Quaderno scrittura 2013

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immagini e parole da “Un treno per Auschwitz” (2005-2014) Seguono tre numeri di Smoll, il giornale telematico creato nel portale delle scuole superiori modenesi: tre nu- meri monografici (2007-2009) che la vivace e creativa redazione di studenti ha dedicato alle voci dei coetanei rientrati dal viaggio ad Auschwitz. Sono testi diversi per modalità espressive e sguardi, ma tutti si aprono su un universo giovanile che vuole – e sa- misurarsi con esperienze complesse e fuori dall’ordinario, che deve farci riflettere sugli stereotipi con cui sbrigativamente vengono identificati. Infine gli esiti dei laboratori di scrittura creativa, condotti negli anni 2012-14 da Carlo Lucarelli e Paolo Nori, confluiti in tre quaderni; un esercizio di scrittura cui gli studenti hanno lavorato con passione per imparare prima di tutto ad affinare lo sguardo, poi per rendere efficace e personale la loro capacità di dire. Nell’insieme queste scritture documentano e fermano un’esperienza, ma definirli documenti sarebbe riduttivo. E’ un patrimonio che contribuisce a dare qualità al progetto “Un treno per Auschwitz”, una sorta di itinerario privilegiato nell’ universo di emozioni, riflessioni, dubbi, domande ma anche nell’immaginazione che quasi due generazioni di giovani ci consegnano. Parole cui, a dispetto di banali luoghi comuni, i ragazzi, ma possiamo dire le persone, ricorrono fiduciosi quan- do ne vedono il senso e la necessità. “Un viaggio non inizia nel mo- mento in cui partiamo né nisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non nisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati.” Ryszard Kapuscinski, In viaggio con Erodoto E poi ci sono le parole. Alle impressioni scritte a caldo dai ragazzi, postate sui social network della Fondazione Fossoli nei giorni del viaggio in Polonia nel 2013, abbiamo affidato il compito di aprire la raccolta di scritti che gli studenti ci hanno restituito in questi dieci anni di viaggio. Flash lanciati da una esperienza che si rivela forte, per la quale i ragazzi stessi chiedono tempo perché sedimenti e possa reagire alla riflessione, così da rendere le emozioni porte alla comprensione.

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immagini e parole da “Un treno per Auschwitz” (2005-2014)

Seguono tre numeri di Smoll, il giornale telematico creato nel portale delle scuole superiori modenesi: tre nu-meri monografici (2007-2009) che la vivace e creativa redazione di studenti ha dedicato alle voci dei coetanei rientrati dal viaggio ad Auschwitz. Sono testi diversi per modalità espressive e sguardi, ma tutti si aprono su un universo giovanile che vuole – e sa- misurarsi con esperienze complesse e fuori dall’ordinario, che deve farci riflettere sugli stereotipi con cui sbrigativamente vengono identificati.

Infine gli esiti dei laboratori di scrittura creativa, condotti negli anni 2012-14 da Carlo Lucarelli e Paolo Nori, confluiti in tre quaderni; un esercizio di scrittura cui gli studenti hanno lavorato con passione per imparare prima di tutto ad affinare lo sguardo, poi per rendere efficace e personale la loro capacità di dire.

Nell’insieme queste scritture documentano e fermano un’esperienza, ma definirli documenti sarebbe riduttivo. E’ un patrimonio che contribuisce a dare qualità al progetto “Un treno per Auschwitz”, una sorta di itinerario privilegiato nell’ universo di emozioni, riflessioni, dubbi, domande ma anche nell’immaginazione che quasi due generazioni di giovani ci consegnano.

Parole cui, a dispetto di banali luoghi comuni, i ragazzi, ma possiamo dire le persone, ricorrono fiduciosi quan-do ne vedono il senso e la necessità.

“Un viaggio non inizia nel mo-mento in cui partiamo né !nisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non !nisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati.”Ryszard Kapuscinski, In viaggio con Erodoto

E poi ci sono le parole.

Alle impressioni scritte a caldo dai ragazzi, postate sui social network della Fondazione Fossoli nei giorni del viaggio in Polonia nel 2013, abbiamo affidato il compito di aprire la raccolta di scritti che gli studenti ci hanno restituito in questi dieci anni di viaggio. Flash lanciati da una esperienza che si rivela forte, per la quale i ragazzi stessi chiedono tempo perché sedimenti e possa reagire alla riflessione, così da rendere le emozioni porte alla comprensione.

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SE BIRKENAU NON FOSSE BIRKENAU SAREBBE UN POSTO MERAVIGLIOSOQ u a d ern o d e l se m in ario d i d escri z io n e n e l v ia g g io d a C arp i a C ra cov ia 15

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SE BIRKENAU NON FOSSE BIRKENAU, SAREBBE UN POSTO MERAVIGLIOSOQ u a d ern o d e l se m in ario d i d escri z io n e n e l v ia g g io d a C arp i a C ra cov ia15

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D escri t t o riMaria Francesca D i FeoDalia Ferro N icole Gasparini CasariFederico Land iSilvia SacchiJacopo SantonicolaN icolò VaccariDaniele Vanni

a cura d iCarlo Lucarelli e Paolo Nori

15-20 marzo 2013

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L i psu m è il fa m oso “ t esto fa lso ” ch e si u t i-li z z a p er t u t t e le o p ere g ra fi ch e q u a n d o o ccorre inserire d e lle p art i t estu a li, sia t i t o li ch e p ara gra fi , a llorch è n o n si d i-sp o n e a ncora d e i t est i d e fin i t iv i. Q u in d i

in fase d i p rese n t a z io n e si usa il fa m oso Lore m i p-su m d o lor... in tu t to il m o n d o , a nch e se h o n o t a to ch e n o n tu t t i lo co n osco n o a ncora , so pra t tu t to i g ra fi c i a lle p ri m e arm i. Per i n e o fi t i, il si t o co m-pre n d e un b o t to n e p er “g e n erare ” d iversi t i p i d i t esto fa lso , in b lo cch i, d i m e nsio n e d i fi le e ri g h e ; b ast a sce g liere il t i p o e scrivere il nu m ero d i ri g h e o p ara gra fi d a g e n erare , q u in d i co p iare il t esto n e-g li a p p un t i e p o i n e l n ostro d o cu m e n to .

Carlo Lucarelli e Paolo Nori

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C O MPIT ODESCRIVITI IN CINQUE RIGHE

Daniele C o m e fa cc io a n o n ince nsarm i? L’a m b i z io n e m i t ra d ire b b e .A lla luce d i q u esto , la d escri z io n e ch e se g u e sarà st e rile , ase t t ic a e fa lsa m e n te m o d est a . So n o D a n ie le Va nn i, e h o un a n a tura le p ro p e nsio n e a l d isord in e e a ll’a nsia ch e m i d iverto a sp a cc iare p er in tu i z io n e e inc lin a z io n e ar t ist ic a . Sarà p er q u esto ch e su o n o e scrivo , p er co m p ia cere g li a l t ri, e , d i co nse g u e n z a , m e st esso .

Maria Francesca Se un q u a lsiasi u o m o avesse la p re t esa d i riusc ire a d escriversi, cre d o ch e n e usc ire b b e so lo un g ra n c a os, o un a g ra n d e n o ia . H o d ic iasse t t e a nn i, e un a m ov i m e nt a t a inc lin a z io n e a m e d i t are , st ru g g erm i e d e n tusiasm arm i; p ur p erd e n d o lo , c e rco d i n o n aver p a ura d i p erd er t e m p o , e in c asi d i e m erg e n z a m i a rro g o il d iri t t o d i n o n p re n d erm i t ro p p o su l se rio .

Silvia M i p rese n to : So n o m are d o lce , sp i g o losa m orb i d e z z a , c a l d a fresch e z z a , se nsu a le p u d ore , a m aro a m ore . C o m p lic a t a , a m o se m p lice m e n te

FedericoVe d e n d o lo arrivare , e b b i l’i m pressio n e ch e il sile n z io si fosse i m p a dro n i t o d i q u e l lu o g o . N o n m o l t o a l t o , a l li m i t e d e lla m a gre z z a , i su o i p assi e ra n o b e n c a d e n z a t i. Il v iso era m a gro e d a i t ra t t i d e c isi, i c a p e lli e ra n o cort i e sco m p i g lia t i d a q u a lch e p re o ccu p a z io n e . Q u a n d o fu p iù v ic in o n o t a i un fi o co p a llore su l su o vo l t o , t u t t av ia il su o sg u ard o m i info n d eva p ro fo n d a d e t erm in a z io n e e c a lore .

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C O MPIT OMI RICORDOMaria Francesca Ricordo…R icord o il p ro fu m o a cre d i un a sie p e a l m o m e n to d i un b a c io n o t turn o , d a b a m b in aR icord o il p ri m o p e z z o d i sush i a d d e n t a to a m e t à d i un a frase , lo scorso sa b a to seraR icord o le risa e le a llusio n i g iova n i e sfa cc ia t e su un t re n o sp orcoR icord o le p o esie ch e sc ivo lava n o in riva a l m are e le cosce u m i d e d i q u a n d o m i se d evo su lle a l g h e , d ’invern oR icord o o g n i ese m p io d i u m a n i t à ch e inco n tro , osservo e co n osco ; ricord o l’a b bra cc io , il n o nse nse , la li t e ; ricord o e vorre i ricord are o g n i st ra n e z z a in v ir t ù d e lla q u a le sco pro d i vo ler b e n eR icord o ch e d a b a m b in a vo levo m o n t are un a m o n g o lfi era , e n o n riusc ivo a co nce p ire la t rasce n d e n z a ver t i g in osa d e l p i g re coR icord o i m o m e n t i sce m i e v i t a li t rascorsi co n q u e i ve cch i a m ic i ch e t i fa nn o ri d ere se n z a un p erch é . Im p ossi b ile t e n t are d i d escriverliR icord o la st i m a e g li e lo g i d i m o l t i, m a n o n m i d ico n o p iù nu llaR icord o q u a n d o m ia sore lla m i fa ceva usc ire la C o c a- C o la d a l n aso , m i fa ceva p assare d a l p ia n to a l riso e m i d iceva ch e sare b b e t rascorso m o l t o t e m p o p ri m a ch e avessi usa to le p are n t esi n e lle espressio n i d i m a te m a t ic aR icord o i v ia g g i su i t re n i p iù d o lc i, c a o t ic i o sile n z iosi, l’a t m osfera d e lle st a z io n i d ’invern o e il sa p ore su d a to d i un a b bra cc io a l b in arioR icord o le storie d i B ia nc a P i t z orn o , N ico le t t a C ost a , Ro a l D a h l, J. K . Ro w lin g ; le o p ere d i E d g ar Le e Masters, W a l t W h i t m a n , H e nry D av i d Th ore a u , F e rn a n d o P esso a , Marg are t A t w o o d , Sh aro n O l dsR icord o d i a ver in d a g a to il d io d i t u t t i - d e g li sc ie n z ia t i, d e i p o e t i e d e i b i g o t t i - e d i co n t inu are a cre d ere in t a n t i p icco li fra m m e nt i d i u m a n oR icord o l’o cch ia t a d i d isa g io d e lla m a estra ch e m i ve d eva b a l b e t t areR icord o ch e d a p icco la su o n avo il fl a u to t raverso , e ch e a g li in i z i a vo l t e m i g irava la t est a p er il t ro p p o so areR icord o i b icch ieri d i p rose cco e g li a p eri t iv i n e lle p ia z z e , e ricord o g iova n i a m ic i stu d e n t i, p ro fessio n ist i o fi g li in a t t esa d i lavoro : t a n t i in d iv i d u i b e n ra d ic a t i n e l p ro prio v ivere q u o t i d ia n oR icord o ch e le g g i e c er t e z z e so n o un lusso - il lusso d e lla p reve d i b ili t à - m a ch e la n o ia d ili g e n te p u ò a nn ie n t are , e cre are un d o lore p ro fo n d oR icord o ch e il m io b isn o nn o era a n t ifasc ist a , e ch e è sc a m p a to a un a

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d e nunc ia g ra z ie a un a b o t t i g lia d i v in oR icord o ch e q u a n d o ero p icco la i m ie i g e n i t o ri m i le g g eva n o l’ O d isse a e le n ove lle d e l D e c a m ero n , e ch e m i so n o se m pre se n t i t a un a p a t e t ic a e ru d i t a for tun a t a n e l ri p e nsarc iR icord o i P ink F loy d a cco m p a g n a t i d a llo sco p p ie t t io d e l c a m in o , e il fu m o ch e ri m o d e llava o g n i cosa p erch é la c a nn a n o n t iravaR icord o lo sc iro p p o t ro p p o d o lce o t ro p p o a m aro ch e n o n riusc iva m a i a d asso m i g liare a q u e llo d i Mary Po p p insR icord o d i q u a n d o m ia m a dre corre g g eva i co m p i t i d e i su o i a lunn i e io im m ag inavo un arab esco incantato d ie tro a o gni term ine grecoR icord o d i q u a n d o m i so e rm avo a osservare la c i pria rossastra d e lla si g n ora se d u t a in a t t esa a l m io fi a ncoR icord o la c i t a z io n e , così se m p lice e d isarm a n te , d i un o d e i m ie i fi l m pre fe ri t i: “L a v i t a è co m e un a sc a to la d i c io cco la t in i, n o n sa i m a i q u e llo ch e t i c a p i t a .”

FedericoM i ricord o il p icco lo a p p art a m e n to in cu i a b i t avo d a p icco lo .M i ricord o il so le t ra g li a l b eri in g iard in o .M i ricord o l’asilo d e lle su ore .M i ricord o d e l m io q u in to co m p le a nn o e d i q u e l se co n d o in cu i so n o ri m asto i m m o b ile a fissarm i il p a l m o d e lla m a n o .M i ricord o il m io p ri m o g iorn o d i scu o la ; io ero n e lla se z io n e a z z urra .M i ricord o d e i m ie i a m ic i; p urtro p p o p erò d i a lcun i m i è ri m asto so lo il ricord o .M i ricord o d e l m io p ri m o co m p i t o a c asa : scrivere c in q u e vo l t e il m io n o m e . R icord o d i a verlo t rova to p iu t tosto fa t icoso e d i essere corso in cort ile a g io c are su b i t o d o p o averlo t e rm in a to .M i ricord o la m ia p ri m a a d d i z io n e .M i ricord o ch e m ia m a dre n o n h a m a i vo lu to co m prarm i le m ere n d in e p erch é “fa ceva n o m a le ”.M i ricord o d i n o n aver m a i co m p le t a to un a l b u m d i fi g urin e .M i ricord o q u a n d o M ike B o n g iorn o co n d uceva d i p o m eri g g io “Il c a m p io n a to d e i p icco li g e n i”.M i ricord o il p iù b e l re g a lo d e lla m ia v i t a .M i ricord o il 1 lu g lio 2 0 0 7.M i ricord o il p ri m o b a c io , e a nch e il se co n d o . Il t e rz o l’h o p erd u to p er se m pre .M i ricord o co n p art ico lare g io ia le g iorn a t e p assa t e a g io c are p er le stra d e d i F osso li.M i ricord o il m io m a estro d i p ia n o fort e .M i ricord o q u e l g iorn o d i p io g g ia d o p o m esi d i c a l d o o p pri m e nte .

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SilviaD e i “ m i ricord o ” h o rie m p i t o b e n 4 p a g in e , m a n o n p osso p ro prio farle le g g ere . N o n t a n to p er m e , m a p erch é v io lere i l’in t i m i t à d i un a t e rz a p erso n a . Q u in d i m i scuso .

M i ricord o il m io p ri m o g iorn o d i lice o .M i ricord o la t e rra ch e t re m a , e il b u io d o p o .

Nicolò M i ricord o…M i ricord o il vasin o .M i ricord o l’asilo co n le t a t e .M i ricord o W o lly.M i ricord o ch e m i succh iavo il p o llice .M i ricord o il p ri m o v ia g g io lun g o .M i ricord o ch e a m e nsa tu t t i m a n g iava n o il p ort a fo g lio t ra nn e m e p erch é e ro a llerg ico a l la t t e .M i ricord o la p ri m a m orosa… e ra b e llin a .M i ricord o ch e a scu o la i co m p i t i n o n li fa cevo m a i.M i ricord o ch e la m a estra m i sg ri d ava p erch é n o n fa cevo i co m p i t i.M i ricord o i t o rn e i d i Po ke m o n .M i ricord o il p ri m o a lle n a m e n to .M i ricord o le fest e d i fin e a nn o .M i ricord o le g iorn a t e in P ia z z a G u i d o Rossa co n i m ie i a m ic i a fare inc avo lare le ve cch ie ch e c i inse g u iva n o .M i ricord o l’u l t i m o g iorn o d i scu o la d e lle e le m e n t ari. P ia n g eva m o tu t t i p erch é n o n sa p eva m o a ncora se c i sare m m o riv ist i l’a nn o successivo .M i ricord o ch e in E g i t t o t u t t i m i ch ia m ava n o “ C a p o ” a nch e se n o n c a p ivo p erch é .M i ricord o ch e a lle m e d ie h o d ov u to in i z iare a fare i co m p i t i p erch é se n o m i b e cc avo le n o te .M i ricord o q u a n d o h o inco n tra to Ma g ic J o hnso n .M i ricord o q u a n d o la n o nn a d i Ma cc a c i p ort ava a c asa su a d ove p o teva m o a nch e sp a cc are t u t to ch e n o n c i a vre b b e d e t to n ie n te .M i ricord o ch e n e fe c i 4 0 co n tro il C arp i e ch e il g iorn o d o p o a d a lle n a m e n to m i ve nn e a p arlare , insie m e a l m io p resi d e n te , l’a llenatore d i un’a ltra squadra d icend o che d ovevo fare le se lez ioni.M i ricord o le ce n e d i c lasse .M i ricord o le Ma l d ive d ove h o inco n tra to Juri e h o in i z ia to a fare i m m ersio n i.M i ricord o l’esa m e d i t e rz a m e d ia e ch e su d avo t a l m e nte t a n to , m e n tre p arlavo , ch e se m brava ch e la c a m ic ia fosse t rasp are n t e .

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M i ricord o il c a m p d i D a n Pe t erso n d ove h o g io c a to p er un a se t t i m a n a co n d e i ra g a z z i li t u a n i a l t issi m i.M i ricord o la p ri m a e (u l t i m a) sch ia cc ia t a .M i ricord o il Torn e o d e g li Sch io cch i.M i ricord o ch e i p ri m i g iorn i a l lice o m e la fa cevo a d d osso .M i ricord o la p ro f. N ico le t t i (q u a n to l’h o o d ia t a ) .M i ricord o q u a n d o a b b ia m o co m pra to N o a h e ch e , a p p e n a arriva t i a c asa , h a vo m i t a to .M i ricord o N e w York e ch e p ro m isi ch e c i sara i a n d a to a v ivere .M i ricord o la fin e d e l G inn asio (e ro il ra g a z z o p iù fe lice d e l m o n d o) .M i ricord o ch e a D ice m bre ri m p ia n g evo d i essere st a to fe lice .M i ricord o i d u e g iorn i p assa t i in osp e d a le p er il t a g lio in fro n t e .M i ricord o q u a n d o so n o st a to sort e g g ia to p er il v ia g g io a d A usch w i t z .M i ricord o ch e ieri inv iavo p er m a il il lavoro a C arlo Luc are lli.

DanieleM i ricord o…M i ricord o ch e e ra il m io q u arto co m p le a nn o , m a io n o n n e e ro p o i così sicuro . M i ricord o ch e avevo p ro m esso a m a m m a e p a p à ch e a 4 a nn i a vre i sm esso d i usare il c iucc io , e così f e c i. M i ricord o ch e p er d iverso t e m p o ri m asi co nv in to ch e il 3 o t to b re n o n fosse il m io vero co m p le a nn o , m a ch e i m ie i m e l’avessero fa t t o cre d ere p er farm i sm e t t e re d i usare il c iucc io .M i ricord o un q u a dro a p p eso a lla p are t e d e l sa lo t to d e lla m ia ve cch ia c asa ch e m i fa ceva un a p a ura sfo t tu t a , t a n to ch e i m ie i a lla fin e se n e a ccorsero e lo levaro n o d a lla p are t e .M i ricord o ch e q u e l q u a dro lo riv i d i q u a lch e a nn o d o p o , in un li bro d i scu o la , e p e nsa i ch e “ G u ern ic a ” e ra un t i t o lo b i z z arro p er un d i p in to . M i ricord o ch e in p ri m a e le m e n t are m i a nn o iavo p erch é io e m o l t i a l t ri m ie i co m p a g n i sa p eva m o g ià le g g ere .M i ricord o ch e a 7 a nn i i m ie i m i p ort aro n o a Pari g i. M i ricord o Versa illes e la cuc in a fra ncese .M i ricord o ch e e n tra m b i m i f e cero d e c isa m e n te sch ifo .M i ricord o So lle t ico e la Me lev isio n e .M i ricord o le 5 0 0 lire e l’a n z ia n a si g n ora ra g ura t a su lla b a nco n o t a d a 1 0 0 0 , ch e e ra v io la . M i ricord o ch e “sa l t a t re q u a dre t t i fra un a ri g a e un ’a l t ra ”.M i ricord o le un i t à in b lu , le d e c in e in rosso , le ce n t in a ia in verd e , le m i g lia ia in v io la e m i ricord o ch e se c ’era d a scrivere d e i nu m eri p iù g rossi io usavo il g ia llo .M i ricord o ch e è lì ch e la m a te m a t ic a co m inc iò a st arm i a n t i p a t ic a .

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M i ricord o ch e a n d avo a c a t e ch ism o e ch e la c a t e ch ist a c i fa ceva “ p arlare co n G esù”.M i ricord o ch e c i ch ie d eva a nch e d i d o m a n d are a G esù se le i a vre b b e p assa to i co ncorsi p er d ive n t are inse g n a n te d i re li g io n e .M i ricord o ch e un a vo l t a , se m pre a c a t e ch ism o , li t i g a i co n un m io a m ico , e q u esto , in un i m p e to d i ra b b ia , m i t irò un c a nce llin o d i le g n o ch e m i p rese in fro n t e , fo r t issi m o . M i ricord o ch e d o p o essere ri m b a l z a to co n tro la m ia t est a il c a nce llin o vo lò co n tro un ve tro , incrin a n d o lo .M i ricord o ch e d i lì a p o co sare i d ive n t a to a g n ost ico . M i ricord o ch e n o n h o m a i g u ard a to i c ar to n i g ia p p o n esi n é il c a lc io , n o n m i p ia ceva n o . M i ricord o ch e o g n i vo l t a ch e i m ie i a m ic i p arlava n o d i D ra g o n b a ll o d i un a q u a lsiasi p ar t i t a io m i se n t ivo d iscri m in a to , m a a nch e un p o ’ su p eriore . M i ricord o ch e m i sch e g g ia i un inc isivo g io c a n d o co n un m icro fo n o , a C ave z z o .M i ricord o ch e p er q u esto m o t ivo p resi l’a b i t u d in e d i b ere co n la b o t t i g lia inc lin a t a a d estra , a b i t u d in e ch e o g n i t a n to si rifà v iva a ncora o g g i. M i ricord o la m ort e d i m io n o nn o m a tern o , a nnunc ia t a a l t e le fo n o la v i g ilia d i n a t a le d e l 2 0 0 4 , ch e t ra l’a l t ro è il co m p le a nn o d i m ia n o nn a . M i ricord o l’a p p are cch io a i d e n t i, ch e m i i m p e d ì d i m a n g iare cose so li d e p er d u e g iorn i. M i ricord o il furg o nc in o d e i g e la t i ch e arrivava d ava n t i a lla scu o la a ll’orario d i usc i t a . M i ricord o ch e d o p o un a nn e t to il furg o nc in o era d ive n t a to un a g e la t eria .M i ricord o ch e co n l’a n d are d e l t e m p o i p re z z i a u m e n t ava n o e le d i m e nsio n i d e i g e la t i d i m inu iva n o . M i ricord o il c a m p o g io ch i d ’est a t e p erch é i m ie i lavorava n o . M i ricord o ch e a 11 a nn i riusc ii a ro m p erm i l’in d ice d estro d a sd ra ia to , su l d iva n o . M i ricord o ch e m i p ia ceva g io c are co l fu o co . M i ricord o ch e un a vo l t a fe c i in av vert i t a m e n te esp lo d ere il b icch iere in cu i m ia n o nn a aveva m esso un a c a n d e la .M i ricord o ch e in p ri m a m e d ia un g iorn o so n o fu g g i t o d a scu o la , m a n o n m i ricord o p erch é . M i ricord o ch e il p resi d e ve nn e a cerc arm i. M i ricord o Insu c ie n te , Su c ie n te , B u o n o , D ist in to , O t t i m o . M i ricord o ch e n o n h o m a i c a p i t o d a d ove avessero m a i t ira to fu ori il vo to “ D ist in to ”.

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M i ricord o ch e p er S . Va le n t in o co m pravo i re g a li. Ma n o n li d avo so lo a lla ra g a z z in a ch e m i p ia ceva , a vevo se m pre un a o d u e d est in a t arie in p iù , p erch é n o n si sa m a i. M i ricord o ch e in se co n d a m e d ia co m inc ia i a su o n are il p ia n o a scu o la , p erch é m i e ro stufa to d e l fl a u to . M i ricord o ch e d i lì a p o co avre i co m inc ia to a p re n d ere le z io n i p riva t e o g n i se t t i m a n a . M i ricord o ch e a ll’u l t i m o a nn o d i m e d ie , q u a n d o m i p re o ccu p avo d i q u a lcosa , p e nsavo “ C h isse n e , l’a nn o p rossi m o sarò a l lice o ”. M i ricord o ch e q u e llo fu un o d e i p iù b e g li a nn i d e lla m ia v i t a . M i ricord o l’esa m e d i t e rz a m e d ia , l’in terro g a z io n e p iù b rilla n te ch e io a b b ia m a i fa t t o . M i ricord o ch e n o n c ’era n essun o d e i m ie i co m p a g n i a ve d erm i p erch é a forz a d i fa r c asin o si e ra n o fa t t i b u t t are fu ori. M i ricord o ch e d a lle e le m e n t ari a lle su p eriori so n o se m pre st a to n e lla se z io n e A . Mi ricord o che m i arra m p icavo su g li a lb eri d e l p arco d avant i a casa m ia . M i ricord o D isn ey C h a nn e l.M i ricord o ch e q u a n d o h o co m p iu to 14 a nn i p e nsavo ch e la m ia v i t a fosse c a m b ia t a .. M i ricord o ch e q u a n d o n e h o co m p iu t i 18 inve ce sa p evo ch e n o n sare b b e c a m b ia to asso lu t a m e n te n ie n te .M i ricord o ch e il 1 0 g e nn a io 2 011 ve rso m e t à p o m eri g g io av vert ii un a fi t t a la nc in a n te a l ve n tre e ch e verso sera c i d e c i d e m m o a d a n d are a ll’osp e d a le . M i ricord o ch e il g iorn o d o p o m i sc arro z z aro n o p er d iversi corri d o i p er p o i le g arm i le m a n i a un t avo loN o n m i ricord o cosa successe d o p o .M i ricord o il d o lore d i q u a n d o m i so n o sve g lia to .N o n m i ricord o l’i m pre c a z io n e co n cu i co m inc ia i la m ia v i t a se n z a p iù l’a p p e n d ice . N o n m i ricord o q u a n d o h o i m p ara to a p arlare , m a m i ricord o ch e m i c i vo llero a nn i p er i m p arare a t a cere .

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C O MPIT ODESCRIVI QUELLO CHE VEDI DALLA FINESTRA

FedericoEra un a st e rile sera d ’a u tunn o ; fu ori d a lla fin estra , l’erb a d e i c a m p i m oriva d a l fre d d o . Sch e le tri le g n osi t ro n e g g iava n o a i la t i d e lla stra d a , un ico ori z z o n te d i q u e l p a esa g g io co lora to d ’asfa l t o . I fre d d i b in ari d e lla fe rrov ia , a l d i là d i o g n i sg u ard o , correva n o verso il p a lli d o so le , ve rso il p a lli d o astro , ve rso l’astro d e i m ort i.

SilviaScorg o F a n t asia , ch e co g lie m a z z o lin i d i p aro le e li sch ia cc ia t ra le p a g in e v u o te d i un so g n o . Tra le sp i g h e , A m ore , un a farfa lla se n z ’a li, ch e le g g e se d u t a nu tre n d osi d e ll’illusio n e d i un vo lo . In trave d o la m ia asse n z a i m pri g io n a t a d ie tro q u est a g a b b ia t rasp are n t e co n tro cu i sb a t to e i m p a z z isco . E p o i, un v u o to in g h io t t e i co lori, F a n t asia e A m ore . E so n o c ie c a e g iro a v u o to e sb a t to e i m p a z z isco e a m o . Storia divertente Son pozzo di te Me ntre i c a p e lli, co n a m ore , m ia n o nn a m i sp a z z o lava , p ia cere n e l ra cco n t are p rovava . U n t e m p o n o n si d iceva a m o t e , m a so n p o z z o d i t e . Po z z o p erch é p ro fo n d a m e n te inn a m ora to , fo rse p erch é p o co a scu o la ave a stu d ia to e p ro b a b il m e nte m o l t o e ra i m b ara z z a to p er l’a m ore ch e sg ra m m a t ic a l m e nte le aveva d ich iara to . St a d i fa t t o ch e m i so n d e t t a : so n p o z z o d i t e è la d ich iara z io n e d ’a m ore p erfe t t a .

Maria FrancescaLa stanz a si fa un cantucc io, le p are t i aranc ioni e lo st ile m inim a le sono ora un so ce orp e llo p er la m ia sonno lenz a . Guard o fuori e ve d o m ov im ento. L’aria fre t to losa d i un auto m o b ilista che p assa , sup erand o a p p ena i lim it i d i ve loc it à , se m bra essere le g ata d a un fi lo inv isib ile a l tra g it to sa lte llante d i un p assero t to bu o. A l m ov im ento p osso cre d ere , quanto a l resto... il resto rim ane una sco m m essa .

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NicolòFuori dalla mia finestra…G u ard ava fu ori d a q u e lla fin estra t u t t i i g iorn i…“ Vorre i essere un p i t t o re o un p o e t a ” p e nsava “ p er d escrivere co n i m m a g in i o p aro le , le se nsa z io n i ch e p rovo g u ard a n d o fu ori.” U n a d ist esa infin i t a d i v ille t t e a sch iera n e lla p erfe t t a t ra n q u illi t à d i un q u art iere resi d e n z ia le . Po ch i ra g a z z i d e lla su a e t à , t a n t i se t t a n t e nn i g o b b i e p ar t ico larm e n te irri t a b ili ch e g li in t i m ava n o , q u asi a co m a n d o , d i t irare d e n tro la t est a . U n p a esa g g io co m un e ch e la su a ra g a z z a a st e n to so p p ort ava , m a a lu i, t u t t av ia , d ava un se nso d i p a ce e sere n i t à , p erch é e ra un p icco lo m o n d o . Il su o p icco lo m o n d o .

DanieleD a lla m ia fin estra , n e ll’a n g o lo in tern o d i un p a la z z o a L , la v isu a le è a b b ast a n z a stre t t a . A sin istra , la p orz io n e d i m uro ch e sost ie n e il b a lco n e frustra lo sg u ard o su l cor t ile , co nce d e n d o g li so lo q u a lch e ra m o d i un a b e t e . A d estra , a l t ro ce m e n to co lor o cra : la g a m b a d e lla L . D i fro n t e , un p a la z z o ch e lasc ia in trave d ere un p o ’ d i c ie lo . È un a p icco lissi m a fra z io n e d i un c ie lo u g g ioso , m a riesce co m un q u e a essere l’un ic a cosa ch e m i info n d e d e t erm in a z io n e in m e z z o a un m are d i b a lco n i e asfa l t o .

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C O MPIT OI DIARI DI VIAGGIOMaria Francesca E così da bestie nacquero nuovamente uominiAnd men from animals were born men again

15 marzo | Il treno austriaco A t traversia m o p ianure , cumuli d i neve , arg ini e fium i d ensi e so p it i, m asse fluid e a g g lo m erate ne l buio. Tut to fuori a p p are ne t to, pulito e d efinito; le luc i sa ltuarie sono oniriche , g enerose e incanta te . Le sup erfic i rip osano, m orb id e , e il treno tra b a lla p iù e p iù vo lte . Si ferm a , serp e g g ia , t arta g lia… le scosse si confond ono con i cant i, le luc i, i b a t t it i d i m ani. La chit arra si im p enna , la fisarm onica langue , la tro m b a fre m e… b lues… fo lk… i ra g a z z i d e i F lexus a errano il m icrofono ne l va g one sp o g lio: “Rock ‘n ro o o o o ll”.

“Avevamo vent’anni oltre il ponte oltre il ponte ch’è in mano nemica, vedevamo l’altra riva, la vita,tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte tutto il bene avevamo nel cuore,a vent’anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l’amore.”

C inquanta e p iù voci - maldestre, scatenate, tim ide o grintose - si alzano sulle note de llo sp lend ido brano scrit to da Italo Calvino. Saltiamo a ritmo, ci ab bracciamo. Le nostre chiacchiere si confondono con le rughe de lle Mond ine scatenate, donne libere e fiere de lla vita trascorsa ne lle risaie. Sono be lle, lum inose, isp irano sentim enti d i profonda am m iraz ione e smodata sim patia. “Che cos’è l’amor?” incalza il cantante de i F lexus, in una versione riadattata de l brano d i V inicio Caposse la “…È un sasso ne lla scarpa” “A ltro che sasso, g iovane, l’è un g iaròn!” esclamano le signore dai visi aperti, sag g i d i una sag gez za popolare. Verso l’una e m ez za ci ferm iamo a Salisburgo. La m ia com pagna d i stanza e io rimaniamo a chiacchierare dopo il concerto, e la mond ina ci rive la: “Ragaz ze, no, d icevo per d ire: ne ho avuti d i amori… è g iusto… adesso sono in stand-by”, e ride.

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A no t te ino ltra ta c i stend ia m o ne lle brand ine stre t te e strim inz ite , sp a lanchia m o il finestrino d e lla cucce t ta , stend ia m o una m ano verso i ca m p i ignot i rico p ert i d i neve . Si avverte un suono: non riusc ia m o a d ist inguere se è il fischio d e l treno o l’urlo d i un ra g a z zo che si è sp orto d a i ve tri, d o p o la prim a lat t ina d i b irra .16 marzo | L’arrivo Durante la no t te non si d orm e m a i tu t t i. C i si rig ira , c i si a g g ira p er i corrid o i, si sca m b iano b at tute tra i b a g a g li a m mucchiat i a lla m e g lio. La m at t ina c i sve g lia m o p iano, m entre iniz ia a ca d ere qua lche fiocco d i neve e il treno è ferm o in un’anonim a sta z ionc ina d e lla Re pub b lica C eca . Il p aesa g g io ca m b ia: d istese e d istese so t t ili d i ste p p e , serre , rec int i, a m p i pra t i, stra d ine stre t te , vecchie case d i ca m p a gna g ia lle , ocra e co lor p esca , d a i larghi te t t i arz ig o g o lat i e sp iovent i. Incontria m o p ersino vecchie m acchine a b b and onate , e un pub a acc iato a lla ferrov ia , con un’a m p ia inse gna . F anno e e t to anche i carte lli d i sto p , rossi e m im et iz z a t i tra i p assa g g i ferrov iari, p icco li fra m m ent i d i universa le , contornat i d a scrit te in ceco. Rip art ia m o, è la vo lt a d i un la g o ghiacc iato, e a lle o t to e vent i un sms d e lla nostra co m p a gnia te lefonica c i avv isa: sia m o in Po lonia . Sost ia m o ne l p icco lo sp ia z zo d i Z e brz yd ow ice , in cui trone g g ia un e d ific io grig io, p are quasi uno d i que g li ant ichi ist itu t i d a fi lm d ove b acche t tavano i b a m b ini… è fac ile im m a g inarli correre e g iocare a l vento. Il so le sferz a g li occhi a t traverso la tend ina carica d i p o lvere , socchiusa: p arre b b e quasi che c i fosse ca ld o. Il treno fischia una , due , tre vo lte; vo la il ca p p e llo d i un p assante so lit ario. Il suo p icco lo sacche t to g ia llo cont inua a ond e g g iare a l nostro p assa g g io.

A Z a brze g c ’è un sup erm ercato, e un mucchio d i inse gne co lorate , sco m p oste , che profum ano d i est . Un rivo lo d ’acqua ghiacc iata coste g g ia i b inari; le case hanno larghe sca linate , v iene vo g lia d i sc ivo larc i so pra . A l nostro p assa g g io c i sono d isp ost i in fi la furg oni con co lori sg arg iant i, vo lt i d ip int i, st iliz z a t i e ca lcat i co m e i cosm et ic i d e lle pub b lic it à d e g li anni ’5 0 . So t to a lcune grond a ie co lor a z zurro acceso spuntano sta lat t it i d i ghiacc io che sc int illano, v ivac i.Sorrid end o p enso p er un istante che sia m o lo sco m p art im ento m e g lio assort ito d e l treno, un grup p o varie g ato, e m b le m at ico: a g gre g at i d i corp i, conversa z ioni e silenz i che converg ono con sp ontanea cortesia .17 marzo | Birkenau La v it a , la m orte , le risa . Tut to si ing ig ant isce , tu t to d iventa fo llia .

“Tell me, do you think mankind’s insane?Insane, incomprehensible, aren’t they the same?”

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Iniz ia m o la v isit a a l ca m p o se guit i d a Pao lo N ori e scorta t i d a Margherit a , la nostra guid a p o lacca . È una d onna m inuta , m ora , d i m ez z ’e tà; presto si d im ostra m ite e a e t tuosa tanto quanto a p p assionata a l suo lavoro. Parla un it a liano p iù che d iscre to m a co m p osto d a frasi se m p lic i, nud e e crud e . “Me g lio così”, cre d o d i non essere l’unica a p ensare , “m e g lio ridursi a ll’essenz ia le , m e g lio che c i siano lim it i espressiv i a que llo che d i p er sé sare b b e inesprim ib ile”. “Ma m m a m ia , non c i sono p aro le” è un ritorne llo che così c i acco m p a gna lung o tut to il p ercorso; m entre sp ie g a , i suo i linea m ent i slav i sono corrucc iat i e g li occhi sb arra t i. O gni racconto se m bra p o i finire con la frase: “Iniez ione d i feno lo a l cuore”, pronunc iata con lo stesso inconfond ib ile t im bro d iscend ente e un accento che in a ltri contest i suonere b b e co m ico.

Ra g g iung ia m o un b osche t to d i b e tulle , ne ll’a la d estra d e l ca m p o sterm inato. Si tra t ta d i un luo g o d e l tu t to p art ico lare , una sorta d i locus a m o enus che non m i sare i asp e t ta ta: nond im eno, ha osp it a to gran p arte d e lle fuc ila z ioni, e t ant i ca d averi v i sono sta t i a m m assat i prim a d i essere inv iat i a i forni. Margherit a , ca m m inand o tra i tronchi, rica lca il fa t to che neanche i b a m b ini erano o g g e t to d e lla b enché m inim a co m p assione . B a m b ine e ra g a z ze erano costre t te a m ent ire sull’e tà , p erché se tro p p o p icco le sare b b ero sta te consid era te ina b ili a l lavoro, un se m p lice p eso, e p erc iò inv iate sub ito ne lle ca m ere a g as. Venia m o anche a sa p ere che una prig ioniera p artorì durante un a p p e llo - la cui dura ta p o teva variare d a l sa d ism o d e lla SS d i turno - e che le co m p a gne , p er ev it are che fosse sco p erta , strang o larono il m inusco lo ne onato e lo se p p e llirono ne lla m e lm a che rico priva il p ia z z a le .La m p ante è l’ovv ie tà insit a ne lle fo to d e l Terzo Re ich e d i que l so ld at ino invasato, con un g est ico lare v io lento e scat t i convulsi. A ncora una vo lt a c i rip e tono che ne l 19 41 fu a t tua ta la d ire t t iva che preve d eva lo sterm inio d i 11 m ilioni d i e bre i: i na z ist i la chia m avano “la stra d a p er il c ie lo”.

18 marzo | Dopo pranzo, ad Auschwitz I Un’inse gna lum inosa , con qua dra t ini rossi in ra p id a rip e t iz ione , rec it a “Me b le kuchenne”: si tra t ta d i m o b ili p er la cuc ina . A lcune b a m b ine b iond e tornano d a scuo la con g li z a ine t t i sulle sp a lle , m entre no i sa lia m o sul pullm an p er tornare a l ca m p o. Sta m at t ina a b b ia m o v isit a to il vero e pro prio muse o, con m ostre e teche , mucchi d i pro tesi e ca p e lli: non è se m p lice d escrivere co m e sim ili quant it à si scontrino con un senso terrib ile d i vuo to. Per le stra d e d e l p icco lo centro a d occhio co lori eso t ic i, m a linconic i, sp ent i. “ O sw iec im ”- p er chi non lo sa p esse - è il no m e p o lacco, p er così d ire “orig ina le”, d e l centro v ic ino a l qua le fu fond ato il ca m p o d i A uschw it z . È incre d ib ile quant i ne g oz i d i a b it i d a sp osa c i siano, a O sw iec im .

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18 marzo | Auschwitz - Birkenau Un’a ltra d im ensione . Pene tra , è p ene tra ta , a d esso è un carico p er a lcuni a t t im i liev i, a p p ena pung ente , p er a ltri o p prim ente , gravoso, v io lento. O sservo i vo lt i d e g li a ltri turist i co m e loro occhie g g iano il m io, co m e se fossim o tut t i curiosi, in a t tesa d e lla prim a lacrim a o d i un g esto inconsulto e d isp era to. A nche se o gnuno p orta in sé un se gno e questo se gno si m anifesterà con sorpresa , anche se d a i m ie i occhi o d a que lli d i un a ltro trasp are l’orrore , una cosa è certa: non durerà a lung o, non sarà senz a interruz ione . N on sare m o m a i costant i, non fino in fond o: è la riprova che la tra g e d ia non a t tecchisce , la tra g e d ia sc ivo la sull’uo m o. È una p ac ifica necessit à , forse il vero m ot ivo d e lla co m p lessit à d e lla natura um ana . Se la nostra e m p at ia – o m e g lio “sim p at ia”, intesa ne ll’autent ic it à d e l term ine greco d i “so rire insie m e”- p o tesse essere to ta le , cont inua , p erenne , non esistere b b e v it a d o p o A uschw it z . C hi ha v issuto l’orrore e p o i, so pra a t to d a i ricord i e d a i sensi d i co lp a , ha ce duto a lla d isp era z ione , sp esso ha asp e t ta to anni p er farlo. C o m e si so pravv ive a l d o lore è una quest ione che m i ha se m pre torm enta ta . C o m e riusc ire a so p p ortare la m orte d i una p ersona a m ata , co m e g io ire ancora , una vo lt a trascorso il p erio d o p iù o m eno lung o d i e la b ora z ione d e l lut to? Succe d e , è c iò che la v it a stessa c i im p one d i fare . Tut tav ia c ’è chi non ce l’ha fa t ta , chi si è ucc iso, chi certa m ente avre b b e preferito m orire… so m m ersa tra il fang o d e l ca m p o, la v it a se m bra quasi un torto a ll’a m ore . A t traversand o le b aracche m i v iene d a p ensare che , nonostante i le g a m i che natura lm ente string ia m o, non sia m o e non sare m o m a i ind isp ensa b ili a nessuno. E così pro prio qui, so pra i rest i nud i d i queste latrine , l’ind iv idua lit à m i p esa in m o d o inso p p orta b ile . Sono sta t i tortura t i e ucc isi loro, p erché non venia m o tortura t i e ucc isi tu t t i? Perché la so litud ine d e l sing o lo? “D ’a m ore non si muore”, è la conv inz ione a t torno a cui ruo tano le v icend e d e lla pro ta g onista d i uno d e i m ie i fi lm preferit i, “H iroshim a Mon A m our”, un ca p o lavoro d e l c ine m a a m b ienta to ne l G ia p p one in ricostruz ione c irca un ventennio d o p o la fine d e lla guerra . E p pure , cont inuo a sco prirm i non d e l tu t to d ’accord o; e p pure , ha ancora senso p erp e tuare la m e m oria , p erché in o gnuno d i no i c ’è una zona recond it a , un qua lcosa che , pur d entro la d iversit à e il nostro v ivere quo t id iano, può essere inc iso, sm osso, e può rend erc i p ersone m ig liori e p iù consa p evo li. F orse d ’a m ore non si muore , e forse in qua lche m o d o è g iusto che sia così, anche se d innanz i a t a li a troc it à ce ne sfug g e il m ot ivo. “ C he g iust iz ia c ’è?”- c i d o m and ia m o a llora - “La g iust iz ia è che d ’a m ore si può v ivere”, p o tre b b e essere la risp osta .

H o m ot i v iscera li d i inso erenz a e se lva g g ia irrit a z ione: sul nostro pullm an nessuno - a p arte i p ochi con cui sto p arland o e che sento

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v ic ini - p are sm et tere d i b laterare prim a e d o p o la co m m e m ora z ione , e b laterare d e l nulla . C ose fut ili, sputa te con co m p iac iuta d isinvo ltura . N e l m o m ento d i m assim a d eso la z ione c ’è la m assim a m isantro p ia , e la m assim a verg o gna .Cre d o che si p ossa sfiorare il d o lore , toccarlo, im pugnarlo, co m p iang erlo, confond erlo tra te m p i e g iornate co m e facc ia m o no i, fronte g g iarlo con la m ente p er un pugno d i m inut i e p ie g are le g inocchia… m a non si può “im p ersonare” il d o lore . N on si p o trà m a i co m p le ta m ente incorp orarlo in no i. Im p ersonare la m isera . Scavare ne lla p ochez z a d i o gnuno, ne lla nostra inguarib ile e necessaria a lle gria , ne lla nostra v it a le d efic ienz a . L’a lle gria è necessaria , sì, e p enso che sia questo il m ot ivo p er cui a lcuni rid ono co m e rid eranno stano t te in a lb erg o, d o p o un pugno d i p a ta t ine e qua lche ca p at ina su F ace b o ok; E t t y H illesum , d ’a ltrond e , rid eva d avant i a g li interro g atori d e lle SS se m p lice m ente p erché si tra t tava d i esseri um ani, e , d a ll’a lto d e lle sue co m p e tenze d i fi losofia e psico lo g ia junghiana , si chie d eva cand id a m ente se la loro crud e lt à gra tuit a a i lim it i d e l gro t tesco fosse riconduc ib ile a l fa t to che “erano forse sta t i tra d it i d a lla loro ra g a z z a”. A p p are dunque ev id ente la necessit à d i se m p lificare l’orrore: se m p lifica z ione è , in fond o, conoscenz a . Cre d ia m o d i conoscere quand o c i è p ossib ile sche m at iz z are , ridurre sensa z ioni e im m a g ini a ll’osso, co m e se si tra t tasse d i m ate m at ica o, vo lend o, d e l riassunto d i una fia b a . È così p er la Shoah e d è così p er le nostre v ite , d i cui sp esso rischia m o d i p erd ere le sfum ature .B irkenau si m ostra co m e un vasto p arco rig id o e sp o g lio, un gra p p o lo g e o m etrico d i case , un b osche t to d i b e tulle . B irkenau lasc ia l’incub o d e ll’inco m p le te z z a .

“Mom, what does it mean an appleMom, what does it mean a chickenMom, what does it mean a human being…”

19 marzo | Krakow Cracov ia (“Krakow ”, con accento cup o tend ente a lla “u” a lla fine) è una c it t à d ove , d a lla torre d e lla ca t te dra le , un p o m p iere-tro m b e t t ista suona o gni ora , d a seco li, la m e lo d ia interro t ta d i un’ant ica le g g end a . Cracov ia è la c it t à d ove cent ina ia d i to m b e d i e bre i, a ll’e p oca o ltre 70 m ila ne l quart iere fond ato d a C asim iro il Grand e , vennero sa lvate d a lla furia na z ista gra z ie a cumuli d i im m ond iz ia che le rico privano. Cracov ia è il ca p o luo g o d e lla “m a ło p o lsk ie”, la “p icco la Po lonia”, che co m prend e la p arte m erid iona le d e l p aese . È un centro so t to cert i asp e t t i no ioso, e , vo lend o estre m iz z are , quasi prov inc ia le e ca m p anilista: non tut t i si d im ostrano se m pre acco g lient i, non tut t i

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p arlano ing lese , m a tut t i a p p a iono profond a m ente p atriot t ic i. In rea lt à , ho a d ora to Cracov ia . H o a d ora to le sue p ast iccerie sontuose , i suo i ca è con le co p erte ca ld e d isp oste sui t avo lini a ll’a p erto, il suo fre d d o fast id ioso e p ene trante , le sue inse gne orienta le g g iant i, g li um ili –nonché inut ili- o m ini d e lla pub b lic it à che sorre g g ono i carte lli con un therm os d i the ca ld o in m ano. N e i m at toni rossi d i st ile g o t ico im p ilat i rig a p er rig a sino a l c ie lo si può trovare tut ta la so lid it à d e lle fond a m enta e tut ta la sensua le vo lut tà d e l sup erfluo.

Famelica dichiarazione di sprovveduta ingenuità (v isit a a l muse o d i A uschw it z -B irkenau)Nulla al di fuori di qui.Nascondevano i volti ingrossati dai lividi; ma guardali, adesso, esposti come al mercato,a un mercato all’ingrosso, o a un concorso di bellezzacon i numeri in vista appiccicati al corpo, indelebili,e le cosce non flessuose, non tornite, ma bestiali.Non dubitare, li rivedrai presto,quando ti domanderai in cosa bisogna credereo cosa cucinare per cena.Ma forse solo ogni tanto, se non sarai troppo impegnato.

Le ossa concave sono un peso per chi vive.Non temere: anche se adesso non piangi,ogni bambino che osserverai, a lungo,ti ricorderà di loro.Intanto esci di qui, lancia un’occhiata al tuo compagnoe fa’ due passi sulla ghiaia tranquillacon quel gruppetto che fuma in silenzio,una sigaretta per uno.La verità può aspettare.

“Tutto è lecito a chi non sa ancora.È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.L’orgia del mio destino è finita nell’Ade,finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte”.Oggi, ripensandoci, alcuni dicono che basti uno scopo,che per sopravvivere basti un “per”:questa è la speranza che ritroverainei tuoi sfumati, banali, volteggianti nonsensi,nei bisticci da bambino, nei disappunti di ogni giorno.Questa è la speranza che ti sosterrà

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davanti alla nonna morta, alla malattia infinita,al timore inconscio, alla mente incagliata,all’a!etto so!erente, al futuro ambiguo.E così anche tu ti arrenderai,e forse è giusto così,a meno che il “perché” non diventiuna tenera, dolceamara ossessione.

Un ringra z ia m ento p art ico lare a i m ie i co m p a gni d i grup p o - N ico le , Sofia , F e d erica , Pier Pao lo, Pie tro, F rancesca , Mart ina e G iulia - in no m e d e i qua li cre d o d i p arlare . C i m ancheranno le chiacchiere auto ironiche , la confusione in cucce t ta , le no t t i in b ianco, i torm entoni, le e m oz ioni ana liz z a te insie m e . Un ringra z ia m ento anche a g li a m ic i d i a ltre scuo le che a b b ia m o conosc iuto in v ia g g io, e a lla presid e che c i ha acco m p a gnat i.

Dalia venerdì 15 marzo 2013 N o n c i st ia m o a ncora re n d e n d o co n to d i d ove st ia m o a n d a n d o .So n o co n te n t a , f e lice , e n tusiast a d i p ar t ire p er q u est a av ve n tura co n m erav i g liose p erso n e ch e h o co n osc iu to n e l b reve t e m p o d ’a t t esa a n t e ce d e n te a lla p art e n z a .P er loro n o n era un ’av ve n tura!Era un v ia g g io o n irico , infern a le , ch e p ro b a b il m e nte si insi d iava in loro co m e si insi d ia in n o i l’a n g osc ia .So n o su l t re n o , h o a p p e n a m a n g ia to un p a n in o co n la m ort a d e lla , il m io p re fe ri t o ; m e lo h a fa t t o la m a m m a ch e m i m a nc a g ià .O g n i cosa ch e p rovo la ra p p orto co n q u e llo ch e p o teva n o p rovare q u e i p overi d e p ort a t i.In i z ia a crescere in m e l’a nsia , la p re o ccu p a z io n e , l’incert e z z a su un v ia g g io ch e ricord erò p er t u t t a la v i t a .sabato 16 marzo 2013 So n o sve g lia c irc a d a un ’ora .A p p e n a leva t a d a lla b ra n d a d e l t re n o so n o a n d a t a in b a g n o a lavarm i i d e n t i.N e l p icco lo b a g n o la fin estre lla è d i ve tro b ia nco il q u a le i m p e d isce la v ist a a ll’est ern o .L a luce ch e fi l t rava e ra t ro p p o… b ia nc a , m i se m brava d i essere in osp e d a le q u in d i h o t ira to g iù la p art e m o b ile d e lla fin estre lla e d ava n t i a m e si è p rese n t a t a la Re p u b b lic a C e c a e l’aria e ra i m pre g n a t a d e ll’o d ore d i un fi a m m if e ro a p p e n a a cceso co m e p re lu d io a q u e llo ch e avre i v isto D o m e n ic a m a t t in a .N ev ic ava .

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O ra a b b ia m o a p p e n a p assa to il co nfin e , sia m o in Po lo n ia .Il p a esa g g io n o n è m o l t o d i e re n t e d a q u e llo d e lle c a m p a g n e li m i t ro fe a C arp i, e p p ure è t u t to così d iverso ; i p a nn i st esi su fi li t ira t i d a un a l b ero a ll’a l t ro n e i g iard in i, t e t t i sp iove n t i m uri co lor c arn e .È sp un t a to il So le , h o c a l d o a l v iso , so n o inco lla t a a l ve tro d e l fin estrin o d e lla m ia cucce t t a , la m ia b ra n d a è q u e lla a m e t à d e lla p are t e , h o sce l t o q u est a p erch é p ri m a d i a d d orm e n t arm i h o p o tu to g u ard are fu ori st a n d o coric a t a .lunedì 18 marzo 2013 So n o usc i t a d a ll’a l b erg o p er fu m are un a si g are t t a e d u e ra g a z z i m i h a nn o ch iesto d a d ove ve n issi, il loro in g lese e ra i m p ast a to , a veva n o un a cce n to ch e n o n avevo m a i se n t i t o ; ve n iva n o d a Isra e le .H o d e t to loro il m o t ivo d e lla m ia v isi t a in Po lo n ia e a nch e loro so n o q u i p er q u esto .H a nn o vo lu to p o i sa p ere il m io n o m e : “ D a lia ” h o d e t to .A p p e n a l’h o p ro nunc ia to si so n o g u ard a t i sorri d e n d o : “A re yo u je w?”“ N o , I’ m n o t je w, w hy?” ch iesi io m erav i g lia t a sp ie g a n d o p o i ch e in It a lia c i so n o p o ch issi m i e b re i e ch e la re li g io n e p re d o m in a n te è il C a t to licesi m o .“Ma ny w o m e n h ere are c a lle d D a lia , yo ur n a m e is very i m p ort a n t for us, t hus i t ’s in th e B i b le ”.Q u a n te “ D a lie ” h a nn o ucc iso q u i in Po lo n ia?

N o n h o scri t t o p er t u t to il resto d e l v ia g g io se n o n p er a nn o t are cose frivo le , fo rse p er d ist a cc arm i d a t u t to q u e llo ch e m i st ava a cc a d e n d o .Tu t to q u e llo ch e vo m i t e rò q u i so t to m i esce d a lla g o la p erch é n o n c ’è m o d o d i rie la b orare q u esto t i p o d i i m pressio n i, so ch e n o n sto scrive n d o b e n e m a se m i so e rm assi t ro p p o su lla sce l t a d e lle p aro le “d ’e e t to ” p erd ere i t u t t o il resto ; n o n riesco n e m m e n o a m e t t e re in fi la le cose .È d i c ile scrivere , d escrivere .Auschwitz…M i è fa m iliare il su o n o ch e p ro d uco n o q u est e le t t e re v ic in e l’un a a ll’a l t ra .Ma o l t re a l se nso d e ll’u d i t o p osse d ia m o a nch e il se nso d e lla v ist a e q u e llo ch e h o v isto in Po lo n ia n o n m i è st a to p er nu lla fa m iliare .È st a to co m e a n d are a l c i m i t e ro , co n la d i e re n z a ch e i c a m p i so n o co m e un a g ra n d e b ara sco p erch ia t a ch e e m erg e d a l ve n tre d e l m o n d o , sq u arc ia n d o la Terra cre a n d o d isg usto e sg o m e n to .Il m a le , il m a le asso lu to , un m a le p ro fo n d o!In q u a le a l t ro m o d o d escrivere t u t to q u esto?F orse c ’è so lo d a inve n t arlo q u esto m o d o : un ia m o tu t t i g li a g g e t t iv i

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n e g a t iv i esist e n t i, e li p ro nunc ia m o p o i in tu t t e le lin g u e d e l m o n d o m a p ro b a b il m e nte n o n sare b b e a ncora a b b ast a n z a .D o b b ia m o ricord are , m e m oria , m e m oria , m e m oria!D ic ia m o così p erch é esse n d o tu t to c iò scri t t o su i n ostri li bri d i scu o la il sa p ore d i q u est a fo llia è un sa p ore lo n t a n o , un re tro g usto , il sa p ore d i un a cosa g ià m a n d a t a g iù , g ià d i g eri t a .E p p ure , p ro prio st a m a t t in a , a lle m ie sp a lle se n t ivo g ri d are : “Im m i gra t i d i m erd a ”, “L i d evo n o a m m a z z are su i g o m m o n i”, “Parassi t i d e lla so c ie t à ”.A llora m i ch ie d o , q u a n d o p ossia m o d ire ch e un c a p i t o lo d i storia è d a co nsi d erarsi re a l m e nte p assa to?Io n o n vo g lio so lo ricord are il “ p assa to ” m a vo g lio a nch e co m b a t t e re n e l p rese n te p er il d iri t t o a lla v i t a e a lla d i g n i t à d i o g n i u o m o .Essere a d A usch w i t z è st a to co m e ve n ire c a t a p u l t a t i n e i fi l m a t i in b ia nco e n ero ch e ve d ia m o co m o d i d a i n ostri d iva n i.Il c a m p o è p ie n o d i fa n t asm i; t i se g u o n o c a m m in a n d o su lla g h ia ia , t i p arla n o a ll’ore cch io , t i so a n o n e g li o cch i p er far t i p ia n g ere .Q u a n d o p o i e n tri n e lla c a m era g as e ve d i i se g n i lasc ia t i d a i g ra d e lle un g h ie su lle p are t i e su l so t t o , n e i m m a g in i il ru m ore o forse q u esto ru m ore a ncora ri m b o m b a in q u e ll’oscuri t à , v ie n i ri p ort a to a l p rese n te e fa n ascere in se l’inco n tro lla b ile d esi d erio d i t o rn are a c asa .N e i g iorn i t rascorsi in Po lo n ia ch ia m avo c asa a d d iri t t ura l’a l b erg o , usce n d o d a i c a m p i t u t t o a c q u ist ava un a luce a cco g lie n te .

Ricordo un episodio di quando avevo sette o otto anni.Ero a p p e n a usc i t a d a l c a t e ch ism o e m e n tre asp e t t avo ch e la m a m m a m i ve n isse a p re n d ere d e c isi d i d o n d o larm i un p o ’ su ll’a l t a le n a .L a m a t t in a st essa , a lle scu o le e le m e n t ari, a veva m o p arla to d e lla se co n d a g u erra m o n d ia le e d i co nse g u e n z a a nch e d e i c a m p i.B e n e , q u e l p o m eri g g io , su ll’a l t a le n a , st avo ra cco n t a n d o un p o ’ q u e llo ch e m i ricord avo a lla b a m b in a su ll’a l t a le n a a a nco a lla m ia .In i z ia i a d e le nc arle i n o m i d e i c a m p i d i co nce n tra m e n to ch e avevo se n t i t o p ro nunc iare d a lla m a estra a lle m a t t in a…“ E A usch w i t z ” d isse la b a m b in a , lo avevo d i m e nt ic a to .Me ntre p ro nunc iava q u esto n o m e la g u ard avo a t t raverso l’a n e llo g ri g io e fre d d o d e lla c a t e n a d e lla m ia a l t a le n a . Ma i a vre i p e nsa to ch e un g iorn o c i sare i a rriva t a a nch e io in q u e l p osto e q u e llo ch e avevo d i m e nt ic a to p er a nn i, è ria ora to a lla m e m oria co m e il ricord o d i un so g n o un p o ’ sb ia d i t o .A usch w i t z è st a t a co m e un a c a t e n a fre d d a ch e m i h a inc a t e n a t a nu d a e , a l cosp e t to d i q u e i vo l t i, vo levo p o ter t orn are in d ie tro n e l p assa to p er riv ivere co n loro tu t to q u e llo ch e h a nn o p a t i t o , fo rse n o n p o tevo

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NicoleBirkenau | 17 marzo 2013 O g g i è sta ta un’id ea stup ida ad im p lo d ere in m e, co m e un fascio d i luce fortissim o, p erò d iverso, era fa t to d i co m prensione.Sta m attina , si, erano ap p ena le und ici, ap p ena varcata la so g lia d e l prim o ca m p o d i sterm inio che ve d eva m o in v ita nostra , ci hanno lasciati p er d ieci m inuti lib eri, p er osservare… p er prend ere le nostre m isure p enso.Ma lib eri in rea ltà m i se m bra inesat ta o forz ata co m e d efiniz ione.N o i erava m o stati m essi li e qua lcosa ci le gava ferm a m ente a l punto d i terra prece d ente que llo in cui avre m m o cap ito davvero in che p osto m a i ci trovava m o.Q uind i in d efinitiva se d evo d ire la m ia , non erava m o lib eri, no. Erava m o lì e asp e t tava m o una rea z ione: la nostra p ersona le e necessaria m ente traum atica rea z ione! E m an m ano che questa non arrivava ci guardava m o, ok la sm etto d i g enera liz z are, m i guardavo intorno in at tesa .C ercavo ne g li occhi d e g li a ltri, quasi spaventata da l ve d ere se loro avessero trovato la chiave d i vo lta prim a d i m e.C ercavo la guida , vo levo che m i d icesse qua lche cosa , una qua lsiasi sul serio: cosa cercare, d ove cercare, qua li sensa z ioni far ria orare…m a niente.C osì ho preso a g iochere llare co i sasso lini a terra , v icini e p er m età im m ersi in una p icco la p oz z anghera , li sentivo cig o lare lì so t to a lla m ia suo la .La m ia suo la d i g o m m a tra m e e que l terreno sp orco, sp orco b en p iù in profond ità d i quanto ci lasciasse ve d ere. E l’id ea p oco brillante d i cui

so p p ort are d i g u a d arli a v vo l t a n e lla m ia g ia cc a c a l d a co m pra t a il g iorn o p ri m a d i p ar t ire , a p p ost a p er il v ia g g io .

D a B irke n a u h o p ort a to a c asa un li bro su l D r. Me n g e le e d esse n d o m io n o nn o U g o a p p assio n a to d e lla Pri m a e d e lla Se co n d a G u erra Mo n d ia le a p p e n a arriva t a in st a z io n e d a lla Po lo n ia , h o p reso la m a cch in a p er a n d are a c asa su a e p ort arg lie lo .Lu i le g g e t a n t issi m o e sa t u t to a ri g u ard o m a q u a n d o g li h o m ostra to il li bro d i q u esto assassin o d i b a m b in i h a d e t to : “ Gra z ie , p rovo a le g g erlo , n o n so se c i riusc irò ”.N o n ost a n t e co n osc a a fo n d o c iò ch e è a cc a d u to in q u e g l’a nn i, n o n è riusc i t o a d a b i t u arsi a lla cru d e l t à ch e sp esso avrà le t to n e i su o i li bri e così d eve essere , q u esto g e n ere d i cose d evo n o essere o g n i vo l t a un p u g n o n e llo sto m a co .sabato 13 aprile 2013 A p p un to d e ll’u l t i m o m inu to .O g g i h o av u to il p ia cere d i co nversare co n un m e d ico , un a m ico e p arla n d o d e lla su a v i t a m i h a su g g eri t o un p aro la ch e n o n avevo m a i se n t i t o m a ch e ave n d o m e n e p o i sp ie g a to il si g n ifi c a to d escrive p erfe t t a m e n te q u e llo ch e è st a to . Anabasi.

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parlavo a ll’iniz io è qua che m i sorprend e; m i d ico: quat tro centim etri d i g o m m a stanno tra m e e la verità . Q uat tro centim etri sono forse la lib ertà .N on ho m a i, e p enso in tanti non ab b iano m a i, riflet tuto a fond o su che cosa ci sia in una suo la d i g o m m a term ica o d im p erm eab ile; m a so prat tut to su che cosa p erm et ta a m e o g g i qui su questo m etro quadrato d ove indub b ia m ente qua lcuno è m orto d i infez ioni, è sta to fucilato o trascinato a l cre m atorio, d ’ind ossare co m o d i scarp oncini.N on è forse questa nostra d e m ocra z ia , risp e t to a i m illenni prece d enti, consid erab ile co m e un frag ile, fresco, im p erfe t to m arg ine d i quat tro centim etri ap p ena sulla m onum enta le bab e le d i ere passate?Sia m o tut ti in p erico lo, sia m o tut ti p erico losi.Sia m o nulla senz a la nostra storia .In corriera Sono le 5:3 0 d e l 18 m arzo 2 013, il nostro ultim o g iorno ne i ca m p i, i nostri ultim i m o m enti a B irkenau p er la precisione, e la cerim onia .Durante la le t tura d e i vari brani sce lti la m ia m ente si p erd e, non riesco a contro llarla .Mi d ice che c ’è qua lcosa d i p iù, d eve esserci… ho le id ee anne b b iate, non trovo la m ia so lita passiona lità m a ne p pure la ra z iona lità che in questo tip o d i situa z ioni so lita m ente riesco a fare m ia .Sono… qua lcosa d ’a ltro.A uschw it z tut to è qua lcosa d ’a ltro.Io sono g ià un’a ltra da que lla che ero e ancora nessuno lo sa , forse nessuno lo saprà… m a è m a i p ossib ile una cosa sim ile?Una d o m anda ricorrente in questi g iorni que lla riguardante la p ossib ilità rea le che qua lcosa sia così e non sia d iverso da que llo che è, d a que llo che è sta to.A vo lte p erò cercare d i trovare un’a ltra sp ie ga z ione te m o sia se gno d i co dard ia… provare ad ad d o lcirsi la m a le d e t ta p illo la risulta inutile quasi quanto la d o m anda stessa .E d a llora cosa ci resta? D o m and eranno i p iù che un p o ’ co m e m e prim a d i questo v iag g io non vo levano ce d ere, sm et tere d i cercare un’a ltra risp osta . F orse v io lentare la nostra m ente con i racconti d e i ca m p i? Asco ltare testim onianze, guardare fo to grafie, im m ag inarci ne i p anni d e i d e tenuti e d e i d e tentori, inso m m a d o b b ia m o usare davvero questo tip o d i v io lenz a su no i stessi p er cap ire?B ene, qua lora no i vo g lia m o rea lm ente farlo, la risp osta non può essere che si… e no a llo stesso te m p o. La ne ga z ione e l’a erm a z ione in questo caso si fond ono p erché questa non è una v io lenz a e p er quanto faccia m a le la lenta m a irrefrenab ile presa d i coscienz a che ciò p orta d o b b ia m o acco g lierla co m e una p erla rara o un a m ico sincero che non ve d ia m o da te m p o, che in qua lsiasi m o m ento arriv i va fa t to entrare spa lancand o le bracc ia e va fa t to acco m o d are e p o i…va asco lt a to.

OK?

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E se sia m o acut i a su c ien z a sa pre m o far tesoro d e i suo i consig li e p ortare le sue esp erien z e e d errori con no i così d a non trovarc i a d a rontare i suo i stessi pro b le m i.Po i la tro m b a che aveva a p erto il m e m oria le rico m inc ia p er ch iud ere il nostro sa lute se m p lice e d è le i a co lp irm i.N on è il suono d e lla tro m b a b ensì l’e m oz ione , che si sent ire b b e o esa sa p end osi d efin it a t a le ; non è m era e m oz ione , è uno sta to m enta le che ho a p p ena ra g g iunto e non so co m e evo lverà e d i questo ho quasi p aura . N on so qua li m an ifesta z ion i d i se d arà né quanto durerà , m a ora m i sento forte e qu ind i vo g lio ferm arla a questo prec iso istante , crista lliz z arla così che nessuno p ossa p iù pren d erm e la .È m ia . È cresc iuta con m e , in m e , tra il cuore e la p anc ia , si è a d a t t a ta a i m ie i sp a z i e d io m i sono lasc ia ta incrinare d a le i. E d ora ch ’è na ta e si fort ifica in m e m entre in le i cresco anche io, so che d ovessi anche condurre la v it a p iù vuo ta im m a g ina b ile , non sare i uno z ero.N on sent irò questo t im ore , m a i p iù . Io sarò m ig liore e farò in m o d o che anche g li a ltri lo siano.Vo g lio cond iv id ere questo sent im ento che m i ha travo lt a co m e un ’ond a ca ld a , che m i ha trova ta im pre p ara ta , lasc iand o m i p o i così d e term inata . E se m a i riusc irò a ve d ere ne g li occh i d i qua lcuno co m prensione e cond iv isione p er questo, a llora p o trò d irm i fe lice e t anto.Q ueste m ie d iva g a z ion i t ip iche m i p ortano lontano; p iù in a lto, m a pur se m pre lontano e d ora è te m p o d i tornare g iu , m i sento in d overe d i farlo. C o m e que i fiocch i d i neve che c i b a t tevano il v iso ne g li u lt im i m inut i d i ca m m inata verso l’usc it a – usc it a che in m ig lia ia non hanno m a i fa t to, cont inuava a rip e term i qua lcosa d entro – d evo trovare il m io p ost ic ino a terra tra m iliard i d i a ltri fiocch i.D ura p erò la v it a d i un fiocco d i neve , ho p ensa to a d un certo punto d e l m io d e lirio, è il vento a d ec id ere d ove andrà a fin ire , il so le a d ec id ere se p orre fine a lla sua esisten z a , la no t te a d ec id ere se rend erlo p iù forte , g h iacc iand o lo.E lì ho ca p ito d i vo ler essere il m io vento, il m io so le e la m ia no t te ; p erché è fond a m enta le che io facc ia la sce lt a g iusta quanto lo è non lasc iarla fare a l caso o a d a ltri a l p osto m io.20 marzo 2013, in treno Terz a carroz z a , cucce t t a nu m ero due , le tre p assa te orm a i e dunque un nuovo e d u lt im o g iorno con quest i co m p a gn i.Sia m o g ià tu t t i sdra ia t i, incastra t i co m e p e z z e t t i d e l t e tris in queste brand ine .A d esso c i toccherà anche incastrare tu t t i quest i nuov i ricord i, trovare lo sp a z io p er o gn i cosa ud it a che vo g lia m o tra t tenere , rim et tere insie m e i

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cocc i che d i no i a lcun i p art ico lari m o m ent i d e l v ia g g io hanno fa t to.A lcune cose d i q uesta no t te si rasso m ig liano con que lle p erce p ite a ll’and ata; a ltre no.N on c ’è l’ecc it a z ione d e lla p arten z a , non c ’è la m usica d a lla carroz z a ristorante , c ’è un ’int im it à che prim a non c ’era e c i sono le b orse , que lle so t to a g li occh i s’intend e .Ma questa cosa sim ile che c ’è co m e c ’era prim a , o forse non c ’è m a i st a ta e d è fru t to d i una m ia p erce z ione fa lsa ta , è il t im ore d i non sa p ere cosa asp e t t arsi, d i non sa p ere cosa trovere m o a ll’arrivo.Prim a non sa p eva m o cosa c i sare b b e sta to d e t to e co m e l’avre m m o presa; ora che sa p p ia m o co m e la si prend e non sa p p ia m o co m e d irlo.Io p ersona lm ente , con tu t t a pro b a b ilit à , troverò a m ic i e p arent i pront i a d o m and are , m a qua li risp oste sono d isp ost i a d asco lt are? N on cre d o d i essere c ircond ata d a g ente sup erfic ia le , tu t t ’a ltro, m a dub ito d i p o ter essere ca p it a o quanto m eno non fra intesa . In que lle d o m and e m i si st arà ch ie d end o d i cond ensare in due frasi qua lcosa che im p ie ghere b b e g iorn i a d essere sp ie g a to e io te m o d i fa llire . “ C o m ’è sta to?” – “A h b e llo, b e llo…ho p erso la fi duc ia ne l g enere u m ano, que lla che m i rim aneva a lm eno; vo i tu t to b ene?”. N on fun z ionere b b e .Perché m i pre occup o t anto d i que llo che le p ersone ca p iranno o non ca p iranno d a lle m ie p aro le?Perché è anche sp eran z a , in un certo senso, c iò che trasud a questa esp erien z a . È storia d i uo m in i, d i d onne , d i p ersone che hanno cre a to un m a le inco m m ensura b ile m a anche d i p ersone che hanno prova to a lo t tare , p er quanto fosse in loro p o tere . È sp eran z a p erché in que g li stessi luo gh i carich i d i d o lore a l punto d i provare re pu lsione , que llo stesso m a le ha p erso e il fina le non è un d e t t a g lio d a p oco, so pra t tu t to in questo caso. Ma co m e p osso sp ie g are questa sp eran z a in vent i second i o in p oche righe scrit te d i g e t to?

FedericoComposte durante e dopo il viaggio(Senza titolo) Se tu m i chie d essi “cos’è B irkenau?”Io t i risp ond ere i che è un b osco nero

C a m m inava m o ne l fang o que l g iornoca m m inava m o ne l fang o ghiacc iatoA ccanto a no i va g avano fantasm ianim e d i bui te m p i inv isib iliSot to d i no i la putrid a caro gna

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si contorceva e g e lid a d anz avaE que l b osco nutrito d i cenerecresceva traend o forz a d a i m ort iSi erg evano g li sche le tri sui v iv id esid erand o vend e t ta , vend e t taIl grid o risuona non asco lt a toN essuno ve d e g li sp e t tri e la m orteche a erra i v ivent i e li trasc ina , g iù

La neve ca d e , so lo il c ie lo p iang ei m ort i d i B irkenau

“B. di Birkenau” B . è l’aria pung enteB . è il so le ca ld o ne l c ie loB . è l’erb a d ’esta teB . è il fang o g e latoB . è l’ignoto o ltre a una p orta chiusaB . è la neveB . è il fum o ne l c ie lo cre m isiB . è una forestaB . è l’at t im o a p p ena trascorsoB . è l’e ternit àB . è le la b bra che si scre p o lano p er il fre d d oB . è un’im pronta ne lla neveB . è un sassoB . è un eserc ito d i so ld at i d e l fang oB . è l’uo m oB . è ord ine , è ra z iona lit àB . è d onna

(Senza titolo)Mercoledì 20 marzo 2013 | ore 8.40Carrozza 11 | scompartimento 9 Sia m o orm a i g iunt i a lla fase fina le d i questo v ia g g io p er la m e m oria , tra qua lche ora sare m o d i nuovo in Ita lia e non p osso so t trarm i d a l fare qua lche consid era z ione p ersona le .C iò che m i rim arrà p iù im presso d i questo v ia g g io è senz a dub b io l’im m a g ine d e lla neve che ca d e co m e lacrim e d a l c ie lo, m entre il vento fre d d o e pung ente d e lla Po lonia so a ind isturb ato.“La neve ca d e sui v iv i e sui m ort i” d iceva Ja m es Joyce; non sono m a i sta to tanto d ’accord o con lo scrit tore irland ese co m e in que ll’istante .

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SilviaDiario di bordo

15|3|13 in treno. È l’1 d i no t te . C on una luce p icco la , p icco la . Minuetto O m bra e Penna d anz ano un m inue t to su una p a g ina d i d iario ancora b ianca . Penna si inchina e inv it a O m bra p er un va lzer. Un, due , tre Un, due , tre Senz a freno, lento ruo ta irruento, il d o lce fluire d e l p ensiero. Un, due , tre Un, due , tre O m bra t iene il te m p o e guid a i p assi sgra z iat i e sle g at i d i Penna . Un, due , tre Un, due , tre C o p p ie d i sent im ent i vort icano a ll’unisono ne lla sa la . Un, due , tre Un, due , tre Il la m p a d ario d i crista llo irra d ia sp e t tri d i luce arco b a lena che si fond ono ne ll’unica b e llez z a d i un verso p erfe t to e pro p orz ionato astra t to e b en d e lineato. È no t te ste llata a lla ricca corte d e lla m ente .

Cre d o che questo v ia g g io m i a b b ia p erm esso d i m aturare , facend o m i sent ire p er la prim a vo lt a d a tanto te m p o co m e un b a m b ino d avant i a lla rea lt à: inca p ace d i co municare .A B irkenau ho racco lto un’id ea e D io m i p erd oni non ho ancora trovato le p aro le a d at te a d esprim erla; d a a llora , co m e se un se tacc io avesse tra t tenuto le p aro le se p arand o le d a ll’anim a , c iò che p osso p ensare e c iò che p osso co municare non sono p iù la stessa cosa .Im m a g inate d i aver conosc iuto una p aro la che non sia m enz ionata d a a lcun d iz ionario, e im m a g inate d i vo lerla sp ie g are a d un vostro a m ico, a d un vostro conoscente o a d un vostro fa m iliare ... V i rend ereste sub ito conto d i quanto il lingua g g io verb a le sia p iù a b ile a d ing annare p iut tosto che a trasm et tere la verit à . C o m e è dunque p ossib ile m antenere pura la m e m oria?La risp osta è se m p lice: and ate , a b b iate il cora g g io d i conoscere .

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16|3|13 camminando per il paese delle betulle. Senza risposta D ia m ant i d i neve so ocano m erid iane d ’erb a: lance t te b loccate su un istante p assato. Una ra g a z z a g ioca a stare in e quilibrio sulle ro ta ie d i un treno so la and ata . o m bre ugua li si sta g liano ne l fang o e d o m and ano b a m b ine: p erchè? 17|3|13 mentre la Meri prende il te Goccia dopo goccia p lic , p lic Il rub ine t to p erd e . p lic , p lic L’a m ore sg occ io la . p lic , p lic , sb a m , shh Una bre z z a m arina chiud e la p orta . N on si o d e p iù sg occ io lare shh Ti a m o. shh A nche io. D ie tro la p orta sg occ io lano b isb ig liate p aro le d ’a m ore in un sussurro so ocato p lic , p lic L’acqua a lla g a contenitori vuo t i d i pro m esse e anne g a le ult im e bug ie p iene .

17|3|13 Oasi di pace Se i la p aro la p erfe t ta , che va g a no m a d e tra le dune d e lla m ente d eserta . C erco un’oasi d i care z ze curo l’illusione , la rifle t to sul fo g lio. Se i l’inchiostro che co la sb avato a rie m p ire p oz z anghere d ’a m ore sta gnante . Pesco, tra i canne t i in silenz io, una re te d i p esc i a z zurri

18|3|13 Nuda, ruoto, ruoto, ruoto N ud a .

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C orro in riva a l m are . N ud a . La p e lle d ora ta si m im et iz z a tra la sa b b ia sa lm astra , cre m ata d a l so le . N ud a . Ro to lo ne lla cenere . Perd o co lore sulla p o lvere . La m ia p e lle b ianca , sud ata e sa lata , è p laccata d i sa b b ia . Im m erg o la punta d e lle d it a e sco m p a io inv isib ile , trasp arente , p arte d e l m are , se g m ento d ’oriz zonte . N on sono p iù il m io no m e , Sono ond a che si d isfa sulla riva . Sono b ianco cand ore so t to la luce lat tea d e lla luna p iena , Sono m ete ora che prec ip it a ne l m are . E ruo to, ruo to, ruo to, su m e stessa . E ruo to, ruo to, ruo to intorno a te . E ruo to e b arco llo e sc ivo lo e ruo to. E ruo to, ruo to, ruo to, p iane ta p erso ne l vuo to d e ll’universo.

19|3|13 Tenia a sonagli F acc io così fa t ica a scrivere! Sud o fre d d o! La m ano tre m a , tre m a la p enna . I versi arrancano. Le c irconvo luz ioni d e l cerve llo sono tenia avvo lt a su se stessa , che d ivora e avve lena le p aro le , m io nutrim ento m a le d e t to. F acc io la fa m e .

20|3|13 ringra z io il ra g a z zo che vest iva questo profum o, che m i ha avvo lt a p er qua lche anno. Serenata profumata Q ue l profum o! Eri ne l va g one d e l treno! Pensavo d i aver d im ent icato il tuo o d ore che cantava serenate a lla m ia p e lle! H o a d d osso, sta m p ata , m archiata a fuoco, o gni sing o la no ta , o gni sing o la p ausa .

D o p o qua lche g iorno.

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C’era una volta C ’era una vo lt a . Un v illa g g io c ircond ato d a rose i ste li d i sp ine avvo lt i, casine in m at tonato rosso. La scrit t a fia b esca vo la sulla p orta: A RB EIT M A C H T F REI. D eve essere un lavoro d ivertente ... m orire . Morire d a l rid ere . A m are d a m orire . Morire assassinat i d a c iò che to g lie il fia to, m orire so ocat i. È un d o lce m orire . Il v illa g g io non esa la tanfo d i m orte , quanto m a i, profum a d i prim avera . Un le g g ero nev ischio d anz a ne ll’ aria senz a m a i toccare terra , vo lte g g iano fiocchi le g g eri, b a llerine anoressiche . U o m ini d i o gni e tà canut i co m e ang e li d a l c ie lo ca dut i. Il “v issero p er se m pre fe lic i e content i” è un lie to fine , che resta sosp eso ne l te m p o, si è a d d orm enta to sul p iù b e llo.

JacopoUn Treno Per Auschwitz... resoconto PremessaQ u esto è un d iario , a t t e n z io n e p erò : C h e n o n c i si asp e t t i un d iario d i v ia g g io ase t t ico , co n d escri z io n e d i a v ve n i m e nt i e d a t e , lu o g h i e fa t t i d e l v ia g g io in tero così a m a cch in e t t a e m i scuso co n Pa o lo e C arlo ch e si so n o ra cco m a n d a t i, se h o b e n c a p i t o , d i fa re q u a lcosa d i o g g e t t ivo e d escri t t ivo ... A n z i scusa n ie n te d a l m o m e n to ch e io d escriverò il Tre n o Per A usch w i t z 2 013 e q u esto v ia g g io : Q u e llo ch e c a m b ierà è ch e sarà un v ia g g io n o n so lo n e ll’est E uro p a m a a nch e , e so pra tu t to in m e st esso , e in co m e h o v issu to q u est a esp erie n z a ... Lo so , C arlo n o n vo leva ch e si co m m e nt asse un o scri t t o p ri m a d i le g g erlo , m a d o p o ; st a n d o così le cose se sie t e sd e g n a t i fa t e co n to d i m a i a ver le t to q u esto b reve ( p er for tun a , ve ro?) co m m e nto e se sare t e inc a z z a t i n eri b o h ... B ruc ia t e lo e b a lla t e c i a t t orn o! B u o n a le t tura .D un q u e co m e p art ire? Ma cer to , in ord in e cro n o lo g ico ... e così sia .Il Tre n o p er A usch w i t z p ar t e d a C arp i m a il v ia g g io , p er m e , è in i z ia to d o p o ; Il Tre n o è p ar t i t o d a C arp i, un Freccia Bianca, d i cu i p arlerò d o p o :pri m a si d eve p arlare d e i sa lu t i. I sa lu t i so n o forse la p ri m a cosa ch e a cco m un a n o i stu d e n t i d e l 2 013 d a i d e p ort a t i d e g li a nn i

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4 0 , p iù g e n era l m e nte il se nso d i a d d io a lle fa m i g lie , a lla fi d a n z a t a d isp ia c iu t a p er la m ia p art e n z a , a un t e rri t o rio n o to p er un a m e t a sco n osc iu t a e lo n t a n a e t u t to c iò m i co l p ì - il p ri m o co l p o d e l v ia g g io - m i se m brò ch e io d e p ort a to p er fin t a 2 013 e ( a d ese m p io) Pri m o Lev i d e p ort a to vero d e g li a nn i 4 0 avessi m o prova to le m e d esi m e a nsie , le m e d esi m e incert e z z e ; a nch e se sa p evo ch e sare i st a to in g iro in Po lo n ia p er so li 5 g iorn i e Pri m o n o n e b b e cer to q u est a for tun a , m i p arve p erò ch e le se nsa z io n i ch e p rova i fossero m o l t o si m ili, in un cer to se nso m i i m m e d esi m a i n e i se n t i m e nt i d i q u e lle p erso n e ... in q u e l m o m e n to q u asi riusc ivo a se n t ire o g n i loro p re o ccu p a z io n e , d o lore , incert e z z a ... q u esto m e t t e rm i q u asi su lla st essa lin e a d i q u e lla g e n te così a ll’in i z io d e ll’esp erie n z a m i co l p ì: un d ire t t o su l v iso m o l t o b e n p ia z z a to e m o l t o d ire t t o . Ve n ia m o a lla q u est io n e d e l Tre n o Freccia Bianca ch e d oveva arrivare a l B re nn ero d a d ove il t re n o t e d esco c i a vre b b e p ort a to a C ra cov ia : lo co nsi d eravo-e tu t tora lo co nsi d ero-un o sp ost a m e n to e n o n l’in i z io d e l v ia g g io ; Perch è? B e h , un o sp ost a m e n to è so lo fisico , d a lì a là m e n tre il v ia g g io t i p re n d e : è p erso n a le , fisico m a p ri m a d i t u t t o sp iri t u a le , n o n co pri so lo un a d ist a n z a m a a nch e c a m b i, st ravo l g i le tu e asp e t t a t ive , se i p ro ie t t a to n e l nu ovo , n e l d iverso , se i st ravo l t o e co invo l t o , su b isc i un p ro cesso d i st ra n ia m e n to ... inso m m a m ic a d a lì a là! Freccia Bianca o rì a m e so lo un o sp ost a m e n to : in t e rri t o rio i t a lia n o , co n i co m fort , i co m p a g n i d i v ia g g io , le co nversa z io n i e sva g h i vari n o n avevo v ia g g ia to p er nu lla , n essun a d i e re n z a , n essun o stra n ia m e n to ; inso m m a era st a to esa t t a m e n te un d a lì (C arp i) a là ( B re nn ero) . Il v ia g g io p er m e in i z iò a l B re nn ero n e l m o m e n to d e l c a m b io d e l t re n o in q u e llo n o t turn o . I d u e t re n i e ra n o su b in ari a a nc a t i co n in m e z z o un m arc ia p ie d e ; e ra n o co nvo g li lun g h i e g rossi, q u asi u g u a li t ra loro se n o n p er il co lore , ch e p erò d i n o t t e co n t a co m e un p a llo nc in o in un a fa b bric a d i sp illi... il m arc ia p ie d e n e l m e z z o e ra n e i 3 /4 ce n tra li co p erto d a un m ucch io d i n eve , a l t o a usta fin o a l g in o cch io , il fre d d o p o i e ra nu ovo , p un g e n te , t i st rin g eva e n o n vo leva sa p ern e d i m o llare la p resa sp e c ie su d i n o i ch e co n un a va li g ia a t t e n d eva m o un p o ’ sm arri t i d i sa lire su l t re n o (co m e p o tre b b e essere st a to , infre d d o li t o e d isorie n t a to , un d e p ort a to vero) . Po i le luc i. N o n h o m a i a m a to le luc i i m p erso n a li, q u e lle d e lle fa b brich e a d ese m p io o p p ure i g rossi p ro ie t tori o a ncora i n e o n in d ustria li... sp ero ch e il le t tore c a p isc a d i cosa sto p arla n d o : p arlo d e lle luc i fre d d e , ase t t ich e , ch e illu m in a n o so lo fisic a m e n te m a in re a l t à ra b b u ia n o l’u m ore e fa nn o crescere la p a ura p o ich é p er m e z z o d i q u e lle luc i un p osto v ie n e risch iara to m e t t e n d o n e in ev i d e n z a lo sq u a llore e il la to n e g a t ivo e n e llo st esso m o m e n to la luce cre a o m bre e a n g o li b u i. Luc i così c i so n o , sp arse

in corsivo OK?

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in g iro ; le si p u ò t rovare a p p un to a lla st a z io n e F S d e l B re nn ero . S m arri t o , co n un p osto e un p a esa g g io nu ovo e ost ile , in p ro c in to d i varc are il co nfin e , st ra n ia to ... C h e il v ia g g io a b b ia in i z io! U n ’a l t ra cosa ch e n o n a m o così t a n to è v ia g g iare in t re n o d i n o t t e ; sia p erch é fu ori d a l fin estrin o n o n si ve d e nu lla sia p erch é q u e lle p o ch e luc i ch e si ve d o n o so n o sp esso luc i ase t t ich e , d a B re nn ero . C o m un q u e p assa n o t ro p p o ve lo ce m e n te e n o n so d d isfa n o la tu a ricerc a d i luce . D i q u est a n o t t e n o n ra cco n to nu lla p o ich é so n o a n d a to a d orm ire q u asi su b i t o cu lla to d a l m ov i m e nto d e l t re n o : p iù correva e si m u oveva , m e g lio era . C o m un q u e in c a b in a si st ava stre t t i... in se i + va li g e si st ava seria m e n te stre t t i e q u esto e le m e n to d i d isa g io era a nch e esso p art e d e l v ia g g io . L a m a t t in a se g u e n te si st ava m e g lio , st avo m e g lio . O ra il t re n o n o n m i p arlava d i d e p ort a t i m a d i n a tura , a t t raverso il fin estrin o e g ra z ie a lla luce d e l g iorn o si m a teria li z z ava n o b osch i inn eva t i, c a m p i co n q u a lch e a g rico l t o re , z o n e rura li n eve e so le , so le ch e d ava a l t u t t o un a sfu m a tura m o l t o fe lice , e ra un p a esa g g io ch e m i i m m a g in avo co m e sfo n d o a lle i m prese d i V la d Te p es ( D ra cu la ) o co m e sce n ario d i un b ra nco d i lu p i, t u t t o c iò m i d ava un m isto d i t rist e z z a e fe lic i t à cre d o d ov u t a l’un a a lla lo n t a n a n z a d a c asa e l’a l t ra a q u est a i m m ersio n e p ie n a n e l p a esa g g io d e l t u t t o nu ovo d e ll’est E uro p a e n e l c a l d o ch e fa ceva a m a t t in o in o l t ra to (co n tra d d i t t o rio co n la n eve p er t e rra e l’erb a g e la t a ) . Q u a n d o g iun g e m m o a C ra cov ia e p re n d e m m o i p u ll m a n p er g li a l b erg h i l’a t m osfera m i p areva d e lle p iù g i t a n e e sc a n z o n a te p ossi b ili... un a c i t t à n orm a le d i g e n t e n orm a le , in p art ico lare v i ra cco n to un e p iso d io p art ico lare : p er il c a l d o la n eve si sc io g lieva ve lo ce m e n te e a cc a d d e così ch e fe rm i a un se m aforo m i so e rm a i a osservare l’a c q u a d i fusio n e ch e correva n e i b in ari d e l t ra m sc in t illa n d o e re n d e n d o sc in t illa n t i i b in ari e la stra d a ; c iò m i p rese fin o a ch e il p u ll m a n n o n ri p art ì.

O ra p erò b iso g n a a n d are a lla g iorn a t a d i B irke n a u , ch e è ora , è d e c isa m e n te ora .Possia m o in i z iare a nch e q u i in ord in e cro n o lo g ico ( m a va!) e p ar t ire d a a ncor p ri m a d e ll’a l b a . D a lla n o t t e ch e c a usa risc a l d a m e n to ro t to in c a m era è st a t a fre d d issi m a ... la p iù fre d d a ch e ricord i d a l m o m e n to ch e so t to le co p ert e avevo fre d d o n o n ost a n t e p i g ia m a e co p ert e p esa n t i, p er n o n p arlare d e lla fa cc ia e d e lla m a n o fu ori d a lle co p ert e . Tu t t a q u e lla n o t t e h o p a t i t o il fre d d o così la m a t t in a m erav i g lia to pard on, st ra n ia to , m i vest ii in fre t t a e n e l m e n tre fe c i un a rifl essio n e su l c li m a lo c a le : d a t e m i p ure d e llo sp orc a cc io n e m a trova i un p art ico lare p er n o n a n d are a v ivere in Po lo n ia ; F a ceva t ro p p o fre d d o p er a p pro fi t t are d e lla p ri m avera e fare l’a m ore co n

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la fi d a n z a t a in m e z z o a lla n a tura su un t e lo st eso su un p ra to o in riva a un fiu m e . Scesi p er la co la z io n e d a to ch e d orm ire e ra orm a i cosa p assa t a e q u i a l p ri m o p asto d e l g iorn o e forse il p iù g ra d i t o ( p erch é lo aveva n o d e t to ch e le loro a b i t u d in i a li m e nt ari e ra n o d iverse ... p iù ava n t i d irò q u a n to d iverse) e rava m o a l t avo lo io un p ro f e un a ra g a z z a p iù a l t re p erso n e ; st a q u a sa l t a su e fa “Ma cosa m i p orto là ”- p arla n d o d i B irke n a u - “Lo z a in o o la b orsa?”. Perb a cco p e nso (a n z i, p e nso p ro prio c a z z o!) e lo a p p un to su l b lo cch e t to p er scrivere : c io è n o i si st a p er a n d are in un lu o g o ch e p iù d i o g n i a l t ro t rasu d a a ncora o g g i o rrore e d o lore ( a l m e n o co m e m i e ra se m pre st a to d e t to) e t u p e nsi a ch e a ccessorio p ort are ...Pe nsi d i essere a un a sc a m p a g n a t a? Po i un o si a ccorg e ch e la d o m a n d a è le g i t t i m a , ch e n o n c ’è n ie n te d i so t tova lu t a to in c iò , m a il fa t t o ch e m o l t i d i n o i ri d essero e sch erz assero in p ro c in to d i q u e lla v isi t a m i lasc iò un p o ’ così... E h i, le t tore sco m m e t t ia m o q u a n t i d i q u est i st asera sara nn o così ri d a nc ia n i? C i a g g iorn ere m o .Presi i p u ll m a n si va a B irke n a u: d e n tro d i m e p rovavo m a lessere fisico e vo g lia d i fu g a co m e q u a n d o se i ch ia m a to in terro g a to se n z a essere p re p ara to o q u a n d o è il t u o turn o d i a ro n t are un a p rova d i c ile a d ese m p io l’esa m e d i g u i d a ... E ra un m a l d i sto m a co m isto a un so t t ile m a l d i t est a , un a cosa a b b ast a n z a fast i d iosa .

Birkenau.B irke n a u asso m ig lia a un sito archeo lo g ico, ha tut to ciò che si può trovare in un sito archeo lo g ico: Rov ine, carte lli inform ativ i in 3 lingue, ricostruz ioni fe d e li ag li orig ina li, scav i, guid e, v ia li p er arrivare a o gni punto d i interesse, p arche g g io p er pullm an... La d i erenz a è ne lle inform a z ioni.Prend ia m o il Partenone, la Re g g ia d i C aserta , il C aste llo d i Cracov ia , la G ioconda , ave te cap ito inso m m a ...D i queste o p ere le inform a z ioni non significano tanto; nessuno si sconvo lg e se ci sono 3 0 0 Kg d ’oro ne lla sa la d i Pinco Pa llino o se la sta tua d i Tiz io è a lta o t to m etri o se ci sono 7 stad i (m isura d e lla Grecia antica) da lle mura a l te m p io (gra z ie Ero d oto!), a lla lunga tut to ciò è un p o ’ no ioso g iusto?C on B irkenau e A uschw it z non è così: o gni inform a z ione p orta un carico enorm e d i d o lore e so erenz a , d i m orte; sap ere le d im ensioni d e l ca m p o rim anda a l num ero d e g li internati, la quantità d i g as usato a i m orti, l’area d i una ca m era a gas a quanti p o tevano starcene, le date a l fa t to che ciò è avvenuto p er anni...B irkenau ha questo orrore ne lle inform a z ioni, non ne ll’asp e t to m a ne lle inform a z ioni.

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Perché B irkenau non è brut to, anz i! Si presenta co m e un’area vasta e illum inata da l so le (finché non p iove...) m o lto larga e areata con una d isp osiz ione ra z iona le g eo m etrica e ord inata d e g li stab ili, il fa t to che non avessero pav im entato tut to fa si che cresca pure l’erba; l’unica se m m a i è che le baracche sono quasi tut te ugua li. Se m bra il sito d i una cit tà antica , un v illag g io d e ll’antichità classica , ord inato e g eo m etrico m a non ap p ena lo si d escrive e lo si sp ie ga l’orrore irro m p e co m e un fium e in p iena . E fa m a le.

B irkenau ha una profonda contrad d iz ione in sé; B irkenau vuo le d ire B e tulla in te d esco e non è casua le. È un b ino m io tra natura e m orte, un b ino m io d i m erda . F uori d a l re tico lato, c ’è un b osco d i b e tulle con una serie d i laghe t ti natura li... se non ci fosse sta to il Lag er B irkenau sare b b e un parco natura le e a lla d o m enica a l p osto che p ersone a m muto lite a lle vo lte p iang enti ci sare b b ero ca m p e g g iatori, escursionisti, co p p ie t te, p escatori, fa m ig lie co l cestino da p ic-nic p er trascorrere il week-end a ll’aria ap erta , ciclisti in MT B; sono un ap passionato d i MT B anche io e forse è pro prio p er questo che ino ltrand oci ne l b osco osservavo la natura , i sentieri d a l profi lo tecnico e tortuoso, g li a lb eri caduti, i laghe t ti, la neve e il terreno ancora g e lato o fang oso, le p oz z anghere, la radura tut ta illum inata da l so le e im m ag inavo: d i avere la m ia MT B con l’o lio g iusto ne lla force lla p erché funz ionasse b ene anche a lle basse te m p erature, un pa io d i g o m m e ad e guate... N eve ga l, anz i m e g lio chio date che c ’è ancora ghiaccio p er terra , p o i l’ab b ig lia m ento con antivento, m ag lia term ica e il resto che c ’è fre d d o! So gnavo d i andare lì, sp ing ere sui p e da li ne i tra t ti scorrevo li d e i sentieri, m anovrare ne i punti p iù stre t ti e tortuosi, sla lo m are il laghe t to, sa ltare e fare il Brum otti sulle rov ine d e lla ca m era a gas, arrivare ne lla radura ove venivano bruciati i m orti e d isse tarsi un at tim o p er p o i ripartire. Pensavo che B irkenau d ovre b b e essere rid ot to così, d istrut to con le rusp e e lasciato a lla na tura ... A n z i so lo la na tura , sen z a rusp e . E m i p iac q ue p ensare che prim a d i an d are a m orire q ua lche prig ion iero a b b ia conte m p la to tu t t a q uesta b e lle z z a e sia m orto sereno ...anche il m a lessere che provavo in q ue l m o m ento (e d a ll’in iz io) sp arì e lasc iò sp a z io a un sen t im ento triste m a incre d ib ilm ente sereno ... C o m e è strano e stron z o , q uesto accosta m ento na tura-orrore .N on avevo p erò sm esso d i p re o ccu p arm i: avevo un pro b le m a m ica m a le .O ra p erò il le t tore d eve fare un p o ’ d i lavoro ( p er un a vo l t a ...) ch e co nsist e in c iò : p re n d a un a p are t e o q u e l ch e g li p are e la rie m p ia co n le fo to d i 8 0 0 p erso n e e so t to d i esse le p rinc i p a li g e n era li t à d i o g nun a ; fa t t o c iò asp e t t i e n o n ro m p a :serv ira nn o d o p o .C osa t e m evo d un q u e?

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L a sera p ri m a Pa o lo N ori h a t e nu to un a co nfere n z a p ost-ce n a (se b b e n e io a b b ia fa t t o p ressio n i p er org a n i z z are un a sfi d a d i d era p a t e co n tro lla t e co i p u ll m a n n e l p arch e g g io d e ll’h o te l) n e lla q u a le c i h a ch iesto d i essere d e i d e fi c ie n t i c io è d i osservare co n co m p le t a i g n ora n z a la re a l t à d e l L a g er. Ese m p io p ra t ico : L e t tore! Pe nsa a un a p erso n a ch e co n osc i M O LT O b e n e m a ch e n o n sia p rese n te a l m o m e n to (e n o n b arare) q u in d i risp o n d i a q u est i q u esi t i- G li o cch i e le ore cch ie so n o a lla st essa a l t e z z a?- Q u a n to sp a z io c ’è t ra g li o cch i?- E t ra n aso e b o cc a? - L a fro n t e è a l t a q u a n to?- I lo b i d e lle ore cch ie so n o a t t a cc a t i o st a cc a t i?Se n o n se i riusc i t o a risp o n d ere a g ra n p art e o a d d iri t t ura a t u t t e q u est e d o m a n d e n o n p re o ccu p art i: il fa t t o è ch e si t e n d e a i m p a cch e t t are c iò co n cu i in tera g ia m o in veri e p ro pri sc a to lo n i co n un a sp e c ifi c a e t ich e t t a ch e rest a q u e lla e n o n è co m p le t a -assurd o ch e lo fosse- c io è n o n d escrive tu t to c iò ch e c ’è n e lla sc a to la e m a g ari a nch e le su e inform a z io n i so n o in esa t t e ; a cc a d e ch e h a i insc a to la to p ure q u e lla p erso n a così ch e n o n la ve d i, n e ve d i so lo la sc a to la ch e lo ra cch iu d e ; G u ard are d a d e fi c ie n t i v u o le d ire t o g liere t u t t e q u e lle sc a to le e m e t t e re a nu d o l’o g g e t to co m e a g u ard arlo p er la p ri m a vo l t a ... A nch e B irke n a u era d a g u ard are in q u esto m o d o : co m e se nu lla sa p essi n é d e l L a g er in sé n é d e l n a z ism o e tu t to il resto- G UID A : E ra un L a g er e n orm e ... ( m a to h! ch e cos’è un L a g er??)- G UID A : C a m ere a g as... (ch e d iavo lo è un a c a m era a G as?) - G UID A : l’8 0% ucc isi se n z a essere re g istra t i... (c io è ... in 1 0 0 0 n e fa ceva n o fu ori su b i t o 8 0 0 ?)F erm i t u t t i. L e t tore sii un p overo d e fi c ie n te , ricord i le 8 0 0 fo to? S i? A va n t i t u t t a a llora! io t i h o sp a cch e t t a to (o a l m e n o c i h o t e n t a to) il p a cco “8 0 0 p erso n e ” p ri m a . F a i co n to ch e in o g n i t re n o q u e lle p erso n e ve n iva n o i m m e d ia t a m e n te e li m in a te , a ll’arrivo a l c a m p o m e d ia n te c a m ere a g as. O g n i t re n o . F a un a cosa , le t tore : C h iu d i il li bro e p re n d i t i d u e m inu t i. R ifl e t t i! 8 0 0 p erso n e . Per t re n o .E re n d i t i co n to ch e b iso g n a a n d are o l t re il nu m ero , ch e il nu m ero co nfo n d e e a n est e t i z z a .O ra a nch e io p ur sa p e n d o c iò se n t ivo ch e n o n lo avevo sp a cch e t t a to q u esto d a to ... co m e si fa? ch e cosa succe d e q u a n d o t i re n d i co n to ch e 8 0 0 p erso n e a t re n o ve n iva n o ucc ise i m m e d ia t a m e n te?Q u esto e ra un ’a l t ro p ro b le m a n o n d a p o co : g ià m e n tre g iravo B irke n a u t e m evo ch e avre i cre a to , m a g ari un a vo l t a a c asa , il

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p a cch e t to “ V isi t a d i B irke n a u” e ch e c i a vre i c a cc ia to d e n tro un sa cco d i cose ... So ch e è in ev i t a b ile av ve n g a m a cerch erò d i fa rn e il p a cco m e n o ev i d e n te p ossi b ile ; u l t raso t t ile in g erg o d i sesso sicuro .U n ’a l t ra cosa d i cu i m i so n o a ccorto è ch e il m o n d o va ava n t i. E ... n o , n o n è la sco p ert a d e ll’a c q u a c a l d a , là t i re n d i d av vero co n to ch e v u o l d ire “ t irare d ri t t o ” n o n ost a n t e t u t to . T ira d ri t t o la n a tura co n i d a in i (o c a prio li? o cerb ia t t i? va b e h , q u e lli lì) ch e b ruc a n o l’erb a d ie tro a l la g er e sp arisco n o in d ire z io n e d e lla Ra d ura , o a ncora t ira d ri t t o co n l’erb a ch e è ricresc iu t a n e l c a m p o ; T ira n o d ri t t o p ure g li u o m in i ch e d o p o la ch iusura d e l c a m p o torn aro n o a v ivere q u asi n e l c a m p o ; m e t to n o su c ase e fa m i g lie . C o m e c a**o fa nn o? F a nn o e b ast a , p erch é tu t to va ava n t i, co m e è se m pre st a to ; a nch e q u i b iso g n a a n d are ava n t i... Verrà un g iorn o in cu i d i t u t t o c iò n ie n te rest e rà , le b e tu lle sara nn o m ort e , c a d u te e d e co m p oste , le fa m i g lie d i così t a n t e g e n era z io n i lo n t a n e d a lla m e m oria d i o g g i ch e n o n avra nn o ch e va g h i e co nfusi ra cco n t i, il c a m p o sarà invaso d a e rb e m e n tre il le g n o e i m a t to n i d e lle b ara cch e sara nn o p er t e rra , i fi li sp in a t i so t t e rra t i d a a nn i d i t e rra e sp e z z a t i e p o lveri z z a t i d a lla ru g g in e . Verrà il g iorn o in cu i ch i si t roverà lì n o n sa prà , ch i si a g g ire rà in q u e lle z o n e p e nserà a d a l t ro , ch i a p pro fi t t a n d o d e lle fo n d a m e n t a d i un q u a lcosa ch e n o n sa essere st a to lu o g o d i m ort e farà c iò ch e è p ro prio d i c iò ch e fa nn o g li u o m in i n e i m o m e n t i n orm a li. C iò av verrà , p ri m a o p o i, p erch é si d eve a n d are ava n t i, p erch é la n a tura st essa va ava n t i, p erch é d i n o i, un d o m a n i, rest e rà p o co e se m pre m e n o .Pe nsavo ch e si p o tre b b e fare un a p e t i z io n e p erch é si co lorasse o g n i lu o g o d e l g e n ere d i v io la ... N ie n te co n tro il v io la , ch e è q u a ch e urla “ m a pro prio io!?”, se m p lice m e n te d are un a m a n o d i co lore ch e av vert a “ E i Tu! A t t e n to! St a i c a m m in a n d o in un lu o g o p art ico lare ... q u i so n o m ort e d e lle p erso n e!” Ma era so lo un ’i d e a ...

A lla fine d e lla g iornata , tra il so lito bro d ino e il ritorno, tiria m o le so m m e: Sub ito non ero granché su d i g iri m a g ià a cena le cose sono ca m b iate: si rid e e si scherz a ... ricordate una certa sco m m essa? Se m bra che ab b ia m o preso b ene il co lp o... un p o ’ tut ti, anche io che sub ito non avevo p er niente vo g lia d i rid ere. Se m bra che g ià que lla sera avessim o “im pacche t ta to” tut to...G iorno d o p o A uschw it z vero e pro prio, con la p orta e tut to il resto ...

Auschwitz.E cco lo . A usch w i t z 1, la p ort a e t u t to il resto ... Q u a n d o sia m o a n d a t i là la p ri m a cosa ch e m i h a co l p i t o è st a t a l’e n tra t a d e l c a m p o , q u e lla fa m osa , q u e lla d i “A R B EIT M A C H T F R EI” p o ich é ... e ra in un a n g o lin o!

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Vo i p arch e g g ia t e d ava n t i a l c a m p o , e n tra t e n e lla c ase t t a (c ase t to n a ) d i le g n o ch e co n t ie n e l’in gresso turist i e t u t to c iò ch e serve ( b i g lie t t e ria , a u d io g u i d e ...) p o i usc i t e d a q u e lla c ase t t a p er in i z iare la v isi t a e v i t rova t e l’e n tra t a in un a n g o lin o , t ra l’a l t ro p ure p icco la risp e t to a q u e lla ch e un o i m m a g in a ce n tra le , g rossa , in p ri m o p ia n o co m e n e i fi l m ... l’e n tra t a è p icco la , la scri t t a so t t ile e il t u t t o co n le g rosse costru z io n i v ic in o a p p are p ure un p o ’ p resa in g iro : Ma co m e! st a fa m osa e n tra t a è in re a l t à d e fi la t a , in un c a n tucc io , sovrast a t a d a lla torre t t a d e lle SS e d a g li e d ifi c i d e i p ri g io n ieri, e la fe rrov ia n e m m e n o c i p assa a t t raverso , la cost e g g ia! A n d ia m o b e n e ...P erò q u e lla p ort a è c aric a d i si g n ifi c a t i, così c aric a ch e p o ch e cose re la t ive a ll’in tera fa cce n d a d e lla sh o a h p osso n o co m p e tere , è la fin e d i sp era n z e e so g n i p er i p ri g io n ieri, l’in i z io d i un p erio d o b reve e p ie n o d i o rrori.Tu t to q u e l lavoro d i si g n ifi c a t i io d ava n t i a q u e lla p ort a n o n ce lo ve d evo forse p erch è , d iceva il b u o n C arlo , si è v ist a così t a n t e vo l t e ch e orm a i... Pa o lo ; ricord a c i d i essere d e fi c ie n t i! C o m ’è A usch w i t z?In t a n to q u i è un c a m p o p icco lo , t i p o p ri g io n e , un a serie d i e d ifi c i in m ura tura co n p ia z z a li e v ia li... un a sp e c ie d i co nv i t t o , d i c a m p o p er lavora tori; se q u e llo n o n fosse A usch w i t z , ve d re m m o , la m a t t in a p resto , u o m in i a l z arsi e co m inc iare un a d ura g iorn a t a d i lavoro in fa b bric a , e la sera rie n trare o g nun o a l p ro prio p osto e b u t t arsi n e i le t t i p er d orm ire q u e lle ore d i so nn o n e cessarie p er re cu p erare le e n erg ie . Po tre m m o i m m a g in arc i ch e q u e g li u o m in i, a l Sa b a to , t o rn assero d a lle fa m i g lie p er p o i ri prese n t arsi il Lun e d ì successivo (scusa C arlo p er aver t i p a lese m e n te fre g a to lo st ile) . Ma q u e llo n o n è un p osto d ove si lavora so d o , d ove si m a n d a n o i so l d i a c asa , d ove si sp era n e ll’arrivo d e l w e e k-e n d . S ia m o a d A usch w i t z e q u e llo è il c a m p o 1, ch e e ra un c a m p o d i lavoro e q u e llo si ch e e ra un c a m p o co n l’asp e t to cru d e le d e l L a g er... a nch e q u i o rd in e e ra z io n a li t à la fa nn o d a p a dro n i. Se d ovessi d ire co m e m i è a p p arso q u e l lu o g o n o n h o d u b b i: m assicc io e incro lla b ile ... N o n è q u a lcosa ch e t e n d e a sce n d ere a p a t t i co m e B irke n a u , ch e sce n d eva a p a t t i co n la n a tura a t t raverso b ara cch e in le g n o , c a m ere a g as n e l b osco e cce t era ... Q u i n o n si sce n d e a p a t t i co n n essun o! è un lu o g o ch e si i m p o n e , e d i m p o n e a ll’are a ove è si t u a to il su o st ile m assicc io m in a cc ioso e cu p o ... q u i l’erb a se m bra d ire “ch e h o fa t t o p er m eri t arm i d i st are q u i?” lì infa t t i è q u a lcosa d i m o l t o cu p o , q u a lcosa ch e se m bra d e p u t a to a ll’orrore , a fare un fi l m h orror n o n si a n dre b b e a B irke n a u , cre d o , m a q u i! A d A usch w i t z la cosa è p iù m use a le ... e p erc iò m i h a co invo l t o d i m e n o , g li e d ifi c i so n o i m p ost a t i co m e m use i, g ru p p i d i t urist i d a p p ertu t to ; q u esto p e nso m i

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a b b ia d isturb a to n e ll’i m m erg erm i n e l lu o g o , d ove p erò si ve d o n o le cose d ire i p iù cru d e li d e ll’ in tero to ur d e i c a m p i: le p ri g io n i, le c a m ere a g as, i cre m a tori... A usch w i t z t i fa ve d ere ch e p ure la m ort e p u ò fun z io n are co m e un ’in d ustria , co m e un a c a t e n a d i m o n t a g g io , d a l v ivo a l m orto p o i a lla ce n ere : q u esto c a m p o cre d o ch e p er la p ri m a vo l t a (se m m a i n o n la p ri m a m a sicura m e n te la p iù n o t a e un a d e lle m e g lio riusc i t e) ra p prese n t i un ’in d ustria d i m ort e vera e p ro pria co n l’org a n i z z a z io n e t i p ic a d i un ’in d ustria (ch e c ’è a nch e a B irke n a u) m a q u i c ’è in p iù l’asp e t to t i p ico d e ll’in d ustria (ch e a B irke n a u n o n c ’è) . Q u e l p osto è p ro g e t t a to p er a cco g liere un g ra n nu m ero d i p erso n e , d are la m ort e e p o i e li m in are i c a d averi in m assa , m ort i in serie , in g ra n d i nu m eri e t u t t e u g u a li; m ort i ve lo c i, co nse cu t ive , e se n o n b ast a n o le stru t ture si a m p lia l’a z ie n d a (cosa e e t t iva m e n te fa t t a ) ... B e n e , h o i m p ara to ch e esa t t a m e n te co m e le b o t t i g lie o le sc arp e , a nch e la m ort e si d à in serie! Se n z a a p p arire inse nsi b ile , v i d ico ch e h o p e nsa to a l p ro gra m m a t e lev isivo “co m e è fa t t o ”, ch e p arla d e lla c a t e n a in d ustria le , a p p lic a to a l c a m p o . Va cc a se c i st ava :- A q u e l p un to v ie n e usa to Z y k lo n B p er ucc i d ere i p rese n t i, il g as esce d a a p erture n e l so t t o - co n m usich e t t a e vo ce a m ich evo le n arra n t e ... F orse h o c a p i t o un ’a l t ra cosaA lla d o m a n d a d e l t i p o “Ma co m e si fa a t ra t t are così d e lle p erso n e , esseri u m a n i?” p o tre i risp o n d ere p ressa p o co così: “la fa b bric a è q u a lcosa ch e p ia ce a g li esseri u m a n i? G li esseri u m a n i a cce t t a n o d i essere co nsi d era t i a lla stre g u a d i p ro d o t t i in d ustria li?” D ire i d i n o . Ma g ari q u esto t i p o d i i m p ost a z io n e è usa t a p er g li a n i m a li d a lavoro , p er q u e g li a n i m a li ch e si sfru t t a n o p er la forz a fisic a , il la t t e o a l t re q u a li t à , se n z a p re o ccu p arsi d e l resto , e p o i un a vo l t a fin i t o il loro c ic lo si e li m in a n o p er far p osto a d a l t ri. A llora , fo rse , e cco co m e si p o t eva fare c iò ... d isu m a n i z z a n d o i p ri g io n ieri e t rasform a n d o li in q u esto t i p o d i a n i m a li; n o n sp re g evo li, m a a n i m a li usa t i fin o a llo sfin i m e nto e ucc isi. Q u a n te A usch w i t z esisto n o n e l m o n d o d e g li a n i m a li? Pe nsare a lle st a lle ... ch e n o n sara nn o u g u a li p erò il co nce t to è v ic in o d i m o l t o .A l t ra cosa g li e b re i n o n era n o “in to cc a b ili” e ra n o se m m a i d e i m a ia li. Pri m a d i g e t t arm i d a lla Ru p e Tarp e a p erò lasc ia t e m i sp ie g are ( t a n to p o i m i g e t t e re t e lo st esso ... q u in d i p a z ie n z a , p er a d esso) e inform arv i ch e d a lle m ie p art i si d ice : “d e l m a ia le n o n si b u t t a v ia n ie n te ”, p ure n e i c a m p i g li e e t t i p erso n a li d e g li e b re i ve n iva n o riu t ili z z a t i esse n d o d a t i a l p o p o lo t e d esco , così p e n to la m e , vest i t i e p ure il corp o st esso , i c a p e lli d e i d e p ort a t i e ra n o usa t i p er i m b o t t ire cusc in i e m a terassi... co m e ve d e t e , so m m a n d o la forz a lavoro sp re m ut a fin o a ll’u l t i m o ,

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d e ll’e bre o n o n si g e t t ava v ia n ie n te . C o m e m a ia li e ra n o in un a sort a d i a lleva m e n to “in te nsivo ” m a se n z a a lleva m e n to , e co m e i m a ia li ve n iva n o d ispre z z a t i ( p orc i...) m a n o n era n o “in to cc a b ili” a n z i... e co m e g li a n i m a li d a lla co d a arricc io la t a ve n iva n o v ist i m a g ari, sicura m e n te t ra t t a t i co m e in un a st a lla in te nsiva ... H o v isto un serv i z io un a vo l t a d i un a lleva m e n to a m eric a n o d i t a cch in i ove in c a p a nn o n i b e lli g rossi c ’era n o m i g lia ia d i t a cch in i e o g n i g iorn o t ra le a l t re cose si ra cco g lieva n o q u e lli ch e t ra loro e ra n o m ort i, co m e se n ie n te fosse ... G li e b re i e ra n o n o n so lo m a ia li, m a a nch e t a cch in i. U l t i m a cosa v i fa cc io 3 ri g h e p er ra cco n t arv i d i un e p iso d io (a ricord o) . N e l corso d e l n a z ism o H i t ler n e cessi t ava d i q u a lcun o ch e g est isse i m e z z i d i co m un ic a z io n e p er il re g i m e e il m i g liore c in e m a to gra fo su lla p ia z z a a llora e ra e b re o : H i t ler lo fe ce co nvo c are d a lu i. Q u esto arrivò e si se d e t t e p re o ccu p a to d a l fa t t o ch e e ra a p p un to e b re o m e n tre il c li m a ch e t irava p er g li e b re i in G erm a n a era p esa n te ; asp e t tò ore e fin a l m e nte incro c iò H i t ler e n e sorse un d ia lo g o d e l t i p o :-B u o n g iorn o , vo leva ve d erm i?-S i -S icuro?- C erto-Ma g u ard i... io so n o e b re o e ...-Ma co m e!? Lo st a b ilia m o n o i ch i è e b re o e ch i n o .

A l t ro ch e “in to cc a b ili”...

A usch w i t z e ra un si t o t urist ico a t u t t i g li e e t t i: c ’era p ure un m use o e si, m i p arve ch e in q u e l lu o g o così i m p erso n a le la v i t a d oveva essere g ra m a in tu t t i g li asp e t t i, e ch e n o n c ’era nu lla d i cu i p o t er g io ire n e lla g iorn a t a t i p o d e l d e p ort a to , n e m m e n o d i n a tura . U n a cosa ch e m i co l p ì so n o le p ri g io n i ch e sp esso si g n ifi c ava n o m ort e d e i p ri g io n ieri p er asfissia , sfin i m e nto , fa m e ... m a m e t t e re le p ri g io n i in un p osto co m e A usch w i t z cosa si g n ifi c ava? ch e c ’era d i p e g g io a ncora? ch e b o h ... n o n t rovo un g ra n se nso n e lle p ri g io n i, sp ave n t are i d e t e nu t i n o t a n to orm a i n o n si sp ave n t ava n o p iù i nu lla d a to ch e n o n n e aveva n o la forz a ; “rie d uc are ” n e m m e n o p erch é d a lì so t to n o n avre i sco m m esso la m ia ch i t arra co n tro un ce n t ch e n e sarest i usc i t o v ivo (q u a lcun o c ’era m a m osch e b ia nch e) e q u in d i... Ma h!O ra p icco lo st a cco p er ra cco n t are un e p iso d io , un a fi g ura cc ia in 5 ri g h e e ra cco n to q u est a n e l c a m p o , p erch é c ’è p osto a nch e p er ri d ere un p o ch in o ; d ire i ch e n o n c ’è n ie n te d i m a le in c iò b reve m e n te a n z i d ire i ch e se ve d i un o ch e n e l c a m p o inc ia m p a e t u ri d i n o n se i un m ostro m a se m p lice m e n te è un m o m e n to d ivert e n t e .

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A cc a d d e ch e d ura n t e il p ra n z o a b ase d i b ro d a a l ristora n t e la stra g ra n d e m a g g iora n z a d i n o i (d e l m io g ru p p o) p rese d ’asse d io il W C d a to ch e aveva m o g ira to t u t t a m a t t in a ... d o p o essere t orn a t i a l c a m p o n e l W C d e l c a m p o c i fu un ’a l t ra fu g a d i m assa a l ch e co l m icro fo n o a cceso la p ro f. O rla n d i d isse “ m a c i so n o a p p e n a a n d a t i in b a g n o , p erch é c i t o rn a n o tu t t i?”; io ch e n o n sa p evo d e l m icro fo n o a cceso (avevo le cu e g iù) le risp osi “ p erch è g h è fre d ! (Perch è c ’è fre d d o!)” e va i d i risa t a g e n era le p o ich é tu t t i a veva n o se n t i t o ...D o p o e cco la p art e p iù stre t t a m e n te m use a le d e l c a m p o , c io è d o p o , n e p arlo q u i m a il m use o è t i p o tu t to il c a m p o ...L a p art e m use a le si v isi t a g ira n d o n e lle c aserm e d e l c a m p o , in cu i si ve d o n o p iù cose t ra cu i co m e v iveva n o g li in tern a t i, co m e fun z io n ava il t u t t o e p are cch ie “a z io n i sa lie n t i” d e lla v ice n d a d e l L a g er, t ra i q u a li fi g urava n o m ucch i d i cose p erso n a li d e i d e p ort a t i: si esp o n eva n o o cch ia li, sc arp e , c a p e lli... e cco , d ire i ch e q u est a v isi t a è p assa t a v ia lisc ia p o ich é l’asp e t to m use a le h a to l t o c aric a a q u est e cose p rese n t a n d o le co m e d e i re a d y m a d e! Il re a d y m a d e co nsist e n e l p re n d ere un o g g e t to e d e co n testu a li z z arlo , t o g lierlo d a l su o co n testo e p ort arlo a l t rove , a d ese m p io un a ru o t a d i un TIR in un a sa la o p era toria (ch e n o n c ’e n tra co l co n testo , e c iò stu p isce); è un a t e cn ic a usa t a d a g li a r t ist i ( lo inve n tò D uch a m p) ... Q u esto e ra p er m e il m use o , un ’insie m e d i o g g e t t i sp o g lia t i d e l loro va lore , m essi lì e così fa ce n d o p riva t i d e l co n testo ch e li re n d eva c arich i d i va lori e m o t iv i e si m b o lic i. Pe nsa c i un se co n d o : un a d o nn a nu d a , sch e le tri t a o p p ure un m ucch io d i o cch ia li, o a ncora l’in tern o d i c a m ere a g as e il g as Z y k lo n B , p er q u a n to t e rri b ili sia n o , p erd o n o m o l t a d e lla loro verve in un a st a n z a d ove si la d o nn a è nu d a e sch e le tri t a m a a t torn o c i so n o p erso n e ch e st a nn o b e n e , vest i t e , il t u t t o è p u li t o , la st a n z a c a l d a , la luce c ’è ... Re a d y m a d e d av vero! A nch e l’in tern o d e lle c a m ere a g as n o n m i f e ce un a g ra n i m pressio n e , fo rse d i p iù i fo rn i ove si ve d eva n o le p ort e sp a la nc a t e in fe rro co n a ncora i se g n i d e l fu o co , d e l c a l d o e le incrost a z io n i d i c e n ere ... Per q u esto la v isi t a a l “ m use o ” fu p er m e p iù istru t t iva - inform a t iva ch e e m o t iva . U n a cosa b e lla p erò c ’è st a t a , il fa t t o ch e g ira n d o c i so n o un sa cco d i fo to co n n o m e - co g n o m e - d a t e d e i d e p ort a t i in q u e l lu o g o , so n o a p p ese a i m uri n e i corri d o i e in a l t ri p ost i e c erc a n o d i d are un asp e t to u m a n o a nu m eri, a in d iv i d u i, a d a t i... “sp a cch e t t a n o ” p o co m a c i p rova n o (si fa q u e l ch e si p u ò)C i so n o p erò d u e fo to ch e a lla fin e d e lla v isi t a m i h a nn o d a to un d ist in to g a nc io co m b in a to n e lla p ri m a è ra g ura t a un a d o nn a co m e le a l t re , su lla q u ara n t in a , in costu m e ch e sarà st a t a a l m are , p ure in c arn e , inso m m a un a ch e si ve d e tu t t i i g iorn i; n e lla se co n d a q u e lla st essa d o nn a in osp e d a le d o p o la d e p ort a z io n e : nu d a , sch e le tric a ,

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si sost e n eva co n l’a iu to d i un ’inferm iera e p er m e z z o d e i le t t i, st ravo l t a , d av vero un p erfe t t o so g g e t to p er fare il p iù sp ave n tevo le p erso n a g g io d i fi l m d e ll’orrore .O k , a d esso p arlia m o d e i b ro d in i e d e lle a b i t u d in i a li m e nt ari in q u e i d i Po lo n ia ; ve l’avevo d e t to n o? Pra n z o t i p ico-ce n a t i p ic a p o la cc a : Pri m o - b ro d in o , a n z i a c q u a co lora t a co n erb a ch e c i g a lle g g ia d e n tro e se se i ve lo ce , sp re g iu d ic a to e p re n d i le p ri m e m esto la t e p u o i ri t rovart i n e l p ia t to q u a lcosa d i co nsist e n z a so li d a a l t ri m e nt i n isb a ; p ure Pri m o Lev i d isse ch e il c i b o d a L a g er e ra b ro d o , co n in fo n d o q u a lcosa d i so li d o ...Se co n d o - C arn e , a p pre z z a b ile ; co n torn o , d evo n o i m p arare a ncora m o l t o ... D o lce - Q u i c i sia m o a b b ast a n z a d a iA lla luce d i q u est i fa t t i p ro p o n g o d i silurare un o d e i 2 scri t t o ri d e l v ia g g io ( t a n to ce n e sarà co m un q u e un o) e a l su o p osto far ve n ire ch essò , G ord o n Ra msay, e d i fa r assa g g iare a i p o la cch i la p ast a ...G ust i p erso n a li.Il Terz o g iorn o c i v i d e i m p e g n a t i p ri m a n e lla d i c ile t rasfe r t a d i C ra cov ia e p o i p erd e m m o il t re n o p er t orn are in dria ... (n o , c a cch io , corre t tore , in dria , ch e v u o l d ire in d ie tro , n o n i dra!)D i q u e lla g iorn a t a m i ricord o un p ia cevo le g ire t t o p er C ra cov ia ( p erò fre d d o!) e un a rifl essio n e d eriva n te d a un q u est io n ario d istri b u i t o in t re n o ch e a un cer to p un to p o n eva un a d o m a n d a : “Pe nsi ch e A usch w i t z si p ossa ri p e tere?”A sso lu t a m e n te si, a n z i m a g ari p ro prio in q u esto m o m e n to d a q u a lch e p art e d e l m o n d o co n un n o m e d iverso , d i e re n t i in tern a t i, un a form a d iversa , un t i p o d i i m p ost a z io n e d iversa , q u e l m e cc a n ism o si st a ri p e te n d o : A usch w i t z n o n era m a n if esto , n o n era un orrore e n orm e e v isi b ile co m e un m uro b ru t to ch e t i si p ara d ava n t i o g n i q u a lvo l t a a p ri la fin estra ... E ra un a cosa m e d ia t a , n ascost a , so t t e rra n e a , c e r to n o n m a n if est a ; si p u ò ri p e tere? S i! Q u esto p er il fa t t o , t ra i t a n t i, ch e è d i c ile rico n oscerlo un lavoro così, d ev i fa re ricerch e m ira t e se n o n isb a ... Se si st esse ri p e te n d o , d i sicuro n o n ce n e a ccorg ere m m o se n o n sforz a n d o c i e n orm e m e n te e il p erico lo è ch e p ro prio co n te m p la n d o e in d i g n a n d o c i p er A usch w i t z , p re n d e n d o lo a m o d e llo e g u ard a n o a lu i, n o n c i a ccorg ere m m o d i a n a lo g h e si t u a z io n i n e l m o n d o o il p re lu d io p erch é si cre in o ...inso m m a ch e b iso g n o c ’è d i d ire ch e un m aro cch in o , p ro prio un m aro cch in o h a ru b a to un ’a u to ... U n d erst a n d?Po i va b e h è sco p p ia to un c aso p erch é d a to l’esi g u o sp a z io d e lle cucce t t e e d a to ch e e rava m o in 5 e n o n in 6 a b b ia m o usa to un le t to

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p er c a cc iarc i su le va li g e (a l t e rn a t iva p re fe ri t a a d a t t a cc arle fu ori d a l fin estrin o ...) sia a ll’a n d a t a sia a l ri t o rn o , e a l ri t o rn o i p ro f. si so n o a ccort i d i c iò e inc avo la t i p erch é d iceva n o ch e m a nc ava n o p ost i e a ll’a n d a t a un ra g a z z o e un a ra g a z z a h a nn o d orm i t o assie m e (so l p er q u esto vorre m m o un a m e d a g lia ) e ch e in un va g o n e d i 5 0 le t t i c ’era n o 5 0 p asse g g eri, m e n tre le n ostre lin e e d if e nsive sost e n eva n o ch e n o n p e nsava m o ch e le cose st esserò così, m ic a se va i v ia in x nu m ero le fe rrov ie t i fa nn o le c arro z z e d a x nu m ero ( t i p o se va i v ia in 14 n o n è ch e Tre n i t a lia o Q B B t i fa b bric a n o il va g o n e d a 14 ...)L a m a t t in a successiva m i so n o sve g lia to in m e z z o a lle a l p i... e st avo d av vero b e n e , in p a ce co n m e st esso e co n un m o n d o ch e si sch iu d eva a m e co m e q u ie to e rassicura n te d o p o il risve g lio d a un so nn o a g i t a to ... a ncora , m i p ersi n e l co n te m p lare la n a tura verd e d e i p a esa g g i a l p in i. C o n un a m ico p arlavo e rifl e t t evo ch e , fosse st a to p er m e , B irke n a u sare b b e st a to p ressa p p o co così, un a va lle m o n t a n a o a p p un to un p a esa g g io p o la cco st e rm in a to , p ie n o d i ri g o g liosa n a tura , q u asi inco n t a m in a to : a vre i p reso g li e b re i, esseri inferiori, d e p ort a t i, re ie t t i, co m e vo le t e ; n o n i m p ort ava in q u e l m o m e n to ... g li a vre i fa t t o varc are la p ort a d i q u esto B irke n a u o A usch w i t z i d e a le e a l d i là avre b b ero t rova to un p osto se m p lice m e n te b e llissi m o , q u in d i a vre i d e t to a t u t t i loro : “Sa p e te ch e n o n v i vo g lia m o tra n o i p erc iò v i a b b ia m o p ort a t i q u i, n essun m assa cro e n essun c a m p o d i m ort e , q u esto p osto è vostro! A n d a t e e fa t e q u e llo ch e v i p are , m e t t e t e su fa m i g lia , costru i t e la vostra co m un i t à ... b u o n a for tun a!E m e n tre le a l p i p assava n o n ie n te m i ricord o d i c iò ch e p e nsavo m a so lo un ’in d ist in t a m assa d ’a c q u a c a l d a d e t t a b e a t i t u d in e .R ifl e t to ch e i fa t t i... so n o fa t t i; m a la cru d e l t à n o n è n e i fa t t i; è in c iò ch e c i st a d ie tro , ch e n o n si co nserva ; un co l t e llo p u ò fare t a n to b e n e o t a n to m a le ... un fa t t o è in sé n e u tro , d ie tro d i esso c i so n o risvo l t i n e g a t iv i e p ost iv i c e r to , m a il fa t t o è n e u tro . A usch w i t z è n e u tro e d ie tro h a il su o c arico d i risvo l t i p osi t iv i e n e g a t iv i, d i p e n d e a nch e d a ch i le g g e q u est i e ve n t i e cosa g li a t t ri b u isce ... H a i un fa t t o? B e n issi m o! Il si g n or B ic è m orto e c i h a lasc ia to le p e nn e . Pun to . N ie n t ’a l t ro .I lu o g h i v io la d i p ri m a d ovre b b ero essere v io la p er q u esto : d i p er sé un a c a m era a g as o un b osco n o n espri m o n o nu lla . F orse p er q u esto i n e g a z io n ist i ve d o n o a l t ro n e l d ra m m a d i A usch w i t z ... Io li asco l t o , se n z a p re g iu d i z io e n o n li co n d a nn o n é li a p provo ... E ra un a p icco la e m inu t a rifl essio n e ... A b b ia t e p a z ie n z a! A nch e p erch é q u i fin isce q u esto ra cco n to ; p ri m a d i m e t t e re il p un to d e fin i t ivo a lla storia in te n d o so lo in tro d urre un ’a l t ra storia ...

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Ehi, perché piangi? C’è fuori un bel sole E tu piangi?

Non aver paura dell’ignoto, non temerloProprio perché ignoto non dargli pregiudizi!Sai, i tuoi occhi riflettono il cieloVorrei fosse così sereno anche per te E non temere l’ignoto, non ne hai motivo!

Quando salirò sul treno, ti prego, non piangere!Tornerò? Spera perché ne avrai buoni motivi Infine sarà stato solo un brutto momento!Ecco che arriva, è ora di andare, sai che loro non aspettanoMa tu aspettami se ci tieniE spera, ne avrai buoni motiviTra poco saliròIl mio destino è ancora sconosciuto!Spera, nessuno ti impedirà di farloChe possa tornare in una sera estivaBussare alla tua porta un pomeriggioDirti che insieme...Spera, ti pregoSai che anche io lo voglioCerto, non so Spera, che torni, e che sia cosìSpera, tornerò, spera!Spera!Spera! è questo l’aspetto di un incubo?In un treno che cavalca senza treguaUna destinazione non definitaUn lontano inverno umidoè questo l’aspetto di un incubo?

Ora dimmi la ragione Viaggiamo nel buioCome peggior bestiame E c›è freddo qui fuori, sai che il vagone è buioSiamo in tanti qui, nessuno peròUn vagone merci, come intoccabili

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Compagni già spenti, ho dormito con loroOra dimmi la ragione, Ghiacciata come l›ariaCalpestata da puro cuoio di stivaliStentata per sete e fame C›è una speranza in una luceForse è solo nostra Una montagna copre la luna E...Stanca di un viaggio infinitoVorrei salutarti o Luna Dammi tu una ragione Se non ci fosse poi...C›è un senso in tutto ciò Vai, trovalo e dammelo, lo stringerò al petto nella fredda notte

Grazie Natura, oggi non fa troppo freddoSono nuda e non tremo, loro mi hanno tolto tuttoSebbene siamo in inverno, non fa troppo freddo è ancora inverno ma sembra primavera...

Grazie Natura, che oggi è un giorno di soleEd è bello sentirlo sulla pelle, Sai, ho 23 anni e sto per morire Ma questa è la natura più bella che abbia mai visto è ancora inverno ma sembra primavera Grazie Natura, sei così buona con me, a piedi nudi sull›erbaNel bosco di betulle Lo sai, è il mio destino...Grazie, sei la più bella natura che abbia mai visto!Sono ebrea, non è mondo per me Avrei voluto rifugiarmi in te Avrei voluto è ancora inverno ma sembra primavera

Probabilmente avrò solchi(di lacrime) sul visoProbabilmente perderò il mio sorrisoTra poco forse crollerò in lacrime Ma sai, loro non possono fare scempio anche di te Il cielo resterà così E potremmo guardare in alto

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Grazie Natura!Lo sai che non capisco Comunque grazie per il cielo blu Ci sono già miei compagni nella fossa Sarò presto tra loroSai, Devo lasciarti, credo sia oraSe puoi, abbi cura di far crescere una betulla su di me Grazie! Grazie! Grazie! in quest›ultimo mio giorno:è ancora inverno ma sembra primavera

Nicolò Auschwitz – diario di bordo15 marzo 2013 | 9:30 “N ow everybody from the 313 put your motha fuckin’ hands up and follow m e…N ow everybody…” “Eh basta!” urlai “sono le 9 e 3 0!”. Spensi la sveg lia e, furibondo, cercai d i riprendere sonno.5 minuti dopo “N ow everybody from the 313…” “A h va bene, va bene!”. Non mi vuoi far proprio dormire…eh B-Rabbit! Scesi le scale con il solito fare da l’A lba de i Morti V iventi e chiesi “cortese m ente” a m ia madre, se avesse avuto le i la geniale idea d i puntare la sveg lia. La risposta, com e ci si poteva aspettare, fu a ermativa. Per non scop p iare ad urlare, costrinsi il m io corpo ad aprire un pacchetto d i gocciole. Taci Nicolò e mangia, fallo per tutti e due! Ma vedete la m ia m ente e il m io corpo non se m pre vanno d ’accordo e può cap itare che quest’ultimo sovrasti la prima. Ed ecco che il m io corpo, o m eg lio, la m ia bocca fece la fatid ica domanda: “E perché???” “Beh, per controllare che tutto ne lla valig ia sia al proprio posto.” Ti avevo detto di tacere, ora l’Idra di Lerna andrà all’attacco!

16 marzo 2013 | 2:00 Dopo aver vagato per il treno per quasi due ore, ritornam mo ne l nostro scom partim ento, che cond ividevamo con alcuni ragaz z i de l F erm i. Ammazza o’, che zozzeria. Sono quasi peggio delle tue! Si, esatto, c ’era una puz za tre m enda. N on sapevamo che cosa fosse, ne com e avevamo fatto a non sentirla prima d i entrare. Insom ma era nauseante e si sentiva da m etri d i d istanza. Rientram mo, facendoci corag g io, e scoprim mo che que l tanfo proveniva sfortunam ente dai p ied i d i uno de i ragaz z i de l F erm i che si era g ià ad dorm entato. Preferivo un topo morto. Quello si poteva buttare fuori dal finestrino. Eravamo trop po stanchi, ci ad dorm entam mo.8:00 Buong iorno Polonia! Presi il te lefono e cance llai i m essag g i de lla TIM che m i davano il benvenuto ne i quattro stati che avevamo attraversato. G io era g ià sveg lio. Non gli chiedere quanto ha dormito. È per la nostra incolumità. N on parlam mo molto, ci lim itam mo ad e m ettere grugniti e ad am m irare il paesag g io che la cam pagna polacca ci o riva. Tanta neve, tanti fossi ghiacciati, alberi spog li e cam p i sterm inati. Poche case, poche

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macchine e una o due persone. Trasm etteva, tuttavia, un certo qual senso d i rilassatez za e d i pace. Era in mom enti com e questi che invid iavo le persone che ab itano in cam pagna. Mom enti in cui desideri startene un po’ lontano dalla frenesia e dalla vita caotica de lla cit tà. 10:30 Manca poco…stiamo arrivando Cracovia!

17 marzo 2013 | 9:00 N onostante fossimo sveg li da p iù d i tre ore, non lo eravamo ancora de l tutto. I viag g i in pullman non sono il modo m ig liore per iniz iare bene la g iornata. Dopo altri estenuanti quind ici m inuti arrivam mo al cam po d i B irkenau. Ecco d iciamo che non era proprio que llo che m io aspettavo d i vedere: erbetta verde, margheritine e un sole che non faceva rim p iangere le m ig liori g iornate primaverili. Beh, in un certo senso, forse era quasi m eg lio che fosse così. Tutte le persone che ci sono state d icono e, a tutti coloro che ascoltano le im pressioni d i questi ultim i vengono dette, le stesse cose. A B irkenau c ’è fred do, neve, fango, neb b ia…: probab ilm ente è tutto que llo che i visitatori vog liono perché ci si sente in colpa se non si “so re”, se non si resp ira que ll’aria d i malinconia che certam ente c ’era all’ interno de l cam po. Devo am m ettere che per alcuni mom enti m i sono sentito anch’io così, ma poi m i sono detto che non è necessario essere tristi per testimoniare degnam ente a chi non ha avuto modo, com e noi, d i partecipare a questa esperienza.

20 marzo 2013 | 2:00 Il de lirio in treno era g ià iniz iato da te m po, ma io non avevo così vog lia d i “festeg g iare”. Ste tti molto ne llo scom partim ento - non tutto il te m po si cap isce - a riflettere su que llo che avevo vissuto in questi cinque g iorni d i viag g io. Avevo visto luoghi che non molti hanno l’op portunità d i visitare ne l corso de lla loro vita, anche perché non è una de lle tap pe che la mag g ior parte de lla gente si prefissa. Molti vorreb bero cance llare questa parte d i storia: alcuni - molti spero - perché ritengono che eventi de l genere non sareb bero potuti né dovuti accadere o perché ancora a d istanza d i anni non si capacitano d i com e una naz ione sotto la guida d i un folle, che decise p iù (o m eno) spontaneam ente d i seguire, ab b ia potuto com m ettere tali atrocità verso un popolo intero; altri perché senza questi avvenim enti avreb bero potuto conoscere alcuni de i loro cari o perché non avreb bero mai voluto vivere sulla propria pe lle ciò che i naz isti avevano deciso d i com p iere; altri, infine, perché accecati dalle proprie ideolog ie negano che tutto ciò sia mai accaduto. Io credo invece che ricordare sia la soluz ione m ig liore per far sì che queste cose non si ripetano in futuro. Se m bra molto banale com e ultimo pensiero, ma è l’unica cosa che m i sento d i d ire e comunicare. Sono partito con i m ie i dub b i che, solo in parte, ho risolto, ma torno con de lle certez ze, una de lle quali è che a questo viag g io, a questa esperienza rimarrò legato per tutta la vita.

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DanieleBirkenauSe B irkenau non fosse B irkenau, sare b b e un p osto m erav ig lioso. Il no m e, m i p are d i aver cap ito, significa “b osco d i b e tulle”. E in e e t ti ce ne sono a m ig lia ia . Un’infinità d i a lb eri che ve g liano sull’o m bra im pa llid ita d e ll’orrore, il risulta to d e ll’e terna bat tag lia tra lo ze lo d e l p ersona le d i m anutenz ione e l’o b lio coat to d e l te m p o. A fronte g g iare l’arm ata d e i ve g e ta li b iancastri ora c ’è una foresta d i ca m ini con le rad ici d i neve e m at toni sparsi. F orse è questa la vera incarna z ione d e l sub lim e d e i ro m antici, que lla “m ostruosità d ile t tevo le” che si p iccavano d i vo ler rap presentare. Ma cosa sto d icend o? D ev ’essere co lpa d e l te m p o. Mi v iene da p ensare che ci sia tro p p o so le p er questo p osto, e che non si p ossa vera m ente v isitare un ca m p o d i concentra m ento senz a la ne b b ia e un cie lo ug g ioso so pra la testa . N on c ’è neanche così fre d d o, e va a finire che tra la te m p eratura cle m ente, la co m pagnia e le b e tulle rischio quasi d i sentirm i a m io ag io, cosa che m i provoca im m e d iata m ente un certo fastid io: non d ovre i. Q uesto m i fa tornare in m ente un’a ltra cosa curiosa: ci ab ita d e lla g ente, a B irkenau. E non so lo ne lla cit tad ina lim itrofa , m a anche a p ochi m etri d a l fi lo sp inato e da lle torre t te. D ev ’essere d i cile…non tanto p er il luo g o in sé (d e l resto, sup p ong o che d o p o un p o ’ ci si faccia l’ab itud ine) quanto p er l’im bara z zo. Vo g lio d ire, b asta im m ag inarsi la conversa z ione… “D ove ab iti?” “A B irkenau, venti m etri d a lla seconda torre t ta a ovest”. Se m bra l’iniz io d i una barze lle t ta crud e le, o a l lim ite la scena d i un fi lm d i Woo d y A llen. C erco d i p erd ere un p o ’ d e lla m ia le g g erez z a e ritrovare parte d i que lla serie tà austera necessaria a so d d isfare la m ia coscienz a lasciand o da parte l’osserva z ione d e l p aesag g io a l d i là d e l ca m p o p er passare a que lla d e lle p ersone e d e g li e d ifici d iroccati che v i stanno d entro. D ’un tra t to ci sfi la davanti una co lonna d i raga z z i che parla una lingua che non riesco a ricondurre a nulla d i vaga m ente conosciuto, p o i cap isco: m entre a lcune raga z ze, sprez z anti d e l (se p pur lim ita to) fre d d o p o lacco, m ostrano chio m e p iù o m eno ricce, i m aschi g irano tut ti a cap o co p erto, co m e da trad iz ione e bra ica p er quanto riguarda i luo ghi verso cui si d eve p ortare partico lare risp e t to. Si d irig ono verso un’a ltra m assa d i p ersone, m o lte d e lle qua li avv inghiate in m ante lli b ianchi e band iere a l cui centro sve t ta la ste lla d i D av id e, d i co lore b lu. È il loro g iusto riscat to, anz i, osere i quasi d ire la loro vend e t ta . Ve d ere l’org o g lio con il qua le ind ossavano il sim b o lo che se t tant ’anni prim a era sinonim o d i verg o gna e rov ina avre b b e fa t to im b estia lire d i rab b ia qua lsiasi u cia le SS. A nche questo è un p o ’ ironico, m a la cosa non m i d à così fastid io co m e prim a . Mentre cerco invano d i cap ire a qua le lingua esat ta ap parteng ono le scrit te in cirillico d e lla lap id e davanti a m e, m i interv istano assie m e a

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un a m ico. N on ci è vo luto m o lto prim a che arrivasse una resp onsab ile d e l nostro grup p o a urlarci che aveva m o orari d a risp e t tare (purtro p p o). B iso gnava d irig ersi a una d e lle ultim e tap p e, la zona pro ib ita . Il p osto che p iù d i tut ti esprim eva la m a le d iz ione d e l contrasto che p ervad e questo p osto. Le ca m ere a gas, interrate, sono in una radura circondata (strano!) da b e tulle, a cui si acce d e so la m ente tra m ite un sentiero che avre b b e tut ti i connotati p er stare in un parco na z iona le. Il p osto p iù nascosto era ev id ente m ente anche que llo p iù sug g estivo, e se m brava quasi che i na z isti, in un g esto d i p ie tà invo lontaria , avessero d eciso d i p ortare a m orire que lle p ersone ne l p osto p iù b e llo che ci fosse a d isp osiz ione. La m ano corre a lla m acchina fo to grafica , g li occhi scrutano o gni centim etro d e lla v isua le, av id i d i un’inquadratura v incente, e ne l farlo incontrano lo sguard o im passib ile d e lla foresta d i ca m ini, lontana m a ancora v isib ile, pro teso verso il ne m ico b ianco e verd e che si estend e a lle m ie spa lle. E io, ne l m ez zo, non riesco a fare a m eno d i p ensare che e e t tiva m ente sì, c ’è m a le d e t ta m ente tro p p o so le p er un p osto d e l g enere.

AuschwitzAuschwitz e Birkenau sono due posti molto diversi. Birkenau parla, Auschwitz racconta. A uschw it z I m i se m brava d i averla g ià v ista in un libro d i D ickens. Le strad e sono ab bastanz a a m p ie, m a lo sguard o o p prim ente d e lle torre t te, d e l fi lo sp inato e d e lle baracche le restring e d i un b e l p o ’. Grig io, rosso o paco, nero, b ianco, p oco verd e. N on ho d orm ito m o lto, p erché ne i v iag g i d orm ire significa p erd ere te m p o, e co m e o gni vo lta che non sono b en rip osato m i rim ane una qua lche canzone in testa . Q uesta vo lta tocca a Id iote que d e i Rad iohead , ab bastanz a a lienante e quind i m ora lm ente consona a lla situa z ione… è da un p o ’ che ho sm esso d i asco ltare la guida: le sue sp ie ga z ioni e le m ie riflessioni se guono d ire z ioni d iverse, e m i accontento d i le g g ere le d idasca lie in ing lese so t to a lle fo to e davanti a lle baracche. F orse è un b ene che io sia così stanco, p erché questo m i p erm et te d i v isitare il ca m p o con la m ente co m p le ta m ente vuota , e io p osso rie m p irla d i im pressioni senz a cond iz iona m enti, co m e ci avevano d e t to d i fare…” co m e se fosse la prim a vo lta”.Per o gni b locco che passia m o m i p erd o un p o ’ d i p iù. F orse d ovre i stare un p o ’ p iù at tento, m a d o p otut to non è una lez ione. Una lez ione m e la d im entichere i d o p o un m ese t to o due, e a llora tut ta questa storia d iventa inutile…ne l fra t te m p o m i sono quasi scordato che questo non è il ca m p o vero, è una ricostruz ione. Un museo fa t to m a le d e t ta m ente b ene, non c ’è nulla che strid e co m e a B irkenau. Se m bra quasi che si siano m essi d ’accord o ad d irit tura co l cie lo, straord inaria m ente cup o d o p o tre fortunati g iorni d i so le. Persino il b lu ase t tico d e lle luci che

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p ervad ono le ve trine ne lle baracche riescono a non rov inare que l che c ’è d entro: mucchi d i o g g e t ti, va lig ie, occhia li, scarp e…cap e lli. Sap evo che ad A uschw it z c ’erano i cap e lli. Ma vorre i non averlo saputo prim a…sono curioso d e ll’e e t to che m i avre b b ero fa t to: vo g lio d ire, fanno im pressione, certo, p erò in fond o te li asp e t ti, un p o ’ co m e tut to il resto…è p er questo che la g ente non p iang e, non cro lla , non sta m a le, e p o i si sente in co lpa e si chie d e se ci sia qua lcosa che non va . Ma è tut to norm a le! Èco m e quand o l’a m ico id iota d i turno cerca d i spaventarti sa ltand o fuori d a un ang o lo, m a non ci riuscirà m a i se tu sa i g ià che lui è lì. Q uind i non m i resta che asp e t tare l’inasp e t ta to, sp erand o che qua lcosa riesca a sconvo lg erm i sa ltand o fuori d a un v ico lo, una fo to o una baracca . D o p o il pranzo A gnieska ci ab band ona , lasciand oci ne lle m ani d i un’a ltra guida (che parla in p o lacco) e d e lla sua tradut trice. C o m inciano a raccontarci una storia d ’a m ore, a l che il m io d istacco m enta le da lle paro le che sento in cu a d iventa co m p le to: la tradut trice parla con voce stridula e cad enz a slava , cioè con l’accento se m pre sulla p enultim a sillaba d e lla frase, così d a rend ere il d iscorso sim ile a una se que la infinita d i d o m and e che finiscono p er scand irm i il p asso e fare da so t tofond o. A d irla tut ta , preferivo i Rad iohead . Si fa se m pre p iù fa tica a p ensare, sarà un’ore t ta che vaghia m o p er d e lle stanze stre t te e buie, co m e d e i ra t ti co l cap p ot to, ce lle e corrid o i, ce m ento, le gno, ce m ento, ce m ento… ca m era a gas. N on so b ene p erché, m a sto facend o quasi p iù fo to grafie ag li a m b ienti interni che a l resto, e ne faccio due o tre anche a lla ca m era , p o i, prim a d i uscire, torno ind ie tro: a forz a d i fare fo to non m i ero reso conto d e l p osto in cui m i trovavo, e rim ang o p er un p o ’ d entro, d a so lo. Resp iro a p ieni p o lm oni l’aria v iz iata che m i circonda , p o i esco e si torna verso i b locchi. C i p ortano a lla forca d ove hanno im p iccato Rud o lf Höss, il co m andante d e l ca m p o, che la tradut trice confond e con Rud o lf Hess, g erarca na z ista: sp ero sia sta to un errore d i pronuncia . La forca è estre m a m ente spartana , m a acquista una d im ensione quasi so lenne se si guarda a l d i là d i essa verso que llo che, senz a nuvo le, sare b b e sta to un tra m onto. Chissà a che ora l’hanno im p iccato. U ltim a tap pa , il muro d e lle fucila z ioni, due m etri buoni d i ce m ento sforacchiato, con due o tre sasso lini che rie m p iono o gni foro, co m e da trad iz ione fune bre e bra ica . C i chie d ono d i avv icinarci senz a fare tro p p o rum ore, e d i m antenere un m inuto d i silenz io m entre lo osserv ia m o, e io li assecond o: guard o il muro, i fori, i sassi inerti, e tut to risp ond e a l m io sguard o con un’e lo quenz a austera e ina m ov ib ile che non riesco a co m prend ere fino in fond o. N on so cosa risp ond erg li. D o p otut to è un muro co m e tanti a ltri, a lto, grig io e p ieno d i buchi.O forse no.

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Stampato da La Pieve Poligrafica Editore Villa Verucchio s.r.l.Nel mese di maggio 2013 su carta

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