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In undici, studenti del nostro istituto, abbiamo avuto la bellissima opportunità di partecipare ad uno stage linguistico a Malta. Siamo partiti per la località di Pembroke e per tre settimane abbiamo alloggiato presso le famiglie del posto, che si sono dimostrate davvero gentili e disponibili nei nostri confronti. Il corso si è svolto alla Atlas Languages School, una delle migliori scuole di lingua Inglese in Europa, dove abbiamo trovato docenti accoglienti e disponibili. Il direttore della scuola, infatti, ci è venuto a prendere personalmente in aeroporto e ci ha accompagnato nei nostri alloggi, assicurandosi che non ci fossero problemi. Durante il soggiorno, ogni mattina siamo andati a lezione, dalle 9.00 alle 12.50, con una piccola pausa di solo mezz’ora. Nella normalità possono sembrare tante ore, ma in realtà sono volate via, grazie alla bravura degli insegnanti che hanno avuto la capacità di catturare la nostra attenzione. Abbiamo, infatti, partecipato volentieri anche alle attività pomeridiane che la scuola ci ha proposto, ma che non erano obbligatorie. Per migliorare il nostro inglese, però, non siamo sempre rimasti chiusi nelle mura scolastiche, ma abbiamo avuto l’occasione di andare a visitare le varie località dell’isola, accompagnati dallo staff della scuola e dagli altri studenti Continua a pagina 3 QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHI SAN BENEDETTO CASSINO Via Berlino 2, Cassino Anno VIII, N.1 - Dicembre 2019 Da settembre 2019 dirigo l’IIS San Benedetto, ed è da settembre che vivo intensamente le attività e le innumerevoli iniziative all’interno del nostro istituto. Sono orgogliosa e fiera di essere a capo di una scuola così poliedrica e articolata. Una scuola vivace che fornisce, a chi la frequenta, future opportunità lavorative a passo con i tempi. La varietà dei nostri indirizzi offre davvero a tutti la possibilità di misurarsi con le proprie attitudini e capacità, trasformandole in competenze grazie alla guida esperta dei docenti. La nostra scuola è luogo di apprendimento laboratoriale continuo e trasversale. Una sorta di “pensatoio agito”, luogo di crescita e confronto continuo, dove è possibile coltivare la curiosità e la divergenza, esperienza dopo esperienza. Uno dei nostri punti di forza, quello su cui maggiormente lavoriamo, è la promozione di un clima relazionale positivo, proiettato al ben-essere di gruppo, al rispetto, alla condivisione, alla pluralità, alla democrazia e alla creatività del pensiero. Continua a pagina 2 Malta: tre settimane da raccontare! Parola di Dirigente Editoriale Cari lettori, siamo giunti all’ottavo anno di pubblicazione del nostro giornalino divenuto nel tempo un canale di comunicazione privilegiato per conoscerci e farci conoscere e per costruire insieme la nostra storia. Questa volta, ci siamo voluti superare, siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che perseguivamo da tempo: quello di regalarvi il nostro primo numero prima delle festività, così da potervi augurare un sereno Natale e uno strepitoso Anno Nuovo. Sono passati solo tre mesi dall’inizio della scuola e ne abbiamo fatte di tutti i colori, lavorando sodo e con un grande spirito di squadra, dimostrando che siamo sempre più uniti, nonostante la distanza delle nostre sedi e la diversità d’indirizzi di studio presenti nel nostro Istituto. Ancora una volta abbiamo raccontato una miriade di attività ed eventi che si sono susseguiti con un ritmo incalzante in questo primo periodo dell’anno, e che dimostrano come il nostro dinamismo si sia manifestato in tutte le attività: concorsi, viaggi studio e stage, progetti e laboratori didattici coinvolgenti e innovativi. Ora, cari lettori, non vi resta, che sfogliare il nostro giornalino per immergervi in una interessante e, speriamo, piacevole lettura; prima però vogliamo ringraziare tutti, docenti e studenti, che sempre ci sostenete inviando articoli, e foto. Continua a pagina 2

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In undici, studenti del nostro istituto, abbiamo avuto la bellissima opportunità di partecipare ad uno stage linguistico a Malta. Siamo partiti per la località di Pembroke e per tre settimane abbiamo alloggiato presso le famiglie del posto, che si sono dimostrate davvero gentili e disponibili nei nostri confronti. Il corso si è svolto alla Atlas Languages School, una delle migliori scuole di lingua Inglese in Europa, dove abbiamo trovato docenti accoglienti e disponibili. Il direttore della scuola, infatti, ci è venuto a

prendere personalmente in aeroporto e ci ha accompagnato nei nostri alloggi, assicurandosi che non ci fossero problemi.Durante il soggiorno, ogni mattina siamo andati a lezione, dalle 9.00 alle 12.50, con una piccola pausa di solo mezz’ora. Nella normalità possono sembrare tante ore, ma in realtà sono volate via, grazie alla bravura degli insegnanti che hanno avuto la capacità di catturare la nostra attenzione. Abbiamo, infatti, partecipato volentieri anche alle attività pomeridiane che la scuola ci ha proposto, ma che non erano obbligatorie. Per migliorare il nostro inglese, però, non siamo sempre rimasti chiusi nelle mura scolastiche, ma abbiamo avuto l’occasione di andare a visitare le varie località dell’isola, accompagnati dallo staff della scuola e dagli altri studenti

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QUELLI DEL SAN BENEDETTO-RIGHISAN BENEDETTO CASSINO

Via Berlino 2, Cassino

Anno VIII, N.1 - Dicembre 2019

Da settembre 2019 dirigo l’IIS San Benedetto, ed è da settembre che vivo intensamente le attività e le innumerevoli iniziative all’interno del nostro istituto. Sono orgogliosa e fiera di essere a capo di una scuola così poliedrica e articolata. Una scuola vivace che fornisce, a chi la frequenta, future opportunità lavorative a passo con i tempi. La varietà dei nostri indirizzi offre davvero a tutti la possibilità di misurarsi con le proprie attitudini e capacità, trasformandole in competenze grazie alla guida esperta dei docenti. La nostra scuola è luogo di apprendimento laboratoriale continuo e trasversale. Una sorta di “pensatoio agito”, luogo di crescita e confronto continuo, dove è possibile coltivare la curiosità e la divergenza, esperienza dopo esperienza.

Uno dei nostri punti di forza, quello su cui maggiormente lavoriamo, è la promozione di un clima relazionale positivo, proiettato al ben-essere di gruppo, al rispetto, alla condivisione, alla pluralità, alla democrazia e alla creatività del pensiero.

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Malta: tre settimane da raccontare!

Parola di DirigenteEditoriale Cari lettori, siamo giunti all’ottavo anno di pubblicazione del nostro giornalino divenuto nel tempo un canale di comunicazione privilegiato per conoscerci e farci conoscere e per costruire insieme la nostra storia.Questa volta, ci siamo voluti superare, siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che perseguivamo da tempo: quello di regalarvi il nostro primo numero prima delle festività, così da potervi augurare un sereno Natale e uno strepitoso Anno Nuovo.Sono passati solo tre mesi dall’inizio della scuola e ne abbiamo fatte di tutti i colori, lavorando sodo e con un grande spirito di squadra, dimostrando che siamo sempre più uniti, nonostante la distanza delle nostre sedi e la diversità d’indirizzi di studio presenti nel nostro Istituto.Ancora una volta abbiamo raccontato una miriade di attività ed eventi che si sono susseguiti con un ritmo incalzante in questo primo periodo dell’anno, e che dimostrano come il nostro dinamismo si sia manifestato in tutte le attività: concorsi, viaggi studio e stage, progetti e laboratori didattici coinvolgenti e innovativi.Ora, cari lettori, non vi resta, che sfogliare il nostro giornalino per immergervi in una interessante e, speriamo, piacevole lettura; prima però vogliamo ringraziare tutti, docenti e studenti, che sempre ci sostenete inviando articoli, e foto.

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IN 4 PER RAPPRESENTARE IL NOSTRO ISTITUTO

“Lunedì 28 ottobre 2019, per noi alunni dell’IIS San Benedetto è stato il giorno delle elezioni dei rap-presentanti per il rinnovo degli Organi Collegiali. Noi candidati della lista firmata da chi ci ha dato fiducia, abbiamo vissuto momenti emozionan-ti, mossi da grande entusiasmo, misto tra gioia e tanta paura per le eventuali responsabilità che poi avremmo dovuto assumerci nell’eventualità di una vittoria. Al momento dello scrutinio ho riportato 314 voti e confesso che il mio cuore si è riempito di gioia. Sono state ore di apprensione. E’ una gran-dissima soddisfazione per me essere riconfermato rappresentante d’Istituto perché vuol dire che lo scorso anno ho svolto bene il mio lavoro. Oggi in primis voglio ringraziare chi mi è stato accanto, ovvero tutti gli altri candidati che ci hanno messo la faccia ed in particolar modo chi mi ha ridato la fiducia votandomi”. Gerardo Papa“Per me aver raggiunto questo traguardo, quello di essere stata eletta come rappresentante di Istituto, è gratificante perché credo in futuri cambiamenti della nostra scuola. Sono stata sostenuta da per-sone a me care che mi hanno aiutato tantissimo in questo percorso e a loro devo un ringraziamento. Ora noi eletti ci impegneremo per il nostro istituto e metteremo in gioco tutte le nostre forze, affinché la nostra scuola migliori” Giuliana De Cubelli

“Diventare rappresentante d’Istituto significa assu-mersi delle responsabilità per il bene della scuola e di tutti noi studenti. Sono molto contenta ma allo stesso tempo so che sarà un’attività impegnativa per noi eletti perché porteremo come fardello le sorti della buona riuscita dell’anno scolastico. So che saremo appoggiati da tutte le rappresentanze dei professori e dei coordinatori della Dirigente e che solo se saremo tutti uniti, potremo costruire un’eccellenza del territorio” Giulia Bianchi“E’ un onore per me essere rappresentante di que-sto meraviglioso istituto. Perché per me migliorarlo è un obiettivo fondamentale. Siamo una grande scuola, un unico polo professionale e dobbiamo essere uniti più che mai. Ringrazio tutti i compagni che hanno creduto in me e che mi hanno dato fidu-cia” Simone Capuano

Dalla prima paginaLa nostra scuola è una comunità che insieme si organizza, insieme cresce, evolve, cambia, offre, impara. E’ il “luogo” dei valori. Il nostro impegno è quello di creare un ambiente di apprendimento stimolante, creativo, professionale e umano, inclusivo, nella convinzione che aiutare gli alunni a crescere sul piano educativo e cognitivo significhi mettere una “prima pietra” per la formazione di persone complete e testimoni di valori positivi per sé e per gli altri. Ci si attiverà al massimo per essere all’altezza del compito affidatoci. I nostri sguardi, le nostre attenzioni saranno sempre rivolti agli alunni, alle loro aspettative, ai loro bisogni palesi ed inespressi, saremo al fianco dei nostri “ragazzi”, li comprenderemo e li aiuteremo a crescere e a realizzarsi come persone.La nostra è una scuola “inclusiva”, capace di vivere la diversità come risorsa; una scuola che progetta ogni giorno il presente dei suoi studenti, consapevole delle loro attitudini e peculiarità.Vi invito a leggere, con animo curioso, il nostro giornale di istituto, entrerete a piccoli passi nelle nostre quotidianità, nelle nostre esperienze e nella nostra storia.Mettetevi comodi e buona lettura!Il Dirigente ScolasticoDott.ssa Maria Venuti

Dalla prima pagina Non possiamo non ringraziare i nuovi vertici della nostra Istituzione: il Dirigente Scolastico, Maria Venuti, e il Dsga, Mario Iemma, due giovani dinamici che hanno portato una ventata d’aria nuova nella nostra comunità scolastica.Invitiamo tutti i ragazzi delle terze medie, che leggeranno il nostro giornale, a risolvere il mini quiz, rispondendo alle domande disseminate in più punti e di inviare le risposte corrette – corredate di nome, cognome, classe ed

istituto di appartenenza - al nostro indirizzo e-mail [email protected]. I più veloci riceveranno un simpatico gadget. Vi lasciamo con la promessa che il meglio deve ancora venire! Siamo, infatti, in lavorazione con il prossimo numero che si presenta già ricco di tante sorprese e novità.La redazione: Gabriella Latempa, Rossana Chirico, Sabrina Tomassi Di Camillo, Antonietta Maraone

Impaginazione grafica Alessia Di Scanno

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Nell’ambito della settima edizione di EU CodeWeek, l’indirizzo di Manutenzione ed Assistenza Tecnica ha organizzato, dal 21 al 27 ottobre, la Settimana Europea del Coding, un’iniziativa che nasce dal basso e mira a portare la programmazione e l’alfabetizzazione digitale a tutti in modo divertente e coinvolgente. Oggi esistono strumenti e metodi che permettono un approccio in-tuitivo, ludico e didattico alla programmazione a partire dall’età prescolare ed il termine coding è entrato nell’uso comune proprio per indicare l’applicazione spontanea di questi strumenti. Imparare a programmare ci aiuta a dare un senso al mondo che cambia rapidamente intorno a noi, ad ampliare la nostra comprensione di come funziona la tecnologia e a sviluppare abilità e capacità al fine di esplorare nuove idee e innovare. La nostra idea è stata quella di proporre spazi e momenti aperti, isole laboratoriali dove creare un ambiente di apprendimento quanto più stimolante che esca dai soliti schemi, per mettere in contatto il maggior numero di ragazzi sia della nostra stessa scuola che per bambini provenien-ti da Istituti di scuole secondarie di primo grado.Nello specifico abbiamo avuto il piacere di ospitare alunni della scuola media Diamare di Cassi-no nei nostri ambienti attrezzati dove, con un percorso didattico divertente e completo basato sull’uso di tecnologie, i giovani visitatori hanno toccato con mano e sperimentato argomenti di elettronica-elettrotecnica mettendosi alla prova per condividere un’esperienza didattica unica ed innovativa.Forte entusiasmo e attenzione da parte dei ragazzi visitatori che in questo modo hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi alla tecnologia in modo divertente... e perché no, magari sprigionan-do la loro creatività per scoprire una nuova passione: programmazione, elettronica, robotica, fisica e creatività digitaleLe attività si sono svolte regolarmente sotto il vigile controllo del docente e con la guida atten-ta di alcuni nostri alunni che per l’occasione sono diventi tutor delle attività stesse. Prof. Tommaso Ceccacci

CodeWeek

di altre nazionalità (coreani, giapponesi, russi, brasiliani, spagnoli) che come noi erano lì per imparare la lingua straniera, e con i quali abbiamo condiviso idee, mentalità e culture diverse dalla nostra. Abbiamo visitato bellissime città: La Valetta, che è la capitale; Mdina e Sliema; e visto paesaggi stupendi e spiagge spettacolari come: Blue Grotto Golden bay, St. George bay e Blue Lagoon

(nella bellissima isola di Comino), dove l’acqua è di un colore cristallino. Abbiamo, quindi, assaporato l’aria della vacanza facendo tante attività: dal bowling allo shopping, alle serate organizzate dalla scuola, alle feste pazzesche del venerdì sera, che si svolgono nei numerosi locali della bellissima Paceville.E’ stata un’esperienza fantastica che nessuno di noi dimenticherà mai! Non abbiamo solo studiato inglese, con l’obbiettivo di poter dare l’esame di livello B2, ma abbiamo anche conosciuto posti e persone meravigliose. In queste tre settimane, sono nate nuove amicizie sia all’interno del nostro gruppo sia con altri studenti e con tutto lo staff e gli insegnanti della scuola. Possiamo, quindi, concludere che viaggiare e conoscere nuove lingue ti migliora e ti apre la mente!

Luan Allegraud, Luigi Saviano, Bianca Hoju, Alessia Nardone, Elisabetta La Bruna, Ene Radu, Martina Valente, Denise Raso, Marco La Marra, Veronica Venditti e Chiara Delle Cese.

Malta: tre settimane da raccontare! Dalla prima pagina

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Grazie alla collaborazione storica tra Fondazione San Benedetto e l’IIS San Benedetto (Dove nacque San Benedetto?), indirizzo Made in Italy, nella suggestiva cornice della Rocca Janula, il 6 ottobre 2019, si è svolta la rievocazione storica delle nozze medievali alla quale abbiamo partecipato confezionando gli abiti e i gioielli della sposa, indossati da una figurante del Corteo Storico Terra Sancti Benedecti. Gli abiti indossati sono stati due, per rievocare i due momenti della vita medievale messi in scena: la “promessa di matrimonio” e lo sposalizio. Per la promessa (vero e proprio contratto in cui la donna, come una “proprietà”, passava dal padre allo sposo) è stato indossato un abito di velluto blu, sobrio ma elegante, con gioielli coordinati, a sottolineare la nobiltà della famiglia di Matilde e la sua antica casata. Per il giorno delle nozze invece, l’abito della sposa è di velluto rosso, colore che nel Medioevo si utilizzava per le cerimonie importanti, tra cui anche i matrimoni. La particolarità di questo

abito è di averlo ideato, progettato e poi confezionato studiando il modello di uno degli abiti indossati da Costanza d’Altavilla, madre di Federico II. Simile lavoro è stato fatto per i gioielli abbinati all’abito: come si può notare dalla foto è presente in più punti l’aquila, simbolo di Federico II. Tanti sono stati i complimenti per il nostro lavoro di ricerca e di studio, sia da parte delle autorità politiche e religiose, sia da parte dei cittadini e dei visitatori, di cui molti stranieri, che quella domenica sono venuti a visitare la Rocca Janula ed hanno assistito ai tre spettacoli di rievocazione storica. Infine ma non meno importante è quello che abbiamo maturato noi studentesse da questa esperienza: abbiamo studiato la storia, anche locale, scoprendo come la memoria storica favorisca la consapevolezza del presente. Dobbiamo perciò conoscere la storia, la società, la cultura di un tempo, anche del nostro territorio per capire chi oggi siamo. Studentesse corso Made in Italy

Guglielmo e Matilde sposi nell’antica San Germano: un invito a nozze insolito!

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LA SCIENZA A SCUOLAIn occasione della settimana della scienza, promossa dal Centro Ricerca Neuromed di Pozzilli che si è svolta l’ultima settimana di settem-bre, gli allievi dell’indirizzo Servizi Socio Sanitari hanno avuto l’opportunità di parte-cipare ad un Convegno tenutosi presso la sede di via Rapido. La finalità dell’incontro è stata quella di spiegare la scienza, mo-strarne gli strumenti, ascoltare, attraverso l’incontro, gli adolescenti. La partecipazione è stata proficua perché gli alunni hanno ac-quisito la conoscenza delle recenti ricerche fondamentali per la cura delle malattie neu-rologiche. I relatori hanno spiegato con ter-mini semplici e accessibili le speranze nella cura delle malattie neurologiche anticipando le scoperte che si realizzeranno nei prossimi anni.

Roberta Baris, Laura Malaggese II L

CRUCIVERBA1 2 3

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Orizzontali: 2. E’ obbligatoria fino a 16 anni.4. Da pranzo.6. Santo Protettore di Cassino.8. Più alto, altro comparativo di maggioranza dell’aggettivo “alto”.10. Primo imperatore romano: Gaio Giulio Cesare Ottaviano.11. Aggettivo che si riferisce ad un albergo.12. Stanza dove si preparano i cibi.

Verticali:1. Operazione necessaria per mantenere in buono stato un apparecchio.3. Ente pubblico o privato, organizzazione, fondazione5. Si prepara per dare il benvenuto.6. Possono essere segreti.7. A molti piace seguirla, stile.9. Cognome di un celebre fisico italiano.

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“Nel corso degli anni abbiamo rovinato il mondo con le nostre cattive abitudini e il consumismo eccessivo ha generato un notevole spreco alimentare. Tutto ciò ha favorito l’inquinamento e ha alterato l’equilibrio ambientale. Il mondo è uno solo e bisogna rispettarlo affinché continui ad esistere e a darci ciò di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo cominciare da noi stessi a cambiare atteggiamento.”

Anche il triennio dell’indirizzo alberghiero ha elaborato le riflessioni su questa tematica nella “Giornata mondiale dell’Alimentazione”, uno dei giorni più importanti del calendario ONU e non solo. Sotto la sensibile guida delle professoresse Liliana Geraci e Silvia Masia, si sono stati realizzati cartelloni e approfondimenti attraverso i quali gli studenti hanno illustrato le loro idee sul da farsi concretamente, affinché tutti abbiano consapevolezza di una corretta alimentazione, sana e sostenibile. Ognuno di noi può migliorare la dieta quotidiana e attraverso l’unione degli sforzi raggiungere l’obiettivo “fame zero”.

Classi III A, III D, III E

GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONELa Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) si celebra in tutto il mondo per ricordare la data di fondazione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. E’ uno dei giorni più festeggiati dal calendario ONU con eventi organizzati per sensibilizzare i consumatori affinché, con le loro scelte, possano contribuire al cambiamento verso un sistema più sostenibile e migliorare le possibilità di accesso a un cibo “sano” per tutti.

In questo giorno, nella nostra scuola, si è organizzato un momento di riflessione sul tema dell’alimentazione equilibrata e sulla sostenibilità. Le nostre classi, insieme agli studenti del biennio Alberghiero e degli indirizzi Servizi Socio-Sanitari e Made in Italy di via Rapido, nel laboratorio di sala-bar, suddivise in tre gruppi, hanno assistito ad un’interessantissima lezione in PowerPoint della professoressa Annalisa Valente di Scienza degli Alimenti, sull’importanza dell’alimentazione, quale bisogno fondamentale dell’uomo. L’insegnante si è soffermata sulla prevenzione e sull’importanza degli alimenti che forniscono principi nutritivi e consentono di preservare un buono stato di salute. Per consolidare i concetti essenziali della lezione abbiamo realizzato graficamente dei cartelloni rappresentando lo stile alimentare corretto e come esso ci possa difendere dalle malattie derivate dall’obesità. In uno dei cartelloni abbiamo raffigurato il mondo che trasporta un carrello ricco di cibi salutari. Con questo disegno abbiamo voluto trasmettere due significati: uno riguardante la salvaguardia del mondo e il secondo, che questi cibi aiutano a prevenire molte patologie, consentendo una vita migliore fin dall’infanzia e l’acquisizione di regole alimentari corrette.

Eccovi le nostre regole d’oro per una dieta sana e per ridurre gli sprechi alimentari:

- Consumare alimenti freschi e di stagione

- Consumare alimenti diversificati e tradizionali, rivalutando la cucina regionale

- Variare sistematicamente e razionalmente le scelte dei cibi, evitando di ricorrere ad integratori alimentari

- Evitare abitudini alimentari monotone per scongiurare il rischio di insorgenza di alcuni tumori

- Abbandonare gli alimenti industriali e i cibi pronti

- Sostenere la biodiversità per la difesa del pianeta

Ridurre la perdita e lo spreco di cibo significa “nutrire” sia le persone che il pianeta.

Louakar Soad I A, Giada Casula, Federica Calao, Melissa Salera II L

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Successo mondiale per la manifestazione con-tro i cambiamenti climatici che si è svolta ve-nerdì 27 settembre 2019 in numerosi Paesi del mondo. Migliaia di giovani sono scesi in piazza, sull’esempio di Greta Thunberg, una ragazza svedese che è riuscita a farsi ascoltare da tutto il mondo e che è diventata la paladina della sostenibilità ambientale. Greta ha iniziato a soli 15 anni la sua lotta per salvare il pianeta, pren-dendo coscienza dell’emergenza ambientale e invitando tutti i giovani a fare altrettanto e a dire la loro sul problema dell’inquinamento. Le sue proteste hanno dato il via al “Friday for fu-ture” movimenti che si battono pacificamente sotto forma di scioperi, per la difesa dell’am-biente. Il primo sciopero globale per il clima si è tenuto il 15 marzo 2019, il successivo è stato replicato nel Global Strike del 24 maggio, il terzo è durato un’intera settimana, dal 20 al 27 settembre. Anche noi alunni della classe 2 L dell’indirizzo Socio Sanitario, siamo stati con-tagiati dall’energia di Greta e abbiamo voluto partecipare alla manifestazione che si è tenuta nella nostra città, realizzando cartelloni ed uno striscione con lo slogan “Difendere l’ambiente è un dovere verso la vita”. E’ stato entusia-smante scendere in piazza, ritrovarci con altri coetanei di tutte le scuole della città per pro-

testare contro il cambiamento climatico, dal momento che questa emergenza ambientale riguarda il nostro futuro. E’ stata proprio Gre-ta, una nostra coetanea a farci comprendere l’importanza della tutela del nostro pianeta, soprattutto quando nel corso della Confe-renza delle Nazioni Unite, tenutasi in Polonia, ha richiamato i Grandi, i potenti della Terra ad assumersi le loro responsabilità. Li ha definiti immaturi, incapaci di amare i figli e bravi solo a concepire un’economia che garantisce il lus-so, ma rovina il pianeta. Quella di Greta è una sfida globale affrontata con mobilitazioni stra-ordinarie che vedono proprio noi ragazzi i pro-tagonisti del cambiamento. Sono veramente convinta che siamo proprio noi giovani gli uni-ci ad avere la forza di continuare la battaglia di Greta e possiamo farcela grazie alla nostra energia e determinazione in quanto non sia-mo più disposti a farci rubare il nostro futuro. Sicuramente questa sfida globale ha già coin-volto e coinvolgerà la politica che ha il dovere di orientarsi verso la sostenibilità ambientale, adottando adeguati provvedimenti contro il surriscaldamento globale per tutelare il futuro delle nuove generazioni.

Romina Capi II L

La lotta al cambiamento climatico

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Gli alunni degli indirizzi enogastronomia, sala e ven-dita, accoglienza turistica, pasticceria e produzione industriale si sono distinti con una eccellente per-formance durata tre giorni, più uno di preparazione. Nel mese di settembre, in occasione del Convegno Internazionale di Statistica, gli allievi sono stati im-pegnati presso l’Università di Cassino per la prepa-razione e l’allestimento di ben otto buffet (tre lunch, 3 coffee break di mezza mattinata, 2 coffee break pomeridiani), ognuno dei quali destinato a circa 120 persone. I ragazzi, con il sostegno dei docenti, han-no fatto apprezzare le prelibatezze da loro prepara-te, realizzando anche una elegante presentazione. E’ stato un lavoro molto impegnativo che ha visto lavorare in squadra con professionalità e competen-za circa 20 allievi di eccellenza del triennio e alcuni di seconda dei diversi indirizzi, a rotazione nei tre giorni, guidati dai docenti di sala bar e accoglienza, proff. Carla Paolisso, Renato Sacco, Aldo Valente, Eugenio Di Maio e Nicandro Pirolli e i docenti di cu-cina, proff. Benito Balzanella, Giampietro Saccucci, Claudio Delli Colli, Luigi Capitanio, Antonio Pinchera e Massimo Cataldi che hanno contribuito alla perfet-ta riuscita dell’impresa.

Il menù è stato sempre ricco, infatti sono state pre-parate le seguenti pietanze: Spezzatino, funghi ri-pieni, agnello, taglieri di affettati e formaggi, insa-lata d’orzo e alcuni dessert come cioccolato nero e bianco. Per elaborare questi piatti, tutti hanno lavo-rato sodo per 3 giorni in laboratorio. Per gli studenti è stata anche una occasione per apprendere nuove tecniche di cottura e di tagli di verdure e di carni. Le rifiniture sono state ultimate in tempo reale durante i giorni dei banchetti, in cui ognuno ha rispettato il proprio compito: chi ha preparato i vassoi di salumi e formaggi e chi – soprattutto le studentesse di pa-sticceria- ha impiattato i dolci nei vassoi in maniera decorativa e accattivante per stuzzicare palati raffi-nati. Gli invitati hanno apprezzato molto e degusta-to con piacere e plauso nei nostri confronti. Anche il Magnifico Rettore, prof. Betta, in prima persona si è complimentato con tutto lo staff e in particolar modo con gli alunni per la serietà, la bravura e so-prattutto per la qualità dei cibi prodotti.

Luca Pugliese, Arianna Fusaro IV D, Martina Valente V A

Super Buffet per l’Università di Cassino

PICCOLI PASTICCIERI…CRESCONOIn occasione del Convegno di Statistica, 5 alunni della seconda A si sono dedicati alle preparazioni di pasticceria. Sotto la guida del professor Pinche-ra, i 5 “piccoli pasticcieri” hanno preparato tutti i dolci serviti durante i buffet. Sono stati 4 giorni (dal 10 al 13 settembre) intensi ma molto produtti-vi. Dopo una breve spiegazione dell’insegnante, si sono messi all’opera. E fra un impasto per i biscotti ed una pasta choux, una crema pasticcera e una chantilly, si sono molto divertiti. Alla fine hanno sfornato crostate alla marmellata, biscotti, occhi di bue, bignè alla crema, fragole al cioccolato, che sono stati apprezzati da tutti gli ospiti.

Giulia Palombo, Thomas Neri, Matteo Roscilli, Simone Viola, Gianmaria Tosco II A

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Manifestazione degli studenti per l’edilizia delle scuole di Cassino

Noi ragazzi delle varie rappresentanze scolastiche dell’ I.I.S. S.Benedetto (In quale luogo San Benedetto visse da eremita?), dell’ITIS,dell’IIS Medaglia d’Oro, del Liceo Scientifico, abbiamo avuto modo di constatare come la politica stia sottovalutando le problematiche che viviamo nelle mura dei nostri edifici. L’obiettivo è stato centrato e, nonostante la pioggia, un bel numero di studenti è sceso in piazza a sostegno della nostra iniziativa, quella di sensibilizzare Enti, Amministrazione Comunale e Provincia sulla tematica della manutenzione degli istituti scolastici. Le insistenti piogge del mese di Novembre hanno intensificato il fenomeno delle infiltrazioni d’acqua registrate in diverse scuole. In questa occasione, comunque, non ci siamo sentiti soli. Abbiamo avuto l’onore di essere stati ricevuti dal Sindaco della città, dott. Enzo Salera, il quale si è attivato a comunicare celermente quanto richiesto da noi studenti al Prefetto di Frosinone, preposto in primo luogo, affinchè non vengano disattese le nostre aspettative per poter lavorare serenamente, in quest’anno scolastico, senza preoccupazioni alcuna in ambienti sicuri e confortevoli. I rappresentanti d’istituto

Il giorno 2 dicembre, organizzato dalle professoresse Liliana Geraci e Silvia Masia, si è tenuto un seminario formativo sul tema “Allergie e intolleranze alimentari “, relatore il prof. Agostino Macrì, già dirigente presso l’istituto superiore di sanità ,attualmente docente presso il Campus biometrico di Roma e referente per le tematiche scientifiche dell’Unione Nazionale Consumatori . Hanno partecipato gli studenti delle classi quinte degli indirizzi di enogastronomia-produzione dolciaria e sala-vendita , nonché alcuni rappresentanti delle classi del triennio. Erano presenti anche la dottoressa Beatrice Perez della segreteria nazionale UNC e l’avvocato Ivana Russo del comitato di Cassino. Il prof. Macri’ ha illustrato con chiarezza la differenza tra allergie e intolleranze alimentari, ed ha specificato le forme più frequenti di tali eventi, sottolineando l’importanza della formazione per i futuri professionisti della ristorazione. Ha esposto le ricadute più o meno gravi, e talora addirittura letali, che una cattiva informazione, o un comportamento incauto potrebbe avere sui consumatori, facendo riferimento anche ai rischi personali cui potrebbero andare incontro

gli operatori della ristorazione; ha quindi specificato la normativa vigente. Gli studenti, opportunamente preparati all’incontro dalle docenti di Scienza dell’alimentazione, hanno seguito con interesse, preso appunti e manifestato soddisfazione per le informazioni ricevute. Ha fatto seguito un breve intervento dell’avvocato Russo, che ha illustrato le finalità DELL’UNC , mentre la dottoressa Perez ha ribadito la volontà di proseguire e consolidare un “sodalizio” che dura da oltre tre anni. Gli studenti del settore alberghiero hanno infatti partecipato negli anni scorsi, insieme ai docenti di scienza dell’alimentazione e di biologia, ad un corso di formazione e progetto di rilevanza europea , LIFE.FOOD.WASTE.STAND.UP, ospiti di UNC, e ad altre manifestazioni di carattere educativo organizzate sempre da UNC. Al termine gli ospiti hanno potuto deliziare occhi e palato degustando quanto preparato dai nostri ragazzi con la guida dei professori Cataldo, Pinchera e Pirolli.

Martina Velente V A, Luan Allegraud V B, Marco La Marra V C

Ristorazione collettiva e salute

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Volano le rondini per “Letterature dal Fronte”E’ gradita consuetudine per noi studenti partecipa-re al premio “Letterature dal Fronte –Conoscere le crisi dell’umanità per costruire la pace” nel ruolo di giudici, leggendo e valutando libri dedicati alla letteratura dal fronte.La vittoria della XIV edizione è andata alla scrittrice Helena Janeczek con il suo romanzo “Le rondini di Montecassino”, molto apprezzato sia dagli stu-denti che dai relatori alla cerimonia di premiazione.

Infatti, sia il sindaco di Cassino, Avv. Salera, sia l’abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, che il Magnifico Rettore dell’Università di Cassino, Prof. Giovanni Betta, hanno elogiato la vincitrice, definendo il suo testo un lavoro di memoria e di conoscenza eseguito brillantemente. La Jan-eczek durante il suo intervento “Io e le rondini di Montecassino” ha spro-nato gli studenti e i loro insegnanti a continuare nella ricerca del sapere, nell’esplorazione delle condizioni e situazioni di crisi di altri popoli, per apprezzare anche la ricerca di pace, dando al “Premio internazionale città di Cassino Letterature dal Fonte” un ruolo fondamentale di stimolo e di sensibilizzazione.La XV edizione del premio è già iniziata con la distribuz-ione dei testi riguardanti la letteratura dal fronte spag-nola: Javier Cercas “Il sovrano delle ombre”, Fernando Aramburu “Patria” e Edurne Portela “Meglio l’assenza”.Luigi Saviano V B

MEMOTECH: salvaguardia e catalogazione delle memorieUna conferenza sui fatti della Seconda Guerra Mondiale ed in particolare su ciò che accadde presso la Linea Gustav, è stata organizzata durante l’Assemblea di Istituto di Novembre e dedicata a noi studenti delle classi quinte. I relatori hanno spiegato che il progetto “Memotech” vuole raccogliere testimonianze su episodi accaduti nel territorio del Cassinate per affidarle alle nuove generazioni. Durante l’incontro siamo stati coinvolti in un viaggio nel passato con due testimonianze che ci hanno illustrato un evento molto importante ma nello stesso tempo quasi sconosciuto, ovvero il trasferimento dei bambini del Frusinate verso il Nord Italia. Un gesto d’amore da parte dei loro genitori ma anche delle famiglie ospitanti: questi bambini, infatti, lasciavano le zone distrutte dalla guerra per essere temporaneamente ospitati da famiglie più agiate dislocate in aree più sicure e più ricche. Durante la guerra a Cassino la situazione era drammatica, dopo la distruzione totale le poche famiglie superstiti avevano trovato rifugio nelle grotte alle pendici di Montecassino, dove

rimasero per mesi, condividendo angusti spazi e dove, a causa della scarsa igiene, non tardarono a svilupparsi malattie. Durante la conferenza una testimone ci ha raccontato che i bambini per dissetarsi andavano a bere l’acqua stagnante che si trovava nelle buche causate dalle bombe. Tutta la zona era un immenso acquitrino, nel quale regnava la malaria. Per donare un po’ di serenità, nutrimento e benessere, convogli pieni di bambini sfollati partirono diretti al nord, dove a Parma, Verona, Milano, Pavia, Imperia, Bologna ed altre città, trovarono famiglie che li accolsero a braccia aperte. Direttamente collegato alla conferenza, è stato lo spettacolo teatrale andato in scena all’Aula Pacis, giovedì 28. La trama ha riguardato una triste e drammatica pagina della storia locale: le “marocchinate”, ovvero gli stupri di migliaia di persone – soprattutto donne – da parte delle truppe alleate marocchine, avvenuti durante il passaggio di questi bruti nelle nostre zone. L’attore protagonista ha interpretato, con eccellente bravura, la parte di un testimone oculare che si rifiuta, dopo anni, di abbandonare la sua casa. Uno spettacolo molto emotivo che ha portato i presenti a riflettere sulle tragedie che la guerra, già di per sé drammatica, comporta.

Luigi Saviano V B, Sebastian Ionut Radulescu V H, Giovanni Conte, Cristian Ciccarese, Giuliano D’Arpino V G

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Don Maurizio Patriciello combatte il degrado am-bientale, firmando petizioni e denunce: è il sacer-dote simbolo della lotta allo smaltimento illegale dei rifiuti. Il suo interesse inizia quando, in auto-strada, ha notato montagne di rifiuti che venivano bruciate vicino al Parco Verde a Caivano in provin-cia di Caserta, sua parrocchia di pertinenza e dove vivono intere famiglie con bambini che respirano giornalmente questa tossina. Tutte le notti d’estate non si riesce a dormire perché l’aria, piena di fumi e di puzza, è irrespirabile. Da un preoccupante ap-profondimento che ha condotto, ha scoperto che più del 47% degli abitanti di Caivano e dintorni muore di tumori rari. Durante l’incontro con Padre Maurizio, che è avve-nuto il 28 ottobre nella sala Restagno del Comune di Cassino, organizzato dall’Associazione ASDOE, si è discusso molto sulla situazione attuale, non solo della Terra dei Fuochi – così come è chiamata la zona a cavallo tra le provincie di Caserta e Na-poli -, ma anche come l’inquinamento ambientale sia anche qualcosa che riguarda il nostro territo-rio: infatti a Cassino sono stati trovati migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e radioattivi (dai fusti di botulino agli scarti di laboratorio, fino ad arrivare ad arti umani) nelle campagne in località Nocione che hanno provocato danni devastanti all’ambiente e alla salute di uomini e animali, in una zona ad alta vocazione agricola. A Sant’Elia, dove purtroppo è prassi abbandonare i rifiuti, in alcuni punti le acque sorgive sono rosse. Chiedo a Padre Maurizio: Cosa si brucia nei roghi? “Tutto ciò che è infiammabile e che deve scomparire per non procurare all’impren-ditore disonesto problemi con la giustizia: pneuma-tici, ritagli di pellami e di tessuti, collanti, coloranti, diluenti, solventi, vernici e tante altre cose che l’in-dustriale che produce in regime di evasione fiscale

ha necessità di eliminare senza lasciare tracce”.Il sacerdote ha scritto diversi libri ma in uno “Madre terra, fratello fuoco” ha raccolto le testimonianze dolorose di un gruppo di mamme che hanno visto morire i figli per le malattie dovute ai roghi illegali di rifiuti nella Terra dei fuochi. Donne profonda-mente ferite che hanno fondato l’associazione Noi genitori di tutti per aiutare i bambini malati e loro famiglie, e battersi contro il silenzio delle istituzioni e gli interessi della camorra. Senza peli sulla lingua, egli con coraggio si scaglia contro tutti quei diso-nesti che per facili guadagni non hanno esitato ad avvelenare la loro terra. In classe poi, come appro-fondimento, abbiamo letto la storia tristissima di Riccardino, affettuosamente soprannominato dalla mamma Cuor di Leone, un tenero bimbo di due anni stroncato da una leucemia linfoblastica acuta infantile.“Ragazzi voi ci dovete perdonare perché vi stiamo consegnando un futuro malato e dobbiamo corre-re ai ripari. Denunciate, riciclate, risparmiate e non abbiate paura. Ho celebrato troppi funerali di bare bianche per poter stare in silenzio” questo il mes-saggio che Padre Maurizio ci ha consegnato.Claudio Piambelli III H

Ambiente e legalità: Incontro con Padre Maurizio Patriciello

Un dialogo sulla mafiaVenerdì 25 ottobre, per noi ragazzi dell’IIS San Benedetto (In che luogo è sepolto San Benedetto?) non è stato solo il giorno della presentazione di un libro, ma è stata l’occasione di “dialogare” con la storia. Sì, Caterina Chinnici, Eurodeputato e figlia del Giudice Rocco Chinnici, ci ha incantato: ha fatto rivivere a ogni studente, in un tempo in cui non era ancora nato, l’attività di uomini come suo padre che permette a noi oggi di vivere con più serenità e consapevolezza. Quel bacio così lieve che lei riceveva la sera è diventato anche nostro: Caterina Chinnici ha delineato, non l’eroico giudice ucciso dalla mafia, questo lo leggiamo su tutti i libri di storia, ma la fisionomia, di un padre, di un uomo a cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino agli esiti estremi, di conseguenza lei e la sua famiglia hanno vissuto una vita “di prima” serena nonostante le problematicità e una vita di “dopo” quando insieme alla sua famiglia ha dovuto imparare a vivere di nuovo. Il momento più singolare del dibattito è stato quando ha invitato tutti i ragazzi a combattere

la mafia. Nella testa di ognuno di noi è sorta spontaneamente la domanda: come posso io semplice studente combattere contro un “sistema di potere” così mostruoso? Non abbiamo fatto in tempo a formulare l’interrogativo che Lei subito ci ha risposto dicendo che contrastare la mafia è molto meno utopistico di quanto possa apparire a un primo impatto: i mafiosi sono interessati ai soldi e la via più semplice per ottenerli è la droga: “Se non comprate droga uccidete la mafia”. Questo incontro è stato molto utile a noi studenti, poiché abbiamo compreso concretamente l’importanza della promozione del concetto di legalità all’interno della scuola, sia per acquisire le regole di buona educazione e convivenza civile nella quotidianità, ma anche come strumento efficace per prevenire e combattere organizzazioni malavitose. Classe V B

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Il 25 novembre gli Operatori Specialistici della Co-operativa Stile Libero Onlus, insieme agli alunni dell’IIS San Benedetto (quale monastero fondò San Benedetto in provincia di Frosinone?) hanno rea-lizzato alcuni lavori attraverso il progetto “No alla Violenza sulle donne”,per commemorare la gior-nata internazionale contro la violenza sulle donne.I ragazzi dell’Istituto hanno partecipato tutti in ma-niera attiva e propositiva. La violenza di genere è una questione attuale e i casi di femminicidio sono in forte aumento: basti pensare che quest’anno in Italia si sono verificati 95 casi.Scopo del progetto è stato quello di sensibilizzare gli alunni su una problematica in forte aumento. La violenza di genere non si combatte solo con le leggi e le campagne di sensibilizzazione, ma an-che garantendo risposte concrete alle donne che denunciano la violenza e offrendo opportunità di riscatto economico e sociale. In particolare, è necessario cambiare i comportamenti delle per-sone nella famiglia, nella scuola, nella comunità in generale. Il progetto ha voluto far comprendere agli alunni il valore del rispetto della persona e dei diritti delle donne, cercando di contrastare gli ste-reotipi di genere, che sono alla base di una visione errata del ruolo di donne e uomini all’interno della società. Durante le ore di laboratorio dedicate, gli Operatori Specialistici hanno avuto modo di

ascoltare le sensazioni, i pensieri ed il confronto dei ragazzi su un tema così forte ed attuale, che vede sempre più donne vittime di violenze atroci e inaudite. In ogni sede, i ragazzi e gli operatori hanno dato sfogo alla fantasia realizzando opere uniche e diverse fra loro.Per realizzare le opere esposte nelle sedi del San Benedetto, sono stati utilizzate scarpe rosse ap-poggiate su una sedie vuota che simboleggia un posto che non più essere occupato. I lavori, ideati e creati attraverso la collaborazione di tutti coloro che hanno partecipato alle attività di laboratorio creativo, sono stati esposti nelle sedi di via Berlino, via Casilina Nord e via Rapido dell’Isti-tuto. “No alla violenza sulle donne” è solo il primo di una serie di progetti che verranno attivati e realizzati dall’Assistenza Specilistica della Cooperativa Stile Libero Onlus all’interno del più ampio Progetto Inclusione di cui sono Referenti le Professoresse Stefania Pelagalli e Lorenza Meleo.I progetti che vedranno coinvolti i ragazzi dell’Isti-tuto saranno di diverso genere: dal teatro al fumet-to, dal gardening al progetto autonomia, dai labo-ratori creativi fino ad arrivare alla manifestazione di fine anno.Tutte le attività, svolte attraverso il lavoro sinergico e professionale degli Operatori Specialistici, saran-no finalizzate all’inclusione, al rinforzo positivo, allo sviluppo delle autonomie e all’acquisizione di stru-menti fondamentali per l’inserimento dei ragazzi coinvolti sia all’interno del contesto scolastico che extra-scolastico.

Gli Assistenti Specialistici (Coop. Sile Libero Onlus)

L’Assistenza Specialistica contro la violenza sulledonne e non solo!

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…PERÒ MI VUOL BENEPer riflettere sul tema della violenza di genere, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nella nostra città di Cassino, sono state organizzate manifestazio-ni ed eventi di grande attualità ed interesse. In particolare, le classi III, IV, e V dell’indirizzo Servizi Socio Sanitari dell’I.I.S. “San Benedetto” di Cassino, hanno avuto l’opportunità di par-tecipare ad uno spettacolo presso l’Aula Pacis dal titolo “Però mi vuol bene” che ha affron-tato il delicato tema della violenza contro le donne. Noi alunne siamo state subito coinvolte dall’importanza di una tematica estremamente attuale che è stata presentata attraverso l’a-scolto di canzoni dal contenuto profondo ed incisivo e attraverso la lettura di testimonianze di donne vittime di violenza che, purtroppo, hanno messo fine alla loro vita. La lettura dei brani ha posto l’accento sulle cause che spin-gono gli uomini a compiere atti di brutalità contro le donne e hanno suscitato in noi molte riflessioni. Molti uomini considerano la propria compagna una proprietà, non sanno accet-tare la fine di una storia, non sopportano che la donna abbia maggiore successo in ambito lavorativo o non reggono le verità contenute nella frase “non ti amo più”. Molti di loro sono manipolatori che dicono di tenere alla persona

amata ma finiscono per farle fare sempre quel-lo che vogliono, si nutrono delle fragilità altrui, sanno essere sapienti burattinai capaci di ma-novrare coloro che ritengono “esseri inferiori”. Sono stalker che pedinano, bombardano di chiamate, di messaggi, manifestando la chiara intenzione di non lasciare andare la preda che di lì a poco diventerà la loro vittima. I frequen-ti episodi di femminicidio, non sono altro che cronache di morti annunciate, spesso i segnali vengono sottovalutati, molte donne sono con-vinte di poter cambiare il proprio compagno, arrivano a giustificare il suo comportamento aggressivo, le violenze sia verbali che fisiche, attribuendole esclusivamente alla gelosia, pen-sando che quello sia l’unico modo di “amarle”. Eppure sono proprio questi uomini che di-cono di amarle, ad essere capaci di ucciderle barbaramente nel momento in cui si rendono conto di non poter più esercitare il loro potere. La partecipazione a questo spettacolo, che si è concluso con una bellissima coreografia di danza moderna, ci ha fatto riflettere sull’im-portanza di sensibilizzare le giovani generazio-ni e di educare, sin dall’infanzia, al rispetto del-la parità di genere. Molto prezioso si è rivelato il decalogo contro la violenza, che ci è stato distribuito, per non sottovalutare i rischi di una relazione ossessiva, di un amore “malato”.

Classe V L

DEDICATA ALLE DONNE

Se è vero che la bellezza salverà il mondo,le donne lo hanno reso più bello.

Mamme, mogli, compagne… non importa.Sanno amare, comprendere, sacrificarsi:

sanno essere donne.E sanno essere belle

come il sole, le stelle, la rosa,la carezza, il bacio, il sorriso di un bambino.

Le donne sono belle.La loro bellezza va desiderata, scoperta, amata,

non pretesa o consumata.Le donne salveranno il mondo,

e il mondo sarà più bello.

A.M.

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PARTECIPAZIONEMAKER FAIRE ROME 2019

Il 18 Ottobre 2019 gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, accompagnati dai docenti, si sono recati presso il complesso “Nuove Fiere di Roma” per visitare il Maker Faire, il più grande avvenimento Europeo sulla tecnologia e sull’innovazione. L’Istituto ha partecipato a questo grande evento anche come espositore presso lo stand dell’Associazione Mondo Digitale. Il prof. Antonio Mancini, con gli alunni Theodor Fisan, Sebastian Radulescu ed Alex Orlandi, hanno esposto ed illustrato il risultato del lavoro progettuale svolto nell’ambito del 3D Printing, della Robotica e della Domotica. Gli alunni hanno visitato i diversi padiglioni tematici e potuto apprezzare le diverse proposte relative all’innovazione tecnologica applicata ai diversi ambiti, tra cui la didattica e la sostenibilità ambientale.

VISITA PRESSO UNIDATA SPA ROMA

Nella stessa giornata gli alunni, poi, si sono recati presso la sede di Unidata spa, azienda operante nel settore del-le comunicazioni. I visitatori sono stati accolti da uno dei soci fondatori che ha illustrato la storia e l’evoluzione dell’a-zienda. Sono intervenute altre profes-sionalità che hanno toccato i diversi aspetti critici del mondo delle teleco-municazioni, le potenzialità e security del web, percorsi formativi e oppor-tunità lavorative. L’accoglienza è stata calorosa e professionale e gli argomenti trattati sono stati esposti con estrema chiarezza e grande proprietà comunica-tiva. Gli alunni, in piccoli gruppi, hanno visitato il “data center”, potendo visio-nare dal vivo la tecnologia che è alla base del mondo digitale.

Theodor Fisan, Sebastian Ionut Radulescu V H Alex Orandi IV H

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Emozioni Di ModaE’ stato un grande successo per noi alunne dell’indirizzo “Produzione tessile industriale per il Made in Italy” parteci-pare con onore al Concorso “Sposa futura”. E’ stata questa una delle tante iniziative pro-mosse nell’ambito dell’esposi-zione del Salone Internaziona-le della Sposa, che si è tenuto a Roma, dal 03 al 6 ottobre 2019, presso il Convention Center “La Nuvola” dell’EUR.Durante le attività di Alter-nanza Scuola Lavoro, presso Atelier del Territorio, seguite

con grande abilità dalla stilista Chiara Marrone di “Casa della Sposa” e dalla designer Ma-ria Cristina Moretti, abbiamo disegnato e realizzato, dando libero sfogo alla nostra cre-atività e fantasia, degli abiti eleganti adatti per una sposa giovane, moderna e originale.Il momento più entusiasmante è stato quando le nostre cre-azioni hanno lasciato i rigidi manichini sartoriali per pren-dere vita sul corpo sinuoso di splendide mannequins, sulla passerella della 32esima edi-zione di “Romasposa”. Noi dietro le quinte, siamo sta-te divorate dall’ansia che è scomparsa solo quando sono arrivati i primi applausi che ci hanno fatto toccare il cielo con un dito.Abbiamo vissuto quattro gior-ni da vere “stiliste”: abbiamo allestito l’area della fiera che ci era stata assegnata per l’espo-sizione, risolto i vari problemi

che si sono presentati durante la manifestazione, come pro-cedere velocemente a ram-mendare gli orli degli abiti che sono stati indossati. Non è il primo anno che il nostro Isti-tuto Professionale partecipa a tale manifestazione, per esser-ci abbiamo dovuto superare dure selezioni. Questa manife-stazione è un appuntamento importante da non perdere, perché attraverso questo con-corso l’Organizzazione della Fiera vuole promuove la cre-atività stilistica di giovani che si affacciano nel settore della moda sposa e sensibilizzare le aziende del territorio all’in-serimento nella filiera tessile produttiva di allievi, di Istituti e di Accademie, con grandi capacità ed attitudini nel set-tore della moda.

Gloria Ruscetta, Francesca Saltarelli IV N

Una sfilataun pò retròL’abito da sposa è qualcosa di più di un semplice capo di abbigliamento, ma costituisce il sogno di ogni donna, in qualunque periodo storico.Quest’estate il diciotto agosto a Villa Santa Lucia ho preso parte ad una singolare sfilata di moda di abiti da sposa, tirati fuori dai bauli e dagli armadi delle nostre mamme e delle nostre nonne, ma ancora freschi e profumati come il giorno del fatidico sì. Durante la sfilata ho notato come anche l’abito da sposa rispecchi le caratteristiche del periodo storico a cui appartiene. Alcuni abiti del dopoguerra erano realizzati con tessuti poveri, ma ricchi di ricami pregiatissimi e con modelli sobri ed elegantissimi.

Negli anni Ottanta, l’abito da sposa si è modernizzato, si usano stoffe per lo più lucide, per l’impiego di tessuti sintetici, e i modelli diventano più ampi e sgargianti, grazie al benessere economico.Questa sfilata è stata davvero singolare, perché mi ha permesso di osservare da vicino abiti di alta sartoria con particolari rifiniture e lavorazioni e di indossare per la prima volta un abito da sposa come modella.E’ stato davvero emozionante indossare, anche se per poco tempo, un abito così bello, risalente agli anni Novanta, un modello lungo e fasciato, tutto realizzato in pizzo macramè e completato da un simpatico copricapo di tulle e pizzo.A fine serata la conduttrice ha invitato tutte modelle sul palco per l’ultima passerella ed è stato davvero emozionante vedere

quegli abiti da sposa, perché ognuno, nelle sue varie tonalità di bianco, aveva un suo fascino particolare.Aurora Piacentini II N

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In occasione della giornata nazionale contro il bullismo, la nostra scuola ha organizzato un incontro con l’Associazione Nazionale Contro il Bullismo “Bulli Stop”. Ogni anno realizziamo il progetto “Uniti Facciamo La Differenza” che terminerà, anche quest’anno, con un grande spettacolo al teatro Flaminio di Roma.Tutti noi ci siamo recati presso la sede centrale del nostro istituto dove abbiamo incontrato un educatore e dei ragazzi dell’associazione, che ci hanno spiegato che cos’è il bullismo ed il cyber bullismo e come evitarli.Una ragazza dell’associazione ci ha raccontato la sua storia ed era cosi commovente che mi sono venute le lacrime. Questa ragazza è nata con il viso deforme, quando era piccola ciò non le causava nessun disagio, ma crescendo, la sua malformazione è diventata un grande problema nonostante gli interventi chirurgici continui per migliorare il suo viso.I suoi compagni (e non solo) hanno iniziato a prenderla in giro. Per fortuna lei, che oggi è una componente del Centro Nazionale Contro il Bullismo, ha parlato e ha avuto, al suo fianco, una persona - la presidente dell’Associazione - che l’ha ascoltata e aiutata ad affrontare il suo dolore e il suo disagio. Parlando, infatti, ci togliamo un peso, ci aiutiamo tutti insieme e insieme chiudiamo le porte al bullismo, aprendole alle persone che hanno bisogno di noi, anziché criticarle e ridere di loro alle spalle.Tutti noi dobbiamo dire un grande NO al bullismo e aiutare le persone che ne sono vittime.NO al bullismo, SI alla pace e alla voglia di vivere la vita tutti insieme senza discriminazioni fisiche, razziali, di genere e religiose: “UNITI FACCIAMO LA DIFFERENZA”

Soad Louakar I A

Stop al Bullismo!

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NOI DICIAMO

STOP AL

BULLISMO!

Da qualche anno, la mia scuola organizza il Convegno sul Bullismo “Bulli stop” per sensibilizzare noi alunni sull’argomento. La mia classe, inoltre, in seguito ad episodi di questo genere avvenuti è stata coinvolta dalla Dirigente Scolastica a prendere parte al Progetto, del quale sono stato nominato responsabile. Per svolgere il mio ruolo ho studiato il Regolamento d’Istituto e il “Patto di corresponsabilità antibullismo e cyberbullismo”, per poi leggerlo e commentarlo in classe. Successivamente, i miei compagni ed io abbiamo realizzato dei cartelloni riguardanti l’argomento ed io dovevo controllare che tutto procedesse bene. Alla fine di una giornata di lavoro intenso e produttivo abbiamo realizzato sei cartelloni molto significativi. Tutti siamo stati coinvolti nel lavoro pratico ed è stata un’occasione per riflettere insieme e per consolidare i nostri rapporti di amicizia. Io personalmente ho capito che fare il bullo non serve a nulla, anzi mette soltanto noi ragazzi e le famiglie nei guai.

Giuseppe Di Zazzo II A

Muro rappresentativo a Cassino contro la violenza sulle donne.

Bambole realizzate dalle alunne dell’indirizzo Moda e Made in Italy.

Un quadro particolare per un pranzo preparato con prodotti agricoli

delle aziende del territorio.Evento Coldiretti, prodotti a Km0.

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Divisa che passione: Inaugurazione della caserma dei Carabinieri di CassinoL’I.I.S. “S. Benedetto” (Qual è la Regola Benedettina?) di Cassino ha messo sull’attenti anche le Forze dell’Ordine con il suo servizio e la sua professionalità. Il 18 Settembre 2019, alcuni allievi dell’indirizzo Sala, frequentanti il terzo e il quinto anno, hanno presieduto alla accoglienza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, per l’inaugurazione della nuova caserma, situata nei pressi dell’antico e prestigioso Palagio Badiale. La nuova struttura, moderna e funzionale, è stata intitolata al carabiniere Marino Fardelli che nel 1963 a Ciaculli, in provincia di Palermo, venne assassinato per mano della mafia, insieme ad altre sei persone. Al taglio del nastro hanno presieduto amici e parenti del Carabiniere Fardelli e i famigliari dell’ex comandante della Compagnia di Cassino, Cap. Adolfo Grimaldi morto quattro anni fa, nonché importanti autorità civili, militari e religiose. Tutti ospiti illustrissimi come: il comandante provinciale dei Carabinieri di Frosinone, il colonnello Fabio Cagnazzo, il prefetto Ignazio Portelli, l’abate di Montecassino, Don Donato Ogliari, il vescovo Gerardo Antonazzo, e il sindaco della città martire Enzo Salera. Durante la toccante cerimonia, anche noi abbiamo sfoggiato le nostre eleganti divise e ci siamo sentiti dei privilegiati di poter assistere ad una cerimonia così toccante. Nello scenografico piazzale antistante la nuova caserma abbiamo avuto l’onore di offrire a tutti i presenti un succulento buffet, magistralmente guidati dai nostri professori di sala: Eugenio Di Maio e Nicandro Pirolli. Il servizio è stato eccellente, con movenze decise e performance mirate, e anche noi siamo riusciti, a modo nostro, a tenere alta la bandiera del nostro Istituto. E’ stato servito un coffee break in tarda mattinata, in collaborazione con una azienda di ristorazione del territorio che ha preparato le pietanze, utilizzando prodotti di eccellenza del territorio a Km 0. Non sono mancati da parte dei presenti i complimenti, per il servizio svolto con garbo e gentilezza. Queste gratificazioni sono importanti per noi e ci stimolano a fare sempre meglio per arricchire, attraverso queste esperienze, il nostro bagaglio professionale.

Giulia Bianchi III A, Giulia Cuozzo V A

E non poteva mancare… il laboratorio di Decoupage!Anche quest’anno – come d’abitudine nella nostra scuola - è iniziato il Progetto “Laboratorio di Decoupage”, rivolto agli alunni dei Servizi Socio Sanitari, che si svolge nella sede di via Rapido. Non avrei mai pensato che solo dopo tre ore riuscissi a vedere con i miei occhi quanto ho realizzato: una sfera in polistirolo decorata con immagini natalizie in carta di riso. Fantastica!

Sono molto soddisfatta perché non pensavo che con dei materiali semplici si potesse creare una bellissima e luccicante sfera natalizia.

Ho scoperto che il decoupage è una tecnica, che sta diventando per me una passione, che mi fa gioire di ogni lavoro e che mi inorgoglisce ogni volta. Se la scuola lo riproporrà anche negli anni futuri, credo che continuerò a partecipare al progetto, perché penso che questa tecnica dia la possibilità di riuscire a staccare la mente nei momenti un po’ più bui, agevolando la ricerca di nuove strade da percorrere mentre le mani si muovono.

Sofia Spiridigliozzi I L

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Pizza timeIl giorno 23/10/2019 la nostra scuola ha parte-cipato ad alcune puntate di “Cibum”, un pro-gramma televisivo trasmesso su Teleuniverso, condotto da Alessandro Venturini, dedicate alla pizza. In quell’occasione ci siamo trovati in sei, cinque alunni della 2 A e uno della della 4 A. Con la divisa di sala, appena entrati nel laboratorio abbiamo visto il forno, le tele-camere, i registratori. All’inizio, al professor Sacco, abbiamo confidato di avere un pò di ansia e paura di sbagliare ma lui ci ha rassi-curati subito, poi con il passare dei minuti, delle ore, siamo stati tutti più tranquilli. Sono arrivati i primi pizzaioli e abbiamo preparato il caffè per tutti e poi ci siamo messi all’opera! Il nostro compito è stato quello di assistere i maestri pizzaioli passando loro gli ingredienti, aprendo i forni, porgendo i piatti ed infine in-fornando le pizze. Tutto questo nel massimo silenzio ed attenzione perchè si stava regi-strando la trasmissione. Quando la pizza era pronta dovevamo prendere un piatto, aiutare il pizzaiolo a sfornare la pizza, porgerla sul ta-volo. Dopo potevamo anche …mangiarle. Era-no buonissime! Una migliore dell’altra! Insieme a noi c’erano anche due ragazzi dell’indirizzo Accoglienza che avevano il compito di acco-gliere, accompagnare e aiutare i pizzaioli. Al termine della registrazione abbiamo mangiato tutto, poi abbiamo riordinato e ci hanno rin-graziato molto. In realtà eravamo noi a dover ringraziare loro per la possibilità di averci fat-to vivere questa esperienza bellissima che ci ha insegnato moltissimo!

Giulia Palombo II A

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Un paio di puntate della tra-smissione Cibum di Teleu-niverso, registrato presso il salone di rappresenzanza di via Casilina hanno avuto come tema la presentazione di vini ed oli del territorio. Un gruppo di alunni della V F e della VA (Noemi Sisti, Aurora Tomas-si, Pasquale Iorio, Christian Bianchi, Ramona Onegi, Luca Iannuccillo, Martina Valente, Chiara Serrapiglia, Federica Confuorto, Marco Martelli) ha collaborato alla preparazione delle trasmissioni. Sono in-tervenuti vari produttori del territorio, sia vinicoli che olea-ri, che hanno spiegato le pro-prietà organolettiche dei vini e gli abbinamenti migliori per poterli gustare correttamente: - Satrico, Lazio bianco I.G.T., un vino ottenuto da uvaggio e vinificazione del 40% Char-donnay, 40% Savignon e 20% di Trebbiano giallo. Ideale per abbinamenti ad antipasti ed ai primi di pesce al vapore;- Viognier, Lazio I.G.T. bianco, ottenuto da uvaggio e vinifi-cazione in purezza del 100% Viognier con macerazione a freddo in contenitori di acciaio inox. Suggerito per abbina-menti di pesci crudi e antipasti in genere provenienti dalle co-ste laziali.- Anthiu, Bellone Lazio bian-co I.G.T., vinificato con uve bellone al 100% con macera-zione sulle bucce per favorire l’estrazione degli aromi che

restituiscono così le caratteri-stiche pedoclimatiche del ter-ritorio. Abbinamenti suggeriti: tipica minestra in brodo dei pescatori di Anzio, e guazzetti di pesce in generale.- Albiola, Lazio rosato I.G.T., ottenuto da uvaggio e vinifi-cazione dell’85% uve di Syrah e 15% di uve Sangiovese. Idea-le per abbinamenti con zuppe di mare al pomodoro fresco oppure con affettati misti.- Vino Tempranijo, Lazio ros-so I.G.T. vinificazione ottenuta da uve che hanno raggiun-to un grado di maturazione avanzato con un leggero ap-passimento in pianta, 100% Tempranijo. - Aphrodisium, vendemmia tardiva liquoroso. Ottenuto dall’uvaggio e vinificazione di blend di Petit Manseng Vio-gnier, Greco e Fiano da abbi-nare a dolci di pasta frolla.- Passerina Del Frusinate, I.G.P., un vino bianco, secco ottenuto da uve autoctone, caratterizzato da una pro-fumazione vivace e fruttata. Caratteristico colore giallo pa-glierino, sapore intenso, pulito e di grande freschezza. Ab-binabile ai primi piatti, pesci, crostacei e formaggi a pasta molle. Da servire ben fresco.- Ottavocielo, Cesanese Del Piglio Superiore D.O.C.G. , vino ottenuto dalla micro area costituita dal vigneto “storico” di Cesanese Del Piglio.E’ un vino che dopo la pro-

duzione viene affinato in bar-rique classiche di rovere. Il ciclo viene completato con il successivo affinamento in bot-tiglia fino alla sua commercia-lizzazione. Caratteristico color rubino profondo ed intenso, profumi di more, lamponi e frutti di bosco. Al gusto pre-domina la frutta rossa matura, elegantemente tannico e di lunga persistenza. Ideale per l’abbinamento di salumi, for-maggi stagionati e carni rosse. Di colore rosso rubino, fresco e fruttato, media struttura, elegante e persistente. Esalta i profumi del sottobosco. Si abbina a tutti i pastoi, anche con pietanze più impegnative della cucina regionale. Ama un invecchiamento modesto dai 2 ai 3 anni e successivo affinamento di circa 6 mesi in bottiglia fino alla commercia-lizzazione.Infine si è passati alla degusta-zione di olio extravergine di oliva di Monocultivar Avrina, una tipologia di olive già colti-vate e degustate nel territorio sin dagli antichi romani che richiama il microclima del ter-ritorio venafrano. Ideale per i condimenti della cucina medi-terranea e dei piatti tipici.Noemi Sisti V F

Una guida alla degustazione dei vini locali

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Una mega torta per i 13 anni!

Un evento straordinario, quello di sabato 30 novembre, ha visto noi studenti dell’indirizzo Alberghiero, protagonisti di un evento d’eccezione. Abbiamo servito un’immensa torta a tutti i convenuti per festeggiare il 13º compleanno del Centro Commerciale gli “ Archi”. I tre settori, Sala, Cucina e Accoglienza, sono stati coinvolti, ognuno nello specifico alla realizzazione enogastronomica che ha dato lustro e popolarità al nostro Istituto. Con grande stupore dei presenti per la grandiosa opera d’arte, il Direttore del Centro ha proceduto al taglio accompagnato da uno scroscio di applausi.Gli studenti di Cucina, capitanati dai docenti, Massimo Cataldi, Claudio Delli Colli e Benito Balzanella, hanno preparato, nei laboratori annessi alla scuola, l’impasto di ben 28 Kg di Pan di Spagna che sono stati farciti con crema pasticcera, gocce di cioccolato e cioccolato, rivestiti e decorati con panna.La presentazione della torta da esposizione, costituita da 6 piani decorati con pasta di zucchero, è stata preparata precedentemente dai ragazzi di pasticceria.La mattina dell’anniversario sono stati apportati gli ultimi ritocchi e poi tutti i componenti della torta multipiano sono stati trasportati al centro commerciale dove si è proceduto all’assemblaggio finale.Sul posto, sono stati allestiti dei tavolini per servire le fette di torta dagli studenti di Sala, sotto la guida dei professori Eugenio Di Maio e Renato Sacco. Simpatico il contributo dello speaker, Maurizio Rossini, che ben ha saputo coinvolgere tutta la platea, anche con note di sana comicità. Lo stesso ha invitato a salire sul palco il direttore del Conad e il direttore de “Gli Archi” che ci hanno ringraziato e si sono congratulati con tutti noi studenti dell’Istituto. “Il San Benedetto ricopre un ruolo importante nel territorio – ha affermato la Vice Preside, prof.ssa Adele Paolone, nel suo intervento - perchè si presta al turismo e all’enogastronomia e offre, per questo, sbocchi di lavoro ai ragazzi che nutrono il desiderio di realizzarsi attivamente come persone e come cittadini nel contesto socio-ambientale e culturale del proprio paese”.

Luca Pugliese, Arianna Fusaro e Lorenzo Iannone IV DGiulia Bianchi III A, Gerardo Papa IV A

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Una passione elettricaSiamo due ragazzi dell’indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica con la grande passione per l’elettronica e per tutto ciò che si può montare e smontare.Io sono Francesco e ho quattordici anni, e vengo da Galluccio un paese della provincia di Caserta conosciuto per i suoi ottimi vini. Faccio tanta strada per arrivare a scuola, ma non mi importa, perché quest’anno mi trovo molto bene, dopo che l’anno scorso sono stato bocciato in un altro Istituto. Quello che mi piace di più è che nella mia nuova scuola si fa tanta pratica e ci sono tante ore di laboratorio, dove posso divertirmi con pannelli elettrici, cavi elettrici e basette per costruire circuiti senza saldature. A casa, poi, quello che ho imparato lo uso per fare degli esperimenti cercando di aggiustare il mio amato motorino.Io sono Danilo, ho quattordici anni e abito a San Giorgio a Liri. Questa scuola me l’hanno consigliata i miei genitori, perché dicono che troverò presto un lavoro. Io però sono molto contento, perché ho trovato dei professori accoglienti che mi incoraggiano sempre.

Sono sempre contento quando scendiamo giù nel laboratorio di elettronica, perché il professore ci divide per coppie e ci fa lavorare vicino ai pannelli e possiamo usare, come dei veri tecnici, tutti gli attrezzi: forbici per sbucciare i cavi elettrici, cacciaviti, fascette, interruttori. Penso che il lavoro dell’elettricista sia molto difficile, perché non deve usare solo le mani ma deve anche capire come funziona un impianto. Ecco perché quando sono in laboratorio e tutto funziona sono davvero felice. Il nostro sogno: quello di aprire da grandi una ditta di elettricisti, magari insieme!

Francesco Ficociello e Danilo Fanfarillo I H

Parole di buongustaieMi chiamo Gioia Tomeo e sono una buongustaia! Abito a San Clemente un piccolo paesino nella provincia di Caserta ricco di tante cose buone, dai vini pregiati alle buonissime castagne raccolte a mano tra i castagneti secolari. E’ proprio la mia passione per tutte queste cose buone che mi ha spinto a iscrivermi al primo anno dell’indirizzo sala dell’I.I.S. “San Benedetto” (Come si chiama la sorella di San Benedetto?) di Cassino.Tutte le mattine la mia sveglia suona molto pre-sto, perché devo percorre molti chilometri con la corriera per raggiungere la mia scuola, ma ormai mi sono abituata e non mi pesa più, anche perché trovo sempre un ambiente accogliente ad aspet-tarmi: i miei amici, i miei professori anche i miei simpatici bidelli che sono sempre molto pazienti con noi. Le impressioni di questi primi mesi di scuola sono positive, la novità principale è stata la mia divisa che devo indossare ogni volta che faccio laboratorio, dove ho incominciato a impa-rare molte cose: come si prepara un cappuccino o come si apparecchia la tavola. Sembrano cose semplici, ma richiedono ordine e precisione come ci ricorda tutte le volte il nostro amato prof. di sala. Credo che in questa scuola mi troverò bene anche in futuro, perché ho trovato le attività e le persone giuste che fanno per me!

Gioia Tomeo I C

Mi è sempre piaciuto cucinare fin da piccola, per-ché vivo in una famiglia che ama molto la buo-na tavola. Mia madre e mia nonna sono ottime cuoche che mi hanno trasmesso questa passio-

ne. Anche io riesco molto bene a preparare dei piatti deliziosi. Quando è arrivato il momento di scegliere la nuova scuola per le superiori non ho avuto dubbi, ed ho scelto l’Alberghiero con l’indi-rizzo di cucina. Dopo pochi giorni dall’inizio della scuola siamo andati nei laboratori, dove abbiamo trovato delle cucine bellissime e altamente pro-fessionali. Quello che mi ha colpito di più è stato l’ordine e la pulizia di questi ambienti, e anche noi ragazzi abbiamo l’obbligo di rispettare tutte le norme igieniche e di indossare grembiule, capello e guanti, altrimenti non possiamo entrare.Mi piace molto quello che faccio e spero di riusci-re a diventare una grande cuoca con un famoso ristorante nel mio amatissimo paese Pignataro Interamna. Aida Mantenino I C

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Pochi mesi per innamorami della mia nuova scuola e delle mie compagneCiao, sono Sofia, ho quattordi-ci anni e vivo a Castrocielo, un paese immerso nella bellissi-ma Valle del Liri in provincia di Frosinone. Castrocielo sorge a valle del monte Cairo ed è attraversato nella parte bassa dal ruscello le “Forme di Aqui-num”, che dà origine al pitto-resco laghetto di “Capodac-qua”. Tra i luoghi da visitare vi sono: l’area archeologica di Aquinum, il “Monacato”, che è un antico convento benedet-tino, la chiesa della Madonna dei Sette Dolori, che si spec-chia nel suggestivo laghetto di Capodacqua, e la chiesa della “Madonna di Loreto”. Da pochi mesi tutte le mattine lascio il mio amato paesello e vado a scuola a Cassino, dove frequento il primo anno del corso Servizi Socio- Sanitari, presso l’I.I.S. “San Benedetto”.La mia classe è composta di ventidue alunne e loro per me, non sono semplicemente delle “compagne di scuola”, ma soprattutto compagne di vita, in due parole le mie mi-

gliori amiche. Come in ogni relazione, tuttavia, anche nella mia classe ci sono dei momenti di tensione e delle piccole discussioni che a volte sembrano rompere la perfetta sintonia che c’è tra di noi. Il malumore, però, aleggia solo per un paio di giorni, e come una piccola ferita che subito rimargina e si torna ad essere amiche più di prima. Penso che la mia classe può essere considerata un campione della società, infatti i miei compagni hanno tutti un carattere diver-so, qualcosa che li distingue: c’è chi è timida, chi organizza di continuo riunioni di classe, chi non riesce a stare fermo, chi interviene durante le lezio-ni con domande non sempre pertinenti all’argomento e chi esprime il proprio pensiero un po’ esagerato che fa scoppia-re tutti in una grande risata.Sono soltanto pochi mesi che ci conosciamo e tra di noi si è creato un legame molto forte, perché secondo me, per es-sere uniti non c’è bisogno di legami di sangue. Tutti insie-me ci coinvolgiamo a vicenda e in questo periodo stiamo infatti partecipando ad un

progetto, storico per la nostra scuola che si svolge oramai da diversi anni, il corso di decou-page, termine che deriva dal francese “decouper”, ovvero ritagliare. Così, allegramente, nel pomeriggio ci ritroviamo tutte insieme e con la nostra creatività e manualità creiamo piccoli oggetti che di solito vendiamo durante il mercatino di Natale per autofinanziarci.Per ora sono soddisfatta e credo di aver scelto la scuola giusta che fa per me!

Sofia Spiridigliozzi I L

Fut ura fashion blogger

Mi chiamo Giorgia, ho quattordici anni, vivo a Formia e frequento l’I.I.S. “San Benedetto” di Cassino. Molti pensano che i ragazzi della mia età siano ancora troppo giovani per poter decidere cosa vorrebbero fare del loro futuro, ma io no, perché fin da piccola nutro una grande passione per la moda. Nella mia testa immagino, continuamente, modelli nuovi con tinte e materiali originali, capaci di dare emozioni e sensazioni a tutte le persone che li indosseranno. Sto studiando per conoscere il settore Fashion in tutti suoi aspetti: dal design, ai modelli, alla progettazione del mood, alla realizzazione degli abiti per una sfilata, alla scelta dei tessuti, dei materiali e degli accessori da utilizzare, in ogni situazione. Il mio obiettivo alla fine di questo fantastico corso di studi è di acquisire capacità tecniche che mi consentano di trovare un’occupazione nel settore della moda e diventare, magari, la fashion blogger del futuro!

Giorgia Romano II N

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Gli Influencer del San Benedetto!

Ti attendiamo per far volare insieme il nostro drone e il nostro futuro!

Noi dei Servizi sociali, vi aspettiamo per accogliervi con tanta creatività!

Siamo qui per voi, venite a trovarci: è una scuola divertente!

Stiamo preparando una scuola su misura per te!