Il Pesce Acrostico e la Sacra Sindone

Come noto, l’acronimo IΧΘΥΣ significa Ἰησοὺς Χριστὸς Θεοῦ Υἱὸς Σωτήρ, cioè “Gesù Cristo

Salvatore Figlio di Dio”.

Lo stesso concetto è espresso dalla sigla in caratteri greci PHS, spesso accompagnato dal simbolo di

un pesce stilizzato

Essa può essere letta in più di un modo:

- PES, cioè pesce in latino, vedendo nella lettera H una lettera eta maiuscola;

- RES, cioè cosa, oggetto in latino, interpretando le lettere come ro, eta e sigma;

- SER, cioè Signore, Sire, leggendola al contrario SHP (sigma, eta, ro).

A parte i significati crittati ricavabili dall’acronimo, va rilevato che la sua reale origine potrebbe

farsi risalire alla forma della bocca del personaggio della Sindone.

Infatti, osservando da vicino la sua bocca si noterà che ha la forma di quella di un pesce.

Ma, oltre a ciò, l’ideogramma del pesce fornisce l’indicazione circa la localizzazione del sepolcro

del personaggio, poiché il tratto di territorio che va da Secinaro a Rocca di Mezzo, visto dal

satellite, ha la forma di un cetaceo, balena o capodoglio.

La coda del pesce (o pinna caudale, da cui ha preso il nome la cittadina di Penne) coincide con la

zona di Secinaro, mentre la sua testa, con le fauci spalancate, sembra che stia per mangiare l’abitato

di Rocca di Mezzo.

In realtà, guardando bene, è possibile scorgere anche il movimento della coda o, per così dire, un

colpo di coda, nel tratto di territorio che si estende da Secinaro ad Acciano.

Dal Pesce Acrostico si può anche ricavare la sagoma del cetaceo con le fauci spalancate che si

delinea da Rocca di Mezzo a Secinaro.

Immaginando di retrocedere la iota I sulla chi X, si può pensare ad un pesce con la bocca aperta,

ottenendo anche, la stella di Davide, e la scritta o, in caratteri minuscoli, 1 (pronuncia

thius).

Tale grafema è l’equivalente di Zuz, una moneta coniata all’epoca della rivolta di Bar Kochba o

Kochbar, cioè di Koch rab o Koch l’Arabo, ma è anche una sigla che sta per Uz, la Terra di Uz e

di Job (cioè la terra dello schiavitù degli ebrei, come suggerisce l’etimologia del termine inglese

job, lavoro).

All’altezza del collo il personaggio della Sindone presenta una specie di taglio, simile ad uno

squarcio.

Anche in questo caso, osservando attentamente, si noterà che potrebbe trattarsi non di un taglio da

sgozzamento bensì di un borsello aperto.

L’ipotesi è plausibile, perché il borsellino potrebbe rappresentare il contenitore nel quale vengono

deposte le monetine che simboleggiano il pagamento del Traditore2.

Inoltre, il suo posizionamento sotto il mento e all’altezza della gola, non è casuale, se si pone mente

al fatto che la canna della gola3 potrebbe voler significare cagna “in gola” e, come tale, essere

indice di un feroce rituale vendicatorio di stampo massonico (“cagna in culo”)4.

1 Della sigla rimane traccia nel toponimo del paese di Tussio, il cui antico nome latino era Tutius (θυς), e Tussillo(piccolo pesce), non distanti da Rocca di Mezzo.Il toponimo è plurisenso poiché tussio significa anche tusco o tosco e, quindi, veleno, dal latino toxicum, grecotoxicon, metonimia che sta per Serpente velenoso (per gli ebrei).2 Nella vulgata cattolica il Traditore è Giuda Iscariota, ma in realtà, per interpretare rettamente l’episodio deiVangeli, bisogna invertire i ruoli: il Traditore di Israele è Yoshua (yo–shoah, l’artefice dello shoah) cui viene tesa latrappola da Giuda (giudei).Un’altra interpretazione vuole che Giuda e Yoshua abbiano agito di concerto nell’ambito di un complotto antiebraico,come elementi della resistenza palestinese filo romana (entrambi appartenenti alla setta dei sicari o assassini o Ekariot).

A tal fine occorre leggere canna come lo spagnolo caña.

La cosa non sarebbe casuale, visto che sull’Altopiano delle Rocche esiste il paese di Rocca di

Cambio, chiamato in dialetto Rocca Cagn’, interpretabile sia come Rocca dei Cani (ebrei) sia

come Rocca della Cagna o dell’Uomo–Pesce o dell’Uomo–Donna (androsfinge).

3 Circa la canna della gola vedi ex plurimis, Anatomia del corpo humano, libro terzo, cap. 2, di Juan Valverde deHamusco, Roma, MDLIX, su Google Libri.4 Probabilmente il rituale in argomento viene ripercorso nella cerimonia detta del Tronco della Vedova, tenuta in ogniLoggia massonica.