Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

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Qualità del servizio in una u.o. di Bioimmagini digitalizzata TSRM Walter Antonucci

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Page 1: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Qualità del servizio in una u.o. di Bioimmagini digitalizzata

Qualità del servizio in una u.o. di Bioimmagini digitalizzata

TSRM Walter Antonucci

Page 2: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Lo sviluppo di nuovetecnologie per i rivelatori,l’introduzione di

piattaformeIT potenti e di monitor

digitali ad alta brillanza e

risoluzione hanno soppiantato le tre funzioni delle pellicole e favorito il progresso della Radiologia digitale (DR).

X-ray

Rivelatore

Imageprocessing

Display

Film

Paziente

Page 3: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Vantaggi della radiologia digitale Maggior latitudine dei rivelatori: esami ripetuti quasi

esclusivamente per errato posizionamento

Benefici in termini di “Capacità diagnostica/dose” per maggiore DQE

Incremento della produttività di un dipartimento radiologico

Qualità immagine più costante

Immagine digitale

Riduzione costi pellicole e chimici

Archiviazione digitale e trasmissione remota

CAD

Page 4: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Tecnologie per Radiografia Digitale

Digital Image

Capture

Indirect Digital

Direct Digital

Indirect X-Ray

Conversion

Direct X-Ray Conversion

CR Imaging Plates

Photon Counting

a-Se : Selenio Amorfo

a-Si : Silicio Amorfo

CCD

High-gain conversion materials: HgI2, PbI2,

CdZnTe.

L’immagine latente prodotta su un supporto analogico

viene convertita in formato digitale nella fase di lettura.

L’immagine è prodotta

direttamente in forma digitale

I fotoni X sono convertiti direttamente in segnale

elettrico

I raggi X sono convertiti in luce che viene poi letta dal

rivelatore

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Proprietà dei rivelatori/Efficienza

Efficienza quantica: probabilità di assorbimento di un fotone di energia E incidente su un rivelatore di spessore attivo T e coefficiente di attenuazione lineare

TEe 1 può crescere aumentando lo spessore del rivelatore

oppure utilizzando dei materiali con coefficiente di attenuazione più elevato per un certo intervallo di energie.

in generale è maggiore alle basse energie e decresce all’aumentare dell’energia della radiazione incidente.

In ambito diagnostico, il principale processo di interazione nel materiale attivo è l’effetto fotoelettrico a causa del relativamente alto numero atomico dei materiali di cui sono costituiti i rivelatori.

Page 6: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Proprietà dei rivelatori/Range Dinamico

Il range dinamico viene definito come:

DR=Xmax/Xmin

dove Xmax è la fluenza che dà origine al massimo valore di segnale che il rivelatore può generare mentre Xmin è la fluenza necessaria a generare un segnale equivalente alla somma in quadratura del rumore elettronico del rivelatore e del rumore quantico (Noise Quantum Limit).

Page 7: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Proprietà dei rivelatori/Uniformità

E’ importante che un rivelatore risponda in modo uniforme su tutta l’area dell’immagine, ovvero che abbia la stessa sensibilità su tutta l’area di interesse.

Nei sistemi digitali l’uniformità è relativamente semplice da ottenere perché su un intervallo considerevole, le differenze di risposta dei diversi elementi del rivelatore possono essere corrette mediante calibrazione (matrice di correzione).

Importante valutare e seguire nel tempo la quantità dei “bad pixels”.

!! Non e’ eseguibile per i CR

Page 8: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Caratterizzazione della qualità di un sistema per imaging

Prestazioni del sistema Qualità delle immagini

Valutazione della qualitàQualità percepita: basato su un osservatore esperto (curve dettaglio contrasto = valutazione complessiva delle caratteristiche di contrasto/rumore/risoluzione del sistema)

Qualità misurata: basato sulla misura di grandezze indice indipendentemente dal sistema che ha prodotto le immagini

Misura preliminare: Curva di risposta caratteristica Grandezze indice:Grandezze indice:

MTFMTF (Modulation Transfer Function)NPSNPS (Noise Power Spectrum)

NEQNEQ (Noise Equivalent Quanta)DQEDQE (Detective Quantum Efficiency)

Page 9: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Interrelazione fra gli attributi di qualità e le grandezze indice

CCD

Risoluzione Rumore

Contrasto

NPS

NEQMTF

Page 10: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Formazione dell’immagine: teoria dei sistemi lineari

e

y

xy

x

X

z

g(x,y)

Imaging detector

xf(x,y)

fascio incidente

y

dxdyyYxXPSFyxfyxg ),(),(),(

Page 11: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Convoluzione nello spazio delle frequenze: spettro della funzione immagine

)','(

),(

),(

),(),(),(

yxPSFFTOTF

yxfFTF

yxgFTG

vuFvuOTFvuG

Page 12: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Teoria dei sistemi lineari (1)

Le proprietà di un sistema lineare spazialmente invariante ideale possono essere descritte con formalismo matematico:

Linearità dati f(x,y) e f’(x,y) input del sistema e g(x,y) e g’(x,y) output del sistema allora l’immagine della combinazione lineare c f(x,y) + d f’(x,y) deve essere c g(x,y) + d g’(x,y)

Invarianza per traslazione

se g(x,y) è l’immagine di f(x,y) attraverso il sistema, allora l’immagine di f(x-x’,y-y’) deve essere g(x-x’,y-y’)

Nei sistemi non lineari Invertendo la curva di risposta fra ingresso ed uscita è possibile riportarsi alla dose equivalente in ingresso ed utilizzare così il formalismo dei sistemi lineari.

Page 13: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Teoria dei sistemi lineari (2)

Min

MoutMTF

Modulation Transfer Function:Informazioni sulla risoluzione spaziale del sistema in assenza del rumore.

2)],([),( yxIFTvuNPS

Noise Power Spectrum (Wiener):Informazioni sul livello di rumore alle diverse frequenze spaziali.

Page 14: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Teoria dei sistemi lineari (3)

normNPS

MTFNEQ

2

Noise Equivalent Quanta:informazioni sul rapporto S/N (risoluzione e/o soglia di contrasto)

q

NEQ

qNPS

MTF

SNR

SNRDQE

normin

out 2

2

2Detective Quantum Efficiency:indicazioni sulleprestazioni della“tecnologia” usata (quanto ci si avvicina al rivelatore ideale)

Page 15: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva di risposta

Corrispondenza fra i valori digitali del pixel e l’esposizione in ingresso al rivelatore:

•Curva di trasferimento lineare

•Curva di trasferimento non lineare (logaritmica, radice quadrata ecc.)

E’ utile per riportare i valori digitali in uscita a esposizione in ingresso.

Page 16: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Set-up per la misura della curva di risposta

180cm

Filtrazione aggiuntiva

Camera a ionizzazione

Piombo

Page 17: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: curva di risposta

Transfer Function

0,00

200,00

400,00

600,00

800,00

1000,00

1200,00

1400,00

1600,00

0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00

mR

Pix

el v

alu

eFunzione di trasferimento Dose-PV

lineare

Page 18: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: curva di risposta (2)

Funzione di trasferimento Dose-PV non lineare (logaritmica)

Page 19: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Campionamento spaziale del segnale

a

b

a: pitch

b : pixel size

frequenza di campionamento:

fs = 1/a

fill factor = (b/a)2

Page 20: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

OTF/MTF

),(),( vuOTFvuMTF

dsesLSFfOTF sfi 2)()(

Optical Transfer Function è definita come la trasformata di Fourier (2D) della risposta del sistema ad una funzione delta in ingresso. Nel caso 1-D può essere utilizzata la Line Spread Function:

La Modulation Transfer Function è definita come il modulo della OTF:

Per i sistemi analogici la definizione operativa non è ambigua, per i sistemi digitali vi sono problemi legati al campionamento.

Page 21: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

MTF di precampionamento

MTF di conversione (interazione nel materiale attivo: conversione X-luce, conversione X-cariche): MTFconv

MTF dell’apertura del pixel di campionamento (pixel circolare gaussiano nei sistemi a scansione laser, oppure quasi quadrato): MTFA

PRE conv AMTF MTF MTF

Page 22: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Tecnologia del rivelatore: Line Spread Function

Page 23: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

MTF di apertura del pixel

MTF di aperturageometrie: circolare (gaussiana - CR)

quasi quadrata

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

1

fs

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

1

fs

Page 24: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

MTF digitaleMTF digitale diventa una replica periodica dell’MTF analogica con ripetizione pari a fS=1/a :

k

ksPREd fkfMTFfMTF )()(

Page 25: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Misura della MTF digitale: dipendenza dalla fase

Page 26: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Misura della MTF digitale: dipendenza dalla fase (simulazione)

Page 27: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Teorema del campionamento Sistema a banda limitata fB : per evitare

l’aliasing il teorema del campionamento stabilisce che la frequenza di campionamento fs = 1/p deve essere sufficientemente grande:

fs 2 fB (frequenza di Nyquist fN = ½ fS)

In presenza di aliasing lo spettro del segnale è distorto in quanto le frequenze superiori alla frequenza di Nyquist si ritrovano shiftate a frequenza più bassa.

Page 28: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Misura della MTF digitale: Aliasing (1)

Page 29: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Aliasing (2)

Page 30: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Aliasing (3)

Page 31: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Set-up per la misura della LSF

Esposizione della slit-camera (apertura 10µm, lunghezza 6-7mm)

LSF MTFFT

Page 32: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Set-up per la misura della LSF

esposizione dell’edge

(lamina di tungsteno)

ESF LSF MTFd/dx FT

Page 33: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Elaborazione della LSF MTF di precampionamento: quale LSF utilizzare ?

La LSF è diversa da zero in pochi pixel !!!

Page 34: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Supercampionamento della LSFFujita et al. (IEEE Transaction on Medical Imaging 1992)

Pitch effettivo = p·tg

Page 35: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Supercampionamento della ESFSamei et al. Med. Phys. (1998)

Page 36: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Supercampionamento della ESFSamei et al. Med. Phys. (1998)

Page 37: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi misure: MTF precampionamentoPre-sampling Modulation Transfer Function

Siemens Aristos FX (Trixell Pixium 4600, pitch 143m)

0.00

0.10

0.20

0.30

0.40

0.50

0.60

0.70

0.80

0.90

1.00

0 1 2 3 4 5 6 7

Frequency [mm-1]

Mo

du

lati

on

slit edge

fN

Page 38: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi misure: MTF precampionamento

Mammografo digitale DR

Page 39: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi misure: MTF precampionamento

imaging plate

Page 40: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise Power SpectrumDefinizione operativa:

yxyx NN

yxflatfieldFTvuNPS

2|)),((|),(

Il segnale deve essere trasformato come esposizione in ingresso (curva caratteristica).

L’integrale del NPS è legato alla varianza del segnale:

dudvvuNPS ),(2

Page 41: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise Power Spectrum (2)

Cause del rumoreCause del rumore La più importante componente di rumore è data dalla

radiazione assorbita (rumore quantico poissoniano); in generale vi sono altre componenti (rumore

elettronico, rumore strutturato, sorgente laser (CR), ecc…)

Tutte le componenti di rumore sono additive. In un flat-panel:

22),( DMTFDDfNPS

( rumore quantico, rumore moltiplicativo, rumore additivo

Page 42: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Nel caso di MTFpre troppo alta alla frequanza di Nyquist

imaging detector è sottocampionato: lo spettro di rumore è quasi piatto (“white noise”). Per quanto riguarda il rumore non è sempre ottimale avere la migliore MTF: si perde in soglia di contrasto. Conviene che il pitch si adatti alla MTF.

NPS sottocampioanto

Page 43: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise aliasing: simulazione

•Oggetto test sintetico con aree di diversa dimensione e contrasto in un fondo uniforme

•Rumore quantico aggiunto

•Trasformata di Fourier 2D

•Moltiplicazione per due funzioni MTF (aliased e non)

•Trasformata di Fourier 2D inversa

Page 44: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise aliasing (2)

MTF aliased MTF non aliased

Page 45: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise aliasing (3)filtro “sharp”

Page 46: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

NPS 2-D:elaborazione dei dati1) ROI di dimensioni 64x64 o 128x128 o 256x256 shiftate di una semi-larghezza sia in orizzontale che in verticale

2) Per ogni ROI: calcolo del modulo quadro della trasformata di Fourier 2-D delle fluttuazioni del segnale, riportato come esposizione in ingresso, rispetto alla media.

3) Media d’insieme su tutte le ROI

Suggerimenti:•Media di alcune centinaia di ROI (errore relativo )

•Minimizzazione della deriva del segnale per effetto anodico

M

1

Page 47: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: NPS 2-D

Page 48: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

spettro rumore 2-D: effetto della grigliaNPS a 70kVp 2.5Gy

senza griglia

NPS a 70kVp 2.5Gy

con griglia

Page 49: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

spettro rumore 1-D

NPS normalizzato 1-D ottenuto come funzione della frequenza radiale f, mediando NPS 2-D su corone circolari (step di 0.1 lp/mm) con esclusione degli assi principali oppure su strisce parallele ai due assi sempre escludendo i due assi principali

Page 50: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: NPS 1-DNPS (f)

1,0E-07

1,0E-06

1,0E-05

1,0E-04

1,0E-03

1,0E-02

0 1 2 3 4 5 6

Frequency (cycles/mm)

NP

S [

mm

2 ]

0.5mR

1mR

5mR

10mR

30mR

50mR

Spettro “aliased”

Page 51: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: NPS 1-D

1,0E-07

1,0E-06

1,0E-05

1,0E-04

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

frequency (cycles/mm)

NP

S [

mm

2 ]

1,27 mR

2,91 mR

4,26 mR

9,17 mR

NPS (f)

Page 52: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: NPS a diverse esposizioni

varianza relativa

1,00E-07

1,00E-06

1,00E-05

1,00E-04

1,00E-03

1,00E-02

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

mR

NP

S(0

) (

mm

2 )

Page 53: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

rumore integrale: varianza relativa

rumore: varianza vs. KERMA70kV filtrazione: rame 0.6mm

1.00E-05

1.00E-04

1.00E-03

1.00E-02

0 10 20 30 40 50

KERMA [Gy]

A.U

.

Page 54: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Le componenti di rumore: rumore quantico rumore elettronico rumore strutturato (moltiplicativo)

( rumore quantico, rumore moltiplicativo, rumore elettrico

22

1)(var DD

DDN

Struttura del rumore in termini di varianza

-> 3.11e-04

->7.8e-06

->8.8e-05

Page 55: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise Equivalent Quanta: esempi di misureNoise Equivalent Quanta vs. frequency

1,E+02

1,E+03

1,E+04

1,E+05

1,E+06

1,E+07

0,09 1,01 1,93 2,85 3,77 4,69 5,61

frequency (cycles/mm)

NE

Q [

mm

-2]

0.5mR

1mR

5mR

30mR

50mR

Page 56: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Noise Equivalent Quanta: esempi di misure

NEQ vs. esposizione

1,0E+04

2,1E+05

4,1E+05

6,1E+05

8,1E+05

1,0E+06

1,2E+06

1,4E+06

1,6E+06

0 25 50 75 100

Exposure [mR]

[mm

-2]

Page 57: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Rapporto Segnale Rumore vs. dose ingressoSNR 55 a 1.25Gy

SNR 82 a 2.5Gy (in un CR si ottiene a 5Gy)

SNR 118 a 5Gy

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

220

240

260

280

300

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

KERMA [Gy]

SN

R

Page 58: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Detective Quantum Efficiency

Q

fENEQfEDQE

),(),(

][2 Gymm

photonsq

J.M.Boone et al., “Molybdenum, rhodium and tungsten anode spectral models using interpolation polynomials with application to mammography”, Med. Phys. 24(12), December 1997, 1863-1874

Page 59: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Spettro:curve di trasmissione in Al1° HVL

Page 60: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: DQEDetective Quantum Efficiency vs. frequency

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,09 0,55 1,01 1,47 1,93 2,39 2,85 3,31 3,77 4,23 4,69 5,15 5,61

frequency (cycles/mm)

DQ

E

0.5mR

1mR

5mR

30mR

50mR

Page 61: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure: DQE

Page 62: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

DQE vs. frequenza spaziale

fN

Detective Quantum Efficiency vs. frequency

0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0.6

0.7

0.8

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0

frequency (cycles/mm)

DQ

E

0.48

0.60

0.82

1.01

1.45

1.92

2.66

3.79

4.70

6.66

9.36

13.07

20.17

34.58

48.18

La fluenza fotonica è ricavata dalla curva di trasmissione in alluminio (fino a 3 HVL)

Page 63: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

DQE medio vs. dose ingresso

ADQE vs. KERMA70kV filtrazione: rame 0.6mm

0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

KERMA [Gy]

<D

QE

>

800 560 400 280 200

ADQE=IDQE/(fmax-fmin)

Page 64: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Flowchart procedura misura parametri

Spettro LSF

MTF

EMTF NPS

NEQ

DQE

numero fotoni per unità di supe unità di dose

Curva di risposta rivelatore

Page 65: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

CDRAD, TO12, TO16 CDC (contrast-detail curve)

HTA = 1/(CT A ½) indice di rivelabilità IQF = i Ci · Di,min (dove Di,min è il diametro del più piccolo

particolare con contrasto Ci visibile sull’immagine). IQF diminuisce all’aumentare della qualità.

COR= (Numero totale di osservazioni corrette / Numero totale di particolari nel fantoccio)*100

Valutazione globale della qualità delle immagini: qualità percepita (osservatore)

Analisi contrasto dettaglio

• CDC = curve che rappresentano i più piccoli oggetti visibili in funzione del loro contrasto relativo

Page 66: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva Dettaglio-Contrasto

Contrast Detail Curve

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00%

contrasto relativo

dia

met

ro

digitale

convenzionale

Page 67: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempi di misure NPS (CR): artefatti di digitalizzazione

scanner laser

Page 68: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

rumore strutturato a bassa frequenza (stripes)

Flat Panel (DR)

Page 69: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

rumore strutturato (gain correction)rumore complessivo

DR - influenza del gain correction sul rumore

Page 70: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Artefatti da disomogeneità

Page 71: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Artefatti da persistenza

1) Esporre ad alta dose oggetto con forte contrasto

2) Riesporre a basso dosaggio

3) Contrastare con window & level l’immagine

Page 72: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine ghost da persistenza

Flat Panel (DR selenio) CR (ciclo di cancellazione)

Page 73: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Persistenza immagini latenti: ghost

esposizione alto carico esposizione basso carico

ghost assente (DR CsI/a-Si)

Page 74: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Artefatti da bad pixel/line

Il costruttore dovrebbe dichiarare quanti bad pixels sono accettati al massimo nel digital panel.

Page 75: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

I punti salienti del protocollo: normativa e documenti tecnici di riferimento

(la nuova release AAPM Task Group 10 (Ottobre 2006)

i report KCARE….) i parametri da controllare (per tutti i plate?, per ogni dimensione? per

ogni sensibilita’ dei fosfori?)

la periodicita’ dei controlli

le procedure operative per la valutazione e/o misurazione di ogni parametro

i valori di riferimento e le relative tolleranze

La validazione del protocollo sul sistema CR-AGFA in fase di installazione presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi

Un nuova versione del protocollo per i CQ

sui sistemi CR

INDICI DI ESPOSIZIONE vs DOSE

Definizione quantitativa dei limiti di accettabilita’

Page 76: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Componenti oggetto del CQ

Lampada esistema di

cancellazione

Piastra ai fosfori

Permanenza di artefatti

Segnaledi buio

Curva di risposta

Uniformita’ di campo

Laser esistema discansione

SNR

Produttivita’oraria

dello scanner

Software per misurarele distanze

Risoluzione Spaziale limite

Sensibilita’ eindice di esposizione

Uniformita’ di risposta

Scala di contrasto

Funzionalita’scansione laser

Page 77: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

La catena di formazione del segnale

Filtro Analogico ADC

Conversione 10 – 15 bit

PMT

Amplificatoreanalogico (Logaritmico

o Potenza)

Scrittura su file

Page 78: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Quale segnale digitale?

Agfa(SAL)

Konica(S-Value)

Kodak(E.I.)

Fuji(Sensitivity Value)

PV

Relazione sensitometrica chelega l’indice di esposizione direttamente al Kerma in aria in ingresso al rivelatore

PV = f( E(uGy) )

Page 79: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Indici di Esposizione - AGFA

Indice di esposizione proprietario lgMlgM = logaritmo del valore dell’esposizione mediana

dell’istogramma rawFornisce indicazioni all’operatore riguardo al livello di

esposizione verificatosi nell’esame

)(0

0 uGyeEsposizionS

SSAL(S)

con S0 = 200

e 0 = 410 per PLATE MD10

9477)( 2 3,SALloglgM

Page 80: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale
Page 81: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Setup per la misura di esposizione al plate

!!!l Ridurre la radiazione diffusa

Necessita’ di conoscere l’esposizione in ingresso al plate per valutazione di:•relazione sensitometrica•validita’ degli indici di esposizione •conoscenza del punto di lavoro

Camera ionizzazione

Piano di appoggio del plate

Filtro aggiuntivo

Fuoco del tubo radiogeno

SID(>150cm)

SDD(100-120cm)

>30 cm

Page 82: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Rendimento dell’apparecchio RXDose(uGy) = 0,501uGy/mAs * mAs - 0,57 uGy

R2 = 0,9997

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

0 20 40 60 80

mAs registrati

Do

se in

ing

ress

o a

l pla

te (

uG

y)

Tensione tubo

75 kVp

Filtrazione aggiuntiva

1,5 mm Cu

SDD 110,5 cm

SID 140,3 cm

Tempo esposizion

e

100 ms

Page 83: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Componenti oggetto del CQ

Lampada esistema di

cancellazione

Piastra ai fosfori

Permanenza di artefatti

Segnaledi buio

Curva di risposta

Uniformita’ di campo

Laser esistema discansione

SNR

Produttivita’oraria

dello scanner

Software per misurarele distanze

Risoluzione Spaziale limite

Sensibilita’ eindice di esposizione

Uniformita’ di risposta

Scala di contrasto

Funzionalita’scansione laser

Page 84: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Setup per esposizione uniforme del plate

Fuoco del tubo radiogeno

Filtro 1.5 mm CuSDD > 150 cm

Cassetta CR

Page 85: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Rimozione della disomogenita’ del campo X

Metodo della doppia esposizione

Misura del campo X

Punti di misura del campo Xin termini di dose in ingresso al plate

~7 cm

Page 86: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Rimozione della disomogenita’ del campo X

Page 87: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Flat Field

Esposizione Uniforme con classe esposizione S=200

Modalita’ di lettura• System Diagnosis• Flat Field

Diversi valori di esposizione

Page 88: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva di RispostaDalla relazione fra SAL e Dose si ricava il coefficiente :

SAL = 415 * Dose0.5

R2 = 0,9997

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

0,000 5,000 10,000 15,000 20,000 25,000 30,000 35,000

Dose (uGy)

SA

L=(415 +/- 6)

)(uGyeEsposizionSAL(S) S0=200

Page 89: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Uniformita’ di risposta

-8,0

-6,0

-4,0

-2,0

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43

Numero cassette

Sca

rto

perc

entu

ale

dalla

med

ia

(SAL-SALrif) / SALrif

Page 90: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Uniformita’ di campoCirca 20 uGy in ingresso al plate

A B

D E

C

CV = SD(SAL5ROI) / Media(SAL5ROI)

Scarti massimi relativi in direzioneorizzontale e verticale

Scarti massimi relativi in direzioneorizzontale e verticale

0

0,5

1

1,5

2

1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43

Numero Plate

Co

effi

cie

nte

va

ria

zio

ne

CV

Cassetta 18x24

0,000,100,200,300,400,500,600,700,800,90

cod28 cod34 cod35 cod37 cod38

Codice Plate

CV

Page 91: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

SNR

Rapporto segnale rumore a grande scala

SNR = Media(SAL)/ SD(SAL)

Uniformita’ di campo del SNR

NUi = [ SNRROIi – MEDIA5ROI(SNR) ] / MEDIA5ROI(SNR)

Misura del SNR su 4 ROI periferiche e 1 centrale

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

140,0

160,0

180,0

1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43

Numero cassetta

SN

R R

OI

cen

tral

e

Page 92: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Scala di contrastoProcedura da implementare per un sistema CR generico.

Nel caso AGFA si utilizza un cuneo a gradini come oggetto di test.

Selezione di una qualita’ del fascio standard:FDD = 100 cmTensione (70 +/-1) kVpFuoco grandeCorrente costante 200 mADose (47 +/-1) uGy

Parametri di lettura:S=400 con protocollo proprietario AGFA

?

Page 93: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Scala di contrasto

Riproducibilita’ nel tempo del valore del gradino

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

0 2 4 6 8 10

Steps

log(

SA

L)

Page 94: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Componenti oggetto del CQ

Lampada esistema di

cancellazione

Piastra ai fosfori

Permanenza di artefatti

Segnaledi buio

Curva di risposta

Uniformita’ di campo

Laser esistema discansione

SNR

Produttivita’oraria

dello scanner

Software per misurarele distanze

Risoluzione Spaziale limite

Sensibilita’ eindice di esposizione

Uniformita’ di risposta

Scala di contrasto

Funzionalita’scansione laser

Page 95: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine di buio

Parametri di lettura e analisi S=800 ROI>80% immagine

Limiti di accettabilità Assenza di artefatti visibili con

WW e WL clinici SAL<=100

Cassetta non esposta Ciclo di cancellazione completo

Page 96: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine di buio

Segnale di buio

0

20

40

60

80

100

120

140

24x30 21x43 18x24 35x43

Formato Cassetta

SA

L

Nota: Il report AAPM richiede SAL <130Problema noto per plate MD4.0; secondo AGFA il SAL dovrebbe scenderedopo 2-3 settimane di utilizzo clinico

Il SAL dipende dal ciclo di cancellazione (diverse modalita’ di cancellazione)

Page 97: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Ciclo di cancellazioneProcedura:Selezionare campo (10*10) cm2

Posizionare oggetto (5*5) cm2 ad alta attenuazione al centro del plate (DFF=150 cm)Parametri del fascio 80 kVp, 25 mAs, no filtro

Scansione del plate con algoritmo clinico standard di ricostruzione immagine

Selezionare campo (9*9) cm2

Esporre senza oggetto e filtrazione a 80 kVp, 0.5-0.7 mAs

Scansione del plate in modalita’System Diagnosis – Flat field

Page 98: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Ciclo di cancellazioneCalcolare il fattore di “ghost” GF

GF= (SALROI2 – SALROI1 )/ SALROI1

Tolleranza: Non devono essere visibili immagini “ghost” dopo aver impostato una finestra molto stretta e aggiustato il livello della scala dei grigi.

Il fattore di “ghost” deve essere inferiore a 1%

ROI1

ROI2

Fattore di "ghost"

0,0%0,1%0,2%0,3%0,4%0,5%0,6%0,7%0,8%0,9%1,0%

35x43 18x24 24x30 21x43

Dimensioni cassetta

Fat

tore

di "

ghos

t"

Page 99: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Componenti oggetto del CQ

Lampada esistema di

cancellazione

Piastra ai fosfori

Permanenza di artefatti

Segnaledi buio

Curva di risposta

Uniformita’ di campo

Laser esistema discansione

SNR

Produttivita’oraria

dello scanner

Software per misurarele distanze

Risoluzione Spaziale limite

Sensibilita’ eindice di esposizione

Uniformita’ di risposta

Scala di contrasto

Funzionalita’scansione laser

Page 100: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Risoluzione Spaziale

Parametri di esposizione: DFF = 150 cm50 kVp +/- 5 kVp10 uGy in ingresso al plate

Oggetto test a 45°

Criterio di accettabilita’:Il limite di risoluzione visivo deve essere maggiore o uguale al 90% della frequenzadi Nyquist fNy (1.41 * fNy se le barre sono a 45°)

Page 101: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Risoluzione Spaziale

Esperienza con plate AGFA MD4.0 e lettori CR85-x e CR35-X:

La risoluzione spaziale massima e’ leggermente inferiore ai limiti di tolleranzaadottate (varia fra 80% e 90% della fNy)

(Test di Huttner, gruppo di fenditure a 6.3 lp/mm)

+ metodo di valutazione quantitativo della modulazione

?

Page 102: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Funzionalita’ raggio laser

Visualizzare l’immagine con finestra di contrasto molto stretta

Verificare che il profilo sia a gradinoPer tutta la lunghezza del plate

Page 103: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Varie…

Software per misurare le distanze

Artefatti di Moire’(accoppiata griglia – pixel size)

Produttivita’ oraria dello scanner

Page 104: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempio: Griglia con 7lp/mm utilizzatacon sistema CR a risoluzionestandard (6lp/mm)

Page 105: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempio: Griglia con 7lp/mm utilizzata con sistema CR a risoluzione standard (6lp/mm)

Page 106: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Il protocollo di CQ per un sistema DR

Apparecchiature basate su sistemi Digitali Diretti (DR)

Active Matrix Flat PanelImagers (AMFPI)

Page 107: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Apparecchio DR con FP statico per grafiaFPI Trixell Pixium 4600 CsI-aSi (4-tiled) (Axiom Aristos FX, Siemens):

• campo 43cmx43cm, matrice 3000x3000 • pitch di campionamento di 143mm• ADC 14bit, immagine ricostruita a 12bit (gain ricostruzione a scelta),

AEC con “speed ISO”: 200,280,400,560,800

Page 108: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Apparecchio DR con FP dinamico per angiografia FPI (GE – Innova 3100) con scintillatore CsI-aSi mono-piastra

• campo 31cmx31cm, matrice 1024x1024• pitch di campionamento di 200mm

Fantoccio per Quality Assurance Program - QAP

Page 109: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Valutazione prestazioni mediante indici di qualità

R.F., Uniformità spaziale, MTF, RNS, SNR, bad R.F., Uniformità spaziale, MTF, RNS, SNR, bad pixel, ghost, basso contrasto, conviene anchepixel, ghost, basso contrasto, conviene anche NPS, NEQ,NPS, NEQ, DQE, IDQEDQE, IDQE

per diverse dosi in ingresso al rivelatore, consigliato intervallo da 0.5Gy a 40Gy

modalità “service” su immagini “raw data” o Dicom “DX for processing”. Con immagini “DX for presentation” occorre linearizzare la risposta PV vs. ESAK.

Riferimenti:• Linee guida AIFM• IEC 62220-1 (IEC 62220-1 2 e 3 per angio e mammo sono

work in progress)• Handbook of Medical Imaging vol. 1. SPIE Press (2000) • Letteratura di Medical Physics

Page 110: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Parametri da controllare

Page 111: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Misure preliminari

Scelta di una qualita’ del fascio X secondo protocollo clinico

Calibrazione apparecchio (ESAK vs mAs)

Page 112: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Set-up di misura ed esposizione flat-field•Misura del rendimento

•Esposizione “flat-field”

•Per indici qualità: fascio IEC-61267: RQA5RQA5 - RQA7 - RQA9- RQA7 - RQA9

•Per uniformità e costanza qualità fascio costruttore

•distanza fuoco-detettore >140cm

•Esposizione con e senza griglia

collimatore

detettore

fuoco

filtro

griglia

Tutte le valutazioni devono essere condotte su immagini convertite in dose

Page 113: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Correzione flat field and dark fieldFlat Panel DR: e’ un RIVELATORE unico

Procedura di omogeneizzazione per ogni pixel riguardo a:

offset (meno stabile nel tempo)guadagno (sensibilita’) (piu’ stabile nel tempo)

Correzione dei “bad pixel”

Page 114: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Calibrazione rivelatore

immagine

non corretta

esposizione a diversi valori di dose per fissare offset e guadagno di ciascun pixel della matrice e correggere l’immagine ricostruita

Page 115: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Procedura di flat field

Calibrazione • Attenzione alla presenza di griglia antidiffusione

Controllare presenza di bad pixels o bad lines

!! In tutte le misure utlizzare una modalita’ di esportazione delle immagini in cui i pixel values siano legati alla dose da una relazione analitica nota, e riportare tutte le misure in termini di dose

Page 116: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine di buio

PV SD limite temperatura

dark field

13.31 0.47 10% rif. 42.5°C

esposizione a 40kVp 0.6mAs,

Schermo Pb 2mm e rivelatore se possibile fuori campo

Page 117: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva di risposta

y = 44.848x + 13.3R2 = 1

0

500

1000

1500

2000

2500

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

KERMA [Gy]

PV

R2 > 0.97

Page 118: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Non uniformità di rispostaDosi in ingresso di circa 2,5 uGy

ROI 3cm x 3cm sovrapposte di 1.5 cm nelle due direzioni

Segnale, rumore e rapporto segnale-rumore

Page 119: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Non uniformita’ di risposta

Qualche problema …

Su quale frazione del campo ?

Le grandezze devono essere definite con precisione !

•NU locale

•NU globale

•NU assoluta o integrale

Limiti ragionevoli ? Da validare !!

Page 120: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Non uniformità: istogramma ROI

Page 121: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Non uniformità di risposta

% Risposta Rumore SNR limiti

non uniformità differenziale

0.86 28.6 22.8 2 15 15

non uniformità globale 6.93 38.9 39.2 7 25 25

non uniformità integrale 3.66 33.4 26.5 5 20 20

Esposizione “flat-field” su tutto il campo 43cmx43cm

% Risposta Rumore SNR limiti

non uniformità differenziale

1.1 16.6 17.0 2 15 15

non uniformità globale 2.7 25.6 27.7 7 25 25

non uniformità integrale 1.9 16.2 17.9 5 20 20

Firenze23Gy

esposizione

43cm x 43cm

analisi

39cm x 39cm

Modena25Gy

Page 122: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Non uniformità: dipendenza dal campo

NU glob

0

5

10

15

20

25

30

35

40

0.7 0.8 0.9 1

frazione campo

%

SignalNoiseSNR

Page 123: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

rumore (integrale) vs. dose

rumore: varianza vs. KERMA70kV filtrazione: rame 0.6mm

1.00E-05

1.00E-04

1.00E-03

1.00E-02

0 10 20 30 40 50

KERMA [Gy]

A.U

.

Page 124: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Le componenti di rumore: rumore quantico rumore strutturato (moltiplicativo) rumore elettronico (additivo)

rumore quantico, rumore moltiplicativo, rumore elettronico

2

22

DDDRSD tot

Struttura del rumore

-> 3.11e-04

->7.8e-06

->8.8e-05 variazioni < 10% dal valore di riferimento

Page 125: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

rumore nei FPD dinamici

rebinning 2x2

modalità fluoro impulsata, grafia (DSA)

risoluzione intera

SD = 13.19 SD = 19.7

Page 126: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Sensibilita’ a basso contrasto

Page 127: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Misura della LSF/ESFslit camera e edge (norma IEC)

esposizione slit e edge inclinati rispetto a griglia pixel:

angolo inclinazione <5° ottenuto come best fit dei baricentri delle singole LSF

MTF = FT{d/dx[ESF]}

LSF e ESF supercampionati

MTF = FT{[LSF]}

Page 128: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Calcolo MTF

fN

variazione <10% rispetto al costruttore ???

Presampling Modulation Transfer FunctionSiemens Aristos FX (Trixell Pixium 4600, pitch 143m)

0.00

0.10

0.20

0.30

0.40

0.50

0.60

0.70

0.80

0.90

1.00

0 1 2 3 4 5 6

Frequency [mm-1]

MT

F

Page 129: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Artefatti: bad pixel

Taratura del sistema: analisi eseguita su immagini non corrette bad pixel sono sostituiti (via software) dal valore dei pixel vicini.

Criterio analisi: analizzare i pixel dell’immagineper cui il segnale > 7 volte la SD del valore medio nella regione.

frazione bad pixel =1.88 10-4

(180)

Page 130: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Persistenza immagini latenti: ghost

esposizione alto carico esposizione

ghost assente <0.5%

ROI 1ROI 2

basso carico(lag additivo)

alto carico(lag moltiplicativo)

Page 131: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

DQE medio vs. dose ingresso

ADQE vs. KERMA70kV filtrazione: rame 0.6mm

0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

KERMA [Gy]

<D

QE

>

800 560 400 280 200

ADQE=IDQE/(fmax-fmin)

Ottimizzazione uso apparecchio: punto di lavoro

Page 132: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Rapporto Segnale Rumore vs. dose ingresso

SNR 55 a 1.25Gy

SNR 82 a 2.5Gy (in un CR si ottiene a 5Gy)

SNR 118 a 5Gy

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

220

240

260

280

300

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

KERMA [Gy]

SN

R

800 560 400 280 200

Page 133: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Monitor: stato dell’arte

CRT (cathode ray tube): monitor con tubo a raggi

catodici

LCD (liquid crystal display):monitor con matrice a cristalli

liquidi

Page 134: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

LCD vs. CRTLCDLCD

•Geometria perfetta•Effetto Pixelatura (linee nere tra pixel)•MTF quasi perfetta (MTF 1) •Sharpness uniforme•600:1 rapporto contrasto (stanza al buio)•Rapporto di contrasto dipendente da angolo di vista•Bianco “tipo LCD”•Nero più chiaro•Bassa riflessione luce ambientale•Minore stabilità•Velocità di risposta minore•Persistenza immagine•Invecchiamento della backlight•Invecchiamento indipendente dalla luminosità•Nuova Tecnologia•Basso consumo di energia •Assenza di flickering

CRTCRT•Geometria da correggere•Immagine continua•Modulation Transfer Function (MTF <1)•Sharpness meno uniforme•1000:1 rapporto contrasto (stanza al

buio) •Rapporto di contrasto indipendente da angolo di vista•Nero “tipo CRT” •Nero molto scuro•Alta riflessione luce ambientale•Buona stabilità•Velocità di risposta “istantanea”•Bassa persistenta immagine •Invecchiamento del fosforo •Invecchiamento dipendente dal contenuto dell’immagine•Tecnologia matura•Alto consumo di energia•Flickering dell’immagine

Page 135: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Dimensioni Singolo o doppio monitor da 18” a 21”

Dimensione tipica del pixel del monitor: 150 µm a 300 µm

Risoluzione o dimensione tipica della matrice del quadro e numero totale di pixel (MegaPixel):

1.3MP : 1024 x 1280 (rapporto di formato 5/4) 2MP : 1280 x 1600 (rapporto di formato 4/3) 3MP : 1536 x 2048 (rapporto di formato 4/3) 5MP : 2048 x 2560 (rapporto di formato 4/3)

Page 136: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Intervallo di luminosità

La luminanza massima dipende dal tipo di display: 2000 - 4000 cd/m2 per un negativoscopio per film 200 - 400 cd/m2 per un monitor diagnostico a CRT 500 - 700 cd/m2 per un monitor diagnostico a LCD

La luminanza minima (nero) dipende da: tipo di display (riflessioni e diffusioni di luce all’interno dello

schermo) condizioni di luce ambientale con un CRT si ottiene una luminanza minima più bassa.

Rapporto di contrasto (Lmax/Lmin) almeno 240:1 (ottimale 600:1)

Page 137: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Alcune grandezze fotometriche

Lumen [lm]

Energia luminosa [lm*s]

Intensita’ luminosa

Luminanza [lm/(sr*m2)]=[cd/m2]=[nit]

Illuminanza [lm/m2]=[lx]

[W]=[J/s] (in cui l’energia e’ pesata con

una funzione psicofisica di equivalenza in visibilita’)

[J]

Intensita’ luminosa

energia della luce visibile emessa in un secondo da una superficie unitaria in un anglo solido unitario

Descrive la potenza luminosa che colpisce una superficie

Grandezza fotometrica Equivalente dimensionale o definizione

Page 138: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Catena visualizzazione immagineStandard DICOM

Ottimizzazione durante Image Processing Standardizzazionesistemi di visualizzazione

Page 139: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

..un po’ di nomenclatura…

Pixel ValueGrayscale values

p-values presentation valuesDDLMonitor characteristic function

Page 140: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Catena visualizzazione immagineValori numerici digitali in uscita dal rivelatore ->ADC

Correzioni di Flat field, guadagno, rebinning…

Salvattaggio su disco come matrice numerica di pixel o voxel (pixel values o grayscale values, tipicamente 12 o 16 bit per pixel

Image processing addizionale (windowing, filtri di vario tipo, inversione,…)

Immagine “raw” in uscita dalla modalita’ 1001010100011111..

Presentation Values (p-values) inviati al sistema di visualizzazione

Page 141: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

..entra in gioco il sistema di visualizzazione…

Presentation Values (p-values) inviati al sistema di visualizzazione

Valori digitali per comandare l’hardware (DDL)

Immagine presentata al display (in termini di luminanza)

L.U.T

Characteristic Function (da DDL a luminanza)

L.U.T

C.F.

Page 142: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

..entra in gioco il sistema di visualizzazione…

L.U.T

C.F.

Lo standard DICOM introduce una funzione che mappa i p-values in DDL in modoche uguali variazioni di luminosita’ siano dovute ad uguali variazioni in p-values

Curva caratteristica (mappa DDL in luminanza)Non tiene conto della luce ambientale

Display Function (mappa DDL in luminanza)Tiene conto degli effetti della luce ambientale

Page 143: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Linearizzazione della percezione

Page 144: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

La GSDFIntroduzione del concetto di

Grayscale Standard Display Function

L.U.T

C.F.

GSDFda p-values a log luminance

Sistema di visualizzazionestandardizzato

Page 145: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Valutazione delle prestazioni

AAPM

AAPM Task Group 18

Assessment of Display Performance for Medical Imaging System

Altri riferimenti:

•Recommended Pratice SMPTE

•DICOM 3 (parte 14)

•AIFM: Report (2002)

•Norma CEI EN 31223-2-5

Immagini test “TG18-xxxx” prodotte dal gruppo di lavoro

Page 146: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Tipologie di controlli

1. Controlli qualitativi con immagini test di uso generale

2. Controlli quantitativi con immagini test dedicate per la valutazione separata e per la quantificazione numerica di alcuni fattori di qualità,

es: risoluzione, scala di contrasto, uniformità etc..

3. Controlli avanzati: strumentazione dedicata impiegata per lo più dal costruttore per la misura di caratteristiche particolari,

es: risposta angolare, riflettività dello schermo ..

Page 147: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Principali parametri da verificare

La calibrazione della scala dei grigi e il suo controllo nel tempo è il primo passo per la messa a punto di un sistema di refertazione a monitor (soft-copy)

Alcuni altri parametri di qualità dei monitor:

scala dei grigi

luminanza del bianco e del nero e rapporto di contrasto

uniformità

risoluzione orizzontale e verticale

rumore

glare

riflessione luce ambientale

Page 148: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Calibrazione secondo lo standard DICOM (PS 3.14)

La curva Dicom oltre a risolvere l’inconsistenza nella visualizzazione delle immagini fra monitor diversi linearizza anche la risposta percettiva del sistema occhio-cervello nella visione di dettagli a basso contrasto su tutta la scala luminosa.

Page 149: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Linearizzazione della percezione

Stesso numero di Just Noticeable Difference

= Stesso contrasto percepito

Nonostante differenti variazioni della luminanza assoluta

Page 150: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Linearizzazione della percezioneIl numero di differenze di grigio che possono essere percepiti in una immagine radiografica dipendono dai valori Lmax e Lmin

Lm in (cd/m 2)

Lm ax (cd/m 2)

Just noticeable d ifferences (JN D )

0 ,5 120 450 1 240 530 2 480 600 5 1200 680

10 2400 730

Page 151: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Da DDL a P-values

GSDF

CC

LUT

Page 152: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva caratteristica e calibrazioneIl computer a cui è connesso il monitor, e dotato della scheda grafica opportuna (con look-up table programmabile), deve essere corredato di un programma di calibrazione della curva di risposta luminosa.

Si possono presentare due casi:

Monitor dotato di sensore interno: deve essere lanciato il programma di calibrazione il quale genera una serie di immagini uniformi a luminosità crescente e il sensore interno ne misura la luminanza.

L’operatore deve solo scegliere il tipo di curva di calibrazione (Dicom, lineare, gamma etc.) e i valori massimi (bianco) e minimi (nero) di luminosità a cui fare lavorare il monitor. Dopo aver misurato la curva caratteristica il programma calcola la tabella di look-up necessaria per ottenere la curva di risposta effettiva voluta, e la memorizza permanentemente nella scheda grafica o in una memoria del monitor.

Page 153: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curva caratteristica e calibrazioneMonitor dotato di sensore esterno: il sensore esterno deve essere collegato alla porta seriale del computer o a una porta dedicata sullo stesso monitor. Relativamente al programma di calibrazione valgono le considerazioni del caso precedente. In questo caso però il misuratore deve essere appoggiato al centro dello schermo dove viene visualizzato un quadrato a luminosità crescente.

Verifica della calibrazione: deve essere misurata di nuovo la curva di risposta e confrontata con la curva impostata (es: Dicom). Se il programma genera una “funzione d’errore” (scarti) e lo scarto massimo di calibrazione il valore deve essere confrontato con la specifica del costruttore ed eventualmente, se fuori tolleranza, ripetere la calibrazione.

Page 154: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

…calibrazione e verificaSe il sistema non fornisce automaticamente le immagini per la calibrazione, vi sono 18 immagini del TG18 (TG18-LNxx).

Le stesse immagini possono essere usate per la verifica (Dicom compliance) della calibrazione

Deve inoltre essere verificata la costanza del livello di bianco e di nero.

Page 155: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Esempio: calibrazione con curva DicomMonitor CRT 5MP

0.10

1.00

10.00

100.00

1000.00

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1

DDL

Lu

min

ance

(cd

/m2)

Dicom

GDF

DDL (digital driving level) normalizzati

Page 156: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Curve GSDF per un monitor LCDMonitor LCD 3MP

0.1

1

10

100

1000

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1

DDL

Lu

min

ance

(cd

/m2)

CurvaCaratt.

GSDF

Page 157: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

LUT di correzione per taratura Dicom (Monitor CRT)

0

256

512

768

0 256 512 768

Input Index

Ou

tpu

t In

de

x

LUT-Dicom

LUT-Lin

Page 158: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

… verifica calibrazione1. Si misura di nuovo la curva di risposta (L vs. DDL)

2. Si confrontano i valori di L ottenuti con quelli teorici della GSDF e si calcola una funzione d’errore:

a) RMSE delle differenze dei JND rispetto al valore medio o come scarto della L rispetto a quella teorica (<1 molto buono, fra 1 e 2 accettabile, >2 non accettabile) .

b) FIT con curve di diverso grado: più alto è il grado peggiore è il conformance.

Si confrontano i valori con le specifiche del costruttore o con valori di base stabiliti al collaudo

Page 159: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Es: verifica di conformità della calibrazioneLuminance deviation relative to Dicom GSDF

-1.00

-0.80

-0.60

-0.40

-0.20

0.00

0.20

0.40

0.60

0.80

0 200 400 600 800 1000

DDL

Lu

min

an

ce

De

via

tio

n (

cd

/m2 )2

DDL di solito sono 256 o 1024 valori

Page 160: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Instabilita’ emissione luminosa

Page 161: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Costanza del livello di “bianco”

Page 162: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Costanza del livello di “bianco”

Page 163: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Uniformità di visualizzazione luminosaImmagine test a 5 quadranti per la misura della non uniformità di luminosità del

monitor: TG18-UNl10 e TG18-UNL80 che corrispondono ad una luminosità che è rispettivamente il 10% e l’80% di quella massima.

Page 164: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Uniformità di visualizzazione luminosa

La non uniformità di luminanza è definita come il massimo scarto rispetto alla media del valore minimo e massimo misurato nelle cinque aree:

NU = 2 * (Lmax- Lmin)/(Lmax+ Lmin) * 100

Deve essere usato un sensore di luminanza e appoggiato nei 5 diversi quadranti per misurarne la luminosità. Questa operazione non è vincolata alla presenza di un programma presente nel software di qualità del monitor, anche se molti programmi prevedono comunque tale semplice test.

Oltre all’indice sintetico di non uniformità percentuale NU è utile, per avere una visione diretta della variabilità di risposta luminosa, riportare i valori della misura come scarto relativo al centro dello schermo, come nell’immagine seguente …

Page 165: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

… uniformità

NU = 11.1 %

scarto max assoluto rispetto al centro = 10.5%

92 89.5

100

97.6 92.4

Page 166: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

… uniformità

165 165

195

174 177

differenza (%) rispetto al centro

(15%) (15%)

(0%)

(11%) (9%)

valori di luminanza

NU = 16.7 %

scarto max assoluto rispetto al centro = 15 %

Page 167: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagini test per valutazione complessiva della

qualitàPer poter verificare visivamente che i dispositivi usati per la visualizzazione dell’immagine abbiano qualità idonea a massimizzare le informazioni per l’osservatore sono in uso in molti sistemi immagini test di tipo “general purpose”.

Il più diffuso è quello SMPTE (Society of Motion Picture and Television Engineers), mentre il più recente test dell’AAPM il TG18-QC, sta rapidamente diffondendosi per una valutazione un po’ più approfondita della qualità di visualizzazione di un monitor.

Tali immagini permettono di valutare la corretta rappresentazione della scala dei grigi, della risoluzione orizzontale e verticale ad alto contrasto, della risoluzione a basso contrasto, della distorsione geometrica, di eventuali artefatti nella transizione fra zone chiare e scure etc…

Page 168: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

AAPM TG18 Test Patterns

Page 169: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine test TG18-QCDiversi aspetti possono essere valutati visivamente:

• Risoluzione alto e basso contrasto

•Distorsione

•Scala dei grigi e trasferimento di contrasto

•Uniformità

Page 170: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagine test SMPTE

6

12

2 2

2

2

3

6

4

5

6

Page 171: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTESi verifica la corretta visualizzazione di un Fantoccio SMPTE le cui caratteristiche sono:1. Lo sfondo del fantoccio SMPTE è un grigio uniforme al 50% del livello massimo. Questo permette di rivelare ogni problema di uniformità e artefatti delle immagini.

12

2 2

2

2

3

6

4

5

6

Page 172: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTE2. Le sezioni risoluzione ad alto e basso contrasto sono incluse nel fantoccio SMPTE al centro e ai 4 angoli. I test a basso contrasto sono della stessa frequenza, ma variano in contrasto dal 1% al 5%. Le sezioni ad alto contrasto presentano una modulazione in intensità del 100% ma variano in frequenza fino al limite massimo corrispondente ad una variazione pari alla dimensione del pixel (ad esempio un pixel bianco seguito da uno nero: frequenza di Nyquist).

12

2 2

2

2

3

6

4

5

6

Page 173: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTE3. Lo sfondo del fantoccio SMPTE è quadrettato (linee al 75% del livello massimo): questo evidenzia la presenza/assenza di distorsioni spaziali. 4. Un bordo (linea al 75% del livello massimo) circonda l'intero fantoccio e permettere di verificare se il fantoccio SMPTE è visualizzato o stampato nella sua interezza.

12

2 2

2

2

3

6

4

5

6

Page 174: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTE5. Una scala di grigi è posizionata all'intorno del centro dell'immagine al fine di valutare, nel limite del possibile, variazioni non uniformi della scala di luminosità.Il range dinamico dell'immagine viene rappresentato in undici gradini dallo 0% al 100% (con incrementi del 10%). Completano la scala dei grigi, degli inserti quadrati sovrapposti, con incrementi del 5%, su fondo nero e su fondo bianco (5% su 0% e 95% su 100%). Questi ultimi due step sono più difficili da vedere perché sono agli estremi della scala di luminosità. Sempre questi due inserti forniscono un riferimento utile per l'aggiustamento del contrasto e della luminosità del monitor che devono essere regolati in modo da permettere di evidenziarli entrambi.

Page 175: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTE6. Una coppia di finestre con estese zone di bianco su nero e nero su bianco permette di verificare il comportamento del sistema a prove di "stress" alle basse frequenze. Un sistema che funzioni correttamente deve essere in grado di riprodurre il gradino tra inserto nero e bianco in modo netto, senza ombreggiature, sconfinamenti, tremolii o macchie.

Page 176: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Analisi immagine SMPTEMetodo1- Analisi dell’immagine SMPTE sui monitor usati.2- Valutazione se visibile il dettaglio 5% su 0% e 95% su 100%. 3- Valutazione delle barre di risoluzione al centro e ai bordi dell’immagine sia in alto che in basso contrasto.. 4- Osservare eventuale presenza di distorsione geometrica5- Verificare il bordo fra nero e bianco e bianco e neroTolleranzaI gradini della scala dei grigi tutti risolvibili e simili per ogni monitor calibrato. I dettagli 5% su 0% e 95% su 100% devono essere chiaramente visibili. Le risoluzioni orizzontali e verticali non devono differire più del 20%. Non vi devono essere aloni intorno alle zone ad alto contrasto (rettangolo nero su sfondo bianco e viceversa). La griglia deve essere riprodotta senza distorsione o asimmetria.

Page 177: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Illuminazione della sala di refertazione

La riflessione della luce ambientale dovrebbe essere inferiore al 20% della luminanza minima

Page 178: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Riflessione luce ambientale

Page 179: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Trasferimento del contrasto a diversi livelli di grigio

Immagine (TG18-BR) (TG18-BR) (test di Briggs)

Valutazione del trasferimento del contrasto a

diversi livelli di luminosità e per dettagli di diversa

dimensione. Un buon test di “qualità globale”

Page 180: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

•4 quadranti con 8 pannelli ciascuno;

•ciascun pannello contiene un pattern di 16 “checkerboard”

•il contrasto all’interno dei checkerboard, in termini di differenza di pixel-value nei 4 quadranti, è di 1, 3 , 7 e 15.

Page 181: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Per ogni pannello indagato è assegnato uno score in base al più piccolo checkerboard risolto da scala (da 4 a 90)

Score di Briggs

Page 182: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Trasferimento del contrasto (CRT)Test di Briggs -

5MP CRT Barco MD521 MKII

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

0-7 35-42 71-78 106-113 142-149 177-188 213-220 248-255

T-2 T-6 T-7 T-3 T-4 T-8 T-5 T-1

DDL

SC

OR

E contr 1contr 3contr 7contr 15

Page 183: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Test di Briggs 5MP LCD Barco Coronis

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

0-7 35-42 71-78 106-113 142-149 177-188 213-220 248-255

T-2 T-6 T-7 T-3 T-4 T-8 T-5 T-1

DDL

SC

OR

E contr 1contr 3contr 7contr 15

Trasferimento del contrasto (LCD)

Page 184: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Confronto CRT/LCD

Abbiamo introdotto un indice sintetico IQS per confrontare velocemente i risultati fra sistemi diversi, oppure relativamente allo stesso monitor ma in condizioni diverse, ad esempio in presenza o meno della calibrazione con GSDF oppure ripetendo il test per verificare l’effetto della disomogeneità di luminanza.

IQS = somma degli score di Briggs pesati di un fattore 1, 1/2 , 1/4, 1/8

IQS n. el. alta risoluzione

CRT 33.2 0

LCD 42.1 9

Page 185: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

GlareLa luce diffusa proveniente dall’interno dello schermo crea una luminosità diffusa e una velatura che riducono il contrasto.

Rapporto di glare GR = (LB-LN)/(L-LN) basso glare alto GR (>400)

LLB LN

Page 186: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Controlli periodiciI controlli sui monitor per refertazione devono essere eseguiti dai fisici sanitari (FS) e dai tecnici T.S.R.M. (TR) con le seguenti frequenze e tolleranze:(le frequenze indicate per i controlli di costanza sono quelle consigliate, ma possono essere modificate in funzione delle singole realtà operative e dell’uso intensivo dei sistemi di osservazione. In particolare i controlli qualitativi con frequenza più alta possono anche essere effettuati direttamente dall’utilizzatore e non sono necessariamente oggetto di registrazione).

DISPOSITIVI DI VISUALIZZAZIONE

Parametri Accett. Stato Costanza Frequenza Tolleranza

Luminositàbianco/nero

XFS,TR

XTR

XTR

trimestrale+5%

Calibrazionescala dei grigi

XFS,TR

XTR

XTR

trimestraleSD<1 cd/m2

Non uniformità di campo

XFS,TR

XTR

XTR

semestrale15%

Valutazione immagine SMPTE,TG18-QC

XFS,TR

XTR

XTR

settimanale test di accettazio

ne

Riflessione luce esterna

XFS,TR

XTR

XTR

annuale <20% nero

Page 187: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Refertando qua e là…

Page 188: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

“According to the AAPM professional guidelines (AAPM 1994), the performance assessment of

electronic display devices falls within the professional

responsibilities of medical physicists in healthcare institutions. “

American Association of Physicists in Medicine (AAPM), Task Group 18

Assessment of Display Performance forMedical Imaging Systems

Public Draft (version 7.1), October 17, 2001

“The intent of this document is to provide standard guidelines to practicing medical

physicists [……] for the performance evaluation of electronic display devices intended for

medical use”

Page 189: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagini capovolte

Page 190: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Immagini capovolte

Page 191: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Riconoscimento immagini

C’è un cane sotto un albero in giardino

Page 192: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Riconoscimento immagini

Cavalli con montagna innevata sullo sfondo

Page 193: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Riconoscimento immagini

Allontanati dal monitor e vedrai la scritta Jesus.

Page 194: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Riconoscimento immagini

Allontanati dal monitor e vedrai la scritta Lift.

Page 195: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Predisposizione

Al Gore? No, è sempre Clinton con i capelli e la giacca più scuri

Guarda l'immagine qui sotto e rispondi velocemente:

chi è l'uomo dietro a Clinton?

Page 196: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Predisposizione

Coca Cola? No, Coca Coca

Leggi velocemente la scritta qui sotto

Page 197: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Predisposizione

Una B o un 13?

Page 198: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Disturbi visivi

Page 199: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Disturbi visivi

I cerchi poggiano tutti su una stessa linea retta

Page 200: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Disturbi visivi

Il cerchio sembra irregolare, invece è perfettamente rotondo

Page 201: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Disturbi visivi

Le linee rosse sono rette e perfettamente parallele

Page 202: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

Continuità

Classico esempio di figura che produce un effetto fastidioso. Fissa per un po' l'immagine e poi sposta lo sguardo su un muro bianco. Vedrai un effetto interessante...

Page 203: Qualità del servizio in una uo di bioimmagini digitale

TSRM Walter Antonucci