R3 - ELABORATI DESCRITTIVI Norme tecniche di attuazione del PUA · 2015-11-09 · Comune di...

R3 - ELABORATI DESCRITTIVI

Norme tecniche di attuazione del PUA

Comune di Saviano, Provincia di Napoli Piano Urbanistico Attuativo - Intervento di edilizia sociale residenziale a Saviano in via Ponte di Sirico

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PUA

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Indice Art.1. Finalità ed obiettivi del PUA ......................................................................................... 2

Art.2. Elaborati di piano ......................................................................................................... 5

Art.3. Individuazione dei lotti del PUA .................................................................................... 7

Art.4. Edilizia Residenziale Sociale ........................................................................................ 10

Art.5. Lotto A – attrezzature da standard. ............................................................................ 12

5.1 Viabilità ...................................................................................................................... 12

5.2 Parcheggi pubblici ...................................................................................................... 12

5.3 Piazza alberata ........................................................................................................... 13

5.4 Centro per l’infanzia e giardino d’infanzia................................................................... 13

Art.6. Lotto B – testata commerciale e residenziale sociali ................................................... 15

Art.7. Lotto C – residenze sociali .......................................................................................... 16

Art.8. Infrastrutture urbane a rete ....................................................................................... 18

8.1 Fognatura acque bianche ........................................................................................... 18

8.2 Fognatura acque nere ................................................................................................ 19

8.3 Impianto elettrico ....................................................................................................... 19

8.4 Impianto di pubblica illuminazione ............................................................................. 19

8.5 Impianto idrico .......................................................................................................... 20

Art.9. Attuazione degli interventi ......................................................................................... 21

Art.10. Varianti non essenziali e modalità di rilascio del permesso di costruire .................... 22

Art.11. Prescrizioni in materia energetico – ambientale. Protocollo ITACA sintetico ............. 22

Allegato A – griglia di valutazione ITACA sintetico ................................................................ 25



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Art.1. Finalità ed obiettivi del PUA

L’area di intervento è collocata all’interno di un tessuto sostanzialmente edificato,

posizionato a ovest rispetto al centro urbano di Saviano. Si tratta di un lotto di circa 11.000

mq e censito al N.C.T.U. al foglio 2, particelle 249, 727 e 728.

L’intervento proposto mira non solo a realizzare alloggi sociali di elevata qualità, ma anche

spazi pubblici ed attrezzature pubbliche di grande rilevanza sociale.

Partendo dalle Linee guida in materia di Edilizia Residenziale Sociale della Regione Campania

(Deliberazione n. 572 del 22 luglio 2010), è possibile descrivere sinteticamente gli obiettivi

che l'intervento ha perseguito:

- soddisfacimento del fabbisogno abitativo (45 alloggi) riferito a nuclei familiari a basso

reddito (giovani coppie, single, separati o anziani in condizioni sociali o economiche

svantaggiate, etc…) con possibilità di vendita e/o concessione in locazione a prezzi

determinati sulla base di una convenzione tra i proprietari e il Comune, con effetti di

calmiere sul mercato immobiliare;

- realizzazione di un sistema di spazi aperti e attrezzature pubbliche (quali ampie

piazze, parcheggi permeabili e aree verdi con giardini e alberature) che siano a

servizio dell’intera collettività dell’area d’intervento (sia di quella già residente in Via

Ponte di Sirico che di quella insediata mediante il presente PUA);

- realizzazione di un centro per l’infanzia (particolarmente orientato alla prima infanzia

e con funzione di ludoteca), dotato di spazi aperti per il gioco, a servizio dei nuovi

residenti e di tutti gli abitanti della zona;

- incremento dei livelli di qualità urbana dell'area attraverso l'introduzione di funzioni

commerciali, complementari a quelle residenziali;

- cura nella progettazione degli alloggi (benessere igrometrico, visivo e sonoro) e

realizzazione di impianti a risparmio energetico (riscaldamento, idrico–sanitario,

elettrico, areazione e depurazione dell’aria, trattamento dei rifiuti domestici), in

modo da costituire un modello sperimentale sulla progettazione delle residenze in

ambito urbano;



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- integrazione e riqualificazione del paesaggio esistente, anche attraverso la stretta

integrazione del verde urbano con le soluzioni architettoniche relative ai nuovi edifici;

- promozione dell’efficienza energetica mediante soluzioni integrate, con sfruttamento

attivo e passivo dell’energia solare nonché di altre fonti energetiche alternative;

- uso di materiali eco–compatibili, reversibili e riciclabili, anche rispetto alle produzioni

locali di qualità.

Inoltre, in ottemperanza a quanto richiesto dalla suddetta normativa (Linee guida in materia

di Edilizia Residenziale Sociale della Regione Campania - Deliberazione n. 572 del 22 luglio

2010), si sottolineano i seguenti aspetti del PUA presentato:

- l'intervento è caratterizzato da elevati livelli di efficienza energetica e sostenibilità

ambientale, perseguiti secondo le migliori tecnologie disponibili e in relazione ai

criteri introdotti dal “Protocollo ITACA Sintetico”, approvato dalla Regione Campania;

- gli indici volumetrici e le altezze contenute sono tali da produrre un impatto

ambientale pressoché nullo;

- il progetto si presenta particolarmente efficace sotto il profilo della qualità

dell’insediamento in quanto favorisce l'integrazione e la coesione sociale:

- l'insediamento presenta elevata complessità funzionale, oltre alle richiamate attività

commerciali si prevede la realizzazione di un centro per l’infanzia a servizio degli

abitanti del nuovo insediamento e dell'intero quartiere. Le differenti funzioni si

presentano fortemente intrecciate sulla base di un "approccio integrato urbanistico e

progettuale di tipo complesso, nell’ottica di promuovere nuove visioni del territorio,

delle problematiche territoriali ancorché sociali e delle soluzioni possibili".

In sostanza, le finalità del progetto vedono l’intervento offrire notevoli benefici pubblici e di

pubblica utilità, mediante la progettazione e realizzazione di opere che risultano compatibili

con le potenzialità urbanistico-territoriali del Comune di Saviano.

Ai sensi della legge 17 agosto 1942 n. 1150 e successive modifiche e integrazioni, nonché ai

sensi della L.R. 16/2004 e ss.mm.ii. e del suo Regolamento attuativo, le trasformazioni



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urbanistiche del territorio comunale comprese nell’area del presente PUA, vengono regolate

dai grafici di progetto e dalle presenti norme.

Esse disciplinano:

- le destinazioni d’uso delle aree;

- la delimitazione dei lotti di intervento unitario;

- i tipi edilizi all’interno dei lotti.



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Art.2. Elaborati di piano

Sono elementi costitutivi del PUA gli elaborati descrittivi e grafici di seguito riportati:

Elaborati descrittivi R1 – Relazione urbanistica e tecnico-illustrativa R2 – Stima dei costi di realizzazione degli interventi R3 – Norme tecniche di attuazione di PUA Elaborati di analisi S1 – Stralcio del PRG vigente con indicazione delle aree oggetto di variante – scala 1:5000 S2 – Vincoli paesaggistici – scala varie S3 – Inquadramento dell’area oggetto di variante nella struttura urbana di Saviano – scale varie Viabilità e standard urbanistici S3.1 – Viabilità esistente di livello territoriale e urbano – scale varie S3.2 – Standard urbanistici esistenti – scala 1:5000 Reti tecnologiche S4 – Reti tecnologiche esistenti – scale varie Inquadramento catastale S5.1 – Stato di fatto. Stralcio catastale – scala 1.1000 S5.2 – Visure catastali Stato di fatto dell’area oggetto di variante S6.1 – Stato di fatto. Rilievo aerofotogrammetrico e rilievo fotografico. Planimetria e profili altimetrici – scala 1:500 Elaborati di progetto urbanistico P1 – Zonizzazione con le nuove destinazioni d’uso – scala 1:5000 P2 – Raffronto stato di fatto/progetto – interventi di viabilità e urbanizzazione primaria e secondaria – varie scale P3 – Norme di attuazione – variante alla norme di attuazione vigenti P4 – Schema di convenzione

Studi specialistici AG1 – Relazione dell’uso del suolo GG1 – Relazione geologica ( inquadramento geologico e geomorfologico, inquadramento idrografico e idrologico, indagini eseguite, caratterizzazione sismica del terreno e classificazione sismica del sito) con allegati AC1 – Relazione di compatibilità acustica



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Elaborati del progetto urbano A1.1 – Planimetria generale di progetto , prospetti caratterizzanti e viste – scala 1:500 A1.2 – Schema planimetrico sovrapposto alla planimetria catastale – scala 1:500 A1.3 – Individuazione delle destinazioni d’uso delle singole aree e delle unità minime di intervento scala 1:500 Progetto preliminare delle residenze A2.1 – Schemi tipologici e funzionali – scala 1:500 A2.2.1 – Piante dei vari livelli, prospetti e sezioni – scala 1:200 A2.2.2 – Piante dei vari livelli, prospetti e sezioni – scala 1:200 A2.2.3 – Piante dei vari livelli, prospetti e sezioni – scala 1:200 A2.3 – Schemi impiantistici e tecnologici– varie scale Progetto preliminare delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria Reti tecnologiche – strade – parcheggi e piazze A3.1 – Planimetria e sezioni della viabilità di progetto – scale varie A3.2 – Piazza e parcheggi: pianta e sezioni - scale varie A3.3.1 – Schemi delle infrastrutture a rete : idrica, fognaria e del gas – scale 1:500 A3.3.2 – Schemi delle infrastrutture a rete : elettrica e di pubblica illuminazione – scale 1:500 Centro per l’infanzia - ludoteca per la prima infanzia A4.1 – Piante , prospetti e sezioni – scala 1:200 A4.2 – Schemi impiantistici e tecnologici – scale varie



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Art.3. Individuazione dei lotti del PUA

In riferimento all'art. 33 della L.R. 16/2004 e ss.mm.ii. l'area di intervento del PUA ai fini

della sua attuazione è stata suddivisa in tre comparti edificatori. Nello specifico tali comparti

sono così articolati:

- lotto A è quello relativo alle attrezzature ed alla viabilità di progetto. Comprende

quindi:

- la piazza alberata;

- la viabilità ed i parcheggi;

- il centro d’infanzia con il giardino di infanzia,

- la realizzazione dei sottoservizi.

- lotto B è quello di testata, e comprende il blocco commerciale e le due residenze

sovrastanti;

- lotto C, articolato in sub – lotti, comprende i quattro blocchi residenziali.

Il quadro quantitativo inderogabile e i parametri urbanistici relativi ai singoli lotti è riportato

nella tabella seguente. Per la determinazione delle volumetrie e delle superfici si rimanda al

Regolamento Edilizio vigente a Saviano:



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TABELLA NORMATIVA

Lotto superficie volumetria s.u.l. n. alloggi Destinzioni d’uso H max distanze Punteggio

ITACA minimo

A

916 0 0 0 Verde pubblico – piazza pubblica - - -

2048 0 0 0 Viabilità e parcheggi - - -

1815 1400 350 0 Centro di infanzia + giardino di infanzia 4

10 / 0 dalle costruzioni del PUA;

10 dalle altre costruzioni; 2,5

B 572

840 280 2 Residenza sociale

8

20 m da via Ponte di Sirico;

10 / 0 dalle costruzioni del PUA;

10 dalle altre costruzioni;

2,5 2400 600 - Commerciale –

esercizi di vicinato

C1 1345 3665 1220 11 Residenza sociale 12 10 / 0 dalle costruzioni

del PUA; 10 dalle altre costruzioni;

2,5



2,5



2,5



2,5



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Ogni comparto costituisce unità minima di intervento realizzabile autonomamente

attraverso Permesso di costruire convenzionato di cui al articolo 28 bis a del DPR 380/2001

e come di seguito specificato all'art. 9 delle presenti Norme.

Gi interventi di cui al lotto A dovranno essere attuati o interamente prima degli interventi di

cui ai lotti B e C oppure in maniera progressivamente secondo il seguente schema:

- Lotto B + realizzazione piazza alberata;

- Lotto C1/C2 + realizzazione viabilità di bordo + parcheggi con fotovoltaico + giardino

di infanzia;

- Lotto C3/C4 + realizzazione centro di infanzia

I sottoservizi dovranno essere realizzati in misura proporzionale agli interventi privati

realizzati.



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Art.4. Edilizia Residenziale Sociale

Ai sensi del D.M. 22/4/2008 ai fini del presente PUA si definisce alloggio di edilizia

residenziale sociale, ovvero alloggio sociale, “l'unità immobiliare adibita ad uso residenziale

in locazione permanente che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della

coesione sociale, di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che

non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato”.

L’accesso a tale servizio è regolamentato dalle regioni, in concertazione con le Anci

regionali, che definiscono, ai sensi dell’art. 2 comma 1 del richiamato D.M. 22/4/2008 i

requisiti per l'accesso e la permanenza nell'alloggio sociale.

Tale canone “in relazione alle diverse capacità economiche degli aventi diritto, alla

composizione del nucleo familiare e alle caratteristiche dell'alloggio. L'ammontare dei canoni

di affitto percepiti dagli operatori deve comunque coprire i costi fiscali, di gestione e di

manutenzione ordinaria del patrimonio tenuto conto, altresì, della funzione sociale

dell'alloggio come definito dal presente decreto”. In particolare con la Deliberazione n. 356

del 08/08/2014 la Regione Campania ha definito i seguenti criteri di accesso al servizio:

- essere cittadino italiano o di uno Stato aderente all'Unione Europea, oppure essere

cittadino extracomunitario titolare di carta di soggiorno o regolarmente soggiornante

in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale, che eserciti una regolare

attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo;

- residenza anagrafica o attività lavorativa nel Comune di riferimento (Saviano);

- non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato

alle esigenze del nucleo familiare, nell’ambito regionale. Tale requisito sussiste anche

qualora l’alloggio sia inutilizzabile dal proprietario perché gravato dal diritto di

usufrutto, uso, abitazione a tempo indeterminato. La titolarità di quote di alloggio

adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare, sul territorio regionale, non

rileva ai fini dell’accesso, tranne nel caso in cui le restanti quote del diritto

appartengano al coniuge o altro componente il nucleo familiare;

- assenza di precedenti assegnazioni in locazione semplice ovvero in proprietà con

patto di futura vendita di alloggio realizzato con contributi pubblici e assenza di



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precedenti finanziamenti agevolati, in qualunque forme concessi dallo Stato o da enti

pubblici sempre che l’alloggio non sia più utilizzabile ovvero perito senza diritto al

risarcimento del danno;

- indicatore ISEE non superiore ad € 30.000.

Nello specifico al presente PUA è allegato uno specifico schema di convenzione (Elaborato

P4) nel quale sono contenuti gli obblighi del soggetto attuatore in riferimento al tipo di

alloggio da realizzare ed alle modalità di affitto da adottare.

L'alloggio sociale deve essere adeguato, salubre, sicuro e costruito o recuperato nel rispetto

delle caratteristiche tecnico-costruttive indicate agli articoli 16 e 43 della legge 5 agosto

1978, n. 457. Nel caso di servizio di edilizia sociale in locazione si considera adeguato un

alloggio con un numero di vani abitabili tendenzialmente non inferiore ai componenti del

nucleo familiare , e comunque non superiore a cinque, oltre ai vani accessori quali bagno e

cucina. L'alloggio sociale deve essere costruito secondo principi di sostenibilità ambientale e

di risparmio energetico, utilizzando, ove possibile, fonti energetiche alternative.

Nel suo complesso l’insediamento per Edilizia Residenziale Sociale deve rispondere ai criteri

di cui alle Linee guida in materia di Edilizia Residenziale Sociale della Regione Campania

Deliberazione n. 572 del 22 luglio 2010 aggiornati con la Deliberazione n. 356 del

08/08/2014. Da un punto di vista delle prestazioni energetiche gli alloggi sociali devono

essere realizzati secondo i criteri di cui alle “Linee Guida per la valutazione della sostenibilità

energetico-ambientale degli edifici in attuazione della L.R. 19/2009 così come modificata

dalla L.R. n.1/2011. Protocollo Itaca Campania sintetico”, meglio specificati all’art. 10



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Art.5. Lotto A – attrezzature da standard.

Il lotto “A” comprende le attrezzature da standard previste . La superficie del lotto è pari a

4779 mq e comprende:

- la viabilità ed i parcheggi – 1601 mq;

- la piazza alberata – 916 mq;

- il centro d’infanzia con il giardino di infanzia – 1815 mq.

5.1 Viabilità

La viabilità di progetto prevista nel PUA, di superficie pari a 1601 mq, si deve sviluppare

lungo il perimetro del lotto di intervento. La carreggiata ad un solo senso di marcia, deve

essere ampia 3.50 m ivi comprese le due banchine laterali, da realizzarsi con zanelle in

cemento prefabbricato, dotate di caditoie per la raccolta della acque piovane.

Su lato interno dovrà essere sistemato il marciapiede, di larghezza pari a 1,20 m, da

pavimentarsi in pietra naturale o artificiale, ed in ogni caso in maniera da garantire

continuità con la piazza alberata.

La strada dovrà essere adeguatamente illuminata da elementi ad alta efficienza disposti ad

un passo non superiore a 15 m.

La strada dovrà essere realizzata con un manto carrabile tale da garantire la massima

permeabilità del suolo e dovrà essere caratterizzato da valori cromatici tali da garantire il

corretto inserimento nel contesto.

5.2 Parcheggi pubblici

I parcheggi pubblici previsti nel PUA , di estensione pari a 447 mq, devono disporsi nei

seguenti punti:

- n. 4 stalli paralleli al senso di marcia della viabilità, su lato destro della piazza;

- n. 6 stalli paralleli al senso di marcia della viabilità, su lato destro della piazza;

- n. 10 stalli disposti a 45° in corrispondenza del centro di infanzia.

Nell’ambito dei parcheggi lungo la viabilità di bordo dovrà prevedersi per ogni senso di

marcia uno stallo speciale per il carico e scarico delle merci relative agli esercizi commerciali.



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Nel rispetto delle norme sull’accessibilità si dovrà prevedere almeno uno stallo per soggetti

diversamente abili lungo la piazza ed un altro presso il centro di infanzia.

I parcheggi devono essere pavimentati con sistemi atti a garantire la permeabilità del suolo

come grigliati a giunti inerbiti o similari.

L’illuminazione stradale, in corrispondenza dei parcheggi, dovrà prevedere opportuni

raddoppi al fine di garantire idonei livelli di illuminamento .

Per quanto riguarda i parcheggi presso il centro d’infanzia, si prevede l’istallazione di

pensiline per i pannelli fotovoltaici.

5.3 Piazza alberata

La piazza alberata, di estensione pari a 916 mq, deve essere disposta all’ingresso del

complesso edilizio. La piazza deve essere sistemata prevalentemente a verde, con percorsi in

pietra naturale o artificiale. Le parti verdi devono essere alberate con esemplari di

prima/seconda grandezza riferibili al contesto locale.

Lungo i bordi della parti verdi devono essere sistemate sedute. La piazza deve essere

attrezzata con tutti gli elementi di arredo urbano necessari per garantire la piena

funzionalità dello spazi pubblico.

La piazza deve essere adeguatamente illuminata con un sistema realizzato preferibilmente

con paletti di illuminazione bassi ad alta efficienza.

Si prevede l'istallazione di un sistema automatico di irrigazione costituito da bocchettoni a

pioggia basato sul riciclo delle acque piovane.

5.4 Centro per l’infanzia e giardino d’infanzia

Il nucleo del centro per l’infanzia e del giardino di infanzia si configura come servizio

pubblico di quartiere, sia in riferimento alle attrezzature scolastiche sia in riferimento alle

attrezzature di interesse comune, integrate con verde attrezzato.

Il centro per l’infanzia deve essere caratterizzato dai seguenti caratteri quantitativi:



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Il centro deve essere articolato prevedendo laboratori e spazi ricreativi che possono essere

utilizzati sia a scopo didattico sia nelle ore pomeridiane.

L’edifico deve essere sviluppato su unico livello, articolato di quattro grandi ambienti

polifunzionali (laboratori per la prima infanzia, laboratori per la seconda infanzia, spazio

ricreativo/palestra e area per il personale), distribuiti a partire da uno spazio centrale più

basso e che fa da connettivo.

Un ruolo centrale deve essere affidato agli spazi esterni ed in primo luogo alla corte centrale

di ingresso e di distribuzione.

Per le finiture esterne è preferibile privilegiare l’utilizzo di materiali naturali, come il legno

trattato per esterni, da integrarsi con materiali contemporanei come l’alluminio o il cemento

lisciato.

Al fine di garantire idoneo isolamento termico ed idoneo smaltimento delle acque piovane

devono essere previsti tetti verdi.

Le aree verdi del giardino di infanzia, di estensione pari a 403 mq, devono essere

interconnesse agli spazi chiusi del centro di infanzia e devono essere direttamente fruibili da

questo. Il giardino di infanzia deve essere fornito di attrezzature per il gioco e per

l’educazione, idonee all’utilizzo da parte dei bambini anche attraverso la predisposizione,

dove necessario, di pavimentazioni antritrauma.

Il giardino di infanzia dovrà essere protetto con idonee recinzioni al fine garantire idonei

livelli di sicurezza. Si prevede l'istallazione di un sistema automatico di irrigazione costituito

da bocchettoni a pioggia basato sul riciclo delle acque piovane.

superficie volumetria s.u.l. n. alloggi H max

1815 mq 1400 mc 350 mq 0 4 m



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Art.6. Lotto B – Testata commerciale e residenziale sociali

Sulla piazza alberata si dispone il primo lotto di funzioni private: il blocco di testata con

funzioni commerciali per attività di vicinato al piano terra, e due alloggi al piano primo.

Dalla piazza, attraverso un passaggio coperto legato alle funzioni commerciali, si entra nel

complesso edilizio vero e proprio attraverso un percorso centrale pedonale intorno a cui è

organizzato l’intervento, secondo l’asse nord-sud, che segue la linea longitudinale

predominante nel lotto.

Il blocco è caratterizzato dai seguenti caratteri quantitativi:

I locali commerciali per attività di vicinato devono essere di superficie inferiore o pari a 150

mq ciascuno, provvisti ognuno di servizi propri.

Dalla galleria di passaggio interna è possibile accedere alla scala di accesso ai due

appartamenti sovrastanti. Per tali unità abitative dovranno garantirsi le medesime

caratteristiche degli alloggi di ci al lotti C, analiticamente descritte ai successivi articoli delle

presenti norme.

superficie volumetria s.u.l. n. alloggi Destinzioni d’uso

H max

572 mq

840 mc 280 mq 2 Residenza sociale

8m

2400 mc 600 mq - Commerciale –

esercizi di vicinato



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Art.7. Lotto C – residenze sociali

Dalla piazza, attraverso il passaggio coperto legato alle funzioni commerciali, si accede nel

complesso edilizio vero e proprio articolato su un percorso centrale pedonale intorno a cui

deve essere organizzato l’intervento, secondo l’asse nord-sud che segue la linea

longitudinale predominante nel lotto. Tale percorso si deve configurare come lo spazio

connettivo e relazionale di riferimento dell'intervento.

Intorno a tale asse si devono disporre i quattro blocchi edilizi, diversamente articolati sia in

pianta che in sezione, e tali da raggiungere al massimo i tre piani per un totale di 43 alloggi.

I quattro blocchi sono caratterizzati dal seguente quadro quantitativo:

I blocchi residenziali sono impostati ad una quota di + 1.00 m permettendo di realizzare box

semi interrati in misura pari ad 1 per ogni alloggio. Dovranno prevedersi anche box

ciascuno per le 2 unità residenziali di cui al lotto B

Ogni alloggio dovrà essere dotato di specifico spazio verde pertinenziale secondo la

seguente articolazione:

- pati ai piani terra, sollevati dal suolo grazie al rialzo di 1 m della quota di imposta dei

corpi di fabbrica;

- terrazze verdi ai piani intermedi;

Blocco superficie volumetria s.u.l. n. alloggi Destinzioni d’uso H max

C1 1345 mq 3665 mc 1220 mq 11 Residenza sociale 12 m






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- tetti giardini ai piani sui solai di copertura, accessibili dai piani inferiori attraverso

piccole scale di servizio .

Più in generale l’articolazione dei blocchi edilizi dovrà essere improntata al principio della

individualità dei singoli alloggi sulla base di una disarticolazione volumetrica, che evidenzi i

singoli volumi mono-funzionali, ambienti “giorno” e ambienti “notte”.

Ogni blocco è distribuito da una scala che serve due alloggi per piano. Si prevede altresì la

realizzazione di tre alloggi duplex.

Complessivamente, i 45 alloggi che si intende realizzare sono così sintetizzabili:

8 alloggi di 70mq;

20 alloggi di 80mq;

6 alloggi di 90mq;

11 alloggi di 110mq.

Tale offerta deve rispondere in maniera quanto più soddisfacente possibile alla diversificata

esigenza abitativa indicata anche dalle Linee Guida in materia di Edilizia Residenziale Sociale

citate sugli articoli precedenti.

In particolare dal punto di vista dell’organizzazione interna ogni unità abitativa dovrà essere

caratterizzata da una razionale ed adeguata articolazione, con zone giorno e zone notte ben

delimitate. Le zone giorno dovranno preferibilmente prevedere un’organizzazione libera

mentre le zone notte dovranno garantire gli adeguati livelli di privacy interni. Ogni unità

abitativa, ad eccezione di quelle di 70 mq, dovrà preferibilmente essere dotata di doppi

servizi. I servizi dovranno, preferibilmente, avere illuminazione e ventilazione diretta.

L’involucro edilizio dovrà essere realizzato in riferimento ai principi di efficientamento

energetico di cui al protocollo ITACA, meglio richiamato all’art. 11 delle presenti NTA.

Le aree a verde devono essere prevalentemente articolate da aiuole e cespugli,

privilegiando essenze tipiche del luogo, con particolare riferimento a quelle adatte a

garantire il filtraggio delle polveri e l’assorbimento di sostanze inquinanti e possono essere

attraversate unicamente da percorsi non asfaltati. Le aree verdi dovranno essere dotate di

un sistema di illuminazione con corpi illuminanti in numero e posizione tale da evitare la

presenza di parti buie e poco sicure.



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Art.8. Infrastrutture urbane a rete

Gli impianti urbani a rete devo essere sviluppati entro le sezioni delle strade di progetto..

Nello specifico si prevede la realizzazione delle seguenti reti urbane:

fognatura acque bianche;

fognatura acque nere;

impianto elettrico;

impianto di pubblica illuminazione;

impianto idrico;

rete del gas;

rete telefonica

Inoltre lungo la viabilità di bordo si sono previste due isole ecologiche, una per lato, da

realizzarsi preferibilmente con meccanismi a scomparsa.

Di seguito si forniscono le direttive per la realizzazione della rete di fognatura bianca, nera,

l’impianto elettrico di pubblica illuminazione ed idrico.

Criteri analoghi sono stati adottati per il progetto delle reti telefoniche e del gas.

8.1 Fognatura acque bianche

Bisogna specificare che si dovrà garantire un’alta permeabilità dei suoli per cui la quantità di

acqua bianca raccolta sarà sostanzialmente minima. Tale permeabilità elevata è garantita

dalla presenza dei tetti giardino, delle terrazze verdi e dagli alti coefficienti di permeabilità

per le aree pubbliche e semi pubbliche.

L’impianto per la fognatura delle acque bianche è realizzato da una dorsale disposta lungo la

strada di progetto. A tale conduttura sono collegati tramite pozzetti sia i punti di scarico

della piazza e degli altri spazi pubblici che i punti di scarico delle pluviali, oltre che le caditoie

della strada.

La condotta principale è collegata ad una idonee vasche di raccolta disposte al di sotto della

piazza alberata. Tale vasca permette il riutilizzo dell’acqua bianca per l’irrigazione degli spazi

verdi.



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Pertanto il sistema di smaltimento delle acque bianche deve essere autonomo ed

autosufficiente.

In ogni caso dovrà prevedersi anche un recapito lungo via Ponte di Sirico, in relazione alla

futura realizzazione di una fognatura comunale.

8.2 Fognatura acque nere

Non essendo dotato il tratto di via Ponte di Sirico di idoneo impianto pubblico di fognatura,

gli edifici previsti nel progetto dovranno essere tutti forniti di idonea vasca Imhoff,

dispositivo finalizzato al servizio di piccoli insediamenti che non sono serviti dalla rete

fognaria e che quindi consente di rendere gli edifici di progetto sostanzialmente autonomi

da questo punto di vista.

In particolare, in riferimento al numero di utenze, deve prevedersi una fossa biologica Imhoff

per ogni blocco edilizio, una per il blocco di testata ed una per il centro di infanzia.

Tali vasche dovranno essere posizionate in prossimità della strada di progetto in modo da

facilitare ogni operazione di manutenzione.

Parallelamente dovrà prevedersi la realizzazione di idoneo impianto di fognatura, da

posizionarsi al di sotto della strada pubblica suddetta. Lo schema così definito deve

consentire in futuro, quando verrà realizzato idoneo impianto di fognatura pubblica, al di

sotto di via Ponte di Sirico, di allacciare l’impianto dell’area di progetto a quello pubblico

senza richiedere lavorazioni ulteriori.

8.3 Impianto elettrico

La rete elettrica sarà disposta al di sotto delle sedi stradali di progetto. Si prevede

l’istallazione della cabina di controllo in corrispondenza dei locali tecnici areati collocati

all’interno delle due aree di parcheggio a nord. Lungo la rete dovranno essere previsti in

corrispondenza dei singoli blocchi residenziali i pozzetti di deviazione per gli allacci privati.

8.4 Impianto di pubblica illuminazione

La rete di pubblica illuminazione dovrà riguardare la piazza alberata e la strada.

L’illuminazione stradale sarà costituita da fari orientabili disposti su pali ad interasse di 15 m,



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tali da assicurare un luminanza conforme alle norme DIN 5044 . Ogni elemento illuminante,

posto a 6 m di altezza, è dotato di pozzetto di derivazione alla base del palo. Alla rete di

pubblica illuminazione sono collegati, tramite pozzetti di transito, l’impianto di illuminazione

pubblica della piazza, costituita da faretti montati su pali bassi. Tutti gli apparecchi

illuminanti dovranno essere caratterizzati da alta efficienza energetica.

8.5 Impianto idrico

La rete idrica, allacciata alla rete esistente a lungo via Ponte di Sirico, è costituita da una

tubazione principale in disposta al di sotto delle sedi stradali di progetto. L’impianto deve

essere dotato di pozzetti di scarico con saracinesca in corrispondenza degli allacci privati dei

singoli lotti.

E’ prevista all’interno degli spazi verdi a nord- ovest del lotto, un’area di superficie pari a

150 mq per la collocazione di vasche di accumulo.



21

Art.9. Attuazione degli interventi

L'attuazione del PUA relative ad ogni singolo comparto, così come previsto dal presente

piano è demandata al proprietario dell’ area previa stipula di apposita convenzione. Pertanto

il titolo abilitativo è il Permesso di costruire convenzionato di cui al articolo 28-bis a del DPR

380/2001. Il progetto deve essere redatto unitariamente per ogni comparto e sub comparto.

Il progetto di cui al permesso a costruire dovrà contenere le specificazioni relative ai

seguenti elementi:

- indicazione dei movimenti di terra (scavi e rinterri), in base all’esatto rilevamento

topografico del terreno;

- progetto esecutivo della viabilità sia carrabile che pedonale;

- progetto esecutivo delle aree scoperte con l’indicazione delle zone pavimentate e

verdi, della alberature esistenti e di progetto, dei campi di gioco, delle aree di sosta

etc.

- progetto esecutivo degli edifici;

- progetto esecutivo degli impianti di fognatura, impianti di distribuzione dell’acqua,

del gas, dell’energia elettrica con relative cabine, dell’impianto di illuminazione

pubblica.

In ogni caso per la definizione delle modalità di presentazione dei permessi a costruire, per i

tempi ed i contenuti specifici si rimanda al vigente Regolamento edilizio di Saviano.

In riferimento all’art. 37 della L.R. n. 16/2004 e ss.mm.ii., le convenzioni da stipulare,

contenute nell’elaborato P4 riguardano:

- le modalità di realizzazione delle attrezzature pubbliche e dei sottoservizi;

- le modalità di realizzazione e di assegnazione degli alloggi sociali.

Inoltre potrà essere stipulata una ulteriore convenzione aggiuntiva per la gestione del centro

di infanzia.

Nella convenzione urbanistica riguardante le attrezzature ed i sottoservizi sono contenute:

- le modalità di cessione delle aree e delle opere;



22

- le modalità e tempi di realizzazione delle urbanizzazioni primarie e secondarie;

- le modalità di calcolo del contributo di costruzione

Nella convenzione riguardante gli alloggi sociali sono contenute:

- l’identificazione degli oneri a carico del proprietario;

- l’identificazione degli oneri a carico del comune;

- le modalità e decadenza delle assegnazioni;

- l’agibilità e caratteristiche degli alloggi sociali.

Art.10. Varianti non essenziali e modalità di rilascio del permesso di costruire

Non costituiscono variante essenziale al presente PUA:

- differente articolazione planimetrica degli edifici, a parità di volumetria, di superficie

coperta e di posizionamento;

- differenti articolazioni della viabilità, a parità di sezione minima, di punti di arrivo e di

partenza;

- differenti materiali e finiture purchè in grado di garantire medesime o superiori

prestazioni tecniche.

Art.11. Prescrizioni in materia energetico – ambientale. Protocollo ITACA sintetico

Il progetto deve rispondere alle “Linee Guida per la valutazione della sostenibilità energetico-

ambientale degli edifici in attuazione della L.R. 19/2009 così come modificata dalla L.R.

n.1/2011. Protocollo Itaca Campania sintetico” .

Le Linee Guida, attuative delle disposizioni dei commi 4 lett. a) dell’art. 4, 5 dell’art. 5, 8

dell’art. 7 e 4 dell’art. 12, della legge regionale n.19/2009 come modificata dalla L.R. 1/2011,

promuovono ed incentivano l’uso dei materiali per l’edilizia sostenibile e definiscono i criteri

di valutazione della sostenibilità edilizia ed urbana che garantiscano elevate prestazioni

energetico - ambientali. La Regione Campania, nelle suddette Linee Guida, ha preso a

riferimento il Protocollo ITACA sintetico del 2009, adattandolo alle condizioni climatiche

campane.



23

Il Protocollo è articolato in criteri che individuano sia parametri energetici che di carattere

ambientale. La valutazione avviene attraverso cinque aree di valutazione, ciascuna relativa a:

- la qualità del sito e il relativo livello di urbanizzazione, ovvero il rapporto dell’edificio

con il contesto in cui è collocato. Lo scopo è di incentivare il riutilizzo del territorio,

infatti questo criterio vuole contenere la dispersione insediativa andando a premiare

gli interventi situati in ambiti urbani centrali;

- il consumo delle risorse con un peso e un ruolo preminente su tutto il sistema. Le

valutazioni sono riferite alle prestazioni energetiche dell’involucro e del sistema

edificio-impianto, all’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili (si incoraggia

l’utilizzo di impianti solari termici ed il ricorso a impianti solari fotovoltaici per la

produzione dell’energia elettrica), all’utilizzo di materiali naturali o riciclabili ed alla

riduzione dei consumi idrici, anche attraverso il recupero delle acque piovane;

- i carichi ambientali, ovvero le emissioni di CO2 equivalente associate all’esercizio

annuale dell’edificio;

- la qualità ambientale e il controllo dei parametri che influenzano il confort interno

degli edifici: la temperatura e la ventilazione, l’illuminazione naturale e la riduzione

dell’inquinamento elettromagnetico;

- la qualità del servizio, che risulta direttamente collegata al mantenimento nel tempo

delle prestazioni in fase operativa ed è funzione delle modalità di conservazione e di

aggiornamento della documentazione tecnica dell’edificio.

Il Protocollo ITACA Campania sintetico, all’interno delle suddette cinque aree di valutazione,

individua 15 criteri, raggruppati in 10 categorie, a ciascuno dei quali associa un peso che ne

rappresenta il grado di importanza nella valutazione complessiva. In tal modo l’edificio

acquisisce un punteggio che varia da -1 a +5 assegnato in funzione del soddisfacimento di

ognuno dei criteri. Lo zero rappresenta lo standard di riferimento riconducibile a quella che

deve considerarsi come la pratica costruttiva corrente, nel rispetto delle leggi e dei

regolamenti, il -1 una prestazione inferiore allo standard e alla pratica corrente e il 5 a una

prestazione considerevolmente avanzata rispetto alla migliore pratica corrente.



24

Ai sensi delle medesime linee guida il punteggio minimo per tutti gli interventi attuati nel

presente PUA è pari a 2,5.

Il raggiungimento di tale punteggio dovrà essere ottenuto preferibilmente secondo i criteri

di cui all’allegato A alle presenti NTA ed, in ogni caso, dovranno essere dimostrati attraverso

apposita relazione, da allegare ai titoli abilitativi.



25

Allegato A – Prime indicazioni per il raggiungimento del punteggio ITACA previsto

Nella fase di presentazione dei Permessi di costruire dovrà dimostrarsi, ai sensi dell’art. 10

delle presenti NTA, attraverso idonea documentazione il raggiungimento del punteggio di

2,5 in riferimento al protocollo ITACA sintetico. Già nella fase di impostazione del PUA sono

stati definiti i criteri principali per il perseguimento degli obiettivi di cui al protocollo ITACA

sintetico. Tali criteri, di seguito riportati, rappresentano la linea guida, per la dimostrazione,

in sede attuativa, del raggiungimento del punteggio prescritto.

Area di valutazione Categoria Criterio Prestazione di progetto

1. Qualità del sito Condizioni del sito

Livello di

urbanizzazione

del sito

Al fine di favorire l’uso di aree

urbanizzate e limitare il consumo di

suolo, il progetto interviene su un’area,

seppur libera, sostanzialmente

urbanizzata, in quanto circondata a

nord est e sud da zone interessate da

edificazione residenziale, e prospiciente

nel margine nord con un’importante

infrastruttura quale via Ponte di Sirico.

2. Consumo di

risorse

Energia primaria non

rinnovabile prevista

durante il ciclo di

vita

Trasmittanza

termica

dell’involucro

edilizio

Al fine di ridurre il fabbisogno di

energia primaria per la climatizzazione

invernale, la trasmittanza media di

progetto degli elementi di involucro

attesta valori maggiormente virtuosi

rispetto alla trasmittanza media

corrispondente ai valori limiti di legge,

ciò avviene in ragione del ricorso a

soluzioni altamente performanti quali le

coperture in tetto giardino, gli infissi a

taglio termico coibentato ad alta

efficienza energetica e i tamponamenti

in cemento poroso e pannelli di origine

naturale-vegetale.

Energia primaria

per il

riscaldamento

Al fine di ridurre i consumi di energia

primaria per il riscaldamento, gli edifici

di progetto si configurano come



26

conservatori di calore, grazie sia

all’elevata coibentazione dell’involucro

che all’ottimizzazione dell’energia

solare entrante (opportuno orientamento

e dimensionamento delle aperture e

predisposizione di alberi a foglie

caduche in corrispondenza dei prospetti

finestrati, affinché la caduta delle foglie

degli alberi nei mesi più freddi

massimizzi il calore entrante per effetto

della radiazione solare).

Controllo della

radiazione solare

Al fine di ridurre gli apporti solari nel

periodo estivo, il progetto nelle

sistemazione esterne ricorre ad alberi a

foglie caduche, in modo che la fioritura

degli stessi nei mesi più caldi faccia da

naturale filtro della luce solare, e negli

edifici all’opportuna predisposizione di

aggetti, logge, terrazze e schermature

solari che evitano fenomeni di

abbagliamento dei fruitori e

surriscaldamento eccessivo dell’aria

interna.

Interzia termica

dell’edificio

Al fine di mantenere buone condizioni di

comfort termico negli ambienti interni

nel periodo estivo, evitando il

surriscaldamento dell’aria, gli edifici di

progetto offrono elevata coibentazione

dell’involucro e ottima predisposizione

alla ventilazione naturale (collocazione

delle aperture su prospetti opposti e in

maniera sfalsata, così da creare diversi

assi per il circolo dell’aria).

Energia da fonti

rinnovabili

Energia termica

per ACS

Al fine di incoraggiare l’uso di energia

prodotta da fonti rinnovabili per la

produzione di acqua calda sanitaria, il

progetto è predisposto all’ integrazione

di collettori solari, da installarsi nelle



27

sistemazioni esterne private (i cortili, le

terrazze e le logge sono ampi e liberi, e

le coperture praticabili sono piane e

perfettamente accessibili).

Energia elettrica

Al fine di incoraggiare l’uso di energia

elettrica prodotta da fonti rinnovabili, il

centro per l’infanzia progettato è dotato

di idoneo impianto fotovoltaico grid-

connected, ad alta efficienza energetica

e integrato mediante idonea soluzione

architettonica alla pensilina di

copertura dei parcheggi pertinenziali del

centro.

Materiali eco-

compatibili

Materiali da fonti

rinnovabili

Al fine di ridurre il consumo di materie

prime non rinnovabili, si prevede che la

realizzazione delle opere avvenga con

materie prime naturali e quindi

prodotte da fonti rinnovabili (si pensi ai

tamponamenti in cemento poroso e

pannelli di origine naturale-vegetale, ai

legni di rivestimento, alle

pavimentazioni interne ed esterne, e agli

intonaci).

Materiali

riciclati/recuperati

Al fine di favorire l’impiego di materiali

riciclati e/o di recupero per diminuire il

consumo di nuove risorse, si prevede che

la struttura delle opere sia o in acciaio,

materiale di recupero ed eventualmente

ulteriormente riutilizzabile, o in cemento

armato i cui inerti siano ottenuti

mediante tritovagliatura di materiale

dismesso o oggetto di recupero, e che

tutti gli altri materiali di tamponatura e

finitura seguano gli stessi criteri di

sostenibilità.

Acqua potabile Acqua potabile

per usi indoor

Al fine di ridurre i consumi di acqua

potabile per usi indoor attraverso

l’impiego di strategie di recupero o di



28

ottimizzazione d’uso dell’acqua il

progetto è dotato di idoneo impianto di

recupero dell’acqua piovana, che

soddisfi operazioni quali il risciacquo

dei wc, l’irrigazione delle aree a verde e

l’alimentazione degli impianti esterni

finalizzati ad esempio al lavaggio delle

auto.

3. Carichi

ambientali

Emissioni di CO2

equivalente

Emissioni previste

in fase operativa

Al fine di ridurre la quantità di emissioni

di CO2 equivalente da energia primaria

non rinnovabile impiegata per

l’esercizio annuale dell’edificio, le opere

di progetto prevedono l’integrazione di

impianti ad alta efficienza energetica e

minima produzione di emissioni di

CO2, altamente performanti e

perfettamente manutenibili, dotati di

idonei manuali d’uso e manutenzione, al

fine del mantenimento degli alti standard

offerti in lassi di tempo lunghi e

controllati.

4. Qualità

ambientale indoor

Benessere

termoigrotermico

Temperatura

dell’aria

Al fine di mantenere un livello

soddisfacente di comfort termico

limitando al contempo i consumi

energetici, il progetto offre prestazioni

termoigrometriche maggiormente

virtuose rispetto agli standard minimi

imposti dalla normativa, e questo grazie

alla corretta coibentazione

dell’involucro e l’alta efficienza

energetica degli impianti utilizzati.

Benessere visivo Illuminazione

naturale

Al fine di assicurare adeguati livelli

d’illuminazione naturale in tutti gli spazi

primari occupati, il progetto prevede che

la dimensione di ciascuna delle

superficie aero-illuminanti (aperture)

sia sempre maggiore dello standard

minimo tipico della pratica corrente (e



29

stimato in una superficie aero-

illuminante pari ad almeno 1/8 della

superficie da servire), analogamente le

distanze tra i fabbricati e il disegno di

aggetti, sporgenze, terrazze e logge è

funzionale, tra le altre cose, alla

massimizzazione della radiazione solare

captata.

Inquinamento

elettromagnetico

Campi magnetici

a frequenza

industriale (50

Hertz)

Al fine di minimizzare il livello dei campi

elettrici e magnetici a frequenza

industriale (50 Hz) negli ambienti interni

così da ridurre il più possibile

l’esposizione dei fruitori, il progetto non

presenta alcuna problematica legata

alla formazione di campi magnetici.

5. Qualità del

servizio

Mantenimento delle

prestazioni in fase

operativa

Disponibilità della

documentazione

tecnica degli

edifici

Al fine di ottimizzare l’operatività

dell’edificio e dei suoi sistemi tecnici, il

progetto presentato si compone di

un’attenta documentazione di dettaglio

(disegni “as built” e piano d’uso e

manutenzione delle opere e degli

impianti), finalizzata a garantire che gli

standard abitativi offerti dalle opere

mantengano alti livelli di efficienza

durante l’intera vita di esercizio del

progetto.

In aggiunta ai criteri sopraindicati, il Protocollo ITACA Campania sintetico esplicita ulteriori

azioni da attuare per ottenere una progettazione “energeticamente ed ambientalmente

sostenibile”. Rispetto a queste azioni viene esplicata la prestazione offerta dal progetto

presentato e con riferimento alle Linee Guida suddette.

Azioni consigliate Prestazione di progetto

Analisi del sito e

integrazione con

l’ambiente

naturale, costruito

In affiancamento alla qualità e al livello di urbanizzazione dell’area, il progetto ha

contestualmente effettuato uno studio approfondito del contesto, studiandone le

caratteristiche ambientali, paesaggistiche, naturali e microclimatiche locali, nonché

il contesto architettonico e morfologico di riferimento, con individuazione delle



30

e con il paesaggio tipologie costruttive e materiche tradizionali e i livelli di tutela operanti sul territorio

(vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, etc.), a ciò si aggiunge

l’accessibilità alle reti di trasporto pubblico e l’ubicazione rispetto al centro cittadino

per verificare la distanza dell’intervento da strutture di base con destinazioni d’uso

complementari all’abitare. Lo studio così effettuato emerge nel progetto in aspetti

quali l’utilizzo di opere a verde tipiche e congrue con il contesto, il ricorso a

materiali caratterizzanti il territorio di Saviano, e la definizione di sagome e forme

dall’impatto ambientale pressoché nullo. Lo studio dei vincoli sull’area ha poi fatto

emergere che non esiste alcuna disciplina preordinata che impedisca la fattibilità

delle opere. L’area di intervento individuata si distingue inoltre per l’immediata

accessibilità alle reti di trasporto pubblico, lungo via Ponte di Sirico, e la posizione

prossima al centro urbano di Saviano, con relative destinazioni d’uso complementari

a quella residenziale.

Orientamento degli

edifici e

posizionamento

degli ambienti

interni

E’ di fondamentale importanza lo studio specifico effettuato sull’esposizione e

sull’orientamento degli edifici per migliorarne l’efficienza energetica, le relative

aperture e il conseguente attento posizionamento degli ambienti interni

razionalizzando la disposizione e individuando le zone calde e le zone fredde. A tal

proposito i blocchi lineari, con funzione residenziale, sono disposti secondo l’asse

nord-sud, ossia la direzione predominante nel lotto, con le funzioni “giorno” disposte

a sud e quelle “notte” a nord, in modo da ottimizzare la luce naturale. Le distanze tra

gli edifici, all’interno del lotto, sono poi tali da garantire il minimo ombreggiamento

possibile delle facciate nella peggiore condizione stagionali, coincidente con il

solstizio d’inverno (21 dicembre).

Protezione dal sole

Per ridurre il carico termico dovuto all’irraggiamento solare nel periodo estivo e per

mantenere il comfort all’interno dell’edificio, oltre all’ottimo isolamento termico

caratterizzante l’involucro delle opere previste, si è evitato l’irraggiamento solare

diretto dei locali con apposite soluzioni atte al controllo della luce e del calore

(schermature solari). Per tale ragione i prospetti sono dotati di dispositivi quali

cornici aggettanti, e solai emergenti a formare terrazze e logge.

Rifiuti

Si è inteso adottare e favorire le misure che consentono di pervenire ad elevati

standard di efficienza nella differenziazione e raccolta dei rifiuti solidi nelle aree

pertinenziali degli edifici ed in prossimità delle aree a verde. Pertanto si sono

predisposti idonei sistemi di differenziazione e di raccolta dei rifiuti solidi urbani,

compresa la componente organica. Tali sistemi consistono in due isole ecologiche a

scomparsa, posizionati uno nella parte nord e uno nella parte sud del lotto, in modo

da soddisfare l’esigenza di raccolta dei rifiuti mediante soluzioni a impatto

praticamente nullo.



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Aree esterne e isole

di calore

Per assicurare migliori condizioni microclimatiche degli ambienti insediativi si è

garantito che gli spazi esterni avessero condizioni di comfort termico accettabili

durante il periodo estivo, con aree a verde in grado di mitigare l’effetto noto come

“isola di calore”, nonché di conservare quanto possibile la naturalità e la

permeabilità del sito.

R3 - ELABORATI DESCRITTIVI Norme tecniche di attuazione del PUA · 2015-11-09 · Comune di...

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