Quiriniana Speciale Emilio Salgari Sandokan in Biblioteca

Numero

Speciale

Emilio

Salgari

1862-1911 Libri, riviste, multimediali: esposizioni in Queriniana

Quiriniana

Sandokan in Biblioteca:

Mostra bibliografica su Emilio Salgari nel centenario della scomparsa.

A cura di Ugo Spini, Maddalena Piotti, Stefano Grigolato, Antonio De Gennaro, Luigi Radassao

10 settembre-8 ottobre 2011

Grigolato, Antonio De Gennaro, Luigi Radassao

10 settembre-8 ottobre 2011

Figlio di un commerciante di tessuti di Verona, Emi-lio Salgari frequentò dal 1877 al 1881 il Regio istitu-to tecnico e navale di Venezia. Interruppe gli studi senza coronare il suo sogno di diventare Capitano di lungo corso: nel 1881 intraprese il suo unico viaggio per mare, da Venezia a Brindisi, toccando alcuni por-ti dell’Istria e della Dalmazia. Tornato a Verona si dedicò alla scrittura, diventando cronista del quoti-diano locale L’Arena. Cominciarono a uscire i suoi primi racconti su riviste di avventure e viaggi dell’e-poca, ottenendo un lusinghiero successo e iniziando così la sua carriera di scrittore indipendente. Nel 1890 sposò Ida Peruzzi da cui ebbe quattro figli. La sua vita privata fu condizionata da pesanti angustie economiche e dalla progressiva pazzia della moglie. Si trasferì definitivamente a Torino nel 1900: i suoi tentativi di contattare i letterati del tempo fallirono

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Nel 1911, stremato dalla pazzia della moglie rico-verata in manicomio e dai pressanti problemi eco-nomici, si suicidò: lasciò una straziante lettera ai figli, una ai suoi editori, colma di accuse nei loro confronti in gran parte infondate; una terza ai di-rettori dei giornali.

Navigare con la fantasia: vita e opere di Emilio Salgari

di Stefano Grigolato

economiche e dalla progressiva pazzia della moglie. Si trasferì definitivamente a Torino nel 1900: i suoi tentativi di contattare i letterati del tempo fallirono miseramente, lasciandolo in una stato di isolamento che aggravarono le sue condizioni di salute psico-fisiche, rese precarie a causa dei ritmi intensi di lavo-ro che lo portarono all’alcolismo e al tabagismo.

La produzione di romanzi e racconti di avventura di Salgari è veramente impressionante: dal 1883 all’anno della sua morte pubblicò un’ottantina di romanzi e un centinaio di racconti, più un numero imprecisato di abbozzi che vennero ripresi da altri scrittori che li svilupparono pubblicandoli con il suo nome, creando non pochi problemi di attribu-zione.

Alcuni testi vennero adattati per il teatro e furono oggetto di trasposizioni cinematografiche, tra cui quella televisiva, che ottenne un largo successo, di Sandokan (1976), con la regia di Sergio Sollima.

Possiamo orientativamente suddividere la sua pro-duzione romanzesca in cicli: abbiamo così il ciclo dei “Pirati della Malesia”: tra i titoli più famosi ricordiamo “I misteri della Jungla nera” del 1895, “Le tigri di Mompracem” del 1900, “Sandokan alla riscossa” del 1907. Altro ciclo importante, quello dei “Pirati delle Antille”: tra i più noti “Il Corsaro Nero” del 1898, “Jolanda, la figlia del Corsaro Ne-ro” del 1905, “Il figlio del Corsaro Rosso” del 1908. Il ciclo dei “Corsari delle Bermude” include titoli quali “La crociera della Tuonante” del 1910. Possiamo raggruppare gli altri romanzi in cicli mi-nori e in romanzi singoli, parecchie decine.

Nonostante l’ampio successo di pubblico (alcuni

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libri raggiunsero tirature enormi per l’epoca), Sal-gari fu a lungo ignorato o trattato con distratta suf-ficienza dalla critica, che lo considerava uno scrit-tore di evasione dalle scarse doti letterarie. Nel 1928 il testo di Berto Bertù (1887-1972), Salgari, nella collana “I prefascisti” della rivista Augustea, ebbe il merito di risvegliare l’interesse per le sue opere, smitizzando però la biografia del

romanziere: Bertù appurò infatti che Salgari non era mai stato Capitano di lungo corso e non aveva mai visitato le terre esotiche che descriveva mira-bilmente nei suoi romanzi; tanto meno aveva mai partecipato a avventure e esplorazioni in terre inco-gnite come sempre si era vantato con i giornalisti e nelle prefazioni a parecchie sue opere. Tutto era frutto dalla sua fervida fantasia, corroborata dall’assidua consultazione di libri e riviste di viag-gi e dell’atlante.

Recentemente lo scrittore è stato rivalutato grazie anche alle ricerche in ambito strutturalista e semio-logico volte a rivalutare alcuni generi letterari, qua-li il romanzo di avventura appunto, da sempre con-siderati di importanza marginale. Oggi Salgari è riconosciuto come uno dei padri del romanzo di avventura, nonchè fonte inesauribile di ispirazione dei racconti a fumetti dagli anni ’30 a oggi.

Il corsaro nero

copertina a colori e tavole fuori testo di

Mario D’Antona

[1898, Ciclo dei corsari delle Antille]

Torino, Viglongo, 1946

Straordinarie avventure di Testa di Pietra

illustrate da 20 disegni di A. Della Valle

[post 1915, Ciclo dei corsari delle Bermude]

Milano, Sonzogno, 1929

Al Polo Nord

avventure illustrate da 18 disegni di G. Gam-ba [1868-1954]

[1898]

Milano, Vallardi, 1926

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La perla sanguinosa

romanzo illustrato da 20 disegni di A. Della Valle [1851-1928]

[1905, Ciclo delle Avventure in India]


La Sovrana del campo d’oro

romanzo d’avventure illustrato da 20 di-segni di A. Della Valle

[1905]


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Elenco dei testi salgariani esposti* a cura di Ugo Spini


Cartagine in fiamme

romanzo storico illustrato da 20 disegni di A. Della Valle

[1908]


Gli orrori della Siberia

avventure illustra da 20 disegni di E. Zanetti

[1900]



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Un dramma nell’Oceano Pacifico

Illustrazioni di De Maria, Coperta di Ergan

[1895]

Milano, Fabbri, c1968

(Collana “Tigri e corsari”, 19)

[90 volumi pubblicati tra il 1968 e il 1970]

I misteri della giungla nera

Illustrazioni e coperta di Ergan

Milano, Fabbri, c1968

(Collana “Tigri e corsari”, 2)

L’eroina di Port Arthur

Avventure Russo Giapponesi [del] cap. Guido Altieri [Emilio Salgari]

[1904, noto anche come La naufragatrice]

Torino, Viglongo, 1990

[Primo volume della collana “Salgari & co”, edizioni con vasto apparato di note e illustrazioni]

* I testi in mostra fanno parte della collezione privata di Ugo Spini.

I pirati della Malesia

* I testi in mostra fanno parte della collezione privata di Ugo Spini.

I pirati della Malesia

avventure illustrate da 16 disegni del pittore F. Gamba

[1896, Ciclo dei pirati della Malesia]


Le meraviglie del Duemila

avventure illustrate da 11 disegni di C. Chio-stri [1863-1939]

[1907]

Firenze, Bemporad, 1920

Le caverne dei diamanti

romanzo d’avventure, con 12 disegni di D. Natoli [1885-1968]

[1899]

Milano, Sonzogno, 1930

[Libera riduzione de Le miniere di re Salomone di H. R. Haggard]

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La grande mole dei lavori salgariani intimidisce (ha prodotto una media di 3,5 romanzi all’anno…): i suoi romanzi sono facilmente recuperabili nelle bi-blioteche attraverso la ricerca per autore. A cent’anni dalla morte resta sempre vivo il fascino e la curiosità per lo scrittore come uomo, come personaggio, dalla vita mentale affascinante e fantastica ma con una vita reale costellata di avvenimenti tragici. Abbiamo pensato quindi di fornire alcuni spunti bibliografici per questo tipo di approfondimento agli ex ragazzi lettori di Sandokan, ora adulti curiosi dell’uomo Sal-gari. I testi proposti sono quelli disponibili al prestito nelle biblioteche del Sistema Bibliotecario urbano e in quello provinciale

ARPINO, Giovanni; ANTONETTO, Roberto

Emilio Salgari: il padre degli eroi, Milano: A. Mondadori, 1991.

Documentata biografia del grande scrittore, arricchita dalla nuova nota introduttiva di Ro-berto Antonetto. La sezione di Giuseppe Turca-to dedicata agli illustratori è stata abbellita dall'inserimento delle immagini a colori delle copertine.

BERTU’, Berto Salgàri. Verona: QuiEdit, 2006. Ristampa anastatica dell’edizione pubblicata dall’editore Augustea nel 1928 535.F.39

Soggetto: Salgari, Emilio. la bibliografia sul romanziere in Queriniana

a cura di Maddalena Piotti.

dall’editore Augustea nel 1928 535.F.39

CAPPELLETTI, Cristina (a cura di)

Emilio Salgari tra sport e avventura: atti del Convegno internazionale, Verona 5-6 maggio 2006. Torino: Viglongo, 2010.

Salgari appassionato ciclista approda a Torino, città in cui già ai tempi, ogni attività sportiva era sostenuta da un’associazione. Dall’incontro tra queste vocazioni sportive nasce l’oggetto del convegno di cui sono raccolti gli atti.

BOERO, Pino; FOCHESATO, Walter; POZZO, Felice

Il Corsaro Nero: nel mondo di Emilio Salgari. Milano: Angeli, 2011.

Il Corsaro Nero (1898) è considerato da molti il capolavoro di Emilio Salgari: concepito come romanzo a sé - ma destinato, per le pressanti richieste dei lettori, a dar vita a un intero Ciclo - ha ottenuto dall'Autore attenzioni insolite ed è diventato "contenitore" di seduzioni, mescolan-ze, intersezioni, omaggi e prestiti.

PALLOTTINO, Paola

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L' occhio della tigre: Alberto Della Valle fotografo e illustratore salgariano. Palermo: Sellerio, 1994.

Il sodalizio artistico tra Salgari e Della Valle era alimentato dall’apprezzamento per le stesse fonti iconografiche: i grandi repertori di costumi, viaggi esplorazioni del XVIII e XIX secolo.

SA.ZZ.X.42

FERRERO, Ernesto Disegnare il vento: l' ultimo viaggio del capitano Salgari. Torino: Einaudi, 2011.

A cent'anni dalla sua morte il romanzo di Ernesto Ferrero va oltre la biografia accostando documenti autentici e d'invenzione, e orchestrando le voci di un coro di testimoni: la moglie Ida, l'ex attrice da lui chiamata Aida, minacciata dalla follia; i figli, i vici-ni di casa, i pochi amici, i compagni di una bohème più sognata che praticata, esploratori, medici, gior-nalisti, pittori.

569.A.37

GALLO, Claudio; BONOMI, Giuseppe

Emilio Salgari, la macchina dei sogni. Milano: BUR, 2011.

nelle tempestose acque dello Stretto di Bering, nelle placide lagune caraibiche…

375.F.26

Emilio Salgari, la macchina dei sogni. Milano: BUR, 2011.

Salgari è stato uno degli autori di maggior successo tra Otto e Novecento, eppure sulla sua vicenda ri-mangono molte zone d'ombra, incastonate tra i luo-ghi comuni e lo stereotipo del genio sregolato. Que-sta biografia - condotta su materiale di prima mano - ne ricostruisce in modo preciso la vicenda umana e professionale, sgombrando finalmente il campo da miti consolidati.

GALLO, Claudio; LO PRESTI, Matteo, TILO-CA, Paola (a cura di)

Il mare di Salgari: gli oceani, i porti, le navi, gli eroi. Roma: Ministero degli affari esteri, Direzione gene-rale per la promozione e la cooperazione culturale, 2007.

Catalogo della mostra, Verona, 2007

GONZATO, Silvino

Emilio Salgari: demoni, amori e tragedie di un capi-tano che navigò solo con la fantasia. Vicenza: Neri Pozza, 1995.

Biografia del più celebre scrittore italiano di roman-zi d’avventura, la cui fantasia partiva dalle sponde dell’Adige per sbarcare nei pantani della Malesia,

375.F.26

LAWSON LUCAS, Ann La ricerca dell' ignoto: i romanzi d' avventura di Emilio Salgari. Firenze: Olschki, 2000.

Analisi sistematica e bibliograficamente ricca del lavoro salariano.

462.B.22

MARCHI, Gian Paolo

La spada di sambuco: cinque percorsi salgaria-ni. Verona: Fiorini, 2000.

Cinque percorsi di lettura, inediti e trasversali, dell’opera salgariana

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MONCHIERI, Lino

Emilio Salgari. Brescia: La scuola, 1955.

Lettura pedagogica delle opere di Salgari, un po’ datata ma allo stesso tempo non priva di curiosità per quanto riguarda l’approccio dei pedagogisti agli eccessi descrittivi e fantastici dell’autore. Coll.276.2

POZZO, Felice Emilio Salgari e dintorni. Napoli: Liguori, 2000.

“Ogni romanzo di Salgari ha un suo ineffabile se-greto”: con questo libro scopriamo che Capitan Tempesta rievoca Beethoven e che tra i personaggi del Ciclo dell’West è nascosto Lord Byron, ed altro ancora..

470.A.26

PRATESI, Fulco

Nella giungla di Sandokan Roma: Gallucci, 2006.

Le avventure di Sandokan e di Yanez, della Perla di Labuan e di Tremalnaik riviste in chiave naturalista dal fondatore del WWF. Un ambientalista che si de-finisce un autentico fanatico di Emilio Salgari

La valle della luna: avventura, esotismo, orien-

finisce un autentico fanatico di Emilio Salgari

SALGARI, Omar Mio padre Emilio Salgari. Milano: Garzanti, 1940.

Preziosa testimonianza biografica di uno dei figli di Salgari

Va.III.48

SARTI, Vittorio

Nuova bibliografia salgariana. Torino: Pignatone, 1994.

Il lavoro bibliograficamente più esauriente sull’ope-ra salgariana

918.B.16

TRAVERSETTI, Bruno

Introduzione a Salgari. Roma; Bari: Laterza, 1989.

Approccio “a tutto tondo” allo scrittore e alla sua opera.

305.E.30

BESEGHI, Emy (a cura di)

La valle della luna: avventura, esotismo, orien-talismo nell'opera di Emilio Salgari. Firenze: La nuova Italia, 1992.

Il volume cerca di entrare nella “cameretta fu-mosa” dove il “forzato della penn” consumava le sue 100 sigarette al giorno. Nell’officina let-teraria di Salgari confluiscono gli incubi neri dell’Ottocento romantico.

325.D.51

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e Gennaro Amato, tra il 1903 e il 1915 illustrò 21 opere salgariane per gli editori Donath di Genova e Bemporad. Per le sue composizioni si avvalse della fotografia, facendo posare amici e parenti travestiti da personaggi salgariani. Lui stesso posò per raffigurare Yanez. Morì suicida come Salgari nel 1928, affranto a causa della morte della moglie.

Gli illustratori Salgariani.

SG

La suggestione delle edizioni salgariani non risiede soltanto nella trama avvincente e nelle suggestive de-scrizioni di paesaggi e animali esotici, ma anche nell’apparato iconografico affidato a illustratori di grande valore.

Nella storia dell’illustrazione italiana le edizioni salga-riane costituiscono infatti una vera e propria pietra miliare.

Lo stesso Salgari amava illustrare i personaggi dei suoi romanzi, e spesso collaborava strettamente con i disegnatori già durante la fase di scrittura delle sue opere. Vi era quindi una influenza reciproca, rinsaldata a volte da rapporti di vera e propria amicizia, come con Pipein Gamba (Giuseppe Garuti, Modena 1868, Genova 1954).

Senza alcuna velleità di completezza, riportiamo alcu-ne informazioni relative ai principali illustratori dei romanzi di Emilio Salgari.

Pipein Gamba (Giuseppe Garuti, Modena 1868, Genova 1954)

Autodidatta, si trasferì nel 1888 a Genova, ini-ziando a collaborare come disegnatore presso diverse riviste liguri. Fu anche costumista tea-trale. Iniziò a lavorare per l’editore Donath di Genova illustrando nel 1895 I misteri della Giungla nera. Pipein collaborò strettamente con Salgari, allora trasferitosi a Genova dopo aver

Carlo Chiostri (Firenze 1863-1939)

Noto anche come pittore, in qualità di illustratore si distinse per i disegni di un’edizione Bemporad di Pi-nocchio del 1901 e Ciondolino di Vamba del 1896. Sempre per la Bemporad illustrò Le meraviglie del Duemila di Salgari nel 1907.

Mario D’Antona

Collaboratore negli anni quaranta de L’illustrazione del popolo di Torino, illustrò dal 1945 al 1951 trenta-sei romanzi salgariani editi dalla casa editrice Viglon-go

Alberto Della Valle (Napoli 1851-1928)

Considerato l’illustratore salgariano per eccellenza, esordì con l’editore Treves nella rivista Illustrazione italiana.

Entrato in amicizia con Salgari tramite Pipein Gamba


stipulato un contratto con Donath, divenendone inti-mo amico: illustrò in tutto una dozzina di romanzi del Nostro. L’edizione del Corsaro nero del 1898 è considerata il suo capolavoro, giungendo a rendere l’esoticità dei luoghi, l’eroicità un po’ teatrale dei personaggi, con abbondanza e minuziosità realistica di dettagli.

Nico Lubatti

Lavorò anche per la casa editrice Audace di Gian Luigi Bonelli, creatore e editore di Tex, nel 1943.

Per gli editori Impero, Pagani e Carroccio curò le illustrazioni di molti romanzi salgariani.

Franco Paludetti “Palù” (Milano 1924-2008)

Per la casa editrice Astorina di Milano illustrò circa 200 albi di Diabolik dal 1972 fino quasi alla morte. Per l’editore Viglongo nel 1946 curò le illustrazioni de I solitari dell’Oceano e, di Omar Salgari, Morgan il conquistatore di Pana-ma.

Luigi Togliatto

Pittore e illustratore affermato collaborò con la casa editrice Viglongo. Traspose in fumetto il salgariano Le pantere di Algeri.

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