Può Un Sacerdote Russo Dei Primi Del '900 Essere Il Tizio Più Moderno Che Conosco_ _ L'Indiscreto

7/24/2019 Pu Un Sacerdote Russo Dei Primi Del '900 Essere Il Tizio Pi Moderno Che Conosco_ _ L'Indiscreto

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4/11/2015 Pu un sacerdote russo dei primi del '900 essere il tizio pi moderno che conosco? | L'indiscreto

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02/11/2015

PU UN SACERDOTE RUSSO DEI

PRIMI DEL 900 ESSERE IL TIZIO

PI MODERNO CHE CONOSCO?

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ortodossa al collo Pavel AleksandroviFlorenskij, filosofo,logico-matematico,scienziato, storicodellarte, filologo,inventore epresbitero russo,nato nel 1882 a

Yevlax, una piccola cittadina dellAzerbaigian, e

morto nel 1937 a S. Pietroburgo quando ancora si

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la santificazione anche (se non soprattutto) una

questione politica. Agli italiani in compenso

Florenskij risulta simpatico; infatti grazie aElmire Zolla e Pietro Modesto che litaliano la

prima lingua al mondo in cui viene tradotto.

Recentemente inoltre, il suo capolavoro, La colonnae il fondamento della verit, stato ripubblicato

dalla casa editrice Mimesis, con una bellaintroduzione di Roberto Revello. Gli studi italiani in

merito, insomma, eguagliano se non superano quelli

dei conterranei.

Florenskij un autore che come pochi altri desta

stima e sospetto. Troppo filosofo per gli

ecclesiastici e troppo religioso per gli scienziati, un individuo che genera una sorta di irritazionearchivistica, perch non si sa dove situarlo. Lavera difficolt che genera lautore risiede per nel

suo pensiero, che difficile da introdurre quanto

impossibile da riassumere.

Anzitutto si pu dire che sbaglia chi lo immagina

come un uomo dallintelletto inquieto e instabile tra

varie discipline. Florenskij non un vero eclettico;

che parli di infinito, matematica, idealismo,Platone, icone russe, marionette, del concetto dipunto in geometria, cultura Egea, peccato o

gelosia*, la sua ricerca non si allontana mai dallameta, che dio, (sebbene inteso in un senso piampio di quello cui siamo abituati).

* (ha davvero parlato di tutto questo, e non ho neanche lontanamente

letto la sua opera completa)

Troppo filosofo per gli ecclesiastici e tropporeligioso per gli scienziati, il classicoindividuo che genera una sorta di
http://mimesisedizioni.it/http://mimesisedizioni.it/la-colonna-e-il-fondamento-della-verita.html


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irritazione archivistica, perch non si sadove situarlo.

vero, Florenskij un prete ed ovvio che pensi a

dio, ma anche uno scienziato e un filosofo che siavvicina al trascendente o meglio lo accerchia

con una moltitudine di strategie diverse. La sua

figura, infatti, pi che a un uomo di chiesasomiglia a un pensatore ossessionato dalla ricercadella verit, qualunque essa sia. In un passo da Lacolonna e il fondamento della verit, lautore scrive

(mia la sottolineatura):

Cos nella preghiera: forzando me stesso

per amore della Verit, ho stabilito con

essa un rapporto personale, vivo

(aggiungo malvolentieri la formula di

rito: sempre che la Verit esista)

Lonesta intellettuale della postilla e lancor pionesta ammissione di averla inserita malvolentieri,

testimoniano una ricerca che non si accontenta di

consolanti illusioni, ma intende arrivare al fondodelle cose, qualunque esso sia e in qualunquemodo questo sia possibile.
http://www.indiscreto.org/wp-content/uploads/2015/10/Betti_florenski_439x302_ok_thumb400x275.jpg


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Potrei osservarlo per ore.

Stupisce sempre meno che un tizio cos cocciuto sia

stato fucilato nei tumultuosi anni trenta, C inoltre

una piccola (o grande) parte di spirito

contemporaneo che tutti condividiamo chevorrebbe persino deriderlo un po. Povero Pavel,

viene da dire, Non c una verit assoluta su questa

terra. Religione e positivismo non sono cos diversi,

inseguono la medesima illusione, la Verit, una

parola che solo a scriverla ormai si vien presi per

scemi..

A volte, quando Florenskij ammicca alla superioritdella religione cristiana, un lettore laico (come me),

in cui linteresse per le religioni si affianca al

sospetto per le loro manifestazioni politiche, non

pu che infastidirsi. Ma non difficile accorgersi

che, quali che siano le sue conclusioni, Florenskij

non affatto un pensatore dmod, anzi. Moltoprima del tempo tocca e supera le contraddizioniche hanno portato la modernit ad accelerazioni earresti. Cito a titolo di esempio un brano in cuilautore affronta dei paradigmi che, a ben vedere,

sono validi ancora oggi.

[] Questi sono i tre aspetti

dellintuizione auto-evidente. Tutti e tre

questi dati immediati sensibile-empirico, trascendentale-razionalistico

e mistico-subcosciente hanno

uninsufficienza comune: la loro nuda

datit e la loro ingiustificatezza. [] Alla

domanda: Dov il fondamento del

nostro giudizio di percezione?, tutti

questi criteri risponderebbero: Nelfatto che la sensazione, la

contemplazione intellettuale e la


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percezione mistica sono proprio questa

sensazione, contemplazione,

percezione. Ma perch questo e perch

questo e non qualcosaltro? Qual la

ragione dellautoidentit del dato

immediato? Nel fatto essi rispondono che ogni dato se stesso: ogni A A.

La domanda che si pone Florenskji, Perchquesto e non qualcosaltro?, cos complessache in pochi hanno il coraggio di affrontarla.quel genere di questione che si accantona un

po schifati, perch, per il grande pubblico, nel

gustare le prelibatezze tecnologiche dellascienza le questioni metafisiche sono come le

lische di un pesce, nientaltro che fastidiosi

scarti. Florenskij per, che non la pensa affatto

cos, sviluppa da questi presupposti unasorprendente critica al concetto di identit,che sfocia in una teoria del carattere

antinomico della verit. Lo fa in vari passaggi,che potrebbero annoiare chi non incuriosito

dalla logica filosofica. Ne inserisco solo un

assaggio scritto piccolo, che solo i pi

coraggiosi leggeranno.

Ogni A, escludendo tutti gli altri elementi, vieneescluso da tutti questi, perch se ognuno di essi

per A soltanto non-A, anche A rispetto a non-A soltanto non-A. Dal punto di vista della leggedellidentit, tutto lessere, mentre desideraaffermare se stesso, in realt si annienta, perchsi riduce a un ammasso di elementi ciascuno deiquali un centro di negazione e soltanto dinegazione, in un modo tale che tutto lessere continua negazione, un grande no. La leggedellidentit uno spirito di morte, di vuoto, diannientamento.

La domanda che si pone Florenskij, Perch


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questo e non qualcosaltro?, cos complessache in pochi hanno il coraggio di affrontarla.

(Tra parentesi, una buffa caratteristica di Florenskij

che portando avanti la sua ricerca con varimetodi, passa dallarte alla logica, dalla matematica

alla poesia, dalla filologia alla religione con una

velocit spiazzante. Chi non ha la fortuna di

condividere tutte le sue passioni pu talvolta

perdersi, ma grazie a questo metodo in molti

possono trovare la propria strada nel suo pensiero.

Basta saltare qualche pagina se necessario)

Scienza ereligione,razionalit eirrazionalit,pensiero esentimento,

cuore ocervello,maschile efemminilesonoopposizionianaloghe, in

cui si oscilla

nervosamente, nella vita come nella storia, in basea gusti, bisogni e contingenze.Lo stesso Florenskijha vissuto sulla propria pelle i solchi di questo

pendolo e se non lo avessero fucilato avrebbevisto nuove variazioni (e forse lo avrebbero fucilato

lo stesso).

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Il sacerdote coglie molto bene i conflitti di un

momento storico in cui la scienza celebra

contemporaneamente glorie e tragedie, e scrive:

Migliaia di mistici di tutti i tempi hanno bussato

con forze decuplicate alle finestre e alle porte del

palazzo della scienza, e se non li lasceranno entrarecon le buone, essi entreranno con le cattive,

sfondando porte preziose sul loro cammino..

La frustrazione di Florenskij, che ama (e da buonamante critica) sia le strade della mistica chequelle della scienza, lo porta al desiderio disfondare porte che non gli vengono aperte. Per

certi versi una rabbia analoga a quella di Galileo,quando scrive a Cristina di Lorena: [] nelledispute di problemi naturali non si dovrebbe

cominciare dalla autorit di luoghi delle Scritture,

ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni

necessarie: perch, procedendo di pari dal Verbo

divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come

dettatura dello Spirito Santo, e questa come

osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio []

Migliaia di mistici di tutti i tempi hannobussato con forze decuplicate alle finestre ealle porte del palazzo della scienza, e se non lilasceranno entrare con le buone, essientreranno con le cattive, sfondando portepreziose sul loro cammino..

Se lirriducibilit dei linguaggi irrisolvibiledunque, quale lingua si deve parlare, a chi si devedar ascolto?

Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non


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conosce, scrive Pascal (parlando di fede, non il diario di un quattordicenne) ma anche,direi, La ragione ha le sue ragioni che ilcuore non conosce

un dilemma cui nessuna disciplina esente,tanto da essere una disciplina esso stesso,lepistemologia. Non solo, in molti ambiti illinguaggio stesso a definire i propri limiti.Ci sonocose che non si pu dire con la matematica che la

psicologia esprime correttamente, dove la

psicologia fallisce pu funzionare il mito, quando lamitologia manchevole ritorna la matematicaIl

cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce,

scrive Pascal (parlando di fede, non il diario di un

quattordicenne) ma anche, direi, La ragione ha le

sue ragioni che il cuore non conosce.Una desueta

Verit maiuscola, che attraversa in perfetto

accordo ogni organo conoscitivo, cuore, cervello,fegato, pancia una preda sfuggevole. Percatturarla non basta un balzo in avanti, si deveaccerchiare, saltellando da un linguaggio allaltro,un po come Florenskij, la cui risposta allacontraddittoriet dei sistemi linguistici , ineffetti, semplice quanto dura da mandar gi: laverit antinomia.

Il mondo tragicamente magnifico nel

suo frazionamento; la sua armonia sta

nella disarmonia, la sua unit nella

disunione. Questa la dottrina

paradossale di Eraclito, che in seguito fu

sviluppata paradossalmente da

Nietzsche nella teoria del!ottimismotragico. Il tono fondamentale dei suoi

stati danimo, il loro succo e fiore viene


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mentre passeggia con lamico Bulgakov, in un quadro di

Mikhail Nesterov

definito in maniera perfettissima da un

frammento che contiene una sola

parola:

(CONTRADDIZIONE).

Ci si pu chiedere se in questo modo non si cadanel trabocchetto dellhanno tutti ragione, ameno che non ci si affidi a una qualche sacrascrittura. In un certo senso s; ha ragione chiindossa il burka e chi le minigonne, chi spara e chi

viene colpito, chi ama e chi odia. Nel loro piccolo

mondo hanno tutti ragione, e non solo, hanno tuttiragione anche nellinfinito. Ma non nel limitato esterminato mondo dove abitiamo, dove la verit

dipende dalla lingua in cui ci troviamo, una

questione di accordo. Insomma, basta capirsi,

come si dice talvolta per concludere (o fuggire) una

discussione. I problemi nascono quando si troppo

attaccati alla propria identit, a sua volta legata al
http://www.indiscreto.org/wp-content/uploads/2015/10/598px-Nesterov_Florensky_Bulgakov.jpg


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sistema in cui si posti. Florenskij direbbe che:

Il peccato consiste nel non volere uscire

dalla condizione dellautoidentit,

dallidentit Io = Io. Laffermazione di

se stesso che non si mette in rapporto

con laltro, cio con Dio e con tutto il

creato, linsistenza nel non uscire da se

stessi il peccato radicale, ossia la

radice di tutti i peccati.

Una desueta Verit maiuscola, cheattraversa in perfetto accordo ogni organoconoscitivo, cuore, cervello, fegato, pancia una preda sfuggevole. Per catturarla nonbasta un balzo in avanti, si deve accerchiare,saltellando da un linguaggio allaltro, un pocome Florenskij, la cui risposta allacontraddittoriet dei sistemi linguistici , in

effetti, semplice quanto dura da mandar gi:la verit antinomia.

Non una soluzione, ma conoscere la lingua con cui

ci parliamo certamente un ottimo presupposto

per comprendersi. Vale la pena citare le conclusioni

di Florenskij, dove evidenzio in corsivo la frase pipertinente al discorso.

Come possibile la ragione? Abbiamo

risposto: La ragione non possibile in

se stessa, ma attraverso loggetto del suo

pensare e solo quando abbia per oggetto

di pensiero un oggetto nel quale le due

leggi reciprocamente contraddittorie

della sua attivit, cio le leggi

dellidentit e della ragion sufficiente,


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chiesa ortodossa florenskij florensky francesco d'isa

infinito La colonna e il fondamento della verit logica

matematica mimesis ortodosso pavel florenskij

roberto revello russia sofia storia dell'arte

coincidano. In altre parole, possibile

soltanto in un pensiero nel quale

ambedue i fondamenti del raziocinio,

cio i principi del finito e dellinfinito,

diventino effettivamente uno solo. O

ancora: La ragione possibile quando,per la natura del suo oggetto,

lautoidentit del raziocinio sia anche la

sua alterit, e viceversa quando la sua

alterit sia anche la sua autoidentit.

Ancora: La ragione possibile quando

la finitezza che essa pensa sia infinita e

viceversa. Infine: La ragione

possibile se le data lassoluta

infinitezza attuale.

Ben vengano dunque i pensatori come PavelFlorenskij, strambi metafisici in grado diraccordare i sistemi di conoscenza, sebbene amodo loro; in un contesto ricco di informazioni

come quello in cui si vive, sono figure necessariecome dei bravi giornalisti a una rassegna stampa.

Una leggenda sulla morte del sacerdote russo, poco

credibile ma significativa, racconta che Pavel,

immerso nei suoi pensieri, oltrepassa il limite

invalicabile della recinzione del lager sovietico e

viene fucilato allistante da una guardia. Unadistrazione fatale ma necessario essere un po

fuori dal mondo, per poterlo osservare.

di Francesco DIsa
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