La Fontana delle 99 Cannelle, la Vela e la Nave.

A l’Aquila la Fontana delle 99 Cannelle, realizzata nel 1272 ad opera di Tancredi da Corfinio

(Magister Tancredus de Pentima)

rappresenta una bussola di forma romboidale che, attraverso una serie di rimandi topografici,

sembra portare sull’Altopiano delle Rocche.

Il motivo del rombo è ripetuto nei fregi in pietra accanto ai mascheroni, che in origine erano 99

come i 99 castelli che avevano partecipato alla fondazione della città.

Il rombo rappresenta il rumbo1, cioè in spagnolo il percorso o rotta che occorre seguire per

raggiungere Aquilonia , la Città delle Aquile o L’Aquila vera e propria.

Graficamente il rombo raffigura l’ago della bussola: esso indica a Nord all’interno di un cerchio,

che rappresenta il globo terrestre (360°).

Infatti rombo e rumbo derivano dal greco ρόµβος e ρέµβω (ruotare).

Il nome ρόµβος è usato dagli autori classici principalmente per indicare uno strumento magico ed

era spesso identificato con lo ίυγξ nell’ambito delle pratiche divinatorie e dei misteri dionisiaci.

Lo ίυγξ, era una ruota o un disco circolare, mentre il ρόµβος era fatto di due triangoli equilateri

connessi alla base, che formavano un rombo girevole.

Un altro strumento era lo στρόµβος (latino strombus), uno strumento a fiato (da cui è derivato il

termine tromba), e il φόρµιγξ, lira o arpa (termine da cui deriva fornice, fornicazione, legato

storicamente con l’olocausto delle vittime sacrificali).

Dal punto di vista crittografico rombos è decodificabile in rom e bos (latino bos, bovis, greco

βοῦς, βοός), sigle che indicano l’area geografica che va dall’India, denominata roma, fino alla

Turchia , metaforizzata dal bue, mentre iunx va interpretato come giogo (iugum), dal latino iungo

e dal greco ξεύγνυµι, cioè la congiunzione con il collo del secondo bue immaginario rappresentato

dalla penisola iberica2.

1 “-Dirección que se sigue para llegar a un lugar o a un fin determinado. -Línea dibujada en un mapa para señalar la dirección en la que debe navegar una embarcación. -Dirección que sigue una embarcación”. Definizione tratta da http://es.thefreedictionary.com/rumbo 2 Vedi “El Iynx o Rhombus en la farmaceutria de Quevedo”, Soledad Pérez-Abadín Barro, Hesperia: Anuario de filología hispánica, ISSN 1139-3181, Nº 8, 2005 , págs. 103-116 (su http://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=1326072)

Come si diceva il rombo indica la rotta che bisogna percorrere per raggiungere L’Aquila .

L’angolo sud-ovest del rombo della Fontana punta verso il paese di Forme di Massa d’Albe, così

chiamato perché il suo antico centro abitato presentava una forma circolare, che ricordava quella di

una “forma di formaggio”3.

Dal paese di Forme bisogna tornare su verso l’Altopiano in direzione del Monte delle Candele fino

a Rocca di Mezzo4.

3 La forma rotonda del formaggio è un simbolo della cultura islamica trasformatosi in uno dei copricapi musulmani. Essa rappresenta l’emblema del vergaro e della verga (mazza o matzah) che conduce il gregge di Israele (possiede anche una valenza semantica di tipo sessuale). Vedi il dipinto del Cardinale Agnifili commentato nel testo ed il copricapo musulmano che vi appare dissimulato nella forma del formaggio. 4 Il Monte delle Candele fa parte della montagna situata di fronte a Rovere, la cui sagoma ricorda quella di un elefante disteso, sia che venga visto da Ovindoli sia che vanga visto da Rocca di Mezzo. Elefante ed eliphas stanno a significare che è lì (il) fante, cioè è lì nell’infante, nel paese la cui forma somiglia a quella di un infante o neonato: Rocca di Mezzo. L’ infante, oltre ad essere un’indicazione topografica, è lo stesso personaggio Enigma che si sta cercando, cioè il Gesù Bambino corrispondente al personaggio della Sacra Sindone, paragonabile ad un infante per il suo aspetto debole e macilento. Nella monarchia spagnola e nell'ex monarchia portoghese esso viene definito Infanta , per il fatto che il personaggio era un Uomo trasformato in Donna per castrazione, quindi un Uomo-Donna. Nelle suddette monarchie Infante e Infanta è il titolo dato al figlio o alla figlia del sovrano regnante che non è l'erede diretto al trono. La stessa cripto-simbologia era utilizzata in Francia, dove erano chiamati enfants de France il Re, la Regina e la Regina vedova; gli enfants de France ed i petits-enfants de France. Il delfino, l'erede al trono di Francia, era il maggiore dei fils de France ed era chiamato dai criptoebrei Monsieur Le Dauphin, il mio Signore, il mio Padrone “il Delfino”. Veniva appellato Delfino, poiché l’Infante, cioè Gesù Bambino o semplicemente Gesù (Yoshua, il Padrone di Israele, il Padre dello shoah), per una forza soprannaturale e misteriosa, alla stessa maniera del delfino si immerge nella morte e poi risale in superficie alla vita, cioè muore e poi risorge: anastasis.

Il passaggio per il Monte delle Candele è dovuto al fatto che candele è una crittazione di cannelle,

in quanto in dialetto candele si dice cannele, equivalente a cannelle.

A sua volta la parola cannelle è una crittazione di una misurazione geometrica alla cui base vi è la

canna, vale a dire 99 canne x LL in numeri romani.

Congiungendo le opportune località ne risulterà un Triangolo o una Vela ∆ i cui lati misurano 99

canne x LL, formula in cui LL devono interpretarsi nel senso di 50 + 50 = 100.

Vela in spagnolo significa per l’appunto candela (in dialetto cannela) ed è, in quanto triangolo, la

metà di un rombo.

Si tratta della Vela di una Barca immaginaria, disegnabile unendo le località contermini

all’Altopiano, dotata di Sentina, come suggerisce il toponimo del paese di Casentino,

crittogramma esplicitabile in che ha sentina e in Casa Sentina.

E’ però ipotizzabile che la Casa Sentina, a differenza della Barca, sia davvero esistente, nascosta

in un luogo segreto ed ipogeo, nel quale è custodito il personaggio della Sacra Sindone, ancora in

vita a distanza di secoli.

Se da Forme, invece di tirare la linea verso il Monte delle Candele, la si traccia seguendo la

direzione indicata dalla Chiesa di San Teodoro colà ubicata, si perviene al Cratere dei Prati del

Sirente.

Il perimetro della Vela misura approssimativamente 99 canne x LL .

Gli enfants e i petits-enfants costituivano la Famille du Roi, cioè i Princes du Sang Real, i principi del Sangue Reale, cioè del sangue vero, del sanguinamento. Sembrerebbe, infatti, che l’Infante o Gesù Bambino, oltre a risorgere dalla morte apparente, sanguinerebbe. Lo stesso, dopo l’anastasis, potrebbe anche parlare, se nel crittogramma eliphas si prende phas come il latino fas, dal verbo for, faris, fatus sum, fari, a sua volta derivante dal verbo greco φηµὶ. La decrittazione di eliphas sarebbe è lì fans o è lì fante, cioè è lì che parla, dal participio presente fans, fantis, parlante, contrario di infans, che non parla, composto da in – fans. In sostanza il riferimento crittato è a un idolo parlante.

La Vela in questione può essere disegnata anche in maniera un po’ differente, aggiungendo anche

l’ albero maestro.

Sempre utilizzando il Monte delle Cannelle, occorrerà congiungere questo alla struttura megalita a

fianco di Rovere, simile ad un enorme Cavallo, quindi il Cratere del Sirente e quindi Rocca di

Mezzo.

Da Rocca di Mezzo bisognerà poi tirare una linea fino ad Ovindoli : l’albero maestro o Albero del

Venerabile Maestro e della sua Barca.

La nave immaginaria è la stessa nave che si visualizza collegando Gerusalemme, le Piramidi e

Barqa nella Pentapoli libica, cioè la Barca Solare5 dei Faraoni egizi, ossia la Nave (rectius: le

navi) che faceva(no) rotta verso l’Italia6.

Seguendo le direzioni dei lati del rombo della Fontana si forma un rombo che congiunge Forme,

Navelli, Varano (TE), passando per il Corno Grande, e di nuovo L’Aquila.

Bisogna osservare, tuttavia, che il perimetro romboidale della Fontana è incompleto: la sua figura

geometrica reale è quella di un trapezio o piramide tronca, ricavabile completando il perimetro

formato dai tre muri con una linea immaginaria.

5 Le Barche Solari erano imbarcazioni agili utilizzate per percorrere il corso del Nilo. Tuttavia, è da credersi che gli Egizi avessero barche molto più grandi e robuste usate per effettuare lunghi viaggi nel bacino del Mediterraneo, così come avrebbero fatto in seguito i Fenici ed i Romani. Vedi anche Barca Solare di Cheope ed il significato astronomico della Barca Solare. 6 La nave che può essere disegnata prendendo come punti di riferimento l’Altopiano ed i centri limitrofi può essere ingrandita servendosi di altre località della penisola molto più distanti.

Anche la figura del trapezio è ricavabile sul territorio, disegnandolo all’interno del rombo formato

dalle località suddette.

Se invece di prolungare i lati della Fontana, se ne prolungano le diagonali, il rombo può estendersi

fino a Tarquinia e Francavilla al Mare, fino a Fano e a Napoli.

In ogni caso, il rombo o rumbo vero e proprio vuole alludere alla rotta seguita dalle navi che

dall’Egitto e da Gerusalemme giungevano in Italia, effettuando viaggi che avevano per meta finale

l’Altopiano delle Rocche e le località vicine.

Esso può essere visto dall’alto come una stella a cinque punte o pentalfa, con al centro Rocca di

Mezzo (rocca nel mezzo) ed è il luogo dove dovrebbe trovarsi Rotta di Mezzo, cioè il personaggio

dell’Uomo di Leonardo e della Sacra Sindone, altrimenti detto Uomo-Donna, da immaginare con

le braccia aperte per il verificarsi del fenomeno dell’Anastasis.

La Stella dell’Altopiano delle Rocche è inscrivibile, oltre che in un cerchio, anche in un

pentagono, a sua volta scomponibile in un trapezio capovolto più un triangolo soprastante.

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L’Uomo-Donna della Sacra Sindone può risorgere (anastasis) e muovere gli arti, come nel disegno dell’Uomo di Leonardo.

Ciò detto, bisogna aggiungere che fra le molteplici rotte che conducono sull’Altopiano delle

Rocche, ve n’è una che proviene da Cassino, in provincia di Frosinone, passante per l’antica

Marruvium , oggi San Benedetto nei Marsi.

Il toponimo Cassino è un crittogramma che può significare:

- piccola cassa, cioè piccolo sepolcro o piccolo sarcofago, da interpretarsi in senso contrario come

grande sepolcro (in cui è contenuto il personaggio in argomento);

- piccolo pene, cioè cazzino, e come tale alludere alla sagoma dell’antica Rocca di Mezzo;

- calzino, cioè piccola calza, sempre in riferimento all’antica Rocca di Mezzo.

L’Abbazia di Montecassino, d’altro canto, è un ulteriore elemento criptico, il cui significato è che

su presso il Monte del Cassino (come sopra) si trova l’Abbazia, cioè la sede dell’Abbas o

dell’Abba S.

L’ Abbazia, l’antica Rocca Janula, lo stesso abitato di Cassino convergono su una direttrice che

prosegue in direzione dell’Altopiano delle Rocche passando per Marruvium 7, mentre a sudovest

sono orientate verso Sabaudia8.

7 La città di Marruvium era una delle città della Marra nella regione dei Marsi, cioè uno dei punti di riferimento dove gli ebrei erano, per dirla in spagnolo, amarrados, cioè accalappiati.

Tuttavia, osservando un po’ più attentamente la struttura architettonica dell’Abbazia, si noterà che

la direzione indicata è quella verso la Valle Subequana9, ai piedi dell’Altopiano delle Rocche.

Vi si trovano i cinque paesi di Molina Aterno, Acciano (da mettere in correlazione con Rocca

Janula, cioè Rocca di Janus o Giano � Acciano), Secinaro, Gagliano Aterno e Castelvecchio

Subequo.

Congiungendo i cinque antichi abitati si ottiene un pentagono al cui interno può essere disegnata

una stella a cinque punte o pentalfa, analogo a quello disegnabile sull’Altopiano delle Rocche, ma

di dimensioni ridotte.

La stella è raffigurata anche nello stemma di Castelvecchio Subequo (antica Superaequum),

unitamente ad altre due allineate diagonalmente, ricavabili dai paesi che seguono lungo la Valle

dell’Aterno.

Il simbolo geometrico del pentalfa va trasposto idealmente sull’Altopiano delle Rocche, dove, come

detto, il territorio ha la conformazione di una stella a cinque punte.

La marra , oltre ad essere un arnese da taglio, rappresenta anche la croce ansata o ankh, che, al tempo stesso, è una simbolizzazione dell’arnese con cui si accalappiano i cani, un simbolo della vittima sacrificale ed un elemento topografico, chiamato anche nei Vangeli cruna dell’ago. Marra o Mara è inoltre il nome di Marya o Miryam e del suo popolo: mori e marroni , da cui anche marrani , cioè gli ebrei tra di loro mimetizzatisi e falsamente convertitisi. 8 Non distante da Sabaudia si trova Itri , toponimo che sta per Itteri, cioè Gialli, cioè Occhi a mandorla, perifrasi con cui ci si riferisce ai Faraoni, raffigurati nella Fontana delle 99 Cannelle come Mascheroni dagli Occhi a mandorla. Vedi il crittogramma icterus, icteri in Plinio Il Vecchio Naturalis Historia, Liber XXX, 94 e i termini greci ιιιικκκκττττεεεερρρροοοοςςςς e ιιιικκκκττττααααρρρρ, anch’essi crittogrammi che alludono al pesce acrostico ΙΙΙΙΧΧΧΧΘΘΘΘΥΥΥΥΣΣΣΣ. 9 Nella direzione opposta, proseguendo oltre Cassino, si giunge nel Golfo di Napoli, passando nei pressi di Santa Maria Egiziaca, Sant’Ambrogio e Sant’Andrea del Garigliano, Santa Maria di Motorola, Rongolise, Sessa Aurunca, Falciano del Massico, Letizia, e Cuma.

Lo stesso stemma con la linea obliqua inclinata a sinistra indica verso l’Altopiano, da est a ovest.

Esso contiene una Torre ed il lato di una Piramide nascosta, rossa e nera, con le Tre Stelle che

simboleggiano le tre Piramidi di Giza (il giallo è il colore dei giudei, il rosso è il colore del sangue e

al tempo stesso il colore dell’olocausto insieme al nero).

Sullo sfondo si intravvede Monte Rotondo, visto dai Prati del Sirente, con sopra la Torre della

prospiciente Rocca di Mezzo, la cosiddetta Colonnella.

Stemma di Rocca di Mezzo

I cinque toponimi contengono un messaggio sarcastico: <<A Giano, Sicinnide, Galliano Eterno,

Vecchio dei Castelli sopra i Giudei, Eterna Mola o Eterna Macina>>.

Il messaggio è dedicato all’odiato personaggio di cui finora ci si è occupati, cioè a Yoshua, che

rappresenta collettivamente o personifica tutti i popoli ed i persecutori di Israele.

Si ricava dai seguenti elementi:

- Acciano � a Giano.

- Secinaro � Dioniso o Bacco, qui identificato con la danza di origine anatolica chiamata

Sicinnide.

- Gagliano Aeterno � Eterno Nazista, essendo il gallo la cresta formata dalle Piramidi.

- Castelvecchio o Superaequum � Vecchio della castrazione degli ebrei o giudei (castrazione in

senso lato, da castrum, castrare, ritualizzata nella circoncisione, mentre superaequum è

letteralmente al di sopra degli equi, cioè dei giusti o giudei e quindi loro Padrone, nonché Super

Cavallo, allegoria impropria del Toro turco o Taurino o Torah, allegorizzato dal Torrino).

- Molina Aeterna � Eterna Mola o Macina, cioè chi tritava, macinava gli ebrei.

Yoshua dovrebbe giacere – forse in una diuturna catalessi - nella segreta Grotta di Macpela

(quella autentica rispetto alla falsa Tomba dei Patriarchi di Hebron), ubicata sull’Altopiano delle

Rocche, laddove giacciono altri personaggi legati alla storia dello shoa, a partire dai Faraoni egizi.

Costoro venivano trasportati in Italia con la cosiddetta Barca Solare10.

La nave e la sua flotta percorrevano il tragitto marittimo da oriente ad occidente, partendo dal porto

di Alessandria, per consentire alla spedizione di giungere alla montagna di Abydos.

Essa è’ individuabile ruotando di 180° la Sfinge in modo tale da ottenere un figura simile ad un

osso (OS), quindi bisogna far risalire la Sfinge lungo l’angolo piatto, posizionandola verso l’Italia.

Tirando una linea in quella direzione si perviene sull’ Altopiano delle Rocche, dopo aver rasentato

l’angolo sudovest della Piramide di Keope e la città di Alessandria.

Facendo, poi, proseguire la linea si arriva in Cornovaglia, cioè in Corn Wall , terra così chiamata

proprio in riferimento alle Piramidi di Giza: corn = corno e wall = muro, cioè muro a punta o

Piramide.

La montagna di abid – os è la dimora (abide in inglese ha lo stesso etimo) delle ossa (os sta per

ὀστέον) ed anche il luogo X, cioè il luogo dove porta la Sfinge, dovendosi interpretare il simbolo

delle ossa incrociate come un segnaposto X.

10 Si può ipotizzare che i Faraoni cercassero una sepoltura in un luogo remoto ed anonimo, facendo costruire in Egitto false tombe monumentali, nelle quali venivano seppelliti personaggi di rango sociale minore. Si può anche supporre che i viaggi fossero organizzati segretamente dai Fratelli delle Piramidi , i Filadelfos Φιλάδελφοιιιι, la cui tradizione di ferrea unione e segretezza si è perpetuata fino ad oggi nella moderna Massoneria.

Nei geroglifici che rappresentano il viaggio della Barca Solare, verso occidente, si nota a destra la

Barca Solare: essa sembra essere una persona vista di spalle, con le braccia sollevate, che si cala in

una botola per accedere ad un ambiente sotterraneo, la probabile Grotta di Macpela.