Punto democratico 2008_12

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Il punto - Si riparte! Sabato 25 ottobre a Roma c'è stata la più grande manifestazione di un partito in Italia negli ultimi anni, di sicuro la più grande manifestazione di massa del riformismo italiano. Non ci interessano i numeri, queste dispute le lasciamo a chi ha come obiettivo unicamente lo svuotamento dei contenuti. Anche noi di San Donato c’eravamo e con noi tanti, tantissimi altri. E la cosa bella è che è stata una manifestazione serena, senza odio. Un'altra Italia si è fatta sentire ed è importante che di questo si tenga conto: ascoltare la società e ascoltare l’opposizione è un dovere e questo vale a Roma quanto a San Donato. A Roma Veltroni ha criticato Berlusconi e il suo governo che procede ormai prevalentemente per pubbliche sortite, come col decreto Gelmini (trasformato in legge nonostante i richiami di mezza Italia e nonostante le proteste degli studenti, del corpo insegnante e delle famiglie), tratta l’opposizione come un’entità ingombrante e si lamenta se la stampa non racconta la realtà che gli piacerebbe leggere. A San Donato il nostro Sindaco troppo spesso non ha saputo o voluto ascoltare consistenti voci della città che chiedevano il rispetto delle promesse elettorali, provenienti anche da chi gli aveva dato fiducia o addirittura dalla propria maggioranza: la lunga fila di dimissioni “eccellenti” o di “revoche” di deleghe di questi mesi ne sono la tangibile testimonianza. L’esercizio dell’amministrazione comporta obblighi e responsabilità: il Sindaco ha il dovere di governare ma anche di informare la propria città su quali siano i progetti per il suo futuro (es. cosa ha intenzione di fare sul pratone?), di consultare e di dialogare. Non basta incensarsi con gli strumenti di comunicazione della collettività a disposizione dell’Amm. Comunale per pensare di aver così già risposto alle problematiche della nostra città! Nei Consigli Comunali e su queste pagine il PD continuerà a chiedere il rispetto di programmi elettorali dimenticati, rimandati, elusi:è una questione di serietà nei confronti di tutti i cittadini , anche di chi non ci aveva dato fiducia, perché San Donato è una città migliore della destra che la governa! Andrea Pasqualini, segretario PD San Donato SOMMARIO Si riparte! 1 Tempo di bilanci 1 167, promesse mancate 2 Il laghetto 2 A proposito di salute 3 La mobilità a San Donato e nel SE Milanese 3 Lettere&Commenti 4 Il P unto D emocratico Foglio informativo del Circolo di San Donato Milanese Numero 2, Novembre 2008 Tempo di bilanci Facciamoci una semplice domanda, cosa ha fatto in questi 18 mesi “il governo della città” per San Donato? Ha tolto gli alberi di cemento in via Jannozzi, una parte delle piste ciclabili, privatizzato l’ACS piazzandovi qualche amico e assumendo un ulteriore Direttore Generale, la dott.ssa Federica Gippesi, dimessasi qualche giorno fa in polemica con il Sindaco, dopo solo 9 mesi (alle elezioni comunali del 2007 era stata candidata nella lista civica di Dompè ?!). Ha inoltre assunto un Direttore Generale in Comune, figura mai stata presente prima, che ci costerà più o meno 100.000 euro l’anno, ha chiuso il “Tempo per le famiglie” per i bambini in età da nido e bocciato la nostra proposta di aumentare le detrazioni ICI per le famiglie numerose, ha installato un distributore di latte a prezzo calmierato, in piena continuità con la passata amministrazione che aveva installato un distributore di acqua minerale gratis. Ha dato il via alla fallita rivoluzione dei trasporti pubblici per poi tornare alle modalità della precedente amministrazione, ha tolto il chiama bus per poi ripristinarlo con un altro nome, pronto bus, ha rifatto il look al giornalino comunale, e poi? Si è ben presto dimenticato delle promesse fatte in campagna elettorale: riscatto case 167, spostamento box di piazza Dalla Chiesa, Parco Snam, Pratone, viabilità, quartieri, ecc. In questi mesi abbiamo assistito a continui dissapori nella maggioranza: dimissioni del vicesindaco, ritiro della delega ad un assessore, dimissioni del Dirigente Area Tecnica, fino alle recenti dimissioni del nuovo Dirigente Area Tecnica, nominato direttamente dal Sindaco (ad oggi ancora non sostituito), alle ultime dimissioni del Direttore Generale dell’ACS!!! Dompè ha forzatamente cercato di creare un clima di festeggiamento e di autocelebrazione della Giunta attraverso il multicolore notiziario SDM, ma a 18 mesi dal suo insediamento i risultati ottenuti sono pressoché inesistenti. L’ Amministrazione continua a minimizzare, a dire che va tutto per il meglio, ma finora, e i lavori consiliari lo testimoniano, si è limitata a gestire l’ordinario o a presentare in Consiglio Comunale, salvo poche eccezioni, solo atti conclusivi già avviati dalla precedente amministrazione (vedi art. Laghetto pag.3). Noi del PD manifestiamo ai cittadini di SDM la nostra forte preoccupazione di fronte alla inconsistenza delle azioni di questa giunta. I temi veri, come quelli del rilancio del Centro Sportivo di Via Caviaga, dei trasporti pubblici, del “Pratone” e del conseguente sviluppo della città, il riscatto delle “case 167”… non vengono affrontati. Continueremo ad incalzare questa Giunta sulle reali esigenze della nostra comunità, continueremo a lavorare in Consiglio nell’interesse dei sandonatesi denunciando i casi di inefficienza dell’amministrazione Dompè. Gianfranco Ginelli

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Periodico del Partito democratico di San Donato Milanese

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Il punto - Si riparte!Sabato 25 ottobre a Roma c'è stata la più grande manifestazione di un partito in Italia negli ultimi anni, di sicuro la più grande manifestazione di massa del riformismo italiano. Non ci interessano i numeri, queste dispute le lasciamo a chi ha come obiettivo unicamente lo svuotamento dei contenuti. Anche noi di San Donato c’eravamo e con noi tanti, tantissimi altri. E la cosa bella è che è stata una manifestazione serena, senza odio. Un'altra Italia si è fatta sentire ed è importante che di questo si tenga conto: ascoltare la società e ascoltare l’opposizione è un dovere e questo vale a Roma quanto a San Donato.A Roma Veltroni ha criticato Berlusconi e il suo governo che procede ormai prevalentemente per pubbliche sortite, come col decreto Gelmini (trasformato in legge nonostante i richiami di mezza Italia e nonostante le proteste degli studenti, del corpo insegnante e delle famiglie), tratta l’opposizione come un’entità ingombrante e si lamenta se la stampa non racconta la realtà che gli piacerebbe leggere. A San Donato il nostro Sindaco troppo spesso non ha saputo o voluto ascoltare consistenti voci della città che chiedevano il rispetto delle promesse elettorali, provenienti anche da chi gli aveva dato fiducia o addirittura dalla propria maggioranza: la lunga fila di dimissioni “eccellenti” o di “revoche” di deleghe di questi mesi ne sono la tangibile testimonianza. L’esercizio dell’amministrazione comporta obblighi e responsabilità: il Sindaco ha il dovere di governare ma anche di informare la propria città su quali siano i progetti per il suo futuro (es. cosa ha intenzione di fare sul pratone?), di consultare e di dialogare.Non basta incensarsi con gli strumenti di comunicazione della collettività a disposizione dell’Amm. Comunale per pensare di aver così già risposto alle problematiche della nostra città! Nei Consigli Comunali e su queste pagine il PD continuerà a chiedere il rispetto di programmi elettorali dimenticati, rimandati, elusi:è una questione di serietà nei confronti di tutti i cittadini, anche di chi non ci aveva dato fiducia, perché San Donato è una città migliore della destra che la governa!

Andrea Pasqualini, segretario PD San Donato

SOMMARIO

Si riparte!! ! ! ! ! 1Tempo di bilanci! ! ! ! 1

167, promesse mancate! ! ! 2Il laghetto! ! ! ! ! 2

A proposito di salute!! ! ! 3La mobilità a San Donato e nel SE Milanese" 3

Lettere&Commenti! ! ! ! 4

Il Punto DemocraticoFoglio informativo del Circolo di San Donato Milanese

Numero 2, Novembre 2008

Tempo di bilanciFacciamoci una semplice domanda, cosa ha fatto in questi 18 mesi “il governo della città” per San Donato? Ha tolto gli alberi di cemento in via Jannozzi, una parte delle piste ciclabili, privatizzato l’ACS piazzandovi qualche amico e assumendo un ulteriore Direttore Generale, la dott.ssa Federica Gippesi, dimessasi qualche giorno fa in polemica con il Sindaco, dopo solo 9 mesi (alle elezioni comunali del 2007 era stata candidata nella lista civica di Dompè ?!). Ha inoltre assunto un Direttore Generale in Comune, figura mai stata presente prima, che ci costerà più o meno 100.000 euro l’anno, ha chiuso il “Tempo per le famiglie” per i bambini in età da nido e bocciato la nostra proposta di aumentare le detrazioni ICI per le famiglie numerose, ha installato un distributore di latte a prezzo calmierato, in piena continuità con la passata amministrazione che aveva installato un distributore di acqua minerale gratis.

Ha dato il via alla fallita rivoluzione dei trasporti pubblici per poi tornare alle modalità della precedente amministrazione, ha tolto il chiama bus per poi ripristinarlo con un altro nome, pronto bus, ha rifatto il look al giornalino comunale, e poi?

Si è ben presto dimenticato delle promesse fatte in campagna elettorale: riscatto case 167, spostamento box di piazza Dalla Chiesa, Parco Snam, Pratone, viabilità, quartieri, ecc.

In questi mesi abbiamo assistito a continui dissapori nella maggioranza: dimissioni del vicesindaco, ritiro della delega ad un assessore, dimissioni del Dirigente Area Tecnica, fino alle recenti dimissioni del nuovo Dirigente Area Tecnica, nominato direttamente dal Sindaco (ad oggi ancora non sostituito), alle ultime dimissioni del Direttore Generale dell’ACS!!!

Dompè ha forzatamente cercato di creare un clima di festeggiamento e di autocelebrazione della Giunta attraverso il multicolore notiziario SDM, ma a 18 mesi dal suo insediamento i risultati ottenuti sono pressoché inesistenti.

L’ Amministrazione continua a minimizzare, a dire che va tutto per il meglio, ma finora, e i lavori consiliari lo testimoniano, si è limitata a gestire l’ordinario o a presentare in Consiglio Comunale, salvo poche eccezioni, solo atti conclusivi già avviati dalla precedente amministrazione (vedi art. Laghetto pag.3).

Noi del PD manifestiamo ai cittadini di SDM la nostra forte preoccupazione di fronte alla inconsistenza delle azioni di questa giunta. I temi veri, come quelli del rilancio del Centro Sportivo di Via Caviaga, dei trasporti pubblici, del “Pratone” e del conseguente sviluppo della città, il riscatto delle “case 167”… non vengono affrontati.

Continueremo ad incalzare questa Giunta sulle reali esigenze della nostra comunità, continueremo a lavorare in Consiglio nell’interesse dei sandonatesi denunciando i casi di inefficienza dell’amministrazione Dompè." " "

! ! ! ! ! Gianfranco Ginelli

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“Riscatto case 167”, promesse mancate

La grande attesa per la seduta del Consiglio Comunale dello scorso settembre è stata delusa dai contenuti della relazione della maggioranza. All’ordine del giorno c’era la ricognizione dello stato di attuazione del programma, cioè il punto sulle cose fatte rispetto a quelle previste nel bilancio preventivo per il 2008.

In quella sede l’Amministrazione ha comunicato che gran parte degli oneri previsti (2,3 milioni di euro) non è stata incassata e che quindi verrà posticipata dal 2008 al 2009 la realizzazione, in toto o in parte, di alcune importanti opere come le barriere antirumore lungo la Paullese, la sistemazione del pericoloso incrocio di San Martino e il rifacimento dell’illuminazione pubblica a Metanopoli.

La lentezza con cui si sta muovendo l’assessorato ai lavori pubblici non fa certo ben sperare che nel 2009 quegli oneri potranno essere incassati e quindi le opere finanziate; ma la maggiore preoccupazione deriva dal fatto che quasi la metà delle entrate locali del 2008 derivano dai riscatti che i cittadini, abitanti nelle case ex-legge 167, hanno versato per tramutare il diritto di superficie in diritto di proprietà, fondi che ovviamente costituiscono una entrata straordinaria e, quindi, non strutturale.

Le opere che l’Amministrazione ha ritenuto prioritarie per il 2008 sono state la manutenzione straordinaria della Biblioteca Centrale e la risistemazione dell’incrocio di via Triulziana con via dei Tigli.

A parte alcune perplessità sull’opportunità di intervenire sulla viabilità di una zona che verrà poi rivista terminati i lavori alla Paullese, va notato che la sistemazione dell’incrocio è stata finanziata con risorse derivanti dall’operazione in corso sulle case “167”. Le aree “167” hanno contribuito a rimpinguare le casse comunali ma non hanno tratto alcun beneficio dai cantieri finora aperti, nonostante l’Amministrazione si fosse impegnata in qualche modo a “restituire” ai cittadini le risorse derivanti dai riscatti, destinando tali fondi principalmente ad interventi urbanistici collegati a quelle aree.

Ad esempio a Certosa, un quartiere denso di insediamenti “167”, il piano delle opere pubbliche non prevede nulla, eppure su entrambi i lati della ferrovia si affacciano palazzine (via Olona e via Parri) che da anni aspettano pazientemente il prolungamento della barriera antirumore fino al sovrappasso. Quest’opera diventerà sempre più urgente con il prossimo transito dell’Alta Velocità e del Passante Ferroviario.

Anche in questo caso l’Amministrazione si dimostra miope, forse i troppi festeggiamenti e la voglia di smantellare frettolosamente quanto di buono fatto nelle passate amministrazioni la distolgono veramente dai suoi impegni verso la città. In Consiglio la Giunta ha risposto che l’anno non è ancora finito, aspettiamo.

Andrea Battocchio e Serenella Natella

Il laghetto

All’inizio era solo una grande cava piena d’acqua, lontana, dietro la sua recinzione che la rendeva inaccessibile alla maggior parte degli abitanti di San Donato, suolo privato calpestato da pochi silenziosi pescatori, che lenti si muovevano come piccoli folletti, laggiù, tra i cespugli fitti e gli alberi altissimi.

Pescatori spiati e osservati di qua dalla rete, che era una bruttura, ed anche un po’ invidiati, perché loro potevano godere della vicinanza di tante specie animali e della frescura dell’acqua.

Quella cava era come un brutto anatroccolo, non aveva ancora dato il meglio di sé, ma prometteva bene per il futuro. Se soltanto q u a l c u n o a v e s s e pensato di…

Era un sogno, che ha portato via quarant’anni della nostra vita. Qualcuno ha pensato veramente di far d i v e n t a r e c i g n o quell’anatroccolo così insignificante, ed il sogno è diventato realtà.

La cava oggi assomiglia ad uno splendido laghetto, che abbellisce il centro della città, vicino alla gente: infatti si potrà presto percorrerlo in tutto il suo perimetro, in una suggestiva passeggiata tra un verde strepitoso e l’acqua increspata dal vento; si potranno osservare il volo e le acrobazie di anatre ed altri uccelli, il guizzo dei pesci e il sornione nuotare delle tartarughe appena visibili.

Lontano dal traffico, in totale sicurezza e godibilità, si potrà sostare in un punto qualunque del sentiero e crogiolarsi al sole o

rinfrescarsi all’ombra, come ci pare. Sarà una meraviglia, che molti cittadini ameranno e apprezzeranno.

Quest’idea di città è scaturita dalla mente e dal lavoro di quanti nella passata Amministrazione vi hanno creduto, adoperandosi per ottenere il meglio per la cittadinanza.

Presto il nuovo sindaco inaugurerà “in pompa magna” il parco del Laghetto e vanterà la bellezza del luogo: è naturale che sia così, dato che è lui il nuovo amministratore di San Donato.

Non sarà la prima volta, nella storia dell’uomo, che coloro che raccolgono non sono gli stessi che hanno seminato. È doveroso ricordare però che è alla passata Amministrazione di centro-sinistra che si deve attribuire il merito del fatto che la cava di ieri, lontana da tutti, è diventata il Laghetto di oggi, che accoglie tutti e rende ineguagliabile la nostra San Donato tra i paesi del Sud Milano.

Sì, sentiamo nostra questa San Donato Milanese e l’amiamo, noi che l’abbiamo conosciuta quando era solo campagna e fossi, noi che l’abbiamo vista nascere e crescere immaginandola nel futuro mille volte, noi che l’abbiamo seguita ed apprezzata in ogni suo miglioramento, fino a vederla ora grande e bella, una bella creatura con un cuore limpido d’acqua scintillante.

Rita Ubertini

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A proposito di salute...

Cari concittadini vi siete accorti che le nostre Farmacie Comunali non applicano più lo sconto del 20% sui Farmaci da banco?

Dal 5 agosto 2008 con Avviso ai clienti (per la verità mal pubblicizzato, visto che lo stesso sito dell’ACS a novembre riporta ancora la vecchia promozione) la nostra Azienda Comunale dei Servizi ha comunicato ai cittadini che le Farmacie Comunali avrebbero da quella data praticato lo sconto del 10% su appena 20 farmaci indicati nell’avviso stesso, mettendo fine alla politica di sconti del 20% che la precedente Amministrazione, a partire dal 4 luglio 2005, aveva praticato su tutti i “farmaci senza obbligo di prescrizione medica e per automedicazione”, ovvero sui farmaci identificati con il simbolo “farmaco senza obbligo di ricetta”.Nell’ottica di una progressiva liberalizzazione del prezzo dei farmaci da banco il Decreto Storace aveva consentito alle Farmacie di praticare uno sconto del 20% rispetto al prezzo massimo fissato dall’industria farmaceutica, mentre il Decreto Bersani aveva addirittura aperto all’applicazione di uno sconto illimitato. La Finanziaria 2007 ha tolto alle case farmaceutiche la competenza di fissare il prezzo al pubblico assegnando questa prerogativa ai distributori, che applicano politiche aggressive sul fronte dei prezzi, riducendoli, per accaparrarsi una quota sempre maggiore di clienti/consumatori.

In questa corsa a soddisfare e fidelizzare il cliente consumatore la nostra Amministrazione che fa? Toglie lo sconto! Evidentemente il Sindaco Dompè pensa che ai cittadini di San Donato non interessi risparmiare.

Progetto ampliamento Ospedale: a che punto siamo?

Non si hanno notizie certe di come sta procedendo il progetto di ampliamento dell’attuale I.R.C.C.S. Policlinico San Donato che prevede il raddoppio della struttura edilizia esistente con conseguente spostamento tra gli altri, dei servizi dell’attuale

Poliambulatorio e del Pronto Soccorso in una apposita area dedicata alla diagnosi e alla cura.

Chi ha modo di passare in Via Leopardi può notare come i tre grandi corpi di fabbrica fra loro collegati e integrati previsti dal progetto di ampliamento sono stati costruiti da ormai due anni ma a ciò non ha fatto seguito lo spostamento dei servizi.Intanto, è sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza degli spazi attualmente destinati al servizio Prenotazioni e al Poliambulatorio nonché al Pronto Soccorso.

Fa senza dubbio piacere sapere di avere sul nostro t e r r i t o r i o u n Ospedale che per tante spec ia l i tà r appresenta un centro di eccellenza in Italia che molti ci invidiano. Per questo è ancora più difficile accettare il fatto che, a fronte di tali risultati, il Gruppo San Donato, proprietario dell’Ospedale, non sia in grado di assicurare servizi ambulatoriali adeguati dal punto di vista dell’organizzazione e dell’accoglienza ai cittadini sandonatesi pigiati in angusti corridoi e in striminzite sale di attesa. E che dire degli spazi dedicati al Pronto Soccorso? Da un articolo di stampa (il Cittadino 28/10/08) apprendiamo che i vertici dell’Ospedale in via informale hanno parlato di uno spostamento del Pronto Soccorso nei nuovi edifici entro Natale, comunque, non oltre la fine di gennaio mentre nessun accenno viene fatto ai servizi del Poliambulatorio. Di fronte al silenzio dell’Ospedale riteniamo necessario l’intervento del Consiglio Comunale e del Sindaco per chiedere all’Ospedale notizie “ufficiali” sullo stato dei lavori e sui tempi tecnici, per accelerare il trasferimento nei nuovi edifici e per ottenere soluzioni per l’immediato più dignitose e rispettose dei cittadini costretti a utilizzare questi servizi.Tale intervento sarebbe oltremodo importante per chiarire con l’Ospedale il nodo della viabilità, dei collegamenti al nuovo ingresso e se l’attuale ingresso dalla Via Morandi verrà o meno conservato.

Silvana Fabrizio

La mobilità a San Donato e nel sud-est Milanese

In seguito agli stop della Corte dei Conti ai progetti inerenti la riqualificazione delle linee del Metrò milanese già approvati dal Cipe, il ministro dei trasporti Matteoli aveva promesso interventi per rimettere in pista il prolungamento della MM3 da San Donato a Paullo. Al momento pare però che il ministro non si muova e faccia orecchie da mercante a numerosi appelli che comitati, entità e varie istituzioni (tra cui il Presidente della Provincia Penati) gli inviano per invitarlo a riprendere in mano la situazione e trovare i soldi per questo importante progetto.

Ricordiamo che, con un Accordo di programma, il governo si era a suo tempo impegnato a realizzare opere infrastrutturali necessarie in vista dell’Expo del 2015 e tra queste rientrava anche il potenziamento della Linea 3. A questi impegni sembra non si farà fronte perché troppo costosi e perché mancano i fondi (che però sono stati trovati i soldi per aiutare gli imprenditori della nuova Alitalia).

I numerosi cittadini di San Donato, Mediglia, Pantigliate , Peschiera Borromeo e Settala che vorrebbero lasciare l’auto a casa e viaggiare coi mezzi pubblici non potranno quindi farlo perché il governo Berlusconi vuole tagliare i finanziamenti al trasporto pubblico.

Il Partito Democratico di San Donato (insieme a quelli di tutte le città presenti sull’asse Paullese) è convinto che il futuro viaggia sui

mezzi pubblici e di conseguenza continuerà a sostenere a pieno i seguenti interventi:• il prolungamento metropolitano MM3 da San

Donato a Paullo, in vista della realizzazione della TEM (tangenziale est esterna) e dell’Expo 2015;

• più fondi per migliorare la frequenza, la qualità e l’efficienza del trasporto pubblico per rispondere adeguatamente alla crescente domanda di trasporto pendolare locale;

• modelli innovativi di trasporto pubblico flessibile come il servizio di bus a chiamata;

• biglietto a tariffa unica per i comuni dell’hinterland milanese;

• agevolazioni fiscali per chi si abbona ai mezzi pubblici;• tariffe agevolate per studenti ed anziani.

Luigi Landi

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I nostri contattiIndirizzo: Via Libertà 60, SDMMail: [email protected] : www.sdm.pdmilano.net

Sostieni il PD E’ iniziata la campagna di tesseramento nazionale al Partito Democratico. Le tessere sono a

disposizione di chi la desidera nella nostra sede.

Il contributo servirà a ricavare qualche sostegno economico da destinare alle attività del nuovo Partito, ma soprattutto sarà un mezzo per farci sentire parte di una vera e propria comunità, quella dei Democratici Sandonatesi!

Direttore responsabile: Andrea PasqualiniResponsabile editoriale: Gianfranco Ginelli

Rita Ubertini!Pierfranco RavottoSilvia CiancarellaGianluigi Possanzini

Luigi LandiGianni Garibaldo!Andrea BattocchioGabriele Martinelli

La redazione

Lettere e commentiIl 29 settembre scorso presso l’Auditorium Marchetti di Via Parri si è svolto un Consiglio Comunale Aperto, sui problemi del Quartiere, al quale il Sindaco Dompè e la sua maggioranza si sono presentati senza alcuna proposta concreta per migliorare la qualità della vita in Via Di Vittorio in particolare sui temi della sicurezza, della viabilità e della difesa del verde pubblico. Il Partito Democratico in quella sede, ma anche con questa lettera che volentieri pubblichiamo, ha sottolineato e sottolinea che non intende far mancare il proprio sostegno agli abitanti della Via e si rende disponibile a portare avanti insieme ai cittadini le iniziative che riterranno più

opportune per far sentire la loro voce.

Spett.le Redazione,

sono un cittadino di San Donato, residente dal 1991 in Via Di Vittorio e Amministratore di diversi stabili. Ero presente al C.C. Aperto del 29 settembre presso l’Auditorium Marchetti perché interessato a conoscere quali fossero i piani di sviluppo e i progetti che il Sindaco Dompè intendesse sostenere per il nostro quartiere. Quell’incontro si è svolto senza che nessuna proposta venisse avanzata dall’Amministrazione, che ha rimandato tutto ad un generico “ascoltiamo le vostre proposte poi valuteremo…”.

Il timore che tutto cada nel dimenticatoio e che, anzi, l’Amministrazione possa procedere a scelte non condivise da noi abitanti mi ha convinto della necessità di dare voce alle richieste che io stesso e molti altri come me hanno rivolto in quell’incontro al Sindaco Dompè, soffermandomi brevemente su quelle maggiormente avvertite da noi abitanti sul problema della viabilità, della sicurezza e del verde pubblico.

Preso atto che i progettisti hanno realizzato in Via Di Vittorio un percorso non diritto, più stretto e con sali-scendi per impedire una velocità sostenuta e il parcheggio selvaggio, ho chiesto di conoscere modalità e tempi definiti dall’Amministrazione comunale per:

! risolvere le doppie file, in particolare ad inizio e fine via in corrispondenza di esercizi commerciali;

! rimuovere i veicoli parcheggiati sulla sede stradale, sui marciapiedi oppure sugli ingressi che espongono il cartello di divieto di sosta;

! creare tre corsie per lo sbocco da Via Parri sulla Via Emilia, come già realizzato sulla Via De Gasperi all’incrocio con Unica Bolgiano/Martiri di Cefalonia: due corsie per accedere a sinistra in direzione di Milano, uno a destra già esistente;

! migliorare il decoro e la manutenzione dei sottopassi.

Inoltre, abbiamo chiesto di conoscere le modalità di archiviazione e la possibilità di consultazione delle riprese delle videocamere installate sul territorio comunale e che il Comune si attivi per una verifica dei ripetitori di frequenze telefoniche, ubicati a ridosso della Via Di Vittorio ma sul territorio di San Giuliano: è evidente uno stato di preoccupazione per la cospicua presenza di onde elettromagnetiche, nonché per realizzare protezioni fonoassorbenti lungo il tratto di linea ferroviaria e tangenziale.

Altra questione che ci allarma riguarda la volontà dell’Amministrazione Comunale di voler realizzare, d’accordo con il proprietario dell’area, alloggi di edilizia economica sul terreno ex canale navigabile conosciuto come “Campagnetta”.

Nel nostro quartiere abitano attualmente circa 8.000 persone. Sappiamo che esso può offrire la possibilità di acquistare un’abitazione a prezzi più vantaggiosi rispetto ad altre zone della città ma siamo consapevoli anche del fatto che la Via di Vittorio esprime un rapporto di verde pubblico per abitante misero per non dire inesistente, soprattutto se paragonato ad altre zone della città. In questa situazione, ci viene paventata la necessità di barattare il verde con migliaia di metri cubi edificabili che peggioreranno ulteriormente tutti i parametri di vivibilità.

La precedente Amministrazione Taverniti aveva coinvolto il Politecnico di Milano in uno studio di riprogettazione e di riqualificazione dei Quartieri di San Donato compreso il nostro. Tante sono state le proposte avanzate e discusse negli incontri dei cittadini con gli esperti del Politecnico, di cui alcune accolte dai cittadini e altre no (come rendere edificabile una parte della Campagnetta, una proposta del Politecnico che l’Amministrazione Taverniti aveva da subito bocciato proprio per non aggravare ulteriormente la densità abitativa della Via a discapito del verde pubblico). Le posizioni e le proposte dell’opposizione, a partire dalle progettazioni del Politecnico condivise dagli abitanti, sono state ribadite nel Consiglio Comunale Aperto. Aspettiamo, ora, di conoscere le proposte di questa Amministrazione per risolvere i problemi del Quartiere.

Chiudo, esprimendo rammarico per il fatto che nel Consiglio Comunale del 20 ottobre esponenti della maggioranza di governo della città hanno fatto notare che comunque tutte le proposte avanzate dai cittadini di Di Vittorio erano state presentate portate avanti “solo” da circa 200 abitanti presenti nell’Assemblea Aperta su 8.000 residenti nella Via.

Forse è il caso che noi abitanti del quartiere facciamo sentire tutti insieme la nostra la voce. Per non rischiare di sgolarci inutilmente propongo a chi abita come me in Via Di Vittorio di sollecitare delle risposte dall’Amministrazione promuovendo una petizione che contenga le nostre richieste.

! ! ! ! ! Renato Manelli

GoodLuck,

Barack!