Quadrimestrale gratuito di Volontariato ONLUS ANNO III ... · 3 febbraio- In occasione di San...

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APRILE 2014 Quadrimestrale gratuito di Volontariato ONLUS ANNO III - Numero 7 La Voce Ritrovata Vicenza Thiene

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APRILE 2014Quadrimestrale gratuito di Volontariato ONLUSANNO III - Numero 7

La Voce Ritrovata

Vicenza

Thiene

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LA VOCE RITROVATAPeriodico di Volonariato ONLUS

Notiziario di informazione quadrimestrale

Reg. Aut. Trib. di Bassano del Grappa (VI) n. 710/2011Reg. periodici N. 18/2011

Sede legale: Vicolo da Ponte, 40 Bassano del Grappa (VI)

Direttore editoriale:Michele Bizzotto

Direttore responsabile:Domenico Lazzarotto

Redazione:Annamaria Marcadella

E-mail: [email protected] Lessio

E-mail: [email protected]

Stampa:Grafiche Novesi srl - NOVE (VI)

www.lavoceritrovata.it

APRILE 2014Anno III - N. 7

S O M M A R I O

CHI SIAMOASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO E SOLIDARIETÀ-ONLUS

• Assistenza psicologica, morale, materiale ai laringectomizzatiprima, durante e dopo l’intervento.

• Corsi per la riabilitazione della parola.• Campagne nelle scuole contro Fumo- Alcol- Droga

CI VUOI AIUTARE?Versamenti a Banca San Giorgio Quinto Valle Agno Credito Cooperativo.

IBAN: IT61W088076026001 600801 7 902 Destina il 5 per mille al nostro codice fiscale: 91035260248

GRAZIE!

EDITORIALEPassaggio di consegne di Michele Bizzotto pag. 3IL PUNTO pag. 4di Pietro Serraiotto

L’AGENDA pag. 5La Redazionea

SAN BIAGIO pag. 6La Redazione

EMOZIONI DURANTE LA MESSA pag. 7Claudia Giacon

INFORMA SANITÀ pag. 8-9Relazione dott.ssa Serpentini

VOLONTARIATOCollaborazione fra Associazioni pag. 10PASQUA DI RESURREZIONE pag. 11La Redazione

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO pag. 12-13CURIOSITÀ pag. 14La Redazione

ALLA SCOPERTADEL NOSTRO TERRITORIO pag. 16-17Chino Lessio

FESTA DI PRIMAVERA pag. 18-19I soci di Thiene e Schio

LETTURE pag. 20-21

CUCINA pag. 22La Redazione

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Carissimi amici e com-pagni di viaggio,eccomi qua per dar-vi un ultimo saluto da Presidente, per poi ri-manere in mezzo a Voi e mettermi a lavorare al vostro fianco. E’ stata una decisione,

peraltro annunciata già in occasione delle ultime riunioni del Consiglio Direttivo, per la naturale scadenza del mio mandato, di passare “la mano”, perché penso che l’en-trata di nuove persone porterà risorse im-portanti alla nostra Associazione, per farla crescere di più.Sono stati tre anni molto impegnativi, ma entusiasmanti, ringrazio il Consiglio Diret-tivo per la collaborazione e il lavoro che insieme si è svolto, conseguendo anche importanti risultati:- Aver regolarizzato l’Associazione ed esse-re riconosciuta;- Aver aperto un dialogo con le istituzioni locali, che intendiamo continuare;- Aver realizzato varie manifestazioni cultu-rali, come il teatro e viaggi culturali;- Aver attuato la collaborazione tra varie Associazioni di Volontariato.Tutto questo dovremmo continuare a far-lo, e possibilmente migliorarlo di volta in volta.

Devo ringraziare soprattutto coloro che in questi anni mi hanno dato la loro fiducia e

la loro amicizia, devo in modo particolare ringraziare “tutta” LA VOCE RITROVATA, perché ho conosciuto splendide persone, alle quali mi sento legato da vera e profon-da amicizia.Siamo riusciti a coinvolgere maggiormen-te il Consiglio Direttivo attuale nelle varie attività per lasciare a chi mi succederà un gruppo organizzato e consapevole, che possa aiutarlo nel svolgere il suo compito. Per questo ricordo ancora una volta tutti coloro che quest’anno hanno contribuito attivamente allo svolgimento delle varie at-tività dell’Associazione.Devo infine menzionare tutti i soci che con il loro passaparola hanno fatto crescere l’Associazione ed in più di un’occasione mi hanno manifestato la loro stima per il lavo-ro svolto.

Auguro al nuovo direttivo di continuare a lavorare serenamente per mantenere alto il nome de “ La Voce Ritrovata”,ormai di-ventata un’istituzione nella nostra Regione Veneto.Un augurio particolare lo riservo al mio sti-matissimo Pietro Serraiotto, quale nuovo presidente dell’Associazione, e gli esprimo i miei più sinceri auguri di buona continua-zione, confidando nella possibilità di dar-gli una proficua collaborazione nello svol-gimento di questa nuova ed impegnativa carica.Un saluto a tutti, Grazie di tutto.

Michele Bizzotto

RIUNIONE ANNUALE 2013

Gruppo di lavoro

Passaggio di consegne

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A tutti gli amici dell’Associa-zione,eccomi qui, a ringraziarvi per la fiducia che avete ri-posto in me e della carica che mi avete dato.Non è una cosa semplice portare avanti un’Associa-

zione come la nostra, e ottenere risultati come quelli avuti dal mio esemplare pre-decessore Michele Bizzotto.Con lui abbiamo fatto dei grandi progres-si, direi basilari, per la nascita e l’avvio dell’Associazione, con tutte le problema-tiche fiscali e burocratiche che questo comporta: è stato veramente bravo e a lui vada il plauso di tutti gli associati.Il cambiamento del Direttivo dimostra la vitalità necessaria per rinnovare persone, progetti, obiettivi. E questo avvicenda-mento si ripeterà certamente fra tre anni con persone che già dimostrano capacità, serietà e hanno compreso lo spirito di sa-crificio, di altruismo, e i valori essenziali che animano questa Associazione.Programmi: cosa dire? Alcuni sono già stabiliti, ambiziosi e molto interessanti, rivolti sopratutto all’assistenza degli amici che hanno più bisogno della nostra vici-nanza. Certo che le difficoltà sono molte e, spe-cialmente quella economica, con i tempi che corrono sarà molto difficile da supe-rare e così anche per le altre che si pre-senteranno.

Per esempio, dovremo affrontare i pro-

Per esempio, dovremo affrontare i pro-blemi inerenti il coinvolgimento di altre Associazioni similari alla nostra, con le quali vogliamo sviluppare collaborazione e programmi, perché siamo certi che, se uniti, saremo certamente più forti e avre-mo maggiori possibilità di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e che sono simili ai loro.Anche la Campagna contro il fumo che stiamo portando avanti nelle scuole pre-senta problemi perché, se da una parte abbiamo un successo ormai consolidato (visto l’ottimo risultato che sta ottenendo anche il gruppo di Thiene - Schio ), questo però ci comporta delle complicazioni di livello economico, dovendo sostenere le conseguenti spese gestionali.

Però bisogna dire che è una grande sod-disfazione essere contattati da qualche ragazzo che ci ringrazia per quanto gli ab-biamo trasmesso nei nostri incontri.Intendiamo altresì aumentare i contatti di gruppo a livello locale e i pellegrinaggi, il più immediato dei quali, “MEDjUGORjE” è ormai completamente definito.E poi abbiamo il progetto di andare a Roma, in udienza da Papa Francesco e poi, e poi ….Sono certo che comunque sapremo supe-rare le nostre difficoltà, perché abbiamo dimostrato di essere una ‘famiglia’ , forte e coesa e perché sarebbe impossibile fare tutto questo senza l’aiuto di ognuno di voi, che certamente non mancherà e del quale vi ringrazio fin d’ora.

Pietro Serraiotto

IL PUNTO

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L’AGENDA24 gennaio- Prima riunione annuale del Comitato Consiglieri.3 febbraio- In occasione di San Biagio a Vicenza viene officiata una Messa per gli ammalati, ma in particolare per i laringec-tomizzati. Partecipa un folto gruppo dei nostri soci di Vicenza, Thiene, Schio. Alla fine della messa la benedizione della frut-ta e delle caramelle per la gola.

3 febbraio- Anche a Bassano nella chiesa dell’Ospedale si dedica a San Biagio una Messa con concerto di organo della piani-sta Marisa Dalla Vecchia e gli inni cantati dalla soprano Maria Vittoria Baggio. Gran-de partecipazione delle Associazioni on-cologiche presenti nell’ambito ospedalie-ro: La Voce Ritrovata, San Bassiano, Mai Soli e il Gruppo Volontari del Soccorso.

7 febbraio- All’ Ospedale di Santorso si ri-pete la celebrazione della Messa dedicata al nostro protettore San Biagio.

Una nostra socia, intervenuta alla cerimo-nia, a pagina 7 esprime le sue sensazioni ed emozioni.16 febbraio- Abbiamo partecipato in parecchie persone alla rappresentazio-ne della commedia in lingua dialettale: I Pellegrini de Marostega, proposta dalla compagnia teatrale AMICI DEL TEATRO REMONDINI di Bassano del Grappa. In questa occasione, la Compagnia Teatrale si è resa disponibile a fare uno spettacolo di beneficenza in favore de “La Voce Ri-trovata”, in data da stabilirsi. GRAZIE!19 febbraio- Votazioni per il nuovo Con-siglio, dopo la scadenza dei 3 anni del precedente. Il nuovo Consiglio Direttivo è pubblicato a pag. 12-13.6 aprile- Festa di primavera, che si è svol-ta con la totale collaborazione dei soci dell’Alto Vicentino, con ottimi risultati (vedi articolo a pag. 18).Infiniti ringraziamenti a tutti i soci.

12 aprile- Confermata la nuova recita (spettacolo di beneficenza) della comme-dia “ I Pellegrini de Marostega” al Teatro Opere Parrocchiali di Thiene.20 aprile- Pasqua di Resurrezione:

La Redazione

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO A SUPPORTO DEI LARINGECTOMIZZATI

La Voce Ritrovataassociazione oncologica ONLUS

San Biagio: il miracolo del bambino con l’osso in gola.

UN PROGETTO PER LA DONNA

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È stato un vescovo cattolico e santo ar-meno.Vissuto fra il III e il IV secolo in Armenia (Asia Minore) è venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Or-todossa.Era medico e venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede fu imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cri-stiana; per punizione fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Mori decapitato.

San Biagio muore martire tre anni dopo la concessione della libertà di culto nell’Impero Romano ( 313). Una motiva-zione plausibile sul suo martirio può es-sere trovata nel dissidio tra Costantino I e Licinio, i due imperatori-cognati (314),

che portò a persecuzioni locali, con di-struzione di chiese, condanne ai lavori forzati per i cristiani e condanne a morte per i vescovi.E’ famoso il miracolo che S. Biagio ha compiuto su un fanciullo che stava mo-rendo soffocato per aver conficcato nel-la gola un osso di pesce. Da qui la quali-fica, nella leggenda, di protettore di tutti i mali di gola.

SAN BIAGIO PROTETTOREDELLE MALATTIE DELLA GOLA

TRA STORIA E LEGGENDA

Preghiera del laringectomizzatoIddio dell’universoTu che dai voce alle onde e ai ventie rinnovi la vita ad ogni primavera.- dammi il coraggio dellaTua speranza.Ascolta la mia silenziosa preghiera,- consola la mia solitudine,- rafforza la mia fede,- fa che essa non vacilli mai.Tu che, solo, puoi udirela mia voce pietrificata,tramuta ogni mio gesto,ogni mio sorrisoin una preghiera per Te ein un messaggio per imiei due volte fratelli.Se la mia parola è spenta,accendi nei miei occhi la fiammach’io veda la Tua manoora che sono più vicino a Te Signoreperchè anche la Tua Voce è silenzio. Così sia

Ospedale di Vicenza

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S. MESSA DI SAN BIAGIOALL’OSPEDALE DI SANTORSO

In febbraio è stata celebrata la S. Messa in memoria di San Biagio presso l’Ospe-dale Alto Vicentino di Santorso. Anche se, grazie ai mie genitori, conosco parec-chie persone dell’Associazione “La Voce Ritrovata”, non avevo mai avuto l’oppor-tunità di partecipare da una delle S. Mes-se che vengono celebrate nella ricorren-za di S. Biagio. La giornata era piuttosto tetra, ed io ero un po’ in pensiero perché avevo saputo da pochi giorni che avrei dovuto sottopormi ad un intervento chi-rurgico per la ricostruzione dei tendini e della cuffia sovra omerale. Sono entrata in ospedale, ho cercato la Cappella, ho salutato alcune persone che conoscevo e mi sono seduta in fondo, sulle sedie addossate al muro. L’atmosfera era “stra-na”, un silenzio pieno di parole pervade-va la Cappella. Durante tutta la Messa mi sono domandata cosa mi stava dando la Pace che sentivo dentro di me, ma solo alla fine l’ho capito. I volti, a volte detur-pati da interventi molto invasivi, erano

sereni, le parole pacate, i gesti misurati, i sorrisi aperti e disponibili verso il pros-simo sano o malato che fosse. Quando due persone hanno letto la preghiera

del laringectomizzato, mi sono accorta di avere gli occhi velati. Tutti, credo, do-vremmo pregare Iddio con quelle paro-le, perché tutti, in qualche momento, in qualche modo siamo soli. Tutti noi che sentiamo la voce del mare, che vediamo il rifiorire della primavera, che respiria-mo a pieni polmoni i profumi dell’estate dovremmo avere l’umiltà di chiedere il coraggio della Sua speranza.“… Se la mia parola è spenta, accendi nei miei occhi la fiamma, ch’io veda la Tua mano: ora che sono più vicino a Te, Si-gnore, perché anche la tua voce è silen-zio.”Ecco quello che vedevo negli occhi delle persone che mi circondavano: la fiam-ma, la speranza… la vita. Quella stessa vita che troppo spesso molte persone gettano via senza nemmeno pensare a quanto bella possa essere, a quella vita che viene spezzata sul nascere, a quella vita che viene orribilmente persa nella solitudine, nel silenzio, nell’alcool o nella droga. Grazie per avermi ricordato che ci vuole coraggio per affrontare un sorriso, ma che ci si sente sereni vedendo che qualcuno lo ricambia. Grazie!

Claudia Giacon

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INFORMA SANITÀ ASPETTI PSICOLOGICI E RELAZIONALI

DEL PAZIENTE CON CANCRO DELLA LARINGE

A cura di Dott.ssa S. Serpentini, Dirigente PsicologoReferente Attività psiconcologicaAz. ULSS 3 Bassano del Grappa (VI)

Il cancro si pone come uno degli eventi del-la vita più traumatici e stressanti col quale la persona che ne è colpita deve confron-tarsi. L’impatto della malattia richiede in-nanzitutto di adattarsi psicologicamente ai cambiamenti del proprio corpo, del proprio futuro e della propria vita; inoltre, è neces-sario riorganizzare se stessi e le proprie at-tività, il proprio tempo e la famiglia compa-tibilmente con i tempi che l’iter di malattia richiede e con gli effetti, fisici, psicologici e sociali che essa comporta.Cosa vuol dire in particolare ammalarsi di cancro della laringe?Molti studi evidenziano una significativa compromissione dei vari aspetti della qua-lità di vita non solo nel periodo acuto dei trattamenti, ma anche dopo e a distanza di 7-11 anni; inoltre, rispetto a pazienti con neoplasie in altre sedi la qualità di vita dei pazienti con cancro della laringe risulta

peggiore. Fra gli interventi a più alto im-patto sulla qualità di vita è certamente la laringectomia radicale; questo intervento elimina l’organo di fonazione e costringe il paziente a respirare tramite tracheostoma. Il tumore stesso e i trattamenti necessari per curarlo comportano un duplice danno, funzionale ed estetico. Le alterazioni fun-zionali condizionano in modo significativo la comunicazione, l’immagine corporea, l’alimentazione e la sensorialità.Il danno della fonazione in seguito a larin-gectomia radicale o ad altri trattamenti chi-rurgici o radioterapici risulta essere l’aspetto maggiormente invalidante. Sappiamo bene come il linguaggio rappresenti il principale strumento della comunicazione verbale; esso permette di esprimere e condividere pensieri, bisogni, emozioni. La mutilazione della voce implica la neces-sità di adottare nuove modalità, spesso sconosciute e insolite, faticose non soltanto per la persona ma anche per l’interlocuto-re. Questo riduce la possibilità di esprime-re e condividere i propri bisogni, le proprie emozioni e i propri pensieri. Di fronte alle difficoltà di esprimersi e farsi capire, il paziente rischia di ripiegarsi su se stesso adottando atteggiamenti depressivi o regressivi; a volte purtroppo si genera un circolo vizioso che accresce la solitudine, l’impotenza, l’angoscia e l’aggressività di-retta verso la famiglia e l’équipe curante. Altrettanto drammatico è il danno estetico conseguente a deformazioni, lesioni e ci-catrici che colpiscono lo schema corporeo e richiedono alla persona di abbandonare l’immagine esteriore di sé in cui si è sempre identificata e con cui si è sempre presenta-ta agli altri.Il proprio corpo viene alterato, mutilato e ferito nell’estetica e nella funzionalità e ciò rende difficile riconoscersi in esso. La visibi-lità della ferita diviene un ostacolo nel poter elaborare il trauma subito e rende difficile

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accantonare la storia della malattia. La principale alterazione riguarda una parte molto importante del corpo: il viso. Il viso è la parte del corpo che più delle altre è im-mediatamente visibile all’esterno ed è cari-ca di significato simbolico e comunicativo. Inoltre, il viso sia per il soggetto che per gli altri è strettamente legato all’identità del-la persona e interviene in modo decisivo e unico nel connotarla. Il cambiamento del viso può rappresentare una ferita narcisistica, ovvero una ferita alla propria dignità, al senso del proprio valore e colpisce, quindi, l’autostima.L’elaborazione del lutto per la parte di sé in qualche modo perduta, o modificata, risul-ta particolarmente lenta e dolorosa. L’alterazione del gusto e dell’olfatto, dovuta alle terapie, può creare difficoltà nel fruire e ricavare piacere dall’alimentazione, che non è solo un mezzo per saziare la fame ma è carico di significati che possono essere esclusi. Le difficoltà alimentari diventano così un’al-tra fonte di esclusione o, comunque di im-pedimento, nel prendere parte alle occa-sioni sociali in cui il pasto rappresenta un momento di incontro, di festa, di scambio. Le limitazioni delle informazioni provenien-ti dai cinque sensi riducono la possibilità di costruzione cognitiva degli oggetti esterni e, quindi, fanno sentire il paziente limitato nelle interazioni con l’esterno e nella perce-zione del mondo. Inoltre, i pazienti riferiscono dolori musco-lari conseguenti all’operazione e associati anche allo sforzo per affrontare le nuove modalità di comunicazione e nella masti-cazione; molto frequenti anche le difficol-tà nel dormire sia per i problemi legati alla respirazione e alle limitazioni dovute alla posizione assunta durante il sonno sia agli aspetti psicologici di preoccupazione ed an-sia.I principali sintomi di carattere psicologico che possono presentarsi lungo la traiettoria della malattia nei pazienti con tumore della laringe sono la tendenza alla passività, il ri-piegamento su se stesso, il rifiuto di comuni-care, il distress emozionale, possibili crisi di identità e/o alterazioni del tono dell’umore

e, infine, le difficoltà relazionali in famiglia, nel contesto lavorativo e sociale.L’alterazione delle modalità comunicative, verbali e non verbali, e il danno estetico colpiscono il soggetto alle basi della sua vita relazionale. La riduzione dello spettro di interazione con gli altri ferisce una parte strutturante dell’esistenza e dell’identità, che si costruisce primariamente attraverso la possibilità di scambio e confronto con i propri simili, in famiglia e nel proprio con-testo socialeLe difficoltà relazionali spesso coinvolgono anche i famigliari; aumenta la tensione in famiglia impedendo che si crei quell’atmo-sfera di comprensione e sostegno di cui il paziente ha bisogno. Frequenti, inoltre, i problemi sessuali e le crisi di coppia con-dizionati soprattutto dalla deflessione del tono dell’umore e dal calo di autostima del paziente. Il paziente ha bisogno di conferme ester-ne rispetto all’identità personale e al ruo-lo rivestito in famiglia. E’ necessario che i famigliari sappiano cogliere e rimandare in modo caloroso, empatico ed autentico la sua dignità di persona al di là dell’aspetto estetico. A fronte del complesso impatto psicologico e sociale del cancro della laringe, il suppor-to psiconcologico mira a favorire nel pazien-te e nella famiglia un migliore adattamento alla malattia attraverso la comprensione di essa e mediante la promozione di un atteg-giamento attivo e positivo nei confronti del percorso di cura.Come affermano gli autori Weihs&Reiss (1996): “Il cancro unisce alcune famiglie. Altre si disgregano, ma nessuna sfugge ai cambiamenti che derivano dall’intrusione di questa malattia che minaccia l’esisten-za”. La cosa più preziosa che la famiglia e il pa-ziente possono offrirsi reciprocamente è la disponibilità ad attraversare questo perio-do insieme. Cercare di condividere un’espe-rienza drammatica come quella della malat-tia non può che agevolarne l’accettazione, rendendo coloro che vi si sono coinvolti ancora più uniti.

Dott.ssa Samantha Serpentini

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l cancro cambia la vita. Grazie alla diagno-si precoce e all’evoluzione delle terapie, le per-sone vivono sempre più a lungo. Ma al di là del tempo di vita:Come curare quella ferita invisibile ma profonda che il cancro porta con sé?Come ridurre la sofferenza fisica durante le terapie?

L'Associazione MAI SOLI nasce nel 1996 per volontà di un gruppo di donne opera-te di cancro, le quali, disperate e soprat-tutto angosciate dall'alone di pessimismo che aleg-giava intorno alla malattia can-cro, vista solo come malattia "incurabile" sentivano il bisogno di incontrare persone guarite per il recupero e il mantenimento della speranza.Per loro avere un punto di riferimento ove elaborare il vissuto e partecipare ad atti-vità di sostegno diventava fondamenta-le. Il coraggio di esporsi di queste donne e l'informazione sulle possibilità di vita, oltre al lavoro di divulgazione, furono im-portanti per molti aspetti: per rompere il muro di omertà che aleggiava intorno alla malattia; per testimoniare che anche dal cancro si poteva guarire; per stimolare nei medici una maggiore umanità nella rela-zione con i pazienti; per denunciare che gli interventi chirurgici e le pesanti tera-pie - Radioterapia, Chemioterapia - lascia-vano nella persona conseguenze fisiche e psicologiche che non potevano essere ignorate e che meritavano attenzione.L'Associazione "MAI SOLI “Si interessa della persona malata di cancro e non de-gli aspetti clinici della malattia.Organizza e promuove tutto ciò che può essere utile per migliorare la qualità della

vita del paziente oncologico. Vuol esse-re un punto di riferimento, un aiuto che serva a rendere meno traumatizzante possibile l'impatto dei pazienti con il ri-torno alla vita normale, e a rimuovere e modificare, in positivo, errate abitudini di vita, sia dal punto di vista psicologico che dell'igiene naturale.

R e a l i z z a , presso le proprie sedi, una serie di servizi mirati e continua-tivi che ven-gono offerti

gratuitamente ai pazienti che ne fanno richiesti: Accoglienza e ascolto, gruppi di auto mu-tuo-aiuto, incontri individuali con psicolo-gi, corsi di formazione per volontari, con-ferenze, momenti ricreativi, laboratori di make-up, prestito parrucche, svolgimen-to pratiche invalidità.Opera, con i suoi volontari, presso il D.H. oncologico dell’Ospedale S. Bassiano e presso l’ Hospice “CASA GEROSA” a Bas-sano del Grappa.L'Associazione è regolata dalle norme pre-viste dalla legge 266/91. È una ONLUS.È autonoma, apolitica, aconfessionale, priva di scopi di lucro, non si sovrappone né è in contrasto con le strutture pubbli-che, ma ne è complementare, si autofi-nanzia con le quote associative, le offerte, i contributi di enti pubblici e privati.E’ iscritta al Registro Regionale (n° VI 0287), collabora con il Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Vicenza.

Silva Corà

VOLONTARIATOCOLLABORAZIONE E CONDIVISIONE

IL CANCRO CAMBIA LA VITA

Partendo dal nostro operato che tra i vari intenti si è proposto una valida collaborazione con Associazioni di Volontariato similari alla nostra, abbiamo il piacere di ospitare nelle nostre pagine l‘ articolo della Presidente dell’ Associazione MAI SOLI.

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20 Aprile 2014 PASQUA DI RESURREZIONE

La nostra fede nasce da un evento mirabi-le: Cristo è risorto. Da questa incrollabile verità sempre attuale, possiamo trarre il motivo fondamentale della nostra fede.Nell’arco del tempo molti sono stati i sim-

boli che hanno accompagnato questo mistero e l’uovo ne è uno d e g n a m e n t e rappresentato in tutte le religioni.

L’abitudine di scambiarsi uova dipinte nel periodo pasquale era un segno di augurio legato alla leggenda della Maddalena che aveva annunciato all’imperatore Tiberio la resurrezione di Gesù, presentandogli un uovo dipinto di rosso, a simboleggiare il sangue di Cristo e quindi la redenzione dell’ umanità. Per i cristiani l’ uovo non è solo simbolo di vita e di fertilità, ma anche di rinascita della vita dopo la morte Per gli ortodossi le uova miniate erano conside-rate “preziose per il giorno del Signore”e venivano poste accanto alle icone sacre.

Le prime uova dipinte erano in legno ed in osso, ma si

aggiunsero in seguito altri materiali per renderle più pregiate, come il vetro, l’avo-

rio, le stoffe, i metalli, le pietre rare. Nel ’700 comparvero le prime uova in porcel-lana, cui seguirono quelle in maiolica e in terraglia.

(Consultazione da “bassanonet”)

Ai nostri giorni impera l’uovo di cioccolato in varie dimensioni, con all’ interno una sorpresa, per far felici in particolare i bambini. Una vec-chia usanza è quella

di pre-parare dei ce-stini di u o v a s o d e colora-te con v a r i

colori e mangiarle soprattutto il lunedì di Pasquetta con la colomba o la focaccia.

LA FUGASSALa fugassa xe un fior fior de formentoche sbocia in primaverache fa contento l’omo la femenael puteo, dopo l’agneo

Gino Pistorello,poeta bassanese

AUGURI A TUTTI I SOCI;AGLI AMICIE ALLE LORO FAMIGLIE

La Redazione

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RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

SI RICORDA CHEInvitiamo tutti gli associati a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle

rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

SI PRECISA CHELe riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di

sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle sedi di Bassano e di Schio

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

NUOVO ORGANIGRAMMA PER IL TRIENNIO 2014 -2017Dai risultati delle votazioni tenutesi il 19 Febbraio 2014 sono risultati eletti i

seguenti componenti ai quali vengono indicate le relative cariche CONSIGLIO DIRETTIVO COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Serraiotto Pietro Presidente Bizzotto Rag. Michele PresidentePertile Flavio Vice Presidente Cauci Fulvia Membro EffettivoLessio Gioachino Segretario Costa Saverio Membro EffettivoFurlan Diego Coordinatore Mercante Davide Membro EffettivoBizzotto Michele Tesoriere Telatin Fernanda Membro EffettivoCanderle Luigi ConsigliereCarlesso Angelo ConsigliereLago Luigi ConsigliereLievore Luciana ConsigliereSerraiotto Luisa Consigliere

L’assemblea ha, inoltre, ritenuto opportuno affidare i seguenti incarichi:

RAPPORTI ULSS-OSPEDALI CAMPAGNA PRESSO LE SCUOLEFurlan Diego Bassano Di Grazia Pina Zona Bassano eCanderle Luigi Santorso Lessio GioachinoMartini Leonardo Valdagno Serraiotto Pietro Basso VicentinoCampagnolo Stefania ArzignanoCanderle Luigi Vicenza Canderle Luigi

De Franceschi Remo Zona Thiene - SchioGIORNALE DIRETTORE Dalla Vecchia Carla e

Lessio Gioachino Lazzarotto Lievore Luciana Alto VicentinoMarcadella Annamaria Dott. Domenico Scolaro Nicoletta

Si precisa che

Le riunioni delle assemblee verranno programmate ogni qualvolta si presenterà la necessità, anche a breve frequenza, e si terranno, possibilmente, nel giorno di sabato alternando lo svolgimento delle stesse nelle

sedi di Bassano e di Schio

Rimangono invariati i punti d’incontro nelle seguenti sedi:

Vicenza - Via De Medici, 91 Martedì ore 9,00 – 11,00Schio - Via Vigna Mercoledì 9,00 – 11,00Bassano Via J. Da Ponte, 40 Martedì – Giovedì – Sabato 9,00 – 11,00Arzignano C/o Parrocchia Ognissanti Martedì ore 14,00 – 16,00Valdagno – Via L. Marzotto – Maglio di Sopra Venerdì 9,00 – 11,00

RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

La Voce RitrovataASSOCIAZIONE ONCOLOGICA D I VOLONTARIATOA SUPPORTO DEI LARINGECTOMIZZATI - ONLUS

Serraiottto Pietro

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Si ricorda che tutti gli associati sono tenuti a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività

che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

PROGRAMMA DA LAVOROPer una maggiore ottimizzazione del lavoro che l’associazione intende porre in essere, per coinvolgere l’intero assetto associativo nelle varie attività e per evitare possibili accentramenti di incarichi, si ritiene opportuno costituire dei distinti gruppi territoriali di lavoro. Tali organismi oltre a dialogare tra loro dovranno, a loro volta, essere da tramite sia con il presidente che con l’intera associazione nei modi che vengono riportati di seguito.

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI LAVOROAREA BASSANESE COMPRENSORIO THIENE - SCHIO

Carlesso Angelo Canderle LuigiCauci Fulvia Dal Lago GinaCosta Saverio De Franceschi RemoFurlan Diego Lievore Luciana Lago Luigi Pertile FlavioMercante DavideSerraiotto PietroTelatin Fernanda

Settimanalmente questi gruppi si riuniscono, a loro discrezione per quanto riguarda giorno ed ora, e formuleranno, ogni componente per ciò che di competenza, delle proposte o programmi che ritengono opportuni vengano svolti nell’arco dell’anno, oltre che ad esprimere pareri ed indirizzi sul normale funzionamento dell’associazione.

Il Sig. Canderle Luigi farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Scolaro NicolettaZorzato Olga

Il Sig. De Franceschi Remo farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Campagnolo StefaniaMartini Leonardo

Che valuteranno ed esprimeranno un loro parere in merito. Tali programmi o decisioni, vagliati e scremati all’interno dei gruppi stessi, verranno poi proposti all’assemblea dell’associazione che deciderà nell’inserimento nel programma definitivo.

PUNTI D’INCONTROP. I. ARZIGNANO

Martedì 14.00-16.00presso Parrocchia Ognissanti - Mattarello

ResponsabileCAMPAGNOLO STEFANIA

Tel. 338 1347283

P. I. BASSANO DEL GRAPPAMartedì/Giovedì/Sabato 9.00-11.00

Vicolo j. Da Ponte, 40Fiduciario

COSTA SAVERIOTel. 0424 31378 - 347 2739540

ResponsabileBIZZOTTO RENATO

Tel. 0424 34967Segretario

MERCANTE DAVIDETel. 0424 77930

P. I. SCHIOMercoledì 9.00-11.00

presso Chiesa SS. Trinità - Via VignaResponsabile

DE FRANCESCHI REMOTel. 0445 529574 - 338 6756348

P. I. VALDAGNOVenerdì 9.00-11.00

Via L. Marzotto, 7 - Maglio di sopraResponsabile

MARTINI LEONARDOTel. 0445 411809 - 349 3247634

P. I. VICENZAMartedì 9.00-11.00

Via G. Medici, 91Responsabile

CANDERLE LUIGITel. 0445 650813 - 348 3234882

Si ricorda che tutti gli associati sono tenuti a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività

che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

PROGRAMMA DA LAVOROPer una maggiore ottimizzazione del lavoro che l’associazione intende porre in essere, per coinvolgere l’intero assetto associativo nelle varie attività e per evitare possibili accentramenti di incarichi, si ritiene opportuno costituire dei distinti gruppi territoriali di lavoro. Tali organismi oltre a dialogare tra loro dovranno, a loro volta, essere da tramite sia con il presidente che con l’intera associazione nei modi che vengono riportati di seguito.

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI LAVOROAREA BASSANESE COMPRENSORIO THIENE - SCHIO

Carlesso Angelo Canderle LuigiCauci Fulvia Dal Lago GinaCosta Saverio De Franceschi RemoFurlan Diego Lievore Luciana Lago Luigi Pertile FlavioMercante DavideSerraiotto PietroTelatin Fernanda

Settimanalmente questi gruppi si riuniscono, a loro discrezione per quanto riguarda giorno ed ora, e formuleranno, ogni componente per ciò che di competenza, delle proposte o programmi che ritengono opportuni vengano svolti nell’arco dell’anno, oltre che ad esprimere pareri ed indirizzi sul normale funzionamento dell’associazione.

Il Sig. Canderle Luigi farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Scolaro NicolettaZorzato Olga

Il Sig. De Franceschi Remo farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Campagnolo StefaniaMartini Leonardo

Che valuteranno ed esprimeranno un loro parere in merito. Tali programmi o decisioni, vagliati e scremati all’interno dei gruppi stessi, verranno poi proposti all’assemblea dell’associazione che deciderà nell’inserimento nel programma definitivo.

Si ricorda che tutti gli associati sono tenuti a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività

che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

PROGRAMMA DA LAVOROPer una maggiore ottimizzazione del lavoro che l’associazione intende porre in essere, per coinvolgere l’intero assetto associativo nelle varie attività e per evitare possibili accentramenti di incarichi, si ritiene opportuno costituire dei distinti gruppi territoriali di lavoro. Tali organismi oltre a dialogare tra loro dovranno, a loro volta, essere da tramite sia con il presidente che con l’intera associazione nei modi che vengono riportati di seguito.

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI LAVOROAREA BASSANESE COMPRENSORIO THIENE - SCHIO

Carlesso Angelo Canderle LuigiCauci Fulvia Dal Lago GinaCosta Saverio De Franceschi RemoFurlan Diego Lievore Luciana Lago Luigi Pertile FlavioMercante DavideSerraiotto PietroTelatin Fernanda

Settimanalmente questi gruppi si riuniscono, a loro discrezione per quanto riguarda giorno ed ora, e formuleranno, ogni componente per ciò che di competenza, delle proposte o programmi che ritengono opportuni vengano svolti nell’arco dell’anno, oltre che ad esprimere pareri ed indirizzi sul normale funzionamento dell’associazione.

Il Sig. Canderle Luigi farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Scolaro NicolettaZorzato Olga

Il Sig. De Franceschi Remo farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Campagnolo StefaniaMartini Leonardo

Che valuteranno ed esprimeranno un loro parere in merito. Tali programmi o decisioni, vagliati e scremati all’interno dei gruppi stessi, verranno poi proposti all’assemblea dell’associazione che deciderà nell’inserimento nel programma definitivo.

Si ricorda che tutti gli associati sono tenuti a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività

che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

PROGRAMMA DA LAVOROPer una maggiore ottimizzazione del lavoro che l’associazione intende porre in essere, per coinvolgere l’intero assetto associativo nelle varie attività e per evitare possibili accentramenti di incarichi, si ritiene opportuno costituire dei distinti gruppi territoriali di lavoro. Tali organismi oltre a dialogare tra loro dovranno, a loro volta, essere da tramite sia con il presidente che con l’intera associazione nei modi che vengono riportati di seguito.

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI LAVOROAREA BASSANESE COMPRENSORIO THIENE - SCHIO

Carlesso Angelo Canderle LuigiCauci Fulvia Dal Lago GinaCosta Saverio De Franceschi RemoFurlan Diego Lievore Luciana Lago Luigi Pertile FlavioMercante DavideSerraiotto PietroTelatin Fernanda

Settimanalmente questi gruppi si riuniscono, a loro discrezione per quanto riguarda giorno ed ora, e formuleranno, ogni componente per ciò che di competenza, delle proposte o programmi che ritengono opportuni vengano svolti nell’arco dell’anno, oltre che ad esprimere pareri ed indirizzi sul normale funzionamento dell’associazione.

Il Sig. Canderle Luigi farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Scolaro NicolettaZorzato Olga

Il Sig. De Franceschi Remo farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Campagnolo StefaniaMartini Leonardo

Che valuteranno ed esprimeranno un loro parere in merito. Tali programmi o decisioni, vagliati e scremati all’interno dei gruppi stessi, verranno poi proposti all’assemblea dell’associazione che deciderà nell’inserimento nel programma definitivo.

Si ricorda che tutti gli associati sono tenuti a farsi carico di eventuali oneri, per ciò che è nelle rispettive disponibilità e competenze, per il buon esito di ogni attività

che verrà programmata dall’associazione nell’arco di ogni anno.

PROGRAMMA DA LAVOROPer una maggiore ottimizzazione del lavoro che l’associazione intende porre in essere, per coinvolgere l’intero assetto associativo nelle varie attività e per evitare possibili accentramenti di incarichi, si ritiene opportuno costituire dei distinti gruppi territoriali di lavoro. Tali organismi oltre a dialogare tra loro dovranno, a loro volta, essere da tramite sia con il presidente che con l’intera associazione nei modi che vengono riportati di seguito.

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI LAVOROAREA BASSANESE COMPRENSORIO THIENE - SCHIO

Carlesso Angelo Canderle LuigiCauci Fulvia Dal Lago GinaCosta Saverio De Franceschi RemoFurlan Diego Lievore Luciana Lago Luigi Pertile FlavioMercante DavideSerraiotto PietroTelatin Fernanda

Settimanalmente questi gruppi si riuniscono, a loro discrezione per quanto riguarda giorno ed ora, e formuleranno, ogni componente per ciò che di competenza, delle proposte o programmi che ritengono opportuni vengano svolti nell’arco dell’anno, oltre che ad esprimere pareri ed indirizzi sul normale funzionamento dell’associazione.

Il Sig. Canderle Luigi farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Scolaro NicolettaZorzato Olga

Il Sig. De Franceschi Remo farà partecipe delle proposte assunte i Sigg.

Campagnolo StefaniaMartini Leonardo

Che valuteranno ed esprimeranno un loro parere in merito. Tali programmi o decisioni, vagliati e scremati all’interno dei gruppi stessi, verranno poi proposti all’assemblea dell’associazione che deciderà nell’inserimento nel programma definitivo.

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CURIOSITÀCONSIGLI PER STARE MEGLIO

• In primavera per combattere la stan-chezza dovuta al cambio di stagione è utile ricorrere ad alimenti ricchi di potas-sio, come banane, arance, frutta secca, patate e kiwi. Il potassio è un minerale fondamentale nel processo di sintesi delle proteine e degli aminoacidi e aiuta a prevenire i crampi ai muscoli.• Avete trascorso una giornata difficile e vi sembra che il mondo poggi sulle vostre spalle? Provate a mangiare qualche pez-zetto di cioccolato: le sue proprietà rilas-santi vi aiuteranno a stare meglio.• Se il mal di testa non vi abbandona, pri-ma di prendere la solita pastiglia, provate ad annusare un bicchiere colmo di aceto ne quale avrete disciolto un cucchiaino di sale grosso.• Il cervello umano è la parte del corpo più sensibile all’ attacco dei radicali liberi che provocano nell’organismo danni seri e talvolta irreversibili. Per scongiurare ciò, la natura ci viene in aiuto con alimen-ti che, secondo diversi studiosi, sono un vero toccasana per il nostro cervello. Ve-diamoli: il MIRTILLO. Si ritiene sia il mi-glior cibo per il cervello presente in na-

tura, riduce l’insorgenza di malattie degenera-tive legate all’età.La FRUTTA SECCA è una ottima fonte di vitamina E, fonda-mentale per il nostro cer-vello, serve soprattutto

per arrestarne il declino cognitivo.

Il CAFFE’, é ricco di an-t i o s s i d a nt i che combat-tono i radicali liberi, preve-

nendo quindi problemi cardiovascolari. Tuttavia va usato con parsimonia.

Il POMODORO, è la maggior fonte di lico-pene presente in na-tura, valido a preve-nire l’insorgenza della demenza senile.

L ’ A G L I O , f a v o l o s o per ridurre il”colesterolo cattivo” e i t r ig l icer id i ,

per rafforzare il sistema cardiovascolare, contro l’ipertensione. Usato ampiamen-te nella medicina popolare come antiset-tico e vermifugo, gli sono riconosciute spiccate qualità antiossidanti.

L’OLIO DI OLIVA, un altro alleato che gio-ca un ruolo fonda-mentale per il nostro cervello, che non ha bisogno solo di gluco-sio ma anche di gras-

si, pur che di quelli “buoni”. Nell’olio di oliva trovia-mo i grassi e s s e n z i a l i necessari al cervello per una mente

brillante, per una buona memoria, per uno stato d’animo più equilibrato.

La Redazione

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BASSANO(0424 524213)

SCHIO(0445 525477)

THIENE(0445 362567)

Tempo di dichiarazione dei redditiDONATE IL 5x1000

alla nostra Associazione Onlus“La Voce Ritrovata”

Codice fiscale: 91035260248Grazie!

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ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITTORIOE … ANCHE UN PO’ DI STORIA...

Le “CATTEDRALI” della nostra libertà: Il Monte Grappa, Il Monte Pasubio e il Monte Ortigara.Lo straordinario scenario delle Prealpi Vicentine è fortemente contraddistinto da quello che è stato uno degli episodi più tragicamente rilevanti della storia dell’umanità: la PRIMA GUERRA MON-DIALE. Quell’evento ne ha connotato l’ambiente incorporandolo definitiva-mente nella storia. Su questi monti, in queste gole, la natura è trasformata, as-servita alle esigenze di una guerra bruta-le. In questi luoghi la natura stessa diven-ta storia. C’è ancora chi sale su queste montagne a portare un fiore, una foto, o solo una testimonianza… …Ed eccoci alla terza ed ultima, partico-lare calvario, “ Cattedrale” della nostra storia: il MONTE ORTIGARA.Ciò che colpisce maggiormente sull’Orti-gara è il gran silenzio e le testimonianze di una guerra che fu, di buche sul terre-

no grandi e piccole, l a s c i a t e dai calibri partiti dal fronte op-posto e che raccontano

migliaia di vite spezzate. Non c’è prato, non un fiore, all’orizzonte con un senso di desolazione spicca la Colonna Mozza, monumento ai caduti “per non dimenti-care”… Qui si compì una tragedia imma-

ne, protagonisti uomini, tutti figli dello stesso Dio, che subirono un destino di mor-te, di ordini e contrordini, di strategie sba-

gliate, di inettitudine di Alti Comandi.Il Monte Ortigara è una montagna del-le Alpi alta 2.105 m, situato in Provincia di Vicenza, lungo il confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige, nella parte setten-trionale dell’Altopiano di Asiago. la cui competenza amministrativa è del Comu-ne di Asiago, in realtà la proprietà è del Comune di Enego. Il monte Ortigara deve la sua triste ma gloriosa fama alla terribile e sanguinosa battaglia che vi si combattè dal 10 al 29 giugno del 1917 nel tentati-vo, da parte italiana, di riconquistare la dorsale montuosa che va dalla val d’As-sa attraverso cima Portule, cima Dodici, monte Forno, monte Chiesa, cima Undi-ci, monte Campigoletti, monte Ortigara fino al passo dell’Agnella a picco sulla Valsugana. L’esercito austro-ungarico si era attestato su queste formidabili po-sizioni naturali al termine della famosa Strafexpedition scatenata nel maggio del 1916, che aveva portato gli imperiali fino al Pian della Marcesina e alle Melette, da dove però avevano iniziato a ripiegare a seguito della controffensiva italiana, svi-luppatasi fra giugno e luglio 1916. Que-sto ambizioso piano, denominato Azione K, avrebbe dovuto iniziare secondo i pia-ni dell’alto comando italiano nel mese di novembre 1916, ma problemi vari e so-pratutto le terribili condizioni climatiche dell’inverno 1916-1917 causarono il suo rinvio al giugno 1917.

D u r a n t e quell’inver-no caddero sull’Altopia-no fino a otto metri di neve, con temperatu-

re fino a 30 gradi sottozero e si ebbero decine di morti per slavine e congelamen-

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ti. La pre-parazione dell’Azione K fu estre-m a m e n t e complessa per l’enor-

me e anzi eccessivo numero di truppe mobilitate e questa fu senz’altro una delle ragioni che portarono al suo insuccesso. Per la conquista della montagna venne-ro impiegati complessivamente 300.000 soldati Italiani contro i 100.000 austro-ungarici. « ...E dopo diciannove giorni di lotta estremamente cruenta, tutto ritor-nò come prima. Soltanto i cimiteri diven-tarono più grandi….. ». Per avere un’idea della violenza degli attacchi che qui si svolsero, si pensi che gli austriaci consu-marono, in sola mezza giornata, 200 ton-nellate di munizioni. Il 25 giugno 1917 alle ore 2,30 si scatenò l’inferno dei tiri d’ar-tiglieria austro-ungarica. Alle ore 2.40 si accese l’assalto, reso ancora più tremen-do dall’uso di lanciafiamme. Alle ore 3,10 un razzo b i a n c o annunciò ai Coman-di austro-u n ga r i c i che l’Or-tigara era di nuovo nelle loro mani. In-credibile l’ordine del Comando Italiano: «occorre riprendere ad ogni costo» le posizioni. Alle ore 20 i provati e sfiduciati battaglioni di alpini, fanti e bersaglieri si rigettarono nel carnaio del micidiale fuo-co nemico per concludere l’ultimo atto del massacro. Il Battaglione Cuneo, nuo-vo sul terreno dell’Ortigara, rioccupò la quota 2.003 che mantenne fino al 29 giu-gno 1917 quando fu catturato insieme al Battaglione Marmolada e inviato nei lager austro-ungarici. Complessivamen-te la 52a Divisione perse nella Battaglia dell’Ortigara 12.633 uomini, dei quali ben 5.969 soltanto l’ultimo giorno, il 25 giu-

gno. Pochi giorni dopo, il generale Mam-bretti, considerato responsabile del disa-stro, fu rimosso dal comando e la stessa Sesta armata fu sciolta il 20 luglio, facen-do confluire le sue truppe nella Prima armata e, in parte (il XVIII Corpo d’arma-ta, schierato in ValSugana), nella Quarta armata di stanza in Cadore. La battaglia dell’Ortigara era perduta. Il Monte fu da allora chiamato “calvario degli Alpini” e, nel settembre 1920, vi si tenne la prima

Adunata na-zionale de-gli Alpini in modo spon-taneo, che vide circa 2.000 perso-ne confluire

sulla cima per deporvi una colonna moz-za a memoria dei caduti, recante la scritta “Per non dimenticare”. La zona dell’Orti-gara è oggi compresa nell’ecomuseo del-la Grande guerra: un progetto di riquali-ficazione storica che ha interessato tutte le Prealpi vicentine. L’Ortigara, nel pano-rama internazionale, costituisce il museo all’aperto della più grande battaglia in quota del primo conflitto mondiale. La zona dell’Ortigara è sicuramente il più conosciuto teatro di battaglia dell’Alto-piano e dell’intero fronte italiano, meta ogni anno di migliaia di visitatori. La se-conda domenica di luglio di ogni anno si svolge inoltre, presso la chie-setta di Cima Lozze, nei pres-si della Zona Monumentale dell ’Ortigara, una cerimonia in ricordo dei Caduti che persero la vita nel tentativo di conquista-re la montagna. La cerimonia prosegue poi fino alla cima del monte, nei pressi dei monumenti ai caduti italiani ed au-stro-ungarici.

Ricerca: Chino Lessio

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E’ da qualche anno che facciamo parte dell’ Associazione dei laringectomizzati “ La Voce Ritrovata”.Dopo una riunione del Comitato svoltasi a Bassano, ci è stato proposto a noi della Sezione di Thiene e Schio di organizzare la FESTA DI PRIMAVERA, come è consue-tudine da anni in questo periodo.Subito siamo stati perplessi se accettare o no questo incarico, perché pensavamo ad un compito arduo, ma alla fine abbia-mo deciso per il sì.

Dopo aver ac-cettato, siamo partiti carica-ti e lusingati di portare a termine l’ in-carico preso. Abbiamo de-ciso la data: 6 Aprile. Pro-gramma: ore 11 e 30 Santa

Messa presso il Santuario della Madonna dell’Olmo a Thiene, per un buon augurio alla nostra Associazione, quindi trasferi-mento in gruppo presso un ottimo risto-rante dei colli di Breganze, dove oltre al pranzo squisito c’è stata una splendida

lotteria preparata dal nostro gruppo.Chi è partito da Valstagna, chi da Bas-sano, chi da Arzignano, da Vicenza, da Valdagno, da Schio, da Thiene e ci siamo

ritrovati tutti al Santuario. La Messa è stata animata dal coro parrocchiale, con la recita dell’ immancabile Ave Maria alla Sacra Icona e con la preghiera del larin-gectomizzato letta da un nostro socio

FESTA DI PRIMAVERA

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operato. E via per il risto-rante, ottimo pranzo come sempre, un servizio for-midabile, im-peccabile, una bella lotteria con persone più o meno fortunate.Per conclude-

re una partecipante, amica di Bassano, ha donato alle signore presenti un fiore di orchidea; un graditissimo omaggio flo-reale per la Festa di Primavera.

I soci di Tiene e Schio

CONVIVIALITÀChi sa perché ogni nostro piacevole in-contro si riduce in un evento conviviale? Perché la convivialità, il proprio cibo con-diviso, per gli esseri umani è un’azione fortemente simbolica. E’ un momento unico , in qualche modo sacro, in cui un gesto materiale, come nutrirsi diventa spirituale: non si nutre solo il corpo ma anche, e forse soprattutto, lo spirito.In tutte le culture umane, condividere il cibo è segno di festa.Anche nella nostra vita i grandi avveni-menti sono stati segnati da pranzi o cene speciali : la prima Comunione , il Matri-monio, perfino i funerali in molte parti del mondo sono solennizzati con un pasto diverso dal solito, con la partecipazione

delle persone più care. Anche una laurea, una vittoria sportiva, una rimpatriata tra amici, il “ mangiare insieme ” fa la festa.Ritrovarsi a tavola, soprattutto in fami-glia, è cosa buona e giusta, forse anche necessaria.La condivisione dello stesso cibo risveglia la condivisione della vita. Serve a rinfor-zare i legami affettivi.Anche Gesù, del resto, ha fatto e detto le cose più importanti durante un pranzo o una cena e la meta finale dei cristiani è chiamata il “ banchetto eterno”.La “Festa di Primavera” de “ La Voce Ritrovata” è un ottimo esempio di convivialità.

Ricerca di Annamaria Marcadella

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LETTUREDEDICATE ALLE DONNE

INNO ALLE DONNEStupendaimmacolata fortunaper te tutte le creaturedel regno si sono apertee tu sei diventata la reginadelle nostre ombreper te gli uominihanno presoinnumerevoli volicreato l’alveare delpensieroper te donna è sortoil mormorio dell’acquaunica graziae tremi per i tuoi incantesimiche sono nelle tue manie tu hai un sognoper ogni estateun figlio per ogni piantoun sospetto d’ amoreper ogni capelloora sei donnatutto un perdonoe così come vi abitail pensiero divinofiorirà in segretoattorniatodalla tua grazia.

Alda Merini(una delle più grandi poetesse dell’ ultimo ‘900)

MAMMAQuando all’alba vedo nascere il solepenso a te mamma che mi hai donatola luce.Quando il sole mi brucia la pellepenso a te per il calore che mi hai donato.Quando guardo un fiore e sfioroi suoi petalipenso a te per il profumo di vita chemi donasti.Quando guardo la luna pienapenso a te mamma per le dolci carezzeche mi hai dato.Quando guardo un alberopenso a te per la forza che mi hai donato.

Qualsiasi cosa guardi…il sorriso di un bambinouna rondine in volola verde acqua del mareun arcobalenouna stella nel cielopenso a te mammaper offrirti tutto ciò che vedoquello che ho lo devo a te, mamma…Fa sì che io possa offrirti la vitaquella che tu mi donasti con tanto amore…Fa sì che il sole non tramonti maiper vedere negli altri la tua immagined’ amore.

Marco Spyry ‘91 (poeta italiano contemporaneo)

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LE SERE DI NONNA LUCIANella vita di ognuno di noi, ci sono mo-menti in cui il ricordo di persone del no-stro passato, che hanno vissuto in modo autentico e genuino, rimane impresso nella nostra mente e nel nostro cuore con le emozioni di un dono prezioso. Sono memorie speciali, talvolta velate di nostalgia, ma sempre ricche di poesia di vita vera. Così è per me il ricordo di non-na Lucia, dal nome quasi musicale, lumi-noso, con dentro un profumo di prima-vera. Quanto mi sono venuti a mancare i suoi piccoli gesti che fanno grande la vita, un linguaggio magico suggerito da Dio, indimenticabili.La sera raccoglie-va attorno al tavolo tutta la famiglia. N o n n a Lucia si guardava a t t o r n o , faceva pre-mura sui ra-gazzi occupati a finire gli ultimi compiti e sorrideva ai più piccoli che gioca-vano allegramente nell’ango-lo più luminoso della cucina. Ormai la cena era pronta: nel vecchio paiolo di rame la polenta tutta d’oro bor-bottava allegramente, pronta per essere versata sul tagliere.Tonio, il marito, guardava la sua donna con tenerezza e pensava che attorno a lei girava tutto il mondo. Voci di figli che reclamavano attenzione, voci di famiglia che chiedevano più volte sostegno, ru-mori di casa con pentole e stoviglie che rappresentavano un lavoro mai finito, movimenti continui, fatti di cose sempli-

ci ma vere. Nel gradevole tepore della cucina, tutti i famigliari si sedevano al loro posto.Ancora una volta nonna Lucia prendeva in mano la bacchetta del comando, di-stribuendo il cibo secondo le esigenze, facendo attenzione che ognuno ringra-ziasse il cielo perché anche quel giorno aveva concesso alla famiglia il “pane quotidiano”. Momenti di Vita che andava avanti, indi-menticabili. Lucia parlava sottovoce seduta a quel tavolo,quasi timorosa di perdere que-

gli attimi sereni. I fi-gli guardavano

la madre con affetto: era

per loro il vero pun-to fermo della vita. Il consorte

att i n geva da lei il so-

stegno per gli alti e bassi che il

destino impone. C’è una voce in casa

che tutti ascoltano: è la voce della sposa e della madre, che incorag-gia e rimane scolpita nel cuore e non si dimentica più.Cara, dolce, indimenticabile Nonna Lucia, la tua saggezza antica ha lasciato ricchez-za, calore e amore nella tua famiglia.Da allora di tempo ne è passato molto, l’oggi è così diverso, così frenetico, così egoista. Perciò è bello ricordare le sere di nonna Lucia, perché rappresentavano la forza dei genitori che alimentava nel cuore il coraggio di credere nel bene.

Annamaria Marcadella

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CUCINASTORIA E RICETTE

L’asparago bianco di BassanoLa primavera bassa-nese è densa di aromi, profumi inebrianti per gli amanti del buon cibo che il vento del-la vallata trasporta.Ma in questo periodo nella cultura e nella cucina bassanese il

meraviglioso turione, detto” asparagus”, domina sia le tavole dei ristoratori che quelle delle famiglie. I cuochi si cimenta-no in facili ricette classiche o in elaborati e creativi accostamenti, finalizzati all’esalta-zione del sapore.Si ritiene che l’origine di questo prodotto sia persiana e che l’asparago sia stato ap-punto fatto conoscere ai Greci durante le guerre persiane. Dalla Grecia si sarebbe poi diffuso in Italia da Roma al Nord, sempre presente sulle tavole delle nobili casate.Si narra che Sant’Antonio da Padova, santo del 1200, apprezzasse l’asparago, tanto da diffonderlo nel bassanese, dove vi si era recato per incontrare Ezzelino III da Roma-no per instaurare la pace nelle contrade venete. La pace non arrivò, ma l’asparago cominciò a farsi conoscere in lungo e in largo.Durante l’occupazione francese del nostro

territorio , anche Napoleone Bonaparte ebbe l’opportunità di apprezzare i nostri turioni. Ma com’è l’asparago? E’ una pianta erba-cea perenne, con un breve rizoma, ama la luce, ha un gusto dolce –amaro caratteri-stico. E‘ indicato nelle diete dimagranti, è un ottimo depurativo e diuretico, favorisce il drenaggio epatico e renale, facilita anche la digestione perché ricco di fibre lunghe.Ecco quindi una ricetta tradizionale:Risotto agli asparagi

S p e l l a t e gli asparagi, eli-minate il fon-do legnoso e tagliateli a tronchetti. Af-fettate una ci-

polla sottilissima e fatela rosolare con olio e burro, unite i pezzetti di asparago (no le punte), insaporiteli nel condimento, versa-te il riso, fate tostare per qualche minuto e bagnate con vino bianco. Appena eva-porato mescolate aggiungendo un po’ alla volta brodo bollente. Prima che la cottura sia ultimata, unite le punte degli asparagi, aggiustate di sale. Appena il riso sarà al dente, toglietelo dal fuoco e fatelo mante-care con il burro e il formaggio grattugiato. BUON APPETITO! La Redazione

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