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rara IL PERIODICO INFORMATIVO DI PROSPECIERARA EDIZIONE 2 /2016 SPAZIO ALLA MACCHIA Pagina 5 L’ORTO SCOLASTICO – UN’AULA ESTERNA PER CONOSCERE LA BIODIVERSITÀ Pagina 10 CONSERVARE LE VARIETÀ : SCIENZA O SAPERE QUOTIDIANO ? Pagina 12 Fondazione svizzera per la diversità socio- culturale e genetica dei vegetali e degli animali CACCIA AL TESORO NELLE ALPI Pagina 16

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raraIL PERIODICO INFORMATIVO DI PROSPECIERARA EDIZIONE 2 /2016

SPAZIO ALLA MACCHIAPagina 5

L’ORTO SCOLASTICO – UN’AULA ESTERNA PER CONOSCERE LA BIODIVERSITÀPagina 10

CONSERVARE LE VARIETÀ : SCIENZA O SAPERE QUOTIDIANO ?Pagina 12

Fondazione svizzeraper la diversità socio-culturale e genetica deivegetali e degli animali

CACCIA AL TESORO NELLE ALPIPagina 16

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Dell’elegante anatra della Pomerania, l’unica razza di anatra tradizionale svizzera, esistono nel nostro paese ancora solo poco più di 200 animali d’allevamento.

Fo

to:

Anja

Tsc

hann

en

Il vostro sostegno ci aiuta a fare il nostro lavoro:Sostenitore /sostenitrice Plus CHF 120.– /annoSostenitore /sostenitrice CHF 70.– /annoSostenitore-coppia CHF 90.– /annoSostenitore junior (fino a 25 anni) CHF 35.– /annoPadrinato per un animale CHF 150.– fino CHF 450.– /annoPadrinato per un albero CHF 250.– /anno

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RAPPORTO ANNUALE

Scoprite cosa è successo presso ProSpecieRara nell’ultimo anno d’esercizio. Da fine maggio potete trovare il rapporto annuale dettagliato su: www.prospecierara.ch /it /rapportiannuali

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Editoriale

Gertrud Burger, membro della direzione

Sviluppare e affinare le competenze, risveglia­

re il piacere nell’accudire varietà e razze

rare – anche questo è compito della nostra fondazione.

Il settore della formazione e delle consulenze è stato

rafforzato, in modo da offrire corsi attrattivi non solo per

i novizi ma anche per i più navigati. Per essere sempre

aggiornati ci consultiamo regolarmente con i nostri alle­

vatori e salvasemi esperti. Ad esempio per discutere

su come possiamo preservare l’anatra della Pomerania

con la sua attraente macchia bianca sul petto che

però è difficile da mantenere. Lavoriamo regolarmente

anche con degli studenti, come è accaduto l’anno scorso

quando una studentessa della ZHAW (Scuola univer­

sitaria di scienze applicate di Zurigo) è andata a caccia

di varietà antiche di bacche in Bassa Engadina. Tutto ciò

affinché entusiasmo e competenza procedano di pari

passo e consentano la sopravvivenza delle nostre rare

risorse genetiche !

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Non è facile mantenere una bella macchia tipica della razza (anatra a sinistra).

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Focus

Spazio alla macchia

Erwin Kump, responsabile progetti animali

Robusta, frugale ed economica:

l’anatra con la macchia bianca

sembra fatta apposta per l’autoapprov­

vigionamento. Queste virtù sono tuttavia

legate a uno sviluppo lento dell’animale,

che per gli allevatori professionisti è

uno svantaggio e porta dunque l’anatra

di Pomerania verso l’estinzione.

Una macchia come accessorio alla moda non è solo carina, ma è indispensabile per l’identità della razza dell’anatra presen-tata in questa pubblicazione. Così come per gli uomini eleganti il nodo alla cravatta costituisce una vera sfida, lo è anche per gli allevatori mantenere la macchia sul petto dell’anatra di Pomerania.

MIGRANTE MINACCIATAL’anatra di Pomerania è diventata svizzera per migrazione. Un tempo era tedesca e nelle cronache del 18esimo secolo appariva come svedese, quando la Pomerania ancora non Fo

to:

Anja

Tsc

hann

en

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apparteneva alla Germania. A quell’epoca si dava un grande valore agli animali robusti: essi dovevano prosperare senza mangime da ingrasso e lampade a infrarossi, deporre buone uova e crescere fino all’età adatta per il consumo. Per via della sua frugalità, e forse anche grazie al suo stravagante ornamento sul petto, gli allevatori svizzeri di anatre nel 1920 si sono accorti di lei. Purtroppo però il suo momento di gloria è già finito da tempo, sia nella sua regione di origine, che qui da noi. La concorrenza delle razze da ingrasso a sviluppo veloce, come per esempio le anatre di Rouen o Pechino, è diventata troppo forte. La sorte dell’anatra di Pomerania è oggi fin troppo facile da prevedere: attualmente in Svizzera esistono ancora solo circa 50 gruppi di riproduzione, con appena 70 maschi e 120 femmine. In più, nell’ultimo decennio, questa razza è stata duramente colpita, anche se in modo indiretto, dall’influenza aviaria, poiché la regolamentazione speciale vigente colloca gli uccelli acquatici sotto delle norme così restrittive, che molti alle-vatori desistono. Tanto più che in Svizzera

«Le fedeli anatre

ricompensano il

proprio allevatore

deponendo fino a

150 gustose uova

all’anno.»Erwin Kump

Le due tonalità di colore ufficiali dell’anatra di Pomerania: nero e blu.

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l’allevamento di quest’anatra è gestito in larga misura da allevatori privati, che non possono permettersi le infrastrutture richieste dalle misure speciali.

ALLEVAMENTO INSIDIOSOPer le anatre di Pomerania esistono due tonalità ufficiali di colore: nero e blu (grigio). La conservazione dei caratteri morfologici tipici è una sfida, poiché la graziosa mac-chia sul petto è difficile da mantenere. Essa dovrebbe risultare armonica nella grandezza, avere contorni ben delineati e non apparire troppo in alto sulla gola. È necessario per-ciò avere buon occhio per la selezione degli animali riproduttori. Visto che il colore della macchia deriva in origine da animali com-pletamente bianchi, nelle covate appaiono ancora diversi discendenti tutti bianchi e, poiché questi animali non corrispondono agli standard della razza, vengono esclusi dall’allevamento.

LENTAMENTE, MA WOW!L’allevatrice Anja Tschannen durante la sua formazione di agronoma ha seguito le anatre di Pomerania dall’uovo fino alla tavola. Ha esaminato centinaia di pulcini, testato foraggi e analizzato i mercati di vendita. Lo scopo: fornire le migliori carte possibili all’anatra di Pomerania per una sua commercializzazione, affinché possa tenere il passo con le altre razze da ingras-so. Fortunatamente i risultati sono stati buoni, in quanto essa presenta un buon indice di conversione alimentare e una qua-lità della carne superiore. Lo sviluppo lento, inizialmente indicato come un difetto, è in realtà un vantaggio per la carne: chi cre-sce lentamente, ha più sostanza ! I gastro-nomi più oculati riconoscono queste qualità e cominciano ad interessarsi a questa razza, offrendole così una sua nicchia nel mercato.

Il lavoro di Anja dimostra che la produ-zione di prodotti sostenibili, che si contrad-distinguono qualitativamente dalla massa,

Dalla schiusa i pulcini vengono misurati regolarmente e i loro progressi sono documentati.

L’allevatrice Anja Tschannen con uno dei suoi protetti.

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Sebbene non siano animali complicati, anche le anatre hanno i loro bisogni:• Tenete almeno una coppia, le anatre

stanno meglio in gruppo.• Fornite agli animali abbastanza spa­

zio, ma teneteli in un recinto, così proteggerete anche il vostro orto.

• Essendo uccelli acquatici necessi­tano di una vasca accessibile e pulita. È importante cambiare rego­larmente l’acqua.

• Una stalla senza correnti d’aria e con della paglia protegge dal freddo e dai predatori. Per tenere gli ani­mali al sicuro, la notte è meglio che stiano al chiuso.

• Lo ZUN fornisce le nozioni tecniche di base: www.zun­schweiz.ch (in tedesco e francese)

• Il libro «Come allevare anatre felici» di Liz Wright, pubblicato presso Il Castello nel 2015, è una guida interessante per saperne di più sulle razze e l’allevamento di questi uccelli acquatici.

ALLEVARE LE ANATRE A CASA

offre nuove chances a razze minacciate. In seguito, in collaborazione con ProSpecieRara, Anja sta per mettere in piedi nella sua fatto-ria nelle vicinanze di Friborgo, una stazione di cova per anatre della Pomerania e oche di Diepholz. L’attuale strettoia nella disponibili-tà di giovani animali dovrebbe dunque diminu-ire. ProSpecieRara promuove progetti di con-servazione e commercializzazione, che sono fondamentali per la salvaguardia dell’anatra di Pomerania. Solo così quest’anatra potrà acquistare nuova fama e motivare nuovi allevatori.

DARE UNA MANO ALL’ANATRA DI POMERANIAChi accoglie le anatre della Pomerania riceve anche ricompense: sono garantiti fino a 150 gustose uova all’anno, ogni tanto un’anatra all’arrosto e momenti sereni con i loro fedeli animali domestici, che liberano anche il giardino dalle lumache.

Purtroppo solo 50 allevatori si adopera-no per la conservazione di questa razza in Svizzera. Per aiutare queste persone nel 2000 ProSpecieRara ha fondato l’Asso-ciazione degli allevatori dei volatili minac-ciati (ZUN), che oggi coordina, in modo indipendente e su scala nazionale, il lavoro di allevamento. L’anno scorso ProSpecieRara ha creato il sito www.animaux-rares.ch (in tedesco e francese), che facilita la com-pravendita dell’anatra di Pomerania e di tutte le altre razze ProSpecieRara. Alleva-tori, ZUN e ProSpecieRara lavorano insieme per conservare l’anatra con la macchia. Ogni amico delle anatre può aiutare a modo suo: sostenga finanziariamente il nostro lavoro o ancora meglio diventi Lei stesso un allevatore. La casella a sinistra illustra i punti fondamentali da rispettare per l’alleva-mento.

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• Numero di uova: ca. 150 uova /anno• Peso di un uovo: > 70 g• Peso: maschio ca. 3 kg, femmina 2.3 – 2.7 kg• Età di macellazione: 3 – 4 mesi

DATI DI RIFERIMENTO PER

L’ANATRA DI POMERANIA

Anatre della Pomerania a passeggio con la famiglia: se per le oche è normale che ci siano dei papà attenti e protettivi, per il maschio dell’anatra non è ovvio occuparsi della propria famiglia.

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TRASMETTERE IL SAPERE PER CONSERVARE LA DIVERSITÀFra i compiti di ProSpecieRara vi è anche quello di trasmettere il sapere necessario alla conservazione e valorizzazione della diversità delle piante coltivate e degli animali da reddito. Per questo negli ultimi anni è

cresciuta l’offerta di corsi, visite guidate e momenti di scambio d’informazioni, come per esempio il corso sull’autoproduzione di semenza o le tavole rotonde durante lo scambio dei semi. Se quest’offerta riguarda soprattutto gli adulti, ProSpecieRara vede l’importanza di far scoprire e sperimentare la diversità anche ai bambini.

Si comincia presto … per diventare un buon orticoltore della biodiversità. Lo Scrigno dell’Orto è pensato per far conoscere il concetto di biodiversità anche ai bambini.

Formazione

L’orto scolastico – un’aula esterna

per conoscere la biodiversità

Manuela Ghezzi, responsabile centro ProSpecieRara di San Pietro

Per accompagnare i docenti nella realizzazione di un orto scolastico ProSpecieRara e l’associazione «Orto a Scuola» hanno pubblicato il dossier didattico «Lo Scrigno dell’Orto». Uno scrigno ricco di appro­

fondimenti, consigli di coltivazione, proposte di attività e di semi che toccano temi come l’orticoltura e la biodiversità.

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LO SCRIGNO DELL’ORTONegli ultimi anni i temi legati alla sosteni-bilità stanno sempre più entrando a far parte dei programmi d’insegnamento scola-stici. E sempre più maestri si sono rivolti a ProSpecieRara per ricevere consigli su varietà rare da far conoscere ai loro allievi o da coltivare negli orti scolastici. Così l’esi-genza del mondo scolastico e la volontà di trasmettere conoscenze di ProSpecieRara hanno portato alla nascita del progetto di realizzazione di un dossier didattico. Pro-SpecieRara ha trovato nell’associazione «Orto a Scuola» la possibilità per una valida collaborazione che ha dato i suoi frutti nella pubblicazione del materiale didattico «Lo Scrigno dell’Orto».

Quante varietà di mele mi offrono gli scaffali del supermercato e quante ne esi-stono in Svizzera ? In quale forma gli allievi tengono il diario dei lavori nell’orto ? Quali ortaggi si possono raccogliere in quale sta-gione dell’anno ? Quali varietà di pomodori si adattano per fare la salsa ? Cos’è una varietà ? Come faccio a produrre i semi di fagiolo ? Sono solo alcune delle domande che potranno nascere facendo l’orto e a cui dare risposta con l’aiuto delle schede didattiche proposte nello Scrigno. In fondo fare l’orto è un pretesto per affrontare e approfondire una moltitudine di aspetti: il ciclo vegetale delle piante, la stagionalità, la produzione di semi, la collaborazione in gruppo, la manualità, …

ALTRI PROGETTI SCOLASTICI DI PROSPECIERARAIn Svizzera francese ProSpecieRara ha svi-luppato tre anni fa un dossier didattico «Carrés gourmands de la diversité» che con-tiene delle idee e delle proposte per un «orto nel quadrato» che, con un po’ di astu-zia, permette di coltivare tante piante in uno spazio ristretto. Naturalmente vengono consigliate varietà ProSpecieRara in modo che i bambini possano scoprire la biodiver-sità. (Il dossier in francese è disponibile

sul sito: www.prospecierara.ch /fr /shop / article /dossier-pedagogique)

Nella Svizzera tedesca invece è in corso un progetto pilota con i maestri di giardi-naggio della scuola Steiner. Questi hanno seguito un nostro corso sulla produzione dei semi e si occupano adesso con i loro allievi di coltivare e moltiplicare i semi di varietà ProSpecieRara. Inoltre, essendo poche le scuole pubbliche con un orto sco-lastico, ProSpecieRara è impegnata nel progetto «Gartenkind» (www.gartenkind.ch) dove i bambini curano un orto nel loro tempo libero e dove si cerca di inserire l’aspetto della riproduzione dei semi.

Dossier didattico per realizzare e curare un orto a scuola. Lo Scrigno dell’Orto è composto da:• un libro con consigli pratici sulla

realizzazione di un orto, approfondi­menti tematici per il docente e proposte di attività con gli allievi,

• un set di 10 bustine di semi di va­rietà rare scelte in funzione dell’uso in un orto scolastico accompagnate da relative schede varietali con descrizioni e consigli di coltivazione.

Costo: • libro (144 pagine A4 a colori) 30.– CHF• set di semi 35.– CHF• dossier completo (libro+semi) 60.– CHF

(escluse spese di spedizione)

Ordinazioni: 091 630 98 57, [email protected]

LO SCRIGNO DELL’ORTO

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Semenza

Conservare le varietà :

scienza o sapere quotidiano ?

Philipp Holzherr, responsabile piante per l’orto, per i campi e ornamentali

«Moltiplicare i semi» non corrisponde a «conservare le varietà». L’esperienza ci insegna che il primo è facilmente realizzabile, mentre

mantenere una varietà risulta più difficile, soprattutto per l’elevato numero di piante necessarie.

Un orticoltore può, senza problemi, racco-gliere semi da singole piante e seminarli l’anno seguente. Spesso sarà premiato con piante altrettanto belle a quelle dell’anno precedente. Tuttavia, se vuole conservare una varietà a lungo termine, con solo poche piante che forniscono semi finirebbe presto in un vicolo cieco.

PREVENIRE LA CONSANGUINEITÀ, PRESERVARE IL POOL GENETICOPer alcune specie – in particolare per le cosiddette piante allogame, come per esem-pio diverse specie di cavoli – si necessi- tano ad ogni riproduzione dozzine di piante che fioriscono contemporaneamente. Solo in questo modo si ha la garanzia che i geni vengano sufficientemente scambiati tra le piante e non insorgano problemi di con-sanguineità. Un segno di consanguineità è ad esempio quando si sviluppano solo pochi semi o piante deboli con un basso rendimento.

Le specie autogame – come insalate o pomodori – possono moltiplicarsi anche a partire da una singola pianta. Esse infatti si autoimpollinano all’interno del fiore. In teoria queste specie possono essere ripro-

dotte mediante un singolo individuo. Tutta-via anche qui la prudenza è d’obbligo. Nei discendenti delle piante autogame pos-sono infatti sorgere dei cambiamenti, ad esempio se un insetto trasporta sul fiore del polline estraneo o se compare una mutazione. Per questo è ugualmente consi-gliato di coltivare più individui, affinché si possano selezionare le piante più tipiche e più sane e raccogliere solo le loro semenze.

ANTICHI ARTIGIANATI – NUOVE CONOSCENZETali conoscenze sono il presupposto fonda-mentale per i salvasemi che moltiplicano i semi per ProSpecieRara. Le ottengono

«Riprodurre i semi

e conservare una

varietà sono due paia

di scarpe diverse.»Philipp Holzherr

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Requisiti importanti per la conservazione nel tempo di una varietà:• Conoscenze botaniche di base:

quali piante si ibridizzano tra loro ?• Rispetto del numero minimo

di individui per la moltiplicazione• Selezione: mantenimento dei caratteri

tipici per la varietà• Raccolta delle semenze sane

Suggerimento: per risparmiare spazio non è necessario moltiplicare ogni va­rietà ogni anno. Tuttavia, durante l’anno di riproduzione, la varietà deve avere a disposizione delle condizioni ottimali. Visto che la moltiplicazione con molti individui corrisponde alla produzione di molte semenze, le scorte bastano per alcuni anni.

NOZIONI TECNICHE SULLA

CONSERVAZIONE DELLE VARIETÀ

Dalla semina alla raccolta dei semi trascorrono due stagioni per la carota, poiché fiorisce il secondo anno. Alla fine della prima stagione le carote più tipiche vengono selezionate e conservate tutto l’inverno nella sabbia. Essendo una pianta allogama impollinata dagli insetti può fiorire allo stesso tempo solo una sola varietà nel raggio di 150 metri.

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Imparare l’antica pratica di riprodurre i propri semi è possibile, partecipando ad un corso proposto da ProSpecieRara e impartito in collaborazione con un colla­boratore della ditta di semenza Sativa­ Rheinau. Il corso si suddivide in una serata ed una giornata e presenta nozioni teoriche e pratiche sull’arte di recuperare i semi seguendo il ciclo vegetativo delle piante.

17 e 20 agosto 2016 Centro ProSpecieRara, 6854 San Pietro /TI

Informazioni e iscrizioni: 091 630 98 57 [email protected]

PER SAPERNE DI

PIÙ : ACQUISIRE LE

BASI DELL’AUTO­

PRODUZIONE DI SEMI

frequentando corsi e incontri specifici. Lo scambio di opinioni con i salvasemi è appassionante e importante anche per noi esperti, perché ci permette di fare nostri nuovi bagagli di esperienza sulla conser-vazione a regola d’arte di varietà antiche. Discutere con loro e con altre organizzazioni che si occupano di conservazione ci ha permesso di capire che, per diverse specie, il numero minimo di individui utilizzato finora per la moltiplicazione deve essere aumen-tato. Per esempio, per poter conservare a lungo termine una varietà di carota, servono almeno 60 piante ad ogni riproduzione.

Per molti coltivatori è una vera sfida. Oltre allo spazio necessario ci sono altre esigen-ze, come ad esempio impedire l’ibridazione con altre varietà. Trucchi e stratagemmi raccolti negli anni vengono riproposti nei cor-si e negli incontri, affinché «conservare le varietà», che inizialmente può sembrare una scienza complicata, entri di nuovo a far par-te del saper fare quotidiano.

La bietola da costa appartiene alle specie difficili da moltiplicare. È biennale e deve quindi essere depositata in cantina l’inverno e ripiantata in primavera. Essendo una pianta allogama, per evitare la consanguineità, devono fiorire ca. 60 piante in contemporanea. Inoltre si ibridizza con la barbabietola, in quanto ambedue apparten-gono alla specie Beta vulgaris. Visto che è impollinata dal vento, si deve mantenere una distanza di almeno 300 metri tra le varietà.

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Attualità

I NOSTRI MERCATI DELLE PIANTINEDiversi produttori biologici

propongono una grande

diversità di piantine di or­

taggi rari da coltivare nel

vostro orto e poi gustare

nella vostra cucina !

A San Pietro

30 aprile 2016, ore 9 – 12

Centro ProSpecieRara

6854 San Pietro /TI

A Cadenazzo

(nell’ambito della festa

primaverile ConProBio)

1 maggio 2016, ore 10 – 16

Magazzino ConProBio

6593 Cadenazzo /TICORSO DI ALLEVA­MENTO DEI VOLATILI E DISTRIBUZIONE DI PULCINI RARIChi ha ordinato i pulcini,

potrà ritirarli dopo il corso

sull’allevamento delle varie

razze di volatili rari. Possi­

bilità di seguire il corso sen­

za aver ordinato pulcini.

5 giugno 2016, ore 10 – ca. 15

Centro ProSpecieRara

6854 San Pietro /TI

Informazioni e iscrizione:

091 858 03 58

[email protected]

BRUNCH ESTIVILasciatevi deliziare la dome­nica mattina da una ricca colazione a buffet nell’am­biente pittoresco della corte del centro ProSpecieRara. Un’occasione per scoprire l’orto dimostrativo nei colori dell’estate e avvicinarsi al lavoro di salvaguardia di ProSpecieRara.

24 luglio e 14 agosto 2016 ore 10.30 Centro ProSpecieRara 6854 San Pietro /TIInformazioni e iscrizione: 091 630 98 57 [email protected]

SCOPERTA DELL’ORTO NOTTURNOAnimazione e racconti serali sul tema dell’orto per bam­bini e adulti organizzati da Orto a Scuola e ProSpecie­Rara nell’ambito della Giornata della biodiversità promossa dall’Alleanza Territorio e Biodiversità.21 maggio 2016, ore 20 Centro ProSpecieRara 6854 San Pietro /TIInformazioni e iscrizioni: 091 630 98 57 oppure 079 808 64 63

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Bacche

Caccia al tesoro

nelle Alpi

Claudio Niggli, responsabile progetti bacche

Patrimonio culturale svizzero ? La maggior parte pensa agli edifici storici o ai costumi tradizionali. Tuttavia anche le piante commesti­bili antiche e regionali sono un retaggio culturale e sono dunque

degne di essere protette. Possiamo però preservare solo quello che conosciamo; per questo gli occhi allenati di un esperto risultano indispensabili nella ricerca di gioelli tra le bacche nell’arco alpino.

UNA VALLE PROMETTENTEI geologi conoscono bene le condizioni del terreno che aumentano le probabilità di successo di trovare ricchezze nel sottosuolo. Per la ricerca di varietà di bacche ancora sconosciute funziona in modo simile. Le valli alpine interne, come la Bassa Engadina, sono dei possibili hotspots, perché, dato il loro isolamento, gli abitanti hanno svilup-pato, con selezioni mirate su più gene-razioni, forme di colture autonome scono-sciute agli specialisti. La Bassa Engadina fungeva inoltre, data la sua vicinanza con l’Austria e l’Italia, da bacino di raccolta di varietà antiche estere, che spesso non hanno trovato un’ulteriore diffusione nel paese. Un potenziale paradiso per cercatori di bacche !

CHI NON SEMINA …Tanto romantica può sembrare una «caccia al tesoro» a 1500 metri sopra il livello del mare, quanto grande è la preparazione nascosta dietro tale impresa. Janine Dümel, della Scuola universitaria di scienze appli-cate di Zurigo (ZHAW), nel 2015 per il suo lavoro di Bachelor ha cercato per mesi ce-

spugli di bacche in Bassa Engadina e ha fatto visita a una dozzina di orti privati in diversi comuni. La ricercatrice in scienze ambientali ha interrogato i proprietari degli orti e ha documentato in modo sistematico tutte le bacche trovate. Le foto dei fiori e dei frutti, così come i dati delle descrizioni dei singoli arbusti, sono infine stati esami-nati dall’esperto di bacche di ProSpecieRara Martin Frei, che, grazie alla sua esperienza decennale, ha anche determinato le diverse varietà.

COLPO DI SCENA PER IL RIBESDi tutte le specie di bacche, la più rappre-sentata numericamente era il ribes, per il quale è stata osservata anche la più grande diversità di forme. Sono anche state fatte delle nuove scoperte: circa 20 cespugli non hanno potuto essere assegnati a varietà già conosciute. Si tratta prevalentemente di varietà e forme selvatiche del ribes dei sassi Ribes petraeum, specie endemica dell’arco alpino. Queste forme sono partico-larmente ben adattate alle condizioni pre-senti ad altitudini elevate.

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In questo orto a Sur En (presso Ardez) Janine Dümel ha ritrovato dei vecchi cespugli di ribes, le varietà devono ora essere identificate.

I fiori di ribes sono molto importanti per determinare la varietà.Foto: Janine Dümel

COLTIVAZIONE ED IMPIEGO DELLE RARITÀLe varietà di ribes finora sconosciute saranno ulteriormente documentate in loco da Chloé Berli, un’altra studentessa della ZHAW, e nel contempo saranno propagate per talea e piantate nella collezione di bacche di ProSpecieRara a Riehen (BS). In futuro que-ste varietà potranno trovare un impiego nelle colture montane di bacche o essere usate per la selezione di nuove varietà. Il potenziale per un uso nell’ambito turistico è altresì immaginabile. Visto l’impegno generalmente elevato della popolazione della Bassa Engadina quando si tratta del mantenimento e dell’uso dei retaggi cul-turali negli orti, il presupposto più importate per dei progetti successivi è già presente. Questo ci motiva a continuare la caccia al tesoro.

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Daniel Bärtschi, direttore di Bio Suisse

Uno dei principi fondamentali dell’agricoltura biologica è la

conservazione di un’elevata diversità di specie; in parole moderne, della biodiversità. Questo valeva già prima che ci fossero dei contributi statali per promuoverla. Una diversità molte-plice è necessaria alla vita e quando si viaggia in altre nazioni, questo concetto diventa più chiaro. Ad esempio, nei mercati in Bolivia o in Perù, le diverse varietà di patate sono mischia-te in un tripudio di forme e di colori: gialle, rosse, blu, grandi e piccole. Ma già prima della raccolta le varietà vengono coltivate una di fianco all’altra. Si tratta di una compensazione del rischio, poiché se una varietà non pro- spera, ce ne sarà un’altra che invece si sviluppa bene.

La nostra agricoltura, finalizzata a un alto rendimento, conduce invece verso una diminu-zione della biodiversità e un alto rischio per la sicurezza alimentare. Purtroppo si è poco coscienti di questo: sempre meno varietà sono offerte, la selezione ecologica è poco pro-mossa e molte valide risorse genetiche vanno perse. La conservazione del maggior numero possibile di varietà vegetali e razze animali non è solo una meta ambiziosa, ma è impor-tante per la sopravvivenza dell’uomo. Per questo l’agricoltura biologica investe nella cre-azione di nuove varietà e nella tutela di quelle antiche – a vantaggio di tutti.

I marchi Bio Suisse e PI Suisse puntano su ProSpecieRara nel loro catalogo delle direttive. Dal 2015 le aziende Bio Suisse devono attuare misure a fa­vore della biodiversità. Tra le altre cose possono far valere come misura la coltivazione e l’allevamento di va­rietà e razze ProSpecieRara.

In seguito agli acquisti di piantine fatte ai nostri mercati primaverili nel 2015, alcuni di voi avranno avuto delle sorprese poco felici: invece di veder crescere nell’orto il pomodoro ’Orange à gros fruits’, sulle piante è maturato un pomodorino rosso, tipo cherry. ProSpecieRara ha cercato di risalire alla fonte di questo errore, ma senza un chiaro esito. Un motivo in più per tutti i protagonisti di seguire con più vigilanza la raccolta e la distri­buzione dei semi, così come la semina. ProSpecieRara si scusa per l’errore che si è verificato suo malgrado.

La parola a

Senza diversità,

nessuna sicurezza

alimentare

In breve

VALORIZZAZIONE DI

PROSPECIERARA PRESSO

LE AZIENDE GEMMA E PI.

LA DIVERSITÀ PUÒ

CREARE CONFUSIONE

Page 19: rara · rara IL PERIODICO ... di origine, che qui da noi. La concorrenza ... indice di conversione alimentare e una qua-lità della carne superiore. Lo sviluppo lento,

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In breve IMPRESSUMIl periodico «rara» viene pubblicato quattro volte all’anno in lingua tedesca, francese e tre volte in italiano.

Editore: Fondazione ProSpecieRara, Basilea, Svizzera Redazione: Sabine Lanfranchi Testi: Gertrud Burger, Erwin Kump, Manuela Ghezzi, Philipp Holzherr, Sabine Lanfranchi, Claudio Niggli Traduzione: Sofia Mangili, Sabine Lanfranchi Foto: ProSpecieRara Creazione: Reaktor AG, Kommunikationsagentur ASW, Aarau Stampa: SuterKeller Druck AG, Oberentfelden Carta: Cocoon 100 % Recycling 90 g /m2 Tiratura: 1130 copie in italiano, 25 000 copie in tedesco, 5600 copie in francese

Femminile e maschile: per facilitare la lettura, evitiamo l’uso di forme maschili e femminili contemporaneamente. Usiamo la forma femminile o quella maschile, ovviamente sono sempre intesi entrambi i sessi.

ORDINARE LA PUBBLICAZIONE «RARA»Il nostro periodico le piace ? Se non lo riceve già, glielo mandiamo volentieri in futuro. Ordini un abbonamento di prova senza impegno.

[email protected], Telefono 061 545 99 11 / 091 858 03 58 per la Svizzera italiana

FONDAZIONE PROSPECIERARAFondazione svizzera per la diversità socio­culturale e genetica dei vegetali e degli animali.

ProSpecieRara Svizzera italiana Via al Ticino 6592 S. Antonino Svizzera Telefono +41 91 858 03 58 Fax +41 91 858 03 03 [email protected] www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Suisse romande c/o Conservatoire et Jardin botaniques de Genève Case postale 60 1292 Chambésy Suisse Téléphone +41 22 418 52 25 Fax +41 22 418 51 01 [email protected] www.prospecierara.ch

ProSpecieRara Sede centrale Unter Brüglingen 6 4052 Basel Schweiz Telefon +41 61 545 99 11 Fax +41 61 545 99 12 [email protected] www.prospecierara.ch

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Fatti, non parole n. 138

Alcune delle antiche varietà di verdura stanno vivendo oggi una rinascita alla

quale abbiamo dato anche noi un importante contributo. Insieme a ProSpecieRara ci

impegniamo già dal 1999 per tutelare costantemente la varietà delle specie animali e vegetali.

Per questo nei nostri supermercati sono circa 120 gli articoli contrassegnati con il label

di qualità Pro Specie Rara, che si distinguono inoltre per l’ottimo gusto.

Tutti i dettagli dell’impegno Coop per uno sviluppo sostenibile su fatti-non-parole.ch

Ci occupiamo anche di genealogia. Alla riscoperta

delle varietà antiche.

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