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Al Signor Sindaco Michele d'Atri del Comune di

Assessore all'ambiente Mimmo Savino Comune di

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r,?\FERGrunio Appula

Grumo Appula

Oggetto:- Osservazione al progetto Prometeo 2000'

ln allegato vi trasmetto, la linea guida sul "compostaggio"

(frazione aerobica di materiale organica) redatto dalla Direzione di sanità, settore

promozione della salute e interventi di prevenzione individuale e collettiva della

Regione Piemonte, che parla tra l'altro dei rischi associati al sito, nonché l'utilizzo in

agronomia con relativi rischi associati. lltutto nella consapevolezza di avere nelle

mani uno studio, microbiologico e epidemiologico del compost in essere, onde

poter meglio lumeggiare la problematica connessa al progetto Prometeo 2000.

Tanto si deve per dovere di collaborazione, cordiali e distinti saluti'

Grumo Appula 21 aPrile 2016

ll Responsabile

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REGIONEPIEMONTE

DIREZIONE SANITA'Seffore Promozione della Sa/ufe e

lnterventi di Prevenzione lndividuale e Colleftiva

TINEE GUIDA

IL compostaggio(fermentazione oerobica di moteriole orgonico)

B,ozza marzo 2009

Giuseppe Zicari

Queste linee guida ientrano negli obiettivi del progetto "Speimentazione di Modelli di Impatto

Salute-Ambiente " finanziato dalla Regione Piemonte.

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II, PROCESSO E IE BUONE PRATICHE DI LAVORAZIONE

Premessa: il comp ostagS,io

LA PRODUZIONE DI COMPOST IN ITALIA ED IN PIEMONTEL' AW OR]ZZ.AZ7ONE DECLI I MP TANTI

DESCRIZIONE DELLE FAST DEL CICLO PRODUTTryOI SISTEMI DI SICUREZZAr PICCOLI IMPIANTI CHE FERMENTANO LA FRAZIONE LIGNO-CELLULOSTCA

RISCHI /4SSOCIATI AL SITOPremessaIL RISCHIO MICROBIOLOGICOGLI ODORI

LA GESTIOT'IE DEGLI ODORILA BIOFILTRAZIONE

I COMPO§TI ORGANICI VOLATILIPOLVERI (O PARTIC OLATO)RUMORELA TUTEL.A E LA GESTIONE DELLE ACQUE

STUDI EPIDEM]OLOGICI

CARATI€PISTICHÉ E CIASSIFICAZIONE DEL PRODOITO FINTOLA. CI-ASSIFICAZIONE DEL COMPOSTLE CARAI"TERISTICHE qHIMICHE, FISICHÉ E MICROBIOLOGICHE DELLE MATERIE PRIME

LE CARATTERISTICIIE CHIMICHE, FISICHE, MICROBIOLOGICHE ED AGRONOMIC}IE DEL

COMPOST DI QUALITA'Ammendante compostato verde

Ammendaole comPo6talo mistoAmmenrlante torboso comPosto

COMPOST NON CONFORMELA STABILITA' BIOLOGICA DEL COMPOSTIL BIOSTABILIZZATO MATI.JROI CONTROLLI ANALITICI

L'WILMO AGRONOMICO ED l P.ISCHI ASSOCTATI

RISCHI CONSEGUENTI ALL'UTILIZZAZIONE DEL COMPOST FINALE

SOSTANZE ED ORGANISMI INDESIDERATIRISCHIO BIOLOGICO DEL COMPOSTLA CONTAMINAZIONE CHIMICA DEL COMPOST

IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI

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LA GESTIOI{E DELL'ATTIVTTA' DI COMPOSTAGGIO(fermentozione aerobica di moteriale organico)

Giuseppe ZicarlLinee guida

Finoliù del documento e fotttiQuesta dorumento onolizza olcuni ospeni relativi ollo gestione degli impionti di compostoggio.. Ha.lo scopo

àì loraire un contributo informativo agli operatori tlel settore ed a c-oloro che operano nell'ombilo detkpubblica Amministrazione. Vtme esominota, pertanto, lo normativo nozionole e regionole di riferimento e

viene presentats una sintesi di alcune informazioni bibliogrofiche. Sono, inoltre, proposti olcuni requisiti

che potrebbero ecsere richiesti per la gatione degli impianti e Nr I'ulilizzo agrommico in campo del

compost.

INDICE

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PCBLE DIOSSINEI PESTICIDI

STUDI EPIDEMIOLOGICIL'UTILIZZO AGRONOMICO DEL COMPOST SECONDO LE BUONE PRATICHE AGRICOLECONCLUSIONI

ALCWE NORME D' &IFERIMEJVTOALC W I RIF ERIITENTI BI BLIOG RAFTC ISiti consukotiLISTE DI CANTROLLO

Si rtngruìano ì Dott-i Doniela Riwtti Giuseppe Allegro, AnlonìedLa Brczzi, Giulia Trovato e tudi icollaboratori dei SISP delle ASI di Asti ed A lessondrio.

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II PROCESSO E LE BUONE PRATICHE DI LAVORAZIONE

PtrEMESSA: IL COMPOSTAGGIOIl compostaggio colìsi§te in una fermentazione aerobica (esotermica) di matrici oryaniche, svolta damicrorganismi, la quale prcduce un materia.le che dovrebbe €ssere ricco di sostanze nulritive per ivegetali. La misceìa di scani compostabili dowebbe essere costiruita da maleriÀli oryanici separatialla fonte. Alcuni degli oblettlvl dell'ettivltÀ dl compost.gglo sono I seguentl:

stabilizzare la sostanza organica facendole perdere la fermentesCibilirà e quindi la capacitàdi produne nìetaboliti e di consumare ossigeno (mineralizzazione di sostanze organiche conperdita di acqua ed anidride carbonica);

- diminuire la carica di microorganismi patogeni;- ridurre i volumi principalmente grazie alla perdita di acqua;- degradare il materiale organico in forme più assimilabili dalle pianre;- avere un materiàle meno odorigeno del prodono in partenza.

Tra i materla.li che gono utilizzati per il compostagglo si evidenziano:- il materiale organico da raccolta differenziau del rifiuti solidi urbani (cosriruisce dal S0% al70% del peso totale dei rifiuti solidi urbani ed è denominata FORSU); si srima che la capaclà diintercettazione comPlessiva di scano di cucina (FORSU) a[raverso la raccolta diffirenziatava-ria lra 50 e 350 g/abiranti/giorno, e non raggiunge quasi mai una purezza del 97%.- i fanghi che risultano dalla depurazione delle acque reflue civili o dagli impianti agro-indusuiali;- ruteriale organico {es. vegetale) proveniente da attività produttive, agricole e dallamauurenzione del verde pubblico. si stima (Lombardia, piemonte e veaero) una raccoha discani di manutenzione del verde tra 15 e g0 Kg/abitantvanno con punte, in alcuni conteni, di400 Kg/abitanter'anno.

La ftazione ligno-cellulosica, in peso, puo cosriruire tra il 40%-5096 del materiale in ingresso per gliimpianti senza mescolamento sisrematico o non areaq ed il 30%-40% per gli impianti cheeffertuano il mescolamento sistematicame nte e con aerazione brzata.

Esistono due principali caregoric di irnplanti di compostrgglo:- quelli utilizzati per il compostaggio di fiazioni organiche "di qualita" ottenute da biomasse

seParate a monte ftamite raccoltr diffèrenziata dei rifiuti solidi urbani (RSU), o rifiurioriginati da specifiche a(ività produttive che consenlono di ottenere un fiusso omogeneo eben caratterizzato analiticamente e merceologicamente;

- quelli utilizzati per il trattamento biologico di rtliuti lndifferenziati con contenuto variabiledi sostanze organiche, o ftazioni organiche non di qualità o derivanti dal tranamentomeccanico di rifiuti indifferenziati (vagliatura) o di frazioni organiche selezionate ma concarico di elementi poricolosi relativamente elpvato (es.: i fanghi di depurazione civile o iRSU). Questo tlatumento è consigliato per la stabilizzazione prc-discarica. It prodouo (ilFoS,. frazione organica stabi.lizzata da RSU indifferenziaro) ottenuto .oo qu*io pmcessonon dowebbe essere ulilizzato per scopi agricoli.

II comPpst de |dto ilo uno efficiente raccolto illfferenzlata risulmnn può esseru utillzzotot- per apponare elementi di fertilirà in agricoltura e migliorare le carattelistiche chimico-fisiche del terreno: terriccio per coltivazioni in conrenitore; ammendante in pieno campo;Pacciamatura. Il compost influenzera la capacita di ritenzione delt'acqua, la resistenzaall'erosione, il pH, la conducibilità e la concentrazione di nutrienii . di sost"*eindesiderate;

- per riempire cave;- per ricoprirc siti come le discariche;

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- per prcdurre combustibile da rifiuti (CDR), dopo essiccazione. Gli impianti di compostaggiopossono quindi dotasi di impianto di bio-essiccazione per diminuire I'umidita ed otteneredei combustibili. Nel presente documento nÒn si esaminano irischi conseguenti all'utilizodel CDR per pmdurre energia atraverso la combustione (es. negli inceneritori).

Menrre il materiale compostato derivato da matrrirle non ben difiertnzlato, come il FOS,Irazione organica stabllizrata da RSU l"ndiffercnziato, può essere udllzzatoi

- per riempire cave;- per ricoprire siti come le discariche. Quesra aftivirà è definita di "recupero ambientale" e

potrà essere effettuata con rifiuti non pericolosi e solo previa autorizzazione; le discariche,quindL possono essere ricopene con materiale organico più o meno differtnziato e che ha

subito un ùattamento di composuggio che lo stabilizza come awiene per il FOS, o senza

alcun trattamento; rispetto all'utilizzo diretto in discarica del materiale organico da rifiutisolidi urbani, I'attuazione di una fase di fermentazione aerobica ha il vantaggio di nonprodurre metano, gas 20 volte più importante dell'anidride carbonica nel favorire I'effettoserra;

- per pmdurre combustibile da rifiuti (CDR), dopo essiccazione si potrà utilizzare un compostdi bassa qualità come il FOS; a questo proposito, perché si possa effettivamente parlare di'recupero energetico" bisognerebbe raggiungere un potere calorifico minimo di 11.000

kJAg per i materiali awiati a lenno-uti.lizzazione.

LA PRODUZIONE DI COMPOST IN ITALIA ED IN PIEMONTEI dati relarM ai quantitativi di rifiuti trattati in impianti di compostaggio in Italia, nel periodo 1993-2004, indicano un picco di 2.824.000 t nel 2002, mentre nel 2004 il dato si è anestato a 2.669.0001di rifiuti trattati, con un valore di frazione organica Òttenuh pari a 1.958.000 t. L'incidenzapercentuale del dato relativo al 2004 indica che il 5,4% del totale dei rifiuti è stato smaltito facendoricorso al compostaggio (net 2006 in Italia si pmducevano 32.522.650 t di rifiuri urbani). Dati del2004 attestano che iì 39% del compost pmdorto in Italia deriva dall'umido, iI 34% dal verde, il 1796

da fanghi e il restante 1096 da altre biomasse.In Piemonte gli scarti organici destinati al compostaggio (e pertanto sotratti alle discariche) eranocirca 170.000 tonnellate all'aono (1998). Net 2003, in Piemonle, erano attivi 47 impianti chetrattavano 352.000 tlanno, ma con una potenzialità di oltre 589.000 t/anno.

L'AUTORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTIIl Decreto Legislativo del l6 gennaio 2008. n. 4, dal titolo -Ulteriori disposizioni correttive edintegrative del Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale",pubblicato sulìa Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale, n- 24, SupplemeltoOrdinario N. 24lL,29-1-2008, inquadra I'auivita di compostaggio come 4!iyi!ij!lgggpsl9., codice

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Come appena evidenziato, vi sono differenti tipi di processi di compostaggio e di utilizzo del

compost, in grado di originare diversi possibili impatti per la salule e per I'ambiente. Infatti. ad

esempio, tra le matrici autorizzate per i processi di compostaggio, ve ne sono alorne che potrcbberorisultele panicolarmente pericolose, quali: fanghi di depurazione, materiale provenientedall'industria della carta, dalla macellazione, rifiuti solidi urbani indifferenziari (vengono

selezionati successivamente con k conseguenti coraaìrinazioni non facilmente estraibili). Quindi,riguardo alle attivirà di composuggio, la valutazione dei rischi per la salute non può essere unica._inquanto, il Dmcesso è attuato in condizioni differenti e da materie primè diverse. Penanto, leindicazioni presentate di seguito costituiscono un'analisi generale che necess era, per ogni casopanicohre, di valutazioni specifiche.

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R3: Riciclolrecupe ro delle sostonze orgoniche non utilizzate come sorvenri (comprese le operazionidi compostaggio e altre tasformozioni biotogiche).La Legge Regionale del Piemonle del 24 onobre 2002, n. 24 individua nella provincia I'Enreresponsabile dell'approvazione dei progetti e del rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione diimpianti di smalrimento e di recupero di rifiutlI[ compostaggio familiare di frazioni organiche da utenze domestiche e deiezioni zootecnicheeffettuate in proPrio con i.l riutilizzo totale da parte del produnore del compost non necessita diautorizzazione. Deve comunque sussistere connessione tra la produzione dei residui e I'attività diurflizzo dèl maleriale, che va rapponah alle esigenze agronomiihe delle specie vegetali cohivare.

I documenti che dowanno essere presentati per I'approvazione della costruzione di un impiantodi compostaggio dowanno fornire diverse informazioni, come la descrizione del sfto e del pràcessosttuato. Alcuni dei documenti (e relative ilformazioni) che dowanno essere presentari per ottenereI'Autorizzazione sono i seguenti:

1. Certificato di destinazione d'uso urbanistica del sito.2. Attestazione di disponibilità o possesso del sito.3. Lo studio di imPafto ambientale per la procedura VIA (Valurazione di Impatto Ambientale)

solo se ha una potenzialità maggiore di 100 tonnetlate al giorno. Si dowanno evitare le ateesoggette a esondazione (stimate nell'arco di 50 anni. o 20 anni per il compostaggio di scart iverdi).

4. Canografia e disegni tecnici contenenti:a. Dad catasrali e limiti della proprietà imeressata;b. Inquadramento comgrafico del sito, aggiornato ai più recenti insediamenri abihtivi

(cartografia in scala l:5.000 con I'ubicazione detl'impianto e di ru6e le strutturevicine);.

c. Superfici dell'impianto (complessiva, coperta, impermeabili,,,rra); si può averecome riferimento indicativo una superficie di almeno l,s m2 per tonnellata ùatrateall'anno, per un valore minimo non inferiore ai 1.000 m2.

d. Documentazione relativa ad eventuali pozzi ad uso ldropaabile ed irriguo nelle zonecontigue. Inlormazircni relative alla ptofond.ità della falda ed alte relative esdlrsioni.Le zone di risperrc dai punti di appmwigionamemo ilrico a scopo potabile pubblicoprevedono una distabza superiore a 200 met'l, e la distanza o ioo metri dai cenuiabiÉti (deroS8bile per il compostaggio del vede). Si consiglia di considerare amhe ipozzi ad uso iniguo e di prevedere una distanza di sicurezza minima di s00 metri.

5. La descrizione dell'obietrivo finale del trattamento (es. composr di qualità o slabilizzazionepre-discaric a) e del processo.

6. Do'fianno essere descritte modalità e dimensionamenti degli stoccaggi in ingresso ed inuscita e dovranno essere indicati i metodi di rrccoha e gestione delle acque ..tò.i.t..

7. Descrizione dei codici CER irt entrata ed in uscita e di even&ali altri materiali in e rata, edestino del composr finale.Per la produzione del Compost per uso agricolo possono essere accettate diverse categorie dirifiuri tra iquali si evidenziano:

- 0201. Rifiud Prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, cacria e pesca- 0202. Rifiuti della preparazione e del trattamento di came, pesce ed altri alimenti di origineanimale (comprende fanghi)- 0203. Rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali" oli alinpntari,cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di corserve alimentaii; delìa produzione diIievito ed esuano di lievim; della preparazione e ferme azione di melassa- 0204. Rifiuti prodoni dalla raffinazione dello zucchero- 0205. Rifiuti dell'industria lattiero-casearia- 0206. Rifìuti dell,industria dolciaria e della panificazione- 0207. Rifiuti della produzione di bevande aicotiche ed analcoliche (uanne caffè, tè e cacao)- 0301. Rifiuti della lavorazione del legno e dera produzione di panrnri e mobiri

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- 0303. Rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, cafta e canone- 0401. Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce- 0402. Rifiuti dell'lndustria tessiie- 1001. Riffuti di centrafi termiche ed aìri impianti t€rmici (sono lè cen€ri)- 1501. lmbalìaggi (compresi i rifiuti urbani di imbalìaggio oggato di raccolta differenziata)- 19O6. Rilìuti del traftamento araerobico dei rifiuti (comprende i digeriti)- 1908. Rifiuri prodotti dagli impiaDti p"n il tratramento delle acque reflue, non specificatialrime i- 2001. Frazioli oggetro di raccolta differemiata (tranne 1501)- 2002. Riffuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri)- 2003. Atri rifiuti urbani (rifiuri dei mercati).

L'elenco presentato è incompleto ed ha lo scopÒ di evidenziare che sono cÒmpresi ancherifiuri generalrnente non indicaù a produrre un compost di qualità come i fanghi [sono quellisonolineati).Di seguito sono riponati i codici cER urilizzabili per i rifiuti prodoni dall'attivfta dicompostaggio.

o ioni di o da FORSU 200108

8. Si§èha di gestione della iasufflazione di aria forzata e sistema di gestione e cootrollo delletemPersture.

9. Programma di manutenzione prcvisto con identificazione delle responsabilità, delle attività,della Periodicità e delle registrazionl da anuare, ad esempio, per i biofikri (deve poter essèreafiuata modularmene consentendo di non arrestare coopletamente iì sistema).

Per la stima del dimensionamento dell'impianto si potranno considerare le seguenti opzioni:a. Considerare uua produzione di rifiuti organici di 100 Kg per abitante all'anno (70 di scarti

alimentari e 30 di scarto verde) se si utilizzano i rifiuti solidi urbani;b. considerare un8 quanrirà di frazione organica da rifiuti urbani parial 1s% del roule;c. considerare le quantirà di rifiuri organici prodoni dagli impianri prDssimi (es. hnghi o

scani alimenaeri industriali).Per il calcolo delle masse trattate a base di scarti verdi ligno-cellulosici si può usare il seguenteindicatore generico: peso specilico (0,2-0,2s). euindi, i volumi posìono essere itimatimoltiplicando iì peso per 4 o per S.Per i nuovi impianti si dowà limitate la capacirà di lavorazione a poche centinaia di tonnellateall'anno se sono in prossimità di cenri abitati; all'aumentare dèlh qusntita tralata, infttri,aumentersnno pmporzionatamente i problemi, rome la produzione di odori e dl rumorl Si proponecomè limite indicativo una capacità di 2.000 to anno nei comprensori montan! per impianti che§p€sso sono aperti; per impia i chiusi in capannoni, soliramenre, le dimensioni operariveeconomicamente più valide sono dell'ordine delle 10.000 tonnellate annue.

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Percolato daspremitura

200108

Metalli lerrosi 19r202

Spremitura dodeferrizzazione

Metalli non ferrosi 191203Sopravaglio 191212

Pretratlamenti

Vagliaturainiziale Sutoraglio 200108

Compostaggio Percolato 190599Sopravaglio 19050rCompot fuorispeciiica

190503

Metalli ferrosi 19r202Trattamenti finali Vagliatura finale

Maalli non ferrosi 191203

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DESCRIZIONE DELLE FASI DEL CICLO PRODUTTIVOLa durata del proccsso di compostaggio può esserr superiore ai g0 giorni, comprèndenti una fasedi bio-ossidazione accelerata, durante la quale viene.siicurrto un appono di ossigeno alla massamediante rivoltamento e/o aerazione (in questa hse deve ess€re raggiunta la temperatura di SS"C),seguita da una fase di maturazione in cumulo. E' necessario garant ir; una stabilità biologica minimadei pmdoni in uscita, indipendentemente dal tempo di fermenazione.I sistemi intensivi di compostaggio (quelli più rapidi e quindi più recnologlci) possono effertuare ilprccesso in 30 giorni, consumare 40-60 kw/h/ton e necessitano di areazionÀ (0,2-l,s m2^on). Isistemi di compostaggio che ùtilizzano prevalentemente ftazioni ligno-cellulosiche hanno unprocesso più lento, possono completare la fermentazione aerobica in sei mesi o un anno e,generalmente, «)nsumano meno energie.Gli impianti dowanno essere recintati e tutte le aree degli impirnti ove awiene il trattamenro e lamovimentazione dei materiali devono essere adeguatamente impermeabilizzate e prowiste disistema di raccolta dei percolati, che possono essere ricircolati. Per gli impianti che lavirano più di1.000 t/anno è consigliabile che la fascia perimetrale sia cosriruita ai speàie vegetali auto«one perridurre I'impatto visivo e costituire una barrìera naturale al rumore.Il prccesso di compostaggio è costiruilo dalle seguenti fasi:

- Raccolta del materiale organico.- Traspono del materiale organico al cenrro di compostaggio.- Controllo ed accettazione det materiale organico.- Stoccaggio delle materie prime.- Tra$amento iniziale (separazione delle frazioni indesiderate).- Miscelazione.- Trasformazione biologica accelerata e uasformazione biologica hnta (marurazione).- Rallinazio ne.- Stoccaggio prcwisorio del compost prodotro.- Eventuale insacchettamento e stoccaggio.- Trasporto in azienda agricola e spandimento.- In alcuni casi si attua la vendta dei saccheni a catene di vendira o al denaglio.

Di seguiro sono descritte le diverse fasi operarive.

1) Raccolta del materiale organico.La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani può essere effettuata con diversi livetii di efficienzaa seconda delle modalità di esecuzione (es. raccolta pona a porta o in cassone[o stradale).

2) Traspono del materiale organico al centro di compostaggio.Occone prevedere di trasponare

-il materiale da compostare in mezzi chiusi ed evitare lunghistoccaggi che possono innescare fermentazioni odorigene (anche anaerobiche in grandi masse) epercolati che possono contaminare le acque. Si può stimare il numero di viaggi I'anno in base allecapacità dei mezzi disponibili.

3) Controllo ed accettazione del materiale organico.ln quest'area deve essere prevista la lrsa e I'uso di contenitori impermeabili per eventuali frazioniorganiche liquide.Il processo di compostaggio, pèr porer ottenere buoni risultad, deve essere condofto in modo daassicurare:

- I'assenza di materiale indesiderato (es. plastica e metalli);- il controllo dei rapponi di miscelazione e delle caratteristiche chimico-fìsiche delle matrici

organiche di panenza.

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Quindi' rn questa fase sarà imponairte accenare solo materiale idoneo e nelÌe giuste proporzioni peril buon funzionamento del processo.Derve essere programmaro il ripo di approwigionamento, la tipologia di processo e la modslirà diutilizzo de.l compost matum. Dowanno esserr compilati i registri di carico e scarico e deve esistereun sistema di rintracciabilità dei lotti. Dowà essere presenae in elenco delle matrici in ingresso e deirelativi codici CER (qualità e quantità). E' quindì richiesta una registrazione rclativimente allarinùacciabilità delle matrici ir ingresso (provenienza, tipologia e quantirà) e marici in uscita(tipologia, quandui e desrinàzione).Saranno effettuate delle analisi chimiche, fuiche e microbiologiche delle matrici in ingresso.Devono essert divise fisicamente le linee di lavorazione che producono compàst dr qualiràdilferenti.

4) Stoccaggio delle materie prime.Ll.slocla8gio delle materie prime non.deve superare i l5 giomi, ad esclusione del materiale ligno-cellulosico che può essere stoccato più a tungo. Per i maieriali facilme$te fermenrescibil come ifanghi di depurazione ed il FìoRSU lo sroccaggio non dowebbe superare i tre giorni. ln generale, èconsigliabile che le frazioni umide stazionino al massimo pochi giorni onde evitare linnesco diprocessi fermentaÉvi non conrrollabili. Le srurture dei siii di sioccaggio (sili, vasche) devonoesserc diversificate per tipologia di biomasse e dimensionate per un minimo di 2 ed un massimo di! eloiu fe

strurtue di stoccaggio devono essere rese accessibili medianre ponali.I punti di stoccaggio possono es§ere muniti di sistemi di chiusura autooatica. E'consigliabile lapreseoza di un'aspirazione cotvoglirta in modo da garantire almeno 2 ricambVora con iistema diabbattimento degli odori sopraltutto p€r gli impienri che lavorano più di 5.000 t/anno. Nel caso siaprevista la presenza di operatori si consiglia di assicurare almeno 4 ricambi orari.

- Lo scarico e lo sroccaggio delra marice organica a base ligno-cellurcsica deve awe'i.re suadeguata pavimentazione. Questa operazione può essere eftetiuata all'aperto adottando idoneisislemi ati ad evitare la dispersione eolica. I luoghi di stoccaggio dovrebbem essere dotai dipavimenti che pennettano una facile pulizia ed il recupero dell'eventuah refluo.

5) Trattamento iniziale (separazione delle frazioni indesideratÈ).E' richiesta la presenza di lrattamenti in entrata fiializzati alla separazione di corpi esrraoei oindesiderati eventualrnente pr"senti (es. separazione dimensionile come ra vigriatura perdimensioni superiori a 40-100 mm, che consente di ridurre la presenza di plastiÀe e veoi);tipicamente il FoRSU da cassonerto srradale ha il s-10% di corpi non desiderati, che con iltratamento iniziale sono ridotti al 2-3%.Lo stabilimento sarà costituito da una sezione di preparazione dei materiali organici dove poùannoessere- effenuate le seguenli oPerazioni: vagliatura o iventuali etrri sistemi di seìezione, trirurazlone,miscelazione. L'alimentazione della sezione di preparazione dei materiali deve essere effertuataseparatamente per i materiali ligno-cellulosici.Per la selezione dei materiali organici provenienti da utenze mercatali o da ristorazione collettivadevono essere adottati sistemi quali mmpisacco, sistemi di separazione per dimensioni Jes.rotavaglio) e sistemi di separazione per demità, atti ad evitare la stretta commistione di inerti esostanze pericolose con l'organico. Per i materiali molto umidi provenienti da aree mercatali e daristorazione collertiva è preferibile prevedere, dopo la prima separazione per dimensioni, untratamento di omogeneizzazione.L'eventuale rirurazione dei materiali organici ai fini del compostaggio deve essere effettuata primadella miscelazione al fine di mescolare intfuBmente tnaterialì di idùea pezzatrra. E. consigliabilerichiedere la gestione delle fasi di pre-trattamento (es.: trirurazione e miscelazione; in sirutturechiuse.

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6) MiscelazioneNella Pmduzione di un comPost di qualità ò necessario che la miscela ad inizio processo abbia IeseSuenti caratteri$iche:

a) umidità iniziale indicativamenre compresa ua s0 e 6s% (in peso sur tal quare);b) la miscelazione deve essere effettuata determinando i ràpponi volumet#i tra i varimateriali, in base al repporto c/N, che nella miscela deve erràie compreso tra 20 e 3s, edalla densirà;c) frazione verde o rcsidui rignocellulosici non inferiori ar 30% (in peso sul tar quale); nelcaso di riutilizzo dei sow-alli, cioè degli scani lignocellulosici onenuti dopo la vagliaturafinale del prodotto, questi non possono superare il i0or6 della frazione verde e devono-.s.erepreventivameme puliti dai residui plastici medi.aDle idoneo ùauamento;d) FoRsu non superiore ar s0% (in peso sul tar quale). AI fine di garentire rapredisposizione di miscele con i suddetti rapponi ponderali, i Comuni potramo*conferfoe almedesimo impiafio contestuÀlmente alla FORSU, un corrispondente quantitativo di frazioneverde o lignocellulosica;e) fanghi non superiori al 50% (in peso sur tar quale) di cui ar massimo 3s96 se fanghi9iversi da quelli agmindusrriali (es.: fanghi di depurazione);f) altri materiali non superiori al S0% (fn peso sul ol quale).

Ai ftni del compostaggio i materiali devono contenerc almeno il i0% di ro.trn "

organica esprpssosulla sostanza secca.

- 7)_ Trasformazione biologica accelerara e trasformazione biologica lenta (maturazbne).

Que«'area potra essere costituita da due zone: una per la fermentazione aerobica accelerata ed uDaper la maturazione. La gestione delle fasi di biossidazione deve essele effettuala in strutture chiuse edotate di sistemi di ftltrazione degli odori. La durata del processo non dovrebbe essere inferiore a g0giorni comprendede unÀ fase di bio-ossidazione acceierata durante la quale viene ass.icureto unapporto di ossigeno alla massa mediante rivoltamento e/o aerazione, seguha da una fase dimaturazione in cumulo (i tempi Pouanno essere più coni o più lunghi in funzi<rne della qualità delmateriale compostato e della tipologia di processo).La fase lermofila (biossidazione accelerau) dovrebbe durare almeno 20 giorni in edificio chiuso.L'akezza del letro di biomassa in fe.rm€nt^z ione non dowebbe essere superiore ai 3-3,5 metri sia peri sistemi statici che dinamici (con tolleranza del 10%).La successiva fase di meturazione dovrebbe durare almeno 70 giorni in cumuli di altezza nonsuperioreai 2,5 metri (sarà possibile ar.ruare processi più rapidi in còndizioni panicolari).La fase di meturazione awiene sempre in cumulo e riihiede un

"ppono di ossigéno inferiore

rispeno alla fase di biossidazione, e quindi rivoltamenti meno frequenti.Dall'obbligo di strutture chiuse e cÒn gestiÒne forzata dell'aria di fikrazione dovrebbero essereesentati 8li impianti con capacità operative inferiori a 3.000 r/anno se posti in zone a destinazioneagricola e ubicati a disunze superiori a 1.000 merri da singole abitazioni o centri abirad,

La fase di biossidazione accelerah deve avvenire con sistemi di areazione forzita e/o metodidi rivoltamento ani a favorire lo scambio di ossigeno tra la massa e I'aria. La biossidazioneaccelenta deve awenire in strunu.re chiuse in depressione con almeno 4 ricamb ora 1ou. pia"irt. l.prrÈsenza di operatori) o 2 ricambi/ora (senza presenza di operarori). Si richiede una cìoacità diareazlone media conlinuativa (renendÒ conto delle fasi di spegnimento; di almeno ts ml/h*t 1rsmetri cubi di arla orari, per rcnnellata di biomassa tal quale).

In questa fase si controllerà che sussista uo apporro di ossigeno sufliciente a mantenere lecondizioni aerobiche della massa (la concentrazione dell'ossigeno deve essere superiore al l5yoconsiderando che I'atmosfera ne contiene circa il 20%; .e n"io*urnuno circa 0,i m3 per Kg disolidi volatili al giorno). L"aerazione forzaa dowà essere effetruara per +ponare ossigenà e, arostesso rempo, rimuovere caìore. [n realtà la quanttà di aria immessa, molto ipesso, sarà ìn funzi,one

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de!!a quarrtita di carore che si wole rimuovere ed, indùettamente, si olerra l,effeno diossigenaziÒne. Nel caso di biomasse di origine alimentarc si introdurranno fino a decine di m3 orJdi aria per tonnellata, con una insufflazione quasi sempre intermitrenre.La temperatura durante ra fase di biossidazione deve esser. mantenure per almeno cinque giorni91tlP i55 "c (meglio per due settimane).

-si richiede la registrazione giornaliera a"ue t",ifli"ure.

L'umidita dei materiali durante la trasformazione devJ essere mantenuta tra il lsyo ed il 6s%o(durante Ia fase di biossidazione deve essere mantenuto un tenorc di umidità della biomassa:o:lprT9 tla 50 e 55% (in peso sul tal quale)). E' consigliabile Ia presenza di sisremi di conlro[odell'umidità e sara necessario poter avere un sistema di inurnidimento periodico della biomassanella fase di fermentazione- Può. essere

_richiesta la predisposizione allldlacciamento idrico perirumidirc IÀ m8sse o si potranno riciclare le acqu. pe.colate. -

L'impianto dovrebbe règistrarQ la teEperatura, la iurata del processo nei diversi stad! il numero dirivohamemi effem.rati su ogni cumulo, ner caso di cumuli rivokati, e re ore di funzionamenro dersisleJra di aerazione forzata, nonché le portate d'aria. ner caso sia previsro l,apporto forzalo.Durante la fase di biossidazione devono essere misurari e regisrrati anche i seguàti parameri:Umidità; pH; Rappono O2/CO2; Rappono C/N.La percentualp di compost maturo di ricircolo deve essere commisurata alla necessità di inoculomicrobico della miscela e non dowebbe superare il r0% in peso della miscera stessa.

8) Raffinazione.Nella sezione di raffinazione potranno essere eff€ttuate le seguenti operazioni: essiccamentomacinazione e vagliatura. Douanno essere attuate in locali chiusi

" ao, p"uiu,lanto impermeabile.

9) Stoccaggio prowisorio del compost proòro.Lo stoccaggio del pmdotto finito dowà awenire quaDromeno in nrodo da riparare da pioggia evento.

10) Eventuale insacchettamento e stoccaggio.Dowà essere previsto un sistema di rinfiacciabilità e qufutdi di regisrrazione deue lluu.ici in uscitacon I'annohzione del loro destino.E' richiesto il rispetto di param«ri chimici, fisici, agonomici e microbiologici.Anche in questo caso lo stoccaggio del prodotto iniacchettato dovrà aweo-ire quantomeno in mododa riparare da pioggia e voato.

11) Traspono in azienda agricola e spandimento.Lo. spandimtnto il campo dowà essere effettuato nel rispetto delle corrette pratiche agricoleevitando la contaminazione di acque, alimenri e la produzione di acnivi odori t" ri I in fioJirita aiabitazioni-

12) In alcuni casi si attua ra vendita dei sacchetd a carene di vendita o al dertaglio.sarà necessario rispettare le regole riguardo alle indicazioni obbligatorie da pone-in etichetta.

Le Jasi di stoccaggio delle marrici in ingresso, di bio-ossidazione accelerata, di post maturazione edi dePosito del prodotto finito dovrebbero awenire su superfici impermeabilizzate, dotare di sisremidi drenaggio e di raccolta delle acque reflue di pro.urro, da inviare a depurazione o da riutilizzarenel ciclo di compostaggio.

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I SISTEMI DI SICUR,EZZAI sistemi di monftoraSSio e di sicurezza dovrebbero essere alimentad anche da un sistema elettricodi contiauità. Deve essere pr€visto un sisreha andncèndio. si devono programmare procedure disicurezza da adonare nel caso di problemi conseguenli all'innesco della fermentazione anaerobica(ad esempio, d'inverno a causa della bassa temperatura o d'estate a causa della perdita di acqua) edin caso di incendio (favorito da i-nnesco di fermentazione anaerobica che produce metano).Per motivi di sicurezza può essere richiesta Ia recinzione dell'area ed il presidio durante te orelavorative.

I PICCOLI IMPIANTI CHE FERMENTANO LA FRAZIONE LIGNO-CELLULOSICAPer la reaLizzazione e ge$ione di impianti dl stoccaggio e trattamento della frazione verdepubbllca si possono consigliare delle procedure ed obblighi semplificati per impianti conpotenzialità masslma di 1.000 ùanno. Gli impianti di stoccaggio, trittamento e riutiiizzo dellafrazione verde privata e pubblica sono attività temporanee assoggettate ad aurorizzazione. eucstearee dowanno avere une superficie non superiore a 1s.000 -'e contenerc el massimo 1s.000t. Il perimerrÒ dovrà essere recintato, deve essere prevista un'area dove effeltuare, prima dell'avvircal trallamento. la separazione e I'accumulo di materiali indesiderati. La rÉcinziona deve essere raleda poter essere facilmente rimossa al termine dell'attivita. In generale, non si possono iostallareopere fisse. Si evidenzia che non potanno essere trattate foglie raccolte datte strade mediantespezzamento in qua[to hanno una concentrazione di inquinanti elevata.L'eveotuale triturazione effettuata ell'aperto ron può essere attuara durante le ore no$ume e deveawenire ad una distanza superiore a 100 m€tri dalle più vicine abitazioni.I si§temi di insufflazione di aria forzata, di contmllo delle temperature e la programmazione delleattività di manutenzione non sono prescrirti per impianri che utilizzanò Jb matrici tigno-cellulosiche (scano verde), con capacità operativ€ inferiori a 1.000 t/anno, se posti a disranresuperiori a 500 metri da abitazioni singole, o per impianti con capacità operative inferircri a 3.0O0t/anno, se posti a distanze superiori a 1.000 rnetli da abitazioni singole.

I RISCIIIASSOCIATI AL SITO

PrcmessaI,'atrività di composuggio Ptresenta dei rbchi di tipo sanirario relativi al siro in cui si produce edaltri associati all'utilizzo del compostato in campo. In panicolare, I'atlivita di compostaggio potragenerare dei pericoli per i lavoratori (es. nrmore, polveii, bio-aerosol) ed, in alcune'condlz-ion! perla popolazione residente [elle immediate adiacenze (rumore, odori, traffico veicolare), mentreI'utilizzo del compost in agiicoltura (come ammendante o per la pacciamamra) o per la copenura diaree verdi, potrà essere fonte di pericoli diversi (es.: fitorossicità e bioaccumulo).In generale, nella letteratura scièntifica sono individuati principalmente i seguenti pericoli chevariano al variare della tipologia di mareria prima urilizz,ara per il processo di coÀpostaggi,o:

' Accumulo di sostanze pericorose che possono enrrare nela catena arimentiÉ (composrusato in agricoltura);

- Diffusione per via aerea di sostanze pericolose e microrganismi (allergie per i lavoratori).Molti pericoli sono conseguenti all'utilizzo di materie prime non ben differtnziate che contengonocontaminanti, come vetm, imballaggi in genere, metalli, plastica e banerie. Tra Ie sostanze ritrovatenel compost da FORSU classificate come cancerogsni o potenziali cancemgeni se ne evidenzianoalcune: arenico, asbesro, cmmo esavalenre, nikel e policlorodifenili (pCB).

Tra i pmblemi rilevati maggiormente in seguito alle arrività di composraggio e legati al sirosi evidenziano:

- rischio microbio logico;

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- odori;- polverii- rumori;- traffico veicolare.

Inolre, si possono prevedere anche i seguenti problemi:- Incendi;- Contaminazione delle acque;- Attrazione di animali (es. uccelli, rodtori ed insetti).

WE DI ESPOililO/\IE AD INQUIÀ'AJVTILe vie di esposizione prevedibili sono:

- inalazione e contano con materiale aereo-disperso, soprattutto per i lavoratori;- inge*ione diretta (es. bambini in parchi o animaìi al pìscolo);- contatto dfu€tto, soprattutto per i lavoratori e per gli operatori agricoli;- ingestione indfuetta atraverso la catena alimentare (bi'oaccumuio: dal terreno o dalle acque neivegetali e successivamente negli alimenti vegetali er'o animali).

IL RISCHIO MICROBIOLOGICOI microrganismi presemi nene materie prime e ner compost possono essere pericorosi per ilavoratori. Il compost da fanghi può contenere pabgeni pericàbsi.

blo-acrosor si sviluppa nei cenrri di compostaggio e nei centri di uattamento dei RSUindifferenziatl La letteratura scientifica consideia il Éio-aerosol principalmente un rischioprofessionale e non per ra popolazione residente in vicinanza oel|irnpianto, i:r quanto, t,effettodiluizione è molto fone, ancle a brevi distanze.Nononante il processo di compostaggio preveda una fase termofila non è in grado di assicurateI'assenza e lo sviluppo di microrganismi pericolosi per la sarute, principalmeme àeg[ operatori.Il bio-aerosol può essere costituito da microrganismi (barteri sporlÈ, rossine e funlhi; presenti nelmateriale organico trauab o sviluppati durante processo di compostaggio. In-pa'nlobre puòconten€rìe (tr8spo[ati anche con le polveri):- tunght;

- batieri;- adinomiceti;- eodotossine;- micotossine;- glucani (polimeri der D-gruco-sio conrenuti nere pareti di funghi, batteri e vegeari). I

glucani favoriscono processi infiammatori diminuendo la funziona-litÀ respiratoria "?urrnoproblemi di salute occrpazionali se presenti in ambienti chiust

Il bio-aerosol costiruisce un rischio imponànre per questo tipo di impiantL Tra i micmrganism! piùstudiati.si. e_videnzia I Aspergilru-s

.fumigotus, un parogeno opporrunisu che può causare alreryie,asma.ed infezioni respiratorie. I batteri Gram negativi e gii aoinomiceti sàno i mi"rorgaoisnimaggiormenre identificati ner compost tra queni che poisono causare allergie e probLmi aipolmonl Gli aminomlceri producono un elevato ooo,"ro di spore del diÀmetro tri 1 e 3'pnq capaci,quindi' di raggiungere facilmente

Pani pii profonde del polimone causando allergie. L'Aspergillrrs

cresce bene a tèmperatuÌe inferiori a 45'C in materiale organico in fermentazioni e costituire unrischio principalmente per i lavoratori (e gli uritizzarori inilcunl casi) e per le anività svolre nellevicinanze (fino a poche centinaia di metri).Altri mifiorganismi patogeni identificati ner compost, potenziarmente dispersi con I'aerosol, sono:Legione llo, Mycobacterium, Hontaviru, Leptospiias,A livello internazionale sonÒ stare proposte te siguenti soglie:

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- 1.000 beteri Giain iregarivi per m3 (anche se quesra concentrazione può già causarereazioni allergiche);- l4 nglm3 di endotossine (so"no pmdone principalmenre da baneri Gram-negerivi).

una concentrazione di 108 uFC/m3 di anlnomiceti, 'registrata

durante le fasi di lavorazione delcompo.st, è. ritenura responsab e di reazioni a[ergiche lanctrc da 10e spore/m3 " iotGcÀi;ifunghi). E' possibile registrare fino a 106 urClmr di microrganismi nell,aria in un sito dicompostaggio, con concentrazioni che possono restare erevate fino a 250 meri di distanza.

Tra gli effe«i regislrÀti prhcipalmpnte nei lavoratori a causa del bio-aerosol conrenuro sulle polverisi evidenziano:

- Rinite allergica ed asma;- Bronchiri e malarde polmonari (causari da endorossine);- Allergie;- Pncblemi alla pelle (dermatiti e micosi);- Nausea e diarrea.

In.gcnerale, eslstono pochi studr che provano ed esaminarc i rischi per ra popolazioneresidente in vidnanza e si sdma che ra rasidenza ad una disranza infcrion ai 2oò merri, peroltre 5 anni continuativi, aum€nra rirhio di avere bronchiti e tosse.

GLI ODORIRiguardo alle emissioni ia atmosfera si coasidera che ogni tonnellata di materiale in ingressoproduca:

- da 100 a 482 Kg di CO2;- ?40 g di ammoniaca dal FORSU e 120 g da a.lue ripologie di rifiuti;-2gdicloro.

L'attivita di compostaggio produce odori fastidiosi Ia cui intensita può essere ridotra di centioaie divolte anuando specifiche misure impiantistiche e di gesiorr.Buona parte dell'impatto olfattivo_è conseguente atÈ presenza oclle arie esauste di cataboliti quali icomposti non completamente ossidati dello zolfo, deil'azoto e del carbonio, in quanro icautotiriossidarl sono generarmenre inodori (anidride carbonica, ossidi di azoto, aniariae sàrr"**1.

-Tra le sostanze odorigene che possono essere prodotte durante le operazioni di compoliagglo vi§ono:

' composti delro zolfo (dimetildisorfuro, dimetilsolfuro, carbondisolfuro, idrogeno sorforaro,metaoo tiolo);- composti dell'azoto (ammoniaca, trimetilemina);- acidi grassi volatiìi (acido-acetico, acido pmpionico, acido butirrico);

- - alue sosranze (benzotiazolo, mercaprani).Alcune di que§te so§tanze sono tossi;her ma in ambiente aperto I'efferto diluizione dovrebbeTi** il- non raggiungimento di soglie di pericorosità per ra popolazione residenre nelevicinanze. Diversamerue, i lavoratori possAno esseie esposti in modo pericoloso.

Le fonti maggiori di odori saranno le aree di furmentazione, sopratutto nelle primesettimane della fermenuzione aerobica accelerata. L'openzione piir odorigena sara il rivoltamento1':1*: ! fermen.,zione, sÒpraftutro se non è aurati in aree chiuse con sisrema di nafiamentodell'aria. In generale, i si.temi stalici (ba§so me§corameuto) produco.o meno odori.

Nelle aree chiuse, in assenza di un buon slstema di arcazlone forzata, ed in locali non idonei(es. tmppo bassi o piccoli), in panicolare durante rivoltamento, si generano vapori che oltre acontenere sostanze pericolose per gli operatori, rendono dilficiÌi e riscÀiose te at6vira hvoratlve acausa della diminuzione delìa visibilità.Le fasi in cui le emissioni olfattive sono maggiori risuhano:

o La ricezione;

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o Lo stoccagBio iniziale;o Le prime fasi di biossidazione

Nelle fdsi di ossidazione successive ale prirne e nello stoccaggio finare, ancorché anch,esseodorigene, lp emissionl per untà di massa sono minori

Le soglie odorigene di aìcuni dei composti che possono essere presenti durante I'a6ivita dicompostaggio sono de['ordine di microgrammi per metro cubo (0,r rrgm3 per aii"iirìiràr,r*,!,7 pglm3 per I'idroseno solforaro, 27 p{r# p* i';;;;;";;, ò,ì;;g;r1i..'d'oilH::;Di seguiro vengono riponate re sostanze odorgene più comuni negli impianti che produconocomPost di q.ualità e viene riPofiato il confronto tra le soglie di percetiibilirà da parle d;l 100% diun gruppo di persone (100% OCR: odour Recognirion òoncenrrarion) ed i Iv;Ii emmissibili diesposizione negli ambienti di ravoro, TLV, Theshord Limit value, epressi in pg*t. i a",i iipo"r,iin tabetla evidenziano che le soglie di percenibilità, ossia le concentrazioni alle quali gli odorivengono perceP i negli impianti €d attorno ad essi, possono essere ben inferiori alle conce-ntrazioniconsiderate pericolose negli ambienti di lavoro.ll T'L'V' (Thresho ld Limit Value) indica i valori limite di soglia srimati per I'esposizione a sostanzeaerodisperse, indicanri il tivello al quale si ritiène po.rino .o*r. esposti quorldianemente ilavoratori senza effeni negativi per la salute.

SOSTANZA 100% oRCp/m'

TLVpdm'

ldrogeno solforato t,4 14.000Metilmerciptam 1.000

16Trimetilammina 9,8 24.000Acido butirrico 73Acido esanoico 29Acetaldeide 549 180.000

Da questo confronto risulta la canferma che, come già acceruuto, le soglie di percezione possonoesserc moho inferiori alle concentrazioni consideratJsicuramente perico lose e l'orfatto può arrivarea percepire concenrrazioni non rllevabili strumentalmente (l/10s pim).

LI\ GESTIONE DECLI ODORIL'effetlo odorigeno sarà proporrionale ai seguenti fatrori:- all'aumerlare della fermentescibilita del materiale in entrata (piìr aha per scefii alimenhri efanghi che per scani da verde pubblico);

- alla quantirà di materiale tratato;- all'aumentare de[e movimentazioni giornariere (es. spostamenti e rivohamenti di cumuriall'aperto);- all'aumentare delle piogge insistenti su cumuli all.apeno;- al diminuire della distan"r delle abitazioni più vicinl;- all'assenza di aree chiuse e con uhrazione d'aria (tratramenti aU'aperto);- all'assenza di biofiltri, o non adeguatsmente dimensionati o non funzionanti;- ajla prernz di sloccaggi a['epeno e- risrag,no di acque di percorazione non ranare (coDfino a 10.000 mg/l) o mal gestiie 1es. fosse ài scarico senza depurazione);- alla preseaza di stocraggi all'aperto di materiale ligno-celluloiico 1i probtemi aumentaDo seè frantumato-molto tempo prima de 'uririzzo, in crimuli troppo arri, pit ai: nretri in attezzae 5x6 metri di larghezza),

70Dimedldisolfuro

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CÙn I'iùtento di ridune ia dispersione di molecole odorigene pericolose e/o hstidiose devono essereattuate le seguenti misurc preventivè:- Predispone locali chiusi per lo svolgrmento di arcune operazioni come: lo stoccaggio di

materiale altamente fermentescibire come i fanghi di depurazione; ra fermentazione; rostoccaggio di materiale in uscita;

- Attrezzare i locali chiusi per lo stoccaggio di materiale fermentescibile come i fanghi didepurazione e per la fermentazione di sistàma di areazione forzara in depressione. IlL anciocomplessivo tra alie LEtmes§e ed e$ratte dalle sezioni di compostaggio anivo dovrà esserecomunque negativo. Le arie esauste possono essere in parte ricircolate per yareazicneforzata delle fase di fermentazione aerobica. L'aria non ricùcolata deve essere trattata conapposiri sisremi di abbatrimenro come i biolìltri ed il lavaggio ad acqua.

Di seguiro sono riponari akri accorgimenti utili ala prevemione iiiduzionÉ degri odori.- AIlo scopo' occore evitare l'innesco di fermentazioni anaerobiche durante É stoccaggio inizialeche possono produrre gas infiammabili (metano) e sostanze odorigene, riducendo lo sioccaggio inenrata a pochi giorni. La fase di stoccaggio delle mauici dowebbJawenire in ambiente conrin.,o,oltenibile anche con coperture o parati€ mobili, per il contenimento di polveri e di odori (ed evitareche iI materiale si bagni), il cui controllo deve essere garanlìro tramit€ idonèe misure e sistemi diabbattimento.-,Se il cenro di compostaggio utili??i fanghi e/o scarti alimentari, dovrebbe essere dotaro di sistemichiusi (almeno nerle prime fasi di feimentazione) e di sistemi di rrattamento a"gti oao.iindipendentemente darle dimensioni operadve e dara àisrenzr dai centri abitati.- Le operazioni con elevato potenziale di formazione di panicolato, soprattuno quelle 8 carico delcompost finito, dowebbero essere condotte in srrutturp chiuse.- Per imPianti di dimensioni maggiori (50-100 ùanno) ed in siti con abirazbni, itrdicativaeenreenro i 500 metri, bisogna sempre richiedere la presenza di ambienri chiusì per te iasi airicezbne efermentazione e la douzi,one di sistemi di abbanimento degli odori. per impianti cb ir"nanoindicativamente più di 100 /anno è situati a meno di 500 meri di disunza da abirazioni sparsepotrebb€ essere prescritto, anche per Ia fase di maturazione, I'adozione di sistemi di confinaruento(es- ambientl chlusi ed in depressione con biofilrazione).- Il numero di ricambi dell'inlerc volume dhria delle itnmure chiuse e poste in depressionè nondeve essere inferiore a 2,5 ricarnbi/ora; nel caso di presenza, noD salluaria, di peaooale all.internodelle predette sruture devono essere previsti almino 4 rica-mbVora. panicolare attenzione andràposta per le apenure d'accesso che devono essere di fac e manowa ed a chiusua automatica.' I sistemi di canalizzazione delle arie esauste devono prevedere o la depurazione {es. biofiltrazione)o il riutilizzo per la fase aerobica,- La fase di maturazione dowà essere effertuata in arce della capacità necessaris con sistemi diprevenzione della dispersione eo lica.*.Per.impianti situeti in prossimità di centri abired o casè sparse o che lavorano grandi qùandrà dirifiuti soprattutto se facilmente fermenkscibili, è necessaio prowedere alla cosrituzione di unProcesso di composuggio interamente cNuso (fasi di fermentazione e marurazione) e collegato adun impiartto di tranamento delle arie (es. biofiltrazione).- L'adozione di sistemi aperti potrebbe essere ipotizzata per:

o Impianti di composraggio di soli scarti verdi;o Nei casi di impianti a capacità operative limitate ed in situazioni tÈrrilorialmenre

favorevoli (lottananza da cemri abirati);o Nelle fasi finali del processo caranerizzate da minore produzione di odori, caÌore

e minore consumo di ossigeno.In, caso. di

.sistemi aperti si può. richiedal l'urili?zo di apposire membrane semi-permeab i per

rid_urre la diffusioue di odori e polver! e proreggerc la massa ialle piogge.- PrevedeE una distanza minima dalle abitazioni superiorc ai zoo-zso metri (raccomandazioniEPA); alcune linee guida regiotÀri, come quella delra Regione sicitia, consiglianà una distanza dr

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'rmeno un chiromero daqli lnsediamerti plù prossimi (derogabile per il composr verde): la disranzedowà aumentare nel casà di sistemi di f".-*toioo"'.p"ri, ," .i lavorano grendi quamirà, e conl'aumento delle dimensioni dei cenoi abitati.

I lavoratori dovrebbero essere tutelari urilizzando accorgimenti specifici quali:- utilizzo di automezzi cabinati con sisremi di f,tt.-ionà de[,aria soprattuato quandolavorano all'interno dei locali;-

lJlilizzo di apposiri hdumenri e disposilivi di pmrezione;- Riduzione ar minimo possib.ire dÀl tempo ài stazionamento nene aree a rischio (rocalichiusi);- Favorhe I'applicazione di si§emi automatici di rivolramento delle biomasse (rivohamentorobotizzaro).

LA BIOFILTRAZIONE

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I sisremi utilizzati in impianri di compostaggio per mitigare gli odori sono:- assorbimento dei gas in una fase riquida con-conseguenre passaggio in soluzione de ecomponenti maleodoranti;- adsorbirnento der flusso g.ssoso su marici soride panicolate come carbone aldvo, ceneri omateriale vegetale (es. compost o coneccia);

- .-_ossidazione dei composti maleodoranti per via termica o chimica,

La bioliltrazione è il sistema meno costoso e quindi più utilizzato. Il bioffltro deve essere costituitoda materiale biologicamenre attivo, resisrente alla compattazione, con una buona capacità dirftenzione idrica e relativamente privo di odore pmprio.I biofiltri funzionano grazie all'attivrtà.di alcuni

'microrganismi, per cui bisognera avere cura dimantenere le condizioni migliori per la loro crescira e mJmenimento. nrop.io rt. qr".,to motivo itbiofittro impiega un certo periodo di tempo da['iniziÀ a"i-n -ioo"*nto a raggiungere una buonaeflicacia di filtrazione: da 20 a 60 giorni isi puo u."r. r'À",oniaca corne traccianre in ingresso permisurare I'efficienza di filrrazione).

Per I'abbattimenro del carico odorigeno si può utilizzare un biofiltro costiruho da compost maturo oaltr. frazioni vegetari come ra coneccia; eiso dowà essere dimensionato in modo da avere almenoun merm quadraro di re.,o filtraue per r00 merri cubi orari di effruenri g"*soJ al uan.r.. ttbiofiIuo sarà costituito da una struttua di contenimento impermeabiìe, un sisrema di diffusionedell'aria' un letto filtrante ed un §i§eru ai ornteoimerto aerì'umiaita. II letto biofiltràote dowebbeavere un'artezza minima di 100 cm e massima di 200 cm e aour"uu" essere cosrituito da almeno tremoduli separati disatrivabili singolarmenre, ^ad

;"rp;;r; manutenzione. I biofittri dovrebberogaranrire un rèmpo di con*uo di armeno 30-4s d;;ài L'efficienza dei sisremi di tranamenro

;ÉilHrHTi;,:H[il:secondo i principi ae,airiattirn-etria dinamica ,ipon.ii *r J.rr ceNun valore di riferimento per ra ponata specifica può essere 1 seguente: g0 m3ih di aria per m3 disuperfrcie filtranre. Non si dowà superare ir *rl'. ai iiò-zooTtì,r,r'p".i,"'oi l*"rr,.,.filtranre per garandft tempi di contano superiori ai 30 secondi_

.I,,'.Tjr:T di biofittrazione pg.ssono.essere muniri di disposirivi di chiusura soprartuno se ci si tmvavrcmo a cenri abireri o siri sensibiri (es. ahrc

"ri"ni.j o in locarid ""iì"ì plr"à.ìJ *"a"superiore a 2.000 mm/anno o in rocarhà ,.pp...ra".'i,iò essere necessario monitorare .umidità::iil1ffll;iltgil1"fJ1"-Y-" :::fi' d""*;"in"..'",.,". ai,,"uiri.,,io"iiop,.n*,o.-airi**'i#iimffi1l.j:§ì::,:,:Tffi ,:ji.T.Ì:"1'l:iJ:i.1.?:fi :,f [1-",unqu"prlie,iuirett conrenuto di umidità deve essere preferibilmente coioidipendenza aerre .a.atte,isti.i,u a^uu"''u-ion,,.;.ffi,#ll'ill."i"ll"toolilrl,JflT fl.ff"l:d'acqua d'apponare si stima tra i ao eJ i oò riii; ilffÉ;"tro cubo di biofìluo, dedicero ad un

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tr3dizionale plocesso di (omPostaggio e cosi dimensionato: 100 m3lorari per m2 di letio di biofilrrodell'altezza di I m.Il pH deve èssere compreso ua 5 e 8,5 e vanno compensali evenruali fenomeni di acidificazioneleSari ai prodorri che si formano nella fase di ossidazione biologica.Ls temperatura dell'aria immessa deve essere preferibilmente compresa tra 10" e 4s.c per rimanerenella fascia ottimale di sviluppo micmbico seniza avene funomeni dl essiccament.i eccessivi.Per assicurasi del buon funzionamento dei biofihri bisognerà:

- conùollare quotidranamenre parametri operativl coruc umidità e tempererura;- conurllare mensilmente le perdite di caÌico;- controllare seme§trarnente la consisrenza, r'altezza ed ir consumo der rerto fihante;- contmllare semestralmente iì pH del letto filtranre ed eventuaknènte correggerro;' analizzare semestralmente rodore e/o le concentrazioni in entrata àà in uscita perverificare il buon funzionamenro;- ripristinare e/o sostituire il mareriale del biofihro (aI'incirca ogni 2 anni).

In merito alla determinazione analitica degli odori, in issenza di una normativa comunihria enazionale in meteria, si fara riferimeno all'uso dell'olfafiomerria dinamica per la quantificazionedelle sorgenti definite, puntuali (condotte e camini) o areali (biofiltro, cumur àcc.), seconJo i crireriindicati dalla norma EN r3725. Nel caso risulri necessario discriminare t'apporto oJJ!."o ai *imqiEl: di comPostaggjo, risPetto ad altre sorgenti, è necessar.i,o adottare panicolaii t..oi.h.analitiche (traccianti chimici, sensori selettivi ecc.IA titolo indicativo all'interno delfarea di compostaggio potranno essere rileyate concentrazioni tra20 e 350 unitd olfattometriche/m3, ma in alcuni casi ii aniva fino a 680 Unftà olfatromerrictrelii.

-L'Unita Ol&ttometrica ind ica la diluizione che deve essere artuata all'aria esaminata affinché venga

tTgi: I'odore dar.50% degli op€ràro4 opporunamente sèlerionari e formati. euindi, un valorrol JUU srgnùrca che ir csmpione di aria è suto percepfto come odorigeno dal 50% degli operatoriquando à stato diluito 300 volte.Le aree più odorigene sono la bio-ossidazione e ìa maturazirne. La fase di maturazione ha maggioreimpatto in qua o raramente è un'area chiusa e collegata a bioÉltrazione, ed occupa solitamentesuperfici e volumi maggiori (dura almeno 60 giorni). Iimomenro in cui si ha la magtìore emissioneÈ durante il rivohamento e nelle fasi iniziali d;lla maturazione (fino a 273 uoimr/;;tIj llofi]tro produce una quantilà_ di.emissione odor[ena total€ ftuto e 600 volre inferiore a quelladella hse di maturazione, euindf per prevenire probhmadche correlate agti odori sarebbeconsiSliabile sssicurarsi sempre il buon funzionamenio dei biofiltri per la fase ài uio-oou"rion.accelerata- Nel caso di grandi impianti in prossimità di centri abitati dowebbero essere filtrate anchele arie della fase di maturazione e stoccaggio successivo.Relativamente ai requisiti da rispettare ail'uscira degli impianti di filtrazione dell,aria si possonosuggerire le segue^nti concenrrazioni (da misurare all'uscita iel biofiltro):

- H2S 5 mg/m3;- Sostanze Organiche Totali 2O mg/m3;- Polveri l0 mg/m3;- 300 (o meno) unità odorimetriche per metro cubo;- 5 mg/m' di ammoniaca (NH3).

A livello internazionale sono stare proposte re seguemi soglie per bio-aemsor:- 1.000 baaeri Gram negativi per m3 lanche si questa concentrazione può già causarereazioni allergiche);- 14 ng/ m'di endorossine (sono prodotte princlparmeme da baneri Gram-negarivi).

Per avere maggiori informazioni.sulle modalità di campionamento delle emissioni ii legia la DGRn.7/12764 del 16 aprile 2003, della Regione Lombardia.

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I COMPOSTI ORGANICI VOLATILIRiguardo alle concentrazioni tra non superare per r"ambiente di vits, si può fare riferimento al varoredì 0,3 mg/m3 per la concentrazione. compressiva di composti organici voratili, voc. si evidenziache una indagine svorla Dresso,,un impilnro ai corpr.tai!io piemonrese ha misuraro fino . i pp.(cioè 7'000 mglm31 di Vòc nelle ,r"" di furr"nr"rion"

"iioià, e di marurazione (il biofiltro liberafino a 50 ppm/sec di voc). In reahà è difficile pot., ioairiJr.." una soglia unica per tufii i voc inquanto a 0,3 mglmr alcune sostanze sono già màrro pericolo$, alue noi sono n.,,r.ro oàorgene.Tra le classi di molecole idemif.icare vi sÀo i terpeni, gri o.rig"o*i, gri idrocarburi aromatici, gtiidrocarburi arifatici, gli esterl. gri azotad. Le diverse fasiii produzione aer composr r,rrr" ìrì.."r, idifferenti. . Ad esempio, i terpeni e gli azotati ,o* iìoaoni principalmenre nella fase dibioossidazione accelerala e maturazione.ll biofiltro non lbJra quasi terpeni e non ha azotati menlreaumentano gli idrocarburi arifatici ed aromarici (in pmporzione iule singole

"-i.sioor).Quindi, le emissioni in atmosfpra possono essere costituite da sostanze sicuramenre solo fastidiose,ma anahe da altre che sono pericolose.

POLVERT (o PARTTCoLATO)si stima chè ven8ono proòtti.tra 163 e 186 g di panicolato per tonnellata di F0RSU tratrato. Ilcompostaggio è considerato sistema di rràuamento dei riiiuti crre proauce pìi- p"'r*.r, pi,idell'incenerimento o de[e discariche o delra digestioae anareobica per proau.r" u;o[...'--'-'Dalle attività

_d-i compostaggio possono derivarl parricelle der diamerro inferiore ai 10 o ai 2,5 pm.Circa il 50-85% defle particefle in sospensione nett'atmosren generate dar conpostaggio possoooessere inspirare perthé hanno ,o girr"go inferiore ar s pnr, potendo cosr ."ggìung"?i lriarveoripolmonari e trasponane microrganismi. Queste panice[e po.rono a"u.rr. probremi principarmenteai lavoratori e la loro diffusione può essere ridoua adotiando apposiri accorgimenti operativi edimpiantisrici.

In generale, la concenrazion" l] p.]u:r] -plgdotta

dal processo non dowebbe superare i l0 mg^u!(linee guida Regione Loubad-! ,1"i 3001

,ut .orpo.t"g;io). Dati dt r"""!.. ,ip"** r"registrazione di valori fino a go mg/m3 di porveri nel sito di àmpostaggio (soprafiurto le op€razionia carico del composr finito che ha ridorra umidhà).Gli addetti dovrebbero utilizzare.apposile protezioni per le vie respiratorie. Le eventuali axività diraffìnazione, carafterizzazione dei

-mareriale p"r .toi-g."nrlomerriche (ad esempio dopo ramaturezione), dowebbero essere altuate in un sistema chiuio con un si$ema di abbeftimento dèllepolveri.

RUMOREAlcune fasi de''attività di compostaggio, come il traspono o ra rriturazione, possono pmdurrerumori (sino a 90 dBA) che hanoo.però carattere episodico negli impianti che uanano qoln,i

",luilnf:rio:i a.1'000-r:/amo. rn prossimirà di un cenlo di composraggio il rumore di fondo puòau'entare di 32 dBA e vi è una casistica di esposti o prcreste a" p"niai."rid.r,i i1 p*.riria a"rcentro- (lino - a poco più di r 50 merri di distan a). L'attivita di càmposraggio J

""^ià".rii r." r.attività per la gestione dei rifiuti, quella che produce più impano acustico insieme ai rra6amenrimeccanici dèi RSU.

Quindi' per le operazioni di vagliatura e di rriruratura potrebbero essere richiesti sisreml dicontenimento del rumore, soprartutto in grandi impianti in irorsimità di siti sensibili Inortre, puòessere vierato a$uare operazioni nelle oreìotturne [es., t.ituàzione o raspono).

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LA TUTELA E LA GESTIONE DELLE ACQUELa fase di fermentazione viene condofia in preienza di una umidirà che varia ùa ssyo (per isislemi a basso tasso di rivorramento) nno àt zox (sistemi ad arta frequenza di rivolramento).Quindi, lo stoccaggio e le operazioni di compostaggi,o producono percoùri ."quori ,r"ì" ,"*"aggiunta di acqua. ogni tontrellata dl rifluro (FoRÉi, irattato produce elrneno tra 14 e 24 lirridi acque rrEue. A seconda.delre condizioni'di comjosraggio ir percolato porà essere acido oalcalino e quindi contenere, ad esempio, i metalli discioiri nei percotito acido (compost da materialecon rappolto N/C alto). Il percolato può essere ricco di nuirienti e quinai causlie ii p.ìi"oloroaumenro di sosranze se conremina le acque (aumenta il BoD: domanda bioh;i; ai 'o..ig.ooy.Inolrt, bisogna aftuare le misurt di prevenzione dei rischi causati da eventi naturii, come le pioggeche possono dilavare via sostanze pericorose e s€dimenti conraminando le acque poiabiri.ll percolato potrà essere riuriliz2116 durante iì compostaggio o depuraro e smakito, Il desrinonormale per queste acque è i.l recupero a scopo di i:rumìdimàro dei cumuliCon I'intento di garantùe un'ottirnale gestione dei percolati è cùnsrgliabile:- Prevedere la gestione dei percolati in modo da ev[are la contamùazione di acque porabili; le fasidi stoccaggio delle matrici' di bio-ossidazione, di post maturazione e di deposito del pmdotto finitodevono awenire su superfici impermeabilizzat", àot tu di sisremi di drenaggio e diraccolta delleacque reflue di pmcesso, da inviare a depurazione o da riutilizzare nel cicroii composraggio; per ircompostaggio

-di s.a.rti ligno-cellulosici in impianti della capacità inferiore a i.000-t7anno, inPiemonte, (in base aI D.G.R. piemonte 63/g3i7 der 29-04-1996, ma anche in base ar DGR derveneto n' 568 del 25/02/200s) sono previste delle prescrizioni sempli{icate, come il terreno nonpavimenkto (invece, Ia Regione tombardia richiede che gri impianti di compostaggio di capacitàinferiore a.l-000 t/anno, indipendèntemente dal processo -adott

o, dowaÌmo essep dotati di areeimp€rmeabilizzete per lo svolgimento del processo).' Dovrebbero esserc previste, in tutte le fasi come quella della biossidazione accelerah, sistemi diraccolta dei reflui- Le acque reflue devono essere raccolte in apposite vasche chr dowanno averc doppia camera sel'impiarto sarà in prossimità di una falda amoranre. Se le acque di scarico (p,roòtte dalle biomassedurante lo sroccaggio e ra fermentazlone) non sono riut izz;te per rinu,pidimento, v lDo trattarecome acque refrue prima der roro re:aqirg in ,*re fogneria o acque superficiali (previaautorizzazione). Per gestire agevolmente il ricircolo enche in periodi a fone piovosirà, i bacini distoccaggio devono essere dimensionati su un rappono di armeno r ,, p"r'iò #ìi s-u-perficiedrcnata (Ie eccedenze verranno awiate alta depuraiione;. può essere consigliato, per re sole acquereflue da piazzalt di rransito e manovra, la separazionr delle acque di prima pioigia (i primi 3-Smm),- da awiar€ a recupero e

.depura-zione, da quelre di seconda pùggi, '.rrJ"p"rìoio "r."r.recaphate a suolo o in corpi idrici superficiali.

- Le acque di prima pioggia dei piazzali dove awi€ne il solo transito e manowa dei mezzi devonoessere invi*e a lra$emenro. La capacità delr'invaso dedicato alo stoccaggio aeue acque ai primapioggia deve avere le dimensioni minime delerminare secondo il seguenre-f,rocedi*"ràai ."t.oto,C=S x H/1000;dove:C = capaci[i dell,invaso (in m!);s = su.perfìcie (in m'?) ddr'area dei piazzali e de[e strade di tarsito dei mezzi;H =.rltT (in millimetri) dale.precipitazioni di'lrinu pioggia"; corrisponde ar varore massimo dip*ipirazione in 15-20'di pioggia, mnvenzionahuànre ,,"bilii t, i rn,À

"a ii-*--- "--'

- La capecità minima dell'invaso dedicato allo sroccaggio delle acque reflue (nel caso di riutilizzonel pmcesso) dowà avere re dimensioni carcolate .Jn'l. a"guarr" formura: c = RxexT/1.000dove:C = capacità dell,invaso in metri cubi.R = coefficiente di rilascio che dovrà avere un valore compreso tra 2 e S(litrv-ronne,ataigiorno). Ir r,'arore minimo si appricherà ui p.o."rri -.*-.JrriJn"

p*.iasufflaione, il larore massimo a quelri con aerizione per aipirazione. n", gti rto.oggi

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iniziaù di bicmasse ;d erevara urrriaità quari i fanghi di depurazione, prima delra roromiscelazione con materiali ligno-cellulreici, S apptictrerà il coefficierue S.e = quafltilà in tonnellate di bionusse in fermentazione aì coperto.T = tempo massimo (iB giorni) di stoccaggio delle acque tra due intervmtì di inumidimmtosuccessivi.

- Per le acque reflue che derivano. da acque di percorazione su piazzari di maturazione a,,apeno!11tramo

essere ulirizzate per I'inumidime*"'" .;;;;) ì"uono .*"." previsri invasi deraseguènre capacirà: C = Sx (p/1.000)80 doveC = capaciùi dell,invaso in mdri cubi.S = zuperficie della zona di maturazione in meui quadrad;p = piovosità media annua espressa in miìlimetri.

STUDI EPIDEMIOLOGICIL'esame derra letteratura scientifica evidenzja che, in generare, esistono pochi studi che anarizzanoin modo direno irischi associari ara produzione eà.ir:riirr-à der-compost. La maggior pane deglisrudi si concentra sur. rischio per ra sarute aug[ of.ru;rl òuindi, gri sruai epia![-iotà;;ì *"ospesso insufficienri a fornire indicazioni utù.studi

-epidemiologici hanno evidenziato sintomi a carico dei ravoratori, come cefalea, diarrea edisturbi alla vista ascrivib i ad endotossine aei uarterr-ciìm negarivi. Tra gli effe(i registraricausati da spore e tossine pmdotte da microrganismi si evidenziano: arrossamento ed inirazionedegli occhi, nausea, rinorea. Inohre, è a" .iia"-i"r" .isctrio afleryenico favorito da arcunemolecole che cosriruiscono un pericolo p.im"riameni" fe, i-uJorrto.iLe euività svofte al chiuso in p.."."n* ai p"rsonat" 1e.. hse di biossidazione accelerah)dowebbero assicurare armeno 4 ricambi orari aà À.i."- àur," adottando le migriori misureqT.v.eTive (indossare dispositivi di protezione inaiviauaie, usare mezzi cabinari con cpntrollodell'aria).

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Ir Decreto Legislativo del 16 gennaio 200g, n.4, ripona Ia s€guenre crassificazione:. .

- composr da dfrud: pr-odo(? otrè:ruto^ aat compàstalgio cll" *azrone oig.ii.i'a.i .irir,rurbani nel rispeno di apposite norme lecniche fi.nalizzate a deiinirne conrenuri e usi comparibili conla tutela ambientale e saniraria e, in panicorare, , auii"i.i" igi"aiai quarirà. Deriva da raccorra nondifferenziata dei RSU ed il suo urilizzo in campo "*ì."*iii.,".- composr di ouarità:.11d.To on"nrto dar corn-posraggio di riliuri organici raccolri§epgarr.menre. che rispeui i requjsiri e re caraneristiche 'stabtiiie dallauegato i-àì- oì.r.roLegislarivo n. 217 del 2006 e successive modifiche e integrazioni.

si evidenzia che'compost dr quanÉ può rianirart ner,e categoria dagri ammcndanri,:loè lei Tajerlu da aggiungere ar suoio in ri,;, prilip;;;nre per cons€rvarne o migliorarue recarafteristiche fisiche e/o chimiche e/o l'ardvità Éiotogì.". Il compost di qualid oltre che comeammendante può essere urilizzato per.ra.pacciamatura: lpplicazione di compost in modo da coprireil tereno con uno strato di materiale dellà spessore ai a-i'o

",o ,Io scopo di impedire la crescita dimalerbe, conservare I'umidita, proteggere il terreno dall,erosione, evtare la formazione deLlacosiddetta cmsta superficiare, diminuirà it con,panamenro, À"n,"n"." Ia srrunura ed innarzare IatempeÌatura del suolo.

.TJAI.,E.IIERJ''IICI'E .E CI,ASSIFIC4 ZIONE DEL PRODOTTO FINITO

LA CLASSIFICAZIONE DEL COMPOST

Il D.Lgs. n. 2t7 del 2gtO4tZOO6, tVallegato 2 riporta la seguente c lassificazione reladvamente aicomposr di qualità (cioè derivad da raccolta differenzian- Amrnendante compostato verdc : prodotto otteruto afiraverso pmcesso di tras formazionee $abilizzazione contro llata di rifiuti organici che po.sono esse.i cosrituiti da scani dimanUtenzio ne del verde ornementale residui delle cohure, alri rifiuti di origine vegetah conesclusione di alghe ed alte piante marine.

GIi clcmenti fenilizzanti che potranno rssere indicati ia etichetta dr un compost di quartàsono i seguenti (si precisa che la normativa nazionale sull'etichettatura aei rertiiir.anti pìreaedel.le tolleranze rerative a oueste indicazionil: ezoto ""i.'rv. Fosfaro comÉ pos. potassio comeK?o' calcio come cao' Magnesio come Mg6. soaio come Na.o. zotto come sor. Boro, cobalto,Rame, Ferro, Manganese e Zinco-con it simÉlo .rriri-l.gu

"r",,"n,i o"rri crruoJ"

"-rg;;,.. a,origine biologica come C. Sostanza organica esprcssa .or"t. Cloro o cloruri come Cl.Si stima che il composr finale possiedJun pesoìpecifico di Àca 3SO<00 kgmr.

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LE CAL{TTERIS?ICHEMATERIE PRIMEAlcune delle concenùazioni di sostan?:É pericolose che devono essere rispenate non sonoinfluenzate dalla fermentazione aerobica e potrebbero ritmvarsi nel compost a concÉnrazionis.uperiori a quelle presenti nelle rnatrici in ingresso a causa della diminuzione di p"ro ctre si r.gistr"durante il compostaggio (perdùa di acqua).Il calcolo della concentrazioue di alcuni parametri deve essere effenuata sul peso secco, cioè sulmateriale privo di acqua (dopo che l"umidita sia stata est ana in stufa a 105"c fino araggiungimento di paso costantè).Si consigliano i se8uenti limiri di accettabilirà per i materiali che possono enrrare nel cemro dicomposràggio (mg/Kg o ppm):

- cd 20;- Cr totale 1.000;- Hg5;- Ni 250;- Pb 600;- Cu 1.000;- Zn 3.000;- As 10;- Se 5.

Ai fini del compostaggio i materiali in enreta devono contenere elmeno il «)% di sostanza organicaespresso sulla sost,atrza secca.

CIIIMICIIE, FISICHE E MICROBIOLOGICHE DELLE

Requisiri pcr i fanghi di drpurarioncAlcrni limiri per i fanghr dI depurazionc biorogrca (ammessi lino al 3s% p/p) ed arrri msiduiorganici compatibili con il compostaggio sono ripoftati di seguito:

UNTTA DI I\IISLIR,T VAI-OR.E LIMITEm8/k* sr <20

Cromo (') mg/kg s§ < 75{l

m8/kg s.r s10_ rnE/kg s.s. 300

Pioubo _ mg/kg s.t < 750Eg/kg ss" s 1000

Zjtteo _urg&g s.r" < 2500(t) di cui CrVI S 0,S ngkg e.s.

Il compost derivato da hnghi di depurazione (ad esempro dei reflui urbani) per poter avere dellegaranzie igieniche sufficienti dowebb.e essere ùana1o per armeno ur'or, , )0"ò, e aeve quinaiesse.re privo òi salmoneno (ra carica di sarmoneflo in enrata, se si usano i fanghi di depsazionesY! !rò raggiungere le 10{ UFC per gram*o di soridi solub i) e deve conrenere meno di r00UFC di srreprococchi per g. Il materiari orgadco compostaro deiivato, -.unqu", n*-àorr.uu.esse* urilizzaÌo come fertilizzante in presénze di vegetari edibiri, o in parchi e giaraini Nondowebbe-esser-e distribuito per almeno un anno prima-del,utirizzo der ,"rr"no o pi*r" , a.rr.raccolta delle foraggere. Dopo Ia distribuzione |area dovrebbe essere chiusa ur p'rùuii". po ."imesLPer il compost che ha un utitizzo agricolo si consigria di non usare faagN di depurazione a menoche non abbiano i seguenti codici CÉR:

- 020305: fanghi prodoni dar rrattamento in roco degri effruenti delra preparazione e dertratramento di fruna, verdura, cereali, ori arimenrarì, cacao, caffè, tÉ e'tauaccq aeua

ELEMEI\]OCrdmio

Mertnrio

NicheI

Rrrne

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produzione di consprve al;mentari; della produzione di lievito ed €s6eno di lievlo; dellapreparazione e furmentazione di melassa;- 020403: fanghi prodoti dal tranamento in loco degli effluenti della raffinazione dellozucchero;- 020502: fanghi Prodotli dal trattamento in loco degli emuenti dell'indusrria lattiero-casearia;-- 020603: fanghi pmdotti dal trattamento in loco degli eflluenti dell'industria dolciaria edella panificazione;- 020705: hnghi prodotti dal tranamento in loco degli effluenri della produzione di bevandealcoliche ed analcoliche (§anne caffè, rè e cacao).

Il. compost de-rivato da fanghi di depurazione rischia di non fornire garanzie sufficienrirelativamente alle concentrazioni richieste per un compost di qualità per para;eri come i metallipesanti (es. cromo). Perraato sarebbe da sconsigliare I'uso dei fanghi pàr I'uritizzo agricolo.

I rcqulsiti dcl FORSULa classificazione del FORSU può essere eseguita in base al contenuto di mareriale noncompostabile. E'possibile individuare 3 classi di qualita (A, B e c) come indicato di seguito.

PARAMETRO Luità dimisurn

ClasseA

ClasseB

Classe

CMateriale non o/" s.t.q. <2.5 ? {-§ >5

Legmdo: s.t.q. nlido tol quole.

Per la produzione di compo« per uso agricolo deve essere utilizzaro FORSU di Classe A e cioè conmeno del 2,5% di mareriali non compostabili, calcolato sui solidi tal quale.

LE CARATTERISTICHE CHIMICHE, FISICHE, MICROBIOLOGICHE EDAGRONOMICHE DEL COMPO§T DI QUALITA'Di seguilo si riponano le caratteristiche minime che dowebbero essere garandte dai diversi (ipi dicompost di qualità.

Ammeodante compostato verdeQuesto tipo di composr deve rispeRare i seguenti requisiti:

o umidità: massimo'S0%;. pH comprèso tra E e 9,5;o C organico sul secco: minimo 30%;o C umico e fu.lvico (C fulvico: frazione organica umica solubile a qualsiasi pH; ha la

capacità di trasponare i metalli pesanti) sul secco: minimo Z,S %;o Azolo organico sul secco: almeno g0olo dell,azotÒ total€;r C/N massimo S0;o Rame totale sul secco: massimo lS0 mg/kg;. Zinco totale sul secco: massimo S00 mg/kg;r piombo totale 140 p.p.m s.s.;r Cadmio totale l,S p.p.m s.s.;r Nikel rotale 100 p.p.m. s.s.;o Mercurio totale l,S p.p.m s.s.;. Cromo esavalente 0,S p.p.m s.s..

G[ "'"r::r-'^ "^9T

i metani pesanri àovrebbero essere calcorari suna sostanza secca che pemcontenga il 40 % di materiale organico (normalizzazione),

1A

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Ammendante compostato mistoQuesto tipo di compost deve rispenare i seguenti requishi:

r umidità: massimo 50Yo;. pH compreso tra 6 e 8,5;. C organico: minimo 25%;. C umico e fuMco sul secco: mini6lq / g(;. Azolo organico sul secco: almeno 80olo dell'azoto totale;o C/N rnassimo 25;. Rame torale sul secco: massimo lS0 mg/kg;. Zinco rotale sul secco: massl_uro S00 mg&gio Piombo torale sul secco: 140 mg/Kg;o Cadmio rotale sul secco: f ,S mg/Kg;o Nikel totale sul secco: 100 mg/Kg;o Mercurio totale sul srco: 1,5 mg/Kg;o Cromo esavalente totale sul secco:0,S mg/Kg.

Gli elementi comt i metalli pesanti dovrebbem essere calcolati sulla sostarua secca che perocontenga il 40 % di materiale organico (normalizzazione).Di seguito si riponano altri valori che pouebbero essere rispettati per ta produzione di un composrdi qualhà.

PARAMETRO UNITA'DI MISURAs50

CÌoruri s2.000Solfati s5.000 s(§t. seccaAzoto lotale minimo t,7 96 sost, secca

s0,06 96 sost, seccaAzoto nitrico ì0,04 sost. seccaFosforo PrOs ll sost. seccaPotassio .0) :0,07 0,6 sosl. secca

25

I! renore di materiale plastico eventualmente present€, dei dianretro rnaggiore di 3,33 mm eminore di 10 mm non può superare lo 0,0S% sulla sostanza secca.

Il tenore di mareriale plastico, evenrualmente presenlÈ, del diamero fino a 3,33 mm non puòessere maggiore dello 0,45% sulla sostanza secca.

Il tenore di alrri materiali inerti, evenrualmente presenti, del diamero fino a 3,33 mm nonpuò superare lo 0,9% sulla sostaluÀ secca. Il tenore di altri materiali ineni, eventualmenre pnesenrideÌ diametro maggiore di 3,33 mm e minore di 10 mm non può superare lo 0,1% sulla rrrt*".secca.

Materiali plasrici ed ine i di diameuo superiore a l0 mm devono essere assenri.

Sono inoltre fissati i seguenri parametri di narura biologica:- Solmonella: assenre in 25 g di campione tal quale.- Enterobacteriacee totali: massimo 1,0 x 10r UFC per granmo.- Streptococchi fecoli: massimo 1,0 x 103 (MpN x g);- Escheàchia coli può essere presenle a concenrazioni inferiori a 1.000 uFC per grammo.- Nematodi, Trematodi e Ce$odi: assenti in S0 g sul tal quale.

Il contenuto di semi di piante infestanti e di parti riprodmive vegerative di pianre infestantia8gressive nel prodono finale non deve superare le 2 unità per litro.

Si ricorda che, in generale, nelle diverse province piemontesi vige il divieto di conferire la frazioneverde pubblica e privata nelle discariche.

LIMITESalinità med100 g sost. secca

mg/Kg sost. secca

Azoto ammoniacale

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Som. cr ì40 Yo sosl. sr,cca

Arsenico s2,5 mg/Kg sct. seccaSelenio sl,5 mg/Kg sct. seccaBoro s40 mg/Kg sGt. seccalndice mineralizzazione azoto Yo sost. seccaIndice respirazione sr50 mg di ossigcno pcr kg di solidi voladli all'ora

Il tenore di materiale plastico, evemualnente preseme, del diametro fino a 3,33 mm non puòsuperare lo 0,4S% sulla sostanza s€cca.

Il tenore di materiale plasticÒ, evenrualmeme preseue, del diametro maggbre di 3,33 mm eminore di 10 mm non può superare lo 0,0S% sulla sostarlLa sec{a-

Il tenore di altri materieli inertl eventualmente pres.ntl del diametro fino a 3,33 mm nonpuò superarc lo 0,9% sulla sostarua secra.

Il tenore di altri materiali ineni, eventualm€nte presenti, del diametro maggiore di 3,33 mme minore di 10 mm non può superarÉ lo 0,1% sulla sostarua stcca. Materiali plastici ed ineni didlametro sùperiore a 10 mm devono èssere assentlIl contenum di vetri, metalli e plasdche del prodouo finale (dimensione maglie > 2 mm) deve essereinferiore eìkr 0,5 0,6 espnesso in peso a secco o se di maglia inferiore:

- verm sl % sost. secca;- plastica <0,5 o/o sost. secca.

Sono inoLre fissati i seguenri parametri di natura biologica:- Salmonello', assenre in 25 g di campione ral quale;- Enterobacteriacee totali: massimo t,0 x^ 102 UFC per grammo;- Steptococchi fecali: massimo 1,0 x l0r (MpN x g);- Coliformi fecali < 1.000 MPN per g;- Exherìchia coli a concentrazioni inferiori a 1.000 UFC per grammo.- Virus enterici < 1 PFU per 4 g (PFU: unità formanti placca di lisi, indica la caricahfettente);- Nematodi, tremarodi e cerodi: assenti in 50 g suÌ tal quale.

Il conlenuto di semi di piante infe$anti e di pani ripmduuive vegetative di pianre infestanti nelprodotto finale non deve superare h 2 unità per litro. Il compost uondeve avere effeni negativi sullagerminazione o sulla successiva crescita dei vegetali. Il compost maturo e cioè più bio-siabilizzato

26

Un buon obiettivo da proporre per otenere un compos( di qualità con caraneristiche chimichemigliori di quelle previste dalla regolamentazione nazionale potrebb€ essere quello di non superarele seguenti concentrazioni (mg/Kg di peso secco):Zn: 300,Cu: 100,Ni:50,Cd: l,Pb: 100,Hg: 1,

Cr:100,Mo:2,Se: 1,5,

As:10,F: 200 (cosi come proposto dal marchio ECOLABEL, Regolamenro n.1980 del l7l7l20D). llcompost dowebbe contenere almeno il 25 96 di sostanza secca in peso e akneno iì 20 96 di sost8nzaorganice espressa in peso di sostanza secca (misurato come perdita al fuoco). Dovrebbe essereàssicurata I'assenzo di corteccis trattata con pesticidi e legno vemiciato.

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ha le ciÙatterisrica di essere metro. fitotossico per i vegeuri. per questo morivo se il compos: èdesdnato ad essere u§ato in vaso viene solitamàme hsclato maturare ell,apeflo alfi sei mesì o unanno,L'assenza di fenomeni di fitotossicità è misurata con appositi test che utilDzano il compost ad iverse concentrazioni come substram per far germin are e crescere un numero prestabilito di semi,con un protocollo s rimentale. Penanto si ne di non su erare Ì uenti ametri:

+ Sc I'indicc di gÉminszionc èacrres€imento con L"pidiunr soriw

infcriorc al 70plo sùro da considsarcm rGuìtano sup€f,iùi al 10O % rispeuo aì

non firdossici i colnpost che al e$ dit€stimonè

Ammendante torboso compuitoQuesto tipo di compost deve rispettare i seguenri requisiti:

o C org,anico sul secco: mhimo 3S%;. C umico e fulvico sul secco: minimo 7 %;. Azoto organico sul secco: almeno g0olo dell'azoro totale;. rappono C^/N massimo 50;r rame totale sul secco: massimo 1S0 mg/kg;. Zhco totale sul secco: massimo S00 mg&g;r Torba: minimo S0%;o piombo rota.le < 140 p.p.m s.s.;r Cadmio torale < l,S p.p.m s.s.;o Nikel totale < 100 p.p.m. s.s.;. Merculio rotale < l,S p.p.m s.s.;. Crorno esavaleme < 0,S p.p.m s.s..

Gli elementi come i metalli pesanti dovrebbero essere calcolati sulla sostanza secca che peròcontenga il 40 % di materiale orgarico (normalizzazione).

Il tenore- di materiale plastico, eventuarmente preseme, del diameuo Iino a 3,33 mm non puÒsuper&E lo O,4S% sulla so$anza secca.

. Il tenor. di materiale plas[co, eventuaknentÈ presente, del diametro maggiorp dl 3,33 mm eminore di 10 mm non può superare lo 0,OS% sulla sosìanza secca.I1 tenore di altri materteri ineni. eventualmente presenti, der diametro fino a 3,33 mm nonpuò superare lo 0,9% sulla sosranza secca.II tenore di artri materiali inert!,eventuarmente presenti, der diametro maggiore di 3,33 mm

e. minore di 10 mu: non può superare ro 0,1% sura *rt"nr. secca. Materiali pra$ici ed ineni didiametro superrore a r0 mm devono essere assenri. soro inortre fissati i,dr.iJp.r"-.oi oinatura biologica:- Salmonella: assente in 25 g di campione tal ouale:- Entembacteriacee total.i: massimo i,O *^ t02 UFC per grammo;- Streptococchi fecali: massimo 1,0 x 103 (MpN x ;);- Esherichia coli a concenrrazioni inferiori a t.OOò ùfC per grammo.- Nemabdi, Trematodi e Ce$odi: assenti in 50 g sul tal quale.

Il contenuto di semi di piante infestanti e di pafti rlproduttive vpgetative di piente infestantiaggressive nel prodono finale non deve superare là Z unirà per titro.

T."j: " tt: i tipi di compost.aPPena descriui, per porer essere comrnercializzati devono averedichiarati in etichetta i seguenti parametri: ,.iaita; pÉ c àrganrco sul secco; c umico e fulvico sur

lndice germiruzlone rispetto testimotreIndice accrescimento 96 ris?etto resdmone

27

170*:100

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soqco; aror.o olgartico srllsecco; rapPono C/llI; rame tÒrale sul secco; zitrco totale sul secco; salinità;azoto, fosforo e potassio totale; torba (solo per I'ammendante torboso composto).

COMPOSTNON CONFORMESe il compost supera i valori appena evidenziati ma rimane al disotto dei seguenti parame6i (inppm): cd 4; cr torale 300r Ni 150; pb 300; cu 400; Hg 5; Zn 1.500; dowebbe-essere utilizzaro perscopi agricol.i solo previa autorizzazione e nella quantirà massima di l0 t/ha s.s. all'anno. IIsuperamento di questi valori non dowebbe consentire un utilizzo agronomico, salvo autorizzazionieccezionali.

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LA STABILITA' BIOLOGICA DEL COMPOSTE' richiesto che le matrici in uscita abbiano un livello minimo di srabilità biologicaindipendentemente dalla durata della fermentazione. La stabilità biologica potrà essere verificatacon il rispeflo di uno dei seguenti valori: indice respimmetrico statico; indice respirometricodinamico.Per caratterizzare una matrice organica più stabile rispetto a una m€no stabile e meno marura equindi meno fermentescibile, biodegradabùe e fitotossica si possono urilizzare i seguenti parametri:- Contènub residuo di Sostanza Organica (o in Solidi Volarili) che deve eisere più bassa di

quella di partenza.- Indici di respirazione statico o diramico (legati atl'attività metabolica residua) che devooo

diminuire- L'indice di respirazione viene determinato valutando il consumo di ossigenorichiesto per la biodegradazione della massa, per unirà di tempo. Le maùici in uscita(composr maturo) dovrebbero avere un livello minimo di srabi.tità biologicaindipendentemente dalla durata della fermentazione. La shbilità biotogica potrà essereverificata con il rispeno di uno dei seguenri valori:

o Indice respirometlico statico inferiorÉ a 250 mg di ossigeno per kg di solidi volatiliall'ora (<250 mg O2lKg s.v. + h);

o Indice rcspimmetrico dinamico inferiore a s00 mg di ossigeno per kg di solidivolarili alrora (<500 mg o2/I(g s.v. + h); un varore superiorà a sdo ed

-inferiore a

1.000 è quello considerato accenabile per un compost di bassa qualità e che nonviene urilizzaro per scopi agricoli;

o Le matrici in uscita dalla fase di biossidazione accelerata dowebbero avere un indicedi respirazione dinamico finale (prima del posizionamento del materiale nellaeventuale sezione di maturezione euerna) inferiorr a 1.000 mg di ossigeno per kg disolidi volatili all'ora (<1.000 mg O2lKg s.v. + h);

o Per il composì verde un valore inferiore a 1.000 mg di ossigeno per kg di solidivolatili all'ora (<1.000 mg O2lKg s.v. * h) à considerato acc"tabile.

' -- concentrazione di ammoniaca (legata alla persistenza di atdvità di degradazione e proteolisi

in-misura superiore a quelle di nitrificazione dell'ammoniaca).Ua metodo semplice per misurore la biostabilità consiste nel registrare I'iùnalzamento ruassimo ditemperaura Senerato dalla fermentazione deì materiale organico in un sistema chiuso, risperto allatemperatura esterna. La stabililà può essere classificala in classi di 10.C, dove un aumento'massimodi

-r0 "c è generato da un compost morto stabire, mentre un compost immaturo genera un aumento

della temperatura superiore ai 30"C.

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''' 'iL trrusl A,I,LLL,Zi4A'[O MAfiTRO

Quindi il biostabilizzato maruro o Frazione Organica Stabilizzara (FOS) deriva dalla fermenhzioneorganica di materiale indifferenziato ed è perciò sconsigliabile I'uso agricolo.Questa tipologia di rifiuti indifferenziara , come i RSU, viene spesso trattata meccanicamente ,adesempio con magneti per estrarre le Parti metalliche o con altri sistemi per c€r,care di estrarre le partiindesiderate (plastica, vetro, rnetallo ), I prodotti che ne generano possono Essere fermentatiaerobicamente, anaembicamente e/o utilizz ali negli incenerirori come combustibili. E' prescritro

In alcuni casi, anche per i rifiuti urbani indifferenziati (o ahre matrici indifferenziate), viene attuatala biostabilizzazione. Quesra non è altro che una fase di fermentazione aerobica finalizzata adottenere una riduzione flella fplslsnlescibilità per la stabilizzazione pre{iscarica o per produrremateriali per applicazioni conuollate di tipo paìsistico-ambientale. La biostabilizzazione è anuataanche con I'obietti'o di rid*r.e. il vorume "a

ioiui." ra produzione di metano pri.r- ai "r."."smaltito in discarica. Il biostabilizzato Eraturo, per essere utilizzato in applicazioni controllate peroperazioni paesisrico-ambien*li deve rispettare rimiti meno restrittivi di queli pr"rirJp". 1composr di qualità.

nt riR n n a.L'utilizzo dei RSU indifferenziati per fare compost produce, per tonnellata, diverse emissioni quali,ad esempio, circa 22 Kg di anidride carbo nica e 200-250 Kg di acqua che è persa per evaporazione.La concentrazione di sostanze pericolosa in questa marice è elevata per cui l'utilizzo agricolo puòessere autorizzalo solo in casi ecceziona li e sotto stretto controllo. Il biosrabilizzato maturo puòesserc u lizzato nella realizzazione di aree verdi pubbliche e private come giardini, previaautorizzazione specifica da parte della Provincia (non à un recupero nul uno smaltimento). Ilbiostabilizzato matum può essere impiegato nelle anività paesisr ico-ambiÉnrali (queli ripri$iniambientali di arce degradate, ricosIruzione dello strato superficiale di discariche esaurilè,sisremazione di cave, di strade , autostrade e fermvie, parchi, campi da golf, i ripristini ambientali epaesaggistici a compleme nto degli inrerventi di bonifica) allo scopo di consolidare la fenilità delsoprasuolo e renderlo ada rto all'insediamento di specie vegetali.Per l'impiego del biosrabi lizzato matum i carichi unirari non dovrtbbem essert superbri a 400-500t/ha di :al quale, comunq ue dev€ ess€re previste la rniscelazione con terrem. Il suo impiego non ècon§entito nelle aree con falda affiorante nelle aree a riserva naturale ed integrale, e nelle areericadenti nelle zone di rispeto per un raggio non inferiore ai 200 m dal punto di captazione.I limiri di accettabilità per il biostab ilizzaro maturo che è consigliabile non superare sono i seguemi:

PARAMETROinerti <3

Velri 3mm 96 s.s. s3Materìale % s.s. slMateriali ferrosi <0§U rà 96 s,s. <45

H6-8,s

Cranulometria MmS ostauza s.s. 40Azoto 96 s.s. IFosforo 96 s.s. l0 5Potassio (Kro > 0,4ArseDico sl0Cadmio s.s.m s l0Cromo III s.s. s 500Cromo Vl s t0Mercurio m s.s, sl0N

s.s. s 200Piombo

s.s. s 500

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UNITA' DI IT'ISURA VALORE LIMITE96 s.s.

oÀ s.s.

0,5-25

0,6 s.s.

_ mg/Kg s.s.

mg/Kg s.s.

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l(ame s.5.ngK s 600mglKg s.s. s 2.500

Salmonelle n./50 g asseotiRapporto C/N s30Semi infesta i n./ì

I CONTROLLI ANALITICII contrulìi analitici devono essere effettuati sia sulle marerie prime in emrata che sui prodotri inuscih: il compost.Le analisi dwono essere effettuate almrno ad ogDi inizio di attività e, suctessivamente, almÈnoogni due an,l e' comunqxe, ogni voha che intewengano delle modiflche sostanzra[ nelprocesso di rccupero dcl rifiud.II calcolo della concentrazione di alcuni parameri viene effettuata sul peso secco, cioè sul materialeprivo di acqua (umidirà esrra(a lì srrfa a losoc fino a raggiungimento di peso cosranre). euindi,queste concentrazioni, se si vorranno riferire al peso totale, dowanno essere generalmente diminuitein proporzione al contenuto di acqua.E' consigliabile che per I'analisi del materiale prodouo, e delle miscele in entrata, I'impianto siawalga di un laboratoÉo che risponda ai requisiri di cui alla norma uNI cEN EN IS0/IECi702s"Al limite smbilito per ciascun parametro, si può ammertere una tolleranza del 10%, in senso opposroa quello richiesto. per non più del 25% dei campioni anali>.ati nell'uhimo anno. I risultari analiticidevono essere conservati per almeno S anni.

Enùata- Per i fanghi dcllc lndustrie agroalimcntari, canaria, tessile naturale la verifica dei li$iti previstideve prevedere I'esecuzione di un'analisi ogni anno per conferirore. eualora uno o"a* *gg*oconferisca fanghi provenienti. da luoghi o processi pmdunivi differenti, dowà essere eseguiraun'analisi all'anno per categoria omogenea di fango da esso con{erito.- Rcsldui organici da industria agroalimannri o alùe dpologie previste: il rbpetro dei limiti vaaccertato con un'analisi chimica per fornitore da ripetere ogni anno.- I fanghi di dtpurazione dei rtflui urbani: [a verilica dei timiti deve essere eseguita ogni 3 mesiper gli impianti di potenzial.ità sup€riore a 100.000 abhantì equivatenri ogni 6 ur"rì p", gii impiantidi potenzialità inferiore a 100.o00 ab. eq. ed annualmente pei gli impianticon potenzialià inferiorea 5.000 ab. eq..- Re§idlti verdi e lignocelluloslcl: la verifica dei limiti deve essert eseguita con due analisichimiche all'anno per gli impianri con capacita lavorativa maggiore di 3.00d/anno. Allo scopo diouenem utr campione che sia il più rappresentativo possibile dei conferimenti dell'impianto (sia intermine di numero di fornimre sia di periodo di couferimento), la preparazione dello stesso vieneeffettuata su una massa onenuta dalla miscelazione d.i un certo numerc ài sottocampioni a loro voltaesratù

-dal materiale ligno-cellulosico, opponuna$ente triturato, e dagli sfalci. pcr i reslduiprovenienti da zone ad alto traffico, in panrcolare fogrie e sfarci, è ofponuno ver{Ilcare conmaggiore fraqurnza il contenuto in m?talli pBantl.- Dehdoni zootecniche: il risperto dei limiti va accenaro con un'analisi chimica per fornirore daripetere ogni 2 anni. Per uno stesso conferitore I'omogeneità delle deiezioni è determinata dauamedesima provenienza e dpo di allevamento da cui le stesse hanno origine,- E' necessaria almeno un'analisi

3erceologica anuuale per i FoRsù in enrata per ogni comuneed in più un'analisi chimica aaluale ogni 10.000 tonnellaie di FORSU trattata.

Uscita- I contrrolll sul prodotto Ilnito possono essere efrettuati con Ie srguenti cadenza minfune:

a) annuale per gli impiani con potenzialità fino a J.000 t/anno,

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Zinco

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b) semestalÉ ppr gli impiand con porenzialiaà fino alìe 20.000 r.i anno,c) rrimesrrale per gli impianti con potenzialira fino a 50.000 t/anno,d) birnesrale per gli impianti con potenzlalirà superiore alle 50.000 t/anno.

' I controlll sulla stabilità blologica in relazione al lotto di produzione velranno effettuari coo leseguenti cadenze minime:

lì r,..:..*1. p.., gli impianrt con porenzialiÈ rra 3.000 e 20.000 t/anno,D.) quafiimesrrare per gli impianti con potenzialità tra 20.000 e 50.000 t/anno,c) trktrestrele per gli impian con potenzialità superiore a 50.000 t/ertro.

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L' A TIilZZA AG.ROIYOÀfICO ED I AJ§CIII ASSOCIAfl

RISCH I CONSEGUE NTI ALL' I}T ILIZZAZIONE DEL COMPOST FINALEUn problema correlato all'utilizzo del compost come fomitore di sostanze organiche ed inorganicheai vegetali è il rilascio di sostanze chimiche e microbiologiche contaminantilAd esempio, imerallia basse concentrazioni costituiscono nutrienti per i vegemli (boro, zinco, ."r", iikury, -, "concentrazioni superiori diventano fitotossicì- Quindi i problemi che ne possono derivare sono iseguenti (compost da rifiuti solidi urbani urilizzaro per scopi agricoli):

- accumulo nel suolo di sostanze contaminami con effeni fito-tossici (ad esempio da zinco)ed effetti nocivi sugli organismi del rerreno (es. da piombo, mercurio, cadmioj;- bioaccumulo di sostanze inquinanti in organismi vegaali ed animali con

-iischi per la

catena alimenrare (es. spinaci, onicole a foglia e colrure per foraggio accumulano caimio:0,5 mglKg è considerata Ìtna concentrazione soglia per il cadÀio nei vegetali desrinariall'alimentazione animale) e contaminazione delle acque (es. la maggior

-pane del bro

presente nel composr da rifiuri solidi urbani è idrosolubi-le, ed anche-il Nikel puòfacilmente contaminare le acque); diminuzione della disponibilità di principi nuritivi per ivegetali (la distribuzione di compost da rifiuti solidi urbani aumenra la

-concemrazione

tolale nel terreno di piombo e rame; alcuni lavori scientifici dLnostrano che ne diminuisceIa disponibililà immediata a causa di legami con so$anze organiche: quèsta diminuizionedi biodisponùilità è transitoria).

Si può evidenziare che condizioni diverse possono ponare ad effe*i molto differenti, ad esempio:piante diverse e terreni diversi reagiscono differentemente alle stesse concentrazioni di metalli. perridurre gli efferri di accurnulo di metalli ed .altre sostanze contaminanti è consigliabi.le ridurre ladlstribuzione di compost. Studi net lungo periodo hanno evidenziaro che h seguito allospandimento si ha un dimezzamento del la quanrirà di sostanze organiche nel terreno pmvenientidal compost, in almeno ditci anni, ma che le concentrazioni di metalli aumentano risDetto allestesse antecedenti allo soand imentoAltri rischi che si evidenziano sono i seguenti

- atùazione di animali ed uccelli come i gabbiani;- presenza di materiali solidi (vetro o metallo ch€ possono essere taglienti);- diffusione di pienre infeshnti;- diffirsione di organismi parogeni in agricortura (es. l'insetro fiUossera, Dakutosphorio

vitifolia, può essere dif§rso in viticollura dall'utilizzo di compost contaminato anctre ln sitiprossimi ai vignetii ol anlo:a ad esempio, possono essere diffusi alcuni vinrs vegetali,come il virus del moseico del hbacco).

In generale, alcuni lavori scientifici che hanno esamirato I'utilizzo di diversi compost, ù8 cui quellidoivari dal FoRSU e dai fanghi. di depurazione, registrano ef{etri firotossici'p*'r. ""rirr"..u?ili'?ati come sub$rato di coltura in una percentuale dì vohme superiore al 30%. Il minore effetto

fitotossico è registrato se usaro -inrorno

ar rs%; le quantirà da distribuire a pieno campo per nong,enerare effetri ffuorossici non dovrebbero superarÈ le s0 t/ha/anno p". * .orport i.rirlro a.FORSU.

SOSTANZE ED ORGANISMI INDESIDERATILe sosranze indesiderate nel compost possono derivare da[e materie prime (es. metari, prastica,oryanismi patogeni) o possono originare da ùasformazioni durante it

'"orport"jgio 1"r,,microrganismi e loro spore e. tossine; sostanze oòrigene e compÒsti vora li). Tra i potenziaripericoli ambienrali e per la sarure.che po.ror.o u*.*-oggetro di valutazione n.rr" f-ÀJànu oicompost da raccolra differenziam di rifiuti sotidi urbani g6.-nsq s evidenziano:- Micmrganismi patogeni, come virus, batteri, funghi, parassiti inrestinali (es. cisti e uova)

contenuti ner materiare in entrata ner processo di compostaggio. ci può ess€re anche una

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crrntaminazione secondaria e cioè da pane di nuovi riùorganisnìi (principÉ.lmente spore etossine pmdottè da funghi e batteri) che si formano durante le atitirà di compostaggio odopo. Quesu contaminazione seconda-ria può essere più pericolosa della primarii, in quanrola contaminazione primaria è ridotta assicurando rapporri tempo/terpur"tu." idonei a ridurrele cariche di patogeni.

- composti organici volatili (sono i maggiori responsabili di cartM odori; sono stariidentificati deche di composti organici volatili differenri prodotti dail'alività dicompostaggio).

- composti organici, come solventi, grassi, idrocarb[ri alogenali, diossine, esteri come gliftalati, PCB, composri policiclici aromarici.

- Sostanze inorganiche, come l'arsenico (ritrovato nel suolo lratlato cron compost fino a g0ppm), cromo esavalente, nikel (riùovato nel compost da FoRSU a concentr;ioni tra 0,g e1.220 ppm), mercurio (rirovato nel compost a concentrazioni tra 0,g e 23 ppm), piombo(riuovaro nel compost a concenùazioni t,a 11 e 1.312 ppm, con une uìòdisponiur[tamassima del 7s%), cadmio (ritrovato ner compost a concentiazioni tra 0,3 e 12 ipm, conuna biodisponibilità massima del 52% in relazione al pH del suolo; Ia biodisponibìlirà nellematrici in ingresso è soljtamente superiore), zinco, reme o I'asbesto che possono derivare dacontaminanti della hazione organica dei rifiuti solidi urbani lbatteiie, plasrica, veuo,materiale ferroso, cana ecc.).

- Materiali taglienti, cormsivi o esplosivi.I nutrienti per i vegelali come Boro, cobalto, Rame, Feno, Manganese e zinco contenuti nelcolupost sono utili a basse concentrazioni, ma divenEno pericolosi e tossici se aumentano, pertanaogli spandimenti dowebbero valutare i rischi di fitotossicità e bioaccumulo, in relazione aiquantitarivi urilizzati.Alcuni dei contaminanti come quelli metallici, il vetro o la planica costituiscono unacontaminazione indesideratq aftualmente inevitabile, presente anche nel FORSU proveniente dallamigliore raccolta differenziata. Attualmente il 3% è cònsiderau la conuminazione indesiderata piùbassa che si può raggiungere in rerazione anche ane modalità di raccola. si osserva che reconcentrazioni in uscita di alcuni contaminanti (es. metalli p€santi o materiale panicellare) sarannomaggiori di quella in entrata, a causa della diminuzione della massa generata daila perdita ji..qu..

RISCHIO BIOLOGICO DEL COMPOSTIl composr derivato da fanghi di depurazione di reflui cidli può conrenere microrganismi aconcemrazioni superiori a quelle considerate non pericolose, I microrganismi se prlsenti nelcompostato finale possono costitute un rischio per la conraminazione delÉ acque lpoubill ed usoirriguÒ) e possono entrare nella catena alimentare (agricoltura e zootecnia). Si evidenzia che le dosipericolose di salmonella (106) è molto difficrle che

-vengano raggiunre. La carica di Solmonello in

enrata, se si usano i fanghi di depurazione civùi può raggiungere le 10r uFC (unità Formanti9o-tool.l per Srammo dì solidi solubili. Informazi,oni biÉ[ografiche riportano la presenza disalmonello nel 4% dei campioni.di composr. (tor 10g campioni). In generate, una temperatura di55oC mantenuta per almeno tre giorni può ridurre notevolnente le caiiche microbicrre ài patogenicome la solmone o. si deve ricorda*, però, che i microrganismi possono .icorànizzaresucces§ivamente iì composr fermentato. Il prodotto finito, infatù, costituisce spesso un oninrosubsrato di crescita per i parogeni come Ia Soìmonello.Alorni microrganismi potranno essere fito-patogeni, per cui porranno causare probremi agfiagrico ltori.si ricorda. che per composl finare sono consigliate le seguenti concenùazioni massime dimicrorganismi patogeni.

- Solmonello: assend in 25 g di campione tal quale;- Enrercbacteriacee totali: massimo 1,0 x 102 iJFC p*, gram.o;

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. - Srreprococclìi iecali: m.rssirno i,0 x 103 (MpN x $;- Coliformi fecoli < 1.000 MpN per g;- Eyherichia coli a concenlrazioni inferiori e f .000 UFC per grammo.- Virus enrerici < 1 pFU per 4 g (pFU: unid formanti placca di lisi, indica la caricahfetranre);- Nematodi, trematodi e cetodi: assenti in 50 g sul tal quale.

In Danimarca compost derivato.da- feci (es._hngtri-<ri depurtionel deve essere ua.,ato per aloenoun'ora.a 70"C, deve essere privo di salmonetta "-d"u" "oot"n"."

meno di 100 uFC di strepococchiper g di pmdono finito. Quosto materiale comunque non può essere utillzzato come fertilizzante inprÉsenza di vegetali edibili, o .il p*ih: e giardini. E' proibito dis*ibuire quesro materiale peralmeno un anno prima dell'utilizzo der terreno u pu."àb o della raccorra aelle rorffie. si:oi:idT" che un erbivoro ar pascolo.ingerisce-un volÀe pari ar 6% defingerr,o

"or. ruJfi. oopoIa distribuzione I'area deve essere chiusa al pubblico pe, sei -esi.. I lgaigdi sono in grado di produne un our.ìo ehveto di uova (una femmina di Ascoris neproduce 200.000/giorno). Le uova sono molto resisremi agli stress ambientali (sono in grado disoprawivere anche ar tre(amento di digestione anaerobicaj. secondo arcuni Auiori, esse sono ingrado di rimanere vikri sùl suoro per un periodo di s-6 anni; tempo ai sop.awirenra i"oio atuttavia valurato ùa i 17 e i 270 giorni con una media di 77 giorni-

-,l,protozoi infettivi (cisti ed oocisti) sono prÈsenti fino atisx aele mauici in entrata da FoRSU

".61%.rg si rra*a di fanghi. soliramrnte peiò poi non si ri[ovano ner pmdotto finiro. Le uova dielrninti si ritrovano in almeno l'8y. dei cornposì analizzati in ltalia dall, ISS lanatisi eseguite in zoimplanti diversi).

In usA si considera ridorta la capacità der composr di favorire ra diffusione di animatipericolosi (es. inse(i) per la salure umana se sono verificate le seguemi condizioni:- Riduzione del 38% neì conrenuro in solidi volaritl

:i;:;1: di ossigeno (Specific oxygen Uptake Rate) S t,5 mg di ossigeno p€r ora e per g

- Durare della fermentazione aerobica di almeno 14 giomi a 40oC.- Interrame o sono la superficie del terreno enm lei orc dalb spandimento.

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IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICIGli idrocalòuri Policiclici aromatici, noti anche come IPA o PAH (Hidrocarbons policiclicAromadc) o POP (Persistem Organic Pollution) dagli acronimi ingles! sono idrocarburi cosrituiti dadue o più anelli aromatici, qua-li quelli del benzene uniti fra loro,ln un'unica struttura generelmentepiana (sono altamente affini ai grassi presenti nei ressuti vivenri). Si ritrovano natuialmente nelcarbon fossile e nel peùolio, da cui si estraggono.Gli utilizzi sono svariati: vengono udlizzati a fini di ricerca e alcuni vengono sinretizzatianificialmente. [n alcuni casi venSono impiegati per la sintesi di colorant! ptasiictre, pesticidi emedicinaÌi. Il capo«iptte della classe chlrnica è lI naftalene e nr esistono piii di crnto'molccole-Punroppo molre di quesre molecole sono pericolose per la salute umana.La loro formazione per cause antmpiche awiene, invece, nel corso di combustioni incomplete dicombustibili fossili (peuolio e derivatl carbone), legname, grassi, tabacco, incenso e prodoniorganici in generale, quali i rifiuti urbani. Essi vengono emessi in amosfera .onr" ruiidui dicombustioni incomplete in alcune anività industriati (cokerie, produzione e lavorazione di grafire,trattamento del carbon fossile) e nelle caldaie (sopranufto quellÉ alimentare con combustibili solidio liquidi Pesanti); iloltre sono presenti nelle emissioni degli autoveicoli (sia diesel che benzina).In generale l'emissione di IPA nell'ambiente risulta moho variabile a seconda det tipo di Eorgenre,del dpo di combustibile e deIa qualiÉ della combustione. La presenza di questi composti nei gas discarico degli autoveicoli è dowta sia alla Èazione presente come tale nel carbùrante, sia allafrazione che per pimshtesi ha origine durante il pmcesso di combustione.Gli.lPA sono per la maggior pane adsorbiti e ftasponati da panicelle carboniose (fuliggine) emessedalle stesse fonti che li hanno originati. La maggiòr concenr;azione di IpA si tnrva neùe-aree urbaneatraversate da traffico veicolare intpn§o, con valori più èleva{i nei mesi inveruli.9.li IPI sono ua i composri organici votariti più pericolosi per la salute delfuomo.L'assorbimento degli IPA può awenire per irmlazione dì poheri, aerosoi o \.apo1. essendo presenticome sostilnjze adsorbite sul panicolato, per ingesrione di alimenti contaminatì o attraverso la cute.Per quanto riguarda le cot§egue ze sulla salule, mentre non sono stati rilevati casi di effetdtossicologici ecutl un numero considerevo.le di Idrocarburi Policiclici Aromatici presentano auiviàcancerogena, sia in esperimenri di raboratorio che ramite indagini epidemiorogiche.I composti ciclici aromatici sono quindi molecore derivate àa .,iiuità aotripi"i,e e purtroppo siritmvano nel co-mpost sia a seguito del bioaccumulo nei vegeuli che di contarÉnazioni indesiderate(es. materiale plasrico nel FORSU).

Alcuni lavori scientifici evi<lcnziano che i composri policiclici aronurici sono stati ritrovaliin maggiori quantita nei rifiuri "V.erdr'_!11,6 r,s/kg di p'eso secco) rispetro ai rifiuti organicidomestici (ra,6 pg/kg di peso secco). cti tpe neiti trizione organica dei rifiuri domestici derivanoin gran parte da contaminazioni accidenteri (es. pra$ica), menrre ra frazione verde è contaminaraprincipalmenre dan'aria (bioaccumulo). Gli ìpa, e pcri'tiir.niu poricnruratif "

ì i p"ii"lr**idìbenzo diossine e furani si rirovano a concentazioni 12 vohe superiori nelle foglie rispetto ad altrimateriali di partenza per il comp_ostaggio (in questo lavo.ro sono sta indagati 16 cornpostiidrocarboniosi poriciclici aromarici :pe aàrivaìi a.i u"-"i. .h. ,ono originari pii?.ìprù"*. a"l.combustioni).Alorni lavor{ ecientifici ritrovano concentrazioDi nel compost fioare fino a 30 o 4a pg/kg dipeso 3".0co' II processo di composlaggio concenrra, di un fattàre armeno pari .1, L L.scfi. p..,"deì composri organici rsaminiti piÀsenri nuu" ;iri.;

-; hgresso, in quanro , processo dicompostaggio riduce re massa iniziale ra il 40 ed il 60%. solo per poche molecole (3 composriidrocarbonìosi policiclici aromaticil la concenrrazion; ;;;;, è diminuira.

LA COT.ITAMINAZIONE CHIMICA DEL COMPOST

Di seguito si ripona una sintesi di dati pubbticati da lavori scientiffci su alcuni comPostiOrganici Volatili.

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In generaìe, il FoRSU ed il rtlativ.o compost soDo le ripologie di materie prime e di prodono finirocon le maggiori concenrrazioni di IpA, che rono pii, elivare nei campioni anarlzzari d,estate(rispèrto a composr originaro da marici diverse dal FdRSU).ll compost che deriva da reflui urbani o da materiare organico proveniente da areefonementr urbanizzate conrengono maggiori concenùazioni di IpA: Esaminando profito aeicomposti aromatici policiclici è possibile sapÈr€ se il materiale orgaÌico a.rra inluii"ro a"l,combustio»e di petrolio o carbon fossile o olio, e risalùe al luogo ai.on,"^i*"io n.'i.".'ipecltica

area industriale o urbana).solitamente il compost ha una. concen[azione di nufienti per uso agricolo abbastanza basso rispettoad elui mareriali organici urilizza-b|i Gs. in N) e, quindi, viene uririzzaro nelra quantità di g-10 ( dipeso secco/ha/anno o superiori (300 t /ha.lanno con una sostanza secca pari ar 25%). penento, requa,tilÀ di lnquinanti oraanici i{giunti a.l suolo at*averm il compost pra *.*. rupì"ior" uquella or{ginata per deposito aereo o da artri fertflizzanti come I refrui zootecnici.Riassumendo, diversi lavori sdentilici evidenziano che le concenlrazionl rilevate di IpA neldiffcrcnti dpi dr compost ed rn- pardcolare in que[o derrvato dar FORSù *ii.up""ro"r

"quelle naturalmentè prcsenti nel suolo di un fattore anche pari a 10.

PCBI PCB sono Étrovati a cor(entrazionr comprese ra i 4 (da rifiuto vcrde) ed i 9s pglkg di prsosecco. (da dfiuto organico casaringo) ner r00% dei campionl ai co-po.r. i, -,iJi"

pu, r.materie prime è risultata pari a 5,4 pglkg di peso s€cco per ra coneccia, g,3 pclks di p€so secco perI'erba' 9,8 Fglkc dl peso seccÒ per i.r.gri di arbusti, l! pglkg di pqso seccJ Sr i rifiuri organrcidomestici, 16 pgkg di peso secco ner rifiuto vede, 37 piikg ai peso s€cco n"[" rogri.. À.h. inquesro caso Ia maggiore concèntrazione riuovata nàùe -togrie

pua "rr.r"-.ji"l.t

".onbioaccumulo di queste molecole dall'aria. Nel caso dei rifiuri donrestici possono a"'rirL a"rucortaminazione non desiderata dffl" Ot11y, Il composr può cont.ncn 40 pglt<g di p?§o sccco diPCB (sommatoria di 6 pCB; mediani di 124 campioni di compost). si ririene che i pcB durame rafase di compostaggio raddoppino. la concentrazione rispetto a que[e di panerìa a causa deuariduzione derla. massa (una piccorissima frazione si degrada o voLt izza). I mareriaii aì f"n"-.che derivano da aree urbane sono più contaminatÉ da"pcÀ .,spero a queui provenienti da areerurali.sl evidrnzla chc ra conccuuarionc mcdia ncr suoro (rra 0 e s cm) di pcB è consrd*ate p.ri a2,31tglks di peso sccco. rn Germania, t"neni .ottiuaniìi*pliono *iu"...d ,u"." tr. i0. ra uy.gdi peso secco di pcB. euindi la mcdrana rirrovata iiìis.-piorr di compost (a0 pg/kg dipeso sccco) è superiort di un fattore 15 rispeuo alla concentrazione ritrovabile normalmenknel suolo coltlvabilc (la dirferenza è inferiore." ri

"onrid... il suolo urbalo che è contaminarodall'aria e dal'acqua). Ir conrributo ai pcs ceauto d;lii"ì,noreo ar suoro in aree fonemenreanrrùpiz?ire può essere simile, in particoreri condizioni, a q-uit" .ppon.r. Àì io;;;;;. '""'

LE DIOSSINEI PCDD/F (Policlorodlbenzodiossine o pollclorodibenmfurani) sono r{trovad a concentrazronicompresé rra 0,2 (compost da .rifiuto organico

""."tiìgol u 26.000 FA;;;.;ì; ,.-"(composr da rrfiuto "ute) ner,ljg"r" a.i l"-pLrr*ir.o-po.a Le foglie ne conrensono reconcenrrazioni maggiori (3,6

lq-r_TE^a/lg p.* ,[.o-p.. ncnbrrrl.ì, i".gg;; ;;" ;Ì qr*,,composri si concehrrano ner composr nnìte-a causa aett.lìà*,on. della massa, ma anche a causa dialri fattori in quanro

. On.n"I.:ìT:;T:,": corcenrazioni maggiori .i.eGG;ì"IÉ marerie prime che provengono dalteLe concentrazioni misuate nel terreno souo tra 2 e S ng I-TEe&g con una media nel compost chepuò anivare a e,3 ng r-TEe/kg. arilil ;ffi;"q;;:l" caso , composr .ppon. ,or,*r.

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In conclusione le mo lecole organiche indesidera te esaminsuolo a concentraztont da2a14 volte suDeriori a quelle natur

ate sono spesso aDDOnate dal compost ala-lmente presenti a causa di altrecontamilazioni antropiche. Quindi. sarebbe opoortunog astir€ r rego Iamcntert i piani di

ndosi non a come Ia ua di o hinutri n nra sulle

STUDI EPIDEMIOLOGICI

nl cat rie di s

Il compost utilizzato per ricoprire aree verdi o parchi frequentati da bamb.ini ha favoriro statipatologici in bambini marari In bambini con l, "i;il pL, uo. parologia che porta ad ingeriremateriari non normarmente commestib i, sono stali ..gir:.J disturbi da contaminazione micmbicae chimica: essi hanno ingerito compost mescolato a.[- terren_o; si considera ct

" un ùiùiro puoingerbe fino a 100 mg di te*a ar gìorno ed ," L.Ài"" lrr.tro da pica a*iva a s g; in questosecondo caso può ingerire, nelle pegliori corairi..i ii ziòy, de,,ADI (Admissible Daily Intake) diPiombo, il 400% di Cmmo ed il às;;ai Cad;;.----' "

Le analisi attuare evidenziano,o, aararr. di informazioni, alche se arcuni indicalorilasciano prevedere l'esistenza di rischi ao.n" qr"ui '.oor.guenti

alla distribuzione sistematicanell'ambienre e nella carena alimenrare di d;;i";i'naturatmeme presenri. r" quantite di arcuni;;;il;;;"Tff":;T}rìiH,Sl""roliliIunga superiori a quelle che pr§lt. a"rirr*, ,J ur*pil, a.rr. sola aria conraminara. euindi, lesostanze pericorose presenti nel compost porrono r",o ir"veoere ir rischio di bioconcenrazionenella catena arimen*re oltre ch" p..ur"ri ai,ip"';ffi;,#;.r. effe*i firorossici).

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PeriÉoiosÉ a concenuazioni supcriori a quelle naturaknefite presenti nel terreno (almeno da 2 a 4volte).TEQ: la tossicità equivalente, simboleggi,ata comuremente con TEe, è una grardezza tmsicoìogica cheesprime la concentrazione di una sostanzÀ nociva ir termini di quandrà-equival"i

" " un "o*p*a .i"na".d.

In pratica, la TEQ esprime il qrantitaÉvo di un tossico come concentrazione della sostanza di riferimento ingrado di generare i medesimi effeni tossici. La TEQ è in relazione con ì'effetriva concentrazione di una dataso§tanza t amite il fottore di equiwlenzo tossicE (IEF, toxic equivalency factor), parametro adiÀ.nslon"leche moltiplicato per la conce[trazione effettiva fornisce la TEe_Esemplifìcando, un grarnmo di sostanza A che è tossica doppio di un,artra B, ha la stessa ,,tossicitÀequivalente" di due grammi di smtanza B.La tossicità equiv-alente è di comr:ne utilizzo per quanrificare le dicsine e i composti correlaù o assimilati(come i furani). Anche i limiti di legge moderni relativi alle emissioni di quesre socmnze legare ad attivi6antropica utilizzano l'unità di misura espressa comunemente in nglNm! (nanogrammi ,u

-m«ro cubo a

condizioni normali) dì tossicità equivalente alla terracloro-dibenzo-f,-diossùa. L:òGr.--""ì'irondjaledella §anità ha idemificato 17 policloroìibenzo-p-diossindpolicloio-dibenzofurant"e rz fu[cioroblfenitito§sici asseÉIlirndo loro un fattore di equivalenza tossica intemazionale relativo alla tetracloro-dibenzo-p-dimsina (TCDD), la più potente tra le diossine. P€r questo le rilevazioni delle emissioni tossiche ieionao unorma UNI EN 19/a-2006 corsiderano solo queste 17 sostanze e non utte le 210 diossine tossiche e aontossiche, il che Permette un dirato confronto della tossicità di emissioni diver-se e quinai t'imp;izione allimiti di legge.

I PESTICIDIAlcuni pcstlcidi (o ftofarmaci) or8anotlorurati sono rirrovati fino a concenrrazioni di 1S ygIk| dipeso secco, come I'aldrin, e 850 pg/kg di peso secco per Ie molecole di DDT, oicloro_òifenil_Tricloro-etano (in compost da riliuto verde), di 32 pgr(g di peso secco per riabendazolo, di 76pg/kg di peso secco per cyflutrinl Per la sornmatorla deue motiote DDT la media di 45 campionirip_o-rta valore di 8,1 pg/kg di peso secco. Le concentrazioni nel sùolo misurarè net negi; uniro!UP.:oro pari a 1,4 pg/kg di peso. secco. euindi, anche in questo casi il compost appor; sosranzeindesiderate a concenrazioni superiori e quelle presenti nel sùob.

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L'UTILIZZO AGRONOMICO DEL COMPOST §ECONDO LE BUONE PRATICHEAGRICOLESi riassumono alcuni dei requisiti che possono essere richiesti per I'utitizzo agronomico delcompost secondo i principi delìe buone pratiche agricole.

- L'utilizzo agricolo dovrebbe essere preceduto dalla progettazione ed autorizz2zione di unpiano di utilizzazione agricolo (redigere un bilancio della sostanza organica ed un piano diconcimazione).

- Le quantità da distribuire a pieno campo non dowebbero superare le 50 /ha./anno per ilcomPost di qualiu. Se il compost deriva da FORSU non si dovrebbero superare le 30 t/ha anno. Puòessere più sicuro progrsamare lo spandimento di un quantitativo massimo suÌ suolo agricolo nonsuperiorè a 30 trìa (s.s.) in rre anni, per compost onenuto da FORSU e/o da fanghi di depurazioneed in generale da biomasse da raccohe differenziate di bassa efficacia o ricchi di contaminàntl

- Il compost dovrebbe essere mescolato cot suolo fino ad una profondltà dl 30 cm entrole 6 orr succcssivc allo spandimento.

- Il compost va disEibuito preferibilrnente in terreni poveri di sosranza organica. Sono,questi, i terreni ricadenti in aree classificate a basso o moderatamente basso contenuto di carbonioorganico.

- Allo spandimento su.l suolo agricolo deve corrispondere un quantitativo tale da nonsuperare un aPporto di N pari a 340 Kg nelle zone non wlnerabili ai nitrati e di 170 Kg nelle zonevulnerebili ai ntrati-

- E'fano diviero di spaBimenro di fanghi di depurazione, cotn€ definiri dal D-Lgs.99/92.- E'sconsigliata I'utilizzazione egronomica del biostabilizzato trururo (conposl derivato da

materie prime più pericolose, come i rifiuti solidi urbani (RSU) non dilferenziati o i fanghi did+urazione) ed è comunque consigliabile lìmitarne il più possibile l'uso (evenrualmente meno di4O0 - 500 t/ha di tal quale) per applicazioni paesistico-ambientali quali ripristini ambientali di areedegradate, ricostruzione dello srato superficiale di discariche esaurile, sistemazione di cave, distrade, autostade e ferrovie, i riprisini ambientafi e paesaggistici a complemento degli intervenù dibonifica.Si consiglia di adottare la misura preventiva di evinre di utilizzare il compon derivato da rifiutisolidi urùani indilferenziati e da fanghi per ricoprim aree adibite al tempo libem o a parchiricreativi. si ricorda che il D.Lgs. n. 217 dsl 2006 stabilisce per i fanghi chì, tranne quelli agro-industriali' comunque non possono superare il 3s% (p/p) della miscela iniziale.

_ Un altro aécorgirnento per ridurre I'apporto di coDtaminanti chimici consiste nell'evitare chela frazione verde pubblica, costituita da maràiiale di sfalcio (sopratruuo il primo sfalcìo), poranre efoglie derivante dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di r,=u u"rdi pubbliche,lia raccoltamodiante spezzamento.E' da evitarÈ che il materiale da composrare derivi da località distanti e che il composr non possaessere utilizzato che nel raggio di poche decine di chilomelri, in modo da ridune costosi e pericolositrasPonL

CONCLUSIONIQuesto documento fomisce alrrrne_ proposte per una mìgliort gestione dell'attivira di compostaggioed è frutto dello studio delle fonti citite in premessa [normativa nazionale e hormarive regionalioltre che un'analisi dera le,erarura di riferimento di cui si da conro nele informazionibibliografiche)- L'uso frequenre è ripeftto del condizionare iel testo, p.n"iio,1-"àr,iffiu .1"finalità propositiva dere consideùioni ruottu nut

-r"*ro. ru pmposle effettuate in questodocurnento sono una sinresi di un ravoro p[

"o.riri"o .i. se richiesto poùà essere fomito periscritto dall'Autore con robiettivo di darà maggiori aertagti pe, una eventuale futum attivita

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règolameruare in sede Regionale; con ravverten2a ruttavie che |iniziativa potra raggrungereobietdvi più concreti soro col preventivo confuonto con gri operatori der settore ea ahri espÉrti.

ALCUNE NORME DI zuFERIMENTO- Decr€to del Presidente del.Consiglio dei Ministri 27 dicembre l9gg, (in Cazz. tJff.,s gennaio

1989, n' 4)' Norme tecniche per la-redazione degli studi di impano ambientale e laiormulazione bel giuoiziodi cornpatibilir,à di cui all'art.6, Legge S lugli; 1986, n. 3q'9, adottate ai sensi dell,an. 3 del Decrero derPresidente deì Consiglio dei Minisri f0 agcro 1988, n. 377.

- - DM.12 luglio 1990, Linee guida p€r il contenimento delle emissioni degli impianti industriali e lafissazione dei valori nùnirni di emissione-(supplenrento ordinario atta cazzeua"uffici!È si i"gìi" ts90 ".176).

, - De$eto Legislaùvo 27 geya-ig_r112r n. 99 (in suppl. ordinario a a ctazz, uff.,l' febbraio 1993,n' 38)' Attuazione della Direttiva .86/278i

CEE .oo.*n"nr" l" prorezione dell,ambiente, in p"ni.rt ." a"tsuolo, nell'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura.

- Metodi di aruìisi del comPmt, volume pubblicato dalla Regione piemont€, colìaru Ambieme n. 6del 19!12.

- LR del Piemonte n 59 del 13 aprile 1995, disposizioni per la ractola ed il conferimento delìefrazioni.organiche, Ia produzione dd compost ed i.l trattamento della frazione verd" 1au n"6o*ìi".*t"n. 22 del 29 nuggio 1996).

- D.c.R. Piemonre 63/8317 del 29-O4-1996 sul compmuggio.- Decr€to Ministeriale 5 febbraio 1998 (in suppl. ordinario n.72, ala Gazz. uff. n.88, der 16aprile)' Iudiùduazione dei rifiuti_ non perkolmi ionopàiti alle procedure r".pùri."àair-upJo-

"i ,"*i

degli articoli 3t e 33 del Decr«o Legislativo 5 febbrai à tggZ, ".i2.- Decreto Ministeriale l aprile 1999, u. 1.18 (in Gazz. Uff., 14 Eaggio 1998, n. ll,). Regolanrnto

reca,oe approvazione der modeuo dei regisri di carko e scarko dei rifi ai sensi a"gri ".tJu rz, rs,mmma 2, lettera m), e 18, comrDa 4, del Decreto Legistativo 5 febbraio 1997, n. 22. "vederì it o.rra. zrnÀggio 2006, le cui norme hanno sostituito quelle del .,iindi."to deo«o, ai semi di qrÀo atÀà a.rrt".

2 dello stesso. Vedere, anche, l,an.6, D.Lgs. ll rnaggio 2005, n. 133.- Decrèto Ministeriale 28 aprite 1998, ;. 406 (in cazL uff., 25 ,.ovobrc 1998, n. 276).Regolamento rècante nonne di atnrazione di direttive dell'Unione €urcpea, avente ad ogg«to la disciplirudelì'Albo nazionale delle imprese dr effettuano la gestio* a"i.iÀr[- Decisione dela commìssioae, der 3 maggio 2m0, 2000/53zcE, che sostituisce ra decisione94/3/cE che istituisce un elenco di rifiuti conformen[nte all'anicolo 1, lettera a), aurr, a.etiru ivf,4zrcrEdel consiglio rdatirra ai rifiuti e la decisione 94/904/Ct à;i a;rsiglio che istituisce un elenco di rifiuripericolosi ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 4, della direniva 91/6g9/cEE del consiglio."t ,i"u

"i.mu,ipericolosi. GU L 226 del 6.9.2000.- Deci§ione de'a commissione u 2001/6gg/cE, der 2g agmto 2001, che srabirisce i cdtpri perl'assegnaziooe di un maròio comunitario dr qu"lità-e.orogi; iiu

".."narmi der suolo e ai substrati dicoltivazione. GU L 242 del 12.9.2001.- Decreto del Ministero dell,Ambiente e della Tutela del Territorio, 12 giugno 2002, n. 16l (in Gazz.uff', 3o luglio 2oo2, n' r71). Regorammro anuaì;; j"gh';*."ir'31

e 33 der decrero legisrativo 5 febbra.io

l"Tlirl;#' relativo all'individuazione dei .ifird p;;J;ri;he è pcsibile ammettere aìe procedure

"n.bi"n,rtl"B" 31 luglio 2002, n. 129 (in Gazz, Uff., 13 agosro 2002, n. 189). Disposizioni in rnareria

.," r.;!LJ.li[.ff 1"j.r.1.*".e 2002, n. 24, Norme per la gestione dei rifiuri, pubblicata neì B.u.

- Deliberazione oiunta Regionsìc flsl 16 aprile 2ao3 n. 7t12764,linee guida relative alla costruzione;.3].***t

degli impianti di pioduzione dr J;;, il'R;ione Lombardia d€r 13 maggio 2m3, le- DPR 15 lusrio 2003' rL 2 , (in Gazz.uff., 1r settembre 2003, n 2r r). Regoramento recanredisciplina della gestio-ne dei rifiuti sanilari'a *."" aiiià*.ri" iìi"u" ,, 3l ruglio 2002, ;. 179.- Deriberazione de,a Giunta.venao n. soa aer iiloziils-mo,riifrche e i egrazioni dera DGRV 10marzo 2000, n. 766 _ Norme tecnrche

"d ùi;;;;;;;iri"É "

.*É;i;"J.;;,.riir#i o"g.

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! pianti di rÈcupero e di naeameuo _delle hazioni organiche dei rifiuti uòani ed alne maùici organichemedia nle composuggio, bicrabilizza. i"ru

" ai g"srion';;bi; -

- D€.eto der Minislero dell'Ambiente e dera tutera del Territorio 3 ago§to 2005, (,n Gazz. uff., 30agosto 2005, n. 201). Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuri in discarica.- D.Lgs. r9 ag6to 200s, n. 195 (in Gazz. uff., 23 settembrr zooi, ì. zzl. Attuazione delladirettiva 2OOVutlCE sull,accesso del pubblicò al,informarirr" "",1ì*t f".

- D.Lgs. 3 aprile 20O6, ." 152, (io Suppl. ord. n.96, alla Gizz. Uff., 14 aprile 2006, n. BB). Norme inmateria ambimtale.- D.Lgs. 29 aprile 2006, n. Zl7, (in Suppl. ord. n. 152, alla Gazz. tJff.,20 giugno 2006, n. 141).Revisione deÌla discipliru in materia di fertllizzanii.- Decr€{o del Ministero der'Ambiente e de,a Tutera der Territorio del 2 maggio 2006, ner suppl.ord' n' 123, alla Gazz. uff., 18 rnaggio 2006, n. 114, che istiruisce l,elenco dei rifiuti, in conformiÈ allaDireltiva 75l44zcE, alla Direniva 91/689/cE ed alla Decisione della commission" ioooTiizTCi *r Imaggio 2000. coo co,unicato 26 giugno 2006 (Gazz. uff. ze gugno 2006, n. ra6) l-rt"t"' ì"grrtrl,I'inefficacia deì suindicato decreto il quale, non o.undo.t"to inviaro alla cone dei conti p€r esseresottoposto al preventivo e necessario iontrolro, oon h, otenìo ra regisrrazione prevista dalla legge e,conseguentemmte, noo può considerarsi giuridicam€nte produttivo di effetri.- Decisiore della commissione n. 2006/799/CE, del 3 novembre 20o6, che isituisce criteri ecologiciacei3r.nati e i rispanivi requisiii di.valutazione e verifica per I'assegnazione di un marchio comunitario diqualità ecologica agli ammendanti del stolo. GU L fZS del Zl.ff.iOoO.- D,Lgs. I novembre 20O6, n. 284, (in Gazz. Uff., 24 novembre 2006, n. 274). Dispoeizioniclrrettive e integrative.det D.Lgs. 3 aprile 2006, n. I52, recaml norme in materia ambientale.- Decisione della commissiong del 15 dicembre 2006, che isrituisce crireri ecolojci aggiorruti e irisPettivi requisiti di valutazione e verìffc:-per I'assegnazione di un marchio comunilario di qualità ecologicaai substrati di coltirrazione. GU L 32 del 6.i.2007.

- Deliberazione del Diretrore Generare n g52 der r3r72nw7, Dipanimerto pmvirriare di rreviso,servizio osservatorio suoro e Rifiuti. Modifica del marchio ,.compost veneto- atti\,ato con D.D.c. n. i9 dol20t0u2005.

ALCL,NI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI- Biomass & Bioenergy, Vol. 3, Nos 3-4, pp. 23$259, 1992.- Deliberazione Giuota Regionare. delh'nìgone L";,,dir, der 16 aprire 2go3 n,7^2764,Linee guidarelative alla coslruzione e a*esercizio de]i Impisnti di pr;;oì" ar

"o.porr ( l 3/05/2003).- Deportes r" Benoir'cuvod JL' Zmimu É., H;; ;;;"J'th"

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;f o',irlt"irialharacterisation of odorants emissions from tandfins by spME and GC/MS, chemosphere

:H"lt**#f.1f "Tf, f,li';"Hi1T*.J.lff i#i.:i:ff",";#l;0.,,o,,uurbani:ilprobremadegri

odorj e.delle emissioni odorose, nuova Gea _ quaderni p* f .raliE

- rsabeile Dépones " Al.,,;;; . ".;;j;";;;;;,i il'#;.J1"t""lsiìHflUl;:If;Li:"%"_The Science of the Toral Enùroment f72 (1995) tgl -iZZ.. t

;ffiH#J,*L(fi;ili#irXlit7r.: r"i;;; sanirario e ambienrare neno snurrimmto di ririuti

*,il:}l"ffiT,thJiiìtf#" *icrobiologica di prodoni di compctasgio: asp€tri normativi ed igenico

si"IJ:ilfr,:,1!:,fjfiBr'ffii;1f; per ra produzione di compo.t di etevare suarità, Ann. rst.

-,Lffe Eu-ioa. ger la progettazionq Ia costruzione e la qestione d

ì[11ffi,r5.*,*" . b";;;;;;;. a.r.gurofe, i.i;;.i;,;i;,,r:il,lto,""Xlì,*..0"*o&tffil ]i1tì- Manuale Ambiente Z0OB, IPSOA_- Manuale tecnico ApAT ..Ecotabel

per ammendanri e substrsti di coltivazione,,.

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. Massinro Ceniemero, Asseglazione del marchio di qualità all'amn:endantc cÒmpostato, Consorzio ltslianoCompostatori, 20O6.- Metodi di analisi del compost (manuale ANPA n. 3/2001).- Norma CEN EN 12579 sui campionamerti.- Paola Ficco (A cura di). Rifiùti: quesiti risohi. Edizioni Ambiente, 2007.- Rahel C. Brandli et Al., Persistent organic pollutants in source-separated compct and its feedstockmateriah, a review of fieìd studies, Journal of enviromental quality, Vol, 34, n. 3, may-june 2006.- Review of Environmental and Heaìth Effecrs of Waste Marugemert, Depaftme for Envùonrn€nt, Foodand Rural Affai:s, 2004.- T. Manios, The composting potential of different organic solid wasrea: experience from the island of Crae,Envi.roment International, 29 (2004).- Umberto Arena, Ugo Leone, Maria Laura Mastellone, Recupero di energia e rEreria da rifiuti solidi:iprocessi, le tecnologiq le esperienze, le norme, AMRA S.c. a r.1., Sezione Politiche Territoriali, Facoltà diIngegn€ria e Facoltà di Scienze Ambienuli, Seconda Università di Napoli, 2007, doppia voce.- Valuation of the external costs and benefìts to health and ènvironment of ìsaste manageme options, Finalr€port for Defra by Enviros Consuìting Limited in association with EFTEC, December 2004- Repon: Population health and waste rranagemenu scientific data and available optiomRome ltaly, 29-30 March 2007, http://www.euro.who.inr/healrhimpacr/MeinAfiy20070228_1

Siti consuìtati- hnp//composlcss.cornell.edu- hftp/www.composLorg,uk- htpJ/www.epa.nsw.gov.au/wast€- hlp//www.defra.gov.uk- htQ://w\^rlY. msLdk- http://www.compost.it- http://wwl.y.arpa.venao.iUindice.asp?l=rifiutlhtm- ww\r,,apat.il- http/wwv/,esaukorgfworl«/bridings/pasl00:sp

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DESCRIZIONEPresenzl di aùorizzazione

Crnografia lo scala I I 0.000 o I 5 fim I ubic*zirxrc dcll ianto dirnp(utte le Struthùe ucme e§. c falde

lmpian(o ( c'opcrls, può

P€T2

rmpcf,mca slallEre collle ri ferimento indicativo una superffcie di almeno 1,5tonnel lata lrattata all anno, cf un rtlcrc non inferiore I 000al mLo studì o di impato ambient,ale per la pÌt(€dura (va lutazime di ImpattoAmbiell lale) solo se ha una di I00 tollnellarc al glorno-

Commenti

Disranza dalle prim- cass spal§e di almeno 2S0 metri.Documen taziooe rela ti va al rifiuti lavorati consen?le per 5 anni )

e ùpologie i compost quantltà e rino (raccidei louiEsisren2a di linC di lavorazioe del compost s€paraÉ per ùpologia e p€rqualità.Il controllo dei rapponl di misceìazi€e (fanghi al massimo 35%, FORSU almasslmo \rerde minimo 3096

Presefiza di paumeott imp€rmeabili e slrumlre cùlfinate per lodelle Ilua€rie u eotIat2 col.l a€razidte e biofltri e FORSLo stmcaggio delle matÈ'ie prune ir entl;lta no{r superate i 5 Eiomi(FORSU e fanghi ) verde dowebbe ess€rt accumulato in modo da evitarefermentazion i e (vèntoll numerD di ricambi dell'inmro volulle d'aria delle suurnù€ chius€ e p6te indepressione ntrl devE esserc infedore a 2,S ricÀmbVora; n€l caso di p(esenz4Dan ssltua'ia, di Fcrsotule all'intcrno dcllc prcdctc srunurc dcvmo csscrcprevisti almeoo 4 ricambi/ora.Biornassa fermen mzione non superiore at 3 meri di zlttlxa I §.§emisraÙci (on tollet'anza dei

p€'1 0%) meri per sistemi dinarDicì (con

mlleranza deÌ Ie§sere pre§eoti e f$ziqund i

Devono e6serg Eestite s€paraGm€ote le acque di prima pioggia ed i p('colariSe nm e previslo ricido refl ue prodone deve esservi

diun

eLa p(eseoza di idmei §semi andnc€ndio.Preseozr attuati rn8resso ed in rscita).

' trrs.r È,*ut LUN "[ !(ULf,{)Di seguito si ripofta una sittesi di alcune panicolari verifiche che poùebbero essere effettuatedurante I 'analisi della documentazione o la visita ad un im ianto di co

SCHEDA VALUTAZIONE BIOFILTRISPECIFICA SI' NO NOTEAL'IEZZA DA 100 A 200 mr

DTVISO IN 3 PARTI DISTINTECOSTITUITO DÀ MATERIALE NONODORIG ENO

TRATT

UN ME oTR UAD PROa RE 80 METRI CUB IoRARI D EFFL DAUENTI AREMUNITI D S ISTEM UCHI URASALMENo 30 s oEC ND NTCO ATTOUMIDITA', 50-7AVo

42

SYNO I

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DI

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PH 5-6,5

TEMPERATURA ARIA IMMESSA TRA IO E 45 'C

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