Quaderno Congiunturale dell’Economia Italiana · Tav. 8.1 Quadro macro RPP 2004 – Sintesi 67...
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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DIPARTIMENTO DEL TESORO
DIREZIONE I
QuadernoCongiunturaledell’EconomiaItalianaIndicatori Macroeconomici e Analisi Congiunturale
In questo numero:
L’evoluzione recente dell’economia internazionale Le componenti delle crescita dell’economia italiana nei primi nove mesi del 2003 L’evoluzione del mercato del lavoro nel 2003
Anno XIV - N. 1 Gennaio 2004
Sito Internet: www.mef.gov.it
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DIPARTIMENTO DEL TESORO
DIREZIONE I
Quaderno Congiunturale dell’Economia Italiana
Indicatori Macroeconomici e Analisi Congiunturale
In questo numero:
1) L’evoluzione recente dell’economia internazionale 2) Le componenti della crescita dell’economia italiana nei primi nove mesi del 2003 3) L’evoluzione del mercato del lavoro nel 2003
Anno XIV - N. 1 Gennaio 2004
I dati del Quaderno Congiunturale sono stati aggiornati al 16 gennaio 2004.
Quaderno Congiunturale dell’Economia Italiana numero 1 – Gennaio 2004
INDICATORI MACROECONOMICI:
INDICATORI MACROECONOMICI: AREA DELL’EURO, USA, GIAPPONE E UK
CONTI ECONOMICI NAZIONALI TRIMESTRALI
PRODUZIONE INDUSTRIALE E INDICATORI DEL CLIMA DI FIDUCIA DELLE
FAMIGLIE E DELLE IMPRESE
MERCATO DEL LAVORO
SCAMBI CON L’ESTERO E BILANCIA DEI PAGAMENTI
TASSI DI CAMBIO E TASSI DI INTERESSE
FINANZA PUBBLICA
PREVISIONI MACROECONOMICHE
ANALISI CONGIUNTURALE:
L’evoluzione recente dell’economia internazionale
Le componenti della crescita dell’economia italiana nei primi nove mesi del 2003
L’evoluzione del mercato del lavoro nel 2003
REALIZZAZIONE E COORDINAMENTO Antonella Crescenzi
RESPONSABILI DI SETTORE ECONOMIA ITALIANA ED INTERNAZIONALE Antonella Crescenzi FINANZA PUBBLICA Rita Ferrari
GRUPPO REDAZIONALE INDICATORI MACROECONOMICI INTERNAZIONALI Francesca Luchetti, Maria Lamelas CONTI ECONOMICI NAZIONALI TRIMESTRALI Paolo Biraschi, Gianluca Dente PRODUZIONE INDUSTRIALE E INDICATORI DEL CLIMA Paolo Biraschi
DI FIDUCIA DELLE FAMIGLIE E DELLE IMPRESEMERCATO DEL LAVORO Maria Lamelas SCAMBI CON L’ESTERO E BILANCIA DEI PAGAMENTI Francesca Luchetti TASSI DI CAMBIO E TASSI DI INTERESSE Paolo Biraschi FINANZA PUBBLICA Tommaso Aronica, Laura Fiorelli PREVISIONI ECONOMICHE Francesca LuchettiSEGRETERIA DI REDAZIONE Luigi Iacobelli
ANALISI CONGIUNTURALE Paolo Biraschi, Daniel Cavallaro, Gianluca Dente e Maria Lamelas
Indice
Cap. 1 Indicatori macroeconomici internazionali Pag.
Tav. 1.1 Area euro: indicatori di produzione, occupazione e costi 3 Tav. 1.2 Area euro e Italia: differenziali di inflazione 4 Tav. 1.3 Area euro: conto corrente della bilancia dei pagamenti 5 Tav. 1.4 Principali Indicatori Economico - Finanziari: Stati Uniti 6 Tav. 1.5 Principali Indicatori Economico - Finanziari: Giappone 7 Tav. 1.6 Principali Indicatori Economico - Finanziari: Regno Unito 8
Cap. 2 Conti economici nazionali trimestrali
Tav. 2.1 Conto economico risorse e impieghi - Prezzi costanti 11 Tav. 2.2 Conto economico risorse e impieghi - Prezzi correnti 12 Tav. 2.3 Conto economico risorse e impieghi - Prezzi impliciti 13 Tav. 2.4 Valore aggiunto ai prezzi di mercato - Prezzi costanti 14Tav. 2.5 Valore aggiunto ai prezzi di mercato - Prezzi correnti 15 Tav. 2.6 Valore aggiunto ai prezzi di mercato - Prezzi impliciti 16
Cap. 3 Produzione industriale e indicatori del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese
Tav. 3.1 Produzione industriale 19 Tav. 3.2 Fatturato industriale 20 Tav. 3.3 Ordinativi industriali 21 Tav. 3.4 Indagini ISAE – imprese 22 Tav. 3.5 Indagini ISAE - consumatori 23
Cap. 4 Mercato del lavoro
Tav. 4.1 Forze di lavoro e disoccupazione 27 Tav. 4.2 Occupazione per settori 28 Tav. 4.3 Occupazione settori e condizione 29 Tav. 4.4 Occupazione a tempo parziale e a tempo determinato 30 Tav. 4.5 Occupazione atipica per sesso ed età 31 Tav. 4.6 Cassa Integrazione Guadagni 32 Tav. 4.7 Indici delle retribuzioni orarie contrattuali 33 Tav. 4.8 Indicatori del lavoro nelle grandi imprese 34
Cap. 5 Scambi con l’estero e bilancia dei pagamenti
Tav. 5.1 Prezzi in euro e in dollari delle materie prime 37 Tav. 5.2 Interscambio commerciale per aree geografiche 38
Tav. 5.3 Interscambio commerciale per settori merceologici 39 Tav. 5.4 Interscambio commerciale: valori, prezzi, quantità 40 Tav. 5.5 Esportazioni e importazioni per raggruppamenti principali di industrie 41 Tav. 5.6 Bilancia dei pagamenti 42 Tav. 5.7 Conto corrente della bilancia dei pagamenti 43
Cap. 6 Tassi di cambio e tassi di interesse
Tav. 6.1 Tassi di cambio lira, euro e dollaro con le principali valute 47 Tav. 6.2 Tasso di cambio effettivo nominale dei principali paesi industriali 48 Tav. 6.3 Tassi di interesse ufficiali: confronti internazionali 49 Tav. 6.4 Tassi interbancari sulle eurodivise: valori lettera a tre mesi 50 Tav. 6.5 Tassi interbancari sulle eurodivise: differenziali della lira e dell’euro 51
Cap. 7 Finanza pubblica
Tav. 7.1 Entrate tributarie rettificate del bilancio di cassa dello Stato 55 Tav. 7.2 Imposte dirette rettificate 56 Tav. 7.3 Imposte indirette rettificate 57 Tav. 7.4 Spese del bilancio di cassa dello Stato 58 Tav. 7.5 Entrate del settore statale 59 Tav. 7.6 Spese del settore statale 60 Tav. 7.7 Fabbisogno del settore statale 61 Tav. 7.8 Conto delle Amministrazioni pubbliche – Area UE 62
Cap. 8 Previsioni macroeconomiche
Tav. 8.1 Quadro macro RPP 2004 – Sintesi 67 Tav. 8.2 Quadro macro sintetico delle amministrazioni pubbliche: Nota di
aggiornamento al DPEF 2004-2007 – Sintesi 67 Tav. 8.3 Previsioni economiche degli istituti nazionali per l’Italia 68 Tav. 8.4 Previsioni economiche dei principali organismi internazionali per l’Italia 69 Tav. 8.5 Previsioni economiche internazionali: PIL 70
Analisi Congiunturale
L’evoluzione recente dell’economia internazionale 73 Allegato: La situazione finanziaria del Giappone 93
Le componenti della crescita dell’economia italiana nei primi nove mesi del 2003 103
L’evoluzione del mercato del lavoro nel 2003 107
1.
Indicatori macroeconomici internazionali
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
3
Tavola 1.1 Area Euro: Indicatori di Produzione, Occupazione e Costi (*)
(variazioni percentuali sul periodo corrispondente)
PIL PROD. IND. OCCUPAZIONE TASSO DI DISOCC. CLUP COSTO LAVORO(1) (2) (3) (4)
2000 3,5 5,3 2,2 8,4 1,3 2,82001 1,6 0,5 1,4 8,0 2,5 3,42002 0,9 -0,5 0,4 8,4 2,1 3,5
2002 III trim. 1,0 0,1 0,3 8,5 1,8 3,2IV trim. 1,1 1,3 0,1 8,6 1,5 3,5
2003 I trim. 0,7 1,1 0,0 8,7 2,0 2,9II trim. 0,1 -0,6 0,1 8,8 2,8 3,1III trim. 0,3 -0,4 8,8
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003.
(1) PIL a prezzi costanti.(2) Produzione industriale al netto delle costruzioni. Al netto della variazione dei giorni lavorativi.(3) Standardizzato, in percentuale delle forze di lavoro (dest.).(4) Costo orario del lavoro per il totale economia, al netto di agricoltura, Amministrazioni Pubbliche,istruzione e sanità.
(*) I dati fino al 2000 si riferiscono agli Euro 11, dall'inizio del 2001 agli euro 12, compresa quindi laGrecia.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
4
Tavola 1.2 Area Euro e Italia: Differenziali di Inflazione (*)
(variazioni percentuali sul periodo corrispondente)
IPCA IPCA NIC FOIInd. armoniz. prezzi cons. Prezzi prod.ind. Ind. armoniz. prezzi cons. Prezzi prod.ind. Ind. Prezzi cons. Ind. Prezzi cons. fam.
(1) (2) (3) (4) (5) (6)
2000 2,1 5,3 2,6 - 2,5 2,62001 2,3 2,1 2,7 1,9 2,7 2,72002 2,3 -0,1 2,6 0,2 2,5 2,42003 2,8 2,7 2,5
2003gennaio 2,1 2,2 2,9 2,5 2,8 2,7febbraio 2,4 2,6 2,6 2,8 2,6 2,5marzo 2,4 2,4 2,9 2,8 2,7 2,6aprile 2,1 1,7 3,0 2,0 2,7 2,5maggio 1,8 1,3 2,9 1,6 2,7 2,4giugno 1,9 1,4 2,9 1,5 2,7 2,3luglio 1,9 1,3 2,9 1,3 2,7 2,5agosto 2,1 1,3 2,7 1,4 2,8 2,5settembre 2,2 1,1 2,9 1,0 2,8 2,5ottobre 2,0 0,9 2,8 0,7 2,6 2,4novembre 2,2 2,8 1,1 2,5 2,4dicembre 2,6 2,5 2,3
AREA EURO ITALIA
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003, Eurostat e ISTAT.
(*) I dati fino al 2000 si riferiscono agli Euro 11, dall'inizio del 2001 agli euro 12, compresa quindi laGrecia.(**) Stime.
1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo - IPCA (media ponderata degli indici armonizzati dei paesidell'area EURO).2)Prezzi alla produzione al netto delle costruzioni - 1995=100. 3) Indice armonizzato dei prezzi al consumo - IPCA -1996=100 fino a Dicembre 2001; da Gennaio 2002 2001=100. Inoltre, secondo quanto previsto dal regolamento della Commissione Europea n. 2602/2000, a partire da Gennaio 2002 l’indice viene calcolato considerando anche le riduzioni temporanee di prezzo. 4) Prezzi alla produzione – base 2000 = 100. 5) Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale al lordo dei tabacchi – NIC base 1995 = 100. 6) Indice prezzi al consumo famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi – FOI base 1995 = 100.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
5
Tavola 1.3 Conto Corrente della Bilancia dei Pagamenti (*)
(valori in miliardi di euro)
M E R C I S E R V IZ I R E D D IT I T R A S F E R IM E N T I S A L D O
C O R R E N T I C O R R E N T E
2 0 0 0 3 1 ,6 -1 7 ,5 -2 7 ,1 -5 4 ,6 -6 7 ,62 0 0 1 7 3 ,6 -1 ,1 -3 5 ,7 -5 1 ,3 -1 4 ,52 0 0 2 1 3 0 ,6 1 1 ,3 -2 8 ,2 -4 6 ,7 6 7 ,0
2 0 0 2 III t r im . 3 8 ,1 7 ,0 -8 ,2 -1 1 ,2 2 5 ,8IV tr im . 3 4 ,5 3 ,4 -0 ,7 -1 4 ,0 2 3 ,1
2 0 0 3 I tr im . 1 6 ,6 1 ,6 -1 2 ,7 -3 ,1 2 ,4II t r im . 2 5 ,1 4 ,3 -1 7 ,2 -1 9 ,2 -7 ,0
III t r im . 3 8 ,6 5 ,1 -1 0 ,2 -1 7 ,3 1 6 ,1
2 0 0 3 g e n n a io 1 ,5 -0 ,5 -9 ,4 3 ,2 -5 ,2fe b b ra io 8 ,7 0 ,4 -2 ,6 -3 ,2 3 ,4
m a rz o 6 ,5 1 ,7 -0 ,8 -3 ,1 4 ,3a p r i le 6 ,9 0 ,4 -1 0 ,9 -6 ,5 -1 0 ,0
m a g g io 7 ,6 1 ,3 -3 ,6 -5 ,5 -0 ,1g iu g n o 1 0 ,5 2 ,5 -2 ,8 -7 ,2 3 ,1
lu g lio 1 5 ,3 2 ,8 -1 0 ,1 -6 ,1 2 ,0a g o s to 1 0 ,6 0 ,8 -0 ,9 -5 ,5 4 ,9
se tte m b re 1 2 ,7 1 ,5 0 ,8 -5 ,7 9 ,3
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003.
(*) I dati fino al 2000 si riferiscono agli Euro 11, dall'inizio del 2001 agli euro 12, compresa quindi laGrecia.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
6
Tavola 1.4 Principali Indicatori Economico – Finanziari (*)
Stati Uniti
PIL PROD. PREZZI CLUP TASSO DISAVANZO (-)/IND. CONS. DISOC. AVANZO (+)
(1) (2) (2) (3) (4)
2000 3,8 4,8 3,4 3,2 4,0 1,42001 0,3 -3,9 2,8 0,7 4,8 -0,52002 2,4 -0,5 1,6 -1,3 5,8 -3,4
2002 II trim. 2,2 -1,0 1,3 -1,4 5,8 -3,3III trim. 3,3 1,0 1,6 -1,9 5,8 -3,4IV trim. 2,9 1,2 2,2 -0,8 5,9 -3,9
2003 I trim. 2,0 0,7 2,9 0,4 5,8 -4,2II trim. 2,5 -1,3 2,1 0,6 6,2 -4,7III trim. 3,5 -0,6 2,2 0,7 6,1 -5,2
2003 giugno -1,7 2,1 6,4luglio -0,8 2,1 6,2agosto -1,1 2,2 6,1settembre 0,0 2,3 6,1ottobre 0,5 2,0 6,0
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003.
(*) Variazioni percentuali sul corrispondente periodo dell'anno precedente.
(1) PIL a prezzi costanti. Statistiche nazionali.(2) Industria manifatturiera.(3) Tasso di disoccupazione standardizzato, in percentuale della forza lavoro. Dati destagionalizzati.(4) Disavanzo/avanzo fiscale in percentuale del PIL.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
7
Tavola 1.5 Principali Indicatori Economico – Finanziari (*)
Giappone
2 0 0 02 0 0 12 0 0 2
2 0 0 2
2 0 0 3
2 0 0 3
P I L P R O D . P R E Z Z I C L U P T A S S OI N D . C O N S . D I S O C .
( 1 ) ( 2 ) ( 2 ) ( 3 )
2 ,8 5 ,7 -0 ,7 - 6 ,0 4 ,70 ,4 -6 ,8 -0 ,7 5 ,1 5 ,00 ,1 -1 ,2 -0 ,9 - 3 ,2 5 ,4
I I t r i m . - 0 ,3 -3 ,5 -0 ,9 - 2 ,0 5 ,4I I I t r i m . 1 ,7 3 ,3 -0 ,8 - 6 ,8 5 ,4IV t r i m . 2 ,3 6 ,0 -0 ,5 - 8 ,5 5 ,4
I t r i m . 2 ,9 5 ,5 -0 ,2 - 6 ,8 5 ,4I I t r i m . 3 ,2 2 ,2 -0 ,2 - 3 ,2 5 ,4I I I t r i m . 2 ,5 0 ,9 -0 ,2
g i u g n o 2 ,4 -0 ,4 - 3 ,2 5 ,3l u g l i o -0 ,3 -0 ,2 - 0 ,6 5 ,3a g o s t o -1 ,3 -0 ,3s e t t e m b r e 4 ,1 -0 ,2o t t o b r e 3 ,6 0 ,0
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003
(*) Variazioni percentuali sul corrispondente periodo dell'anno precedente.
(1) PIL a prezzi costanti.(2) Industria manifatturiera.(3) Tasso di disoccupazione standardizzato, in percentuale della forza lavoro. Dati destagionalizzati.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
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Tavola 1.6 Principali Indicatori Economico – Finanziari (*)
Regno Unito
200020012002
2002
2003
2003
PIL PR O D . PR EZZI C LU P TA SSO D ISA V A N ZO (-)/IN D . C O N S. D ISO C . A V A N ZO (+)
(1) (2) (3 ) (4 ) (5) (6)
3,8 1,9 0,8 2,5 5,4 3,82,1 -1,6 1,2 3,9 5,0 0,71,7 -2,7 1,3 2,2 5,1 -1,5
II trim . 1,5 -2,9 0,9 2,9 5,1 -4,1III trim . 1,9 -2,7 1,1 1,8 5,2 -0,9IV trim . 2,0 -1,1 1,6 1,5 5,0 -3,3
I trim . 1,8 -1,1 1,5 1,9 5,0 0,1II trim . 2,0 -0,5 1,3 1,2 5,0 -5,6III trim . -0,8 1,4 -2,1
giugno 2,8 1,1 -6,7luglio 0,0 1,3 0,8agosto -1,6 1,4 -5,2settem bre -0,9 1,4 -1,9ottobre 1,4 0,6
Fonte: BCE Bollettino mensile dicembre 2003.
(*) Variazioni percentuali sul corrispondente periodo dell'anno precedente.
(1) PIL a prezzi costanti. Statistiche Nazionali.(2) Totale, escluse le costruzioni; dati correti per il nukmero di giornate lavorative.(3) IACP(4) Dati riferiti all'intera economia. I dati non comprendono i contributi sociali a carico del datore di lavoro. (5) Tasso di disoccupazione standardizzato, in percentuale della forza lavoro, destagionalizzato.(6) Disavanzo/avanzodelle amministrazioni pubbliche in percentuale del PIL.
2.
Conti economici nazionali trimestrali
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
11
Tavola 2.1 Conto Economico delle Risorse e degli Impieghi – Dati Trimestrali
(milioni di euro a prezzi 1995)
Prodottointernolordo
Importazi-oni di benie servizi
fob
Totale Spesa dellefamiglie
Spesa dellaP.A. e ISP
Totale macc,attrezz,mezzi ditrasp.
costruzi-oni
Variaz.scorte e
ogg. di val.(*)
Esportazi-oni di benie servizi
fob1997 952064 232622 733435 562260 171175 179108 100860 78248 4993 2671511998 968683 253284 751926 580196 171730 185884 107851 78033 7831 2763251999 984677 267349 769459 595271 174187 195239 115184 80055 10745 2765832000 1017081 291120 788715 611621 177096 209954 125006 84948 487 3090442001 1034492 293954 801404 618133 183271 215000 127444 87556 -409 3124532002 1038406 298444 807202 620738 186464 216446 128549 87897 3792 309408
01 I 258732 76001 200289 154971 45318 54238 32444 21794 -560 80765 II 258624 74825 200745 155069 45676 53868 32110 21758 40 78795III 258702 71663 200204 154222 45982 53528 31512 22016 -228 76861 IV 258435 71466 200165 153871 46294 53366 31378 21988 338 76032
02 I 258553 71464 200182 153743 46439 53020 31120 21900 3221 73595 II 259273 74007 201241 154687 46554 52866 31390 21476 2046 77127III 259803 75621 202078 155377 46701 54165 32174 21991 -456 79637 IV 260777 77352 203701 156931 46770 56396 33866 22530 -1019 79050
03 I 260276 73531 204677 157391 47286 53082 30541 22541 1659 74389 II 259942 75137 205497 158100 47398 52136 29662 22474 3961 73484III 261232 76272 206722 159215 47506 51928 29539 22389 1187 77667
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 0,7 4,0 0,8 0,6 1,4 3,1 2,7 3,8 --- 3,1
II 0,0 -1,5 0,2 0,1 0,8 -0,7 -1,0 -0,2 --- -2,4III 0,0 -4,2 -0,3 -0,5 0,7 -0,6 -1,9 1,2 --- -2,5 IV -0,1 -0,3 0,0 -0,2 0,7 -0,3 -0,4 -0,1 --- -1,1
02 I 0,0 0,0 0,0 -0,1 0,3 -0,6 -0,8 -0,4 --- -3,2 II 0,3 3,6 0,5 0,6 0,2 -0,3 0,9 -1,9 --- 4,8III 0,2 2,2 0,4 0,4 0,3 2,5 2,5 2,4 --- 3,3 IV 0,4 2,3 0,8 1,0 0,1 4,1 5,3 2,5 --- -0,7
03 I -0,2 -4,9 0,5 0,3 1,1 -5,9 -9,8 0,0 --- -5,9 II -0,1 2,2 0,4 0,5 0,2 -1,8 -2,9 -0,3 --- -1,2III 0,5 1,5 0,6 0,7 0,2 -0,4 -0,4 -0,4 --- 5,7
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 2,7 4,9 2,5 2,3 3,1 4,7 6,5 2,0 --- 5,2
II 2,1 3,3 2,1 1,6 3,5 2,7 3,0 2,2 --- 4,5III 1,5 -2,0 1,2 0,4 3,7 0,9 -0,8 3,4 --- -2,2 IV 0,6 -2,2 0,7 -0,1 3,6 1,5 -0,7 4,8 --- -2,9
02 I -0,1 -6,0 -0,1 -0,8 2,5 -2,2 -4,1 0,5 --- -8,9 II 0,3 -1,1 0,2 -0,2 1,9 -1,9 -2,2 -1,3 --- -2,1III 0,4 5,5 0,9 0,7 1,6 1,2 2,1 -0,1 --- 3,6 IV 0,9 8,2 1,8 2,0 1,0 5,7 7,9 2,5 --- 4,0
03 I 0,7 2,9 2,2 2,4 1,8 0,1 -1,9 2,9 --- 1,1
II 0,3 1,5 2,1 2,2 1,8 -1,4 -5,5 4,6 --- -4,7
III 0,5 0,9 2,3 2,5 1,7 -4,1 -8,2 1,8 -- -2,5
Consumi finali nazionali Investimenti fissi lordi
Fonte: ISTAT.
(*) I dati in percentuale rappresentano il contributo alla crescita del PIL.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
12
Tavola 2.2 Conto Economico delle Risorse e degli Impieghi – Dati Trimestrali
(milioni di euro correnti)
Prodottointernolordo
Importazi-oni di benie servizi
fob
Totale Spesadelle
famiglie
Spesadella P.A.
e ISP
Totale macc,attrezz,mezzi ditrasp.
costruzi-oni
Variaz.scorte eogg. dival. (*)
Esportazi-oni di benie servizi
fob1997 1026300 229117 791072 600050 191023 187380 105104 82276 6293 2706711998 1072537 246206 829460 632486 196974 197928 114480 83448 8614 2827421999 1107375 260285 867507 662880 204625 210214 123310 86904 6906 2830342000 1167508 318551 919542 700983 218558 231320 136193 95127 5222 3299752001 1220082 328193 962555 727496 235060 241123 140561 100562 -1364 3459602002 1258361 325175 993874 752338 241536 247970 143107 104863 2603 339091
01 I 302510 84408 237751 180741 57010 60471 35612 24859 200 88495 II 304204 84490 241021 182216 58805 60366 35440 24926 -179 87486
III 305307 80763 241283 182033 59250 60195 34838 25357 -692 85283 IV 308060 78533 242500 182506 59994 60091 34671 25420 -693 84695
02 I 311964 77925 244548 184733 59816 60621 34645 25976 3581 81140 II 312468 81109 246942 186863 60079 60574 35000 25574 1890 84169III 315953 81923 249450 188753 60697 62024 35733 26291 -732 87133
IV 317976 84219 252933 191989 60943 64751 37730 27021 -2136 8664803 I 320756 81259 256460 194563 61897 61804 34339 27465 884 82867
II 322872 80472 259034 196372 62662 60916 33376 27540 3091 80301III 329732 81678 264011 199191 64820 60784 33250 27534 765 85850
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 2,3 0,6 1,4 1,2 2,1 3,4 2,6 4,5 --- 3,9
II 0,6 0,1 1,4 0,8 3,1 -0,2 -0,5 0,3 --- -1,1 III 0,4 -4,4 0,1 -0,1 0,8 -0,3 -1,7 1,7 --- -2,5 IV 0,9 -2,8 0,5 0,3 1,3 -0,2 -0,5 0,2 --- -0,7
02 I 1,3 -0,8 0,8 1,2 -0,3 0,9 -0,1 2,2 --- -4,2 II 0,2 4,1 1,0 1,2 0,4 -0,1 1,0 -1,5 --- 3,7III 1,1 1,0 1,0 1,0 1,0 2,4 2,1 2,8 --- 3,5
IV 0,6 2,8 1,4 1,7 0,4 4,4 5,6 2,8 --- -0,603 I 0,9 -3,5 1,4 1,3 1,6 -4,6 -9,0 1,6 --- -4,4
II 0,7 -1,0 1,0 0,9 1,2 -1,4 -2,8 0,3 --- -3,1III 2,1 1,5 1,9 1,4 3,4 -0,2 -0,4 0,0 --- 6,9
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 5,3 11,7 5,8 5,4 7,0 6,9 8,3 5,0 --- 10,4
II 4,6 8,4 5,5 4,6 8,4 4,8 4,6 5,0 --- 9,4 III 3,9 -0,5 4,1 3,0 7,3 2,6 0,3 6,0 --- 0,7 IV 4,1 -6,4 3,5 2,2 7,5 2,8 -0,1 6,9 --- -0,5
02 I 3,1 -7,7 2,9 2,2 4,9 0,2 -2,7 4,5 --- -8,3 II 2,7 -4,0 2,5 2,6 2,2 0,3 -1,2 2,6 --- -3,8III 3,5 1,4 3,4 3,7 2,4 3,0 2,6 3,7 --- 2,2
IV 3,2 7,2 4,3 5,2 1,6 7,8 8,8 6,3 --- 2,303 I 2,8 4,3 4,9 5,3 3,5 2,0 -0,9 5,7 --- 2,1
II 3,3 -0,8 4,9 5,1 4,3 0,6 -4,6 7,7 --- -4,6III 4,4 -0,3 5,8 5,5 6,8 -2,0 -6,9 4,7 --- -1,5
Consumi finali nazionali Investimenti fissi lordi
Fonte: ISTAT.
(*) I dati in percentuale rappresentano il contributo alla crescita del PIL.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
13
Tavola 2.3 Conto Economico delle Risorse e degli Impieghi – Dati Trimestrali
(deflatori impliciti in base 1995 = 100)
Prodottointernolordo
Importazi-oni di benie servizi
fob
Totale Spesadelle
famiglie
Spesadella P.A.
e ISP
Totale macch.,attr. e
prod. vari
costruzi-oni
Esportazi-oni di benie servizi
fob1997 107,8 98,5 107,9 106,7 111,6 104,6 104,2 105,1 101,31998 110,7 97,2 110,3 109,0 114,7 106,5 106,1 106,9 102,31999 112,5 97,4 112,7 111,4 117,5 107,7 107,1 108,6 102,32000 114,8 109,4 116,6 114,6 123,4 110,2 108,9 112,0 106,82001 117,9 111,6 120,1 117,7 128,3 112,2 110,3 114,9 110,72002 121,2 109,0 123,1 121,2 129,5 114,6 111,3 119,3 109,6
01 I 116,9 111,1 118,7 116,6 125,8 111,5 109,8 114,1 109,6 II 117,6 112,9 120,1 117,5 128,7 112,1 110,4 114,6 111,0
III 118,0 112,7 120,5 118,0 128,9 112,5 110,6 115,2 111,0 IV 119,2 109,9 121,2 118,6 129,6 112,6 110,5 115,6 111,4
02 I 120,7 109,0 122,2 120,2 128,8 114,3 111,3 118,6 110,3 II 120,5 109,6 122,7 120,8 129,1 114,6 111,5 119,1 109,1III 121,6 108,3 123,4 121,5 130,0 114,5 111,1 119,6 109,4
IV 121,9 108,9 124,2 122,3 130,3 114,8 111,4 119,9 109,603 I 123,2 110,5 125,3 123,6 130,9 116,4 112,4 121,8 111,4
II 124,2 107,1 126,1 124,2 132,2 116,8 112,5 122,5 109,3III 126,2 107,1 127,7 125,1 136,4 117,1 112,6 123,0 110,5
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 1,5 -3,2 0,7 0,6 0,7 0,3 0,0 0,7 0,8
II 0,6 1,6 1,2 0,8 2,3 0,5 0,6 0,4 1,3 III 0,3 -0,2 0,3 0,4 0,2 0,4 0,2 0,5 0,0 IV 1,0 -2,5 0,6 0,5 0,5 0,1 -0,1 0,3 0,4
02 I 1,3 -0,8 0,8 1,3 -0,6 1,5 0,8 2,6 -1,0 II -0,2 0,6 0,4 0,5 0,2 0,2 0,2 0,4 -1,1III 0,9 -1,2 0,6 0,6 0,7 -0,1 -0,4 0,4 0,3
IV 0,2 0,6 0,6 0,7 0,2 0,3 0,3 0,3 0,203 I 1,1 1,5 0,9 1,1 0,5 1,4 0,9 1,6 1,6
II 0,8 -3,1 0,6 0,5 1,0 0,4 0,1 0,6 -1,9III 1,6 0,0 1,3 0,7 3,2 0,2 0,0 0,4 1,1
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 2,6 6,4 3,1 2,9 3,8 2,2 1,7 3,0 5,0
II 2,5 5,0 3,4 2,9 4,6 2,1 1,6 2,8 4,6 III 2,3 1,6 2,8 2,6 3,5 1,7 1,1 2,5 3,1 IV 3,5 -4,3 2,8 2,3 3,8 1,3 0,6 2,0 2,5
02 I 3,3 -1,9 2,9 3,1 2,4 2,6 1,4 3,9 0,6 II 2,5 -2,9 2,2 2,8 0,3 2,2 1,0 3,9 -1,7III 3,1 -3,9 2,4 3,0 0,9 1,8 0,5 3,8 -1,4
IV 2,3 -0,9 2,5 3,1 0,5 2,0 0,8 3,7 -1,603 I 2,1 1,4 2,5 2,8 1,6 1,8 1,0 2,7 1,0
II 3,1 -2,3 2,8 2,8 2,4 2,0 0,9 2,9 0,2III 3,8 -1,1 3,5 3,0 4,9 2,2 1,4 2,8 1,0
Consumi finali nazionali Investimenti fissi lordi
Fonte: ISTAT.
(*) I dati in percentuale rappresentano il contributo alla crescita del PIL.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
14
Tavola 2.4 Valore Aggiunto ai Prezzi di Mercato – Dati Trimestrali
(milioni di euro 1995)
Totalein sensostretto
costru-zioni
Totaleprivati
(a)pubblici
(b)
1997 27025 301392 254709 46683 609080 437222 171858 937497 895435 566301998 27345 305035 258460 46574 620961 447355 173606 953340 910649 580311999 29050 307397 260274 47121 631735 455036 176699 968182 925366 593112000 28219 315294 266787 48508 659761 481194 178567 1003274 955547 615332001 28026 318642 268241 50402 675312 492989 182323 1021981 971616 628762002 27306 316879 266182 50696 682373 497685 184688 1026558 975576 62829
01 I 7073 79999 67482 12517 168512 122998 45514 255584 242970 15762II 6858 79610 67079 12531 168945 123244 45701 255412 242804 15820
III 7001 79639 66956 12683 168987 123377 45610 255627 243035 15667IV 7094 79395 66723 12672 168869 123373 45496 255357 242808 15627
02 I 6872 79501 66846 12655 169118 123340 45778 255491 242927 15626II 6892 79020 66597 12422 170295 124376 45919 256207 243635 15638
III 6820 78992 66315 12677 171031 124687 46344 256843 244093 15710IV 6721 79367 66425 12942 171930 125282 46648 258018 244921 15855
03 I 6799 79478 66451 13027 171591 124844 46747 257867 244446 15830II 6600 78934 66021 12914 172084 125279 46805 257619 244099 15842
III 6411 79988 67172 12816 172416 125748 46668 258815 245245 15987
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 1,7 1,0 0,5 3,9 0,7 0,5 1,3 0,8 0,7 1,1
II -3,0 -0,5 -0,6 0,1 0,3 0,2 0,4 -0,1 -0,1 0,4III 2,1 0,0 -0,2 1,2 0,0 0,1 -0,2 0,1 0,1 -1,0IV 1,3 -0,3 -0,3 -0,1 -0,1 0,0 -0,2 -0,1 -0,1 -0,3
02 I -3,1 0,1 0,2 -0,1 0,1 0,0 0,6 0,1 0,0 0,0II 0,3 -0,6 -0,4 -1,8 0,7 0,8 0,3 0,3 0,3 0,1
III -1,0 0,0 -0,4 2,1 0,4 0,3 0,9 0,2 0,2 0,5IV -1,4 0,5 0,2 2,1 0,5 0,5 0,7 0,5 0,3 0,9
03 I 1,2 0,1 0,0 0,7 -0,2 -0,3 0,2 -0,1 -0,2 -0,2II -2,9 -0,7 -0,6 -0,9 0,3 0,3 0,1 -0,1 -0,1 0,1
III -2,9 1,3 1,7 -0,8 0,2 0,4 -0,3 0,5 0,5 0,9
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 0,2 1,7 1,4 3,0 3,6 4,1 2,3 2,9 2,6 4,1
II -3,2 1,2 0,8 3,2 2,9 3,0 2,6 2,2 2,0 3,2III -1,8 1,1 0,6 4,2 2,0 1,9 2,3 1,6 1,5 1,3IV 2,0 0,3 -0,6 5,2 0,9 0,8 1,2 0,7 0,7 0,2
02 I -2,8 -0,6 -0,9 1,1 0,4 0,3 0,6 0,0 0,0 -0,9II 0,5 -0,7 -0,7 -0,9 0,8 0,9 0,5 0,3 0,3 -1,2
III -2,6 -0,8 -1,0 0,0 1,2 1,1 1,6 0,5 0,4 0,3IV -5,2 0,0 -0,4 2,1 1,8 1,5 2,5 1,0 0,9 1,5
03 I -1,1 0,0 -0,6 2,9 1,5 1,2 2,1 0,9 0,6 1,3II -4,2 -0,1 -0,9 4,0 1,1 0,7 1,9 0,6 0,2 1,3
III -6,0 1,3 1,3 1,1 0,8 0,9 0,7 0,8 0,5 1,8
Valore agg.ai p.m. (al
nettoSIFIM)
Iva e altreimp. ind.su import.
Agricol.
Valore agg.ai p.m. (al
lordoSIFIM)
ServiziIndustria
Fonte: ISTAT.
(a) Include commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni, intermediazione creditizia, servizi vari ad imprese e famiglie. (b) Include Pubblica Amministrazione, istruzione, sanità (anche private), altri servizi pubblici, servizi domestici presso le famiglie.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
15
Tavola 2.5 Valore Aggiunto ai Prezzi di Mercato – Dati Trimestrali
(milioni di euro correnti)
Totalein sensostretto
costruz. Totaleprivati
(a)pubblici
(b)1997 26984 315473 265913 49560 664467 472146 192321 1006923 965815 604851998 27286 325838 275912 49925 692296 493628 198668 1045421 1004596 679411999 27631 330899 279422 51476 717733 511543 206190 1076264 1037226 701502000 27132 343757 289528 54227 760868 546689 214179 1131755 1088325 791842001 28132 357387 299357 58030 803172 576158 227014 1188690 1140689 793932002 28068 361446 300856 60591 837999 601902 236097 1227513 1176607 81753
01 I 7018 88815 74542 14273 198416 142783 55633 294249 282424 20085II 6862 89017 74580 14436 200250 143271 56979 296129 284178 20026
III 7061 89179 74522 14657 201524 144455 57069 297764 285693 19614IV 7191 90376 75713 14663 202982 145648 57334 300548 288393 19667
02 I 7078 90939 75854 15085 206332 148290 58042 304349 291977 19987II 6944 89460 74670 14789 208280 149843 58437 304684 292176 20291
III 7045 90561 75397 15164 210494 151003 59491 308100 295299 20654IV 7001 90487 74934 15553 212892 152765 60127 310381 297156 20821
03 I 7046 91036 75090 15946 215511 154923 60588 313593 300051 20704II 6925 90937 75087 15850 217919 156488 61431 315780 302072 20799
III 7074 93754 77864 15889 221408 158186 63222 322236 308493 21239
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 5,0 2,6 2,2 4,7 2,6 2,6 2,6 2,7 2,6 -2,0
II -2,2 0,2 0,1 1,1 0,9 0,3 2,4 0,6 0,6 -0,3III 2,9 0,2 -0,1 1,5 0,6 0,8 0,2 0,6 0,5 -2,1IV 1,8 1,3 1,6 0,0 0,7 0,8 0,5 0,9 0,9 0,3
02 I -1,6 0,6 0,2 2,9 1,7 1,8 1,2 1,3 1,2 1,6II -1,9 -1,6 -1,6 -2,0 0,9 1,0 0,7 0,1 0,1 1,5
III 1,5 1,2 1,0 2,5 1,1 0,8 1,8 1,1 1,1 1,8IV -0,6 -0,1 -0,6 2,6 1,1 1,2 1,1 0,7 0,6 0,8
03 I 0,6 0,6 0,2 2,5 1,2 1,4 0,8 1,0 1,0 -0,6II -1,7 -0,1 0,0 -0,6 1,1 1,0 1,4 0,7 0,7 0,5
III 2,2 3,1 3,7 0,2 1,6 1,1 2,9 2,0 2,1 2,1
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 4,9 4,7 4,5 5,7 6,2 6,5 5,2 5,7 5,3 5,4
II -0,9 3,7 3,2 6,9 5,9 5,5 6,8 5,1 4,8 2,1III 3,4 3,1 2,2 7,9 5,2 4,9 6,2 4,5 4,4 -2,0IV 7,6 4,4 3,8 7,6 5,0 4,6 5,8 4,8 4,7 -4,0
02 I 0,9 2,4 1,8 5,7 4,0 3,9 4,3 3,4 3,4 -0,5II 1,2 0,5 0,1 2,4 4,0 4,6 2,6 2,9 2,8 1,3
III -0,2 1,5 1,2 3,5 4,5 4,5 4,2 3,5 3,4 5,3IV -2,6 0,1 -1,0 6,1 4,9 4,9 4,9 3,3 3,0 5,9
03 I -0,4 0,1 -1,0 5,7 4,4 4,5 4,4 3,0 2,8 3,6II -0,3 1,7 0,6 7,2 4,6 4,4 5,1 3,6 3,4 2,5
III 0,4 3,5 3,3 4,8 5,2 4,8 6,3 4,6 4,5 2,8
Iva e altreimp. ind.su import.
Agricol.Valore agg.ai p.m. (al
lordo
Valore agg.ai p.m. (al
netto
Industria Servizi
Fonte: ISTAT.
(a) Include commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni, intermediazione creditizia, servizi vari ad imprese e famiglie. (b) Include Pubblica Amministrazione, istruzione, sanità (anche private), altri servizi pubblici, servizi domestici presso le famiglie.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
16
Tavola 2.6 Valore Aggiunto ai Prezzi di Mercato: Deflatori Impliciti
Dati Trimestrali
(base 1995 = 100)
Totalein sensostretto
costruz. Totaleprivati
(a)pubblici
(b)1997 99,8 104,7 104,4 106,2 109,1 108,0 111,9 107,4 107,9 106,81998 99,8 106,8 106,8 107,2 111,5 110,3 114,4 109,7 110,3 117,11999 95,1 107,6 107,4 109,2 113,6 112,4 116,7 111,2 112,1 118,32000 96,1 109,0 108,5 111,8 115,3 113,6 119,9 112,8 113,9 128,72001 100,4 112,2 111,6 115,1 118,9 116,9 124,5 116,3 117,4 126,32002 102,8 114,1 113,0 119,5 122,8 120,9 127,8 119,6 120,6 130,1
01 I 99,2 111,0 110,5 114,0 117,7 116,1 122,2 115,1 116,2 127,4II 100,1 111,8 111,2 115,2 118,5 116,2 124,7 115,9 117,0 126,6
III 100,9 112,0 111,3 115,6 119,3 117,1 125,1 116,5 117,6 125,2IV 101,4 113,8 113,5 115,7 120,2 118,1 126,0 117,7 118,8 125,9
02 I 103,0 114,4 113,5 119,2 122,0 120,2 126,8 119,1 120,2 127,9II 100,8 113,2 112,1 119,1 122,3 120,5 127,3 118,9 119,9 129,8
III 103,3 114,6 113,7 119,6 123,1 121,1 128,4 120,0 121,0 131,5IV 104,2 114,0 112,8 120,2 123,8 121,9 128,9 120,3 121,3 131,3
03 I 103,6 114,5 113,0 122,4 125,6 124,1 129,6 121,6 122,7 130,8II 104,9 115,2 113,7 122,7 126,6 124,9 131,2 122,6 123,7 131,3
110,3 117,2 115,9 124,0 128,4 125,8 135,5 124,5 125,8 132,9
Variazioni percentuali sul trimestre precedente01 I 3,2 1,6 1,7 0,8 1,8 2,0 1,3 1,8 1,8 -3,0
II 0,9 0,7 0,6 1,1 0,7 0,1 2,0 0,7 0,7 -0,6III 0,8 0,2 0,1 0,3 0,7 0,8 0,3 0,5 0,5 -1,1IV 0,5 1,6 2,0 0,1 0,8 0,9 0,7 1,0 1,0 0,6
02 I 1,6 0,5 0,0 3,0 1,5 1,8 0,6 1,2 1,2 1,6II -2,1 -1,0 -1,2 -0,1 0,2 0,2 0,4 -0,2 -0,2 1,5
III 2,5 1,2 1,4 0,4 0,7 0,5 0,9 0,9 0,9 1,3IV 0,9 -0,5 -0,8 0,5 0,6 0,7 0,4 0,3 0,2 -0,2
03 I -0,6 0,4 0,2 1,8 1,5 1,8 0,5 1,1 1,2 -0,4II 1,3 0,6 0,6 0,2 0,8 0,6 1,2 0,8 0,8 0,4
III 5,1 1,7 1,9 1,1 1,4 0,7 3,3 1,5 1,7 1,2
Variazioni percentuali sul trimestre corrispondente01 I 4,6 3,0 3,1 2,6 2,4 2,4 2,8 2,7 2,7 1,3
II 2,4 2,5 2,3 3,5 2,9 2,4 4,1 2,7 2,7 -1,0III 5,3 1,9 1,6 3,6 3,2 2,9 3,8 2,9 2,9 -3,3IV 5,5 4,1 4,5 2,3 4,0 3,8 4,5 4,1 4,1 -4,2
02 I 3,8 3,1 2,7 4,6 3,7 3,5 3,8 3,5 3,4 0,4II 0,7 1,3 0,8 3,4 3,2 3,7 2,1 2,6 2,5 2,5
III 2,4 2,3 2,2 3,5 3,2 3,4 2,6 3,0 2,9 5,0IV 2,8 0,2 -0,6 3,9 3,0 3,2 2,3 2,2 2,1 4,3
03 I 0,6 0,1 -0,4 2,7 3,0 3,2 2,2 2,1 2,1 2,3II 4,1 1,8 1,4 3,0 3,5 3,7 3,1 3,1 3,2 1,2
6,8 2,3 1,9 3,7 4,3 3,9 5,5 3,8 4,0 1,1
Agricol.Valore agg.ai p.m .(al
lordo
Valore agg.ai p.m.(al
netto
Iva e altreimp. ind.su import.
Industria Servizi
Fonte: ISTAT.
(a) Include commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni, intermediazione creditizia, servizi vari ad imprese e famiglie. (b) Include Pubblica Amministrazione, istruzione, sanità (anche private), altri servizi pubblici, servizi domestici presso le famiglie.
3.
Produzione industriale e indicatori del clima di fiduciadelle famiglie e delle imprese
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
19
Tavola 3.1 Produzione Industriale
(variazioni percentuali – indici 2000 = 100)
Indice destagionalizzatoIndice Indice corretto per i giorni Totale beni finali beni fin. di benigrezzo lavorativi consumo investimento intermedi
(var. % tendenziali) (var. % congiunturali)
2000 - - - - - -2001 -0,8 -1,1 -2002 -1,4 -2,0 -2003 I trim. -0,9 -0,5 -0,42003 II trim. -2,5 -1,5 -0,82003 III trim. -0,1 -0,2 1,4
2002002 gennaio -4,6 -6,3 -0,1 0,6 -2,3 -0,5
febbraio -2,7 -4,5 0,9 0,6 2,1 3,5 marzo -6,8 -5,2 0,0 -0,8 -0,3 -1,3 aprile 0,5 -4,9 -1,0 -1,7 -2,5 -0,5 maggio -0,8 -0,8 2,0 4,3 4,7 2,0 giugno -4,9 -2,3 -0,6 -3,6 -1,0 -1,3luglio 2,9 0,3 0,6 -0,4 -2,1 2,5agosto -6,5 -1,5 -1,3 0,5 1,7 -2,9settembre 3,0 0,2 0,7 -0,6 1,6 1,4ottobre -0,5 -0,5 -0,6 0,2 -3,1 -1,1novembre -0,1 2,6 0,4 0,5 2,4 0,5dicembre 3,1 -0,1 -0,4 0,6 -0,8 -0,3
003 gennaio -1,4 1,0 -0,2 -1,1 -1,6 1,5febbraio -1,0 -1,0 0,0 -0,1 -1,1 -2,3marzo -0,5 -1,2 -0,2 -0,1 -0,9 0,7 aprile 1,8 2,5 0,0 1,3 2,3 0,7 maggio -7,0 -4,4 -1,3 -3,8 -3,4 -2,9 giugno -1,8 -2,1 0,6 1,9 0,0 0,0luglio 0,4 0,4 1,8 3,2 4,1 2,1agosto -3,3 2,3 -0,1 -0,7 0,6 -0,5settembre 0,8 -1,9 -0,6 -2,4 -3,5 -0,1ottobre 0,5 0,3 0,2 0,4 3,2 -0,3novembre -0,2 0,3 0,3 2,5 -0,3 0,5
2
2
Indice grezzo della produzione industriale: misura la variazione nel tempo del volume fisico dellaproduzione dell’industria in senso stretto.Indice della produzione corretta per i giorni lavorativi: misura la variazione nel tempo del volume fisicodella produzione dell’industria in senso stretto.Indice destagionalizzato della produzione industriale: indice depurato della componente stagionale e degli effetti legati alla diversa durata e composizione dei mesi.
Fonte: ISTAT.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
20
Tavola 3.2 Fatturato Industriale
variazioni (indici 2000 = 100)
Indice destagionalizzatoTotale Nazionale Estero Totale Nazionale Estero
1998 2,1 1,6 3,4
1999 1,9 2,2 1,12000 11,5 10,7 13,1 - - -2001 1,3 1,3 1,42002 1,1 0,8 1,2
I trimestre -1,7 -1,7 -1,8 II trimestre -1,8 -2,4 -1,8 III trimestre 3,1 3,2 2,7IV trimestre 4,9 4,5 6,2
2003 I trimestre 0,2 0,3 -0,1 II trimestre -1,6 -0,7 -4,0 III trimestre -0,9 -0,6 -1,6
2003 gennaio 1,3 0,5 3,2 -1,3 -2,1 0,5febbraio 0,0 0,6 -1,5 -1,8 -0,5 -5,2marzo -0,6 -0,2 -1,7 0,7 0,6 1,0aprile -0,2 1,8 -5,5 -1,2 -0,6 -2,8maggio -5,4 -4,5 -7,7 -0,9 -1,6 0,9giugno 0,9 0,7 1,4 0,5 0,4 1,0luglio 0,0 -0,3 1,0 0,9 1,0 0,5agosto -5,4 -5,1 -8,5 -1,3 -0,6 -3,3settembre 0,4 0,8 -0,9 0,0 -1,0 2,6ottobre -2,0 -1,2 -4,3 0,6 1,2 -0,8
Indice grezzo
(var. % tendenziali) (var. % congiunturali)
Fonte: ISTAT.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
21
Tavola 3.3 Ordinativi Industriali
(indici 2000 = 100)
Indice grezzo Indice destagionalizzato Totale Nazionale Estero Totale Nazionale Estero
(var. % tendenziali) (var. % congiunturali)
1998 2,2 1,0 4,11999 1,8 2,7 0,52000 11,4 9,8 13,72001 -3,4 -3,9 -2,42002 2,3 1,0 5,1
I trimestre -0,8 -2,3 2,3 II trimestre 0,9 -1,7 6,8
III trimestre 1,7 -0,1 5,8 IV trimestre 2,8 2,3 3,7
2003 I trimestre -5,0 -4,0 -7,2
II trimestre -4,8 -3,6 -7,5
III trimestre -5,4 -5,5 -5,1
2003 gennaio -1,8 0,1 -5,4 -0,4 -1,3 1,5febbraio -3,7 -3,3 -4,7 -1,9 -2,0 -1,6marzo -9,0 -8,1 -11,1 -2,8 -2,3 -3,9aprile -2,5 2,5 -12,7 1,8 2,3 1,0maggio -9,0 -9,0 -8,9 -0,9 -2,9 3,6giugno -2,7 -3,6 -0,9 1,0 0,3 2,3luglio -5,4 -5,1 -6,0 1,3 2,0 0,0agosto -11,6 -13,7 -7,7 -1,5 -1,3 -1,8settembre -2,2 -2,1 -2,4 0,5 1,0 -0,5ottobre -0,2 0,7 -2,1 0,0 -0,9 1,7
Fonte: ISTAT.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
22
Tavola 3.4 Indagini ISAE Presso Imprese Industriali
(Manifatturiere ed Estrattive)
20002001
2002gfmamgluaseotnovedigfmamgluaseotnovedi
CLIMA DI GRADO DIFIDUCIA IME UTILIZZO
destagion. IMPIANTI Scorte di (1995=100)
Produz. Ordinativi prodotti finiti Produz. Ordinativi (in %)
11 9 -8 28 30 107,0 79,2-4 -9 1 16 18 94,8 78,1
ennaio -18 -25 6 3 7 84,2ebbraio -17 -24 -3 11 12 89,7arzo -13 -21 4 8 14 87,8 77,7
prile -11 -15 0 11 17 91,6aggio -13 -13 0 19 23 94,6
iugno -11 -13 -4 22 24 97,1 77,6glio -9 -11 -3 23 26 97,4
gosto -9 -12 3 20 21 94,4ttembre -11 -15 -1 16 21 93,4 77,6tobre -14 -19 -8 13 15 93,5
mbre -10 -14 -4 20 21 95,8cembre -8 -14 -6 16 15 95,1 77,2
ennaio -9 -13 -7 13 19 95,1ebbraio -8 -17 -3 10 11 91,7arzo -9 -14 -4 12 14 93,6 75,7
prile -12 -17 -2 18 21 93,9aggio -15 -19 -6 13 17 92,8
iugno -14 -23 -4 12 16 90,7 76,7glio -16 -23 1 16 20 90,2
gosto -16 -23 0 19 19 91,7ttembre -14 -18 -7 16 20 94,4 75,8tobre -13 -17 -3 17 24 94,0
mbre -9 -15 -3 16 18 94,0cembre -5 -14 1 9 17 91,2
Livello Tendenze
SITUAZIONI DI FINE MESEPREVISIONI A
BREVE
(saldi destagionalizzati) (saldi dest.)
Fonte: ISAE.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
23
Tavola 3.5 Clima di Fiducia dei Consumatori Italiani
(indici 1980 = 100)
Anni/Mesi serie grezzaserie
destagionalizzataserie destagionalizzata e
depurata dei fattori erratici
gen-01 120,4 119,7 120,2feb-01 119,5 119,9 120,6mar-01 121,2 122,2 121,8apr-01 122,8 122,8 123,3mag-01 126,9 125,2 124,6giu-01 127,6 125,6 124,9lug-01 126,4 124,4 123,7ago-01 122,5 120,9 122,1set-01 121,0 121,2 122,0ott-01 122,1 124,4 122,7nov-01 119,2 121,3 122,9dic-01 122,2 124,3 123,3gen-02 123,5 122,8 124,1feb-02 126,4 126,8 124,3mar-02 121,2 122,2 122,6apr-02 119,4 119,4 120,2mag-02 120,8 119,1 118,5giu-02 118,8 116,8 116,5lug-02 115,2 113,2 114,2ago-02 114,7 113,1 112,6set-02 110,8 110,9 111,1ott-02 107,0 109,3 109,8nov-02 107,5 109,6 108,7dic-02 104,5 106,6 107,4gen-03 106,9 106,2 106,8feb-03 107,3 107,7 107,0mar-03 105,8 106,8 107,2apr-03 107,6 107,6 106,8mag-03 107,3 105,6 106,0giu-03 106,9 104,9 105,7lug-03 108,7 106,6 105,8ago-03 107,1 105,5 105,8set-03 106,8 106,8 106,4ott-03 104,7 106,9 106,0nov-03 101,8 104,0 105,1dic-03 103,0 105,2 104,8
Fonte: ISAE.
4.
Mercato del lavoro
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
27
Tavola 4.1 Forze di Lavoro e Disoccupazione
Popo- Forze Persone in cerca di occupazione Tasso Tassolazione di di dipresente lavoro dis. già prima altri totale disoccup. attività *
occupati occup. (valori assoluti in migliaia)
2001 57.349 23.781 826 932 509 2.267 9,5 60,42002 57.476 23.993 798 873 477 2.163 9,0 61,02003 24.150 782 843 471 2.096 8,7 61,4
2002luglio 57.474 24.080 780 852 464 2.095 8,7 61,2ottobre 57.472 24.084 816 878 457 2.152 8,9 61,22003gennaio 57.476 24.011 857 866 463 2.187 9,1 61,0aprile 57.482 24.205 809 849 489 2.147 8,9 61,5luglio 57.479 24.213 707 829 463 1.999 8,3 61,6ottobre 24.173 755 829 468 2.052 8,5 61,4
Variazioni percentuali tendenziali
2001 0,3 0,9 -7,0 -10,1 -10,9 -9,12002 0,2 0,9 -3,4 -6,3 -6,3 -4,62003 0,7 -2,0 -3,4 -1,3 -3,1
2002luglio 0,2 0,7 -2,9 -4,4 -7,0 -4,4ottobre 0,1 0,7 3,1 -4,3 -11,3 -3,32003gennaio 0,0 0,7 3,6 -1,7 -5,3 -0,5aprile 0,0 1,0 -2,9 -3,4 -1,6 -2,8luglio 0,0 0,6 -9,4 -2,7 -0,2 -4,6ottobre 0,4 -7,5 -5,6 2,4 -4,6
Variazioni percentuali congiunturali2002luglio 0,0 0,5 -6,4 -3,1 -6,6 -5,2ottobre 0,0 0,0 4,6 3,1 -1,5 2,72003gennaio 0,0 -0,3 5,0 -1,4 1,3 1,6aprile 0,0 0,8 -5,6 -2,0 5,6 -1,8luglio 0,0 0,0 -12,6 -2,4 -5,3 -6,9ottobre -0,2 6,8 0,0 1,1 2,7
Fonte: ISTAT – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro.
* Il tasso di attività è calcolato sulla popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
28
Tavola 4.2 Occupazione per Settori
22020
20lo20gaprluot
202020
20luo20galuo
20luo20galuo
Totale occupati Tasso IncidenzaAgricol- Industria Servizi Intera di occupaz.
tura Totale In senso Costru- economia occupaz.* dipendentestretto zioni(valori assoluti in migliaia)
001 1.126 6.841 5.133 1.707 13.548 21.514 54,6 72,102 1.096 6.932 5.184 1.748 13.802 21.829 55,4 72,603 1.075 7.019 5.210 1.809 13.960 22.054 56,0 72,8
02uglio 1.128 6.993 5.214 1.779 13.863 21.984 55,8 72,7ttobre 1.122 7.004 5.215 1.789 13.806 21.932 55,7 72,703
ennaio 1.038 6.938 5.155 1.782 13.848 21.824 55,4 72,6ile 1.040 7.007 5.181 1.826 14.011 22.057 56,0 72,7
glio 1.094 7.067 5.241 1.826 14.054 22.215 56,40 72,8tobre 1.129 7.063 5.261 1.802 13.929 22.121 56,20 72,9
Variazioni percentuali tendenziali
01 0,6 1,1 -0,3 5,5 2,7 2,102 -2,7 1,3 1,0 2,4 1,9 1,503 -1,9 1,3 0,5 3,5 1,1 1,0
02glio -1,4 1,8 1,6 2,2 1,2 1,2ttobre -2,4 1,7 1,4 2,8 1,0 1,103
ennaio -2,3 1,2 0,2 4,3 0,9 0,8prile -3,0 1,9 0,4 6,5 1,4 1,4glio -3,0 1,1 0,5 2,6 1,4 1,1ttobre 0,6 0,8 0,9 0,7 0,9 0,9
Variazioni percentuali congiunturali02glio 5,2 1,7 1,0 3,8 0,4 1,0ttobre -0,5 0,2 0,0 0,6 -0,4 -0,203
ennaio -7,5 -0,9 -1,2 -0,4 0,3 -0,5prile 0,2 1,0 0,5 2,5 1,2 1,1glio 5,2 0,9 1,2 0,0 0,3 0,7ttobre 3,2 -0,1 0,4 -1,3 -0,9 -0,4
Fonte: ISTAT – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro.
* Il tasso di attività è calcolato sulla popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
29
,9
Tavola 4.3 Occupazione per Settori e Condizione
200120022003
2001200220032002lot2003gaprlot
2002lot2003galo
Dipendenti IndipendentiAgricol= Industria Servizi Intera Agricol= Industria Servizi Intera
tura economia tura economia (valori assoluti in migliaia)
464 5.311 9.742 15.517 663 1.529 3.806 5.998462 5.394 9.993 15.849 634 1.537 3.809 5.980452 5.464 10.129 16.046 623 1.553 3.831 6.008
Variazioni percentuali tendenziali
2,9 1,0 3,4 2,6 -0,9 1,5 0,9 0,8-0,4 1,6 2,6 2,1 -4,4 0,5 0,1 -0,3-2,2 1,3 1,4 1,2 -1,7 1,0 0,6 0,5
uglio 4,9 1,8 2,1 2,1 -6,1 1,7 -1,0 -0,9tobre -1,7 2,5 1,6 1,8 -2,9 -1,0 -0,4 -0,8
ennaio 0,0 1,9 0,6 1,0 -3,5 -1,0 1,6 0,3ile -1,6 1,8 1,6 1,6 -3,9 2,3 1,0 0,8
uglio -7,4 1,0 1,7 1,2 0,7 1,3 0,4 0,7tobre 1,2 0,5 1,5 1,2 0,0 1,8 -0,7 0,1
Variazioni percentuali congiunturali
uglio 19,8 2,2 0,0 1,3 -4,5 0,3 1,4 0,5tobre -4,5 0,3 -0,4 -0,3 2,8 -0,3 -0,3 0,0
ennaio -16,3 -1,0 0,5 -0,5 -0,5 -1,0 -0,3 -0,5prile 2,7 0,3 1,5 1,1 -1,6 3,4 0,3 0uglio 12,8 1,4 0,1 0,9 0,0 -0,8 0,8 0,3ttobre 4,4 -0,2 -0,7 -0,3 2,1 0,2 -1,5 -0,7
Fonte: ISTAT – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
30
Tavola 4.4 Occupazione a Tempo Parziale e a Tempo Determinato *
200120022003
2002lottobre2003gaprlottobre
200120022003
2002lottobre2003gaplot
Occupazione a tempo parziale Occupazione a tempo determinato
Totale occupati Incidenza Totale occupati IncidenzaIntera Servizi su occup. Intera Servizi su occup.
economia dipendente economia dipendente (valori assoluti in migliaia)
1.389 1.066 9,0 1.515 951 9,81.445 1.108 9,1 1.563 974 9,91.478 1.150 9,2 1.583 1.010 9,9
uglio 1.471 1.116 9,2 1.684 1.033 10,51.458 1.125 9,1 1.600 966 10,0
ennaio 1.433 1.125 9,0 1.446 946 9,1ile 1.485 1.154 9,3 1.526 993 9,5
uglio 1.504 1.163 9,3 1.692 1.066 10,51.490 1.156 9,2 1.666 1.034 10,3
Variazioni percentuali tendenziali
3,5 4,5 -1,0 0,14,1 4,0 3,2 2,42,3 3,7 1,2 3,7
uglio 5,4 3,7 2,7 0,210,0 10,9 6,3 3,9
ennaio 2,1 4,7 2,6 3,6rile 2,6 3,4 -2,1 1,0
uglio 2,2 4,2 0,5 3,2tobre 2,2 2,8 4,1 7,0
Fonte: ISTAT – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro.
* a lordo delle sovrapposizioni.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
31
Tavola 4.5 Occupazione Atipica per Sesso ed Età
2 0 0 02 0 0 12 0 0 22 0 0 3
2 0 0 2lo t
2 0 0 3galo t
2 0 0 12 0 0 22 0 0 3
2 0 0 2lo t2 0 0 3galo t
2 0 0 12 0 0 22 0 0 3
2 0 0 2lo t2 0 0 3galo t
2 0 0 12 0 0 22 0 0 3
2 0 0 2lo t2 0 0 3galo t
O C C U P A Z IO N E A T E M P O D E T E R M IN A T O
in c id e n z a su l to ta le
F e m m in e M a sc h i T o ta le 1 5 -3 4 a n n i 3 5 e o ltre d o n n e 1 5 -3 4 a n n i
7 3 6 7 9 4 1 .5 3 0 9 3 1 5 9 9 4 8 ,1 6 0 ,87 5 1 7 6 3 1 .5 1 5 9 0 3 6 1 2 4 9 ,6 5 9 ,67 7 7 7 8 6 1 .5 6 3 9 4 1 6 2 2 4 9 ,7 6 0 ,28 0 6 7 7 7 1 .5 8 3 9 5 6 6 2 7 5 1 6 0
u g lio 8 2 3 8 6 1 1 .6 8 4 1 .0 2 9 6 5 5 4 8 ,9 6 1 ,1to b re 7 9 9 8 0 1 1 .6 0 0 9 4 0 6 6 0 4 9 ,9 5 8 ,8
en n a io 7 3 0 7 1 6 1 .4 4 6 8 8 5 5 6 1 5 0 ,5 6 1 ,2p rile 7 8 2 7 4 4 1 .5 2 6 9 2 6 6 0 0 5 1 ,2 6 0 ,7u g lio 8 6 8 8 2 4 1 .6 9 2 1 .0 4 7 6 4 5 5 1 ,3 6 1 ,9
to b re 8 4 4 8 2 2 1 .6 6 6 9 6 6 7 0 0 5 0 ,7 5 8 ,0
V ariaz io n i p e rcen tu a li ten d en z ia li
2 ,0 -3 ,8 -1 ,0 -3 ,0 2 ,03 ,5 3 ,0 3 ,2 4 ,3 1 ,73 ,7 -1 ,2 1 ,2 1 ,6 0 ,8
u g lio 3 ,4 2 ,1 2 ,7 5 ,6 -1 ,5to b re 6 ,4 6 ,2 6 ,3 8 ,9 2 ,8
en n a io 3 ,7 1 ,4 2 ,6 3 ,5 1 ,3p rile 0 ,0 -4 ,2 -2 ,1 -1 ,6 -2 ,9u g lio 5 ,5 -4 ,3 0 ,5 1 ,7 -1 ,5
to b re 5 ,6 2 ,6 4 ,1 2 ,8 6 ,1
O C C U P A Z IO N E A T E M P O P A R Z IA L E
1 .0 6 9 3 2 0 1 .3 8 9 6 0 0 7 8 9 7 7 ,0 4 3 ,21 .1 3 0 3 1 5 1 .4 4 5 6 0 3 8 4 2 7 8 ,2 4 1 ,71 .1 8 6 2 9 3 1 .4 7 8 5 9 7 8 8 1 8 0 4 0
u g lio 1 .1 3 9 3 3 1 1 .4 7 1 6 2 3 8 4 7 7 7 ,4 4 2 ,4to b re 1 .1 5 7 3 0 1 1 .4 5 8 5 9 3 8 6 5 7 9 ,4 4 0 ,7
en n a io 1 .1 5 5 2 7 8 1 .4 3 3 5 8 8 8 4 5 8 0 ,6 4 1 ,0p rile 1 .1 7 7 3 0 8 1 .4 8 5 6 0 0 8 8 4 7 9 ,3 4 0 ,4u g lio 1 .2 0 5 2 9 9 1 .5 0 4 6 1 4 8 9 0 8 0 ,1 4 0 ,8
to b re 1 .2 0 5 2 8 5 1 .4 9 0 5 8 6 9 0 4 8 0 ,9 3 9 ,3V ariaz io n i p e rcen tu a li ten d en z ia li
5 ,8 -3 ,3 3 ,6 -1 ,4 7 ,75 ,7 -1 ,5 4 ,1 0 ,5 6 ,84 ,9 -7 ,1 2 ,3 -1 ,0 4 ,6
u g lio 7 ,1 -0 ,3 5 ,4 1 ,8 8 ,2to b re 1 2 ,5 1 ,3 1 0 ,0 7 ,4 1 1 ,8
en n a io 4 ,2 -6 ,1 2 ,1 1 ,2 2 ,7p rile 5 ,5 -7 ,2 2 ,6 -2 ,4 6 ,1u g lio 5 ,8 -9 ,7 2 ,2 -1 ,4 5 ,1
to b re 4 ,1 -5 ,3 2 ,2 -1 ,2 4 ,5
Fonte: ISTAT – Rilevazione trimestrale delle forze di lavoro.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
32
Tavola 4.6 Cassa Integrazione Guadagni
(ore autorizzate in migliaia)
2020
20 s o n d20 g f m a m g l a s o
2020
20 n di20 g fe ma ap m g l a s o
Gestione industria Gestione Totale Interventi ordinari Interventi straordinari Totale di cui edilizia generale
operai impiegati totale operai impiegati totale operai
01 54704 5507 60211 47904 12840 60744 120955 102608 31295 15225002 74908 9748 84657 48967 13908 62875 147532 123875 29611 177143
02ettembre 6936 950 7886 5852 1002 6854 14740 12788 2475 17215ttobre 7171 997 8168 3500 1047 4547 12715 10671 2563 15278ovembre 7047 1038 8085 2537 669 3206 11291 9584 2052 13343icembre 6275 854 7129 4875 1337 6212 13341 11150 1663 1500403ennaio 5081 674 5755 4651 1209 5860 11615 9732 2277 13892ebbraio 5685 915 6600 18229 3698 21927 28527 23914 2774 31301arzo 7030 997 8027 9886 1549 11435 19462 16916 3239 22701
prile 5973 854 6827 2446 570 3016 9843 8419 3240 13083aggio 7540 1402 8942 3664 1150 4814 13756 11204 3333 17089iugno 6283 1233 7516 8088 2092 10180 17696 14371 3900 21596uglio 6924 1522 8446 16242 2916 19158 27604 23166 3118 30722gosto 906 148 1054 2021 771 2792 3846 2927 696 4542ettembre 7379 1206 8585 5433 1359 6792 15377 12812 3090 18467ttobre 6524 1545 8069 5027 1488 6515 14584 11551 2458 17042
Variazioni percentuali tendenziali
01 33,5 38,3 33,9 -12,5 -32,5 -17,6 1,9 7,2 9,9 3,402 36,9 77,0 40,6 2,2 8,3 3,5 22,0 20,7 -5,4 16,4
02ovembre -12,6 20,8 -9,4 -46,9 -53,2 -48,3 -25,4 -25,4 9,0 -21,6cembre -10,4 8,0 -8,6 34,9 76,6 42,1 9,6 5,0 51,6 13,103ennaio 2,9 41,9 6,3 -4,3 3,3 -2,8 1,5 -0,6 33,7 5,7bbraio -17,4 20,6 -13,6 490,3 512,3 493,9 151,8 139,9 21,4 129,9rzo -2,3 7,4 -1,2 99,4 -47,0 45,1 21,6 39,2 0,3 18,0rile 32,1 58,1 34,9 -53,1 -60,6 -54,7 -16,0 -13,5 0,1 -12,5aggio 10,8 66,5 16,9 -27,9 16,3 -20,7 0,3 -5,8 -26,4 -6,3iugno -6,3 40,9 -0,8 156,0 112,2 145,6 51,0 45,7 27,4 46,1uglio -28,3 13,9 -23,2 380,8 185,0 335,3 79,3 77,7 27,8 72,3gosto 15,9 -3,9 12,6 -17,9 7,8 -12,1 -6,5 -9,8 85,1 1,2ettembre 6,4 26,9 8,9 -7,2 35,6 -0,9 4,3 0,2 24,8 7,3ttobre -9,0 55,0 -1,2 43,6 42,1 43,3 14,7 8,2 -4,1 11,5
Fonte: INPS.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
33
Tavola 4.7 Indici delle Retribuzioni Orarie Contrattuali
(indici base dicembre 2000 = 100 variazioni percentuali tendenziali)
AGR. IND. Ind. s. s. Edilizia TERZ. Comm. Trasporti Credito e PUBB. INDICE PREZZI AL
Alb. e P.Es. Com., att. Assicuraz. AMM.* GEN. CONSUMO**
2002 1,4 2,7 2,7 2,5 2,2 2,8 0,8 2,1 1,1 2,1 2,4
2002 IVtrim 3,1 2,7 2,8 2,5 2,7 3,3 1,1 3,2 1,1 2,2 2,6
2003 I trim 5,1 2,5 2,5 2,5 2,6 2,7 1,7 3,4 0,5 2,0 2,62003 II trim 4,9 1,8 1,7 2,6 2,3 2,6 1,8 2,3 0,5 1,7 2,42003 III trim 2,9 3,2 3,2 2,6 2,0 1,5 2,2 2,2 2,4 2,5 2,5
2002giugno 0,2 3,4 3,4 2,5 2,0 2,4 0,6 2,3 1,3 2,3 2,3luglio 0,2 2,5 2,4 2,5 2,5 3,3 0,8 2,4 0,6 2,2 2,3agosto 3,1 2,5 2,5 2,5 2,5 3,3 0,8 2,4 0,6 2,3 2,5settembre 3,1 2,6 2,5 2,5 2,6 3,3 1,1 2,5 0,6 2,1 2,6ottobre 3,1 2,7 2,8 2,5 2,7 3,3 1,3 2,5 0,6 2,1 2,6novembre 3,1 2,7 2,7 2,5 2,8 3,3 1,1 3,6 1,3 2,2 2,7dicembre 3,1 2,7 2,7 2,5 2,8 3,3 1,1 3,6 1,3 2,2 2,7
2003gennaio 5,1 2,8 2,9 2,4 2,5 2,7 1,7 3,5 0,5 2,2 2,7febbraio 5,1 2,9 2,9 2,5 2,7 2,7 1,7 4,2 0,5 2,2 2,5marzo 5,1 1,7 1,5 2,5 2,5 2,7 1,8 2,5 0,5 1,7 2,6aprile 4,9 1,8 1,7 2,6 2,3 2,6 1,8 2,5 0,5 1,7 2,5maggio 4,9 1,8 1,7 2,6 2,4 2,6 1,8 2,5 0,6 1,7 2,4giugno 4,9 1,8 1,7 2,6 2,2 2,6 1,8 1,8 0,6 1,7 2,3luglio 4,9 3,2 3,3 2,6 1,7 1,5 1,6 1,8 1,0 2,1 2,5agosto 1,9 3,2 3,3 2,6 1,9 1,5 2,1 2,4 3,0 2,6 2,5settembre 1,9 3,1 3,2 2,6 2,2 1,5 3,1 2,4 3,0 2,7 2,5ottobre 1,9 2,8 2,8 2,6 2,2 1,5 2,9 3,0 3,0 2,6 2,4novembre 1,9 2,8 2,8 2,7 2,0 1,5 2,9 1,9 3,0 2,5 2,4
Fonte: ISTAT – Indici delle retribuzioni orarie contrattuali.
* I dati relativi alle attività della PA riguardano is oli impiegati: la serie non è quindi perfettamente compatibile con quella pubblicata nella precedente base ( dicembre 1995=100) che includeva anche i dirigenti. ** Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
34
Tavola 4.8 Indicatori del Lavoro nelle Grandi Imprese
Operai – Impiegati (2000 = 100)
(variazioni percentuali tendenziali)
20012002
2002ND2003GFMAMGLASO
20012002
2002ND2003GFMAMGLugASO
O ccupaz ione O re lavor. R etribuzion i C osto delLordo N etto per lo rde per lavo ro perC IG C IG dipenden te d ipenden te d ipenden te
-2 ,3 -2 ,4 -1 ,1 3 ,2 2 ,5-3 ,9 -4 ,2 -0 ,4 3 ,7 3 ,2
ovem bre -3 ,7 -3 ,9 -1 ,5 4 ,1 3 ,8icem bre -3 ,5 -3 ,6 2 ,1 4 ,0 4 ,1
ennaio -3 ,1 -3 ,3 -1 ,7 -1 ,8 -1 ,0ebbraio -2 ,9 -3 ,7 -1 ,8 4 ,6 3 ,9arzo -2 ,8 -3 ,3 0 ,0 1 ,2 1 ,5prile -3 ,1 -3 ,5 2 ,3 3 ,9 3 ,6aggio -3 ,1 -3 ,0 -4 ,3 1 ,8 2 ,0iugno -2 ,9 -2 ,6 -1 ,4 2 ,0 1 ,7uglio -3 ,4 -3 ,7 0 ,6 5 ,4 4 ,7gosto -3 ,3 -3 ,5 -2 ,1 3 ,0 2 ,9ettem bre -3 ,0 -3 ,3 2 ,0 4 ,0 4 ,2ttobre -2 ,9 -3 ,2 0 ,8 3 ,8 3 ,6
-0 ,6 -0 ,6 0 ,1 2 ,7 2 ,6-0 ,9 -0 ,9 -0 ,1 3 ,9 3 ,9
ovem bre -0 ,9 -0 ,8 -2 ,0 2 ,8 3 ,1icem bre -0 ,3 -0 ,3 -1 ,3 4 ,1 3 ,6
ennaio -0 ,2 -0 ,2 -3 ,9 -2 ,0 -2 ,3ebbraio 0 ,4 0 ,3 -2 ,6 0 ,7 1 ,8arzo 0 ,1 0 ,1 -1 ,6 0 ,6 1 ,3prile 0 ,2 0 ,3 -0 ,2 -2 ,3 -2 ,3aggio 0 ,2 0 ,2 -2 ,7 4 ,8 4 ,9iugno 0 ,3 0 ,3 -2 ,8 1 ,7 2 ,1
lio 0 ,2 0 ,1 -1 ,2 2 ,8 3 ,6gosto 0 ,3 0 ,2 -4 ,0 2 ,7 3 ,2ettem bre 0 ,2 0 ,1 0 ,5 3 ,1 2 ,1ttobre 0 ,3 0 ,3 -0 ,2 2 ,2 1 ,8
S erv izi d estin ab ili a lla ven d ita
In d u stria in sen so stretto
Fonte: ISTAT – Indicatori del Lavoro nelle Grandi Imprese.
5.
Scambi con l’estero e bilancia dei pagamenti
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
37
Tavola 5.1 Prezzi in Euro e in Dollari delle Materie Prime
(variazioni percentuali sul periodo corrispondente)
(indici base: 1977 = 100)
in dollari (a) in euro(b) Indice Alimen- Non Combu- Totale-escluso Indice Alimen- Non Combu- Totale-esclusogenerale tari alimentari stibili combustibili generale tari alimentari stibili combustibili
2001 -11,3 -5,0 -3,5 -14,7 -4,1 -8,7 -5,7 0,1 -12,4 -1,82002 2,6 2,0 2,8 2,6 2,5 -3,0 -4,6 -2,2 -3,0 -2,9
2002I trim -14,0 -9,8 -6,6 -17,3 -7,7 -9,1 -5,7 -1,3 -12,9 -2,7II trim -6,6 -8,7 -2,6 -7,5 -4,7 -11,2 -15,0 -7,1 -12,1 -9,6III trim 6,9 7,4 6,2 7,1 6,6 -3,5 -5,4 -3,5 -3,1 -4,1IV trim 29,5 21,2 15,7 36,9 17,6 15,7 9,0 3,8 22,9 5,4
2003I trim 35,5 8,5 10,6 50,6 9,9 9,3 -9,8 -10,2 22,3 -10,1II trim 7,1 9,7 13,9 4,3 12,6 -13,1 -7,0 -8,3 -16,0 -7,9III trim 5,5 -6,9 12,9 5,3 5,9 -7,2 -12,9 -2,4 -8,1 -5,8
2003gennaio 39,8 5,4 7,9 60,8 7,1 15,4 -10,0 -10,2 33,8 -10,1febbraio 42,9 13,8 7,6 63,4 9,7 13,3 -6,6 -13,7 30,7 -11,6marzo 24,9 6,6 16,2 31,3 12,9 0,2 -12,7 -6,6 5,5 -8,5aprile 3,7 9,6 16,2 -1,3 14,1 -15,3 -8,2 -5,5 -20,2 -6,3maggio 5,6 11,1 13,9 2,0 13,0 -15,8 -7,2 -10,3 -19,4 -9,4giugno 12,1 8,4 11,7 12,8 10,6 -7,7 -5,5 -9,3 -7,5 -8,2luglio 9,5 -1,8 11,2 11,0 6,8 -4,3 -8,9 -3,9 -3,6 -5,4agosto 9,9 -3,7 13,1 11,3 7,2 -3,2 -9,9 -1,9 -2,5 -4,5settembre -2,4 -14,1 14,4 -5,4 3,7 -13,8 -19,2 -1,4 -17,3 -7,4ottobre 2,6 -15,3 14,3 2,2 3,4 -13,5 -22,1 -6,4 -14,5 -11,6
Fonte: Confindustria.
(a) Ponderazione effettuata con le quote 1977 dei prodotti del commercio mondiale. (b) Ponderazione effettuata con le quote 1977 dei prodotti del commercio italiano.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
38
Tavola 5.2 Interscambio Commerciale per Aree Geografiche
(saldi in milioni di euro)
2000 2001 2002 I trim03 II trim03 III trim 03 gen-nov 02 gen-nov 03
Paesi EXTRA-UE 4.067 11.571 13.408 -812 972 3.306 11.617 8.035USA 13.142 13.351 13.254 2683 2660 3.046 11.892 10.651Cina -4.648 -4.209 -4.290 -1447 -1535 -1.591 -4.025 -5.397Giappone -2.083 -1.573 -826 -295 -519 16 -725 -810Economie dinamiche all'Asia 2.716 3.539 3.274 460 277 573 2.860 1.966Opec -12.208 -7.824 -4.736 -2445 -1482 -1.466 -4.322 -6.252Paesi candidati all'UE 4.703 5.902 5.636 1334 1347 1.775 5.277 5.910
Paesi UE -2.160 -2.337 -5.570 -2015 -2464 404 -1218* -4748*TOTALE 1.907 9.233 7.838 -2827 -1492 3.710 8628* 2049*
Fonte:ISTAT – Statistiche sul commercio con l’estero.
(*) I dati si riferiscono al periodo gennaio – ottobre.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
39
Tavola 5.3 Interscambio Commerciale per Settori Merceologici
(saldi in milioni di euro)
222
20I tIIII
20I tIII
gg
222
20I tIIII
20I tIII
gg
Agric. e pesca
Prodottiminiere e
cavecompresienergetici
Prodottialimentaribevande e
tabacco
Prodottitessili abbig.
Legno cartastampaeditoria
Prodottichimici
gomma ematerie
plastiche
000 -5.370 -29.036 -4.069 21.829 -3.157 -5.290001 -4.770 -28.172 -4.364 23.113 -2.379 -3.525002 -4.876 -25.599 -3.440 20.941 -2.285 -4.620
02rim. -1.355 -6.125 -1.037 5.090 -679 -1.519
I trim. -1.278 -6.277 -777 4.775 -721 -1.545I trim. -953 -6.091 -794 5.778 -448 -621
V trim. -1.290 -7.106 -833 5.296 -439 -935
03rim. -1.144 -7.583 -725 4.416 -576 -1.468
I trim. -1.314 -6.416 -1.031 3.962 -756 -1.812I trim. -1.183 -6.119 -922 4.999 -447 -901
enn - ott 02 -3.954 -20.938 -2.905 17.826 -1.959 -3.951enn - ott 03 -4.121 -22.314 -2.962 15.817 -1.955 -4.258
M in. nonmetalliferi
metallimacchineapp.elettr.
M ezzi ditrasporto
Altriprod.ind.
manifatturiera
Energia gase acqua
000 19.805 -4.649 13.187 -1.513001 26.363 -7.924 13.221 -1.731002 26.280 -8.609 12.811 -1.844
02 26.283 -8.610 12.811 -1.843rim. 5.452 -1.700 3.096 -438
I trim. 6.763 -2.265 3.406 -499I trim. 7268 -1848 2766 -398
V trim. 6800 -2797 3543 -508
03rim. 5.768 -3.582 2.490 -439
I trim. 6198 -2427 2594 -514I trim. 7329 -1175 2522 -415
enn - ott 02 22.045 -6377 10465 -1496enn - ott 03 22250 -7932 8974 -1483
Fonte: ISTAT – Statistiche sul commercio con l’estero.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
40
Tavola 5.4 Interscambio Commerciale: Valori, Prezzi, Quantità
(variazioni percentuali)
Grado di Ragione Grado diValori Prezzi Quantità Valori Prezzi Quantità copertura di copertura
in valore (1) scambio(2) reale (3)1996 -4,3 -1,3 -3,0 2,0 0,8 1,2 6,5 2,1 4,31997 11,2 1,4 9,7 5,2 0,5 4,7 -5,4 -0,9 -4,61998 5,9 -2,7 8,8 4,1 1,0 3,1 -1,6 3,8 -5,21999 4,2 -0,8 5,0 -1,6 0,0 -1,6 -5,5 0,8 -6,32000 24,0 14,1 8,7 16,7 5,7 10,4 -5,9 -7,4 1,6
2001* 2,1 2,7 -0,6 5,1 3,6 1,4 3,0 2,2 0,82002* -2,4 -0,5 -1,9 -2,6 1,8 -4,3 -0,2 1,8 -2,0
2003*gennaio 3,9 4,7 -0,7 2,4 0,4 1,9 -1,5 -4,0 2,7febbraio 3,1 3,7 -0,6 -0,2 0,3 -0,5 -3,2 -3,3 0,1marzo 8,4 3,5 4,7 0,1 0,8 -0,7 -7,6 -2,6 -5,2aprile 1,2 1,2 0,0 -0,6 1,6 -2,2 -1,8 0,4 -2,2maggio -1,3 -2,2 0,8 -9,3 -1,8 -7,7 -8,1 0,4 -8,4giugno 2,2 -0,1 2,3 -4,8 -1,9 -3,0 -6,9 -1,8 -5,2luglio -0,7 0,0 -0,6 -0,9 -0,9 0,0 -0,2 -0,9 0,7agosto -11,5 -0,2 -11,3 -10,9 1,6 -12,3 0,7 1,8 -1,1settembre 5,9 -2,1 8,2 1,8 3,4 -1,6 -3,8 5,7 -9,0
gen-set 03* 1,6 0,9 0,7 3,2 0,4 2,8 1,6 -0,5 2,1
IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI
Fonte: ISTAT – Statistiche sul commercio con l’estero.
(*) Nuova serie dei numeri indici dei valori medi unitari e dei volumi importati ed esportati con base 2000=100.
1) Rapporto tra i tassi di incremento del valore delle esportazioni e delle importazioni.2) Rapporto tra i tassi di incremento dei prezzi delle esportazioni e delle importazioni.3) Rapporto tra i tassi di incremento delle quantità delle esportazioni e delle importazioni.
Nota: A seguito della revisione dei dati del 2002 l’ISTAT sta ricalcolando la serie storica mensile degliindici definitivi del 2002. Le variazioni percentuali sono basate sulle vecchie serie e sono pertanto da considerarsi provvisorie.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
41
Tavola 5.5 Esportazioni e Importazioni per Raggruppamenti Principali
di Industrie (*)
(variazioni percentuali)
Beni di consumo Beni strumentali Prodotti intermedi Energia Beni di consumo Beni strumentali Prodotti intermedi Energia
2001 7,5 3,5 3,8 -1,1 8,8 2,4 -0,5 -3,92002 0,1 -2,2 -1,8 -9,5 3,4 1,0 -4,1 -5,4
2002
I trim. 11,5 4,3 1,9 0,6 21,1 5,0 -2,2 -0,6II trim. 12,4 3,8 2,8 -6,5 15,0 2,6 -3,2 -1,3III trim. 4,9 0,3 -1,7 -6,7 10,2 2,1 -10,3 -11,5IV trim. 5,6 -0,8 -1,1 -22,6 9,1 7,1 -9,7 -18,8
2003
I trim. -9,4 -7,5 -3,7 58,9 -5,2 -1,2 -4,0 21,4II trim. -8,5 -3,0 -7,7 8,5 2,0 -2,5 -4,1 -0,1III trim. -3,8 -0,4 -0,8 6,8 4,6 -4,0 -1,6 0,8
2003
gennaio -11,0 -12,8 -1,8 54,6 -6,8 -3,1 -6,0 13,8febbraio -7,1 -4,0 -3,4 26,9 -2,1 -3,1 -3,6 17,0marzo -7,9 -5,1 -3,9 99,4 -3,9 4,3 -0,3 34,9aprile 0,2 4,6 -0,5 29,5 4,8 -1,1 -0,1 10,3maggio -11,5 -10,5 -10,6 4,8 -2,4 -2,2 -5,1 -9,0giugno -11,2 -0,6 -10,1 -10,7 6,5 -2,1 -4,5 -2,4luglio -7,4 4,6 -2,2 12,7 2,5 0,2 -1,4 -5,6agosto -3,2 -4,7 -1,5 12,1 6,7 -20,0 -4,5 7,8settembre 2,4 -2,0 3,0 -2,7 8,0 4,2 2,3 1,5ottobre 0,9 -2,3 1,9 12,4 2,2 -6,4 -4,5 -12,1
gen-ott 03 -6,3 -3,5 -3,5 22,0 0,6 -3,0 -3,5 5,1
ESPORTAZIONI (valori FOB) IMPORTAZIONI (valori CIF)
Fonte: ISTAT – Statistiche sul commercio con l’estero.
(*) Dati in valore.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
42
Tavola 5.6 Bilancia dei Pagamenti
(saldi in milioni di euro)
2 000 200 1 20 02 2 002 200 3gen-sett gen-sett
C onto co rrente -6 .305 -74 0 -7 .3 18 -3 .426 -14 .53 7
C onto ca p ita le 3 .195 93 6 8 38 901 54 9
C onto fin anziar io 4 .287 -3 .29 4 8 .5 38 5 .637 13 .62 9 d i cu i: V ariazio ne ris. U ffic ia li* -3 .058 48 4 -3 .1 11 -1 .344 -5 .27 0
E rrori ed om ission i -1 .177 3 .09 8 -2 .0 58 -3 .111 36 1
Fonte:Banca D’Italia.
(*) Per i mesi di agosto e settembre 2003 dati provvisori.
Nota: Per la variazione delle riserve ufficiali il segno “+” indica riduzione di riserve e viceversa.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
43
Tavola 5.7 Conto Corrente della Bilancia dei Pagamenti
(saldi in milioni di euro)
M
Se
R
T d i
S
2000 2001 2002 2002 2003gen-sett* gen-sett*
erci 10.368 17.405 17.297 13.312 3.688
rvizi 1.167 18 -3.657 -1.893 34
edditi -13.099 -11.635 -15.396 -11.597 -13.740
rasferim enti U nilaterali -4 .742 -6.527 -5.561 -1.592 -3.437cui:
Privati -698 -2.764 -4.564 -1.204 -960Pubblici -4 .044 -3.763 -997 -388 -2.477
aldo conto corrente -6 .305 -740 -7.318 -3.426 -14.537
Fonte:Banca D’Italia.
(*) Il valore dei trasferimenti unilaterali si riferisce al periodo gennaio – luglio.
Nota: Per i mesi di agosto e settembre 2003 dati provvisori.
6.
Tassi di cambio e tassi d’interesse
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
47
Tavola 6.1 Tassi di Cambio della Lira, dell’Euro e del Dollaro
s
novem
s
novem
CAMBI DELLA LIRA CAMBI DELL'EURO CAMBI DEL DOLLAROdollaro sterlina yen dollaro sterlina yen sterlina yen
Mesi Anni usa U.K. giapponese usa U.K. giapponese U.K giapponese
1995 1628,9 2571,6 17,5 1,579 93,341996 1543,0 2408,1 14,2 1,561 108,631997 1703,4 2789,5 14,1 1,340 0,691 137,60 1,638 120,681998 1736,2 2876,4 13,3 1,120 0,678 147,30 1,657 130,461999 1817,3 2939,8 16,0 1,067 0,659 121,52 1,618 113,842000 2101,7 3178,5 19,5 0,924 0,609 99,53 1,516 107,762001 2163,8 3114,4 17,8 0,896 0,622 108,74 1,440 121,462002 0,945 0,629 118,06 1,502 125,232003 1,131 0,692 130,96 1,634 115,95
gennaio 2003 1,062 0,657 126,12 1,616 118,74febbraio 1,077 0,670 128,60 1,609 119,38
marzo 1,081 0,683 128,16 1,583 118,61aprile 1,085 0,689 130,12 1,574 119,95
maggio 1,158 0,713 135,83 1,624 117,28giugno 1,166 0,702 138,05 1,661 118,37luglio 1,137 0,700 134,99 1,624 118,70agosto 1,114 0,699 132,38 1,593 118,84
ettembre 1,122 0,697 128,94 1,610 114,90ottobre 1,169 0,698 128,12 1,676 109,58
bre 1,170 0,693 127,84 1,689 109,25
dicembre 1,229 0,702 132,43 1,750 107,80
Variazioni percentuali tendenziali
CAMBI DELLA LIRA CAMBI DELL'EURO CAMBI DEL DOLLAROdollaro sterlina yen dollaro sterlina yen sterlina yen usa U.K giapponese usa U.K. giapponese U.K giapponese
1996 -5,3 -6,4 -18,6 -1,1 16,41997 10,4 15,8 -0,6 4,9 11,11998 1,9 3,1 -5,7 -16,4 -1,9 7,0 1,2 8,11999 4,7 2,2 20,4 -4,7 -2,8 -17,5 -2,3 -12,72000 15,6 8,1 21,7 -13,4 -7,6 -18,1 -6,3 -5,32001 3,0 -2,0 -8,6 -3,1 2,0 9,3 -5,0 12,72002 5,5 1,1 8,6 4,3 3,12003 19,7 10,0 10,9 8,8 -7,4
gennaio 2003 20,3 6,6 7,7 12,8 -10,5febbraio 23,8 9,5 10,6 13,1 -10,6
marzo 23,4 10,9 11,7 11,3 -9,5aprile 22,5 12,2 12,4 9,1 -8,3
maggio 26,3 13,5 17,2 11,3 -7,2giugno 22,1 9,0 17,2 12,0 -4,0luglio 14,6 9,7 15,3 4,5 0,6agosto 13,9 9,9 13,8 3,7 -0,1
ettembre 14,4 10,5 8,9 3,5 -4,8ottobre 19,2 10,7 5,4 7,6 -11,6
bre 16,9 8,7 5,1 7,5 -10,1dicembre 20,7 9,3 6,6 10,4 -11,6
Fonte: U.I.C.
Nota: Variazioni positive indicano un deprezzamento della Lira e del Dollaro nei confronti della valuta considerata. Per l’Euro le variazioni positive indicano un apprezzamento.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
48
Tavola 6.2 Tasso di Cambio Effettivo Nominale dei Principali Paesi Industriali
(Dollaro, Sterlina, Yen – indice 1993 = 100)
(Euro: indice I° Trim. 1999 = 100)
M esi A nni D ollaro U sa S terlina U K Y en giapponese E uro E uro G ruppo am pio
1995 100 ,00 95 ,91 113 ,32 107 ,81996 105 ,64 97 ,68 98 ,69 107 ,9 95 ,41997 113 ,50 113 ,11 94 ,15 99 ,1 90 ,41998 122 ,23 118 ,27 91 ,78 101 ,5 96 ,61999 120 ,52 117 ,13 105 ,99 95 ,7 96 ,82000 124 ,46 119 ,73 117 ,25 85 ,7 88 ,22001 130 ,93 118 ,02 107 ,21 87 ,3 91 ,02002 129 ,95 118 ,84 101 ,56 89 ,95 95 ,652003 119 ,26 114 ,06 101 ,79 99 ,88 106 ,68
gennaio 2002 134 ,46 119 ,30 98 ,88 87 ,6 91 ,6febbraio 135 ,07 119 ,67 98 ,67 86 ,8 91 ,1
m arzo 134 ,06 118 ,85 100 ,27 86 ,8 91 ,2aprile 133 ,45 119 ,60 99 ,92 87 ,2 91 ,7
m aggio 130 ,86 117 ,83 101 ,63 88 ,6 93 ,7giugno 128 ,44 116 ,19 102 ,25 90 ,6 96 ,4
luglio 125 ,76 118 ,31 105 ,02 91 ,7 98 ,2agosto 127 ,16 118 ,30 105 ,02 91 ,1 97 ,7
settem bre 127 ,80 119 ,65 103 ,42 91 ,2 98 ,0o ttobre 128 ,66 120 ,09 100 ,93 91 ,7 98 ,5
novem bre 127 ,21 119 ,28 101 ,90 92 ,5 99 ,3d icem bre 126 ,44 119 ,05 100 ,81 93 ,6 100 ,4
gennaio 2003 124 ,20 117 ,73 101 ,72 95 ,8 103 ,0febbraio 123 ,88 116 ,18 100 ,80 97 ,1 104 ,4
m arzo 123 ,31 114 ,21 101 ,70 97 ,9 105 ,1aprile 122 ,86 113 ,38 100 ,45 98 ,6 105 ,2
m aggio 117 ,76 111 ,64 99 ,72 102 ,5 109 ,1giugno 117 ,33 113 ,77 98 ,35 102 ,7 109 ,3
luglio 118 ,81 113 ,14 99 ,06 101 ,4 107 ,8agosto 120 ,44 112 ,59 99 ,84 100 ,3 106 ,6
settem bre 118 ,81 112 ,80 102 ,67 99 ,9 106 ,4
o ttobre 115 ,52 113 ,78 105 ,75 101 ,3 108 ,3
novem bre 115 ,14 114 ,58 105 ,99 101 ,2 108 ,3d icem bre 113 ,10 114 ,87 105 ,41 - -
Fonte: Banca D’Italia e Bollettino mensile della BCE per l’Area Euro.
D ollaro U sa S terlina U K Y en giapponese E uro E uro G ruppo am pio
1996 5 ,6 1 ,9 -12 ,9 0 ,11997 7 ,4 15 ,8 -4 ,6 -8 ,2 -5 ,21998 7 ,7 4 ,6 -2 ,5 2 ,4 6 ,91999 -1 ,4 -1 ,0 15 ,5 -5 ,7 0 ,22000 3 ,3 2 ,2 10 ,6 -10 ,5 -8 ,9
2001 5 ,2 -1 ,4 -8 ,6 1 ,8 3 ,22002 -0 ,8 0 ,7 -5 ,3 3 ,0 5 ,12003 -8 ,2 -4 ,0 0 ,2 11 ,0 11 ,5
gennaio 2002 5 ,4 2 ,1 -9 ,3 -1 ,8 -0 ,1febb raio 5 ,1 2 ,9 -10 ,6 -1 ,7 0 ,1
m arzo 2 ,4 1 ,3 -6 ,1 -1 ,8 -0 ,2ap rile 1 ,1 1 ,2 -5 ,5 -0 ,5 0 ,8
m aggio -0 ,5 -0 ,7 -5 ,7 3 ,1 4 ,9g iugno -2 ,9 -2 ,0 -5 ,6 7 ,0 9 ,4
lug lio -5 ,2 -0 ,8 -1 ,0 7 ,4 10 ,2agosto -2 ,3 0 ,9 -1 ,6 3 ,9 6 ,4
settem bre -1 ,7 1 ,0 -5 ,0 3 ,6 5 ,8o ttob re -1 ,8 1 ,6 -5 ,8 4 ,2 6 ,1
novem bre -3 ,7 0 ,7 -4 ,5 6 ,6 8 ,8d icem bre -4 ,6 0 ,3 -1 ,8 6 ,7 9 ,2
gennaio 2003 -7 ,6 -1 ,3 2 ,9 9 ,4 12 ,4febb raio -8 ,3 -2 ,9 2 ,2 11 ,9 14 ,6
m arzo -8 ,0 -3 ,9 1 ,4 12 ,8 15 ,2ap rile -7 ,9 -5 ,2 0 ,5 13 ,1 14 ,7
m aggio -10 ,0 -5 ,3 -1 ,9 15 ,7 16 ,4g iugno -8 ,6 -2 ,1 -3 ,8 13 ,4 13 ,4
lug lio -5 ,5 -4 ,4 -5 ,7 10 ,6 9 ,8agosto -5 ,3 -4 ,8 -4 ,9 10 ,1 9 ,1
settem bre -7 ,0 -5 ,7 -0 ,7 9 ,5 8 ,6o ttob re -10 ,2 -5 ,3 4 ,8 10 ,5 9 ,9
novem bre -9 ,5 -3 ,9 4 ,0 9 ,4 9 ,1d icem bre -10 ,6 -3 ,5 4 ,6 - -
V ariazion i p ercen tu a li ten d en zia li
Nota: Indici in aumento indicano apprezzamento del tasso di cambio.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
49
Tavola 6.3 Tassi di Interesse Ufficiali
(confronti internazionali)
settembre
novembredicembre
settembre
novembredicembre
settembre
novembredicembre
StatiUniti
Canada Giappone AreaEuro
RegnoUnito
Danimarca Svizzera Svezia
(1) (2) (3) (4) (5) (4)
gennaio 2001 5,50 5,50 0,50 4,75 6,00 4,75 3,00-4,00 4,00febbraio 5,50 5,50 0,35 4,75 5,75 4,75 3,00-4,00 4,00
marzo 5,00 5,00 0,25 4,75 5,75 4,75 2,75-3,75 4,00aprile 4,50 4,75 0,25 4,75 5,50 4,75 2,75-3,75 4,00
maggio 4,00 4,50 0,25 4,50 5,25 4,50 2,75-3,75 4,00giugno 3,75 4,50 0,25 4,50 5,25 4,50 2,75-3,75 4,00luglio 3,75 4,25 0,25 4,50 5,25 4,50 2,75-3,75 4,25
agosto 3,50 4,00 0,25 4,25 5,00 4,25 2,75-3,75 4,253,00 3,50 0,10 3,75 4,75 3,75 1.75-2.75 3,75
ottobre 2,50 2,75 0,10 3,75 4,50 3,75 1.75-2.75 3,752,00 2,25 0,10 3,25 4,00 3,25 1.75-2.75 3,751,75 2,25 0,10 3,25 4,00 3,25 1.25-2.25 3,75
gennaio 2002 1,75 2,00 0,10 3,25 4,00 3,25 1.25-2.25 3,75febbraio 1,75 2,00 0,10 3,25 4,00 3,25 1.25-2.25 3,75
marzo 1,75 2,00 0,10 3,25 4,00 3,25 1.25-2.25 4,00aprile 1,75 2,25 0,10 3,25 4,00 3,25 1.25-2.25 4,00
maggio 1,75 2,25 0,10 3,25 4,00 3,25 0.75-1.75 4,25giugno 1,75 2,50 0,10 3,25 4,00 3,25 0.75-1.75 4,25luglio 1,75 2,75 0,10 3,25 4,00 3,25 0.25-1.25 4,25
agosto 1,75 2,75 0,10 3,25 4,00 3,25 0.25-1.25 4,251,75 2,75 0,10 3,25 4,00 3,25 0.25-1.25 4,25
ottobre 1,75 2,75 0,10 3,25 4,00 3,25 0.25-1.25 4,251,25 2,75 0,10 3,25 4,00 3,25 0.25-1.25 4,001,25 2,75 0,10 2,75 4,00 2,75 0.25-1.25 3,75
gennaio 2003 1,25 2,75 0,10 2,75 4,00 2,75 0.25-1.25 3,75febbraio 1,25 2,75 0,10 2,75 3,75 2,75 0.25-1.25 3,75
marzo 1,25 3,00 0,10 2,50 3,75 2,75 0.00-0.75 3,50aprile 1,25 3,25 0,10 2,50 3,75 2,75 0.00-0.75 3,50
maggio 1,25 3,25 0,10 2,50 3,75 2,50 0.00-0.75 3,50giugno 1,00 3,25 0,10 2,00 3,75 2,00 0.00-0.75 3,00luglio 1,00 3,00 0,10 2,00 3,50 2,00 0.00-0.75 2,75
agosto 1,00 3,00 0,10 2,00 3,50 2,00 0.00-0.75 2,751,00 2,75 0,10 2,00 3,50 2,00 0.00-0.75 2,75
ottobre 1,00 2,75 0,10 2,00 3,50 2,00 0.00-0.75 2,751,00 2,75 0,10 2,00 3,75 2,00 0.00-0.75 2,751,00 2,75 0,10 2,00 3,75 2,00 0.00-0.75 2,75
Fonte: Banca D’Italia.
(1) Tasso obiettivo sui Federal founds. (2) Tasso obiettivo sull'overnight.(3) Tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali.(4) Tasso repo. (5) Fino a dicembre 1999 tasso di sconto. Da gennaio 2000 tasso Lib sui depositi a tre mesi in franchi svizzeri al quale si applica un margine di fluttuazione fissato dalla BNS.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
50
,5 4,4 3,2 6
,0 6,1 1,0 5,0 7
,1 0,1 4,1 8
,0 7,0 9,0 9,0 9
,0 1,0 1,0 9
,0 8,0 2,2 1,0 8
Tavola 6.4 Tassi Interbancari
(dati di fine mese)
D o lla ro S te r l in a Y e nU s a U K g ia p p o n e s e
(1 ) (2 ) (3 ) (4 )
g e n n a io 2 0 0 1 4 ,7 4 5 ,3 6 5 ,7 0 0fe b b ra io 4 ,7 7 5 ,0 1 5 ,5 5 0
m a rz o 4 ,5 6 4 ,8 0 5 ,4 5 0a p r i le 4 ,8 0 4 ,2 6 5 ,2 7 0 ,0 2
m a g g io 4 ,5 3 3 ,9 1 5 ,1 7 0 ,0 5g iu g n o 4 ,4 4 3 ,7 9 5 ,2 2 0 ,0 8
lu g lio 4 ,4 4 3 ,6 0 5 ,1 9 0 ,0 6a g o s to 4 ,2 5 3 ,4 0 4 ,8 6 0 ,0 4
s e t te m b re 3 ,6 6 2 ,5 2 4 ,4 4 0o t to b re 3 ,5 2 2 ,1 0 4 ,1 6 0
n o v e m b re 3 ,3 6 2 ,0 7 3 ,9 7 0d ic e m b re 3 ,2 9 1 ,8 2 4 ,0 5 0
g e n n a io 2 0 0 2 3 ,3 7 1 ,8 1 4 ,0 0 0fe b b ra io 3 ,3 7 1 ,8 2 3 ,9 8 0
m a rz o 3 ,4 5 1 ,9 6 4 ,1 3 0a p r i le 3 ,3 9 1 ,8 0 4 ,0 9 0 ,1 0
m a g g io 3 ,4 9 1 ,8 3 4 ,1 1 0 ,0 2g iu g n o 3 ,4 4 1 ,8 1 4 ,0 8 0 ,0 8
lu g lio 3 ,3 8 1 ,7 8 3 ,9 5 0 ,1 0a g o s to 3 ,3 6 1 ,7 6 3 ,9 4 0 ,0 8
s e t te m b re 3 ,3 0 1 ,7 4 3 ,8 9 0o t to b re 3 ,2 6 1 ,6 1 3 ,8 9 0
n o v e m b re 3 ,0 5 1 ,3 6 3 ,9 6 0d ic e m b re 2 ,8 7 1 ,3 1 3 ,9 5 0
g e n n a io 2 0 0 3 2 ,8 1 1 ,2 6 3 ,8 8 0fe b b ra io 2 ,5 3 1 ,2 7 3 ,6 2 0
m a rz o 2 ,5 2 1 ,2 2 3 ,5 9 0a p r i le 2 ,5 3 1 ,2 6 3 ,5 7 0 ,3 3
m a g g io 2 ,2 7 1 ,2 1 3 ,5 6 0 ,3 3g iu g n o 2 ,1 5 1 ,0 5 3 ,5 8 0 ,3 3
lu g lio 2 ,1 2 1 ,1 0 3 ,3 8 0 ,0 9a g o s to 2 ,1 5 1 ,0 9 3 ,5 6 0 ,3 4
s e t te m b re 2 ,1 3 1 ,0 9 3 ,6 7 0o t to b re 2 ,1 6 1 ,1 2 3 ,8 8 0
n o v e m b re 2 ,1 5 1 ,1 1 3 ,9 2 0d ic e m b re 2 ,1 4 1 ,1 0 3 ,9 6 0
E u ro
Fonte: Banca D’Italia.
(1) Tasso Euribor a 3 mesi.(2) Tasso sui certificati di deposito a 3 mesi. (3) Tasso interbancario a 3 mesi.(4) Call rate (uncollateralized) a 3 mesi.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
51
Tavola 6.5 Tassi Interbancari
(differenziali dell’Euro - dati di fine mese)
D o l l a r o S t e r l i n a Y e nU s a U K g i a p p o n e s e
g e n n a i o 2 0 0 1 - 0 , 6 2 - 0 , 9 6 4 , 2 0f e b b r a i o - 0 , 2 4 - 0 , 7 8 4 , 3 4
m a r z o - 0 , 2 4 - 0 , 8 9 4 , 3 0a p r i l e 0 , 5 4 - 0 , 4 6 4 , 7 8
m a g g i o 0 , 6 2 - 0 , 6 4 4 , 4 8g i u g n o 0 , 6 5 - 0 , 7 8 4 , 3 6
l u g l i o 0 , 8 4 - 0 , 7 4 4 , 3 8a g o s t o 0 , 8 5 - 0 , 6 1 4 , 2 1
s e t t e m b r e 1 , 1 4 - 0 , 7 8 3 , 6 0o t t o b r e 1 , 4 2 - 0 , 6 4 3 , 4 1
n o v e m b r e 1 , 2 9 - 0 , 6 1 3 , 3 1d i c e m b r e 1 , 4 7 - 0 , 7 6 3 , 2 2
g e n n a i o 2 0 0 2 1 , 5 6 - 0 , 6 3 3 , 2 7f e b b r a i o 1 , 5 5 - 0 , 6 1 3 , 2 3
m a r z o 1 , 4 9 - 0 , 6 8 3 , 2 7a p r i l e 1 , 5 9 - 0 , 7 1 3 , 2 9
m a g g i o 1 , 6 6 - 0 , 6 2 3 , 4 7g i u g n o 1 , 6 3 - 0 , 6 4 3 , 3 6
l u g l i o 1 , 6 0 - 0 , 5 8 3 , 2 8a g o s t o 1 , 6 0 - 0 , 5 8 3 , 2 8
s e t t e m b r e 1 , 5 6 - 0 , 5 9 3 , 2 3o t t o b r e 1 , 6 5 - 0 , 6 3 3 , 1 7
n o v e m b r e 1 , 6 9 - 0 , 9 1 2 , 9 6d i c e m b r e 1 , 5 6 - 1 , 0 9 2 , 7 8
g e n n a i o 2 0 0 3 1 , 5 5 - 1 , 0 7 2 , 7 9f e b b r a i o 1 , 2 6 - 1 , 0 9 2 , 5 2
m a r z o 1 , 3 0 - 1 , 0 7 2 , 4 3a p r i l e 1 , 2 7 - 1 , 0 4 2 , 2 0
m a g g i o 1 , 0 6 - 1 , 2 9 1 , 9 4g i u g n o 1 , 1 0 - 1 , 4 3 1 , 8 2
l u g l i o 1 , 0 2 - 1 , 2 6 2 , 0 3a g o s t o 1 , 0 6 - 1 , 4 1 1 , 8 1
s e t t e m b r e 1 , 0 4 - 2 , 5 8 3 , 5 9o t t o b r e 1 , 0 4 - 2 , 7 6 3 , 8 6
n o v e m b r e 1 , 0 4 - 2 , 8 1 3 , 7 2d i c e m b r e 1 , 0 4 - 2 , 8 6 3 , 8 8
Fonte: Banca D’Italia.
7.
Finanza pubblica
.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
55
Tavola 7.1 Entrate Tributarie Rettificate del Bilancio di Cassa dello Stato(*)
(milioni di euro)
20g
20gggggggggggg
20gggggggggggg
20ggggggggggg
Vargggggg
Totale Altre Risorse TotaleImposte Imposte Entrate Entrate proprie EntrateDirette Indirette Tributarie di cui: UE Finali
(**)
00en.-dic. 162.749 131.588 294.337 24.286 5.843 318.623
01ennaio 16.281 8.677 24.958 1.479 572 26.437en.-feb. 26.519 17.224 43.743 2.963 1.079 46.706en.-mar. 33.334 26.445 59.779 4.374 1.601 64.153en.-apr. 42.017 38.975 80.992 6.781 2.096 87.773en.-mag. 50.708 52.890 103.598 8.857 2.614 112.455en.-giu. 76.174 62.402 138.576 11.121 3.119 149.697en.-lug. 96.809 74.149 170.958 14.072 3.634 185.030en.-ago. 112.039 88.320 200.359 15.327 4.184 215.686en.-set. 122.397 95.601 217.998 16.665 4.658 234.663en.-ott. 133.352 106.561 239.913 19.086 5.162 258.999en.-nov. 143.787 121.414 265.201 21.323 5.651 286.524en.-dic. 176.644 144.553 321.197 22.039 6.547 343.236
02ennaio 15.266 6.965 22.231 896 413 23.127en.-feb. 24.127 16.306 40.433 2.247 857 42.680en.-mar. 34.337 26.889 61.226 3.555 1.288 64.781en.-apr. 42.554 38.340 80.894 6.010 1.698 86.904en.-mag. 51.199 52.703 103.902 7.760 2.147 111.662en.-giu. 76.030 62.399 138.429 12.084 2.557 150.513en.-lug. 95.213 73.954 169.167 15.843 2.989 185.010en.-ago. 104.912 88.969 193.881 16.001 3.442 209.882en.-set. 113.646 97.284 210.930 16.342 3.845 227.272en.-ott. 124.749 107.863 232.612 20.613 4.274 253.225en.-nov. 134.044 123.179 257.223 27.378 4.690 284.601en.-dic. 170.077 150.468 320.545 29.113 5.101 349.658
03ennaio 16.586 7.736 24.322 909 443 25.231en.-feb. 25.709 18.022 43.731 2.904 899 46.635en.-mar. 35.350 29.667 65.017 5.106 1.357 70.123en.-apr. 44.459 39.929 84.388 6.699 1.808 91.087en.-mag. 58.851 57.575 116.426 8.415 2.309 124.841en.-giu. 81.749 68.315 150.064 11.080 2.764 161.144en.-lug. 101.411 79.874 181.285 12.309 3.235 193.594en.-ago. 111.483 95.004 206.487 13.354 3.691 219.841en.-set. 120.348 103.652 224.000 14.637 4.137 238.637en.-ott. 132.012 114.229 246.241 18.937 4.600 265.178en.-nov. 143.764 130.257 274.021 20.278 5.034 294.299
iazioni %en.-dic.2001/ 8,5 9,9 9,1 -9,3 12,1 7,7en.-dic.2000en.-dic.2002/ -3,7 4,1 -0,2 32,1 -22,1 1,9en.-dic.2001en.-nov.2003/ 7,3 5,7 6,5 -25,9 7,3 3,4en.-nov.2002
Fonte: Ragioneria Generale dello Stato – I.G.P.B.
(*) Le rettifiche tengono conto di vari fattori quali: regolazioni contabili di rimborsi, regolazioni contabili relative a Sicilia e Sardegna, somme relative ai versamenti unificati, integrazioni degli incassi di bilancio relativi alla cartolarizzazione del lotto e superenalotto e versamenti accise anticipate a dicembre 2002, di competenza di gennaio 2003 e stime della quota di condono di spettanza dell'erario attribuibile per 1.594 mln.alle imposte dirette e per 398 mln.alle imposte indirette. (**) Al netto delle risorse IVA UE contabilizzate tra le “altre entrate”.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
56
Tavola 7.2 Imposte Dirette Rettificate
(milioni di euro)
200g
200gggggggggggg
200gggggggggggg
200ggggggggggg
V a
Im poste TO TA LE di cui: IRPEF IRPEG ILO R Sostitutive
(*)
0en.-dic. 162.749 113.707 28.589 165 6.073
1ennaio 16.281 15.043 200 14 344en.-feb. 26.519 23.147 309 28 1.709en.-m ar. 33.334 29.352 412 32 2.018en.-apr. 42.017 37.167 620 58 2.412en.-m ag. 50.708 44.373 816 76 3.203en.-giu. 76.174 55.775 8.547 92 5.130en.-lug. 96.809 69.123 12.775 106 5.855en.-ago. 112.039 76.899 16.823 120 6.333en.-set. 122.397 85.862 17.752 131 6.595en.-ott. 133.352 93.749 18.593 146 8.020en.-nov. 143.787 102.264 19.549 166 8.384en.-dic. 176.644 121.111 32.516 192 8.816
2ennaio 15.266 14.356 185 14 353en.-feb. 24.127 21.889 299 26 1.126en.-m ar. 34.337 30.650 856 39 1.851en.-apr. 42.554 37.526 1.026 52 2.737en.-m ag. 51.199 45.360 1.223 66 3.146en.-giu. 76.030 57.070 9.387 78 5.221en.-lug. 95.213 69.564 13.388 86 5.902en.-ago. 104.912 77.492 14.404 95 6.364en.-set. 113.646 84.822 15.332 105 6.586en.-ott. 124.749 93.055 16.168 116 8.146en.-nov. 134.044 100.818 17.035 128 8.452en.-dic. 170.077 119.989 30.384 145 8.883
3ennaio 16.586 15.502 184 4 453en.-feb. 25.709 23.228 349 7 1.056en.-m ar. 35.350 31.342 979 11 1.639en.-apr. 44.459 39.257 1.106 14 2.498en.-m ag. 58.851 47.279 1.351 17 2.860en.-giu. 81.749 58.754 8.233 22 4.096en.-lug. 101.411 72.008 12.328 25 4.689en.-ago. 111.483 80.243 13.487 29 5.040en.-set. 120.348 87.630 14.525 33 5.261en.-ott. 132.012 96.465 15.475 36 6.451en.-nov. 143.764 104.491 16.418 41 6.728
riazioni %gen.-dic.2001/ 8,5 6,5 13,7 16,5 45,2gen.-dic.2000gen.-dic.2002/ -3,7 -0,9 -6,6 -24,5 0,8gen.-dic.2001gen.-nov.2003/ 7,3 3,6 -3,6 -68,0 -20,4gen.-nov.2002
Fonte: Ragioneria Generale dello Stato – I.G.P.B.
(*) Le rettifiche tengono conto di vari fattori quali: regolazioni contabili di rimborsi, regolazioni contabili relative a Sicilia e Sardegna, somme relative ai versamenti unificati, stime per il 2003 della quota di condono di spettanza dell’erario attribuibile per 1594 mln. alle imposte dirette.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
57
Tavola 7.3 Imposte Indirette Rettificate
(milioni di euro)
200g
200genngen.gen.gen.gen.gen.ggen.gggg
200genngen.gen.gen.gen.gen.ggen.gggg
200genngen.gen.gen.gen.gen.ggen.ggg
Vagggggg
TOTALE di cui: IVA Registro Oli Tabacchi Lotto(*) bollo e sost. minerali
0en.-dic. 131.588 84.355 7.446 19.606 7.357 8.887
1aio 8.677 3.944 241 2.411 887 310-feb. 17.224 9.308 392 4.163 1.254 537-mar. 26.445 14.691 763 4.880 1.788 800-apr. 38.975 21.975 1.207 7.162 2.398 986-mag. 52.890 31.353 1.979 8.652 3.134 1.275-giu. 62.402 37.416 2.436 9.594 3.549 1.536
en.-lug. 74.149 44.588 3.275 11.496 4.434 1.702-ago. 88.320 54.833 3.709 13.138 4.911 1.960
en.-set. 95.601 59.071 4.225 14.152 5.086 2.155en.-ott. 106.561 65.130 4.736 16.271 5.918 2.605en.-nov. 121.414 74.971 5.622 17.972 6.924 2.989en.-dic. 144.553 86.709 7.431 20.091 7.305 7.721
2aio 6.965 4.155 220 912 664 563-feb. 16.306 9.887 342 2.678 1.187 1.107-mar. 26.889 16.601 661 4.203 1.699 1.631-apr. 38.340 22.608 1.095 5.869 2.528 1.861-mag. 52.703 32.706 1.869 7.442 3.108 2.173-giu. 62.399 38.659 2.345 9.075 3.557 2.396
en.-lug. 73.954 45.531 3.164 10.638 4.480 2.676-ago. 88.969 56.456 3.621 12.363 5.139 2.980
en.-set. 97.284 60.690 4.153 13.751 5.856 3.405en.-ott. 107.863 66.988 4.725 15.402 6.349 3.891en.-nov. 123.179 77.783 5.671 17.286 6.711 4.302en.-dic. 150.468 90.053 7.636 20.622 7.685 8.858
3aio 7.736 5.081 261 877 658 204-feb. 18.022 11.119 429 2.588 1.239 442-mar. 29.667 18.001 602 4.281 1.794 729-apr. 39.929 24.476 799 5.934 2.445 1.125-mag. 57.575 34.360 1.424 8.244 2.760 1.363-giu. 68.315 40.351 1.835 9.883 3.725 1.624
en.-lug. 79.874 47.151 2.610 11.512 4.441 2.052-ago. 95.004 58.400 3.064 13.152 4.855 2.443
en.-set. 103.652 62.692 3.571 14.624 5.834 2.752en.-ott. 114.229 68.961 4.102 16.476 6.469 3.020en.-nov. 130.257 79.892 5.091 18.352 6.849 3.321
riazioni %en.-dic.2001/ 9,9 2,8 -0,2 2,5 -0,7 -13,1en.-dic.2000en.-dic.2002/ 4,1 3,9 2,8 2,6 5,2 14,7en.-dic.2001en.-nov.2003/ 5,7 2,7 -10,2 6,2 2,1 -22,8en.-nov.2002
Fonte: Ragioneria Generale dello Stato – I.G.P.B.
(*) Le rettifiche tengono conto di vari fattori quali: regolazioni contabili di rimborsi, regolazioni contabili relative a Sicilia e Sardegna, somme relative ai versamenti unificati, integrazioni degli incassi di bilancio relativi alla cartolarizzazione del lotto e superenalotto e versamenti accise
anticipate a dicembre 2002, di competenza di gennaio 2003 e stime per il 2003 della quota di condono di spettanza dell’erario, attribuibile per 398 mln. alle imposte indirette.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
58
Tavola 7.4 Spese del Bilancio di Cassa dello Stato
(milioni di euro)
2 0 0gggggggggggg
2 0 0gggggggggggg
2 0 0gggggggggg
P a g a m en ti R ed d iti P a g a m en ti P a g a m en tico rren ti d a la v o ro c /ca p ita le to ta li
d ip en d en te T ra sfer im en ti In teress i In v estim en ti
1en n a io 3 3 .0 9 5 8 .1 5 3 1 2 .2 4 4 5 .7 3 2 1 .4 8 5 1 2 8 3 4 .5 8 0en .-feb . 5 6 .3 4 6 1 2 .4 5 8 2 3 .0 9 3 9 .7 5 3 4 .1 2 1 2 8 7 6 0 .4 6 7en .-m ar. 8 2 .9 5 3 1 7 .1 7 3 3 3 .9 3 6 1 5 .4 1 7 6 .9 5 3 8 0 8 8 9 .9 0 6en .-ap r. 9 9 .9 6 4 2 1 .9 5 0 3 7 .9 5 3 2 1 .2 4 0 1 3 .1 8 1 1 .4 5 2 1 1 3 .1 4 5en .-m ag . 1 2 2 .3 9 4 2 7 .2 6 7 4 1 .1 1 6 3 0 .3 3 0 1 5 .7 5 5 1 .7 5 5 1 3 8 .1 4 9en .-g iu . 1 5 2 .2 9 5 3 3 .0 8 2 5 0 .7 7 0 3 6 .0 5 3 1 9 .2 8 9 2 .1 1 3 1 7 1 .5 8 4en .-lu g . 1 9 2 .7 1 2 3 8 .1 6 7 6 9 .0 0 7 4 7 .2 3 0 2 3 .8 0 0 2 .4 5 5 2 1 6 .5 1 2en .-ago . 2 2 4 .3 9 9 4 4 .2 5 5 8 5 .3 0 7 5 1 .9 5 2 2 6 .6 0 1 2 .9 4 2 2 5 1 .0 0 0en .-se t. 2 6 1 .1 9 4 4 8 .6 6 1 1 0 1 .3 8 4 5 6 .9 9 8 2 7 .5 2 5 3 .1 6 7 2 8 8 .7 1 9en .-o tt. 2 8 4 .4 8 0 5 4 .1 7 1 1 1 0 .6 4 9 6 1 .5 4 9 3 0 .0 1 4 3 .5 6 7 3 1 4 .4 9 4en .-n o v . 3 1 1 .0 9 2 6 0 .9 7 7 1 1 7 .6 3 4 7 0 .9 1 6 3 4 .4 9 8 3 .8 8 2 3 4 5 .5 9 0en .-d ic . 3 7 1 .2 0 5 7 1 .8 1 2 1 4 6 .5 9 6 7 8 .5 1 2 4 2 .6 0 0 4 .8 2 0 4 1 3 .8 0 5
2en n a io 2 5 .7 4 3 6 .6 3 1 9 .0 5 0 5 .1 5 4 1 .4 1 6 2 3 2 2 7 .1 5 9en .-feb . 5 1 .5 4 9 9 .6 9 1 2 3 .6 9 7 9 .8 4 6 3 .0 6 0 6 1 8 5 4 .6 0 9en .-m ar. 7 2 .6 3 2 1 4 .8 6 4 2 9 .0 0 7 1 4 .1 5 0 5 .7 7 9 9 8 4 7 8 .4 1 1en .-ap r. 9 4 .3 8 7 2 1 .7 3 0 3 5 .6 6 0 1 8 .9 5 4 7 .6 9 0 1 .4 8 1 1 0 2 .0 7 7en .-m ag . 1 2 4 .5 6 9 2 7 .4 4 0 4 0 .6 8 2 3 1 .8 1 2 9 .5 9 5 1 .8 0 2 1 3 4 .1 6 4en .-g iu . 1 5 3 .9 7 0 3 3 .9 2 9 5 2 .2 5 2 3 4 .3 3 9 1 9 .0 6 7 2 .2 3 7 1 7 3 .0 3 7en .-lu g . 1 9 6 .3 8 5 4 0 .4 4 9 6 3 .1 2 1 4 6 .2 4 1 2 5 .8 9 2 2 .7 9 1 2 2 2 .2 7 7en .-ago . 2 2 4 .7 5 4 4 4 .1 4 4 8 0 .3 7 2 5 1 .5 4 0 2 7 .3 2 0 3 .0 1 6 2 5 2 .0 7 4en .-se t. 2 4 8 .1 3 2 4 8 .8 2 5 9 1 .6 2 7 5 5 .4 9 5 2 9 .5 9 6 3 .2 9 4 2 7 7 .7 2 8en .-o tt. 2 6 7 .9 0 5 5 6 .3 2 9 9 5 .6 3 3 6 0 .8 4 2 3 3 .7 6 7 3 .6 2 0 3 0 1 .6 7 2en .-n o v . 2 9 1 .3 5 5 6 1 .4 5 5 1 0 2 .9 7 2 6 8 .7 6 4 3 7 .0 9 4 4 .0 3 8 3 2 8 .4 4 9en .-d ic . 3 7 0 .1 4 4 7 0 .9 7 4 1 5 0 .8 5 6 7 8 .0 5 5 4 5 .7 5 9 4 .7 9 4 4 1 5 .9 0 3
3en n a io 3 2 .2 4 1 8 .9 0 8 1 4 .3 5 5 4 .3 3 2 4 6 8 9 8 3 2 .7 0 9en .-feb . 4 7 .3 4 3 1 2 .5 2 1 1 6 .1 5 5 9 .2 4 4 1 .6 8 7 4 6 3 4 9 .0 3 0en .-m ar. 7 9 .3 1 5 2 0 .0 1 9 3 0 .9 7 1 1 3 .0 2 7 5 .2 6 2 1 .0 3 2 8 4 .5 7 7en .-ap r. 1 0 3 .6 4 8 2 7 .3 4 2 3 6 .7 8 9 1 8 .2 8 0 1 4 .3 6 3 1 .9 2 7 1 1 8 .0 1 1en .-m ag . 1 3 3 .6 1 4 3 1 .5 7 2 4 6 .5 0 3 2 6 .0 3 7 1 9 .9 6 6 2 .3 2 8 1 5 3 .5 8 0en .-g iu . 1 6 7 .7 6 0 3 7 .9 2 7 5 4 .2 8 8 2 9 .4 9 6 2 2 .3 3 0 2 .7 6 7 1 9 0 .0 9 0en .-lu g . 2 0 6 .6 4 7 4 5 .7 3 7 7 2 .9 6 0 3 9 .3 4 7 2 7 .6 5 5 3 .2 2 5 2 3 4 .3 0 2en .-ago . 2 2 6 .9 9 3 5 1 .5 3 3 7 9 .6 6 2 4 5 .2 7 0 3 0 .2 6 1 3 .5 6 6 2 5 7 .2 5 4en .-se t. 2 5 0 .0 0 6 5 6 .0 6 5 9 2 .3 6 1 4 8 .6 7 7 3 2 .4 2 3 3 .7 9 4 2 8 2 .4 2 9en .-o tt. 2 7 1 .1 3 6 6 3 .1 4 9 9 8 .5 9 1 5 2 .8 8 5 4 2 .5 2 2 4 .2 8 8 3 1 3 .6 5 8
D a2 0 0gggg
2 0 0gggg
2 0 0ggg
V aggegg
t i co n so lid a ti (* )1
en .-m ar. 8 2 .9 4 8 1 7 .5 0 2 3 3 .5 3 7 1 5 .4 1 7 6 .9 5 8 8 1 3 8 9 .9 0 6en .-g iu . 1 5 2 .2 9 5 3 3 .0 8 2 5 0 .7 7 0 3 6 .0 5 3 1 9 .2 8 9 2 .1 1 3 1 7 1 .5 8 4en .-se t. 2 6 1 .1 0 6 5 0 .0 6 0 9 9 .2 5 3 5 6 .9 9 9 2 7 .6 1 2 3 .2 5 4 2 8 8 .7 1 8en .-d ic . 3 7 1 .0 4 6 7 3 .9 5 6 1 4 3 .1 4 6 7 8 .5 1 2 4 2 .7 5 9 4 .9 7 9 4 1 3 .8 0 5
2en .-m ar. 7 2 .6 0 6 1 5 .2 3 3 2 8 .3 7 2 1 4 .1 5 0 5 .8 0 5 1 .0 1 0 7 8 .4 1 1en .-g iu . 1 5 3 .9 7 0 3 3 .9 2 9 5 2 .2 5 2 3 4 .3 3 9 1 9 .0 6 7 2 .2 3 7 1 7 3 .0 3 7en .-se t. 2 4 8 .0 2 0 5 0 .4 5 4 8 8 .7 9 2 5 5 .4 9 5 2 9 .7 0 8 3 .4 4 6 2 7 7 .7 2 8en .-d ic . 3 7 0 .0 6 9 7 3 .1 3 1 1 4 6 .8 5 8 7 8 .0 5 5 4 5 .8 3 5 5 .1 7 5 4 1 5 .9 0 4
3en .-m ar. 7 9 .3 1 4 2 0 .4 2 6 3 0 .1 5 3 1 3 .0 2 7 5 .2 6 3 1 .1 1 2 8 4 .5 7 7en .-g iu . 1 6 7 .7 6 0 3 7 .9 2 7 5 4 .2 8 8 2 9 .4 9 6 2 2 .3 3 0 2 .7 6 7 1 9 0 .0 9 0en .-se t. 2 5 0 .0 4 6 5 7 .9 9 2 8 9 .1 4 2 4 8 .6 7 7 3 2 .3 8 3 4 .0 2 2 2 8 2 .4 2 9
r ia z io n i %en .-d ic .2 0 0 2 / -0 ,3 -1 ,1 2 ,6 -0 ,6 7 ,2 3 ,9 0 ,5
n .-d ic .2 0 0 1en .-se t.2 0 0 3 / 0 ,8 1 4 ,9 0 ,4 -1 2 ,3 9 ,0 1 6 ,7 1 ,7en .-se t.2 0 0 2 /
Fonte: Relazione di Cassa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
(*) I dati consolidati, coerenti con quelli esposti nelle Relazioni di Cassa, includono le riclassificazioni operate su alcune poste di bilancio ai fini della loro armonizzazione con i dati di contabilità nazionale.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
59
Tavola 7.5 Entrate del Settore Statale
(milioni di euro)
2gggg
2gggg
2gggg
2ggg
V agggggg
T ota le A ltre T otale E n trate E ntrate E n trate
T ribu tarie D irette In d irette
000en .-m ar. 67 .023 39 .838 27 .185 5 .473 72.496en .-giu . 139.752 77 .339 62 .413 18 .648 158.400en .-set. 200.352 116 .988 83 .364 25 .803 226.155en .-d ic . 288.082 156 .205 131 .877 27 .981 316.063
001en .-m ar. 59 .344 35 .346 23 .998 6 .762 66.106en .-giu . 133.943 74 .706 59 .237 17 .581 151.524en .-set. 204.297 119 .056 85 .241 24 .761 229.058en .-d ic . 301.641 171 .975 129 .666 27 .612 329.253
002en .-m ar. 56 .228 34 .737 21 .491 4 .313 60.541en .-giu . 133.724 74 .923 58 .801 18 .917 152.641en .-set. 192.818 109 .262 83 .556 31 .086 223.904en .-d ic. 299.592 165 .126 134 .466 26 .052 325.644
003en .-m ar. 58 .573 35 .031 23 .542 5 .806 64.379en .-giu . 141.109 77 .985 63 .124 16 .911 158.020en .-set. 202.939 112 .951 89 .988 24 .151 227.090
riazion i %en .-d ic .2001/ 4 ,7 10,1 -1 ,7 -1 ,3 4 ,2en .-d ic .2000en .-d ic .2002/ -0 ,7 -4 ,0 3 ,7 -5 ,6 -1 ,1en .-d ic .2001en .-set.2003/ 5 ,2 3 ,4 7 ,7 -22 ,3 1 ,4en .-set.2002/
Fonte: Relazione di Cassa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
60
Tavola 7.6 Spese del Settore Statale
(milioni di euro)
Pagamenti Pagamenti Totale Correnti c/capitale Pagamenti
Personale Trasferimenti Interessi Investimentiin servizio
2000gen.-mar. 71.581 20.457 32.568 15.305 9.521 640 81.102gen.-giu. 156.241 34.977 78.558 31.734 18.506 1.398 174.747gen.-set. 224.329 48.913 112.446 47.366 25.883 2.089 250.212gen.-dic. 313.689 67.945 154.745 67.300 36.456 3.247 350.145
2001gen.-mar. 76.201 16.187 39.350 16.758 9.176 600 85.377gen.-giu. 159.729 33.337 79.785 36.372 18.475 1.685 178.204gen.-set. 230.220 51.957 111.648 52.346 28.863 3.097 259.083gen.-dic. 332.236 76.888 159.020 72.696 40.446 4.204 372.682
2002gen.-mar. 74.498 17.162 37.823 14.863 12.071 1.088 86.569gen.-giu. 158.572 34.135 82.836 30.331 22.477 2.242 181.049gen.-set. 230.541 51.223 116.667 46.902 34.853 3.467 265.394gen.-dic. 323.801 75.491 160.036 63.741 50.522 5.406 374.323
2003gen.-mar. 79.610 20.807 37.636 16.050 9.513 1.113 89.123gen.-giu. 163.629 38.257 82.861 30.647 20.007 2.728 183.636gen.-set. 238.969 58.179 118.811 45.390 31.916 4.142 270.885
Variazioni %gen.-dic. 2001/ 5,9 13,2 2,8 8,0 10,9 29,5 6,4gen.-dic. 2000gen.-dic. 2002/ -2,5 -1,8 0,6 -12,3 24,9 28,6 0,4gen.-dic. 2001gen.-set.2003/ 3,7 13,6 1,8 -3,2 -8,4 19,5 2,1gen.-set.2002/
Fonte: Relazione di Cassa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
61
Tavola 7.7 Fabbisogno del Settore Statale
(milioni di euro)
Entrate Spese Fabbisogno Coefficienti di realizzazione (*)Totali Totali (Al netto reg.
debitorie Entrate Spese Fabbisognopregresse)
2000gen.-mar. 73.897 81.102 7.205 22,9 23,2 26,3gen.-giu. 158.400 174.747 16.347 49,1 49,9 59,7gen.-set. 226.155 250.212 24.057 70,1 71,5 87,8gen.-dic. 322.759 350.145 27.386 100,0 100,0 100,0
2001gen.-mar. 68.045 85.377 17.332 20,1 22,9 51,7gen.-giu. 151.524 178.204 26.681 44,7 47,8 79,5gen.-set. 229.058 259.083 30.025 67,5 69,5 89,5gen.-dic. 339.135 372.682 33.547 100,0 100,0 100,0
2002gen.-mar. 65.711 86.569 20.858 18,9 23,1 80,1gen.-giu. 152.641 181.049 28.408 43,8 48,4 109,1gen.-set. 223.904 265.394 41.490 64,3 70,9 159,3gen.-dic. 348.283 374.323 26.040 100,0 100,0 100,0
2003gen.-mar. 69.381 89.123 19.742gen.-giu. 158.020 183.636 25.616gen.-set. 227.090 270.885 43.795
Fonte: Relazione di Cassa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
62
Tavola 7.8 Conto delle Amministrazioni Pubbliche – Area UE
(in percentuale del PIL)
Entrate Spese Spesa Spesa SpesaPaesi correnti correnti interessi al netto totale
interessi
2003
Austria 49,5 47,5 3,3 47,9 51,2 Belgio 49,7 48,7 5,6 45,5 51,1 Danimarca 54,7 52,3 3,3 52,1 55,4 Finlandia 50,3 45,3 2,1 48,8 50,9 Francia 48,8 49,4 3,2 51,5 54,7 Germania 43,9 45,3 3,1 46,0 49,1 Grecia 41,2 39,3 6,0 40,3 46,3 Irlanda 32,3 29,3 1,5 33,3 34,8 Italia 43,8 43,8 5,3 42,8 48,1 Lussemburgo 47,7 40,8 0,1 47,9 48,0 Paesi Bassi 44,6 43,8 3,0 45,5 48,5 Portogallo 39,5 41,7 2,9 44,2 47,1 Spagna 39,6 35,2 2,5 37,3 39,8 Svezia 59,0 55,6 2,7 56,3 59,0 Regno Unito 39,3 39,8 2,1 40,7 42,8
UE 44,4 44,2 3,3 45,1 48,4
2004
Austria 49,6 47,2 3,3 47,6 50,9 Belgio 49,6 48,3 5,0 45,8 50,8 Danimarca 54,4 51,6 3,0 51,7 54,7 Finlandia 49,7 45,5 2,0 49,0 51,0 Francia 48,8 49,0 3,2 51,1 54,3 Germania 43,5 44,8 3,2 45,2 48,4 Grecia 40,0 38,9 5,6 40,1 45,7 Irlanda 32,1 29,4 1,5 33,4 34,9 Italia 43,9 43,4 5,1 41,8 46,9 Lussemburgo 45,2 41,6 0,1 48,5 48,6 Paesi Bassi 44,1 43,6 2,7 45,5 48,2 Portogallo 39,9 41,5 2,8 43,3 46,1 Spagna 39,6 35,1 2,3 37,4 39,7 Svezia 59,0 55,4 2,6 56,1 58,7 Regno Unito 39,7 39,8 2,1 41,0 43,1
UE 44,3 43,9 3,2 44,8 48,0
Fonte: Previsioni economiche UE, autunno 2003. Schema contabile SEC95. Italia, Nota di aggiornamento al DPEF – settembre 2003.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
63
Tavola 7.8 (segue) Conto delle Amministrazioni Pubbliche – Area UE
(in percentuale del PIL)
Saldo Saldo Indebitamento Avanzo DebitoPaesi Corrente Conto/capitale netto primario pubblico
2003
Austria 2,0 -3,0 -1,0 2,3 66,4 Belgio 1,0 -0,8 0,2 5,8 103,5 Danimarca 2,4 -1,5 0,9 4,2 42,9 Finlandia 5,0 -2,6 2,4 4,5 44,6 Francia -0,6 -3,6 -4,2 -1,0 62,6 Germania -1,4 -2,8 -4,2 -1,1 63,8 Grecia 1,9 -3,6 -1,7 4,3 100,6 Irlanda 3,0 -3,9 -0,9 0,6 33,5 Italia -0,1 -2,4 -2,5 2,8 106,0 Lussemburgo 6,9 -7,5 -0,6 -0,5 4,9 Paesi Bassi 0,8 -3,4 -2,6 0,4 54,6 Portogallo -2,2 -0,7 -2,9 0,0 57,7 Spagna 4,4 -4,4 0,0 2,5 51,3 Svezia 3,4 -3,2 0,2 2,9 51,7 Regno Unito -0,5 -2,3 -2,8 -0,7 39,6
UE 0,2 -2,9 -2,7 0,6 64,1
2004
Austria 2,4 -3,0 -0,6 2,7 65,2 Belgio 1,3 -1,7 -0,4 4,6 101,0 Danimarca 2,8 -1,5 1,3 4,3 41,0 Finlandia 4,2 -2,5 1,7 3,7 44,5 Francia -0,2 -3,6 -3,8 -0,6 64,3 Germania -1,3 -2,6 -3,9 -0,7 65,0 Grecia 1,1 -3,5 -2,4 3,2 97,1 Irlanda 2,7 -3,9 -1,2 0,3 33,8 Italia 0,5 -2,7 -2,2 2,9 105,0 Lussemburgo 3,6 -5,7 -2,1 -2,0 4,7 Paesi Bassi 0,5 -3,2 -2,7 0,0 55,5 Portogallo -1,6 -1,7 -3,3 -0,5 58,8 Spagna 4,5 -4,4 0,1 2,4 48,8 Svezia 3,6 -3,1 0,5 3,1 51,4 Regno Unito -0,1 -2,6 -2,7 -0,6 40,50,0 UE 0,4 -3,0 -2,6 0,6 64,4
Fonte: Previsioni economiche UE, autunno 2003. Schema contabile SEC95. Italia, Nota di aggiornamento al DPEF – settembre 2003.
8.
Previsioni macroeconomiche
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
67
Tavola 8.1 Relazione Previsionale e Programmatica per il 2004
QUADRO MACRO PROGRAMMATICO
(variazioni percentuali)
2002 2003 2004 2005 2006 2007
Pil reale 0,4 0,5 1,9 2,2 2,5 2,6
Pil nominale 3,1 3,3 4,0 4,1 4,2 4,3
consumi famiglie 0,4 1,8 2,3 2,2 2,4 2,4
spesa della PA e ISP 1,7 1,4 0,9 0,6 0,4 0,4
investimenti 0,5 -0,6 3,5 4,4 4,9 5,2
importazioni 1,5 2,0 7,4 7,2 7,4 7,6
esportazioni -1,0 -1,5 5,6 6,8 7,2 7,3
inflazione ( tasso programmato) - - 1,7 1,5 1,4 1,4
costo lavoro 2,4 3,1 2,9 2,3 2,2 2,2
prodotto per occupato -0,7 -0,1 1,0 1,1 1,3 1,3
occupazione (ULA) 1,1 0,6 0,9 1,0 1,2 1,3
tasso di disoccupazione 9,0 8,7 8,4 8,1 7,7 7,4
saldo corrente bil. pag. /Pil -0,6 -1,1 -1,2 -1,2 -1,1 -1,1
Tavola 8.2 Nota di aggiornamento al DPEF 2004-2007
QUADRO PROGRAMMATICO SINTETICO DELLE AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
(in percentuale del PIL)
I
A
I
I
D
2 0 0 4 2 0 0 5 2 0 0 6 2 0 0 7
n d e b i t a m e n t o n e t t o -2 ,2 -1 ,5 -0 ,7 0 ,0
v a n z o p r im a r io 2 ,9 3 ,5 4 ,4 5 ,1
n t e r e s s i 5 ,1 5 ,0 5 ,1 5 ,1
n d e b i t a m e n t o n e t t o s t r u t t u r a l e -1 ,6 -1 ,1 -0 ,5 0 ,1
e b i to 1 0 5 ,0 1 0 3 ,0 1 0 0 ,9 9 8 ,6
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
68
Tavola 8.3 Previsioni Economiche degli Istituti Nazionali per l’Italia
(dati di sintesi)
2003 2004 2003 2004 2003 2004
PIL REALE (variaz. %) 0,5 1,6 0,5 1,6 0,4 1,7
PREZZI AL CONSUMO (variaz. %) 2,7 2,1 2,7 2,1 2,7 2,1
TASSO DI DISOCCUPAZIONE 8,6 8,2 8,7 8,3 8,7 8,7
DEFICIT P.A. (in % del PIL) -2,8 -2,5 -2,8 -3,2 -2,8 -2,8
2003 2004 2003 2004 2003 2004
PIL REALE (variaz. %) 0,4 1,5 0,4 1,4 2,0
PREZZI AL CONSUMO (variaz. %) 2,7 2,2 2,7 2,3 1,7
TASSO DI DISOCCUPAZIONE 8,8 8,7 8,5
DEFICIT P.A. (in % del PIL) -2,7 -2,5 -2,9 -3,2 -1,8
CER (novembre 2003)
ISAE
CONFINDUSTRIA(dicembre 2003)
(1)
RPP 2004(settembre 2003)
PROMETEIA(dicembre 2003)
REF. IRS(ottobre 2003)(ottobre 2003)
(1) Quadro macro programmatico.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
69
Tavola 8.4 Previsioni Economiche dei Principali Organismi Internazionali
per l’Italia
(dati di sintesi)
2003 2004 2003 2004 2003 2004 2003 2004
PIL REALE (variaz. %) 0,4 1,7 0,3 1,5 0,5 1,6 0,4 1,5
PREZZI AL CONSUMO (variaz. %) * 2,8 2,0 2,8 2,3 2,9 2,0 2,5 1,9
TASSO DI DISOCCUPAZIONE 9,0 9,0 8,8 8,8 8,9 8,9 8,9 8,7
DEFICIT P.A. (in % del PIL) -2,8 -2,6 -2,6 -2,8 -2,7 -2,9 - -
CONSENSUS(novembre 2003) (settembre 2003) (ottobre 2003)
OCSEFMI UE(novembre 2003)
(*) Per l’OCSE deflatore dei consumi privati.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
70
Tavola 8.5 Previsioni Economiche Internazionali 2003-2004: PIL
Variazioni percentuali
2003 2004 2003 2004 2003 2004 2003 2004
PIL (in volume)
- PAESI INDUSTRIALIZZATI 1,8 2,9 - - 2,0 3,0 - - - USA 2,6 3,9 2,8 3,8 2,9 4,2 2,9 4,2 - GIAPPONE 2,0 1,4 2,6 1,7 2,7 1,8 2,4 1,3 - CANADA 1,9 3,0 - - 1,8 2,8 2,0 3,0- FRANCIA 0,5 2,0 0,1 0,7 0,1 1,7 0,2 1,6- GERMANIA 0,0 1,5 0,0 1,6 0,0 1,4 0,0 1,7- REGNO UNITO 1,7 2,4 2,0 2,8 1,9 2,7 2,0 2,6- ITALIA 0,4 1,7 0,3 1,5 0,5 1,6 0,4 1,5 - SPAGNA 2,2 2,8 2,3 2,9 2,3 2,9 2,3 2,8
- UNIONE EUROPEA 0,8 2,0 0,8 2,0 0,7 1,9 0,8 2,0- AREA EURO 0,5 1,9 0,4 1,8 0,5 1,8 0,5 1,7
CONSENSUS(novembre 2003) (settembre 2003) (novembre 2003)(ottobre 2003)
FMI OCSEUE
Analisi congiunturale
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
L’EVOLUZIONE RECENTE DELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE(1)
Dopo un primo semestre segnato da andamenti deboli e incerti, la congiuntura
internazionale si è progressivamente rafforzata nella seconda parte del 2003, pur se in misura
differenziata a seconda delle aree. Mentre la ripresa risulta chiara negli Stati Uniti, l’Europa ed
il Giappone fanno ancora fatica a prendere il via.
A) Economia Reale
1) Stati Uniti
Il PIL americano ha registrato, nel terzo trimestre del 2003, una crescita pari all’8,2 per
cento in termini annualizzati. Una performance che ha superato tutte le aspettative, trainata dalla
spesa delle famiglie - che ha beneficiato dell’incremento del reddito disponibile conseguente
alla riforma fiscale - dagli investimenti - che non crescevano ad un ritmo così elevato dal primo
trimestre del 2000 - e dalle esportazioni - favorite dalla debolezza del dollaro.
Usa Conto Risorse Impieghi: Tassi di Variazione Congiunturali Annualizzati
2002Q4
2003Q1
2003Q2
2003Q3
Consumi Privati 1,7 2,0 3,8 6,4Investimenti di cui 6,3 -5,3 2,0 18,2
non residenziali 2,3 -4,4 7,3 14,0residenziali 9,4 10,1 6,6 22,7
Spesa Pubblica 4,6 0,4 8,5 1,3Esportazioni -5,8 -1,3 -1,0 11,0Importazioni 7,4 -6,2 8,8 1,5
PIL 1,4 1,4 3,3 8,2
Fonte: BEA
73
1 A cura di Daniele Cavallaro e Maria Lamelas. La nota tiene conto dei dati congiunturali aggiornati al 10 gennaio 2004 e delle stime contenute nell’Outlook dell’OCSE di dicembre 2003.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Usa Conto Risorse Impieghi: Tassi di Variazione Tendenziali
2002Q4
2003Q1
2003Q2
2003Q3
Consumi Privati 2,7 2,4 2,9 3,5Investimenti di cui 0,6 0,7 1,5 4,9
non residenziali -1,7 -1,4 1,0 4,6residenziali 6,7 5,7 6,7 12,0
Spesa Pubblica 3,6 2,3 4,1 3,7Esportazioni 3,9 2,7 -0,9 0,5Importazioni 10,1 6,2 3,1 2,7
PIL 2,9 2,0 2,5 3,5
Fonte: BEA
A confermare l’andamento positivo dell’economia americana, contribuiscono i risultati
delle ultime indagini sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. L’indice PMI dei
responsabili degli acquisti realizzato dall’Università di Michigan ha raggiunto a dicembre un
livello pari al 66,2 per il settore manifatturiero, il valore più elevato dal 1983 mentre l’indice di
fiducia dei consumatori, pur essendo sceso dal 93,7 di novembre al 92,6 di dicembre, resta
sempre al di sopra della media degli ultimi tre anni.
PMI e Indice di Fiducia dei Consumatori
40
45
50
55
60
65
70
dic-0
1
feb-0
2
apr-0
2
giu-0
2
ago-
02ott
-02
dic-0
2
feb-0
3
apr-0
3
giu-0
3
ago-
03ott
-03
dic-0
3
70
75
80
85
90
95
100
PMI, Università Michigan (scala sx) Consumer Sentiment (scala dx)
Fonte: Datastream.
74
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Anche l’indice della produzione industriale è tornato ad aumentare dopo l’estate. Notizie
positive possono desumersi anche dalla dinamica della produttività: l’ultimo dato disponibile
(riferito al terzo trimestre) registra la crescita più elevata degli ultimi venti anni (9,4 per cento in
termini annualizzati). Inoltre, tale performance riguarda non solo i settori hi-tech ma anche
quelli tradizionali, come il commercio, i trasporti, i servizi pubblici e privati, il settore bancario
e finanziario: la struttura dell’economia americana risulta, infatti, particolarmente adatta ad
accogliere le innovazioni tecnologiche prodotte nei settori di punta.
Anche dal mercato del lavoro emergono segnali favorevoli: la disoccupazione, in calo
dall’estate, ha raggiunto un tasso pari al 5,9 per cento nel mese di novembre.
I rischi di deflazione, d’altra parte, sembrano essere superati: l’indice generale dei prezzi
è aumentato dell’1,8 per cento a novembre, valore in linea con la media degli ultimi due anni.
Produzione Industriale: Tassi di Variazione Tendenziali
2
0
-6
-5
-4
-3
-2
-1
1
dic-0
1
feb-0
2
apr-0
2
giu-0
2
ago-
02ott
-02
dic-0
2
feb-0
3
apr-0
3
giu-0
3
ago-
03ott
-03
Fonte: BEA..
Tassi di Inflazione al Consumo
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
mar-02
mag-0
2
lug-0
2
set-0
2
nov-
02
gen-
03
mar-03
mag-0
3
lug-0
3
set-0
3
nov-
03
Fonte: BEA.
75
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
I Rischi della Ripresa
Vi sono, tuttavia, in questa ripresa americana alcuni fattori che impongono cautela: da
una parte, il problema della sostenibilità dei conti pubblici nel medio periodo (il deficit federale
quest’anno raggiungerà circa il 5 per cento del prodotto); dall’altra, il disavanzo delle partite
correnti. Ai cosiddetti “deficit gemelli”, si aggiunge l’eccessivo indebitamento delle famiglie, il
che rende ancor più evidente il problema degli squilibri economici del paese. Le famiglie
continuano ad indebitarsi a ritmi sostenuti, favorite sino ad ora da quotazioni immobiliari in
forte aumento (che hanno compensato la perdita di ricchezza legata allo scoppio della bolla
azionaria), dagli sgravi fiscali concessi dall’amministrazione Bush e da un costo del denaro ai
minimi storici. Appare difficile che l’economia statunitense possa tornare a crescere
durevolmente a pieno ritmo senza un riassorbimento di questi squilibri.
Tasso di Disoccupazione
4,5
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
dic-0
1
feb-0
2
apr-0
2
giu-0
2
ago-
02ott
-02
dic-0
2
feb-0
3
apr-0
3
giu-0
3
ago-
03ott
-03
tasso di disoccupazione tasso di disoccupazione medio di lungo periodo
Fonte: Bureau of Labour Statistics
Anche se il mercato del lavoro americano ha registrato un miglioramento (confermato
anche dal trend in discesa delle richieste d’indennità di disoccupazione), il tasso di
disoccupazione resta ancora al di sopra della media di lungo periodo, il che può significare che
l’economia americana non ha ancora assorbito tutte le conseguenze della recessione precedente.
76
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
L’Ocse prevede una crescita del PIL statunitense pari a 4,2 per il 2004 e 3,8 per il 2005,
un tasso di inflazione di 1,2 per i due anni e un tasso di disoccupazione che scenderà dal 6,1 del
2003 al 5,9 nel 2004 fino al 5,2 nel 2005. La crescita prevista per il 2004 sarà, in gran parte,
dovuta alla domanda estera trainata dal deprezzamento del dollaro2.
2) Giappone
Giappone Conto Risorse e Impieghi: Tassi di Variazione Tendenziali
2002 Q42003 Q12003 Q22003 Q3
Consumi 0,9 1,0 0,9 -0,1
Spesa Pubblica 0,1 -1,0 -1,8 -3,3
Investimenti -0,8 3,5 7,8 7,9
Esportazioni 17,4 12,4 6,6 10,0
Importazioni 8,7 8,3 3,5 3,3
Scorte 0,4 1,1 0,3 0,2
Pil 1,8 2,7 2,3 1,8
Fonte: OCSE.
Giappone Conto Risorse e Impieghi: Tassi di Variazione Congiunturali Annualizzati
2002 Q42003 Q12003 Q22003 Q3
Consumi -1,0 0,5 0,4 -0,3
Spesa Pubblica -1,6 -2,4 -4,0 -5,1
Investimenti 7,8 6,9 13,5 3,7
Esportazioni 19,7 3,3 5,5 12,4
Importazioni 6,1 3,0 -4,4 9,0
Scorte -0,3 0,3 -0,4 1,3
Pil 1,8 1,5 2,4 0,0
Fonte: OCSE.
77
2 Previsioni più recenti di quelle dell’Ocse, anche di fonte governativa, indicano una crescita più sostenuta per il 2004.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Anche per il Giappone la ripresa del ciclo sembra aver preso il via pur se in maniera
meno solida dell’economia americana. Infatti, i risultati positivi del secondo trimestre dell’anno
non hanno trovato conferma nell’andamento del terzo trimestre. Il PIL non è cresciuto in termini
congiunturali, frenato dal calo della spesa pubblica e dei consumi, nonostante la crescita
registrata dagli investimenti (che hanno visto il più forte incremento in termini tendenziali degli
ultimi tre anni) e dalle esportazioni.
La Ristrutturazione comincia a portare i suoi Frutti
La riduzione dei costi di produzione3 da parte delle imprese, accompagnandosi ad un
iniziale basso livello dei margini (la quota profitti/vendite è passata dal 2,3 nel primo semestre
del 2001 al 3.5 nel secondo semestre del 2003), ha determinato un forte aumento della
profittabilità, e con essa della fiducia delle imprese. Il tasso di disoccupazione è sceso al livello
più basso degli scorsi due anni (5,1 per cento).
Tasso di Disoccupazione: Valori Trimestrali
IV
3,2
3,7
4,2
4,7
5,2
5,7
2001 - I 2001 -II
2001 -III
2001 -IV
2002 - I 2002 -II
2002 -III
2002 - 2003 - I 2003 -II
2003 -III
Tasso di disoccupazione
Media 1990 - 2002
Fonte: US Dept. Of Labor.
78
3 Un calo generalizzato del costo degli input delle imprese si è manifestato nel 2002. Il DomesticCorporate Goods Price Index, elaborato dalla Banca del Giappone, ha proseguito, per il quinto anno consecutivo, una tendenza discendente. L’indice dei prezzi dei beni importati dalle imprese ha registrato una variazione del -0.8 per cento, mentre il Corporate Service Price Index è calato del -0,9 per cento lo stesso anno (stessa fonte). Anche nel 2003, questi indici hanno continuato a registrare variazioni negative.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Inoltre, malgrado il recente trend negativo, si prospetta un aumento dei consumi, come è
evidenziato dall’ incremento della fiducia dei consumatori, nonché dalla diminuzione del tasso
di risparmio medio delle famiglie.
Indice di fiducia dei Consumatori
34
35
36
37
38
39
40
41
2002 - III 2002 - IV 2003 - I 2003 - II 2003 - III
Fonte: Cabinet Office.
Tasso di Risparmio Mensile dei Lavoratori: Media Mobile su 3 Mesi
0
5
10
15
20
25
lug-02 ago-02
set-02 ott-02 nov-02 dic-02 gen-03
feb-03 mar-03
apr-03 mag-03
giu-03 lug-03 ago-03
set-03 ott-03
Linea di tendenza
Fonte: Elaborazione su dati del Statistics Bureau of Prime Minister’s Office.
79
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Segnali confortanti provengono anche dal lato delle imprese: l’andamento della fiducia è
restato negativo fino al secondo trimestre del 2003 e ha registrato, nella seconda metà dell’anno,
una ripresa dell’ottimismo dei produttori di beni manufatti; tuttavia, il settore dei beni non
manufatti, nel quale il processo di ristrutturazione è lungi dall’essere terminato, dimostra di
avere minori certezze per il futuro.
Indice di Fiducia delle Grandi Imprese, TANKAN
Q
-60
-50
-40
-30
-20
-10
0
10
20
Q1 1998 Q3 1998 Q1 1999 Q3 1999 Q1 2000 Q3 2000 1 2001 Q3 2001 Q1 2002 Q3 2002 Q1 2003 Q3 2003
Beni manufatti Beni non manufatti
Fonte: Bank of Japan.
La crescita osservata nell’ottimismo delle imprese manifatturiere si traduce
nell’evoluzione della produzione. In settembre, l’indice della produzione industriale ha
registrato il più forte aumento degli ultimi 12 mesi. I dati dei mesi di ottobre e di novembre
mostrano, tuttavia, una certa prudenza dei produttori.
80
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Indice della Produzione Industriale: Variazioni Percentuali sul Periodo Precedente
a
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
set-02 ott-02 nov-02 dic-02 gen-03 feb-03 mar-03 pr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03 nov-03
Fonte: Ministry of Economy, Trade and Industry, Japan.
La diminuzione del risparmio privato (la cui dinamica favorisce i consumi) va tuttavia
relativizzata. Infatti, il mercato immobiliare privato dimostra segni di ripresa e ciò potrebbe
essere dovuto alla volontà delle famiglie giapponesi di investire nel mattone come in un valore
sicuro. Questo fenomeno non è di certo scoraggiato dal calo costante del prezzo dei terreni, che
negli scorsi due anni si è aggirato intorno al 7 per cento per semestre.
Investimenti Residenziali Privati: Miliardi di Yen
16000
16500
17000
17500
18000
18500
19000
19500
20000
20500
21000
Q1 2000 Q3 2000 Q1 2001 Q3 2001 Q1 2002 Q3 2002 Q1 2003 Q3 2003
Fonte: Bank of Japan.
81
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
La Deflazione non è Terminata
Nel 2003, secondo le stime OCSE, il tasso di inflazione è stato pari a -0,2 per cento, un
valore ancora negativo ma, comunque, il più elevato dal 1998. Sono previste per il 2004 e 2005
condizioni di deflazione in linea con quelle registrate nel 2003.
Politiche Economiche Coerenti
Il governo giapponese nel 2003 ha implementato la politica fiscale espansiva già adottata
l’anno precedente, mediante un taglio alle tasse complessivo di 1,8 miliardi di yen. Oltre a ciò,
l’adozione di un piano per sanare le imprese dai bad loans ha portato i suoi frutti. La quota dei
bad loans sul totale dei prestiti è scesa al 7,2 per cento nel marzo 2003, da un livello dell’8,4 per
cento nello stesso mese del 2002.
I provvedimenti presi dalla Banca del Giappone a favore delle PMI4 avranno come effetto
di incrementare l’efficacia dell’espansione monetaria in atto e daranno un sostegno utile alle
politiche governative. Inoltre, tramite interventi nel forex market, la banca centrale ha impedito
un apprezzamento troppo importante dello yen. Infatti, nel corso dei primi 11 mesi del 2003, le
autorità hanno potuto limitare al 10 per cento l’ascesa dello yen rispetto al dollaro. A titolo di
confronto, nello stesso periodo, l’euro ha guadagnato il 16 per cento sulla valuta statunitense:
questo fece dire all’allora governatore della BCE, con implicito riferimento allo yen, che “l’euro
non dovrebbe essere la sola valuta a sopportare il deprezzamento del dollaro”5.
La Cina vista dal Giappone
Il Giappone è indubbiamente influenzato dalla crescita della Cina. L’anno scorso, questo
paese era visto come una minaccia dagli esportatori giapponesi. Tuttavia, recentemente il Paese
del Sol Levante ha preso coscienza dei vantaggi potenziali derivanti dalla crescita del gigante
cinese. Infatti, da gennaio ad ottobre del 2003, due terzi della crescita delle esportazioni
giapponesi sono stati generati dalla Cina6. Il fenomeno è spiegato in parte dalle esportazioni di
beni intermedi verso aziende nipponiche delocalizzate in Cina. Il continente asiatico è, infatti,
diventato lo sbocco del 48 per cento delle esportazioni giapponesi, mentre gli Stati Uniti ne
assorbono solo il 24 per cento.
4 Si veda la Situazione Finanziaria del Giappone, in allegato. 5,Financial Times, Japan’s move to keep yen down adds to fears on euro, 22.12.2003
82
6 The Economist, Learning to love a growing China, 29.11.2003.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Prospettive e Rischi Inerenti all’Economia Giapponese
La crescita del PIL giapponese è stata sostenuta, dal punto di vista delle esportazioni,
dalla elevata espansione produttiva degli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2003. Tuttavia,
questo contributo, insieme a quello della crescita degli investimenti, è da considerare con
prudenza guardando le prospettive di medio-lungo termine. La quota degli investimenti sul PIL
è già ad un livello molto elevato e le esportazioni giapponesi potrebbero patire, nel futuro, sia
un rallentamento dell’economia mondiale, sia un apprezzamento dello yen. Inoltre, i problemi
strutturali dell’economia nipponica non sono da sottovalutare, come dimostra la cautela delle
previsioni elaborate dall’OCSE7: la crescita sarà sostenuta dall’incremento del commercio
mondiale, ma questo sostegno non sarà sufficiente per garantire un ritmo elevato di sviluppo.
Secondo l’OCSE si prospetta infatti un aumento del PIL all’1,8 per cento nel 2004 e nel 20058. I
due principali fattori di rischio per l’economia nipponica sono costituiti dai tassi di cambio e dai
tassi di interesse. Un apprezzamento sostenuto dello yen avrebbe come effetto sia di rallentare la
crescita (via le esportazioni), sia di aumentare la pressione deflazionistica. Un eventuale
aumento del risk premium sui tassi di interesse aggraverebbe il peso del debito pubblico.
Previsioni OCSE per l'Economia Giapponese: Variazioni Percentuali sull’Anno
Precedente
-6
-4
-2
0
2
4
6
2002 2003 2004 2005
PIL reale
Consumi delle famiglie
Investimenti
83
7 OECD, Economic Outlook 74 8 Previsioni più aggiornate indicano una crescita lievemente più elevata.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
3) Area Euro
Il PIL dell’Area, dopo aver registrato nei primi due trimestri dell’anno due lievi flessioni,
nel terzo trimestre è tornato ad aumentare in termini congiunturali (0,4 per cento). La crescita è
stata trainata dalle esportazioni nette, conseguenza del rafforzamento dell’economia mondiale.
Un contributo positivo alla crescita è derivato dai consumi collettivi, mentre i consumi privati
sono rimasti pressoché invariati rispetto al precedente trimestre - date le deboli condizioni del
mercato del lavoro e l’incertezza sul segno futuro delle politiche economiche dell’Area. Gli
investimenti sono di nuovo diminuiti, nel terzo trimestre, di circa due punti.
Area Euro Conto Risorse Impieghi: Tassi di Variazione Congiunturali Annualizzati
2002Q4
2003Q1
2003Q2
2003Q3
Consumi Privati 1,3 2,1 0,3 -0,1Investimenti 1,1 -4,5 -2,1 -2,0Spesa Pubblica 0,8 1,6 1,6 1,9Esportazioni -0,6 -5,8 -2,5 9,2Importazioni 3,1 -2,5 -1,0 -1,5
PIL 0,1 -0,1 -0,4 1,6 Fonte: Eurostat
Area Euro Conto Risorse Impieghi: Tassi di Variazione Tendenziali
2002Q4
2003Q1
2003Q2
2003Q3
Consumi Privati 0,6 1,5 1,2 0,9Investimenti -1,9 -2,3 -1,3 -1,9Spesa Pubblica 2,2 1,9 1,6 1,5Esportazioni 4,1 2,4 -0,9 -0,1Importazioni 3,8 4 1,3 -0,5
PIL 1,1 0,7 0,1 0,3 Fonte: Eurostat
Anche i due maggiori paesi dell’Area, Germania e Francia, hanno registrato una ripresa
nel terzo trimestre, trainata dalle esportazioni nette mentre la dinamica della domanda interna
resta debole. In queste condizioni, il cambio forte dell’euro nei confronti del dollaro impone
cautela circa la valutazione dell’entità della ripresa. Tuttavia, dalle indagini congiunturali della
Commissione Europea, emerge un rafforzamento del clima di fiducia di imprese e famiglie
(anche se quest’ultimo a dicembre ha registrato un valore leggermente più basso di quello di
84
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
novembre, risulta comunque superiore alla media degli ultimi tre anni) che dovrebbe tradursi in
un recupero dell’attività produttiva nell’ultimo trimestre dell’anno.
Clima di Fiducia nell'Area dell'Euro
m
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
gen-
01ar-
01
mag-0
1
lug-0
1se
t-01
nov-
01
gen-
02
mar-02
mag-0
2
lug-0
2se
t-02
nov-
02
gen-
03
mar-03
mag-0
3
lug-0
3se
t-03
nov-
03
Fiducia delle famiglie Fiducia delle imprese manifatturiere
Anche l’indice tedesco del clima di fiducia delle imprese, “IFO”, mostra segnali positivi:
non cresceva ininterrottamente, per un periodo di tempo così lungo, dalla ripresa economica del
1999.
IFO Business Climate: Trade and Industry, Western Germany
99
9593
89
8587
nov
91
97
-02
dic-0
2
gen-
03
feb-0
3
mar-03
apr-0
3
mag-0
3
giu-0
3
lug-0
3
ago-
03se
t-03
ott-0
3
nov-
03
dic-0
3
La produzione industriale dell’Area non registra ancora variazioni positive,
contrariamente a quanto accade negli Stati Uniti; bisogna, tuttavia, notare che la prima ha una
variabilità minore rispetto alla seconda9. Questo significa che, nelle fasi basse del ciclo, la
produzione industriale americana subisce riduzioni maggiori di quella europea mentre nelle fasi
85
9 Si è calcolato un numero indice per la produzione industriale per entrambe le aree utilizzando come base la media del periodo per ogni area. In questo modo si possono vedere gli scostamenti del valore mensiledella produzione industriale dal valore medio di lungo periodo.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
di recupero aumenta più velocemente. Tuttavia, l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI),
così come il clima di fiducia delle imprese fornito dalla Commissione Europea, suggeriscono un
miglioramento nelle tendenze della produzione industriale per i prossimi mesi.
Variabilità della Produzione Industriale: Numeri Indice, Media Periodo=100
130
120
100
n-
60
70
80
90
110
ge91
gen-
92
gen-
93
gen-
94
gen-
95
gen-
96
gen-
97
gen-
98
gen-
99
gen-
00
gen-
01
gen-
02
gen-
03
Stati Uniti Area Euro
L’occupazione, nel corso del 2003, è rimasta stagnante e il tasso di disoccupazione, dopo
essere aumentato ininterrottamente da ottobre 2001, è rimasto fermo da marzo di quest’anno su
un valore pari a 8,8 per cento, che comunque è al di sotto della media degli ultimi dieci anni.
Tasso Disoccupazione dell'Area dell'Euro
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5
10,0
gen-
01
mar-01
mag-0
1
lug-0
1se
t-01
nov-
01
gen-
02
mar-02
mag-0
2
lug-0
2se
t-02
nov-
02
gen-
03
mar-03
mag-0
3
lug-0
3se
t-03
tassi di variazione tendenziale tasso di disoccupazione medio negli ultimi 10 anni
86
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
La stima rapida dell’Eurostat indica a novembre un tasso di inflazione sui dodici mesi per
l’intera Area dell’Euro pari al 2,2 per cento, 0,2 punti più alto di quello di ottobre. Prezzi dei
prodotti alimentari, evoluzione dei corsi petroliferi ed incrementi programmati delle imposte
indirette e dei prezzi amministrati, sono la causa di un calo meno pronunciato e veloce
dell’inflazione, a quanto riferisce la BCE nell’ultimo bollettino mensile. Le spinte
inflazionistiche, dovrebbero essere attenuate dall’apprezzamento dell’euro da un lato, dalla
moderazione salariale dall’altro, sostiene ancora la BCE.
Tasso d'Inflazione nell'Area dell'Euro
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
gen-
01
mar-01
mag-0
1
lug-0
1se
t-01
nov-
01
gen-
02
mar-02
mag-0
2
lug-0
2se
t-02
nov-
02
gen-
03
mar-03
mag-0
3
lug-0
3se
t-03
nov-
03
Fonte:BCE: bollettino - dicembre 2003.
Per quanto riguarda le politiche di bilancio, secondo le ultime previsioni pubblicate dalla
Commissione Europea, il rapporto medio tra il disavanzo di bilancio e il PIL nell’Area
dell’Euro continuerà a peggiorare passando dal 2,2 per cento del 2002 al 2,8 per cento nel 2003.
La BCE ricorda che “preservare la fiducia nella solidità delle finanze pubbliche è essenziale per
una crescita sostenibile di consumi ed investimenti”.
Le previsioni Ocse per l’Area dell’Euro sono per un graduale recupero dell’attività
economica: il PIL crescerà dell’1,8 per cento10 nel 2004 e 2,5 nel 2005 (valori lievemente
inferiori sono previsti per la Francia e la Germania, soprattutto nel 200311), mentre il tasso di
inflazione al consumo passerà dall’1,9 per cento del 2003 all’1,7 per cento del 2004 fino all’1,6
per cento nell’ultimo anno di previsione. La disoccupazione dell’Area subirà un lieve
10 Previsioni più recenti indicano una crescita lievemente più elevata.
87
11 L’anno 2003 ha registrato una flessione del PIL dello 0,1 per cento (l’ultima flessione del PIL risale al 1993). Fonte: Statistiches Bundesamt Deutschland, 15.1.2003.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
incremento nel 2004 (da 8,8 a 9 punti percentuali) per scendere di nuovo nel 2005 fino a situarsi
ad un valore pari all’8,7 per cento.
B) Politica Monetaria, Mercati Finanziari e Borse
Le principali banche centrali hanno mantenuto invariati i tassi di riferimento e, almeno
stando ai contratti a termine, intenderebbero seguire un percorso di risalita dei tassi piuttosto
cauto.
Per quel che riguarda gli Stati Uniti, nella riunione del FOMC (Federal Open Market
Committee) del 9 dicembre scorso, i tassi sui federal funds sono stati lasciati invariati all’1 per
cento. Tale decisione, unita alla debolezza del cambio, è in linea con la necessità di mantenere
sotto controllo il costo del debito delle famiglie americane e sembra, per ora, essere favorito
dalla sostanziale condizione di stabilità dei prezzi.
La BCE ha confermato il 4 dicembre il valore del 2 per cento per il tasso ufficiale sulle
operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema. Anche se l’aggregato M3 è cresciuto
a ritmi sostenuti negli ultimi due anni per effetto delle riallocazioni di portafoglio, del risparmio
precauzionale e del basso livello dei tassi di interesse, secondo la BCE “Allo stadio attuale,
l’accumulo di liquidità in eccesso non rappresenta una fonte di preoccupazione per la stabilità
dei prezzi, dato che per il momento l’economia sta recuperando solo gradualmente. Tuttavia, se
il forte eccesso di liquidità dovesse perdurare in presenza di un significativo rafforzamento
dell’attività economica, potrebbe generare pressioni inflazionistiche nel medio termine”.
Pur se l’attuale valore del tasso ufficiale viene interpretato come un segnale di politica
monetaria espansiva, il cambio forte dell’euro contribuisce a determinare un orientamento più
restrittivo: le condizioni monetarie dell’Area risultano, in tal modo, molto meno espansive di
quelle americane. Ciò, unitamente alle dichiarazioni fatte recentemente dalla BCE per quanto
riguarda la politica fiscale, rende incerto il segno futuro della politica monetaria europea.
Dal canto suo, la Banca del Giappone continua a mantenere fermi i tassi ufficiali allo 0,1
per cento.
88
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
0
1
2
3
4
5
6
7
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,01
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,10
2003
,12
Stati Uniti Area Euro Giappone
Tassi Ufficiali
Rendimenti dei Titoli di Stato a Dieci Anni
0
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2000
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,04
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,08
2003
,09
2003
,11
Stati Uniti Area Euro Giappone
I mercati finanziari si sono mostrati reattivi al materializzarsi di alcuni dati congiunturali
favorevoli. A partire da giugno, i rendimenti di lungo periodo delle principali valute sono
aumentati di circa un punto percentuale: il movimento rialzista, il più intenso dall’inizio del
rallentamento del 2001, è da interpretarsi come segnale di fiducia nella ripresa.
Contestualmente, tutte le principali borse mondiali, dopo i minimi toccati nella fase antecedente
al conflitto con l’Iraq, hanno messo a segno un recupero compreso tra il 27 ed il 37 per cento.
Tale rimbalzo, favorito anche dai risultati delle aziende in progressivo miglioramento, è stato
89
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
più forte nei titoli tecnologici, che, negli Stati Uniti, dal minimo di marzo, sono aumentati più
del 50 per cento.
Indici di Borsa
40
50
60
70
80
90
100
110
2000
,10
2000
,12
2001
,01
2001
,03
2001
,04
2001
,05
2001
,07
2001
,08
2001
,09
2001
,11
2001
,12
2002
,02
2002
,03
2002
,04
2002
,06
2002
,07
2002
,08
2002
,10
2002
,11
2003
,01
2003
,02
2003
,03
2003
,05
2003
,06
2003
,08
2003
,09
2003
,10
2003
,12
S&P BE 500 Nikkei
Il dollaro è tornato a indebolirsi nei confronti di euro e yen dopo il rafforzamento dei
mesi estivi. La debolezza del dollaro riflette la persistenza dello squilibrio nei conti con l’estero
e può essere considerato uno degli elementi dell’attuale policy mix statunitense costituito da
politica fiscale e monetaria entrambe espansive.
Tassi di Cambio: Numero Indice Gennaio 2001=100
90
80
90
100
110
120
130
140
gen-
01
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1
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t-02
nov-
02
gen-
03
mar-03
mag-0
3
lug-0
3se
t-03
nov-
03
$/Euro $/Yen
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Le quotazioni del Brent, dopo essere diminuite alla fine della guerra in Iraq, sono risalite
da 25,5 a 29,9 dollari al barile nel mese di dicembre: ciò è avvenuto soprattutto a causa del
taglio produttivo deciso dall’Opec a settembre. Il continuo deprezzamento del dollaro potrebbe
indurre i paesi dell’OPEC ad aumentare ulteriormente i prezzi del greggio così da mantenere
costante il ricavo in termini di valuta nazionale.
Prezzi del Petrolio: Dollari a Barile
15
20
25
30
35
gen-
02
feb-0
2
mar-02
apr-0
2
mag-0
2
giu-0
2
lug-0
2
ago-
02
set-0
2ott
-02
nov-
02
dic-0
2
gen-
03
feb-0
3
mar-03
apr-0
3
mag-0
3
giu-0
3
lug-0
3
ago-
03
set-0
3ott
-03
nov-
03
dic-0
3
91
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL GIAPPONE(1)
Le Origini dei Problemi Economici del Giappone
La persistenza dei problemi attuali è il risultato degli squilibri accumulatisi nei decenni
trascorsi. Le imprese e le banche giapponesi hanno operato nell’ambito delle gigantesche
“keiretsu”, conglomerate che comprendevano una serie di attività estremamente diversificate.
Questo ha consentito all’industria giapponese di usufruire di credito a basso costo, fornito
dalla banca consorella che raccoglieva l’abbondante risparmio delle famiglie giapponesi,
favorendo l’espansione dell’industria ma, al tempo stesso, creando alcune distorsioni nel
sistema economico.
Il sostenuto sviluppo economico si è accompagnato a una forte crescita dei corsi azionari
e dei prezzi degli immobili, favorita dalla relativa chiusura dei mercati finanziari che hanno
trattenuto nel paese un enorme risparmio a fronte di una rarefazione di investimenti alternativi.
Si è così sviluppata una bolla speculativa che è finalmente scoppiata all’inizio degli anni ‘90.
Da allora il Giappone ha sperimentato un lungo declino, interrotto da brevi periodi di ripresa.
Tendenze Recenti
L’economia giapponese è la seconda al mondo per importanza dopo gli USA. Per questa
ragione, la crisi economica è seguita con attenzione. La perdita in termini di prodotto è stata, dal
1997 al 2002, di 650 miliardi di dollari2. Inoltre, a partire dal 2000 si è sviluppata una spirale
deflattiva che ha ridotto il livello dei prezzi dell’1,5 per cento.
1A cura di Daniele Cavallaro.
93
2The Economist, How to cure Japan’s economy, 25.9.2003.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Variazione del PIL Reale
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: Cabinet Office.
Il tasso di disoccupazione è progressivamente aumentato, raggiungendo il 5,4 per cento
nel 2002 mentre l’occupazione, le forze di lavoro e i redditi (netti e lordi) sono
contemporaneamente diminuiti a partire dal secondo semestre del 2001.
Tasso di disoccupazione
0
1
2
3
4
5
6
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: US Dept of Labor.
94
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
L’Impatto del Commercio Estero
La crisi dell’economia giapponese non è interamente imputabile a fattori interni, ma è
anche dovuta alla relazione commerciale sbilanciata tra Giappone e Stati Uniti. La maggior
parte dei contenziosi (innescati dall’importanza sempre più elevata dei prodotti giapponesi sul
mercato statunitense) tra i due paesi furono risolti, fino al 1995, con le rivalutazioni dello yen.
Queste pressioni all’apprezzamento dello yen, che sono oggi incrementate dall’enorme saldo
positivo della bilancia corrente con gli USA, contribuiscono alla diminuzione del livello dei
prezzi.
Cambio dello Yen
75
95
115
135
155
175
195
215
235
255
1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001
Cambio Yen/$, spot
Tasso di cambio effettivo
Cambio Yen/euro, arbitrage rate
Importazioni e Esportazioni di Beni e Servizi: Contributi alla Crescita del PIL Reale,Valori Percentuali
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
-1,25
-0,75
-0,25
0,25
0,75
1,25
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Esportazioni di b&s
Importazioni di b&s
Fonte: Cabinet Office.
95
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Saldo della Bilancia Corrente : Miliardi di Yen
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
18000
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: Bank of Japan.
Negli scorsi anni, l’avanzo della bilancia commerciale giapponese ha avuto come
controparte, tra gli altri, ingenti investimenti diretti all’estero e acquisizioni di riserve: l’importo
netto delle riserve di titoli stranieri ha raggiunto, nel 2002, 1400 miliardi di dollari (35 per cento
del PIL). Per ciò che riguarda gli investimenti diretti all’estero, la Cina si è rivelata la
destinazione privilegiata delle delocalizzazioni aziendali nipponiche.
Le Sfide della Politica Monetaria
I tentativi della Banca del Giappone (BoJ) di mettere termine alla deflazione hanno finora
avuto poco successo. I rimedi adottati nel marzo 2001 si articolano in tre componenti: un
obiettivo esplicito di base monetaria, maggiori acquisizioni di titoli di Stato e una valutazione
della politica monetaria fondata sull’andamento dell’indice dei prezzi. In particolare, la BoJ
promette di mantenere la sua politica espansiva finché il tasso d’inflazione tornerà ad essere
positivo in modo stabile. Queste misure hanno fatto sì che il tasso d’interesse a breve termine
sia rimasto ad un livello dello 0 per cento. Se il meccanismo di trasmissione della politica
monetaria avesse funzionato in modo corretto, un aumento accelerato degli aggregati monetari
avrebbe dovuto tradursi in un incremento sostenuto dell’indice dei prezzi. Finora, l’effetto è
stato solo marginale, come si osserva dal grafico.
96
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Aggregati Monetari: Variazioni Percentuali
0
5
10
15
20
25
30
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
M1
Definizione ampia diliquidità
Fonte: Bank of Japan.
La deflazione, iniziata nel 1999, aggrava la situazione dei debitori in generale e spiega
parzialmente l’aumento della quota debito/PIL. Infatti, il calo del livello dei prezzi risulta non
solo in una crescita del debito reale, ma influisce anche in modo negativo sul PIL nominale, con
una conseguente pressione al rialzo della quota debito/PIL.
Indice dei Prezzi al Consumo: Variazioni Percentuali
-1,5
-1
-0,5
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: Bank of Japan.
97
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Tra le tante teorie economiche che tentano di spiegare in parte i problemi riscontrati nel
Paese del Sol Levante, è interessante evocare lo studio di Goyal e McKinnon (2002)3, che
approfondisce la relazione tra scambi commerciali con gli USA e tassi di interesse giapponesi.
Le pressioni legate a 20 anni di attivo del current account spiegano, infatti, in gran parte il basso
livello del costo del denaro. Secondo la teoria del portfolio equilibrium, il Giappone desidera
conservare le sue riserve di titoli stranieri per tutto il tempo che i rendimenti di questi ultimi
risultano più elevati che quelli dei titoli giapponesi. Di conseguenza, l’abbassamento
progressivo da parte degli Stati Uniti del tasso d’interesse, iniziato nel 1990, è risultato
sostenibile soltanto tramite un andamento similare del rendimento dei titoli del Giappone.
Tassi d’Interesse a 3 Mesi: Bond Repo Rates
1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
1983 984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Fonte: Bank of Japan.
Questa dinamica, oltre ad essere una delle cause della liquidity trap, ha causato l’erosione
del margine di profitto delle banche giapponesi. L’insolvibilità di parte dei debitori, dovuta (i)
alla facilità con la quale i prestiti sono stati accordati nel passato e (ii) alla crisi dei consumi, ha
determinato una situazione nella quale l’accesso al credito risulta molto difficoltoso.4
Per uscire da questa fase difficile, non esiste un rimedio unico. Data l’importanza del
settore estero per l’economia giapponese, sarebbe necessaria una maggiore collaborazione con
gli Stati Uniti in materia di politica commerciale.5 Ma nell’ambito rigorosamente monetario, il
3 Goyal, R., McKinnon, R., Japan’s negative risk premium in interest rates: the liquidity trap and fall inbank lending, Stanford University, 5.2002 4 idem.
98
5 McKinnon, R., Ohno, K., The foreign exchange origins of Japan’s economic slump and low interestliquidity trap, Stanford University, 6.2000
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
FMI6 indica che la Banca del Giappone dovrebbe, da un lato, rendere la sua politica espansiva
più aggressiva (tramite l’acquisizione di più titoli, per permettere alla politica monetaria di agire
sui loro prezzi), e, dall’altro, adottare una esplicita forbice di inflation target. In particolare, le
aspettative degli agenti economici sarebbero maggiormente influenzate da un impegno preciso
della banca centrale su quando dovrebbe prendere fine la deflazione e dall’annuncio di un
“bersaglio” a medio termine per la crescita dei prezzi.
Il Problema dei Crediti in Sofferenza
La Banca del Giappone imputa la bassa efficacia della politica monetaria alla struttura del
canale creditizio: quest’ultimo non è capace di compiere pienamente il suo ruolo di trasmissione
della politica monetaria per colpa dei bad loans. Il nuovo governatore della Banca del Giappone
(BoJ), nominato nel febbraio del 2003, ha annunciato un cambiamento di strategia importante.
Infatti, il problema dell’incertezza a cui fanno fronte le banche per ciò che riguarda i prestiti alle
PMI è stato in parte risolto con l’acquisto da parte della BoJ di titoli direttamente da queste
imprese. Inoltre, la messa in atto del Program for Financial Revival (adottato nell’ottobre del
2002) mira ad accelerare la ristrutturazione del settore bancario tramite misure come la
costituzione di maggiori accantonamenti per rischi sui crediti, la riduzione dei non-performing
loans (NPL) e l’apporto di nuovi capitali. L’obiettivo più significativo è certamente la
fissazione di una quota massima, da raggiungere entro marzo 2005 dalle maggiori banche, dei
NPL sul totale dei debiti al 4 per cento.
Infine, l’istituzione recente della Industrial Revitalization Corporation of Japan (IRCJ) si
pone come scopo di facilitare la ristrutturazione delle imprese troppo indebitate tramite
l’acquisto, presso le banche creditrici, dei titoli delle aziende in difficoltà.
99
6 IMF, Japan: 2003 Article IV Consultation – Staff Report, July 2003
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
La Finanza Pubblica
La politica economica deve tenere conto dell’elevata quota del debito pubblico in
rapporto al PIL: alla fine dell’anno 2001, quest’ultima ha raggiunto un livello di circa 140 per
cento7. A fronte di deficit che, sia nel 2001 che nel 2002, si sono mantenuti intorno al 6 – 7 per
cento del PIL, le autorità si sono poste un obiettivo di medio termine: mantenere la quota di
spesa pubblica sul PIL al livello del 2002 e conseguire un avanzo primario nel 2010. Per
raggiungere questo obiettivo, importanti riforme saranno necessarie; esse dovrebbero
permettere, come prevede il Governo, che nel 2004 il livello nominale di spesa pubblica non
superi quello del 2003.
Debito Pubblico del Giappone: In Percentuale del PIL
2001
2000
1999
110 115 120 125 130 135
Fonte: Elaborazione dati BCE.
Le riforme a cui il Giappone dovrà far fronte nell’ambito della finanza pubblica mirano a
ridimensionare il livello delle spese. In questo ambito, il FMI distingue due “fronti”
d’interventi: (i) la previdenza e (ii) gli investimenti pubblici.
Il settore previdenziale necessita particolare attenzione: i giapponesi hanno il felice
primato della più alta speranza di vita alla nascita, cosicché nel 2025 il paese avrà la
popolazione più anziana al mondo (età media); inoltre, il basso tasso di natalità e le politiche
d’immigrazione restrittive causano una continua diminuzione delle forze di lavoro. La proposta
di riforme delle pensioni, presentata dal Governo il 17 dicembre 2003, è un passo avanti nella
100
7Takatoshi Ito (University of Tokyo), Deflation, Structural Reform and Growth, OECD Forum 2002,13.5.2002
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
buona direzione, ma sono prevedibili ulteriori discussioni sul tema prima che un accordo sia
trovato.
In secondo luogo, il Giappone dispone di una quota di investimenti pubblici sul PIL
doppia rispetto alla media dei paesi del G7. Una migliore allocazione della spesa pubblica
richiede, secondo il FMI, una riduzione dei lavori pubblici ritenuti meno necessari e un
miglioramento delle procedure di appalto.
Investimenti Pubblici: Confronto Internazionale 2000 in Percentuale del PIL,Prezzi Correnti
0
1
2
3
4
5
6
7
Giappone Stati Uniti Germania Francia Italia
Fonte: Per il Giappone e gli Stati Uniti - OCSE. Per gli altri Paesi - Quaderno Strutturale dell’Economia Italiana.
In conclusione, come evocato precedentemente, un intervento del Governo nel settore
bancario si rivela necessario, visto che i bad loans non sono una risultante della situazione
sfavorevole del Giappone, bensì un meccanismo che, dopo avere innescato la crisi, continua a
prolungarla. Di conseguenza, molti economisti sono dell’opinione che il governo dovrebbe
adottare una politica più selettiva nei confronti degli istituti bancari. Se nell’immediato una tale
politica può, infatti, provocare un aumento della disoccupazione, essa si rivela, tuttavia,
necessaria per consentire al Giappone di uscire da un periodo economico buio.
101
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
LE COMPONENTI DELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA ITALIANA NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2003(1)
Sintesi
Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, nel terzo trimestre del 2003 il tasso di crescita del
PIL è stato pari allo 0,5 per cento, lievemente superiore a quello dei maggiori paesi dell’area
dell’euro ed in netto recupero rispetto al -0,2 e al -0,1 per cento, rispettivamente, del primo e del
secondo trimestre.
Componenti della Crescita dal Lato della Domanda
Dal lato della domanda, i risultati del terzo trimestre confermano la buona tenuta dei
consumi delle famiglie, che registrano un aumento in termini congiunturali dello 0,6 per cento.
La caduta degli investimenti si è progressivamente arrestata nel corso dell’anno,
riducendosi da -5,9 e -1,8 per cento, rispettivamente nel primo e nel secondo trimestre, a -0,4
per cento nel terzo. Con riferimento ai primi nove mesi dell’anno, gli investimenti hanno
mostrato, in media, una flessione dell’1,8 per cento. Tale caduta nella prima metà dell’anno
riflette la flessione degli investimenti in beni strumentali (-5,2 per cento), mentre quelli in
costruzioni sono cresciuti del 3,2 per cento.
I consumi della P.A segnano un incremento medio di circa l’1,8 per cento nei primi nove
mesi del 2003, sostanzialmente in linea con il risultato del 2002.
Per quanto riguarda la dinamica degli scambi con l’estero, nel terzo trimestre si registra
una ripresa delle esportazioni pari al 5,7 per cento (la migliore performance fra i paesi
industrializzati) che evidenzia una netta inversione di tendenza rispetto ai primi due trimestri
(rispettivamente -5,9 per cento e -1,2 per cento); per riscontrare una crescita così sostenuta
bisogna risalire al primo trimestre del 2000 (6,8 per cento).
Il contributo più consistente alla crescita delle esportazioni rispetto al secondo trimestre è
venuto principalmente dai paesi esterni all’Unione Europea (+18,7 per cento verso la Russia,
+16,11 per cento verso il Giappone). Si è attenuata la caduta delle esportazioni verso la
Germania, mentre le vendite verso gli Stati Uniti si sono contratte (-3,5 per cento) per effetto
dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro.
Le importazioni, invece, dopo la forte flessione del primo trimestre, sono tornate a
crescere registrando una variazione positiva pari all’1,5 per cento nel terzo trimestre.
1 A cura di Paolo Biraschi e Gianluca Dente. 103
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Contributi alla crescita
L’aumento del prodotto interno lordo nel terzo trimestre è riconducibile al forte rimbalzo
delle esportazioni in presenza di un incremento delle importazioni che è rimasto contenuto.
L’apporto alla crescita del prodotto interno delle esportazioni nette manifesta, infatti, una chiara
inversione di tendenza (+1,2 per cento), dopo aver segnato valori pesantemente negativi nel
primo e nel secondo trimestre (rispettivamente -3,3 per cento e -0,9 per cento). Il miglioramento
del saldo della bilancia commerciale, avvenuto dopo tre trimestri consecutivi di flessione ha,
quindi, costituito il principale traino della buona performance dell’economia italiana nel terzo
trimestre.
Il contributo della domanda interna torna ad essere positivo nel terzo trimestre (0,4 per
cento) dopo aver registrato un valore negativo nel primo (-0,9 per cento) e sostanzialmente nullo
nel secondo. Tale risultato si deve al favorevole andamento dei consumi e al netto
ridimensionamento del calo degli investimenti. Le scorte, dopo aver sostenuto la crescita del
PIL nella prima parte dell’anno, hanno sottratto all’aumento del prodotto interno 1,1 punti
percentuali.
Contributi alla crescita congiunturale del PIL
-1,3
-0,8
-0,3
0,2
0,7
1,2
1,7
I II III
Trimestri 2003
Val
ori
pe
rce
ntu
ali
%
Totale Domanda interna
Esportazione nette
Variaz. scorte e ogg. di val.
104
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Contributi alla crescita annua del PIL
-2,0-1,5-1,0-0,50,00,51,01,52,0
I II III Contributiannui alla
crescita delPIL
Trimestri 2003
Val
ori
p
erce
ntu
ali
%
Totale Domanda interna
Esportazione nette
Variaz. scorte e ogg. di val.
variazione tendenziale del Pil
Componenti della Crescita dal Lato dell’Offerta
Dal lato dell’offerta, nel terzo trimestre si rileva una netta ripresa dell’industria in senso
stretto (+1,7 per cento); tuttavia, i risultati deludenti dei primi due trimestri influiscono
negativamente sul dato medio dei tre trimestri (-0,1 per cento).
Il settore delle costruzioni, viceversa, che aveva sostenuto la crescita del valore aggiunto
del settore industriale nella seconda parte del 2002 e nel primo trimestre del 2003, risulta in
flessione sia nel secondo che nel terzo trimestre (rispettivamente -0,9 e -0,8 per cento). Nei
primi nove mesi, tuttavia, la dinamica rimane largamente positiva (2,7 per cento).
Il valore aggiunto nel settore dei servizi ha evidenziato nel terzo trimestre un incremento
di modesta entità (0,2 per cento), derivante essenzialmente dal buon andamento del settore
privato, mentre il comparto pubblico ha mostrato un andamento negativo in controtendenza con
la prima parte dell’anno. Se si considerano i primi nove mesi del 2003, infatti, il settore
pubblico ha mostrato una crescita più elevata di quella privato.
Conto economico risorse e impieghi(a prezzi 1995)
Consumi finali nazionali Investimenti fissi lordiPIL Importazioni Spesa delle famiglie Spesa della P.A. macchinari costruzioni Totale Esportazioni
Variazioni percentuali sul trimestre precedente03 I -0,2 -4,9 0,3 1,1 -9,8 0,0 -5,9 -5,9
II -0,1 2,2 0,5 0,2 -2,9 -0,3 -1,8 -1,2III 0,5 1,5 0,7 0,2 -0,4 -0,4 -0,4 5,7
Variazioni percentuale annua dei primi tre trimestri0,5 1,8 2,3 1,8 -5,2 3,1 -1,8 -2,0
105
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Valore aggiunto ai prezzi di mercato - dati trimestrali (a prezzi 1995) Industria Servizi
Agricol. Totale in senso stretto costruzioni Totale privati pubblici V.A. totaleVariazioni percentuali sul trimestre precedente
03 I 1,2 0,1 0,0 0,7 -0,2 -0,3 0,2 -0,1II -2,9 -0,7 -0,6 -0,9 0,3 0,3 0,1 -0,1III -2,9 1,3 1,7 -0,8 0,2 0,4 -0,3 0,5
Variazioni percentuale annua dei primi tre trimestri-3,8 0,4 -0,1 2,7 1,1 0,9 1,6 0,8
106
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
L’EVOLUZIONE RECENTE DEL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA: UN’ANALISI A MARGINE DEI RISULTATI ISTAT PER L’ANNO 2003 SULLE
FORZE DI LAVORO(1)
Introduzione
La rilevazione trimestrale dell’ISTAT sulle forze di lavoro relativa al mese di ottobre
2003 conferma l’andamento positivo del mercato del lavoro nel nostro paese pur in presenza di
un ciclo economico sfavorevole.
Il tasso di disoccupazione ha continuato a ridursi, toccando l’8,5 per cento ed, in media
annua, l’8,7 per cento. Un rapido paragone con i paesi europei permette di vedere come un tale
andamento sia avvenuto in controtendenza sia rispetto ai principali paesi europei, sia rispetto
all’area dell’euro.
Tasso di Disoccupazione in Europa
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5
10,0
10,5
11,0
2000
,1
2000
,2
2000
,3
2000
,4
2001
,1
2001
,2
2001
,3
2001
,4
2002
,1
2002
,2
2002
,3
2002
,4
2003
,1
2003
,2
2003
,3
2003
,4
UE Germania Francia Italia
L’occupazione ha continuato a crescere a tassi elevati, dell’ordine dell’1 per cento,
trainata soprattutto dalle costruzioni. La crescita ha coinvolto in modo più consistente il lavoro
dipendente rispetto a quello autonomo e, in linea con gli andamenti degli ultimi anni, ha
interessato maggiormente le donne che gli uomini. Importante è stato il contributo della
cosiddetta occupazione “atipica”.
107
1 A cura di Maria Lamelas.
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Il Mercato del Lavoro
Tasso dimgl unità var % mgl unità var % mgl unità var % disoccupazione
2000 21.080 1,9 2.495 -6,6 23.575 0,9 10,62001 21.514 2,1 2.267 -9,1 23.781 0,9 9,52002 21.829 1,5 2.164 -4,6 23.993 0,9 9,02003 22.054 1,0 2.096 -3,1 24.150 0,7 8,7
2003gennaio 21.824 0,8 2.187 -0,5 24.011 0,7 9,1aprile 22.057 1,4 2.147 -2,8 24.205 1,0 8,9luglio 22.215 1,1 1.999 -4,6 24.213 0,6 8,3
ottobre 22.121 0,9 2.052 -4,6 24.173 0,4 8,5
Occupati Disoccupati Forze di lavoro
Nel Mezzogiorno, il tasso di disoccupazione è diminuito, in media d’anno, di mezzo
punto percentuale, toccando il 17,8 per cento; si è leggermente ridotto (-0,1 per cento) anche
nelle restanti aree, attestandosi tra il 3 e il 4 per cento al Nord e al 6,5 per cento al Centro.
Tasso di Disoccupazione per Area Geografica
0
5
10
15
20
25
2000
,4
2001
,1
2001
,2
2001
,3
2001
,4
2002
,1
2002
,2
2002
,3
2002
,4
2003
,1
2003
,2
2003
,3
2003
,4
Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno Italia
108
QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
La Domanda di Lavoro
Nel 2003 sono stati creati 225.000 posti di lavoro. Il livello occupazionale ha raggiunto i
22 milioni. Erano poco più di 21 milioni nel 2000.
L’occupazione femminile è aumentata, nella media del 2003, dell’1,6 per cento (128.000
unità) mentre quella maschile è cresciuta di circa la metà (equivalente a 97.000 unità).
L’occupazione “atipica” (che continua a presentare una specifica connotazione
femminile) è aumentata del 5,5 per cento, quella tradizionale, a tempo pieno e indeterminato, è
cresciuta dell’1,1 per cento.
Occupati per Tipologia di Contratto
Permanenti Occupati
a tempo pieno Permanenti A termine A termine totali
a tempo parziale a tempo parziale a tempo pieno Totale dipendenti
2000 12.748 853 488 1.042 2.383 15.1312001 13.083 919 469 1.045 2.434 15.5162002 13.300 986 459 1.104 2.549 15.8492003 13.449 1.015 463 1.211 2.690 16.139
2003gennaio 13.410 999 434 1.260 2.694 16.104aprile 13.488 1.022 463 1.182 2.668 16.156luglio 13.460 1.022 482 1.210 2.715 16.175
ottobre 13.438 1.015 474 1.192 2.682 16.120
2003gennaio 0,8 2,0 2,1 27,9 12,8aprile 1,9 2,6 2,4 6,9 4,5luglio 1,1 4,1 -1,4 1,3 1,8
ottobre 0,7 2,9 0,6 5,7 3,7
Occupati atipici
Variazioni percentuali tendenziali
Valori assoluti in migliaia
A livello settoriale, il maggiore contributo alla crescita occupazionale è quello
proveniente dal terziario che è cresciuto di 1,1 punti percentuali (158.000 unità) e dalle
costruzioni (pur se la dinamica espansiva ha registrato una decelerazione nella seconda parte
dell’anno) con un incremento del 3,5 per cento (61.000 unità); l’industria in senso stretto ha
dato un contributo più limitato (27.000 unità).
Per quel che riguarda le condizioni lavorative, in linea con le recenti tendenze,
l’occupazione dipendente continua ad aumentare a ritmi più elevati di quelli registrati
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QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
dall’occupazione autonoma: 1,2 punti percentuali (197.00 unità) contro 0,5 per cento (28.000
unità). L’incidenza dell’occupazione dipendente sul totale sfiora il 78 per cento.
Occupati per Settore
Totale occupatiAgricoltura Industria Costruzioni Servizi Intera
in senso stretto economia
2000 1.120 5.149 1.618 13.193 21.0802001 1.126 5.133 1.707 13.547 21.5142002 1.096 5.183 1.748 13.802 21.8292003 1.075 5.210 1.809 13.960 22.054
2003
gennaio 1.038 5.155 1.782 13.848 21.824
aprile 1.040 5.181 1.826 14.011 22.057
luglio 1.094 5.241 1.826 14.054 22.215
ottobre 1.129 5.261 1.802 13.929 22.121
Variazioni percentuali tendenziali
2000 -1,3 -0,5 2,7 3,0 1,92001 0,6 -0,3 5,5 2,7 2,12002 -2,7 1,0 2,4 1,9 1,52003 -1,9 0,5 3,5 1,1 1,0
2003gennaio -2,3 0,2 4,3 0,9 0,8aprile -3,0 0,4 6,5 1,4 1,4luglio -3,0 0,5 2,6 1,4 1,1
ottobre 0,6 0,9 0,7 0,9 0,9
* Il tasso di occupazione è calcolato sulla popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni.
(valori assoluti in migliaia)
A livello territoriale, l’evoluzione positiva della domanda di lavoro ha interessato tutte le
aree ma in misura minore il Mezzogiorno (con un incremento medio annuo di 0,2 punti
percentuali che sconta il netto recupero registrato a ottobre). Nel Centro, l’incremento
occupazionale è stato dell’1,6 per cento, mentre Nord-Ovest e Nord-Est hanno registrato
incrementi di poco superiori all’1 per cento.
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QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
La Disoccupazione
Il numero di persone in cerca di occupazione è diminuito, nella media del 2003, di 3,1
punti percentuali (67.000 unità) e il numero dei disoccupati è risultato inferiore ai 2,1 milioni.
La riduzione delle persone in cerca di lavoro ha interessato fondamentalmente i
disoccupati in senso stretto (-3,9 per cento) e le persone in cerca di prima occupazione (-3,4 per
cento), mentre le altre persone in cerca di lavoro sono diminuite nell’ordine di 1,2 punti
percentuali. Tenendo in considerazione che quest’ultima componente è quella più legata al ciclo
economico e data la debole congiuntura che ha caratterizzato questo periodo, tale risultato
sembra comunque positivo.
Il numero di donne in cerca di lavoro si è ridotto più di quello degli uomini (-4,1 per
cento contro -2 per cento) portando la quota di donne in cerca di occupazione sul totale a 52,5
per cento (mezzo punto in meno che nel 2002).
Il numero di persone in cerca di occupazione al Sud si è ridotto di più di 3,5 punti
percentuali, equivalenti a 51.000 unità. Anche a Nord-Ovest e a Nord-Est il numero di persone
in cerca di occupazione si è ridotto (13.000 e 3.000 unità rispettivamente) mentre è rimasto
costante al Centro.
L’Offerta di Lavoro
Nel 2003 le forze di lavoro sono aumentate di 157.000 unità, crescendo dello 0,7 per
cento rispetto al 2002, una crescita lievemente inferiore a quella registrata negli ultimi anni.
Ancora una volta, la forza di lavoro femminile è aumentata più di quella maschile (0,9
punti percentuali contro 0,5 degli uomini). Tuttavia, la dinamica dell’offerta di lavoro femminile
rispetto a quella maschile è stata nel 2003 più debole che nell’anno precedente.
Gli Indicatori del Mercato del Lavoro
A fronte degli andamenti sopra descritti, gli squilibri strutturali del mercato del lavoro
italiano hanno continuato a ridursi nel 2003. Segni di miglioramento hanno interessato il tasso
di attività che ha raggiunto il 61,4 per cento, con un incremento di quasi mezzo punto
percentuale rispetto all’anno precedente.
Restano, tuttavia, elevati i divari fra donne e uomini. Per le prime, siamo ancora lontani
dal target di Lisbona (che prevede un tasso di partecipazione del 60 per cento per il 2010): il
tasso è stato pari al 48,4 per cento, con un aumento in cinque anni di circa 3 punti percentuali.
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QUADERNO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA
Per gli uomini, invece, si registra un tasso di attività del 74,4 per cento. Il tasso di attività
giovanile è diminuito nel 2003 in linea con la dinamica degli ultimi anni.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione, quello maschile ha sostanzialmente raggiunto
l’obiettivo di Lisbona per il 2010 (70 per cento), mentre quello femminile sfiora il 43 per cento:
il tasso di occupazione medio del paese risulta, così, pari al 56 per cento.
Il tasso di disoccupazione è ulteriormente calato fino ad attestarsi, in media d’anno,
all’8,7 per cento (8,5 per cento nel mese di ottobre). Quello femminile è passato dal 12,2 per
cento del 2002 all’11,6 del 2003, mentre quello maschile si è ridotto in misura inferiore (dal 7 al
6,8 per cento).
Il tasso di disoccupazione giovanile e quello di lunga durata hanno continuato a
diminuire, seppure lievemente.
Indicatori del Mercato del Lavoro
Italia Mezz Giovanile** Femminile Italia Mezz Giovanile** Femminile Italia Mezz Giovanile** Femminile
1996 50,9 40,4 24,7 36,0 11,6 20,8 34,1 16,1 57,7 51,1 37,5 43,01997 51,0 40,4 24,7 36,4 11,7 21,3 34,0 16,2 57,9 51,5 37,4 43,51998 51,7 41,1 25,2 37,3 11,8 21,9 33,8 16,3 58,7 52,8 38,0 44,61999 52,5 41,2 25,2 38,3 11,4 22,0 32,9 15,7 59,3 53,0 37,5 45,52000 53,5 42,0 26,0 39,6 10,6 21,0 31,1 14,5 59,9 53,3 37,7 46,32001 54,6 43,1 25,9 41,1 9,5 19,3 28,2 13,0 60,4 53,6 36,0 47,32002 55,4 44,0 25,5 42,0 9,0 18,4 27,2 12,2 61,0 53,9 35,0 47,92003 56,2 44,4 25,0 42,7 8,7 17,8 27,1 11,6 61,4 53,7 34,2 48,4
Note: *calcolato sulla popolazione 15-64 anni
**1calcolato sulla popolazione tra 15 e 24 anni
Tasso di disoccupazione Tasso di attivitàTasso di occupazione *
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