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http://www.sardegnasolidale.it [email protected] Foglio di collegamento tra volontari Anno XXV n. 1 - Gennaio 2014 Sped. in a.p. art. comma 20/c, legge 662/96 Filiale di Cagliari l’isola che c’è I giovani chiedono pace e lavoro

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    Foglio di collegamento tra volontari

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    l’isola che c’è

    I giovani chiedonopace e lavoro

  • ha cultura, non ha idee, nonha soluzioni e per questopromette e basta. Ecco la genesi della totalesfiducia dei cittadini nellapolitica. È ormai un corounanime quello di chi dicebasta con chi cerca soloposizionamenti personali estrategie finalizzate a que-sto, fino all’uso sconsideratoe spregiudicato dei soldipubblici.Sono passati 10 anni dal2004 e, sembrerebbe, inutil-mente! Per questo ripropon-go la provocazione di allora:venga, chi fa politica, amisurarsi nel volontariato.Provi a sperimentare lo stileche è proprio di questosistema: la gratuità, il servi-zio, l’impegno costante, lacondivisione, la legalità, lagiustizia... Non silenzio complice o inte-ressi privati. Non finti coin-volgimenti o parole di circo-stanza. Non omissioni colpe-voli o usi strumentali. È sempre più forte la richie-

    sta di moralità, di pulizia, ditrasparenza che non si puòpiù nascondere, annacquareo narcotizzare e che nonaccetta compromessi machiede netta discontinuitàcon chi ha sfregiato la politi-ca con piccoli e grandi sot-terfugi, con la propria inet-titudine, incapacità e incom-petenza.In Sardegna c’è un mondo digiovani e anziani, di uominie di donne, che chiedono eattendono risposte che lanostra classe dirigente nonha finora saputo dare. A chi aspira a far politca, senon ricorda queste richie-ste, diciamo: guardate unvolontario, le troveretescritte nel suo stile. Quelloche è capace di produrre ilpiù grande bene immateria-le di cui abbiamo tutti biso-gno: la fiducia.

    La Sardegna è chiamataancora una volta asvolgere il ruolo di“laboratorio politico” perun’Italia che da tempo sten-ta a cambiare sperimentan-do nuove valide ricette daestendere, eventualmente,all’intero Paese. Le elezioniregionali del 16 febbraio2014 sono un primo bancodi prova delle sperimenta-zioni in atto nell’instabilescenario nazionale. Per la Sardegna questo è ilmese della frenesia, dellepromesse facili, dei buonipropositi, delle soluzionirapide e a portata di mano,delle parole importanti abu-sate e svuotate di significatoche ri-disegnano un futuroroseo per noi e per la nostra

    terra talvolta con la solaintenzione di racimolarequalche voto in più.A 10 anni di distanza ripro-pongo in parte le riflessioniscritte nel giugno 2004,poco prima dell’elezione diRenato Soru a Presidentedella Regione. Chi non rifugge dalla “vec-chia” politica, dai vecchisistemi? Ma che cosa è vec-chio e chi traccia il nuovo?Non basta demonizzare ilvecchio per far nascere ilnuovo. L’innovazione, anchepolitica, è frutto di ricerca,di applicazione e di studio,non di facili slogan.In “campagna elettorale” lasolidarietà, il volontariato,le politiche sociali sonooggetto di sospette attenzio-ni e di abnormi proclami. Eanche di corteggiamenti e distrumentalizzazioni, nonsempre respinti.Da sempre il volontariato –

    è nel suo DNA –chiede giustiziasociale, chiedeattenzione a chisi sente ultimo edescluso, a chi vivenel disagio e nellapovertà. E opera,agisce. Per questochiede riconosci-mento, dignità epeso nel determi-nare le scelteprioritarie dellaPolitica percostruire la Città.Il volontariato inSardegna ha unaforte idealità emolte buone pras-si e, soprattutto,gode della fiduciadell’80% dei citta-dini, stando aidati dell’ultima

    ricerca CSV/Crenos appenapubblicati. Ma non ha pote-re! Tutt’al più viene usatoper sopperire a politichedisattese e a risposte maidate, seppur dovute. Un usostrumentale del volontariato– con qualche compiacenzadi alcuni “volontariati” afarsi utilizzare – abitua aimmaginare un volontariatosopra le parti e sopra lapolitica, quasi angelico. Ma il volontariato non esisteper sé, non è e non può esse-re autoreferenziale. È ispi-rato e rivolto alle personeche serve e per questo devechieder ragione alla politicadei problemi e dei legittimiinteressi di quelle persone.Per questo non esiste e nonpuò esistere un volontariatoneutro!E, a maggior ragione, nonpuò esistere una politicaneutra. Che non prendeposizione su niente, che non

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    Editoriale

    Alla politica diciamo...Il volontariato in Sardegna gode della fiducia dell’80% dei cittadini e chiede ai politici di sperimentarsi “volontari”. Per restituire fiducia alla politica

    Direttore responsabile: Giampiero Farru

    Coordinamento di redazione:Maria Giovanna Dessì

    Edizioni a cura delCSV Sardegna Solidale

    Autorizz. Tribunale di Cagliarin.17 del 10.06.1991

    Editore:Associazione “La Strada”,

    via Cavalcanti 13, 09128 CagliariC/C Postale n.19451095

    Grafica e impianti: Eidos, Ca

    Stampa: Litotipografia Trudu, Ca

    Aderisce alla Federazione dei Periodici del Volontariato Sociale

    Questo periodico è associatoall’Unione StampaPeriodica Italiana

    “L’isola che c’è” viene spedito in abbonamento gratuito

    rispettando le norme di legge che regolano il trattamento

    dei dati personali.

    120.000,00Grazie ai donatori

    Fondi raccolti al24 gennaio 2014

    EmErgEnza

    sardEgna 2013

    Co.Ge. SardegnaComitato di gestione

    Fondi speciali per il Volontariato

    Sono ben 131 i lavori per-venuti da altrettanteassociazioni in risposta alConcorco “Racconta la tuaAssociazione” promosso dalCSV sardegna Solidale.Il Concorso, lanciato in occa-sione dell’Anno Europeo del-la Cittadinanza 2013, haregistrato una partecipazio-ne senza precedenti, tenutoconto anche del breve perio-do di tempo a disposizionedelle associazioni.“È un ottimo risultato – hacommentato Giampiero Far-ru, presidente del CSV Sar-degna Solidale – Raccontaree rendere pubbliche le espe-rienze associative in attodiventa patrimonio preziosodi tutto il volontariato e del-la società sarda”.

    È già al lavoro una appositacommissione di valutazioneche concluderà i suoi lavoria fine gennaio. A fine feb-braio la cerimonia di pre-miazione del concorso (datae luogo da definire).

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    “Il volontariato svol-ge un ruolo politico:partecipa attivamen-te ai processi dellavita sociale favoren-do la crescita delsistema democrati-co; soprattutto conle sue organizzazionisollecita la conoscen-za ed il rispetto deidiritti, rileva i biso-gni e i fattori diemarginazione edegrado, proponeidee e progetti, indi-vidua e sperimentasoluzioni e servizi,concorre a program-mare e a valutare lepolitiche sociali inpari dignità con leistituzioni pubblichecui spetta la respon-sabilità primariadella risposta aidiritti delle perso-ne.”

    Dalla Carta dei Valori del Volontariato

    Ottimo risultatoper il concorsopromosso dal CSVSardegna Solidale

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    Le alluvioni del 18novembre 2013 chehanno colpito 60Comuni della Sardegna han-no lasciato una scia di mortie distruzioni. Morti e distru-zioni che si potevano evita-re, prevenendole. Oggi pian-giamo i morti e contiamo idanni. E se non possiamorestituire la vita a chi l’hapersa, certamente possiamoriparare i danni ricostruen-do in sicurezza, nel rispettodelle regole e delle leggi, contrasperenza e partecipazio-ne, senza indugi. Anche la Sardegna feritapuò e deve contribuire a farcrescere nel nostro Paese la

    cultura della prevenzione,l’affezione per il rispettodelle regole, lo stile dellatrasparenza. 105.000,00 euro è l’impor-to raggiunto il 25 dicembre2013 dalla raccolti fondipro “Emergenza Sardegna

    2013” pro-mossa dalCSV Sarde-gna Solidaleinsieme a LIBERA Associa-zioni nomi e numeri controle mafie e al Co.Ge. Sarde-gna a favore delle popola-

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    Emergenza Sardegna 2013

    Ricostruire in sicurezza, legalità e trasparenza

    Anche la Sardegnaferita può e devecontribuire a far crescere nel nostro Paese la cultura dellaprevenzione, l’affezione per ilrispetto delle regole, lo stile della trasparenza

    La mobilitazione dei cittadiniAlcune iniziative a favore delle popolazioni alluvionate

    zioni sarde colpite dall'allu-vione del 18 novembre. Sono tre i comuni destinata-ri dei fondi raccolti:– La popolazione di Olbia– La popolazione di Torpè– La popolazione di OnanìIn tutti e tre i comuni sonoin itinere progetti specificidi cui i soggetti promotoridella raccolta si sono impe-gnati a dare conto. I riferimenti per le donazio-ni sono i seguenti:

    Emergenza Sardegna 2013

    Iban: IT45 L033 59016001 0000 0078 039BIC: BCITITMX (dall’Estero)

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  • “Per i giovani co -struttori di pace,lavoro e solida-rietà”. È questa la missione-appello della XXVII Marciadella Pace promossa dallaDiocesi Ales-Terralba, pre-sentata presso la sede delCSV Sardegna Solidale invia Cavalcanti a Cagliarivenerdì 13 dicembre.Il tema della marcia di que-st’anno è stato scelto racco-gliendo l’appello del Pontefi-ce, durante la visita in Sar-degna, che nell’incontro coni lavoratori aveva parlatodel problema occupazione.Al centro però anche la soli-darietà. Proprio per questola Marcia si terrà a Terralbapaese colpito dall’alluvionedello scorso 18 novembre.Un modo, hanno spiegato gliorganizzatori, per testimo-niare la solidarietà di tutta laSardegna non solo a Terralbama anche a tutti i Comunicolpiti dall’alluvione.

    IL PROGRAMMAAlle 15 la partenza da piaz-za Kennedy. La marcia per-correrà il paese, toccandotutti i luoghi più colpitidall’alluvione. Durerà poco,appena 2km, ma sarà densadi emozioni.Ci sarannosilenzio e preghiera, maanche la musica offerta daalcune bande. Alle 16 l’arri-vo in piazza Cattedrale, poiun flash mob e i discorsi, tracui quello di don Ciotti.

    “È un amico che ha condivisocon noi momenti importantidi solidarietà – ha raccontatoGiampiero Farru, presidentedi Sardegna Solidale – poi cisarà un giovane imprendito-re, che parlerà di come sipuò rinascere dopo le diffi-coltà. I giovani sono la dimo-strazione che dalla negati-vità si può passare alla fra-ternità, perché, come ha det-to il Papa, non si lascianorubare la speranza”.

    I TEMIGiovani e alluvione, le duegrandi emergenze che carat-terizzano in questi mesi laSardegna, saranno anche itemi della XXVII Marcia del-la Pace.Nel 2013 niente di più deva-stante e preoccupante del-l’alluvione portata dal ciclo-ne “Cleopatra”, che ha mes-so in ginocchio 60 comuni eprovocato la morte di 16

    persone e della disoccupa-zione giovanile che nell’isolasfiora il 50%, in alcuni terri-tori anche il 70 per cento. Delegazioni provenienti dal-le zone colpite dal nubifra-gio sfileranno nel primopomeriggio per le strade diTerralba, mentre al mattinocentinaia di giovani prove-nienti da 50 scuole dell’isolaincontreranno, nel localeIstituto tecnico, don LuigiCiotti, storico fondatore delgruppo “Abele” per aiutare itossicodipendenti e dell’as-sociazione “Libera” contro isoprusi di tutte le mafie.

    GLI ORGANIZZATORI

    Don Angelo Pittau, direttore Caritas della diocesi di Ales-TerralbaLe parole del Papa France-sco sussurrate al cuore egridate come testimonianzadi solidarietà ai giovani sar-

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    di, ai senza lavoro, ci hannoconvinto ad orientare laXXVII Marcia della Pace chela diocesi di Ales-Terralbaha promosso sin dal 1987,ai giovani. In Sardegna il48% di giovani non lavoranon studia, è scartato daquesta società, emarginato,umiliato. La XXVII Marcia della Paceè per i giovani costruttori dipace nel lavoro e nella soli-darietà, nella giustizia.Noi facciamo appello a tutti iSardi, al mondo civile edecclesiale, alle istituzioni eai movimenti, al mondo poli-tico dei partiti e al mondodel sindacato, al mondo del-la cultura, della scuola delleuniversità, al mondo dellavoro e della creatività per-ché si uniscano a noi percostruire pace e futuro nellavoro e nella solidarietà peri giovani.Il giorno della XXVII Marcia

    stiamo con i giovani, lorodevono avere il primato del-la speranza a cui ci chiamail Papa Francesco; per lorodobbiamo operare e spen-derci, per loro dobbiamometterci a servizio nell’a-scolto, nella condivisione,nel cammino assieme, nelcorteo verso il futuro, il lorofuturo.Avevamo pensato a un altrocomune, ma ci siamo sposta-ti qui perché purtroppo è

    stato il più danneggiato.Come ogni anno abbiamovoluto coinvolgere i volonta-ri di Sardegna Solidale, per-ché il loro impegno ci haveramente colpito. Sono intanti i giovani che hannolavorato. Questa marcia vuo-le anche essere un richiamodi responsabilità alle istitu-zioni, verso i giovani per cuidobbiamo creare un futuro.Nonostante la marcia siaorganizzata da un enteecclesiale, sono tutti invitati,cultura, cittadinanza, istitu-zioni”.

    Monsignor Arrigo Miglio, presidente della ConferenzaEpiscopale sardaIl mio auspicio è che questamarcia della pace sia un’oc-casione per mettere degliesempi positivi. C’è mancan-za di lavoro, ma ci sonoanche iniziative qualificate.Per vedere le possibilità dirinascita guardiamo gliesempi positivi realizzati.La gente e i giovani voglionovedere fatti.La Marcia della Pace è unpatrimonio prezioso per la

    Sardegna, un evento cherisveglia energie in tutta laregione. Il mio auspicio èche questa marcia sia unaoccasione per metteredavanti ai giovani e agliadulti esempi positivi: c’èmancanza di lavoro ma cisono iniziative che hannosaputo creare lavoro, comeil progetto Policoro. Ci sonotante iniziative che ‘inventa-no’ posti di lavoro, ma sonobloccate dalla burocrazia.Bisogna sciogliere questiblocchi, questi nodi. Il paeseha bisogno di velocità, i gio-vani e la gente voglionovedere conclusioni e risulta-ti. Dobbiamo incoraggiare losveltimento delle pratiche, ilrimando e l’inerzia nonsono più tollerabili.

    Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale Noi a contorno del temaprincipale abbiamo ragiona-to sul tema giovani e sultema solidarietà. Il temasolidarietà con il coinvolgi-mento doveroso di tutte leassociazioni di volontariatodella Sardegna, con una pre-senza significativa di tuttequelle che si sono distintedurante l’alluvione dinovembre.

    Pietro Paolo Piras, sindaco di TerralbaSarà un onore per me acco-gliere questa importantissi-ma manifestazione. Pacenon è certo stare in casapropria in pantofole, ma èadoperarsi per costruirla.l’isola che c’è 7

    “Cadono i giovaniche non trovano illavoro e la lorodignità. Ma pensa,in un mondo dovei giovani, duegenerazioni di gio-vani, non hannolavoro, non hafuturo questomondo… si scarta-no i nonni, si scar-tano i giovani.Dobbiamo dire“no” a questa cul-tura dello scarto.Ho preferito dirviquello che mi vie-ne dal cuore. Atutti voi dico: Nonlasciatevi rubarela speranza.

    (Papa Francesco a Cagliari

    il 22 settembre).

    A noi, per i giovani, si unisce la delegazione della Caritas Regionale, la Pastorale Giovanile Regionalee la Pastorale del Lavoro.A noi, per i giovani si unisce il coinvolgente mondo del volontariato sardo rappresentato dal Centro di Serviziper il Volontariato Sardegna Solidale.A noi per i giovani si uniscono l’Arcidiocesi di Cagliari e Oristano, la diocesi di Iglesias con i loro Vescovi.A noi per i giovani si unisce il Comune di Terralba che ci ospiterà per la XVII Marcia della Pace.

    Sac. Angelo PittauPresidente del Comitato promotore

    XXVII Marcia della Pace

    Insieme per la pace

    e per il lavoroIl 13 dicembre la conferenza stampa di presentazionedella Marcia della Pace

  • Il Presidente del CSV Sarde-gna Solidale, prof. Giampie-ro Farru, apre la manifesta-zione elencando tutte lescuole che hanno aderito alprogetto e quelle presentinelle due sale. Ricorda poi latragedia provocata dell’allu-vione Cleopatra chiedendoai presenti alcuni minuti disilenzio in ricordo delle vitti-me. Grazie alla raccolta fon-di portata avanti da Sarde-gna Solidale, Libera e CogeSardegna, abbiamo raccoltopiù di 100000 euro chedestineremo ai tre comunidi Olbia, Torpè e Onanì, haaffermato Farru.

    ll Presidente del Co.Ge. Sar-degna, Dr. Bruno Loviselli,rivolgendosi ai giovani affer-ma: Dalla solidarietà acqui-sirete anche altre competen-ze che vi serviranno ancheper il lavoro. Siete il nostrofuturo. Preparatevi a educa-re al senso di responsabilitàe legalità.

    Il Vescovo di Ales-Terralba,Mons. Giovanni Dettori invi-ta gli studenti a non accon-tentarsi del presente. Lavostra presenza oggi è larisposta più bella ad ognidisastro e trascuratezza.Abbiate il coraggio di pro-porre nuove idee, guardandoal senso dell’amore e e della

    fraternità, ha affermatoDettori.

    Il Sindaco di Terralba, dr.Pietro Paolo Piras, ringraziaSardegna Solidale e tutti igiovani per la “scossa” chehanno portato a Terralbacon questa manifestazione.Un diluvio, opposto a quellouniversale che ci da la forzaper guardare avanti e supe-rare questo momento diffici-le, conclude Piras.

    Molto atteso l’intervento diDon Luigi Ciotti, fondatoredel Gruppo Abele e presiden-te nazionale di Libera chedopo aver risposto alledomande di otto studentisulla cittadinanza, sulla cor-ruzione, e sulla disinforma-zione dei giovani ha raccon-tato ai presenti la storia del-l’associazione e del suoimpegno contro la corruzio-ne e le mafie.Sui doveri dei giovani DonCiotti afferma: “Non dobbia-

    mo delegare, ma essere vici-ni a chi ha bisogno e inter-venire in prima persona.Oggi c’è un peccato del sape-re. Manca la profondità. C’ètroppo sapere di secondamano, sentito dire e non agi-to. E? Nostro dovere esserecuriosi e capaci di averecoscienza critica. Se io nonconosco sono meno respon-sabile e quindi non sonocapace di “rispondere” adun determinato episodio.In riferimento alla Naturadice: “la Sardegna è una ter-ra stupenda. Se i politicidecidono di investire su turi-smo e sulla terra questa Iso-la risorgerà. Da vent’annichiediamo in Italia che ilreato contro l’ambientediventi penale, ma questonon è ancora avvenuto.Dobbiamo cambiare modellodi sviluppo conclude DonCiotti. Se l’economia non sioccupa dei poveri io non soche farmene. Prima di tuttoci sono le persone.

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    Sabato 21 dicembre2013 dalle ore 10,00nell’Aula Magna dell’I-stituto di Istruzione Superio-re di Terralba (OR) si è svol-ta la manifestazione di aper-tura del Progetto “Scuola&Volontariato” promossodal CSV Sardegna Solidale. Protagonisti oltre cinquantaistituti superiori della Sar-degna che hanno aderito alProgetto e che stanno realiz-zando progetti specifici disolidarietà e volontariato.La manifestazione ha vistoalternarsi sul palco tanti

    giovani che hanno racconta-to le loro esperienze divolontariato. Non sono man-cati momenti musicali, conl’esibizione del gruppo “Fuo-ri tempo” ex Mnemonia e diNicole, giovane studentessadi Nuoro che cantato la suacanzone, scritta dopo la par-tecipazione alla marcia dellapace di Perugia. Ha seguitoun’esilarante performancedel mago Barrago che haintrattenuto i presenti congiochi di prestigio e simpati-ci skech, e la rappresenta-zione teatrale di due giovaniche hanno raccontato trami-te il ballo la storia vera diun tossicodipendente mortodi overdose a Tempio.Durante la mattinata sono

    state inoltre raccolte oltre600 firme per la petizione diLibera contro la corruzione:“Salute. Obiettivo 100%”.

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    Giovani e solidarietàInaugurata a Terralba la nuova edizionedel progetto “Scuola e Volontariato”.Hanno aderito finora oltre 60 istituti superiori della Sardegna

    Al termine della manifesta-zione del mattino gli studen-ti hanno aperto la XXVIIMarcia della Pace.

    Gli interventi

    La manifestazione ha visto alternarsi sul palco tanti giovaniche hanno raccontatole loro esperienze di volontariato

  • coraggio di cacciare chiruba, chi è corrotto e chivive nell’illegalità”, ricor-dando che la corruzionecosta al nostro paese 60miliardi all’anno «sottrattialle politiche sociali, allascuola e alla sanità».“Lavoro, lavoro, lavoro èstrada per la pace”, ha con-cluso Don Luigi Ciotti.Concetto ripreso e ribaditoda Mons. Giovanni Dettori,vescovo di Ales-Terralba,che ha affermato: “La mar-cia della pace non vuole fer-marsi qui. Il suo messaggiodeve entrare nella nostravita, ogni giorno. Soprattut-to quando veniamo a contat-to con gli altri siamo chia-mati ad ascoltare, collabora-re, condividere. Dobbiamocredere tutti nella forza del-la solidarietà e batterci per

    portare avanti i veri valori”.Mons. Arrigo Miglio, Arci-vescovo di Cagliari e Presi-dente della Conferenza Epi-scopale Sarda, ha richiama-to l’incontro con Papa Ber-goglio a Cagliari ed ha volu-to riproporre la “preghieraper il lavoro” recitata dalPapa in quella occasione.Una pace molto particolarequella invocata da tutti ipartecipanti, una pace chenon ha come controparte laguerra e le armi, ma lamancanza di lavoro e di con-seguenza l’attentato alladignità e alla libertà dellepersone.Il Sindaco di Terralba, Pier-

    paolo Piras, ha voluto ricor-dare il dramma dell’alluvio-ne e la valanga di volontarie di solidarietà sperimenta-ta in quella drammatica cir-costanza: centinaia di volon-tari, per lo più anonimi esconosciuti, accorsi da ognidove pe dare una mano.Don Angelo Pittau, presi-dente del Comitato promoto-re della marcia, e Giampie-ro Farru, presidente del CSVSardegna Solidale, hannoconcluso ringraziando i par-tecipanti per la loro presen-za e auspicando frutti posi-tivi per le comunità dellaSardegna. Dal palco è intervenutoanche il presidente dellacooperativa La clessidraPibiri, chiamato a racconta-re la sua esperienza lavora-tiva.

    Pibiri ha parlato della crisidell’economia liberista evi-denziando il valore aggiuntodella logica cooperativistica,che mette l’uomo e le sueesigenze al centro. Parlandodell’importanza del lavoro,Pibiri ha aggiunto che biso-gnerebbe rivalutare il suoruolo educativo e civicoanche per i minorenni.Il ricordo delle vittime del-l’alluvione è stato il filo con-duttore della marcia e dell’i-niziativa del mattino che havisto protagonisti 1300 stu-denti di 50 istituti superioridella Sardegna. “Dio – ha detto don Ciotti alriguardo – è nelle case dovec’è il dolore per le 19 vitti-me dell’alluvione”.

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    Cinquemila persone etra loro centinaia ecentinaia di giovanidelle scuole superiori dellaSardegna sono stati i prota-gonisti della XXVII Marciadella Pace promossa e orga-nizzata dalla Diocesi di AlesTerralba in collaborazionecon il Centro di Servizio peril Volontariato Sardegna Soli-dale, con il Comune di Terral-ba e con la Caritas Regionale,la Pastorale del Lavoro e laPastorale Giovanile. In marcia anche don LuigiCiotti, fondatore del GruppoAbele e Presidente di Libera,che non ha voluto mancarea questo appuntamento peruno speciale omaggio ai sar-di e alla Sardegna, da luidefinita “una terra meravi-gliosa”.

    Dopo aver marciato neiquartieri di Terralba colpitidall’alluvione del 18 novem-bre u.s., ricordando i 19morti e gli altri 61 comunialluvionati, è stato ilmomento della riflessione edei messaggi. Don Luigi Ciotti ha propostoalla riflessione dei parteci-panti alcuni brani del mes-saggio di Papa Francescoper la Giornata mondialedella Pace del 1 gennaio2014.“La fraternità è il riconosci-mento della dignità di ognipersona – ha ricordato DonCiotti – E Papa Francescorichiama tutti noi all’impe-gno in difesa dei diritti deipoveri e dei deboli”.La fraternità è “fondamentoe via per la pace e senzafraternità è impossibile la

    costruzione di una societàgiusta e di una pace salda eduratura. Costituisce l’unitàdi misura dei rapporti uma-ni. Alla politica chiediamo –senza sconti – di fare la suaparte, ma la pace ha bisognodel contributo di ciascuno dinoi. Tocca a noi portare ilnostro contributo nella vitadi tutti i giorni per costruirela pace”.La fraternità, ha ribaditocon forza don Luigi Ciotti,non è compatibile con l’ille-galità, con la corruzione,con la mancanza di lavoroche purtroppo contraddi-stinguono l’Italia di questitempi. “Siamo stanchi di sentireparole svuotate dal lorosignificato. Anche noi siamochiamati ad essere respon-sabili. Dobbiamo avere il

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    Io sono di parte.Dalla parte della legalità, del lavoro, della paceDon Luigi Ciotti e i giovani protagonisti della 27ª Marcia della Pace

    Una pace moltoparticolare quellainvocata da tutti i partecipanti, unapace che non hacome contropartela guerra e le armi, ma la mancanza di lavoro e di conseguenza l’attentato alla dignità e allalibertà delle persone

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    sabato 21 dicembre 2013 • fotocronaca di una giornata

    Terralba

  • Centri d’ascolto. Nelcorso del 2013 l’uten-za complessiva neiservizi Caritas è stimata in2905 unità rispetto ai 2123dell’anno precedente con unincremento del 37%.Per quanto riguarda gli stra-nieri cambia anche il pesodelle diverse nazionalità chechiedono assistenza.Nel 2013 la nazionalità pre-valente è quella del Maroccomentre nel 2012 erano iRumeni, che si posizionanoal secondo posto. La classe d’età prevalenterimane quella tra i 35 e 55anni così come nel 2012. Iconiugati costituiscono lamaggioranza con il 42%seguiti dai celibi/nubili(28,6%) e dai divorziati e/oseparati attestati al 19,7%.Per quanto attiene all’istru-zione il titolo di studio pre-valente è quello della licen-za media inferiore (50%)segue la licenza elementarecon il 20%. Il 5% è laureato.Poco meno dei due terzi, cioèil 72% (erano il 68% nel2013) è disoccupato; solo il14,2 è occupato (16% nel2012) il 6,4 % è pensionato(7% nell’anno precedente).Le richieste dell’utenza han-no visto prevalere le richie-ste di ascolto (24,6%), disussidi economici (23,8%) edi beni e servizi materiali(21,8%). Nell’arco del 2013 nel Cen-tro di prima accoglienza edemergenze cittadine diCagliari ci sono stati 15 nuo-vi inserimenti e 15 dimissio-ni.Domu Amiga di Quartu,

    nel corso del 2013 si sonoregistrate una decina dinuovi ingressi e altrettantedimissioni.Nella Mensa della Caritasdiocesana, dal gennaio2013 all’ottobre dello stessoanno, sono stati distribuiti131.606 pasti, con unamedia di circa 500 pasti algiorno, tra colazione, pran-zo e cena. Per quantoriguarda l’attività dello Stu-dio Medico Polispecialistico,nel corso dell’anno si sonoregistrate circa 2000 pre-stazioni, sulla linea deglianni precedenti.Per quanto riguarda l’atti-vità della Fondazione Anti-usura, nel 2013 le praticheeffettivamente erogate sonostate 61 per un totale di cir-ca 900.000,00 euro (72 lepratiche, a dicembre 2013).Per quanto riguarda il Pre-stito della Speranza, neiquasi 4 anni di operatività

    le pratiche istruite sono sta-te 228, quelle finanziatesono state 101 e con l’eroga-zione di finanziamenti perun valore complessivo di686.000 euro. Il valore delle risorse eroga-te nell’ultimo anno di osser-vazione è stato di 184.000euro.Per il microcredito d’impre-sa sono stati sinora attivatiprestiti per un valore di120.000 euro, 70.000 deiquali nel solo ultimo anno. Ilquadro di forte sofferenzasociale è ulteriormente evi-denziato dalla percentualedi chi, pur ottenendo il pre-stito, non riesce a far frontealle sia pur minime rate direstituzione. Delle 101 pra-tiche finanziate dall’avviodell’esperienza 19 (18,81%)sono state escusse e 4(3,96%) hanno una richie-sta di escussione in corso.l’isola che c’è 15

    Al servizio dell’accoglienzae dell’incontroAscolto, conoscenza e promozione umana nell’attività della Caritas di Cagliari

    sabato 21 dicembre 2013 • fotocronaca di una giornataTerralba

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    PresentazioneDossier Caritasdiocesana 2013, 20 dicembre 2013(ore 16), Sala Universo,Planetariodell’Unione Sarda

    Sintesi dei dati principali del Dossier 2013

  • «Questa occasione nondeve rappresentare solo unmomento celebrativo. Ilvolontariato sta dando unarisposta concreta ad unasocietà che cambia, contri-buisce a garantire la coesio-ne sociale ed è fattore di cre-scita del Paese. Lo dimostra-no i dati dell’ISTAT, che rile-vano un aumento del 43% indieci anni del numero deivolontari, giovani e anziani.Arnaldo Chianese Presidente di Anteas per laConsulta del Volontariato“Il volontariato non vuolemedaglie, non vuole paroleretoriche di riconoscimento,vuole dignità e giustiziasociale per i cittadini di que-sto Paese» Enzo Costa

    Presidente Auser

    «Il volontariato è unosolo ma ci sono tanti modiper viverlo. È frutto dellaresponsabilità diffusa e del-l’impegno verso tutti per ilbene comune. Bisognalasciare spazio e libertà allapersona per mettersi in gio-co; tutti possono esserevolontari, tutti fanno inqualche modo volontariato diprossimità. Sono sempre dipiù le persone vulnerabiliche sperimentano una cre-scente distanza dalle istitu-zioni e che non credono piùalla possibilità di partecipa-

    re alla vita della città, la sfi-da è quella di capire attra-verso quali percorsi restitui-re fiducia a queste personenella possibilità di partecipa-re attivamente alla vita del-la città per cambiarla»

    Emma Cavallaro,Presidente ConVol

    « La giornata del 5dicembre è utile soprattuttoper porre il volontariato alcentro dell'attenzione deimedia e delle istituzioni. Conla sua azione, svolge un ruo-lo pubblico a tutto tondo. Manon è sufficientemente rico-nosciuto, pur producendouna quantità incredibile dibeni immateriali e materiali,valori, relazioni e occupazio-ne. Le priorità? Interveniresu: 5 per mille, Imu, detra-zioni per i genitori che fannoadozione internazionale,sostegno alle cooperativesociali e imposta di registro.In secondo luogo, legislaturapermettendo, è necessarioproporre disegni di legge uti-li a revisionare alcune nor-me, in particolare la leggesul Volontariato e quella sulservizio civile»

    Edoardo PatriarcaPresidente del Centro Nazio-

    nale per il Volontariato

    «Cogliamo il senso diquesta giornata con quelrespiro internazionale cheessa ha e propone, in ante-prima per l’Italia, l’elezionedella città di Barcellona qua-le Capitale europea delvolontariato 2014. La dove-rosa attenzione al nostroPaese e al momento difficileche sta attraversando, nonpuò prescindere dalla ric-chezza che il nostro volonta-riato esprime. La rete deiCentri di Servizio per ilVolontariato è pronta a farela sua parte, grazie alla sta-bilità garantita con il rinno-vato accordo con le Fonda-zioni di origine bancaria.Tuttavia, è necessario atti-vare nuove sinergie tra leOrganizzazioni di Volonta-riato, le Istituzioni e il setto-re produttivo. Come CSVnetabbiamo deciso di avviareuna progettazione nazionaleche coordini e valorizzi gliinterventi locali, in modo damettere a sistema le compe-tenze dei vari CSV»

    Stefano TabòPresidente di CSVnet

    «La manifestazione èstata anche un’importanteoccasione per presentare ilBando Volontariato 2013della Fondazione CON ILSUD: “Con questa terza edi-zione la Fondazione CON ILSUD – ha affermato il presi-dente - in continuità con

    quanto fatto precedente-mente, sottolinea l’impor-tanza del ruolo del volonta-riato e l’impegno di unasignificativa fetta dell’intel-ligenza e della società civilemeridionale nel percorso disviluppo del Paese. Lo fanon solo attraverso un con-sistente impegno economico– 10 milioni di euro di risor-se private – per potenziarnel’impatto al Sud, ma soprat-tutto attraverso il senso del-l’operazione stessa: quellodi presentarsi alle istituzio-ni e al Paese come agente dicambiamento e di innovazio-ne sociale»

    Carlo BorgomeoPresidente Fondazione

    con il sud«L’azione volontaria èun diritto sancito dallaCostituzione che deve esseregarantito dalla Repubblicanelle sue molteplici articola-zioni . Quello che chiediamoè un volontariato organizza-to non sostitutivo, né tantomeno alternativo, all’impe-gno e alla responsabilità del-lo Stato. Con queste premes-se e nell’ottica e nello spiritodella Legge 328/2000, ilvolontariato rivendica il suoruolo di partner affidabilenella determinazione e rea-lizzazione delle politiche diwelfare, coniugando diritti esussidiarietà»

    Pietro BarbieriPortavoce del Forum

    Nazionale del Terzo Settore

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    La 28ª giornata inter-nazionale del volonta-riato tenutasi a Romail 5 dicembre è stata orga-nizzata da Forum Nazionaledel Terzo Settore, ConsultaNazionale del Volontariatopresso il Forum, ConVol -Conferenza PermanenteAssociazioni, Federazioni eReti di Volontariato, CSVnet- Coordinamento Nazionaledei Centri di Servizio per ilVolontariato, CNV - CentroNazionale per il Volontaria-to, con la partecipazione diFondazione CON IL SUD. Per la Sardegna erano pre-senti Prof. Giampiero Farru,presidente del CSV Sarde-gna Solidale, Fernando Non-nis, Giacomo Manca di Nis-sa e Pinuccia Peddis.Ricordando il drammarecente della Sardegna, nelsuo messaggio di saluto, ilPresidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, ha

    ricordato “che il volontaria-to è questo: è la vicinanzacostante, professionale edumana a comunità e perso-ne in gravi difficoltà, perrispondere alle necessitàdegli altri e migliorare unasocietà che oggi ha più chemai bisogno di solidarietà ecoesione sociale”.Il presidente del Consigliodei Ministri, Enrico Letta,ha affermato:“Sappiamo chel’Italia sta attraversando unmomento faticoso e se ilPaese ha retto, molto èdovuto alle reti di prossi-mità, sussidiarietà, ai terri-tori, ma soprattutto all’im-pegno del volontariato. Tra-sformare il nostro welfare èun percorso rivoluzionarioche ha bisogno di riformestrutturali. Alcune le abbia-mo messe in campo altre leabbiamo avviate, come ilnuovo Isee. Sono convintodel fatto che sia necessariouno stop al fare economiesul sociale rispetto ai contipubblici del Paese”. La giornata ha inoltre rice-

    vuto un messaggio di salutodalla Presidente della Came-ra dei Deputati, onorevoleLaura Boldrini: “ritengo chesia di fondamentale impor-tanza sostenere il lavoro deivolontari, promuovendo ediffondendo, quella culturadella solidarietà e dell’inclu-sione che deve costituireuno dei valori-guida dellanostra società”.In questa occasione dellaGiornata 2013, è stato rea-lizzato un marchio per dareun’identità visiva alla Gior-nata Internazionale delVolontariato celebrata inItalia. Un elemento unifica-tore per tenere unite tutte lemanifestazioni che si svolge-ranno in futuro sul territo-rio italiano. Un segno cheunifica le diverse campagnee immagini promosse dallevarie realtà locali e chediventi patrimonio comunedel mondo del volontariato.

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    A Roma la 28ª Giornata internazionaledel VolontariatoIl volontariato chiede alle istituzioni maggiore riconoscimento

    Le parole dei promotori

  • Èscaduto il 13 gennaio2014 il termine per leiscrizioni al percorsodi formazione FQTS – For-mazione Quadri Terzo Setto-re, il progetto formativo perresponsabili e dirigenti delTerzo Settore attivo nelle seiregioni meridionali. In Sardegna, l’annualità2014 del percorso formativoavrà inizio a febbraio e avràuna durata di circa un anno.I partecipanti possono esse-re attuali o futuri responsa-bili delle organizzazioni delTerzo Settore (Associazionidi Promozione Sociale, Coo-perative Sociali e Organizza-zioni di Volontariato) possi-bilmente a carattere regio-nale.Il percorso prevede leseguenti azioni formative:

    LABORATORI REGIONALII partecipanti frequenteran-no esclusivamente uno deitre laboratori previsti dal

    progetto:– Laboratorio di partecipa-zione (8 partecipanti);– Laboratorio di ricercaintervento (8 partecipanti);– Laboratorio di comunica-zione sociale (8 partecipan-ti).

    AGORA’ REGIONALIMomenti di confronto, dibat-tito e approfondimento ditipo politico-seminariale,aperto al contributo diesperti, testimoni e protago-nisti delle dinamiche e deiprocessi oggetto del percor-so formativo.

    SEMINARI REGIONALI

    SEMINARI INTERREGIONALIAttività di confronto eapprofondimento politico.Conferenze aperte ai parteci-panti FQTS 2014 di tutte leregioni meridionali e agliinterlocutori privilegiati diogni territorio.

    COMUNITA’ DI PRATICHESpazio web e pagina Face-book finalizzati ad offrire aipartecipanti uno strumentodi condivisione di conoscen-ze e competenze di tipo oriz-zontale.

    Per maggiori informazioniconsultare il sito webwww.fqts.orgwww.face-book.com/Fqts

    Comunicazione inter-personale, comunica-zione interculturale,rendicontazione e progetta-zione, sono le materie tratta-te nei corsi svolti nel mese diNovembre nelle tre sedi diCagliari, Sassari e DonigalaFenugheddu.L’attività di formazione rap-presenta un settore nel qua-le il CSV Sardegna Solidaleha da sempre concentratomolte delle sue energie erisorse, al fine di attivare unprocesso di empowermentdel volontariato della Regio-ne Sardegna attraverso laqualificazione dei volontari.La programmazione dinovembre iniziata con l’ap-puntamento del 9 novembrea Sassari sulla comunicazio-ne interpersonale tenuto daldott Bruno Colombo che havisto la partecipazione di 45volontari.L’obiettivo del corso è poten-ziare le conoscenze e lenozioni tecniche di base sulleprincipali procedure e glistrumenti per la gestioneamministrativa e contabiledell’associazione. Le organiz-zazioni di volontariato sonotenute a redigere un bilancioconsuntivo annuale dellapropria attività e il corso hal’intento di fornire gli stru-menti affinché ogni associa-

    zione sia in grado di predi-sporre il documento contabi-le in modo corretto, com-prensibile e trasparente.Secondo appuntamento il 16novembre a Donigala Fenu-ghedu, dove sono state coin-volte sia associazioni dellaProvincia di Oristano che delMedio Campidano. Qui 52volontari hanno partecipatoalla lezione sulla rendiconta-zione tenuta dal dott TizianoCericola.L’obiettivo del corso è poten-ziare le conoscenze e lenozioni tecniche di base sulleprincipali procedure e glistrumenti per la gestioneamministrativa e contabiledell’associazione. Le organiz-zazioni di volontariato sonotenute a redigere un bilancioconsuntivo annuale dellapropria attività e il corso hal’intento di fornire gli stru-

    menti affinché ogni associa-zione sia in grado di predi-sporre il documento contabi-le in modo corretto, com-prensibile e trasparente.Il 23 novembre la dott.ssaFrancesca Sollai ha tenuto ilcorso sulla Comunicazione

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    La formazione dei volontari: partecipazione e competenze

    La nuova edizione della formazione quadri

    del terzo settore

    Riparte a Febbraio il progetto FQTS

    Comunicazioneinterpersonale

    Comunicazioneinterculturale

    Rendicontazionee progettazione

    CORSIFORMAZIONEVOLONTARI

    20122013

    Formazione Quad

    ri

    Terzo Settorefq

    sud

    interculturale seguito da 28volontari.Il corso intende favorire losviluppo e il potenziamentodelle competenze comunica-tive dei volontari in un’otti-ca interculturale. In partico-lare, partendo dal migliora-mento delle proprie cono-scenze in tema di migrazio-ne e capacità di comunica-zione si intendono sviluppa-re competenze per aprirsialle diversità culturali, siacoinvolgendo le associazionidi stranieri presenti sul ter-ritorio, sia per risponderealle esigenze di un’utenzastraniera e, soprattutto, peressere in grado di accoglieredentro le associazioni perso-ne portatrici di diversità cul-turali, che possono diventa-re una risorsa inestimabileper il lavoro nel Terzo Setto-re.Il ciclo di novembre si è chiu-so con i corsi di progettazio-ne sempre a Donigala tenutidalla Dott.ssa FrancescaLicheri seguito da 41 volon-tari e Comunicazione inter-personale seguita da 38volontari e tenuta dal dottColombo il 30 novembre aCagliari.Ha chiuso la programmazio-ne del 2013 il corso tenuto il14 dicembre sulla rendicon-tazione per le associazioni acui hanno partecipato 26volontari guidati dal docentedott. Tiziano Cericola.

    Damiana Culeddu

    Per iscriversi ai corsidi formazionecompilare il modulopresente nelseguente link:http://www.sardegnasolidale.it/formazione/catalogo-dei-corsi-di-formazione-per-volontari-1.13871

  • Itinerariformativi per unvolontariatomoderno e solidale

    In un volume l’espe-rienza della formazionedi eccellenza propostadal Centro di Servizioper il Volontariato Sar-degna Solidale

    Il volume pubblicato dalCSV Sardegna Solidaleripercorre le tappe del per-corso di formazione per for-

    matori del volonta-riato realizzato nel2011, all’interno diFormidale: un per-corso formativo cheha coinvolto, ai varilivelli, centinaia divolontari in Sarde-gna. Non costituisceuna semplice rac-colta degli atti, nétantomeno unamera rico struzionecronachistica deifatti, ma si propone

    di essere uno strumento dicondivisione attraverso l’of-ferta di idee, materiali e stru-menti di formazione per leassociazioni di volontariato. Il testo, inoltre, ricostruiscecon una certa accuratezza edettaglio anche il processo diprogettazione e realizzazio-ne del percorso formativoallo scopo di ‘svelarne’ ledinamiche sottese ed i prin-cipi ispiratori che ne hannoguidato la co-progettazione.L’obiettivo ultimo è quello dioffrire un esempio concretoe leggibile di cosa significapensare, progettare, realiz-zare e valutare percorsi for-mativi per e con il volonta-riato.

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    Salute: obiettivo 100% èla parola d'ordine dellanuova petizione diLibera e Gruppo Abele,impegnate da gennaio 2013nella campagna 'Riparte ilfuturo' contro la corruzio-ne. Tantissimi i banchetti per laraccolta di firme per un ser-vizio sanitario pubblico libe-ro dalla corruzione, organiz-zati dal 7 al 9 dicembre, inoccasione della Giornatamondiale per la lotta allacorruzione. La tutela della salute è undiritto fondamentale pertutti i cittadini e gli elevaticosti della corruzione corri-spondono in questo specificosettore a minori fondi per

    o s p e d a l i ,m e d i c i n e ,a s s i s t e n z asanitaria esociale. Da 35 anni ilServizio sani-tario naziona-le offre a tuttisenza discri-m i n a z i o n icure e assi-stenza ed èfondamentalepreservarlo.Ma i datirecenti sono

    allarmanti: nel 2012 il 5,6%delle risorse investite inEuropa per la sanità è anda-to perso in illegalità e tan-genti (fonte: Rete europeacontro le frodi e la corruzio-ne nel settore sanitario).Solo nel triennio 2010-2012, in Italia sono statiaccertati reati per oltre 1miliardo e mezzo di euro,quanto basta per costruire 5nuovi grandi ospedalimodello.

    Con la nuova raccolta di fir-me Libera e Gruppo Abelechiedono che tutte le 237Aziende sanitarie si adegui-no a quanto previsto dallalegge 190/2012 in materiadi trasparenza e contrastoalla corruzione. La campagna monitorerà evigilerà affinché entro il 31gennaio 2014, senza ulterio-ri proroghe e rinvii, tutte le

    Aziende nominino il Respon-sabile locale dell'anticorru-zione, predispongano il Pia-no triennale dell'anticorru-zione e rendano pubbliche leinformazioni sui vertici (cv,atto di nomina e compenso).La salute è l'unico dirittofondamentale esplicitamen-te definito dalla nostraCostituzione. Per un sistema sanitariopubblico trasparente e libe-ro dalla corruzione, un siste-ma integro e efficace cherenda conto di come spendele risorse pubbliche, tutti icittadini possono sostenerela petizione firmando onlinesu www.riparteilfuturo.it.

    Il 9 dicembre in occasionedella Giornata mondiale con-tro la corruzione, sul sitowww.riparteilfuturo.it perla prima volta nella storiadel nostro Paese la societàcivile ha attribuito ad ogniAzienda sanitaria un pun-teggio, partendo da un moni-toraggio compiuto dalla rete"Illuminiamo la salute",promossa da Libera, GruppoAbele, Avviso Pubblico eCoripe. Via via che ognuna delleAziende rispetterà le richie-ste della petizione e le pre-scrizioni di legge, il punteg-gio aumenterà. L'obiettivo della nuova peti-zione di Libera e GruppoAbele è che tutte le 237Aziende sanitarie raggiun-gano al più presto il 100%. Ogni utente potrà consulta-re online lo stato di avanza-mento della propria Regionee le informazioni relative alproprio territorio. Sarà in grado di sapere conun semplice click chi gover-na la propria Azienda, chi èchiamato a vigilare sullepolitiche anticorruzione ecome queste saranno porta-te avanti. Inoltre potrà par-tecipare al controllo grazieal monitoraggio civico.

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    Salute:obiettivo100%Al via raccolta di firme per la petizione di Libera e Gruppo Abele per Aziende sanitarie trasparenti.

    Le sfide di una comunità che cresceInvecchiamento Attivo e Solidarietà Intergenerazionale in Sardegna. Rapporto 2013

    L’ultima produzioneeditoriale del CSVsardegna Solidale è ilRapporto 2013 su Invec-chiamento attivo e Solida-rietà intergenerazionale inSardegna “Le sfide di unacomunità che cresce”.Lo studio nasce nel conte-sto dell’Anno europeodell’invecchiamento attivoe della solidarietà tra legenerazioni. Il tema proposto dall’unione Europea per l’an-no 2012, mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica sulreale contributo che le persone anziane possono dare allasocietà, invecchiando ma restando attivi, con l’obiettivo dipotenziare e intrecciare la solidarietà tra le generazioni.Il CSV Sardegna Solidale ha promosso, per tutto l’arcodell’anno, momenti specifici di riflessione, approfondimentoe confronto avviando un proficuo dibattito sul tema e coin-volgendo numerose e diverse organizzazioni e differentisituazioni e territori (in particolare con gli affollati incon-tri-festa di Cagliari, Nuoro e Sassari sul tema “La solida-rietà non ha età”).In questo contesto ha preso avvio anche un processo di let-tura e di approfondimento dell’invecchiamento attivo e delrapporto solidale tra generazioni differenti nel nostro con-testo regionale, con la preziosa e fattiva collaborazione disignificative associazioni presenti nella nostra Regione – inparticolare l’AdA, l’Anteas e l’Auser – con le quali si sonosviluppati seminari, attività e progetti connessi al tema del-le dinamiche demografiche e alle conseguenze che tali dina-miche producono sulla vita delle persone e delle comunità.La ricerca presentata in questo volume pone un’attenzioneprimaria alla descrizione dei fenomeni dell’invecchiamentoe della coesione e del dialogo tra le generazioni e alla com-prensione delle implicazioni di natura sociale, economica epolitica, convinti che molte delle sfide che le nostre comu-nità dovranno affrontare nei prossimi anni – si pensi soloall’ambito del welfare e della rappresentanza politica –saranno fortemente connotate dal dato demografico.Il nostro obiettivo è stato quello di dar voce ai sardi, alleoltre 1000 persone che hanno preso parte alla rilevazione,scelte con criterio scientifico di rappresentatività statistica.Questo lavoro di ascolto e di analisi è stato possibile grazieal contributo scientificodel CRENoS, (Centro Ricerche Eco-nomiche Nord-Sud) che ha curato la ricerca nel suo com-plesso e di SmartLab (Società Spin Off dell’università diCagliari) che ha realizzato, in collaborazione con i Sa.Sol.Point del CSV Sardegna Solidale, la rilevazione sulla popola-zione regionale.

    Due nuovepubblicazioni prodotte dal CSVSardegna Solidale

    I volumi possonoessere richiesti [email protected]

  • bini, seguiti a loro voltadagli educatori nella sezionea loro riservata con 10 pan-nelli e laboratori creativi.Tutto è curato nei dettagli,persino la riproduzionesonora di una bomba atomi-ca, esplosa a 80 km didistanza, annunciata da unavoce fuori campo, che da l’i-dea di quanta tristezza porticon se “il male assoluto”.

    È proprio in questo modoche il secondo Presidentedella SGI Josi Toda, definìl’atomica, in un periodo del-la storia nel quale si defini-va la bomba atomica come“male necesseario”.

    Un male necessario che hagenerato i tanti paradossisui quali si è retta la corsaagli armamenti e che ancoraoggi gravano sul mondo.Perché in quella corsa versoun armamento sempre piùaggressivo i Paesi hannoprodotto una quantità taledi bombe capace di distrug-gere la terra più e più volte,e oggi questo quantitativosmisurato rischia di caderenelle mani di organizzazioniterroristiche che non avreb-bero difficoltà ad ignorare ilprincipio di deterrenza, chefinora ha frenato gli Statidetentori. Non è superfluodire quante energie econo-miche la produzione e lagestione di tali ordigni sot-tragga ad una politica dellapace, e la mostra Senzatomi-ca dedica una sezione anchea questo tema.Scrive Betty Williams, pre-mio Nobel per la pace: “Lacosa importante è agire,dobbiamo tutti agire, ognisingola persona. Possiamostare qui per i prossimi cin-que mesi a pontificare sulledifficoltà del disarmonucleare. Ma quanti di noisono disposti a fare quelloche è necessario fare? Afare pressioni sui governiaffinché non ci siano piùarmi nucleari? È una cosache deve fare la gente, sen-za aspettare i governi. Siparla di gente comune, manon esiste la gente comune,

    ogni individuo, ogni essereumano, è unico, ogni indivi-duo è differente”.Per questa mostra agisconopiù di 200 persone volonta-rie, soprattutto giovani,dedicando il loro tempo adiffondere il pensiero di“trasformare lo spirito uma-no” affinché ci renda liberidalle guerre. Ognuno con lapropria missione: suddivisiper staff operano i ciceroni,gli addetti all’accoglienza, itecnici del montaggio, videoe suono, e tanti altri ancoradietro le quinte. È notizia dioggi che i tirocinanti dell’En-te Fiera, contagiati dall’en-tusiasmo di Senzatomicacollaboreranno a questoevento. Non vanno dimenti-cate le istituzioni e gli spon-sor che hanno creduto inquesto porgetto e lo hannosostenuto facendo la loroparte determinanate.La campagna diffonde il suomessaggio anche attraversole diverse conferenze, traqueste la Conferenza Scien-tifica alla facoltà di Ingegne-ria svoltasi sabato 7 col ProfRiccardo Antonini, illustrescienziato che pone le sueconoscenze a disposizionedel disarmo nucleare, laConferenza a due voci traAntonini e il Sindaco di Vil-laputzu Prof. Codonesu,anch’esso in prima linea perlo smantellamento delle ser-vitù militari in Sardegna,tenutasi sempre sabato 7 ela Tavola rotonda che si tie-ne domenica 15 alle 17,presso il Centro CulturaleBuddista in via Legnano 21a Cagliari, che vede confron-tarsi esponenti di diversereligioni su come le religionipossano contribuire allarealizzazione di un mondosenza guerre, perchè comerecita il titolo della confe-renza, citando le parole diMahatma Gandhi, “La forzadello spirito degli esseriumani è più forte delle bom-be atomiche”.

    Donatella Cugial’isola che c’è 23

    Se vogliamo lasciarcialle spalle l’era del ter-rore nucleare dobbia-mo combattere contro ilvero ‘nemico’. Quel nemiconon sono le armi nucleari inquanto tali, né gli Stati chele possiedono o le costrui-scono. Il vero nemico daaffrontare è il modo di pen-sare che giustifica le arminucleari: l’essere pronti adannientare gli altri qualoraessi siano considerati unaminaccia o un intralcio allarealizzazione dei propriinteressi”.Con queste parole DaisakuIkeda, Presidente della SokaGakkai Internazionale, l’or-ganizzazione religiosa dasempre impegnata in primalinea per la messa al bandodelle armi nucleari e ad ogniforma di conflitto, delinea ilconcetto per cui ogni essereumano ha la responsabilità,nella propria vita, di mette-re delle azioni di “diploma-zia parallela”, che portinogli Stati a bandire le arminucleari. Su questo binario si muoveil movimento di opinioneche si è formato con lo scopodi elaborare e adottare,entro il 2015, di una Con-venzione Internazionale sul-le Armi Nucleari. Un obietti-

    vo che unisce diversi movi-menti internazionali comela campagna I-Can promos-sa da International Physi-cians for the Prevention ofNuclear War, Mayors forPeace, e le Pugwash Confe-rences on Science and WorldAffairs.È con questo spirito di sensi-bilizzare le coscienze, in sin-tonia con le suddette, che lacampagna “Senzatomica.Trasformare lo spirito uma-no per un mondo libero daarmi nucleari”, dal 2007 aNew York, con la questamostra multimediale, havisitato numerosi Paesi, trai quali Canada, Nuova Zelan-da, Nepal, Argentina, Ser-bia, Svizzera, Norvegia eAustria, per giungere in Ita-lia nel 2011, dove è stataospitata a Fienze, Milano,

    Pesaro e Bologna. Ora è a Cagliari, con ingres-so gratuito presso il padi-glione H della Fiera Camio-naria, dal 2 al 22 dicembrecon orario 9.00-13.00 e16.00-20.00 e dal venerdìalla domenica dalle 9.00alle 20.00. La mostra, sensibilizza lecoscienze dei visitatori ditutte le età, perché prenda-no consapevolezza dellaincombente minaccia nu -cleare, attraverso un percor-so multimediale in 4 sezioniche si snoda attraverso 42pannelli a tema e filmatiinediti che hanno come pro-tagonisti i soppravvissuti diHiroshima e Nagasaki.I ciceroni accompagnano ivisitatori lungo l’itinerarioche si rivolge in particolarealle scuole, compresi i bam-

    l’isola che c’è 22

    SenzatomicaUna mostra per sensibilizzare le coscienzea Cagliari dal 2 al 22 dicembre

    Il vero nemico daaffrontare è il mododi pensare chegiustifica le arminucleari: l’esserepronti adannientare gli altriqualora essi sianoconsiderati unaminaccia o unintralcio allarealizzazione deipropri interessi

  • Ègià il secondo annoche la Chiesa diSant’Antonio Abate aSassari, diventa la locationdella testimonianza diretta,il 1° Dicembre, della Giorna-ta Mondiale della lotta con-tro l’AIDS.L’anno scorso la scrittriceMichela Murgia e il suo libro“L’incontro” sono stati lamolla che ha spinto Sassaria conoscere o, come per mol-ti di noi, a reincontrare laCasa Famiglia per malati diAIDS fondata da padre Sal-vatore Morittu nel 1998 e, atutt’oggi, ancora unicarealtà nel suo genere in Sar-degna.A tutti noi che facciamo par-te, a diverso titolo, dell’Asso-ciazione Mondo X–Sardegna,pareva un’impresa quasiimpossibile eguagliare quan-to realizzato l’anno scorso intermini di testimonianza e dipreghiera a non abbassare laguardia rispetto alla lottacontro la malattia.Invece, grazie alla straordi-naria generosità fraternadello scrittore-giornalistaFrancesco Abate, se è possi-bile il testimone è stato vit-toriosamente raccolto e por-tato al traguardo delle pre-senze e dell’attenzione, conuna straordinaria parteci-pazione di pubblico.Il monologo di Francesco,della durata di 45 minuti ditale intensità che a nessunosono sembrati assolutamen-te lunghi, è stato per moltiin principio come un pugnoallo stomaco; ma a pensarcibene l’indolenzimento all’al-tezza dello sterno, vicino,molto vicino al cuore, nonera l’effetto di una botta for-te e improvvisa, era piutto-sto la conseguenza di ciò cheun buon pugile definirebbe“lavorare ai fianchi l’avver-sario”.

    Un dolore arrivato lenta-mente lungo il percorso deitre racconti, in cui l’auto-re/attore ha fatto partire isuoi “ganci” all’indirizzo diognuno di noi, presenti nelcontesto adattissimo allasituazione, una Chiesa tra-sformata in teatro del dolo-re, dove chi crede, nella quo-tidianità, vi si reca per chie-dere che il proprio dolorevenga alleviato. Eppure la “quasi- impossibi-lità a sentire dolore”, comel’ha definita in nostro Arci-vescovo P. Paolo Atzei nelsuo intervento, che parevaprovare Francesco Abatenel narrare le esperienze di

    malattia, di trapiantati, del-la sua malattia e del suoessere un trapiantato, è sta-ta sicuramente solo unostrumento utilizzato per tra-smettere ai presenti quelforte filo di speranza chedeve animare ognuno di noi,anche con le difficoltà ogget-tive che questo rappresenta.La difficoltà di accettare chequel filo sia rappresentatodalla morte di un altro, il“tuo” donatore; la difficoltàche si hanno, prima ancora,di capire la malattia che tiaffligge….. come non ricor-dare mia madre: “Io? Io hol’epatite C? Proprio io, cheho sempre evitato di man-giare frutti di mare crudichè non mi piacciono?”. Ladisinformazione. L’assenzadi testimoni. La presenza, aSant’Antonio, di un testimo-

    ne prezioso come FrancescoAbate.Lui ha cucito addosso a ognispettatore della sua perfor-mance un abito intessuto didolore e responsabilità. E’stato abilmente capace ditrasmettere e farci condivi-dere le sensazioni così per-sonali di chi vive la malat-tia, spesso intesa come unacolpa (di che, poi?) lascian-do emergere dal nostro inti-mo l’interrogativo: ma allo-ra siamo un po’ tutti colpe-voli?Ed ecco la grande responsa-bilità di cui ci ha gravato:essere noi gli strumenti, lavoce di chi colpe non ne ha,caso mai di chi ha il grandemerito di pagare sulla pro-pria pelle il prezzo di malat-tie che causano emargina-zione e creano il vuotointorno a chi ne è portatore“malato”.Penso che tutti abbianoaccolto con grande senso diresponsabilità il dono diFrancesco e di tutti i ragazzidella Casa Famiglia e dellaComunità di S’Aspru, impor-tanti presenze della serata:non abbassiamo la guardia,non abbassiamo la guardia.Urliamo forte che nessuno ècolpevole della malattia, del-l’AIDS nello specifico, ma, alcontrario, tutti abbiamo laresponsabilità di prevenirla,combatterla e, nella soffe-renza, condividerla.

    Rita Salarisl’isola che c’è 25

    “È colpa tua”Francesco Abate a Sassari alla giornata mondiale contro l’AIDS

    “È colpa tua”.Autore, protagonista e narratore, FrancescoAbate; Matteo Sau e Marco Noce chitarre,Enrico Spanu laptop.Attraverso immagini,musica e parole,dipinge in manieranitida la malattia, lasofferenza, il coraggioe la speranza.

    Dopo aver ricevuto ilpremio Ichnos a Sedi-lo, l’evento culturaleche ha aiutato a costruire larete dell’accoglienza in Sar-degna, come hanno ricorda-to i fondatori dell'eventoLeonardo Marras e GiacomoSerreli, la ministra haincontrato a Terraba gli stu-denti delle scuole superioridi Terralba, Mogoro e Ales ele associazioni di volontaria-to.«Noi – ha detto Cecile Kyen-ge riferendosi all’attività delsuo ministero e del governostiamo lavorando soprattut-to nei piccoli centri, per direche ci siamo e per promuo-

    vere la cultura dell’integra-zione, cominciando dai bam-bini». Tema caro alla mini-stra quello della scuola, per-ché i bambini sono il futuro,dobbiamo investire in loro

    per costruire l’Italia didomani». A Terralba il Ministro haincontrato i rappresentantidelle comunità dei migranti,le associazioni di volontaria-

    to, gli studenti e le autorità,per discutere di sul tema“Cittadinanza Attiva”.Sono intervenuti Pietro Pao-lo Piras, Sindaco di Terral-ba, Stefano Siddi, Vice Sinda-co, Roberto Marongiu, Consi-gliere Delegato alla Cittadi-nanza attiva, Mons. Giovan-ni Dettori, Vescovo di AlesTerralba, Caterina Pes,Deputato, Giampiero Farru,CSV Sardegna Solidale,Giscard Isekolemo, Comu-nità dei Congolesi in Sarde-gna, Don Ettore Cannavera,Comunità “La Collina” e,infine, Cécile Kyenge, Mini-stro per l’integrazioneSociale.

    Il rapporto immigrazione2013 realizzato dall’U-nar e dal centro ricercheIdos, presentato il 13novembre in contemporaneain tutti i capoluoghi di pro-vincia italiani, mette in evi-denza che nel nostro piane-ta pressoché tutti i Paesisono allo stesso tempo areedi destinazione, origine etransito dei flussi migratori. Sono sostanzialmente tre idati di fatto che emergonodal Dossier Immigrazione.Tre dati di fatto statisticiche contraddicono quelloche per la maggior parte deimassa media è il “sentirecomune“ della popolazione. La percentuale di cittadinimigranti in Italia, innanzi-tutto, è inferiore alla mediaeuropea. Se il nostro Pese èper vocazione geograficauno dei primi ad essereattraversato dal "flussomigratorio", la maggior par-

    te degli stranieri preferiscefar rotta verso il nord Euro-pa. Secondo punto: i migranti,conti alla mano, danno allecasse statali molto più diquanto ricevono. La politicadell’emergenza inoltre, hafatto sì che l’Italia spenda inoperazioni di controllo e direpressione nei confrontidegli irregolari, operazioni

    non di rado senza efficaciaalcuna, molto di più di quan-to investa in accoglienza. Terzo e ultimo punto, lediscriminazioni sono in cre-scita. Per un migrante nonsolo è più difficile trovarecasa, lavoro o accedere aiservizi di un cittadino italia-no a ma spesso la discrimi-nazione viene dalla stessapubblica amministrazioneche emana bandi e delibereescludenti.L’Europa, accoglie il 31,3per cento dei migranti delmondo stimati sui 232milioni, ma è anche un con-tinente a forte vocazionemigratoria considerato cheun 25% dei suoi cittadini siè spostato in altri Paesi, purse per la maggior parteinterni alla comunità.

    Un dato da sottolineare ècome sia aumentato il flussodi persone in fuga da guerree carestie. Più di 23 milapersona al giorno sonocostrette ad abbandonare lapropria casa. In quanto alle provenienze,l’hit parade è dominata daeuropei (50,3 per cento dicui il 27,4 comunitari).Seguono Africa (22,2 percento), Asia (19,4) e Ameri-ca (8). Il 61,8 per cento deimigranti ha scelto il nordItalia, il 24,2 il centro. Pur con ritmi più contenuti,gli occupati stranieri sono inprogressivo aumento e arri-vano ad incidere almeno al10 per cento sull’occupazio-ne totale. Ciò nonostante iltasso di disoccupazione per imigranti è in crescita esupera di quattro punti per-centuali quello degli italiani. l’isola che c’è 24

    La ministra Kyenge in Sardegna

    Presentato il dossier statisticosull’immigrazione 2013

    5,2 milioni di stranieri. Aumentano i disoccupati.Il 14,9 dei nuovi nati è figlio di immigrati

  • La coletta alimentare,organizzata dalla Fon-dazione Banco Alimen-tare Onlus (http://www.ban-coalimentare.it/colletta-ali-mentare-2013/), si è svoltal’ultimo sabato di novembre.Da almeno 4 anni l’associa-zione “Casa Emmaus” par-tecipa attivamente a questoimportante appuntamento. Isupermercati gestiti intera-mente dai nostri volontarisono stati 3.La comunità residenzialeper tutta la giornata ha rac-colto le donazioni inviandouna delegazione di circa 10ragazzi che si sono alternatila mattina e il pomeriggiocol supporto di altri volonta-ri vicini alla nostra associa-zione.La presenza negli altri duesupermercati è stata garan-tita dagli appartamenti indoppia diagnosi, dall’appar-

    tamento del progetto madrebambino, e non hanno fattomancare il loro aiuto i “pic-coli” ospiti dell’appartamen-to minori.Tutti i volontari erano entu-siasti di poter dare il loropiccolo contributo a questagrande iniziativa nazionale,un importante momento checoinvolge e sensibilizza lasocietà civile al problemadella povertà. Per loro è sta-to anche un momento disvago e socializzazione non-ché un potersi sperimentarein alcune loro difficoltà.I ragazzi più timidi si sonodedicati allo smistamentodei prodotti che le personeci offrivano, alla chiusura ecatalogazione delle scatole,

    mentre quelli più spigliati sisono erano in prima lineanel sensibilizzare le personead effettuare un gestoimportante per chi era piùsfortunato di loro.Nonostante la crisi economi-ca, i sardi si sono dimostratiancora una volta solidali,donando 178 tonnellate diprodotti (si è verificato uncalo del 12% rispetto al

    2012), solo nel distretto diIglesias Domusnovas si sonoraccolti 6585 kg di alimenti.Un ringraziamento partico-lare per la riuscita di questainiziativa va al personaleamministrativo della nostraassociazione che ha organiz-zato e tirato le file di tuttaquesta magnifica giornata disolidarietà.

    Denise Orru

    Si è svolta il 03 gennaio2014 presso l’aulamagna dell’Universitàdi Sassari la quattordicesi-ma edizione del Premio Fon-tana di Rosello, un momentoimportante per il mondo delvolontariato di Sassari, pro-mosso dalla Consulta comu-nale del volontariato. Premiate quattro associazio-ni che durante l’anno sisono distinte per particolarimeriti:– per il settore sociale è sta-ta premiata l’Associazione“Mariangela Pinna Onlus”,– per il settore cultura l’As-sociazione “Ponti nonMuri”, – per il settore diritti civili

    l’Associazione “Acos” e peril settore Ambiente l’Asso-ciazione “Barracelli”.Il premio speciale, invece, èstato assegnato alla Capita-neria di Porto di Porto Tor-res.La serata è stata animatadalla Associazione Bandisti-ca Città di Sassari.Il Premio Fontana di Roselloè un riconoscimento presti-gioso a livello locale e pro-vinciale. Viene attribuitodalla Consulta del Volonta-riato alle associazioni che sisono distinte in modo signi-ficativo durante l’anno nelmondo del “no profit” e delvolontariato.

    l’isola che c’è 27

    Il 2 Ottobre in occasionedella festa Nazionale deiNonni, l’AssociazioneNonno Mio, in collaborazio-ne con il Centro Commercia-le Corte Santa Maria, hadato vita ad una bellissimamanifestazione dedicataappunto ai nonni.Nella splendida cornice dellapiazza antistante il centro

    commerciale, si sono susse-guite le performance di variartisti locali, i quali, esibitisispontaneamente e gratuita-mente, tra canti e danzehanno animato la serata erallegrato i cuori delle tan-tissime persone intervenute.Il clima festoso che haaccompagnato tutta la sera-ta si è concluso con la pre-miazione della nonna più

    giovane (classe 1971) edel nonno più anziano(classe 1926) e con iltaglio di una magnificatorta accompagnata dal-

    la degustazione di pastic-cini e bibite offerti dalla

    generosità di alcune pastic-cerie e rivenditori locali.Doverosi i ringraziamenti atutti gli artisti che si sonoesibiti, ai fornitori, alla loca-tion e al padrone di casa, alPresidente dell'Associazionee al lavoro di tutti i volonta-ri che si sono prodigatiaffinché la serata risultasse

    un successo, nonché a tuttele persone presenti. Adessol'augurio è quello di ritro-varsi il prossimo anno, nuo-vamente tutti insieme, perun’altra ancor più bellafesta dedicata ai depositaridella nostra saggezza.

    F.D .

    Gli scout e la chiesa diSanta Maria diBetlem hanno accoltoil 14 dicembre mattina la“Luce della pace di Betlem”.La lampada di Betlem è ali-mentata dall’olio donato daifedeli delle nazioni cristianee resta accesa perennemen-te nella chiesa della Natività

    di Betlemme. Significa pace,solidarietà, fratellanza. Intanti hanno acceso un lumeda tenere acceso a casa inquesto periodo natalizio. Laluce che risplende - ricorda-no i frati di Santa Maria - èil simbolo di Cristo venutoda noi.La lampada arrivata alle

    9,45 alla stazione ferrovia-ria è entrata solennementein chiesa alle 10.45 dove èstata celebrata la santamessa. Tanti i cittadini che hannoacceso una propria lampadaper portarla a casa e tenerlaaccesa nel periodo natalizio.La Luce - dice il padre fran-

    cescano Ettore Floris - rap-presenta l'augurio piùprofondo di un Santo Natale.Nei giorni successivi la luceè stata distribuita nelle par-rocchie , negli ospedali, negliistituti, nelle case di riposo eperfino nelle carceri.

    Franco Dedola

    La Luce della pace da Betlemme a SassariRinnovato il 14 dicembre l’atteso appuntamento dei fedeli sassaresi

    Festa dei nonniSvolta a Sassari in occasione della Giornata nazionale

    Colletta alimentareAnche gli ospiti di Casa Emmaus hanno partecipato all’appuntamento del banco alimentare

    XIV edizione del premio Fontana del Rosello

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  • CAGLIARI Note di Natale

    Si è svolto il 22 dicembre2013 alle ore 20,00 pressola Chiesa di Sant’Eulalia aCagliari la manifestazione“Note di Natale” promossadall’associazione Give him achange onlus, una manife-stazione di beneficenza dovel’ingresso era gratuito.

    CALENDARIO 2014Le donne con le donne possono

    Domenica 8 dicembre 2013alle ore 18:00, l’Hostel Mari-na di Cagliari ha ospitato lapresentazione della nuovaAssociazione SNOQ-Cagliari,naturale evoluzione dell'o-monimo Comitato che da treanni promuove e realizza ini-ziative di sensibilizzazione inmateria di tutela dei dirittidelle donne, pari opportunitànel mercato del lavoro e ser-vizi di conciliazione dei tempidi vita e lavoro, violenza sul-le donne e stereotipi. Le donne dell’Associazionepromuovono le pari opportu-nità tra uomini e donnenell’esercizio dei propri dirit-ti e come “modello di vita”capace di realizzare, in ognicontesto, il passaggio dallacultura della “Tutela” delladonna alla “Valorizzazionedella soggettività femminile”. In questa specifica occasionel’Associazione SNOQ-Cagliariha presentato il calendario2014 Le donne con le donnepossono, oramai alla sua ter-za edizione, dove il linguag-gio fotografico promuoveun’immagine positiva delledonne e contrasta gli stereo-tipi di genere e i pregiudiziculturali di discriminazione.

    Il 18 e 19 gennaio 2014 ilGruSAP di Poggio dei Pini-Capoterra ha festeggiato il25° anno dalla fondazionecon due giornate dedicate alvolontariato con eventi perla sensibilizzazione ambien-tale, la promozione dell’asso-ciazione e del territorio.Sabato 18 gennaio si sonosvolte le attività con gli stu-denti delle scuole medie diPoggio dei Pini e nel pomerig-gio, nella sede operativa, è sta-ta allestita una mostra foto-grafica e un Campo base diprotezione civile con possibi-lità di osservare e provarel’attrezzatura utilizzata nor-malmente durante le emer-genze. Domenica 19 gennaionel salone parrocchiale dellachiesa Madonna di Lourdes, siè tenuta la conferenza su temilegati al volontariato e allaprotezione civile con la proie-zione del film-documentario“25 anni di volontariato”.Sono intervenuti, tra gli altri,il sindaco di Capoterra, Fran-cesco Dessì, il presidente del-la Cooperativa Poggio deiPini, Porcu, il presidente delCSV Sardegna Solidale, Giam-piero Farru, il comandantedella locale stazione Foresta-le, il responsabile del coordi-namento ProCiv Italia, EmilioGarau e il parroco, donAndrea Lanero. I lavori sonostati coordinati dal Presiden-te del Grusap, Andrea Putzu.Le manifestazioni si sono

    conclusecon unmomentoconvivialenegli spa-zi del cen-tro com-mercialedi PiazzaRicchi.Due gior-

    ni di incontri e dibattiti perevidenziare l’importanza delvolontariato e l’impegnosociale e umanitario chesvolge il Grusap.Il Grusap durante l’estate èin prima linea nella lottacontro gli incendi e d'inver-no, in assenza di emergenze,è dedicato alla formazionedei volontari.“Nell’estate del 1988, quat-tordici giovani abitanti diPoggio dei Pini – raccontaSergio Arizio, volontario –diedero vita ad una associa-zione strutturata per agirecon maggiore sicurezza edefficacia contro gli incendi.

    Nacque così il Grusap, Grup-po salvaguardia ambientePoggio dei Pini, che oggi con-ta oltre 100 iscritti e 40volontari operativi per leemergenze.I volontari possono affronta-re gli incendi muniti diattrezzature idonee, cometute ignifughe, anfibi, cintu-roni con roncola, maschereantifumo e atomizzatori. IlGrusap dispone di quattrovalidissimi mezzi: un LandRover 90, un Ford Ranger eun Bremach dotati di moduloaib e di proprietà dell’asso-ciazione e un Land Rover Ld110 ottenuto in comodatod’uso dalla Regione Sarde-gna.Il Grusap fa parte sistema diProtezione civile nazionale(con ProCiv Italia) e puòessere attivato per interveni-re in caso di emergenza. Cosìcome è avvenuto in olccasio-ne del ciclone Cleopatra del18 novembre scorso adOlbia.

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    SASSARI E ALGHEROPresepe vivente

    Si è svolto il 27 dicembrealle ore 19 a Sassari pressola Basilica del Sacro Cuore eil giorno 4 gennaio adAlghero alle ore 17,30 pres-so la chiesa e il chiostro del-la chiesa di S. Francesco lasesta edizione della manife-stazione del Presepe Viven-te, realizzato dalla Associa-zione “La Sorgente”. Questaedizione a Sassari ha vistoprotagonisti anche i ragazzidisabili del coro “Incontro-corrente” (associazione dipromozione sociale) che haavuto il compito di allietarela manifestazione con i cantinatalizi e ad Alghero dal coro“Alguer terra mia”.

    È stata una giornata difesta e di solidarietà quelladi domenica 29 dicembre2013 a Onanì. 150 persone provenienti daPerfugas hanno invaso lapiccola comunità di Onanìper portare uin segno con-creto di vicinanza e di soli-darietà. Protagonisti soprattutto ibambini che hanno messoin scena il Presepe Viventedi Frate Francesco.L’iniziativa è stata promos-sa dall’Avis di Perfugas incollaborazionbe con il CSVSardegna Solidale, con iComuni di Onanì e di Perfu-

    gas e con le rispettive par-rocchie.Oltre alle rappresentazionie ai canti dei bambini perfu-ghesi e onaniesi si sonotenuti gli interventi dei duesindaci e dei due parroci. L’iniziativa è nata all'indo-mani dell’alluvione del 18

    novembre 2013 che ha col-pito la comunità di Onanì(una persona è ancora oggidispersa) e che ha visto trai primi soccorritori proprioi volontari dell’Avis di Per-fugas e il CSV SardegnaSolidale.

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    AIL e Volontari del Soccorso Sant’Anna Arresi insieme contro la Leucemia

    Da oltre dieci anni, l’associazione volontari del soccor-so di Sant’Anna Arresi, con la partecipazione divolontari, in collaborazione con l’AIL, si occupa nel perio-do natalizio, della vendita delle stelle di Natale e nelperiodo di pasquale, della vendita delle uova di cioccolato.Il ricavato sarà devoluto per la ricerca contro le leuce-mie, linfomi e mieloma.La nostra associazione è stata fondata nel 1989. Da sem-pre ci occupiamo di primo soccorso e dal 2000 collaboria-mo con la centrale operativa di Cagliari del l18.In collaborazione con i servizi sociali del comune diappartenenza assistiamo le persone bisognose e effet-tuiamo trasporti programmati.

    Fracci Costantino

    Secondo Memorial “Mario Angioy”

    Svolta il 15 dicembre la gara ciclistica nei terreni di Casa Emmaus

    Oltre 200 persone hanno presenziato alla gara validacome 7ª prova del Campionato regionale Crosscoun-try organizzata dal team Metalla di Iglesias, in collabora-zione con il comune di Iglesias e svolta all’interno del ter-reno di Casa Emmaus. Erano presenti le migliori squadreisolane con 96 atleti agonisti e giovanili provenienti datutta l’Isola. Cinque ospiti della comunità hanno parteci-pato raggiungendo buoni risultati, mentre altri hannocontribuito dando una mano nell’organizzazione dell’e-vento.

    Stefano Pinna

    NEWSdall’isola

    Le segnalazioni di iniziative e manifestazioni pervenute da Associazioni di volontariato e non presenti in questo numerosaranno pubblicate nel prossimo numero

    ONANÌ

    La solidarietà dei perfughesi

    I 25 anni del Gru.S.A.P. di Capoterra

  • L’evento è stato realizzatocon la partecipazione del-l’AIS “Don Ignazio Garau”.Durante la giornata dellasolidarietà e della musica labanda musicale locale hafesteggiato i 101 anni, conun concerto frutto di dedizio-ne, passione secolare e pro-mozione della cultura. TraGli ospiti presenti i musicistiprofessionisti del Sestettopremiato dal Ministero deiBeni e delle Attività Culturaliper l’attività 2013 “Ensem-ble Geometrie Sonore”: SilviaArfacchia al violino, dall’Ac-cademia Teatreo Alla Scala diMilano; Alessandra Lazzari-ni al flauto traverso, dall’Or-chestra Filarmonica Veneta;Zoe Pia al clarinetto, dallaNew Art Symphonic Orche-stra, dalla Venezze Big Bande da concerti che la vedonocome solista;Roberto DeNittis al pia-noforte etastiere dal-le orchestredelle tra-sm i s s i o n iRai, laVenezze BigBand e lacollaborazio-ne costante con grandi jazzi-sti internazionali; Mattia Piaalle percussioni, dall’Orche-stra dell’Accademia Alla Sca-la, Teatro Regio di Parma eTeatro Lirico di Cagliari;Glauca Benedetti al bassotuba, dall’ultimo Tour 2013di Jovanotti e dalla Biennaledi Venezia. Un programmamusicale molto interessante,grazie alla presenza nell’En-semble di Zoe e Mattia Pia, idue fratelli primi e unici lau-

    reati in musica di Mogoro:Mattia Pia ai primi di dicem-bre è stato a Chicago eWashington ad esibirsi conl’Orchestra dell’AccademiaTeatro Alla Scala dopo esserarrivato Primo alle audizionidel Teatro Lirico di Cagliari;Zoe Pia, sempre a dicembre èstata in Russia invitata asuonare per un evento diAlta Moda nella città diBaku. Un’ulteriore sorpresaè stata quella di vedere tra iclarinetti i ragazzi apparte-nenti alle classi 2A e 3Adell’Istituto Comprensivo n.3“Grazia Deledda” di Orista-no, allievi della Prof.ssa ZoePia che hanno partecipato alconcerto esibendosi con labanda di Mogoro e il Sestet-to per una conclusione conuna composizione inedita inun tutti orchestrale.

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    BOLOGNAPrima conferenzanazionale dei giovani con diabete

    Si è svolta a Bologna il 13dicembre 2013 la Prima Con-ferenza Nazionale dei Giova-ni con Diabete. La Conferen-za si è riunita in una formuladi lavoro innovativa, con lapartecipazione di medici, giu-risti, esponenti delle Istitu-zioni e cittadini/ pazienti. LaConferenza è stata una pre-ziosa occasione di confrontomultidisciplinare a dimostra-zione del fatto che un serioimpegno congiunto può apri-re la strada ad un processodi risanamento dove il Servi-zio Sanitario Nazionale sia altempo stesso rispettoso deldiritto alla salute dei cittadi-ni e promotore di un usorazionale ed efficiente dellerisorse.

    AUSTISLa Croce Verdeinaugura una nuovaambulanza

    Domenica 8 dicembre 2013,alle ore 10,00, la Croce Ver-de di Austis ha inauguratola nuova ambulanza. Dopola Santa Messa, celebratanella Chiesa SS. VergineAssunta e la Benedizione delmezzo, a cura di Don MarcoFloris, è partito il Corteodelle Ambulanze per le Viedel Paese a cui ha seguito ilpranzo Sociale presso l’Agri-turismo Fattoria Didattica“Carale” Loc. Carale e l’in-trattenimento musicale.

    CAGLIARIFamiglia, giovani ebevande alcoliche:parliamone insieme

    L’ACAT Il Faro ha promossomercoledì 11 dicembre2013 un incontro di promo-zione della salute dal titolo“Famiglia, giovani e bevan-de alcoliche: parliamoneinsieme” svolto presso ilSalone Parrocchiale dellaChiesa Madonna della Stra-da in Via Crespellani 1 aCagliari. Tra gli argomenti affrontati:Il Concetto di salute, i Fatto-ri di rischio per la salute,L’alcol e i suoi effetti, Il beree i problemi alcol correlati, Iluoghi comuni, La promozio-ne della salute.

    ORISTANOPer il lavoro

    Il gruppo MEIC di Oristanoha promosso giovedì 5dicembre 2013 alle 18.00,nell’auditorium San Dome-nico, la presentazione dellibro “Per il lavoro. Rappor-to - proposta sulla situazio-ne italiana”, a cura delComitato per il progetto cul-turale della CEI. È intervenuto all’incontroSergio Belardinelli, sociologodell'Università di Bologna,membro del Comitato scien-tifico del progetto culturaledella Conferenza EpiscopaleItaliana.

    SASSARIQuinta Festa dell’Albero di Natale

    La Festa dell’Albero diNatale e dell’integrazione èpromossa dall’Associazione“Amico del Senegal BattiCinque”, fondata nel 2009da Mor Sow, senegalese-sas-sarese. Quest’anno la Quin-ta edizione della Festa si èsvolta il 22 dicembre 2013dalle ore 17,00 presso laScuola 1° Circolo san Donato a Sassari, con musica, danza eintrattenimento multiculturale e multietnico.A fine serata,sotto il grande albero di Natale, sono stati distribuiti i regalia tutti i bambini presenti.

    CAGLIARI

    Sportello antistalking e gruppi di auto-mutuo aiuto per i maltrattanti

    Apre lo sportello antistalking e i gruppi di automutuo aiuti per i maltrattanti

    Una nuova iniziativaper distogliere daicomportamenti violentigli uomini che maltrat-tano le donne è statapresentata questa mat-tina dal Centro Antivio-lenza Donne al Tra-guardo di Cagliari. Una misura – ha spie-gato la presidente Sil-vana Migoni – necessa-ria per rendere efficacel’azione attuata sul ter-ritorio contro la violen-za di genere. Per questa

    ragione il Centro Antiviolenza ha deciso di proporre percor-si di auto mutuo aiuto per i maltrattanti col sostegno di per-sonale esperto. Per loro funzionerà uno sportello di ascolto attivo il lunedìdalle 16 alle 20 e il giovedì dalle 9 alle 14, oltre che unalinea telefonica dedicata al numero 3339938504. Nei prossimi giorni verrà inoltre attivato un blog dove gliuomini che usano la violenza nei rapporti affettivi potrannoconfrontarsi ed affrontare questo problema anche in formaanonima. Protocolli di intesa saranno proposti all’Autorità Giudiziariae Penitenziaria per far sì che le persone condannate permaltrattamenti possano essere indirizzati verso percorsirieducativi. L’obiettivo è quello di responsabilizzare gliuomini e formarli perché a loro volta si facciano parte attivanei confronti di altri maltrattanti. Nel corso della medesima conferenza stampa lo staff delCentro Antiviolenza delle Donne al Traguardo ha ufficializ-zato l’apertura dello Sportello Antistalking.La Regione, attraverso la L.R. n. 26 del 12 settembre 2013,(Interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza digenere e allo stalking) attribuisce ai Centri Antiviolenza ilcompito di dotarsi di appositi sportelli per l’assistenza e ilsupporto alle vittime di stalking.Gli sportelli forniranno consulenza legale e garantirannoassistenza psicologica a favore delle vittime, avvalendosi dipersonale specializzato per gestire in maniera adeguata ilrapporto con la vittima sin dal primo contatto e in ogni fasedel processo di aiuto.Anche per questo servizio – ha sottolineato Vanessa Asunis,assistente sociale del Centro antiviolenza Donne al Traguar-do – sarà di fondamentale importanza il lavoro di rete traCentri antiviolenza, Enti pubblici, forze dell’ordine e Auto-rità giudiziaria per garantire omogeneità di interventi edevitare la frammentarietà nelle risposte.Le vittime di stalking possono rivolgersi al 1522 oppure allalinea telefonica 0702080137 operativa giorno e notte, festi-vi compresi.

    Musica e solidarietà a MogoroGrande evento di fine anno dedicato alle personecolpite dall’alluvione: musica e solidarietà conmusicisti di prestigio internazionale. A promuoverlolunedì 30 a Mogoro, dalle 18, nella sala Fiera deltappeto,La Banda Musicale Mogorese con leassociazioni del Sa.Sol. Point n. 31.

    l’isola che c’è 30

  • SPORTELLO DI CAGLARI

    SARDEGNA

    SOS

    Co.Ge. Sardegna

    Per chiunque ne abbia bisogno è sufficiente telefonare o mandare una email e prendere un appuntamento con l'operatore.

    Il servizio è attivo in collaborazione con:

    • sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura• sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime del racket delle estorsioni;• accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia;• accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia.

    Telefono 370 [email protected]