il gu-ru di Upm, Un punto macrobio-tico. La guida indiscussa di unaassociazione che conta 80 milaiscritti, con a bilancio mezzomilione di beni immobili - oltreai ristoranti e ai negozi, certo -interamente dedicata alla cul-tura macrobiotica.

Mario Pianesi oggi ha 73 an-ni: è nato a Tirana, da madremontenegrina e padre marchi-giano, e ha lanciato la sua atti-vità nel 1980, aprendo la suaprima fattoria macrobioticanelle Marche. La sede centrale

W daiscritti

Con la sedeprincipale

in provinciadi Macerata,

«Un puntomacro-

biologico»ha a bilancio

mezzomilionedi beni

immobili,oltre a negozi

e ristoranti

di Upm è a Tolentino, in provin-cia di Macerata. Ma la dietaMa-Pi è sbarcata oltre i confiniitaliani, con convegni e ricono-scimenti internazionali.

Oltre alle sedi nelle Marche,Romagna, Abruzzo e in Lom-bardia, ci sono ristoranti daChieri a Forlì, da Modica adArezzo. È qui che tutti possonoavvicinarsi a questa filosofiasenza esserne degli adepti.Una dieta che Pianesi «ha ini-ziato a studiare nel 1970 da au-todidatta», per contrastare«una malattia definita incura-bile», testando su se stesso«l'effetto dei cibi». Si «inventa»così una dieta «composta dasoli 4 cibi, crema di riso, semo-lino, cipolla e carota, il tuttosenza sale, olio o altri ingre-dienti» e con essa decide di

«aiutare tutta la popolazione».Questo è quanto si legge sul

sito Internet di Upm, con tantodi citazioni di Pianesi (che ha laterza media in Italia e una lau-rea ad honorem in Mongolia) epiani alimentari «cucinati inmigliaia di case in tutto il mon-do e adottate come strumentopreventivo e terapeutico daiprotocolli in alcuni centri clini-ci ed ospedali». Una dieta chesposa le raccomandazioni del-l'Oms per la prevenzione ali-mentare del cancro, ma che seseguita senza la supervisionemedica o con estremismi, puòportare a gravi problemi di sa-lute e insufficienze metaboli-che. Anche ad arrivare a pesa-re 35 chili e a perdere tuttoquello che si ha. Vita compresa.

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ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI ED EVASIONE FISCALE

ilguruamacrobioficaschiavizzava gli adeptiIndagato Pianesi, divulgatore a capo della settaBotte, insulti e lavoro gratis per ripulire il karma

FRANCO GIUBILEIANCONA

La catena di ristoranti e puntivendita macrobiotici? Un'or-ganizzazione piramidale perreclutare, schiavizzare esfruttare economicamente lepersone che ci lavoravano,rendendole psicologicamentesuccubi del guru, delle suediete e dei suoi metodi. Per gliinquirenti è una setta in pienaregola, i cui responsabili sonoindagati per associazione adelinquere finalizzata alla ri-duzione in schiavitù, maltrat-tamenti, lesioni aggravate edevasione fiscale. Al centrodell'organizzazione c'è MarioPianesi, instancabile divulga-tore del verbo macrobioticoattraverso conferenze che gliservivano a fare adepti. Inda-gati anche la moglie Loreda-na Volpi e due collaboratori,Giovanni Barniesi e Karl Wol-fsgruber.

L'inchiesta, condotta dasquadra mobile di Forlì e diAncona, squadra anti-settedello Sco e Dda, ha portato al-la luce un meccanismo che,giocando sulla fragilità dellepersone, le avrebbe manipo-

late promettendo di «poterguarire sia le malattie fisicheche quelle dell'anima in mododa ripulire il nostro karma»,secondo la dottrina-Pianesi.

«Qualsiasi ragionamento,domanda sul perché fare o nonfare, mangiare o non mangiare:soltanto una perdita di tempo».Quanto ai farmaci, quelli «noncurano, tolgono semplicemen-te i sintomi, la medicina uccide

e i medici sono degli assassini».La prima a ribellarsi, cinque

anni fa, una donna di 45 anniche quando entrò in contattocol metodo Ma-Pi ne aveva 24,spiega Mario Paternoster, capodella Squadra mobile di Forlì:«E venuta in questura e peruna settimana ha raccontatocome, in seguito a una delusio-ne d'amore, si fosse avvicinataa un punto macrobiotico dopoche già il fratello e la madre vierano entrati». Soffriva di unaforma di immunodeficienza,ma i seguaci di Pianesi l'avreb-bero convinta che la dieta ma-crobiotica l'avrebbe salvata:completamente estraniata dal-la realtà, colpevolizzata dal re-sto del gruppo quando non riu-sciva a seguirne le regole, la ra-gazza nel 2001 arriva a pesare35 chili, finché non si avvicinaalla medicina tradizionale e, colpassare degli anni, trova la for-za di rivolgersi alla polizia.

Insulti, umiliazioni pubbli-che e pressioni sulle donne per-ché non avessero rapporti ses-suali, «altrimenti potevano re-stare incinte e non avrebberopotuto lavorare 12-13 ore algiorno per cifre ridicole, 250

MarioPianesit l'inventoredella dietaMa-Pi.Nato a Tirana,73 anni,ha lanciatola suaattivitànel 1980,aprendola primafattoriamacro-bioticanelle Marche

euro al mese in nero», sono ilrepertorio riferito dagli inqui-renti. Finora hanno sporto de-nuncia otto persone, quattrouomini e quattro donne, fra ilForlivese e il Maceratese: fra levittime, un professore che, ob-bedendo agli ordini della setta,ha curato l'otite della sua bam-bina con la dieta-Pianesi, ren-dendola sorda.

«Nei centri, il personale la-vorava praticamente gratis edera sottomesso - aggiunge Car-lo Pinto, Squadra mobile di An-cona -. Non essendovi spese digestione, i redditi dell'organiz-zazione aumentavano, e poic'erano le donazioni pretesedagli adepti "per la salvezzadell'umanità"». Le offerte era-no fondamentali nei flussi didenaro entrati nelle casse delguru, e chi non le versava pote-va essere espulso, andando in-contro a gravissime difficoltà.Secondo le accuse la finta asso-ciazione nascondeva un'attivi-tà di franchising mascherata,di qui l'evasione fiscale per cir-ca 79 mila euro. Completa ilquadro l'evasione dell'Ires nel2013 per 90 mila euro.

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ANSA

Ragazzepelle e ossaNelle fotole vittimedel «guru»Mario Pianesi.Alcunedi loroeranoarrivatea pesareanche 35 chili,in gravicondizionidi salute

ANSA

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Incontri proficui fra aziende del settore agricolo della nostra e governatori nordafricani

Umbria e Tunisia lavorano a progetti di svilupPERUGIA

Le sinergie fra Umbria e Tunisia sirafforzano all'insegna della condivi-sione di progetti di sviluppo. Um-bria Export, l'agenzia per l'interna-zionalizzazione di ConfindustriaUmbria e l'Agente de promotiondes investissements agricoles (Apia)hanno promosso nei giorni scorsi ilforum Tables rondes Tunisie, all'in-terno del progetto Agriculture dura-ble, finanziato dall'Agenzia italianaper la cooperazione allo sviluppo(Aics) ed eseguito dall'organizzazio-ne non governativa ElisA confrontarsi con i governatoratitunisini di Zaghouane, Nabeul, BenArous, Manouba, Tunis, Ariana, Bi-zerte, Le Kef, Silian, Jandouba eBeja (i luoghi interessati dal proget-to) rappresentanti di aziende tunisi-ne e italiane legate al settore agricoloe agroindustriale, guidati da EnzoFaloci, direttore di Umbria Export eAbdelmomen Toukebri, direttoredella cooperazione internazionale diApia."E un'eccellente opportunità perscambi di best practices, di idee e dibusiness, che porterà benefici sia inTunisia che in Italia", ha detto Fau-sto Bruschi, direttore tecnico dell'a-zienda italiana Master & Co. specia-lizzata nella costruzione di macchi-ne automatiche. Dello stesso avviso

Cooperazione internazionale Coinvolto anche il consorzio Umbria Export di Confindustria

anche Massimiliano Gaudenzi, pro-duct manager di Agricolus, aziendaqualificata nell'agricoltura di preci-sione, secondo il quale "questa colla-borazione permetterà alle aziendetunisine di aumentare la lorocompetitività, migliorando la pro-duttività, grazie alla tecnologia italia-na". Presenti al forum, dall'Umbria,anche Francesco Lanzi della La Ro-mana Farine, Alessandro Bianchinidella Basalti Orvieto, Enzo Macca-relli della Eta e altri 20 imprenditorirappresentati da Fabio Primavera.Intersse condiviso dalla contropartetunisina, presente con più di 150 im-prenditori del settore agricolo.Il forum si inserisce all'interno delpiù ampio progetto Agriculture du-rable - supporto al settore agro indu-striale tunisini, attraverso la creazio-

ne e il consolidamento di impreseagricole, la promozione di tecnicheirrigue sostenibili e la meccanizzazio-ne agricola sull'esempio delle bestpractices italiane delle reti d'impre-sa. L'iniziativa è stata avviata nell'a-prile 2017 sulla base di una conven-zione tra Aics ed Elis. L'impegno del-l'agenzia italiana si è tradotto conun'erogazione di fondi pari a quasi1,5 milioni di euro previsti fino al2020.Il progetto mira ad avere un impattoprofondo all'interno del settore agri-colo tunisino, con 180 giovani attual-mente disoccupati o sottoccupatiche potranno trovare un lavoro di-gnitoso, con il coinvolgimento di270 agricoltori tunisini e 22 tecnicidell'Agente de promotion des inve-stissements agricoles.

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L'allarme di Coldiretti: a rischio un comparto che vale 60 milioni. Olio extravergine e vino tra i prodotti più richiesti negli Stati Uniti

Guerra dei dazi pericolosa per l'export agroalimentarePERUGIA Coldiretti - si pone pure un evidente

Dall'extravergine di oliva al vino, laguerra nel piatto tra Unione euro-pea e Stati Uniti mette a rischio an-che l'export made in Umbria perquanto riguarda l'agroalimentare,un comparto che la Coldiretti regio-nale stima intorno ai 60 milioni dieuro sulla base degli ultimi dati Istatsul commercio con l'estero.I dazi minacciati da Trump potreb-bero avere ripercussioni pesanti an-che nel cuore verde d'Italia vistoche negli ultimi anni sono notevol-mente aumentate le esportazioni dicibo e bevande nel paese a stelle estrisce. L'agroalimentare umbroesportato nel mondo nel 2017 ha su-perato 613 milioni di euro, in legge-ro aumento rispetto all'anno prece-dente (610 milioni di euro) e in cre-scita del 7% rispetto al 2015. "Con ilrischio di dazi, inoltre - spiega

Tra i produttoric'è chi è ottimista:

"Gli americani sonotroppo innamorati

delle nostreeccellenze

per rinunciarvi"

Prelibatezze negli StatesOlio extravergine di oliva

e Sagrantino vanno a ruba

problema di proliferazione sul mer-cato statunitense del fenomeno del-l'Italian souding che vale circa ventimiliardi di euro, colpendo tutti icomparti dell'export agroalimenta-re tricolore". Basti pensare che gliUsa si collocano al terzo posto tra iprincipali italian food buyer dopoGermania e Francia, ma prima del-la Gran Bretagna. Il vino risulta es-sere il prodotto più gettonato daglistatunitensi, davanti a olio, formag-gi e pasta. "Numeri e produzioniche vanno difesi e incrementati conun sistema di regole condiviso, alter-nativo a ipotesi protezionistiche: glistrumenti più importanti per com-petere restano il territorio, l'appealper i nostri prodotti, la qualità e ladistintività, accompagnati - conclu-de Coldiretti - da politiche semprepiù mirate e da strategie aziendali

che tengono conto dell'evoluzionedei mercati".Inevitabile la preoccupazione tra gliaddetti ai lavori. Tra le imprese agro-alimentari umbre che più lavoranocon l'estero, e in particolare con gliStati Uniti, c'è l'azienda agricolaMontioni di Montefalco che peròtira fuori anche una nota di ottimi-smo. "Gli americani sono semprepiù innamorati dei prodotti agroali-mentari italiani di qualità, Sagranti-no e olio extravergine di oliva rien-trano tra questi - racconta il titolare,Paolo Montioni - Inoltre, sono sem-pre di più coloro che scelgono l'Um-bria per le loro vacanze, noi siamodirettamente collegati a tre delle piùgrandi onlus americane che opera-no nel settore dei viaggi e per febbra-io e marzo abbiamo avuto il tuttoesaurito nelle prenotazioni di visiteguidate nella nostra cantina. Per gu-sto - conclude Montioni - sono por-tato a credere che l'ipotesi dei dazinel settore agroalimentare sia quasifuturistica. Gli americani non rinun-cerebbero mai ai nostri prodotti diqualità, al made in Italy in generalema anche e soprattutto ad alcuneeccellenze dell'Umbria che ormaifanno quasi parte della loro cultu-ra".

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Dazi Usa, 60 milionidi esportazioni a rischio

LA GUERRA commerciale congli Stati Uniti rischia di produrreeffetti negativi anche su circa 60milioni di euro di esportazioniagroalimentari made in Umbrianel paese a stelle e strisce. Equanto emerge da una analisidella Coldiretti regionale sullabase degli ultimi dati Istat 2017sul commercio con l'estero, inriferimento all'ipotesi di dazi delpresidente Trump. «Intanto -riferisce Coldiretti -l'agroalimentare umbroesportato nel mondo nel 2017 hasuperato 613 milioni di euro».

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Il premio é stato assegnato alla rassegnaorganizzata ogni anno dalla pro loco d San Savino

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di Alice Guerrini

MAGIONE - La sagra delGambero di San Savino si èaggiudicata il primo posto nelconcorso "Sagra d'eccellenzadell'Umbria". Oltre al titolo,alla bellissima frazione di Ma-gione è arrivato anche un co-spicuo premio: ossia 5mila eu-ro da investire nell'attività del-l'associazione. La notizia è sta-ta data durante l'assemblea or-dinaria delle pro loco iscritteall'Unpli Umbria che si è svol-ta proprio nella sede di San Sa-vino. Al tavolo di lavoro eranoseduti il sindaco di Magione,Giacomo Chiodini; Donatel-la Porzi e Fabio Paparelli dellaRegione Umbria. Con loro an-che il presidente Unpli Um-bria Francesco Fiorelli, il viceRenato Peroni e il segretarioRoberto Prescendi. Al tavoloanche il presidente della proSan Savino, Maurizio Orsini.La giornata è stata occasioneper parlare di pro loco sì, maanche per un confronto fra di-

verse realtà. Si è parlato dibuone pratiche di gestione del-le sagre che sempre più spessoattirano visitatori pronti ad as-saggiare le eccellenze che ven-gono promosse. "Per la no-stra pro loco - spiega il presi-dente Orsini - la collaborazio-ne e l'apertura di nuovi canalicon diverse realtà sia locali

che umbre più in generale, è difondamentale importanza.Così come creare una rete dirapporti tali da promuovere iterritori in modo comune—.Le pro loco rivestono quindiun ruolo sempre più impor-tante all'interno del territorio.Una caratteristica che lo stes-so primo cittadino di Magio-ne ha riconosciuto proprio aquella di San Savino: "C'è unimpegno che va al di là dellasingola associazione. Grazieal presidente Orsini e al suogruppo, la pro loco di San Sa-vino porta avanti ormai da an-ni una proficua collaborazio-ne con l'amministrazione e lealtre realtà territoriali. Un im-pegno e un aiuto importante -continua il primo cittadino acui fa eco anche il delegato al-la cultura Vanni Ruggeri - inquanto molto spesso la stessa Assemblea Le pro loco dell'Umbria si sono ritrovate a San Savinopro loco ha investito le proprierisorse per ri qualificare il terri-torio. Sono riusciti a creare ungruppo che riesce a organizza-re importanti eventi in cui coe-sione e impegno comune sonole parole d'ordine". "Il risulta-to raggiunto - conclude Orsini- ci riempie di gioia. La sagradel Gambero vuole prima ditutto parlare del territorio edel Trasimeno, questo ricono-scimento ci fa capire che lastrada intrapresa è probabil-mente quella giusta".

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«AntipastoBusiness»per le impreseagroalimentari

- FOLIGNO -

CONFARTIGIANATOImprese Foligno organiz-za per lunedì, dalle 15,all'Holiday Inn Express diFoligno l'incontro «Anti-pasto Business», per tuttigli imprenditori dei settoriagroalimentare ed enoga-stronomici. L'appunta-mento è gratuito e sarà te-nuto da Filippo Scarponi,il primo coach del settorealimentare, autore del li-bro `i 10 comandamentiper l'impresa alimentare'.Durante l'evento sarannoforniti idee, consigli, stru-menti e segreti strategiciper sviluppare il successodelle imprese che si occu-pano di cibo e che operanonel mercato locale e globa-le. Per iscriversi e prenota-re il proprio posto basta an-dare sul sito www.confarti-gianatofoligno.it oppurechiamare il numero0742/391678.

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®--- --«L'oro verde» dell'UmbriaSono 32 le aziende in gara

IL CONCORSO regionaleorganizzato dalla Camera diCommercio di Perugia dedicatoalle eccellenze olearie umbre,premia i migliori oli prodotti inUmbria nella stagione 2017 -18.Parliamo de «L'oro verdedell'Umbria», che quest'anno havisto in gara 32 imprese conetichette Dop e extravergini.26 gli oli prodotti in provincia diPerugia e 6 in quella di Terni. Lacerimonia di premiazione sabatoalle 10.30 Sala Alessi di viaMazzini.

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«Medicine vietate». E la bimba diventa sordaLa denuncia: otite non curata. Lui ripeteva: ifannaci uccidono, i dottori sono assassini

ANCONA

SONO choccanti le testimonianzeemerse nell'inchiesta che ha por-tato a scoprire quanto costruitoda Mario Pianesi. C'è chi ha persodecine di chili arrivando a pesar-ne appena 35 e chi l'udito, come ilcaso di una bimba di Firenze cheè rimasta sorda per un'otite noncurata dai genitori, che avevanoscelto di non usare farmaci comeimposto loro proprio da MarioPianesi, il guru della presunta set-ta macrobiotica scoperta dalla po-lizia. È uno dei casi che compaio-no nelle interviste difensive dellevittime, alcune delle quali sonostate raccolte dagli avvocati Dona-

FOLLE CLAUSURA«Non si deve rideree fare sesso, mai averecontatti con l'esterno»

tella Casini e Paolo Florio del fo-ro di Firenze. Secondo quantoemerso dalle dichiarazioni dellevittime, i figli degli adepti cresce-vano isolati dalla società, conside-rata negativa.

«LA MEDICINA uccide e i medicisono degli assassini». Così la vitti-ma che ha dato il via all'indagineha riferito agli investigatori il pen-siero di Pianesi. «Teneva confe-renze pomeriggio e sera in cui par-lava per ore di alimentazione, dicome ottenere la salute, dello stiledi vita, delle teorie cinesi, di esote-rismo, di medicina tradizionaleche denigrava insieme ai medici.Sosteneva e ripeteva in continua-zione che i farmaci non curano

segue -. Non si poteva ridere néfare sesso perché, rimanendo in-cinta, chi lavorava all'internodell'Upm non avrebbe potuto piùfarlo. Vietate le gonne corte e i tac-

90mila associatiL'organizzazione di Pianesiè presente in 15 regioni,con sede a Tolentino(Macerata). Ha collaboratocon Wwf, Fao, ParlamentoUe e ministeri italiani

chi. Vietato anche lavarsi duranteil periodo mestruale».Le trasfusioni con il sangue di al-tre persone erano sconsigliate«perché si riferivano a personecon un'alimentazione chimica eche era scontato che non valesse-ro per il popolo macrobiotico ilquale aveva - prosegue - un'ali-mentazione sana; che la classe me-

Attivo dal 1980Il suo impero nasce 37 annifa con l'apertura nelleMarche della sua primafattoria macrobiotica.Pianesi ha tenuto oltre20mila conferenze pubbliche

Le 5 diete Ma.Pi.Pianesi ha inventato la dietache prende il suo nome,un regime alimentare ferreoe gradualmente semprepiù rigido e severo.«Così si curano le malattie»

ma tolgono semplicemente i sinto-mi».Cinque tipi di dieta «consistentisolo nell'assumere a colazione,pranzo e cena, creme di riso e tèbancha oppure, di sottoporsi a tra-sfusioni di sangue». Una voltadentro, era «vietato qualsiasi con-tatto con il mondo esterno - pro-

dica nel tempo aveva modificato iparametri di limite massimo per icontinui adeguamenti agli eccessi

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e sregolatezze alimentari delle per-sone».Il pensiero degli adepti doveva es-sere indirizzato a un unico finegià tracciato dal guru: «Pianesi hagià pensato a tutto per noi, biso-gna fare bene tutto quello che luici dice di fare, in modo da poterguarire sia le malattie fisiche chequelle dell'anima, in modo da ri-pulire il nostro Karma, qualsiasimessa in discussione, ragiona-mento, domanda sul perché fare onon fare, mangiare o non mangia-re, era soltanto una perdita di tem-po perché lui aveva già sperimen-tato su di sé, sacrificandosi con in-finito amore per noi e l'umanità».

FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ«Abbiamo dovuto vendereLa casa perseguire i corsie Le vacanze-studio»

Pianesi parlava solo di cibo «sud-dividendolo in macrobiotico chedà la vita, e chimico che porta allamalattia. Di come le persone chenon facevano parte di Upm fosse-ro tutti schizofrenici, votati all'au-todistruzione e ormai sempre piùincapaci di capire ciò che era giu-sto fare per se stessi, il pianeta el'umanità».

IN MOLTI , per seguire questo me-todo, si erano venduti la casa o sivestivano addirittura alla Caritas.«Per frequentare i corsi, le iniziati-ve, i convegni, le vacanze-studio -emerge ancora riportando fattiche risalgono addirittura al 1998- si era arrivati a segnare un debi-to di 4 milioni di lire».

Alberto Bignami

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UNITI II guru Mario Pianesi con la seconda moglie Loredana Volpi,5 I anni . La coppia è indagata assieme a due loro stretti collaboratori

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LA POLARITALa dieta macrobioticasuddivide gli alimentia seconda dell'energiamaschile (Yang) e femminile(Yin): ogni cibo presentala predominanza di una delledue. Gli alimenti molto Yino motto Yang sono da evitare

Cibi Yangsale,uova,----------- ----------------------------------carne rossa,

ollame ..........................pfrutti di mare,-----------------------------------------------

esce,formaggi salati

Cibi Yinfarine bianche, .............f rutta. t rö p i ä le .............lattegelati,spezie-- ------ --------- --------caffè,ciöSöS 'lata ......................miele, zucchero

Cibi equilibratice reäli ...............................älghe---- ------ ---- ----- -------.aceto di.risó, - -...miso, - - -...gómasio,- - -...fruttá_se çá,.. . . . . . . . . . .. ...................frutti diböscö--------------sciroppo di riso

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