Rassegna del 01 febbraio 2016 - UYBA Volley · lità loro e da una nostra fatta senza pensiero...

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Rassegna del 01 febbraio 2016 SERIE A1 Qs 20 Farfalle con le ali bagnate: ancora giù 1 La Prealpina 28 Papa: «a vicenza mente libera» di iulio: «più pazienti e ciniche» 2 La Prealpina 28 Uyba, così proprio non va F. Cagnardi 3 La Prealpina 28 Serenità mencarelli «gara equilibrata» 6 La Prealpina 28 Passione tradita di un pubblico corretto A. Anzani 8 La Provincia Di Varese 25 Mencarelli «se si combatte io sono contento» 9 La Provincia Di Varese 25 In serie a1 10 La Provincia Di Varese 25 Le pagelle. lowe lotta, thibeault no, bene pisani 11 La Provincia Di Varese 1, 25 Troppa modena per le farfalle Francesco Inguscio 12

Transcript of Rassegna del 01 febbraio 2016 - UYBA Volley · lità loro e da una nostra fatta senza pensiero...

Rassegna del 01 febbraio 2016

SERIE A1

Qs 20 Farfalle con le ali bagnate: ancora giù 1

La Prealpina 28 Papa: «a vicenza mente libera» di iulio: «più pazienti e ciniche» 2

La Prealpina 28 Uyba, così proprio non va F. Cagnardi 3

La Prealpina 28 Serenità mencarelli «gara equilibrata» 6

La Prealpina 28 Passione tradita di un pubblico corretto A. Anzani 8

La Provincia Di Varese 25 Mencarelli «se si combatte io sono contento» 9

La Provincia Di Varese 25 In serie a1 10

La Provincia Di Varese 25 Le pagelle. lowe lotta, thibeault no, bene pisani 11

La Provincia Di Varese 1, 25 Troppa modena per le farfalle Francesco Inguscio 12

Le altre sfide Montichiari ha la meglio in trasferta su Vicenza: 3-1

Farfalle con le ali bagnate: ancora giù • Busto Arsizio (Varese) li contro una squadra più esperta. E

più forte. Le Farfalle sono in crescita ma stentano ancora a volare. Vince e ringrazia Tomsia per i suoi 27 punti segnati invece la Metalleghe Sa-nitars Montichiari, che schianta in tra­sferta sul taraflex del PalaGoldoni con un rotondo 3-1 l'Obiettivo Risarcimen­to Vicenza. Match abbastanza sempli­ce per le bresciane, che conquistano tre punti preziosi. F. D. E.

LA LIU JO Modena passa a Busto Arsi-zio per 3-0 e rimane a stretto contatto con il trenino delle prime della classe. La Unendo Yamamay di Busto Arsi-zio, invece, pur giocando alla pari con le avversarie per molti frangenti del match può recriminare per i troppi er­rori commessi in ognuno dei finali dei parziali. Errori che si sono rivelati fata-

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le voci dalCAMPO Papa: «A Vicenza mente libera» Di lulio: «Più pazienti e ciniche» PAPA - «Peccato perché nei primi due set abbia­mo giocato alla pari fino a metà mancando poi al momento di chiudere. Nel terzo abbiamo rimonta­to ma non siamo state fortunate». POMA - «Come sempre arriviamo a fine set e ci perdiamo. Modena è stata più cinica e lucida, quello che a noi è mancato. Sapevamo che per metterle in difficoltà dovevamo battere bene, ci siamo riuscite all'inizio poi siamo calate permet­tendo loro di giocare più liberamente». F E R R E T T I - «Partita equilibrata fino al 16 di ogni set, poi ci sono stati dei break da parte nostra an­che se non è mai finita nemmeno se hai dieci punti di vantaggio, specialmente a Busto e contro una squadra che reputo molto buona». PAPA 2 - «Dobbiamo ripartire con concentrazione daquanto fatto nella prima metà dei primi due set e andare a Vicenza a giocarci la partita con la men­te più libera possibile». Di I U L I O - «Una partita accesa, il pubblico è sem­pre molto presente, si fa veramente sentire offren­do un grande apporto alla squadra. Siamo state brave, diverse volte siamo sotto di un paio di pun­ti , ma abbiamo avuto la lucidità di rimanere lì e nel finale avere più pazienza e cinismo». POMA 2 - «Gli errori nel finale possono essere un problema mentale perché succede spesso di fini­re col rammarico di dire "non siamo state abba­stanza lucide". Dobbiamo fare tesoro di quel che c'è successo ed imparare a reagire».

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Uyba, così proprio non va DELUSIONE Nuovo tonfo interno, Modena espugna il Palayamamay

UYBA

MODENA 3 (19-25.20-25.24-26)

UYBA: Hagglund 1, Lowe 16, Thibeault 6, Pisani 8, Rousseaux 3, Papa 7, Po­ma (L), Yilmaz, Degradi 1, Negretti, Fondriest. N.e. Cialfi, Angelina. Ali. Men-carelli. MODENA: Ferretti 2, Diouf 11, Heyrman 7, Fo­lle 9, Horvath 8, Di lulio 11, Arcangeli (L), Staro-vic, Gamba. N.e. Carraro, Bertone, Rivero, Scuka. Ali. Beltrami. Arbitri: Canessa di Bari e Venturi di Torino. Note - durata set: 25', 29', 30';tot.1h24'. Uyba: bat­tute sbagliate 6, vincenti 2, ricezione positiva 59% (perfetta 33%), attacco 31%, muri 8, errori 22. Modena: battute sbaglia­te 10, vincenti 3, ricezio­ne positiva 79% (perfetta 48%), attacco 35%, muri 8, errori 11. Spettatori: 3.943. Questa volta i fischi che piovono copiosi alla fine della partita - insieme a due bottigliette di plastica - non sono rivolti solo alla Unendo Yamamay, nuo­vamente sconfitta davanti al pubblico amico (e sono quattro nelle ultime cinque sfide), ma alla coppia arbi­

trale formata da Canessa e Venturi che ne ha combi­nate di tutti i colori, ultimo in ordine di tempo un muro di Di lulio su Lowe giudi­cato dentro ma nettamente fuori. Sarebbe stato il 25-24 Uyba, è diventato il 24-25 Modena subito tra­sformato da Dioufper uno 0-3 che fa male e sembra condannare la formazione di Mencarelli ad un cam­pionato anonimo, da vive­re senza obiettivi, con la salvezza che, a meno di clamorosi ribaltoni, è già in tasca ma con i playoff che assomigliano molto da vicino ad un miraggio. Più che la distanza da Monti-chiari (meno tre con lo scontro diretto del 2 marzo in trasferta) a preoccupare è la mancanza di crescita delle farfalle che finora nel girone di ritorno hanno ri­petuto esattamente gli stessi risultati dell'andata: 1-3 era stato ed 1-3 s'è ri­petuto con Scandicci, dop­pio 0-3 con Bolzano (che al ritorno però, ha pagato le assenze di Ikic e Mari,

non due elementi da nien­te) e doppio 0-3 con Mode­na che all' andata ha domi­nato dal primo all'ultimo punto, mentre ieri s'è limi­tata a farlo per due set dal 17-17 inavanti. Come adi­

re che è passato un girone, sono trascorsi quasi tre mesi ma nulla è migliora­to, né in termini di classi­fica (tre punti erano arriva­ti a fine ottobre, tre punti sono arrivati a gennaio) né, ed è la cosa che maggior­mente preoccupa, in termi­ni di gioco e di personalità. Perché è vero che contro una Liu'Jo evidentemente più ricca di qualità - ma che sabato scorso era stata bastonata in casa proprio da Montichiari e viveva la trasferta del PalaYama-may come un' ultima spiaggia per il suo tecnico Alessandro Beltrami - le biancorosse non si sono squagliate come successo con Scandicci due settima­ne orsono, ma lo è altret­tanto il fatto che da metà parziale, sia nel primo che nel secondo set, Modena ha dominato vivendo sugli errori di Hagglund e socie (addirittura cinque conse­cutivi a chiudere la prima frazione). Gli errori, quelli che hanno condannato la Futura in tantissime occa­sioni e che ieri sono stati la base su cui la Uyba ha... costruito la sconfitta. Alla fine il "contatore" s'è fer­mato a 28, divisi tra battuta (6) e attacco (addirittura 22): come puoi pensare di

vmcere una partita rega­lando un set ad un avversa­rio già di suo più forte? Non puoi ed infatti, pur in un equilibrio che nel terzo set è diventato ancor più marcato con la Uyba capa­ce di risalire da 14-18 fino a costruirsi anche una palla set (annullata da Diouf), la sensazione che i] match di potesse riaprire franca­mente non e ' è mai stata per davvero. Bravo Mencarel­li in conferenza stampa a non attaccarsi al clamoro­so abbaglio arbitrale per giustificare il 24-26 finale (anche perché il mani out di Lowe sarebbe stato il 25-24 e la frazione andava comunque chiusa), male la squadra a non sfruttare le occasioni - sotto forma di errori, ben 11 - che Mode­na ha lasciato. Aspetti po­sitivi? Pochini: la solita produzione offensiva di Lowe, il solito apporto a muro di Pisani (foto al centro), qualche lampo di Papa e poco altro. Merco­ledì si torna subito in cam­po con la delicata trasferta a Vicenza, ieri impallinata dalla solita Montichiari: con tre punti Busto blinde­rebbe la salvezza ma dav­vero può bastare quello per salvare la stagione?

Filippo Cagnardi

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Serenità Mencarelli «Gara equilibrata» I COACH «L'episodio discusso? Non ha desi so»

BELTRAMI

«C'è stata la reazione

che cercavo: vinta una

partita

complicata»

(fil.ca.) - Niente vittoria nemmeno questa volta ma il volto di Marce) Mencarelli se non sorridente è almeno sereno: «È stata una partita equilibrata de­cisa nei finali: nel primo set da una giocata di qua­lità loro e da una nostra fatta senza pensiero tattico, nel secondo da un errore di troppo e nel terzo da quel che è successo». Chi si aspetta polemiche pe­rò, passi un'altra volta: «La palla era fuori ma era una palla, seppur decisiva. Purtroppo finché non ci sarà il video check non si potranno risolvere queste situazioni. Le mie proteste? Non per il dentro o fuo­ri ma perché il primo arbitro non s'è preso la re­sponsabilità di considerare la bandierina alzata del giudice di linea. Lo ripeto però ancora una volta, una palla non fa la storia di una partita che è stata punto a punto ed io sono contento di aver tenuto te­sta ad una squadra che ha alti e bassi come noi ma con alti considerevoli». «Dopo Scandicci - prose­gue il Menca - avevo uno spirito diverso perché avevo avuto la sensazione di essere uscito dal cam­po senza averci nemmeno provato, mentre ora usciamo con i nostri pregi ed i nostri difetti ma an­che con la consapevolezza di esserci stati per tre set. E sinceramente non ricordo una sconfitta per 3-0 dove abbiamo giocato fino in fondo come ab­biamo fatto con Modena». Tatticamente la gestione del finale di primo set da parte di Hagglund ha la­sciato qualche perplessità ma Mencarelli la difen­

de: «Jenna ha delle indica­zioni su come giocare, ma chiaramente c'è un margi­ne di libertà che va conces­so ad una giocatrice con un pregresso come il suo. Nel­la concitazione del gioco ci scappa che vengano fuori delle scelte che possono sembrare sbagliate ma non dimentichiamoci che a que­sti livelli l'avversario ti stu­dia tantissimo. Lowe è stata una sorpresa nelle prime cinque giornate, poi non più dunque è particolar­mente controllata ed è ine­

vitabile che Hagglund ogni tanto cerchi delle alter­native sapendo che inflazionarla, soprattutto nella fase di contrattacco, potrebbe portare dei proble­mi». Sul fatto, assai curioso, che la Uyba abbia ri­petuto esattamente gli stessi tre risultati dell' andata Mencarelli analizza: «Ero rimasto perplesso dopo Scandicci perché quella sconfitta aveva messo in discussione i tanti progressi mostrati fino a Piacen­za. A Bolzano loro hanno giocato cinque volte me­glio rispetto all'andata, noi abbiamo fatto un passo in avanti ma non come mi aspettavo. Con Modena invece rispetto alla prima partita siamo cresciuti come atteggiamento ed a livello tattico. L'unica co­sa rimasta tale e quale - chiude Mencarelli - è stata la battuta che in certi momenti deve essere più in­cisiva». Alessandro Beltrami tecnico di Modena, parte dal convulso finale: «C'è stata un bel po' di confusione da entrambe le parti, a parte la palla di­scussa che fa parte del gioco ma spiace finire così. La reazione che cercavo c'è stata e tante piccole co­se lo dimostrano: per esempio Diouf ha fatto fatica in attacco ma ha difeso tantissimo. Vogliamo sem­pre giocare da 8 ma non è possibile, dobbiamo im­parare a giocare da 6 senza scendere a 4 perché al­trimenti perdiamo con chiunque. Se invece gio­chiamo da 6.5 allora riusciamo a vincere anche a Busto unapartita abbastanza complicata».

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Un attacco di Papa e, a lato, la delusione di H a g g l u n d (ioio aiiiz/Marini)

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OTTORETE

Passione tradita di un pubblico corretto

r di ANDREA ANZANI

Nessuno aveva chiesto alle farfalle una stagione mirabolante, nessuno le aveva messo sulle spalle il peso di obiettivi stagionali improbabili. I tra­guardi, anche minimi, come l'ac­cesso ai quarti di Coppa Italia e ai playoff li hanno posti e accettati squadra, tecnico e società in virtù di una consapevolezza: la rosa non è fatta di stelle, ma col lavoro e con l'aiuto del pubblico si può arrivare più in alto rispetto al punto diparten­za. Per un pò ' ha funzionato, ora non più. La crescita auspicata anche con l'innesto diRousseaux, non c'è e anche Modena, dopo Scandicci, ha fatto razzia in viale Gabardi. Una Modena che in gran salute non era considerando quanto era stata stra­pazzata da Montichiari solo una set­timana fa. Busto s'è sciolta in due fi­

nali di set molto simili, incastrata in una posizione, la "P3", diventata un mezzo incubo. La squadra ha tradi­to? Le attese di una partita garibaldi­na, attenta e aggressiva, si. La gente era e resta consapevole che questa stagione è ben diversa da quelle dei trionfi ma pure dall'ultima che ha portato le farfalle a sfiorare la Cham-pions League. Ma è di tutta evidenza che un pubblico che ha visto molta palavolo di vertice nelle ultime sta­gione e che si è abituato bene, an­che se è preparato regisce male quando le sconfitte, anche pesanti, arrivano in serie a violare un palaz­zotto che è stato a lungo una fortez­za inespugnabile. Resta da chiarire perché le singole che nei piani avrebbero dovuto crescere col tem­po e col lavoro sono praticamente sparite: Yilmaz, Degradi, Poma, la stessa Thibeault fanno registrare un

rendimento sotto la linea della suffi­cienza. C'è stata regressione tecni­ca: lo dicono i numeri oltre che le prestazioni. E se un tifo da sempre innamorato e corretto come quello che segue l'Unendo arriva a fischia­re perla seconda volta la squadra in­sieme ai direttori di gara dopo una sconfitta e se in campo arrivano due bottigliette d'acqua, (a quanto pare per disappunto nei confronti degli arbitri), gesto comunque inedito e fuori dagli schemi per le abitudini delPalaYamamay, il segnale va rac­colto e non sottovalutato. L'Uyba po­trà anche restare fuori dai playoff, ma nelle prossime settimane sarà fondamentale vederla lottare di più e con una qualità tecnico tattica nelle scelte che non la veda spegnersi al­le prime difficoltà o non appena le squadre avversarie iniziano a "leg­gere" la partita.

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Gli spogliatoi

Mencarelli «Sesi combatte iosonocontento»

Marco Mencarelli prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Se dopo la partita casalinga con Scandicci ero uscito dal campo con sensazio­ni negative oggi ho un sentore mol­to diverso: siamo riusciti a tenere la gara in equilibrio contro una squadra di sicuro valore come Mo­dena. Usciamo sconfitti, con i no­stri pregi e i nostri difetti, ma con un tentativo che si è protratto per tutta la partita. L'episodio arbitra­le contro? Una palla non fa la sto­ria, fin quando non ci sarà il video check bisogna accettare l'errore». Si presenta in sala stampa anche

Celeste Poma: «Come sempre -osserva il libero- arriviamo a fine set e un po' ci perdiamo: sicura­mente loro sono state più ciniche di noi». Questa è l'analisi del coach delle emiliane Alessandro Beltrami: «Nei primi due set siamo stati un po' fortunati e un po' più bravi: la Uyba ha fatto qualche errore di troppo nei primi due, ma nel terzo è rientrata bene. Nel finale c'è stata un po' di confusione, ci sono state diverse decisioni discutibili da una parte e dall'altra, certo dispiace finire con un errore arbitrale ma fa parte del gioco». Infine Chiara Di lulio.schiacciatrice della LiuJo: «Partita accesa perchéqui il pub­blico è sempre presente e caldo a favore della propria squadra. Noi siamo state bravissime: diverse volte siamo state qualche punto sotto, ma siamo state pazienti e lucide nei finali per chiudere», RING

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In serie Al I RISULTATI PERDE ANCHE IL CLUB ITALIA Unendo Yamamay Busto Arsizio-Liu Jo Modena 0-3, Pomi Casalmaggiore-lmo-co Conegliano 2-3, Obiettivo Risarci­mento Vicenza-Metalleghe Sanitars Montichiari 1-3, Foppapedretti Berga­mo-Savino Del Bene Scandicci 3-1,11 Bisonte Firenze-Sudtirol Bolzano 3-2, Nordmeccanica Piacenza-Club Italia 3-1.

LA CLASSIFICA PLAYOFFA3PUNTI Conegliano, Piacenza 35, Casalmaggio-re 34, Novara 32, Modena 29, Bergamo 23, Scandicci 22, Montichiari 21, Busto Arsizio 18, Club Italia 13, Vicenza, Bolzano 10, Firenze 6.

IL PROSSIMO TURNO Martedì 2 febbraio, ore 20.30: Club Italia-Modena (diretta Rai Sport). Mercoledì 3 febbraio, ore 20.30: Montichiari-Casalmaggiore, Scandicci-Piacenza, Vicenza-Busto Arsizio, Novara-Firenze, Conegliano- Bolzano. Riposa: Foppapedretti Bergamo.

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Le pagelle

Rousseaux 5 La belga non ha ancora ingranato. Percentuali accettabili in ricezione mapessimeinattacco.dovechiude col 13% e 4 errori. Nel secondo set Mencarellilasostituiscecon Degra­di, poi rientra nel terzo. Degradi 5,5 In attacco non fatica meno d i Rous­seaux, di cui prende iI posto nel se­condo set: serata no con un 8% su 13 palloni. Ha una gran voglia di fare, maèunpo'arrugginitadopoleulti-me panchine. Hagglund 5,5 Ancora alti e bassi (molto più i se-condichei primi). Inizia benino.poi perde precisionecol passaredei mi-

Lowe lotta Thibeault no Bene Pisani

nuti. Piazza alzate fuori misura. E ignora le centrali. Thibeault 5,5 Fa cose discrete in attacco (46% su 13pallone)maamuroèevanescen-te. Nel finale del terzo set viene r i­chiamata in panchina. Papa 5,5 Favederequalcosa.soprattuttoal-l'inizioma via via perde lucidità ed èsempremenoincisiva.Chiudecon il 40% su 15 palloni, più un ace (ma sbaglia anche due battute). Lowe 6,5 Top scorerdella gara perdistacco, ultimaad arrendersi tra lefarfalle, con Pisani. Mette a referto altri 16 punti con un 38% di positività, pur

in un contesto non facile. Pisani 6,5 Si riscatta dopo un paiodi prestazio­ni sottotono. La grinta è la solita, timbra la bellezzadi6 muriemeri-terebbedi essere servita maggior­mente in attacco. Vista la mano cal­da, avrebbe potuto fare qualche danno alle avversarie. Poma 5,5 L'erededi Giulia Leonardi (presente ieri nel parterrejèordinataquando le cose procedono bene, ma va un po' in affanno nei momenti di diffi­coltà. Subisceunacediretto. In rice-zionechiudecon il 67%di positiva e il 33%di perfetto, RING.

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volley Troppa Modena per le farfalle La Unendo Yama ci prova ma è costretta ad arrendersi alla cinica Liu Jo dell'ex Diouf INGUSCIOA PAGINA 25

Modena è cinica, spietata e pure forte Le Farfalle sbagliano troppo. E pagano Davanti a 4000 spettatori l'Unendo Yamamay ci prova, ma sbatte contro la concretezza delle ospiti L'ex Diouf, applauditissima, mette la firma sul contestato punto decisivo. Hagghmd ancora spenta

UNENDO YAMAMAY

LIUJO

PARZIALI: 19-25,20-25,24-26

BUSTO: Rousseaux 3, Degradi 1, Cialfi ne, Negretti.Fondriest, Hagglund1,Thibeault 6, Papa 7, Lowe 16, Angelina ne, Yilmaz, Pisani 8, Poma (L) Ali. Mencarelli

MODENA: Bertone ne, Carrara ne, Gamba, Rivero ne, Heyrman 7, Di lulio 11, Folie9, Arcangeli (L), Ferretti 2, Diouf 11, Starovic, Scuka ne, Horvath 8 Al I. Beltrami

ARBITRO: Canessa e Venturi

NOTE-Spettatori:3943. Busto: battute vin­centi 2: sbagliate 6; ricez. pos. 59% (perf. 33%); attacco 31%, errori 15; muri 8. Modena: battute vincenti 3;sbagliate10; ricez. pos. 79% (perf. 48%) ; attacco 35%, errori 11 ; muri

Volley FRANCESCO INGUSCIO BUSTO ARSIZIO L'Unendo Yamamay va ko per la nona volta in questa stagione e scivola a -3 dalla zona playoff. Stavolta è la Liu Jo Modena a sbancare 3-0 viale Gabardi con una prestazione non trascen­dentale ma cinica e concreta al punto giusto. Ma quanti errori Davanti ai quasi 4.000 del Pala-Yamamay le farfalle di Menca­relli ci provano, danno battaglia, ma pagano un numero sproposi­tato di errori, soprattutto nel primo set, quello che dà subito un indirizzo alla gara. Errori che non si possono concedere a una squadra zeppa di giocatrici d'esperienza come la Liu Jo di

coach Beltrami e della grande ex Valentina Diouf, applaudita dal pubblico bustocco. Una Diouf non certo inversione extraterre­stre (11 punti con il 24%) ma capace comunque di farsi notare in alcuni momenti topici della gara: sua, ad esempio, la firma sul 26-24 che chiude il match. E qui bisogna raccontare il palpitante finale del terzo set: Busto, sotto due a zero, può riaprire la partita grazie aun servizio lungo di Fer­retti che portala Uybasul 24-23: Diouf annulla il primo set ball, 24-24. Sull'azione successiva Di lulio mura fuori sull'attacco di Karsta Lowe. Fuori? Così sem­bra a tutto il PalaYamamay, ma non all'arbitro di linea, che inter­viene a invertire la decisione precedente: si va così sul 24- 25, con Modena che si ritrova a di­sposizione il primo set ball tra i fischi assordanti di tutto il palaz-zetto (dalle tribune volano sul taraflex anche un paio di botti­gliette d'acqua). Poi le ospiti so­no brave a capitalizzare imme­diatamente l'opportunità, chiu­dendo alla prima occasione con Valentina Diouf. Guai comun­que a ridurre il senso del match a un - pur importante - punto contestato. Perché la Liu Jo ave­va già legittimato la vittoria por­tando a casa con merito i primi due set. Due frazioni in cui le farfalle - schierate da Mencarel­li nella formazione annunciata, con Papa e Rousseaux ancora

titolari in posto quattro - non si risparmiano. Il problema è che, nei momenti decisivi, Hagglund e compagne inanellano una serie di errori a ripetizione che fanno svoltare il set in direzione Mode­na. Emblematici i quattro errori consecutivi in attacco (Rousse­aux, Papa e due volte Lowe) che portano Modena avanti 17-22. Pronto riscatto Stessa musica, più o meno, an­che nella seconda frazione (con Degradi subentrata a una spenta Rousseaux sul 7-7), giocata pun­to apunto fino al 18-19. Nel finale però le biancorosse ricomincia­no a commettere errori evitabili un po' in tutti i fondamentali, e le emiliane ne approfittano prontamente, volando sullo 0-2 che ipoteca la vittoria finale. Nel terzo set, è apprezzabile la rea­zione delle farfalle, che sotto 14-18 e poi 17-20, tirano fuori gli attributi, fino ad agguantare le avversarie con Rousseax (20-20). Il finale di set lo abbiamo già raccontato e lascia l'amaro in bocca alle bustocche, vicinissi­me a riaprire la gara Quel che resta però è la quarta sconfitta casalinga, seconda consecutiva. Mercoledì sera ci sarà subito la possibilità di riscattarsi nel tur­no infrasettimanale. Ospite del­l'Obiettivo Risarcimento Vicen­za (ieri piegata in casa da Monti-chiari), l'Unendo Yamamay non può assolutamente permettersi un altro passo falso. •

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Le storie più belle

1. Il presidente Giuseppe Pirola premia Valentina Diouf, ap-plauditissima ex, prima della partita 2. Alice Degradi con il piccolo Tommaso e suo papà Francesco 3. Ancora Tommaso con il papà al banchetto infor­mativo dell'associazione Adiuvare, a fianco delle perso­ne con il diabete. Tra le mani, la prima pagina della Provin­cia di Varese

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