Racconto "Celeste"

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DIDADUEZEROLIBRI Scienze della Formazione Università di Padova

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DIDADUEZEROLIBRIScienze della FormazioneUniversità di Padova

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C’era una volta una dinosaurina che si chiamava Celeste, era una dinosaurina che amava bere molta acqua.Viveva in un ambiente molto bello, con tante montagne e con prati ricoperti di fiori celesti.Quando era notte guardava la posizione delle stelle che le dicevano cosa sarebbe successo il giorno dopo.

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Un giorno andò a trovare suo zio che si chiamava Laperto per chiedergli come poteva fare per far divertire gli altri dinosauri.Lo zio le raccontò delle filastrocche per esempio:”Una biscia striscia su una fascia liscia”.

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Una notte scura, mentre guardava le stelle, si accorse che esse facevano apparire i componenti della sua famiglia. In mezzo a loro c’era un uovo che stava per schiudersi; era l’uovo del suo fratellino. Apparve anche un nome: Chicco.

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Il giorno dopo la mamma di Celeste aspettò che l’uovo si schiudesse, dopo un po’ questo si ruppe ed uscì una testolina: era il nuovo fratellino.Dinosaurus, il padre, per festeggiare la nascita del piccolo organizzò una grande festa.

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Preparò tenere foglie degli alberi, castagne e altri frutti e poi chiamò velocemente tutti gli amici e annunciò loro la bella notizia.

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La mamma, Odet, fece vedere il piccolo agli amici, ma lui vedendo tutte quelle facce che lo guardavano in modo strano incominciò a piangere. Per fortuna la sua mamma dopo un po’ riuscì a calmarlo.Finita la festa, che durò dodici ore, andarono tutti a dormire nelle loro caverne.

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Pochi giorni dopo Celeste insegnò a suo fratello a camminare e a rotolarsi nel prato di mille fiori di color celeste.Una mattina come tante Dinosaurus, il padre di Celeste, si alzò prima di tutti e fece uno sbadiglio così forte che svegliò tutta la famiglia.

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Per rimediare a questa cosa mamma Odet decise di invitare zio Laperto. Lo zio non aveva ancora conosciuto il suo nipotino e così fu molto entusiasta dell’invito perché avrebbe conosciuto il piccolo Chicco.

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Laperto arrivò Laperto arrivò portando con sé un portando con sé un grosso fagotto. grosso fagotto. Celeste corse Celeste corse incontro allo zio e incontro allo zio e fece un grande salto fece un grande salto per dargli un bacio per dargli un bacio sulle grosse zampe sulle grosse zampe ma il piccolo Chicco ma il piccolo Chicco rimase nascosto fra il rimase nascosto fra il fogliame e tremava fogliame e tremava dalla paura così forte dalla paura così forte che le foglie che le foglie cominciarono a cominciarono a muoversi. muoversi.

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Lo zio si accorse del movimento strano e così piano piano si diresse verso il nascondiglio, scostò le foglie e vide il suo nipotino. Con calma si avvicinò e lo sollevò per abbracciarlo meglio. Chicco fra quelle zampe sicure si sentì al riparo e per la prima volta da quando era nato non pianse alla vista di uno sconosciuto.

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Mentre si trovavano su un prato dai mille fiori celesti Celeste chiese allo zio che cosa ci fosse dentro al grande fagotto. Era arrivato il momento della grande magia. Laperto si mise in testa uno stranissimo cappello a punta e cominciò ad estrarre un po’ di polvere dai mille colori .

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La lanciò sopra Celeste e Chicco e tutto ad un tratto i due piccoli cambiarono colore.

Chicco che era di color verde smeraldo diventò a macchie di color verde chiaro, mentre Celeste, che aveva la pelle dello stesso colore di suo fratello diventò a strisce bianche e verdi.

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Dopo quella magia i piccoli rimasero a bocca aperta per lo stupore e andarono dai loro genitori a farsi vedere come erano diventati.I due cuccioli rimasero così per circa mezz’ora, poi ritornarono come prima.Passarono alcuni giorni molto divertenti fra scherzi, giochi e corse nei prati.

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Dopo alcune settimane arrivò la siccità e Chicco e Celeste andarono in “missione”, cioè andarono a cercare l’acqua. Dopo aver camminato per più di quattro ore arrivarono ad una sorgente che però era sommersa da un cumulo di terra. I piccoli dopo aver tentato inutilmente di togliere la terra si scoraggiarono, poi si ricordarono che una loro amica di nome Carlinar :

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era bravissima a scavare e allora andarono a chiamarla. Insieme a lei arrivò anche la sua famiglia i cui componenti erano tutti bravi scavatori. Scavarono con grande impegno e dopo un po’ finalmente la terra fu spostata e dalla sorgente zampillava l’acqua che finì velocemente nel torrente.

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In pochi giorni l’acqua diede vita a nuove piante che non erano mai esistite in quella valle. Celeste dopo aver bevuto l’acqua disse:” Quest’acqua è molto più fresca di quella del laghetto Voda”. Il lago Voda era famoso per la freschezza delle sue acque.

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Un giorno Chicco, che ormai stava crescendo disse alla mamma che sarebbe andato a raccogliere delle foglie di prima qualità per la colazione dell’indomani.In poco tempo trovò delle foglie a stella . Queste però appartenevano ad una pianta velenosa, infatti poco dopo aver assaggiato una foglia il piccolo si sentì male.

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Per fortuna nel cestino aveva una scorta di foglie medicamentose e in poco tempo si riprese e fece in tempo a ritornare a casa prima di sera.Passarono altre settimane e mesi, la temperatura si abbassò e incominciò a scarseggiare il cibo. Tutti i dinosauri furono costretti ad andare in cerca di zone verdi e di caldo , ma in nessuna parte d’Europa lo trovarono e purtroppo parte di loro incominciò a morire.

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Non avevano una protezione adeguata a parte i Collilunghi, razza alla quale appartenevano i nostri amici. Loro avevano il corpo ricoperto da una corazza particolare che lo proteggeva dal freddo. Chicco e Celeste si dispiacevano per gli altri dinosauri, ma per fortuna i loro amici erano ancora vivi e continuavano a giocare con loro.

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I Collilunghi riuscirono a sopravvivere e dopo una lunghissima marcia arrivarono in un luogo dove la temperatura era mite e non mancava il cibo. E i nostri protagonisti? Quali altre avventure capiteranno ai nostri amici? Lasciamo a voi immaginare quali altre avventure vivranno.