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Qualità nel Turismo Gennaio Febbraio 2010 Anno 3 Numero I www.fisturismo.it [email protected] [email protected] Redazione [email protected] Organo Ufficiale F.I.S.T. Federazione Italiana Settore Turismo Parlamentino del Turismo italiano Sopra: il tavolo dei relatori del convegno Fist . Arfa scuola Sotto : alcuni dei relatori allo stand di Edi House al Sia Guest Il dottor Alessandro Arborio mentre parla agli alunni di ricevimento all’ IPSSAR di Castel San Pietro terme Il ruolo della FIST nella riforma della Scuola di settore Fin dalla sua costituzione, nella stesura dello Statuto, dalla presentazione ufficiale al Mercure di Bologna (Gennaio 08), dal lancio del Manifesto per la Qualità totale nel settore Turismo in Italia (Dicembre 08), è stata palese l’importanza che la FIST e il suo Parlamentino del Turismo vuole dare alla Scuola di Settore. Costruire la Qualità, rilanciare il Turismo in Italia, trascurando la formazione dei futuri Professionisti, è pura utopia. Per questo ci siamo voluti inserire nel processo di cambiamento della Scuola, meglio nota come “Riforma Gelmini”, cercando di produrre istanze migliorative dell’impianto preoccupante da cui si era partiti due anni fa. Il rapporto con il Ministero dell’Istruzione ed in particolare con l’Ufficio del Direttore Generale Nardiello è stato costante. La collaborazione trainante e simbiotica con lo SNAIPO e Arfa Scuola (vedi delegazione congiunta nel Tavolo Ministeriale del 3/2/10 a Roma), il confronto attivo con altre organizzazioni aderenti al Parlamentino del Turismo (Amira, Faipa “Le Chiavi d’Oro”, ANG, Welcome Service etc.. etc..) hanno costretto il MIUR a considerare questo indirizzo di studi degno di una attenzione diversa e particolare. Ciò ha consentito non solo di salvare il salvabile ma di creare le condizioni affinché i singoli Istituti abbiano ulteriori spazi di miglioramento dell’offerta formativa (Qualifiche surrogatorie e/o Regionali – flessibilità). Anche aver ambientato l’ultima riunione del Parlamentino del Turismo FIST al SIA GUEST di Rimini (Salone Internazionale dell’Accoglienza), dedicandola al Tema “Il nuovo ciclo di studi negli IPSSAR, il bisogno di qualità nel settore alberghiero-ristorativo, gli Albi e i Registri dei Professionisti del Turismo: A.A.A. coesione cercasi!”, ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi importanti (primo fra tutti il reinserimento dell’indirizzo di sala-vendita, in precedenza sacrificato alle esigenze di razionalizzazione). In quella sede è stato, tra l’altro, presentato il nostro Concorso On line “Memorial Umberto Simoni” (frutto della collaborazione tra FIST, FAIPA “Le chiavi d’Oro”, Arfa Scuola e l’Hotel Roma di Bologna). Nessun trionfalismo, perché rimangono nella Riforma zone d’ombra, di inadeguatezza e di contraddizione da correggere, ma l’esito finale di questo passaggio di cambiamento è nel complesso positivo. Ed è anche un esempio di contributo attivo che dimostra lo spessore della FIST e del suo ruolo (quello delle idee e della competenza), ruolo che Organizzazioni dal peso rappresentativo molto più ampio non sono state in grado di spendere. E’ questa la nostra genesi. La nostra forza. E’ questa la rotta che vogliamo continuare a seguire. Roberto Faraotti Presidente FIST e Parlamentino del Turismo Italiano

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Qualità nel Turismo Gennaio Febbraio 2010

Anno 3 Numero I

www.fisturismo.it

[email protected]

[email protected]

Redazione

[email protected]

Organo Ufficiale F.I.S.T.

Federazione Italiana Settore Turismo

Parlamentino

del Turismo italiano

Sopra: il tavolo dei relatori del convegno Fist . Arfa scuola Sotto : alcuni dei relatori allo stand di Edi House al Sia Guest

Il dottor Alessandro Arborio mentre parla agli alunni di ricevimento all’ IPSSAR di Castel San Pietro terme

Il ruolo della FIST nella riforma della Scuola di settore

Fin dalla sua costituzione, nella stesura dello Statuto, dalla presentazione ufficiale al Mercure di Bologna (Gennaio 08), dal lancio del Manifesto per la Qualità totale nel settore Turismo in Italia (Dicembre 08), è stata palese l’importanza che la FIST e il suo Parlamentino del Turismo vuole dare alla Scuola di Settore. Costruire la Qualità, rilanciare il Turismo in Italia, trascurando la formazione dei futuri Professionisti, è pura

utopia. Per questo ci siamo voluti inserire nel processo di cambiamento della Scuola, meglio nota come “Riforma Gelmini”, cercando di produrre istanze migliorative dell’impianto preoccupante da cui si era partiti due anni fa. Il rapporto con il Ministero dell’Istruzione ed in particolare con l’Ufficio del Direttore Generale Nardiello è stato costante. La collaborazione trainante e simbiotica con lo SNAIPO e Arfa Scuola (vedi delegazione congiunta nel Tavolo Ministeriale del 3/2/10 a Roma), il confronto attivo con altre organizzazioni aderenti al Parlamentino del Turismo (Amira, Faipa “Le Chiavi d’Oro”, ANG, Welcome Service etc.. etc..) hanno costretto il MIUR a considerare questo indirizzo di studi degno di una attenzione diversa e particolare. Ciò ha consentito non solo di salvare il salvabile ma di creare le condizioni affinché i singoli Istituti abbiano ulteriori spazi di miglioramento dell’offerta formativa (Qualifiche surrogatorie e/o Regionali – flessibilità). Anche aver ambientato l’ultima riunione del Parlamentino del Turismo FIST al SIA GUEST di Rimini (Salone Internazionale dell’Accoglienza), dedicandola al Tema “Il nuovo ciclo di studi negli IPSSAR, il bisogno di qualità nel settore alberghiero-ristorativo, gli Albi e i Registri dei Professionisti del Turismo: A.A.A. coesione cercasi!”, ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi importanti (primo fra tutti il reinserimento dell’indirizzo di sala-vendita, in precedenza sacrificato alle esigenze di razionalizzazione). In quella sede è stato, tra l’altro, presentato il nostro Concorso On line “Memorial Umberto Simoni” (frutto della collaborazione tra FIST, FAIPA “Le chiavi d’Oro”, Arfa Scuola e l’Hotel Roma di Bologna). Nessun trionfalismo, perché rimangono nella Riforma zone d’ombra, di inadeguatezza e di contraddizione da correggere, ma l’esito finale di questo passaggio di cambiamento è nel complesso positivo. Ed è anche un esempio di contributo attivo che dimostra lo spessore della FIST e del suo ruolo (quello delle idee e della competenza), ruolo che Organizzazioni dal peso rappresentativo molto più ampio non sono state in grado di spendere. E’ questa la nostra genesi. La nostra forza. E’ questa la rotta che vogliamo continuare a seguire.

Roberto Faraotti Presidente FIST e Parlamentino del Turismo Italiano

“Il Nuovo ciclo di studi negli IPSSAR, il fabbisogno di qualità nel settore alberghiero — ristorativo, gli Albi e i Registri dei

Professionisti del Turismo: A.A.A. coesione cercasi”. Questo è il titolo del convegno organizzato al SIA di Rimini dalla FIST

Di Eugenio Sibona

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Il 22 novembre si è svolto alla Fiera di Rimini, in occasione del SIA GUEST 2009, il Convegno Nazionale della FIST e ARFA Scuola sull’argomento ““Il nuovo ciclo di studi negli IPSSAR, il bisogno di qualità nel settore alberghiero-ristorativo, gli Albi e i Registri dei Professionisti del Turismo: A.A.A. coesione cercasi!”. Roberto Faraotti, Presidente FIST, ha iniziato i lavori ricordando la presentazione per il Manifesto della qualità, nato dalla collaborazione di tutte le associazioni del turismo aderenti dove, al primo punto, parla di formazione a tutti i livelli ed ha sottolineato che il riordino dei cicli “ci pone varie preoccupazioni per noi che lavoriamo nel mondo della scuola, che si dovrebbe coniugare con l’esigenza delle aziende di riconoscere le competenze che escono dalla scuola. Quindi l’idea di creare albi professionali anche sotto forma di registri professionali può avere ulteriore riscontro dei profili e delle garanzie che possono rappresentare”. Ha infine ricordato quello che ha detto la Brambilla, ministro del Turismo, “L’Italia ritorni ad essere il paese del sorriso”, che condivide ma è un pensiero che deve essere messo assieme ad altri aspetti più tecnici. Piero Piergiovanni, Presidente Onorario FIST ha portato i saluti di Virginio Aouad, l’altro Presidente Onorario che non è potuto intervenire per impegni di lavoro, e ha ringraziato il prof. Paolo Zanca per la sua presenza, perché ciò dimostra la sua attenzione per queste tematiche e permette di sperare di aprire nuove iniziative all’interno di una regione importante per il turismo. “Ringrazio anche la presenza di Marco Cestari”, ha proseguito, “perché con lui mi confronto sempre su quello che succede in Europa. Mentre per quanto riguarda la possibilità di creare degli albi è un’idea giusta, anche se in Italia siamo arroccati su difese corporative.

È difficile oggi definire delle competenze, per cui si sente la necessità della creazione di un albo: i nostri ordini hanno 1700000 iscritti, quindi un’enormità, più 250 associazioni, a difesa della professionalità, che dovrebbe essere definita come l’approccio alla capacità operativa di fare le cose, perché c’è la necessità di dimostrare ciò che si sa fare”. È poi intervenuto Giulio Biasion, direttore dei periodici L’Albergo e Voyager, che ha elogiato l’obiettivo della riunione, e si è collegato a ciò che chiese alla Brambilla, cioè se intendeva migliorare la situazione degli IPSSAR e se erano possibili sinergie tra il suo Ministero e quello della Pubblica Istruzione. “Mi sembra che rispetto a ciò siamo molto indietro - ha denunciato - anche perché un Ministero (quello del Turismo, ndr) senza portafoglio non serve ed è già nato male. L’ENIT non ha più fondi degli anni passati e i nostri concorrenti investono di più. Anche sulla formazione siamo indietro: il personale dovrebbe essere a cinque stelle, ma non lo è” È stata dunque la volta di Paolo Gentili, presidente di ARFA Scuola, che, dopo aver presentato l’Associazione, ha spiegato: “Tra i nostri obiettivi, c’è anche quello di migliorare i servizi turistici attraverso convegni e seminari. La novità della riforma della scuola, la maggior parte della quale non è condivisibile, punta sulla razionalizzazione dei percorsi formativi, che significa taglio delle risorse. Si parla di orizzonte programmatico ed in particolare di quello delle competenze, ma cosa significa

competenze? Dovrebbero servire a favorire la mobilità dei lavoratori nell’ambito dei paesi membri dell’UE, con percorsi scolastici e titoli che siano comparabili: secondo lo schema europeo E. Q. F.”. Questi sono classificati in otto livelli, punti di riferimento per tutte le nuove qualifiche che si collegano all’E.Q.F. e si baseranno sui risultati di apprendimento e dovrebbero rilevare ciò che gli alunni possono veramente riuscire a fare al termine di un percorso ed in un determinato contesto. Si parla di competenze, abilità e conoscenze. “Competenze è l’abilità di saper usare la conoscenze - ha spiegato - e le abilità sono le doti personali in una situazione di lavoro e ciò deve essere misurabile. Non ci saranno più i programmi ma assi culturali che raggrupperanno le varie materie teoriche- pratiche e indicatori di competenze che dovranno certificare i livelli raggiunti”. Vincenzo Di Marco, presidente Forum Nazionale IPSSAR FIST, ha ribadito che questa riforma della scuola sembra pessima, perché ci sono troppi tagli delle risorse:” Poi hanno voluto anche inserire Chimica e Fisica – ha proseguito Di Marco - nelle materie pratiche, ci saranno due laboratori, uno che riguarda l’enogastronomia e un altro la ricettività e l’ospitalità. Hanno creato la suddivisione in squadre, ma tutto ciò porterà ad un esubero degli insegnanti. Ci saranno orari flessibili a carico della scuola, dove si collocheranno dei docenti scelti da un comitato tecnico- scientifico ed un organico funzionale; verranno stabiliti percorsi regionali per progetti integrati con le stesse regioni, se ci saranno convenzioni ad hoc. Per le classi di concorso, invece, c’è la proposta di un accorpamento tra sala bar e cucina, dove gli insegnanti potranno essere col locat i nel l ’uno o nel l ’a lt ra specializzazione”. Per evitare questa confusione, ha proposto allora di spostare la scuola alberghiera sotto la tutela Ministero del Turismo, dove ci

Il presidente della Fist Roberto Faraotti

Il presidente onorario Fist e presidente Simec

Piero Piergiovanni

Il presidente onorario e direttore periodici Voyager l’Albergo Giulio Biasion

Il presidente Arfa Scuola Paolo Gentili

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sarebbe più spazio. “Le professioni intellettuali sono divise in tre aree: tecnica, sanitaria e giuridico- , amministrativa, - ha illustrato Ivano Manara vice presidente Comitato Unitario Professioni Emilia Romagna - gli ordini poi nascono come garanti dell’interesse del cliente, dove, oltre all’abilitazione, ci deve essere la competenza specifica a quella professione e quindi la qualità tecnica: in Europa la professionalità viene continuamente monitorata e verificata. C’è un’estrema frammentazione delle competenze: esiste una normativa europea UNI EN 17024 sulle professioni che prevede la formazione continua e la verifica delle competenze. Bisognerebbe agire sulla flessibilità dell’orario scolastico, di cui si parlava prima, per inserire esperti del settore”. Marco Cestari, di Time Project, si è detto contrario al framework, cioè ad un modello di pensiero, una cornice di lavoro. “Noi dovremmo puntare non su queste cose, ma sulla creatività - ha proposto - e il sogno che finora abbiamo esportato, perché siamo gli eredi del Rinascimento, che creò le prime scuole, le botteghe, che servivano ad apprendere un mestiere e diventare persone più complete”. All’estero cercano persone capaci di comprendere ed ascoltare. Oggi gli svizzeri sono diventati maestri nell’insegnare a comprendere. Costruiamo ogni giorno le persone e non basiamoci solo sulla formazione tecnica. Per far ciò occorre investire nelle scuole. Il turista si sposta per cercare il contatto umano. “Dov’è il marketing oggi?- ha chiesto - Dove ci sono le persone ben preparate, che sanno accogliere i turisti, che provengono da tutte le parti del mondo. Le certificazioni devono toccare tutte le competenze, anche per diventare direttore d’albergo”. Infine ha sottolineato che un direttore dovrebbe avere più

competenze e occorre passare dal marketing esterno a quello interno, per avere dipendenti migliori. GiulioFano, presidente FAIPA, ha ricordato che conosce Faraotti da quando fece lo stage come alunno della scuola alberghiera al Grand Hotel Rimini dove io lavoravo, per cui ci conosciamo da molti anni. “Poi ci siamo rivisti per lo stage dei suoi alunni”, ha continuato, “e, tra una riflessione e l’altra abbiamo pensato di creare questo concorso on line tra le scuole alberghiere a livello nazione per il corso ricevimento, dedicato alla memoria di Umberto Simoni. Per cui abbiamo steso il programma per due o tre alunni al massimo per ogni scuola e 48 ore di tempo per farlo”. Il primo premio sarà un soggiorno all’albergo del figlio, Stefano Simoni, per cinque giorni, pensione completa, per due persone; il secondo, 500 euro ad un progetto speciale, assegnato dall’Hotel Roma, dal titolo L’importanza del servizio di portineria quale valore aggiunto per la fidelizzazione del cliente. questo serve anche per sfatare l’idea di chi pensa che si va all’istituto alberghiero per studiare di Meno”. “L’utilità del nuovo Ministero del Turismo”, ha spiegato Alberto Salvatori, vice presidente onorario AMIRA, “dovrebbe essere quello di trovare sinergie col Ministero della Pubblica Istruzione, perché da queste scuole alberghiere deve uscire personale adeguato. Mi sembra però che i due Ministeri lavorino per conto proprio, come le associazioni di categoria, che vanno ognuna per la propria strada. C’è poco da dire, sulla riforma della scuola, perchè le cose ormai sono state fatte. Che cosa ne sarà della scuola alberghiera, con questa riforma?”. Questa scuola ha perso la sua identità, ha concluso, perché ci saranno meno ore di laboratorio.

Luigi Sibona, Direttore periodico FIST, ha snocciolati i dati di una ricerca ISNART di novembre, secondo cui gli operatori del turismo italiani e stranieri affermano che fra i fattori che possono influire negativamente sul turismo italiano c’è: l’equilibro tra qualità erogata e prezzo applicato ed il sistema delle informazioni e dei servizi al turista. “Dobbiamo quindi ribadire - ha rilanciato - quanto sia importante la qualità che tutte le aziende turistiche forniscono e che spesso non corrispondono a quella attesa dai turisti”. Inoltre, ha specificato che la maggio parte della qualità è prodotta dal personale ed è per questo motivo che Albi e Registri dei professionisti del turismo possono dare un contributo, purché ci sia una forma di controllo ed un aggiornamento continui: “Infatti, chi fa formazione e chi scrive deve fare continuamente ricerca, altrimenti rischia di dire o scrivere cose superate”. Ha concluso con una provocazione: “Perché solo all’Università si può fare ricerca? Perché non si la può fare anche alle scuole superiori, noi siamo obbligati ad adottare un testo, spiegare quello che c’è scritto, magari già superato e poi non riusciamo a motivare i ragazzi a prepararsi per questo bellissimo mondo del lavoro”. “Fare il maitre vuol dire esaudire le richieste del cliente”, ha ricordato Ennio Stocco, Professionista dell’anno Solidus 2008, “essere in mezzo tra albergatore e cliente. Il più delle volte il cliente si confida col capo servizio, naturalmente in alberghi di prestigio. Per poter andare avanti occorre soffermarsi e riflettere. Dico agli albergatori: non svendetevi. Quest’anno il target della clientela è calato. Il cliente si aspetta una vacanza indimenticabile, ma dov’è finita la Romagna conosciuta in tutto il mondo, con le sue tradizioni, soprattutto culinarie. Ci sono molti alberghi che andrebbero chiusi, le strade e i parcheggi sono vergognosi, la stagione estiva balneare si è ristretta e si guarda troppo al guadagno e per risparmiare si

Il segretario generale dello Snaipo

Vincenzo Di Marco

Vicepresidente Comitato Unitario

Professioni Emilia Romagna

Ivano Manara

Marco Cestari di Time Project Creative marketing Business Strategies

Giulio Fano Presidente FAIPA “ Le chiavi d’ORO” Emilia Romagna

Alberto Salvadori Vice Presidente Onorario AMIRA

Luigi Sibona Direttore di Qualità nel Turismo, periodico Fist

assumono extracomunitari. La voglia di lavorare dove sta?”. Cinzia Magi, responsabile di ANG, ha voluto ribadire che negli istituti alberghieri non è contemplata la figura d e l l a g o v e r n a n t e . L ’ a l b e r g o fondamentalmente vende camere e quindi il prodotto è curato dalla governante, che va rivalutata: è un capo servizio che va formato. “Non è un lavoro di serie B”, ha ammonito, “lo diventa se viene fatto male, altrimenti è un lavoro di serie A come tutti gli altri. La governante deve saper gestire il budget e guidare il personale. Quindi ha la stessa dignità degli altri capo servizio”. Pierre Orsoni, presidente Telefono Blu, vede con speranza i nuovi istituti alberghieri come una buona occasione per il nostro turismo, perché manca nell’istituzione scolastica un vero riferimento alla scuola superiore del Turismo. Telefono Blu da tempo si batte per una vera scuola ed università del settore e sostiene la forza di questi istituti come nucleo centrale dei prossimi Campus. Denuncia inoltre “una mancanza imperdonabile per un paese che vuole puntare al 20% del Pil con questa risorsa (dall’attuale 10,5%)”. L’associazione sta anche preparando nuovi progetti per creare un Ateneo on line, per cui sta monitorando gli alberghieri perché in tutta Italia conservino la loro autonomia. “Sono stato invitato dall’Istituto alberghiero di Ferrara”, ha ricordato Paolo Zanca, vice presidente Assemblea legislativa Emilia Romagna, “dove la preside mi ha riferito di non avere più risorse per comprare la cucina e i suoi alunni dopo sei anni circa cambiano settore: tutto ciò è molto triste”.

In seguito ha parlato dell’offerta alberghiera di Rimini, che è bassa e ha denunciato che chi visita la Fiera poi va a dormire a Riccione . Poi ha accennato al ripascimento delle spiagge della costa romagnola, a causa dell’inquinamento del Po: “Un altro problema riguarda le concessioni delle spiagge”, ha proseguito, “Il turismo è una filiera complessa. Le politiche a livello nazionale non hanno prodotto nulla, le regioni hanno fatto quello che potevano. C’è spesso conflitto di competenze tra Ue, Stato e Regioni. Mi è stato detto da un americano che noi dovremmo vendere la nostra arte e le nostre suggestioni, perché non si può competere sul prezzo, noi infatti dobbiamo vendere ciò che abbiamo di eccelso. La qualità è centrale e prioritaria, dobbiamo quindi investire nel personale; noi, come regione, lavoriamo sulle infrastrutture e la riqualificazione dell’offerta alberghiera, che però fa nascere problemi di concorrenza. Per la formazione chi certifica gli enti di certificazione? Per la costituzione degli albi, occorre capire se si attestano dei privilegi o la qualità dei professionisti. Infine, il marketing e la promozione, rimangono aspetti pieni di lacune”.

Qualità nelTurismo Redazione: via Toffano 13,

Bologna Editore Fist, Federazione Italiana Settore Turismo.

Stampa in proprio

Direttore Responsabile: Luigi Sibona

Direttore Editoriale: Roberto Faraotti

In redazione: Eugenio Sibona Collaboratori:

Piero Piergiovanni Antonio Camilleri Vincenzo Di Marco

Grafica Pietro Guerriero

Foto Luigi Sibona

Autorizzazione del tribunale di Bologna N. 7813 del 27/11/2007

Tutela della privacy: nel caso in cui “Qualità nel Turismo”” pervenga via e-mail si rende noto che essendo in possesso del solo indirizzo, ai sensi della legge 675/96, rimane pieno diritto d e l l ’ i n t e r e s s a t o c h i e d e r e l a cancellazione o la rettifica.

Dalla tenuta di Collalto

Lo scorso autunno con un pullman riservato per i giornalisti dell’ ARGA, l’associazione dell’agro-alimentare e ambiente, siamo stati invitati a visitare la tenuta di Collalto dove, tra allevamenti e agricoltura sostenibile, si produce il Borgoluce: un ottimo prosecco di Valdobiadene . Le terre vanno dal fiume Piave alle Prealpi e offrono vari prodotti tipici dalle carni, bovine e suine, alle farine e noci.

Cinzia Magi Responsabile

nazionale formazione ANG, Associazione

Nazionale Governanti

Pierre Orsoni Presidente nazionale Telefono Blu SOS Turismo

Paolo Zanca Vice Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia

LA PLATEA

Sopra: Il Prosecco A fianco: Il castello di San Salvatore

Bello anche il castello di San Salvatore a S u s e g a n a , s e m p r e i n provincia di Treviso, dove si p o s s o n o organizzare vari t i p i d i manifestazioni L.S.

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Ennio Stocco Professionista dell’anno Solidus

Alessandro Arborio Mella Responsabile Risorse Umane di Accor Hospitality Italia,

incontra gli alunni di ricevimento Dell’ IPSSAR di Castel San Pietro Terme A cura di Luigi Sibona

Il 18 ottobre presso l’ Ipssar di Castel San Pietro Terme il dottor Alessandro Arborio ha incontrato gli alunni del corso Ricevimento, per illustrare le potenzialità di Accor Hospitality Italia e le possibilità di lavoro nello stesso gruppo alberghiero. Presente da 40 anni in Italia, è la Holding che nel mondo ha più alberghi gestititi direttamente, 4000 per precisione in 100 Paesi con 150.000 dipendenti. Accor ha marchi su tutte le fasce, standardizzati e non come Sofitel, Pulman, MGallery , Mercure e All Season. In Italia sono quasi tutti gestiti direttamente, alcuni sono in franchising ed uno in management. Ha poi illustrato le qualità indispensabili per l’accoglienza : la conoscenza delle lingue straniere,il rigore, la disponibilità nella relazione con il cliente, il gusto della vendita e della comunicazione, infine il senso dell’accoglienza, con in più una strategia di marketing che prevede la soluzione di ogni problema in 15 minuti, altrimenti il cliente non paga. Poi ha spiegato che nel sito www.accorjob.com c’è la possibilità di trovare lavoro nel mondo Accor, per chi ha attitudine a girare, ma bisogna investire nelle lingue straniere. In Accademia Accor i dipendenti fanno un corso di formazione all’anno, perché le risorse umane sono fondamentali per il settore e ci sono buone possibilità di fare carriera. Poi ha sottolineato l’etica del management: il sorriso e la disponibilità all’apertura agli altri. “ Ricordatevi – ha proseguito Arborio, rivolgendosi agli studenti – che il ricevimento è il fulcro dell’albergo, quindi avete scelto un ottimo indirizzo ed è anche quello più indicato per diventare direttore”. Poi è intervenuta Gabriella Lunghini, direttrice del Novotel Bologna San lazzaro, la quale dopo aver spiegato com’ è arrivata in quella posizione, ha parlato del lavoro in squadra che serve a risolvere i problemi, del controllo di qualità che è molto severo, dei gruppi di lavoro tra dipendenti per migliorare il clima aziendale, che Accor monitora ogni due anni.

La Fiavet attraverso la sua presidente nazionale,Cinzia Renzi, ha presentato le tendenze evolutive delle ADV .L’aumento del numero delle agenzie viaggio è dovuto alla liberalizzazione delle licenze di esercizio avvenute nel 1998, con la legge di Riforma del commercio n. 114/1998, che ha infatti portato i 5500 punti di vendita del 1997 ai 9500 del 2007. E’ aumentato pure il numero delle agenzie che aderiscono ai network, cioè le reti delle ADV, che è passato dal 4% al 49%, sempre nello stesso arco temporale, ma sono aumentati anche i cosiddetti “sportelli leggeri “, cioè quelle agenzie che fanno solo intermediazione. Qual è la dimensione della domanda potenziale del settore, considerando che nel 2006 il valore complessivo dei consumi turistici delle famiglie italiane è stato pari a 45 miliardi di euro? Il rapporto Fiavet 2008 le quantifica ma ripartendola tra le regioni. 29,4 miliardi di euro per le famiglie della Lombardia, segue il veneto con 13,3 mil., poi l’ Emilia Romagna con 12,1, consumi più ridotti riguardano le regioni del centro sud e le isole. Quali sono i modelli delle ADV: si possono trovare nel grafico che segue e vanno dallo “sportello leggero” ai “ Business travel center” divisi per cluster. Come si potrà notare aumentando il fatturato, aumentano i compiti e quindi le competenze per lavorare con il business travel. Mentre per la previsione delle vendite, che il rapporto chiama “sentiment”, sono state contattate le agenzie per un 40% affiliate ad un network ed il rimanente indipendenti. Le previsioni delle vendite per il periodo 2008/09 indicano per un 3% un aumento, il 66% una diminuzione, infine un 31% di andamento stabile. Quali

sono invece le minacce: per un 66% la situazione economica attuale, con conseguente timore di perdita di clienti, per un 17,6% Internet ed il “ fai da te” al 16,7%. Mentre gli eventi imprevedibili e la concorrenza destano poca preoccupazione perché si attestano al 1% e 2%. Vediamo ora quali possono essere i fattori di successo: principalmente la qualità del servizio e nelle proposte delle vacanze su misura. Seguono la promozione, la qualità dell’ambiente, la comunicazione e la fidelizzazione.

A sinistra: Alessandro Arborio

A destra: gli alunni che ascoltano

A destra in fondo: Gabriella Lunghini

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TTG La fiera internazionale del B2B di Antonio Camilleri

Convegno a TTG sulla formazione organizzato dall’ EBIT - Ente Bilaterale Industria Turistica

A cura di Antonio Camilleri

Un intervento importante a TTG Simon Anholt

Quest’ anno al TTG di Rimini c’è stata una novità: l’intervento di Simon Anholf, esperto e creatore del “nation brand” che rivela annualmente i punti di forza e di debolezza dell’immagine delle diverse nazioni. Durante un’intervista rilasciata a Paola Tournour – Viron, di Innovazione Turismo, ha spiegato che “L’Italia è un Paese che ha un brand molto forte, grazie alla propria cultura, alla storia alla creatività e al suo stile, ma se la sua immagine sta perdendo vigore ci sono problemi molto seri che vanno analizzati con altrettanta serietà” Ha dato quindi dei consigli su cosa evitare :” E’ innanzitutto un errore creare un brand senza prima analizzare i punti di debolezza e di forza di un Paese; poi diffondere messaggi promozionali che puntino a dire troppe cose in una volta, è sufficiente trovare un solo argomento di richiamo con il carattere peculiare dello stesso; non incentrare la comunicazione su elementi generalisti, condivisi da molti competitor ma guardare all’ Italia con gli occhi dei mercati esteri che vorremmo attrarre”. A.C.

Il convegno di chiusura

In chiusura dei convegni di TTG alcuni esperti di turismo si sono confrontati sul modo di “ Riscrivere il futuro delle imprese turistiche : idee e strategie”. Tra i vari interventi c’è da segnalare quello di Jean Pierre Lozato – Giotart, direttore del polo di Scienze Turistiche dell’ Università Paris III Sorbonne Nouvelle. “ Anche se l’ OMT dice – ha iniziato Lozato – Giotart – che fra qualche anno ci sarà il doppio del turismo attuale, non si può assolutamente dire quale sarà il futuro, perché occorre avere clienti con capacità di spesa, mentre al momento siamo su una media di 160 euro al giorno: quindi pochi. Bisognerà puntare su sostenibilità e management, ma soprattutto controllare il rapporto tra investimento e ritorno economico, perché al momento in Europa è pieno di attività turistica in forte perdita. Il turismo è un sogno, ma i turisti devono avere tempo da dedicare e le località servizi da proporre. Le località turistiche devono fare una valutazione delle potenzialità e gli eventi devono essere pianificati per avere successo”.

Professionalità di difficile reperimento Fonte EBIT Aree funzionali livelli professionali valutazione % Direzione direttore 33,33 Cucina 1° chef e chef tecnologo 30,77 Ricevimento Addetto e facchino bagagli 23,08 Sala Maitre 23,08 Alloggio ( responsabile) Governante 20,51 Sala Chef de Rang 17,95 Manutenzione Responsabile manutenzione 17,95 Commercializzazione Direttore commerciale e vendite 15,38 Ricevimento Capo Ricevimento 12,82 Commercializzazione Funzionario vendite e prenotazioni 12,82 Cucina Capo partita 12,82 Amministrazione Responsabile 10,26 Marketing Direttore marketing 10,26 Ricevimento Segretario ricevimento 10,26 Sala Commis 10,2

Infine Anholt ha sostenuto che “Costruendo l’immagine del Paese, fare in modo che questa vada bene anche alla sua popolazione, l’unica vera proprietaria”. “Se i soldi non fossero un problema, dove andreste in vacanza?”. Con questa frase ad effetto, Simon Anholt ha aperto la s u a m a s te r c l ass a T T G Incontri. Per quanto riguarda il nostro Paese, Simon Anholt commenta: “L'immagine dell'Italia è la migliore che possa avere, ma l'immagine è qualcosa che si conquista, non si può comprare per sempre; esistono fattori deboli che ne deteriorano la reputazione: la politica, l'assenza dai dibattiti sui grandi temi globali, l'incapacità di promuovere nuove forme di sviluppo”. L'Italia viene quindi percepita come un Paese decorativo ma non utile. “L'Italia ha bisogno di cominciare ad apprezzare di nuovo l'innovazione, nel mondo non si associa più l'Italia all'innovazione, si rimane fermi alle glorie del passato. Il mondo giudica per quello che viene fatto ora, non per il passato”.

“Per un lavoro competente – La formazione professionale come leva di sviluppo del turismo” è stato il titolo del convegno di sabato 17 ottobre al TTG di Rimini”. Dopo la presentazione di una ricerca sul lavoro femminile, Stefano Poeta docente al CST di Assisi, ha spiegato alcuni grafici dai quali emerge l’esigenza della formazione sia da parte dei dipendenti che delle aziende. “Da noi la formazione continua non è ancora ai livelli degli altri Paesi, perché si devono trovare persone già formate che possano a loro volta fare formazione”. “Le aziende chiedono ai dipendenti – ha concluso Poeta – di essere autonomi ne l l e dec i s i on i , r i co rdando l’economicità della gestione, ma non sempre gli stessi hanno le conoscenze necessarie per poterlo fare: la formazione comunque è sempre un fattore motivante”. Infine ha suggerito tre raccomandazioni: g e n e r a r e u n a f o r m a d i co l laboraz ione e produt t i va trasversale ai diversi settori ministeri che concorrono a creare l’immagine Italia; non investire solo sulla comunicazione e pubblicità, ma anche sul concreto miglioramento dei servizi e sulla cultura in particolare”.

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ULTIMA ORA Lo scorso dicembre SimonAnholt è stato insignito del Nobel Colloquia Prize per l’Economia un premio istituito nel 2000 dal Nobel per l’Economia Franco Modligliani in collaborazione con Giovanni Battista Vescovo. Sono già stati premiati Edward de Bono, Richard Norman e Philip Kotler.

L’11 e il 12 dicembre si è svolto al Palafiori di Sanremo il Forum Italiano del Turismo, convegno voluto e organizzato dalla Confcommercio di Imperia e da Confturismo, in collaborazione con Sanremo Promotion, Camera di Commercio di Imperia e Casinò di Sanremo, con la consulenza scientifica e organizzativa di FourTourism. Il Forum, alla sua I° edizione, era dedicato agli “Effetti della crisi e la prospettiva per il turismo italiano”, un tema molto attuale da cui partire per fare il punto della situazione e porsi obiettivi concreti per il futuro, al termine di una stagione estiva difficile per tutto il settore. Vista l’importanza, l’iniziativa era patrocinata dalla Regione Liguria, Provincia di Imperia e Comune di Sanremo. Tra i tanti interventi di rilievo segnaliamo Paolo Grigolli, di Trentino School of Management, che ha parlato di governance e voli lowcost per migliorare la situazione; Stefania Bassi, di Fultura, che ha parlato di etica ma soprattutto di sostenibilità per le imprese, come vantaggio competitivo. Di passaparola nei vari siti Internet, ne ha invece parlato Michele Aggiato, Country Manager di Zoover Italia, sottolineando come questo ormai costituisca una forma di rating della clientela. Di grande interesse l’intervento di Bruno Halle, di Magma Turismo International, perché ha illustrato alcuni trend previsti per il 2020, dove la quota di mercato dell’Europa sarà al 46% dovendo subire la competitività delle destinazioni extraeuropee sempre più agguerrite. Le nostre città famose però , tra le venti più visitate nel 2008, supporteranno l’appeal italiano. Altro dato confortante è quello delle compagnie aeree low cost, di cui l’Europa detiene il primato con 57 operatori. Ma veniamo alle future categorie di turisti: si ipotizza che c’è ne saranno 4 di nuove, in più il modo di viaggiare cambierà ancora grazie alle innovazioni tecnologiche: “ active seniors: nel 2020 approssimativamente 700 milioni di persone avranno oltre 65 annii; saranno più attivi e sani delle generazioni precedenti della stessa età e avranno delle pensioni maggiori, quindi, più soldi da spendere per viaggiare. - global clanes: sono il risultato della migrazione globale ed ammonteranno nel 2050 a circa 250 milioni di persone; grazie a loro aumenterà il flusso di gruppi individuali che viaggiano per visitare le famiglie e/o gli amici. - cosmopolitan commuters: sono i viaggiatori frequenti e giornalieri. Gruppi individuali che vivono e lavorano in differenti regioni e che approfittano del declino dei costi dei mezzi di trasporto per viaggiare più frequentemente. - global executive: questa categoria aumenterà di numero, soprattutto a causa del sostenuto sviluppo economico dei prossimi anni. Chiedono e cercano esperienze di primo livello e si muovono con jet privati”. Mentre anche per quanto riguarda gli alberghi, Bruno Halle ne prevede alcuni nuovi come :Condohotels, Limited Service hotel, Ultra Luxury Boutique Hotel, Appartamenti con servizi ed ha spiegato: “ C o n d o h o t e l s Il complesso opera come un normale hotel secondo le tradizionali dinamiche del mercato turistico. E’ gestito secondo concetti operativi tradizionali. La maggiore differenza rispetto a un hotel risiede nella strutturazione dello stabilimento. Manca però una legislazione specifica per definirli. In Spagna,per esempio, in accordo con le normative vigenti, i Condohotel sono previsti solo in base a 3 modalità: divisione orizzontale, comunità di beni e società di capitali. Funzionano solo se ben gestiti, possibilmente da un’unica società di management di gestione e magari di prestigio.

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Limiited service hotel Sono alberghi a servizio limitato. Definizione e principali caratteristiche del mercato in cui operano: - offerta di servizi ridotti; - pulizia, comfort, funzionalità e semplicità; - alcuni offrono soggiorno senza alcun servizio di catering; - garantiscono gli stessi servizi e seguono le stesse politiche di prezzo indipendentemente dalla localizzazione. Hanno una gestione dei costi tale da riuscire a offrire prezzi competitivi: 30 euro a notte, attraverso strategie di ottimizzazione dei costi. Generalmente sono posizionati nelle periferie della città, in siti storici, in zone industriali o parchi tecnologici, vicino a centri commerciali e vicino ai principali nodi stradali (strade statali o autostrade). Hanno l’obiettivo di cercare di attrarre ospiti che viaggiano per business durante la settimana e turisti invece durante i week end. Questo tipo di strutture alberghiere sono già attive e presenti in Francia (alcuni catene alberghiere tradizionali come Accor e Holiday Inn creeranno nei prossimi anni progetti di questo tipo), Inghilterra e Spagna. Ultra Luxury Boutique Hotel Hanno non più di 100 stanze. Sono posizionati in zone centrali. Grande cura e attenzione per i dettagli che significa servizi extra che danno valore aggiunto ad ogni soggiorno in hotel. Aspetti fondamentali: atmosfera, decorazioni,ambiente, servizio personalizzato, orientamento al cliente. Avranno per obiettivo quello offrire un servizio ottimo che include l’anticipazione dei bisogni e dei desideri dei clienti oltre che la soddisfazione delle richieste. Normalmente sono hotel indipendenti, affiliati a catene o a reti di boutique hotel, quali Small Luxury Hotel, Bulgari o Versace. Appartamenti con servizi Sono appartamenti arredati che offrono servizi di utilità quotidiana, pensati per soggiorni brevi o lunghi. Il concept nasce in USA e tuttora l’86% di alloggi di questo tipo è presente in solo questo continente. Sono meno cari delle camere degli alberghi: offrono più spazio, maggiore privacy e libertà, conveniente sia per la famiglie sia per chi viaggia per business, con questo slogan: una casa fuori casa. Il boom dei viaggi meno costosi e il corrispettivo aumento del livello di sofisticazione dei viaggiatori internazionali ha sancito il successo di questo tipo di strutture:più spazio, privacy, libertà. È un mercato in grossa crescita nelle diverse città nel mondo”. Halle ha infine dato alcuni consigli per il futuro:”Per sopravvivere alla crisi è necessario utilizzare: creatività, immaginazione e innovazione. Puntare su nuovi segmenti che possono garantire un maggior ritorno dei propri investimenti. Questi nuovi segmenti sono rappresentati da un lato da un turismo di tipo’povero’ (backpacking e flashpacker) e dall’altro da un turismo ‘extra lusso’ (alberghi a sette stelle)”. Ed ha infine spiegato di cosa si tratta: “Backpacking (viaggiare con zaino e sacco a pelo) è un termine che denota i viaggiatori indipendenti internazionali e low cost: - usano i mezzi pubblici come mezzi di trasporto; - preferiscono gli ostelli; - permanenza superiore rispetto ai turisti convenzionali; - interessati ad incontri con la comunità locale così come vedere i paesaggi. Flashpacker sono la versione più sofisticata dei backpackers, la versione 2.0. - non spendono molti soldi per l’organizzazione del viaggio; - spendono di più per i comfort e wifi - preferiscono viaggiare in prima classe e una ristorazione di lusso; - portano con sé gli ultimi ritrovati elettronici; - hanno ancora l’essenza dei backpacker. Alberghi a Sette stelle Rappresentano l’ultima esperienza del lusso. Offrono servizi di lusso e ultra personalizzati: trasferimenti in elicottero, servizi limousine, auto di lusso , check in e out direttamente in camera. Esempi sono il Burj Al Arab a Dubai e il Town House a Milano. Antonio Camilleri

A Sanremo il Forum Italiano del Turismo. Descritti gli scenari possibili fino al 2020

L’Angolo del lettore a cura di Eugenio Sibona

“L’Oro azzurro”, a cura di Gigliola Casadei, Cattolica“Il senso del Mare”, 2008 pag. 139 La Dottoressa Gigliola Casadei ha curato per il Comune di Cattolica un volume sui cibi più semplici e genuini, il pesce azzurro e i prodotti della terra, che i nostri nonni marinai, in tempi di povertà, cucinavano sulle barche e le nostre nonne arricchivano con fantasia ed ingegno. Ciò ci deve far riflettere sui nostri stili di vita, forse un po’ eccessivi, che mirano anche al superfluo, mentre la povertà ancora persiste, costringendo quasi un miliardo di persone a soffrire la fame e i rincari dei prodotti alimentari. Così l’autrice, non solo descrive i frutti che il mare ci dona, ma anche come possiamo combinarli in gustose ricette e ci fa, per usare un termine caro a quest’ambiente, immergere nel suo mondo, descrivendo persone, luoghi e taverne, legati a queste terre, affrescati in curiosi aneddoti che ci faranno rivivere lo spirito delle nostre tradizioni.

Giancarlo Pastore, Officina Hotel, Verbania, CIPAS, 2008, pag.179 - € 39,50 Dall’esperienza pratica e didattica di Pastore, direttore della scuola manageriale per alberghi CIPAS, nasce questa raccolta di appunti per ex- allievi, che in meno di 200 pagine condensa diverse materie, dal diritto commerciale all’economia aziendale, passando per la fisica e il diritto internazionale, e molto altro ancora. Grazie a questo piccolo vademecum si può sempre rinfrescare la memoria su ogni dubbio riguardo ogni settore della ristorazione: come si fa il controllo di gestione, come si prepara la sala bar, come si scelgono gli abbinamenti migliori per ogni piatto e, se si hanno momenti morti, anche qualche riferimento culturale ad aneddoti e storia sulle origini dell’ intrattenimento.

Nicola Dante Basile, New Menu Italia,Milano,Baldini Castoldi Dalai, 2009.pag.339 - € 20,00 In Italia si produce circa un decimo dei prodotti totali al mondo, segno quindi che il nostro paese è specializzato nel settore gastronomico. Basile coglie dunque l’occasione per analizzare le ragion di questo successo, e ripercorre la storia degli ultimi vent’anni per vedere come sono cambiati i nostri stili e gusti alimentari, studiando diversi fattori culturali, sociali, economici e come questi hanno influito sulla nostra vita e sulle nostre tradizioni. Viene fatto inoltre un excursus su diverse imprese italiane e non, attraverso indagini, dati e interviste ai protagonisti, per sapere come si sono trasformati, quali tecniche hanno utilizzato, quali hanno cambiato, qual è stata la loro strategia nel cogliere gli interessi dei consumatori e saperli trasformare nei giusti prodotti.

Claudia Lambertini e Luigi Sibona, Economia e Gestione Aziende Ristorative, Bologna, GEM Capelli Editore, 1° vol pag.312, 2° vol pag. 428 - vol. 1 € 14,00 - vol. 2 € 15,00 I testo, vol. 1° e 2°. si rivolgono agli allievi del biennio post qualifica degli Istituti Professionali per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione ed in particolare per il corso: Tecnici dei Servizi della Ristorazione. Pur essendo st ret tamente at t inent i a l programma ministeriale, vi sono diverse parti aggiunte utili sia per la messa in pratica delle varie teorie esposte, sia per renderli più aderenti ad un settore economico che è in continua evoluzione. Il testo è suddiviso in due volumi: uno per il programma di quarta, l’altro per quello di quinta. I temi trattati sono il turismo,l’economia, le aziende, le imprese sia in generale che in particolare come quelle di produzione di servizi turistici e ristorativi, anche alla luce della nuova legge quadro sul turismo; il nuovo diritto societario, l’organizzazione da Taylor a quella per obiettivi per collegarsi al budget e marketing. Poi le nuove forme di gestione aziendale come il franchising, il management contract e la joint venture. Il secondo segue sempre lo schema ministeriale e propone i vari tipi di gestione: quella finanziaria e quella economica, quella inerente il personale con la nuova riforma Biagi, il controllo con la programmazione, budget ed infine il marketing. Anche in questo volume si è cercato di avvicinare il più possibile i contenuti alle aziende di riferimento con vari esempi ed approfondimenti tratti da ricerche e riviste del settore.

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