Rassegna del 01 febbraio 2016 - UYBA Volley · lità loro e da una nostra fatta senza pensiero...
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Rassegna del 01 febbraio 2016
SERIE A1
Qs 20 Farfalle con le ali bagnate: ancora giù 1
La Prealpina 28 Papa: «a vicenza mente libera» di iulio: «più pazienti e ciniche» 2
La Prealpina 28 Uyba, così proprio non va F. Cagnardi 3
La Prealpina 28 Serenità mencarelli «gara equilibrata» 6
La Prealpina 28 Passione tradita di un pubblico corretto A. Anzani 8
La Provincia Di Varese 25 Mencarelli «se si combatte io sono contento» 9
La Provincia Di Varese 25 In serie a1 10
La Provincia Di Varese 25 Le pagelle. lowe lotta, thibeault no, bene pisani 11
La Provincia Di Varese 1, 25 Troppa modena per le farfalle Francesco Inguscio 12
Le altre sfide Montichiari ha la meglio in trasferta su Vicenza: 3-1
Farfalle con le ali bagnate: ancora giù • Busto Arsizio (Varese) li contro una squadra più esperta. E
più forte. Le Farfalle sono in crescita ma stentano ancora a volare. Vince e ringrazia Tomsia per i suoi 27 punti segnati invece la Metalleghe Sa-nitars Montichiari, che schianta in trasferta sul taraflex del PalaGoldoni con un rotondo 3-1 l'Obiettivo Risarcimento Vicenza. Match abbastanza semplice per le bresciane, che conquistano tre punti preziosi. F. D. E.
LA LIU JO Modena passa a Busto Arsi-zio per 3-0 e rimane a stretto contatto con il trenino delle prime della classe. La Unendo Yamamay di Busto Arsi-zio, invece, pur giocando alla pari con le avversarie per molti frangenti del match può recriminare per i troppi errori commessi in ognuno dei finali dei parziali. Errori che si sono rivelati fata-
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le voci dalCAMPO Papa: «A Vicenza mente libera» Di lulio: «Più pazienti e ciniche» PAPA - «Peccato perché nei primi due set abbiamo giocato alla pari fino a metà mancando poi al momento di chiudere. Nel terzo abbiamo rimontato ma non siamo state fortunate». POMA - «Come sempre arriviamo a fine set e ci perdiamo. Modena è stata più cinica e lucida, quello che a noi è mancato. Sapevamo che per metterle in difficoltà dovevamo battere bene, ci siamo riuscite all'inizio poi siamo calate permettendo loro di giocare più liberamente». F E R R E T T I - «Partita equilibrata fino al 16 di ogni set, poi ci sono stati dei break da parte nostra anche se non è mai finita nemmeno se hai dieci punti di vantaggio, specialmente a Busto e contro una squadra che reputo molto buona». PAPA 2 - «Dobbiamo ripartire con concentrazione daquanto fatto nella prima metà dei primi due set e andare a Vicenza a giocarci la partita con la mente più libera possibile». Di I U L I O - «Una partita accesa, il pubblico è sempre molto presente, si fa veramente sentire offrendo un grande apporto alla squadra. Siamo state brave, diverse volte siamo sotto di un paio di punti , ma abbiamo avuto la lucidità di rimanere lì e nel finale avere più pazienza e cinismo». POMA 2 - «Gli errori nel finale possono essere un problema mentale perché succede spesso di finire col rammarico di dire "non siamo state abbastanza lucide". Dobbiamo fare tesoro di quel che c'è successo ed imparare a reagire».
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Uyba, così proprio non va DELUSIONE Nuovo tonfo interno, Modena espugna il Palayamamay
UYBA
MODENA 3 (19-25.20-25.24-26)
UYBA: Hagglund 1, Lowe 16, Thibeault 6, Pisani 8, Rousseaux 3, Papa 7, Poma (L), Yilmaz, Degradi 1, Negretti, Fondriest. N.e. Cialfi, Angelina. Ali. Men-carelli. MODENA: Ferretti 2, Diouf 11, Heyrman 7, Folle 9, Horvath 8, Di lulio 11, Arcangeli (L), Staro-vic, Gamba. N.e. Carraro, Bertone, Rivero, Scuka. Ali. Beltrami. Arbitri: Canessa di Bari e Venturi di Torino. Note - durata set: 25', 29', 30';tot.1h24'. Uyba: battute sbagliate 6, vincenti 2, ricezione positiva 59% (perfetta 33%), attacco 31%, muri 8, errori 22. Modena: battute sbagliate 10, vincenti 3, ricezione positiva 79% (perfetta 48%), attacco 35%, muri 8, errori 11. Spettatori: 3.943. Questa volta i fischi che piovono copiosi alla fine della partita - insieme a due bottigliette di plastica - non sono rivolti solo alla Unendo Yamamay, nuovamente sconfitta davanti al pubblico amico (e sono quattro nelle ultime cinque sfide), ma alla coppia arbi
trale formata da Canessa e Venturi che ne ha combinate di tutti i colori, ultimo in ordine di tempo un muro di Di lulio su Lowe giudicato dentro ma nettamente fuori. Sarebbe stato il 25-24 Uyba, è diventato il 24-25 Modena subito trasformato da Dioufper uno 0-3 che fa male e sembra condannare la formazione di Mencarelli ad un campionato anonimo, da vivere senza obiettivi, con la salvezza che, a meno di clamorosi ribaltoni, è già in tasca ma con i playoff che assomigliano molto da vicino ad un miraggio. Più che la distanza da Monti-chiari (meno tre con lo scontro diretto del 2 marzo in trasferta) a preoccupare è la mancanza di crescita delle farfalle che finora nel girone di ritorno hanno ripetuto esattamente gli stessi risultati dell'andata: 1-3 era stato ed 1-3 s'è ripetuto con Scandicci, doppio 0-3 con Bolzano (che al ritorno però, ha pagato le assenze di Ikic e Mari,
non due elementi da niente) e doppio 0-3 con Modena che all' andata ha dominato dal primo all'ultimo punto, mentre ieri s'è limitata a farlo per due set dal 17-17 inavanti. Come adi
re che è passato un girone, sono trascorsi quasi tre mesi ma nulla è migliorato, né in termini di classifica (tre punti erano arrivati a fine ottobre, tre punti sono arrivati a gennaio) né, ed è la cosa che maggiormente preoccupa, in termini di gioco e di personalità. Perché è vero che contro una Liu'Jo evidentemente più ricca di qualità - ma che sabato scorso era stata bastonata in casa proprio da Montichiari e viveva la trasferta del PalaYama-may come un' ultima spiaggia per il suo tecnico Alessandro Beltrami - le biancorosse non si sono squagliate come successo con Scandicci due settimane orsono, ma lo è altrettanto il fatto che da metà parziale, sia nel primo che nel secondo set, Modena ha dominato vivendo sugli errori di Hagglund e socie (addirittura cinque consecutivi a chiudere la prima frazione). Gli errori, quelli che hanno condannato la Futura in tantissime occasioni e che ieri sono stati la base su cui la Uyba ha... costruito la sconfitta. Alla fine il "contatore" s'è fermato a 28, divisi tra battuta (6) e attacco (addirittura 22): come puoi pensare di
vmcere una partita regalando un set ad un avversario già di suo più forte? Non puoi ed infatti, pur in un equilibrio che nel terzo set è diventato ancor più marcato con la Uyba capace di risalire da 14-18 fino a costruirsi anche una palla set (annullata da Diouf), la sensazione che i] match di potesse riaprire francamente non e ' è mai stata per davvero. Bravo Mencarelli in conferenza stampa a non attaccarsi al clamoroso abbaglio arbitrale per giustificare il 24-26 finale (anche perché il mani out di Lowe sarebbe stato il 25-24 e la frazione andava comunque chiusa), male la squadra a non sfruttare le occasioni - sotto forma di errori, ben 11 - che Modena ha lasciato. Aspetti positivi? Pochini: la solita produzione offensiva di Lowe, il solito apporto a muro di Pisani (foto al centro), qualche lampo di Papa e poco altro. Mercoledì si torna subito in campo con la delicata trasferta a Vicenza, ieri impallinata dalla solita Montichiari: con tre punti Busto blinderebbe la salvezza ma davvero può bastare quello per salvare la stagione?
Filippo Cagnardi
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Serenità Mencarelli «Gara equilibrata» I COACH «L'episodio discusso? Non ha desi so»
BELTRAMI
«C'è stata la reazione
che cercavo: vinta una
partita
complicata»
(fil.ca.) - Niente vittoria nemmeno questa volta ma il volto di Marce) Mencarelli se non sorridente è almeno sereno: «È stata una partita equilibrata decisa nei finali: nel primo set da una giocata di qualità loro e da una nostra fatta senza pensiero tattico, nel secondo da un errore di troppo e nel terzo da quel che è successo». Chi si aspetta polemiche però, passi un'altra volta: «La palla era fuori ma era una palla, seppur decisiva. Purtroppo finché non ci sarà il video check non si potranno risolvere queste situazioni. Le mie proteste? Non per il dentro o fuori ma perché il primo arbitro non s'è preso la responsabilità di considerare la bandierina alzata del giudice di linea. Lo ripeto però ancora una volta, una palla non fa la storia di una partita che è stata punto a punto ed io sono contento di aver tenuto testa ad una squadra che ha alti e bassi come noi ma con alti considerevoli». «Dopo Scandicci - prosegue il Menca - avevo uno spirito diverso perché avevo avuto la sensazione di essere uscito dal campo senza averci nemmeno provato, mentre ora usciamo con i nostri pregi ed i nostri difetti ma anche con la consapevolezza di esserci stati per tre set. E sinceramente non ricordo una sconfitta per 3-0 dove abbiamo giocato fino in fondo come abbiamo fatto con Modena». Tatticamente la gestione del finale di primo set da parte di Hagglund ha lasciato qualche perplessità ma Mencarelli la difen
de: «Jenna ha delle indicazioni su come giocare, ma chiaramente c'è un margine di libertà che va concesso ad una giocatrice con un pregresso come il suo. Nella concitazione del gioco ci scappa che vengano fuori delle scelte che possono sembrare sbagliate ma non dimentichiamoci che a questi livelli l'avversario ti studia tantissimo. Lowe è stata una sorpresa nelle prime cinque giornate, poi non più dunque è particolarmente controllata ed è ine
vitabile che Hagglund ogni tanto cerchi delle alternative sapendo che inflazionarla, soprattutto nella fase di contrattacco, potrebbe portare dei problemi». Sul fatto, assai curioso, che la Uyba abbia ripetuto esattamente gli stessi tre risultati dell' andata Mencarelli analizza: «Ero rimasto perplesso dopo Scandicci perché quella sconfitta aveva messo in discussione i tanti progressi mostrati fino a Piacenza. A Bolzano loro hanno giocato cinque volte meglio rispetto all'andata, noi abbiamo fatto un passo in avanti ma non come mi aspettavo. Con Modena invece rispetto alla prima partita siamo cresciuti come atteggiamento ed a livello tattico. L'unica cosa rimasta tale e quale - chiude Mencarelli - è stata la battuta che in certi momenti deve essere più incisiva». Alessandro Beltrami tecnico di Modena, parte dal convulso finale: «C'è stata un bel po' di confusione da entrambe le parti, a parte la palla discussa che fa parte del gioco ma spiace finire così. La reazione che cercavo c'è stata e tante piccole cose lo dimostrano: per esempio Diouf ha fatto fatica in attacco ma ha difeso tantissimo. Vogliamo sempre giocare da 8 ma non è possibile, dobbiamo imparare a giocare da 6 senza scendere a 4 perché altrimenti perdiamo con chiunque. Se invece giochiamo da 6.5 allora riusciamo a vincere anche a Busto unapartita abbastanza complicata».
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OTTORETE
Passione tradita di un pubblico corretto
r di ANDREA ANZANI
Nessuno aveva chiesto alle farfalle una stagione mirabolante, nessuno le aveva messo sulle spalle il peso di obiettivi stagionali improbabili. I traguardi, anche minimi, come l'accesso ai quarti di Coppa Italia e ai playoff li hanno posti e accettati squadra, tecnico e società in virtù di una consapevolezza: la rosa non è fatta di stelle, ma col lavoro e con l'aiuto del pubblico si può arrivare più in alto rispetto al punto dipartenza. Per un pò ' ha funzionato, ora non più. La crescita auspicata anche con l'innesto diRousseaux, non c'è e anche Modena, dopo Scandicci, ha fatto razzia in viale Gabardi. Una Modena che in gran salute non era considerando quanto era stata strapazzata da Montichiari solo una settimana fa. Busto s'è sciolta in due fi
nali di set molto simili, incastrata in una posizione, la "P3", diventata un mezzo incubo. La squadra ha tradito? Le attese di una partita garibaldina, attenta e aggressiva, si. La gente era e resta consapevole che questa stagione è ben diversa da quelle dei trionfi ma pure dall'ultima che ha portato le farfalle a sfiorare la Cham-pions League. Ma è di tutta evidenza che un pubblico che ha visto molta palavolo di vertice nelle ultime stagione e che si è abituato bene, anche se è preparato regisce male quando le sconfitte, anche pesanti, arrivano in serie a violare un palazzotto che è stato a lungo una fortezza inespugnabile. Resta da chiarire perché le singole che nei piani avrebbero dovuto crescere col tempo e col lavoro sono praticamente sparite: Yilmaz, Degradi, Poma, la stessa Thibeault fanno registrare un
rendimento sotto la linea della sufficienza. C'è stata regressione tecnica: lo dicono i numeri oltre che le prestazioni. E se un tifo da sempre innamorato e corretto come quello che segue l'Unendo arriva a fischiare perla seconda volta la squadra insieme ai direttori di gara dopo una sconfitta e se in campo arrivano due bottigliette d'acqua, (a quanto pare per disappunto nei confronti degli arbitri), gesto comunque inedito e fuori dagli schemi per le abitudini delPalaYamamay, il segnale va raccolto e non sottovalutato. L'Uyba potrà anche restare fuori dai playoff, ma nelle prossime settimane sarà fondamentale vederla lottare di più e con una qualità tecnico tattica nelle scelte che non la veda spegnersi alle prime difficoltà o non appena le squadre avversarie iniziano a "leggere" la partita.
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Gli spogliatoi
Mencarelli «Sesi combatte iosonocontento»
Marco Mencarelli prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Se dopo la partita casalinga con Scandicci ero uscito dal campo con sensazioni negative oggi ho un sentore molto diverso: siamo riusciti a tenere la gara in equilibrio contro una squadra di sicuro valore come Modena. Usciamo sconfitti, con i nostri pregi e i nostri difetti, ma con un tentativo che si è protratto per tutta la partita. L'episodio arbitrale contro? Una palla non fa la storia, fin quando non ci sarà il video check bisogna accettare l'errore». Si presenta in sala stampa anche
Celeste Poma: «Come sempre -osserva il libero- arriviamo a fine set e un po' ci perdiamo: sicuramente loro sono state più ciniche di noi». Questa è l'analisi del coach delle emiliane Alessandro Beltrami: «Nei primi due set siamo stati un po' fortunati e un po' più bravi: la Uyba ha fatto qualche errore di troppo nei primi due, ma nel terzo è rientrata bene. Nel finale c'è stata un po' di confusione, ci sono state diverse decisioni discutibili da una parte e dall'altra, certo dispiace finire con un errore arbitrale ma fa parte del gioco». Infine Chiara Di lulio.schiacciatrice della LiuJo: «Partita accesa perchéqui il pubblico è sempre presente e caldo a favore della propria squadra. Noi siamo state bravissime: diverse volte siamo state qualche punto sotto, ma siamo state pazienti e lucide nei finali per chiudere», RING
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In serie Al I RISULTATI PERDE ANCHE IL CLUB ITALIA Unendo Yamamay Busto Arsizio-Liu Jo Modena 0-3, Pomi Casalmaggiore-lmo-co Conegliano 2-3, Obiettivo Risarcimento Vicenza-Metalleghe Sanitars Montichiari 1-3, Foppapedretti Bergamo-Savino Del Bene Scandicci 3-1,11 Bisonte Firenze-Sudtirol Bolzano 3-2, Nordmeccanica Piacenza-Club Italia 3-1.
LA CLASSIFICA PLAYOFFA3PUNTI Conegliano, Piacenza 35, Casalmaggio-re 34, Novara 32, Modena 29, Bergamo 23, Scandicci 22, Montichiari 21, Busto Arsizio 18, Club Italia 13, Vicenza, Bolzano 10, Firenze 6.
IL PROSSIMO TURNO Martedì 2 febbraio, ore 20.30: Club Italia-Modena (diretta Rai Sport). Mercoledì 3 febbraio, ore 20.30: Montichiari-Casalmaggiore, Scandicci-Piacenza, Vicenza-Busto Arsizio, Novara-Firenze, Conegliano- Bolzano. Riposa: Foppapedretti Bergamo.
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Le pagelle
Rousseaux 5 La belga non ha ancora ingranato. Percentuali accettabili in ricezione mapessimeinattacco.dovechiude col 13% e 4 errori. Nel secondo set Mencarellilasostituiscecon Degradi, poi rientra nel terzo. Degradi 5,5 In attacco non fatica meno d i Rousseaux, di cui prende iI posto nel secondo set: serata no con un 8% su 13 palloni. Ha una gran voglia di fare, maèunpo'arrugginitadopoleulti-me panchine. Hagglund 5,5 Ancora alti e bassi (molto più i se-condichei primi). Inizia benino.poi perde precisionecol passaredei mi-
Lowe lotta Thibeault no Bene Pisani
nuti. Piazza alzate fuori misura. E ignora le centrali. Thibeault 5,5 Fa cose discrete in attacco (46% su 13pallone)maamuroèevanescen-te. Nel finale del terzo set viene r ichiamata in panchina. Papa 5,5 Favederequalcosa.soprattuttoal-l'inizioma via via perde lucidità ed èsempremenoincisiva.Chiudecon il 40% su 15 palloni, più un ace (ma sbaglia anche due battute). Lowe 6,5 Top scorerdella gara perdistacco, ultimaad arrendersi tra lefarfalle, con Pisani. Mette a referto altri 16 punti con un 38% di positività, pur
in un contesto non facile. Pisani 6,5 Si riscatta dopo un paiodi prestazioni sottotono. La grinta è la solita, timbra la bellezzadi6 muriemeri-terebbedi essere servita maggiormente in attacco. Vista la mano calda, avrebbe potuto fare qualche danno alle avversarie. Poma 5,5 L'erededi Giulia Leonardi (presente ieri nel parterrejèordinataquando le cose procedono bene, ma va un po' in affanno nei momenti di difficoltà. Subisceunacediretto. In rice-zionechiudecon il 67%di positiva e il 33%di perfetto, RING.
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volley Troppa Modena per le farfalle La Unendo Yama ci prova ma è costretta ad arrendersi alla cinica Liu Jo dell'ex Diouf INGUSCIOA PAGINA 25
Modena è cinica, spietata e pure forte Le Farfalle sbagliano troppo. E pagano Davanti a 4000 spettatori l'Unendo Yamamay ci prova, ma sbatte contro la concretezza delle ospiti L'ex Diouf, applauditissima, mette la firma sul contestato punto decisivo. Hagghmd ancora spenta
UNENDO YAMAMAY
LIUJO
PARZIALI: 19-25,20-25,24-26
BUSTO: Rousseaux 3, Degradi 1, Cialfi ne, Negretti.Fondriest, Hagglund1,Thibeault 6, Papa 7, Lowe 16, Angelina ne, Yilmaz, Pisani 8, Poma (L) Ali. Mencarelli
MODENA: Bertone ne, Carrara ne, Gamba, Rivero ne, Heyrman 7, Di lulio 11, Folie9, Arcangeli (L), Ferretti 2, Diouf 11, Starovic, Scuka ne, Horvath 8 Al I. Beltrami
ARBITRO: Canessa e Venturi
NOTE-Spettatori:3943. Busto: battute vincenti 2: sbagliate 6; ricez. pos. 59% (perf. 33%); attacco 31%, errori 15; muri 8. Modena: battute vincenti 3;sbagliate10; ricez. pos. 79% (perf. 48%) ; attacco 35%, errori 11 ; muri
Volley FRANCESCO INGUSCIO BUSTO ARSIZIO L'Unendo Yamamay va ko per la nona volta in questa stagione e scivola a -3 dalla zona playoff. Stavolta è la Liu Jo Modena a sbancare 3-0 viale Gabardi con una prestazione non trascendentale ma cinica e concreta al punto giusto. Ma quanti errori Davanti ai quasi 4.000 del Pala-Yamamay le farfalle di Mencarelli ci provano, danno battaglia, ma pagano un numero spropositato di errori, soprattutto nel primo set, quello che dà subito un indirizzo alla gara. Errori che non si possono concedere a una squadra zeppa di giocatrici d'esperienza come la Liu Jo di
coach Beltrami e della grande ex Valentina Diouf, applaudita dal pubblico bustocco. Una Diouf non certo inversione extraterrestre (11 punti con il 24%) ma capace comunque di farsi notare in alcuni momenti topici della gara: sua, ad esempio, la firma sul 26-24 che chiude il match. E qui bisogna raccontare il palpitante finale del terzo set: Busto, sotto due a zero, può riaprire la partita grazie aun servizio lungo di Ferretti che portala Uybasul 24-23: Diouf annulla il primo set ball, 24-24. Sull'azione successiva Di lulio mura fuori sull'attacco di Karsta Lowe. Fuori? Così sembra a tutto il PalaYamamay, ma non all'arbitro di linea, che interviene a invertire la decisione precedente: si va così sul 24- 25, con Modena che si ritrova a disposizione il primo set ball tra i fischi assordanti di tutto il palaz-zetto (dalle tribune volano sul taraflex anche un paio di bottigliette d'acqua). Poi le ospiti sono brave a capitalizzare immediatamente l'opportunità, chiudendo alla prima occasione con Valentina Diouf. Guai comunque a ridurre il senso del match a un - pur importante - punto contestato. Perché la Liu Jo aveva già legittimato la vittoria portando a casa con merito i primi due set. Due frazioni in cui le farfalle - schierate da Mencarelli nella formazione annunciata, con Papa e Rousseaux ancora
titolari in posto quattro - non si risparmiano. Il problema è che, nei momenti decisivi, Hagglund e compagne inanellano una serie di errori a ripetizione che fanno svoltare il set in direzione Modena. Emblematici i quattro errori consecutivi in attacco (Rousseaux, Papa e due volte Lowe) che portano Modena avanti 17-22. Pronto riscatto Stessa musica, più o meno, anche nella seconda frazione (con Degradi subentrata a una spenta Rousseaux sul 7-7), giocata punto apunto fino al 18-19. Nel finale però le biancorosse ricominciano a commettere errori evitabili un po' in tutti i fondamentali, e le emiliane ne approfittano prontamente, volando sullo 0-2 che ipoteca la vittoria finale. Nel terzo set, è apprezzabile la reazione delle farfalle, che sotto 14-18 e poi 17-20, tirano fuori gli attributi, fino ad agguantare le avversarie con Rousseax (20-20). Il finale di set lo abbiamo già raccontato e lascia l'amaro in bocca alle bustocche, vicinissime a riaprire la gara Quel che resta però è la quarta sconfitta casalinga, seconda consecutiva. Mercoledì sera ci sarà subito la possibilità di riscattarsi nel turno infrasettimanale. Ospite dell'Obiettivo Risarcimento Vicenza (ieri piegata in casa da Monti-chiari), l'Unendo Yamamay non può assolutamente permettersi un altro passo falso. •
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Le storie più belle
1. Il presidente Giuseppe Pirola premia Valentina Diouf, ap-plauditissima ex, prima della partita 2. Alice Degradi con il piccolo Tommaso e suo papà Francesco 3. Ancora Tommaso con il papà al banchetto informativo dell'associazione Adiuvare, a fianco delle persone con il diabete. Tra le mani, la prima pagina della Provincia di Varese
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