Rapporto sulleconomia regionale nel 1999 e previsioni per il 2000 Innovazione, progresso tecnologico...
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Rapporto sull’economia Rapporto sull’economia regionaleregionale nel 1999 e previsioni per il 2000 nel 1999 e previsioni per il 2000
Innovazione, progresso Innovazione, progresso tecnologico ed Internettecnologico ed Internet
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
Innovazione tecnologica e crescita economica
Nelle economie avanzate almeno la metà della crescita economica è attribuibile all’innovazione tecnologicainnovazione tecnologica
La capacità di innovazione e la tempestività nell’adottare le nuove tecnologie saranno tra i principali fattori di successo dei prossimi anni
Chi saprà governare prima di altri i cambiamenti della tecnologia potrà godere di vantaggi economici e di una posizione di leadership rispetto agli altri competitors
Di fronte a questa sfida tecnologica come si pongono l’Italia e l’Emilia-Romagna?
Le nostre imprese possono definirsi innovative?
In Italia si investe poco in ricerca e sviluppo
Nel 1995 la spesa per R&S in Italia è stata pari all’1% del 1% del PILPIL, uno dei valori più bassi tra i Paesi industrializzati
Il 20% della R&S in Italia è 20% della R&S in Italia è fatta da imprese non fatta da imprese non italianeitaliane, una delle percentuali più alte in ambito OCSE
Nel 1995 l’Emilia-RomagnaEmilia-Romagna ha speso 1.279 miliardi in R&S, lo 0,8% del Pil0,8% del Pil
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4
Svezia
Giappone
Corea
Svizzera
Stati Uniti
Finlandia
Francia
Germania
Paesi Bassi
Regno Unito
Danimarca
Norvegia
Canada
Australia
Belgio
Austria
Islanda
Irlanda
Repubblica Ceca
Italia
Nuova Zelanda
Spagna
Spesa in R&S sul Pil
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
Bilancia tecnologica dei pagamenti negativa
0
100
200
300
400
1992 1993 1994 1995 1996 1997
Incassi Pagamenti
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
1992 1993 1994 1995 1996 1997
Incassi PagamentiEmilia-Romagna Itali
a La bilancia tecnologicabilancia tecnologica, che registra i flussi di incassi e pagamenti riguardanti
transazioni di tecnologia non incorporata in beni fisici (brevetti, know-how, marchi, …) presenta per l’Emilia-Romagna e per l’Italia un saldo negativosaldo negativo, cioè la spesa supera le entrate.
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
Brevetti depositati
L’ItaliaItalia presenta una percentuale medio-bassamedio-bassa di brevetti pro capite depositati all’European Patent Office dal 1979 al 1996
L’Emilia-RomagnaEmilia-Romagna rientra nella fascia medio-altamedio-alta
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
Internet cresce a ritmi esponenziali
0
50
100
150
200
gen-96 lug-96 gen-97 lug-97 gen-98 lug-98 gen-99 lug-99
Oltre 200 milioniOltre 200 milioni di persone sono collegate a Internet, il 5%5% della popolazione mondialemondiale
Ogni mese gli utenti Internet aumentano di 4 milioni4 milioni In EuropaEuropa gli utenti Internet sono 47 milioni47 milioni In ItaliaItalia gli utenti sono 5 milioni, l’8% della popolazione
La crescita degli utenti Internet nel mondo
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
I ritardi dell’Italia
Gli indicatori dell’innovazione tecnologica pongono l’Italia tra Italia tra i Paesi meno innovativii Paesi meno innovativi
La crescita in Internet in Italiacrescita in Internet in Italia sta avvenendo a ritmi ritmi sostenuti masostenuti ma ancora inferioriinferiori rispetto a quelli degli altri Paesi industrializzati
L’utenza Internet in Italia è ancora prevalentemente privata. Solo per i prossimi anni è attesa una larga diffusione anche Solo per i prossimi anni è attesa una larga diffusione anche tra le imprese di piccola e media dimensionetra le imprese di piccola e media dimensione
Il commercio elettronicocommercio elettronico rivoluzionerà il modo di fare business. In questo settore l’Italia presenta ancora valori Italia presenta ancora valori modestimodesti.
Innovazione, progresso tecnologico ed InternetInnovazione, progresso tecnologico ed Internet
Gli investimenti nel 1999
0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000
Fabbr.
Impianti
Mobili
Veicoli
Terreni
P artec.
Formaz.
R. & S.
Nel 1999 Le imprese hanno investito circa 18 18 milioni per addettomilioni per addetto
Oltre la metà degli metà degli investimentiinvestimenti sono destinati ad impianti, macchinari e impianti, macchinari e attrezzatureattrezzature
Nel 1998 le imprese hanno investito solamente 91mila 91mila lire per addetto per la lire per addetto per la formazione del personaleformazione del personale
Gli investimenti in R&SR&S presentano ancora valori valori modestimodesti
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in innovazioneGli investimenti dell’Emilia-Romagna in innovazione
Le imprese investono mediamente lo 0,4% del 0,4% del fatturato in R&Sfatturato in R&S, il 7,6% 7,6% di quanto investito di quanto investito complessivamente
Meno di un quarto delle un quarto delle impreseimprese ha effettuato investimenti in R&S
Solo il 15%15% degli investimenti sono destinati alle aree più innovative
Si investe principalmente per sostituire i vecchi impianti
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in innovazioneGli investimenti dell’Emilia-Romagna in innovazione
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
Piccole Medie Grandi Totale
Investimenti in R&S sul fatturato
Gli investimenti in ricerca e sviluppo
TreTre imprese emiliano-romagnole su quattrosu quattro dispongono di un collegamento Internetcollegamento Internet
La posta elettronicaposta elettronica è il vero motore della crescita di Internet nelle PMI
Il 97% delle imprese di 97% delle imprese di elettronicaelettronica sono presenti in rete
Oltre la metà delle imprese ha una home home pagepage aziendale
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in InternetGli investimenti dell’Emilia-Romagna in Internet
La diffusione di Internet nelle imprese dell’Emilia-Romagna
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Internet Posta elett. Home page
Piccole Medie Grandi TOTALE
0 50 100 150 200 250
costr.e vetroceramica
chimicaalimentare
mecc. tradizionale
elettronicamezzi di trasporto
tessilevestiario
pelli-cuoio-
legnocartamobili
gomma-plasticaTOTALE
Migliaia di lire per addetto in ICT Il 37%37% delle imprese ha effettuato investimenti specifici in ICT (Information and Information and Communication Communication TechnologyTechnology)
Mediamente ogni impresa ha investito 133mila lire 133mila lire per addetto in ICTper addetto in ICT
Sono le imprese più imprese più grandigrandi a investire maggiormente in ICT
Oltre il 60% delle imprese 60% delle imprese ceramicheceramiche ha investito in ICT
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in InternetGli investimenti dell’Emilia-Romagna in Internet
Investimenti specifici in ICT
Internet come opportunità per aumentare la propria aumentare la propria visibilità all’esterovisibilità all’estero
Internet come veicolo per farsi conoscerefarsi conoscere, per accedere a nuove nuove occasioni di venditaoccasioni di vendita, per acquisire informazioni su informazioni su partners commercialipartners commerciali
Estremamente bassobasso l’uso di Internet per nuove opportunità di esportazioneesportazione e di acquistoacquisto
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in InternetGli investimenti dell’Emilia-Romagna in Internet
Perché essere presenti in rete?
visibilità mercato interno
Farsi conoscere all’estero
partners italiani
partners esteri
informazioni Italia
informazioni estero
acquisto Italia
acquisto estero
vendita Italia
vendita estero
Solamente il 3,2%3,2% delle imprese ha effettuato venditevendite per via telematica
Il 7,8%7,8% delle imprese ha effettuato acquistiacquisti dalla rete
Il commercio elettronico è commercio elettronico è ancora un fenomeno ancora un fenomeno limitato a poche impreselimitato a poche imprese, prevalentemente di grandi dimensioni, concentrate in pochi settori
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in InternetGli investimenti dell’Emilia-Romagna in Internet
Il commercio elettronico non decolla
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
Piccole Medie Grandi TOTALE
Vendite Acquisti
Le imprese che nel 1998 hanno effettuato investimenti in InternetLe imprese che nel 1998 hanno effettuato investimenti in Internet, nel corso del 1998 e nei primi mesi del 1999 hanno registrato hanno registrato incrementi di fatturato superioriincrementi di fatturato superiori rispetto alle imprese che non hanno investito in Internet
Gli investimenti dell’Emilia-Romagna in InternetGli investimenti dell’Emilia-Romagna in Internet
Internet come fattore di crescita economica?
0%
1%
2%
3%
4%
5%
Piccole Medie Grandi TOTALE
No Sì
Il commercio elettronico è destinato ad essere la modalità con cui si svolgeranno ogni attività produttiva e commerciale ad alto valore aggiunto
È pensabile che i livelli di sviluppo mantenuti dal sistema produttivo regionale possano mantenersi inalterati se la struttura produttiva dell’Emilia-Romagna evita l’impatto delle tecnologie delle telecomunicazioni?
È pensabile trattare la tecnologia delle telecomunicazioni come un ulteriore strumento per la promozione dello sviluppo e farne oggetto di una politica fra le altre di sviluppo?
Occorre riformulare ogni politica tenendo conto di cosa la tecnologia comporta?
È possibile mantenere il livello di benessere finora raggiunto?
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Commercio elettronico: moda o impatto inevitabile?
Incertezza sui benefici reali del commercio elettronico Incertezza sulle competenze necessarie Incertezza sui costi di avviamento e sui prezzi da praticare Incertezze sulla sicurezza e la legislazione
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Difficoltà e incertezze delle imprese
Quali politiche per favorire le imprese a superare gli ostacoli che incontrano nell’adozione degli strumenti del commercio elettronico?
Garantire la giusta dimensione delle azioni Sviluppare le politiche sulla rete come politiche di rete Favorire la cooperazione fra industria e Pubblica Amministrazione Incoraggiare la competizione ad ogni livello
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
I soggetti
Formatori Consulenti di organizzazione aziendale Consulenti fiscali e legali Associazioni di imprese Internet providers Fornitori di soluzioni software e hardware Operatori delle telecomunicazioni Operatori finanziari e del credito
All'attuazione di queste azioni debbono essere chiamati una pluralità di soggetti che hanno da una parte interesse a promuovere lo sviluppo di attività correlate al commercio elettronico, dall'altra che sono naturalmente accompagnatori del sistema della piccola e media impresa durante le fasi del ciclo di vita del suo sviluppo.
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Partnership industria – Pubblica Amministrazione - associazioni
dare accesso pubblico alla rete nelle biblioteche e nei luoghi pubblici
diffondere nelle scuole l'uso di Internet
La collaborazione fra Pubbliche amministrazioni, associazioni di imprese e professioni e industria privata è fondamentale per generare azioni di diffusione dell'informazione sul commercio elettronico e l'uso delle reti.
Sotto questo punto di vista vanno favorite e integrate le iniziative volte a :
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Le azioni per le imprese
Far scendere il costo delle telecomunicazioni. La riduzione del costo delle telecomunicazioni può facilitare notevolmente l'accesso ai sistemi informativi in rete da parte di piccole imprese o da parte di loro raggruppamenti e consorzi.
Creare dei catalizzatori. Si possono individuare sul territorio soggetti in rete fra di loro (Associazioni e Camere di commercio ad esempio) che favorendo con progetti l'implementazione del commercio elettronico presso gruppi di piccole imprese funzionino come punto di primo orientamento e luogo di incontro, anche virtuale, fra domanda e offerta di servizi specializzati, formazione per le imprese, etc...
Sostenere gli investimenti. L'intervento pubblico può anche sostanziarsi nel
sostegno agli investimenti per le piccole e medie imprese che adottano soluzioni di commercio elettronico o di telelavoro..
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Le azioni delle Pubbliche Amministrazioni
Rendere disponibili le informazioni utili dei governi locali
Coordinare e razionalizzare le reti per l'innovazione
Assicurare che le p.a. siano in rete ed agiscano come una impresa a rete Favorire l'adozione generalizzata di pratiche di telelavoro Censire, diffondere la conoscenza, favorire l'utilizzo dei risultati dei progetti di
innovazione
Lanciare iniziative sperimentali di e-procurement Diffondere best practice nel settore pubblico
Politiche regionali per lo sviluppoPolitiche regionali per lo sviluppo
Le linee di azioni regionali per la Telematica
Innovare i servizi al cittadino e all’impresa Potenziare e completare la Rete Unitaria dell’Emilia-Romagna Modernizzare il governo regionale Diffondere la “quarta conoscenza” e l’accesso pubblico per la società
dell’informazione Promuovere il commercio elettronico e l’industria multimediale Promuovere un mercato regionale competitivo delle telecomunicazioni e
sviluppare i servizi Internet
Alcune integrazioni necessarie
Maggiore utilizzo della progettualità già esistente Maggiore attenzione al telelavoro e all’e-procurement Maggiore integrazione delle reti telematiche già esistenti
I dati di Excelsior in Emilia-Romagna
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Entrate Uscite Saldo
92.734 assunzioni 66.962 uscite 25.772 nuovi
occupati
Saldo Emilia-Romagna: 2,8%
Saldo Nord-Est Italia: 2,5%
Saldo totale Italia: 2,2%
Macrosettore di attività
2%
3%
4%
Saldo occupazionale
Piacenza Parma
Reggio-Emilia Modena
Bologna Ferrara
Ravenna Forlì
Rimini
I 10 macrosettori con il saldo più elevato
Sanità, serv. sanitari e assist. privati 8,4%
Servizi operativi alle imprese 7,1%
Alberghi, villaggi turist., ristoranti, bar, mense 5,1%
Servizi avanzati alle imprese 4,4%
Istruzione e servizi formativi privati 4,2%
Costruzioni 3,7%
Commercio all’ingrosso, dettaglio e riparazioni 3,5%
Industria della gomma e delle materie plastiche 3,5%
Industria dei metalli 3,5%
Servizi alle persone 3,4%
Macrosettore di attività
Assunzioni per grandi gruppi professionali
Dirigenti19%
Non qualif.9%
Operai spec.37%
Impiegati
35%
Le 10 figure professionali più richieste
Pers. qualificato di tipo esecutivo nei servizi di pulizia 7.211 Commessi, addetti e resp. vendite negli esercizi comm. 7.119 Operatori tecnici industriali di produzione 4.052 Aiuto contabili, addetti rilev.elementari 3.242 Addetti alla contabilità ed assistenti amministrativi 3.054 Operatori macchine utensili automatiche e semiautom. 2.700 Facchini ed addetti allo spostamento merci 2.149 Meccanici montatori e riparatori di macch. industriali 1.969 Impiegati nella gestione degli stocks, magazzini 1.878 Conduttori di mezzi pesanti e camion 1.832
Esperienza e formazione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
richiesta esperienza
Dirigenti ImpiegatiOperai Spec. Non qualif.
Il 48,6% con necessità di ulteriore
formazione
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
Formazione
Corsi esterni Corsi interni Affiancamento
Conoscenza delle lingue e dell’informatica
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%
Dirigenti
Prof. intellettuali
Tecnici
Impieg. Amm.
Vend. e servizi
Operai spec.
Non qualif.
lingue informatica
Livello di istruzione
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
Laurea Dipl. univ.
Dipl. superiore Istr. Prof. (3 anni)
Form. Prof. (2 anni) Lic. Media
I 10 titoli di studio più richiesti
Licenza media 40.925 Indirizzo Amm. Commerciale (diploma) 12.069 Indirizzo tecnico-industriale (2 anni) 8.451 Indirizzo tecnico-industriale (3 anni) 5.982 Dipl. scuola media superiore non specificato 2.877 Indirizzo meccanico (diploma). 2.589 Gruppo tecnico-ingegneristico (laurea) 1.471 Indirizzo amministr. Commerciale (3 anni) 1.419 Indirizzo turistico e alberghiero (diploma) 1.319 Indirizzo informatico (diploma) 1.063
Tipo di contratto
0%10%
20%30%
40%50%
60%70%
Indet. CFL Determ. Appr. Altri part-time
Motivi della difficoltà di reperimento
Mancanza strutture formative
7%
Mancanza qualificaz. Necessaria
38%
Livelli retributivi non adeguati
16%
Forte concorrenza11%
Ridotta presenza figura24%
Altro4%
Potenziali assunzioni di extracomunitari
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Prof. Intellett.Prof. IntermedieProf. EsecutiveVendite e servizi famiglieOperai spec.Operat. Macch.Non qualificato
Motivi di non assunzione
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70% Mancanza flessibilità
Difficoltà reperimento pers.AdeguatoIncertezze di mercato
Costo del lavoro
Strategia aziendale
Ricorso a stagionali edesterniCessazione attività
Altri motivi
Dirigenti
con esperienza 430 100%industria 274 64%servizi 156 36%sostituzione 190 44%nuovi dirigenti 240 56%con esperienza 396 92%nessuna esperienza 34 8%Imprese con meno di 50 dip. 52 12%Imprese con piu' di 50 dip. 378 88%difficolta' di reperimento 172 40%
Dirigenti (2)
contratto a tempo indeterminato 70%Laurea 82%Diploma 18%Conoscenza delle lingue 75%Informatica 90%ulteriore formazione 33%