QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e...

46
• Nuova serie - Anno 19 - Numero 273 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Martedì 17 Novembre 2009 9 771120 606304 91117 QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO www.italiaoggi.it Tremonti-ter - Il nuovo costo in di- chiarazione sotto la lente degli uffici finanziari Tozzi a pag. 22 Iva - Le associazioni d’im- presa scrivono alle Entrate: compensazione dei crediti nei primi mesi del 2010 Bartelli a pag. 23 Sanatoria domestici - Le questure hanno bocciato finora solo il 2% delle do- mande presentate De Lellis a pag. 31 Documenti/1 - Tarsu nei porti, la sentenza della Cas- sazione Documenti/2 - La delibera della Corte dei conti sugli indirizzi operativi 2010 Documenti/3 - Lo schema di decreto sull’Iva intraco- munitaria Documenti/4 - Sanabilità degli errori in dichiarazio- ne, il parere dei consulenti del lavoro Documenti/5 - Mancato scontrino e condono, la sentenza della Cas- sazione Documenti/6 - La sentenza del Consi- glio di stato sulle asso- ciazioni tra professionisti www.italiaoggi.it Il federalismo demaniale scalda i moto- ri. La devoluzione ai comuni degli immobi- li di stato, che sarà realizzata con il primo decreto attuativo del federalismo fiscale, avverrà in modo da consentire ai sindaci una rapida monetizzazione dei cespiti. Per questo prende sempre più corpo l’ipotesi che gli immobili da trasferire confluiscano per legge all’interno di fondi controllati da- gli enti che avrebbero per legge il 50% del- le quote. Questa soluzione farebbe affluire subito liquidità nelle disastrate casse dei sindaci e potrebbe approdare già sul tavolo dell’incontro che i comuni avranno domani con il premier Silvio Berlusconi. Cerisano a pag. 28 Insieme hanno vinto la gara da 300 milioni per l’illuminazione della pubblica amministrazione Acea ed Edison oscurano Enel E luce fu, per 300 milioni di euro. La cifra finirà nelle casse di Edison e Acea, i gruppi che si sono appena aggiudicati un maxi- appalto della Consip per la fornitura di energia elettrica a tutta la pubblica amministrazione della Penisola. Le due società l’hanno spuntata su concorrenti agguerriti, che puntavano all’aggiudica- zione della sostanziosa commessa. Tra gli sconfitti spiccano Enel e Iride, l’ex municipalizzata dei comuni di Torino e Genova. Il servizio avrà una durata di 12 mesi, prorogabili per altri 3. Sansonetti a pag. 3 sco s s gli Il 13 novembre 1989 dista da noi solo vent’anni. Veniva dopo almeno 15 anni che il Pci diceva di aver rotto definitivamente con il mar- xismo-leninismo (e quindi anche con l’Urss, il Paese faro di questa ideologia). Eppure, in quella data, anche se Achille Occhetto era il padrone de l’Unità, essendo lui il segretario del partito, la sua cla- morosa decisione, assunta in un discorso alla Bolognina, di can- cellare il comunismo dal nome del partito, venne data dalla prima pagina dell’ Unità come seconda notizia. Ma non è questa la notizia. La notizia che conta è che il primo titolo, quel giorno, era questo: «Il giorno di Modrow». Meno male che il catenaccio spiegava: «La Rdt elegge il nuovo premier». DIRITTO & ROVESCIO MEDIA E MARKETING • RCS SPORT, scoppia la febbre del rugby • MEDIASET prepara lo sbarco su Internet WSJ, le strategie di Mur- doch per il quotidiano da pag. 15 MERCATI Piazza Affari +1,33% L’oro tocca i massimi a pag. 47 T n c la fin T IL Giornale dei professionisti * * * Federalismo con il botto Il primo decreto attuativo prevederà il trasferimento dei beni demaniali a fondi immobiliari gestiti dai sindaci. Per fare cassa CONSIGLIO DI STATO Appalti anche alle associazioni tra professionisti a pag. 21 300 l l’ ll d ll bbl Carrefour non si nasconde più in Italia. Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po- sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli, rispettivamente, in Carrefour Express e Carrefour Market. Con una rivoluzione del punto vendi- ta che entro un anno coinvolgerà tutte le 1.500 insegne sul territo- rio nazionale del gruppo francese che, in Italia, conta un fatturato di 7 miliardi di euro e 25 mila dipendenti. Insieme all’insegna, la rivoluzione coinvolge anche i prodotti a marca Carrefour, raddoppiati a 3 mila. Per Luca Catzola, direttore marketing Carrefour, «è un investimento senza precedenti». Giannella a pagina 15 Carrefour in Italia non si nasconde più Luca Catzola, direttore marketing Carrefour Italia e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLA SCUOLA da pag. 37 d p 3 IN EDICOLA IL CODICE DEL LAVORO con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a € 1,30 in più; con cd «Lo scudo iscale» a € 9,90 in più; con guida «Lo scudo iscale - a cura Studio Uckmar» a € 7,80 in più; con cd «I 4 codici» a € 9,90 in più; con la «Guida alle procedure per convalida di sfratto» a € 7,90 in più; con guida «L’atlante delle assicurazioni leader» a € 1,30 in più; La Posta Elettronica Certificata call center 199 500 130 www.legalmail.it LE COMUNICAZIONI CON VALORE LEGALE gratis per 6 mesi PER LE SOCIETÀ CHE DEVONO ISCRIVERSI AL REGISTRO IMPRESE a product by http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

Transcript of QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e...

Page 1: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

• Nuova serie - Anno 19 - Numero 273 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Martedì 17 Novembre 2009 •

9771120606304

91117

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO

www.italiaoggi.it

Tremonti-ter - Il nuovo costo in di-chiarazione sotto la lente degli uffici

finanziari

Tozzi a pag. 22

Iva - Le associazioni d’im-presa scrivono alle Entrate: compensazione dei crediti nei primi mesi del 2010

Bartelli a pag. 23

Sanatoria domestici - Le questure hanno bocciato finora solo il 2% delle do-mande presentate

De Lellis a pag. 31

Documenti/1 - Tarsu nei porti, la sentenza della Cas-sazione

Documenti/2 - La delibera della Corte dei conti sugli indirizzi operativi 2010

Documenti/3 - Lo schema di decreto sull’Iva intraco-munitaria

Documenti/4 - Sanabilità degli errori in dichiarazio-ne, il parere dei consulenti del lavoro

Documenti/5 - Mancato scontrino e condono, la

sentenza della Cas-sazione

Documenti/6 - La sentenza del Consi-

glio di stato sulle asso-ciazioni tra professionisti

www.italiaoggi.it

Il federalismo demaniale scalda i moto-ri. La devoluzione ai comuni degli immobi-li di stato, che sarà realizzata con il primo decreto attuativo del federalismo fiscale, avverrà in modo da consentire ai sindaci una rapida monetizzazione dei cespiti. Per questo prende sempre più corpo l’ipotesi che gli immobili da trasferire confluiscano per legge all’interno di fondi controllati da-gli enti che avrebbero per legge il 50% del-le quote. Questa soluzione farebbe affluire subito liquidità nelle disastrate casse dei sindaci e potrebbe approdare già sul tavolo dell’incontro che i comuni avranno domani con il premier Silvio Berlusconi.

Cerisano a pag. 28

Insieme hanno vinto la gara da 300 milioni per l’illuminazione della pubblica amministrazione

Acea ed Edison oscurano EnelE luce fu, per 300 milioni di euro. La cifra fi nirà nelle casse di

Edison e Acea, i gruppi che si sono appena aggiudicati un maxi-appalto della Consip per la fornitura di energia elettrica a tutta la pubblica amministrazione della Penisola. Le due società l’hanno spuntata su concorrenti agguerriti, che puntavano all’aggiudica-zione della sostanziosa commessa.

Tra gli sconfi tti spiccano Enel e Iride, l’ex municipalizzata dei comuni di Torino e Genova. Il servizio avrà una durata di 12 mesi, prorogabili per altri 3.

Sansonetti a pag. 3

scos

sgli

Il 13 novembre 1989 dista da noi solo vent’anni. Veniva dopo almeno 15 anni che il Pci diceva di aver rotto defi nitivamente con il mar-xismo-leninismo (e quindi anche con l’Urss, il Paese faro di questa ideologia). Eppure, in quella data, anche se Achille Occhetto era il padrone de l’Unità, essendo lui il segretario del partito, la sua cla-morosa decisione, assunta in un discorso alla Bolognina, di can-cellare il comunismo dal nome del partito, venne data dalla prima pagina dell’Unità come seconda notizia. Ma non è questa la notizia. La notizia che conta è che il primo titolo, quel giorno, era questo: «Il giorno di Modrow». Meno male che il catenaccio spiegava: «La Rdt elegge il nuovo premier».

DIRITTO & ROVESCIO

MEDIA E MARKETING• RCS SPORT, scoppia

la febbre del rugby

• MEDIASET preparalo sbarco su Internet

• WSJ, le strategie di Mur-doch per il quotidiano

da pag. 15

MERCATI

Piazza Affari +1,33%

L’oro tocca i massimi

a pag. 47

Tncla

fin

T

IL Giornale dei

professionisti* * *

Federalismo con il bottoIl primo decreto attuativo prevederà il trasferimento dei beni

demaniali a fondi immobiliari gestiti dai sindaci. Per fare cassa

CONSIGLIO DI STATO

Appalti anche alle associazioni tra professionisti

a pag. 21

300 l l’ ll d ll bbl

Carrefour non si nasconde più in Italia. Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli, rispettivamente, in Carrefour Express e Carrefour Market. Con una rivoluzione del punto vendi-ta che entro un anno coinvolgerà tutte le 1.500 insegne sul territo-rio nazionale del gruppo francese che, in Italia, conta un fatturato di 7 miliardi di euro e 25 mila dipendenti. Insieme all’insegna, la rivoluzione coinvolge anche i prodotti a marca Carrefour, raddoppiati a 3 mila. Per Luca Catzola, direttore marketing Carrefour, «è un investimento senza precedenti».

Giannella a pagina 15

Carrefour in Italia non si nasconde più

Luca Catzola,direttore marketing Carrefour Italia

e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLA SCUOLAdapag.37

dp3

IN EDICOLA

IL CODICE

DEL LAVORO

con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a € 1,30 in più; con cd «Lo scudo i scale» a € 9,90 in più; con guida «Lo scudo i scale - a cura Studio Uckmar» a € 7,80 in più; con cd «I 4 codici» a € 9,90 in più; con la «Guida alle procedure per convalida di sfratto» a € 7,90 in più; con guida «L’atlante delle assicurazioni leader» a € 1,30 in più;

La Posta Elettronica Certificata

call center 199 500 130www.legalmail.it

LE COMUNICAZIONI CON VALORE LEGALE

gratis per 6 mesi

PER LE SOCIETÀ CHE DEVONO ISCRIVERSI AL REGISTRO IMPRESE

a product by

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 2: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

2 Martedì 17 Novembre 2009

Le esclusioni dall’estinzione del “processo bre-ve”, oggetto di pesanti tensioni,

se affrontate razionalmente dovrebbero portare ad una sola, coerente conclusione: nessuna eccezione. Se il “processo breve” è estinto ove la pena edittale sia “inferio-re nel massimo ai dieci anni di reclusio-ne” (così l’art. 2 del disegno di legge Pdl-Lega), logica vorrebbe che la regola non patisse esclusioni. Invece è già scontro tra Lega e finiani per eliminare i reati previsti nel testo unico dell’immigrazione e dello straniero.

La questione si pone ogni volta che si approvi un indulto o un’amnistia. Si fissa l’asticella a un certo nu-mero di anni sotto il qua-le fruire dei benefìci di legge, e poi si scatena la rissa per escludere questo o quel reato, sulla base del presunto “allarme sociale”. Similmente, il progetto della maggioranza elimina dall’estinzione del processo svariati de-litti: incendio, pornografi a minorile, se-questro di persona, circonvenzione d’in-capace, fi no a tutti i delitti in violazione sia della sicurezza del lavoro sia della circolazione stradale e, come si diceva, tutti i reati relativi agli extracomunitari (da notare che il testo unico disciplina la condizione dello “straniero”, per tale intendendosi l’extracomunitario, e non il cittadino di un paese dell’Ue: quindi, riguarda uno svizzero, un fi lippino, un al-banese o un americano, non un bulgaro).

In queste esclusioni gio-cano svariati fattori, tutti negativi: demagogia, fa-

ciloneria, pressappochismo, populismo. Si cozza contro una considerazione che mai è valutata nella sua completezza: la pena edittale è proporzionata rispetto alla gravità del reato commesso.

Viceversa, distinguendo reato da re-ato, si fi nisce col cedere o alle allergie di una parte politica (come nel caso dei “reati di extracomunitari”, osteggiati dalla Lega) o addirittura alle mode del momento. Come, infatti, altrimenti de-fi nire l’esclusione di un reato introdotto solo quest’anno, ossia gli atti persecuto-

ri, punito (fatte salve le fattispecie) fi no a quat-tro anni? Si tratta del cosiddetto stalking, ter-mine ovviamente ignoto al codice penale, che da febbraio (addirittura per decreto-legge) ha

accolto un nuovo articolo appunto su-gli atti persecutori. Poiché si pensa che ne siano vittime quasi esclusivamente donne, ecco che un femminismo facilo-ne e d’accatto porta a escludere il reato dai benefìci di legge. L’unica, vera solu-zione sarebbe adeguare le pene edittali al supposto allarme sociale. Nessuno, ovviamente, ci pensa, perché si arrive-rebbe a punire il pedofi lo come fosse un omicida. Allora, ci si sfoga distinguendo i delitti sulla base non della pena con cui sono puniti (unico elemento obiettivo), bensì dell’opportunità politica e perfi no giornalistica del momento.

IL PUNTO

Processo breve stiracchiatocon un sacco di eccezioni

DI MARCO BERTONCINI

Similmente, accolto un nuo

Addosso agliamericani manon ai bulgari

Ortega y Gasset diceva che «la politica è come la corrida. Solo che in politica

non scorre il sangue». Berlusconi, anche se ormai è in politica da più di 15 anni, non ha ancora capito i meccanismi della politica e non si rassegna all’ingratitudi-ne dei colleghi. Berlusconi infatti ha una visione proprietaria del governo che con-sidera come un’azienda che lui gestisce da amministratore delegato, su mandato degli elettori-azionisti. Solo che gli eletto-ri non sono azionisti e il governo non è un cda. Nel 1994, appena nato il suo primo governo, Berlusconi si meravigliava per-chè i politici andavano a chiedergli dei posti da mi-nistro. Nel caso, lo sfaccia-to che osava chiederglieli era, l’allora giovanissimo ma già sfacciato Pierfer-dinando Casini.

Adesso, Berlusconi si dice amareggiato per la fronda che gli fa il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nonostante che lui lo abbia sempre gratifi cato. In effetti, è vero che, nel 1993, quando Fini era ancora il fascistissimo segretario dell’impresentabile Msi e si candidò a sindaco di Roma, Berlusconi non esitò a sdoganarlo (ed allora non era certo facile) dicendo che fra Rutelli e Fini, lui avrebbe votato Fini.

Ma adesso Fini non gli rinvia l’ascen-sore. Anzi, sapendo che Berlusconi è sulla graticola, gli getta il carbone sul fuoco. Non è che Fini sia cattivo. E’ che è un leader politico. E quindi, al di là delle

parole, è alla ricerca di convenienze per re-alizzare il suo disegno

di potere che, molto semplicemente, oggi non coincide più con quello di Berlusconi. Come, dopo Fiuggi, non coincideva più con quello dei «camerati» che pure ave-vano tenuto in piedi il Msi e che Fini de-capitò senza esitare perché, per lui, erano diventati troppo nostalgici.

E che dire di Claudio Martelli e di Giu-liano Amato che dovevano tutto a Bettino Craxi e che, quando Craxi cadde, fecero fi nta di non averlo mai conosciuto? E che dire di Angela Merkel che, inventata da Helmut Kohl, quando quest’ultimo in-

ciampò, chiese subito la sua testa per prenderne il posto? E che dire di Ni-cholas Sarkozy che, da fi glioccio politico di Jac-ques Chirac, lo incornò non appena fu in condi-zioni di farlo?

Berlusconi crede che, elargendo favori, ne ottenga di ritorno. Adesso, ad esem-pio, sostiene la candidatura di Massimo D’Alema a ministro degli esteri della Ue, certo di ottenere poi un trattamento di riguardo. D’Alema non ce l’ha nemmeno in nota. Ed è forse per questo motivo che Berlusconi ha ingolfato le sue tv di fi gli e parenti di esponenti di sinistra. Enzo Iacchetti ha detto che a «Mediaset ci sono più comunisti che all’Unità». Fede, a Mediaset, è un’eccezione. Gli altri, sono quasi tutti di sinistra. Ma non costitui-scono certo un suo lasciapassare, come Berlusconi credeva, assumendoli.

nda che gli fa Berlusconi cr

Sarebbe belloma in politicanon si fa così

DI PIERLUIGI MAGNASCHI

L’ANALISI

Il Cav. vuole riconoscenza da Fini. Scenda dal pero

I C O M M E N T I

DI GIAMPIERO DI SANTO

Quei cracker gli sono anda-to letteralmente di traver-so. Ma il ministro dell’in-novazione e della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, non ha rischiato il soffocamento per avere ingerito gli universalmente noti biscotti salati. Piutto-sto, l’economista regalato alla politica si è trovato a vivere una giornata di in-soliti attacchi informatici. Talmente ben organizzati da avere costretto il suo nuovo sito, www.riforma-brunetta.it, a battere ban-diera bianca. O almeno a richiedere l’in-tervento dei tecnici infor-matici di palazzo Vidoni, che secondo un comunicato del ministero della pubbli-ca amministrazione e inno-vazione hanno lavorato a pieno ritmo «per garantire nel più breve tempo possibi-le il ripristino della funzio-nalità del portale». Quella che si è più o meno rivelata una giornata da dimenticare, però, era co-minciata sotto i migliori

auspici per il nuovo sito, che spiega per filo e per segno «caratteristiche e fi nalità della prima gran-de riforma strutturale di questa prima parte della

legislatura», come si legge nella nota del ministero. «Nella sua prima ora di vita il Portale della Rifor-ma Brunetta (le maiuscole abbondano, ndr) aveva ot-tenuto un successo davvero

inatteso», riferisce il comu-nicato predisposto dal por-tavoce di Brunetta. «Più di 20.000 utenti unici si erano collegati alle sue pagine». Un successo travolgente, tale da «suscitare le ire di quanti avversano l’azione del ministro». Così, gli av-versari invisibili sono pas-sati all’attacco. Appunto sotto forma di cracker, non biscotti, ma pirati in-formatici dei più terribili, perché «mirano a distrug-gere o comunque a rendere inagibile un determinato sito internet». Brunetta, però, non si è perso d’ani-mo, e una volta superato lo sgomento per il prodi-torio attacco è a sua volta partito alla controffensi-va. Con una bella quanto tempestiva «circostanzia-ta denuncia alla Polizia postale» che sarà presen-tata al più presto. Ma di

certo le indagini saranno già cominciate. Nessun po-liziotto postale vorrà corre-re il rischio di fi nire nella lista nera dei fannulloni. Meglio avvantaggiarsi.

© Riproduzione riservata

IL CASO DEL GIORNO

A Brunetta vanno di traverso i cracker, assaltato il portale della riforma

DI CESARE MAFFI

Diciamo la verità: l’unica, concreta utilità del vertice della Fao a Roma è consistita nell’utilizzo come legittimo impedimento (come pretesto, secondo i maligni) per un rinvio di un processo in corso contro Berlusconi. Per il resto, riesce diffi cile comprendere come i quasi duecento Stati sovrani esistenti sul pianeta si ostinino a tenere in vita, lautamente locupletandola, una baracca tanto imponente quanto costosa quanto scarsa-mente produttiva. Non sareb-be un fuor d’opera se il nostro governo avviasse una medi-tazione su una lunga serie di organizzazioni internaziona-li che servono o a mantenere sé medesime senza produrre nulla di visibile (l’Ueo, per esempio), o a produrre sì, ma in negativo (vedasi il Consi-glio d’Europa, con la recente pronuncia della Corte euro-pea dei diritti dell’uomo in tema di crocifi sso), o a disper-dere i generosi introiti di cui fruiscono (la Fao, appunto, e l’Unesco). Troppe istituzioni creano soltanto per utilità di

chi ne sia responsabile poli-tico, dirigente, consulente e simili.

Quando si apprende che la Fao destina realmente alla fame nel mondo il 27% delle proprie entrare, si ca-pisce che i costi burocratici, amministrativi, d’immagi-ne, superano largamente i teorici benefìci. Le giornate romane sono una mera pas-serella per potenti di serie B e C, posto che quelli di serie A hanno preferito occupare diversamente, e si suppone più profi cuamente, il proprio tempo. Anche il predominio terzomondista in questi ba-racconi planetari non giova né all’Italia né all’Occidente in genere. Si sprecano le la-crimose doglianze dei ditta-torelli di paesi sempre in via di sviluppo e cronicamente incapaci di svilupparsi (fuori che per l’acquisto di armi o le delizie di un pugno di satrapi) e le loro eterne fl agellazioni contro un colonialismo che ha esaurito i suoi effetti (la cui negatività sarebbe da docu-mentare) da decine di anni.

© Riproduzione riservata

LA NOTA POLITICA

Il solito vecchio, inutilevertice della Fao

Renato Brunetta

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 3: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

3Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NovemP R I M O P I A N O

La Consip ha aggiudicato la fornitura di energia elettrica nelle pubbliche amministrazioni della penisola

Edison e Acea illumineranno la PaAlle due società maxiappalto da 300 mln. L’Enel esce sconfi tta

DI STEFANO SANSONETTI

E luce fu, per 300 milioni di euro. La cifra finirà dritta dritta nelle casse di Edison e Acea, i gruppi che si sono ap-

pena aggiudicati un maxiappalto per la fornitura di energia elettrica alle pubbliche amministrazioni in tutto il territorio nazionale. Il bando, vista la sostanziosa posta in palio, era parti-colarmente ambito. In ballo c’erano 4 lotti divisi per aree geografiche. Eb-bene, alla fine Edison e Acea hanno messo a segno il colpaccio, spuntan-dola su concorrenti a dir poco agguer-riti, ma alla fine sconfitti. Tra questi, tanto per fare qualche nome, c’era l’Enel di Fulvio Conti e Iride, l’ex municipalizzata dei comuni di Torino e Genova. L’aggiudicazione definiti-va, il cui avviso risale al 12 novem-bre, è stata effettuata dalla Consip, la società del ministero dell’economia incaricata di razionalizzare gli acqui-sti garantendo risparmi alle pubbli-che amministrazioni. Il meccanismo seguito è quello della convenzione. In pratica, in base all’aggiudicazione dei lotti, Edison e Acea stipuleranno una convenzione con la quale si impe-gneranno ad accettare gli ordinativi di fornitura di energia elettrica da parte delle varie strutture pubbli-che. La durata prevista nel bando è di 12 mesi, prorogabili per altri tre. Complessivamente il servizio è stato aggiudicato per 301.458.278 euro, in ribasso rispetto alla stima iniziale di 323 milioni e 260 mila.

Edison, società che per il tramite di diverse holding fa capo ad A2a (multiutility dei comuni di Milano e Brescia) e al gruppo francese Edf, è riuscita a strappare alla concorrenza i lotti 1 e 4. In pratica si tratta dei servizi che riguardano la fornitura di energia elettrica in tutta l’Italia del Nord. La società guidata da Um-berto Quadrino si è aggiudicata il primo lotto (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia) per 66,8 milio-ni di euro, garantendo un ribasso ri-

spetto al valore inizialmente stimato in 72,4 mln. In questo caso andranno garantiti 560 GWh (gigawattora). Il lotto 4, che prevede l’erogazione di energia in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emila-Ro-magna (per 440 GWh), permetterà a Edison di incassare 52,7 milioni di euro, in ribasso rispetto agli iniziali 56,9. Insomma, alla fine della fiera la società di Quadrino si metterà in tasca quasi 120 milioni di euro.

Ad AceaElectrabel, che fa capo ad Acea (a sua volta partecipata al 51% del comune di Roma e all’8% da Francesco Gaetano Caltagirone) e ai francesi di Gdf Suez, sono invece stati assegnati i lotti 2 e 3. Il pri-mo, per 700 GWh, coprirà Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e Molise. Con l’aggiudicazione la so-cietà guidata da Marco Staderini incamererà un gettone di 84,6 milio-ni di euro (il valore iniziale era di 90 milioni e 500 mila). Il secondo lotto prevede 800 GWh e la copertura di Campania, Puglia, Basilicata, Cala-bria, Sicilia e Sardegna. Acea lo ge-

stirà incassando 97,2 milioni di euro, in ribasso rispetto ai 103,4 milioni iniziali. Anche in questo caso, se si fa la somma, si arriva a determinare quanto alla fine andrà a finire nelle casse di Acea. Si tratta di 182 milioni di euro.

I documenti di gara predisposti dalla Consip, il cui amministratore delegato è Danilo Broggi, spiega-no che i vincitori saranno tenuti a erogare non soltanto energia elettri-ca «per l’alimentazione delle utenze delle amministrazioni situate su tut-to il territorio nazionale», ma anche «la prestazione sei servizi connessi». Per ciascun lotto, aggiungono ancora le carte, «la durata della convezione sarà di 12 mesi a decorrere dalla data della sua attivazione, salvo proroga per ulteriori 3 mesi». Tutto questo, però, ormai è stato assegnato. Edi-son e Acea hanno battuto tutti e si apprestano a erogare il servizio che dovrà illuminare la pubblica ammi-nistrazione italiana.

© Riproduzione riservata

Si occupano di rilasciare i permes-si di soggiorno e i passaporti invece di dare la caccia ai de-linquenti. Affossati in attività meramen-te amministrative, sommersi dalle pra-tiche d’uffi cio, sono sottratti alle attivi-tà di investigazione e di presidio della sicurezza. Ma il mi-nistro dell’interno, Roberto Maroni, è deciso a rimetterli per strada. Anche se questo signifi cherà far svolgere ad altri i compiti burocratici. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il Viminale sta portando avanti un monitoraggio sulle attività amministrative tipiche e sulle unità di personale a questo scopo necessarie. Secondo stime sindacali, se tutti i poliziotti facessero i poli-ziotti, ne verrebbero recuperati cir-ca 25 mila -su un contingente di 110 mila- alla prevenzione e tutela della legalità. Ma anche i numeri sono og-getto della verifi ca del Viminale. Che sta studiando la possibilità di ricorrere agli esuberi di altre amministrazioni, per esempio quelli del dicastero della Difesa di Ignazio La Russa-oggetto di una robusta ristrutturazione- per il disbrigo delle faccende burocratiche. Un progetto complessivo di restyling, quello a cui sta lavorando Maroni, che può contare sull’appoggio di alcuni sin-dacati. «È una delle strade necessarie per incrementare la lotta all’illegali-tà,», commenta Paolo Bonomo, respon-sabile ministeri per la Cisl funzione pubblica, «perché la disorganizzazione è un problema reale. Poi c’è quello al-trettanto reale delle risorse».

Alessandra Ricciardi© Riproduzione riservata

Maroni ai poliziottiTutti per strada

Umberto Quadrino Marco Staderini

Roberto Maroni

Prenota entro il 20.11.09. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. Per ulteriori informazioni visitare il sito Ryanair.com. Tasse e spese opzionali escluse.

1 MILIONE DI VOLI 1€ SOLO ANDATA

VIAGGIA A DICEMBRE E GENNAIO

OFFERTE DI NATALE

GRANDE VANTAGGIO CON AXA TRAVEL INSURANCE SU RYANAIRTRAVELINSURANCE.COM

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 4: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

4 Martedì 17 Novembre 2009 P R I M O P I A N O

Dopo il sì di Fini e Casini manca un pugno di voti ai due terzi necessari per la modii ca costituzionale

Il lodo bis dipende da Violante Iniziativa nelle mani di un presidente della Camera e due ex

DI FRANCO ADRIANO

Potrebbe divenire per tutti il lodo costituzio-nale dei tre presidenti. Sì, perché curiosamente

l’iniziativa più concreta per evi-tare la crisi e le elezioni antici-pate, dopo la bocciatura del lodo Alfano, potrebbe passare proprio dall’attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini, e dai suoi predecessori: il leader del Udc, Pier Ferdinando Casini, e Luciano Violante, esponente del Pd e autore della (fin qui) unica bozza di riforma condivisa della Costituzione. Il problema da ri-solvere è sempre lo stesso: Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni, ma non può governare se resta sotto il tiro incrociato e perenne delle procure. La decisione della Corte costituzionale ha genera-to un clima insostenibile per il governo. Tanto che alcuni sostenitori del premier gli consigliano ora di rovescia-re il tavolo e ricandidarsi per ottenere ancora più consensi e allo stesso tempo liberar-si dei malpancisti alla Fini (proprio come fece con Casini).

Berlusconi non ha ancora tratto le conclusioni, Anche perché al-tri esponenti del suo entourage gli suggeriscono come ci sareb-bero per lo meno delle difficoltà a spiegare agli italiani perché, dopo Bossi, Casini e a d e s s o Fini, c’è sempre di tur-no un alleato i n d i -gesto a l f ianco di Ber-lusconi

da far fuori al più presto. Non che ci siano idee più chiare all’opposizione. Qualcuno rispet-to alla prospettiva di andare al voto fa lo spavaldo. Ma il primo a rendersi conto che non con-viene andare al voto è proprio il neo-segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Troppo presto per una

creatura che sta imparando a stare in piedi da sola. Allora, ecco che prende consistenza la proposta lanciata cinque giorni fa da Casini: di ripre-sentare un lodo-bis, questa volta di natura costituzio-nale. I conti sono presto

fatti. Visto che l’idea è al-quanto piaciuta anche a Fini,

che proprio ieri ha scongiurato le elezioni anticipate, bisogna

vedere se

farà breccia anche nel Pd. Per raggiungere i due terzi dei voti necessari in aula non manche-rebbe molto. Il Pdl, più la Lega Nord, più l’Udc ai quali potreb-bero aggiungersi i fuoriusciti dal Pd e dall’Idv al seguito di Francesco Rutelli (il quale però a differenza del suo portavoce Bruno Tabacci si è dimostrato maggiormente cauto), portano ad una possibile maggioranza utile per modificare la Costi-tuzione. Ma gli occhi sono tutti puntati su Violante che a Monte-citorio è in grado di influenzare una piccola pattuglia di voti ed è molto interessato ad essere del-la partita. Sarà lui a prestare il pugno di voti che mancano per varare il lodo- bis? È chiaro che il gruppo che si sta aggregando intorno all’idea di una riforma costituzionale per non prestare alibi dei processi a Berlusconi (che potrebbero trasformarlo in un martire acchiappavoti) è tut-to costituito da aspiranti riser-

ve della repubblica in impor-tanti ruoli istituzionali:

Fini, Casini, lo stesso Rutelli. Violante vuol

essere della partita. E

non ha mai fatto mistero di voler concludere la propria esperienza politica alla Corte costituzionale non essendo riuscito fino ad ora a centrare l’obiettivo. Potrebbe essere questa l’occasione per dimostrare quell’alto senso di responsabilità istituzionale che può spalancargli la porta? Di cer-to, l’iniziativa del lodo-bis se vuo-le vivere non può sorgere negli ambienti governativi: il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha già lanciato un messaggio in tal senso. Ecco, il governo si limi-terebbe ad uno sguardio benevolo. Nascerà, dunque, in parlamento e qui ognuno farà i propri calcoli se è utile sfasciare tutto oppure se è meglio che Berlusconi, sep-pure azzoppato, vada avanti per la sua strada senza interruzioni giudiziarie drammatiche. Non è vero - è il giudizio che si raccoglie dalle parti dei tre presidenti - che le procure si metterebbero a fare la rincorsa contro Berlusconi entro l’approvazione del nuovo lodo. A tutto c’è un limite e con una proposta di legge di questo tipo depositata in parlamento, la presa si allenterebbe.

©Riproduzione riservata

Il rischio di finire in un vi-colo cieco a causa del corto circuito politica-giustizia è stato denunciato con

vigore da Ernesto Galli della Loggia, uno dei commentato-ri più acuti (e del tutto privi della faziosità, che – da una parte e dall’altra – caratteriz-za quotidianamente la maggior parte delle analisi politiche). Più o meno in contempora-nea con l’allarme lanciato dall’editorialista del Corriere della Sera, il presidente della Camera Gianfranco Fini (da molti berlusconiani indiziato come protagonista di trame oscure), intervistato da Lucia Annunziata, ha mostrato buon-senso, bacchettando (anche lui) la superficialità (e l’ignoranza, perfino) di giornalisti e politici. Lo spunto gli è stato offerto dall’Annun-ziata, che gli ha chiesto (come fanno le mamme e le nonne quando pretendono di sapere dal marmocchio se voglia più bene alla mamma o al papà, alla nonna o al nonno) se sia meglio puntare sul “processo breve” o sulla costituziona-lizzazione del Lodo Alfano (come sug-gerisce Casini). Fini ha risposto con una chiarezza che si può definire “ri-voluzionaria” in un momento nel quale (per ragioni di bottega) tutti i protago-nisti in scena alzano la voce, sostenendo che la Terra è quadrata, oppure che la giustizia italiana funziona a meravi-glia, o che manca la libertà di stampa, o qualche altra boiata del genere. Ha spiegato, il presidente della Camera,

che Lodo e processo breve sono due provvedimenti ben distinti fra di loro, e che è lecito puntare all’approvazione dell’uno e dell’altro. Il primo offre un minimo di guarentigia a chi ricopre le più importanti cariche istituzionali per evitare di essere messo quotidianamen-te sotto bastone; il secondo riguarda tutti i cittadini, i milioni di italiani che (leggendo i giornali e ascoltando i titoli dei notiziari tv) hanno tirato un sospiro di sollievo. Quegli italiani che da anni (in alcuni casi, da decenni) attendono una sentenza – civile o penale – che non arriva mai, e quando arriva molto di rado consola gli innocenti (o le vitti-me) nel penale, i creditori e i truffati, nel civile. Per essere giusta, la giustizia

deve essere soprattutto rapida e tem-pestiva. Se un povero cristo finisce in carcere e gli tocca aspettare dieci, dodici o quindici anni, per veder riconosciuta la propria innocenza, non c’è risarci-mento che possa restituirgli l’onore e la serenità. Se un altro povero cristo (e sono milioni, vale la pena di ripeterlo) vince una causa civile e, nel frattem-po, ha raggiunto l’età della pensione, e non deve più mantenere i figli, non si consola facendo il giro del mondo su una nave da miliardari, ripensando alle rinunce che ha dovuto patire in attesa che, di rinvio in rinvio, un tribunale gli desse ragione. A quelle stesse perso-ne, il fatto che, con il processo breve, il signor B. scapoli il processo Mills o

eviti un’eventuale condanna per frode fiscale sui diritti tv Mediaset, non gliene frega più di tanto. Quel che gli preme è che vengano ripristinate le ga-ranzie prime del diritto: che si fondano, appunto, sulla celeri-tà. Nella Venezia dei Dogi, nel XIII secolo, furono introdotte regole severe che fissavano il limite massimo di un mese fra il momento del fermo e quel-lo del processo di un presunto colpevole. Non c’era l’informa-tica, allora, cancellieri e giudici scrivevano con la penna d’oca: la città si era guadagnata il ti-tolo di Serenissima fors’anche perché i rapporti sociali erano regolati da una giustizia degna di Speedy Gonzales. Provate a spiegare queste verità ele-mentari ai tanti berlusconiani

per il lesso, o a quelli che, protestan-do (legittimamente) contro le leggi ad personam, perdono totalmente di vista gli interessi generali. Che poi sono gli stessi che lanciano contro uno stipite il disegno di legge sul processo breve, dimenticando di aver presentato tre anni fa (quando erano maggioranza) un provvedimento praticamente identico a quello che viene oggi presentato dai loro avversari, allora all’opposizione e oggi al governo. Quarant’anni fa, quando i comunisti erano condannati all’oppo-sizione, i democristiani denunciavano la loro politica del “tanto peggio, tanto meglio”. È un’eresia sostenere che oggi accade lo stesso?

Massimo Tosti

LA SINISTRA NON RICORDA DI AVER PRESENTATO TRE ANNI FA UN PROVVEDIMENTO QUASI IDENTICO

Siamo in mezzo a un corto circuito politico giudiziario La destra vuol far passare un ddl oggi ad personam per una legge a vantaggio di tutti

Luciano Violante

Silvio Berlusconi durante un impegno istituzionale con il presidente del Brasile, Inacio Lula da Silva

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 5: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

5Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NovemP R I M O P I A N O

Per Anm, Anf, Oua, Unione camere penali e Unione camere civili è una riforma devastante

Processo breve ma non indoloreOpposizione non solo politica. Associazioni sulle barricate

DI BENEDETTA P. PACELLI

C’è chi la definisce «una riforma devastante», chi «il frutto avvelenato dell’anomalia italiana

nei rapporti tra politica e magi-stratura» e chi addirittura grida al rischio di un’amnistia gene-ralizzata che porterebbe all’eva-porazione di centomila processi anche per fatti gravi. Una cosa è certa: il progetto di riforma sui cosiddetti processi brevi, che scrive nero su bianco le modalità per una durata «ragionevole» dei giudizi, mette sulle barricate le associazioni di categoria per la quali è solo una mannaia per centinaia di migliaia di proce-dimenti. E fioccano le polemi-che. A partire dall’Associazione nazionale magistrati che parla di «effetti devastanti sul funzio-namento della giustizia penale». Perché per i vertici del sindacato dei magistrati guidato da Luca Palamara gli unici processi che potranno essere portati a termi-ne saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di ec-cezioni «che pone forti dubbi di

costituzionalità». Per non parla-re della norma transitoria che determinerà l’immediata estin-zione di decine di migliaia di processi. Il risultato? È sem-plice per l’Anm: l’estinzio-ne per gran parte dei rea-ti nel processo per i crac Parmalat e Cirio e per le scalate a Antonveneta e Bnl. E se l’Associazione dei magistrati preferisce non parlare di «amnistia», ma di una «sostanziale de-penalizzazione di fatti di rile-vante e oggettiva gravità», è quella degli avvocati a farlo: «senza un intervento com-plessivo» dice in-fatti il segretario dell’Associazione Ester Perifano, «il rispetto di un tempo equo per il processo rischia di tra-mutarsi in una amni-stia genera-lizzata, con mancanza, tra l’altro,

di tutela dei diritti delle perso-ne offese». Secondo l’Anf, inoltre

ci sarebbero fondati dubbi di costi-

tuzionalità, ad esempio, per la scelta di ricorrere al processo breve solo n e i c o n -fronti degli i m p u t a t i

i n c e n -

surati, «creando un inspiegabi-le ed ingiustificato distinguo con coloro che hanno già riportato una sentenza di condanna». E anche se per tutti comunque il testo di riforma affronta il reale problema di stabilire tempi certi per le vicende processuali è la modalità che proprio non piace. L’Unione camere penali sostie-ne, per esempio, come questo obiettivo sia perseguito «in modo inadeguato e contradditorio». E non solo perché per l’Ucp il

principio di ragionevo-le durata del processo «non può essere ri-messo ad interven-ti estemporanei ed emergenziali» perché così, «non potrà avere una minima possi-bilità di fun-zionare». C’è poi il nodo delle risor-se senza le quali n i e n t e f u n -z i one -rà. Ma

quali? L’intesa prevede, proprio per la riforma, lo stanziamento in finanziaria di fondi cospicui ad hoc con cui fronteggiare l’au-spicata accelerazione dei proce-dimenti. A patto però dice il pre-sidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura Maurizio De Tilla, che siano cospicue e non sottratte dai fondi della giustizia civile. Perché se è vero che per De Tilla affinchè il processo bre-ve funzioni, sia credibile ed effi-cace, deve essere supportato da strutture adeguate e quindi da risorse non inferiori ai 700, 800 milioni di euro è altrettanto vero che a farne le spese non possono essere i processi civili. «Se così fosse» anche per il presidente dell’Unione camere civili Renzo Menoni, «sarebbe la morte di un sistema che già soffre di carenza di stanziamenti». Ma non è solo questo il nodo da sciogliere per il presidente dell’Ucc, ma molti altri: «è un testo di riforma ai limiti della costituzionalità, sba-gliato a monte, che non pensa a curare le cause ma solo a limi-tarne gli effetti».

©Riproduzione riservata

Politici italiani, terrore dei traduttori

Ha davvero lottato, Antonio Tajani, per far parlare la lingua italiana nei palazzi della politica europea. Ma lì, dove i burocrati sembrano contare più degli europarlamentari, l’italiano non è mai stato amato. Tajani ha raccontato le sue battaglie nel corso della presentazione di «Eurosapienza», ovvero del master in politiche europee ideato per preparare i giovani alle carriere internazionali. E i funzionari parlano sempre delle infi nite diffi coltà incontrate dai traduttori con i politici nostrani: sì, perché non c’è solo Ciriaco De Mita tra i big che dimo-strano di conoscere un idioma che pare avere poco a che fare con la lingua di Dante Alighieri. Le storie di questa idiosincrasia sono iniziate con Aldo Moro, che gli addetti alle traduzioni evitavano come la peste, perché nessuno riusciva a capire il senso delle sue frasi: e comunque risultavano intraducibili, nel ginepraio di subordinate e metafore utilizzate dallo statista democristia-no. Tanto che in pochissimi si rendevano disponibili, quando c’era lui. Ma anche dopo la sua drammatica scomparsa la situazione non è cambiata.

Enzo Scotti pensa alla CinaSarà perché uffi cialmente riveste «solamente» il ruolo di sottosegretario, ma sono ancora in molti a non capire che il ruolo di Enzo Scotti è invece strategico, nel governo di Silvio Berlusconi. Adesso l’ex ministro dell’interno, e democristiano doc, sta preparando con cura l’incontro che si svolgerà domani, mercoledì, nella palazzina Mattei situata all’interno di villa Celimontana, in uno dei luoghi più belli di Roma. Lì Scotti concluderà la giornata

dedicata ai rapporti tra l’Italia e la Cina, grazie alle celebrazioni ideate per ricordare la fi gura di Matteo Ricci (uno dei personaggi più amati, per esempio, dal senatore a vita

Giulio Andreotti). Sì, perché il gesuita Ricci è solo il punto di partenza di un approfondito focus sulle relazioni culturali fra Italia e Cina, e che vedrà la partecipazione di studiosi impegnati sia nel confronto scientifi co, sia in veri e propri programmi di cooperazione internaziona-le. Un’iniziativa che è cara anche alla Santa Sede: una mostra in Vaticano celebra già Ricci, alla vigilia del

quattrocentesimo anniversario dalla morte che cadrà nel 2010.

Enrico Letta torna a cercare i giovaniOra che è il vice di Pier Luigi Bersani, anche se tra numerosi mugugni da parte degli esclusi alla guida del Partito democratico, Enrico Letta torna a cercare i giovani. E guardan-do sempre al centro dello schieramento. Lo farà grazie alla scuola di politica «Praxis», che ha come motore Amedeo Piva, già assessore capitolino con Francesco Rutelli sindaco di Roma. Letta jr sarà protagonista, il prossimo 24 novembre, di un confronto con Antonio Polito, sui temi

«Mercato, maternità, migrazioni: in cerca di nuove generazioni». Prima però Piva, nella sua newsletter, ha spiegato che sono tanti coloro che guardano con favore al governo del Pdl: «Ecco perché vince Berlusconi, perché dà speranze. Le speranze berlusconiane, lo sappiamo, sono illusioni. Il suo governo è inerte nel combattere la crisi. Ma è chiarissi-mo: abbiamo bisogno anche di sognare. E in momenti di crisi questa necessità è ancora più forte». Sono frasi che, di fronte alla voglia bersaniana di procedere secondo gli schemi «duri e puri» del vecchissimo partito comuni-sta italiano, stridono con l’attuale linea della segreteria.

Alemanno celebra la trans…avanguardiaA Roma si torna a parlare di trans. Ma non c’entra nulla Piero Marrazzo: stavolta tocca al comune di Roma. Per colpa della «transa-vanguardia», il movimento artistico curato da Achille Bonito Oliva. Il critico d’arte verrà festeggiato da Gianni Alemanno, domani in Campidoglio: A.B.O. è arrivato al settantesimo compleanno, e l’assessore alle politiche culturali, Umberto Croppi ha voluto tributare un omaggio alla sua intelligenza. Un riconoscimento che l’ammi-nistrazione capitolina conferisce per «l’opera di rinnovamento culturale svolta nell’ambito delle arti visive a livello internazionale con esposizioni e libri, e nella città di Roma con mostre memorabili». Per questa occasione è stato rieditato dopo 40 anni, nella collana dell’editore Le Lettere di Firenze, il primo volume di Bonito Oliva «Il territorio magico, comportamenti alternativi nell’arte», che sarà presentato al Maxxi. A proposito, Achille si diverte a chiamare Croppi dicendo al telefono: «Sono Benito Oliva».

Pierre de Nolac

INDISCRETI

Non è solo l’anziano ad avere problemi con lo switch off a Roma. Il passaggio odierno al di-gitale terrestre ha pre-so in contropiede anche Palazzo Chigi. Raiuno, Raidue, Raitre, Rete-quattro, Canale 5, Ita-liauno e La7 non sono visibili da ieri mattina in tutte le tv della Pre-sidenza del Consiglio. I tecnici sono al lavoro, ma il problema per ora non ha trovato una solu-zione. Eppure le hanno provate un po’ tutte. Di prima mattina si è tentata la carta della «riselezione» automatica dei canali, ma niente da fare, non si riusciva pro-prio a vedere nulla. Un po’ la sorte che in questi giorni sta toccando mol-ti italiani, alle prese con una diffi cile «ricezione» dei canali del digitale terrestre.il problema, giurano gli addetti ai la-vori, verrà risolto molto presto. A palazzo Chigi ci credono.

Palazzo Chigi non è digitale

Luca Palamara

Enzo Scotti

Enrico Letta

di Augusto Bassi

L’InfedeleOh my Gad

PUNTURE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 6: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

6 Martedì 17 Novembre 2009 P R I M O P I A N O

Ieri la direzione del partito sulle iniziative politiche e l’organigramma. Festa a Milano nel 2010

E adesso Bersani fa l’ecumenicoIl segretario del Pd si muove per non scontentare nessuno

DI GIAMPIERO DI SANTO

Non perdere il popolo del-le Primarie, non fingere indifferenza per l’uscita «dolorosa» di Francesco

Rutelli, non lasciare nulla di in-tentato per recuperare un rappor-to più diretto con gli elettori e i cittadini, soprattutto nel Mezzo-giorno. E poi basta con le divisioni su tutto e tra tutti.

Pierluigi Bersani, nuovo segre-tario del Pd, detta nel corso della direzione nazionale del partito riunita a Roma la sua linea. Con l’obiettivo di lanciare la sfi da al governo guidato da Silvio Berlu-sconi e soprattutto alla politica economica impersonata dal mi-nistro Giulio Tremonti, di rigua-dagnare la credibilità perduta nel Mezzogiorno e di riprendere quota nel Nord del paese. Dove, tanto per cominciare, il partito pensa di organizzare la prossima Festa democratica, che si terrà a Milano nel 2010. Guarda a Sud e al Settentrione, insomma, il nuovo corso del Pd incarnato dal segretario. Che cerca di tenere tutto insieme, forte anche dei sondaggi che danno il partito in

ascesa e ormai in prossimità di quella quota del 30% che fi no a qualche giorno fa sembrava un miraggio lontanissimo. È stato un Bersani per così dire ecume-nico quello che ieri ha disegnato la nuova struttura organizzativa. Ogni anno, ha spiegato il nuovo leader dei Democratici, si riunirà una conferenza programmatica aperta anche agli amministra-tori locali. Sarà istituita anche una conferenza permanente dei segretari regionali. E troveranno di nuovo spazio, anzi, verranno istituiti davvero, i forum tematici permanenti voluti dall’ex segre-tario Walter Veltroni, ieri tornato in veste di socio silente, ma pre-ceduto da un’intervista (si veda l’articolo nella stessa pagina) de-stinata invece a fare rumore.

Bersani, del resto, nel suo nuo-vo partito ben solido, ma che vuole tenere lontano da nostalgie dies-sine, pensa anche di creare nuovi spazi di radicamento territoriale, con la nascita di una struttura chiamata a occuparsi di forma-zione e del coordinamento dei rapporti con la miriade di fon-dazioni nate negli ultimi anni. E non è tutto, perché la maccchina

organizzativa sarà completata dagli Stati generali delle Donne, convocati a Napoli. Bersani, che lavora intorno al nuovo organi-gramma, ha comunque idee piut-tosto precise. La segreteria sarà composta da giovani non parla-mentari, mentre nell’uffi cio poli-tico dovrebbe entrare una ventina di big del partito, come Veltroni, Arturo Parisi, Massimo D’Alema, Franco Marini. Si farà di tutto, insomma, per non lasciare fuori nessuno, come ha spiegato anche l’ex uomo ovunque di Veltroni, Walter Verini.

«La relazione di Bersani è stata utile perché ha ribadito che non dobbiamo lasciare fronti scoperti, e che dobbiamo parlare ai lavora-tori e agli industriali, ai moderati e alla sinistra, insomma, una vol-ta di siceva vocazione maggiorita-ria». Un’impostazione emersa anche dalla decisione di non schierare il Pd tra i par-tecipanti al No B-day, l a

manifestazione contro il gover-no Berlusconi organizzata per il prossimo 5 dicembre da un grup-po di facebook e alla quale hanno aderito Rifondazione e l’Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Chi vorrà. ha spiegato Bersani, potrà partecipare liberamente, senza però sfi lare sotto i vessilli del Pd. Una decisione che ha ac-contentato gli ex Popolari, come Marini, Rosy Bindi e Beppe Fioroni, restii ad accodarsi a Di Pietro. Anzi, Fioroni ha proposto di lan-ciare un’iniziativa autonoma del Pd, da tenersi s e m -pre il

5 dicembre, per affrontare la questione del rapporto tra il pre-sidente del consiglio e la giustizia. Bersani, comunque, i è stato chia-ro: «Andremo alle manifestazioni non incompatibili con le nostre.

Valuteremo quella del 5 dicembre e quel-

la della Cigl, ci saremo se le parole d’ordine saranno accet-

tabili».

DI DIEGO GABUTTI

Dopo «aver taciuto di fronte a cose insop-portabili», Walter Veltroni è tornato

in pista, e con un diavolo per capello. «Avevo detto che sa-rei rimasto fuori dalla fase congressuale», ha dichiarato al Corriere della sera, «e l’ho fatto. Ora la fase congressuale è finita, e riprenderò a parte-cipare alla vita del partito de-mocratico».

Pierluigi Bersani? «Spero che rispetti tutte le opinioni. Io vinsi le primarie col 76 per cento. Bersani è stato eletto

con 53 per cento; il 47 per cento non ha votato per lui». Silvio Berlusconi? «In campagna elettorale io dicevo che avrei schiantato la mafi a. Berlusco-ni invece diceva che lo stalliere Mangano è un eroe».

Massimo D’Alema? «Ha dichiarato che che in caso di vittoria di Dario Franceschini

avrebbe dovuto fonda-re un nuovo partito di sinistra. Le nostre pro-fonde differenze politi-che sono note, e si sono accresciute».

Franco Marini? «Da lui mi sarei aspet-tato qualche parola d’autocritica sul voto in Abruzzo».

Dopo pochi mesi sabbatici trascorsi a promuovere per ogni dove il suo ultimo ro-manzo, giudicato da buona parte delle terze pagine poco meno che un capolavoro della letteratura universale, Veltroni appare meno soave e garbato del so-lito mentre annuncia il proprio ritorno sulla scena politica con una minacciosa battuta da roman-zo: «Il mio posto è qui».

Non è il solito Veltroni man-sueto e buonista, il Veltroni che non è mai stato comunista ma che ha soltanto fi nto d’es-serlo così caro ai fan di Fabio Fazio. È un Veltroni in ver-sione cattivista (che secondo le malelingue è anche la sua versione più vera). Ex padre fondatore e leader elettorale del partito democratico, ex sindaco di Roma ed ex socio al cinquanta per cento di Ro-mano Prodi, che oggi gli tiene

vistosamente il broncio perché lo ritiene responsabile, a buon titolo, della caduta del suo ul-timo governo nel gennaio del 2008, Veltroni è ormai perfet-tamente guarito dall’indispo-sizione di cui, per un po’, ha menato vanto: il mal d’Africa, il continente nero, dove dice-va di voler trascorrere i suoi ultimi anni accettando di por-tare (come Albert Schweitzer, Tarzan, Karen Blixen, Cino e Franco, Ernest Hemingway e Jim della Giungla) il fardello dell’uomo buono.

Soffre ancora, in compen-

so, della malattia professionale che colpisce i politici illustri e meno illu-stri quando la car-riera declina e la vecchiaia incombe: la scarsa attitudine alla pensione. C’è un’andropausa, per così dire, dei poli-tici, quando cala il testosterone della brama di potere ma cresce la volontà di chiudere le partite rimaste aperte pri-ma che sia troppo tardi. Veltroni non si illude di poter governare l’Italia come se davvero non fosse mai sta-to comunista e il centrodestra fosse

soltanto un brutto sogno. Ma pensa che sia venuto il mo-mento di pareggiare il conto con i suoi nemici, che sul Cor-riere elenca uno per uno, a cia-scuno dedicando un motteggio o una perfi dia, ad alcuni con l’aria, molto à la Veltroni, di far loro un complimento.

Bersani e D’Alema inpalli-nati, liquidato Dario Fran-ceschini e passato (politica-mente parlando) a miglior vita anche Francesco Rutelli, aspiravano a governare il par-tito democratico da conduttori

che non vogliono essere distur-bati. Ma ormai se lo possono scordare. Veltroni è di nuovo sul sentiero di guerra, la sola guerra che conosca, nonché la madre di tutte le guerre che si sono combattute all’interno del centrosinistra negli ultimi quindici anni: la guerra tra

veltroniani e dalemiani, sem-pre la stessa, sempre eguale, combattuta per decidere non chi vede, ma chi fa pipì, più lontano. E Bersani si troverà proprio nel bel mezzo della battaglia, là dove piovono più fi ttamente le bombe. Gli toc-cherà fare da vaso di coccio tra i vasi di ferro. «So come va il mondo, e credo di avere destato una speranza che non è ancora spenta», dice il lea-der dell’opposizione antidale-miana mentre alle sue spalle rullano i tamburi e il cielo si copre di nubi.

© Riproduzione riservata

PER COMBATTERE LA SOLA GUERRA CHE SAPPIA E VOGLIA FARE, QUELLA CONTRO MASSIMO D’ALEMA

Walter Veltroni è sceso di nuovo sul sentiero di guerraE Bersani si ritroverà nel bel mezzo della battaglia, proprio là dove piovono più bombe

Pierluigi Bersani

Walter Veltroni. L’ex segretario del Pd è tornato in pista

con 53 per cento; il 47 per cento

lVslismz

scms

«Dopo aver taciutodi fronte a coseinsopportabili»,

ha deciso di aprirele ostilità con il suo

stile, in modobrutalmente soave

veltroniani e dalemiani, sem-

È anche defi nitivamente

guarito dall’indisposizionedi cui, per un po’, ha menato vanto:

il mal D’Africa

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 7: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

7Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NovemP R I M O P I A N O

INCHIESTA / 1 - Nel rivelare chi ha usato i server anche se c’è l’imminente pericolo di morte

Google resiste perfino alla procuraCon la scusa che i suoi server si trovano fuori dall’Italia

DI GABRIELE FRONTONI

«Non parliamoci al te-lefono. Scriviamoci un’email che tanto vanno sui server

americani». L’intercettazione te-lefonica, compiuta dalla procura di Milano nei mesi scorsi nell’am-bito di un’inchie-sta sul traffico di droga, non lascia dubbi. An-che i più comuni criminali, pesci piccoli o grandi che siano, han-no scoperto che l’utilizzo di stru-menti elettronici, nemmeno tanto sofisticati come un qualsiasi email extra-Ue, è capace di garan-tire l’impunità alle loro comuni-cazioni.

Di qui, la vo-lontà della Pro-cura di Milano di fare chiarezza sull’applicazione a Google, Mi-crosoft e Yahoo, tanto per citare i maggiori colossi informatici statunitensi operanti in Italia, delle disposizioni del decreto 109/2008 che impone l’obbligo di conservare i dati telematici per almeno 12 mesi. Pena, la condan-na al pagamento di una sanzione amministrativa che va da 50 a 150mila euro.

Ma i primi tentativi della pro-cura di trovare un accordo di mas-sima sulla policy seguita dai gi-ganti di internet per il cosiddetto “data retention” ha scatenato un vero e proprio ginepraio. «Dopo le prime richieste di chiarimenti da parte dei pm, Microsoft ha forma-lizzato la sua policy sostenendo che conserverà i dati che passano attraverso i propri server per 90 giorni», hanno spiegato fonti in-terne alla Procura.

«Diverso il caso di Yahoo che, dopo aver subito una condan-na amministrativa in Italia nel 2007 e una in Belgio nel marzo scorso, ha deciso di adeguarsi alle richieste di Milano applicando la conservazione dei dati per 12 mesi anche al di fuori dei confi ni italiani».

E cosa dire di Google? Nel mese di aprile il colosso di Mountain View aveva risposto a una sol-lecitazione della procura sulla policy adottata in relazione alla conservazione dei dati, acconsen-tendo a fi ssare un incontro con i pm di Milano. Incontro a cui ha preso parte Nicole Wong in per-sona, vicepresidente per gli affa-ri legali del colosso informatico. «Nel corso del meeting, Wong ha preso atto delle richieste italia-ne e ha fatto sapere che avrebbe inviato una lettera contenente le disposizioni che avrebbe seguito Google nel trattamento dei dati», hanno continuato dalla Procura di Milano.

«Si trattava di un documento

richiesto a fi ni esplicativi, diretto a tutti i Tribunali, e per questo non avrebbe di certo potuto as-sumere la forma di una lettera privata, come sostenuto più tardi da Wong».

Al di là dell’ostinazione di Goo-gle a non discostarsi dalla policy applicata in America che preve-

de (per ragioni economiche) di non conservare i dati sui server per non più di 30 giorni, una frase messa nero su bianco all’interno del documento uf-ficiale inviato da Wong alla Procura di Mi-lano ha destato sconcerto tra i pubblici mni-steri: «Anche in presenza di specifiche circostanze di emergenza che implicano un imminente pe-

ricolo di morte o di gravi lesioni

fi siche», recita la nota provenien-te da Mountain View, Google si assume la responsabilità di su-bordinare alla propria discrezio-ne la comunicazione dei dati ri-chiesti dall’autorità giudiziaria.

La teoria di Google è che dal momento che i server su cui pas-sano i dati si trovano fi sicamente all’estero, nello specifi co in Ame-rica, l’interpretazione italiana

della materia non ha alcun va-lore.

Diversa è la posizione della Pro-cura secondo cui «non è il luogo in cui si vengono a trovare i dati ma dove vengono forniti i servi-zi, a interessare». La posizione di Milano è stata replicata anche di fronte al Consiglio d’Europa at-traverso una relazione condotta dal sostituto procuratore di Mila-

no, Francesco Cajani nell’ambito dell’ultima conferenza sullo stato di attuazione della convenzione sul cybercrime. E questo, a dimo-strazione del fatto che in un am-bito normativo ancora poco più che inesplorato, l’Italia sembra disporre di strumenti di analisi del problema più incisivi rispetto agli altri Paesi dell’Unione.

Ma se è vero che Google, come del resto Microsoft, non si è an-cora uniformato alla legge sulla conservazione dei dati, strumen-to vitale nelle fasi investigative; e questo, in presenza anche di precedenti del calibro di Yahoo, che ha addirittura predisposto un software (Account Management Tool) per venire incontro alle esigenze delle procure, per quali ragioni non è stato ancora aper-to un procedimento a suo carico? «Non spetta a noi muoverci in tal senso», hanno ammesso dalla procura della repubblica di Mila-no. «La materia è di competenza del Ministero delle Comunica-zioni. Noi potremmo solamente trasmettere al dicastero gli atti di cui siamo in possesso».

(1- continua)© Riproduzione riservata

DI PIETRO BONAZZA

Chi entra in una tabaccheria e os-serva una casalinga che rimuove nervosamente un bollino da un biglietto può chiedersi se quella

che stiamo vivendo non sia in realtà una «economia del gratta e vinci». Chi gratta qualche rara volta vince, mentre il banco (lo stato) vince sempre.

Dietro il gesto del grattare ci sono i vizi del gioco, la speranza di migliorare le proprie entrate, l’illusione che lo Stato assuma com-portamenti etici. La psicosociologia è fatta di queste povere cose; l’economia attuale… anche? Il «gratta e vinci» è la speculazione dei poveri, la speranza di rientrare dei re-gali al Fisco fatti con le giocate precedenti.

Astenersi dal gioco è una forma di evasio-ne fi scale? C’è un moloc che, con lusinghe e persuasioni occulte, ci ordina di giocare e foraggiare le follie dei politici? C’è e fa leva sulla debolezza dei molti. Ma quelli che si astengono e tengono i loro soldini assumono un comportamento che può essere di tesaurizzazione, di avarizia o di risparmio. Sono tre categorie che meritano attenzio-ne economica.

a) Tesaurizzare è tenere i propri soldi nel paglione, per ignoranza fi nanziaria, sfi ducia verso le sire-ne bancarie, timore delle fregature o previsione di spesa nell’immediato fu-turo. Non c’è niente di immorale. Anzi, si potrebbe sostenere che la tesaurizzazione, congelando cartamoneta e frenandone la veloci-tà di circolazione, con-tribuisce a contenere l’infl azione. Si conside-

ri anche che la crisi fi nanziaria prima ed economica poi del 2008, con le banche che lamentavano carenza di liquidità, non è sta-ta causata dalla tesaurizzazione, ma dal suo contrario, cioè da impieghi bancari sballati e da giochi irresponsabili sulle valute.

Ai risparmiatori hanno consigliato tan-go-bond argentini, titoli Parmalat, Cirio, Lehman Brothers, hedge fund e schifezze varie. Le banche centrali hanno praticato la politica dei tassi di interesse zero, tra-scinando quelli dei bond statali a remune-razioni simboliche. Queste avversità hanno indotto molti risparmiatori a una indeside-rata «preferenza per la liquidità», ma non ha cancellato la virtù della «propensione al risparmio», anche se nel 2008 le famiglie hanno dovuto fare i conti con pesanti ridu-zioni del reddito. La crisi ha inciso sui con-sumi, modifi cando i tipi di spesa, meno sul risparmio, anche per i timori sul futuro.

b) L’avarizia è, invece, un vizio che può essere simile talvolta alla te-saurizzazione negli effetti, non nella causa, anche se la carta-moneta non ha certo il brillio affascinante dei ducati o dei marenghi.

c) Il risparmio è una virtù, che il popolo italiano pratica

con tenacia, con-solidata da

a t a v i c a povertà. Sul ri-

s p a r-m i o sono state e l a -bora-

te eleganti teorie, proposte defi nizioni, esal-tate funzioni e fa gola a tanti: alle banche, che lo trattano con scarsa professionalità; agli esperti della fi nanza, che promettono l’impossibile; allo stato che usa prima la carota della lusinga e poi il bastone fi scale, perché lo tartassa. Ci si dimentica l’ammo-nimento di Einaudi, che invitava a non tas-sare ciò che è già stato tassato almeno una volta; teoria contrastata, ma di cui si deve salvare almeno l’invito a non perseguitare il risparmio. Ma, nonostante queste avversità, la virtù del risparmio dell’italiano anche po-vero non è conculcata. In occasione dell’85ª Giornata Mondiale del Risparmio, l’Acri ha presentato un’indagine statistica, da cui emerge che il risparmio delle famiglie nel 2009 è in ripresa (Nord-est in testa): il 73% ha risparmiato, contro il 58% del disastroso 2008. Nel 2010 si prevede un ulteriore mi-glioramento e c’è da esserne fi eri.

d) Mancano dati contabili come il rappor-to risparmio/Pil, ma si può ipotizzare un risultato positivo nonostante la recessione in atto, fenomeno che ha avuto un’infl uenza imprevista sulla composizione della spesa. Le abitudini alimentari sono cambiate e le casalinghe si sono fatte molto esperte nel rapporto qualità/prezzo. Basta entrare in un ipermercato e osservare il comporta-mento negli acquisti e convincersi senza tante demoscopie che il vero sovrano del mercato è il consumatore. Analogamente per i rapporti bancari e, alla fi ne, quelli elettorali.

L’italiano è un popolo intelligente, mol-to meno chi non ne tiene conto. La nostra, diversamente dall’americana, è un’econo-mia fondata sul risparmio non sul gratta e vinci.

© Riproduzione riservata

IN UN ANNO LE FAMIGLIE CHE HANNO MESSO DA PARTE SONO PASSATE DAL 58% AL 73%

Gli italiani hanno ripreso a risparmiareL’economia (non quella Usa) è fondata sul risparmio, anziché sul gratta e vinci

Nicole Wong

G l Mi

enip3fnadfdPlspsidceii

i l di d

C’è un decreto che impone di conservare i

dati telematici per 12 mesi,

Google si osti-na a conser-varli solo per tre mesi men-tre Yahoo si è

adeguata

GG

denip3fnadfdPlspsidceii

Giulio Tremonti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 8: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

8 Martedì 17 Novembre 2009 P R I M O P I A N O

Limitatamente però ai sacerdoti anglicani che vogliono convertirsi al cattolicesimo

La Chiesa apre ai preti sposatiPur temendo molto il possibile contagio con il clero latino

DI MARCO BERTONCINI

Quando il papa ha deci-so di accogliere, non in maniera singola bensì organica, gruppi di con-

vertiti dall’anglicanesimo, con presbiteri e vescovi, la novità dell’evento, poco considerata finora dagli stessi vaticanisti, è una e semplice: per la prima volta, la S. Sede corre consa-pevolmente il rischio di quello che definisce scandalo, ma che a volta a volta si chiama stu-pefazione, ammirazione, mera-viglia. La Chiesa, proprio per evitare riprovazioni, malcon-tenti, sconcerto, incomprensioni tra i fedeli, è molto attenta su questioni delicate: la comunio-ne dei divorziati, i funerali dei suicidi, l’esteriore apparente equivalenza fra comportamenti moralmente corretti e compor-tamenti irregolari.

Stavolta, invece, osa, a propo-sito di sacerdoti sposati. Ma non perché li ammetta, bensì per la

coesistenza pubblica e la vici-nanza concreta con sacerdoti celibi.

Chiariamo l’assunto, sia pure prendendola da lontano. L’ema-nazione di una specifi ca costituzione apo-stolica, Angli-canorum coeti-bus, è indice del rilievo che la S. Sede attribuisce al possibile ingres-so di (forse) alcune centinaia di migliaia di fedeli.

Il ritardo col quale il documento è uscito dalla Congregazione per la dottrina della fede (diversi giorni dopo la conferenza stampa, attuata in as-senza del testo che veniva con scarsa chiarezza illustra-to), oltre che la mancanza del-la redazione facente fede, cioè quella latina (ne sono apparse le versioni italiana e inglese), attesta come fi no all’ultimo si sia lavorato a un provvedimen-to per trovare l’equivalente del quale bisognerebbe risalire a metà Quattrocento, quando a Firenze si stipularono effi mere intese per l’unità con i «greci», ossia gli orientali separati da Roma.

In tema di sacerdoti sposati, la Chiesa cattolica non esclude

in assoluto dal sacerdozio gli sposati. Intanto, ammette dia-coni coniugati. Eppoi, ben una ventina di chiese orientali in comunione con Roma (ucraini, maroniti, melchiti, copti, caldei, e insomma quasi tutte) permet-tono di ordinare al sacerdozio uomini sposati, pur non consen-tendo il matrimonio di chi sia già prete.

Individualmente, inoltre, sono stati più volte accolti ,come sacerdoti cattolici, presbiteri convertiti, in genere dall’an-glicanesimo: una dichiarazione specifi ca era stata emessa nel 1980 dalla medesima Congrega-zione per la dottrina della fede a proposito del clero episcopa-liano (cioè anglicano d’America) uxorato, ossia sposato.

Attenzione: un fondamenta-le studio del cardinale Alfons Stickler (Il celibato ecclesiasti-co) non ha mancato di rileva-re che storicamente il celibato consiste, o nel non contrarre matrimonio, o nel non usare di quello contratto; una questione, dunque, di continenza, non di stato civile.

Sotto tale aspetto la discipli-na parrebbe risalire addirittura all’età apostolica. In ogni caso si tratta di una legge ecclesiastica, valida nella Chiesa cattolica la-tina, posto che quelle orientali cattoliche ammettono il clero uxorato, cioè sposato, sia pure non per i vescovi.

Sotto quest’ultimo aspetto, è rilevabile che un vescovo angli-cano, d’ora innanzi, potrà essere nominato «ordinario» (cioè re-sponsabile, quasi parifi cato a un vescovo) di anglicani divenu-ti cattolici. Gli sarà concesso di far uso delle insegne vescovili, e diverrà membro della confe-renza episcopale di competenza territoriale. Non è poco.

Un precedente lo possiamo trovare per il clero ceco, ordi-nato clandestinamente sot-to il comunismo per tenere in vita la Chiesa cattolica:

quando preti e vescovi clandestini poterono veni-re alla luce del sole, Roma si trovò di fronte al proble-

ma di molti coniu-

ga t i , oltre che all’incertezza p e r la validità di alcune or-dinazioni e consacrazio-ni (un vescovo cattolico aveva ordinato pure una

donna, convinto di agire cor-rettamente).

Trovò la soluzione, passando i sacerdoti sposati dal clero latino a quello orientale e istituendo in Praga per loro, e i loro fedeli, uno specifi co esarcato apostolico orientale (sorta di diocesi). Per i vescovi, però, fu ben più diffi -cile. Ecco quanto formalmente dichiarò la Congregazione per la dottrina della fede, a fi rma di due personaggi oggi ancor più noti di allora, ossia Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone: «Per quanto riguarda i vescovi sposati, la delicatezza della loro posizione aveva indotto il Santo Padre a seguire una norma pru-denziale ben motivata: infatti è noto che la legge canonica del-la Chiesa Cattolica, sia di rito latino che orientale, come pure l’antichissima tradizione delle Chiese Orientali non in comu-nione con essa, non ammettono assolutamente la compatibilità dello stato matrimoniale con l’uffi cio episcopale.

Tuttavia, le possibilità, che venivano loro offerte, e che sono state rese ad essi note dai ri-spettivi vescovi diocesani, non furono ritenute da essi soddi-sfacenti».

Per i sacerdoti anglicani ora convertiti, la Chiesa cattolica dichiara di non defl ettere dal principio del celibato in vigo-re per il proprio clero latino; però ammette come eccezioni di accogliere quali candidati al presbiterato persone sposate, «caso per caso» da sottoporre al pontefi ce.

La S. Sede non permette di ordinare sacerdoti «chierici an-glicani in situazione matrimo-niali irregolari», ad esempio di-

vorziati. Da questo complesso quadro,

qui semplificato, emerge che non si tratterebbe di un’ammis-sione indiscriminata e in massa di sacerdoti già sposati, e ancor meno sarebbe in futuro consen-tita l’ordinazione di coniugati. Tuttavia una novità di un certo peso, come si diceva, sussiste.

Fino ad oggi la S. Sede ha nu-trito un timore: la coesistenza di clero celibe e di clero sposa-to, per l’appar-tenenza a riti diversi, suscita incertezze nei fedeli e deter-mina possibili confl itt i fra i sacerdot i . Quindi la Curia papale ha tol-lerato che nei Paesi dell’Eu-ropa Orientale e del Vicino e Medio Oriente sacerdoti latini celibi esercitino il loro ministero accanto a sa-cerdoti cattolici di rito orientale coniugati, non potendo evitar-lo de facto. Nei diari di Angelo Giuseppe Roncalli, quand’era delegato apostolico in Bulgaria, si leggono annota-zioni dense di stu-pefazioni e d’implicita r i p r o v a -zione per i molti sacer-doti cattolici di rito orien-

tale sposati

che incontrava. La S. Sede ha

però limitato la presenza di clero

orientale uxorato ai

soli territori orientali. Non ha mai voluto concedere, ad esem-pio, che negli Stati Uniti, ove ac-canto alle chiese latine operano ben diciassette eparchie (cioè diocesi) di svariati riti cattolici orientali, si trovassero sacerdo-ti orientali con moglie.

Negli ultimi anni i divieti sono stati in parte violati, anche per l’insoddisfazione delle stesse chiese cattoliche orientali, che li sentono come imposizioni alla loro autonomia. Qualche caso si è presentato pure in Italia, ove opera la chiesa italo-albanese (in Sicilia, Calabria e altrove), cattolica di rito orientale: alcuni sacerdoti italo-albanesi sposa-ti si sono trovati nel medesimo paese col «collega» di rito latino, ovviamente celibe.

Ecco, appunto, il possibile scandalo. Al cattolicesimo po-trebbero arrivare alcune cen-tinaia di sacerdoti anglicani, e molti sarebbero coniugati, in zone come gli Stati Uniti, il Regno Unito e le ex colonie in-

glesi, ove l’in-soddisfazione per il celibato ecclesiastico è diffusa, le contestazioni si sprecano e i casi di sacer-doti orientali sposati sono sempre stati limitati.

Non solo: a dirigere questi sacerdoti po-trebbe trovarsi un «ordinario»

sposato, cioè un quasi-vescovo, di fatto ritenuto un vescovo.

È chiaramente un rischio per la tenuta della legge canonica e per le possibili reazioni dei fe-deli. Il papa ha voluto correrlo, puntando sull’adesione di un numero ritenuto congruo di fe-deli già anglicani, a conferma che l’ecumenismo, come prati-cato da Benedetto XVI, signifi -ca, in buona sostanza, ritorno alla Chiesa cattolica.

Si creerà un rito anglicano, con sacerdoti sposati, con la possibilità (che verosimilmen-te sarà oltremodo limitata) di ordinare uomini già uniti in matrimonio, con tradizioni, usi, libri liturgici propri, com-presa la facoltà di scegliersi il

proprio «ordinario» (più esatta-mente, d’indicare una terna nel-la quale il pontefi ce sceglierà). È un prezzo non indifferente, ma probabilmente alla S. Sede conviene.

© Riproduzione riservata

Joseph Ratzinger

Tarcisio Bertone

coesistenza pubblica e la vici-

ds

natvtcun

rcns

Per trovare una costituzione apo-stolica così ardita come quella per

gli anglicani, biso-gna risalire a metà

Quattrocento

accanto a sa-

gspeècsi dssli

dstru

sposato, cioè un q

La possibilità del matrimonio è già prevista per i pre-ti dei riti cattolici orientali che però possono esercitare la loro missione

fuori dal territorio

L’italiano non ha pauradella legge di natura,e talvolta anzi correggela natura della legge.

Curzio Malaparte

LODI E LEGGINE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 9: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

23 novembre 2009 ore 9 Università Bocconi Aula Magna Via Röntgen 1

Apertura dei lavori

Piergaetano Marchetti RCS MediaGroup

Saluti

Mario Monti Università BocconiGuido Tabellini Università Bocconi

Le ragioni della ricerca

Luigi Guatri Università BocconiVictor Uckmar Università degli Studi di Genova

Relazione introduttiva

Gualtiero Brugger Università Bocconi

L’ottica accademica

Le valutazioni economiche

nella prospettiva del diritto penale

Alberto Alessandri Università Bocconi

Le valutazioni economiche

nella prospettiva del diritto delle società

e del mercato finanziario

Luigi Arturo Bianchi Università Bocconi

Le valutazioni economiche

nella prospettiva della finanza aziendale

Mauro Bini Università Bocconi

Il necessario “ponte” tra l’accademia

e la professione

Maria Martellini Università degli Studi di Brescia

L’ottica professionale

Le valutazioni economiche

nell’esperienza della Borsa

Massimo Capuano Borsa Italiana

Le valutazioni economiche

nell’esperienza dei revisori

Mario Boella Assirevi

Le valutazioni economiche

nell’esperienza del dottore commercialista

Angelo Casò Consiglio di Gestione OIC

L’ottica istituzionale

Lamberto Cardia Consob

Livia Pomodoro Tribunale Civile e Penale di Milano

Conclude

Angelino Alfano Ministro della Giustizia

Nell’occasione verrà presentato il libro

“Linee guida per le valutazioni economiche.

Un contributo alla società italiana e alla

giustizia in sede civile, penale e fiscale”

a cura di Luigi Guatri e Victor Uckmar,

edito da Egea.

Per informazioni:

tel. 02 5836.3023/3033

[email protected]

Iscrizioni online all’indirizzo

www.unibocconi.it/eventi

Linee guida per le valutazioni economicheUn contributo alla società italiana e alla giustizia in sede civile, penale e fiscale

co

nv

eg

ni

L’evento è stato accreditato dall’ODCEC e dall’Ordine degli Avvocati di Milano e sono stati attribuiti 4 c.f.p.

In collaborazione con

100 linee guida per le professioni

economico-giuridiche

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 10: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

10 Martedì 17 Novembre 2009 P R I M O P I A N O

Per iniziativa, aperta a tutti, del Centre for Applied Reasearch in Finance (Carefin)

Ambrosoli ricordato nella BocconiFu assassinato 30 anni fa per aver voluto fare il suo dovere

DI ANDREA RESTI *

L’undici luglio 1979 Gior-gio Ambrosoli, commis-sario liquidatore della Banca Privata Italiana

di Michele Sindona, pagava con la vita l’aver svolto con intelligen-za e integrità il proprio mandato. Trent’anni dopo, molti ne coltiva-no la memoria con gratitudine e orgoglio; altri, anche nel settore bancario, l’hanno dimenticato o semplicemente non l’hanno mai conosciuto. Credo ad esempio che, se dovessi condurre un’inda-gine estemporanea presso i miei studenti, scoprirei che la vitalità intellettuale dei loro vent’anni, il loro desiderio di capire e la loro curiosità si sono esercitati su al-tri nomi e altre storie. Certo, non per colpa loro, ma per negligenza mia e di chi, come me, conosce la vicenda dell’avvocato Ambrosoli e avrebbe il dovere di raccontar-la.

Va perciò accolto con gratitu-dine e emozione il libro recente-mente pubblicato da Umberto Ambrosoli e dedicato al padre (“Qualunque cosa succeda”, Si-roni Editore). Non si tratta di un privato racconto autobiografi co, ma di una cronaca lucida e in-tensa che offre, a ciascuno di noi, la possibilità di riappropriarsi di un tassello importante della nostra storia e, per certi versi, del nostro presente.

Alla metà degli anni Settan-ta, la Banca Privata Italiana (BPI) rappresentava il cuore del sistema di malaffare di Michele Sindona. Il denaro dei suoi ignari correntisti alimenta-va la ragnatela di partecipazioni societarie del fi nanziere sicilia-no attraverso il meccanismo dei «depositi fiduciari», esposti nel bilancio della banca come inve-stimenti custoditi presso banche estere, ma in realtà svuotati da tempo da speculazioni azzardate e illegittime.

Accanto ai correntisti traditi, vi era anche un ristretto gruppo di grandi depositanti privilegia-ti: enti pubblici ai cui manager e protettori politici venivano paga-ti interessi extra, attraverso un vorticoso giro di assegni circolari rivolto a far perdere le tracce del denaro illecitamente corrisposto (alcuni di questi assegni, per esempio, fi nirono nelle casse del-la Democrazia Cristiana, come provato poi da una commissione parlamentare).

La BPI svolgeva inoltre atti-vità di esportazione clandestina di valuta a favore di fi nanzieri e uomini degli apparati dello Stato. La conoscenza di questi fatti con-feriva a Sindona un forte potere di ricatto, cui si aggiungevano i buoni uffi ci di cui godeva presso la fi nanza vaticana e la loggia mas-sonica P2 (che univa, in un patto segreto di mutuo soccorso, poli-tici, imprenditori, giornalisti, militari e giudici).

Già qualche anno prima, le ispezioni della Banca d’Italia presso le banche di

Sindona avevano messo in luce un quadro di irregolarità diffuse e totalmente incompatibili con la sana e prudente gestione. Era mancata, tuttavia, la volontà di cacciare gli amministratori e li-quidare le banche, tanto che le autorità di vigilanza si erano li-mitate a trasmettere gli atti alla

magistratura. Nel 1974 Sindona, in crescenti

diffi coltà fi nanziarie, era riuscito ad ottenere dal Banco di Roma (la più politicizzata tra le ban-che dell’IRI) un prestito di cento miliardi garantito da titoli or-mai privi di valore; ma proprio i vertici del Banco di Roma, una volta entrati nelle sue banche, si era-no convinti che il dissesto fosse or-mai inevitabile ed avevano se-gnalato la situa-zione alla Banca d’Italia. Nel mese di settembre, il governatore Carli firmava il decreto di liquidazione del-la BPI, nominando commissa-r i o

un professionista milanese da poco quarantenne, che, negli anni precedenti, aveva collaborato al commissariamento di un’altra fi nanziaria facendosi notare per capacità e correttezza.

Giorgio Ambrosoli dava corso all’incarico tra grandi diffi coltà. Non era tanto la precaria situa-

zione fi nanziaria della BPI a rendere arduo il suo compito, quanto l’assoluta opacità dei collegamenti tra la banca, gli azionisti, le partecipate este-re. I movimenti di denaro in entrata e in uscita, faticosa-mente ricostruiti esplorando le contabilità parallele della BPI, si perdevano in una bru-ma di banche, fiduciarie, fi-nanziarie del Liechtenstein e di altri paradisi fi scali. Alle richieste del liquidatore, gli istituti stranieri opponevano reticenze caparbie e inespu-gnabili, protetti da un segre-to bancario granitico e dalla mancanza di un effi ciente si-stema di cooperazione giudi-ziaria internazionale.

I miei studenti forse non ci crederebbero, ma non c’erano allora computer, fogli di calco-lo, collegamenti internet che aiutassero a ricomporre quel mosaico complesso e dispettoso di cifre, riferimenti, riscontri

parziali e lacunosi; solo foglietti di carta,

un poster dise-gnato a pen-na con le ban-dierine delle diverse giuri-sdizioni inte-ressate, e su tutto il lucido puntiglio e la dedizione ca-parbia dell’av-

vocato Ambroso-li e dei suoi pochi

fedeli collabora-tori.

In quelle condizioni, nessu-no avrebbe potuto indignarsi se Giorgio Ambrosoli avesse svolto il proprio compito in modo dili-gente ma incompleto, salvando il salvabile e lasciando che i veri affari della BPI restassero uno dei tanti misteri dell’Italia degli anni Settanta. Il liquidatore, invece, riuscì con pazienza a squarcia-re la nebbia, recuperando parte delle ricchezze fraudolentemente sottratte ai creditori e mettendo in luce l’impressionante reticolo di illeciti e connivenze che aveva-no alimentato l’ascesa di Michele Sindona.

Quest’ultimo, per evitare l’arre-sto in Italia, si era rifugiato negli Stati Uniti. Da lì cercava di con-

vincere i suoi protettori politici a risanare con soldi pubblici le sue banche, per riabilitarsi così agli occhi del pubblico italiano e rien-trare nel nostro Paese da trionfa-tore. I continui progressi dell’avvo-cato Ambrosoli erano ovviamente incompatibili con questi propositi, così come la sua ferma opposizio-ne a qualsiasi “sistemazione” della BPI che implicasse nuovi sacrifi -ci per depositanti e contribuenti. Di fronte a un’opinione pubblica male informata e distratta, e ad

un mondo politico che ancora pareva pronto a dargli credito, Sindona si convinse che il liqui-datore rappresentava l’unico ostacolo con-creto ai sui disegni di

rivincita. Dopo aver cer-

cato invano di comprarne la

compl ic i tà , lo minacciò di morte con t e l e f o n a t e

anonime inequivocabilmente mafi ose. Dal tenore di quelle te-lefonate sappiamo che l’avvocato Ambrosoli, quando decise di non piegarsi al ricatto e di prosegui-re il proprio lavoro, lo fece con la piena consapevolezza dei rischi a cui si sarebbe esposto, rischi desti-nati a concretizzarsi tragicamente l’undici luglio di trent’anni fa.

Il libro di Umberto Ambrosoli ricorda, con esattezza e pudore, questa bellissima storia di impe-gno civile. E ricordarla si deve, non soltanto per rendere omaggio ad un uomo giusto e libero, ma anche per ciò che quella storia può fare di buono per noi, qui e ora.

L’avvocato Ambrosoli ci mostra come il contrasto alla criminalità

fi nanziaria, e dunque la pos-sibilità di restituire dignità alle regole e allo Stato, non rappresenti un meccanismo astratto e lontano dal nostro agire individuale, ma possa trovare alimento e energie in ognuno di noi. Ciò vale, in particolare, per chi possiede le competenze tecniche neces-sarie a capire meccanismi e passaggi non immediatamen-te comprensibili al grande pubblico: chi ha gli strumen-ti per vedere il malaffare ha anche il dovere di prenderne le distanze e di agire, anzi-ché limitarsi a sospirare la propria impotenza davanti a operazioni fi nanziarie di-scutibili e a ricchezze dalle

origini oscure. La vicenda Ambrosoli, inoltre,

mette in guardia contro le aber-razioni di un Paese che, per con-venienza, ignavia o paura, tende a lasciare soli i propri uomini mi-gliori e a dimenticarli troppo in fretta. Non sarebbe diffi cile ritro-vare un pezzo della nostra storia recente nella resistibile ascesa della BPI, nelle catene di società offshore create per fi nalità depre-cabili (e invece esibite e ammirate come segno di grande scaltrezza imprenditoriale), nelle dichiara-zioni di Sindona «perseguitato dai comunisti».

Ricordare Ambrosoli non è dunque un tributo alla nostalgia, ma un esercizio di comprensione dell’attualità; è rendere omaggio a noi stessi, a quanto di meglio pos-siamo essere se sappiamo agire da cittadini consapevoli e da uomini liberi.

* direttore Carefi n,Università Bocconi

© Riproduzione riservata

Sindona avevano messo in luce un professionista milanese da In quelle condizioni nessu-

L’università Bocconi, per iniziativa del suo Centre for Applied Research in Finance (Carefi n), ha organizzato un convegno, de-dicato soprattutto agli studenti dell’Ateneo ma aperto a coloro che volessero parteci-pare, dal titolo: «Banche, risparmiatori e regole: tre storie da non dimenticare» che si svolgerà giovedi 19 novembre, alle ore 16 presso l’Aula 11 della sede di Milano, in via Sarfatti, 25. Il lavori saranno introdotti

da Paolo Mottura, presidente di Carefi n. Gli interventi saranno di Umberto Ambrosoli, Studio Isolabella («Il caso Banca Privata Italiana»), Vittorio Coda, Università Boc-coni («Il caso Banco Ambrosiano»), Vittorio Malagutti, Espresso («Il caso banca Popo-lare di Lodi»), moderati da Andrea Resti, direttore di Carefi n. Di quest’ultimo pub-blichiamo un ricordo di Giorgio Ambrosoli a 30 anni dalla morte.

Tre storie da non dimenticare

magistratura. ci cr

Nessuno si sarebbe indignato se

Ambrosoli avesse svolto il suo lavoro in modo diligente ma incompleto, lasciando che i veri affari della

Bpi restassero uno dei tanti misteri degli anni 70

mm

oreqcoareemleBmne riisregtomstzi

re

rqcaremlBmnerirgtmsz

ci cr

vincere i suoi protettori politici a origi

Il liquidatore invece riuscì a squarciare

la nebbia mettendo in luce l’impressionante reticolo di illeciti

che avevano alimentato l’ascesa

di Sindona. Per questo

venne ucciso

vv

fi

r

tipl

ptpt

lcp

inorigi

Giorgio Ambrosoli

Umberto Ambrosoli, autore del libro sul padre Giorgio

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 11: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

11Martedì 17 Novembre 2009ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

Lo dice uno studio della Scuola superiore di commercio di Nizza (Ceram)

Donne, motore d’impresaAziende più produttive col 35% di personale femminile

Le imprese hanno tutto l’interesse ad assumere donne e a farle fare car-riera. È quanto sostiene

una ricerca di Michel Ferrary, docente del Ceram, la scuola su-periore di commercio di Nizza-Sophia Antipolis, in Francia, elaborata su un campione di 42 grandi aziende francesi. Questo studio dimostra che i gruppi im-prenditoriali che impiegano più del 35% di personale femminile vedono le loro cifre d’affari pro-gressivamente crescere più che gli altri, all’incirca del 28,5% in più. Inoltre, queste aziende sono anche più profittevoli e red-ditive della altre con un tasso calcolato all’incirca del 116,1% rispetto a quelle che hanno tra i loro dipendenti meno personale femminile, e hanno una miglio-re produttività: circa il 48,6% in più sulle altre. Non basta, ma le imprese in rosa creano più op-portunità di impiego (72,9%). Non è lo stesso di quelle dove il personale assunto conta un tasso di femminilizzazione su-periore al 35%.

Questo studio è relativo al pe-riodo tra il 2002 e il 2006. Le 42 aziende esaminate sono le più grandi aziende francesi per ca-pitalizzazione di borsa, che inol-tre, hanno reso pubblici i loro tassi di impiego femminile ne-cessario per questo tipo di ricer-ca. Più che altro per facilitare la comparazione intrasettoriale. Come Casino, Havas, o Hermès che non sono nel Cac40 ma che

sono comparabili rispettiva-mente a Carrefour, Pubblicis e Lvhm. In uno stesso settore di attività, Renault, nel quale l’inquadramento femminile è più consistente che nel grup-po Psa ha conosciuto migliori performance economiche, ha sottolineato lo studio. La stessa cosa può dirsi quando si com-para Bnp Paribas e la Société générale, o Casino e Carrefour. Studi antecedenti sull’infl uenza del tasso di femminilizzazione sulle performance economiche delle imprese erano arrivati a

risultati contraddittori, perchè, secondo quanto ha spiegato il sociologo Ferrary, serve che un gruppo sociale assuma un taglio critico per influenzare realmente il funzionamento di un organizzazione, cambiare la natura delle interazioni e modi-fi care le dinamiche del gruppo. Questo è possibile soltanto se il gruppo minoritario rappresenti almeno il 35% dell’insieme com-plessivo. Questo è il dato spar-tiacque della ricerca di Ferrary. L’altra particolarità dello studio del Ceram è che questa ricerca

analizza l’insieme dei risultati delle società e non soltanto la femminilizzazione del suo grup-po dirigente. Sovente le impre-se fanno un’opera di immagine nominando una o due donne nelle loro direzioni senza però dare loro un reale potere di in-fl uenza sui processi decisionali dell’azienda. Ferrary ha fatto sapere di aver esaminato anche la diversità, tra uomini e donne, nel modo di prendere decisioni, di creatività di adattabilità, la diversità, tra uomini e donne di fronte al rischio, la loro at-trazione verso la competizione e le loro motivazioni. Queste differenze possono spiegare un altro paradosso di questo stu-dio. Malgrado le buone perfor-mance economiche raggiunte da queste aziende ad alto tasso di femminilizzazione il loro anda-mento in Borsa È più lento. Fer-rary ha sottolineato come nelle imprese più femminilizzate è stato certamente meno veloce che per le altre tra il 2002 e il 2006: del 36,7%, soltanto, contro l’83,1% per le altre. Ancora. Uno studio antecedente dello stesso Ferrary realizzato all’inizio del-la crisi fi nanziaria tra gennaio e ottobre 208 aveva prodotto risultati inversi. Le previsioni, più ponderate, delle donne in periodi di crescita potrebbero infl uenzare negativamente gli investitori. Tanto più che in pe-riodi di crisi quello che interes-sa di più sono le performances, i risultati reali.

Il gruppo Psa va all’as-salto dei paesi emergenti e raddoppia in Cina con l ’ inaugurazione, oggi, di una nuova fabbrica a Wuhan, nel centro del pae-se, che porterà a 500 mila unità all’anno la propria capacità produttiva: il doppio rispetto alle unità che il costruttore france-se di automobili venderà quest’anno nell’ex Celeste impero (260 mila veicoli, una cifra che è tuttavia in crescita del 40%).

Il gruppo prevede di lanciare entro i prossimi 18 mesi due Peugeot a quattro porte sulla base della 308 compatta e la familiare 508 e di amplia-re l’offerta dei motori a benzina e dei cambi auto-matici, studiando anche motori ibridi.

Psa ha aperto un cen-tro di sviluppo e design a Shanghai, dove lavorano 200 persone, proprio per meglio soddisfare le ri-chieste locali. E Citroen è in procinto di aumentare di circa un terzo i propri punti vendita per portar-li a 300, investendo nelle città cinesi di media di-mensione, dove il marchio è ancora debole.

Ma il gruppo si espan-de anche in Russia, dove è prevista, nel primo tri-mestre del 2010, l’inaugu-razione dell’impianto di Kalouga, in partnership con Mitsubishi, che a re-gime (nel 2012) produrrà 125 mila unità, i due terzi delle quali per Psa.

In Brasile l’estate scorsa è stata invece avviata una fabbrica di motori, mentre in Iran Psa sta valutando il rinnovamento di una gamma ormai vecchia di modelli, le Peugeot 206 e 405, che hanno ormai più di vent’anni.

Infine, a partire da feb-braio 2010, Peugeot fab-bricherà in Malesia, con il partner Naza, una 206 a quattro porte rivisitata, di cui sono previste ini-zialmente 18 mila unità all’anno.

Questa offensiva nei paesi emergenti, tuttavia, non darà i suoi frutti pri-ma del 2012, quando arri-verà sul mercato la futura piccola berlina popolare a basso costo, realizzata sulla base di una Peugeot 207 semplificata.

La strada per Psa è an-cora lunga. Basti pensare che il gruppo oggi vende ancora il 27% dei propri veicoli in Francia, contro il 17% commercializzato da Volkswagen in Germa-nia.

OGGI

Psa apre una fabbrica

in Cina

Kcg1d

èfainilgm4d

bbiladza

pnmvpas2

ccavildn

Gioiscono i magri che posso concedersi qualche piacere enogastronomico-culinario in più, dal vino al cappuccino, alle patati-ne fritte, senza per questo incorrere negli sforamenti delle tabelle che indicano la quantità giusta di calorie per pasto sì da non intaccare la soglia allarmistica dell’obe-sità. Accanto alle calorie introdotte le nuove tabelle indicano anche il livello di energia necessaria per una buona salute, secondo le indicazioni elaborate dai nutrizionisti nel 1991. In sostanza, in Gran Bretagna, il governo sta lavorando a nuove indicazioni per le tabelle relative al fabbisogno calorico giornaliero di uomini, donne e ragazzi, in-troducendo anche il fabbisogno energetico per vivere in buona salute, esercitando o meno l’attività fisica. L’obesità è un problema: circa il 60% dei sudditi adulti di Sua Maestà è sovrappeso quando addirittura obeso. Un fenomeno in crescita anche in altre nazioni, quello dell’obesità, anche infantile, che ha il suo contraltare in uno stile di vita troppo se-dentario. Il costo di questa «epidemia di obesità» è stato stimato in 4,2 miliardi di sterline l’anno e il Dipartimento della salute britannico aveva fatto sapere che avrebbe limato i livelli di obesità infantile attraverso il suo programma da 375 milioni di sterline, «Change4Life». In sostanza, le calorie delle attuali tabelle nutrizionali indicavano trop-po poche calorie per non ingrassare. Sugge-

rendo che il numero delle calorie può esse-re incrementato del 16% senza che questo provochi lo sconfinamento nell’obesità. In sostanza ai valori attuali delle calorie gior-naliere necessarie agli uomini, 2500 e alle donne, 2000, per una corretta alimentazione si possono aggiungere all’incirca 400 calorie in più senza avere come conseguenza il pro-blema dell’obesità, facendo riferimento alla quantità di energia necessaria per smaltire le calorie in più. È scarso il numero delle persone che si attiene ai livelli tabellari del-le calorie. E spesso e volentieri trasgredisce con qualche cibo croccante, o con un paio di hamburger e formaggio. Le nuove linee gui-da nutrizionali prevedono al possibilità di concedersi due cappuccini al giorno, senza problemi. Calcolati in numero equivalgono all’incirca a 360-400 calorie, quasi come due bicchieri di vino, o una pizza. Questa svolta di politica nutrizionale non è senza conte-stazioni, in particolare sui principi sui quali sono state redatte le tabelle dei fabbisogni giornalieri di calorie. Sopratutto nei giovani: in questo caso erano stati presi come cam-pione studenti che non bruciavano molte energie stando seduti sulle sedie intenti nel-le loro attività intellettuali, sottostimando i loro normali livelli di attività fisica. Ora, Sacn (il comitato scientifico consigliere per la nutrizione) ha introdotto nuovi parametri con i quali misurano quanto biossido il corpo produce e converte in energia equivalente.

Infatti, i nuovi livelli tabellari indicano come il fabbisogno giornaliero corretto nella bozza di rapporto per il governo redatto da Sacn si basi proprio sull’esatto calcolo di quante calorie vengono bruciate con l’attività fisi-ca piuttosto che da quante calorie vengono introdotte. In pratica, grazie al movimento il fisico è in grado di bruciare più calorie di quelle disponibili con una dieta basata sui calcoli di fabbisogno nutrizionale che non tengono conto dell’attività fisica. Così 2000 calorie giornaliere possono risultare eccessi-ve in caso di vita assolutamente sedentaria, senza alcuna attività fisica, ma, al contrario, potrebbero essere insufficienti se uniti ad una intensa, quotidiana attività sportiva. Tuttavia questa teoria non convince tut-ti, soprattutto in tempi di obesità diffusa come quelli attuali. Salutisti e consumatori esperti hanno avvertito che il Dipartimen-to della salute e la Food standards Agency (Fsa) «hanno tirato fuori questa bozza di rapporto da sotto il tappeto». E il ministero sta pensando di introdurre nuovi schemi di etichettatura che innalzano le quantità giornaliere di calorie. La Fsa ha suggerito di testare per due anni il nuovo sistema di etichettatura indicando con codici colorati i cibi poco salutari, ma dal mondo dell’industria sono state solle-vate obiezioni per la confusione che questi avvisi scientifici possono ingenerare tra i consumatori.

POSSONO AUMENTARE DEL 16% (400 CAL)

Troppo poche le calorie calcolate per non ingrassare

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 12: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

12 Martedì 17 Novembre 2009 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

A lungo sottopopolato il Continente nero ha il tasso di fecondità più elevato

Oltre un miliardo di africaniNascono più bambini in Nigeria che in tutta l’Ue

Quest’anno gli africani hanno superato la so-glia del miliardo. Lo rivela uno studio ame-

ricano, che mostra anche come il Continente, che per lungo tempo è stato sottopopolato, principalmente a causa della tratta degli schiavi (11 milioni di persone in tre secoli) e delle epidemie, inanelli ormai diversi record demografi ci.

L’Africa è infatti il Continen-te dove il tasso di fecondità è il più elevato (4,6 fi gli per donna contro 2,5 a livello mondiale) e dove la popolazione è più gio-vane (il 43% degli africani ha meno di 15 anni). Per fare un esempio, ogni anno nascono nella sola Nigeria più bambini (6 milioni) che in tutta l’Unio-ne europea (5 milioni). Mentre l’Uganda è il paese più giovane del mondo: il 56% della sua po-polazione ha meno di 18 anni.

Il fenomeno è destinato a cre-scere, soprattutto grazie alla poligamia, che è spesso la chia-ve di volta della struttura fami-liare e della debolezza del tasso di scolarizzazione, soprattutto femminile (tasso, quest’ultimo, che contribuisce a ritardare le gravidanze e facilita l’accesso alla contraccezione): solo il 30% degli africani frequenta infat-ti un istituto di insegnamento superiore, la metà della media mondiale.

Così, mentre nel 1950 l’Afri-ca accoglieva un essere umano su dieci, oggi il Continente ne ospita uno su sette. E saranno uno su cinque all’alba del 2050, quando la popolazione africana raddoppierà a due miliardi.

Questi numeri si accompa-gnano però ad altri indicatori decisamente meno entusia-smanti. La durata media della vita di un africano supera a ma-lapena i 53 anni, ossia 15 anni

in meno rispetto alla media del pianeta, mentre la mortalità infantile è venti volte più alta rispetto all’Europa occidentale e la contraccezione 2,4 volte meno praticata che in Europa o in Asia.

Tuttavia occorre segnalare che la crescita demografi ca non è omogenea ovunque nel Conti-nente, variando da paese a pae-se, ma anche da zone rurali ad aree urbane. Infatti se si esclude il Maghreb, una regione in pie-na transizione demografi ca (con un tasso di 2,3 fi gli per donna in Marocco e Algeria e di 1,9 in Tunisia), alcune zone del Conti-nente sono caratterizzate da un forte calo della fecondità: 5 fi gli per donna in Kenya contro gli 8 di trent’anni fa, 4,5 in Senegal contro i 7 di venticinque anni fa. Per contro la speranza di vita ha fatto dei lenti progres-

si, a dispetto dell’Aids: 16 anni sono stati guadagnati rispetto al 1950, grazie soprattutto alle campagne di vaccinazione.

Quanto al tema della contrac-cezione, i demografi dimostrano come in un ambulatorio rurale la sola sostituzione di un in-fermiere attivo e convinto con un altro più riluttante possa fare la differenza. E nonostan-te il servizio sia sovente male organizzato e poco effi cace, gli esperti ritengono che uomini e donne africani siano più pron-ti al cambiamento di quanto si possa immaginare.

Se diversi paesi (Sudafrica, Namibia, Kenya, Zimbabwe) conducono una vera e propria politica di planning familiare, la contraccezione è spesso per-cepita in Africa come il prodotto di un intervento straniero. E le influenze religiose hanno un

ruolo importante nel presentare la contraccezione come un’arma dei paesi ricchi offensiva delle tradizioni locali.

Il tema della demografi a in Africa è più che mai di attuali-tà in questi giorni. Da ieri è in corso il summit mondiale sulla sicurezza alimentare organiz-zato dalla Fao, e l’Africa è il Continente nel quale la percen-tuale di popolazione che soffre la fame è la più elevata, benché alcuni paesi asiatici, in partico-lare l’India, siano tuttora molto toccati dal problema.

È tempo di cambiamenti in Russia, ma pochi potevano immaginare che a cambiare potrebbe essere il tempo stesso. L’idea del presidente Medvedev di ridurre gli undi-ci fusi orari del paese ha sca-tenato forti polemiche tra i russi, fi eri di vivere nel pae-se più grande del mondo.

Dal canto suo il governo da tempo rifl ette sul costo di guidare un paese dove la popolazione dell’Est più estremo fi nisce di lavorare quando gli abitanti della ca-pitale si alzano. Fonti uffi -ciali rivelano che il governo sta preparando una nuova legge in proposito.

Ma da più parti arrivano critiche all’eventuale deci-sione, che sconvolgerebbe i ritmi di vita e i cui benefi ci restano ignoti.

Secondo Arkady Tishkov, direttore del dipartimento di geografi a dell’Accademia russa delle scienze, gli at-tuali fusi orari seguono con-fini amministrativi piutto-sto che linee di longitudine. Un’eventuale riduzione dei fusi orari potrebbe avere ri-percussioni, oltre che sulla salute dei cittadini, anche sull’approvvigionamento di energia, che conoscerebbe un picco nel caso in cui le industrie lavorassero nello stesso momento in tutto il paese. «La stessa produtti-vità della popolazione», de-nuncia Tishkov, «potrebbe diminuire poiché i bioritmi sarebbero alterati. Tutti noi sappiamo quanto sia duro al-zarsi quando è buio e andare a dormire quando fuori c’è luce e nessuno conosce qua-le potrà essere l’impatto nel tempo di un tale cambiamen-to».

IN RUSSIA

Medvedev vuol ridurre i fusi orari

Le due pagine di «Estero - Notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi, con la collaborazione di Elena Galli e Simonetta Scarane

In Africa il tasso di fecondità è di 4,6 i gli per donna contro 2,5 a livello mondiale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 13: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

13Martedì 17 Novembre 2009MartedìECONOMIA E POLITICA

I dati dell’Istat. In calo i settori trasporti, comunicazioni ed elettricità

Inflazione a +0,3% a ottobrePrezzi in crescita per istruzione e abbigliamento

In questo mese i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto a ottobre dell’anno scorso, con un’ac-

celerazione rispetto al +0,2% di settembre. Su base mensile, in-vece, l’inflazione ha segnato una crescita dello 0,1%, dopo il -0,2% di settembre. Lo comunica l’Istat che conferma il dato provvisorio del 30 ottobre. La lieve accele-razione dell’inflazione, a ottobre, risente della crescita su base mensile dei prezzi dei servizi (+0,2%), a fronte di un modesto calo dei prezzi dei beni (-0,1%). In particolare, nel comparto dei beni, i prezzi dei prodotti ener-getici evidenziano una nuova forte diminuzione congiuntura-le (-1,3%), i cui effetti risultano parzialmente controbilanciati dai modesti rialzi dei prezzi dei prodotti alimentari e degli altri beni (rispettivamente +0,1 e +0,2%).

Al netto della componente energetica e degli alimentari fre-schi, il tasso di crescita in ragio-ne d’anno dei prezzi al consumo rimane anche ad ottobre stabile all’1,3%. Con riferimento ai capi-toli di spesa, gli incrementi con-giunturali più rilevanti hanno interessato i prezzi dell’istruzio-ne (+1,2%), abbigliamento e cal-zature (+0,3%) e della ricreazio-ne spettacoli e cultura (+0,2%). Diminuzioni su base mensile si sono registrate, al contrario, per i prezzi dei trasporti e delle comu-nicazioni (-0,3% per entrambi) e dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%). Sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita si sono registrati per il capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%), dell’istruzione e degli altri beni e servizi (+2,5%

per entrambi). Variazioni nega-tive si sono avute, invece, nei capitoli dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-2,6%) e dei trasporti (-2,2%). La scom-posizione del tasso tendenziale di crescita dell’indice genera-le nei contributi imputabili ai diversi capitoli evidenzia che, nell’ultimo mese, l’effetto di con-tenimento dell’infl azione si deve interamente all’andamento dei prezzi dei capitoli dei trasporti e dell’abitazione, mentre il mag-giore sostegno alla dinamica ten-denziale dell’indice aggregato è attribuibile al capitolo degli Al-tri beni e servizi.Confrontando, a livello di capitolo, i tassi ten-denziali di ottobre con quelli mi-surati a settembre, si registrano accelerazioni per quattro capito-li: istruzione (da +2,1% a +2,5%), servizi ricettivi e di ristorazione (da +0,7% a +1%), servizi sanita-

ri e spese per la salute (da +0,2% a +0,4%) e ricreazione spettacoli e cultura (da +0,7% a +0,8%). Si attenua, inoltre, la fl essione ten-denziale dei prezzi dei trasporti (da -2,9% a -2,2%). Rallentamen-ti si registrano invece per cinque capitoli: abitazione, acqua, elet-tricità e combustibili (da- 1,8% a -2,6%), comunicazioni (da +1,9% a +1,6%), mobili, arredamento e servizi per la casa (da +1,7% a +1,5%), altri beni e servizi (da +2,7% a +2,5%) e alimentari e bevande analcoliche (da +0,7% a +0,6%).

L’analisi della dinamica di specifici prodotti o gruppi di prodotti evidenzia andamen-ti differenziati. Nel comparto alimentare, i prezzi di pane e cereali evidenziano un rallenta-mento della crescita tendenziale, passata dallo 0,6% di settembre allo 0,3% di ottobre. Il prezzo del

pane risulta invariato rispet-to al mese precedente, con una crescita dello 0,4% rispetto al 2008 (stabile rispetto a settem-bre). Il prezzo del riso aumenta dello 0,3% su base mensile e del 5,6% sui dodici mesi. Aumenti su base congiunturale si registrano inoltre per i prezzi della carne bovina (+0,2%) e dei vegetali fre-schi (+1%) che su base tenden-ziale fanno segnare incrementi rispettivamente dell’1,2% e del 3%.

Nel comparto dell’energia, per quanto riguarda i singoli prodot-ti, si evidenzia la diminuzione su base mensile dei prezzi del-la benzina verde (-2,7%), il cui tasso tendenziale a ottobre è risultato pari a -9% (-10,9% a settembre). Un marcato calo, sempre sul piano congiunturale, si registra poi per il prezzo del gasolio per autotrazione (-2%) che porta il tasso tendenziale a -17,8% (era pari a -20,5% a set-tembre). Si riduce anche il prez-zo del gasolio da riscaldamento (-1,1% sul piano congiunturale e -18,9% su base tendenziale). Il prezzo del gas scende dell’1% rispetto al mese precedente e del 10,6% rispetto all’ottobre del 2008, mentre le tariffe elettriche risultano inferiori dello 0,1% ri-spetto al settembre scorso e del 5,6% rispetto al 2008. Nel seg-mento dei beni non alimentari e non energetici, si evidenzia la crescita dei prezzi del vestiario (+0,2% rispetto a settembre e +0,9% rispetto al 2008), delle scarpe e altre calzature (+0,3% su base congiunturale e +1% su base tendenziale) e per i prezzi dell’oreficeria (+1,3% su base mensile e +9,6% su base ten-denziale).

Forte segnale positivo dal mercato europeo dell’auto. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor di Bologna, rilevan-do che in ottobre le immatri-colazioni nei Paesi dell’Euro-pa Occidentale (Ue15+Efta) sono aumentate del 15,8%. Questa crescita, osservano gli analisti bolognesi, è sicu-ramente dovuta agli incen-tivi statali alla domanda, ma potrebbe cominciare ad av-vertirsi anche l’effetto del mi-glioramento della congiuntu-ra economica verifi catosi nel terzo trimestre dell’anno in diversi Paesi dell’area. Parti-colarmente signifi cativo è, nei dati di ottobre, il fatto che in tutti i cinque maggiori mercati dell’Europa Occidentale si re-gistrano crescite a due cifre. Il risultato migliore è quello del Regno Unito (+31,6%), segui-to dalla Spagna (+26,4%), dal-la Germania (+24,1%), dalla Francia (+20,3%) e dall’Italia (+15,7%). Da segnalare che il mercato tedesco continua a crescere nonostante la fine degli incentivi statali. In Ger-mania vi è infatti un portafo-glio ordini inevaso che dovreb-be sostenere la domanda fi no a dicembre.Considerando il consunti-vo a fi ne ottobre, in Europa Occidentale si registrano 11.510.125 immatricolazioni con un calo del 3%. A questo dato non particolarmente ne-gativo si è giunti dopo risultati fortemente negativi nella pri-ma parte dell’anno che sono via via migliorati con l’andata a regime degli incentivi stata-li. È assai probabile, secondo Promotor, che in novembre e dicembre il mercato riesca a colmare interamente il diva-rio rispetto al 2008 chiuden-do l’anno con un volume di immatricolazioni assai vicino a 13.500.000 unità . Anche per quanto riguarda l’anda-mento dei principali gruppi particolarmente evidente è l’infl uenza degli incentivi che hanno premiato soprattutto i produttori in grado di of-frire vetture a basso impatto sull’ambiente. Nel consuntivo a fi ne ottobre il migliore ri-sultato è stato ottenuto da Fiat, che è l’unico gruppo in crescita (+3,7%). Seguono, con risultati migliori della media, il gruppo Volkswa-gen (-0,7%), il gruppo Ford (-1,6%) e il gruppo Renault (-2,7%). Le prospettive per il 2010 potrebbero essere positivamente influenzate dall’eventuale consolidarsi della ripresa dell’economia, ma l’apporto di un fattore di questo tipo, tutt’altro che certo, non appare sicuramen-te in grado di mantenere il mercato sui livelli del 2009 senza la prosecuzione dei programmi di incentivazione varati dai maggiori Paesi.

I DATI PROMOTOR

Ue, ottimo ottobre

per l’auto

coriodoima pemepal’inhai pfrisua fisuFicrcomge(-(-2il podademdi cetemseprva

DI STEFANO MANTEGAZZA*

Il rinnovo del Ccnl dei lavoratori della pe-sca, sottoscritto lo scorso 20 maggio 2009 da Fai, Flai, Uilapesca e Federpesca (asso-ciata a Confindustria) non è arrivato agli onori della cronaca, al pari di altri, forse solo perché riguarda poco più di 15.000 lavoratori. Eppure tale contratto può con-siderarsi come il primo banco di prova della scelta di Fai, Flai e Uila di vivere insieme questa stagione contrattuale, anche all’insegna della bilateralità e del-la partecipazione, raccogliendo subito i frutti di un rinnovo rapido e con aumenti salariali adeguati.Un ulteriore e importante frutto, proprio sul fronte della bilateralità, è stato poi colto con la firma, lo scorso 14 novembre, di un protocollo d’intesa tra il ministero per le politiche agricole e l’osservatorio nazionale della pesca (ente bilaterale co-stituito nel 1994 da Fai, Flai, Uila e Fe-derpesca), finalizzato a dare una moderna “governance” al sistema pesca italiano, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Tra i compiti che l’osserva-

torio dovrà svolgere, d’intesa e per conto della pubblica amministrazione, i più rile-vanti sono: la gestione di un sistema fina-lizzato al rilascio del Durc per le imprese del settore; la gestione degli strumenti in materia di integrazione al reddito in caso di sospensione dell’attività di pesca; il mo-nitoraggio e l’assistenza della sicurezza del lavoro attraverso i delegati di bacino e i rappresentanti alla sicurezza nomi-nati dai lavoratori e dai datori di lavoro; la formazione continua per l’abilitazione all’imbarco, la riqualificazione profes-sionale, la formazione sui temi pesca re-sponsabile, sicurezza alimentare e pesca illegale. L’osservatorio provvederà anche ad integrare le prestazioni di malattia e infortunio, gestire il fondo settoriale di trattamento di fine rapporto (Tfr), moni-torare la contrattazione integrativa.A nessuno sfugge la valenza politica di questa intesa alla quale la Uila ha de-dicato, insieme a Fai e Flai, impegno e passione.Siamo convinti che la bilateralità contrat-tuale sia l’unica via possibile per ordinare, in un progetto di democrazia economica,

la particolare complessità dell’economia italiana. Pensiamo che la bilateralità e la parteci-pazione siano la soluzione più autorevole e credibile per superare ogni cultura an-tagonista e avviare, in un rinnovato clima di fiducia e collaborazione, una virtuosa alleanza tra capitale e lavoro sui temi del-lo sviluppo e della giustizia sociale.Ed è questa, quindi, la strada che inten-diamo proseguire anche nel settore agro-alimentare: tra pochi giorni costituiremo l’ente bilaterale del settore alimentare, conquistato con il rinnovo contrattuale del 22 settembre scorso; con la piattafor-ma di rinnovo del Ccnl degli operai agri-coli abbiamo chiesto che le vecchie «casse extra-legem» provinciali si trasformino in moderni enti bilaterali.È evidente che queste scelte si possono realizzare solo se sono forti i rapporti uni-tari tra i sindacati. Guai a considerare irreversibili le divisioni tra le tre confede-razioni, guai a non respingere al mittente ogni sollecitazione politica alla divisione permanente del sindacato.

* Segretario generale Uila-Uil

ANALISI

Ente bilaterale pesca, esempio di moderna democrazia

I prezzi di pane e cereali evidenziano un rallentamento della crescita tendenziale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 14: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

14 Martedì 17 Novembre 2009

GARE / AGGIUDICAZIONE APPALTI / BILANCI ENTI PUBBLICI

Questa Amministrazione indice una garamediante Procedura Aperta ai sensi degli art.81 e 83 D.lg. n° 163/06 e s.m.i, con il criteriodell’offerta economicamente più vantaggiosa perl’affidamento dei lavori di Costruzione del Nuovoimpianto depuratore e collettori fognari in Loc.tàLucrezia Romana”. Importo lavori €.5.145.507,46oltre I.V.A comprensivo di €.357.307,24 per oneridella sicurezza non soggetti a ribasso. Cat.Prevalente OS22 class.V, altre categorie nonprevalenti che compongono l’appalto: OG/1class.IV - OG/6 class.III. Le offerte dovrannopervenire entro le ore 12,00 del giorno 14/12/09.Il bando integrale è pubblicato all’Albo PretorioComunale dal 16/11/09 al 14/12/2009.

Il Responsabile Ufficio GareIstr. DirettivoAlfredo Mastroianni

Il Dirigente IV SettoreArch. Gianluigi Nocco

ESTRATTO DI GARA Cod. CIG: 039576104F

CITTÀ DI CIAMPINO

MINISTERO DELLOSVILUPPO ECONOMICO

DIREZIONE GENERALEPER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONEUFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI

Via Molise, 19 - 00187 Roma Tel. 0647055616 - Fax 0647055635

E-mail: [email protected]

AVVISO DI GARA - CIG [0386704E38]Questo Ente indice gara, mediante procedura aperta conaggiudicazione a favore dell’offerta economicamente piùvantaggiosa, per l’affidamento dei Servizi di sviluppo,manutenzione, assistenza e gestione relativi all’evoluzio-ne del Sistema Avanzato di Registrazione e Archiviazione(SARA). Durata appalto: 36 mesi. Importo complessivoappalto: Euro 2.511.740,00 + IVA. Termine ricevimentoofferte: 11 gennaio 2010 ore 17.00. Documentazione inte-grale disponibile su www.sviluppoeconomico.gov.it.

IL DIRETTORE GENERALEavv. Loredana Gulino

COMUNE DI RIVERGAROVia San Rocco, 24 - 29029 Rivergaro (PC)Tel: 0523 – 953.511 - Fax: 0523 – 953.520

AVVISO DI GARA – CIG [0391666CFE]

Questo Comune indice gara, medianteprocedura aperta con aggiudicazione afavore dell’offerta economicamente piùvantaggiosa per individuare il concessionariodel servizio farmaceutico di nuova istituzionein frazione Niviano di Rivergaro (Piacenza).Durata Concessione: anni 30. Importocomplessivo appalto: € 1.000.000,00 + IVA.Termine ricezione offerte: 11.01.2010 ore12.30. Apertura: 19.01.2010 ore 10.00.Documentazione integrale disponibile suwww.comune.rivergaro.pc.it

LA RESPONSABILEDEL SERVIZIO AFFARI GENERALI

Dott.ssa Paola Pellizzari

Questo Comune indice gara, medianteprocedura aperta con aggiudicazione a favoredell’offerta economicamente più vantaggiosaper l’affidamento della gestione del serviziodenominato “centro del sollievo per anzianifragili” del distretto 1 ASL/lt per anni 2. Importocomplessivo appalto: € 310.736,34 (di cui €1.401,30 per costi scaturenti dal DUVRI nonsoggetti a ribasso) + IVA. Termine ricezioneofferte: 15.12.2009. Apertura: 18.12.2009 ore09.30. Documentazione integrale disponibilesu www.comune.cori.lt.it

Responsabile dell’Area Servizi SocialiD.ssa Roberta Berrè

AVVISO DI GARA – CIG [039099641A]

Via della Libertà, n. 36 - 04010 Cori (RM)Telefono06/966171 06/96617267

fax06/96617238

SETTORE SERVIZI SOCIALI

Comune di Cori

Questo Comune indice gara, medianteprocedura negoziata con aggiudicazione afavore dell’offerta economicamente piùvantaggiosa per l’affidamento del servizio ditesoreria. Durata anni 5. Termine ricezioneofferte: 15.12.2009 ore 12.00. Apertura:17.12.2009 ore 11.00. Documentazionei n t e g r a l e d i s p o n i b i l e s uwww.comune.subiaco.rm.it

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTORag. Arci Cesarina

AVVISO DI GARACIG [03902837B6]

Piazza Sant’Andrea n. 100028 Subiaco (RM)

Tel. 0774/8161 – Fax 0774/84562

COMUNE DISUBIACO

Questo Ente indice mediante procedura apertauna gara per l’affidamento dell’incaricoprofessionale per la redazione di progettodefinitivo, esecutivo; Direzione Lavori nonchécoordinatore per la sicurezza in fase diprogettazione e di esecuzione per l’ampliamentodi un centro diurno e rifacimento facciate esternee sostituzione manto di copertura in lastre dicemento amianto relativamente al corpo difabbrica “C” con ampliamento dello stessocompreso nel Centro Multiservizi posto in Bologna,Viale Roma 21, Criteri di aggiudicazione, requisitie modalità per la presentazione delle offerte, chedovranno pervenire a questa AmministrazioneViale Roma n. 21– entro e non oltre le ore 12,00del 20.01.2010, sono riportati nel bando integrale,nel disciplinare di gara, nello schema di disciplinaredi incarico e nella modulistica tutti pubblicati sulsito Internet http://www.aspgiovanni23.it.Informazioni di carattere amministrativo possonoessere richieste all'Ufficio Logistica dell’ASP -Arch. Giovanni De Carolis tel.051/6201352,e -ma i l g .deca ro l i s@aspg iovann i23 . i tBologna 16.11.2009

Il Responsabile del ProcedimentoArch. Giovanni De Carolis

ESTRATTO BANDO DI GARACIG 03945801B7

Bologna Viale Roma n. 21tel 051 6201352 - Fax 051 6201351

ASP GIOVANNI XXIII

Estratto Bando di gara 14/2009/LI-CA

Lombardia Informatica S.p.A. – Centrale Regionale Acquisti ha indetto una procedura ristretta per l’affi damento del servizio di sterilizzazione di strumentario e accessori chirurgici.Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.La domanda di partecipazione, redatta in lingua italiana, dovrà pervenire a Lombardia Informatica S.p.A. – Centrale Regionale Acquisti, Via Don G. Minzoni n. 24 – 20158 Milano, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 15:00 del giorno 21/12/2009. Si precisa che la documentazione uffi ciale di gara è disponibile in formato elettronico, fi rmato digitalmente sul profi lo del committente; è, altresì, disponibile una versione in formato cartaceo che potrà essere ritirata, nei giorni feriali, escluso il sabato, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30 sino al giorno 21/12/2009 alle ore 12:00, presso Lombardia Informatica S.p.A – Centrale Regionale Acquisti.

Lombardia Informatica S.p.A. - Centrale Regionale Acquisti Il Direttore Dott. Andrea Martino

LOMBARDIA INFORMATICA S.p.A. – Centrale Regionale AcquistiVia Don G. Minzoni, 24 - 20158 Milano

Tel. +39.02.39331.1 Fax +39 02.37713.903.

SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

ESTRATTO DI AVVISO DI AVVENUTA AGGIUDICAZIONE

Si rende noto che la gara d’appalto, mediante procedura negoziata, con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi del dlgs n. 163/06 per l’affi damento del servizio di bar-pasticceria-rosticceria e tavola calda con centri di cottura esterni alle sedi di Ateneo, diviso in tre lotti, è stata aggiudicata come di seguito specifi cata: lotto I e IV Il Tem-po via Don Salvatore Vitale - 81036 - San Ci-priano D’Aversa (Ce); lotto III Global Service via Ofanto, 2 - 80011 Acerra (Na).L’avviso è pubblicato sul sito http://www.uni-na2.it.

Il dirigente vicario (dott.ssa Annamaria Gravina)

CITTÀ DI SERIATEProvincia di Bergamo

ESTRATTO DI BANDO PER PROCEDURA APERTA

Il Comune di Seriate, Piazza A. Alebardi n. 1, tel. 035/304.111, fax n. 035/301.152, indice procedura aperta ai sensi dell’art. 73 lettera c) del R.D. 827/1924 e art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006 per l’affi damento della gestione del cimitero civico, per un importo a base d’appal-to di € 600.000,00 oltre IVA, per il periodo dal 1.1.2010 al 31.12.2014. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 15.12.2009.L’avviso integrale di gara è pubblicato sulla Gazzetta CEE (spedito il 4.11.2009) e nel sito Internet www.comune.seriate.bg.it e può es-sere richiesto all’Uffi cio Procedure di Gara e Contratti (tel. 035/304.248-304.271).Seriate, 4.11.2009

IL PRESIDENTE DI GARA Dott.ssa Monica Vavassori

COMUNE DI NOALE PROV. VE

AVVISO DI PROCEDURA APERTAIl Comune di Noale, Piazza Castello 18 – Tel.: 041. 5897248, fax: 041-5801170 Posta elettronica: [email protected]. Sito Internet: www.comune.noale.ve.it ha indetto procedura aperta per affi damento in concessione del servizio di trasporto scolastico scuola primaria e secondaria di 1° anni 2010/ 2011/2012. Criterio di aggiu-dicazione: offerta economica-mente più vantaggiosa ex art. 83 D. Lgs. 163/2006. Termine di presentazione delle domande: ore 12,30 del 15.12.2009.Inizio delle ope-razioni di gara: 16.12.2009, ore 9,00, pres-so la Sala Giunta del Comune. Il bando è inviato il 29/10/2009 per la pubblicazione sulla G.U. delle Comunità Europee; tutti gli atti di gara sono pubblicati sul sito “http://www.comune.noale.ve.it”. Noale, 02.11.2009 Il Responsabile Servizi Socio-Culturali

dr.Carla Fuga

AEROPORTO G. MARCONI DI BOLOGNA S.P.A.

AVVISO APPALTO AGGIUDICATO1. Stazione Appaltante: Aeroporto Guglielmo Mar-coni di Bologna S.p.A., via Triumvirato n.84, 40132 - Bologna; tel. 051/6479617; fax 051/6479185; e-mail: [email protected] 2. Oggetto dell’appalto: “Servizio di sgombero neve presso l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna” – Categoria16 – CPV 90620000-9. 3. Importo dei servizi a base di gara: € 1.124.000,00 – importo costituito dalla “quota fi ssa” di € 624.000 (corrispet-tivo per la disponibilità al pronto intervento) e dalla “quota opzionale” di € 500.000,00 (corrispettivo per l’effettivo espletamento del servizio di sgombero neve) – oltre a oneri di sicurezza non soggetti a ribasso: € 26.000,00. 4. Durata: 36 mesi. 5. Tipo di procedura: aperta. 6. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. 7. Data di aggiudicazione: 17/9/2009. 8. Numero di offerte ricevute: 1. 9. Aggiudicatario: C.A.T.A. soc. coop., via Prati n. 2/M - 40050 Castello d’Argile (Bologna). 10. Valore fi nale dell’appalto: € 637.520,00 (per ciò che attiene alla “quota fi ssa”). L’avviso di appalto aggiudicato è stato inviato alla GUCE in data 3 no-vembre 2009.

IL PRESIDENTEGiuseppina Gualtieri

AEROPORTO G. MARCONI DI BOLOGNA S.P.A.

AVVISO APPALTO AGGIUDICATO1. Stazione Appaltante: Aeroporto Guglielmo Mar-coni di Bologna S.p.A., via Triumvirato n.84, 40132 - Bologna; tel. 051/6479617; fax 051/6479185; email: [email protected] 2. Ogget-to dell’appalto: lavori di ampliamento del piazzale in cls. per aeromobili e di riqualifi ca della via di rullaggio dell’Aeroporto di Bologna – CPV 45235320 (ogget-to principale) e 45235310 (oggetto complementari). 3. Importo dei lavori a base di gara: € 5.862.672,00; Oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso): € 105.979,00. 4. Termine di esecuzione: 225 giorni naturali e consecutivi. 5. Tipo di procedura: aperta. 6. Criterio di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso, inferiore a quello, al netto degli oneri per la sicurezza, posto a base di gara, determinato me-diante offerta a prezzi unitari. 7. Data di aggiudica-zione: 17/9/2009. 8. Numero di offerte ricevute: 7. 9. Aggiudicatario: ATI Consorzio Cooperative Costru-zioni CCC Società Cooperativa - Consorzio Raven-nate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop.p.A., via M. E. Lepido n. 182/2 - 40133 Bolo-gna. 10. Valore fi nale dell’appalto: euro 3.567.786,44. L’avviso di appalto aggiudicato è stato inviato alla GUCE in data 3 novembre 2009.

IL PRESIDENTE Giuseppina Gualtieri

AVVISO APPALTOAGGIUDICATO

Amministrazione aggiudicatrice: DIREZIONE

CENTRALE TURISMO, MARKETING TER-

RITORIALE, IDENTITA’ - SETTORE MARKET-

ING TERRITORIALE - Via Dogana n. 2 – 20123

Milano - ITALIA.

Oggetto appalto: CIG: 0356603619

Procedura Aperta, con aggiudicazione a fa-

vore dell’offerta economicamente più vantag-

giosa, per l’affi damento ad un licenziatario

uffi ciale generale della licenza d’uso e sfrut-

tamento commerciale del marchio promozion-

ale, per un periodo di 36 mesi.

Criterio di aggiudicazione: offerta economica-

mente più vantaggiosa.

Plichi pervenuti entro il termine di ricevimento

del 12 ottobre 2009 n. 1

Offerte aperte: n. 1

Data aggiudicazione: 21/10/2009

Aggiudicatario provvisorio: Professional Li-

censing Group srl di Corso Vercelli, 22 – 20144

Milano

Informazioni: L’Aggiudicazione diverrà defi ni-

tiva al termine dei controlli sulle dichiarazioni

rese in sede di gara.

Data: 13 novembre 2009.

IL DIRETTORE DEL SETTORE

f.to Arch. Massimo Cella

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE DI CATANZARO

PIAZZA ROSSI – TEL. 0961/8411 FAX. 0961/744519

ESTRATTO AVVISO ESITO GARA N. 25/2009

L’Amministrazione Provinciale, rende noto, ai sensi del D.lgs 163/2006, che in data 22/06/2009 e in data 19/10/2009, è stata esperita la proce-dura aperta per l’affi damento dei lavori di manu-tenzione straordinaria adeguamento e messa in sicurezza strade provinciali n. 51-172-56-162/2-171/1 del Settore Soveratese reparti n°8-9 . La gara è stata aggiudicata con il criterio del massi-mo ribasso percentuale sull’elenco prezzi posto a base di gara (art. 82 comma 2 lett. a) del D.lgs 163/2006 e ss.mm.ii.) e con esclusione delle of-ferte in aumento e con la valutazione di congruità delle offerte anomale ai sensi degli artt. 86-87-88 del D.lgs 163/2006. Determinazione di aggiudi-cazione n°7301 del 21/10/2009. Offerte ricevute n. 12 ditte escluse n. due - Impresa aggiudicata-ria BAD & STRASS S.r.l. ribasso del 44,910% - Importo netto di aggiudicazione € 1.112.578,40 compresi oneri di sicurezza - tempo di esecuzio-ne lavori 365 giorni- R.U.P. Ing. Floriano Sini-scalco - Direttore Lavori Geom. Eugenio Conte-stato L’elenco completo delle ditte partecipanti alla gara è stato inserito nell’avviso integrale dell’avvenuto esperimento pubblicato all’albo pretorio dell’Ente e sul sito: Internet www.provin-cia.catanzaro.it. L’esito è stato pubblicato sulla G.U.R.I. in data 11/11/2009. (n° 133 Serie spe-ciale V°)

IL Dirigente Dott. Antonio Russo

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

DI CATANZAROPIAZZA ROSSI – TEL. 0961/8411

FAX. 0961/744519ESTRATTO AVVISO ESITO GARA N. 28/2009

L’Amministrazione Provinciale, rende noto, ai sen-si del D.lgs 163/2006, che in data 02/07/2009 e in data 19/10/2009, è stata esperita la procedura aperta per l’affi damento dei lavori di manutenzio-ne straordinaria adeguamento e messa in sicurez-za strade provinciali n. 116-118-120-144-146-147-148-151-152-154- del Settore Soveratese reparti n°17-20 . La gara è stata aggiudicata con il criterio del massimo ribasso percentuale sull’elenco prez-zi posto a base di gara (art. 82 comma 2 lett. a) del D.lgs 163/2006 e ss.mm.ii.) e con esclusione delle offerte in aumento e con la valutazione di congruità delle offerte anomale ai sensi degli artt. 86-87-88 del D.lgs 163/2006. Determinazione di aggiudica-zione n°7300 del 21/10/2009.Offerte ricevute n. 9ditte escluse n. uno0 - Impre-sa aggiudicataria Franco Giuseppe S.r.l. ribasso del 33,994% - Importo netto di aggiudicazione € 1.755.442,94 compresi oneri di sicurezza - tempo di esecuzione lavori 365 giorni- R.U.P. Ing. Flo-riano Siniscalco - Direttore Lavori Geom. Salva-tore Ciambrone L’elenco completo delle ditte partecipanti alla gara è stato inserito nell’avviso integrale dell’avvenuto esperimento pubblicato all’albo pretorio dell’Ente e sul sito: Internet www.provincia.catanzaro.it.L’esito è stato pubblicato sulla G.U.R.I. in data 11/11/2009. (n° 133 Serie speciale V°)

IL Dirigente Dott. Antonio Russo

AZIENDA SPECIALE FARMACIA COMUNALEDI CUSANO MILANINO

Provincia di MilanoSede Amministrativa - Via Ticino, 5

20095 Cusano Milanino Tel. e Fax : 02 6192042

E mail: [email protected] [email protected]

ESTRATTO BANDO DI GARAIn esecuzione alla Deliberazione del Consiglio di Amministra-zione n. 10 del 3.11.2009 questa Azienda Speciale intende appaltare la gestione dei SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICI-LIARE E TRASPORTO DISABILI per il biennio 1 FEBBRAIO 2010 – 31 GENNAIO 2012 (con possibilità di ripetizione per un massimo di ulteriori 24 mesi). Categoria: 25 - Numero di riferimento CPC: 93 - Codice NUTS: ITC-Milano - Numero di riferimento CPV: 85311100-3 – CIG 9395913DBA. Proce-dura di aggiudicazione: procedura ristretta ai sensi dell’art. 55, comma 2, del D. Lgs. n. 163 del 12.04.2006. Descrizione servizio: gestione di servizi di assistenza domiciliare per an-ziani e non autosuffi cienti e trasporto di disabili da casa a centri di riabilitazione. Le attività si svolgeranno nel Comune di Cusano Milanino e i trasporti verso i comuni confi nanti. Quantità dei servizi da fornire: prestazioni di personale per circa n. 6.880 ore annue. Importo massimo dell’appalto per il biennio: € 268.320,00 + IVA e di € 536.640 + Iva in caso di ripetizione per il biennio successivo ai sensi dell’art. 57 comma 5 punto b) del D.Lgs. 163/06.). Durata del servizio: 24 mesi, decorrenza dal 01/02/2010 sino al 31/01/2012; possibi-le opzione di rinnovo per ulteriori 24 mesi. Luogo di esecuzio-ne: Cusano Milanino. Criterio di aggiudicazione: offerta eco-nomicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/06;Data scadenza presentazione richieste invito: 17 dicembre 2009. Il bando di gara integrale può essere richiesto all’Uffi cio amm.vo dell’Azienda Speciale Farmacia Comunale di Cusano Milanino (tel. e fax 02 6192042 ) e mail [email protected] o [email protected] e sarà inviato median-te posta elettronica.

Il Direttore d’Azienda – Dr. Nello Pozzati

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CATANZARO

PIAZZA ROSSI TEL. 0961/8411 – FAX. 0961/744519

ESTRATTO AVVISO ESITO GARA N. 22/2009L’Amministrazione Provinciale, rende noto, ai sen-si del D.lgs 163/2006, che in data 12/06/2009 e in data 19/10/2009, è stata esperita la procedura aperta per l’affi damento dei lavori di manutenzione straordinaria adeguamento e messa in sicurezza strade provinciali n. 128-131-133-135-136-137-138-141 del Settore Soveratese reparti n°18-19 . La gara è stata aggiudicata con il criterio del massimo ribas-so percentuale sull’elenco prezzi posto a base di gara (art. 82 comma 2 lett. a) del D.lgs 163/2006 e ss.mm.ii.) e con esclusione delle offerte in aumen-to e con la valutazione di congruità delle offerte anomale ai sensi degli artt. 86-87-88 del D.lgs 163/2006. Determinazione di aggiudicazione n°7304 del 21/10/2009.Offerte ricevute n. 19 ditte escluse n. uno - Impresa aggiudicataria I.C.O.P. S.r.l. ribasso del 39,471% - Importo netto di aggiudicazione € 1.432.957,44 compresi oneri di sicurezza - tempo di esecuzione lavori 365 giorni- R.U.P. Ing. Floriano Siniscalco -. Direttore dei lavori Geom. Domenico Caporale - L’elenco completo delle ditte partecipanti alla gara è stato inserito nell’avviso integrale dell’avvenuto esperimento pubblicato all’albo pretorio dell’Ente e sul sito: Internet www.provincia.catanzaro.it.L’esito è stato pubblicato sulla G.U.R.I. in data 11/11/2009. (n° 133 Serie speciale V°)

IL Dirigente Dott. Antonio Russo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 15: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

21Martedì 17 Novembre 2009

IN

DICOLA

con ItaliaOggi

ED

ccccccccccccooooooooooonnnnnnnn IIIIIIIIItttttallliaO

IL NUOVO

CODICEDirittoO

con ItaliaOggi

TRTT IBUTARIO

& Fisco

Il Consiglio di stato ha fornito un’interpretazione estensiva dell’istituto dell’avvalimento

Appalti, più spazi ai professionistiLa società di architetti può utilizzare anche imprese terze

DI DEBORA ALBERICI

Via libera alle associa-zioni professionali negli appalti pubblici. Infatti possono aggiudicarsi

una gara avvalendosi di altre aziende con competenze speci-fi che.

A questa conclusione è giunto il Consiglio di Stato che, con la decisione n. 7054 del 12 novem-bre 2009, ha fornito un’interpre-tazione estensiva dell’istituto dell’avvalimento dando ragione a una associazione professiona-le di architetti che aveva vinto un’appalto per il restauro di una villa comunale.

Il Collegio di Piazza Spada ha confermato la decisione de-positata dal Tar Lombardia se-condo cui le i raggruppamenti temporanei di professionisti sono sullo stesso piano dei rag-gruppamenti di imprese. Fra l’altro, sulla decisione ha pesa-to una sentenza della Corte di giustizia del ’99 – si legge nelle motivazioni – che ha avuto lo scopo di ampliare la dinamica

concorrenziale svolta dai rag-gruppamenti temporanei di imprese e di professionisti. In proposito, si legge nella deci-sione del Consiglio di stato, «il primo giudice ritenne infondato nel merito il ricorso osservan-do che, in omaggio allo scopo di ampliamento della dinamica concorrenziale e della obietti-va funzione antimonopolistica svolta dai raggruppamenti tem-poranei di imprese e di profes-sionisti (agli stessi equiparati nella disciplina comunitaria), sin dal 1999 (cfr. la sentenza del 2 dicembre 1999 nella causa C-176/98) la Corte di Giustizia ha chiarito la interpretazione sostanzialista della direttiva 92/50, nel senso, cioè, di consen-tire ad un prestatore, per com-provare il possesso dei requisiti economici, fi nanziari e tecnici di partecipazione ad una gara di appalto pubblico di servizi, di far riferimento alle capacità di altri soggetti, qualunque sia la natura giuridica dei vincoli con gli stessi, a condizione che sia in grado di provare di disporre

effettivamente dei mezzi di tali soggetti necessari all’esecuzio-ne dell’appalto». In sostanza, spiegano i giudici, le direttive appalti pubblici non permettono di restringere la possibilità di partecipare alle gare «ad alcu-ne categorie di operatori esclu-dendone altre». La Commissio-ne Ue, secondo palazzo Spada, considera dunque che «l’art. 34, par. 1 del codice, anche in com-binato disposto con l’art. 206, par. 1, nonché gli artt. 90 e 101, anche in combinato con l’art. 237 sono contrari alle direttive 2004/18/CE e 2004/17/CE, nel-la misura in cui essi escludono la possibilità di partecipazione alle gare di appalti e ai concorsi di progettazione soggetti a det-te direttive, per gli operatori che hanno una forma giuridica diversa da quelle contemplate dai citati articoli».

Non valgono le multe automatiche accertate al semaforo prima delle omologazioni degli strumenti conse-guenti alla riforma della patente a punti dell’estate 2003. Lo ha ribadito la Corte di cassazione, sez. II, con la sentenza n. 23084 del 30 ottobre 2009 che sta gettando scompiglio tra gli ad-detti ai lavori per l’interpretazione fornita da alcuni organi di stampa che hanno generalizzato, erroneamente, la portata della pronuncia. Secondo molti commentatori, infatti, questa decisione metterebbe fuori gioco tut-ti i semafori spia d’Italia. Ma è evi-dente che non si tratta di una lettura corretta della decisione. L’infrazione accertata nel caso in esame è stata rilevata il 16 marzo 2004 ossia due giorni prima della firma dei primi decreti di omologazione dei sistemi photored abilitati per operare in mo-dalità automatica. Solo il 18 marzo 2004, infatti, sono stati emanati i pri-mi provvedimenti tecnici che hanno dato definitivamente il via libera alla novella introdotta nell’agosto del 2003 con la riforma della patente a punti. Sulla legittimità di questi strumenti si è espressa anche l’Avvocatura ge-nerale dello stato che, con il parere n. 46819 del 10 aprile 2008, indirizzato al Ministero dell’interno, ha confer-

mato la liceità dell’installazione dei sistemi semaforici regolarmente omo-logati, anche senza presidio. Con il dl 151/2003, specifica infatti la nota cen-trale, l’utilizzo dei sistemi automatici di controllo delle intersezioni strada-li debitamente omologati è legittimo anche senza la presenza degli organi di polizia. La valutazione preventi-va terza, necessaria per ammettere l’installazione sulle strade degli altri sistemi automatici di controllo del traffico, non è infine richiesta dal co-dice stradale per il posizionamento dei controlli semaforici. Resta però necessario, conclude il parere, che la delibera con cui gli enti decidono di installare un sistema automatico per il controllo degli incroci dovrà essere adeguatamente motivata in relazione alle esigenze del traffico e della sicurezza stradale. Competerà poi al giudice di pace eventualmen-te valutare «se le modalità in cui sia avvenuta l’installazione od operi il funzionamento dell’apparecchiatura stessa, oltre che rispettosi delle pre-scrizioni del decreto di omologazione del modello, costituiscano in concreto un valido ed inequivoco mezzo di ac-certamento della violazione».

Stefano Manzelli

CASSAZIONE

Multe automatiche okL’accredito della social card richie-

de sempre la permanenza dei requi-siti Isee, anche se per frazione del bimestre. Lo precisa, tra l’altro, l’Inps nel messaggio n. 26088/2009 con cui risponde ad alcuni quesiti sulla carta acquisti.

Carta smarrita. Un primo chiari-mento risponde alle richieste relative a mancata ricarica, ricarica avvenuta su carta disattivata o mancata ricezione del Pin. L’Inps precisa di essere soltan-to attuatore e non anche erogatore del beneficio in questione; pertanto, tutti i problemi relativi alle carte sono di esclusiva competenza delle poste. In particolare, nei casi in cui una carta sia stata disattivata o smarrita o danneg-giata e venga rilasciata una seconda carta, gli accrediti continueranno a essere inviati sempre sulla carta ori-ginaria; saranno poi le poste a spostare gli accrediti dalla carta disattivata alla carta attiva.

Social card e Isee. L’Inps, ancora, spiega che in base alla normativa che disciplina la carta acquisti «la disponi-bilità è concessa inte-ramente per ciascun bimestre o per il pe-riodo di riferimento, anche se i requisiti sono posseduti per

una frazione del bimestre o del periodo di riferimento stessi». Alla luce di tanto, le dichiarazioni Isee sottoscritte a mag-gio 2009 restano utili per i pagamenti relativi dal bimestri maggio-giugno e seguenti, fino al bimestre maggio-giu-gno dell’anno successivo. Per far sì che i richiedenti la carta acquisti possano percepire gli importi relativi a tutti bi-mestri, senza soluzione di continuità, diventa allora necessario che sottoscri-vano una nuova dichiarazione Isee non più tardi del bimestre successivo alla scadenza della precedente dichiara-zione (Isee). L’Inps riporta il seguente esempio. Domanda carta acquisti effet-tuata il 26 aprile 2009; dichiarazione Isee sottoscritta il 10 gennaio 2008 con validità quindi fino al 9 gennaio 2009. La nuova dichiarazione Isee viene sottoscritta il 10 maggio 2009 con valida fino al 9 maggio 2010. Ne deriva la possibilità degli accrediti relativi ai seguenti periodi: ottobre-dicembre 2008; gennaio-febbraio 2009; maggio-giugno 2008. Mentre non sarà possibile l’accredito per marzo-aprile

2009 in quanto per questo periodo si ve-rifica l’assenza della dichiarazione Isee.

Carla De Lellis

MESSAGGIO INPS SUGLI ACCREDITI

Social card, Isee vincolante

La notasul sito www.italia-oggi.it/documenti

La sentenzasul sito www.italia-oggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 16: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

22 Martedì 17 Novembre 2009 I M P O S T E E TA S S E

Chi si appresta a effettuare un investimento deve tenere conto del rischio di futuri accertamenti

Tremonti ter, economicità al varcoNuovo costo in dichiarazione al vaglio dell’amministrazione

DI MAURIZIO TOZZI

Tremonti ter, economicità al varco. Gli investimenti detassati sono un segno di rilancio dell’impresa. Ne-

cessari risultati futuri migliori sia per giustifi care l’investimen-to che per fronteggiare l’onere connesso. Il nuovo costo indicato in dichiarazione sarà al vaglio dell’amministrazione fi nanzia-ria per scorgere atteggiamenti antieconomici o ulteriori notizie ai fi ni del redditometro.

L’antieconomicità e il reddi-tometro rappresentano le armi forti dei recenti accertamenti del fi sco e di certo non può obiettarsi molto al riguardo. Giustamente la Corte di cassazione ha più vol-te condannato i contribuenti con atteggiamenti sin troppo irrazio-nali sul piano reddituale, sottoli-neando due aspetti i cui assunti di base sono incontrovertibili.

Sul fronte dell’economicità, è normale ritenere che l’attività sia condotta al fi ne di consegui-re un utile remunerativo dell’in-vestimento effettuato e pertanto continui risultati non soddisfa-centi, caratterizzati ad esempio

da perdite ripetute o utili esigui, indebitamento crescente, accu-mulo di rimanenze, interventi dei soci e remunerazioni degli stessi di poco superiori a quelle medie dei dipendenti, rappresentano un chiaro esempio di occultamento dei risultati, non potendosi ri-scontrare alcuna logica ragione nel mandare avanti in simili condizioni l’attività esercitata, risultando addirittura più con-veniente il ricorso a forme alter-native di investimento.

Sul piano del redditometro, spettando al contribuente il compito di difendersi nel meri-to, è lecito presupporre a fronte del possesso di determinati beni o della manifestazione di deter-minate capacità di incremento del patrimonio, l’esistenza di redditi suffi cienti per tali mani-festazioni di ricchezza. Pertanto, salvo i casi in cui (a prescindere dai parametri richiesti dal red-ditometro che magari possono apparire sin troppo elevati), il contribuente evidenzia nel con-creto che con i propri redditi di qualsiasi provenienza legittima, oppure ricorrendo all’aiuto dei familiari, riesce a sopperire alle

necessarie spese dei beni dispo-nibili o agli incrementi patrimo-niali realizzati, è evidente che il redditometro sia incontrovertibi-le. E la conseguenza peraltro è che in presenza di dichiarazioni assolutamente non credibili (si pensi ai soggetti, per esempio soci di una snc, che pagano un mutuo di 1.000 euro al mese, hanno due vetture e i familiari a carico e dichiarano nemmeno 15/20 mila euro di reddito lordo), si subisce l’accertamento per l’in-tero ammontare dei risultati cal-colati dai coeffi cienti del Dm 10 settembre 1992.

Chi si appresta a effettuare in-vestimenti agevolati in base alla Tremonti-ter, che peraltro ha un ambito oggettivo di applicazione di molto allargato in virtù delle considerazioni della circolare n. 44 del 2009, secondo cui l’agevo-lazione non è limitata ai soli beni strumentali, bensì a tutti i beni rientranti nella classifi cazione 28 della tabella Ateco tranne che non rappresentino beni destinati alla rivendita, dovrà necessariamen-te valutare le implicazioni sul piano di un futuro accertamen-to in funzione dei due metodi in

precedenza richiamati. Sul piano pratico, infatti, la Tremonti-ter si trasformerà nella prossima di-chiarazione dei redditi in un’ul-teriore variazione diminutiva, pari al 50% della spesa sostenuta per l’investimento. Pertanto, in dichiarazione vi sarà una esatta individuazione dell’agevolazione fruita, con relativa possibilità di conteggiare il totale dell’investi-mento eseguito.

Orbene, in primo luogo il sog-getto che effettua l’investimento, sia esso persona fi sica o società, dovrà anzitutto tenere in debita evidenza il fl usso fi nanziario che lo ha permesso. Se le risorse eco-nomiche provengono dallo scudo fi scale o dal ricorso al fi nanzia-mento creditizio, non sorgono problemi in ordine all’iniziale incremento, mentre se si tratta di risorse proprie è necessario valutare la consistenza delle stesse in rapporto alle capacità reddituali dichiarate nel tempo dall’imprenditore o dai soci.

L’investimento, peraltro, rap-presenta un buon segnale sul piano del tentativo di rilancio dell’impresa. Si pensi alle im-prese in «odore» di antieconomi-

cità visti i risultati conseguiti negli ultimi anni. Il ricorso ai nuovi investimenti potrà esse-re utilizzato come elemento di giustificazione, evidenziando che proprio per tamponare gli scarsi risultati si è deciso di in-vestire in nuovi beni per rilan-ciare l’attività svolta. Ciò però implica necessariamente che per il futuro, in un ragionevole lasso di tempo, vi siano risultati più consoni (fermo restando che la crisi, se veritiera, potrebbe perdurare e diventare irrever-sibile), altrimenti tornerebbe forte il dubbio in ordine all’an-tieconomicità della gestione aziendale. In sostanza, se pure a seguito di nuovi investimenti l’atteggiamento dell’imprendi-tore, sul piano dichiarativo, con-tinuerà a manifestare risultati «irreali», tali per esempio da coprire a malapena il costo ini-ziale dell’investimento (ritorno dei finanziamenti propri o del sistema creditizio), giocoforza sarà maggiormente giustifi cato un accertamento fondato sull’an-tieconomicità.

©Riproduzione riservata

Dalle Entrate gli elenchi defi nitivi del 5 per mille 2006. I dati delle preferenze per la de-stinazione del 5 per 1000 espres-se dai contribuenti nel 2006 sono stati suddivisi in cinque elenchi: Onlus e volontariato, ricerca scientifi ca, ricerca sani-taria, attività sociali svolte dai Comuni e soggetti esclusi dal benefi cio. Per agevolare la con-sultazione e ren-dere i dati espressi più fruibili, per ciascuna tipolo-gia dei suddetti elenchi sono state effettuate distinte elaborazioni: in ordine alfabetico, in ordine crescente di Cf, in ordine decrescente di im-porto attribuito a ciascun nominati-vo. Per l’elenco dei Comuni è stata anche effettuata una elabora-zione per provincia, regione ed importo. Nella nuova versione pubblicata, gli importi destina-ti a ciascun soggetto sono stati arrotondati alla seconda cifra decimale. Il dato, di per sé poco signifi cativo per i singoli desti-natari (variazione di 1 centesi-mo in aumento o diminuzione), ha comportato una variazione dell’importo totale degli elenchi di alcune decine di euro.

Il governo francese ha de-ciso di combattere i paradisi

fi scali con una serie di misure dissuasive che li rendano meno allettanti per privati e aziende, come una maggiorazione delle tasse sui dividendi. Parigi vuole anche stilare una lista degli stati e territori non cooperativi che non appartengono all’Ue e fi gurano sull’elenco dei para-disi fi scali dell’Ocse e che non sono legati alla Francia da uno scambio di informazioni fi scali. La lista, indica l’Afp, che ha avuto visione del progetto di legge governativo già presen-

tato al consiglio dei ministri, sarà aggiornata ogni anno.

«La prossima approvazione del-la Finanziaria nazionale pone il problema del pagamento delle tasse sospeso, come si ricorderà, fi no al 31 dicembre 2009 per i cittadini delle zone terremotate.

È, quindi, necessario procra-stinare questa scadenza». Lo ha detto ieri il vicepresidente vicario del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giorgio De Mat-teis, secondo il quale rischia altrimenti di bloccarsi il pro-cesso di ripresa dell’economia regionale che può già contare sull’attuazione della Zona franca prevista tra febbraio e marzo 2010, 35 milioni di euro di aiuti comunitari e l’autoriz-zazione a rimodulare gli 83 milioni di euro del Por-Fers per il terremoto.

fidac

BreviTarsu nei porti, la Cas-

sazione cambia rotta. La Suprema corte ha stabilito che lo smaltimento dei ri-fiuti all’interno dell’area portuale è sottratto alla competenza dei Comuni; e questo, hanno aggiunto gli ermellini, indipenden-temente dal servizio even-tualmente svolto «di fatto» dallo stesso Comune, in quanto «il potere impositi-vo deve trovare la sua fonte necessariamente nella leg-ge e non può rinvenirsi in virtù dello svolgimento di una attività da parte di un soggetto a cui la legge stessa non attribuisce la relativa competenza funzionale». Con la sentenza n. 23583/2009 depositata in cancelleria lo scorso 6 novembre, la sezione tributaria della cassazione ha quindi completamente modifi cato il suo precedente orientamento (sentenza n. 3829/2009) che imponeva ai concessionari del servizio portuale di paga-re ai comuni questa tassa sullo smaltimento dei rifi uti.

In precedenza con la sentenza n. 3829/2009, la Corte aveva stabilito l’appli-cazione della tassa sullo smaltimento dei ri-fi uti direttamente in capo al concessionario del servizio portuale; quest’ultimo doveva provvedere al pagamento per conto del pri-vato che usufruisce del servizio del natante, indipendentemente dalla natura demaniale dell’area e dallo stato liquido della super-fi cie dove venivano prodotti i rifi uti. Que-sto perché il collegio aveva ritenuto che la tassa di raccolta dei rifi uti fosse tesa a garantire il servizio per la tutela dell’igiene pubblica su insediamenti provvisori o permanenti di comunità umane.

I giudici di Piazza Cavour,

con la sentenza in esame hanno cambiato completa-mente «rotta» e stabilito la non applicabilità della tas-sa da parte del Comune.

Hanno infatti osservato come dal quadro normativo ed istitutivo delle Autorità portuali emerge univoca-mente che l’attività di ge-stione dei rifi uti nell’ambi-to dell’area portuale, (da intendersi come spazio in cui svolge i suoi compiti la singola Autorità portuale: concessionari utenti, impre-se portuali, navi) rientra

nella competenza di quest’ultima, la quale per legge è tenuta ad attivare il relativo servizio di raccolta e trasporto di rifi uti fi no alla discarica.

Da ciò deriva, prosegue il collegio supre-mo, «che la relativa attività sfugge alla com-petenza in materia dei Comuni, i quali sono di conseguenza privi anche di ogni potere impositivo». Quest’ultima conclusione, ag-giunge e spiega la Corte, necessita di due precisazioni: la prima consente di respingere la tesi dell’amministrazione comunale se-condo cui la competenza dell’autorità por-tuale si limiterebbe alla pulizia dell’interno dell’area del porto; la seconda considera-zione porta a stabilire che lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifi uti, «di fatto» eseguito mediante appalto a una impresa privata, non è di alcun rilievo; infatti concludono gli ermellini che il potere impositivo deve trovare la sua fonte neces-sariamente nella legge e non può pertanto rinvenirsi in ragione dello svolgimento di

una mera attività di fatto da parte di un soggetto a cui la legge stessa non attribuisce la relativa competenza fun-zionale.

Benito Fuoco

La Cassazione dice no alla Tarsu nei porti

i

chmns

cepmsticscs

ll

I principiIl servizio di smaltimento dei r if iuti nell’area por tuale è sottratto alla competenza dei comuni per tutta l’area interna di competenza.

Nessun rilievo può attribuirsi alla circostanza che il Comune abbia comunque svolto il servizio; infatti il potere impositivo deve necessariamente trovare la sua fonte nella legge, non potendosi rinvenire in ragione del suo svolgimento «di fatto».

La sentenzasul sito www.italia-oggi.it/documenti

Giorgio De Matteis

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 17: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

23Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NI M P O S T E E TA S S E

Lettera delle associazioni di impresa all’Agenzia delle entrate

Crediti Iva chiariCompensazione nei primi mesi 2010

DI CRISTINA BARTELLI

Possibilità di compensa-re i crediti Iva nei pri-mi mesi del 2010 per evitare un aumento dei

costi per le imprese e l’ulteriore stretta creditizia e un innalza-mento della soglia (attualmente di 15 mila euro) oltre la quale è necessario apporre il visto di con-formità. Sono queste due delle principali richieste che le cinque sigle, rappresentanti il mondo delle piccole imprese (Cna, Confartigianato, Con-fcommercio, Casarti-giani, Confesercen-ti) hanno scritto in un’articolata lettera inviata il 13 novem-bre a Attilio Befera, direttore dell’Agen-zia delle entrate. Nella missiva si elencano una serie di questioni aperte sulle nuove regole delle compensazio-ni dei crediti Iva, introdotte con il dl 78/09 con lo sco-po di operare una

stretta sulla pratica delle false compensazioni. Le imprese, in particolare, chiedono di conosce-

re se il limite dei 10 mila euro

di credito Iva debba esse-re collegato al periodo d’imposta in cui vie-ne utilizza-to il credito

o all’anno in cui è sor-

to.

Un’altra richiesta riguarda il momento in cui scatta la possi-bilità di utilizzare senza dichia-razione la compensazione per importi inferiori al limite dei 10 mila euro. Se cioè il 1° gennaio 2010 è la data spartiacque op-pure si dovrà continuare a utiliz-zare il credito d’imposta relativo alla precedente dichiarazione. E poi le perplessità dei rappre-sentanti delle piccole imprese si concentrano sulla natura e sulla tipologia dei controlli per chi è chiamato ad apporre il visto di conformità. Su questo capitolo poi le imprese chiedono oltre agli aggiustamenti, il supera-mento della procedura del visto di conformità perchè «le modi-fi che introdotte già consentono adeguato controllo». Sempre sul fronte del visto di conformità in-fi ne le imprese chiedono che non sia limitato solo al professionista o al responsabile dell’assistenza fi scale dei caf perchè «l’impresa assistita legittimamente nella tenuta della contabilità da una associazione di categoria soffri-rebbe di una oggettiva sperequa-zione rispetto a quelle assistite dai caf o da altri professionisti».

DI FRANCO RICCA

Rischio di imposizione e di doppia imposizione Iva sulle lavorazioni eseguite fuori della

Comunità per conto di imprese italiane: le nuove regole sulla territorialità delle prestazioni di servizi, in vigore dal 2010, localizzano l’operazione in Ita-lia, ma non tengono conto del-la «consumazione del servizio» all’estero, né della tassazione del valore della lavorazione nel caso di importazione dei prodotti lavorati.

Regime attuale. Secondo le regole vigenti, le prestazioni di servizi relativi a beni mobili materiali si considerano effet-tuate in Italia se materialmen-te eseguite nel territorio dello stato (art. 7, quarto comma, lett. b). In deroga a questa re-gola, le prestazioni fra soggetti passivi comunitari si conside-rano effettuate, anziché nel luogo di esecuzione, nel luogo in cui è stabilito il committen-te, alla condizione che il bene, a lavorazione ultimata, lasci il paese del prestatore (art. 40, comma 4-bis, dl 331/93).

Nuova regola dal 2010. In base alla direttiva 8 del 2008 (e alle disposizioni di recepi-mento contenute nello schema di dlgs varato dal governo), dall’1/1/2010 le prestazioni in esame ricadranno nella nuo-va regola generale, che indi-vidua il luogo dell’operazione nel paese in cui è stabilito il committente soggetto passivo; le medesime prestazioni rese a privati, invece, continue-ranno ad essere regolate dal criterio specifi co che localizza le operazioni nel paese in cui sono materialmente esegui-te. Restando alle prestazioni rese a soggetti passivi, come già evidenziato in precedenti articoli lo spostamento della territorialità nel paese del committente avrà i seguenti effetti:

a) le prestazioni rese da sog-getti italiani a committenti esteri, comunitari ed extraco-munitari, non saranno territo-riali, a prescindere dallo spo-stamento o meno dei beni, per cui non costituiranno volume d’affari. Nella fattispecie, non potrà troverà applicazione, quindi, il trattamento di non imponibilità dell’art. 9, n. 9) del dpr 633/72, né quello dell’art. 40, comma 4-bis (disposizione che sarà abrogata). Se il com-mittente è stabilito in un altro paese Ue, resta fermo l’obbligo di fatturazione e l’operazione dovrà essere evidenziata nel modello Intrastat, ma non con-correrà comunque al plafond ai fi ni dell’agevolazione per gli esportatori abituali;

b) le prestazioni ricevute da committenti italiani, vicever-sa, si considereranno in ogni caso effettuate nel territorio dello stato e dovranno essere

assoggettate all’Iva, a cura del committente, con il meccani-smo dell’inversione contabile, attraverso l’emissione di auto-fattura, anche se il prestatore è stabilito in altro stato mem-bro (non si potrà più procede-re, pertanto, all’integrazione della fattura del fornitore); in quest’ultima ipotesi, inoltre, vi sarà l’obbligo di compilazione del modello Intrastat.

Prestazioni eseguite fuo-ri della Comunità per con-to di committenti italiani. Dall’anno prossimo queste prestazioni diventeranno in ogni caso territoriali in Italia. Inoltre, all’infuori dell’ipotesi contemplata dall’art. 9, n. 9) del dpr 633/72, che dichiara non imponibili le lavorazioni su beni di provenienza estera non ancora definitivamen-te importati, nonché su beni nazionali, nazionalizzati o co-munitari destinati ad essere esportati da o per conto del prestatore o del committente estero, le lavorazioni per conto di committenti italiani parreb-bero concretizzare operazioni imponibili. Ciò sembrerebbe valere anche se la lavorazione riguarda beni oggetto di tran-sazioni effettuate al di fuori della Comunità, nonché beni successivamente importati. Questo trattamento suscita però perplessità, giacché nel primo caso vi è un servizio interamente consumato al di fuori della Comunità (esatta-mente come per l’intermedia-zione su vendite «estero su estero», che difatti sarà dichia-rata non imponibile mediante integrazione dell’art. 9, n. 7). Nel secondo caso, poi, si avrà l’imposizione del valore della prestazione in dogana, all’atto dell’importazione dei prodotti lavorati al di fuori della Co-munità, per cui l’applicazione dell’Iva sul corrispettivo del servizio con il meccanismo dell’inversione contabile du-plicherebbe la tassazione. Il problema dovrebbe essere risolto attraverso una speci-fi ca disposizione che vada ad integrare l’art. 9, n. 9) al fi ne di estendere il trattamento di non imponibilità, o, ancora me-glio, «a monte», integrando gli articoli 144 e 153 della diret-tiva n. 112 del 2006. Anche in via interpretativa, comunque, parrebbe possibile procedere a una lettura adeguatrice della disposizione dell’art. 9, n. 9), al fi ne di riconoscere la non imponibilità alle lavorazioni che, seppure materialmente eseguite all’estero, dovranno considerarsi effettuate in Ita-lia in base alla nuova regola, allorquando eseguite su beni esteri.

Effetti delle regole sulla territorialità

Lavori extra Ue,rischio Iva doppia

Ieri a Palazzo Chigi il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta ha illustrato ca-ratteristiche e finalità del «Portale della Riforma» www.riformabrunetta.it. Si tratta, spiega una nota, di uno strumento inedito che punta a consentire a cittadini, pubblici dipen-denti e imprese non solo di conoscere e dibattere i diversi aspetti della ri-forma della pubblica am-ministrazione ma anche di monitorarne in tempo reale l ’implementazio-ne. Ieri pomeriggio il sito è stato a lungo attaccato da hacker dopo che, a poche ore dal lancio, aveva già segnato diverse migliaia di contatti.

Dichiaravano redditi normali ma poi possede-vano yacht, appartamenti di lusso, vetture di grossa cilindrata: così, osservan-do una capacità di spesa sproporzionata rispetto ai redditi denunciati, l’Agenzia delle entrate ha accertato in Toscana imposte sottratte a tassa-zione per oltre 15 milioni di euro. I controlli sono stati fatti nei primi dieci mesi del 2009 e hanno riguardato 1.285 contri-buenti nella regione.

Brevi

DI ANTONIO G. PALADINO

Gli strumenti messi in campo per contrastare l’evasione e l’elusione fi scale passano sotto la

lente della Corte dei conti. Infat-ti, tra gli indirizzi procedimentali previsti per il prossimo anno, la magistratura contabile inserisce la proposta di un’indagine che farà le pulci ai problemi connessi ai risultati effettivi ottenuti dal-la lotta all’evasione. Ma senza dimenticare fi loni d’indagine se-parati che potrebbero riguardare l’andamento delle entrate pubbli-che non tributarie maggiormente rilevanti e la gestione dei giochi affi dati ai concessionari.

È quanto si ricava dalla lettu-ra della deliberazione n.36/2009 emanata dalle sezioni riunite della Corte dei conti che hanno messo nero su bianco gli «indiriz-zi e i criteri di riferimento pro-grammatico del controllo sulla gestione per l’anno 2010». I temi che presentano maggiore attinen-za agli andamenti della fi nanza pubblica, innanzitutto. Pertanto, sulla scorta di questa direttiva, potranno essere attivate specifi -che indagini su diversi fronti, al-cune delle quali già avviate negli anni scorsi. In tempi in cui la cri-si economica internazionale dei mercati non è ancora smaltita del tutto, con ovvi rifl essi sul potere

d’acquisto delle famiglie, potreb-bero attivarsi, quindi, indagini atte a valutare quale sia il peso della fi scalità sul livello dei prez-zi dei prodotti di più largo con-sumo e sulla competitività delle imprese. Ma la Corte intende anche attivare un monitoraggio sull’andamento e sulle criticità delle entrate pubbliche non tri-butarie di maggior rilevanza (gio-chi, lotterie?), nonché un indagine sulla gestione dei giochi affi dati ai concessionari. Resta un punto fermo anche per il prossimo anno, l’accertamento dei problemi con-nessi ai risultati conseguiti dagli strumenti di contrasto all’evasio-ne ed elusione fi scale. In pratica, si vuole verifi care che le azioni e gli strumenti oggi siano ancora adeguati o necessitano di un affi -namento. Indagini a tutto campo, comunque, quelle che vedranno impegnati, il prossimo anno, i magistrati contabili. Saranno at-tivati controlli sul funzionamento del patto di stabilità interno, sul debito pubblico e le sue forme di ripianamento, sui rischi derivanti dall’utilizzo di «strumenti deriva-ti» sull’indebitamento dello Stato e delle autonomie territoriali.

Delibera Corte dei conti sui risultati ottenuti

Lotta all’evasioneai raggi X

Attilio Befera

Il testo della delibera-zione sul sito www.ita-liaoggi.it/documenti

Il testo del dlgssul sito www.italiaog-gi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 18: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO

IL TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA

SEZ. II CIV.

in composizione monocratica ex art. 281 quater c.p.c., nella persona dei giudice istruttore dott. Stefano Olivieri ha emesso la

seguente

SENTENZA

nella causa civile in primo grado iscritta al n. 30114/98 RGAC trattenuta in decisione alla udienza dell’8.1.2006 e vertente

tra

Wolters Kluwer Italia s.r.l., con sede in 20090 Assago (MI), Centro Direzionale Milanofiori, Strada 1, Palazzo F6

- attrice -

TeleConsul Editore s.p.a., con sede in 00100 Roma, Via Vinicio Cortese, 147/F

- convenuta -

L’Isola s.r.l., con sede in 00162 Roma, Piazza Bologna, 1

- convenuta -

GESAF - Gestione Servizi Aziendali e Finanziari - s.r.l., con sede in 00163 Roma, Via Pacchioni Giovanni 15

- terza chiamata -

Euroteam Informatica s.r.l., con sede in 80013 Castelnuovo di Napoli (NA), Via Nazionale delle Puglie 25

- terza chiamata -

Ediconsul Informatica s.r.l., con sede in 00163 Roma, Via Pacchioni Giovanni 15

- terza chiamata -

(omissis)

P. Q .M.

Il Tribunale definitivamente pronunciando così provvede:

- dichiara TeleConsul Editore s.p.a., L’Isola S.r.l., GESAF s.r.l., Euroteam Informatica S.r.l. ed Ediconsul Informatica S.r.l. responsabili

dell’illecito concorrenziale previsto dall’art. 2598 n. 3 c.c. nonché della violazione del diritto di esclusiva ex art. 102 bis comma

3 legge 22.4.1941 n. 633 attribuito a Wolters Kluwer Italia s.r.l. (già IPSOA Editore s.r.l.) sul prodotto di editoria elettronica CD Rom

“Sistema Informativo”, per essersi dette società indebitamente appropriate dei risultati dell’investimento finanziario e professionale

della impresa concorrente (Wolters Kluwer Italia s.r.l., già IPSOA Editore s.r.l) mediante illecita estrazione di una parte sostanziale

del database dell’attrice e conseguente illecito reimpiego di tali dati per la realizzazione del prodotto di editoria elettronica CD Rom

“Basileus”;

- condanna TeleConsul Editore s.p.a., L’Isola S.r.l., GESAF s.r.l., Euroteam Informatica s.r.l. ed Ediconsul Informatica s.r.l., in solido,

al risarcimento dei danni in favore della società attrice da liquidarsi in separato giudizio;

- condanna TeleConsul Editore s.p.a, L’Isola s.r.l., GESAF s.r.l., Euroteam Informatica s.r.l., ed Ediconsul Informatica s.r.l., in solido, a

pubblicare a proprie spese il dispositivo della presente sentenza, in formato un ottavo di pagina - con i nomi delle parti e dei prodotti

editoriali in grassetto-, e per una sola volta sui quotidiani Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, il Sole 24 Ore;

- fa divieto a TeleConsul Editore s.p.a, L’Isola s.r.l., GESAF s.r.l., Euroteam Informatica s.r.l. ed Ediconsul Informatica s.r.l. di

continuare la estrazione e il reimpiego dei dati contenuti nel database dell’attrice, nonché di commercializzare il prodotto

di editoria elettronica CD Rom “Basileus” contenente i dati illecitamente estratti dal prodotto informatico CD Rom “Sistema

Informativo”;

- rigetta le altre domande come proposte dalla società attrice nei confronti di TeleConsul Editore s.p.a., L’Isola s.r.l., GESAF s.r.l.,

Euroteam Informatica s.r.l. ed Ediconsul Informatica s.r.l.;

- rigetta la domanda riconvenzionale di condanna al risarcimento danni proposta da TeleConsul Editore s.p.a. nei confronti della

società attrice;

- condanna GESAF s.r.l., Euroteam Informatica s.r.l. ed Ediconsul Informatica s.r.l., in solido, a tenere indenne TeleConsul Editore

s.p.a. delle somme dalla stessa corrisposte a titolo di risarcimento danni alla società attrice in dipendenza dei precedenti capi di

sentenza;

- condanna TeleConsul Editore s.p.a., L’Isola s.r.l., GESAF s.r.l, Euroteam Informatica s.r.l. ed Ediconsul Informatica s.r.l, in solido, alla

rifusione in favore della società attrice delle spese di giudizio che liquida in 873,20 per esborsi (oltre ad 9,783,74 per anticipo spese

c.t.u. che vengono definitivamente poste a carico dei soccombenti), 3.569,00 per diritti, 11.190,00 per onorari oltre iva e Cpa;

- condanna GESAF s.r.l., Euroteam Informatica s.r.l, ed Ediconsul Informatica s.r.l., in solido, alla rifusione in favore di TeleConsul

Editore s.p.a. delle spese di giudizio che liquida, come da notula, in 2.273,87 per esborsi, 7.764,60 per diritti, 13.144,00 per

onorari, oltre rimborso forfetario spese generali, Iva e Cpa.

Roma, 20.12.2006 Il Giudice Istruttore, Dott. Stefano Olivieri

Depositato in Cancelleria il 29 gennaio 2007

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 19: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

25Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NI M P O S T E E TA S S E

Azienda forniture ufficio e cancelleriasul mercato da 50 anni

cerca Agente plurimandatarionella regione Lazio.

Offriamo: iscrizione Enasarco, catalogocartaceo + catalogo promozioni e altro.

Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected] al numero fax 06-787344.

- Tutte le inserzioni relative a ricerche e offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge 9-12-77, n. 903,qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore, o il ramo di attività. - Tutti gli annunci e la raccolta di candidature avvengono in ottemperanza al D.LGS n. 196 del 30Giugno 2003 in materia di Privacy. Per maggiori informazioni www.cercoagenti.it/privacy - La gestione di "Banche Dati", "Dati personali", relativa "Diffusione" e "Trattamento", è di pertinenza delle rispettive aziende inserzioniste, nella persona del responsabile al trattamentodei dati, nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. Tutte le risposte devono contenere l’Autorizzazione al trattamento dei dati.

Produttore di abbigliamento esterno da donna ricerca agenti plurimandatari e agenzie di rappresentanza con esperienza per zone libere in Veneto.Si offre e si richiede serietà e professionalità.Si prega di inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected] oppure al numero fax 0742660175.

Esclusivista di innovativo prodotto ad altatecnologia e a basso impatto ambientale

cerca Venditoriper la regione LOMBARDIA.

Assunzione contratto commercioSi offre: auto aziendale, appuntamenti prefissati,premi a raggiungimento obiettivi e condizioni

particolari per provenienti dal settore.Si richiede: età compresa tra i 25 e i 30 anni.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected] al numero fax n. 02/21873455.

MARTEDINumero Speciale

Annunci di Ricerca Agentiwww.CercoAgenti.it

Info Line: 0641227673 r.a.

Sei un'Azienda?Cerchi Agenti, Venditori,

Direttori Commerciali,Capi Area, Rappresentanti?Inserisci il tuo Annuncio

su CercoAgentiInfo Line: 0641227673 r.a.

GENUFLEXAffermata industria legno specializzata, in arredi in legno massiccio, attiva sul territorio

nazionale da 50 anni,CERCA AGENTI PLURIMANDATARI

esclusivamente operanti nel settore chiesa con esperienza acquisita e a diretto contatto con parrocchie, istituti religiosi, comunità,(non saranno presi in considerazione altri settori) ai quali affidare la vendita della

propria produzione (banchi, confessionali, mobili sacrestia,restauri lignei, arredamenti vari, ecc.) interessanti provvigioni

zone: SICILIA Occidentale e Orientale - PUGLIA Nord/BASILICATA -EMILIA/Bologna - MARCHE - BERGAMO e provincia -TRENTINO/ALTO ADIGE -

Belluno – FRIULIInviare approfondito curriculum al seguente indirizzo: [email protected]

GENUFLEX S.r.l. Via Callesella, 5 - 31010 MASER TV - Tel. 0423 923203 - 546003 -Fax 0423 546190

ARANCIONET SpA, società controllata daING DIRECT NV, ricerca

AGENTI IN ATTIVITA’ FINANZIARIA,iscritti all’albo,

per la vendita di Conto Arancio,Conto Corrente Arancio e Mutuo Arancio.

Inviare CV, con Aut.Tratt Dati (Dlgs 196/03), a: [email protected]

Rif. D + reg. di riferimento

Azienda operante nel settore prodotti per labellezza e la cura dei capelli e del corpocon 7 brand sul mercato ricerca agenti monoe plurimandatari introdotti presso distributori,grossisti, catene, negozi di rivendita di articoli per

parrucchieri ed estetiste ecc.Si offre: remunerazione al di sopra della media,zona in esclusiva, supporto tecnico e pubblicitario.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03), a:

[email protected]

INVOLO ditta produttrice nastri stampanti, etichette autoadesive, abbigliamento promozionale, professionale e antinfortunistica

ricerca addetto alle vendite mono/plurimandato per la regione Emilia Romagna.Si offre: provvigioni, rimborso spese, corso formazione.

Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03), a: [email protected] - Tel. al n° 0733772045

Bortoletto Serramenti S.r.l.Cerca agente monomandatario

con esperienza in Veneto.Per info e candidatura:

Tel. 049760988 - 33483044949

Cruciani Prodotti Crual S.r.l., dinamica aziendaoperante nel settore farmaceutico, ricerca agenti

plurimandatari nel Lazio.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected] SE REALMENTE INTRODOTTI NEL SETTORE FARMACIE.

Sirval S.r.l. cerca Agenti PlurimandatariInformatori medico scientifici introdotti nel settoreginecologia per la regione Emilia Romagna.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03), a: [email protected] oppure

al numero fax 026995525.Storico Prosciuttificio di Langhirano (Pr)cerca agenti plurimandatari in Lombardiaper vendita al dettaglio e piccolo ingrosso.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected] al numero fax 0521351604.

Pioli & Ramo produce da 50 anni serramenti inlegno per l'esterno per il settore delle imprese edili.Ricerca agente di vendita plurimandatario per leprovince di FROSINONE e LATINA al qualeaffidare obiettivi di ulteriori acquisizioni di clienti.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

La Quarzite S.r.l., fondata nel 1930, specializzatanella commercializzazione di pietre naturali,

cerca agenti in Piemonte.Inviare CV, con Aut. al Tratt. Dati (Dlgs 196/03),

a: [email protected]

Azienda produttrice di detergenti professionaliricerca agenti su Roma.

Si richiede età 25-45 anni, automunit i ,disponibilità immediata e predisposizione ai

rapporti interpersonali.Si offre formazione ed addestramento teorico epratico. Rimborso mensile più provvigioni di sicurointeresse. Liquidazioni mensili, premi vendita.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03)a: [email protected]

oppure per fax allo 0863992033.

Adempimenti per il trasporto al seguito

Nel caso di rimpatrio di parteci-pazioni o di altri beni con trasporto al seguito, oltre alla presentazione della dichiarazione riservata, al pa-gamento dell’imposta e all’eventuale dichiarazione doganale esistono altri adempimenti ?

Gli ulteriori adempimenti dipen-dono dalla caratteristica del bene. A titolo di esempio, la circolare n. 43 del 2009 contiene l’esempio delle ope-re d’arte con riferimento alle quali potrebbero sussistere problematiche in materia di Iva o di dazi oltre che l’osservanza delle disposizioni am-ministrative che regolano i beni in questione

Il nodo della residenza

Un soggetto con doppia cittadi-nanza italo-svizzera acquista un immobile e dei terreni in Italia con agevolazioni prima casa e sposta la residenza in Italia. Vive in Svizzera dove percepisce un reddito di lavoro dipendente. Presenta una dichiara-zione dei redditi in Italia dichiarando reddito immobiliare oltre alla prima casa e delle quote di fabbricati rice-vute in eredità. Il reddito di lavoro dipendente non deve essere dichiara-

to per effetto della convenzione italo-svizzera. Detiene in Italia un conto corrente modesto e tutte le attività fi-nanziarie e non sono in Svizzera dove vive. Non ha mai compilato il quadro RW, cosa deve scudare?

Il problema di fondo, nel quesito esposto, è la residenza del contri-buente. Se sulla base degli elemen-

ti previsti dall’articolo 2 del Tuir, il contribuente è da considerare come residente in Italia, doveva essere compilato il quadro RW per le attivi-tà detenute in Svizzera. Al contrario, laddove la residenza del contribuente è da considerare come una residen-za svizzera, nessun obbligo rispetto alle norme sul monitoraggio fiscale

sussisteva

La compilazione del quadro RW

L’indicazione di valori mobiliari nel modello Unico 2000 e non più riportata negli anni successivi, pre-suppone violazione alle norme sul monitoraggio fiscale? Può essere compilato il quadro RW del modello Unico 2010 senza utilizzare lo scudo fiscale ?

La compilazione del quadro RW, al superamento delle soglie quanti-tative previste dal decreto legge n. 167 del 2000 deve essere effettuata in ogni periodo di imposta. La com-pilazione del quadro RW nel model-lo Unico 2010 non sana l’eventuale violazione commessa nei periodi di imposta precedenti. Va inoltre ricor-dato come l’accesso alle disposizioni di emersione disciplinate dall’artico-lo 13-bis della legge n. 102 del 2009, peraltro, implica anche l’esonero dalla compilazione, nella prossima dichiarazione dei redditi, del quadro RW del modello Unico.

SCUDANDO

Il quadro RW deve essere compilato al superamento delle soglie

I quesiti possono

essere inviati a

telescudofi [email protected]

to per effetto della convenzione italo- ti previsti dall’articolo 2 del Tuir il

Cinquanta milioni di franchi per far fronte alle dure ripercussioni dello scudo fi scale italiano sull’economia del Canton Ticino. È questa la richiesta formu-lata dal Partito popolare democratico ticinese alla Confederazione. «Il tempo delle vacche grasse è fi nito, soprattutto in ambito bancario e fi nanziario», ha dichiarato il ministro del governo ticinese, Luigi Pedrazzini, facendo ri-ferimento alla fuga di capitali verso l’Italia innescata dalla terza amnistia fi rmata Tremonti. Manovra, che potrebbe costare al Cantone qualcosa come 100 milioni di franchi in termini di mancati introiti fi scali. La vicenda ha richia-mato l’attenzione delle autorità di Berna che ieri sono sbarcate a Lugano nel tentativo di trovare una soluzione al problema. «Alla questione dello scudo è stata data grande attenzione sin da quando il governo italiano ha cominciato a parlarne», ha dichiarato al Corriere del Ticino, Doris Leuthard, consigliere federale responsabile del Dipartimento dell’economia svizzero. «Sia io che i miei colleghi abbiamo contatti frequenti e regolari con tutti i ministri del governo italiano. I rapporti con Roma sono ottimi. Non siamo di fronte a una crisi nelle relazioni con l’Italia, ma alle prese con un problema circoscritto a un solo ministro, Tremonti». Intanto, l’Associazione svizzera dei banchieri (Asb) ha formulato una proposta per risolvere il problema: i clienti delle banche dovrebbero dichiarare per iscritto di aver regolarmente annunciato all’autorità tributaria i loro averi. Una normativa di questo tipo, valida per il denaro proveniente da paesi con cui la Svizzera ha un accordo di imposizio-ne alla fonte, potrebbe garantire, secondo l’Asb, la trasparenza del sistema fi nanziario elvetico.

Gabriele Frontoni

Svizzera, si conteggiano i danni da scudo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 20: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

PONZI SpASocietà italiana per azioni per l’esercizio di informazioni specialistiche e comportamentali per il mondo degli affari e la professione forense

www.ponzi.com

GLI OBIETTIVI: RINTRACCIARE BENI

AGGREDIBILI, NON ANCORA AGGREDITI,

CAPIENTI IN TUTTA ITALIA; FORNIRE

L’OCCASIONE PER AGIRE ANCHE LEGAL-

MENTE CON AZIONI ESECUTIVE SU BENI

ESCUTIBILI.

I DESTINATARI : BANCHE, ASSICURA-

ZIONI, STUDI LEGALI, MAGISTRATI

DELLE SEZIONI FALLIMENTARI, CURA-

TORI FALLIMENTARI. I SETTORI: CRE-

DITO AL CONSUMO, FACTORING, LEASING

FINANZIARIO, EMISSIONE E GESTIONE

DI CARTE DI CREDITO, MERCHANT-

BANKING.

I CONTENUTI: MATERIALE INFORMA-

TIVO SPECIFICO PER PIANIFICARE

OPERAZIONI DI RECUPERO CREDITI

GIUDIZIALE E/O STRAGIUDIZIALE.

INFORMAZIONI MIRATE PER AZIONI

ESECUTIVE (IPOTECHE LEGALI, PIGNO-

RAMENTI, REVOCATORIE, AZIONI DI

RIVALSA, CESSIONI DEL QUINTO

O QUOTA DELLA PENSIONE...).

IL DOSSIER PRESENTA I DIVERSI

SCENARI E LE POSSIBILI STRATEGIE

INVESTIGATIVE FORNENDO INDICA-

ZIONI UTILI PER UN EFFICACE STRUTTU-

RAZIONE DELLA RICERCA (MODALITA’

D’EFFETTUAZIONE, RACCOLTA DATI,

SCELTA DELLE FONTI, VALUTAZIONI

DELLE ALTERNATIVE...). Società per azioni per l’esercizio di attività investigative a sfondo economico

PONZI SpA

PIU’ INFORMAZIONISUI CATTIVI DEBITORIREPOSSESSION, RIENTRARE INPOSSESSO DEI PROPRI CREDITI.

Rintraccio nuovi indirizzi

Rintraccio posto di lavoro

Rintraccio conticorrenti

bancari/postali

Ricerche e localizzazione

beni immobili a livello nazionale

Rintraccio automezziRintraccio

natanti

Accertamenti su cessione del quinto

dello stipendio

Rintraccio posizione

pensionistica

Rintraccio e recupero

beni aziendali

Rintraccio terzi debitori

Recupero crediti/rintraccio debitori

e coobbligati

Delinquency history

Furto d’identità (truffe finanziarie)

Rapporti d’affaritra conoscenti/

parenti per azionirevocatorie

Rintraccio eredi e accettazione

eredità

Ricerca partecipazioni anche nascoste

INFORMAZIONI PER RECUPERO CREDITI GIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 21: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

27Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NI M P O S T E E TA S S E

Parere dei consulenti del lavoro: luce verde ai rimborsi

Sanabilità lungaOneri in denuncia, 48 mesi di tempo

DI SERGIO MAZZEI

Termine lungo per gli errori in dichiarazione. L’omessa o errata indicazione di one-ri che avrebbero dato luogo

a maggiori sconti di imposta può essere sanata entro 48 mesi dal-la presentazione del modello. Lo strumento da utilizzare in que-sto caso è l’istanza di rimborso inoltrata ai sensi dell’art. 38 del dpr n. 602/73. In questi termini si esprime la fondazione dei con-sulenti del lavoro con il parere n. 14 dell’11 novembre 2009 ricono-scendo una sorta di apertura già uffi cializzata dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 459 del 2 dicembre 2008. Il principio è di fondamentale importanza poiché la tutela dell’affi damento del contribuente in questo modo va ben oltre la scadenza prevista per la dichiarazione integrativa e individuata nel termine per la presentazione del modello unico relativo all’anno successivo (di-chiarazione integrativa a favo-re).

Il caso. Si è verifi cato un caso in cui in sede di predisposizione del modello 730 per gli anni 2005,

2006 e 2007 non sono state rico-nosciute, per errore, le detrazioni per fi gli a carico risultanti dalla certificazione unica dei redditi mod. Cud. Posto che ci si è accor-ti solo nel 2009 dell’errore, è sta-to chiesto se e in che modo fosse possibile recuperare le predette detrazioni. Normalmente nelle ipotesi di errori od omissioni la cui correzione comporta un maggior rimborso, un minor debito ovvero l’errore non infl uisce sulla deter-minazione dell’imposta scaturita dalla dichiarazione originaria, il contribuente può presentare, ai sensi dell’art. 14 del dm n. 164 del 1999, una dichiarazione inte-grativa (730-integrativo) entro il 25 ottobre dell’anno di presenta-zione della dichiarazione. In caso sia trascorso tale termine, o co-munque in alternativa al 730-in-tegrativo, è possibile presentare il Mod. Unico/PF entro il termine previsto per la presentazione del Modello Unico relativo all’anno successivo (dichiarazione inte-grativa a favore).

Il rimborso. Una volta spira-ti i termini per predisporre una dichiarazione integrativa, l’unica strada percorribile è quella del

rimborso ex art. 38 del dpr n. 602 del 1973. Occorre sottolineare che la possibilità di recuperare le maggiori imposte pagate per effetto di un errore materiale o di calcolo (nel caso specifi co per un errore concernente il riconosci-mento delle detrazioni per carichi di famiglia) attraverso la presen-tazione di un’istanza di rimborso, non è stata sempre pacifi camente ammessa dall’amministrazione fi nanziaria. In proposito, l’agen-zia delle entrate ha concluso che al contribuente non è consentito presentare una dichiarazione in-tegrativa a favore oltre il termine previsto dall’art. 2, comma 8-bis, del dpr n. 322 del 1998, tuttavia lo stesso può recuperare le eventuali imposte versate in eccesso avva-lendosi dell’istanza di rimborso da presentare, ai sensi dell’art. 38 del dpr n. 602 del 1973, entro 48 mesi decorrenti dal pagamento esegui-to in assenza di presupposti o dal pagamento del saldo.

Saracinesche abbassate per i commercianti che non fanno lo scontrino anche se hanno già presentato la richiesta di condo-no. Infatti, la defi nizione agevolata non cancella la sospensio-ne della licenza. Lo ha ribadito la Corte di cassazione con la sentenza n. 24012 del 13 novembre 2009. La sezione tributaria ha sancito che «in tema di sanzioni amministrative per viola-zione di norme tributarie, l’art. 12, comma secondo, del dlgs 18 dicembre 1997, n. 471, il quale prevede la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio ovvero dell’esercizio dell’attività medesima nel caso in cui siano state accertate nel corso di un quinquennio tre distinte violazioni dell’obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fi scale, ha carattere specia-le con la conseguenza che l’irrogazione di detta sanzione non è impedita dalla defi nizione agevolata prevista da quest’ul-tima disposizione». Sulla base di questo principio il Collegio di legittimità ha dato ragione al fi sco, ribaltando la decisione della commissione tributaria provinciale di Napoli e di quella regionale della Campania, che avevano dichiarato illegittima la sanzione della sospensione della licenza disposta nei confronti di un commerciante che non aveva fatto gli scontrini in una serie di occasioni. Il pugno di ferro della sezione tributaria per la mancata emissione degli scontrini si evince in un’altra decisione della Cassazione, sentenza n. 16840 del 2008, secondo cui i cinque anni di osservazione cui è sottoposto il contribuen-te possono essere anche a cavallo dell’entrata in vigore, nel ’97, della sanzione stessa. In quelle motivazioni si legge infatti che «nell’ipotesi di tre violazioni alle norme sull’emissione di scontrini e ricevute fi scali ‘‘compiute in giorni diversi nel corso di un quinquennio’’, ai sensi del dlgs n. 471 del 1997, non è in contrasto con il principio di legalità l’applicazione della sanzio-ne prevista dal dlgs n. 471 del ’97 nel caso in cui solo l’ultima delle tre infrazioni sia stata commessa dopo l’entrata in vigore della citata disposizione, ne deriva che il quinquennio di osservazione può essere iniziato anche prima della vigenza di detta norma».

Debora Alberici

Scontrini, istanza di condono non evita la chiusura

Tu,al centro del tuo evento

al centro di servizi all’avanguardia

al centro di un chiostro secentesco

al centro della Milano leonardesca

Gru

ppo C

OM

UN

ICA

&C

OM

UN

ICA

Un elegante palazzo storico, un suggestivo chiostro secentesco con 5 sale congressuali

per accogliere fino a 300 persone, 7 aule convegno che dispongono da 30 a 90 posti,

9 meeting&training room e spazi espositivi dotati delle più moderne tecnologie. Tutto questo

è a tua disposizione nel centro della capitale degli affari, nel cuore della Milano della solidarietà.

Tutto questo è il Centro Congressi Palazzo delle Stelline.

Tu , a l Pa lazzo de l l e S te l l i ne

Centro Congressi Palazzo delle Stell ineF A S C I N O E I N N O V A Z I O N E N E L C U O R E D I M I L A N O

Stelline Servizi Congressuali s.r.l.

C.so Magenta, 61 - 20123 Milano (Italy) - Tel. +39.02.45462.401 - Fax +39.02.45462.403

www.stelline.it - e-mail: [email protected]

Il testo del parere sul sito www.italiaoggi.it/documenti

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 22: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

28 Martedì 17 Novembre 2009 ENTI LOCALI E STATO

Il federalismo accrescerà il patrimonio. Anci-Ifel in campo

Demanio ai comuniFondi immobiliari per gestire i beni

DI FRANCESCO CERISANO

Il federalismo demaniale scal-da i motori. La devoluzione ai comuni degli immobili di stato, che dovrebbe essere realizza-

ta con il primo decreto attuativo della legge delega sul federalismo fiscale (legge n.42/2009), avverrà in modo da consentire ai sindaci una rapida monetizzazione dei cespiti, quantomai essenziale in vista degli ulteriori sacrifici pre-visti dal Patto 2010. Per questo, abbandonata l’idea di un sempli-ce trasferimento ai municipi della titolarità dei diritti reali sui beni demaniali (soluzione che richie-derebbe molto tempo prima di portare veri benefici economici ai comuni) prende sempre più cor-po l’ipotesi che i beni da trasferire confluiscano per legge all’interno di fondi immobiliari controlla-ti dagli enti che avrebbero per legge il 50% delle quote. Questa soluzione farebbe affluire subito liquidità nelle disastrate casse dei sindaci e per questo è vista con particolare favore dai comu-ni, tanto che potrebbe approdare già sul tavolo dell’incontro di do-mani con il presidente del consi-glio Silvio Berlusconi. L’indi-screzione è trapelata nel corso della presentazione a Milano del progetto «Obiettivo patrimonio immobiliare» (realizzato da Anci e Ifel) ed è destinata ad accresce-re l’interesse dei comuni per la gestione degli immobili che da «inutile fardello» possono rappre-sentare un’imperdibile occasione per reperire risorse da destinare agli investimenti infrastrutturali. «Questa è una delle ultime chan-ce disponibili per gli enti locali. Sfruttarla è una necessità non più rinviabile» ha osservato At-tilio Fontana, sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia. A condizione però, come sottolineato dal segretario generale dell’Anci,

Angelo Rughetti, che «il patri-monio immobiliare comunale non venga svalutato per coprire velo-cemente buchi di bilancio».

La posta in gioco non è di poco conto. Secondo la società «Sce-nari immobiliari» il valore degli immobili dei comuni ammonta a 320 miliardi di euro e la cifra sarebbe destinata a crescere se si aggiungessero anche gli immobili trasferiti dallo stato. Da qui la de-cisione di Anci-Ifel di supportare i comuni nell’attività di gestione, ma non solo. Il progetto si muo-verà lungo una triplice direttrice: la valorizzazione dei cespiti, ma anche l’assistenza ai comuni per semplifi care le procedure relati-ve al piano di edilizia privata e il supporto nei progetti di edilizia sociale. «Il vero valore aggiunto», ha proseguito Rughetti, «sarà dare assistenza, affi ancando l’ente in tutti i passaggi amministrativi dal momento dell’individuazione

del bene fi no all’atto fi nale che è la scelta del modello di valorizza-zione». Che non necessariamente deve essere l’alienazione. Anzi. Il caso del comune di Milano è em-blematico. Due anni fa palazzo Marino ha deciso di conferire in un fondo 76 immobili di proprie-tà e l’operazione ha fruttato alle casse dell’amministrazione 153 milioni di euro nel 2008 e altri 100 quest’anno. Una scommessa vinta che ha indotto l’amministrazione Moratti a costituire un secondo fondo immobiliare del valore di 100 milioni di euro. Giovanni Verga, assessore alla casa della giunta Moratti e ideatore del fon-do all’epoca della giunta Alberti-ni spera che l’esempio di Milano possa fare da apripista per un’in-versione di rotta. «Le amministra-zioni pubbliche fi no ad ora hanno gestito il patrimonio demaniale molto male», ha detto, «è ora di sviluppare una nuova cultura».

DI ANTONINO D’ANNA

Il contributo che gli operatori demografi ci potranno offrire nel quadro della riforma delle autonomie sarà al centro del

Convegno nazionale di Anusca (l’Associazione degli uffi ciali di stato civile, anagrafe ed elettorale (www.anusca.it) che si apre oggi a Riccione. Giunto all’edizione nu-mero 29, il convegno vede l’asso-ciazione in crescita: rappresenta oltre 5 mila dipendenti comunali e 4.163 comuni pari a circa l’84% della popolazione italiana.

Il convegno, che ogni anno accoglie oltre 1.500 tra operato-ri, dirigenti, funzionari, ammi-nistratori di enti locali più 40 espositori, tra aziende ed enti pubblici, offre ampi momenti di confronto, formazione professio-nale e dibattito e sarà inaugurato oggi dal sottosegretario all’inter-no, Michelino Davico. Tra gli altri interventi in programma quello del presidente Istat Enrico Gio-vannini che parlerà di censimen-ti. Il tema di quest’anno è quanto mai impegnativo perché si parle-rà dell’importanza dell’anagrafe nella digitalizzazione della pub-blica amministrazione. Un ruolo cruciale, che investe anche le te-matiche più delicate emerse nel corso del 2009, come ad esempio l’arrivo del «pacchetto sicurezza». Un pacchetto che ha richiamato all’attenzione dell’opinione pub-blica il peso dei servizi demografi -ci per la sua incisività su gestione anagrafe e stato civile: entrano in gioco i diritti fondamentali delle persone, tema delicato che richie-de più professionalità e attenzio-ne da parte degli operatori del settore. A tracciare la strada del convegno è Paride Gullini, presi-dente Anusca, che parlando con ItaliaOggi sottolinea come il lei-tmotiv dell’incontro di quest’anno sarà il sistema Ina-Saia, «che è

la base per realizzare la riforma dell’amministrazione digitale che porti il nostro paese all’altezza di quelli più avanzati». «Siamo tra le nazioni più popolose, ma dal pun-to di vista informatico di gestio-ne dei dati personali non siamo all’avanguardia», prosegue Gul-lini. «Poi andiamo in paesi come l’Ungheria e scopriamo che lì c’è un’autorità che gestisce la banca dati nazionale delle persone». I vantaggi? Per Gullini «con questo sistema non c’è solo una sempli-fi cazione del rapporto della p.a. con i cittadini, ma soprattutto tra i vari enti che hanno bisogno di avere dei dati sicuri che può ave-re solo una banca di questo tipo». Quindi il sistema Ina-Saia in Ita-lia rappresenterebbe «più o meno l’equivalente: deve funzionare e deve soprattutto essere presen-tato e implementato. Punteremo moltissimo su questo, perché pen-siamo che oggi l’identità digitale delle persone sia un’esigenza e che i comuni in questo contesto possano dare il loro contributo».

Anche il convegno di quest’an-no si inserisce nel solco della tradizione Anusca, che ha come obiettivo fi nale il potenziamento della professionalità. Per questo, l’Associazione ha varato la Fon-dazione «Accademia degli uffi ciali di stato civile, anagrafe ed eletto-rale» (caso unico in Italia, e uno dei due in Europa), già scenario nel 2009 di iniziative e corsi resi-denziali di abilitazione alle fun-zioni di uffi ciale di stato civile.

Il convegno insomma si presen-ta per Anusca come un grande traguardo. Ma è anche un punto di partenza perché vuole rappre-sentare il desiderio di tutti gli operatori demografi ci di forma-zione, informazione, acquisizione di nuove conoscenze. Ma, su tut-to, la voglia di essere presenti e avere voce nella riorganizzazione della p.a.

Si apre oggi il convegno a Riccione

Riforma autonomie Anusca protagonista

Angelo Rughetti che «il patri- del bene fino all’atto finale che è

Gli incentivi per la progettazione interna, i diritti di rogito spettanti ai segretari comunali e gli incentivi per il recupero dell’Ici non costituiscono spese di personale ai sensi dei commi 557 e 562 della Finanziaria 2007 (legge 296/2006). L’interpre-tazione autentica delle due norme è contenuta nella delibera n. 16 depositata il 13 novembre dalla sezione autonomie della Corte dei conti e resa nota ieri. Per la Corte dei conti tali cor-rispettivi «non sono riconducibili alla dinamica retributiva, e tantomeno occupazionale, mentre la razionalizzazione delle strutture burocratico-amministrative ben è compatibile con forme di incentivazione del personale». In particolare, secondo i giudici contabili, gli incentivi per la progettazione sono «spe-se di investimento, attinenti alla gestione in conto capitale e fi nanziate nell’ambito dei fondi stanziati per la realizzazione di un’opera pubblica, e non spese di funzionamento, rispetto alle quali la spesa per il personale occupa un rilevante peso». Esclu-si anche i diritti di rogito e gli incentivi per il recupero dell’Ici in quanto «compensi pagati con fondi che si autoalimentano con i frutti dell’attività svolta dai dipendenti, e, di conseguen-za, non comportano un effettivo aumento di spesa».

Incentivi e diritti di rogito fuori dalle spese di personale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 23: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

29Martedì 17 Novembre 2009MartedLAVORO E PREVIDENZA

Al via gli indennizzi ai talidomidi-ci. La misura, prevista dalla legge n. 244/2007 a favore di soggetti nati dal 1959 al 1965 affetti da sindrome da talidomide (deter-minata dalla somministrazione dell’omonimo farmaco) nelle for-me dell’amelia, dell’emimelia, del-la focomelia e micromelia, è resa operativa dal dm 163/2009 e dalla circolare del ministero del lavoro n. 31/2009 pubblicati sulla Gaz-

zetta Ufficiale n. 265/2009.Per ottenere l’indennizzo, i sog-getti interessati (il legale rap-presentante in caso d’incapacità) devono presentare domanda, in carta semplice, al ministero del lavoro corredata anche di docu-mentazione sanitaria compren-dente la cartella clinica e altra documentazione sanitaria rela-tiva alla diagnosi e al decorso della sindrome da talidomide. Il

termine per l’invio delle richieste è fissato in 10 anni dalla data di entrata in vigore della Finanzia-ria 2007 (quindi 1° gennaio 2018). Nel caso di successivi (cioè dopo la presentazione della domanda) aggravamenti delle infermità e delle lesioni, il soggetto interes-sato può presentare domande di revisione al ministero del lavoro entro sei mesi dalla data di cono-scenza dell’evento.

L’indennizzo è corrisposto per la metà al soggetto danneggiato e per l’altra metà ai congiunti che prestano o abbiano prestato al danneggiato assistenza in manie-ra prevalente e continuativa. Se il danneggiato è incapace di in-tendere e di volere l’indennizzo è corrisposto per intero ai congiunti conviventi.

Carla De Lellis

Al via gli indennizzi per gli affetti da sindrome da talidomide

Nasce Gruppo Professionale il network

di Commercialisti e Consulenti del

Lavoro. All’interno di Gruppo Professionale

operano professionisti attivi

sul territorio che possono

incrementare il proprio

business offrendo

servizi innovativi.

I servizi a marchio

Gruppo Professionale

supportano gli

studi professionali

nella loro attività

di consulenza e sono

erogati da società

partner ad elevata specia-

lizzazione: dalla consulenza

di direzione per le imprese,

alla gestione integrata delle

risorse umane; dalla formazione

all’ information & communication

tecnology; passando per qualità

sicurezza e ambiente.

Per Gruppo Professionale ogni

professionista affiliato è un valore.

Vieni a conoscerci!

Scopri i vantaggi di

GRUPPO PROFESSIONALE!

www.gruppoprofessionale.eu

Gruppo Professionale S.p.A.

T +39.030.37.52.019 - [email protected]

Professionisti. A rischio chiusura per crisi 300 mila studi professionali tra veterinari, avvocati, so-ciologi, giornalisti, medici, dottori commercialisti e biologi. A denunciarlo è Contribuenti.it (Associa-zione contribuenti italia-ni) che, con lo «sportello del contribuente», ha preso in esame alcuni indicatori economici riferiti a ottobre 2009. Infatti, incrociando i dati del fatturato, delle prenotazioni, dell’occu-pazione e delle forniture professionali emerge un quadro preoccupante. Le professioni che fanno da traino e supporto all’eco-nomia sono in forte diffi -coltà.

Agrotecnici. Prosegue l’attività della Fondazione volta a ottenere l’accredita-mento nelle varie regioni, quale organismo ricono-sciuto per l’erogazione dei servizi di consulenza alle aziende agricole: dopo la Toscana, l’Emilia Roma-gna e la Lombardia, anche la Liguria ha concesso l’accreditamento, inseren-do Fondagri nell’”Elenco regionale dei prestatori di servizi – sezione agricola”. «A differenza di quanto previsto nei casi preceden-ti», recita una nota del Col-legio nazionale degli agro-tecnici, «l’accreditamento della Liguria presenta una interessante novità: i soggetti iscritti nell’elenco regionale sono ritenuti idonei a fornire, oltre che attività di consulenza, an-che servizi di formazione, informazione e attività dimostrativa alle aziende agricole e forestali».

Notai. Un’alleanza strate-gica tra industria e nota-riato per superare la crisi economica. Questo il tema del convegno «Oltre la crisi economica: l’importanza delle regole. La ricerca di equilibrio tra semplifi ca-zione e sicurezza», pro-mosso da Confindustria Modena e il Comitato regionale dei consigli nota-rili dell’Emilia-Romagna, che si svolgerà oggi a Modena.

Mario Valdo

Professionisti. A rischio

BreviCOVIP

Fondi aperti, sorveglianza da adeguare

DI DANIELE CIRIOLI

Entro il prossimo mese di aprile, i fondi pensione aperti dovranno adeguare la composizione degli orga-nismi di sorveglianza pre-vedendo due membri effet-tivi e, se gli aderenti di una stessa azienda o gruppo sono almeno 500, altri due membri in rappresentanza per ciascuna azienda o grup-po. Lo stabilisce, tra l’altro, la deliberazione 28 otto-bre della Covip, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale n. 265/2009. Il provvedimen-to approva il regolamento di attuazione dell’articolo 5 del dlgs n. 252/2005, il quale stabilisce l’obbligo a carico dei fondi pensione aperti all’istituzione di un organismo di sorveglianza che rappresenta gli inte-ressi degli aderenti e veri-fi ca che l’amministrazione e gestione complessiva del fondo avvenga nell’esclu-sivo interesse degli stessi. Tra l’altro, il regolamento stabilisce che tutti i com-ponenti dell’organismo di sorveglianza (sia per con-to delle banche, compagnie, sgr o sim che per conto del-le aziende) devono essere individuati tra gli ammini-stratori indipendenti iscrit-ti all’albo istituito presso la Consob. Tali componenti devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità; nei loro confronti, inoltre, non de-vono operare le cause di ineleggibilità, né quelle di incompatibilità ovvero le situazioni impeditive all’as-sunzione dell’incarico. Al fine di rispondere ai propri compiti, l’organi-smo di sorveglianza riceve dal responsabile del fondo pensione le informazioni sull’attività complessiva del fondo, mediante la tra-smissione di documenti tra cui il rendiconto annuale, la comunicazione periodica, la nota informativa, nonché la relazione sull’attività svol-ta dal responsabile della forma di previdenza com-plementare.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 24: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

30 Martedì 17 Novembre 2009 LAVORO E PREVIDENZA

Ad ottobre 2009 il coeffi-ciente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto è 1,807621.

L’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istituto nazionale di statistica, con esclusione del prezzo dei tabacchi lavorati, è al valore di 135,5.

A settembre, lo ricordiamo, lo stesso indice era stato calcolato a quota 135,4. Abbiamo pertan-to un aumento dello 0,1 rispetto al mese precedente.

Tramite i dati resi noti ieri dall’Istituto di statistica è pos-sibile calcolare il dato del trat-tamento di fi ne rapporto, intro-dotto dalla legge n. 297/82.

Il calcolo viene fornito men-silmente per permettere di ri-valutare le somme accantonate al 31 dicembre dell’anno prece-dente, nel caso di cessazione di rapporti di lavoro e/o conteggi in sede di bilanci infrannuali.

Secondo quanto stabilito dal codice civile (art. 2120) il trattamento di fine rapporto accantonato al termine di ogni anno deve essere rivalutato mensilmente sommando due elementi:

a) il 75% dell’aumento del co-sto della vita rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente. Poiché l’indice di dicembre 2008 (mese di riferimento per tutto l’anno 2009) era pari a 134,5 la variazione percentuale di ottobre 2009 su dicembre 2008 risulta:

(135,5 – 134,5) ------------------------ x 100 x

75% = 0,557621 134,5b) l’1,50 % annuo, fraziona-

to su base mensile (0,125%). Ad ottobre si ha: 0,125% x 9 = 1,250.

Pertanto il coeffi ciente tfr del mese di ottobre (15 ottobre – 14 novembre) è 1,807621 dato dal-la somma di 0,557621 + 1,250.

Esempio di calcolo tfr.Un dipendente ha cessato il

rapporto di lavoro il 31 ottobre 2009. La sua situazione è:

tfr maturatoal 31/12/08 € 30.000,00imponibileprevidenzialeanno 2009 € 18.500,00tfr maturatonell’anno 2009 €1.370,37

Pertanto la sua liquidazione, al lordo delle imposte sarà:tfr al 31.12.08 € 30.000,00 +rivalutazione (1,807621% di 30.000) € 542,29 +tfr maturatonell’anno 2009 € 1.370,37 +ritenutaprevidenziale(0,50% su 18500) € 92,50 – totale € 31820,16

a cura di Bruno Toniolatti,

Studio Associato Paoli

Istat sul trattamento di i ne rapporto

Il tfr di ottobreè a quota 1,80%

Giorni fa arriva al mio studio, racconta l’amico commercialista, una donna straniera, che vuol mettersi in regola come infermiera.

Le chiedo chiarimenti e lei sottovoce mi spiega che è una mammana, così sono chiama-te in Italia le infermiere che garantiscono la illibatezza delle future mogli ai futuri mariti.

Incuriosito, le chiedo come la garantiscono e lei mi ri-sponde che, mediante una semplice operazioncina da fare alle bambine con ago, fi lo e rasoio, provvede alla chiu-sura pressoché completa dei loro genitali. Voi in Italia la chiamate infi bulazione.

Così poi, quando si spo-seranno, saranno i mariti a scucirle, sicuri in tal modo della loro illibatezza.

Un’operazione perfetta-mente lecita, mi assicura la mammana, la religione non dice niente al riguardo e il Corano addirittura non con-sente questa pretesa maschi-le. E il lavoro c’è! In Italia sono circa 6.000 le bambine che vengono infi bulate ogni

anno.Anche voi occidentali ave-

te questa pretesa, non so se è ancora in uso da voi la cin-tura di castità, quel delicato strumento che mettete alle vostre mogli nel momento in cui partite per andare alle Crociate o altrove.

Una pretesa che, peraltro, avete negato alle vostre don-ne, in barba al principio di parità dei sessi. Eppure sa-rebbe piaciuto anche a loro mettervi la cintura di castità, farfalloni come siete.

Piuttosto preoccupato, mi dice l’amico commercialista, spiego all’«infermiera» che non amo fi nire in galera.

La legge Consolo, infatti, approvata nel gennaio 2006, riconosce questa pratica come reato, con pene più aspre che in precedenza.

Un po’ m’è dispiaciuto, conclude il collega, di questi tempi mi sembra un delitto mettere alla porta un clien-te.

di Valfrido Paoliconsulente del lavoro

[email protected]

STORIE DI LAVORO

Discutibile infermiera

A volte la soluzione

alle proprie necessità

è davanti a noi:

si tratta solo

di metterla a fuoco!

La tua impresa merita

molto più che i risparmi

da archiviazione ottica.

Vedrai i vantaggi e le efficienze

che sappiamo estrarre per te.

Saprai finalmente

cosa ti perdi.

Alza gli occhie guarda lontano.

Vedrai la nostra Conservazione Sostitutiva.

DocFlow Italia SpA • Tel 02 57 50 33 66 • [email protected] • www.docflow.com

• Gestione dei documenti del Ciclo Passivo

• Gestione dei documenti del Ciclo Attivo

• Gestione Tabulati

• Distribuzione automatica via Fax, Mail e Printel

• Integrazione con ERP

• Organigramma e Tassonomia

• Emissione Fattura Elettronica

• Processo di Emissione Ordini d’Acquisto

• Processo di Verifica Fatture

• Conservazione Sostitutiva a Norma

• Firma Elettronica e Data Certa (Marca Temporale)

DocFlow Synergy è il nostro modo di guardare oltre:

SOLUZIONI AGILI PER IMPRESE AGILI

Promozione valida entro 31/12/2009

chiamando il n° 02 57 50 33 66 o visitando il sito www.docflow.com

Tutti gli indici dal 1984 a oggiAnno Mese Indice Incr. Rival. 75% Rival. 1,5% Incr. mese Montante

Ind. dirig.

Montante

base comp.

Anno 1984 dicembre 181,8 14,7 6,597846 1,5 8,097846 1,08097848 1,30133598

Anno 1985 dicembre 197,4 15,6 6,435644 1,5 7,935644 1,07935644 1,40460535

Anno 1986(1985 = 100,0)

dicembre 108,0 4,5 3,260870 1,5 4,760870 1,04760870 1,46147678

Anno 1987 dicembre 113,5 5,5 3,819444 1,5 5,319444 1,05319444 1,54975116

Anno 1988 dicembre 119,7 6,2 4,096916 1,5 5,596916 1,05596916 1,63648943

Anno 1989 dicembre 127,5 7,8 4,887218 1,5 6,387218 1,06372180 1,74101558

Anno 1990(1989 = 100,0)

dicembre 109,2 6,5 4,746835 1,5 6,246835 1,06246835 1,96198674

Anno 1991 dicembre 115,8 6,6 4,532967 1,5 6,032967 1,06032967 1,96137020

L'indice di dicembre 1991, depurato dal mese di febbraio dall'incidenza relativa ai tabacchi lavorati, si modifi ca in 115,69587

Anno 1992 dicembre 121,2 5,5 3,568060 1,500 5,068060 1,05068060 2,06077361

Anno 1993 (1992 = 100,0)

dicembre 106,0 4,1 2,9913350 1,500 4,491335 1,04491335 2,15400883

Anno 1994 dicembre 110,3 4,3 3,0424528 1,5 4,542452 1,0454245 2,25185373

Anno 1995 dicembre 116,7 6,4 4,3517679 1,5 5,851767 1,0585176 2,38362700

Anno 1996(1995 = 100,0)

dicembre 104,9 2,6 1,9221744 1,5 3,422174 1,0342217 2,46519887

Anno 1997 dicembre 106,5 1,6 1,1439466 1,5 2,643946 1,0264394 2,53037754

Anno 1998 dicembre 108,1 1,6 1,1267605 1,5 2,626760 1,0262676 2,59684394

Anno 1999 dicembre 110,4 2,3 1,5957447 1,5 3,095745 1,0309574 2,67723463

Anno 2000 dicembre 113,4 3 2,0380435 1,5 3,538043 1,0353804 2,11195570

Anno 2001 dicembre 116,0 2,6 1,7195767 1,5 3,219577 1,0321958 2,86120094

Anno 2002 dicembre 119,1 3,1 2,0043103 1,5 3,504310 1,0350431 2,96146630

Anno 2003 dicembre 121,8 2,7 1,7002519 1,5000 3,200252 1,0320052 3,05624608

Anno 2004 dicembre 123,9 2,1 1,29310345 1,5000 2,793103 1,0279310 3,14160464

Anno 2005 dicembre 126,3 2,4 1,4527845 1,500 2,952785 1,0295278 3,23436945

Anno 2006 dicembre 128,4 2,1 1,2470309 1,500 2,747031 1,0274703 3,32321858

Anno 2007 maggiogiugnoluglio

agostosettembre

ottobrenovembredicembre

129,6129,9130,2130,4130,4130,8131,3131,8

1,21,51,82,02,02,42,93,4

0,700934580,881,051,171,17

1,40186921,69392521,9859813

0,6250,7500,8751,0001,1251,2501,3751,500

1,3259351,6261681,9264022,1682242,2992242,6518693,0689253,485981

1,01325931,01626171,01926401,02168221,02293221,02651871,03068931,0348598

3,355363733,367282283,375282283,377259703,395273413,399427443,411345993,42520567

Anno 2008 gennaio febbraiomarzoaprile

maggiogiugnoluglio

agostosettembre

ottobrenovembredicembre

132,2132,5133,2133,5134,2134,8135,4135,5135,2135,2134,7134,5

0,40,71,41,72,43,03,63,73,43,42,92,7

0,22761760,39833080,79666160,9673748

1,371,70

2,04855842,10546281,93474961,93474961,65022761,5364188

0,1250,2500,3750,5000,6250,7500,8751,0001,1251,2501,3751,500

0,3526180,6483311,1716621,4673751,9907062,4571322,9235583,1054633,0597503,1847503,0252283,036419

1,00352621,00648331,01171661,01467371,01990711,024571

1,02923561,03105461,03059751,03184751,03025231,0303642

3,439065363,435119463,461364433,489531913,507589613,523570333,539611053,545866863,544294763,548593593,543107523,54349239

Anno 2009 gennaiofebbraiomarzoaprile

maggiogiugnoluglio

agosto settembre

ottobre

134,2

134,5

134,5

134,8

135,1

135,3

135,3

135,8

135,4

135,5

0

0

0,0

0,3

0,6

0,8

0,8

1,3

0,9

1,0

0

0

0

0,167286

0,334572

0,446097

0,446097

0,724907

0,501859

0,557621

0,125

0,250

0,375

0,500

0,625

0,750

0,875

0,875

1,125

1,250

0,125000

0,250000

0,375000

0,667286

0,959572

1,196097

1,321097

1,724907

1,626859

1,807621

1,0012500

1,002500

1,0037500

1,0066729

1,00959557

1,0119610

1,0132110

1,0172491

1,0180762

3,54792176

3,55235112

3,55678049

3,56713763

3,57749477

3,58587598

3,59030535

3,60461434

3,60114001

3,60754530

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 25: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

31Martedì 17 Novembre 2009MartedLAVORO E PREVIDENZA

DIMISSIONI/Chiarimenti Inps sulla giusta causa

Mobilità riattivabileSpetta fi no al termine di iscrizione

DI DANIELE CIRIOLI

Le dimissioni per giusta cau-sa consentono il ripristino dell’indennità di mobilità. Lo precisa l’Inps nel mes-

saggio n. 25942/2009, risponden-do ad apposito quesito.

Mobilità, lavoro, dimissioni. La situazione riguarda un lavo-ratore ex titolare di indennità di mobilità, perché decaduto dal diritto (come prescrive la legge) a seguito dell’instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Succede però che, nel nuovo posto di lavoro, dopo qualche mese, il datore di lavoro non provvede più a pagargli le retribuzioni, nonostante ripetute richieste per iscritto e segnala-zione all’ispettorato del lavoro. Il quesito chiede di sapere se, qua-lora decidesse di dimettersi per giusta causa, il lavoratore possa essere riammesso a percepire l’in-dennità residua. Viene chiesto, in altre parole, se alla predetta si-tuazione può essere applicata la stessa disciplina prevista per l’indennità di disoccupazione or-dinaria, considerando peraltro

che il lavoratore è stato re-iscritto nelle liste di mobilità regionali dal competente uffi cio per l’impiego. Secondo l’appellante, la risposta dovrebbe essere positiva, in quan-to si potrebbe applicare la circola-re 67/2003 dell’Inps che si applica per l’indennità di disoccupazione ordinaria. L’indennità di mobili-tà, in altre parole, potrebbe essere riattivata considerando il periodo di lavoro fi no alle dimissioni come se si trattasse di un rapporto di lavoro a tempo determinato (so-spendendo l’indennità per il sud-detto periodo).

I chiarimenti. La risposta dell’Inps è affermativa. L’istituto previdenziale osserva, in propo-sito, che le dimissioni per giusta causa determinate, nella fattispe-cie in esame, dal mancato paga-mento della retribuzione, in base alla sentenza della corte costitu-zionale n. 269/2009, comportano l’interruzione involontaria del rapporto di lavoro, in quanto ad-debitabile al comportamento del datore di lavoro. Circostanza che, riferibile anche al caso in esame, consente la reiscrizione del lavo-ratore nelle liste regionali di mo-

bilità. Richiamando la normativa e le prescrizioni contenute nelle proprie circolari n. 97/2003 e n. 163/2003 in materia di dimissio-ni per giusta causa, quindi, l’Inps spiega che il lavoratore, qualora risulti ancora in possesso dei re-quisiti previsti dalla normativa sulla concessione dell’indennità di mobilità, potrà beneficiare di quanto previsto dal comma 6 dell’articolo 2 della legge n. 451/1994. Tale norma, in partico-lare, stabilisce che «il lavoratore in mobilità assunto da un’impre-sa, ove venga da questa licenziato senza aver maturato i requisiti temporali previsti dall’articolo 16, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223, è reiscritto nelle liste di mobilità e ha diritto ad usufru-ire della relativa indennità per un periodo corrispondente alla parte residua non goduta decurtata del periodo di attività lavorativa pre-stata».

© Riproduzione riservata

DI CARLA DE LELLIS

Procede a ritmo sostenuto l’analisi delle domande di sanatoria per colf e badanti. Dopo un mese

e mezzo dall’avvio delle proce-dure di controllo, le questure (che devono formulare i primi controlli) hanno analizzato il 20% delle istanze presentate per la regolarizzazione di extra-comunitari. Di queste (57.877), soltanto il 2% (767) non ce l’ha fatta a passare il primo test e, dunque, non potrà concludere l’iter di regolarizzazione. Le con-vocazioni da parte degli sportelli unici per l’immigrazione, invece, hanno raggiunto quota 27.607: il 9,37% del totale di 294.742 istanze di sanatoria. Di questa quota, sono 7.291 le domande accolte e, quindi, i rapporti di lavoro legalizzati e il numero di permessi di soggiorno rilasciati a colf e badanti stranieri, mentre 354 sono le domande rigettate. Questi i principali dati diffusi dal ministero dell’interno e in continuo aggiornamento.

Spirato il termine del 30 set-tembre per l’invio delle istanze,

la sanatoria degli extracomuni-tari è ora alla fase conclusiva. A partire dal 1° ottobre, lo sportello unico ha avviato le attività di ve-rifi ca controllando innanzitutto che sia stato inviato un numero di domande lecito. Dopo questo primo controllo, lo sportello uni-co deve acquisire dalla questura competente il parere sull’insus-sistenza di motivi ostativi al ri-lascio del permesso di soggiorno al lavoratore extracomunitario (per esempio condanne prece-denti, inammissibilità in Italia dello straniero, e via dicendo). Secondo i dati del Viminale, le questure hanno controllato fi no-ra 57.877 domande, dando l’ok a 57.110 e parere negativo a 767 istanze. Dopo il parere delle questure, la procedura passa in mano allo sportello unico per la convocazione delle parti (datore di lavoro e lavoratore) e la sottoscrizione del contrat-to di soggiorno che perfeziona la sanatoria. Finora sono state 27.607 le convocazioni: 1.962 le richieste di integrazioni dati; 354 le domande rigettate; 7.291 le istanze accolte.

© Riproduzione riservata

Dati del Viminale sulle convocazioni

Colf, la sanatoria vaStop solo per il 2%

Il Centro Studi Inaz* organizza un convegno per conoscere e approfondire tutte le novità contenute nel Decreto Brunetta in materia di contrattazione collettiva, a livello nazionale e decentrato: i temi, il rapporto tra contratti nazionali e locali, le responsabilità, i controlli. L’incontro è rivolto ai Responsabili del Personale e Risorse umane, Direttori Generali, Segretari comunali e provinciali, Assessori al Personale.

Pubblica amministrazione:

come cambia la

contrattazione collettiva.

Conseguenze della riforma sulla contrattazione nazionale: ruolo e compiti dell’Aran Gianfranco Rucco Direttore della III Direzione di Contrattazione – Autonomie Locali ed Enti Pubblici – ARAN

Il decreto attuativo della legge 15/2009: tratti essenzialiArturo Bianco Consulente ANCI, esperto di ordinamentoe organizzazione degli enti locali, pubblicista

Profi li normativi del decreto e cambiamento organizzativo nell’ente locale: impatto sui sistemi di direzione Aldo Monea Avvocato, Consulente di Direzione, componentedei Nuclei di valutazione dei dirigenti, editorialista

Il punto di vista del sindacatoUgo Duci Esperto in relazioni sindacali Pubblica Amministrazione Locale

La concreta applicazione del decreto negli enti locali Eugenia Abbiati Responsabile del Personale e della Gestione delle risorse umane del Comune di Seregno

Milano 25 novembre 2009dalle 9,30 alle 17,30Centro Convegni INAZViale Monza 268 (MM1 Villa S. Giovanni)

Il convegno è a pagamento. Per informazioni su costi e iscrizioni www.inaz.it > Segreteria Inaz: Tel. 02 27718 333 | Fax 02 27718 455 | e-mail: [email protected]

Il Centro Studi Inaz* Un pool di esperti in materia di lavoro e fi sco, sempre in contatto con gli enti ministeriali e gli istituti competenti • Un catalogo di corsi completo: tutto quello che serve per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane • Un’attività formativa continua, focalizzata sui temi più attuali • Una redazione specializzata che dà vita a L’Informatore, il Compendio, lo Scadenzario. Per saperne di più: www.inaz.it

Soluzioni per gli enti pubblici

Il testo del decretosul sito www.italia-oggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 26: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

32 Martedì 17 Novembre 2009 GRUPPO ASSOCIAZIONI CNAI

C’è attesa sulla risposta della Cassazione e delle istituzioni all’annosa questione dei contributi

Cnai: iscritti Enasarco penalizzatiLa doppia imposizione pretesa dall’Inps tocca pure i soci di srl

DI ORAZIO DI RENZO*

Il Cnai, come è noto, ha già sollecitato i ministeri vigi-lanti (lavoro ed economia) a intervenire per sanare

la palese illegittimità del re-golamento delle attività istitu-zionali della Fondazione Ena-sarco nella parte in cui pone a carico delle ditte mandanti l’obbligo di effettuare un ver-samento contributivo del 3% nel caso si avvalgano nel rap-porto di agenzia e rappresen-tanza commerciale di soggetti che operino sotto forma di so-cietà di capitale. Versamento di somme consistenti, a fronte del quale assurdamente nulla ritorna alle società di agenzia, essendo gli importi destina-ti in modesta parte a forme assistenziali in favore degli agenti individuali in attività o pensionati e, per la maggior parte, a sanare il defi cit delle entrate previdenziali. Dalle numerosissime interrogazio-ni parlamentari presentate sulla Fondazione Enasarco per denunciarne la gestione verticistica e non democratica (gli amministratori non sono eletti dalla categoria), il forte squilibrio fi nanziario e la de-cisione di dismettere l’intero patrimonio immobiliare emer-ge una domanda di chiarezza e trasparenza e, soprattutto, l’evidente anomalia del siste-ma Enasarco che impone agli agenti un versamento obbli-gatorio aggiuntivo rispetto a quello dell’Inps, non dando però a chi versa la possibili-tà di trasferire i contributi in altro fondo, come è la regola della previdenza complemen-

tare/integrativa Anomalia che è all’esame del garante per la concorrenza. Inoltre, cosa non di poco conto, anche gli agenti individuali, come quelli che operano sotto forma di socie-tà di capitale, non hanno di-ritto ad alcuna prestazione se

non raggiungono i 20 anni di contribuzione. Un arrivederci e grazie che agli interessati, almeno 500 mila da dati uf-fi ciali, costa anche parecchie migliaia di euro senza che nes-suno prenda posizione, a ecce-zione della Federagenti Cisal che da anni chiede l’intervento delle istituzioni per porre fi ne a questa palese ingiustizia. Sul punto riportiamo (si veda box a fianco) la risoluzione in commissione 8-00054 pre-sentata da Teresa Bellanova (cofi rmatari Cazzola, Di Bia-gio, Vannucci) martedì 10 no-

vembre 2009 che richiama la necessità di abolire la doppia contribuzione obbligatoria per gli agenti e rappresentanti di commercio con la conseguenza di ricondurre la contribuzione unicamente nell’ambito della previdenza obbligatoria Inps, attraverso opportune norme attuative. Questa auspicabile conclusione risolverebbe alla radice anche la questione sol-levata dal Cnai a tutela delle ditte mandanti per la quale l’associazione sta predispo-nendo una denuncia alla Corte di giustizia europea. La riso-

luzione della XI commissione parlamentare impegna inoltre il governo a risolvere l’annoso problema della doppia impo-sizione pretesa dall’Inps, in particolare per i soci che sia-no contemporaneamente am-ministratori di srl, sulla quale si è in attesa di conoscere la decisione a sezioni unite della Corte di cassazione. Per un ap-profondimento ed una miglio-re valutazione della questione riportiamo a fi anco il testo in-tegrale della risoluzione.

* Presidente Cnai

tare/integrativa Anomalia che non raggiungono i 20 anni di vembre 2009 che richiama la luzione della XI commissione

Riportiamo il testo della risoluzione della XI commissione parlamentare, co-firmatari Teresa Bellanova (presenta-trice), Giuliano Cazzola; Aldo Di Biagio; Massimo Vannucci, sull’assoggettamento previdenziale:

«La XI commissione, premesso che: i casi di doppio assoggettamento alla con-tribuzione previdenziale, nonostante i ri-petuti pronunciamenti della Corte di cas-sazione, non appaiono rari e richiedono, forse, un pronunciamento chiaro e defi ni-tivo al riguardo, al fi ne di superare inutili e costosi contenziosi; come noto, in virtù dell’articolo 1, comma 208, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i soggetti esercenti attività commerciali, qualora esercitino contemporaneamente, anche in un’unica impresa, varie attività autonome assog-gettabili a diverse forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, sono iscritti nell’assicurazione prevista per l’attività alla quale gli stessi dedicano personalmente la loro opera pro-fessionale in misura prevalente.

Spetta all’Istituto nazionale della pre-videnza sociale decidere sulla iscrizione nell’assicurazione corrispondente all’at-tività prevalente; la problematica in og-getto interessa, in particolare, i soci delle società a responsabilità limitata che svol-gono presso una stessa azienda la duplice attività di amministratore e di lavoratore. Infatti, l’Inps, in taluni casi, interpreta la citata disposizione escludendo la doppia iscrizione solo se le due forme di assicura-

zione risultino incompatibili tra loro, per esempio considerando compatibile l’iscri-zione alla gestione commercianti e l’iscri-zione alla gestione separata, ma tale orien-tamento appare non coerente con quanto statuito dalla Corte di cassazione, laddove si è ribadito che la funzione della norma è quella di risolvere la pluralità di attività autonome assoggettabili a diverse forme di assicurazione obbligatoria, ravvisando che rispetto alla gestione commercianti, anche la gestione separata costituisca for-ma diversa di assicurazione obbligatoria; l’obbligo previdenziale presso l’Inps, rela-tivo a detti soggetti, è stato fi nora regola-to mediante l’iscrizione sia alla gestione assicurativa degli esercenti attività com-merciali, per quanto concerne l’attività di lavoratore, sia attraverso l’iscrizione alla gestione separata, ex articolo 2, comma 1, legge n. 335 del 1995, per ciò che concerne l’incarico di amministratore. Si ritiene, in-fatti, che la contemporanea iscrizione di un soggetto alle due citate gestioni non sia in contrasto con il comma 208 della legge n. 662 del 1996 recante misure di armonizza-zione della fi nanza pubblica, in ragione di un doppio ordine di motivazioni. In primo luogo, la legge n. 335 del 1995 prevede che l’obbligo contributivo alla gestione separa-ta discenda dal reddito realizzato e l’iscri-zione alla predetta gestione non richieda il requisito della prevalenza dell’attività previsto per altre gestioni di lavoratori autonomi laddove sono, appunto, imposti dalla legge i caratteri della prevalenza e

dell’abitualità. Inoltre, in presenza di duplice attività,

l’iscrizione alle due gestioni non concre-tizza una «doppia contribuzione» poiché i due diversi redditi sono sottoposti, ciascu-no singolarmente, a contribuzione verso la gestione previdenziale competente; at-tualmente la problematica è all’attenzione della suprema corte a sezioni unite che esaminerà la materia al fi ne di pervenire ad una defi nitiva e univoca conclusione; il tema, inoltre, è stato oggetto dell’at-to di sindacato ispettivo n. 5-00984 e il governo, in occasione della risposta, ha garantito massimo impegno di approfon-dimento delle competenti direzioni del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, nelle more delle decisioni della Corte di cassazione a sezioni unite; allo stesso modo per gli agenti, rappresen-tanti e intermediari del commercio sussi-ste l’obbligo per legge a versare importi contributivi, sia all’Inps che all’Enasarco e che l’1% versato a quest’ultimo ente è di fatto a fondo perduto, perché nella ge-neralità dei casi è diffi cile che gli iscritti possano maturare i requisiti utili per ot-tenere le prestazioni previste.

Tale fatto è stato peraltro oggetto dell’atto di sindacato ispettivo n. 5-01338 tutt’ora in attesa di risposta, impegna il governo a promuovere un’azione di indi-rizzo nei confronti dell’Inps, una volta acquisita la decisione che sarà assunta in materia dalla Corte di cassazione a sezioni unite».

No al doppio assoggettamento previdenziale

Pagina a cura di Cnai - Coordinamento

nazionale associazioni imprenditoriSede Nazionale Viale Abruzzo 225 - 66013 - CHIETI

Tel. 0871.540093 - Fax 0871.571538 Web: www.cnai.it E-mail: [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 27: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

33Martedì 17 Novembre 2009MaCONSULENTI DEL LAVORO

Intervista al presidente del consiglio nazionale, Marina Calderone. Oltre 1.500 i partecipanti

Consulenti, il congresso è alle porte Dalla crisi al nuovo mercato del lavoro, confronto a 360°

Conto alla rovescia per l’inaugurazione del 7° Congresso nazionale dei Consulenti del

lavoro. Giovedì 26 novembre, alle ore 15, la Presidente del Consiglio nazionale darà l’av-vio ai lavori che per tre giorni vedranno alternarsi, sul palco dell’Auditorium della musica di Roma, personalità e rap-presentanti delle istituzioni politiche ed economiche del nostro paese. Saranno diver-se le tematiche da affrontare: dalla riforma sulle professio-ni, alla semplificazione e dal nuovo percorso di accesso alla professione dei giovani fino ad arrivare alla riforma del mer-cato del lavoro. E su queste te-matiche i ministri Alfano, Bru-netta, Fitto, Gelmini, Meloni e Sacconi hanno confermato la loro presenza nelle sessioni di studio che caratterizzeranno la tre giorni congressuale.

Domanda. Presidente Cal-derone, a otto giorni dall’ini-zio dei lavori come procede l’organizzazione del Con-gresso?

Risposta. I consulenti del lavoro sono pronti a celebrare il congresso trentennale del-la categoria e i numeri sulle iscrizioni on-line dei parteci-panti hanno superato di gran lunga le nostre aspettative. Noi siamo pronti e tutti coloro che hanno lavorato da mesi, e lavoreranno dietro le quinte di questa settima edizione, sono in grado di assicurare ai pre-senti un congresso denso di te-matiche importanti, ma anche di momenti di solidarietà.

D. Presidente, un esempio su tutti?

R. Il 2009, purtroppo, è stato un anno drammatico sia sotto un punto di vista economico, con la perdita di tanti posti di lavoro, che sociale con i tragici eventi dell’Aquila e Messina che hanno colpito molti consu-lenti del lavoro. La categoria non si è dimenticata di loro e in occasione del congresso lan-cerà la campagna «Natale per l’Abruzzo», con la vendita di una speciale cartolina, raffigu-rante un affresco duecentesco, del Museo nazionale d’Abruz-zo. Il ricavato della vendita, infatti, sarà interamente de-voluto ai colleghi coinvolti in modo da dare continuità alle iniziative di concreto sostegno e solidarietà avviate sin dai primi attimi dopo la trage-dia.

D. Con quale situazione economica del nostro paese si confronteranno i consu-lenti del lavoro, a due anni dall’ultimo congresso di ca-tegoria?

R. Oggi ci confrontiamo con un’Italia diversa rispetto a due anni fa, e nel frattempo i consulenti del lavoro hanno

lavorato per affiancare azien-de e lavoratori nel momento difficilissimo. Un’instabilità di fondo che ha richiesto ai professionisti un surplus di energie, ed attività, per esse-re sempre di più al fianco degli ope-ratori del mer-cato. Ci siamo confrontati sui provvedimenti straordinari, come gli am-mortizzatori sociali in de-roga, ma ora bisogna guar-dare al futuro, a n a l i z z a n d o i l presente e proponendo rifles-

sione sulle riforme importan-ti.

D. Proprio sulle riforme, sono diversi i temi «caldi» di questo congresso: quello

della professione in sé e quello dell’accesso da

parte dei giovani. In questa sessione va annotata l’assen-za del presidente dell’Autorità ga-rante della con-correnza e del mercato, Anto-nio Catricalà, che ha declinato l’invito . R. Sulla riforma

delle professioni abbiamo or-

g a n i z -zato una

sessione di studio in cui dare-mo la parola sia alla politica che ai rappresentanti delle Istituzioni. Ovviamente, l’as-senza del presidente Catricalà non agevolerà il confronto con chi che nei mesi scorsi aveva ritenuto gli ordini non confor-mi all’idea di un libero merca-to. Circa l’accesso dei giovani alla nostra professione, la ri-forma ha cambiato la conno-tazione della categoria e la fi-gura dell’aspirante consulenti del lavoro. Oggi noi ci rivolgia-mo a ragazzi in possesso della laurea triennale specifica, ov-vero della laurea specialistica, e dobbiamo ripensare al tiro-cinio come momento di messa in relazione tra la fase degli studi universitari e l’ingresso nel circuito professionale. Le università non forniscono tut-ti gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavo-ro ed è quindi auspicabile una maggiore sinergia tra gli ordi-ni provinciali e il mondo ac-cademico. La nostra proposta per il praticantato, che sarà formalizzata al ministero del lavoro, prevede infatti il rico-noscimento per gli studenti che frequenteranno opportuni laboratori e percorsi formati-vi, organizzati dai consulenti del lavoro col supporto delle

università, sei mesi di ridu-zione sulla durata del prati-cantato. Questo perché siamo consapevoli del fatto che gli studi accademici danno una buona preparazione generale ma non preparano all’accesso al lavoro.

D. Allora, arrivederci al Congresso….

R. Già e saremo tantissimi. Pensi che nonostante la gran-de capienza delle sale dell’Au-ditorium Parco della Musica stiamo attrezzando delle so-luzioni varianti rispetto al programma originario proprio in virtù del grande flusso di iscritti. Sarà un Congresso con grandi numeri e di questo ne siamo molto orgogliosi.

Pec obbligo innovativo ma so-prattutto opportunità da co-gliere al volo per un Professio-nista con la P maiuscola, che garantisce la fede pubblica e la qualità della prestazione. Dal prossimo 29 novembre, per i professionisti, sarà infat-ti obbligatorio avere attivato una casella di posta elettroni-ca certificata ed averne dato comunicazione agli ordini, secondo quanto previsto dal decreto legge del 29 novem-bre 2008 n. 185, convertito nella legge 02/2009. Si tratta in sostanza di una mail con lo stesso valore di una raccomandata. Una vera rivoluzione nei rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione in cui i pro-fessionisti sono parte attiva, garantendone il corretto uti-lizzo. Gli ordini dal canto loro sa-ranno tenuti a pubblicare, in un elenco consultabile in via telematica, i dati identificati-vi degli iscritti, con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.E i consulenti del lavoro non si fanno trovare impreparati quando c’è da innovare, per-ché considerano l’evoluzione tecnologica una nuova fron-tiera che consente di operare

meglio.Il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, primo

ordine in Italia a promuovere l’iniziativa, ha messo infatti a disposizione della pubblica

amministrazione il proprio albo grazie a una collabora-zione con il Cnipa già dallo

scorso mese di aprile. L’uso della posta elettroni-ca certificata avrà anche un forte impatto sociale, essendo un modo unico e in-novativo per dare certezze nell’interlocuzione a distan-za con la pubblica ammini-strazione e garantire un sensibile risparmio di tempi nel disbrigo di una pratica riducendone anche i costi. Infatti il Dui, di cui sono già state rilasciate circa 16.000 smart card, è in regola con la normativa Brunetta che prevede l’utilizzo della pec con certificato di ruolo da segnalare alla presidenza del consiglio dei ministri.Ed è questo il vero elemento di differenziazione rispetto a cui esercita approssima-tivamente o peggio abusi-vamente la professione di consulente del lavoro. Inoltre il Dui contiene an-che la firma digitale e verrà utilizzato anche per gestire la formazione continua at-traverso la rilevazione delle presenze che poi verranno elaborate da un gestionale dedicato che velocizzerà il lavoro delle segreterie.

SEMPLIFICAZIONI IN CORSO

Il professionista doc lavora con la Pec

Marina Calderone

Pagina a cura

DELL’UFFICIO STAMPA

DEL CONSIGLIO NAZIONALE

DELL’ORDINE

DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Compilare e consegnare al proprio Consiglio Provinciale la seguente documentazione: 1. Richiesta di registrazione e certifi cazione compilata e sottoscritta in duplice copia; 2. Dichiarazione sostitutiva della certifi cazione di residenza; 3. Fotocopia di un documento di identità in corso di validità; 4. Una foto formato tessera.

Il Consiglio Provinciale dovrà raccogliere la documentazio-ne presentata dall’iscritto e inviarla alla Fondazione Studi, corredandola dell’attestazione di regolare iscrizione all’Albo Provinciale del soggetto richiedente. Il rilascio del «Dui» e dei relativi codici e password è subordinato alla ricezione di tutta la documentazione completa. La fi rma digitale ha durata triennale e alla scadenza dovrà essere rinnovata con le modalità che verranno comunicate al titolare al quale verrà inviato un messaggio di preavviso sulla propria casella di Pec. La medesima comunicazione sarà inoltrata all’ordine di appartenenza con la richiesta di conferma del certifi cato di iscrizione. In aggiunta al Documento Unico di Iscrizione (Dui), ogni iscritto avrà a disposizione una casella di posta elettronica certifi cata istituzionale caratterizzata dal seguen-te dominio: @consulentidellavoropec.it

Il dominio prevede caselle di posta elettronica certifi cata con una capienza sino ad 1 GB (1024 Mb). Un apposito servizio di monitoring e comunicazione delle situazioni di saturazione dello spazio e’ a disposizione di ciascuna casella. Il titolare di casella PEC che si trovasse in situazioni di spazio residuo limitato (inferiore a 30 MB) verra’ opportunamente informato a mezzo mail su l’indirizzo di riferimento indicato in sede di contratto.

Come si ottiene il Dui

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 28: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

34 Martedì 17 Novembre 2009

A pochi giorni dall’inizio dei lavori del 7° Con-gresso dei Consulenti del lavoro, si delinea-

no gli aspetti logistici che ri-sentono dell’elevatissimo nu-mero di iscrizioni pervenute sino al momento.

Oltre 1.500 consulenti del lavoro provenienti da tutt’Ita-lia si sono già registrati, ma sono tantissimi gli interes-sati a partecipare all’evento.

Il grande afflusso di congressisti ha, ovviamen-te, creato la necess i tà d i r imodulare i pur ampi spazi congressuali con l’organizzazione di collegamenti interni in video-conferenza.

Così dunque torna ad esserci ancora disponibili-tà per iscriversi, anche se è prudente attendere la con-ferma dell’iscrizione da par-te dell’organizzazione prima

di considerarla definitiva. Un Congresso che dunque avrà una cornice di incredibile valore con il cuore pulsante della categoria a seguire la tre giorni romana.

Un evento che già era ric-co di ospiti ed argomenti di interesse assoluto, ma che ora diventa unico per questo

crescente numero di par-tecipanti.

Nel frattempo, tro-va conferma la pre-senza di tutti gli ospiti istituzionali

e accademici; mentre le due serate saranno allietate dall’inconfon-

dibile voce di Mario Biondi e dall’humor di Pino Insegno.

© Riproduzione

riservata

L’anniversario sarà festeggiato con il concerto di Mario Biondi e con lo spettacolo di Pino Insegno

A Roma i 30 anni dei consulentiBoom di iscrizioni per partecipare al 7° congresso di categoria

giato con il concerto di Mario Biondi e con lo spettaco

CONSULENTI DEL LAVORO

MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE10,30 - 18,30 Assemblea dei Consigli Provinciali

GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE10,30 - 14,30 Accreditamento dei partecipanti

14,30 - 17,45 APERTURA DEL VII CONGRESSO DEI

CDL RELAZIONE DEL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO NAZIONALE CON-

SULENTI DEL LAVORO

Marina CALDERONE Interventi: Ministro della Giustizia, On. Angelino

ALFANO Ministro della Pubblica Amministrazione

e l’Innovazione, On. Renato BRUNET-TA

SALUTI DELLE AUTORITA’

17,45 - 19,00 I Sessione

Verso una piena cittadinanza del lavoro

libero professionale per il paese e per i

giovani

Intervento introduttivo: Ferruccio DE BORTOLI - Direttore Corriere della Sera

17,45 - 19,00 TAVOLA ROTONDA

INTERVENGONO

Dr.ssa Marina Elvira CALDERONE - Presidente Consiglio Nazionale Con-sulenti Lavoro Presidente Cup

On. Antonino LO PRESTI – Commissio-ne Giustizia della Camera dei Deputati

On. Maria Grazia SILIQUINI – Com-missione Giustizia della Camera dei Deputati

On. Michele VIETTI – Commissione Giustizia della Camera dei Deputati

Avv. Maurizio DE TILLA - Presidente Adepp e Presidente OUA

Dott. Gaetano STELLA – Presidente Confprofessioni

On. Giovanni BATTAFARANO – Se-gretario Generale Associazione Lavoro&Welfare

Moderatore: Ignazio MARINO - ItaliaOggi

CENA E CONCERTODI MARIO BIONDI

VENERDI’ 27 NOVEMBRE9,30 - 12,30 II Sessione

Dare le spalle alla crisi: nuove riforme

che cambiano il lavoro

Intervento di apertura del Ministro del Lavoro, Sen. Maurizio SACCONI

10,30 - 12,30 TAVOLA ROTONDA

Introduzione della Tavola: Marina NA-LESSO - Tg 1

INTERVENGONO:

Sen. Tiziano TREU – Commissione La-voro del Senato della Repubblica

On. Giuliano CAZZOLA – Commissione Lavoro della Camera dei Deputati

On. Cesare DAMIANO – Commissione Lavoro della Camera dei Deputati

Dott.ssa Renata POLVERINI – Segretario Generale UGL

Prof. Michele TIRABOSCHI – Consiglie-re del Ministro del lavoro

Dott. Natale FORLANI – Presidente e Amministratore delegato Italia Lavoro S.p.a.

Prof. Antonio VALLEBONA - Università Tor Vergata di Roma

Dott. Romano BENINI - Okkupati Dott. Vincenzo SILVESTRI – Segretario

Consiglio Nazionale Consulenti del La-voro

Dott. Mauro CAPITANIO, Presidente della Fondazione Consulenti per il La-voro

ROSARIO DE LUCA, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE STUDI DEI CDL - LUCA DE COMPADRI

Presentazione della rivista giuridica dei consulenti del lavoro

Intervento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, On. Maria Stella GELMINI

Ore 12,30: Consegna del Premio Internazionale

per la Pace «Principessa Mafalda di

Savoia-Assia ANNO 2009»

15,30 - 17,30 III Sessione

Il lavoro nella prospettiva di un sistema

economico federale

15,30 - 16,00 Intervento introduttivo Pietro PANZETTA,

TESORIERE CONSIGLIO NAZIONALE

CONSULENTI DEL LAVORO

Intervento del Ministro dei Rapporti con le Regioni, On. Raffaele Fitto

TAVOLA ROTONDA MODERATORE: Marina NALESSO - Tg 1

INTERVENGONO On. Francesco BOCCIA – Commissio-

ne Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati

On. Gianfranco CONTE – Commissione Finanze della Camera dei Deputati

Dott. Giuseppe BORTOLUSSI – Se-gretario Associazioni Artigiani e Piccole Imprese Mestre (CGIA Mestre)-

Dott. Giuseppe BRUNELLO – Presiden-te Società Studi di Settore (SOSE)

Dott. Aldo POLITO – Direttore Centrale Direzione Centrale Servizi ai Contri-buenti dell’Agenzia delle Entrate

Dott. Andrea TREVISANI – Direttore del-le Politiche Fiscali di Confartigianato

Prof. Avv. Beniamino CARAVITA di TORRITTO - Università La Sapienza di Roma

Dott. Franco BECHIS - Vice direttore Quotidiano Libero

Dr.ssa Paola Diana ONDER – Coor-dinatore del Centro Studi Nazionale dell’ANCL

Dott. Pietro PANZETTA – Tesoriere del Consiglio Nazionale Consulenti del La-voro

Intervento del Ministro della Gioventù, On. Giorgia MELONI

Intervento dell’ On. Marco SCURRIA – Commissione cultura e istruzione del Parlamento Europeo

17.30 Cerimonia Premiazione «Premio Giovani

2009» premia il Ministro della Gioventù,

On. e Giorgia Meloni

CENA E SPETTACOLODI PINO INSEGNO

SABATO 28 NOVEMBRE9,30 - 12,30 IV Sessione

I Consulenti del Lavoro per una sempli-

i cazione mirata ed efficiente

9,30 - 10,00 Intervento introduttivo:

Enzo DE FUSCO - Coordinatore Scien-tii co Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

10,30 - 12,00 TAVOLA ROTONDA

MODERATORE : Maria Carla DE CE-

SARI - IL SOLE24ORE

INTERVENGONO: On. Maurizio LEO – Presidente Commis-

sione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria della Camera dei Deputati

Dott. Attilio BEFERA – Direttore dell’Agen-zia delle Entrate

Dott. Antonio MASTRAPASQUA - Pre-sidente e Commissario straordinario dell’INPS

Dott. Marco Fabio SARTORI – Presi-dente e Commissario Straordinario dell’INAIL

Dott. Paolo PENNESI – Direttore Ge-nerale Attività Ispettive del Ministero del Lavoro

Dr.ssa Elvira FILIAGGI – Dirigente Ufficio Progettuale P.A. per Cittadini e Imprese del CNIPA

Dott. Enzo DE FUSCO – Coordinatore Scientii co della Fondazione Studi

Premiazione consulenti del lavoro

iscrittisi nell’anno 1979

12,30 Relazione conclusiva della Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine Ma-rina CALDERONE

CHIUSURA DEL CONGRESSO

COORDINAMENTO SCIENTIFICO A CURA DELLA DOTT.SSA MARIA PIA CAMUSI, CENSIS

Documentazione di base a cura della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Accesso ai lavori solo previa registrazione su www.consulentidellavoro.it/congresso

Nella quota di iscrizione (200 euro + iva) sono compresi tutti i servizi congressuali : gli atti e il materiale scientii co nonche la

partecipazione ai momenti di intrattenimento serale e conviviale (pranzo e cene) previsti nel programma congressuale.

La partecipazione ai lavori farà maturare 12 crediti per la Formazione Continua dei Consulenti del Lavoro.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:

Dal lunedi al venerdi dalle 09.00 alle 13.00

Via C. Colombo, 456 - 00145 Roma - Tel. +39 06 59649031 Fax. +39 06 5405012 - Email: [email protected]

PROGRAMMA

Con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica

con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali del Ministero della Gioventù

VII CONGRESSO NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO

1979 - 2009 - 30 anni di crescita e di lavoro per l’Italia

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - 26-28 NOVEMBRE 2009

PinoInsegnoe Mario Biondi

Pagina a cura dellaFONDAZIONE STUDI

DEI CONSULENTI DEL LAVORO

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 29: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

35Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 Novembre 2009A N R E V

Convegno Anrev sulla pubblica amministrazione. Bordoli: serve una forte specializzazione

P.a., i revisori scendono in campoLa Finanziaria affi da un ruolo più ampio ai professionisti

Anche quest’anno l’An-rev-Associazione na-zionale revisori contabili sarà presente in seno alla

manifestazione Risorse comuni che Anci organizza a Milano, con il convegno «Il revisore al servizio della pubblica amministrazione: efficacia, efficienza ed economici-tà dell’azione amministrativa e il ruolo del revisore». Il convegno si rivolge a professionisti, ammi-nistratori e dipendenti degli enti locali per analizzare da un lato le novità della manovra d’estate e quelle che si preannunciano con la Finanziaria 2010, il patto di stabilità, le società e gli enti partecipati, visti quest’anno con particolare riguardo ai compiti e ai ruoli che spettano a tutti gli attori dei controlli dell’ente loca-le. Non solo i revisori dei conti quindi, ma anche chi è preposto ai sistemi di controllo interno degli enti. Da anni il legislatore ha introdotto e affi nato i sistemi di controllo con varie norme, ma non sempre l’ente, specie se di minori dimensioni, ha concreta-mente realizzato tale sistema o ha saputo analizzarne i risultati concreti. E i controlli riguardano

non solo l’ente locale, ma anche tutte le sue partecipate, sulle qua-li è obbligato a vigilare. Accanto alle novità legislative verranno portate esperienze concrete con i relatori presenti al convegno, che si occupano di strategie di bilan-cio, di risorse umane e di auditing interno. Abbiamo chiesto al pre-sidente dell’Anrev Laura Edvige Bordoli di illustrarci brevemente i contenuti del convegno, oltre a se-gnalarci qualche tema sui revisori che operano nel settore.

Domanda. Quali sono le tema-tiche principali che tratterete nel corso del convegno?

Risposta. Innanzitutto si par-lerà della fi nanziaria 2010 e della «manovra d’estate» , a partire dal patto di stabilità con le sue proble-matiche, per arrivare ai compiti o attività attribuite ai revisori, con una particolare attenzione ai controlli che riguardano le risorse umane e le collaborazioni esterne, i sistemi di valutazione, i sistemi di controllo interno, le informative sempre più ampie e approfondite che siamo chiamati a dare alla corte dei conti. Il legislatore infat-ti ci affi da un ruolo più ampio e di responsabilità personale in ogni

nuova Finanziaria, peccato che a fronte di sempre maggiori compe-tenze e tempo dedicato a questa attività si continui a vedere il re-visore come «un costo» della poli-tica e non sia stato ripristinato il collegio a tre membri per comuni oltre i 5.000 abitanti.

D. Cosa intende per compe-tenze e responsabilità del revi-sore?

R. Nel corso degli ultimi anni il ruolo del revisore si è modifi -cato, in quanto la normativa ne ha esteso il coinvolgimento nella verifi ca di atti, con compiti sem-pre più ampi di collaborazione, vigilanza e controllo. È un ruolo che richiede una forte specia-lizzazione e ampie conoscen-ze sia in ambito di contabilità pubblica, di diritto, di contratti di lavoro e sulla contrattazione decentrata dei dipendenti degli enti, con riferimento alla com-patibilità con la programmazio-ne fi nanziaria e ai requisiti di premialità. E le responsabilità personali patrimoniali crescono di conseguenza, ne abbiamo vi-sto anche di recente alcuni casi proprio in Lombardia.

D. La crisi che anche gli enti

stanno affrontando cosa compor-ta per l’attività del revisore?

R. La scarsità di risorse, unita spesso all’impossibilità di effet-tuare i pagamenti per rispettare il patto di stabilità, rende molto più diffi cile la gestione fi nanzia-ria di tutti gli enti. Questo com-porta da un lato una maggior richiesta di collaborazione e di assistenza all’ente, ma dall’al-tro una necessità di maggiori verifiche sia per monitorare l’andamento delle entrate e del-le spese, sia per verifi care che le risorse vengano utilizzate in modo sempre più effi cace ed effi ciente. E come possiamo mi-surare l’effi cacia e l’effi cienza se il sistema di controllo, che deve essere tuttavia proporzionato alle dimensioni dell’ente, spesso non è stato impostato o se la co-struzione degli indicatori è tale da non consentire una concreta lettura dell’effi cacia dell’azione amministrativa? Per questo mo-tivo abbiamo scelto il tema dei sistemi di controllo come appro-fondimento della giornata.

D. Qualche novità per i reviso-ri di cui vuole accennare?

R. Innanzitutto la buona noti-

zia che l’ordinanza del Consiglio di stato n. 5324 del 26 ottobre c.a. risolve il problema del rinnovo dei revisori nello stesso comune dopo un periodo di interruzione, cosa che l’Anrev aveva sempre sostenuto del tutto naturale e legittimo; era addirittura ridi-colo che il revisore non potes-se mai essere rinominato nello stesso comune dopo un periodo di interruzione e fosse costretto a «migrare» in comuni distanti o addirittura in altre province. Infi ne ricordiamo che lo schema del decreto legislativo che rece-pisce la direttiva comunitaria 2006/43 prevede l’introduzione di controlli periodici di qualità sull’operato dei revisori conta-bili, e che l’associazione intende essere come sempre al fi anco dei propri associati in questo percor-so che non deve spaventare, ma solo spingerci ad impegnarci di più e a meglio formalizzare le operazioni di controllo che sia-mo abituati a fare.

Defi niremo a breve al nostro interno le proposte concrete che intendiamo proporre in merito al decreto stesso e ne daremo in seguito notizia.

La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia, ha distribuito quest’anno agli enti lo-cali lombardi il «Documento cono-

scitivo sui controlli interni negli enti locali della Lombardia». Si tratta di un primo passo per verificare se e come all’interno degli enti siano state attivate tutta una serie di previsioni di legge, da lungo tem-po previste e spesso non attivate in modo strutturato, specialmente dagli Enti di pic-cole dimensioni.

Ricordiamo in particolare le previsioni dell’articolo 147 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che prevede l’intro-duzione di strumenti adeguati a garanti-re la legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa, come pure quelle in materia di verifica dell’efficien-za, efficacia ed economicità, della stessa prevista dal medesimo articolo.

Sono adempimenti che spesso gli enti lo-cali di minori dimensioni, in difficoltà per la mole di adempimenti richiesti e per la scarsità di risorse, non hanno ad oggi af-frontato con sufficiente attenzione.

Eppure si tratta di previsioni di legge che tracciano il percorso attraverso il quale per gli amministratori e i dirigenti degli enti locali è possibile comprendere come si stia realizzando, qualitativamente, la propria azione amministrativa.

La legge prevede infatti che gli enti lo-cali individuino strumenti e metodologie atti a:

a) garantire attraverso il controllo di re-golarità amministrativa e contabile, la le-gittimità, regolarità e correttezza dell’azio-ne amministrativa;

b) verificare, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, efficienza ed econo-

micità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra co-sti e risultati;

c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale;

d) valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determi-nazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.

I punti previsti dall’art. 147 sono il fil rouge che guida l’attività della Corte nella raccolta dei dati, naturalmente accompa-gnati da ulteriori richieste sulle criticità e problematicità incontrate.

Si tratta per ora di un’attività conosciti-va della Corte che inesorabilmente vedrà i Revisori coinvolti in futuro, sia diretta-mente dagli uffici sia più direttamente per via delle loro responsabilità in merito all’obbligo di esprime parere sull’attendibi-lità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti. Parere tanto più facile da rendere quanto più siano attivi e sofisticati gli strumenti che prevede l’art. 147 del Tuel.

Del resto la qualità dell’azione ammini-strativa, specialmente in tempo di crisi, passa attraverso la capacità di controllare la gestione e la qualità di tali controlli.

La riduzione della capacità di spesa, spesso dettata anche da esigenze di rispet-to del patto di stabilità, infatti, rendono imprescindibile che la regolarità e la qua-lità della gestione amministrativa siano misurabili e ottimizzate.

Carlo Scotti-Foglieni

CORTE DEI CONTI LOMBARDIA

Enti locali sotto controlloGestione nel segno dell’effi cienza e della regolarità

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 30: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

36 Martedì 17 Novembre 2009 TRIBUTARISTI - ANCOT

Lupoi (Colap): i professionisti associativi devono essere regolamentati

Sistema duale, è battaglia Associazioni in campo per bloccare gli ordini

PAGINA A CURA DI VITO MASTROROCCO

Il sistema duale è sotto gli oc-chi di tutti. Tentare di argina-re il fenomeno associazioni, fa-cendo finta che non esiste, non

ha senso. Così Giuseppe Lupoi, coordinatore del Colap, risponde alla proposta del Cup, accolta da Maria Grazia Siliquini, relatrice della riforma delle professioni alla Camera, di escludere le libere as-sociazioni dal riordino del compar-to professionale.

Domanda. In parlamento si discute la riforma delle professioni. La proposta del Cup, accolta dalla relatrice Maria Grazia Siliquini, è di abbandonare il sistema duale. Cosa ne pensa?

Risposta. Il tentativo di osta-colare il sistema duale sinergico e abbandonare l’idea di un ricono-scimento delle libere associazioni professionali non è cosa nuova. È portato avanti dalla potente lobby degli ordini che ha fatto naufra-gare tutte le proposte di riforma avanzate nelle ultime quattro le-gislature. Tentare di arginare il fe-nomeno associazioni, facendo fi nta che non esiste, non ha senso: il si-stema duale è sotto i nostri occhi. I professionisti associativi esistono, lavorano e si muovono sul mer-cato da tempo. Sono legittimati e riconosciuti dalla collettività ed

è proprio a tutela di quest’ultima che il Parlamento ha il dovere di regolamentarli, se non vuole ve-nir meno a un suo preciso dovere. Noi porremo il tema in occasione della ormai prossima audizione dinnanzi alla II e X commissione della camera dei deputati.

D. Sempre la Siliquini è inten-zionata a bloccare il riconosci-mento delle associazioni previsto dalla direttiva qualifi che tramite la riforma delle professioni. Come combatterete questa battaglia?

R. La battaglia l’abbiamo già vinta al Tar. I Consigli nazionali dei commercialisti, degli ingegneri, dei periti industriali, dei geologi, supportati dall’intero Cup, l’hanno intentata proponendo l’annulla-mento del decreto di recepimento della direttiva qualifi che, e sono stati sonoramente sconfi tti. Tan-to sonoramente che non hanno neppure fatto ricorso al Consiglio di stato! È davvero assurdo che, pur di difendere una posizione di potere forte, si voglia mettere

il nostro paese nella condizione di non partecipare pienamente alle piattaforme comuni europee. Le piattaforme saranno istituite laddove almeno in uno degli stati membri quella professione sia re-golamentata. Il Colap continuerà a difendere questo decreto, poiché rappresenta l’unico provvedimento che dà legittimazione ad un mondo professionale che esiste, produce e cresce.

D. Il riconoscimento al momen-to si sta giocando al Cnel. Che ne

pensa del dibattito che si sta svi-luppando?

R. L’atteggiamento del Cnel nel-le ultime settimane e la richiesta di reinvio della documentazione da parte delle associazioni ci ha lasciati un po’ perplessi. Presidenti delle associazioni aderenti al co-lap si sono visti obbligati, chi per la terza, chi per la quarta, al reinvio della documentazione già regolar-mente spedita al ministero in dop-pia copia. Il Cnel deve concentrarsi su quanto di sua competenza.

La strada per il riconoscimento delle associa-zioni è tortuosa ma s’intravedono alcuni spi-ragli di luce. Nell’incontro dell’11 novembre presso il Cnel (Consiglio nazionale economia e lavoro), l’Ancot ha ricevuto consenso unani-me da tutte le forze sociali all’interno del Cnel con l’unica eccezione per i voti espressi dai rappresentanti del Cup. La Commissione si è riunita per valutare le associazioni meritevo-li di accredito alle piattaforme europee sulle professioni che saranno successivamente sot-toposte al voto dell’assemblea del 26 novembre, prima di pro-cedere con la loro trasmissio-ne al ministero della giustizia. L’iter sembra quindi sbloccarsi con grande soddisfazione. Il presidente dell’Ancot, Arve-

do Marinelli sottolinea: «Siamo soddisfatti dell’accelerazione che potrebbe subire l’iter consapevoli che non sussistono elementi di im-pedimento per raggiungere il nostro obiettivo fi nale. Continuiamo comunque a monitorare l’evoluzione delle procedure cercando di tu-telare i nostri diritti. Vorrei ricordare che nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera di diffi da al ministero di

giustizia e al Cnel affi nché, senza ulteriori ritardi e nel rispetto della normativa sul procedimento amministra-tivo, si provveda ad emet-tere il parere propedeutico al prosieguo della procedu-ra di riconoscimento come sancito dall’art. 26 comma 4 dlgs n. 206/07».

Al Cnel si sblocca l’iter per il bollino blu

«Il ruolo delle associazioni professionali e i confi ni tra ordini e associazioni». È il tema del seminario che il Colap terrà il 27 novembre dalle 9,30 a Roma presso il Residence Ripetta. L’in-contro conclude il ciclo di rifl essioni sul sistema duale delle professioni, iniziato lo scorso marzo. L’iniziativa rappresenta un momento di dibattito e confronto aperto, sul tema delle associazioni e il loro ruolo nel sistema professionale italiano.

Brevi

IL BILANCIO D’ESERCIZIO E LA NOTA INTEGRATIVA • FERMO (AP) 26 Marzo 2010 • CAPACI (PA) 27 Marzo 2010 • MILANO 8 Aprile 2010 • PESCARA 17 Aprile 2010 • POTENZA 17 Aprile 2010 • PISTOIA 19 Aprile 2010 • RIVOLI (TO) 20 Aprile 2010 • BOLOGNA 22 Aprile 2010 • MARGHERA - VENEZIA 23 Aprile 2010 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 23 Aprile 2010 • ROMA 23 Aprile 2010 • PONTE SAN GIOVANNI (PG) 19 Maggio 2010

L’IVA NEL SETTORE EDILE • TREVISO 19 Febbraio 2010 • CATANIA 20 Febbraio 2010 • PONTE SAN GIOVANNI (PG) 5 Marzo 2010 • BENEVENTO 6 Marzo 2010

ENTI NO-PROFIT: NORMATIVA E ADEMPIMENTI • ANCONA 23 Ottobre 2009 • ROMA 3-4 Dicembre 2009

I PRINCIPI CONTABILI • MARGHERA - VENEZIA 19-20 Marzo 2010

I REGIMI SPECIALI IVA • ROMA 22 Ottobre 2009

GLI STUDI DI SETTORE • MILANO 22 Aprile 2010

LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA IN UNICO 2010 • MILANO 19 Maggio 2010 • BOLOGNA 20 Maggio 2010

• ALBA ADRIATICA (TE) 21 Maggio 2010 • OLBIA 21 Maggio 2010 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 22 Maggio 2010 • MARGHERA - VENEZIA 22 Maggio 2010 • CALTANISSETTA 22 Maggio 2010 • AVELLINO 29 Maggio 2010 • RIVOLI (TO) 1 Giugno 2010 • ROMA 3 Giugno 2010 • MILANO 3 Giugno 2010 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 3 Giugno 2010 • PONTE SAN GIOVANNI (PG) 4 Giugno 2010 • CATANIA 23 Giugno 2010

L’IVA NELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE • DESENZANO DEL GARDA (BS) 27 Febbraio 2010 • MILANO 25 Marzo 2010

IL REDDITOMETRO • MILANO 20 Ottobre 2009 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 21 Ottobre 2009

IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO • CATANIA 17 Ottobre 2009 • NAPOLI 21 Novembre 2009 • TRIESTE 18 Dicembre 2009 • FIRENZE 19-20 Febbraio 2010

CONFERIMENTO E LIQUIDAZIONE D’AZIENDA • MILANO 15 Dicembre 2009 • RIVOLI (TO) 17 Dicembre 2009 • CIVITANOVA MARCHE (MC) 23 Aprile 2010

IL LAVORO SUBORDINATO IN AZIENDA • Località da deinire 7 Maggio 2010

L’IVA INTRACOMUNITARIA • TORINO 20-21 Novembre 2009 • FIRENZE 3 Marzo 2010

I convegni attribuiranno ai partecipanti i crediti previsti per la Formazione Tributaria Permanente - Le date potrebbero subire variazioni. Info 06.7024802 - 0735.83846 In collaborazione con:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

CONSULENTI TRIBUTARI

www.ancot.it - [email protected]

Tel. 06.7024802 - 0735.83846

EVENTI E SEMINARI FORMATIVI 2009-2010

LA FINANZIARIA 2010 • MILANO 21 Gennaio 2010 • PONTE S. GIOVANNI (PG) 22 Gennaio 2010 • PALERMO 23 Gennaio 2010 • SALERNO 23 Gennaio 2010 • RIVOLI (TO) 26 Gennaio 2010 • MARGHERA - VENEZIA 29 Gennaio 2010 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 29 Gennaio 2010 • BOLOGNA 5 Febbraio 2010 • PESCARA 6 Febbraio 2010 • CAGLIARI 6 Febbraio 2010 • ANCONA 24 Febbraio 2010

RAVVEDIMENTO OPEROSO E ACCERTAMENTO CON ADESIONE • RIVOLI (TO) 22 Ottobre 2009 • BOLOGNA 23 Ottobre 2009 • MARGHERA - VENEZIA 23 Ottobre 2009 • SAN BENEDETTO DEL T. (AP) 5 Novembre 2009 • PONTE SAN GIOVANNI (PG) 6 Novembre 2009 • CATANIA 7 Novembre 2009 • MILANO 11 Novembre 2009 • BOLOGNA 12 Novembre 2009 • ROMA 5 Febbraio 2010 • DESENZANO DEL GARDA (BS) 27 Marzo 2010

LEASING E AMMORTAMENTO DEI BENI D’IMPRESA • DESENZANO DEL GARDA (BS) 23 Novembre 2009 • RIVOLI (TO) 17 Febbraio 2010 • MILANO 18 Febbraio 2010

Scuola Superioredell’Economia e delle Finanze

in collaborazione con:

LA MANOVRA D’ESTATE 2009 • SIENA 17 Ottobre 2009 • SAN BENEDETTO DEL T. (AP) 20 Novembre 2009 • ROMA 20 Novembre 2009

CONFERIMENTO E LIQUIDAZIONED’AZIENDA • ERBA (CO) 20 Novembre 2009

L’IVA INTRACOMUNITARIA • FERMO (AP) 18 Dicembre 2009

RAVVEDIMENTO OPEROSO E ACCERTAMENTO CON ADESIONE • ERBA (CO) 18 Dicembre 2009

LA FINANZIARIA 2010 • ROMA 18 Dicembre 2009 • BARBERINO VAL D’ELSA (FI) 22 Gennaio 2010 • SAN BENEDETTO DEL T. (AP) 23 Gennaio 2010 • ERBA (CO) 28 Gennaio 2010 • VARESE 28 Gennaio 2010

LEASING E AMMORTAMENTO DEI BENI D’IMPRESA • VARESE 17 Febbraio 2010

L’IVA NELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE • ERBA (CO) 19 Febbraio 2010

IL BILANCIO D’ESERCIZIO E LA NOTA INTEGRATIVA • ERBA (CO) 24 Marzo 2010 • ROMA 26 Marzo 2010 • VARESE 20 Aprile 2010

GLI STUDI DI SETTORE • ERBA (CO) 30 Aprile 2010 • VARESE 19 Maggio 2010

LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA IN UNICO 2010 • ROMA 7 Maggio 2010 • RIVOLI (TO) 18 Maggio 2010 • PISA 22 Maggio 2010 • ERBA (CO) 26 Maggio 2010 • SAN BENEDETTO DEL T. (AP) 4 Giugno 2010 • ERBA (CO) 25 Giugno 2010

IL REDDITOMETRO • VARESE 20 Ottobre 2009 • ERBA (CO) 28 Ottobre 2009 • ALBA ADRIATICA (TE) 19 Marzo 2010

Pagina a curaDELL’UFFICIO STAMPA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

CONSULENTI TRIBUTARI

Sede nazionale P.zza di Villa Fiorelli, 1 - 00182 Roma

Tel: 06/7024802-7027031

Ufficio di presidenza

Tel: 0735/83846 - 0362/521870www.ancot.it - e-mail: [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 31: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

37Martedì 17 Novembre 2009

IN

DICOLA

Oggi

ED

cccococococococococococonnnnnnn IIItItItItItIt llaliiaO

IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELL’ISTRUZIONEIL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELL’ISTRUZIONE

con ItaliaOggiScuolaIL NUOVO

CODICECODICE

DEL LAVORO

Azienda

Il ministro prova a battere la strada del decreto per fare la riforma degli stipendi dei prof

La Gelmini punta alla carrieraDomani il piano ai sindacati, in ballo circa 300 milioni

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Troppo lungo il percorso del disegno di legge di riforma Aprea. E invece c’è la stra-da del decreto intermini-

steriale, quel decreto a cui apre la riforma Brunetta sulla valorizza-zione del merito e la conseguente suddivisione dei dipendenti in fa-sce reddituali. Una strada che, se-condo quanto risulta a ItaliaOggi, il ministro dell’istruzione, Maria-stella Gelmini, pare intenzionato a percorrere per fare in tempi bre-vi, al massimo un anno, la rifor-ma della carriera degli insegnanti. Già domani il ministro dovrebbe illustrare per sommi capi ai sin-dacati la sua proposta. E chiedere che sulla vicenda non facciano le barricate. In questa direzione si muove anche l’offerta di aprire un tavolo tecnico con le parti sociali già lanciata la scorsa settimana nel corso del faccia a faccia sulla riforma delle superiori. Perché de-creto o no, comunque la Gelmini sa, memore l’esperienza del con-corsone di Luigi Berlinguer, che

non può andare da nessuna parte senza l’appoggio almeno di una parte sindacale.

Questa volta la Gelmini ha due fattori a favore: la riforma Brunet-ta, che impone una diversificazio-

ne salariale anche se con criteri ad hoc nella scuola che devono esse-re ancora tutti decisi (e su questo può giocare la carta dell’interlocu-zione sindacale); e poi, e non è per niente secondario, la possibilità di avere risorse fresche incamerando quel 30% di tagli alla spesa otte-nuti con la riforma della scuola imposta dal dl 112/2008. La Ragio-neria generale dello stato, infatti, è alle prese con la certificazione

dei risparmi frutto dell’applicazio-ne della riforma nell’ultimo anno. E pare che il monitoraggio sia po-sitivo. A differenza di quando ac-caduto in altri anni, quando i tagli imposti dalla Finanziaria non si traducevano mai in realtà, il tan-dem Gelmini-Tremonti dovrebbe aver centrato l’obiettivo. Così, il ministro dell’istruzione si trove-rebbe nella circostanza di poter spendere circa 300 milioni per la valorizzazione professionale.

Un tesoretto che potrebbe co-munque risultare troppo piccolo se dovesse essere speso per pre-miare anche solo il 25% dei do-centi in servizio. Poi, e su questo i sindacati hanno già fatto sentire la loro voce, c’è il contratto nazio-nale, per il quale la Finanziaria 2010, approvata al senato e ora trasmessa alla camera, prevede la copertura della sola vacanza contrattuale: circa 10 euro lordi al mese per insegnante.

Perché i propositi della Gelmini possano fare un valido percorso, molto dipenderà anche dai risul-tati dello scudo fiscale: tra le tante

richieste di finanziamento dei vari ministeri giacen-ti presso l’Economia, e che dipendono da questa voce, c’è an-che quello di viale Trastevere, che ha chiesto, oltre ai 500 milioni di euro per la riforma dell’università, uno stanziamento ad hoc per un primo rinnovo dei contratti.

Il contratto, assieme al nodo delle assunzioni, è il punto centrale della vertenza aperta dalla Cgil che è pronta a por-tare in piazza la scuola e tutto il pubblico impiego. Ma non il solo: il sindacato di Gu-gliemo Epifani continua a chiedere il rinvio della riforma delle superiori e il rientro dei tagli in organico previsti dalla legge 133/2008. La data del probabile sciopero do-vrebbe essere l’11 dicembre prossimo.

© Riproduzione riservata

L’esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche è una scelta di op-portunità. È così che il governo ha motivato la sua scelta davanti alla

corte di Strasburgo, così come emerge dalle conclusioni della stessa sentenza. Il gover-no «non sostiene che sia necessario, oppor-tuno o augurabile mantenere il crocefisso nella aule scolastiche, ma la scelta di man-tenerlo o non [mantenerlo] dipenderebbe dalla politica e risponderebbe a criteri di opportunità, e non di legalità». Dunque, nessuna legge prescrive l’esposizione del crocefisso. Invece sul suo sito istituzionale, il governo afferma che «nell’ordinamento italiano l’esposizione del crocifisso è rego-lamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado). In par-ticolare, gli articoli 159 e 190 lo includono tra gli arredi delle aule». Peccato, però, che i due articoli non contengano la parola “crocefisso”. Una svista? La parola croce-fisso si ritroverà in qualcuno degli articoli vicini? Niente affatto: in nessuno dei 676 articoli che compongono il testo storico del decreto legislativo n. 297/1994 ricorre la parola crocefisso, neanche la parola “cro-ce”. Siamo di fronte, dunque, a un inedito caso di dumping giuridico? In economia

dumping è «la vendita all’este-ro di una merce a prezzi inferiori a quelli pratica-ti sul mercato interno o addi-rittura sotto co-sto, allo scopo di impadronirsi dei mercati esteri» (vocabolario del-la lingua italia-na dell’istituto Treccani, vol. II, pag. 198).

Non ha pra-ticato, invece, a l cuna forma di dumping, il governo, quan-do, sul suo sito e sia pure con i l r i ferimento inesistente appena ricordato, è sembrato includere il crocefisso «tra gli arredi delle aule». Nella sua perorazione davanti alla corte di Strasburgo afferma, infatti, che «non è per nulla richiesto agli insegnanti e agli allievi di indirizzargli [al crocefisso] il benché minimo segno di saluto, di rispetto

o di semplice riconoscimento, e an-cora meno di recitare preghiere in classe. In effetti, non è loro richie-sto di prestare alcuna attenzione al crocefisso».

Mario D’Adamo© Riproduzione riservata

RISVOLTI

Il crocefisso? Una scelta di opportunitàLe motivazioni del governo davanti alla Corte di Strasburgo

ne salariale anche se con criteri ad

La Ragioneria generale sta certifi -

cando i risparmi conseguiti, il 30%

andrà alla valorizza-zione professionale

Mariastella Gelmini

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 32: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

38 Martedì 17 Novembre 2009 A Z I E N DA S C U O L A

Fatta l’intesa, con 8 mesi di ritardo. A pesare negativamente, i rapporti tesi tra stato e regioni

Le primavere partono d’invernoAlle sezioni potranno essere iscritti i bambini sotto i 3 anni

DI MARIO D’ADAMO

Il 29 ottobre scorso in sede di conferenza unificata è stato sottoscritto il terzo accordo per la prosecuzione e la

nuova istituzione delle sezioni primavera per l’anno scolasti-co 2009/2010. L’accordo è stato raggiunto con un ritardo di più di otto mesi rispetto a quello dell’anno scorso, sottoscritto nel febbraio del 2008. A pesare ne-gativamente sull’intesa, i rapporti molto tesi tra governo centrale e gover-ni regionali. Fino a pochi giorni fa il protocollo non era nemmeno reperibile sul sito della conferenza unificata ed è stato il mi-nistero dell’istruzione l’11 novembre a diffonderlo tra i pri-m i

insieme con una propria diret-tiva. Alle sezioni primavera si possono iscrivere i bambini di età compresa tra i ventiquattro e i trentasei mesi, anche quelli che non hanno ancora

compiuto i due

anni ma li compiono entro il 31 dicembre prossimo e che posso-no iniziare la frequenza solo al loro compimento. Poiché sono passati quasi tre mesi dall’ini-zio di quest’anno scolastico, durante i quali molti genitori hanno preso altre decisioni e assunto altri impegni, non è ga-rantito che tutta l’utenza teori-ca fruirà del servizio. E bisogna considerare che, per effetto del ripristino degli anticipi nella scuola dell’infanzia, alla quale possono essere iscritti i bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile 2010, è venuta a de-terminarsi una sovrapposizione tra i due servizi, una specie di concorrenza, anche se gli antici-pi sono possibili a determinate condizioni e previa verifica del-le condizioni strutturali e fun-zionali della scuola dell’infanzia per accogliere bambini di età in-feriore ai tre anni. Dopo il via

lbiera della Conferenza delle regioni, guida-

ta da Vasco Errani, ora dovranno esse-re sottoscritte le singole intese fra l’ente regionale ed il corrispon-dente uff ic io scolastico. Le risorse, messe a disposizione dal

ministero dell’istruzione per complessivi venticinque milioni e quattrocentomila euro, sono inferiori del 19 per cento circa di quelle dell’anno scorso ma tre mesi in meno di attività su dieci rappresentano, a costi invariati, un’economia del trenta per cen-

to. Alle risorse statali si devono aggiungere quelle regionali, la cui finalizzazione alla realizza-zione delle sezioni primavera è anche la condizione per la sot-toscrizione dell’intesa. Entro la scadenza stabilita dall’intesa i soggetti erogatori del servizio (gestori di scuole dell’infanzia statali, comunali e paritarie, di asili nido comunali o gestiti da soggetti in convenzione) presen-tano la richiesta di prosecuzione o di nuova attivazione. Il tavolo tecnico interistituzionale, che le singole intese devono istituire, valuterà le nuove richieste e

confermerà le sezioni già fun-zionanti, se permangono i re-quisiti che ne avevano permes-so l’approvazione. La gestione dell’offerta formativa deve con-tinuare ad essere caratterizzata dal pluralismo istituzionale, le soluzioni organizzative devono essere particolarmente qualifi-cate sotto il profilo pedagogico, l’integrazione delle sezioni con la struttura presso cui funziona (scuola dell’infanzia paritaria o statale, nido) deve essere garan-tita. Gli insegnanti devono esse-re professionalmente idonei per la specifica fascia d’età, con par-ticolare attenzione al sostegno dei disabili, ed essere assunti in regola con le norme contrattua-li di riferimento. Ad essi devo-no essere destinate specifiche iniziative di aggiornamento. A ogni sezione sono assegnati non più di venti bambini, con un rapporto tra personale docente/educativo e bambini non supe-riore a 1:10, tenuto conto della loro età media e della durata giornaliera del servizio. I locali devono rispondere ai requisiti richiesti dalle leggi. Anche per il prossimo anno il soggetto re-golatore delle sezioni primavera è il comune. Forse inizieranno a funzionare almeno in tempo per festeggiare il natale.

© Riproduzione riservata

La clausola del bando di un appalto di refezione scolasti-ca che impone ai partecipanti di allestire un centro per la cottura e la preparazione dei pasti esclusivamente nel ter-ritorio comunale non solo è manifestamente sproporzio-nata e distorsiva della con-correnza, ma anche inutile ai fi ni dell’individuazione del miglior contraente.Questo è quanto ha sancito il Tar Puglia – Bari, Sezione I con la sentenza del 3 novem-bre 2009 n. 2602.Nel caso in esame una socie-tà che opera nell’industria alimentare era stata esclusa da una gara per non aver ac-cettato la clausola prevista in capitolato relativa all’obbligo di localizzazione del centro di cottura nel territorio del comune di Lucera, precisando di poter adempiere, comunque, al rispetto del termine di con-segna dei pasti previsto in 30 minuti dal proprio centro di cottura già esistente e funzionante nel comune di Foggia. La ditta, allora, con ricorso aveva impugnato i suddetti atti contestandone la legittimità. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso, ritenendo la clausola del capitolato distorsiva della concorrenza: essa comporta «l’imposizione di un dispendio economico e organizzativo, per i potenzia-li concorrenti, del tutto sproporzionato e incoerente con qualsiasi canone di economicità». Non solo. Il tribunale, nel caso in oggetto, ha rilevato anche che, trattandosi di un piccolo comune, la clausola era di per sé irragionevole ed eccedente le fi nalità di selezione del miglior contraente.

Francesca De Nardi© Riproduzione riservata

Per i pasti delle mensecucina libera sul territorio

Lo schema di decreto legislativo per il riordino degli enti di ricerca, approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri,

tocca anche il settore istruzione: dalle ceneri dell’Ansas (Agen-zia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica) ri-nasce il vecchio Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educati-va) e vengono ridefinite le fi-nalità dell’Invalsi, l’organismo oggi guidato da Piero Cipollone e delegato alla valutazione del sistema di istruzione.

L’Indire, in particolare, diven-terà un vero e proprio ente di ricerca e dovrà garantire la formazione in servizio del per-sonale della scuola, concorrere alla gestione dei programmi di cooperazione internazionale nel settore scolastico e universitario, sostenere l’inno-vazione. Ma dovrà contare su una pianta organica più snella del passato: dopo i tagli già operati con la Finanziaria del 2007 (50% dell’organico in meno, con il passaggio da 644 a 322 unità) arriva un’altra dieta per l’istituto. Il personale scenderà ancora. Come? Torneranno a casa loro 25 element attualmente in distacco presso l’In-dire. Il ministero ha già calcolato i risparmi: si spenderanno 203.137 euro in meno per il 2010 e 609.410 dal 2011. Gradualmente, poi, anche gli altri 273 distaccati dovranno rientrare nelle loro sedi. Il tutto entro il primo settembre 2011.

Arco di tempo durante il quale saranno espleta-ti appositi concorsi per coprire le posizioni va-

canti che saranno banditi non appena i nuovi organi dirigenti dell’Indire avranno riscritto i regolamenti amministrativi e organizzativi dell’istituto. Con il ritorno nelle scuole di titolarità del personale che era stato man-dato presso l’istituto negli scorsi anni, secondo viale Trastevere, si realizzeranno anche rispar-mi sulle supplenze del perso-nale non dirigenziale e sulle nuove assunzioni dei dirigenti: si parla di quasi 700mila euro di rispami per il 2010 (666.860) e di oltre un milione dal 2011. Per far funzionare l’Indire, il ministero metterà a bilancio un apposito fondo ordinario: si par-te con quasi 3 milioni per il 2011 e per arrivare a quasi 9 milioni

dal 2012. Soldi che serviranno soprattutto per gli stipendi Peraltro è ammesso per la prima volta il ricorso al sostegno dei privati. Quanto ai fondi statali, la copertura sarà garantita riducendo la spesa per le supplenze brevi autorizzata nella Finanziaria 2007. In merito all’Invalsi, invece, vengono ridefinite le sue competenze puntando l’accento sui sui compiti principali quali la pre-disposizione di prove nazionali per gli esami di stato e le rilevazioni degli apprendimenti degli studenti.

Alessandra Migliozzi© Riproduzione riservata

ENTI DI RICERCA

Più compiti, ma personale a dietaGiro di vite del governo sugli sprechi di Indire e Invalsi

Piero Cipollone

Vasco Errani

to. Alle risorse statali si devono

Le famiglie potrebbero

già aver fattoscelte diverse,

possibilela sovrapposizione

con gli anticipi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 33: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

39Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 NA Z I E N DA S C U O L A

Lo pretende il ministero dell’istruzione, per adeguarsi alle norme Ue. Ma c’è un problema...

Graduatorie aperte ai titoli esteriVariegata la disciplina dei punteggi, cercasi ratio comune

DI CARLO FORTE

Il prossimo contratto sulla mobilità dovrà riconosce-re anche i servizi prestati delle scuole di altri paesi

dell’Unione europea. L’obbligo deriva dalla normativa sovra-nazionale, che impone il mutuo riconoscimento dei titoli tra stati membri dell’Unione europea. A

chiederlo, al tavolo delle tratti-ve sulla mobilità, è il dicasterod ell’istruzione. Che però deve fare i conti con la variegata disciplina dei punteggi di servizio, quella estera che si associa a quella già prevista dal nostro ordinamento interno. Basti pensare che i ser-vizi prestati in scuole italiane vengono valutati in modo di-verso a seconda se siano stati

prestati in scuole private o sta-tali . E che nel mezzo c’è anche l’eccezione delle scuole private paritarie, i cui servizi sono va-lutati come se si trattasse di servizi statali. In più va consi-derato il fatto che i punteggi va-riano ulteriormente se si tratta di servizi pre-ruolo o di ruolo. E che i servizi prestati nelle scuole dell’infanzia non vengono valu-

tati se si passa alle seconda-rie. Insomma, la situazione è già ingarbugliata di per sé. E adesso che dovran-no essere valutati anche i servizi accumulati in paesi comunitari (in scuole non

italiane) la matassa rischia di ingarbugliarsi sempre di più. E lo sanno bene anche a viale Trastevere, dove le

trattative con i sidnacati si sono bloccate proprio su questo. Al momen-to si è ipotizzato di

costituire commis-sioni ad hoc presso gli uffici periferici. Ma si tratta di una

soluzione che rischia di ag-gravare ulteriormente la situazione. In mancanza di regole certe uguali per tutti, infatti, sarà inevitabile che ciò che può essere valido Roma possa non esserlo a Milano e viceversa. Insom-

ma il rischio è quello di intro-durre disparità di trattamento che possano ingolfare ancora di più il tasso di litigiosità, che ha ormai superato di molto il livello di guardia. Il tutto proprio in un momento in cui si preannuncia un inasprimento del contenzio-so giurisdizionale, in vista dei tagli che andranno a regime dal prossimo anno nelle superiori. A ciò va aggiunto anche l’effetto Brunetta, derivante dalla can-cellazione dei collegi arbitrali di disciplina, che riverserà sui giu-dici del lavoro tutto ciò che oggi è gestito con le procedure stra-giudiziali. Insomma, il rischio è il definitivo collasso del rito del lavoro. Già di per sè boccheg-giante. E ciò potrebbe tradursi in una mancanza di tutela di fat-to qualora dovessero verificarsi degli illeciti. Basti pensare che già oggi, mediamente, prima di giungere alla decisione di me-rito decorrono almeno 2 anni. Un’altra questione che sta im-pegnando le parti in vista del nuovo contratto sulla mobilità è l’applicazione dei benefici previ-sti per i disabili e chi li assiste. Mentre è pacifico che i portatori di handicap necessitano di parti-colari tutele, tra cui la preceden-za nei trasferimenti e la inamo-vibilità d’ufficio, nel corso degli anni sono insorti forti contrasti

per l’applicazione dell’analoga disciplina che si applica anche a chi assiste un parente disabile. Contrasti destinati ad acuirsi perché, con l’aumento dell’età media dei docenti, non sono rari i casi di genitori molto anziani che rientrano nel regime di tute-la della legge 104/92 , che a sua volta ingenerano la inamovibilità d’ufficio per il figlio che li assiste in via esclusiva. Tale situazione, nata per fare fronte a necessità residuali, in un contesto dove l’insorgenza di situazioni di so-prannumerarietà era piuttosto sporadica, nel corso degli anni ha assunto proporzioni gigantesche. E dal prossimo anno potrebbe stravolgere completamente il sistema delle graduatorie di istituto, attualmente informate al principio del merito. Le parti, dunque, dovranno necessaria-mente rivedere anche questa disciplina. Operazione che si preannuncia delicatissima.

© Riproduzione riservata

La Gelmini vince il primo round nel match con i docenti precari sull’inse-rimento a pettine nelle graduatorie a esaurimento. Ma la partita resta aper-

ta e sono già pronti altri ricorsi che potrebbe-ro capovolgere la situazione. Dopo le pronunce favorevoli del giudice amministrativo, che ha stabilito l’esecuzione delle ordinanze cautela-ri che dispongono l’inserimento a pettine dei ricorrenti, il governo ha emanato un decreto legge (131/2009) che ha introdotto nuove dispo-sizioni che vietano tale inserimento. L’iter di conversione in legge del decreto 131, peraltro, è giunto ormai alle battute finali. La discussione del disegno di legge (S1835) è prevista per oggi in aula al senato e dovrebbe concludersi entro il 19 novembre prossimo, senza ulteriori modifi-che. Ciò determinerà una sorta di sbarramento alle conseguenze degli inserimenti a pettine che sono stati effettuati o che stanno per compiersi. Perché le eventuali ulteriori azioni giudiziali per costringere l’amministrazione ad applicare le nuove posizioni così acquisite dovranno fare i conti con il mutato quadro normativo. E dun-que, qualora si giungesse in decisione, il giu-dice dovrebbe applicare le nuove disposizioni rigettando i ricorsi nella fase di merito. I ricor-renti, però, potrebbero sollevare una questione di legittimità costituzionale, eccependo che il divieto di stabilimento e di locomozione all’in-terno del territorio nazionale potrebbe essere incostituzionale. Oppure potrebbero eccepire che il contrasto sussisterebbe con la normativa sopranazionale, anche chiedendo al giudice di sollevare una questione pregiudiziale davanti alla Corte di giustizia europea. Nel frattempo,

però, si fa strada anche un’altra tesi, che è quel-la del regolamento preventivo di giurisdizione. Il giudice amministrativo, infatti, secondo il consolidato orientamento delle Sezioni unite della Corte di cassazione, non è competente a pronunciarsi sulle questioni che riguardano le graduatorie a esaurimento. E dunque, se even-tuali controinteressati si costituissero e solle-vassero la questione, il procedimento potrebbe giungere al suo completo azzeramento. A quel punto i ricorrenti avrebbero 6 mesi per riassu-mere il giudizio davanti al giudice del lavoro. Fermo restando che ciò dovrebbe avvenire non più presso un’unica sede, ma davanti ai giudici del lavoro competenti nel territorio dei singoli ricorrenti (giudice naturale). E in più bisogne-rebbe anche istruire i tentativi di conciliazione che preludono al rito del lavoro.

Carlo Forte© Riproduzione riservata

IL DL SALVA PRECARI AL SENATO

Il primo round alla GelminiSalta il pettine, ma sono già pronti altri ricorsi Un sospiro di sollievo. L’assegno di mille euro che dall’anno

scolastico 2006/2007 lo stato annualmente passa agli stu-denti che in varia misura eccellono negli impegni di studio sono esenti da tasse. L’agenzia delle entrate lo ha stabilito, smentendo se stessa o, meglio, ripensandoci su. Ed è stato il ministro Tremonti a dare indicazioni, affi nché i suoi uf-fi ci rivedessero l’interpretazione fornita, da ultimo, con la risoluzione del 12 giugno 2009, n. 156, dalla direzione cen-trale normativa e contenzioso del suo ministero. Per pochi euro di tasse in più non valeva la pena che le critiche alla gestione della scuola si arricchissero di un nuovo capitolo. ora il premio non sarà più tassato.

(M. D’A.)

Lo studente studiosofi nalmente non paga le tasse

IO LAVORO e ARIFL, Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro,

presentano la newsletter che ogni settimana gratuitamente

fornisce notizie, approfondimenti,

dati e analisi dei fl ussi del mercato

del lavoro in Lombardia.

Iscrizione gratuita collegandosi a

www.italiaoggi.it/newsletter/newsletter.asp

Lavoro

a cura di ALESSANDRA RICCIARDI

AziendaSCUOLAIL GIORNALE

DEI PROFESSIONISTI DELL’ISTRUZIONE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 34: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

40 Martedì 17 Novembre 2009 A Z I E N DA S C U O L A

Le previsioni dell’Inpdap per il 2010-2012: c’è un dei cit strutturale, urge intervento del governo

Pensioni, la rivoluzione in un clicPer riscatti, ricongiunzioni, Tfr e crediti niente più cartaceo

DI FRANCO BASTIANINI

L’Inpdap continuerà re-golarmente a pagare le pensioni e a liqui-dare i trattamenti di

fine servizio (ex buonuscita) e di fine rapporto nonostante una situazione di cassa non del tut-to florida a causa del persistere di un pesante deficit nel bilan-cio dell’istituto presieduto da Paolo Crescimbeni. Più incerta appare, invece, la situazione nel prossimo futuro se il Governo centrale non assumerà le neces-sarie misure per stabilizzare e fare rientrare l’ormai struttu-rale defi cit di bilancio.

È quanto si desume dall’ana-lisi del documento contenente le linee di indirizzo relativo agli anni 2010-2012 approvato alla fi ne dello scorso mese di otto-bre dal consiglio di indirizzo e vigilanza dell’ Inpdap con la delibera n. 322.

E’ indubbio, si legge in-fatti nella delibera, che, ne-gli anni a venire, l’obiettivo primario sarà l’equilibrio di bilancio. Il bilancio di previ-sione dovrà, in particolare, evidenziare con maggiore chiarezza la connessione tra risorse stanziate e fi nalità perseguite nel loro utilizzo, nonché con più immediatezza

e trasparenza l’aderenza del bi-lancio stesso agli obiettivi stra-tegici del Consiglio di indirizzo e vigilanza.

Tra gli altri obiettivi da con-seguire nel triennio 2010-2012 merita di essere s o t t o l i n e a t o quello di un salto di qua-lità nella concezione stessa del r a p p o r t o dell’Istituto con l’uten-za che deve trasformar-si da ente erogatore di p r e s t a z i o n i previdenziali e creditizie

ed ente di consulenza sulla po-sizione previdenziale dei suoi iscritti.

L’’stituto dovrà, infatti, attra-verso il sito Inpdap, consentire a ciascun iscritto di consultare la propria posizione assicurati-

va; di interrogare il sistema sui propri diritti e simula-re i trattamenti di pen-sione, di fi ne rapporto e creditizi; di chiedere la correzione delle infor-mazioni della propria posizione assicurativa direttamente on line.

Un salto di qua-lità che assume una rilevante valenza, so-prattutto per il perso-

nale della scuola, nel mo-mento in cui

deve determinare i tempi più utili per chiedere di accedere al trattamento di quiescenza.

Per conoscere la propria posi-zione contributiva la stragran-de maggioranza del personale scolastico fa ancora oggi ricorso soprattutto alla propria memo-ria, non avendo a tempo debito trattenuto copia di eventuali do-mande di riscat-to, di computo o di ricongiunzio-ne di periodi e di servizio prestati alle dipendenze sia della am-ministrazione scolastica che di altre pubbliche amministrazio-ni o anche di privati datori di lavoro.

Una ricerca che è resa più dif-fi coltosa a causa di una molte-plicità di scuole presso le quali si è prestato servizio in qualità di supplente temporaneo.

Migliorare le prestazioni so-ciali in favore degli anziani.

Un altro obiettivo che l’isti-tuto si ripromettere di conse-guire è quello di un miglio-ramento delle prestazioni in favore degli anziani volte a

ridurre eventuali disagi le-

gati a condizioni che possono caratterizzare negativamente questa fase della vita e consen-tire loro di mantenere, il più a lungo possibile, un buon stato psico-fi sico. A tale fi ne priori-tà strategiche per il 2010 sono

quelle di avviare nuovi interventi, in collaborazio-ne con le unità sanitarie locali, per agevolare l’accesso dei pro-pri pensionati alle prestazioni dell’assistenza domiciliare in-tegrata (ADI) e per il raggiun-gimento di altri obiettivi socio-

sanitari. Ciò, si legge sempre nel documento contenente le linee di indirizzo, per mettere in condizione soggetti apparte-nenti alle fasce di reddito non elevate, molti nella scuola, di poter accedere a quei servizi a domicilio che contribuiscono al mantenimento di un adeguato livello di benessere, salute e funzione riducendo, al contem-po, le occasioni di disagio legate all’esigenza di allontanarsi dal proprio ambiente domestico.

© Riproduzione riservata

Le fasce orarie entro le quali il la-voratore assente per malattia deve farsi trovare in casa dal medico fi sca-le resteranno ferme, fi no a quando il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, non le cambierà con un decreto ad hoc. E dunque, i docenti e i non docenti a letto con l’infl uenza o assenti per altre pato-logie dovranno restare a casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 fi no a nuovo ordine. Lo ha fatto sapere lo stesso ministro della pubbli-ca amministrazione, con una nota emanata il 12 novembre scorso (47790). Il titolare del dipartimento della funzione pubblica ha spiegato che le nuove disposizioni in corso di emanazione serviranno a contrastare i fenomeni di assenteismo. E quindi, i dirigenti che non attiveranno tempe-stivamente le procedure di controllo saranno sanzionati con il mancato versamento della retribuzione di posizione. Ma siccome la minaccia della multa potrebbe scatenare una sorta di effetto panico, il ministro ha spiegato che bisogna comunque evi-tare di far spendere all’erario soldi inutili. Come per esempio, quelli per mandare la visita fi scale ai lavoratori assenti per malattia, ma che utilizzi-no il permesso per sottoporsi a una visita specilistica. A questo proposito

il ministro antifannulloni ha spiegato che, se è vero che la legge prevede che la visita fi scale venga inviata anche per assenze di un solo giorno, è an-che vero che la stessa legge ha dispo-sto un certo margine di fl essibilità. Proprio per evitare controlli inutili. Tanto più che, qualora il dipendente fosse assente a causa della necessità

di sottoporsi a visita specialistica «il ten-tativo di effettuare l’accesso al domicilio del lavoratore da par-te del medico della struttura competente potrebbe configurar-si come ingiustifi cato aggravio di spesa per l’amministrazione in quanto, in assenza del dipendente, potrebbe non avere lo scopo di

convalidare la prognosi». Insomma, da una parte si minacciano i diri-genti scolastici inadempienti con la prospettiva di multe da pagare con la retribuzione di risultato. E dall’al-tra si lascia intravedere lo spettro dell’azione di responsabilità per l’eventuale danno erariale derivante dalla disposizione di controlli inutili. Quanto alle nuove fasce, il ministro Brunetta ha anticipato che saranno più ampie, ma saranno previsti anche casi in cui potranno essere derogabili per «stati patologici particolari».

Antimo Di Geronimo© Riproduzione riservata

Brunetta sulle assenze per malattia:rigore, ma evitate i controlli inutili

Sessanta milioni di euro alle scuole che promuoveranno lo sport. È quanto hanno stabi-lito di comune accordo il Miur e le organizzazioni sindacali, in questi giorni impegnati nel-la defi nizione dei criteri per l’assegnazione del fondo dell’ istituzione scolastica (Fis). Un incontro tra le parti è sta-to dedicato alla defi nizione dei criteri per i fondi desti-nati alle attività complemen-tari di educazione fi sica (art. 87 del ccnl). I rappresentanti del ministero e dei sindacati hanno deciso unanimemente di assegnare a questo istitu-to contrattuale un fi nanzia-mento di 60 milioni di euro per l’anno scolastico in corso. Le risorse saranno assegnate a tutte le scuole seconda-rie di primo e secondo grado, con una somma di circa 3.000 euro per ogni docente di educazione fi sica presente nell’ organico di diritto dell’istituto di appartenenza. Dopo l’incontro tra il Miur e le orga-nizzazioni sindacali, le scuole potran-no programmare l’attività di avvia-mento alla pratica sportiva per l’anno scolastico 2009/10. La programmazio-ne dell’attività sportiva dovrà essere inserita nel Pof, il piano dell’offerta formativa, e approvata dal collegio dei docenti. I dirigenti scolastici, inoltre, dovranno informare il Miur entro il 15 dicembre 2009 riguardo all’avvenuta approvazione e al numero di docenti di

educazione fi sica presenti nell’organi-co di diritto, impegnati nel progetto di promozione dell’attività sportiva nella propria scuola. Le scuole riceveran-no le risorse fi nanziarie a consuntivo del progetto. Gli istituti scolastici, che hanno in organico anche il coordinato-re provinciale di educazione fi sica, ri-ceveranno per la sua specifi ca attività una quota aggiuntiva di 6.000 euro.Un sospiro di sollievo viene anche da parte di quegli insegnanti di educazio-ne fi sica di alcune regioni che aspetta-vano di percepire compensi arretrati di due anni. Il Miur in questi giorni ha accreditato le dovute risorse alle scuole di appartenenza, i prof pos-sono passare a riscuotere gli arre-trati.

Pasquale Coccia© Riproduzione riservata

Luce per le risorse allo sport,ogni prof vale 3 mila euro

a contrastare

disptal’detestpsiagl’qudin

convalidare la p

Serve fl essibilità, dice il ministro,

per esempio sulle assenze di un giorno causa visite

specialistiche

Paolo Crescimbeni

educazione fisica presenti nell’organi

ministrazio-

ninnspl’paddtepgo

sanitari. Ciò, s

La ricostruzione di carriera oggi

è complicata soprattutto

per i docentia causa dell’alto

numero di supplenze

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 35: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

41Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17 Novembre 20L E T T E R E

È una delle riforme più innovative degli ultimi anni. Quella che prevede l’investimento del trattamento di fi ne rapporto in un fondo di previdenza comple-mentare. Nella scuola, è attivo il fondo Espero. Una docente che lo ha scelto chiede cosa succederà della

sua liquidazione: alla fi ne dell’attività lavorativa non ai avrà più il suo Tfr. Salvo che la docente chieda di avere in un solo colpo il 50% del capitale maturato. La pensione integrativa, però, in questo caso sarà più bassa.

L’ESPERTO RISPONDE/ Un lettore chiede conto della scelta fatta

Espero val bene il Tfr La pensione sarà integrataMa è anche possibile avere metà liquidazione

Contro i punteggi ricorsi non più al Tar

Ho sentito dire che adesso per fare ricorso contro la man-cata assegnazione dei punteggi nelle graduatorie non bisogna andare più davanti al Tar, ma dal giudice del lavoro. Per atti-vare questa procedura bisogna presentare prima la domanda di conciliazione? E la notifi ca ai controinteressati?

Bernardo Piamieri Como

Effettivamente, stando all’orientamento delle Sezioni unite della Corte di cassazione, il contenzioso giurisdizionale sulle graduatorie rientra nella cognizione del giudice del lavo-ro. Ciò comporta che gli inte-ressati, prima di adire il giu-dice debbano necessariamente esperire il tentativo obbligatorio previsto dal contratto (art.135) oppure dal decreto legislativo 165/2001 (articoli 65 e 66). Successivamente, se l’ammini-strazione non concilia è possi-bile adire il giudice, ma a dif-ferenza del giudizio davanti al giudice amministrativo, il rito del lavoro non prevede l’obbligo di notifi ca al controinteressato: «Tale fi gura non esiste nel pro-cesso del lavoro ( Tribunale di Brindisi 19.04.,2000)»

Carlo Forte

Gli obblighi dei profdopo Strasburgo

Dopo la sentenza della Cor-te europea dei diritti dell’uo-mo, che condanna l’Italia per l’esposizione dei crocifi ssi nelle aule scolastiche, cosa devono fare i dirigenti e i docenti per non violare la legge?

Maria Baccheri Sondrio

Secondo l’insegnamento della Corte costituzionale,«la caratte-ristica peculiare di aver previ-sto la competenza di un organo giurisdizionale, la Corte euro-pea per i diritti dell’uomo, cui è affi data la funzione di inter-pretare le norme della Conven-zione stessa (la Convenzionae europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali n.d.r.), deve ritenersi che tra gli obblighi internazionali assunti dall’Italia con la sottoscrizione e la ratifi ca della Cedu vi sia quello di adeguare la propria

legislazione alle norme di tale trattato, nel signifi cato attribu-ito dalla Corte specifi camente istituita per dare ad esse in-terpretazione ed applicazione (348/2007)». L’Italia, dunque, dovrebbe dare attuazione a quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo, salvo appello alla Grande camera. Non di meno, è da escludere che dirigenti e docenti possano agire autono-mamente in una materia tanto delicata. E dunque è ragionevo-le ritenere che sia necessario at-tendere le disposizioni dell’am-ministrazione centrale.

Antimo Di Geronimo

Il decreto Brunettae i collegi arbitrali

Il decreto Brunetta cancella

i collegi arbitrali di disciplina dal 15 novembre. Esiste anco-ra la possibilità di discutere la legittimità di una sanzione di-sciplinare in altro luogo prima di andare dal giudice?

Maria Livigno Pescara

La nuova disciplina intro-dotta dal decreto legislativo 150/2009 cancella dall’ordi-namento i collegi arbitrali di disciplina, ma non incide sugli altri rimedi stragiu-diziali che, seppure previsti dai contratti, non coincido-no con i collegi di disciplina medesimi. Conseguentemen-te, è sicuramente azionabile il rimedio della conciliazio-ne che, peraltro, costituisce condizione di procedibilità

della domanda giudiziale (art.412 .bis del codice di procedura civile). E poi è sempre possibile, in alter-nativa al ricorso al giudice, rimettere la questione all’ar-bitro unico previsto dall’ar-ticolo 136 del contratto di lavoro. Tale fi gura è ancora esistente perchè espressa-mente prevista dall’articolo 412-ter del codice di proce-dura civile. E dunque, non risulta compresa nella sfera di applicazione delle nuove disposizioni.

Antimo Di Geronimo

Cercasi giudicecontro i tagli

A quale giudice bisogna presentare ricorso contro la dsitribuzione dei tagli ope-rata dagli uffci scolastici? Al Tar o al giudice ordinario?

Mario Vedito Roma

Il giudice competente a conoscere in questa materia è il giudice amministrativo. Tanto rileva da una sentenza delle Sezioni unite della Cor-te di cassazione (20645/2009) che qualifi ca i provvedimenti dispositivi dei tagli alla stre-gua di atti di organizzazione degli uffi ci.

Carlo Forte

Prendere il gessoè pericoloso

Se mando un alunno a prendere il gesso e si fa male accidentalmente, in quanto docente, sono responsabile del fatto?

Angela Quaranta Lecce

È buona norma evitare di incaricare gli alunni per compiti di stretta competen-za dei collaboratori scolastici. Non di meno, è opportuno in ogni caso valutare l’eventua-le presenza di rischi prima di incaricare i ragazzi di queste piccole incombenze. Resta il fatto, però, che in caso di infortunio non grave, la giurisprudenza di merito è incline a considerare ine-sistente la responsabiltà del docente (tribunale di Bologna 2933/2009).

Antimo Di Geronimo

legislazione alle norme di tale i collegi arbitrali di disciplina

Sono una insegnante di scuola primaria entrata in ruolo l’1.9.2007, con sei anni di preruolo. A scuola

il momento in cui ho dovuto presentare la documen-tazione, un sindacalista mi ha convinto ad aderire al fondo Espero (dall’ 1.1.2008). Parlando qualche giorno fa con un funzionario dell’Inpdap questi mi ha detto che ho sbagliato ad aderire al fondo Espero perché il momento in cui andrò in pensione tutto il Tfr andrà a fi nire al fondo Espero e la pensione aumenterà di poco/quindi non avrò diritto al Tfr e un altro funzionario mi ha detto che avrò diritto al 50%. Vorrei se possibi-le dei chiarimenti. Avrò diritto al trattamento di fi ne rapporto? E se volessi ritirarmi, rinunciare al fondo Espero, posso farlo?

Antonietta LongoVicenza

Le ricordo, preliminarmente, che sul sito del fondo Espero www.fondoespero.it può trovare tutte le informazioni relative al Fondo. I chiarimenti di cui ha bisogno è consigliabile chiederli direttamente al Fondo il cui indirizzo e-mail è il seguente: [email protected]. Le risponderanno con sollecitudine e con cognizione di causa. Le domande formulate nel quesito inviatoci sono, a mio avviso, la conseguenza di notizie che le sono state fornite in maniera approssimativa o quanto meno superfi ciale da ciascuno dei soggetti da lei citati. Per quanto mi compete e tenendo conto dei suoi pochi anni di servizio e di una età anagrafi ca che, presumo, essere non superiore a 30 anni, aderire volontariamente al Fondo Espero è stata una decisione intelligente e previdente anche se comporta che al momento del pensionamento non potrà contare sul Tfr ma solo sulla pensione complementare maturata. Se lo vorrà potrà tuttavia, al momento del pensionamento, scegliere di percepire una somma fi no al 50% dell’importo del capitale maturato presso il Fondo. In tale caso, ovviamente, l’importo della pen-sione complementare sarà più basso di quello che le sarebbe spettato se non avesse esercitato detta opzione.

Nicola Mondelli

È

dmd

L

p

n

vp

a

iscrrdepo

Ss

fgdd«cB

tml

fn

rsgpèpzeenodeq

«IL FONDO DARÀ TUTTE LE SPIEGAZIONI SU TEMPI E MODI DI ADESIONE E EVENTUALE RITIRO»

I quesiti, con nome, cognome e città, non devono superare le 20 righe e vanno inviati all’indirizzo:

[email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 36: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

42 Martedì 17 Novembre 2009 A Z I E N DA S C U O L A

Il Tar dà ragione all’Aie e annulla i decreti sul costo dei testi delle elementari: troppo bassi

I prezzi dei libri sono sbagliatiIl ministero non ha applicato il tasso di infl azione corretto

DI MARIO D’ADAMO

l Tar annulla i prezzi dei libri di testo della scuola elemen-tare e li rialza. I decreti del ministero dell’istruzione di

determinazione dei prezzi della dotazione libraria della scuo-la primaria per gli anni scola-stici 2005/2006, 2007/2008 e 2008/2009 sono stati annullati dal Tar del Lazio, sezione terza bis, con sentenza n. 10.239/2009. Il decreto riguardante l’anno sco-lastico 2004/2005 era già stato annullato con sentenza passata in giudicato nel 2007. Tutto ciò per una ragione molto semplice: non è stata applicata la clausola di rivalutazione dei prezzi sulla base del tasso d’inflazione pro-grammato oppure, come nel caso dell’anno scolastico 2008/2009, i prezzi sono stati rivalutati, appli-cando erroneamente il tasso rife-rito al 2006 invece che al 2008. Il contenimento della spesa che il ministero intendeva perseguire, hanno contestato gli editori, è stato fatto impropriamente rica-dere su di loro. Il Tar del Lazio ha esaminato nove ricorsi pre-sentati nel 2005, nel 2007 e nel

2008 da numerose case editrici e associazioni di editori e ha ac-colto sia quelli che chiedevano l’annullamento dei decreti sia quelli che chiedevano il risarci-mento del danno patito. Ha rico-nosciuto il diritto al risarcimento anche alle case editrici che non

avevano chiesto l’annullamento dei decreti ministeriali, se questi erano già annullati. Ha anche condannato alle spese di giudi-zio l’amministrazione, che ha perseverato nell’errore, «nono-stante gli annullamenti operati dei pregressi decreti confermati

in secondo grado». Nonostante il Tar non abbia invece accolto, per la sua irragionevolezza, alcune pretese risarcitorie, la spesa che dovrà sostenere il ministero è rilevante, nell’ordine di milioni di euro. Per ciascuno degli anni, infatti, nei quali il tasso di riva-lutazione non è stato applicato, o è stato applicato male, dovrà es-sere corrisposta la differenza tra il prezzo di copertina applicato e quello corretto. Per il solo anno scolastico 2005/2006, ad esempio, gli alunni della scuola primaria erano circa2,8 milioni e anche una minima differenza di pochi euro pro capite determina un ri-sarcimento milionario. E gli anni scolastici interessati sono quat-tro, essendo escluso il 2006/2007,

relativamente al quale le case editrici non hanno impugnato il decreto di determinazione dei prezzi. A partire dalla legge 10 agosto 1964, n. 719 (sulla gratui-ta fornitura dei libri di testo agli alunni delle scuole elementari), il Tar ha dovuto districarsi tra nor-me assorbite, abrogate, sostituite, decreti ministeriali come scatole cinesi, per individuare la fonte che ancora oggi regola la mate-ria. Fonte costituita dall’intesa del 17 marzo 1997 tra il ministero dell’industria, l’Aie (associazione editori) e la confederazione ar-tigianato e piccoli imprenditori, ai sensi della quale il ministero dell’istruzione deve procedere annualmente all’adeguamento dei prezzi di copertina dei libri di testo per le scuole elementari secondo il tasso d’inflazione pro-grammato per l’anno in corso. Nel 2003 era intervenuto un accordo con le case editrici per lasciare inalterato per un quinquennio il costo complessivo della dotazione, «fatta salva la rivalutazione pre-vista dall’attuale convenzione», quella appunto del 1997.

© Riproduzione riservata

Contro il bullismoun aiuto in quattro tappe

Affrontare il fenomeno delle pre-potenze perpetrate da bambini e ra-gazzi nei confronti dei loro coetanei soprattutto in ambito scolastico. È lo scopo dell’Osservatorio lombardo che ha messo a punto un dossier ad hoc.

Migliaia di copie sono in distribu-zione gratuita, spiega Luigi Roffi a referente regionale dell’Osservatorio nonché dirigente dell’Ufficio sco-lastico provinciale di Bergamo, e consultabili sui siti dei due enti. La pubblicazione, aggiunge Giuseppe Calosio, presidente dell’Osserva-

torio e direttore generale dell’Uffi cio scolastico regionale per la Lombardia, è uno strumento d’intervento per le scuole, le fami-glie, il territorio. Si mettono a confronto le analisi e le proposte di alcuni fra i maggiori studiosi e operatori, che fanno parte o collaborano con l’Osservatorio e/o fanno parte della Commis-sione nazionale ministeriale per la prevenzione del disagio e del bullismo. Si indicano strumenti nuovi, partendo dal presupposto che la lotta al bullismo non può esaurirsi a livello punitivo, ma implica un’azione educativa e culturale basata su grandi valori quali la democrazia, la partecipazione responsabile, il rispetto verso la persona e i diritti umani.

Sono quattro i capitoli: il primo capitolo parla del supporto alle scuole e ai docenti oggetto di prevaricazioni e prepotenze in classe nell’esercizio del ruolo educativo e formativo; il secondo capitolo avanza proposte per prevenire e contrastare nelle bambine e nei bambini della scuola primaria, dai 6 ai 10 anni, disagi compor-tamentali e manifestazioni di bullismo; il terzo capitolo riguarda il supporto alle scuole e ai docenti nei casi di condotte autolesive di preadolescenti e adolescenti in ambito scolastico; il quarto ca-pitolo, infi ne, valorizza la metodologia dell’educazione alla pari o tra pari come strategia di prevenzione e contrasto al bullismo. Info: www.istruzione.bergamo.it/osservatoriobullismo, http://www.smontailbullo.it/, www.museoambiente.org.

Ciro Serra

SCUOLE&AUTONOMIA

I progetti possono essere segnalati all’indirizzo: [email protected]

Si annuncia un risacimento milionario a carico delle casse di viale Trastevere e a favore degli editori

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 37: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

43Martedì 17 Novembre 2009

INEDICOLA

CON ITALIAOGGI

NTE EHE

L’ATLANDELLE

BANCHMercati&

HE2009

CON ITALIAOGGI

BANCHLEADER 2Finanza

Sarà rinforzata l’intera struttura patrimoniale del gruppo Unicredit

Sì all’aumento da 4 mldIl via libera dall’assemblea straordinaria

L’assemblea straordi-naria di Unicredit ha approvato ieri l’aumento di capita-

le sociale fino a 4 mld di euro, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, da eseguire anche in forma scindibile con l’emissione di azioni ordina-rie con godimento regolare, da offrire in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie e a quelli con azioni di rispar-mio. I voti a favore dell’au-mento di capitale sono stati pari al 98,48%. L’operazione, tesa al rafforzamento della struttura patrimoniale del gruppo Unicredit, favorirà un miglioramento del core tier 1 ratio da 7,6% a 8,4%; il tier 1 ratio salirà da 8,4% a 9,2%, mentre il total capital ratio crescerà da 12,1% a 12,9%, in linea con quelli dei principali concorrenti.

Il prezzo di emissione sarà determinato sulla base delle condizioni di mercato preva-lenti al momento del lancio, previsto per gennaio 2010, come ha annuncia-to, nel corso dell’assem-blea, l’a.d. Alessandro Profumo. In ogni caso, non potrà essere in-feriore al valore no-minale di 0,50 euro per azione.

Il consorzio di garanzia, formato

da Bank of America, Merrill Lynch, Credit Suisse, Goldman Sachs international, Medio-banca e Ubs investment bank, si è impegnato a garantire in-tegralmente la sottoscrizione dell’aumento di capitale fino a 4 miliardi.

Nel corso dell’assemblea, sia il presidente Dieter Rampl, sia l’amministratore delega-to, Alessandro Profumo, han-no spiegato le ragioni dell’opera-z ione. «È essenziale un livello più forte di capita-lizzazione per tutela-re la banca da possibi-li ritorni di turbolenze finanziarie

e per essere preparati a pos-sibili cambiamenti sul piano regolamentare dal quale po-trebbero derivare situazioni di svantaggio rispetto ad altri istituti europei e americani» ha detto Rampl.

«Riteniamo», ha detto dal canto suo Profumo, «che la ripresa economica attesa nel corso del 2010 e 2011, po-trebbe presentare importan-

ti opportunità di crescita organica futura per il

gruppo nei suoi core-business». D’altro canto, il quadro, «continua a rimane-re soggetto a incer-tezza diffusa e alla necessità di un’ade-guata dotazione pa-trimoniale».L’amministratore

delegato ha anche ri-sposto a molti interroga-

tivi posti dagli azionisti. Unicredit ha un’espo-

sizione verso la Fed d i

6,6 mld di dollari (4,4 mld di euro), e verso la Bce per 4,5. Inoltre, «le attività riclassi-ficate, in base alle modifiche Ias, al 30 settembre erano di 22,4 miliardi di euro».

Profumo ha confermato che parteciperà all’aumento di ca-pitale e di avere 3,37 milioni di azioni ordinarie per 8,7 mi-lioni di euro.

Qualche malumore è però emerso dall’assemblea. In una nota, un portavoce dei fondi Kensington internatio-nal e Springfield associates ha preso posizione in merito alla causa civile intentata contro Unicredit per presun-te responsabilità nel dissesto della Federconsorzi.

«Circa l’entità del risarci-mento», ha precisato il porta-voce, «va detto che, se è vero che la posizione dei creditori che hanno promosso la causa è dell’ordine di grandezza di 78 mln di euro (a cui peral-tro vanno aggiunti interessi legali e rivalutazione mone-taria), è non meno vero che il riconoscimento del principio che si intende far valere è potenzialmente applicabile a tutti gli altri creditori di Fedit, circostanza che può determinare la responsabili-tà complessiva di Unicredit sino a un ammontare di 2,2 mld euro».

© Riproduzione riservata

La Nuova Banca Antonvene-ta ha chiuso i primi 9 mesi con risultati positivi sia sul fronte economico sia sul fronte commerciale, testimo-niati da un incremento del-la raccolta diretta a doppia cifra e dall’acquisizione di 13.800 nuovi clienti. Nume-ri, secondo l’istituto, più che soddisfacenti. L’utile netto del periodo si è attestato a 64 milioni di euro, sostanzial-mente in linea con gli obiet-tivi di budget, e ha benefi -ciato del buon andamento dell’attività produttiva della rete commerciale. L’utile, al netto del costo di acquisizio-ne, è stato di 26,8 milioni. Il margine di intermediazione ha raggiunto 460,3 milioni, grazie all’andamento positi-vo del margine di interesse, parzialmente compensato da un gettito commissionale inferiore alle attese a causa delle difficoltà di mercato. Gli oneri operativi hanno evidenziato una situazione di risparmio (-5% rispetto alle previsioni) grazie alle azioni svolte e agli effetti po-sitivi derivanti dalle sinergie di gruppo conseguenti all’in-tegrazione.

Di conseguenza, il cost-in-come è stato del 54%. Sono aumentate le rettifiche su crediti, fenomeno che ha co-munque riguardato l’intero sistema bancario. Il costo del credito è stato di 90 bps, ga-rantendo una copertura dei crediti in sofferenza superio-re al 60% e dei crediti dete-riorati nel loro complesso di circa il 45%. Per quanto riguarda l’attivi-tà della rete commerciale, è cresciuta la raccolta diretta (+12,28%), con fl ussi di col-locamento di obbligazioni superiori ai 1.600 milioni di euro. Gli stock di rispar-mio gestito hanno registra-to una sostanziale tenuta, anche grazie al collocamen-to, da luglio, dei prodotti assicurativi di Axa Mps. Gli impieghi sono rimasti stabili. Le erogazioni di mu-tui sono state pari a circa 1.500 milioni, +122% anno su anno che ha determinato, per lo stesso periodo di rife-rimento, una crescita della componente a scadenza del +4,5%. Buoni risultati sono stati realizzati anche sui prodotti di copertura.

© Riproduzione riservata

NEI 9 MESI

Crescela Nuova

Antonveneta

Seduta positiva a piazza Affari per Risanamento, che ha chiuso la giornata a +1,1% a 0,504 euro per

azione. Dopo il via libera del tri-bunale al piano di salvataggio e, nel fi ne settimana, l’approvazio-ne dei conti dei primi 9 mesi, ieri l’assemblea ha dato il via libera al nuovo cda: riconfermato alla presidenza Vincenzo Mariconda, al timone della società da luglio; tra i consiglieri, Mario Massari. Claudio Calabi, attuale a.d. del Sole 24 Ore, entra nel board e, riceverà le deleghe operative in occasione della prima riunione del consiglio. Gli altri consi-glieri nominati, come previsto,

nella lista messa a punto dalle banche, sono Massimo Mattera, Alessandro Cortesi, Luca Arna-boldi, Carlo Pavesi, Anna Maria Ruffo, Matteo Tamburini e Ciro Piero Cornelli.

Dopo l’aumento di capitale da 150 milioni previsto nel piano finanziario, le banche saliranno al 54,9% mentre il gruppo Zunino scenderà al 32,94% con un flottante del 12-20%. Dopo il prestito convertendo da 350 milioni, a gennaio, le cinque banche creditrici (Unicredit, Intesa, Banco popolare, Bpm e Mps) saliranno all’80,2% e il gruppo Zunino scenderà al 14,45%.

Vincenzo Mariconda resta presidente

Risanamento,varato il cda

Selex Galileo, gruppo Finmeccanica, assieme ad aziende partner, si è aggiudicata una com-

messa della durata di 5 anni, del valore oltre 350 milioni di sterline, per il supporto del si-stema radar Captor e del «De-fense aids system» Praetorian del velivolo Eurofi ghter Typho-on. Nell’ambito del contratto, Selex Galileo è responsabile per il supporto logistico dei ve-livoli Eurofi ghter Typhoon in servizio presso le forze aree di Germania, Italia, Inghilterra e Spagna. Selex Galileo è a capo dei consorzi EuroRadar (Selex Galileo, Eads e Indra sistemas)

e EuroDass (Selex Galileo, Elet-tronica, Indra sistemas e Eads), design authorities per il radar Captor e per il Praetorian, che collaborano con Bae systems, per fornire un servizio di sup-porto logistico integrato ridu-cendo i costi di manutenzione dello Eurofighter Typhoon e accrescendo l’availability del velivolo.

Con questo contratto è stato raggiunto l’obiettivo di riduzio-ne dei costi di manutenzione e riparazione dell’ Eurofighter Typhoon delle 4 nazioni del consorzio Netma, fornendo al cliente una soluzione economi-camente competitiva.

Da 350 mln di sterline per l’Eurofighter

Commessa a Selex Galileo

Alessandro Profumo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 38: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 02/11/09

Adesso Index Aprile '07 81,51 A2 | A | A+ ****** - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 95,20 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 100,32 - | BBB | - Aa3 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 96,95 - | BBB | - Aa1 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 97,22 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 100,92 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Barrage Index 1 98,85 Aa1 | AA- | AA-

Carichieti Index Linked 2004 99,90 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 89,86 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 92,97 Aa2 | AA- | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 95,51 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 96,87 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 92,46 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 75,15 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 74,50 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 70,41 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 86,40 - | (1) | - - | A- | A-

DomanIdea 1 - Index Linked 2007 99,80 Aa3 | AA- | AA-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 98,87 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 96,05 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (�) C | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 88,61 - | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 89,40 Aa2 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere V serie 99,20 Aa1 | - | -

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 115,10 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 98,87 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 109,46 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 97,12 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 95,25 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 3 - 2006 99,99 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Scatto piu' Persona Life 91,43 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1 2005 99,72 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1-2008 81,58 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,40 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2004 99,90 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 99,66 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,95 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 1 98,27 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

Indice Più 2 - 2004 96,55 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 3 95,98 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 3 - Full 99,92 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Indice Più 4 - 2004 98,53 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

OndaCarim Dodicizeroquattro 99,94 - | BBB | - Aa1 | AA- | AA-

Pieno Risparmio 4 99,61 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 1 - 2005 103,29 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 101,27 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 97,00 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 93,98 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 1 2004 100,12 Baa3 | - | - Aa3 | A | A ****

Scelgo Index 10 96,81 Baa3 | - | - Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 95,67 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 96,29 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 98,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 96,66 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 97,22 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

Volterra Index 99,89 - | (1) | - Aa1 | AA- | AA-

Volterra Index 2 - 2005 101,71 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Uni Euro7bond 99,25 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Uni Class 97,05 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

3% Più Crescita Globale Index Linked serie IV aprile 2004 99,07 Aa1 | AA | AA

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 98,98 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 98,74 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVII - 2003 100,01 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 98,88 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 96,28 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 95,79 A2 | A | A

3,50% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVIII - 2003 101,45 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XIX - 2003 100,05 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XXI 2003 99,91 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked serie XXII - 2003 100,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,60% Coupon Serie X - 2003 98,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 98,58 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XXIII 2003 100,53 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 94,63 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,17 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 94,35 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 94,79 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 80,58 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 79,81 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 92,46 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 97,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 87,41 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 99,00 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 90,89 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 93,50 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 92,77 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 94,57 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 93,91 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 90,89 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 97,98 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 80,58 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 96,61 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 97,90 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA GLOBALE CLIQUET SERIE IV 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 91,01 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

CRESCITA ITALIA Serie VII 2006 98,70 A3 | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I - 2004 100,48 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2004 100,03 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 85,62 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie IX - 2003 100,54 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 99,60 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 96,12 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 94,89 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 94,29 Aa1 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 94,57 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 95,70 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA U.S.A. 3 COUPON Index Linked serie II Febbraio 2004 99,63 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Dow Jones 4,0% Index Linked Serie I Gennaio 2004 99,68 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,02 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 96,47 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Esagono Short Nikkei Serie I 2007 101,03 Aa1 | - | -

Esagono Short Nikkei Serie IV 2007 102,09 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Short Nikkei Serie VII 2007 102,66 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 87,26 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 94,17 A2 | A | A+ ****** Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 95,76 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 94,29 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 7,60% PLUS SERIE XIX DICEMBRE 2005 99,48 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 8,55% PLUS SERIE I GENNAIO 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 93,38 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 92,21 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 93,38 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

VALORI AL 02/11/09VALORI AL 02/11/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 39: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

€/$ Doppia Opportunità 99,63 - | (1) | - Aa1 | AA | AA

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 97,71 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie III 2004 99,91 - | - | BBB Aa1 | A+ | AA-

BCP Più index serie IV 2005 94,21 - | A- | - Aa3 | A | A ****

BCP PIU' INDEX SERIE I - 2003 99,94 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 98,78 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,26 - | (1) | - Aa3 | A | A ****

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 92,15 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 91,84 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Il valore dell'energia 93,47 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua 99,59 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Il valore dell’acqua - seconda serie 101,12 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index DJ Eurostoxx 50 - Europa: nuova opportunità 99,40 Aa1 | AA | AA

Index Linked Bull Dividend 88,47 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 101,16 - | AA- | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 75,30 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-

Index Up 1 2006 101,22 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 96,57 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 2006 89,86 A2 | A | A+ ****** Aa2 | AA- | AA-

Nikkei Avenue 84,08 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | AA- | AA-

PROFIT + 97,95 - | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 135,27 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 136,20 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 135,27 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 134,33 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 133,40 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 135,41 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 96,88 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 92,14 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

Everest Global Basket Serie XV 2007 92,21 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 83,06 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

GLOBAL INDEX SERIE V MARZO 2006 97,74 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Grifo Equity 2009 Serie Novembre 2005 98,54 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Grifo Index serie XIX 2004 98,22 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

GrifoCOUPON Index Linked Serie III Febbraio 2004 98,50 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 85,62 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 94,29 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 93,92 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 92,59 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 98,29 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,20 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 94,93 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 94,72 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 96,73 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 225 - ESAGONO 3Y" BSG-2007/2010 SERIE I 101,03 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 3Y" BSG 2007/2010 SERIE IV 102,09 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BASKET 2010 SERIE II 2004 109,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX BASKET BSG SERIE II 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 95,70 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 97,24 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 95,76 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IA 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IB 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE XXIII 2005 99,48 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 94,48 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 94,41 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 89,91 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 89,52 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 99,41 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 96,12 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG Serie I - 2004 99,75 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG serie III 2004 100,03 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 94,93 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

VALORI AL 02/11/09

VALORI AL 02/11/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 02/11/09

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

** Rating della Società Garante The Goldman Sachs Group, INC.

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

****** Rating della Società Incorporante Merrill Lynch International

******** Rating della Società Incorporante Bayerische Hypo - und Vereinsbank AG

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

(2) Prodotto costruito ante Circolare ISVAP 451/D del 24 luglio 2001

Carismi Più Certezza 10 107,03 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 98,63 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 102,53 A2 | A | A+ Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 97,52 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Carismi Più Certezza 3 93,71 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 89,05 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 94,64 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 94,34 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 93,37 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 85,35 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 93,22 - | AA- | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 02/11/09

INDEX LINKED NUMERO 1 103,29 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 02/11/09

INTERNATIONAL COUPON SERIE IV FEBBRAIO 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

Japan – Euro Serie IV 2007 83,79 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 98,44 - | AA- | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 89,63 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 103,73 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 41,31 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 85,34 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 98,77 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 95,02 - | AA- | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 96,82 - | AA- | - A1 | AA- | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 87,85 Aa3 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

MISTA GLOBALE CLIQUET serie XVIII 2003 100,91 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA- | AA-

Mista Globale Cliquet serie II 2004 101,71 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie III 2004 101,47 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Mista Globale Cliquet serie XIX 2003 101,66 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

NIKKEI 14% SERIE II GENNAIO 2007 101,03 Aa1 | - | -

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 96,73 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 99,89 Baa1 | - | A+ Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 92,87 Aa3 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXII - 2004 109,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 96,12 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,17 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 94,89 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLVI 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

World Basket Index Serie IV - 2004 99,11 Aa1 | AA | AA

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 40: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

46 Martedì 17 Novembre 2009 MERCATI E FINANZA

Dal 3 dicembre sbarca sullo Star Yoox spa. Vendite in continua crescita

In borsa la moda on-lineCon offerta destinata per lo più agli specialisti

DI ROBERTO CUDA

New entry nel Mercato telematico azionario, la prima e unica del 2009. Si chiama Yoox

spa e gestisce una serie di nego-zi on-line, dai quali transitano molte grandi firme della moda. La quotazione è prevista per il 3 dicembre. Ieri ha presentato la sua offerta di vendita finalizza-ta alla quotazione sul segmento Star, forte di un risultato che nei primi nove mesi ha segnato un deciso incremento in termini di volumi e redditività. Dal lancio della società, nel 2000, Yoox.com non ha mai smesso di crescere, realizzando con successo un ma-trimonio per nulla scontato tra moda e web.

Al 30 settembre i ricavi netti

sono cresciuti del 48,8% a quota 106,7 milioni di euro, generando 2,8 milioni di utile (contro una perdita di 0,4 milioni nello stesso periodo 2008) e un ebitda di 7,7 milioni (+100%). Il 76% dei volu-mi è venuto dal mercato europeo (26,4% dall’Italia) e quasi il 17% dal Nordamerica, sostenuto in gran parte dal business multi-marca (88,8 milioni di ricavi, +43,9%). Quest’ultimo compren-de 15 marchi, tra cui Armani, Valentino, Dolce & Gabbana, Ro-berto Cavalli, Moschino e Pucci, ma registra un forte incremento anche il business monomarca (+79%),

«La struttura bilanciata e fl es-sibile del gruppo, articolata su più negozi on-line diversamente posizionati e con un’ampia distri-buzione internazionale, testimo-

nia l’effi cacia del nostro modello di business anche in condizioni di mercato complesse», ha spiegato Federico Marchetti, presidente e a.d. di Yoox group. «La quotazio-ne ci consentirà di espanderci ulteriormente».

L’opvs è aperta fi no al 30 no-vembre e riguarda 34.330.703 azioni ordinarie, di cui il 78% messo in vendita da azionisti e il 22% da aumento di capitale, a un prezzo tra 3,6 e 4,5 euro (226,8 milioni di euro la capi-talizzazione massima). Il 10% è rivolto al pubblico e il 90% a in-vestitori istituzionali italiani ed esteri, mentre a vendere saranno soprattutto i tre fondi di venture capital che hanno supportato la nascita del gruppo. Se l’operazio-ne andasse interamente a buon fi ne, incluso l’esercizio di opzio-

ni di prestito e acquisto fi no al 15% dell’offerta, si avrebbe un fl ottate pari al 55% del capitale sociale, che renderebbe la socie-tà contendibile. Marchetti non ha escluso che, con una quota minoritaria del denaro ottenuto con l’offerta, Yoox possa «indi-viduare eventuali opportunità per qualche piccola acquisizione che sia ad alto valore aggiunto».In particolare, ha precisato il manager, il gruppo potrebbe es-sere interessato «a una nuova tecnologia sviluppata da un im-prenditore, o a un nuovo modo per entrare in un mercato». Tra gli obiettivi dell’ipo, Marchetti ha indicato proprio la possibili-tà di investire nella tecnologia e di «aprire ad almeno un nuovo mercato, sicuramente in Asia».

© Riproduzione riservata

È morto l’imprenditore Mar-cellino Gavio, 77 anni, origi-nario di Tortona (Alessan-dria). Considerato uno dei maggiori industriali d’Italia, Gavio era alla testa di una holding, Aurelia, che control-la società autostradali quota-te in borsa: Sias e Autostrade To-Mi. Gavio era entrato nel mondo delle autostrade sin dagli anni 60. Gavio è stato uno dei protagonisti dell’im-prenditoria italiana, in par-ticolare nel settore delle co-struzioni delle autostrade. Titolare negli anni 80 di nu-merose imprese di costruzio-ni (Itinera, Italvie, Codelfa, Marcora), grazie al processo di privatizzazione delle au-tostrade italiane, ne rilevò una buona parte, arrivando a controllare un consorzio di 11 concessionarie che hanno col-locato il suo gruppo al secon-do posto (dopo Autostrade per l’Italia) nel campo degli ope-ratori autostradali in Italia.Dal febbraio 2007 posse-deva una delle quote di controllo dell’azionariato di Impregilo, la più grande società di costruzioni e in-gegneria italiana, già con-trollata da Gemina della famiglia Romiti. Attraverso Impregilo, Gavio era entrato nell’operazione per il Pon-te sullo Stretto di Messina.L’assetto azionario di Igli (la società che controlla Impregi-lo con il 29,86%) è ora compo-sto in modo pariterico (33%) da Argofin (gruppo Gavio), Autostrade (Famiglia Benet-ton) e Immobiliare lombarda (gruppo Ligresti).Con la scomparsa di Mar-cellino Gavio, si apre uno scenario inedito e al momen-to incerto per il futuro del gruppo, le cui redini erano affi date da diverso tempo a Bruno Binasco, suo storico uomo di fi ducia. Sia il nipo-te Marcello (fi glio di Pietro Gavio, fratello di Marcellino, scomparso pochi mesi fa) che il fi glio Mino erano entrati in tempi recenti nella cabina di regia dell’impero Gavio.

© Riproduzione riservata

GAVIO

Addioal signor

autostrada

Marcellino Gavio

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 MilanoCap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,023 06/11/2009

Unidesio 760072 9,762 06/11/2009

Unidesio 760073 9,773 06/11/2009

Unidesio 760074 9,826 06/11/2009

Unidesio 760075 11,311 06/11/2009

Unidesio 760077 10,534 06/11/2009

Unidesio 760078 9,914 06/11/2009

Unidesio 760079 10,442 06/11/2009

Unidesio 760080 10,142 06/11/2009

Unidesio 760082 9,338 06/11/2009

Unidesio 760083 10,826 06/11/2009

Unidesio 760085 10,193 06/11/2009

Unidesio 760087 10,778 06/11/2009

Unidesio 760088 9,317 06/11/2009

Unidesio 760089 10,932 06/11/2009

Unidesio 760090 7,033 06/11/2009

Unidesio 760091 10,174 06/11/2009

Unidesio 760092 10,149 06/11/2009

Unidesio 760093 10,091 06/11/2009

Unidesio 760094 10,392 06/11/2009

Unidesio 760095 10,083 06/11/2009

Unidesio 760096 10,168 06/11/2009

Unidesio 760097 10,203 06/11/2009

Unidesio 760098 10,458 06/11/2009

Unidesio 760099 10,702 06/11/2009

Unidesio 760100 10,041 06/11/2009

Unidesio 760101 10,354 06/11/2009

Unidesio 760102 10,053 06/11/2009

Unidesio 760104 10,299 06/11/2009

Unidesio 760105 10,570 06/11/2009

Unidesio 760106 10,140 06/11/2009

Unidesio 760109 10,433 06/11/2009

Unidesio 760110 10,403 06/11/2009

Unidesio 760111 10,406 06/11/2009

Unidesio 760124 10,485 06/11/2009

Unidesio 760125 10,298 06/11/2009

Unidesio 760126 9,790 06/11/2009

Unidesio 760129 10,636 06/11/2009

Unidesio 760131 10,469 06/11/2009

Unidesio 760132 10,259 06/11/2009

Unidesio 760133 10,280 06/11/2009

Unidesio 760134 10,379 06/11/2009

Unidesio 760137 10,318 06/11/2009

Unidesio 760138 10,283 06/11/2009

Unidesio 760139 10,516 06/11/2009

Unidesio 760140 10,447 06/11/2009

Unidesio 760141 10,123 06/11/2009

Unidesio 760143 10,285 06/11/2009

Unidesio 760144 10,284 06/11/2009

Unidesio 760145 10,428 06/11/2009

Unidesio 760146 10,037 06/11/2009

Unidesio 760147 10,170 06/11/2009

Unidesio 760148 10,221 06/11/2009

Unidesio 760149 10,171 06/11/2009

Unidesio 760150 10,113 06/11/2009

Unidesio 760156 9,992 06/11/2009

Unidesio 760157 10,000 09/11/2009

Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected]

I fatti separatidalle opinioni

Direttore ed editore:

Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore ed editore associato:

Pierluigi Magnaschi (02-58219207)

Condirettore: Marino Longoni (02-58219207)

Vicedirettore: Sabina Rodi (02-58219339)

Caporedattore centrale: Marco Castoro (06-6976081); Caporedattori: Gianni Macheda (02-58219220); Roberto Miliacca (Roma 06-6976081). Caposervizio: Franco Adriano (06-69760827); Giorgio Bertoni (02-58219321); Giampiero Di Santo (06-69760826). Vicecaposervizio: Cristina Bartelli (02-58219342); Franca Floris (02-58219341); Roberto Gagliardini (02-58219795); Ignazio Marino (02-58219468). Redazione: Marco Capisani (02-58219235); Francesco Cerisano (02-58219333), Luigi Chiarello (02-58219226); Elena Galli (02-58219589); Massimo Galli (02-58219588); Valentina Giannella (02-58219610); Emilio Gioventù (06-69760851); Alessandra Ricciardi (06-69760822); Stefano Sansonetti (06-69760849); Silvana Saturno (02-58219378); Andrea Secchi (02-58219251); Simonetta Scarane (02-58219374); Francesca Sottilaro (02-58219232); Roxy Tomasicchio (02-58219335). Segreteria: Manuela Bettiga (Milano); Anna Cioppa e Flavia Fabi (Roma)

ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.

Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 - Roma, Litosud srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª n. 35 - Cagliari, L’Unione Editoriale Spa, Viale Regione Elena, 12.

Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 58219283.

ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai.

Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.

Accertamento Diffusione Stampacertifi cato n. 6470 del 4/12/2008

Valori al 13/11/2009

European Value A1 EUR 1294,72

European Value A2 EUR 971,53

Japan A1 EUR 453,85

Japan A2 EUR 465,07

Japan B1 EUR 500,77

W&R Science & Technology A1 EUR 805,96

W&R Science & Technology A2 EUR 818,89

World Value A1 EUR 618,27

World Value A2 EUR 653,83

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 133,58 134,12N.M. Euro Equities EUR 40,66 40,94N.M. Global Equities EUR 49,09 49,82N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 102,70N.M. Q7 Corporate Bd EUR 148,17 149,28N.M. Q7 High Quality Bd EUR 128,69 129,44N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 80,32 81,86N.M. Previra World Conservative EUR 120,79 121,38N.M. Large Europe Corporate EUR 111,86 112,42

Valori al 13/11/2009

Valori al 13/11/2009

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 102,72 100,54N.M. Q7 Russian Focus EUR 70,89 113,96N.M. Total Return Flexible EUR 113,91 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 8,44 13/11/2009 GBP 7,52 13/11/2009 USD 12,55 13/11/2009

Healthcare Opportunities EUR 5,84 13/11/2009 GBP 5,22 13/11/2009 USD 8,70 13/11/2009

Polar Japan Fund USD 15,59 16/11/2009 GBP 9,33 16/11/2009 JPY 1397,22 16/11/2009

UK Absolute Return EUR 12,49 16/11/2009 GBP 11,19 16/11/2009 USD 18,68 16/11/2009 EUR 12,50 16/11/2009 GBP 11,20 16/11/2009 USD 18,70 16/11/2009

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 13/11/2009Asian Equities B($) USD 158,26Asian Equities F($) USD 157,63Asian Equities J(Chf) CHF 128,14Asian Equities L EUR 138,35Elite France-Europe B EUR 86,42Elite France-Europe F EUR 85,10Europe Low Vol B EUR 92,28Europe Low Vol C(Chf) CHF 89,29Europe Low Vol F EUR 91,54Europe Low Vol H EUR 91,21European Equities B EUR 186,90European Equities C(Chf) CHF 171,96European Equities F EUR 184,07European Equities H EUR 180,87North American Eq. B($) USD 120,33North American Eq. E EUR 116,10North American Eq. F($) USD 119,31North American Eq. G EUR 114,34North American Eq. H($) USD 116,81

ASSUT EUROPE S.P.A.

Sede legale in Roma, Via G. Gregoraci n. 12 -Sede operativa Magliano de’ Marsi (AQ) Capitale Sociale € 4.416.457,00 interamente versato

Iscrizione al Registro Imprese, Codice Fiscale e Partita Iva n. 01262470667

Avviso di convocazione di assemblea ordinaria

Il sottoscritto Giuseppe Longo (Presidente del Consiglio di Amministrazione), ai sensi di legge, convoca i Signori azionisti della Società ASSUT EUROPE S.P.A., in assemblea ordinaria per il giorno 25 novembre 2009 alle ore 10,00 presso la sede legale in Roma Via G. Gregoraci n. 12, ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 26 novembre 2009, stessa ora e stesso luogo, per deliberare sul seguente Ordine del Giorno:

1. dimissioni del CDA e del Collegio Sindacale;2. nomina del CDA e nomina del Collegio Sindacale;3. determinazione dei compensi del CDA;4. determinazione circa il TFM a favore degli Amministratori;5. determinazione dei compensi del Collegio Sindacale;6. determinazione linee guida per istruzioni all’interno della Societa’ delle procedure previste per il rispetto della Lg. 231/01.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Giuseppe Longo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 41: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

47Martedì 17 Novembre 2009Martedì 17MERCATI E FINANZA

Hanno chiuso in ter-ritorio ampiamente positivo i principali indici europei, anche

dopo i dati macro Usa contra-stati. L’indice Empire state manufacturing di novembre, infatti, si è rivelato peggiore delle attese (23,51 punti con-tro i 34,97 di ottobre), men-tre le vendite al dettaglio in ottobre hanno fatto segnare un +1,4% contro un +0,9% del consensus. Era anche at-teso il discorso del presiden-te della Federal reserve, Ben Bernanke, all’Ecomic club di New York. Secondo Bernanke, la Banca centrale americana sorveglierà con molta atten-zione la caduta del dollaro.

Allo stesso tempo, ha promes-so che i tassi di interesse reste-ranno ancora a lungo ai minimi storici.

A piazza Affari, Ftse Mib a +1,44%, il Ftse All share a +1,33%, il Ftse Mid cap a +0,62%, il Ftse Star a +0,53%. Bene anche Londra (Ftse 100 +1,63%), Parigi (Cac 40 +1,33%) e Francoforte (Dax +2,07%). A New York, a metà seduta, il Dow Jones segnava +1,10%, l’S&P 500 +1,34%, il Nasdaq Composite +1,28%.

A Milano, in spolvero i titoli oil e oil services, con Tenaris (+3,83%), migliore sul Ftse Mib. Ben impostati anche Sai-pem (+2,62%) ed Eni (+0,8%).

Molto tonici anche i bancari con Intesa Sanpaolo (+2,45%), Unicredit (+1,78%), Ubi banca (+1,5%).

Bene gli industriali, con Im-

pregilo (+3,02%), Finmeccanica (+2,08%), Fiat (+2,06%), Pirelli & c. (+1,79%). Denaro su Ca-leffi (+21,13%), dopo il rinno-vo triennale siglato venerdì,

dell’accordo di licenza con The Walt Disney company.

Quanto all’euro ha chiuso a 1,4971 dollari (ma è sceso intor-no a 1,4905, dopo le parole del

presidente della Fed, Ben Ber-nanke e poi è risalito a 1,4930) e a 133,70 yen. Dollaro-yen a 89,30.

Il petrolio ha registrato un lieve aumento, con il Wti che a New York, a metà seduta, segnava 78,86 dollari al barile. Infi ne l’oro, che ieri ha toccato un nuovo massimo storico a 1.134,90 dollari l’oncia, per poi ripiegare lievemente.

Ftse All share +1,33%. Euro in altalena, ma sotto 1,4950 sul dollaro. Nuovo record dell’oro

Un avvio pimpanteCon tutti gli indici europei positivi

BANDA LARGA

Agcom: oraTelecomsi muova

Finora sulla banda larga Telecom Italia «è stata alla finestra, però non può starci più». Lo ha detto il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, spiegando che Tele-com Italia «ha sottoscritto con l’Autorità impegni che costitu-iscono Open access, in base a cui anche per le reti di nuova generazione i cavidotti devono essere aperti ad altri opera-tori. Ha fatto un passo avan-ti coraggioso e meritorio, ora non ha molto senso che esiti nei passi successivi».

L’investimento sulla banda larga, ha spiegato Calabrò, «ha un ritorno che va da 1,5 a 4 volte il capitale investito. I paesi dotati di banda larga hanno risentito meno della crisi e stanno avendo una ri-presa più pronta».

Quanto alla diffusione di internet veloce, secondo il presidente dell’Agcom, è au-spicabile un procedimento «step by step: non pensiamo alla fibra ottica estesa a tutto il territorio, che sarebbe anche antieconomico, perché per le zone più isolate è meglio il wi-reless; pensiamo invece a un metodo a macchia di leopardo, con le zone ad alta densità di traffico collegate con la fibra ottica ad alta velocità».

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 42: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

48 Martedì 17 Novembre 2009 MERCATI E FINANZA

Il dato in un’indagine della Commissione europea

Italia, poca ricercaSolo 6 gruppi nei 100 mondiali

Sono solo sei i gruppi italiani nella classifi ca delle prime 100 società europee che investono

di più in ricerca e sviluppo: Fiat e Finmeccanica sono rispettiva-mente al 17° e al 18° posto, se-guite da Telecom Italia, al 37°, da UniCredit, al 71°, da Eni, all’85°, e da Intesa SanPaolo, al 100° posto.

Il dato emerge da uno studio condotto dalla Commissione europea, «La tabella di bordo 2009 sugli investimenti indu-striali in R&D», che sottolinea come, nonostante la crisi econo-mica, gli investimenti in ricerca delle imprese siano aumentati del 6,8% nel 2008 nel mondo. E dell’8,1% nell’Unione euro-pea, che segna così un risulta-to migliore degli Stati Uniti, al 5,7%, e del Giappone, al 4,4%.Su scala mondiale, tuttavia, il leader è Toyota motor, con 7,61 miliardi di euro d’investimenti. Nei primi dieci posti fi gurano, come europee, solo Volkswa-gen, con 5,93 miliardi, al terzo posto, e la finlandese Nokia, all’ottavo.

La crescita degli investimen-

ti è stata forte in Cina, +40% nel 2008, in India, +27,3%, a Taiwan, +25,1% e in Brasile, +18,1%. Ma in Europa è sta-ta l’Italia a segnare l’aumen-to più importante, +20,4%, seguita dalla Svezia, +17,4% e dalla Danimarca, +16,4%.Negli Stati Uniti, la crescita della ricerca e sviluppo è sta-ta trainata dai settori ad alta intensità di ricerca come i prodotti farmaceutici e la bio-tecnologia, e dalle tecnologie

dell’informazione. Nell’Ue in-vece la ripartizione tra i setto-ri è più equilibrata. Le impre-se europee sono state leader nei settori in cui l’intensità di R&D è più bassa, come le au-tomobili e la componentistica, l’elettronica e i prodotti chimici.L’auto è il terzo settore nel mon-do per investimenti in ricerca, ma a livello europeo è al primo posto. Nel 2008 Volkswagen ha investito il +20,4%, Peugeot il +14,4%) e Fiat il +14,1%.

Fiat. Il governo non accet-terà «a scatola chiusa i piani aziendali, né di Fiat né di altre imprese. Tutta la questione è coordinata dal ministro dello sviluppo economico, noi partecipiamo al tavolo». Lo ha detto il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, circa il pia-no industriale del Lingotto che prevede, tra l’altro, un ridimen-sionamento degli stabilimenti del Sud.

Hera ha dato mandato a Bank of America, Merrill Lynch e Société générale di agire da joint-lead manager per l’emissione di un bench-mark eurobond del valore di 500 mln euro. Il lancio è atteso nei prossimi giorni.

Tiscali. Si è conclusa con il 99,99% di adesioni l’offerta di azioni Tiscali con abbinati warrant rivenienti dall’aumen-to di capitale da 180 milioni di euro. Il controvalore delle oltre 127 milioni di azioni sottoscrit-te è di 12,7 milioni di euro; il nuovo capitale sociale di Tisca-li è ora di 336.053.433,35 euro. Secondo la società, «non si renderà necessario» né l’inter-vento degli istituti fi nanziatori senior né l’intervento di Video

networks international, il cui credito vantato nei confronti di Tiscali (pari a 11,7 milioni di euro circa) verrà integralmente estinto mediante impiego, per pari importo, dei proventi deri-vanti dall’aumento di capitale sociale».

Ubs. Si profi lano altri 2.500 tagli occupazionali alla prima banca svizzera, che lo scorso aprile aveva già annunciato tagli di 8.700 posti entro il 2010. Un possibile annuncio uffi ciale potrebbe essere dato oggi nel corso della giornata annuale con gli investitori di Ubs.

General motors ha ri-portato altre perdite per 1,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre, ma allo stesso tem-po la prima casa automobi-listica americana rileva che la sua situazione mostra pro-gressi. Inoltre il dato riferito al periodo luglio-settembre è meno grave dei rossi segnati nei trimestri precedenti e la società ha aggiunto che inten-de iniziare a ripagare già da dicembre una parte degli aiuti pubblici ricevuti, 1,2 miliardi di dollari, ottenuti nei mesi scorsi. Secondo Gm dovrebbe essere possibile restituire tutti i 6,7 miliardi di prestiti erogati entro il 2011, quattro anni pri-ma del previsto.

ncTe

Brevi

Senza una seria politica di investimenti nell’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi e nello sviluppo di quelli già esistenti, da parte delle compagnie petrolifere e dei paesi produttori, si rischia una nuova impennata dei prezzi del greggio. Lo ha detto l’a.d. dell’Eni, Paolo Scaroni, all’assemblea dell’Unione industriali del Verbano-Cusio-Ossola. «Di petrolio nel mondo ce n’è. E an-che tanto», ha esordito Scaroni. «Tra le riserve certe, probabili e possibili, ci sono sotto terra almeno 5 mila miliardi di barili in grado di soddisfare i consumi per 70 anni». Ma se di petrolio ce n’è tanto, si è chiesto Scaroni, perché i prezzi nel 2008 sono arrivati alle stelle? La risposta sta nei mancati investimenti degli anni ’80 da parte di compagnie e paesi produttori. .

Scaroni: caro-greggiocolpa mancati investimenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 43: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

di Cristina Cimato

Una trasformazione strutturale ampia, cui è seguita una gestione di business innovativa. Con 30 milioni di clienti nel mondo e

86,7 miliardi di euro di fatturato, E-On si colloca tra i più grandi gruppi energetici privati al mondo. È presente dal 2000 in Italia con oltre 800 mila clienti e, a seguito di nuove capacità produttive, ha deciso di creare in collaborazione con alcuni partner tecnologici specializzati nel software di im-presa un sistema integrato che potenziasse quello già esistente per la gestione della vendita di energia. Il fine è quello di assicurare un’organiz-zazione efficace del flus-so di informazioni e una reportistica puntuale. Il progetto, tutt’ora in fase di sviluppo, ha riguardato principalmente la possi-bilità di formulare offerte commerciali attraverso funzionalità di ricalcolo e pricing. Il sistema è infatti pensato per tracciare nel dettaglio il ciclo di vita dell’of-ferta e far sì che vi sia una supervisione manageriale sulla gestione della stessa. «Il primo problema era quello di integrare i sistemi di tre unità di vendita, che si sono

fuse all’interno del gruppo, dotate di tre sistemi di fatturazione diversi», ha spiegato Marco Rocco, direttore del dipartimento Supply&Pricing, «è stato quindi necessa-rio rivisitare l’architettura applicativa per

permettere ai tre bacini di lavorare all’unisono. I sistemi attualmente sono integrati in modo diretto e verticale. Abbiamo creato una sorta di siste-ma accessibile, intelligibile e robusto, sulla scorta di esperienze passate in area trading». Le aree di intervento hanno riguardato un portafoglio in cui sono integrati tutti i dati riguardo la stima di consumo da parte di un cliente, una mole di dati relativa ai dati di consumo e pricing e un ambito legato alla fatturazione e al controllo

crediti. «Dal punto di vista tecnologico è stato messo in sicurezza il dato e migliorata la gestione dell’offerta. L’accesso al dato è allo stesso tempo rigido, perché limitato a un numero ristretto di persone, e flessibile perché può essere utilizzato in modo intui-

tivo per migliorare le proposte commerciali e individuare le tendenze di mercato», ha aggiunto Alessandro Cugno Garrano, se-nior IT manager. L’obiettivo è stato quindi quello di abilitare una gestione integrata del portafoglio con una reportistica in tempo reale che potesse gestire i dati anche durante i processi di pricing e offering di energia e gas. «La collaborazione con Sas ci ha permesso di ottenere un’architettu-ra che ponesse la basi per ulteriori passi avanti quali l’analisi rapida del portafoglio, lo sviluppo prodotti e una migliore integrazione con la casa madre tedesca», ha spiegato ancora Rocco. La soluzione Sas for Sustainability Management si compone di una struttura di back end, un motore di calcolo e una parte per la gestione del front end. «Abbiamo predisposto la base dati dei clienti, elaborandola attraverso la parte analitica di Sas per ottenere in tempo reale proposte di pricing di energia e, in

secondo momento, di forniture di gas. Infine l’interfaccia realizzata su misura per E-on permette di ottenere una formulazione spe-cifica per l’offerta», ha spiegato Maria Luisa Migneni, Business Consulting Manager di Sas, «il venditore quindi può formulare offerte con regole sotto controllo, monito-rando ogni fase ed evoluzione del progetto e dell’offerta». Uno dei maggiori rischi legati a un’azienda che si occupa di fornitura elettrica è sicuramente quello relativo alle vendite, considerate in termini di volume. Era quindi necessario realizzare un sistema che potesse seguire ogni fase dell’offerta.

«All’inizio viene stimato il consumo di un cliente, e con il sistema adottato può esse-re calcolata ogni variazione e aggiustata in anticipo ri-spetto al momento effettivo della fornitura di energia. Questo strumento, utile sia nella fase ex ante sia in quella ex post, è prezioso soprattutto in anni, come quello trascorso, in cui si verificano cambiamenti im-

portanti nel trend di consumo», ha concluso Rocco. L’obiettivo dell’azienda è ora quello di ampliare il front end operativo per giun-gere anche a un reporting direzionale per effettuare analisi delle performance post vendita. (riproduzione riservata)

il quotidianodei mercati finanziari

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO

E POLITICO

Il primo giornale delle tecnologie vincenti

nn Business Intelligence Con la soluzione di Sas, il gruppo energetico ha migliorato la gestione delle vendite e la sicurezza dei dati

E-On a tutta energia

di Fausto Tenini

Il contesto macroeconomico rimane particolarmente fragile, ma le borse sembrano non accorgersene e continuano a testare i recenti massimi relativi. Prosegue altresì la contestuale incertezza in ambito

valutario, con il dollaro sempre in altalena a ridosso di quota 1,50 contro l’euro. Sempre buona invece la forza relativa del Nasdaq rispetto all’S&P500, confermando che quello attuale rimane un contesto favorevole per la tecno-logia in generale; nettamente più fragili i semiconduttori, rappresentai dall’indice Sox, che non riescono a progredire come il Nasdaq composite.Il portafoglio tecnologico di Circuits segna un interessante rialzo da inizio gestione dell’8% circa, mentre il recupero da inizio gennaio 2009 è molto più marcato (+21% circa). I top performers del portafoglio rimangono abbastanza inva-riati rispetto ai mesi scorsi, con alcuni titoli molto vicini ai massimi storici. Sempre in pole position infatti le azioni di Sigma Aldrich (+82%), Gilead Sciences (+50%), Apple (+42%),

Ross Stores (+68% nonostante il recente inserimento) e Teva Pharm (+23%, anch’esso da poco inserito nel basket). Bene come rendimenti anche Celgene (+31%), Costco (+22%);

mentre continuano a soffrire le azioni a maggior volatilità come Adobe Systems e Fastenal, che potrebbero presto uscire dalla lista. (riproduzione riservata)

Controvalore 60.667,98complessivo euro

Controvalore 3.605,84non investito euro

Variaz. quindicinale 5,85

Data ultimo reset 09/01/2009

Variaz. ultimo reset 21,56

Data di partenza 15/10/2004

Variaz. inizio gestione 8,03

Correzione piu’ elevata -36,62

COMPOSIZIONE

Titolo Peso % Q.tà Var. q.tà

AZIONI

Activision Blizzard 8,54 659 -

Adobe Systems 6,76 167 -

Apple 11,56 51 -

Celgene 6,28 106 -

Ch Robinson 5,83 92 -

Costco Wholesale 5,36 80 -

Express Scripts 6,88 73 -

Fastenal Company 4,95 121 -

Gilead SciencesI 5,79 111 -

DETTAGLIO INVESTIMENTI AL 16/11/2009

Circuits

PortfolioLe tecnologie su cui investire

Microsoft 6,64 202 -

Ross Stores 7,65 150 -

Sigma-Aldrich 10,46 171 -

Teva Pharmactl Adr 7,36 127 -

Data prossimo reset 16/01/2010

Titolo Peso % Q.tà Var. q.tà

5,94% Liquidità

94,06% Azioni

Il portafoglio si gonfia e si prepara a cambiare

Marco Rocco E-on

Maria Luisa Migneni Sas

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 44: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 45: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

55CircuitsMartedì 17 Novembre 2009

di Davide Fumagalli

Con oltre 100 mila applica-zioni scaricabili, iTunes App Store ha superato per assortimento e possibilità

di scelta qualsiasi punto vendita dedicato a software per pc. Un risul-tato ancora più eclatante se si pensa che il negozio digitale di Apple per iPhone e iPod ha debuttato ufficial-mente solo a luglio dell’anno scorso con un catalogo di ‘appena’ 500 software, gratuiti o a pagamento, scaricabili direttamente su iPhone o iPod Touch. Ci sono voluti solo 9 mesi per arrivare a 35 mila applica-zioni e un miliardo di download, per toccare poi a 14 mesi il traguardo dei due miliardi di download e 85 mila applicazioni. Nessun segno di rallentamento, come avviene talvol-ta dopo la fiammata iniziale della novità tecnologica, ma anzi una con-tinua accelerazione che procede di pari passo con le vendite di iPhone e iPod Touch, il lettore multimediale che sta crescendo più velocemente all’interno della famiglia di ripro-duttori Apple.«Con una base di oltre 50 milioni di dispositivi basati su di un’unica piattaforma abbiamo un significa-

tivo vantaggio rispetto ai competi-tor», ha spiegato Greg Joswiak, Vice President iPod e iPhone Product Marketing di Apple, «al contrario di altri produttori alle prese con un numero elevato di dispositivi e differenze tecniche signi-ficative, che generano diffi-coltà per gli sviluppatori». I numeri di iTunes App Store sconfessano del resto modelli di business e scenari che ve-devano nei sistemi operativi aperti il futuro della telefonia mobile. Proprio l’integrazio-ne tra hardware e software, pensati da un’unica società, ha invece permesso ad Apple di creare un ecosistema di successo non solo per sé ma anche per gli sviluppatori, dalle grandi software house ai singoli programmatori, e per gli stessi utenti, che possono beneficiare di decine di migliaia di applicazioni efficaci e acquistabili senza difficoltà al prezzo di pochi euro. Un classico modello insomma

in cui tutti gli attori vincono, che sta però provocando un terremoto in un mercato già competitivo come quello della telefonia mobile. I dati

di Gartner relativi al terzo tri-

mestre hanno infatti registrato per il mercato italiano degli smartphone, i cellulari evoluti sempre più simili a veri pc tascabili, una crescita decisa di Apple, che si porta al secondo posto dopo Nokia ancora saldamente leader ma in for-te difficoltà, e prima di Rim con i pal-mari BlackBerry, anch’essi in forte crescita. Le azioni messe in campo

dai concorrenti non sono riuscite per ora a impensierire Apple, che si sta anzi avvantaggiando dell’allar-gamento del mercato esattamente come è avvenuto nel settore della musica, rivoluzionato con iPod e

iTunes. «Nel 2003 le vendite di iPod iniziarono a decollare e tutti i competitor entrarono in forza nel mercato», ricorda Joswiak, «ma l’anno successivo il maggior interesse per questo settore, le-gato proprio al grande numero di competitor, aiutò l’ulteriore crescita di iPod».La stretta integrazione tra har-

dware, software e servizi su cui si basa il modello di iPod e iPhone offre inoltre altri vantaggi, specie in un contesto come quello della telefonia mobile in cui il tema della privacy è sempre più centrale. «Nel processo di approvazione di ogni applicazione, che precede la pubbli-cazione su App Store, Apple verifica non solo il regolare funzionamento, ma anche l’assenza di codici maligni

o l’utilizzo di dati relativi alla posi-zione dell’utente senza una esplicita autorizzazione», spiega Joswiak, «Un risultato difficile da ottenere in presenza di una molteplicità di atto-ri». Un tema, quello della sicurezza, fondamentale per le centinaia di società come Trenitalia e Lufthansa che hanno sviluppato applicazioni per iPhone e iPod Touch al fine di rendere più agevole per i propri clienti acquistare e usufruire di beni e servizi direttamente dal dispositi-vo, così come per lo stesso settore del gaming online. Con oltre 20 mila titoli ludici, sviluppati da società del calibro di Electronic Arts a fianco di piccole software house specializza-te, iPod e iPhone dispongono di un catalogo di giochi dieci volte supe-riore a quello di consolle specializ-zate come la PlayStation Portable di Sony o la DSi di Nintendo. Senza contare il vantaggio della possibilità nativa di connettersi a internet per sfidare altri giocatori che ha iPhone. (riproduzione riservata)

nn Software Il successo della piattaforma per iPhone e iPod sta ridisegnando il settore delle tlc

App Store, il mondo in un negozioGreg Joswiak, vicepresidente di Apple, spiega le basi grazie alle quali il numero delle applicazioni ha superato quota 100 mila, con 2 miliardi di download

di Giulia Silvestri

Sistemi di protezione dei dati che permettono di ricevere alert in tempo reale e bloccare intrusioni ancor prima che avvengano. In occasione dell’annuale Security Day,

Ibm ha presentato alcune soluzioni atte a supportare le aziende nella gestione integrata dei rischi deri-vati da attacchi e vulnerabilità e a sostenere quindi il proprio busi-ness. L’obiettivo è quello di fornire infrastrutture e piattaforme sicure, senza imporre una ridondanza di costi e garantendo invece una conti-nuità organizzativa. Le soluzioni di intrusion prevention messe a punto da Ibm si rivolgono principalmente alle applicazioni web, oggetto di numerosi attacchi e violazioni, e permettono di migliorare sicurezza, gestione e crittografia. La loro offer-ta alle aziende è una sorta di virtual patch, ossia una correzione del software effettuata prima ancora che la vulnerabilità venga sfruttata, e si basa sull’ampia banca dati a disposizione di X-Force, gruppo di ricerca e sviluppo di Ibm che ha catalogato finora 43 mila vulnerabilità. «Secondo le recenti stati-stiche gli attacchi a siti web legittimi come motori di ricerca, blog, riviste on line, realizzati con l’obiettivo di infettare il visitatore, sono cresciuti del 50% nel

primo trimestre 2009 rispetto all’ultimo trimestre 2008, e sono raddoppiati nella seconda parte di quest’anno», ha commentato Jean-Paul Ballerini, responsabile technical sales per il Sud-est europeo di Ibm, «un altro contenuto spesso vulnerabile è riscontrabile nei file pdf, che hanno raggiunto un

record di violazioni. Nei primi sei mesi del 2009 sono state scoperte 3.420 nuove vulnerabilità, con una lieve riduzione, pari all’8%, rispetto allo stesso periodo del 2008». Altri dati mostrano invece un calo dra-stico del phishing, mentre lo spam basato su immagini, che sembrava terminato nel 2008, è tornato nel 2009 anche se rappresenta meno del 10% di tutto lo spam. Una delle soluzioni più recenti, messa a punto dai laboratori di Zurigo, si rivolge invece alla pro-tezione dei dati durante le sessio-ni di home banking. «Una delle truffe più comuni accade durante

l’invio dei propri dati, che vengono intercettati da un hacker e gli consentono di dirottare, per esempio, un bonifico altrove», ha spiegato Paola Tamburini, esperta di sicurezza in Ibm, «Ztic è un dispositivo che rende sicure le connessioni perché permette all’utente di verificare in tempo reale la trasmissione dei dati dal proprio pc alla banca». (riproduzione riservata)

nn Sicurezza Le soluzioni Ibm creano patch virtuali per le problematiche

Intrusioni? Meglio prevenireGrazie alla banca dati che cataloga tutte le vulnerabilità, creati sistemi di protezione che anticipano gli attacchi

diesso

mestre hanno infattiregistrato per il mercato italiano

musica, rivoluiTunes. «NeiPod iniziaroi competitonel mercat«ma l’anno interesse pgato proprdi competcrescita dLa stretta

dware, softwsi basa il modeoffre inoltre a

Corto Circuits

Intel e Amd, pace fatta sulla battaglia legale

Intel paga e fa la pace con Amd. Il colosso dei microprocessori verserà 1,25 miliardi di dollari alla piccola rivale in cambio dell’ar-chiviazione di tutti i procedimenti legali intentati da Intel negli Usa e in Giappone e dell’adozione da parte della stessa Intel di una serie di regole di condotta commerciale. Intanto i due gruppi americani hanno anche siglato un accordo quinquennale di licenza incrociata per alcuni brevetti. Il tutto, nell’ottica di Amd, permetterà una competizione più corretta sui chip, anche se naturalmente non cambia il quadro di mercato e la leadership di Intel nel settore, forte di una quota di mercato dell’80%. Senza contare che, secondo gli analisti, la qualità dei prodotti di Intel non porterà a variazioni significative nelle scelte dei produttori di pc. I due acerrimi rivali hanno trasformato «le loro spade in aratri» e fatto la pace, ha commentato Dirk Meyer, presidente di Amd. E Intel, risolvendo così i grossi problemi di liquidità della rivale, paga una cifra pari a oltre un quarto dell’attuale capitalizzazione di Amd (quasi 4,5 miliardi di dollari).

Cisco, 3,4 miliardi per acquisire Tandberg

L’americana Cisco Systems ha rilanciato la sua offerta di acqui-sizione per la norvegese Tandberg, società specializzata su sistemi per le videoconferenze. Ora Cisco propone complessivamente 3,4 miliardi di dollari, contro i 3 miliardi precedenti, a fronte della freddezza finora mostrata dagli azionisti. Per ogni azione Tandberg ora il gruppo Usa propone 170 corone, circa 20,4 euro, oltre il 10 per cento in più rispetto alle 153,5 corone dell’offerta originale di inizio ottobre. Finora avevano accettato l’offerta azionisti che rappresentano circa il 40% del capitale e l’obiettivo minimo fissato dalla società è di raggiungere il 90%. La durata dell’offerta è stata prorogata fino al primo dicembre. «L’offerta di Cisco di 170 corone svedesi per azione per Tandberg è corretta», ha commentato un analista della Arctic Securities. «Sembra un prezzo molto buono, ma ci potrebbero essere altre offerte». Cisco Systems ha assicurato già in precedenza che l’amministratore delegato di Tandberg, Fredrik Halvorsen, continuerebbe a guidare l’azienda.

Jean-Paul BalleriniIbm

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 46: QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Federalismo … Investe oltre 200 milioni di euro e scommette tutta la po-sta sul marchio prepensionando DiperDì e Gs e trasformandoli,

di Andrea Secchi

In una catena di elettrodomestici i consumi energetici sono notevoli: illuminazione, condizionamento e decine di televisori e dispositivi che devono stare sempre acce-si, essendo il migliore strumento di marketing per chi

vuole acquistarne uno. Ma in tempi in cui l’imperativo è il controllo dei costi si può fare certamente qualcosa. Ci ha pensato, per esempio, un gruppo di negozi della catena Euronics dotandosi di una soluzione che da un lato monitora tutti i consumi che fanno capo al singolo punto vendita, e dall’al-tro consente di eliminare le anomalie da remoto e gestire le singole accensioni o spegnimenti sulla base di un piano preordinato. I negozi sono quelli della Derta di Albino Sonato, presidente di Euronics, e in particolare i grandi punti vendita del gruppo che coprono il centro-nord. Da un po’ di tempo si è cominciato a installare progressivamente una soluzione di Hyphen-Italia, Pin-Energy, costituita in pratica da un portale e dal relativo hardware per prelevare i dati sui consumi dai quadri elettrici.«Avevamo l’esigenza di avere un controllo dei vari punti vendita da remoto», spiega Paolo Benini, responsabile della gestione operativa di Derta. «I consumi sono generati da una moltitudine di dispositivi, dalla cli-matizzazione alle tv: mediamente in cia-scun negozio ci sono 200 apparecchi acce-si. Soluzioni di questo tipo servono per crea-re un budget di spesa, sapere a inizio anno cosa andrò a spende-re e poi ottimizzare per tagliare i consumi laddove e possibile. Per altro, si ha visibilità anche delle anomalie: un climatizzatore lasciato per errore acceso di notte, un manutentore che per errore mette in posizione manuale i controlli e così fa funzionare l’apparecchio in continuazione e così via».«Si tratta di una soluzione hardware e software prodotta interamente da noi», dice Andrea Turazza amministratore di Hyphen-Italia, «un tassello del business management che può vivere di vita propria. La sua caratteristica è di essere

leggibile dal tecnico specializzato come dal commesso.

L’hardware è uno scatolotto che si con-nette da una parte alla rete e dall’altra ai multimetri dei qua-dri elettrici, andando a registrare i consumi dei singoli centri. L’applicazione, invece, è totalmente web». Quest’ultima opera

su vari livelli: la parte statistica presenta un cruscotto con i dati acquisiti e lo storico, poi c’è la console manuale con cui accendere e spegnere dal pc determinati apparecchi della sede all’altra parte dell’Italia. Infine l’automa-zione, che consente di determinare flussi di

processo per accendere o spegnere in automatico.«Fino a poco tempo fa non si pensava di entrare così nello spe-cifico per quanto riguarda il consumo di energia», dice Benini, «ma con la crisi ci si è resi conto di come fossero importanti

anche questi aspetti. Abbia-mo calcolato un risparmio

del 30% dei costi dovuto a vari fatto-ri, e quello energetico può arrivare al 15-20%». Ma tenere i televisori accesi non è indispensabile? «Ci sono momenti», continua il responsabile di Derta, «nei quali è possibile accenderne la metà, come il lunedì o il martedì mattina

per esempio, quando l’afflusso dei clienti è minore».La crisi ha ovviamente fatto emergere anche l’aspetto etico,

sebbene sia normale che le aziende badino in primo luogo ai costi: «Spesso i costi sono però determinati dagli sprechi»,

commenta Turazza, «e questi non sono evidenti se non attraverso le informazioni visibili giorno

per giorno. Ovvio che comun-que il risparmio nasca dalla

capacità di analisi e otti-mizzazione che un simile sistema consente».Sono molti i produttori

che all’interno dei propri sistemi di business management o buil-ding management hanno inserito solu-zioni che si occupano in vario modo di

gestire il consumo energetico o che hanno sviluppato offerte ad hoc solo per questa funzione. Si va dalla linea ecoSoftware di CA, rivolta ai dispositivi presenti nel da-tacenter e in altri impianti dell’impresa, all’Infor EAM Asset Sustainability Edition, che automatizza i processi associati alla gestione degli asset aziendali e al relativo consumo di risorse, non solo energetiche. Indubbiamente è questo uno dei temi caldi del momento e sul mercato si possono trovare soluzioni per diverse fasce di utenti, da quello domestico alle grandi aziende. Pin-Energy, per esempio, «costa meno di una connessione Adsl per una famiglia», puntualizza Turazza, e ha trovato applicazione in diversi tipi di aziende, e perfino nelle scuole. All’Istituto tecnico Einstein di Piove di Sacco (Padova), sono stati gli stessi studenti che hanno messo in funzione hardware e software per far risparmiare la scuola. Con un effetto a catena, dall’Università di Pisa ad altre scuole di Gorizia. (riproduzione riservata)

il quotidianodei mercati finanziari

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO

E POLITICO

Il primo giornale delle tecnologie vincenti

nn Energia Luci e tv accesi solo quando serve: ecco come Euronics pensa a risparmiare elettricità. E ci provano anche le scuole

E-On a tutta energian

Business Intelligence. Con la soluzione di Sas, il gruppo energetico ha migliorato la gestione delle vendite e la sicurezza dei dati dei clienti

pag. 53

App Store, il super-negozion

Software. Greg Joswiak, vice presidente di Apple, spiega le basi del successo della piattaforma per la vendita di applicazioni per iPhone e iPod Touch

pag. 55

Intrusioni? Evitaten

Sicurezza. Le soluzioni Ibm creano patch virtuali per le problematiche legate ai servizi web grazie a una banca dati che cataloga tutte le vulnerabilità

pag. 55

ALL’INTERNO

r altro si ha visibilità anche

vare

ari punti onsabile generati

leggibile dal teccnicospecializzato come dal commmesso.

L’hardware è uno scatolotto chhe si con-nette da una parte alla rete e dall’altra ai multimeetri dei qua-dri elettrici, andando a registrare i consumi dei siingoli centri.L’applicazione, invece, è totalmente web». Quest’uultima opera

su vari livelli: la parte statistica ppresenta unruscotto con i dati acquisiti e lo storico, poiè la console manuale con cui aaccendere epegnere dal pc determinati appaarecchi dellaede all’altra parte dell’Italia. Infinne l’automa-ione, che consente di determinaare flussi di

costi: «Spesso commenta

non a

gsviluppato offerte l S ft

sucrc’èspsezi

gonamento e decinestare sempre acce-marketing per chi’imperativo è il

da remotoi sulla base

uelli della ronics, egruppoi tempo

un risparmiodel 30% dei costi dovuto a vari fatto-

getico può arrivare al 15-20%». Ma tenere isi non è indispensabile? «Ci sono momenti»,sponsabile di Derta, «nei quali è possibilea metà, come il lunedì o il martedì mattinauando l’afflusso dei clienti è minore».uando l afflusso dei clienti è m

l’aspetto etico,amente fatto emergere anche primo luogo aiale che le aziende badino in i dagli sprechi»i costi sono però determinati

o ee

ri, e quello energtelevisori accescontinua il resaccenderne la

per esempio, quper esempio, quLa crisi ha ovvia

sebbene sia normacosti: «Spesso

del 30%

imperativo è il

agli sprechi anche questiaspetti. Abbia-mo calcolato

Taglio netto

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it