Racconto 16 del 19 giugno 2012 Lovere

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T Battista Marchesi Racconto N.16 Battista Marchesi - 19100 km no stop Lovere Martedì 19 giugno 2012. per nove mesi. Scipione l'Africano sfida Battista Marchesi Allarme! Allarme! Che succede, sarà mica scoppiata la guerra? Tutti si sprangano in casa, chiudono le finestre, accendono condizionatori e pale a vento. Sta arrivando Scipione l'Africano con un'orda di soldati armati di “calore”. Ma chi è, chi lo conosce? Lo conosce bene la storia che nell'anno 213 a. C descrive questo condottiero romano, uomo intelligentissimo audace e grande stratega militare. Discendente da famiglia ricca e gloriosa, famosa soprattutto per la sua onestà e per il grande amor di patria. Qualità volutamente dimenticate dai mass media che stravolgendone il mito, lo hanno relegato al semplice ruolo di “caldo tormentone estivo”. Anche Tista si è adeguato, pure lui sorpreso dalla novità ha voluto stare al gioco. Non si è barricato in albergo, preferisce l'aria aperta, sceglie il fresco naturale rifugiandosi nei boschi costavolpinesi; non si fa condizionare dai “condizionatori”. Proteggere le sue gambe dall'attacco degli armìgeri, questo è il suo unico pensiero: dove? Se non nelle gelide acque del fiume che ora si è schiarito.

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Racconto 16 del 19 giugno Lovere Scipione L'Africano sfida Battista

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T Battista Marchesi Racconto N.16 Battista Marchesi -

19100 km no stop Lovere Martedì 19 giugno 2012.

per nove mesi.

Scipione l'Africano sfida Battista Marchesi

Allarme! Allarme! Che succede, sarà mica scoppiata la guerra? Tutti si sprangano in casa, chiudono

le finestre, accendono condizionatori e pale a vento. Sta arrivando Scipione l'Africano con un'orda

di soldati armati di “calore”. Ma chi è, chi lo conosce? Lo conosce bene la storia che nell'anno 213

a. C descrive questo condottiero romano, uomo intelligentissimo audace e grande stratega militare.

Discendente da famiglia ricca e gloriosa, famosa soprattutto per la sua onestà e per il grande amor

di patria. Qualità volutamente dimenticate dai mass media che stravolgendone il mito, lo hanno

relegato al semplice ruolo di “caldo tormentone estivo”.

Anche Tista si è adeguato, pure lui sorpreso dalla novità ha voluto stare al gioco. Non si è barricato

in albergo, preferisce l'aria aperta, sceglie il fresco naturale rifugiandosi nei boschi costavolpinesi;

non si fa condizionare dai “condizionatori”.

Proteggere le sue gambe dall'attacco degli armìgeri, questo è il suo unico pensiero: dove? Se non

nelle gelide acque del fiume che ora si è schiarito.

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Un bagno di freschezza, una scarica adrenalinica nel suo sangue intorpidito.

Esce dall'acqua e come una lucertola si asciuga al sole sahariano, infila i piedi nell'infuocata sabbia

ma non si scotta, i suoi piedi non sentono dolore.

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Si intrufola nel bosco ma è inutile nascondersi, c'è sempre qualcuno che ti osserva e ... vede.

Se è una bella donna? Tanto meglio. Gli incontri femminili al Tista infondono calore. E' arrivata di

corsa in bicicletta, scende dalla sella e... “Ciao Battista, ci siamo visti l'anno scorso, non ti ricordi

più”? Si presenta così Paola Dionisio, una loverese che nasconde i suoi cinquant’anni sotto quelle

lenti dei suoi occhiali scuri. “Non scrivete i miei anni”, implora sorridente la bella Paoletta. La sua

richiesta non l’abbiamo accettata, noi dobbiamo dire la verità: ne dimostra quarantaquattro questo è

lampante.

Incurante degli Scipionari che si aggirano in zona, lei affianca il nostro Tista, abbandona la sua bici

là in mezzo all'erba e con lui si mette a corricchiare. Parlottano fra loro scambiandosi effusioni, son

solo effusioni sportive, poiché più in là non si può certo andare. Alla fine lei gli dice: “Sai, mio caro

Tista, a NewYork pure io ci sono stata, ma qui, con te è un'altra cosa. Si allontanano, si nascondono

nel bosco, uno di qua e l'altro di là.

I chilometri si perdono per strada, cerchiamo la borraccia: non c'è. Senza acqua non si può stare.

“Stavolta è colpa del Diavolo,- commenta Tista - “ la bella Paola lo ha Inscipionato.

Non c'è spazio per fare discussioni, bisogna subito darsi da fare, tornare indietro e cercare; intanto il

Tista può continuare.

Uffa! Meno male, la borraccia è ancora là: si riposa lì nell'erba, lei da sola non sarebbe più tornata.

Ora è d'obbligo una fontana: al catasto del comune le abbiamo tutte mappate. Se non ne funziona

una, la riserva è già in zona.

“Finalmente! Finalmente!” Tista beve avidamente poi si sposta ma che fa?

“Tista, anche tu rubi al moreto, quelle more non son tue. Se non sono belle mature , potrebbero farti

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anche male.

Risponde subito ingrugnito:“prego, io non rubo niente, queste more sono di tutti. Ci sono altri che

sanno invece ben rubare, nel nostro paese tutti si dan da fare, pare sia lecito, perché tanto li lasciano

fare”.

Volevo solo mettere qualche frutto fra i miei denti, - ribatte Marchesi - solo alle donne incinte è

permesso avere le voglie”?

Non ti è andata bene con le” mòre” adesso ti vuoi rifare con le bionde, anzi con quei rossi fiori che

continui a spalpocchiare; guarda bene, stai attento, che non sono da mangiare

Con tutti ‘sti soldati che infestano la zona, potrebbero scambiarti per un animale e farti anche del

male. Dai, alziamo i tacchi e togliamoci dai piedi.

Per tenere fresco corpo e mente, Tista se ne sta a 8500 leghe in fondo “al suo bel mare”.

Scipione l'Africano è stato sconfitto e allontanato ma Marchesi sa bene, che la battaglia non è

ancora terminata.

“L'estate sta iniziando e Marchesi se ne va”, questa è la canzone che fra dieci giorni canterà.

Tornerà, tornerà fra i suoi monti della Val Brembana, per iniziare nuove avventure.

Diavolo Rosso. Lovere. Martedì 19 giugno 2012.