Qui 22 marzo 2011

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Piccola Sartoria Stireria Sottovuoto via Ciccarone 109/b (Parcheggio scuole Rossetti) Vasto (CH) Tel. 0873 59480 Cell. 331 8248213 ORARIO CONTINUATO quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 51 - Martedì 22 marzo 2011 - Santa Zaccaria Pagina 5 San Salvo: Un contributo sul vecchio centro Hanno votato 4861 elet- tori. Allestiti 6 seggi, di cui uno dedicato anche ai giovani da 16 a 18 anni. Folla attenta ai risultati, che compaiono sui tabel- loni elettronici e vengono contestualmente annun- ciati da uno speaker che sembra Nando Martellini. Affianco ad ogni urna un presidente, due scrutato- ri e due rappresentati di lista. Come nelle elezioni ordinarie. Non si odono contestazioni durante lo sfoglio. Un po’ perché il voto era stato sostanzial- mente facile: bastava ap- porre un segno sul nome di uno dei due candidati sindaci. E un po’ perché lo scarto di Lapenna su Forte era apparso subito chiaro: il 5% fin dall’inizio dello scrutinio e che resta più o meno tale fino al termi- ne. I volti sono tirati. Tra i presenti il senatore Le- gnini, il segretario regio- nale Paolucci, il segretario provinciale Di Giuseppe, il segretario di zona Moro e i sindaci di Cupello, Monte- odorisio, San Salvo e Do- gliola. Continua a pag. 3 Sul risultato delle Primarie svoltesi ieri a Vasto si registra un primo commento di Mario Della Porta, l’ex presidente della Corte d’Appello dell’Aquila e del Tribunale di Va- sto, che capeggia la coalizione che vede alleate le liste del Popolo della Libertà e dell’UdC (”per il momento”, dice lui). “ Il risultato delle Primarie ha messo chiaramente in luce il ruolo subalterno che svolgono all’interno del Partito Democratico gli uomini che si rifanno alla tradizione cri- stiano moderata. Il peso determinante che hanno avuto in questa consultazione, per l’insipienza di chi le ha volute, le forze politiche ed i movimenti dell’estrema sinistra devono fare riflettere quanti si sentono incompatibili ed estranei ad essa ed indurli ad abbandonare, come sta accadendo in Veneto, Piemonte ed Emilia proprio in queste settimane, un partito ch’è ormai completamente in mano agli ex co- munisti. Ai moderati di Vasto, che sono certamente la mag- gioranza dell’elettorato – ha dichiarato Della Porta - mi permetto suggerire di rivolgere la loro attenzione all’alle- anza che mi onoro di capeggiare come candidato-sindaco : a quel fronte moderato che si è ricomposto anche a Vasto per restituire alla Città un alternativa di buon governo e di sviluppo economico ed occupazionale”. Della Porta: i moderati non possono stare con Lapenna Le ha volute lui, ha fatto ferro e fuoco per ottenerle, ha con- vocato l’intero partito, ha mobilitato l’intera città, ha mosso cielo e terra, “Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo” (se non posso muovere i celesti, smuoverò gli Inferi” [Eneide], e infine Peppino Forte un risultato lo ha trovato: una solenne bocciatura. Lo si può capire. Dopo aver conseguito una leg- gera trombatura alle elezioni regionali (per una trentina di voti), ha voluto dimostrare a tutti di essere lui il più forte nella debolezza. Così dopo aver partecipato alle primarie, Peppino ha potuto dimostrare una cosa: di aver battuto lui Luciano nella sconfitta. Non ha avuto alcun rivale: Luciano si è do- vuto accontentare soltanto della vittoria. E con il suo povero 56,4%, Lapenna ha incoronato il buon Peppino che con il suo 43,6% ha dimostrato di essere il più forte nella disfatta. Alle elezioni provinciali, Luciano è stato sconfitto e Peppino ha vinto. Lapenna è rimasto mogio mogio nel suo cantuccio e Forte ha occupato lo scranno teatino. Mentre Luciano faceva timidamente fuori uno dopo l’altro i suoi avversari (Cerul- li, D’Adamo, Del Prete, Menna, Molino, Sabatini), Peppino si agitava in tutti i modi per essere anche parte attiva di questo gruppo. E così il timido Luciano, con i suoi baffetti di sempre, e il suo sorrisetto ghignoso si è prostrato a Forte e ha detto: “Peppino sei tu il divo della debolezza. A te il primato. Per quanto mi riguarda, posso solo batterti”. Molino, Marchesani, Sabatini hanno gioito per questo successo di debolezza. Han- no perfino pianto. Missione riuscita. Intanto Luciano si ren- deva lentamente conto di ciò che era accaduto. “Ma come ha vinto Peppino o io? No, capperi, ho vinto io”. E allora ripen- sando a se stesso, Luciano ha affermato in dialetto napoleta- no: “Giuacchine facette ‘a legge e Giuuacchine fuje ‘mbise”. Il che vuol dire: “Gioacchino ha fatto la legge e con quella legge Gioaccino è stato impiccato”. Lapenna batte Forte “Giuuacchine facette ‘a legge e Giuuacchine fuje ‘mbise” (Gioacchino ha fatto la legge e con quella legge Gioaccino è stato impiccato)

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Qui 22 marzo 2011

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Piccola SartoriaStireria

Sottovuoto

via Ciccarone 109/b(Parcheggio scuole Rossetti)

Vasto (CH)Tel. 0873 59480

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ORARIOCONTINUATO

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Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it in distribuzione gratuita tutti i giorni tranne la domenica e lunedì

NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 51 - Martedì 22 marzo 2011 - Santa Zaccaria

Pagina 5

San Salvo:Un contributo

sulvecchio centro

Hanno votato 4861 elet-tori. Allestiti 6 seggi, di cui uno dedicato anche ai giovani da 16 a 18 anni. Folla attenta ai risultati, che compaiono sui tabel-loni elettronici e vengono contestualmente annun-ciati da uno speaker che sembra Nando Martellini. Affianco ad ogni urna un presidente, due scrutato-ri e due rappresentati di lista. Come nelle elezioni ordinarie. Non si odono contestazioni durante lo sfoglio. Un po’ perché il voto era stato sostanzial-mente facile: bastava ap-porre un segno sul nome di uno dei due candidati sindaci. E un po’ perché lo scarto di Lapenna su Forte era apparso subito chiaro: il 5% fin dall’inizio dello scrutinio e che resta più o meno tale fino al termi-ne. I volti sono tirati. Tra i presenti il senatore Le-gnini, il segretario regio-nale Paolucci, il segretario provinciale Di Giuseppe, il segretario di zona Moro e i sindaci di Cupello, Monte-odorisio, San Salvo e Do-gliola.

Continua a pag. 3

Sul risultato delle Primarie svoltesi ieri a Vasto si registra un primo commento di Mario Della Porta, l’ex presidente della Corte d’Appello dell’Aquila e del Tribunale di Va-sto, che capeggia la coalizione che vede alleate le liste del Popolo della Libertà e dell’UdC (”per il momento”, dice lui). “ Il risultato delle Primarie ha messo chiaramente in luce il ruolo subalterno che svolgono all’interno del Partito Democratico gli uomini che si rifanno alla tradizione cri-stiano moderata. Il peso determinante che hanno avuto in questa consultazione, per l’insipienza di chi le ha volute, le forze politiche ed i movimenti dell’estrema sinistra devono fare riflettere quanti si sentono incompatibili ed estranei ad essa ed indurli ad abbandonare, come sta accadendo in Veneto, Piemonte ed Emilia proprio in queste settimane, un partito ch’è ormai completamente in mano agli ex co-munisti. Ai moderati di Vasto, che sono certamente la mag-gioranza dell’elettorato – ha dichiarato Della Porta - mi permetto suggerire di rivolgere la loro attenzione all’alle-anza che mi onoro di capeggiare come candidato-sindaco : a quel fronte moderato che si è ricomposto anche a Vasto per restituire alla Città un alternativa di buon governo e di sviluppo economico ed occupazionale”.

Della Porta: i moderatinon possono stare con Lapenna

Le ha volute lui, ha fatto ferro e fuoco per ottenerle, ha con-vocato l’intero partito, ha mobilitato l’intera città, ha mosso cielo e terra, “Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo” (se non posso muovere i celesti, smuoverò gli Inferi” [Eneide], e infine Peppino Forte un risultato lo ha trovato: una solenne bocciatura. Lo si può capire. Dopo aver conseguito una leg-gera trombatura alle elezioni regionali (per una trentina di voti), ha voluto dimostrare a tutti di essere lui il più forte nella debolezza. Così dopo aver partecipato alle primarie, Peppino ha potuto dimostrare una cosa: di aver battuto lui Luciano nella sconfitta. Non ha avuto alcun rivale: Luciano si è do-vuto accontentare soltanto della vittoria. E con il suo povero 56,4%, Lapenna ha incoronato il buon Peppino che con il suo 43,6% ha dimostrato di essere il più forte nella disfatta. Alle elezioni provinciali, Luciano è stato sconfitto e Peppino ha vinto. Lapenna è rimasto mogio mogio nel suo cantuccio e Forte ha occupato lo scranno teatino. Mentre Luciano faceva timidamente fuori uno dopo l’altro i suoi avversari (Cerul-li, D’Adamo, Del Prete, Menna, Molino, Sabatini), Peppino si agitava in tutti i modi per essere anche parte attiva di questo gruppo. E così il timido Luciano, con i suoi baffetti di sempre, e il suo sorrisetto ghignoso si è prostrato a Forte e ha detto: “Peppino sei tu il divo della debolezza. A te il primato. Per quanto mi riguarda, posso solo batterti”. Molino, Marchesani, Sabatini hanno gioito per questo successo di debolezza. Han-no perfino pianto. Missione riuscita. Intanto Luciano si ren-deva lentamente conto di ciò che era accaduto. “Ma come ha vinto Peppino o io? No, capperi, ho vinto io”. E allora ripen-sando a se stesso, Luciano ha affermato in dialetto napoleta-no: “Giuacchine facette ‘a legge e Giuuacchine fuje ‘mbise”. Il che vuol dire: “Gioacchino ha fatto la legge e con quella legge Gioaccino è stato impiccato”.

Lapenna batte Forte“Giuuacchine facette ‘a leggee Giuuacchine fuje ‘mbise”

(Gioacchino ha fatto la leggee con quella legge Gioaccino è stato impiccato)

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L’opinione di Gianfranco Bonacci

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Una sala gremita di politici e simpatizzanti per l’inau-gurazione della sede della segretaria politica del dott. Mario Della Porta, candida-to a sindaco della Città del Vasto pel il PdL. Presen-ti le autorità politiche del territorio a cominciare dal senatore Fabrizio Di Stefa-no, al Presidente della Pro-vincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, all’asses-sore Mauro Febbo, ai con-siglieri regionali Giuseppe Tagliente, Antonio Prospe-ro ed Antonio Menna, oltre che consiglieri provinciali e comunali. Una presentazio-ne sobria in cui da parte di Di Giuseppantonio è stata sottolineata la vocazione di Vasto a diventare una “città europea” soprattutto in una visione di in cui due temi devono essere prevalenti, il turismo e la sicurezza. Feb-bo ha sottolineato come la coalizione che si raccoglie intorno alla figura di Della Porta sia caratterizzata dalla unione e non dalla divisio-

ne così marcatamente evi-denziata dalla imposizione delle primarie nel Pd. Il se-natore Di Stefano dal canto suo ha voluto sottolineare come la scelta sia caduta su Mario Della Porta che ha fatto la sintesi di tutte le anime del centrodestra por-tando oltretutto ad esso un contributo di indiscutibile spessore culturale e di pre-parazione giuridica. A sua volta Menna si compiace della unanimità evidenzia-ta all’interno dell’UdC nella scelta del candidato Del-la Porta e rimarca come la vocazione turistica di Vasto possa passare anche attra-verso una revisione della localizzazione dell’Area in-dustriale. Prospero, molto brevemente, ha fatto rile-vare come gli avversari non hanno trovato di meglio che “due soli difetti” nel candi-dato del PdL, non avendo motivazioni di ordine politi-co da opporre. Tagliente ha concluso gli interventi delle “autorità” politiche rilevan-do come sia importante il “mettersi in gioco” come sta facendo Della Porta, portan-do in questa sua candidatu-ra quella nota di politica “giovane” che manca negli avversari: un candidato che porta la sua testimonianza

di uomo di legge per con-sentire a Vasto di fare quel salto di qualità decisamente assente nei cinque anni di centro-sinistra. L’intervento di Mario Della Porta è stato altrettanto sobrio ed ha vo-luto togliersi un sassolino dalla scarpa, sia pure con estrema eleganza, facendo riferimento a chi, pur pro-venendo dalla stessa area di centro-destra, non ha rite-nuto opportuno aderire, no-nostante l’impegno morale, ad un confronto che fosse solo politico, preferendo un attacco di tipo personale che la dice lunga sulla qua-lità dell’avversario: tema, questo, sul quale non inten-de più tornare perché la sua campagna elettorale e le sue proposte saranno solo poli-tiche e mai prenderanno in considerazione attacchi sul piano personale. Circa il programma da presentare alla approvazione dei vaste-si, ha ribadito che gli aspet-ti fondamentali della sua proposta saranno, come già più volte sottolineato, quelli legati allo sviluppo turistico della città e ad una mag-giore sicurezza. Un lungo e convinto applauso ha salu-tato infine Mario Della Por-ta apparso particolarmente sicuro di se e convincente.

Vasto ha fatto cosi il suo ingresso, trionfale, nel sistema delle primarie ed ha scelto, come candidato Sindaco, per la Sinistra l’uscente Lapenna.Il lato positivo della democrazia e’ che ogni manifesta-zione che si manifesti e consolidi pertanto la visibilità democratica del Paese, dà un segno di modernità.Le considerazioni da fare sono di ordine puramente po-litico, cominciando dalla “governance” che il candidato dovrà proporre in caso di vittoria. La governance e’ un insieme di criteri normativi chiari e condivisi, basati sul sentimento della missione da conseguire e dalla sensibi-lità verso una meta , non irraggiungibile, ma ambita.Vasto si trova nella lista dei Comuni italiani classificati a seconda della popolazione residente, intorno al 160esi-mo posto sui 7000 Comuni esistenti.L’Abruzzo come Regione e’ alle porte della Regione La-zio , con un enorme bacino di produttori, consumatori , turisti e cosi via. Fatte queste due premesse e’ chiaro che il ruolo della nostra città e’ duplice.In Primis: assicurare la gestione del proprio territorio senza indugi e scaramucce che, come noto e come vi-sto, si sviluppano piu’ fortemente all’interno di chi sta al potere rispetto a chi sta all’opposizione.E’ un male un po’ italiano. Siamo sempre pronti a rompere un’alleanza appena fatta e sempre uniti ,anche all’interno di quella maggioranza, a pensare per opposti,per bianco e nero, senza le necessarie sfumature.Ecco perche’ il ruolo avuto delle primarie , non deve poi trasformarsi in dualismo fatto di continue contrappo-sizioni che finiscono col disilludere i cinquemila votanti del 20 marzo. In secondo luogo c’e’ la meta piu’ ambita: fare di Vasto ciò che merita di essere.Un polo di interessi fatto di vari ‘cluster’, di vari centri operativi e di sape-re. Per realizzare questo obiettivo occorre trovare nuove forme di processi operativi.Qualche giorno fa si e’ tenuta a Valmontone la prima as-semblea di Unindustria che e’ la nuova Associazione di Confindustria che raggruppa gli imprenditori di Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti. Hanno partecipato 2500 indu-striali ed e’ dunque chiaro che le PMI erano maggiorita-rie. Il Sottosegretario Letta e’ rimasto impressionato da questa partecipazione e la Mercegaglia ha sottolineato l’importanza di una sub-struttura operativa di queste di-mensioni ma che rappresenta in maggior parte i piccoli e medi imprenditori, e cioè il centro produttivo del Paese.Inoltre Lazio e Sardegna da pochi giorni sono colle-gate con un cavo per l’elettricità di 800 chilometri che permette forti economie rispetto ai cavi che legavano la Sardegna alla Corsica. Ecco a cosa Vasto deve mirare : a farsi portavoce con la Regione di processi e progetti in-novativi anche sotto il profilo organizzativo,costruendo un modello di relazioni più nuovo e propositivo rispetto al passato .Questo passato che non ne ha dato grandi prove di se’ ,ne’ in Regione ne’ al Comune. Il candidato Lapenna potrà quindi svolgere questi due ruoli, come il candidato Della Porta nella premessa che entrambi abbiano come centro delle rispettive attenzioni non gli elettori (di un Partito o dell’altro) ma i cittadini che sono i veri depositari dell’interesse comune. Che il sostantivo ‘Comune’ non abbia proprio questo significato?

Il candidato LapennaMario Della Porta ha

inaugurato la sede elettorale

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STUDIO PARRUCCHIERI

Cinque gli arresti ese-guiti dalla Polizia a Vasto nell’ambito di un’opera-zione - denominata Crash - che ha smantellato un’organizzazione dedita all’estorsione, traffico di

stupefacenti e sfruttamen-to della prostituzione, con reati anche di lesioni per-sonali e minacce aggra-vate. Cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere, quattro le denun-

ce, con diverso materiale posto sotto sequestro. Agli arresti sono finiti, all’alba di sabato, Giuseppe Ven-trella, 49 anni, suo figlio Ruggiero, 25enne, con il primo al vertice del ‘soda-lizio’, Petrica Caldaras, 63 anni, Jarj Wladimiro Pelle-rani, 26, e Luigi D’Adamo, 45 anni. Gli indagati sono F.V., S.A., P.D.P. e M.S., tutti vastesi.L’inchiesta è par-tita dalla denuncia di un commerciante, al quale l’organizzazione estorceva denaro. Secondo l’accusa i cinque arrestati avrebbero messo in piedi un’associazione di tipo delinquenziale dedita alle estorsioni, alle rapi-ne e al traffico di droga e c’era l’intenzione di orga-nizzare anche un giro di prostituzione. Con minac-ce la banda avrebbe recu-perato crediti, anche per conto terzi, ricorrendo alla forza. Agli arrestati, tutti in carcere a Vasto, il Gip ha vietato i colloqui con gli avvocati per cinque giorni.

Gang violentaA sinistraCaldaras, quindi,in senso orario,D’Adamo,Pellerani,e i due Ventrella, padre e figlio.

Arresti per estorsione,traffico di droga e prostituzione

Secondo l’Associazione Por-ta Nuova il Piano di recu-pero del centro storico stu-diato dall’arch. bolognese Cervellati è un piano fanta-sma, che rischia di arrivare all’approvazione definitiva senza concertazione e con evidenti problemi di fondo. Lo strumento di pianifica-zione urbanistica dovreb-be essere adottato domani dal Consiglio comunale, ma intorno ad esso crescono intanto le critiche da ogni parte, a cominciare dal PdL, che lamenta come non sia-no state fornite carte a suf-ficienza per poter esprimere

un voto. «Il Piano – ha fatto sapere invece Porta Nuova - non è stato neppure pub-blicato sul sito del Comune: per procurarselo occorreva essere amici, o amici degli amici, di qualcuno; non è stato discusso se non fu-gacemente in qualche rara adunanza cittadina; e ancor meno è stato discusso con i diretti interessati, gli abi-tanti del centro storico». Se-condo la stessa associazione ci sono poi anche altri pro-blemi ch erendono impos-sibile la sua approvazione, sia di carattere tecnico che progettuale.

All'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, in programma per lunedì 21 marzo, è prevista la votazio-ne del “Piano di recupero del centro storico, adozione”. A riguardo, è appena il caso di ricordare che non potranno prendere parte alla votazione, e dovranno allontanarsi dall'aula, tutti quei Consiglieri comunali che abitano, hanno delle proprietà ovvero degli interessi (diretti o in-diretti) nell'area oggetto di votazione. Ai sensi dell'art. 78 D.Lgs. 267/2000, infatti, i Consiglieri “devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di deli-bere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”. L'obbligo di astensione si applica anche ai piani urbanistici quando vi è una correlazione diretta e immediata tra gli interessi del Consigliere e il contenuto della deliberazione. Secondo il costante orien-tamento del Consiglio di Stato, la violazione del citato obbligo all'astensione comporta il vizio di nullità della delibera. Inoltre, il Giudice amministrativo chiarisce che per “interesse” deve intendersi ogni situazione anche astratta comportante una tensione della volontà ovvero quando non vi è uno stato di assoluta serenità rispetto alla decisione da adottare. Ciò detto, è auspicabile che le segreterie dei partiti non inducano i Consiglieri comunali in stato di conflitto di interessi a votare lo strumento ur-banistico in questione in quanto l'unico “vantaggio” che si otterrebbe sarebbe quello di una spendita elettorale dell'eventuale approvazione ma amminstrativamente il provvedimento sarebbe invalido. Se si dovesse pervenire ad una approvazione viziata del Piano di recupero del centro storico e venisse conferma-ta l'invalidità della modifica alle NTA del P.R.G., il settore urbanistico del Comune di Vasto in questi cinque anni avrebbe prodotto risultati pari a zero. Danilo Menna P.S. Grazie a Danilo per le utili precisazioni, anche se è in-tuitivo che l’adozione del Piano, arrivato a poche settimane dalle elezioni è una vera e propria “pagliacciata”

Riceviamo e PubblichiamoUn piano di recupero elettoralistico

Come il Pdl anche “Porta Nuova” boccia il Piano di Recupero

del centro storico

Questo il Palabcc la sera del 20 marzo, data topica per le comunali di Vasto, perché destinata a fornire il candidato sindaco che mancava: quello del cen-trosinistra. Lo scontro che ha portato a questa serata tra Peppino Forte e Lucia-no Lapenna è stato duro e senza infingimenti. Ha addirittura provoca-to le dimissioni del sin-daco (poi ritirate) oltre all’uscita definitiva dalla Giunta comunale dell’as-sessore Sabatini (dell’Idv) e dell’assessore Molino (fortiano del Pd). Le pri-marie, queste primarie (che Lapenna ha da subi-to ritenute un’umiliazio-ne e che Forte continua a

difendere anche dopo la sconfitta) sono quello che in psicoanalisi è l’uscita dal trauma…con un altro trauma. Anche se, però a pensarci bene, quello di oggi sembra un momen-to liberatorio collettivo, scelto, oltre che per deci-dere il candidato sindaco, anche per liberarsi. Li-berarsi dal ricordo di una guerra intestina durata una legislatura. Liberarsi dalle divisioni storiche tra comunisti e democristia-ni. Liberarsi dalle polemi-che procedurali. Liberarsi dall’immagine di una co-alizione, che per vincere sa di dover stare insieme, ma che non può ammet-tere neanche a se stessa

di essere due coalizioni in una: lapenniani (sinistra storica, più Sputore e Oli-vieri) e fortiani (cattolici, dipietristi, socialisti e de-fenestrati vari). La sintesi per ora si chiama Lapen-na, che ha vinto le pri-marie col 56% e che sarà il candidato sindaco. Ma se all’interno del partito, della lista elettorale e del futuro gruppo consiliare il rapporto tra lapenniani e fortiani continuerà ad es-sere di 56 e 44, allora i de-mocratici saranno come una mela spaccata più o meno in due. E con le mele spaccate, le prima-rie si possono pure fare, ma…

Orazio di Stefano

Dalla prima Lapenna batte Forte

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I fuochi pirotecnici a sera hanno chiuso sabato 19 marzo i festeggiamenti in onore di San Giuseppe or-ganizzati nella zona della Cattedrale nel centro citta-dino di Vasto. Giochi per i più piccoli, animazioni con i volontari dell'associazio-ne Ricoclaun, musica con il complesso bandistico 'San Martino' dell'Incoronata, distribuzione delle gusto-se e tradizionali zeppole e raccolta di fondi, con una pesca di beneficenza, per la Mensa Caritas di via Buonconsiglio (con l'im-pegno, in particolare, del prof. Ermanno Muratore) hanno caratterizzato la giornata. Soddisfatti per la partecipazione il parroco don Gianfranco Travaglini ed il parroco emerito don Giovanni Pellicciotti che hanno voluto nuovamente ringraziare quanti si sono

adoperati ed hanno col-laborato per l'organizza-zione. Coinvolto, in modo particolare, uno speciale Comitato Feste formato da: Maurizio Caldarelli, Cri-

stiano Caldarelli, Sandro Maccione, Michele Fratto-loso, Nicola Marinelli, Al-berto Del Borrello e Lino Ascione.

Mi.Ta.

Presso la sede di Qui-quotidiano è allestita una mostra su: “Il Bri-gantaggio nel Vastese durante l’Unità d’Italia”. Visitatela!

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Riuscita la Festa di San GiuseppeDisservizi alla aslAl CUP di via Michetti a Vasto succedono cose da non credere. Il giorno 18-03-2011 mi reco per prenotare una impegnativa; arrivo alle ore 9:45, prendo il numero di prenotazione 108, pri-ma di me ci sono 50 persone in attesa, dei 3 sportelli 1 era chiu-so dei 2 funzionanti per almeno 2 volte uno dei due veniva chiu-so per almeno mezzora e poi riapriva mentre c’erano persone molto anziane e addirittura donne in stato di gravidanza che non avevano nemmeno una sedia per sedersi (roba dell’altro mondo); altra cosa molto negativa che non c’è un display per chiamare i numeri progressivi, bisognava chiedere ai signori davanti quale numero avevano da presentare. Alla fine arriva il mio turno ore 12:30, quindi 2 ore e 45 minuti di attesa.Chiedo a chi gestisce questo servizio se è una situazione da po-ter sopportare.

Un cittadinoVige il divieto di fumo?Gentile redazione, volevo segnalare, visto che non è la prima volta che capita, come non sia rispettato il divieto di fumo in molti uffici pubblici: è la terza volta che mi reco presso un uf-ficio pubblico cittadino e sono già due volte che vedo il diret-tore venire nella sala riservata a noi contribuenti e fumare in maniera sfacciata. Vige il divieto di fumo?..Chi deve controllare visto che io sono anche affetto da patologie respiratorie? Spe-ro che questo episodio non si ripeta più altrimenti mi troverò costretto ad agire per tutelare un diritto nelle sedi opportune e competenti. Porgo i miei saluti.

M. M.

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Sinistra Ecologia Libertà (SEL) considera la “questio-ne morale” una priorità da cui tutti i cittadini, soprat-tutto chi amministra, non può ne prescindere, ne sot-trarsi. L’ultima vicenda che sta caratterizzando un forte dibattito unicamente tra cit-tadini è quella riguardante le presunte “verità” sulle di-missioni dell’ex Assessore alle Attività Produttive Ga-briele Di Lallo -gruppo De-mocratici per San Salvo- e alla relativa replica del Pre-sidente del Consiglio comu-nale Alfonso Di Toro leader del gruppo stesso. Il coordinamento di SEL San Salvo, esprime la sua solidarietà all’ex assesso-re Di Lallo, condannando e censurando fermamente qualsiasi atto di “arroganza e dispotismo”, ignorando la parte politica da dove essi provengano.Sui fatti dichiarati in questi ultimi giorni, SEL invita il Sindaco a fare definitiva-mente chiarezza sul rimpa-sto del 2009 e sulla ricompo-sizione della giunta poiché non possiamo accettare che siano stati esercitati due pesi e due misure. Se da una

parte qualcuno ha esplici-tamente affermato di aver “indicato lui il nome cui af-fidare l’incarico di assesso-re alle Attività Produttive”, dall’altra come spiega oggi il Sindaco le sue dichiarazioni di allora, quando affermava che “avrebbe assolutamen-te vietato la partecipazione dei partiti nella scelta degli assessori” ? SEL ritiene al-quanto grave che il primo cittadino non abbia “nulla da dire” ne sulle dimissioni di un assessore della sua (?) giunta e ne sulla palese in-gerenza dichiarata in questi ultimi giorni.Ricordiamo che i rappre-sentanti dei cittadini sono democraticamente eletti dagli stessi e questi hanno il dovere di rappresentar-li sempre, partendo dal-le sedi istituzionali. Noi di SEL crediamo inoltre che questa città meriti qualcosa in più che semplici e inutili beghe e dissapori che van-no ricondotti a questioni esclusivamente di interessi personali. SEL invita tutti i soggetti po-litici a esprimere pubblica-mente la propria posizione sulla vicenda, poiché essa

riguarda chi ha ammini-strato e chi oggi amministra la nostra città. Se vogliamo percorrere insieme la stra-da del rinnovamento, non è fondamentale cambiare le facce ma diventa di prima-ria importanza modificare i metodi.Il vostro silenzio lo consi-dereremo come la dichiara-zione di complicità verso un grave e pericoloso metodo di amministrare.Uno degli obiettivi primari di SEL San Salvo è quello di ricostruire un nuovo centro sinistra cercando sempre più di coalizzare donne e uomini di buona volontà, intorno ad un progetto che parta dalla chiarezza e dalla lealtà politica di tutti i sog-getti. C’è pertanto l’espres-sa richiesta per i partiti che si riconoscono nel centrosi-nistra, a sedersi intorno ad un tavolo per cominciare a progettare il futuro della no-stra città, per ripristinare le regole etiche di un cambia-mento radicale sul modo di amministrare e per stabilire come essere amministratori della “cosa pubblica”.

Sinistra Ecologia Libertà Circolo di San Salvo

Nelle scorse settimane si è sviluppata un'accesa pole-mica sul presunto degrado del centro storico di San Salvo, scatenata dall'arti-colo del prof. Giovannino Artese, pubblicato su alcu-ni siti internet locali.Ci sono state subito del-le reazioni da parte di chi sostiene che le condizioni ambientali, urbanistiche e sociali di San Salvo siano tutto sommato accettabili e ritiene troppo ''radicali'' le critiche mosse dal profes-sore.Purtroppo la polemica ha preso troppo presto una piega da tifo da stadio e si sono persi di vista i conte-nuti di entrambe le parti.Io personalmente mi sono sentita sin dall'inizio grata ad Artese per aver solleva-to un problema che è sotto gli occhi di tutti.Senza voler riportare tutte le critiche di quell'articolo, sento di dover aggiungere qualche elemento che mi riguarda come esercente di un negozio nel centro storico di San Salvo. Viviamo in una condizione di desertificazione, si pati-sce l'assenza di un'offerta

commerciale variegata e di qualità, che instauri un circolo virtuoso di vivacità sociale, che si sviluppi in un'ambiente accogliente, che stimoli altra vivacità sociale.Purtroppo sono infiniti gli esempi di locali che invece di ospitare negozi vengono puntualmente occupati da uffici o sedi di partito, ciò spegne inevitabilmente ogni curiosità da parte di potenziali clienti.Nei panni di una comu-ne famiglia, che senso ha spendere un pomeriggio intero a passeggiare in strade senza vetrine, con uffici al posto dei negozi? Dove sono le librerie, le calzature, i vestiti presti-giosi, i pasticcini, i negozi curati nell'arredo e nell'of-ferta?Per ora al posto dell'au-spicato circolo virtuoso ne abbiamo uno vizioso, fatto di cittadini che preferi-scono passeggiare e fare shopping altrove, nessuna voglia di investire in nego-zi che risultino cattedrali nel deserto, proprietari di case che alla fine si vedo-no costretti ad affittare i loro locali ad esercizi non commerciali. La questio-ne è, dove intervenire e in che modo, per interrompe-re questa catena? Quanto potranno ancora resistere i pochi commercianti che hanno creduto nella vitali-tà del centro storico e che ora soffrono l'abbandono di clienti e strutture? Come operatrice è questo l'aspetto di quel dibattito di cui dicevamo che mi in-teressa sottolineare e che vorrei portare al centro di una discussione da cui trarre idee e non polemi-che.

Natalia Di Virgilio

Per atleti partecipanti, circa 220, e pubblico presente alla palestra comunale di Via Verdi a San Salvo, è stata un successo la tappa di minivolley organizzata dall’A.S. Pallavolo San Salvo. L’impianto sportivo, dunque, come hanno evidenziato i dirigenti del sodalizio bian-cazzurro, è stato ancora teatro di divertimento, giochi e passione sportiva. Le squadre di minivolley, in rappresentanza delle società Termoli, Ururi, Serracapriola, Casacalenda, San Paolo Vasto, Scerni, Magica Team Volley Vasto e A.S. Pallavolo San Salvo, si sono “affrontate” in divertenti partite arbitrate dalle ragazze dell’Under 13, Under 14 e Seconda Divisione

femminile della società ospitante e organizzatrice che ha inteso ringraziare tutti per la col-laborazione ma, soprattutto, i circa 220 bambini che hanno indossato le divise da “atleti adulti”

anche in questa prima tappa. Gli spalti della palestra erano stracolmi di genitori, parenti, addetti ai lavori e semplici curiosi che hanno fatto un tifo imponente a tutti, scandendo ogni punto segnato. Bandierine colorate dappertutto e musica simpatica in sottofondo hanno accompagnato la gioiosa giornata culminata con la premiazione finale alla presenza dell’assessore allo Sport del Comune di San Salvo, Mauro Naccarella: ogni squadra ha ricevuto dei gagliardetti ricordo. Infine, uno dei momenti ormai tradizionale con la merenda offerta dalle mamme. (mdp)

Un contributosul vecchio centro

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Sel

Prioritariala questione morale

Pallavolo: un successo la tappa di minivolley

CULTURAquotidiano

l’informazione free press

martedì22 marzo 2011 6

Ieri, alle ore 07.00, all’età di anni 79, presso l’Ospe-dale “Neuromed” di Poz-zilli (IS), è venuto a man-care all’affetto dei suoi cari l’amato

I funerali avranno luogo oggi alle ore 15,15 nella Parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio.

Ne annunciano la triste scomparsa la moglie Fran-ca, i figli Sonia, Danilo, Maurizio e Tony, il gene-ro Luigi. le nuore Emilia, Claudia e Daniela, i nipoti, i fratelli Gaetano e Peppino, le sorelle Lina e Maria, i co-gnati e i parenti tutti.

Vasto, 22 marzo 2011

IL PRESENTE VALE ANCHE COME RINGRAZIAMENTO.

FILIPPOCASANOVA

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In una fase come l’attuale – che vede il totale abbat-timento dei fondi statali sul patrimonio culturale italiano – costituisce un fatto di grande rilevanza l’affidamento della gestio-ne dell’antico impianto termale istoniense alla de-legazione vastese del Fon-do per l’Ambiente Italiano (Fai). L’ingresso di un na-tional trust nella cura di un bene archeologico come quello vastese comincia a trasferire verso le grandi fondazioni la responsabili-tà di garantire l’organizza-zione formativo-culturale (supervisione e direzione scientifica rimangono alla competente Sovrintenden-za) di una risorsa pubblica

come quella di cui stiamo parlando. Se si pensa che l’aspetto tecnico-manu-tentivo passa all’Associa-zione Nazionale dei Vigili del fuoco in congedo – e ci riferiamo a enti di volon-tariato che operano senza fini di lucro – possiamo ben intendere quanto sia-no oggi determinanti que-sti organismi per rendere fruibili a tutti le strutture monumentali del passato. E non è forse vero che per impedire il triste sgretola-mento di complessi stra-ordinari come la Casa dei Gladiatori di Pompei oc-corre rivolgersi ai privati? (Della Valle, ad esempio, ha finanziato il restauro del Colosseo). E non dobbiamo andare poi molto lontano

per accorgerci che anche il degradatissimo monu-mento a Rossetti di Vasto è tornato a nuovo splendore solo grazie all’intervento finanziario dei Lions di Va-sto.Ma una cosa va detta. Al patrimonio culturale visi-bile ne corrisponde anche uno non visibile, allocato in abitazioni private. Qui il problema diventa più complesso perché occorre fare i conti con la dispo-nibilità del proprietario. E perché tutto questo diventi coerente con le esigenze conoscitive del pubblico, il Fai cerca di coniugare en-trambi gli aspetti in mo-menti particolari. Le Gior-nate di Primavera del 26 e 27 marzo 2011, ad esempio, consentono di avvicinare la parte segreta e sotterranea della città. Quanti di noi hanno avuto l’occasione di visitare l’ingresso dell’an-fiteatro di Histonium (I-II sec. d. C.) celato alla vista nei sotterranei di Palazzo Palmieri? Quanti hanno avuto la possibilità di os-servare i resti di pavimen-to musivo a decorazione floreale (II sec. d. C.) loca-lizzata nella cantina di un palazzo in via S. Pietro? E,

sempre nelle adiacenze, la muratura in opus incertum (I sec. a. C.) recentemente scavata – all’interno di un bar – che si dispone con andamento cardinale qua-le terminus ad quem della porticus localizzata nella passeggiata alle Lame? E il paramento murario in opus reticulatum, con riuso posteriore (in epoca vero-similmente tardomedieva-le) dello stesso materiale, da poco venuto alla luce durante la rifazione di un ristorante in corso Dan-te? E da ultimo – sempre in questa visita – che cosa dire della splendida corti-na in opus mixtum di cui si fregia la cappellina della Trinità in via Laccetti?Saranno delle guide molto particolari ad accompa-gnare i viaggiatori curiosi: i ragazzi di due classi del Li-ceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto. E nella casa natale dell’illustre economista cui è intitolato lo Scientifico, un’altra classe predispor-rà una mostra storica per svelare le trame del centro antico di Vasto. Fai, Vigili del fuoco in congedo, Liceo Scientifico “R. Mattioli”. Che cosa chiedere di più da questa terna vincente?

Con Fai, Vigili del Fuoco in congedo, Liceo Scientifico “R. Mattioli”

Alla ricerca della città sotterraneaVasto e “le giornate di primavera” del 26 e del 27 marzo

di Luigi Murolo

Peso bronzeo di stadera con dedica osca a Ioueis Loufreuis (Giove Libero), rinvenuto a Punta Penna.

SPORTquotidiano

l’informazione free pressmartedì

22 marzo 2011 7

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tappa della stagione mon-diale 2011 della Moto 2. A vincere è stato il tedesco Stefan Bradl, partito in pole position, facendo pratica-mente gara a sé. Dietro di lui un convincente Andrea Iannone che, con una pro-gressione, si assesta dietro al vincitore dopo nove dei venti giri, fino a non mol-lare più la posizione. Per il terzo gradino del podio, invece, è stata lotta aperta, poi appannaggio dell’elve-tico Thomas Luthi. Parte

Gradino intermedio del podio e primi venti punti sono l’ottimo bottino con-quistato dal pilota vastese Andrea Iannone al Gran Premio del Qatar, prima

sedicesimo Andrea, indos-sando per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, come aveva anticipato alla vigilia, una divisa tricolore che ha fatto la sua bellis-sima figura specialmente quando è salito sul secondo gradino del podio. Sedice-simo in griglia di partenza, come detto, il pilota abruz-zese ha convinto, grazie alla grande rimonta in sella alla Suter, inaugurando nel migliore dei modi anche lo SpeedMaster Team, la

scuderia voluta dal padre. A fine gara, così Andrea: “Sono felicissimo perché, dopo le notevoli difficoltà di sabato, abbiamo fatto uno step notevole. Mi sarebbe piaciuto portare il tricolo-re sul gradino più altro del podio ma mi accontento di averlo portato al secondo posto. In gara siamo riusciti a fare una buona partenza, abbiamo recuperato diver-se posizioni, giro dopo giro, tanto da riprendere il grup-po di testa. Ero in lotta per

la seconda posizione e, alla fine, mi sono accorto di essere più veloce degli altri piloti e che c’era la possibilità di mantenere il secondo piazzamento. Sapevo che non sarebbe stato facile, ma ho prova-to e ci siamo riusciti: sono davvero molto felice. Devo ringraziare la mia squadra per il lavoro fatto, permet-tendomi di essere veloce e ottenere un grande risul-tato in Qatar. Speriamo di proseguire così”. (mdp)

L’impressione, ma è solo un’impressione manifestata da più parti, è che qualcosa non giri per il verso giusto, da parte degli organi fede-rali regionali, nei riguardi di Virtus Cupello e Vasto Marina. Tante piccole cose, dagli arbitraggi agli sposta-menti di gare “su richiesta” che, evidentemente, non danno sicurezza alle squa-dre che lottano per vincere o per salvarsi. Domenica, a Cupello, per il campionato di Eccellenza, le decisioni cervellotiche e impensabili del direttore di gara hanno “costretto” la compagine lo-cale della Virtus a non pro-seguire più la gara, sospesa al 26’ della ripresa, quando i rossoblù di mister Carosel-la (allontanato dal campo) sono rimasti in sei per tre espulsioni e due giocatori infortunatosi (le tre sosti-tuzioni previste erano state già fatte), quindi è mancato il numero minimo di calcia-tori per proseguire la parti-ta. La rabbia era tanta, ma patron Peschetola ha pre-ferito non buttare benzina sul fuoco, anzi si è preoc-cupato che non accadesse nulla, poiché il pubblico, e

non solo, era alquanto con-trariato. Di arbitraggi come quello di domenica, la Vir-tus ne ha sopportati non po-chi. In classifica non cambia nulla, la squadra è ancora terzultima ma si attende la scure del Giudice Spor-tivo. In Promozione, come per il massimo campionato regionale, si è disputata la 13esima giornata di ritorno. Il Vasto Marina di Vecchiotti ha battuto (4-1) in trasferta il Daniele Cericola: subito in svantaggio, i biancorossi del presidente sono andati a segno con Contini (2), Val-des e Ottaviano. Non perde colpi neppure il San Nico-la Sulmona che, in casa, ha vinto (1-0) sul Real San Sal-vo di Antonaci, ma un pari sarebbe stato più giusto per l’impegno degli ospiti. Do-menica 27, al campo sporti-vo di località San Tommaso di Vasto, è in programma il big match tra vastesi e ovi-diani. Scivola in ultima po-sizione, intanto, lo Scerni di Monachetti che ha perso in casa (0-1) con il Perano. Sorride l’Unione Sportiva San Salvo che, battendo al “Davide Bucci” il Passo Cor-done, scavalca proprio l’av-

versario di turno e torna in quinta posizione, ultimo po-sto a disposizione per i play off. Dopo aver vinto giovedì la Coppa Italia, i ragazzi di mister Marcello regalano un’altra soddisfazione, la seconda della settimana, e non è poco: per i biancaz-zurri a segno due volte l’ot-timo Alberico. (mdp)

Grandi soddisfazioni per le allieve dell’Histon Ballet di Vasto che hanno preso par-te al “Danzainfiera”, evento nazionale di Firenze che, per quattro giorni, “riunisce tutte le anime del mondo della danza e del ballo, in un mix unico e inconfon-dibile, coinvolgendo tutti i generi e gli stili - si legge

in una nota della scuola va-stese -, dal classico al con-temporaneo, dal moderno al tango, dall’hip hop al la-tino, dal country al musical, dalle danze etniche al val-zer. Nell’audizione di dan-za contemporanea, con il maestro coreografo Gerar-do Porcellucci, sono state selezionate anche le allieve Noemi Di Biase e Angela Stanisci della scuola Histon Ballet di Vasto, diretta da Angiola Saraceni. Angela Staniscia si è distinta per-ché è stata vincitrice della borsa di studio nell’audi-zione del teatro “Carcano” di Milano, con l’insegnante Margarita Smirnova, per danza contemporanea, ot-tenendo, inoltre, la borsa di studio per danza di caratte-re con l’insegnante Eugen-ya Kozhukanova”.

(mdp)

Importanti impegni agonistici nazionali attendono la San Francesco Vasto per il nuoto e il sincronizzato.Saranno giorni intensi, insomma, per il sodalizio presie-duto da Luigi Di Fabio e per il territorio locale in occasio-ne dei due importanti appuntamenti nazionali: a Riccione con i Campionati Italiani Giovanili di nuoto dal 25 al 30 marzo, a Legnano dal 26 al 27 marzo con i Campionati Nazionali Giovanili di nuoto sincronizzato. A Riccione sa-ranno impegnati gli atleti del tecnico Domenico D’Ada-mo: Fabien Marciano, Antonio Di Crisci, Nicolangelo Di Fabio, Nicola Ricci e Roberta D’Annunzio. A Legnano, per il sincronizzato, invece, le atlete della dott.ssa Giusy La-vinia Tornesi: Maria Chiara Silla, Valentina Giuseppetti, Ilenia Orlando e Alexandra D’Aurizio. Saranno altresì presenti, ai Campionati Giovanili di nuoto di Riccione, a rappresentare il territorio del Vastese, anche due atleti della Mille Sport di San Salvo, Eugenia Borgia e Andrea Sebastianelli, allenati da Lorenzo Galante.

(mdp)

Ottimo esordio in Qatar per IannonePrima tappa della stagione mondiale. Il pilota vastese ottiene 20 punti

Eccellenza e Promozione

Vince il Vasto Marinama non si ferma il Sulmona

Histon BalletBrillano le allieve

di Angiola Saraceni

Importanti impegniagonistici attendono

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