Rapporti Straordinari - Kaizen Mental Training · Mettiti nello stato d’animo migliore per...
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Rapporti Straordinari Principi di comunicazione efficace per ottenere
il meglio dalle persone
Marco De Paola
WWW.KMTRAINING.IT
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PIACERE DI AVERTI TRA NOI!
Ciao! E grazie per aver scelto KMTraining.
Se stai leggendo questo report significa che hai deciso di investire su te
stesso in quelle che credo essere le capacità più importanti per vivere una
vita felice e piena;
la comunicazione efficace e l’arte di creare rapporti funzionali con le
persone.
Io sono Marco, uno degli autori del blog e il mio obiettivo è quello di
raccontare attraverso il sito la vera comunicazione efficace, in tutti i suoi
più raffinati aspetti.
Come ascoltare efficacemente le persone, come motivarle a fare
qualcosa, come esprimersi per persuadere, come costruirsi una
reputazione eccellente, come negoziare e centinaia di altri potenti
strumenti.
Nessuna tecnica sarà però mai efficace se prima di tutto non interiorizzi
dentro di te le convinzioni e i principi che troverai in questo report.
La soddisfazione di riuscire a trarre il massimo dalle persone a cui tieni o
con cui ti relazioni è anche alla tua portata e parte dallo scoprire cosa si
intende quando si dice che una persona “ci sa fare con la gente”.
Mettiti nello stato d’animo migliore per apprendere e lascia che le
informazioni entrino in te e inizino a plasmare il tuo modo di essere fino
al punto in cui ti renderai conto che le capacità che cerchi sono già in te..
e aspettano solo di emergere.
Ti auguro una buona lettura e uno straordinario apprendimento!
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Indice
Introduzione ............................................................................................ 4
La cosa più importante da sapere per costruire rapporti
straordinari .............................................................................................. 7
Come farti accogliere a braccia aperte dalla gente ........................ 10
Come fare una sensazionale prima impressione sugli altri ........... 12
Come ottenere ciò che vuoi dalle persone ...................................... 14
Come farsi sicuramente odiare (e come evitarlo) .......................... 17
Come ottenere collaborazione dalle persone ................................. 19
Cosa vogliono davvero le persone .................................................... 23
Parla dei tuoi difetti ed errori prima di chiedere agli altri di
cambiare i loro ...................................................................................... 25
Come correggere un difetto negli altri ............................................. 28
Come motivare le persone a crescere e migliorare ....................... 31
In conclusione ....................................................................................... 34
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Introduzione
Avere a che fare con la gente può essere un problema serio, non solo per
chi è nel mondo degli affari, ma anche per coppie, genitori e insegnanti.
La qualità delle parole che usi e delle frasi che costruisci sono
determinanti per il buon andamento di una conversazione o di un
rapporto.
Incomprensioni, fraintendimenti e vari problemi comunicativi toccano
tutti noi perché tutti noi usiamo il linguaggio per comunicare.
Allo stesso modo, una cosa può essere detta in mille modi diversi, ma
alcuni di questi modi possono portare a conseguenze negative in
determinati contesti e con determinate persone.
Come fare ad esprimere una critica senza suscitare risentimento nei
propri confronti?
Come fare a persuadere gli altri delle nostre idee senza farli sentire forzati
a seguirle?
Come fare per ottenere la miglior collaborazione dalle persone?
Questi sono tutti interrogativi a cui ognuno di noi vorrebbe avere
risposta.
Io credo che sia un vero paradosso a questo punto renderci conto che
non esiste nessuna università che insegni alle persone l’utilissima pratica
della comunicazione efficace e dei rapporti sociali gratificanti!
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Ormai è chiaro a tutta la comunità scientifica che il successo e la felicità di
una persona dipendono in grandissima misura dalla sua abilità di creare
buoni rapporti con le persone comunicando in maniera efficace con loro.
Puoi essere una vera frana nelle materie scolastiche, ma se ci sai fare con
le persone avrai molte più possibilità di realizzazione professionale di chi
invece è un pozzo di sapienza ma manca dell’abilità di creare rapporti.
Daniel Goleman nella sua memorabile opera “intelligenza emotiva al
lavoro” riporta dati che ci dicono che anche nelle professioni più tecniche,
il successo finanziario è dovuto solo per il 15 % a solide conoscenze di
settore, mentre il restante 85% è dovuto a capacità caratteriali e
comunicative.
Saperci fare con la gente è quindi una delle capacità più apprezzate,
l’essere umano d'altronde vive attraverso i rapporti.
Una importante ricerca effettuata a livello mondiale afferma che nella
scala di valori, l’essere umano medio mette al primo posto la salute,
mentre al secondo i rapporti umani: vorrebbe sapere come comprendere
le persone, come costruire rapporti di coppia e di lavoro solidi e
soddisfacenti, come convincere gli altri delle proprie idee etc.
Questo breve e-book vuole fornirti un semplice ma fondamentale spunto
per andare in questa direzione.
E’ un breve testo, ma intenso e ricco di spunti teorici che puoi
trasformare in pratica.
Ricorda che la teoria è utile, ma fino a quando non la trasformi in pratica
resterà teoria.
Ci tengo davvero a dirti questa cosa:
Durante il passaggio dalla teoria alla pratica, ricorda sempre il rispetto
per te stesso.
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Cosa intendo?
Intendo che se sbagli non devi colpevolizzarti!
Molti “guru” della crescita personale hanno purtroppo contribuito a
creare nelle persone un ideale irraggiungibile di perfezione!
Renditi conto che per modificare abitudini comportamentali e
comunicative radicate da tempo serve tanta, tanta pratica!
Molte persone provano una, due, tre volte al massimo, non ci riescono, si
sentono sbagliate e si convincono che non ci riusciranno mai.
Non sono loro ad essere sbagliati, ma è la loro convinzione ad esserlo!
Io ero tra quelle persone….
Diffida dalle balle di alcuni guru che ti promettono cambiamenti
immediati con uno schiocco di dita…stronzate! Serve allenamento,
determinazione e pratica costante!
Renditi conto che sbagliare è umano…quando sarai di cattivo umore, sarà
molto più difficile applicare i principi che ti insegnerò…cerca allora il
piccolo miglioramento e apprezza quello!
Se decidi di mettere in pratica una tecnica, concentrati su quella ed
esercitati fino a quando non diventerà abitudinaria, poi passi alla
successiva.
Se fai questo allora sei sulla migliore strada possibile e andrai lontano.
Iniziamo allora! Ecco per te 10 utilissimi spunti, leggi, studia e applica!!!
Buon apprendimento!
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La cosa più importante da sapere per
costruire rapporti straordinari
La relazione che mi hai presentato non aveva un verso! Sembra scritta da
un incompetente
Mi son stancata di sta storia! Sei un vero egoista!!
Sei un bamboccione, quando avrai intenzione di crescere?
Qui non va bene… per l’ennesima volta…non capisci proprio?
La critica non serve a nulla se non a farti odiare!
Io ci ho messo un bel po’ a capirlo…ma non è importante che tu ci metta il
mio stesso tempo!
99 volte su 100, la gente non accetta critiche sul proprio modo di
comportarsi, per quanto sbagliato e inutile sia il loro comportamento!
La critica è inutile e pone sempre e comunque le persone sulla difensiva,
le induce automaticamente a cercare una giustificazione e non solo non
riesce a correggere gli errori in maniera efficace, ma genera anche
risentimento nei confronti di chi l’ha espressa.
Quel risentimento può demoralizzare l clienti, i collaboratori, i dipendenti,
i figli e gli amici e a lungo termine gli effetti possono anche essere
devastanti!
Figli che si ribellano all’autorità imposta dal genitore prendendo brutte
strade e dipendenti che cambiano lavoro o che forano le gomme del loro
responsabile sono solo banali esempi.
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La storia invece è piena di leader abilissimi a promuovere cambiamenti
positivi nelle persone senza servirsi della critica.
Conosco la storia di un responsabile della sicurezza in un cantiere il cui
compito era anche quello di accertarsi che i dipendenti usassero il casco.
Quando notava che uno di loro non lo indossava, si rivolgeva a lui con
parole del tipo:
“DEVI METTERE IL CASCO!!MA NON CAPISCI?? EPPURE CONOSCI IL
REGOLAMENTO…. VUOI CHE TI SOSPENDA DAL TUO LAVORO?”
Il risultato era una immediata obbedienza, ma anche un forte
risentimento.
Rendiamoci conto che l’intenzione è positiva, il responsabile vuole che i
lavoratori indossino il casco affinché lavorino in sicurezza, ma con quello
stile comunicativo non riesce a ottenere collaborazione efficace.
Genera invece odio e risentimento nei suoi confronti di cui farebbe
volentieri a meno.
Un giorno decide però di comunicare in maniera diversa…
Decide di interessarsi davvero a loro e a scoprire i motivi per cui non
fanno ciò che devono fare.
Iniziò ad approcciarli in questo modo:
“Ragazzi, voi sapete che il casco serve davvero a proteggervi in caso di
caduta, forse è scomodo è vero, ma è molto più comodo che un cranio
fracassato!
è di vitale importanza che tutti indossiate il casco…ne va della vostra vita!
Ditemi vi prego, è per caso scomodo? In tal caso farò il possibile per
trovare modelli più comodi…”
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Riuscì in questo modo a farsi voler bene dai lavoratori che gli promisero di
indossarlo e di attenersi al regolamento.
Quando usi la critica, per quanto le tue intenzioni siano positive, non
riuscirai ad ottenere un vero cambiamento nelle persone.
Forse faranno per un po’ quello che dici tu, ma ti odieranno e alla prima
occasione torneranno sui loro passi.
Quando critichi o dai ordini, i tuoi interlocutori ti percepiscono in maniera
arrogante e presuntuosa e tireranno su inevitabilmente muri difensivi!
Nel rapporto di coppia si vede chiaramente… gli infiniti litigi hanno spesso
origine da una critica!
In sostanza, noi esseri umani siamo tutti uguali!
Siamo sempre pronti a criticare gli altri ma non accettiamo le critiche che
gli altri ci fanno!
Conoscete qualcuno che vorreste cambiare? Che vorreste rimettere in
riga o comunque modificare il suo comportamento? Bene…perché non
cominci da te stesso?
La prossima volta che vuoi criticare qualcuno, tieni a mente che l’unico
risultato che otterrai sarà che l’altro farà di tutto per difendersi!
Se vuoi modificare il suo comportamento, interessati davvero a lui e crea
un buon rapporto…. Cerca di scoprire perché fa quello che fa, solo allora
potrai stimolarlo a cambiare, ricordandogli quello che otterrà se
modificherà il suo comportamento.
Invece che dare ordini in maniera critica, interessati alla persona e
chiedi con gentilezza cosa gli impedisce di comportarsi come dovrebbe.
Renditi disponibile a offrire il tuo aiuto nel caso fosse richiesto e
ricordagli i benefici che LUI otterrà modificando il suo comportamento.
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Come farti accogliere a braccia aperte
dalla gente
Ho un autentico genio in casa mia.
Un vero fenomeno nel farsi voler bene da tutti quanti in maniera
incondizionata.
Ogni volta che ha a che fare con una persona nuova, non perde
l’occasione per mostrargli quanto sia felice di fare la sua conoscenza! Lo
dimostra in tutti i modi a lui possibili.
Sto parlando del mio dolcissimo cagnone “Demon”.
Lui non ha mai letto alcun libro di comunicazione efficace, ma sa per
istinto che può farsi molti più amici in una settimana interessandosi
sinceramente alle persone, piuttosto che in un anno cercando di indurle
ad interessarsi a lui.
Eppure quanta gente, mossa da convinzioni distorte, cerca per tutta la
vita di apparire bene agli occhi degli altri, cerca di mostrarsi al top
parlando dei propri successi e dei propri pregi, pretendono stima e
rispetto…cercano di indurre gli altri ad interessarsi a loro.
Ma non si rendono mai conto che questo non funziona.
Follia è fare e rifare le stesse cose e aspettarsi che i risultati cambino
A. Einstein
Mi sono tatuato nel cervello quello che vi dirò adesso, fallo anche tu:
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Alla gente non importa nulla di te, della tua azienda o dei tuoi prodotti o
servizi!
Alla gente importa solo di se stessa! Mostragli come TU, le TUE idee, il
TUO prodotto, o la TUA azienda potrebbe rendere la SUA vita migliore e
li avrai dalla tua parte.
L’unico vero ed efficace modo per farsi delle amicizie VERE è interessarsi
AUTENTICAMENTE alle persone piuttosto che indurle ad interessarsi a te!
Alfred Adler, famosissimo psicologo del 900 scrisse una volta:
Colui che non si interessa agli altri è colui che avrà più difficoltà nella
vita.
È colui che procurerà più danno al prossimo e fallirà sempre nei suoi
intenti.
Credetegli quando dice queste parole che davvero vengono dal cuore.
Ogni essere umano cerca emozioni positive.
Nella nostra storia, coloro che sono stati in grado di farsi amare dalle
persone sono sempre stati quelli che si interessavano davvero a loro.
Prenditi allora l’emozione di ricordare i nomi delle persone, ricorda quello
che per loro è importante e non perdere occasione per centrare la
conversazione su quegli argomenti.
Le persone stanno milioni di volte meglio con chi le sa ascoltare, piuttosto
che con chi parla a tutto spiano sempre e solo di se stessa.
Vuoi che i tuoi clienti ti seguano?
Raccontagli come TU e i TUOI prodotti cambieranno in meglio la LORO
vita!
Non limitarti a banali descrizioni tecniche.
Vuoi che tuo figlio o tua figlia abbiano stima sincera di te?
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Interessati al loro mondo, ai loro sogni e alle loro emozioni e fagli capire
che le cose importanti per loro sono anche le tue.
Interessati autenticamente alle persone se vuoi avere rapporti davvero
emozionanti.
Allora ti accoglieranno a braccia aperte.
Come fare una sensazionale prima
impressione sugli altri
Se volete che le persone desiderino star con voi e siano contente nel
farlo, voi per primi dovete dimostrargli che siete contenti di stare in loro
compagnia.
Il principio che tutte le religioni insegnano da millenni è:
Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te
Se vuoi che gli altri abbiam piacere di vederti, dimostragli che tu hai
piacere di vederli!
In che modo?
Sorridendo in maniera autentica, ad esempio!
Forse non vi rendete conto di quanti venditori incontro che non si
prendono il piacere di stamparsi un bel sorriso prima di entrare da un
cliente, nuovo o fidelizzato che sia!
Anche se in alcune situazioni esistono alcune eccezioni, (lo spiego bene
nel blog) stamparsi in faccia uno splendido sorriso è una delle chiavi più
semplici ma più efficaci per entrare nel cuore delle persone.
Un sorriso autentico viene ricordato facilmente, ed è sempre piacevole
avere a che fare con una persona sorridente.
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Esistono persone che grazie al loro magnifico sorriso riescono a
trasformare una normale conversazione in una conversazione da
ricordare.
Conosco il responsabile delle assunzioni di una grossa catena di negozi e
mi ha sempre confidato che preferisce di gran lunga assumere venditori
neanche diplomati, ma con uno splendido sorriso, piuttosto che un
laureato con l’aria imbronciata.
Il vero problema è che se non riesci a sorridere per il semplice piacere di
regalare un emozione positiva agli altri allora sarà difficile.
Forse potrete pensare che è difficile sorridere se non senti l’impulso a
farlo.
Forse, come me, avete fatto esperienza di qualcuno che sorrideva in
maniera palesemente finta.
E avete ragione nel dire che non c’è niente di peggiore che questo.
Come fare nascere l’impulso a donare un autentico sorriso allora?
Prendetevi qualche minuto e usate il cervello e il corpo in questo modo:
Fate “come se”.
Fate “come se” foste già felici e di buon umore!
Le emozioni influenzano l’espressività, è vero; se vi sentite bene è facile
sorridere, ma è vero anche il contrario!
Se sorridete, se canticchiate una canzoncina stupida, se pensate a
qualcosa di divertente e se iniziate a sorridere, a respirare e a muovervi
“come se” foste già felici, sentirete nascere dentro di voi l’emozione del
buon umore.
E’ un modo efficace per costruire un piacevole stato d’animo.
L’atteggiamento mentale inoltre influenza ogni cosa!
Se siete convinti che per sentirvi di buon umore e sorridere le cose
debbano andare perfettamente, limiterete di molto la vostra felicità.
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Quando si impara a sorridere in maniera autentica anche solo per il
piacere di incontrare una nuova persona , per il piacere di mostrarsi
disponibili e di mostrarle che siete davvero felici di fare la sua
conoscenza, allora vi guadagnerete il piacere di fare una prima
impressione sensazionale.
“È un vero piacere avere a che fare con te…sei così sorridente che metti
anche a me di buon umore! È bello vederti così sorridente ogni volta che
entri qui…mi dimostra che sei felice di vedermi e voglio che tu sappia
che per me vale la stessa cosa!”
Dona un sorriso alle persone e si ricorderanno piacevolmente di te.
Come ottenere ciò che vuoi dalle
persone
Una strada semplice ed efficace per ottenere ciò che vuoi dalle persone è
partire parlando di ciò che interessa a loro.
Io adoro la pesca, la adoro da quando ero bambino.
Quando avevo 15 anni, insieme ai miei amici amavamo intrufolarci nei
campi dei contadini per pescare nei loro laghetti, piccoli stagni che
servivano ad irrigare i campi coltivati.
Spesso contenevano tanti pesci!
Purtroppo i contadini non gradivano la nostra presenza, così non appena
ci vedevano ci urlavano contro di levarci dai piedi se non volevamo avere
guai.
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E noi ci prendevamo ancora più gusto quando questi si incazzavano!
Tornavamo ancora… sempre più nascosti e sempre più mimetizzati, per il
puro e semplice gusto di trasgredire le loro regole!
Un giorno, mentre ero a pesca da solo in un nuovo laghetto, si avvicina un
signore.
Ho subito pensato “ecco, questo si incazza di brutto!”
Ricordo perfettamente quella conversazione… esordì dicendomi:
“ciao, ragazzo! Si prende qualcosa?”
“si, qualche pesce rosso ogni tanto..”
“devono piacerti davvero i pesci.. io non so pescare…che te ne fai dopo? Li
ributti?”
“si li ributto, ma non sempre…ho una piccola vasca in giardino e ogni
tanto qualche pescetto lo porto lì”
“bello...ma che pesci ci sono qui dentro? Solo pesci rossi?”
“Ci sono anche carpe e carassi”
“ah si…e che differenza c’è?”
E andammo avanti così a parlare per un po’ della mia passione, dei pesci e
dell’emozione di pescarli.
Io non conoscevo ancora il nome di quel tizio, nemmeno sapevo chi fosse
ma avevo davvero un gran piacere di essere lì con lui in quel momento a
parlare di quello che più amavo.
Alla fine mi disse:
“E’ molto bello avere una passione e coltivarla.. io ho la passione per
l’agricoltura che poi è diventata il mio lavoro! Questo laghetto è mio e
anche tutti i campi che vedi qui intorno!
Sei un bravo ragazzo. Puoi venire a trovarmi quando vuoi, ma purtroppo
devo chiederti gentilmente di non venire qui a pescare! Sai, noi contadini
non abbiamo l’assicurazione e se qualcuno cade lì dentro…beh…son casini
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seri per tutti! Se però vuoi fare una pescatina veloce di 10 minuti ogni
tanto, citofona il campanello! Se son libero vengo qui, con te e ti assisto.
Mi sento più tranquillo… ok?
Fu straordinario!
Mi sentii davvero felice di averlo conosciuto e ben lieto nel seguire il suo
consiglio.
Sauro, questo è il suo nome, è una persona dalle grandissime capacità
comunicative e relazionali!
Ha saputo davvero ottenere da me quello che voleva e l’ha fatto con la
grazia e l’arte di un vero maestro!
Mai e poi mai mi sarei sognato di tornare lì a pescare senza il suo
permesso!
E’ successo perché Sauro ha imparato, o ha sempre saputo, che uno dei
modi migliori per ottenere quello che vuoi dalle persone, è partire
sempre e comunque dai loro interessi!
Parla e chiedi di quello che più affascina le persone con cui interagisci,
fagli vivere l’emozione di esprimerla e costruisci con loro un rapporto
emotivo.
Solo allora ti sarai guadagnato la possibilità di fare le tue richieste e far sì
che vengano esaudite.
Nel migliore dei modi!
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Come farsi sicuramente odiare (e come
evitarlo)
Ti sbagli, non è come dici tu!
Ma cosa stai dicendo? Non è giusto fare così, ascolta bene quello che ti
dico…
Guarda che non è come dici tu! è così e così per questo motivo!
Hai torto marcio!
Che effetto ottenete quando contraddite le persone?
Che effetto si ottiene quando si dice loro che hanno torto e che quello
che fanno è sbagliato?
Nella mia esperienza ho imparato che non si ottiene niente di buono.
Ho imparato che ne deriva sempre un danno quando dici a una persona
chiaro e tondo che ha sbagliato.
Spesso dimentichiamo che le persone agiscono sempre e comunque per i
loro principi e per le loro convinzioni, che sono diverse dalle nostre.
Quando diciamo a una persona che ha sbagliato o che è nel torto invece
giudichiamo il loro comportamento e le loro affermazioni in funzione dei
NOSTRI principi e delle NOSTRE convinzioni.
E loro spiegheranno perché han fatto o detto quelle cose, inevitabilmente
porteranno le loro giustificazioni.
Quando dici a una persona che ha torto, riesci solo a distruggere la sua
dignità rendendoti antipatico.
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Se ti rendi conto che quella persona sta agendo in maniera scorretta e sta
pericolosamente andando fuori strada, per quanto le tue intenzioni siano
positive, non riuscirai a correggere la sua rotta in maniera efficace
dicendole che ha torto.
Molto più difficile, ma più utile, cercare invece di comprendere, insieme
all’altro, il suo comportamento, le sue affermazioni e i principi e le
convinzioni che le sostengono.
Il problema è che quando ascoltiamo l’affermazione di un altro o quando
assistiamo a un suo comportamento, la nostra tendenza è sempre quella
di chiederci: “è giusta sta cosa o è sbagliata?” “è etico o non etico?” “è
una cosa stupida o intelligente?” “è normale o non è normale?”.
Molto raramente permettiamo a noi stessi di comprendere davvero le
altre persone e perché fanno o dicono quelle cose.
Se ti trovi in disaccordo con quello che l’altro ha detto, invece di dirgli che
ha torto, rispetta il suo punto di vista e mostrati disposto a comprendere
meglio cosa intende.
Una frase che funziona a meraviglia e che puoi sempre usare per avviare il
processo sopra spiegato è:
Ah, quindi tu dici questo… Si... potrebbe essere, io la pensavo
diversamente però è sempre possibile sbagliarSI.. aiutami a capire meglio
cosa intendi…
Nessuno si mostrerà in disaccordo con questa frase, mai e poi mai
accadrà.
Accadrà invece che le persone inizieranno a spiegare meglio cosa
intendono e tu avrai la possibilità di fare tante domande quanto basta per
aiutarle a capire che, forse, quel punto di vista non si regge in piedi.
Capita spesso.
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Se vuoi proporre poi il tuo punto di vista, addolciscilo sempre con
espressioni del tipo:
credo che..
immagino che..
penso che..
secondo il mio punto di vista è..
io ho sempre creduto che..
Non date torto ai vostri collaboratori, a vostra moglie o marito, ai vostri
amici o ai vostri figli.
Chiedete con gentilezza come mai la pensano così o per quali motivi
fanno quello che fanno.
Evitate in un primo momento di proporre il vostro punto di vista,
limitatevi, con delle domande, a far parlare loro e incentivateli a spiegarsi
meglio.
Ascoltateli e comprendete.
Quando proponete il vostro punto di vista addolcitelo.
Otterrete veri miracoli.
Come ottenere collaborazione dalle
persone
Pensa per un attimo a una volta in cui hai messo in atto un’ idea o una
soluzione che ti è venuta spontanea.
Forse ti sei forse impegnato per realizzarla e credo anche che ti sia sentito
motivato e soddisfatto nel farlo.
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La tua autostima è salita grazie a quell’idea.
Se quella stessa idea fosse venuta da qualcun altro e te l’avesse imposta
non credo che ti saresti sentito allo stesso modo.
La soddisfazione nel realizzarla sarebbe stata diversa. Giusto?
A pochi piace sentirsi dire cosa fare, a pochi piace sentirsi costretto a fare
quella cosa!
Pensate all’ultima volta avete comprato qualcosa… ve l’hanno venduta?
oppure l’avete comprata voi?
Tutti preferiamo credere di aver comprato quella cosa o fatto quella
determinata azione di nostra spontanea volontà!
A tutti noi piace sentirci chiedere cosa vogliamo…cosa ne pensiamo in
merito a questa situazione, quale è il nostro punto di vista e ci sentiamo
immensamente soddisfatti e pieni di autostima quando giungiamo noi
alle soluzioni piuttosto che quando ce le danno gli altri.
L’essere umano è fatto così!
Se capisci questo, allora puoi renderti conto di quanto sia
controproducente cercare di inculcare con forza le tue opinioni negli altri.
I migliori trascinatori sanno che il modo migliore per ottenere
collaborazione dalle persone, è aiutarle a credere che quell’idea sia loro
frutto.
I migliori trascinatori buttano qualche piccolo spunto di riflessione, fanno
qualche domanda mirata e poi lasciano che siano le persone con cui
interagiscono ad arrivare alle conclusioni e a maturare l’idea o l’azione
giusta da fare.
Vuoi un esempio?
Volevo che un mio cliente creasse un poster da appendere fuori dal suo
negozio per pubblicizzare un nuovo prodotto che aveva inserito.
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Io so per esperienza che non l’avrebbe venduto ai suoi clienti a meno che
non li avesse consapevolizzati.
Piuttosto che dirgli di farlo, seguii un’altra strada.
Gli ho detto:
“ora hai questo prodotto ed è fantastico.. il top sarebbe riuscire a far
capire alla tua clientela che ce l’hai senza che tu abbia troppo bisogno di
dirglielo..”
“giusto.. sarebbe utile visto che io sono molto indaffarato tra le altre
cose”
“esatto…”
“ma come posso fare….?mmmh….forse potrei appendere un foglio fuori
dalla porta con una bella immagine e una frase pubblicitaria..”
“bellissima idea! Conosci per caso qualche bravo grafico?”
“mmmh..forse si…conosco un ragazzo che fa queste cose…provo a
contattarlo oggi stesso”
“grande…è un’ ottima idea…ti viene in mente qualche altro modo di fare
pubblicità?”
“mmmh…ho la mia pagina facebook..potrei scrivere qualcosa…magari
posso anche organizzare una giornata aperta a tutti per far provare il
prodotto gratuitamente!”
“sei un genio…anche un'altra persona che conosco ha avuto la tua stessa
idea e si è rivelata un successo!”
“perfetto…allora è deciso..mi metto in moto già oggi!”
“fantastico…poi fammi sapere come è andata e se posso esserti d’aiuto,
molto volentieri!”
In questo modo si è davvero impegnato per realizzare quell’idea (che
avrei potuto proporgli io), consapevole del fatto che è stata farina del suo
sacco!
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Se non ti importa di veder riconosciute le tue idee, ma sei orientato solo
verso i risultati percorrendo la miglior strada possibile che renda contento
te e realizzati i tuoi interlocutori, questa tecnica fa davvero al caso tuo!
Ti potrebbero essere utili domande tipiche del coaching come:
“come potresti fare per…?”
“se tu avessi una soluzione, quale potrebbe essere…?”
“cosa hai intenzione di fare…?”
“quale pensi sia la soluzione migliore per…?”
“che opzioni hai a disposizione…?”
“su cosa puoi contare…?”
“Perché credi sia importante fare questo…?”
E man mano che il tuo interlocutore propone delle idee o delle soluzioni,
cogli l’occasione per mantenerlo in strada con affermazioni di feedback
come:
“esatto!”
“sei un genio…”
“mi sembra un’ ottima strada da percorrere…”
“ok, che altro…?
Regala sempre ai tuoi interlocutori, collaboratori etc. l’emozione di
arrivare da soli alle loro soluzioni, così come fanno i migliori comunicatori
al mondo!
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Cosa vogliono davvero le persone
Se dovessi scegliere una parola fra tante direi questa:
COMPRENSIONE.
La gente vuole sapere che il loro punto di vista è riconosciuto, per quanto
inutile e sbagliato a volte sia.
Nella mia esperienza, durante le liti o gli scontri di opinione, mi sono
accorto che è inutile proporre le mie opinioni se prima non ho dimostrato
ai miei interlocutori che capisco le loro.
Esiste davvero una formula magica che ha il potere di smorzare gli scontri
facendo nascere una reciproca comprensione che induca gli altri ad
ascoltarci con attenzione?
Ti assicuro di sì…
Quella formula parte dall’intenzione, tua, positiva, di comprendere
davvero che le persone sono diverse da te!
“Non posso darle torto... anzi... le dico che se fossi lei, con la sua storia
personale e le sue esperienze, anche io crederei esattamente quello che
crede lei!”
Badate che questa frase è sempre vera, ed è capace di spegnere anche gli
animi più infuocati se detta e ribadita nel modo giusto e con la giusta
intenzione!
E’ sempre facile giudicare il comportamento e le convinzioni degli altri,
ma vi assicuro che se foste cresciuti nella tribù dei tagliatesta e aveste
imparato le loro regole, anche voi vi comportereste come loro!
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Ogni persona ha la propria storia personale, le proprie esperienze e le
proprie convinzioni che le portano a comportarsi in un determinato
modo.
Da questa autentica consapevolezza nasce la tolleranza e la reciproca
comprensione.
Le persone che vengono da voi irritate e offese, hanno ben poca colpa di
essere quelle che sono.
Se vuoi persuadere gli altri delle tue opinioni personali, parti sempre dal
gentile riconoscimento delle loro.
In questo modo sapranno di essere stati compresi e a loro volta vorranno
comprendere voi.
E’ molto più difficile pretendere che gli altri ti comprendano se tu non fai
prima lo sforzo di fare lo stesso nei loro confronti!
La maggior parte delle persone non conosce questa fenomenale verità,
per questo motivo se imparate a riconoscere i punti di vista e le opinioni
delle persone, per quanto distorte possano essere, vi guadagnate rispetto
e stima che non avrebbero da altri.
Un eccezionale metodo per farlo consiste nel RICALCARE l’opinione del
tuo interlocutore in questi modi:
“Mi rendo conto di quello che dici, tu dici che…..(ripeti l’opinione)….
Giusto?”
“posso provare a capire come ti sei sentito...ti sei sentito (ripeti quello che
ha sentito e quello che ha pensato) e credo che anche io mi sarei sentito
così se fossi stato te.”
“ok… credo di aver capito… tu dici che (ripeti quello che ti ha detto) e dici
questo perché (ripeti i motivi che ti ha detto), giusto?”
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In questo modo gli regali la straordinaria sensazione di essere stato
compreso da te e ti apri la strada migliore possibile per poter proporre i
tuoi punti di vista.
Fai tesoro di questi strumenti…riempiranno di qualità i tuoi rapporti!
Parla dei tuoi difetti ed errori prima di
chiedere agli altri di cambiare i loro
Volevo che mio padre smettesse di fumare.
Io stesso fumavo da ragazzino e provai diverse volte a smettere ma senza
riuscirci.
Venne il giorno in cui però ce la feci ed è accaduto quando ho iniziato a
capire quali poteri ogni essere umano possiede dentro di sé.
I miei valori cambiarono, le mie convinzioni anche e con esse i miei
comportamenti.
Io ci riuscii e pretendevo che anche mio padre ce la facesse.
Allora iniziavo a spronarlo, a raccontargli di come io e tanti altri al mondo
eravamo riusciti nell’impresa, di quanto è bello essere liberi dal fumo e
non perdevo occasione per fare la faccia imbronciata ogni volta che lo
vedevo accendersi una sigaretta.
Quello che dicevo in realtà non funzionava… ottenevo solo il risultato di
far sentire mio padre incompetente, in colpa perché non ci riusciva e
inadeguato al mio cospetto.
Mi ero eretto a ruolo di ragazzo perfetto che era riuscito dove lui falliva.
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Come spesso accade, chi riesce in una cosa, dimentica da dove era
partito.
Se tu scalassi un monte e dall’alto della vetta urlassi in basso dove si trova
un tuo amico, che è pietrificato dalla paura, a cosa servirebbe dirgli che è
semplice e che altri, come te, ci sono riusciti?
Allo stesso modo, dobbiamo ricordarci e ricordare agli altri da dove siamo
partiti noi e con quali sforzi ed errori siamo riusciti ad arrivare in cima.
Così iniziai ad approcciare mio padre in modo diverso.
Gli dissi:
Babbo, io so che fumare è piacevole quando si è stressati, lo so perché
anche io fumavo... io ho provato tante volte a smettere senza riuscirci e
mi sentivo inadeguato e in colpa perché mi promettevo che ci sarei
riuscito ma puntualmente non ce la facevo.. io ho fatto tanti errori e
continuerò a farli e mi dispiace quando ti rompo le palle chiedendoti di
smettere…so di essere pesante, sbaglio e so che è un mio difetto cercare di
correggere gli altri, per questo motivo non ti assillerò più. Io so che la
salute è importante e anche tu lo sai..non hai bisogno di sentirtelo dire da
me…spero solo che tu, come ho fatto io, continuerai a provarci e riprovarci
fino al punto in cui ce la farai…li, ad aspettarti, ci saremo io e un nuovo te
stesso a complimentarci con te.
Ammettere i propri sbagli e i propri errori e difetti quando si cerca di
motivare qualcuno a fare qualcosa può avere effetti magici! Mio padre si
sentì compreso e il fatto di sentirsi dire da me che ammettevo di essere
pesante, in qualche modo lo fece stare meglio.
Anche io, nonostante fossi riuscito a smettere di fumare, attraversai
momenti bui, commisi errori e sbagli, ed era importante che lui lo
sapesse.
Si impegnò a smettere e lo fece con un atteggiamento molto più
produttivo.
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La tecnica del mettere in evidenza i propri errori e difetti funziona a
meraviglia anche quando vogliamo che l’altro faccia qualcosa che noi non
riusciamo a fare.
Mi spiego meglio.
Molti ragazzi pretendono che la loro ragazza non sia gelosa, quando in
realtà anche loro lo sono.
Molti genitori dicono ai figli di non fumare quando loro per primi fumano!
Molti amici dicono agli altri di non bere o non fare stronzate, quando loro
per primi le fanno!
E non funziona…sappiamo che l’esempio è importante, ma come fare per
aumentare la probabilità che gli altri facciano cose che noi per primi non
riusciamo a fare?
Una buona tecnica è, appunto, metter in evidenza i nostri errori e difetti.
Ad esempio:
Sai, io ti dico di fare questo, e so che dovresti farlo…anche io dovrei farlo,
ma per qualche motivo ancora non ci riesco…mi sento abbastanza male
per questo motivo, ma non passa giorno in cui io non faccia qualcosa per
cercare di migliorarmi. È difficile, lo so, ma son sicuro che se lo vuoi
davvero, ci riuscirai. E allora potrai ispirare anche me a fare lo stesso.
Ammettere di non essere perfetti, ammettere i nostri errori e difetti può
davvero accendere un sentimento nelle persone con cui interagiamo e
quel sentimento può spingerle ad impegnarsi per fare ciò chiediamo.
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Come correggere un difetto negli altri
Ammesso che quel “difetto” sia reale e non sia utile al raggiungimento di
buoni risultati, esistono modi più efficaci di altri per farli notare e
aumentare la probabilità che vengano corretti.
Il modo più utilizzato dalla maggior parte delle persone per farli notare è,
semplicemente, farli notare:
“Avresti potuto studiare di più, son sicuro che avresti preso un voto
migliore”
“Hai la camera che è un vero disastro, hai pulito qui, ma guarda che
casino hai lasciato sul mobile!”
“Hai fatto un buon lavoro, ma ti sei dimenticato di correggere queste
bozze, ti avevo detto che mi servivano per questa sera!”
Abbiamo imparato che la critica non ti porta buoni risultati, perché
genera risentimento nei tuoi confronti e, aggiungo ora, può abbassare
l’autostima delle persone che la ricevono.
Abbiamo anche imparato che ogni persona sulla terra è affamata di
comprensione.
Tirando le somme possiamo già capire come esprimere una critica
efficacemente e in modo costruttivo.
Prima di tutto è vitale riconoscere il buono che hanno fatto e solo dopo, il
difetto.
Ad esempio, se tuo figlio ha studiato per l’esame, lo ha svolto e non è
andato come speravi, potresti esser tentato di dirgli che non ha studiato
abbastanza.
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Ammesso che sia vero, potresti prima di tutto, partire lodando ciò che ha
fatto di buono:
“So che hai studiato, ti ho visto farlo e sei stato bravo a rinunciare ad
uscire con gli amici per preparare l’esame…”
In questo modo ti porti dalla sua parte dimostrando comprensione per
quello che ha fatto di buono e il tuo figliolo non potrà fare a meno che
essere d’accordo con quello che hai detto.
Si sentirà inoltre bene per il fatto di sapere che i suoi sforzi non sono
passati inosservati.
A questo punto è ora di dare il vostro punto di vista ed è qui che molti
peccano pesantemente.
In KMT sappiamo bene che usare una parola piuttosto che un’altra,
spesso trasforma drasticamente l’impatto di tutta la comunicazione.
Nell’esprimere le loro critiche, molte persone esordiscono con delle lodi
sincere, poi aggiungono un “ma” e concludono con una frase di critica.
“hai fatto bene questo lavoro, MA ti sei dimenticato questo!”
“sei stato bravo, MA potevi fare di più”
“mi piace questa cena, MA potevi preparare anche il dessert visto che
c’eri”
“sono d’accordo, MA non va bene così”
Purtroppo il “ma” è una particella pericolosa che “annienta”
letteralmente tutto quello che viene prima.
Tornando all’esempio sopra di un tuo ipotetico figlio:
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“So che hai studiato, ti ho visto farlo e sei stato bravo a rinunciare ad
uscire con gli amici per preparare l’esame…MA…se avessi studiato di più e
meglio avresti preso un voto migliore”
Vostro figlio si sentirebbe incoraggiato solo fino al “ma”, da lì in poi
potrebbe chiedersi se la vostra lode sia stata davvero sincera o se non sia
solo servita da premessa prima di dargli la mazzata.
E’ possibile che ne esca demoralizzato perché della vostra frase, è
matematico che ricorderà solo la parte critica finale!
Questo errore comunicativo può essere arginato semplicemente
sostituendo alla particella “ma” la congiunzione “e” e trasformando la
critica in un suggerimento a fare meglio in futuro (d’altra parte, il passato
non può essere cambiato).
“So che hai studiato, ti ho visto farlo e sei stato bravo a rinunciare ad
uscire con gli amici per preparare l’esame…E…se studi bene e continui a
migliorare il tuo metodo di studio, son sicuro che potrai fare ancora
meglio in futuro!
In questo modo vostro figlio si sentirà compreso e ben motivato a fare
meglio, perché sa che credete in lui.
Questo tipo di critica/non critica, è indiretta e lascia all’interlocutore la
responsabilità di giudicare il proprio comportamento, lo rendete ben
consapevole che avrebbe potuto fare meglio ma senza regalargli la
pesante sensazione della critica fine a sé stessa.
Questa struttura può essere utilizzata efficacemente ogni volta che
dovete dare una critica in maniera costruttiva o comunque cercare di
correggere un comportamento senza demoralizzare l’interlocutore ma
lasciando trasparire la vostra fiducia nei suoi confronti e nei risultati che
potrebbe ottenere.
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Come motivare le persone a crescere e
migliorare
Se vuoi ammaestrare un cane devi affidarti a qualcuno che lo sa fare.
Ogni bravo addestratore sa che per rinforzare un comportamento
positivo è necessario premiare il cane.
Se guardi una di queste persone mentre lavora ti rendi conto che, ogni
volta che il cane mette in atto un buon comportamento come riportare
un giocattolo o obbedire al “fermo”, quest’ultima lo premia con una lode
sincera o un biscottino; il cane in poco tempo impara e continua a
migliorare.
Mi chiedo come mai con gli esseri umani non venga fatto lo stesso.
Molte persone credono che il modo migliore di motivare un dipendente,
un collaboratore o un figlio a fare bene sia punirlo quando sbaglia.
Esistono molti modi per punire un persona, la critica o la punizione
corporea sono solo alcuni esempi.
Eppure la lode funziona molto meglio! Molti psicologi si sono accorti
attraverso i più svariati esperimenti, che quando la critica è ridotta al
minimo e la lode enfatizzata, le buone azioni vengono incrementate
mentre quelle cattive si estinguono per mancanza di attenzione.
L’effetto straordinario della lode a discapito della critica si nota
particolarmente nell’insegnamento ai figli e nella motivazione del
personale in ambito lavorativo.
In molte famiglie, il modo più utilizzato per insegnare ai figli è quello di
sgridarli e punirli quando non si comportano bene, ma purtroppo questo
stile può avere pesanti conseguenza negative.
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Non sto dicendo che i figli non vadano mai puniti se infrangono le regole,
sto dicendo che è molto più importante premiarli con sinceri
apprezzamenti e lodi precise quando le rispettano.
Molti genitori spendono in realtà ben poche parole per lodare un buon
comportamento, ma tante per sgridarne uno cattivo.
Lo stesso vale in ambito lavorativo!
Molti capi credono che sia scontato che un lavoratore debba comportarsi
in maniera egregia, impegnarsi e fare del suo meglio, d’altronde vengon
pagati per questo… purtroppo non si rendono conto che la paga non
basta a tirar fuori il meglio dalle persone!
Le persone si impegnano seriamente per qualcosa quando vengono
gratificate e lodate, quando percepiscono che il loro capo crede in loro e
nelle loro capacità. Solo allora si sentiranno davvero spinte a dare il
meglio e sapranno che il loro sforzo ha un significato ben preciso che
viene riconosciuto.
Non c’è forse punizione peggiore per un essere umano di quella di vivere
in un mondo in cui ogni suo gesto passa inosservato. È quanto di più
demotivante per lo spirito di una persona.
Impariamo invece a lodare sinceramente le persone, i figli, gli amici
quando fanno un buon lavoro, e a far sentire che il loro contributo è
importante.
Saranno molto più motivate a dare il meglio e a crescere nel migliore dei
modi.
Di questa strategia puoi apprezzare che si tratta del sistema contrario
rispetto a quello del rimprovero o della critica che, facendo concentrare
sui fallimenti, tende a rinforzarli o comunque demotivare le persone.
Ricorda che la lode deve essere sincera e specifica!
Piuttosto che dire un generico:
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Bravo, hai fatto un buon lavoro.
Specifica bene cosa intendi:
bravo, hai fatto un buon lavoro, mi piace come hai scritto questa relazione
perché hai messo bene in luce gli aspetti più importanti, ottima anche la
fase finale dove hai fatto ben capire che tutto può essere ancora
migliorato.
Oppure, piuttosto che:
bravo, hai messo in ordine la camera.
Specifica bene cosa hai apprezzato:
bravo, adesso la tua camera è davvero ordinata, le mensole sono pulite e
ogni libro è ben impilato, il cestino è svuotato e il letto ben fatto…visto che
bella sensazione ti da quando entri in camera?
Tieni presente che una lode generica come “bravo”, “fantastico”, “bel
lavoro” etc. se usate a ripetizione diventano noiose e perdono di
significato.
Se usi un linguaggio specifico quando lodi un comportamento, metti bene
in luce gli aspetti che hai apprezzato di più.
In questo modo imprimi bene nella mente dell’altro cosa intendi tu con
un “lavoro ben fatto” o con “camera in ordine” e fai capire che ogni suo
piccolo sforzo è stato apprezzato sul serio.
E’ il modo migliore per incoraggiare un comportamento specifico.
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In conclusione
Siamo giunti alla fine.
I principi che ho esposto in questo e-book sono davvero importanti e
creano i presupposti per costruire rapporti interpersonali straordinari.
Ricorda che per ottenere il massimo da questa lettura ti serve, prima di
tutto, un desiderio molto forte.
Si tratta di un desiderio indispensabile senza il quale nessuna regola o
tecnica potrà risultare davvero utile.
Qual è questo desiderio?
Un profondo, autentico desiderio di imparare a comunicare in maniera
fuori dall’ordinario e una solida volontà di portare al massimo le tue
capacità di trattare con la gente.
Tieni sempre presente che questi principi sono vitali!
Renditi conto che imparando a trattare con la gente in maniera efficace, ti
si apre la strada per una vita più piena e felice, più intensa e gratificante,
in ogni sua area.
Non sarà sempre facile applicare questi principi, risulterà molto più
difficile, ad esempio, quando si è incazzati.
Quando sei nero di rabbia diventa facilissimo criticare e condannare il
punto di vista degli altri invece di cercare di comprenderlo.
In quello stato ti viene molto più facile notare i difetti piuttosto che le
virtù del tuo interlocutore.
Più che normale!
Credo che anche Buddha perdesse le staffe di tanto in tanto.
Si tratta però di costruire piano piano nuove abitudini comunicative.
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La prossima volta che dovete far capire le cose a vostro figlio, la prossima
volta che volete correggere il comportamento di un vostro collaboratore
e la prossima volta che dovrete capire il punto di vista di vostra moglie o
marito, non seguire l’impulso!
Riprendi in mano questo testo e sbircialo fino a che trovi il principio che ti
serve e trova il modo di applicarlo alla tua situazione.
Scrivici nel blog per portarci il tuo parere e non perdere occasione per
raccontarci di come questi principi ti saranno utili.
Ti auguro uno straordinario percorso!
A presto!!
Marco
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